vari tipi di pasta alimentare. l' illustrazione italiana [4-ii-1945], xi:
tanlongo era direttore della 'banca romana', l' istituto di emissione). panzini
carta sensibile. annaratone [« l' illustrazione italiana », 5-xii-1909], 550
dee., 8-4 (1-iv-696): l' un de'giovani, preso un torchietto
fra due piani paralleli, uno fisso, l' altro mobile, il cui movimento è
-in un'immagine biblica che descrive l' inesorabilità della collera divina. bibbia
sieno di parere che il salmo ottavo, l' ottuagesimo e l'ot- tuagesimoterzo..
che il salmo ottavo, l'ottuagesimo e l' ot- tuagesimoterzo... fatti fossero
, le pinzette, il fervore e l' odore di stamperia, insomma, fossero già
piano del torchio tra due rulli consentendo l' impressione del foglio di carta. /
si tiene compresso un libro per eseguire l' indorsatura e procedere alle operazioni successive.
]: 'foglio, prova di torchio': l' ultima prova diuna stampa, che poi va
lettere a cosimo ridolfi, i-59: l' abate parigi ha pubblicato co'torchi di
procuri... dal torchio di vienna l' opera in latino del padre gio.
, 7-i-158: per la fretta (e l' avevo) non sempre è stato riveduto
parte del libro secondo, quando ella l' approvi. a. l. moro,
fattomene per breve tempo quasi padrone, l' ho fatta sottoporre al torchio, e comparire
sia presso a far gemere il torchio con l' altre appendici toccanti la buona corrispondenza di
seguente scritto usciva dai torchi verso il l' aere et al sole lasciandole infortire avanti che
bassani, 5-147: nemmeno lui, l' on. bottecchiari, era riuscito a passare
ii-334: era già introdotto in francia l' uso di batter le monete col torchio a
8. anat. torchio addominale-, l' insieme dei muscoli dell'addome e del
ridurre il volume della cavità addominale facilitando l' espulsione delle feci o, anche,
mi era diventata falsa, impossibile. l' ho abbandonata e ho messo il mio
porta sotto al torchiello, e cavasene l' olio più abondantemente. -torchiétto (
, gli piacque molto, e senonché l' ora era tarda, sarebbe passato da l'
l'ora era tarda, sarebbe passato da l' altra iarte. pulci, 19-79:
iii-1-695: adonella per prima va verso l' alto candeliere e, sollevandosi su la
dalla frequenza dello studio, avevan talmente l' ingegno illustre, che non solo eran
in mano, adcompagnato dal compagno de l' infermo. pigafetta, 4-99: quella che
d. contarmi, lxxx-4-297: succedendo l' ora tarda due paggi dell'imperatore con le
d'annunzio, i1i-1-651: egli raccatta l' arme ed entra nel buio, col suo
patrimonio. monosini, 190: logorare l' asta e 'l torchio, 'omnia prorsus
ed era consumato, vi dico, l' asta e il torchio. 4
collo: e da questo, per l' allegrezza e benevolenza de'cavalieri, fu chiamato
v- 145): in cima a l' elmo d'oro era un lione / ch'
di resina. quasimodo, 2-29: né l' aurora dai capelli freschi di rugiada,
. gozzi, 4-271: ciò che adduceva l' avaron marito / per non dar cere
. argoli, 521: par ch'oltre l' uso suo veder si lasce / quel che
deprimenti; un colletto d'acciai contro l' abitudine dei torcicolli nostalgici. tòrcia2
. cibo o bevanda indigesti o nocivi per l' apparato intestinale. la stampa [
ostacolarne fortemente le attività; rendergli difficile l' esistenza. fogazzaro, 7-246: ma
). ruspoli, xxvi-3-191: l' ipocrisia l'ha tolto per marito, /
ruspoli, xxvi-3-191: l'ipocrisia l' ha tolto per marito, / però
dove spirano, e infreddano senza che l' uomo s'avveda, lasciandogli per lo meno
di san francesco, non potevano mitigare l' ardente significato del mio discorso. 3
la più svariate contorsioni del collo e l' assunzione delle più strane posizioni della testa
è il torcicollo uccello da dilettare né l' occhio né l'udito, né secondo
torcicollo uccello da dilettare né l'occhio né l' udito, né secondo alcuni il palato
m. martini, 7-211: parea l' abete, al sommo, per l'acceso
parea l'abete, al sommo, per l' acceso / astro, un torciere.
: così nel gocciolar de'torcifeccioli, / l' odor degli agli cotti, e petronciani
tortile. r. gorjux [« l' illustrazione italiana », 1-i-1911], 14
[dicembre 1972], 28: l' accento è stato posto dagli organizzatori sul
. parise, 5-127: a questo punto l' auto ha imboccato una strada che scendeva
chi lavora in una fabbrica nella quale l' attività lavorativa è organizzata secondo turni predeterminati
tale disagio soprattutto nel sud, dove l' incidenza percentuale di turnisti eccede sensibilmente la media
secondo un ordine prestabilito. -anche: l' ordine stesso convenuto. de luca,
: quando venne il suo turno, l' impiegata (una donna, questa volta)
per esigenze di servizio. -anche: l' attività stessa svolta in tale periodo di
successive di un servizio pubblico (come l' acqua, l'energia elettrica, ecc
servizio pubblico (come l'acqua, l' energia elettrica, ecc.) allo stesso
serio a desiderare di ritornare un dì o l' altro con rosilde. ma in
lacets un po'compatti; mette in evidenza l' abilità del conduttore nel disporre a piacimento
si assentava per turno, sicuro che l' altro poteva supplirlo senza pericolo di essere scoperti
resto: il concone di rame per prender l' acqua per lavarci, gli asciugamani,
prodotto. gramsci, 13-iii-1797: l' esigenza rimane ed è dimostrata dalle difficoltà
dalle difficoltà del turnover e dalla spesa che l' eccessivo turnover rappresenta per l'azienda stessa
spesa che l'eccessivo turnover rappresenta per l' azienda stessa. g. lotti [«
la verità e al suo solito caddemorta l' eresia. = voce dotta,
abitanti della regione in cui si trova l' odierna città di tours. turonése
, ma poco a poco a tutta l' europa. = adattamento del lat.
abitanti gallici della regione in cui si trova l' odierna città di tours; cfr.
: più tosto, signor, rimettan l' arti, / che già tennero un tempo
già tennero un tempo, onde sbandito / l' ozio turpe nè venga e a tutti
nè venga e a tutti porga / alimento l' industria. manzoni, iv- 304
fatto di quanto avevamo più caro: l' amor prostituito, scaduto e smania turpe,
, penso regina, avrebbe preso lei l' iniziativa per salvare vittorio dalla strada, dove
sono tali unicamente in forza dell'effetto che l' uomo ne risente. -malfamato
ascolta), 7 questo predon cui l' apennin verdeggia / di lieti paschi e
sua speranza recondita e della gioia che dà l' aver avuto ragio ne,
, disse forte: « ah! io l' avevo conosciuto colui! un uomo volgare!
, s'accostò a colui che menato l' aveva e sputogli nel viso. castelvetro,
: il turpe avvoltoio ripara, / franto l' ali dal turbine, al covo.
gadda, 6-143: non si può reprimere l' antico fescennio, sbandire dalla vecchia terra
spatriò da venezia irato a'francesi che l' aveano proditoriamente venduta, e agli austriaci
proditoriamente venduta, e agli austriaci che l' aveano turpemente comprata. poerio, 3-548
lo suo contrario è turpezza e menomanza de l' onesto, lo quale contrario inreverenza o
genio e di natura a danno / turpificò l' umana voce, e quella / de
umana voce, e quella / de l' usignuol, del canarin mentendo / orgogliosetta
folle fascino ai sensi, e sogno a l' alma. = comp. da
getti, 15-ii-328: infra le piante e l' erbe [brutte], i sugheri,
chiamiamo fichi d'india (che mettono l' una foglia sopra l'altra con tanto poco
(che mettono l'una foglia sopra l' altra con tanto poco disegno), il
abate isaac volgar., 1-93: beato l' uomo che lascia la golositade..
