festa e il torneo di pallone, l' albergo dell'angelo si rifece tranquillo. la
pareri e opinioni per lo più con l' intento di prevaricare quelle altrui o,
e a caso... e l' altro gli rispondeva sullo stesso tono..
personale che vi lavora. l' illustrazione italiana [2-vi-1907], 343:
zecca. turbolo, 1-i-213: l' anno 1572... fu ordinato a
sol fo stima, e quello è de l' onore. n. franco, 4-212:
4-212: potrete dir solamente, che l' inchiostro dei notai non corre, se
torniare. bibbia volgar., vi-54q: l' artefice legnaiuolo distese lo regolo, e
il primo che mostrò... l' arte del torniare. baretti, i-219:
bibbia volgar., vi-72: l' ombelico tuo, coppa torniata che mai
[la donna impudica] col gestir sovente l' avorio delle mani torniate, per farsi
viti, e il freddo, e l' aquilone i tassi / il temibile bosso.
xviii-5-392: il tornièro, lo scarparo, l' orologgiaio... si mettono forse
e senza applicazione? romagnosi, 10-291: l' arte de'calzolai [a napoli]
di ottone'. tarchetti, 6-i-278: l' officina di tomiere e di stipettai che intendete
niccolo del rosso, 333-10: qascuno abbatte l' alma d'amor tinta: / cusì
d'amor tinta: / cusì portano l' onor del tornièro, / ma non saprei
dato pezzo senza che si renda necessario l' intervento di un operatore. - tornio
. - tornio frontale, in cui l' asse di rotazione è orizzontale, usato
moto dell'utensile è una traslazione lungo l' asse delle guide del carrello portautensile,
le panche della sala del consiglio sedenti, l' uno verde, e l'altro bianco
sedenti, l'uno verde, e l' altro bianco, si portavano. biringuccio,
nella scultura, e se gli attribuisce l' invenzione della regola del livello, del
non ti va la penna, ti andrà l' incudine; o il tornio ».
: balestra a tomo, soldi xx l' uno [di gabella]. documenti della
zanche di cane, coi quali si distendeva l' arco, e si portava il nervo
dio, della natura, che determina l' armonia di forme delle creature, in partic
la filatura al tomo... l' uso e lo spaccio delle opere fine si
a tamburo usato per sollevare pesi con l' avvolgimento di funi o catene. rametti
e canteruti. fusinato, i-248: l' un diceami l'altro giorno / ch'io
. fusinato, i-248: l'un diceami l' altro giorno / ch'io 'risplendo
siri, ix-1170: fu rimesso al tornio l' affare d'hassia. -stare sul
. buonarroti il giovane, 9-470: l' ostinazion de'legni / non so s'a
cantù, 3-345: frequenta [l' operaio] i musei e le scuole ove
. questa era propriamente presso gli antichi l' arte di tornire, non ristretta, come
più dure. -levigare, smussare (l' azione di un elemento naturale).
-affinare, elevare una persona (l' esperienza). pavese, 8-37:
in mano tenu-, ta, conforta l' arterie e recrea i nervi. g.
. che di tal maniera giustamente con l' arte del tomo sia tornito. stigliani,
/ ahi che mi gonfia il fegato / l' ardente bole! manzoni, fermo e
placida come lo spirito di colei che l' aveva dettata. borgese, 1-155:
si cognosce così bene perché gli dette l' olio il torlitore. g. michiel e
prospettico si leva la figura del santo. l' idealità struttiva del suo corpo è tale
suo corpo è tale che in esso per l' influenza quasi magica deh'ombra potente e
espressiva. a. comandini [« l' illustrazione italiana », 12-xii-1909], 577
», 12-xii-1909], 577: coglie l' ora della nona innanzi che si risenta.
'storica'quasi una necessità di guida che l' autore sa tramutare in ritmo del tutto
4-ii-328: da una parte si farà veder l' arbore cadere, e dall'altra sommergersi
cavar acqua. l. cavicchioli [« l' illustrazione italiana », 4-ii-1945],
, i-73: i geni i quali sostengono l' urna del santo mancavano d'anima e
tomi stampati, seguendo, farete dal- l' una mano e dall'altra, due volte
, la chiassosa allegria dei cittadini, l' eccellenza delle arti, la frequenza di
toscana dove sostiene due grandi paradossi, l' uno che nel buon tomo si parlasse
'puramente'avesse detto giustamente averebbe favellato; l' altro che la nostra lingua nel buon
d'irrigazione, usitati in lombardia, l' acqua diurna non si può, quanto al
tutto taceva in tomo, alto su l' ermo / lido il meriggio. thovez,
ampio respiro, del suo riso tutta l' aria era piena da tomo e l'
l'aria era piena da tomo e l' anima mia. -in forma iterata:
. boccaccio, ii-292: benedetto sia l' anno e 'l mese e 'l giorno,
mese e 'l giorno, / e l' ora e 'l tempo, ed ancor la
creato questo viso adorno, / e l' altre membra, con tanta ragione! /
a qual dio fosse consacrato... l' aspetto suo era l'alato a tomo
consacrato... l'aspetto suo era l' alato a tomo. la sua maniera
tempo del servizio sono reputati squilie che già l' occhio di cotestui s'era dato a stigmatizzare
: oh quanto è pericolosa cosa al monaco l' andare a tomo! bandello, 1-5
strozzi, 1-374: io ti scrissi per l' ultima ch'i'avevo, mi sono
avversari. de pisis, i-90: l' italia non è paese dove ci si possa
in tre luoghi o in quattro truova l' uomo l'acqua amara e salsa, e
luoghi o in quattro truova l'uomo l' acqua amara e salsa, e tutte l'
l'acqua amara e salsa, e tutte l' altre sono buone, che sono nel
volto. giuliano de'medici, 116: l' una fera con l'altra s'accompagna
, 116: l'una fera con l' altra s'accompagna, / il toro giostra
, 871: 1 tori selvatici fuggono comando l' aspetto d'un uomo. d'annunzio,
. d'annunzio, ii-16: invidiai l' uomo / che erige un tempio / e
uomo / che erige un tempio / e l' uomo che aggioga un toro. ungaretti
può concedere la strettezza del tempo e l' angustia in cui si trovano. manzoni,
dodici sengni ciascuno anno: / cioè l' agnello e'1 toro e giemini.
toro, /... / schiarando l' aere, fan ridere i fiori.
definitive. -in partic.: costituire l' elemento risolutore, decisivo (con riferimento
al toro inferiore, detto bastone e l' altra alla scozia o cavetto. palladio,
scozia o cavetto. palladio, 1-14: l' altra si divide in quattro parti,
si dà al listello... e l' altre tre al toro, over bastone
quarti et semi,..., l' orificio di una concula cum gli oruli
, e sento un flumine / nascermi sotto l' uno e l'altro cilio.
flumine / nascermi sotto l'uno e l' altro cilio. -figur. letto
v-1-309: lungo il bordo, dal- l' una e dall'altra banda, le enormi
di ferro riposano sopra le selle sporgenti verso l' acqua. montale, 5-108: se
me, stanno di continuo col naso per l' in su, ad aguzzare le pupille
coperti con portiera laterale. -anche: l' automobile con tale carrozzeria.
automobile con tale carrozzeria. l' illustrazione italiana [1-i-1911], 25:
quale torpedine e istupiditi, non curiamo l' udienza da lui pro- fertaci e vogliamo
sonno] / di fredda obli- vion l' alma gli asperse; / e d'invincibil
agitato ingegno, / si 'ntuzza l' ardir, torpe la mano. marchetti,
de la campana, la penna, l' orlo. v. galilei, 1-146:
e giudizio del perito trombonista) con l' accrescere e diminuire il vano della sua canna
, molto utile e comoda. tutto l' artifizio consiste in far che le commettiture delle
spallanzani, ii-121: primieramente osservo che l' acqua nella più parte de'minuti animali
da una struttura muraria, che consente l' accesso a un'ambiente o ne permette l'
l'accesso a un'ambiente o ne permette l' illuminazione. cellini, 2-21 (341
18 (318): il conte duca l' aveva trattato con una degnazione particolare,
tanto aggiustati, che un quadro con l' altro si congiunge, avendovi mfrapposto in alcuni
scala d'andare di sopra per tutto l' edifizio. a. manetti, 115:
115: e1 vano che rimarrà da l' una cupola all'altra, sia da piè
le scale per potere cercare tutto tra l' una cupola e l'altra. 24
cercare tutto tra l'una cupola e l' altra. 24. spazio risultante dalla
guarini, 118: come fien giunte / l' altre nostre compagne, / guidatemi lontan
/ lasciandomi nel mezzo, / ite con l' altre in schiera e tutte insieme
verso è braccia cento uno; da l' entrare per infino al tuorlo del mezzo,
così gli archi vanno intorno, rispondono l' uno nell'altro. p. cattaneo,
d'essi saranno cinquanta braccia: venticinque l' uno di larghezza, e alti cinquanta
alti cinquanta, cioè il loro vano per l' altezza, e la larghezza venticinque.
tue voglie / irresolute ancora o l' uno o l'altro / con piacevoli detti
irresolute ancora o l'uno o l' altro / con piacevoli detti il vano occùpi
facilmente della gloria, che è almeno l' ombra d'un ideale. =
d. e. i. (che l' attesta nel 1831 in audouin).
venuto a dichino / non avea vantaggio l' un dall'altro un lupino. / sinibaldo
dall'altro un lupino. / sinibaldo molto l' avantaggiava del ferire, / et eneas
grande, cominciarono a aspettare e'colpi l' uno dell'altro e fenderonsi gli scudi
uno dell'altro e fenderonsi gli scudi l' uno all'altro: ma verruchier vantaggiava.