anche per le turpitudini di cui eran l' oggetto. d'annunzio, iii-1-980: -il
delle loro critiche turpitudini, che meritasse l' onore della confutazione. rajberti, 4-127
cesariano, 1-178: ma l' attitudine del fastigio del suo solario a
cima siano cubiti vii. et exurgeva ne l' alto ancora supra la media cima del
202: dopo breve percorso su questa, l' alpinista si fermò, mentre le sue
18-2-441: la signoria elesse quattro oratori che l' an- dassono incontanente a visitare [il
prendean diletto. mascheroni, 8-49: qui l' accogliea gentil l'alto visconte / nel
, 8-49: qui l'accogliea gentil l' alto visconte / nel torrito palagio. monti
e scale adatta; / chi per l' altere gaggie / si vede arme ordinare;
ubicata sui colli albani, presso l' attuale frascati. - del re
torre che cinge, sa; cioè l' astiense, la domenica,...
rusticazione tusculana. pascarel- roma o l' italia. la, 1-344:
corona, e versa dall'umbone l' autunno sui dolci colli tuscolani.
che, se irritate, stimolano l' insorgere della tosse. turtumàglio, sm
: ti si farà vedere alla campagna / l' acetosa, e a veder l'ace
campagna / l'acetosa, e a veder l' ace esperto nella cognizione de
ha due virtudi. la gariofilata, / l' aromatica, cui pnncipal fra tutti
pur la tussilàggine, / o dir vogliate l' unghia cavallisereno. na, / in
nel = etimo incerto. l' autunno tornano a fiorire le viole e le
lanzi, 1-2- 171: chi ama l' antichità figurata,... si arresti
conoscospecie di tuta giallastra che gli dava l' aspetto goffo di un orso. no
c. e. gadda, 6-25: l' assassino era un giovane alto col berretto,
metalmeccanico. m. caprara [« l' illustrazione italiana », aprile 1986],
). = etimo incerto: contro l' opinione del panzini di un adattamento della
coniata dall'inventore stesso dell'indumento (l' artista ernesto michahel- les, conosciuto con
firenze, 26: sol- liciti [l' infermiere] ch'egli [l'ammalato]
liciti [l'infermiere] ch'egli [l' ammalato] si confessi tutamente e generalmente
vi paresse utile che si desse loro de l' uno alcuna quantità di danari.
, che si ricorda la romana grandezza, l' italo valore e il ser- mon prisco
. giudicatela come un peso a cui l' amicizia vi sottopone. alfieri, i-23:
tutrice del re finché egli abbia compiuta l' età di sette anni; da uesto
felice da massa marittima, xliii-279: or l' ho perduto e non so dove sia
mia tutela, avvenga che a fatica l' uomo giusto sarà sicuro? p. verri
difensione de la vostra patria, e l' onore de lo alfabeto latino, e a
e come vuole. marinetti, 214: l' aggettivo e l'avverbio...
marinetti, 214: l'aggettivo e l' avverbio... sono, a volta
pinspezione principesca. cattaneo, iii-3-69: l' imperatore soggiace alla dura tutela d'una
la forza, o sia, ch'è l' istes- so, la virtù che si
. lucini, 2-206: è ora che l' individuo esca dalla tutela dello stato e
) da ogni forma d'inquinamento; l' insieme delle misure, dei provvedimenti e
89), di coordinare la spesa per l' ambiente in un quadro unitario che tenesse
: ero seduto dietro, accanto avevo l' altro militare della tutela che mi è stata
mi è stata affidata dal comitato per l' ordine e la sicurezza. =
ha natura di tutela, che riguarda l' attività giuridica della tutela. -in partic.
romagnosi, 4-256: gli interdetti inducenti l' incapacità personale a contrarre possono essere o
dei cittadini. -che difende e mantiene l' ordine sociale ed economico costituito (un'
.. perocché si tratta di difendere l' ordine delle ricchezze dalle ingiurie, o
congregato. candido, 251: riverì l' idolo tutelare co'sguardi. salvini,
santi protettori, che si crede trasmetterne l' influenza (un'immagine, un amuleto)
nian difesi / da qualche dio, l' imagin tutelare. d'annunzio, i-736
tenda ove china / su orride piaghe l' umana / pietà senza lacrime compiva prodigi
, al quale voi dite ch'io ho l' obbligo della vita perché ha benedetto e
modem, cocteau. -protettivo (l' affetto, l'assiduità); vigile (
. -protettivo (l'affetto, l' assiduità); vigile (lo sguardo)
. e leggere negli occhi di lui l' affetto indubitabile e tutelare. guglielmmetti,
che offre riparo dal sole, refrigerio (l' ombra di un albero).
non si contrattano fichi, ma si tutela l' ordine pubblico. nievo, 34:
piovene, 223: dovetti poi prendere io l' iniziativa deh'interrogatorio, contento che la
consiglio di amministrazione fiat, 38: l' ing. marchesi,... è
. cavour, vii-259: non riconosco l' obbligo nel governo di tutelare le transazioni
se noi abbiamo il diritto d'invocare l' armi francesi a tutelarci contro l'austria
invocare l'armi francesi a tutelarci contro l' austria nei nostri possedimenti, l'austria ha
contro l'austria nei nostri possedimenti, l' austria ha innegabilmente il diritto d'invocarle
tutelare quella povera scema, non vedo l' ora che tutto sia a posto.
bell'opera della natura, che è l' uomo. g. manganelli, 5-35:
i vulcani, i pini innamorativi, l' edera sulle rovine. 5.
morale. cattaneo, vi-1-251: l' istruzione diffusa [all'operaio] gli fa
287: la dignità della patria l' ha tutelata egli, come niun mai,
diritto, una prerogativa, la persona o l' ente che ne è titolare).
del suo subietto volger viso, / da l' odio proprio son le cose tute.
riti che dichiarano il 'tuto', ciò l' autorizzazione definitiva alla canonizzazione dei due beati
sollemnem beati canonizationem », che è l' avv. tuto 'sicuramente', da tutus
nutritivo, viene ridotto in farina per l' alimentazione animale. carena,
, stracci. tomizza, 3-219: l' amico stava sgranando il granoturco nel bugliolo,
tutoraggio. rapporto censis 1902, 106: l' istituzione del tutoraggio sembra comunque avere le
contiene anche un'altra importante novità, l' introduzione del 'tutorato'. = deriv.
padre. manzoni, v-3-76: al- l' interpellazione da lei gentilmente fattami intorno alla nomina
trappole né prepotenze. cogli amanti ce l' ho! codice civile, 346: 'nomina
avuta notizia del fatto da cui deriva l' apertura della tutela, procede alla nomina del
fin dopo la sua morte, che non l' ha morto, quantunque l'abbia ucciso
che non l'ha morto, quantunque l' abbia ucciso. -che esercita la
, tosin- ghi e vicedomini; e l' uno e l'altro è de'grandi della
ghi e vicedomini; e l'uno e l' altro è de'grandi della cittade.
de'cittadini. colletta, iii-163: l' intendente commissario del governo e tutore del popolo
cassazione penale, 4-iv-1995, 2086: l' esplosivo complesso di suggestioni provenienti dal ruolo di
da lui svolto,... e l' obiettiva presumibilemancanza di serenità degli investigatori, ™
ella il latte; e dopo lei l' industria / mi sciolse delle fasce: /
raffigurazione). venuti, lxxxviii-ii-704: l' angel celeste mio tutor conservi / angelo
, o cagione, o (come credette l' antica poesia) tutori e preposti a'
secondaria, docente nominato dal preside con l' incarico di guidare e sostenere durante il
del consiglio di amministrazione fiat, 1010: l' autorità tutoria ha negato la propria approvazione
dell'arma tradizionalmente, secolarmente tutoria [l' arma dei carabinieri], strappare ad essa
, sono dediti alla pastorizia e rappresentano l' elemento aristocratico dominante in contrapposizione alla popolazione
ruanda, quando in tre mesi, tra l' aprile e il luglio 1994, circa
tutti due), pron. plur. l' uno e l'altro insieme; entrambi
, pron. plur. l'uno e l' altro insieme; entrambi, tutt'e
di offrire, mi restava da trovare l' opportunità dell'offerta. 2.
demonni eram tuta fia cum ella, chi l' ameistravam e ancor l'abellivam. adr
ella, chi l'ameistravam e ancor l' abellivam. adr. politi, 1-706:
d. e. i., che l' attesta nel 1256 a bologna e a
: il peggio sarà ch'ei reciterà tutto l' anno alle panche vuote, e sarà
il pullman, prima che im- occhi l' autostrada per torino. 2.
non viva ma dipinta, michele tolotos, l' avrà pur veduta nel convento del monte
dante, infi, 4-65: non lasciavam l' andar per- ch'ei dicessi, /
iii-59-4: vinta e lassa era già l' anima mia / e il corpo in sospirare
il cerchio de'miei uditori. l' armata spagnola, che veramente è potente,
sacerdoti recitassero una corona, applicandole secondo l' intenzione del generale: e tuttavia si mantiene
marco polo volgar., 3-47: quando l' uomo si parte di creman, cavalca
è il proprio regno dei venti, l' uomo patisca principalmente per difetto di circolazione
ed io n'ho poco voglia, per l' indiscrezione de le genti; tuttavia farò
20-166: e tuttavia che ti picchiano a l' uscio aprigli sempre: perché sono discreti
le spedizioni. soderini, ii-32: l' erbe succiano assai tutte dal terreno; e
fatteze, / lo bel viso e l' ornamento / e lo dolze parlamento, /
spento, / perché di novo non l' estingua il vento / che tutta volta impetuoso
la donzella, / che gli avea tutta l' istoria narrata / de l'innocenzia di
avea tutta l'istoria narrata / de l' innocenzia di ginevra bella. marino, 3-100
marino, 3-100: brama quel che l' offende, ed è costretta / tuttavòlta a
tuttavòlta non la sappiamo, colpa del- l' essersi egli straniato dalla patria nostra. foscolo
mostrò egli neh'aprire a'nostri picchi l' uscio, comprendo in manica di camicia,
crescenzi volgar., 1-4: tuttavòlta che l' acqua è da libera terra, è
è ragionevolmente serbata la facoltà d'interporre l' autorità sua tuttavolta che il municipio o
in un capanno. gioberti, 6-ii-219: l' educazione dome me),
aperte rincontro formano un tuttinsieme che incanta l' occhio col suo teatrale aspetto. d'azeglio
il tut- toinsieme di tutti essi riuscendo l' opposto dell'uno si alienerebbero di mano
insieme il soggetto che conosce, e l' oggetto conosciuto. tommaseo, cix-i-331:
mio bisogno di 'tuttità'vorrei superare l' ambito delle cose d'arte e delle cose
= deriv. da tutto. l' alta mia tragedia in alcun loco: /
non è fattibile per due ragioni. l' una, che il mio volgarizzamento già fatto
vermiglie infra la neve / mover da l' óra, e discovrir l'avorio / che
mover da l'óra, e discovrir l' avorio / che fa di marmo chi da
ciò che tu operi, quanto tu l' indirizzi ad onor divino. crudeli, 2-180
città, regioni, ecc. secondo l' uso in partic. degli antichi dialetti toscani
parigi durò più di una settimana. l' illustrazione italiana [16-vi-1912], 590:
completa estensione tutto il possibile, tutto paltrove l' altravolta l'altrimenti possi spaziale
tutto il possibile, tutto paltrove l'altravolta l' altrimenti possi spaziale o temporale
nell'uso antico; con dì e notte l' art. può esserci -tutto il
sbaudire in sua natura, / tucta l' aire rende pura. dante, infi,
el bisogno. giovio, i-104: l' armata di genua è più potente che la
notte aggiratosi, la mattina in su l' alba si trova a piè d'una collinetta
conta. -ant. ogni (senza l' art., con riferimento a soggetti
. g. faba, 47: l' amistade è de tanta virtude ke tute le
per tutto. tasso, 11-ii-5: certo l' anime di tutti i buoni e religiosi
pozzo intorno da la ripa, / da l' umbilico in giuso tutti quanti. laude
francesco, 651: chi non à de l' amore sperienza, / gà de l'
l'amore sperienza, / gà de l' amore briga non si dia / e con
introdurre una prop. relativa che specifica l' ambito di riferimento. lotario diacono volgar
, 9-12: vinto dal sonno in su l' erba inchinai / là 've già
: andarsene, liberarsi dalla balia che l' angariava in tutti i modi ed era diventata
s'accorse chiusa da la spera / de l' amico più bello, agli occhi miei
primo, al mio parere, cominciò l' antico rozzore in tutto a schifare. beatrice
f f 175: lassata io l' ho, qual umile agna a'lupi,
un compì, di materia) indica che l' oggetto cui si riferisce (e con
7 (no): ritto in piedi l' eroe, con le gambiere, co'
ferro. carducci, iii-3-312: tutto ferro l' ampio busto, / ed il grande
caratteristica fisica, indica queste ultime come l' aspetto, la peculiarità più notevole del
di un'inclinazione, di una tendenza o l' intensità di un atteggiamento temporaneamente assunto
qualcuno in abito da sera per giustificare l' assegno di ottocentotrenta lire. c.
7 a t sol volando pingesti l' orgie / de t tirsigero dio, e
e grassottella. d. paolella [« l' illustrazione italiana », n. 5
. ha riproposto la scissione prodotta dopo l' anno mille tra la donna moglie-casa-fattrice e la
: se tu dici che io faccio l' amore con il napolitano, t'ucciderò tutta
. monti, 4-331: gioioso proseguì l' atride / fra le caterve la rivista,
, affine di rincontrare, se non l' intiera sodisfazzione de'particolari interessati, almeno
il camino. sanudo, lviii-450: per l' amor de dio date avixo de tutto
? mai? leopardi, i-7: adesso l' arte è venuta in un incredibile accrescimento
e abbottonando il soprabito brontolò, tra l' una e l'altra boccata di fumo:
soprabito brontolò, tra l'una e l' altra boccata di fumo: « dagli
). pavese, 5-81: vendevamo l' uva, vendevamo il grano e le noci
aggiungere (in quanto si presume che l' interlocutore abbia capito la situazione spiacevole,
soggiogò di nuovo lo spirito; e l' emistichio sentenziale d'un poeta contemporaneo gli sorrideva
, il sopraumano, il soprannaturale, l' oltramirabile. bacchetti, 2-34: questi
di servizi che indica un prezzo complessivo per l' insieme delle prestazioni previste.
basaglia, 1-ii-298: ciò significa che l' ideologia del tutto-subito contrasta con l'inerzia
che l'ideologia del tutto-subito contrasta con l' inerzia dell'istituzione, che corrisponde all'inerzia
con rudiger, e tutto sommato ho l' impressione che non ci sia niente di nuovo
15. pron. plur. l' insieme, la totalità di più cose o
fare. idem, 25: cusì l' amor m'è aviso che li amanti /
delle tre parti una è ugonotta, l' altra ateista e la terza poco zelante,
a tutti... fanno paura l' odio e le vendette e i furori dell'
come non può essere a tutti uguale l' ideale della perfezione, che ciascuno a sé
: il creatore, e il tutto e l' uno, io canto: / queste
dal tutto un nulla e in conclusione / l' un fece il mondo e l'altro
/ l'un fece il mondo e l' altro l'ha distrutto. marchetti, 5-10
un fece il mondo e l'altro l' ha distrutto. marchetti, 5-10: sia
un verace intendimento... e perdere l' unità dello spirito che regge il tutto
il capo, il tutto, cioè l' animale uomo, è distrutto e non è
gozzano, i-240: o prete, l' amore è un istinto umano. si spe-
gne alle porte / del tutto. l' amore e la morte son vani al tomista
romori e di discordie, e poi l' ultima parte di quella finisca in pace e
m. villani, iii-n-77: giovanni avisò l' ufficio de'signori... avendo
, tra la fine del settecento e l' inizio del secolo scorso, l'educazione del
e l'inizio del secolo scorso, l' educazione del giovane che include un
giustizia, e disavere, prender vendetta l' orno, sarebbe alcun rimedio e mattezza e
e mattezza e fallo assai menore offender l' omo e fare vendetta, se sicurtà avesse
, ii-iii-2: se tutto non degnamente l' amico dole, degno è co. llui
anche più originale che del tutto giusto; l' ho letto a parecchi, ed è
piacesse, sì era di tutte cose l' una simiglievofe all'altra. -di
dire! carducci, ii-5-250: vedrai l' orto mio, che ha già prodotto uva
giacomo da lentini, 27: se l' amor ch'eo vi porto / non posso
, 1-57: così mi lusingo che l' idea di questa educazione... vaglia
ancora aperto, la mia passione per l' esercito non del tutto spenta: scelsi la
riguardo, né ad alcuno premeva fame l' esperienza. -per dirla tutta:
star con le mani in mano ad aspettare l' avvento di codesto regno della carità?
e. cecchi, 9-25: con l' inoltrarsi del rinascimento, con l'approfondirsi della
con l'inoltrarsi del rinascimento, con l' approfondirsi della cultura 'pagana'e classica
mancare il sentimento religioso, e che l' emozione cristiana perdesse di sincerità e intensità
di glocestra / a matalista fa votar l' arcione. idem, 22-74: il minacciar
ordinato e presto omo apprendendo, con l' apprenderèno sì vizio di radicare e piantare
guittone, ii-xxm-6: mi conforto appresso ne l' umiltà che 'n voi intendo, che
to tempo sanza reda / l' aguglia che lasciò le penne al carro.