, iii-180: qui vedesi a maraviglia quanto l' analisi vantaggi la sintesi per la facilità
non v'è cosa che maggiormente vantaggi l' interesse del terzo che la discordia degli
il cimiero, rendevano così più marziale l' aspetto e vantaggiavano la persona.
persona. 4. perfezionare sotto l' aspetto stilistico ed espressivo. cesari,
all'omero, ed andando vantaggia tutte l' altre dee. fanfani [s. v
del prefetto con le risoluzione e con l' uso d'ogni arditezza e forza.
carattere, onde si determinò a tentarne l' estirpazione alla nostriacque per vantaggiare delle loro
un percorso. porcacchi, i-378: l' esercito... frettolosamente attendeva a
, che, nel riguardare i principi, l' uno sia accoppiato coll'altro; anzi
., in: elio, che avea l' oste pari ai nimici, era vinto
vantaggiato, / andianvi pochi, e l' un per sette vaglia. g. m
tommaseo [s. vj: oltre l' uggia d'accompagnarla a casa, c'è
servire tal persona / che, se l' acquista, à povero vantagio. dante,
. ariosto, 2-6: a piedi è l' un, l'altro a cavallo: or
2-6: a piedi è l'un, l' altro a cavallo: or quale /
persuaso che in queste baie non istà l' amicizia, ma quando un uso porta più
questa tolomea, / che spesse volte l' anima ci cade / innanzi ch'atropòs mossa
vespro. buonarroti il giovane, 9-739: l' una di voi / s'appresti
la persona a favore della quale toma l' azione espressa dal verbo. 7.
trovarsi nella condizione di parità che comporta l' inizio di tale fase. -vantaggio alla
nel calcio, regola secondo la quale l' arbitro può non segnalare il fallo subito da
man mano che vengono composte e controllarne l' esatta disposizione su colonne. carena,
1-25: alla fine di quaresima si riscuotono l' uova de'vantaggi. magalotti, 26-258
che chiamiamo 'vantaggio'che sarà un agnello l' anno, diciotto o venti libbre di
, 18-1-248: chi pagava il primo mese l' intera somma [della gravezza] pagava
principio il rimedio è di mescolarlo con l' altro, dandogli i due terzi vantaggio;
. g. villani, iv-12-134: l' altro gran fallo, ma pazzia, fu
non mancheremo un puntino di quello che l' abbiamo promesso di fare, ma faremo anche
, i quali pe'maggiori rapporti con l' uomo denno interessar di vantaggio la nostra
di vantaggio, non voleva perderlo con l' attaccar l'inimico, sapendo cne i
, non voleva perderlo con l'attaccar l' inimico, sapendo cne i suoi soldati
sapendo cne i suoi soldati non paventavano l' esser investiti. -giocare di vantaggio
vantaggio. pallavicino, 10-i-236: quanto dunque l' eminenza vostra farà in vantaggio di questo
nascere ai tempi nostri un nerone ed esercitar l' arte sua, ma...
, ii-203: ben faren non fa l' uom saggio, / ma nei fatti sta
che io mi credea poter pigliare sopra l' opera vostra, ma torto non vi posso
; opportunamente; secondo la convenienza o l' esigenza, nel modo richiesto dalle circostanze
fini, a'quali può tender vantaggiosamente l' ispezione dell'accademia. -con piena
e spirituale. rosmini, 5-2-337: l' union fisica non ne è che una cotale
ravviso appena. muratori, 14-55: io l' ho abbracciato, e vi ringrazio di
313: un mio vecchio amico giudica l' idea vantaggiosa e gloriosa. c.
bicchierai, 75: la dichiara [l' acqua del tettuccio] sicuro rimedio nell'
si può egli, uditori, porre sotto l' occhio le azioni degli uomini difficili e
nostra? dov'è il vantaménto e l' orgoglio nostro delle ricchezze? a. pucci
abbandono? d'annunzio, iii-2-164: l' irrisione la sfida la superbia il vantamelo
sfida la superbia il vantamelo la crudeltà l' audacia sembrano sollevare a dismisura non la
non la voce sola ma la statura e l' animo dell'eresiarca. 2.
da vantare. toria e per quanto l' italia possa vantare un guardi, precursore
non ho fatto riflesso, se sia meglio l' amare, o tesser amato. fagiuoli
neri, e da colei pretesa / non l' emenda trovò del proprio errore; /
sorpresa. pananti, iii-48: seneca e l' oratore d'arpino, che vantavan tanto
di professione non vantano la sentenza: « l' idea è di tutti, la forma
e pubblicati quei soli libri, in cui l' autore licenzioso... non può
biondi ammanti / s'adomi, a l' ostro eguali. g. gozzi, i-28-7
pallavicino, 1-247: nessuna creatura può essere l' intera cagione d'alcun effetto. imperocché
, quando nel 1861 (?) l' edificio sacro venne per espropriazione in possesso
si accentua anche più in tal senso l' evoluzione dei concetti informativi dell'arte pit
vantar talvolta in materia cavalleresca, che l' onore dipende dalle virtù, e dal ben
che ha 'l figlio in braccio e vantar l' ode. silone, 7: maria rosa
poeti e degli artisti, della quale tratta l' estetica. 7. rifl.
., 194: che sciocca cosa è l' uomo vantarsi e esaltarsi per le prosperità
tradimenti, non è più facile, che l' inciamparvi: tutto l'arti possibili si
facile, che l'inciamparvi: tutto l' arti possibili si sono trovate, questa sola
stesso il medesimo pensiero ch'è caduto ne l' animo di vostra signoria intorno a l'
l'animo di vostra signoria intorno a l' unione degli episodi del quinto. manzoni,
, / ch'io possa avere da l' amore aiudo: / di solo um ben
. anonimo, i-463: voglio che l' amor mio canti, / di bella druda
: la sua arroganza tiene per ischiava l' amicizia vostra, vantandosene come di cosa
le qualità intellettuali 0 morali, per l' eleganza. -anche: noto in quanto presente
dai loro entusiastici ammiratori, fossero pure per l' indole del mestiere non meno ignoranti che
. di giacomo, ii-770: abbandonata l' arte il lamarra divenne l'eccellente fotografo
ii-770: abbandonata l'arte il lamarra divenne l' eccellente fotografo che tutti hanno conosciuto e
sovente, come qui vien preteso, l' evidenza de'loro sistemi o sentimenti,
giudizio positivo, di grande apprezzamento per l' importanza culturale o morale. delfico,
5. maffei, 5-3-68: or siccome l' adottato passava nei nomi e nelle facoltà
e dall'altra famiglia, così può per l' istessa ragione vantarsi dal- l'una e
può per l'istessa ragione vantarsi dal- l' una e dall'altra città. 5
). nievo, 1-vi-818: ho l' onore di ritornarle le copie dei documenti
. de sanctis, i-204: insieme con l' abito dell'antica tragedia aveano esse posto
= frequent. di vantare-, il tommaseo l' attesta nell'epistolario di t. tasso
maloanco. ariosto, 1-1: seguendo l' ire e i giovenil furori / d'agramante
, 217: 1 vaghi studi e l' arti / son tuo diletto e vanto
medievale di genere giullaresco, in cui l' autore elenca, esagerandoli, i propri
umile un mezzo foglio, / per vincer l' ostinato o fiero orgoglio / di quel
vanume e dalla sconnessione, in cui l' aveva gittata l'ultimo periodo della scolastica
dalla sconnessione, in cui l'aveva gittata l' ultimo periodo della scolastica, questa mente
terra, in cui fa luna anche per l' ecclisse si riempie d'acque nostrali e
). matteo borsa, xix-4-717: l' affettazione cinquecentistica dei piccoli eleganti, che
, iii-17-260: il linguaggio poetico sotto l' influsso spagnolo e accademico diventò un che
-insulso. dossi, ii-82: l' oca, sempre con quel suo vàpido riso
3 è registr. dal bergantini, che l' attesta nell'opera di vallisneri e di
: chi crederebbe ch'oggi tanta insania / l' acquistata vertù confonda e vapoli?
menomato, e puote poco, e l' umido è ingrossato (non però) in
vaporabilità, sf. invar. ant. l' essere evaporabile, l'essere soggetto a
. ant. l'essere evaporabile, l' essere soggetto a evaporazione. crescenzi
., 2-14: per la vaporabilità [l' acqua piovana] permischia con sottile mescolamento
vaporabilménte, avv. ant. mediante l' evaporazione; in forma di vapore.
. lauro, 2-60: converte [l' acqua] meglio in pietre le cose terrestri
fatta, allora deve esser lasciato star l' essercizio e finirsi. 3.
finirsi. 3. che impiega l' energia a vapore (un mezzo di trasporto
, lontane, alte colline che albergavano l' inglese. s. vassalli, 14-3:
. croce, iii-9-221: non è forse l' istinto erotico vaporante che muove l'interessamento
forse l'istinto erotico vaporante che muove l' interessamento onde si accumulano libri su libri
un'altra cagione di scemamento, cioè che l' acqua, che vi mettete per empier
alla morta. 2. perdere l' umidità costitutiva per effetto dell'evaporazione,
, 40: vaporava... per l' aria una umida bruma, che affrettava
vaporava maligno. pascoli, 166: l' olio cantò con murmurc sommesso; /
9. tr. fare evaporare l' acqua. pavese, 10-152: qualcuna
e nel linguaggio comune, stato cui perviene l' acqua lassù canta alla villa, /
stanza fredda. risolvere l' umidità in vapore. dante, purg.
. avvolgere di nebbia un luogo. ne l' aere si raccoglie / quell'umido vapor che
corpo suo. leonardo, 2-114: trovandosi l' acqua porano il riso ai poggi
vaporano, agg. disus. che impiega l' energia termi commessura del coperchio
che emette vapori. -anche: che ha l' effetto di asciugare un umore infetto (
piena, ed assot tigliando l' umore vaporativo. = agg.
a. neri [tommaseo]: vaporata l' acqua, resta in fondo una olvere
fiato vaporato dai loro corpi lucidi, l' alido caldo soffiato dalle froge, lo
sospiro / fievole s'ode / ne l' aria vaporata ch'è sì morta / che
varcata sembrami la porta / aver de l' ade. 4. figur.
. -tricé). ant. che ha l' effetto di asciugare un umore infetto.
cosa convenevole che un tratto, con l' industria de'savi, co 'l caldo
. gadda, 0-i-311: adocchiato invece l' ippurico laghetto, e annasata la vaporazione
2. nelle centrali geotermiche, l' insieme delle tubazioni che canalizzano il vapore
per mezzo di macchine atte a trasformare l' energia termica in energia meccanica, elettrica,
leoni, 157: le farine per l' uso della città e delle isole sono
sono messe a quest'uso, oltre l' opifizio pure a vapore che da
d'ambrosia. pasolini, 12-212: l' estate poi era un vapore di tigli,
tre bastimenti a vapore a breve distanza l' un dall'altro. -cavallo vapore
che faceva i viaggi tra qui e l' america è perduto. massaia, i-182:
terra verso il bei sereno, / e l' aere poi va sempre spes- sando.
di vapor gelati fiocca / in giuso l' aere nostro, quando 'l corno / de
tocca, / in su vid'io così l' etera addomo / farsi e fioccar di
, sep., 205: vedea per l' ampia oscurità scintille / balenar d'elmi
4-102: un dolce e doloroso canto / l' organo scioglie nel silenzio, e denso
. attribuito a petrarca, xlvii-153: l' aura benigna già non fa- cea scorni
1-252: il vapore dell'ardente sole accende l' arena e, com'ella ha cominciato
partic. patologica, degli umori che l' antica fisiologia riteneva costitutivi del corpo umano
già due volte vapori alla testa, che l' hanno fatto cadere come morto, ond'
de dio, extinseno cum forte animo l' impeto e li vapori de tanta voglia.
qui per stabilire il principio che solo l' empfindung può redimerci? -empito sentimentale;
, ottenendo il risultato di cottura attraverso l' azione dell'acqua allo stato gassoso.
senza interruzioni. zena, 1-384: l' unica era di sposarli presto, a vapore
crescenzi volgar., 2-14: se l' acqua del lago, ovvero delle fonti
.]: corpicelli che si vaporizzano sotto l' azione del fuoco. nievo, 1-vi-208
il caldo, la lunghezza della sfilata, l' attenzione continua mi hanno stancato leggermente e
che si appende ai termosifoni per umidificare l' aria. migliorini [s. v
tubo di una caldaia in cui avviene l' evaporazione. 4. tess.
viene effettuato dopo la bagnatura per facilitare l' operazione di trattura. 2.
capillarità bastavano a determinare senz'alcun meccanismo l' ascesa del liquido illuminante, la sua vaporizzazione
mia donna e signora: a te l' anima mia, ma ravvolta in una quasi
fa di un legno verde, quando arde l' uno capo nel fuoco e gieme dall'
un'umidità vaporosa riempiva il cortile, e l' argine della ferrata era scuro come se
: fassi rifrazzione de la vista quando l' aere vaporoso s'aduna in nugola, pur
carducci, i-6-177: in germania, l' heine quando non è troppo scettico e
povero polanteo, ve che ti caccieranno l' amor del capo? tu sei stato deluso
e da un famulo scelesto, ch'oltre l' aversi fatto attrapar del freddo, t'
(in espressioni ipotetiche, per indicare l' impossibilità di compiere un'azione).
nobili stipularono nel 1139 di dare all'architetto l' annuo salario di 200 soldi; e
d. e. i. che l' attesta in oudin (nel sec. xvil
, andriolo poteo varare la nave a l' acqua di cara a suo piacere. ariosto
8. edil. nella tecnica costruttiva effettuare l' operazione di varo di elementi strutturali prefabbricati
: le navi impostate furono continuate dopo l' armistizio: così si spiega che nel 'ig
e. cecchi, 6-396: un giorno l' uomo spariva, nessuno ne sapeva più
de mo ad sante marie de agustu l' atverimo tuttu conplitu senza inpedementu. et se
meridionale. b. davanzati, ii-557: l' ombrose valli e 'l dilettoso monte,
verso la nostra villa era sicuro che l' avrei visto lì. dante,
la mia fronte / come colui che l' ha di pensier carca, / che fa
d'un salto nove cavalli, posti l' uno accanto l'altro. -percorrere
salto nove cavalli, posti l'uno accanto l' altro. -percorrere una via,
'l morso / fia men duro in varcar l' ignoto calle. pananti, iii-
fu caronte, / ma non varcommi per l' usato fiume, / ma per la
paltò infinito / varca a'misteriosi lidi l' anima mia. 4. leggere un
g. f. achillini, 1-23: l' altro ieri le prose di messer pietro
tanta sollecitudine ho lettola, ch'io l' ho già varcara oltra li tre quarti.
, il mio consiglio: / inveri l' amore sta pur da la larga. /
nostra umanitade / vestita vai, non come l' altre carca; / perché ti sian
sia il nilo, il quale irriga l' egitto,... e varca per
e prima / che nel gorgo leteo l' alma trabocchi, / lascia che un bacio
soglie de le basiliche / salmodiando, l' ignudo avanzano / piede su i rilucenti /
sorta di sapere, non essendosi proposto l' utilità per meta de'suoi studii, audacemente
difesa, / e lascia altrui procrastinar l' impresa. manzoni, ii-115: soffermati sull'
. bigiaretti, 8-203: mi fa l' effetto che si tratti di una porta che
marino, xiii-290: io varcatóre de l' alpi, e tu custode, / io
la quale si passa o che consente l' accesso a un'altra zona, luogo
io seguitavam la rota, / che fé l' orbita sua con minor arco. attribuito
tutto si faceva chiaro. allora interveniva l' idea di dio. 2.
canti, 2-54: subito orlando a pigliar l' alpi inanzi / fece ir gli suoi
, iii-3-305: oh almeno foste de l' alpe a'varchi, / miei poveri
punto in cui si effettua o è possibile l' attraversamento. tasso, 1-79: geme
, 1-79: geme il vicino mar sotto l' incarco / de l'alte navi e
il vicino mar sotto l'incarco / de l' alte navi e de'più levi pini
del trapasso. aretino, 14-48: l' anima del tremendo rodomonte, / che pur
: scritta e non senza varco de lacrime l' amorosa littera, e sigillata come un
/ alle squarciate viscere sboccanti / per l' ampio varco. d'annunzio, i-701
, 13-ii-125: vedi c'ho già vicin l' ultimo varco; / a chi non
/ un che avea posto la saetta a l' arco. citolini, 343:
. meninni, i-487: nel vetro lusinghier l' aspetto antico, / poiché nice mirò
malaugurio. -attendere il momento o l' occasione propizia per vendicarsi o rivalersi di
sopra d'un destrieri, / intorno tuti l' andavano vardando. sanudo, 13:
la faccia sua che sì risplendea / quale l' acqua nel sol vardando il fondo.
contrasto giustiniano, 29: volzi l' ochi e varda alquanto / ver colui che
140: in questo tempo per ordine de l' offizio de'caporiuni che regevano, fo
le mura novi de la ciptà a l' orto de la chiesia de sancto nicolò et
tessuti e fibre tessili. - anche: l' alga marina da cui originariamente si ricavava
, 11-ii-364: se ben le leggi e l' usanze degli uomini sono variabili,.
dell'aria, così anche è variabile l' altezza del mercurio nel barometro. einaudi,
ulloa [guevara], i-49: l' uomo naturalmente è variabile negli appetiti,
accorse che la sua indole temperata, l' abituale tranquillità del suo animo e delle sue
lingua italiana sono tali il nome, l' aggettivo, il pronome, l'articolo,
nome, l'aggettivo, il pronome, l' articolo, il verbo).
quali per es. la domanda e l' offerta collettiva, il reddito sociale, l'
l'offerta collettiva, il reddito sociale, l' occupazione, ecc. 11.
. variabilità, sf. l' essere variabile; la capacità o la
nel proemio. rosmini, 2-2-169: l' invariabilità della sostanza, e la variabilità
la variabilità dell'umano cuore hanno illanguidito l' amore, non però ho potuto mai
mercanti scandinavi che, tra il ix e l' xi secolo, si stanziò in russia
militare, della quale si narra variamente l' origine. pavese, 10-196: nei tre
casi, entrai variamente in contatto con l' avvenimento di una creazione linguistica, a
. 3. in modo diverso l' uno dall'altro. bibbiena, 24
, con spade e bastoni, pichiorono l' uscio. bandello, 2-27 (i-934)
bandello, 1-34 (i-415): l' appasionato gandino... aveva piùale chimeriche
. g. del papa, 5-80: l' iride ovvero l'arco baleno,.
papa, 5-80: l'iride ovvero l' arco baleno,... è
episodi: per suida il riso, l' allungamento, l'ornamento, il distinguimento
suida il riso, l'allungamento, l' ornamento, il distinguimento da cosa a
. annunzio, i-394: partìasi l' onda in rivoli tra'massi / de 'l
landino [plinio], 293: l' uve elvole sono belle pel colore in
sue nuvolette, da cui traspariva sovente l' azzurro nudo con effetti inimitabili.
le nostre osservazioni ed a farci scorgere ancora l' antica causa delle tante varianti, cioè
tipo offenbachiano) il 'grand opéra'fu l' ultimo grossolano tentativo di sintesi delle varianti
codice giovio. leopardi, ili-611: l' abate bentivoglio di milano, per uso della
e le varianti: egli intendeva così l' insegnamento di d'ancona. -modifica
curve ravvicinate e orientate in direzioni opposte l' una dall'altra: viene inserita per
. crescenzi volgar., 2-12: l' accidente che molto varia e aiuta la natura
delle vestimenta? romagnosi, 3-i-171: l' uomo non può variare 1 rapporti logici
sulla parola o sorvolarvi? -alterare l' espressione, il colore del volto.
debbe essere di ricalco, acciò che l' umido non lo variassi. -ridurre
chiama appoplesìa, il quale varia così l' uomo e pochi ne campano.
7-6 (1-iv-622): sempre non può l' uomo usare un cibo ma talvolta disidera
. differenziare, diversificare, rendere dissimili l' uno dall'altro. céllini, 812
farei delle variazioni in modo però che l' andamento o il pensiero principale di esso
guidotto da bologna, 1-123: come migliora l' organo il variare della voce, così
il variare della voce, così diletta l' uditore quando varia la voce, rendendo
v-1-126: non crediate, figliolo, che l' imagine che di voi mi stampò nel
mi stampò nel core la dolce mano de l' amicizia venti anni sono, per variar
e incostante. ottimo, ii-278: l' anima è creata da dio simplicetta, vaga
: e ben m'aweggio, / che l' altrui mobil voglia / colpando, io
andiamo variando, acciò non porti pericolo l' annoiarci sempre le stesse cose...