c. della valle, cxxxiii-656: fuorché l' onor, tutto è perduto. g
m'ha dato il piatto, l' ho di già speso così, quello come
non sai per iscrittura, ed ora tuttoché l' usi a conservamen- to dello imperio,
to dello imperio, sappi certamente che l' usarono i romani. guittone, iii-7-1
crescenzi volgar., 1-4: tutto che l' acqua piovana sia migliore, tosto si
, padre e figliuolo, furono de l' ordine plebeo, tuttoch'agguagliassero la gloria
vuol flagellare a questo modo: levandoci l' intendimento, ed il cuore di combattere
. è. croce, iv-12-250: l' unione dei sei partiti nel governo non fu
il quartiere di gennaro, e tutto che l' eccellenza del sig. duca comprar
e. gadda, 18-296: tutta l' umana vita non è che nomi, carte
ancorché bencivenni, 1-1-3: non dèe l' uomo bere tanto che divenga ebro,
napoleone fesso e tuttoculo li aveva sospinti lungo l' ardore del deserto, senza ghirba,
materie, nelle quali adiviene sovente che l' uno ne dice il suo parere e
dicelo in un suo modo, e l' altro dice il contrario sì che sono in
giordano, 2-95: il peccatore tutto dì l' usa a male [il mondo]
merca. ottimo, iii-650: qui l' autore risponde all'altro dubbio, lo quale
si stessero tuttodì con le ciglia aggrottate verso l' orizzonte, la credettero [la nave
si vanno tuttodì manifestando le inanità e l' imbecillità di noi razza d'adamo.
3. per sempre, per l' eternità. dante, par.,
« quaderni rossi », 2-185]: l' abilità totale ma generica, indifferenziata del
avv. ant. e let / l' alta mia tragedia in alcun loco: /
39-iii-71: il discordare che fa tuttogiomo l' intelletto dalla volontà e la volontà dall'intelletto
moderni, non esser mai riuscito di aggiungere l' eccellenza nell'arte dei nostri padri.
: un settimanale ha messo in evidenza l' accusa al sociologo di fare della 'tuttologia',
presuntavocazione tuttologica. e. sanguineti [« l' unità », 23-vi-1989], 1:
. codemo, 255: messa che l' ebbero a letto, si chiamarono medici,
: tuttoquanto del resto andava ignudo [l' uomo] / e senza piastre e senza
fa d'uopo / di tutta quanta l' eloquenza nostra. berchet, xvi-331: bell'
di pipistrello; / e tuttora gemea l' assiolo, / che già spincionava il
perdonare. m. adriani, i-361: l' intelletto può ciascuno usare a sua volontà
-un perfido ministro, / ke l' à metro in prexon, / segundo k'
plui alto -k'el cel n'è da l' abisso, / per esro lì tutore
. berchet, 198: io se trovo l' acqua chiara, / beo la torbida
giudicio vi dimostra che se la forma l' abbracciasse non l'avesse da lassare. citolini
che se la forma l'abbracciasse non l' avesse da lassare. citolini, 496:
rilevo. bellori, ii-128: mostrò l' industria del lavoro in questo gruppo di
. b. casotti, 1-17: l' altra [di queste immagini] di tutto
tutti i lati. -in senso concreto: l' opera così realiz zata.
). vittorini, 7-193: l' illusione che l'arte sia un fenomeno di
vittorini, 7-193: l'illusione che l' arte sia un fenomeno di natura anziché
de amicis, ii-584: credeva che l' acqua sfacesse la stofa come la carta
1-iv-687): il dir le parole e l' aprirsi, e 'l dar del ciotto
mascagni truce in vista / ché su l' uno spera già / e già teme un'
maestro, fa tutt'uno, / l' uno è già tutto esaurito.
dal d. e. i. che l' attesta in fagiuoli. tutù1
fanno alcuni, tre corone una sopra l' altra, a guisa del triregno del nostro
fr. colonna, 3-210: l' altro tutulo cum l'altra suffubula alla
colonna, 3-210: l'altro tutulo cum l' altra suffubula alla ninfa dede et ella
di cinta murale con cui viene rappresentata l' artemide di efeso (e, anche,
nel suo reame, tuttutti sì presero l' arme e. ssì montarono accavallo e
che le cose ci nasconde / aveva l' aèr tututta occupata. marino, 1-20-293:
a fiori 7 che, de l' estremo marcine trapunta / di bei fregi
: vedi come i romani avevano tututto l' animo a sogiogare ogne nazione, ché la
volete gire al porto de taranto, mettete l' isola peticta ch'è da greco per
valorosamente disseccano, come la tucia, l' aloè, l'aneto, e la carta
come la tucia, l'aloè, l' aneto, e la carta abbiosciata con il
di coscienza secondo la quale, quando l' applicazione di una regola morale è incerta
attenersi alla prescrizione della legge anche se l' opinione opposta è probabile (tuziorismo assoluto
: quello per cui è lecito seguire l' opinione favorevole alla libertà quando gravi
: dottrina di chi seguita in morale l' opinione più sicura, attenendosi alla più stretta
e opinabilità. rosmini, xi-258: l' uomo rozzo da noi supposto sfornito di
con gli occhi, il teologo riberi e l' avvocato micono di cui, prima di
sicinio, 1-5: perché me vide l' autro ivomo, che stava tuzzare non
colico'chiusa, usandosi in molte voci l' una per l'altra scambievolmente. salvini,
usandosi in molte voci l'una per l' altra scambievolmente. salvini, 39-vi-165: per
campo delle vigne la grande scritta, m l' italia u. u e violente. -anche
, par., 7-31: onde l' umana specie inferma giacque / giù per secoli
unì a sé in persona / con l' atto sol del suo ettemo amore. attribuito
vii-158: e benedico le nove e l' antiche / scritture u'tocca de'vaghi
lei fatali. foscolo, 1-290: era l' istante che su squallide urne / scapigliata
dante, inf, 7-119: sotto l' acqua ha gente che sospira, / e
pullular quest'acqua al summo, / come l' occhio ti dice, u'che s'
neonato. fanzini, iii-69: l' erede farà 'uà uà'! e altre cose
a te la sciampagna eccitante, e co l' altra il latte calmante all'erede
d. e. i. (che l' attesta nel xx sec.).
umidità e mantenere una rachitica vegetazione. l' illustrazione italiana [29-xii-1912], 612:
della ridotta... potè scorgere l' ampia distesa dell'altipiano solcato dai ben noti
fuggire il pericolo e andarsene anzi che l' oste se ne avedesse; la seconda per
dilungarsi dal morto, e per fuggire l' ubia che sempre si recava de'morti.
nessuna notte della settimana, per tutto l' oro del mondo. c. arrighi,
dilano e tesira e barincondo, / l' un dopo l'altro, mostra la sua
tesira e barincondo, / l'un dopo l' altro, mostra la sua gente:
dante, inf, 4-57: trasseci l' ombra del primo parente, / d'abèl
temuto, orrendo, vicino, ritrovaste l' opera di tutti ubbidiente agli ordini vostri
, / che al campo sei come l' anello al dito, / che dice mia
: tatto con cui si ubbidisce, l' azione e l'effetto dell'ubbidire.
cui si ubbidisce, l'azione e l' effetto dell'ubbidire. giacomo da
iv-660: necker non aveva fatto che magnificare l' ubbidienza e le buone disposizioni del popolo
, 195: la quarta consolazione è l' ubbidienza. da borghesi bisogna dirigersi soli,
). gioberti, 14-168: l' ubbidienza cieca, non che essere una perfezione
propria personalità e libertà, è un sostituire l' arbitrio fallibile di un uomo alla guida
2-i-102: so che mi potreste dire che l' ubbidienza è la prima regola del soldato
notte; rifiutare venti volte al giorno l' ubbidienza e il servigio e venti volte
il servigio e venti volte al giorno l' umiltà non mi parrebbe umiltà, ma umiliazione
subordinati o sudditi. -all'ubbidienza o sotto l' ubbidienza di qualcuno: sotto la sua
. ieronimo, 22: amaestravagli, secondo l' apostolo, che fussene ubidienti, per
è venuto ne gli angeli apostati; così l' umiltà è cagion d'ubidienzia. monosmi
d'ubidienzia. monosmi, 150: l' ubbidienza è santa. rosmini, 6-165
rosmini, 6-165: la scrittura descrive l' ubbidienza come contenuta nella giustizia e nella
e nella carità. gioberti, 1-ii-85: l' ubbidienza volontaria verso l'uomo dèe.