-cambiare, mutare, essere incostante (l' indole, i pensieri, i sentimenti
169: contaminata e già corrotta ha l' aria un mugio di leon, un fischio
, in un sol misto, / e l' aria con la luce corporata / io
monotoni. baretti, 6-57: ma l' uniformità mi ammazza; e stanotte che
, 309: il variar vivande accresce l' annelito. = voce dotta, lat
] variatamente sogliono posturare in diversi luoghi l' uno dall'altro lontano. allegri,
alberto duro, dove lo stento e l' accuratezza manifesta del riopinto. - anche:
variatissimamente. fagiana] prese tanto l' animo a più utili cose disposto, che
o a espressioni diverse. l' ume, variate / di vividi colori.
stima, broso. l' altezza polare variata o non variata di 6
tempo (la sorte). respetto l' una de l'altra, e vedemo stelle
sorte). respetto l'una de l' altra, e vedemo stelle variate di coluri
quello delle circunvicine. beicari, 4-162: l' alma e lo spirto 11.
persona). benché l' officio lor sia variato. baldelli, 5-5-277
g. villani, iv-10-15: egli [l' imperatore] aveva a queto bolonegl'antichi
riati sono tanto gli scrittori nello stabilire l' origine di nostra zione variata, fino
, che pare non ne venga provata l' infedeltà. vi sia luogo dove
usato. femmina. -mutevole (l' espressione del volto). 3.
determinata grandezza fisica. scoperto, tra l' uno e l'altro essendo variati di verzura
. scoperto, tra l'uno e l' altro essendo variati di verzura e di selve
sole; de li dìe, e de l' ore, e de li meisi, e
dante, conv., ii-xm-9: l' altra si è la variazione de la sua
lineamenti d'insensibilità e di freddezza, che l' hanno fatta parere la stessa, più
, ii-289: il cannello (per l' innesto de'castagni) vuol essere appunto
dei sigg. garberoglio ai quali devo l' unico giorno di variazione ch'ebbi alla mia
de lo popolo al dese- gnamento de l' ombra che so'. lla luna grande variazione
stessa popolazione, qualunque sia la causa che l' ha determinata. -variazione somatica:
della lalande generalmente non è piaciuta che l' esecuzione, tutti dicendo, che sono piuttosto
. pascoli, i-785: più infine l' arte rapsodica che l'inspirazione aedica,
i-785: più infine l'arte rapsodica che l' inspirazione aedica, spiega la ripetizione frequente
del testo verace, / e in tutte l' opre di tullio scoprire / esattamente,
, e forse ancora in qualche parte per l' im- peto delle tossi sofferte. targioni
tossi sofferte. targioni pozzetti, 5-13: l' omento, il quale era molto vasto
, sarìa assai meglio e più sicuro l' incorporarsi et appiccarsi insieme e staccargli poi
et appiccarsi insieme e staccargli poi uniti l' uno con l'altro e piantarli a modo
e staccargli poi uniti l'uno con l' altro e piantarli a modo, fatte che
colonne: una di granito roseo, l' altra verde, variegata, vegetale,
di ostracismi, ma essenzialmente democratica, l' ameri- ca fa scaturire dalla sua stessa
). variegatura, sf. l' essere variegato; screziatura. - al
, varietaté), sf. invar. l' essere vario, molteplicità, pluralità,
in ciaschedun linguaggio, di maniera che l' intender umano in una parola stessa miseramente
196: si conterranno il grano re de l' altre biade, e poi la segala
biade, e poi la segala e l' orzo, con tutte le sue varietà di
e di colori. olivi, 1-10: l' asfalto non è che un bitume,
la varietà de le opinioni non rompe l' amicizia. de luca, 83
. bibbia volgar., vii-435: l' aquila grande delle grandi ale, lon-
che fu menato dinanzi a benedetto, l' uomo fu sanato e guarito come era in
: veramente io bramerei... che l' amanuense mi notasse e mandasse le varietà
e non di ciascun codice un dopo l' altro. carducci, iii-12-273: nella
forma linguistica. bembo, 10-xi-198: l' articolo femminile preso da 'illa'latino non
a dio tà, di color diverso l' una dell'altra. = voce dotta
ai cambiamenti, amante della varietà (l' indole, anche collettiva, il gusto)
gusto). giacosa, 1-215: l' indole piemontese non è varievole.
2-v-269: aggiunse a queste lusinghe secondo l' usanza eclettica una varia e copiosa erudizione
adunolle in mare, / e poscia l' adomò di vario pesce, / che va
/ i prati? srché varia è l' odorosa / famiglia, che li adorna.
, svariati. boccaccio, i-294: l' aree di vari strumenti e quasi d'angeliche
per lo ben comune, / e per l' umana vita / render comoda piu,
insieme unirsi. muratori, 6-52: come l' esterno aspetto è vario, così vario
aspetto è vario, così vario è l' intemo temperamento de'corpi umani. g
, 299: è degna di osservazione l' efficacia che posseggono i mesi delle varie
7. versatile (una persona, l' ingegno, un artista, lo stile
che siano stati, viene a riprender l' adone, con dire, che non è
: la tavola... / parve l' arca, e 'l diluvio, pel conflitto
rezzonico, 61: prima però che l' angelo al gran volo / le vario-
/ le vario- colorate ali disciolga / l' alma a sé chiama del maggior britanno
coro figurò variogirevole / simile a quel che l' ingegnoso dedalo / in creta ordì per
letter. alternamente commisto di tristezza (l' amore). alfieri, 8-95:
vita spirituale era devastata e annichilita, e l' unico appiglio che gli restasse alla vita
non alzare ai fregi / variosplendenti de l' aurate porte. = comp. da
carducci, iii-1-215: qual nuova l' agile fianco ti cinge / vario- trapunta
resistere in cui la resistenza varia con l' intensità della corrente che lo percorre.
mare sollevando neh'attrite le fiamme; l' onda fumiga intorno, il popolo acclama
caratterizzata da forzata supinazione, per cui l' arco plantare poggia al suolo con il
alle gambe per cui sono incurvate verso l' interno. = voce dotta, lat
a sé prende un contraro, / l' altro contraro prende un loco opposto, /
gon loco varo. boninsegni, xxx-7-18: l' ordin de'pastori è fatto varo /
. unità di misura del l' energia reattiva. = comp. da
sarà il pellicciare e 'l varotaro, e l' arte sua, e le tine, il
terra dei- runa [miniera] con l' altra. = dallo spagn. barreno
il d. e. i. l' attesta in salvini. varsaviano (
d. e. i. (che l' attesta nel sec. xx).
fanno con ruote sono il vasaro, e l' arte sua, il tomo, le
dal vasaio il suo dissegno, e l' interrogasse. giannone, ii-127: il vasaio
le reggie e i palazzi, e per l' orciuolo, modesta suppellettile dei tugurii.
nel palazzo imperiale, e insieme decretò l' ingresso libero al popolo nelle terme di
un grosso vaso arterioso o venoso assicurandone l' irrorazione sanguigna. = locuz
uno spogliatoio; in fine ci è l' agiamento. d'annunzio, v-1-282: ecco
vasi o tini o canali e vasche secondo l' uso del paese... si dèono
risalgono / con il capo affondato dentro l' erba / saltava l'acqua a taglio della
capo affondato dentro l'erba / saltava l' acqua a taglio della ruota, /
della vasca battesimale. -pila per l' acqua benedetta situata all'ingresso delle chiese
guglielmini, 60: accade sovente che partendosi l' acqua dalle proprie fonti, non comincia
del taglio a valle, da cui l' acqua fluiva nella vasca. 5
e ristoro. santi, ii-81: l' acqua ha un sapore leggermente acidulo,
ma quel vassèllo aveva di già pigliato l' abbrivo. del tufo, 30: scorfani
suggettaccio, / che, innanzi che, l' onor ch'io gli procaccio, /
francia e in italia è anche conosciuta l' opera di r. wagner l''0-
anche conosciuta l'opera di r. wagner l' '0- landese volante'(ted.
mongolfiera. 2. figur. l' esistenza umana in quanto si svolge fra
così non se deve considerar la faccia de l' orno ma la soa mente e lo
., 2-21: ancora con dolci parole l' hanno proferto grandi doni: ciò furono
istituzione. papi, 2-2-12: incolpavano l' assemblea di... aver essa accresciuto
e i vascelletti ordinati per poter sodisfare a l' amico che me ne fa spesso dimande
un coperchio munito di un foro per l' afflusso del carburante, alla cui regolazione
: era la voce, la pronunzia e l' accento di una 'vasciarola', di
annunzio, iv-1-608: il parroco attingendo l' acqua con un vàscolo, la versò tre
tegame. giamboni, 8-1-185: quando l' acqua è cotta in un picciol vasello
del vasello nel quale è messo, così l' anima muta la sua forza per la
il viso di colei / ch'avanza tutte l' altre meraviglie / con tre belle eccellenzie
iii-2-129: ma non di tal vasello uscia l' antico / guerrier, che a sciolte
sciolte redini, feroce, / premea de l' asta infensa e de la voce /
. abbracciavacca, xxix-32: s'è l' anima fattura -de vazel che tene,
vasello. syarac otrantino, v-588-92: l' anima abita in lu sua vassiellu,
è sede delle facoltà spirituali o rispecchia l' azione creatrice di dio. iacopone,
debbono sempre racconciare con marrelli; così l' anime, che sono vasella spirituali,
un po'di vasellina inglese, chi l' avesse, perché le mani le bruciavano
, 144: la mitragliatrice modello 907 f l' ho carezzata, l'ho tenuta pulita
modello 907 f l'ho carezzata, l' ho tenuta pulita, l'ho unta,
carezzata, l'ho tenuta pulita, l' ho unta, l'ho vaselinata, l'
ho tenuta pulita, l'ho unta, l' ho vaselinata, l'ho puntata mirando
l'ho unta, l'ho vaselinata, l' ho puntata mirando e facendo fuoco con
la facitura degli oriuoli, quello del vasellaio l' arte del tingere, quello del tintore
sè. b. croce, ii-2-84: l' etica aristotelica è fondata sopra una metafisica
mi pare, al fragore / de l' aureo vasellame, / a l'argenteo bagliore
/ de l'aureo vasellame, / a l' argenteo bagliore, / che col riflesso
: stoviglia. giambone, 8-ii-210: l' uomo dèe lodare grande vasellamento in picciola
o più poveri? siri, x-312: l' annese... tenace ed avaro
bacini d'argento e mescirobe da dar l' acqua alle mani... e vaselleria
di molt'erbe tutte diverse; e come l' ebbe unite, pestan- ole tra due
vasellino, va'col detto pennello tratteggiando l' andare delle pieghe maestre. g.
detto principio sensitivo ottien quest'effetto promovendo l' afflusso del sangue, si scorga qui l'
l'afflusso del sangue, si scorga qui l' influenza ch'egli ha sulla circolazione ne'
guido delle colonne, 79: ancor che l' aigua per lo foco lassi / la
d'argento. idem, iii-2-83: l' eccelsa gloria de'nostri reali, / che
che la ricevono e la spandono [l' acqua], sono le genti comuni,
. fascio vascolare che mette in comunicazione l' ilo e la calaza. = voce
. e. i. (che l' attesta nel 1906 in bilancione).
d. e. i. (che l' attesta nel xx sec.).
e quella superiore che si apre verso l' interno. - a vasistas (con
inferiore che si apre dall'alto verso l' interno (una finestra).