, 1-ii-85: l'ubbidienza volontaria verso l' uomo dèe... essere appieno sottordinata
cui s'impegna con voto pubblico durante l' ordinazione (e, anche, l'
l'ordinazione (e, anche, l' autorità stessa dei superiori in una gerarchia religiosa
., 7-95: spiritualmente s'intende per l' asino i semplici religiosi, i quali
degli ordini che danno, dove sarebbe l' ubbidienza, la mia donna? »
? » -in senso concreto: l' ordine, l'istruzione o, talora,
-in senso concreto: l'ordine, l' istruzione o, talora, la penitenza
quest'ultimo padre presente- mente mi addimanda l' ubbidienza per ritornare in kandarna- ghor per
dell'unione fiamminga convennero di passare sotto l' ubbidienza del nuovo lor principe.
.., voleva che noi dessimo l' ubbidienza a papa benedetto. machiavelli, i-iii-641
pio ii. -levare, togliere l' ubbidienza a qualcuno: dichiararsi sciolto da
526: levossi a dì primo di febbraio l' ubbidienza a gregorio. sermini, 211
seguì che al papa gregorio fu levata l' ubbidienza, e fu creato papa alessandro nella
era commessario per la repubblica, tolsero l' ubbidienza, e finalmente... si
260: ubidir vince forza, / e l' agechir servendo / fa l'orgoglio bassare
/ e l'agechir servendo / fa l' orgoglio bassare. dante, inf, 2-80
m'aggrada il tuo comandamento / che l' ubidir, se già fosse, m'è
san brandano, 109: ubidirono l' abate che l'aveva loro imposto. boccaccio
109: ubidirono l'abate che l' aveva loro imposto. boccaccio, dee.
: io pur fei giove mughiar fra l' armento, / io, febo drieto a
ubbidiscono a le leggi, quanta è fra l' uomo e 'l bruto. vico,
alle leggi, adempiono i giuramenti secondo l' utilità regolata con veri e giusti raziocinii.
7 (120): talvolta comparisce grande l' ostacolo a cui s'era appena badato
a cui s'era appena badato; l' immaginazione dà indietro sgomentata; le membra
-variare, modificarsi, spostarsi sotto l' influsso di un colpo, di una
. essere agevolmente trattabile o manipolabile mediante l' uso di adeguati strumenti; adattarsi con facilità
.. /... / e l' ubbioso pensier vedrai fuggirsi. ubbligare (
dua de'loro vuomini, de'quali l' uno fu vettorio di papi del canchero
fu vettorio di papi del canchero, l' altro pippo d'antonio d'eneo con piena
18-1-78: non avendo cesare voluto mai per l' addie- tro l'investitura del ducato di
cesare voluto mai per l'addie- tro l' investitura del ducato di milano a francescomaria sforza
più che altri mi tengo ubrigato / espor l' alma per te, vera beatrice,
te, vera beatrice, / per l' eccellente don che m'hai donato. g
ubrigati dire una messa ogni mattina per l' anima della detta mona caterina e del detto
divoto, e ubbligato servidore che abbia l' altezza vostra serenissima. 3.
ragion d'amore, come ho detto, l' angelica è mia. 4.
, che n'eri tenuto e tu non l' hai aitato et hane dismeritato.
vendetta della morte sua sopra erifile, che l' aveva tradito e manifestato, non la
, va in ongaria; e l' ubligazion, non si farà pace col turco
da siena, 65: a quel che l' ha creata / l'anima s'unisce;
: a quel che l'ha creata / l' anima s'unisce; / da lui
convalle, / ch'armi ed aratri a l' opra fumanti / camini ostenta. d'
, 9-32: costei [la speranza] l' uberifera ricolta, gli ampi guadagni e
ornamenti retorici, ecc. (l' eloquenza). 0. rucellai
. antonio da ferrara, 37: l' ubere graziose e 'l santo latte, /
e temo assai / che altrui furtivo l' ubera li mugge. e. cecchi,
boccaccio, 1-i-667: ella [l' invidia], suole, mostrando gli altrui
ampliare, possano e difendersi da chi l' assaltasse e opprimere qualunque alla grandezza sua
essi immolavano vittime agli dei per ottenere l' ubertà dei loro campi. carducci,
e ricchezza da essi prodotta, sia per l' ubertà dei campi, sia per abbondanza
giù di pietra in pietra, / mostrando l' ubertà del suo cacume. boccaccio,
ascoli, 1224: in giovinezza si vede l' uom casto /... / in
uno ora; e passando oltre noi trovamo l' isola doviziosa e ubertevole di cotanti alberi
figur. dominici, 4-229: e'l' umiltà vera e santa seme prezioso, il
s. v.]: 'ubertosità': l' essere ubertoso. ubertosità de'terreni.
de'lombardi colli, / a piè de l' alpi raggianti di neve, / per
alpi raggianti di neve, / per l' ubertose valli fiesolane / da'clivi arrise,
grido e un'esultanza nova. / oggi l' italia palpita per te. stufarich,
compiacque del paese assai fruttifero, del- l' eufrate, che vi trascorre, fecondo d'
g. r. carli, 2-xiii-108: l' ubertoso plinio ci lasciò scritto la prima
di capacità creativa, vivace; fervido (l' intelletto, la fantasia).
soverchia abbondanza entro a'tuoi vaghi / quadri l' ordine buon guasto non fosse!.
fabbrica sontuosa, deve prima di tutto scegliere l' area lungo una strada angusta o almeno
nella guida e sulla pianta topografica, è l' ubicazione dello zoo. pavese, 5-56
di vista. pasolini, 8-270: l' immagine e la parola, nel cinema,
cielo e terra, donde la superficialità e l' incostanza. 2. psicol.
bianco ubino, / e diegli a pascolar l' erba minuta / che smaltava di sé
erba minuta / che smaltava di sé l' ermo confino. monti, i-5-300: il
decenza, / narra del santo ubino l' insolenza. gioberti, iii-35: l'altana
ubino l'insolenza. gioberti, iii-35: l' altana di gradasso, l'ubino di
, iii-35: l'altana di gradasso, l' ubino di doralice, il destrier leardo
. siri, ii-avv.: l' ubiquità è attributo proprio di dio, e
s. v.]: non ò l' ubiquità di sant'antonio! bacchetti,
ad ogni cosa, che appetissero; l' indifferenza non ristretta a luoghi, ubiquetaria
tornasi di lampedusa, 311: sotto l' ubiquitaria umidità palermitana la roba ingialliva.
per cavargli eziandio la pelle, togliendo l' auttorità alle scritture, la teologia alle
quell'odore lugubre e ubbriacante ch'è l' odore dell'africa: un misto di sudore
parte. 4. che sorprende l' avversario per la rapidità e la tecnica
un'azione di gioco volta a superare l' avversario, in partic. nel calcio,
il vino non mi ubriaca mai: l' azzurro, sì. ma passata l'ubriacatura
l'azzurro, sì. ma passata l' ubriacatura si toma come prima.
follìa t'ha deluso, t'ubriacò l' ambizione, vaporosa a paragon del vino gagliardo
tante cose e avevo il sangue come l' acqua in una stufa. 4.
; esaltarsi, talvolta fino a perdere l' equilibrio o il controllo di sé.
ubriacatura (ubbriacatura), sf. l' ubriacarsi, abuso di bevande alcoliche fino
provare, come studio, che cosa fosse l' ubbriacatura; feci dunque proposta a due
, 27-930: fra un viaggio e l' altro qualche ubriacatura bestiale, qualche prostituta
culturale. visconti venosta, 36: l' autore che prediligevo sopra tutti era il
alcoliche. buti, i-180: l' ebrietà per sè ha queste compagnie; cioè
: arrossii di essere stato più sincero durante l' ubbria- chezza che dopo, e confessai
con la speranza di farmelo passare con l' ubriachezza. 2. abuso continuato
. abuso continuato di bevande alcoliche (e l' intossicazione che ne deriva); alcolismo
amò sino all'eccesso la crapula e l' ubriachezza. balbo, 4-178: nelle società
: nelle società avanzate ed operose, l' ubbriachezza è vizio raro, gola e non
becco asciutto, e dirigenmattine d'argento l' uccellaio! tozzi, iv-374: accanto ci
tozzi, iv-374: accanto ci stavano l' ubriaco di notte / va nel suo vomito
ucellaio che ha gran piuma, ma l' ubriachezza. deledda, i-101: ritornò molto
uccellaccio / ci ha messo nido, e l' ha poca carne. quanto tempo è che
vagabondi. quarantotti gambini, 10-375: l' ubriaco, è considerato, più o
un individuo turpe colto in flagrante; e l' ubriacone per via del suo vizio,
, e sì presso che co mano l' avarebbe potuta prendare se avesse voluto. poesie
figliuoli d'èrcole, li quali sotto l' ali guardo, come fa l'uccella abbassatasi
quali sotto l'ali guardo, come fa l' uccella abbassatasi gli uccellini. romoli,
le altre uccelle. saba, 4-45: l' uccella, / immessa appena nella gabbia
sulla insegna. pascoli, 379: l' uccellaccio posa sopra il ciglio / dell'alta
sente che s'abbassa / la rupe sotto l' uno e l'altro artiglio. -cinem
abbassa / la rupe sotto l'uno e l' altro artiglio. -cinem. uccellacci e
vecchio totò / il triste totò / l' allegro totò, / nella storia / 'uccellacci
/ raccontata da pier paolo pasolini / con l' innocente, col furbetto / davoli ninetto
disprezzo, repulsione, avversione (per l' aspetto, per i comportamenti, ecc
. cavalcanti, 166: costui era chiamato l' uccellaccio; con- ciossia cosa che percoteva
reti, trappole, richiami o con l' impiego di rapaci addestrati a tale scopo.
parla con voce bassa per non sturbare l' uccellagione. -in un contesto osceno
f. doni, ii-25: io lasciai l' uccellaia de'tordi e attesi per tender
terrestri. muratori, 9-268: abbiam l' esempio in contrario per gli stati della
su quei due paretai naturali si posava l' uccellame che aveva tragittato l'oceano.
si posava l'uccellame che aveva tragittato l' oceano. -insieme di uccelli uccisi
governo degli uccelli, 21: e quando l' astore tuo sarà usato di prendere grandi
grandi uccelli, acciò che ricor- dantesi l' anno seguente di suo uccellamento non abbia mestieri
con loro per svaligiarli e qualche volta con l' aiuto dei loro associati per ammazzarli.
, richiami di vario genere o mediante l' uso di rapaci addestrati (per lo
): volendo essi, non manca l' andare a tomo, udire e veder molte
idro o nel chiese, troveranno intatta l' antichità di questo palazzaccio. bacchelli, 1-i-180
cacciare, qui dell'ucillare sogiugne perché l' ucillare e 'l cacciare è quasi una medesima
le reti e gli sparvieri. lassa andare l' anuccellalo convenevilemente, ed in questo modo
anuccellalo convenevilemente, ed in questo modo l' arai buono e loro [gli uccelli]
oltre le caccie, le pescagioni, l' uccellare, e altri trattenimenti, io
e altri trattenimenti, io fo anche l' amore. linati, 9-122: ora vanno
-con riferimento a rapaci addestrati per l' uccellagione. - anche sostant.
3. figur. cercare con l' astuzia, con la frode, con l'
l'astuzia, con la frode, con l' inganno di raggiungere uno scopo, un
parte cui tomi il conto di ammazzare l' italia. -cercare di conquistare l'
l'italia. -cercare di conquistare l' attenzione e il consenso del lettore o
fazio, ii-26: tosto vedrai ne l' oro / venire il nero uccello /
/ ché tosto vi vedrai / su l' oriafiamma. boccaccio, dee., 3-5
. cattaneo, i-24: il terzo è l' avaro ingiusto che tende reti e trabocchelli
dc era sicura della vittoria. tra l' altro, benissimo i democristiani sapevano della legge
i democristiani sapevano della legge che poneva l' ineleggibilità dei gerarchi fascisti, dell'ex podestà
chiudere il parentado. ma non mi guastò l' uccellare, perché la vedova mi disse
lui, la quale, non senza fondamento l' era caduta in sospetto d'uccellare l'
l'era caduta in sospetto d'uccellare l' istesso cicerone per averlo per marito.
-gli venne cotal volontà per ispassarsi ne l' uccellarsi insieme. -a che modo? -co
-a che modo? -co 'l darsi tristo l' un l'altro. salvini, 6-6
? -co 'l darsi tristo l'un l' altro. salvini, 6-6: se si
al guadagno, questo è un gittar l' amo, non ricompensare i benefizi.
, sf. ant. e letter. l' arte, l'esercizio dell'uccellare;
ant. e letter. l'arte, l' esercizio dell'uccellare; uccellagione.
dèe lamentar sendo gabbato. ghirardacci, l' affrica, uccellava alla spagna, divisa da
dà pananti, i-44: la tua figliuola l' è una sfacciataccia / che sta uccellando
di questi due significati, e scambiando l' una per l'altra. -uccellare a
significati, e scambiando l'una per l' altra. -uccellare a civetta: v
e lodar la parsimonia antica: dice che l' uccellatoio donde si -uccellare a pispole,
giusti, 3-3-40: è venuto ne l' uccellatoio anco il mercatanvità, alle borse
deriv. da uccellare1. 3-39: l' arcivescovo, che si vede uccellato da gattamelata
. bartolucci, 1-1-19: voi sarete l' uccello e l'uccellato se vi date
, 1-1-19: voi sarete l'uccello e l' uccellato se vi date a donne in
volgar., 10-12: agual s'apparecchia l' uccellare. soderini, iii-297: il
arrighetto, 250: colla sampogna canta l' uccellatore, infino che vuole ingannare gli
gli uccelli. cieco, 20-53: l' uccellator che vede molti augelli / intorno
gli astori. marinetti, i-231: l' altissima scogliera ci difende dal ven
-con riferimento a rapaci addestrati per l' uccellagione. dominici, 1-141: sparviere
m'avete preso a tradimento / sì come l' uccellator prende l'uccello. boccaccio,
a tradimento / sì come l'uccellator prende l' uccello. boccaccio, v-245: sappiend'
da samminiato [petrarca], i-130: l' uccellatore e la femina lisciano prima con
io non so vedere chi di costoro sia l' uccellatore e chi l'uccello.
di costoro sia l'uccellatore e chi l' uccello. -con riferimento al diavolo
: lo cuore è... come l' uccello che vuole volare a sua volontade
che si infignea d'amare; e l' ucciellatore cadde ne'suoi medesimi lacci. g
. g. gozzi, 1-230: l' uccellatrice, accorgendosi all'atto sempre più della
: a san mattè (21 settembre) l' uccellator salta in piè. =
distinti modi da parte della compagnia per l' abbondante regalo uccellatorio. 2.
. c. arrighi, 164: l' aria del viso, la sollecitudine dell'accoglienza
da uccellare1. uccellatura, sf. l' attività, l'esercizio dell'uccellare;
uccellatura, sf. l'attività, l' esercizio dell'uccellare; il periodo in
; il periodo in cui si pratica l' uccellagione. sermini, 178: quando
non le tengo, se non tutta l' uccellatura, poi subito gliele rendo,
lui: già odo i sospiri tratti de l' armario de la sua finzione. egli
8-i-220: smerli son di tre maniere. l' uno che ha la schiena nera,
che ha la schiena nera, e l' altro che ha grigia; e son piccioli
febus el forte, i-34: quando l' uomo si fusse tratto avanti / tanto che
guardarsi intorno, quasi senza volerlo volse l' archibugio verso l'uccelletto e il colpo
quasi senza volerlo volse l'archibugio verso l' uccelletto e il colpo partì.
sono netti i viate, « ve l' avrà detto all'orecchio un uccellino, come
? gl'arbori fanno ancor bell'ombra? l' uccelliera è piena de raz
all'angolo esterno dell'occhio con l' invecchiamento veggo tutto il giorno nella
agli occhi, verso le tempie, quando l' età bella uccelliera, niente altro ha
un giorno, in nel principio del- l' uccelliera delle quaglie, avendo vinto alquanti grossi
di qual sorte si sia, saran buoni l' invernata. segneri, ii-29: fa
. bacchetti, 1-iii-5q3: « ve l' han detto i vostri due zii? »
orbino... « allora » fece l' altro amenamente accomodan uccellésco,
, 20-253: ecco là, appoggiato a l' altare d'una chiesa, una gabba-femine
12-5-63: descrive... l' uccelliera o serraglio di vari uccelli,.