). savinio, 1-125: l' uomo non si lascia abbattere, ma si
. -vaso oleario: destinato a contenere l' olio, specialmente presso gli antichi romani
e si dal cerchio al centro / movesi l' acqua in un ritondo vaso. bartolomeo
per ricetta di dover mutarsi spesso [l' acqua] di un vaso in un altro
: ché da quel pio rimpianto / per l' orgie popolari / trapela il cruccio alquanto
miele, le teste dei bimbi incoronavano l' orlo del tavolo. moravia, ix-16:
testa calata sul petto, ma non l' abbandonava la vista di sé intento a
, gli hanno portato via tutto, l' albergo è vuoto, non c'è più
in un vaso, / come è l' usanza, e sia giudice il caso;
di quel che bisognerebbe per tener pareggiato l' equilibrio del declivio. torricelli, ii-3-270:
, ii-3-270: concedo ora, che l' acqua realmente in questo fosso si muoverà più
bocca riceva tutti i cibi e tra questi l' insalata, non è vana diligenza l'
l'insalata, non è vana diligenza l' eleggere per materia di essa l'erbe che
vana diligenza l'eleggere per materia di essa l' erbe che siano, se non grate
'l mondo sprezza. 9. l' essere umano; in partic. nell'espressione
arrighetto, 251: né non ti dimentichi l' origine dell'umana sorte, vaso di
: resta, il mio angelo, che l' animo tuo puro e mondo ritorni in
, / che non si puote dir de l' altre rede: / iacomo e federigo
, 19-384: scrisse le prime e l' ultime parti di ezzechiele profeta, che
l' espressione vaso di sapere o di scienza,
). grazzini, 51: ma l' uno e l'altro par ch'assai s'
grazzini, 51: ma l'uno e l' altro par ch'assai s'inganni / credendosi
/ quei vasi di saper, ma non l' apriro / che per dir cosa stravagante
circolano o defluiscono i liquidi organici o l' aria respiratoria. -in partic.:
rosmini, 2-255: facile cosa sarà l' intendere la formazione, come dicevamo, degl'
nella linfa e nel sangue a stabilire l' unità della persona. 13.
savarese, 141: nelle parti in cui l' interno del legno è scoperto, i
operaia. manifesti del futurismo, 8: l' esercito della follia si avventò di pianura
19. mitol. vaso di pandora: l' orcio colmo di tutti i man e
(come il calice, la pisside, l' ostensorio) destinati alla celebrazione della messa
benedetto vaso, / trescando alzato, l' umile salmista, / e più e men
, noi ci siamo guardati ieri e l' altro, quando ci partimmo, e sono
aggiunta all'eccessivo irascibile della natura mia l' asprezza occasionata dalla continua solitudine ed ozio
, iv-243: giamai gli iddìi placheranno l' ira contro gli uomini ingiusti, se chi
, sf. chirurg. anastomosi tra l' epididimo e il dotto deferente praticata in casi
verso il mio benefattore, o l' assoluta volontà del mio re, da cui
contenuto di tale rapporto (che costituisce l' elemento personale del feudo, contrapposto all'
: 'vasomotori': i nervi che mutano l' ampiezza dei vasi. = comp.
dei vasi sanguigni donde deriva nella cute l' arrossamento o impallidimento. = comp
vasopressòrio, agg. medie. che provoca l' aumento della pressione arteriosa, causando
arrigo testa, xi-1-180: così ha l' amore in uso / per fermo
flotta armata di truppe che avevano conquistato l' impero occidentale, dal quale d'allora
discaro il non avergli, per fornir l' intesa guerra, conceduto il papa di poter
proteggerlo dallo schiacciamento o dal vassallaggio verso l' austria'trionfatrice. 6.
demonio. giulio strozzi, 24-69: l' amicizia disdica, e 'l vasallaggio /
tali virtù. anonimo, i-649: l' uno è cortese ed insegnato e sagio,
in donare ed in tutto avenente; / l' altro è prode e di gran vassallagio,
rustico, vi-197 (58-7): l' altro [cavalieri è prode e di grande
; servigio. leggenda di san giuliano l' ospitaliere, xxi-1153: la donna sua
dovuto, che è tributato dal vassallo (l' omaggio al signore, un tributo)
pallavicino, i-545: accennò, che l' aprir del concilio sarebbe chiuder a cesare
partic.: privilegio che ne costituisce l' elemento reale. statuti del popolo di
al re dell'entrate ecclesiastiche quattrocentomila scudi l' anno per dieci anni fermi, e
rimettere in lui un affare qualunque, l' altra parte si trovava a quella dura scelta
signore in cambio di protezione e ricevendone l' investitura di un feudo. anonimo genovese
« aspettino ». gramsci, 11-99: l' intesa vorrebbe ottenere... la
iscusarsi con i suoi vasalli di tutta l' avversità della fortuna. bandini, 2-i-277
di rivederti, ed offerirti in voto / l' amor, la fedeltà. manzoni,
-di animali. pallavicino, 1-275: l' uomo soggioga la contumacia delle bestie,
ii-256: a quanti alati / godon l' erbe del par, l'aere ed i
alati / godon l'erbe del par, l' aere ed i laghi / amabil sire
audace e pronto / corse a tiranneggiar l' amiche valli. barilli, ii-215:
tutti i vassalli che s'armavano contro l' asia, e mescolando i costumi,
i bisogni de'popoli occidentali, ridestarono l' industria delle arti ea il lusso.
di dare a'suoi cavalieri a chi serviva l' oste una stampa di cuoio di sua
quale città si teneva un placito con l' intervento di due vassi o vassalli del re
per la celebrazione eucaristica e a raccogliere l' acqua che nella messa è versata sulle
strimpellator di violino che scortichi pe'caffè l' inno di garibaldi è sicuramente applaudito e raccoglie
maestosa ampiezza. -anche: in tutta l' estensione. imperiali, 4-435:
estensione. imperiali, 4-435: l' arco altero, / che vastamente la sua
d'un'epoca emancipatrice dell'individuo, l' apostolo dell'unità della legge più vastamente
legni. 3. castigare con l' annientamento (dio). bibbia volgar
: / per molte colse se po l' orno vastare. = voce dotta
. vastità1, sf. invar. l' essere vasto. - in senso concreto:
vastità dell'etra. piovene, 15-74: l' ultimo suo legame con l'immagine dell'
15-74: l'ultimo suo legame con l' immagine dell'america era un provincialismo della
vita umana dinusa in queste vastità, sebbene l' accontentasse solo in parte.
di costruzione aveva la squallida vastità e l' aspetto provvisorio. 2. imponenza
vastità e la scabrosità e se volete l' importanza della materia. -illimitata libertà
vastità e moltiplicità delle sensazioni diletta moltissimo l' anima. d'annunzio, v-1-235: sono
non so dire, da tutta quanta l' infanzia a tutta la vecchiezza. michelstaedter
sua altezza scendendo, può socrate levare l' uomo dalla sua vita limitata a maggiorvastità di
giustamente fanno paura, o sia per l' acutezza e chiarezza loro in raziocinare,
(la visuale, il panorama, l' orizzonte); che consente allo sguardo di
, / se più non serve per l' ingorde brame. temanza, 138: aveva
vasti deserti d'arabia, / stendonsi l' arene fulve ondulate innanzi. sbarbaro,
si posa? beltramelli, iii-957: l' anima tua vàgola nel vasto mondo, abbagliata
ignote voci. -che pervade l' ambiente, il paesaggio, che vi domina
. sterminato, infinito (il mare, l' oceano). -anche sostant. e
: come saldo scoglio / ch'a l' ocèan sovraste, / immoto il fianco oppone
/ immoto il fianco oppone / a l' eterno colpir de tonde vaste.
, 8-457: passava i giorni malinconici dietro l' invetriata, a veder strigliare i cavalli
vita); lungo e diffuso (l' oblio). l. adimari,
imponente (un oggetto, le dimensioni, l' aspetto); largo, ampio (
. caro, 5-615: era giovine l' uno, agile e destro / in su
gambe; era membruto e vasto / l' altro, ma fiacco in su'ginocchi e
sfatta, come se una nutrizione forzata l' avesse ingrassata non meno delle bestie da
o di pompeo. pascoli, i-252: l' aver sempre un pubblico avanti voi,
natura diversissima, julio e clemente: l' uno di animo grande, e forse
impaziente, precipitoso, aperto e libero; l' altro, di mediocre animo, o
13. aperto, curioso (l' intelletto); vario, non limitato
); vario, non limitato (l' immaginazione). -anche: ricco, ampio
certe parte voi meter li provveditori sora l' arsenal, zercha se- menar canevi nel
questa lotta difficile, contro la censura, l' autocensura, il governo clericale, l'
l'autocensura, il governo clericale, l' involuzione del resto della critica, le tresche
, par., 9-139: vaticano e l' altre parti elette / di roma.
già nelle sale del vaticano contemplai effigiato l' altissimo poeta in mezzo ai solenni e
2. il potere spirituale del papa; l' azione politica della curia romana, l'
l'azione politica della curia romana, l' influenza da essa esercitata in par- tic
,... il vaticano, l' antaldino, il bartoliniano, lo stuardiano,
san pietro a roma, fu inaugurato l' 8 dicembre 1869 e sospeso, ma non
roma; espresse due importanti costituzioni dogmatiche l' una di condanna di panteismo, materialismo
di panteismo, materialismo e ateismo, l' altra che proclamava il magistero infallibile del pontefice
indetto da giovanni xxiii, fu inaugurato l' n ottobre 1962, e fu chiuso
, e fu chiuso da paolo vi l' 8 dicembre 1965, ed elaborò una
la fa poesia, cioè di disconoscere l' alto concetto onde l'arte sarebbe filosofia o
cioè di disconoscere l'alto concetto onde l' arte sarebbe filosofia o religione o vaticinaménto
la acuta misura di una analisi, né l' erompere vaticinante della intuizione, fatta visione
possono scusare le ineguaglianze, le disformità, l' imparaticcio. vaticinare, intr. (
dissi poco dianzi come difficile riuscisse sopra l' interno degli animi vaticinare. lanzi, 1-2-50
moltissime... sarebbe un vaticinare l' ascriverle ad una città o ad un successo
gr., ii-278: pregavi lenta l' invisibil parca / che accompagna glieroi, vaticinando
parca / che accompagna glieroi, vaticinando / l' inno funereo, e l'alto avello,
, vaticinando / l'inno funereo, e l' alto avello, e l'armi / più
funereo, e l'alto avello, e l' armi / più terse, e giunti
i bianchi / destrieri eterni a correre l' eliso. d'annunzio, v-3-155: radunò
. per estens. prevedere un evento, l' evoluzione della situazione presente in base a
o auspicati. mazzini, 38-40: l' italia vaticinata da dante e napoleone,
). foscolo, vi-470: l' altezza dello spirito vaticinatóre è raddolcita nel
; il contenuto di essi, l' evento vaticinato. landino, 358:
stesso, allor ch'acceso / era da l' amor suo, la cetra e l'
l'amor suo, la cetra e l' arco, / e '1 vaticinio, e
/ e '1 vaticinio, e qual de l' arti sue / più gl'aggradisse,
1832, io la proferiva vaticinio, come l' unità, d'un futuro infallibile e
nium'. lancellotti, 4-341: sì l' odio crescerà, sarà sì insano che il
-ma per conto di chi si vince l' europa? - vattelapesca! c'è senso
del padre che strilla, / de l' arciprete zio che dies-illa / del pover
gran tromba alla porta. allora, forse l' avrebbero compresa e non le sarebbe stata
compresa e non le sarebbe stata fatta l' ingiuria di paragonarla ad un 'vaudeville'.
ad un 'vaudeville'. no, non l' accetto questo confronto. montale, 18-249
clima romantico e avrete il 'vaudeville'e poi l' operetta. arbasino, 19-219: che
la capria, 1-44: tutt'intomo l' azzurro denso, compatto, sondato invano
/ là 've placido il mar bacia l' arene, / mira come festivo egli
qualcuno, per attirare lo sguardo e l' attenzione dell'interlocutore o degli astanti su
, e gl'innocenti assale / ve'come l' arpa di costei sen duole! leoni
infoca! 2. per sollecitare l' approvazione di qualcuno: non è vero
che pur ci ha chi sappia con l' armi stampanare questi pistolotti scritti col sangue.
e chiusa), avv. forma che l' aw. vi assume in unione o
capitano generale; e questierano il vehadóre de l' arma, che se chiama gioan de cartage-
(ant. vechiàia), sf. l' età avanzata della vita umana, che
succede alla maturità e determina nell'organismo l' indebolimento e il decadimento progressivo delle funzioni
mia vecchiaia, i miei studi, l' invidia degli emoli, la malignità della
in francia, in inghilterra ed altrove, l' operaio vive, generalmente parlando, come
farai un bel figliuolo, il qual con l' aiuto di dio, sarà il baston
vecchiaia: corrisposta a chi abbia superato l' età pensionabile con un'anzianità contributiva stabilita
né in istoria. 3. l' insieme delle persone vecchie, i vecchi.
oggetti, per denotarne in partic. l' usura il degrado. boccaccio, 9-42
-morire di vecchiaia: naturalmente, per l' avanzare dell'età, e non per
della vita], mai non vecchia l' uomo. costo, 1-574: l'abbate
vecchia l'uomo. costo, 1-574: l' abbate lo mandò ad un mercato là
. vecchio e sparuto; malandato per l' età (un animale). papini
: / un suo dì ha come l' oca vecchiccia / di mona bonda e mostra
. nel cavallo diventano più bianchi. l' età de'vecchierecci si conosce a denti.
, e vattene là ma son fra l' altre cianfrusaglie colà certe bazzecole. =
-la vecchia madre (in unione con l' agg. possessivo). bibbiena,
tedaldi, 1-1 (65): io l' ò per un gran matto et un gran
mi sarà domani / non divider con voi l' aria, il soggiorno / gli abbracci
: « anche se dovesse tornare, per l' aviazione ti hanno fatto inabile; e
troppo vechiessa. boccaccio, 9-16: l' avere i beni patemi e gli acquistati perduti
: in uno momento di tempo ne l' ultima vecchieza morirono. b. pitti,
. pitti, 1-165: disseci [l' abate] ch'egli era diliberato rinunziare la
come vecchiezza abbia sì forte / ne l' atroci miserie e sì vivace / che
ancor. b. corsini, 77: l' empia vecchiezza ormai di brine algenti /
consumiamo nella pubertà e nella virilità: l' uomo, che vive ottant'anni,
. gozzano, i-95: la vecchiezza, l' orrida vecchiezza / dai denti finti e
inutile, e per questo il padrone l' avea cacciato, venne per grattarsi la
stata dipinta di rosa e adesso, per l' umidità e la vecchiezza, appariva tutta
'sera della vita'. pananti, ii-302: l' inverno è la vecchiezza dell'anno,
inverno è la vecchiezza dell'anno, l' immagine della decadenza della vita.
. persona vecchia. -con valore collettivo: l' insieme delle persone vecchie. ariosto
gioventù. 5. ant. l' insieme degli uomini vissuti nel passato, le
intorno / fosse, a qualch'ombra, l' angiolo custode. papini, 102:
orno vedo en gonventù, / e l' orno k'è mil'agni -el monumento gasù
decrepito, perché fino il sentimento e l' entusiasmo ch'era il compagno e
entusiasmo ch'era il compagno e l' alimento della mia vita, è dileguato per
41-150: ove è da avvertire di passaggio l' uso degli affissi, osservato ne'buoni
xxvi-9: la tosse, 'l freddo e l' altra mala voglia / no l'addovien
e l'altra mala voglia / no l' addovien per omor5 ch'abbia vecchi, /
etade acerba / fina alla vecchia etade / l' odor perpetuo serba; / e se
della 'sintesi a priori'e ha mostrato l' impossibilità del concetto senza l'intuizione, del
ha mostrato l'impossibilità del concetto senza l' intuizione, del pensiero senza l'esperienza
senza l'intuizione, del pensiero senza l' esperienza. 5. che è
navarra e la duchessa vecchia di ferrara, l' uno e l'altra della religione.
duchessa vecchia di ferrara, l'uno e l' altra della religione. montecuccoli, 88
per netto sabbione, è migliore che l' acqua vecchia di cisterna. -scorso
-scorso, trascorso, appena trascorso (l' anno). testi pratesi, 216
per lo molino staia di biada per l' ano vecchio xiiii e un quarto.
: tale tonica di vene fa nel- l' omo come nelli pomeranci, alle quali tanto
. prisco, 5-57: bellini è l' uomo adatto?... non è
cotanto vecchio. pulci, 17-45: con l' altro braccio lo scudo apparecchia / per
aiuta, / ché lo schermire era l' arte sua vecchia. ulloa [guevara]
fatica, fa sognare sogni terribili e provoca l' orina. leoni, 330: le
al minuto. borgese, 6-94: anche l' aroma d'un prezioso vino vecchio /
.). lampredi, 4-61: l' opinione... da me sostenuta anziché
quanto non più soddisfacente, adeguato per l' uso, è stato sostituito o affiancato,
. -abbandonato per un nuovo corso (l' alveo di un fiume).
nuovo, 'sive'rotta, come ancora incavar l' alveo vecchio arrenato, cioè quel vacezzo
della francia, allora come attualmente, l' unico paese della vecchia europa ove le
/ opre ammirande, in cui non ha l' alato / vecchio ragion veruna. algarotti
cui si parla, anche in unione con l' agg. possessivo). g.
di lunga data (e in unione con l' agg. poss. mio).
che per condotti di fuore a prezzo l' usarono. nannini, 1-40: in questo
casa mia si dilettavano in orazio ed io l' avevo un po'nel sangue.
li renda. cesari, ii-94: l' appuntar i vecchi, eziandio que'che hanno
. giuliani, i-379: più che l' ulivo si ripurga dal seccume e gli si
si viene introducendo col dubbio, con l' incertezza, col conflitto tra il giovane e
vecchia: secondo il costume antico, l' uso tradizionale. roberti, iv-46:
; plagiarle. tasso, 12-447: l' ari osto., ha murato su 'l
meno al prosperamento di questi, che l' alterigia con cui certi loro amici si
: la febbre terzana, il vecchio l' ammazza e il giovane lo risana.
515: un vecchione falcia e raduna / l' erbe e i fiori di primavera:
vecchioni con le barbe, è per prendere l' aperitivo con una ragazzina qualunque.
lucia di vellenzan riveritissima vecchiona in tutto l' oriente... ebbe una medaglia
duplicato il coro, cioè superiore per l' arcivescovo, e capitolo numeroso di trenta canonici
2. padre (in relazione con l' agg. possessivo). -al plur
o duca valoroso, padre immenso; / l' amore che io ti porto, o
i-26-235: era colui che m'aveva fatto l' interrogazione, un certo vecchiotto, a
per tempo dalla infanzia la via e l' uso delle virtudi: non si volle
26-7: e tu, vecchiuzzo, per l' orecchio altrui / esche raccogli? e
, che portando nel cesto in capo l' uova da porre, disegnava farsi ricca
, e suoi avanzi, / quando poi l' adopra, vuole / volger dietro quel
me. 4. agric. l' insieme dei rami vecchi di una pianta
i miei studi. savinio, 145: l' ottocento ha superato ormai la fase del
nostro di più peccati... l' accusano eziandio di avversare ogni libertà,.
calzon corti sarebbe ormai un vecchiume. l' incipriarsi i capelli è un vecchiume tornato in
vecchizzo, agg. ant. che ha l' aspetto vizzo, sciupato proprio della vecchiaia
., 2-6: di questo mese verso l' escita, non per segarla per pastura
la dimagrano il cece... l' orzo, il fiengreco. muratori, 7-ii-5
abbiamo le specie di vari grani conservanti l' antico lor nome, come l'orzo
conservanti l'antico lor nome, come l' orzo, miglio, panico, fava,
di pera che diventano buoni se ci sia l' appetito. -ant. sm.