, il sudore da tutto il corpo, l' orina dall'uccellino, il seme da'
ad uccei novo, ch'io provati l' aggio. vasari, i-343: aveva [
/ senza misura, e resta poi l' uccello. getti, 7-425: il che
non vorrei però, perché ei diventerebbe l' uccel di firenze. grazzini, 41:
poco mancava a sapere su che albero l' uccello fosse andato a posarsi.
cara, cara desiderosa di dare beccare a l' ugello d'andriolo, preselo in mano
imparare, che non è lo accarezzare l' uccello sì che, ancora che non
/ ma in freno non sapea tener l' uccello. volponi, 2-84: indugiavo spesso
. 6. -essere o stare come l' uccello sulla frasca: v. frasca,
. ibidem, 230: al canto l' uccello, al parlare il cervello. ibidem
belverde. 7. inter. guarda l' uccellind: per esortare un bimbo a
volgere lo sguardo e il capo verso l' alto, in partic. allo scopo
[s. v.]: 'guarda l' uccellino': lo dicono le donne a'
canzoni uccelline, di roba vispa, e l' antichità m'ha un po'seccato.
ii3- 4: dell'albume è generato l' ucciello, e del torlo è nodrito.
: gli uccelli... ricevono tutto l' aiuto per volare dal moto dell'ale
isidoro, è uccello fraudolento, perché pone l' uova altrui e nel suo nido la
[a san gregorio magno] quel- l' abborrimento che dalli uccelli notturni si mostra al
uccello notturno cantò dagli olmi che circondavano l' aia, e la vegliante si segnò rabbrividendo
è stanziale ma attraversa un territorio durante l' abituale migrazione, in partic. in
baleari, dalle quali esso ha preso l' odierno nome generico. -in espressioni
comparai, per indicare la rapidità o l' imprevedibilità con cui si compie un'azione o
cui qualcuno fa qualcosa o, anche, l' impossibilità d'imporre a qualcosa l'andamento
, l'impossibilità d'imporre a qualcosa l' andamento voluto. chiaro davanzati, xvii-222-52
fugien per tema, come ucel con l' ale. bellincioni, ii-146: e non
o, anche, uccello di dio: l' aquila (con partic. riferimento al
par., 6-4: poscia che costantin l' aquila volse / contrai corso del ciel
ciel, ch'ella seguio / dietro a l' antico che lavina tolse, / cento
tolse, / cento e cent'anni più l' uccel di dio / ne lo stremo d'
, / quando t'aperse el cor l' aspro coltello. foscolo, ix-1-313: un
sopra la scala'... era l' aquila che i vicari imperiali portavano su
un toro, mentre s. giovanni ha l' aquila, s. matteo l'angelo
ha l'aquila, s. matteo l' angelo e s. marco un leone alato
più e più verso noi venne / l' uccel divino, più chiaro appariva.
considerando. chiose cagliaritane, 23: l' arpie sono ucelloni enfemali rapacissimi divoratori.
uccisi? b. davanzati, ii-6: l' entrata sua [di galba] in
mi promettesti / gittar fra pochi dì l' elmo nel rio. tasso, 11-iii-1008:
o alessandro fossero giamai lodati giustamente ne l' ira: ma l'uno, uccidendo calistene
lodati giustamente ne l'ira: ma l' uno, uccidendo calistene, l'altro,
: ma l'uno, uccidendo calistene, l' altro, non sapendo perdonare a'corpi
: ritornava una rondine al tetto: / l' uccisero: cadde tra spini: /
i suoi cani medesimi, non conoscendolo, l' ucciso- no e isbranarono tutto.
le nevi e le brine, che tutte l' erbe uccidono. 4.
siccome tira uccide la pazienza, la gola l' astinenza, la lussuria la castitade.
. filicaia, 2-1-6: di se stessa l' eccidio, ed in se stessa /
la virtù è esausta dalla lotta, quando l' aspirazione è uccisa dall'impotenza, gettare
.). petrarca, 105-38: l' infinita speranza occide altrui. fausto da
padre a solo a solo, / che l' uccideva l'amoroso duolo. 6
solo a solo, / che l'uccideva l' amoroso duolo. 6. condurre
spada. proverbi toscani, 186: l' acqua d'aprile il bue ingrassa, il
(ant. occhióne), sf. l' uccidere; omicidio, assassinio. -
saba, 1-20: gli italiani sono l' unico popolo... che abbiano,
peccato. 2. ciò che provoca l' annullamento di un valore, di una
una realtà. beicari, 4-160: l' assai vivande sono occisione / della virtù
salvini, 13-239: due boni per l' uccisa cervia / tra lor sdegnati contra lor
, / e farò sì che versi l' omicida crudel l'alma col sangue. g
farò sì che versi l'omicida crudel l' alma col sangue. g. gozzi,
sp., 4 (63): l' impressione ch'egli ricevette dal veder l'
l'impressione ch'egli ricevette dal veder l' uomo morto per lui, e l'uomo
veder l'uomo morto per lui, e l' uomo morto da lui, fu nuova
vista che cambiò, in yn punto, l' animo dell'uccisore. tommaseo [s
, i-243: senza far motto, l' uccisore / volgesi e con un calmo
era festa, non potetti farvi fare l' uchettone. = dal fr. ant
, che si riferisce, che riguarda l' ucraina regione compresa fra i carpazi,
de'poliedri ucrani, eccola! e l' asta / incontro a lei da l'ispido
e l'asta / incontro a lei da l' ispido / tuo cosacco vibrata, o
'al margine, dall'ucraino ukrajne deriverebbe l' altro esito della pronuncia; cfr. tingi
straordinari. m. della casa [« l' indice dei libri del mese »,
dell'apostolo cristiano è la stima, l' amore, la confidenza di coloro ch'
col quale capisce per mezo del- torecchie l' oggetto udibile, ch'è il suono.
[degli elefanti], ma ben l' intendono quei soli / uomini loro addomesticatori.
.). udibilità, sf. l' essere udibile; grado di percettibilità di
suoni, come per la concordia tra l' esperienze degli accademici del cimento, e
). -in partic.: l' essere ammesso alla presenza di un'autorità
quale gliela concede facilmente, facendo dire l' ora in cui devono andare. c.
mi ottenne un'udienza dal cardinale; l' ebbi come io dico, di un'ora
giuglaris, 1-240: pensano alcuni, che l' usanza introdotta in molte corti cristiane,
parole... / io lessi su l' uscir, sopra la porta / dell'udienza
estens. il dare ascolto a qualcuno, l' attenzione che gli si presta per prendere
il dolore / che le avea quasi l' anima trafitta. / ella comincia con più
a loro un cerchio di assisiani e l' operai che facevano un po'di siesta dopo
la gonna / leggiadra ricoverse / co l' angelico seno; /... /
al mio sermone, e fu licenziata l' udienza. balbo, 1-403: tra tutte
più necessaria forse a serbare, è l' unità dell'udienza, a cui si rivolge
magnifico il teatro, così scelta e numerosa l' udienza. pellico, 2-20: eccoti
nievo, io: si buccinava sotto l' atrio nei giorni d'udienza che chi
archiviare un procedimento o rinviare a giudizio l' imputato. -udienza pubblica-, seduta del
8. ant. e letter. l' udire, il percepire in maniera distinta.
percepire in maniera distinta. -anche: l' ascoltare con attenzione in partic. discorsi
. discorsi, letture, insegnamenti; l' interessamento, la benevolenza prestata.