: la farina del veccia provoca valentemente l' orina, fa obediente il ventre, e
. mescolato con veccia (il grano, l' orzo da semina, il raccolto che
al mercato, / e così perdan l' opera del giorno, / chi per netto
indicare qualcosa, il verificarsi inatteso, l' approssimarsi di qualcosa).
n. villani, 4-17: credulo menai l' ore felici; / non sapendo le
/ non sapendo le vici / de l' empia sorte, e come allor più finga
. 7erésah, 1-48: trema / l' ala del tempo su la vece alterna /
moto apparente. soderini, i-13: l' elvio maschio sente le veci del sole,
identificato. fazio, v-15-46: per l' usanza, ch'era in quella vece,
petrarca, xlvii-93: i'fui agnel de l' amorosa mandra, / che non gustò
, propr. 'scienza, conoscenza', attraverso l' ingl. veda (nel 1734)
. invar. relig. e filos. l' insieme delle dottrine religiose e filosofiche indiane
tra la forza divina, il cosmo e l' uomo. -anche con uso appositivo.
di aver percorso in soli centocinquant'anni l' intervallo ideale che separa roma da be-
, 9-65: angelica, camminando con l' anello, cioè vedente non veduta, giunge
un fanciullo con muso di bue tutto l' altro dosso umano; il quale diede
, 9-94: fra dante e petrarca e l' obietto, ci è sempre la personalità
liberando il re soggetto, / su'franchi l' ira mia vendicatrice. » muratori,
terra, ha anche posto loro addosso l' obbligo di amare, e di beneficare
: non molto innanzi che il bembo pubblicasse l' intera opera sua, la stamperia degli
di greco o di romano / quanto da l' accademia ancor s'elice / appo 'l
consorte cara gli fece vedere in cambio de l' amante una tresca da smascellarne.
, / e in suo vice soprisca l' amore / grande, ch'i'porto a
: né lepre né damma né di tutte l' altre fiere la mansuetissima cerva si lasciò
se veder fummo non lascia, / l' udir ci terrà giunti in quella vece.
, ii-378: licurgo avendo scasato di sparta l' argento e l'oro, e portatole
avendo scasato di sparta l'argento e l' oro, e portatole in quella vece moneta
dante, inf, 21-10: quale ne l' arzanà de'viniziani / bolle l'inverno
ne l'arzanà de'viniziani / bolle l' inverno la tenace pece / a rimpalmare,
personificazione. bruno, 3-765: là l' impeto, suo fratello, che gli dona
fervore; là la furia sorella, che l' accompagna con le tre sue figlie,
superstizione popolare). -al plur. l' insieme di tali opere, considerate nel
2-109: 1 vedi, che sono l' unico documento del brama- nismo nella sua
a quella dei samanei, ed esprimono l' emanatismo nei due cicli della maia e del
, vegare, vegete, va alibi, l' imputato, se non nelle messe: ne
luce, / tanto splendore en gogla l' aduge, / chè dove el'è onni
co'i salci e i pioppi giù ne l' acqua chiara / inchinantisi a 'l vento
ma veggendomi in esso, i trassi a l' erba, / tanta vergogna mi gravò
a faccia, e fatta è salva l' anima mia. -con riferimento a
, 12-65: la donna che per lui l' assenso diede, / vide nel sonno
,... poi, quasi maturate l' uve, dopo il mese d'agosto
foglie spogliare, acciocché 'l sole tutte l' uve vedere e cuocer possa. galileo,
negative per indicare iperbolicamente la singolarità, l' eccezionaiità di persone, cose, animali
/ che non si vidde mai tra l' altre fiere, / che colla branca quel
anime loro: e di poi rassegnò l' esercito. g. gozzi, 1-2:
duca d'urbino, fatto che ebbe l' accordo con quegli di cremona, non
luo lettuccio. mazzini, 57-90: l' ultima volta che vi vidi, mi diceste
ripreso, / e sol di benenanza l' ho tenere, / perché simil costume veggio
sospir sian quali / spera 'l tevere e l' amo, / e 'l po, dove
essere in grazia del re, sì l' accusarono al re. goldoni, vii-1201:
6. capire, intendere, discemere con l' intelletto, venire ad apprendere o a
visi dunque v. s. da l' animo quella nebbia, e da gli occhi
me sì com'io / a quietarsi l' animo commosso, / pria ch'io a
libertà -in un inciso, per richiamare l' attenzione di chi ascolta.
84, ne vene 9; tanto fia l' assis ag. -stabilire un prezzo
s. cavalli, lii-4-326: sempre che l' ammiraglio voleva entrar nella sua camera,
nella sua camera, era ammesso a tutte l' ore e ben veduto. g.
: moisè finzi-contini, al quale andava riconosciuto l' indubbio merito di aver visto l'affare
riconosciuto l'indubbio merito di aver visto l' affare, nella conclusione del medesimo non
casa, ora a vedere e non vedere l' ha cacciata nel monisterio. ix-1481
averne accertate le conformità a regole (l' autorità competente). cantini, 1-12-235
cecchi, 6-140: fra una portata e l' altra, con i gomiti sul tavolino
dato a vedere durante il suo racconto l' orgasmo che la prendeva al ricordo di quei
decano, sia detto per inciso, con l' anzianità non ci ha niente a che
in una faccenda, in una situazione attendendone l' esito; essere inattivo. sacchetti
0 cotto o crudo, / il fuoco l' ha veduto. idem, 152: chi
. idem, 326: quel che l' occhio non vede, / il cuor non
il cuor non crede... se l' occhio non mira, / il cuor
. capacità di comprendere, di discernere con l' intelletto; avvedutezza. s.
. giamboni, 65: ove regna l' ebbrezza niuna cosa è segreta. e
fosche onde la vista / intendendo e l' orecchio, ad ogni fiotto / temon l'
l'orecchio, ad ogni fiotto / temon l' arrivo delle franche antenne. carducci,
scorge da un lato, vedetta dal- l' appennino, la pietra di bismantua, su
uomini davanti la trincea; la vedetta diede l' allarme e sparò. 3
la vedetta / stanno continue guardie a l' uso antico / con archi e balestroni
/ il re nettuno, che su l' alte assiso / selvose cime della tracia
della tracia samo / contemplava di là l' aspro conflitto. d'annunzio, iii-2-
un tratto arrivare. / stava ben su l' avviso a la vedetta. tozzi,
: 'vedette'('vedetta') si dice anche l' artista stessa. ira 'vedetta'può diventare
: 'vedette'('vedetta') si dice anche l' artista stessa. la 'vedetta'può diventare
figurare tre maniere di cose vedevoli; l' una delle quali si può chiamare graziosa agli
graziosa agli occhi di ciascuno, e l' altra graziosa agli occhi di alcuni, e
che costituisce il veda, che ne è l' espressione; che si riferisce al periodo
, ii-17-148: ho letto con gran piacere l' inno vedico all'aurora da te con
pasceo. albertano volgar., 17: l' amore è una passione innata che move
. esopo volgar., 4-9: l' agnello, spaventato per lo vedimento del lupo
esteriore. lacopone, 46-4: co l' occhi c'aio nel capo -veio 'l divin
; / lo preite me mustra a l' altare: -pane sì è en ve-
lor beatitudine posta in due alti perpetuali: l' uno del l'intelletto,
perpetuali: l'uno del l' intelletto, l'altro della volontà, cioè
uno del l'intelletto, l' altro della volontà, cioè vedimento di dio
mani. cavour, v-142: citerò ancora l' azienda delle gabelle. vedete qual è
debbono disimpegnare. -ufficiale che aveva l' incarico di controllare la bontà delle derrate
novembre 1698 fu rinnovata per anni dieci l' instituzione del magistrato di veditoria.
14. vedovàggio, sm. l' essere vedovo; condizione di un coniuge
. frugoni, 3-i-10: illustrando poi l' ombre del vostro amarissimo vedovaggio, temperaste
: dividesi castità in tre parti: perché l' altra è castità verginale, che non
(ant. vedovanza), sf. l' essere vedovo; condizione di un coniuge
stato di vedovanza in cui la lasciavano, l' abbandono prima e adesso la malattia del
i lini ai venti / varca lieve l' eusin, corre l'egeo, / per
venti / varca lieve l'eusin, corre l' egeo, / per vedovar di marmi
boccaccio, iv-159: sofonisba, mescolata tra l' avversità del vedovàtico e le letizie delle
due anni, rifletteva, passati a nutrire l' animo vedovato e pieno di rammarico.
privata / la guida de virtù, l' esempio e mira, / per cui trinacria
: la meraviglia tutta / poi che l' amor non puoi, tendi in te solo
e catene. guerrazzi, 1-848: l' italia si lamenta vedovata di uno dei
. settimo, lx-2-34: mostrò l' accorta vedovella qualche segno d'allegrezza nella
commodo letto. betti, i-482: l' ha presa, la cotta, la vedovella
giovinezza, et invecchiò la 'sperienza'de l' altrui vedovezza. betussi, 3-144: artemisia
a farla più oscura, accioché tutta l' italia, ne gli occhi de la quale
la castità vedovile, quanto per tadietro de l' amore e de la maritai fede soleva
si lagni il monte, / e querelesi l' ovil. d'annunzio, iv-i-qqo:
lunga vedovità 4. figur. l' essere privo di traffico, di persone;
vizio, che danna il corpo e l' anima. dante, conv., iv-xxvm-15
lo nome della 'vedova'noi dobbiamo intendere l' anima nostra, la quale si può dire
/ vedovo ti vedesti, in cor l' innato / ridestando magnanimo tuo spirto / la
quando sentì giunon ai qual periglio / l' era cagione il suo pensier superbo,
vedovi dirupi egro si lagna / di mergellina l' onorato colle. monti, x-3-229:
- privo o scarso di acque (l' alveo di un fiume). magalotti
chiabrera, 375: io gli farò lasciar l' indegna vita / su questa piaggia,
ha perduto un'originaria condizione privilegiata (l' umanità). dante, purg.
destra; e puosi mente / a l' altro polo, e vidi quattro stelle /
portare alla morte; la femmina ha l' abitudine di divorare il maschio dopo l'
l'abitudine di divorare il maschio dopo l' accoppiamento. la stampa [26-vi-1981]
-vedovèllo. chiabrera, 3-15-13: con l' istesso furor spingono a paro / pur
h'3'3i5: ln brusselle, a l' ostel, sola soletta, / di tre
i danari, e darassi finimento a l' opera; e quando vi piace, voi
. viani, 19-213: nel paese rendeva l' anima a dio qualcuno dei suoi pari
borgo un vedovone di un quintale e se l' era sposata. arbasino, 54:
di', di origine indeur.; l' espressione acqua vedova ricalca il lat viduis
il lat viduis aquis, riga vedova l' ingl. widow line, vedova nera fingi
t r o) per l' aspetto compatto, azzurro e trasparente del
17-114: vidi ch'i'era / ne l' aere d'ogne parte, e vidi spenta
di casa e di veduta, spasimavano l' uno per l'altro. gemelli careri,
di veduta, spasimavano l'uno per l' altro. gemelli careri, 1-ii-22: il
muluca,... era fra l' altra grande pianura un monte di sasso,
veduta. scaramuccia, 74: consideravano l' artificioso ed ampio stradone per il quale poggiavano
sia mosso a non credere, che l' antica pianta, o per meglio dire veduta
il punto dal quale si immagina osservato l' oggetto, il paesaggio, coincidente con il
capacità di capire, di comprendere con l' intelletto, ambito di conoscenza, di considerazione
di tespi e che tespi ne sia stato l' inventore. rosmini, xl-x-150: non
e la sopransegna cavalleresca a veduta de l' una oste e eie l'altra. caro
veduta de l'una oste e eie l' altra. caro, i-288: poco men
a stanziar nelle medesime acque a veduta l' una dall'altra fino alla seguente notte
senso del veduto che non si fermi l' occhio alle cose nocevoli. 7
spogliare; e così ad andreuccio fecer veduto l' avviso loro. veemènte, agg
sicuro: piglinsi li soldati sotto le braccia l' uno l'altro e faccino di loro
piglinsi li soldati sotto le braccia l'uno l' altro e faccino di loro una schiera
più di quel che bisognerebbe per tener pareggiato l' equilibrio del declivio. panigarola, i-o
dicono, che fosse così vemente e prodigioso l' empito di quella eruttazione, che non
di dalmazia arrivasse la cenere, e l' oscurazione dell'aria; ma che portata
3. che coinvolge, sopraffà profondamente l' animo; acceso, violento, esasperato
hanno veemente odore e sono soavi, l' altre hanno sapore di vino.
capo a trecentosessantatré anni tolse quasi tutta l' acqua al po di ferrara. l.
che gli è proposto, tanto più che l' appetisce e piu veementemente lo seguita e
(ant. veemènzia), sf. l' essere impetuoso, irruente, forza violenta
incendio? mamiani, 10-ii-364: egli [l' etere] ha poi natura espansiva;
corpi. pirandello, 8-166: ricordo ancora l' impressione che mi fece, quella notte
che mi fece, quella notte, l' improvviso spettacolo della natura quasi tutta in
. brusoni, 142: cadde prestamente l' animo agli assediati-per difendersi troppo a lungo
ostinato vuole con troppa veemenza quello che l' opinione sua gli persuade esser buono a sé
orgogliosa. mamiani, 10ii- 107: l' inerzia e passività non solo hanno privazione di
, discer- non più, e per l' appetitiva si portano con più veemenza all'oggetto
ndino [plinio], 427: l' altre cose da noi poste nella specie
spera ammanta / mantègnon, e di ciò l' essere sume. / se ciò non
vallisnieri [in muratori, cxiv-44-246]: l' azione di tutti i veleni tolti o
guittone, i-3-313: segondo anima vizitabile participa l' orno a piante, e secondo sensibile
. gli scolastici, che in primo luogo l' embrione è animato da un'anima nutritiva
ferrara volgar., 164: mai spenderemo l' operazione nei vegetabili, overo negli animali
aver potuto o saputo, non l' ha fatto lei. 0. rucellai,
vegetali. stuparich, 5-208: ho l' impressione che quello fosse proprio il confine
uomo sono tre anime, la vegetale, l' animale, la razionale...
tre diverse maniere di beni ciò sono l' utile, il dilettevole, l'onesto.
ciò sono l'utile, il dilettevole, l' onesto. 6. sm. organismo
azioni. borgese, 1-6: l' uno e l'altro di questi due eccessi
borgese, 1-6: l'uno e l' altro di questi due eccessi provengono da
di quelle impercettibili fibre spirituali con cui l' uomo sano e comune s'abbarbica invece vegetalmente
/ il meglio eleggi, e con l' estremo dito / il meglio tronca dai fioriti
te anello tra la vegetante natura e l' animale. -sm. organismo vegetale,
/ d'amor ridono i fior, l' erbe e le fronde. aleardi, 1-197
e le fronde. aleardi, 1-197: l' inerzia vegeta / ne le tue viscere
scuola sabatinesca, o tenta di unirsi con l' antico realismo fiammingo. 3
] a pogo a pogo cresce e salile l' uno di'po'l'altro, infine
cresce e salile l'uno di'po'l' altro, infine che viene a l'età
l'altro, infine che viene a l' età de la consistenzia. buonafede,
verri, 1-347: i contadini che respirano l' aria libera e non prendono che cibi
. non è così dell'acqua; onde l' acqua non dà sustanzia nulla al corpo
notte, il foco a scaldarci, l' acqua a tenerci mondi, l'aria a
scaldarci, l'acqua a tenerci mondi, l' aria a refrigerarci, i venti a
a servirci, a nodrirci le piante e l' erbe. segneri, iv-739: ma
segneri, iv-739: ma anima è detta l' anima, quando esercita funzioni che abbiano
. s. antonino, 2-53: l' uomo contiene in sé e partecipa della
dell'universo... volse creare l' uomo... gli fece dono dei
tesori del celeste coro, poiché gli diede l' essere con le pietre, il vegetar
piante, il senso con li bruti, l' intellettiva con gli angioli. =
cui non sospettava né la provenienza né l' animo? montale, 18-315: chi
e in questa potenza comunichiam noi con l' erbe e con gli alberi e con ogni
: veggiamo più oltre tutte le piante, l' erbe, le semente ch'anno alcuna
feto, dio nel medesimo instante crea l' anima e infondela nel corpo già vivente,
grado degli animali è quello che ha l' anima vegetativa solamente, nel quale sono
nato o non nato, egli indica l' uomo che ha sola la potenza vegetativa
pianta... si rappresenta come l' antecedente indifferenziato del processo vegetativo. bacchelli,
dolore gli avessero rinnovato il corpo e l' animo, come la mondatura e la
da quelle che presiedono alle relazioni con l' ambiente e con gli altri organismi,
grano. de marchi, i-365: tutta l' umanità veduta insieme a cento miglia di
. spallanzani, i-90: e se l' amico needham ha stabilito dopo le mie
dell'alfabeto. 2. l' insieme delle piante e degli organismi vegetali
tombe rallegrate dalla vegetazione dei campi temperano l' anima nostra a giusta misura. gozzano,
invaso le arcate. calvino, 2-44: l' unica zona di vegetazione più bassa erano
principio formale e natura efficiente, è l' anima de l'universo: la quale
e natura efficiente, è l'anima de l' universo: la quale e principio di
è ineffabile il modo, con che l' anima nostra si serve del corpo nell'operare
, del senso, e del moto l' anima è necessitata ad operare conforme la machina
ben necessaria, se si vuole che l' italia ricominci a dare anche lei le vegetazioni
o disturbi di sorta; che, nonostante l' età avanzata, conserva salute, floridezza
lo vomitò vivo e vegeto in su l' arena. cesari, 1-1-270: o paolo
estens. che rivela un'eccellente salute (l' incarnato). d'azeglio, 5-16
-lucido, acuto, pronto (l' intelletto). salvini, 39-iv-215:
salvini, 39-iv-215: al medesimo [l' ingegno umano] ogni tempo è felice
fatiche, in partic. militari (l' età), che rivela ancora gagliardia,
nevosa / bruma. paoletti, 3-64: l' unico oggetto della ripotatura si è di
3. figur. che conserva l' attualità, l'interesse, l'utilità
. figur. che conserva l'attualità, l' interesse, l'utilità (un'opera
che conserva l'attualità, l'interesse, l' utilità (un'opera letteraria, erudita
dal d. e. i. che l' attesta nel 1946. vegetologìa
quando si tratta un tessuto di lino con l' acido solforico. tramater [
spada, cacciando ciascuno arditissimo ora co l' urtar de lo scudo, ora col colpire
1-95: la stessa visione fa nominar l' occhio veggente, e 'l fiore veduto
a'tuoi ochi veggienti, usare tradimenti l' uno coll'altro. firenzuola, 615:
importanza di salvare venezia, ch'è l' ultima rocca dell'indipendenza italiana. gobetti,
del buio e dell'orrida persefoneia, / l' anima ad interrogar di tiresia, il
e néi lassi tamburri informe nuota / l' asse, o ingiusto si libra in su
. viglia, vìlia), sf. l' essere desto, sveglio;
senesi chiamano veglie radunanze che si sogliono fare l' inverno di donne e uomini per ispasso
fuoco. moretti, iii-131: venne l' inverno con l'antica usanza delle 'veglie'.
, iii-131: venne l'inverno con l' antica usanza delle 'veglie'. cassola, 6-13
controllate dal pensiero e nel quale è possibile l' azione volontaria (anche nell'espressione stato
volontariamente. -veglia pasquale-, l' insieme dei riti che si compiono durante
secolo, consistente nel tenere forzatamente sveglio l' imputato, anche fino a quaranta ore consecutive
uccello notturno cantò dagli olmi che circondavano l' aia, e la vegliante si segnò rabbrividendo
risentitosi con un subito latrare venne a l' uscio. -che prende parte a una
a morbidezze lo duca vegghiantis- simo e l' essercito asprissimo, con le larghezze de'cibi
quali, fatte da noi fiorentini che sappiamo l' uso vegliante, quanto saranno giuste,
a sussistere. giamboni, 7-51: l' annona de'vegghiamenti e de'viaggi da
guardia militare. siri, 1-vii-732: l' infante cardinale compose le differenze lui [
] si domandava... ed ancora l' arme di tutti i tuttavia veglianti
dal d. e. i. che l' attesta in oudin citazione del 'te deum'
i-248): aveva ottenuto la grazia e l' amor d'una donna col mezzo d'
è in precarie condizioni di salute per l' età avanzata. schioppi, 8:
. gregorio magno volgar., 4-130: l' anime sante eziandio esgliare), intr
ogni altra face, / e tutto l' altro tace, / odi il martel picchiare