chiaro davanzati, 56-9: ven [l' amore] de lo vedere e d'udienza
sua potenza. cavalca, 6-1-147: l' udienza... della parola di dio
, e perché facea quello / ne l' altro canto vi sarà narrato, / se
/ inesperto il musico? o impercettibile l' accento? / finita l'armonia e
? o impercettibile l'accento? / finita l' armonia e la dissonanza, / finito
dissonanza, / finito il numero, impossibile l' udienza? -diceria, fama diffusa
; il percepire distintamente i suoni; l' udito. cassiano volgar., iii-7-
a iacopone, 1-ii-35: tu dèi guardar l' orecchio / dalli mali udimenti. bibbia
udènte o udiènte). percepire con l' udito suoni, rumori, ecc.;
sentire un suono, un rumore tendendo l' orecchio. chiaro davanzati, i-25
chiaro davanzati, i-25: non dè l' om molto dir là ov'è la
, purg., 8-5: era già l' ora che volge il disio / ai
e duole, / fan che per l' aria un mormorio s'aggiri / qual ne
: gianni lotteringhi ode di notte toccar l' uscio suo. pulci, 3-60: se
pulci, 3-60: se due campane, l' una odi sonare / e l'altra
, l'una odi sonare / e l' altra no, chi può giudicar questo,
gran dolore non senza pianto / porgi l' orecchie e stammi tu a udire /
-nella forma dell'imperativo, per richiamare l' attenzione della persona a cui ci si
che non vede né palpe, ma solamente l' ode a parole, desideri di vivere
poi potesti da piccarda udire / che l' affezion del vel costanza tenne. muratori
-vói cose a suv- vinire, / l' amor de povertate -li è ordo ad odire
di cuor che in grazia viva, / l' altra che vai, che 'n ciel
arrisemi un cenno / che fece crescer l' ali al voler mio. s. bernardino
percepire, avvertire attraverso dati sensoriali, l' approssimarsi di una stagione (anche di animali
, né vuole usar con lei / l' autorità patema. -non udire da
. bambagiuoli, xxxvii-23: più dèe l' uom udir che ragionare. varchi,
231: chi non parla dio non l' ode. ibidem, 333: parla come
e toccare... altresì udire sormonta l' odorare, ché noi udiamo più dalla
8-8: io incominciai a render vano / l' udire e a mirare una de l'
l'udire e a mirare una de l' alme / surta. trattato dei cinque sensi
cea là dove costoro così ragionavano, avendo l' udire sottile, sì come le più
udita, sf. disus. l' udire, il percepire distintamente suoni e
il percepire distintamente suoni e rumori; l' aver sentito dire, l'aver ascoltato o
e rumori; l'aver sentito dire, l' aver ascoltato o l'aver conosciuto per
sentito dire, l'aver ascoltato o l' aver conosciuto per fama (in partic.
, 75: e'fuoro due mercatanti, l' uno fu d'egitto e l'altro
, l'uno fu d'egitto e l' altro di bandacca si mosse e andò,
per messaggi, e molto faceano a piacere l' uno all'altro. dante, conv
: però che alcuna oppenione fanno ne l' altrui fama per udita, da la quale
. cavalca, 19-35: marco e luca l' evangelio, che scrissero, non per
chiari ed aperti e che la veduta e l' udita e la voce loro, sia
il dolore che sentiva era grande e l' udita restava impedita e nella vita fragassato
che quando la perdevo d'udita tutta l' anima mi pativa d'un improvviso sgomento.
, così si serve et ha bisogno l' uditiva dell'orecchia. b. segni,
della sensazione di questo senso, diciamo secondo l' ordine proposto la potenza uditiva essere una
oditó). percepito, avvertito con l' udito (un suono, una voce,
cuore e di consigli e di buoni amici l' anima si raddolca ». castelvetro,
o iniquo uomo come t'è sofferto l' animo ferir colei, che t'avea sanato
. tiepolo, lii-5-209: non solo per l' ira, ma per diletto si empiono
umana, sfogandosi poi dell'odio contra l' inimico con nuova e non più immaginata
romoli, 292: mangiato [l' anice] alquanto prima il desinare o inanzi
il dolor del capo, è buono per l' udito e per il dolor della madrice
. complesso di fenomeni psicofisici per cui l' energia meccanica dell'onda pressoria del suono,
ed esercizi del canto, e sotto l' udito del maestro, e davanti ad uno
vedere, né per sentire s'empie l' udito. = allotropo di auditó2
). che ode, che percepisce con l' udito. - anche: che sta
le sue parole dannose; e se l' uditore è mal disposto, mal sono quelle
la pecora morde, dèono così mordere l' uditore, e non come 'l cane.
degli uditori. galluppi, 1-ii-248: l' oratore arringa per persuadere, e per commovere
d'annunzio, iv-2-595: per le uditrici l' arte con cui è composto il nodo
, anche, quello che accadde dopo l' ingresso in aula del professor guzzo: con
gregorio magno volgar. [tommaseo]: l' apostolo paolo molte cose aveva dette.
5-477: non illudiamoci di esser trincerati dietro l' obiettività deila macchina: un buon uditore
veneto un reggi mento per l' austria, nel quale egli avrebbe disposto delle
per conto di un principe, riferendogli l' andamento dei colloqui. m.
266: inviargli, invece del capitano, l' uditore della città. cuoco, 1-182
il preside della provincia, winspeare e l' uditore fiore. = allotropo di auditore
funzione dell'udito, che ne costituisce l' apparato anatomico; che consente l'udito
costituisce l'apparato anatomico; che consente l' udito; uditivo. campanella, 4-406
timpano. giordani, ix-47: ricercò l' organo dell'udire: e trapassando il meato
e sono due, uno esterno e l' altro interno. l'esterno è detto
, uno esterno e l'altro interno. l' esterno è detto anche 'meato uditorio'.
in cui compariscono gli allocutori, cioè l' ambone o sia l'uditorio. =
allocutori, cioè l'ambone o sia l' uditorio. = allotropo di auditorio2 (
fulminato uno sguardo in giro su tutto l' uditorio, parve a don rodrigo che lo
, sf. ant. e letter. l' udire, udito; funzione fisiologica dell'
ragione disson bene gli antichi, che l' udizion si faceva mediante il vacuo. b
letter. che ha a che fare con l' acqua; che è divinità delle acque
i-42: emergon trepide da'flutti vitrei / l' ude nereidi ne 'l vel di porpora
senza risparmio al sol più molle, a l' udo. = voce dotta, lat
aveano preparato 30 mila udri per portar di l' aqua con dito suo exercito, per
guanto dell'uccellatore, il carniere, l' udrio, il bastone, il can da
sole: indarno si ragiona / là ue l' eternità scrive, e favella.
piacevole meraviglia o, anche, richiama l' attenzione altrui. = voce onomat.
dell'ufficialato. faldella, 9-270: durante l' uffizialato di manno e il segretariato di
ministro balbo,... e l' altro giureconsulto falquet. 2.
altro giureconsulto falquet. 2. l' insieme degli ufficiali di un reparto, di
col n. 93 dimostrano... l' elenco officiale dei maestri impiegati nelle varie
; avvisare la moglie perché non ricevesse l' annunzio brutalmente, in via ufficiale.
organi pubblici. -riserve ufficiali: l' insieme dei mezzi di pagamento registrati nel
paesi, al lordo delle passività verso l' estero. -tasso ufficiale di sconto:
(un giornale); che è l' organo d'informazione esclusivo e accreditato di
è la alleanza tra la grecia e l' italia, a me non è lecito tacermi
indomiti ingegni e men frementi, / l' onor d'esequie officiali e il tempio
sul posto, per constatare, con l' intervento delle autorità la fine ufficiale della stagione
: da quel pomeriggio egli non era più l' amico occasionale e l'affezionato cliente,
non era più l'amico occasionale e l' affezionato cliente, era qualcosa di più,
regolato, indirizzato dal potere politico (l' istruzione). -anche: che è
sviluppo del libero insegnamento particolare, poiché l' esca del non pagare, le pensioni in
8. generalmente riconosciuto (il valore, l' importanza di qualcuno). pascoli
cui si è impedito d'autorità che l' esperienza dell'arte moderna (dall'impressionismo in
accademiche che godevano i favori di tutta l' europa ufficiale all'epoca della regina vittoria
10. commissionato ed eseguito per rappresentare l' immagine pubblica del soggetto rappresentato (un ritratto
), uella dell'impero che occupa l' isola. barilli, 5-74: qui [
el capo] valgono due lingue ufficiali: l' inglese, e il sudafricano che non
tostato. 12. che è l' unico autorizzato a prestare un servizio,
avente parti organiche e ufficiali, che l' ordinarle, il comporle, l'osservanza degli
, che l'ordinarle, il comporle, l' osservanza degli statuti, a convenire il più
così le manda qua, dove prima l' aveva sanza suggello. guidiccioni, 5-195:
nievo, 383: io sono ancora l' officiale della serenissima signoria. carducci, iii-21-233
il consiglio de'seicento decretò dovesse permanere l' officio di pace: agli officiali cessanti decretò
sercambi, 1-i-477: und'è venuto che l' officiale della grassa, del quale stamane
, del quale stamane vi parlammo, l' avete cassato, che sapete v'avavano
comune un prestito forzoso e remunerati con l' assegnazione di entrate pubbliche (e assoggettati
della lana] infra el terzo dì dipo'l' en- tramento del loro ufficio, di
, il protonotario, il cancellerie, l' amiraglio, il contestabile, il marescalco.
che le ginocchia cali. / ecco l' angel di dio: piega le mani;
il suono d'orfeo, sì che tutte l' anime stavano per questa cagione in pace
siena, 1098: non è posto l' ufficiale solamente per punire chi fa male,
perfezzine della grazia, ma solamente impedisce l' esazzione dell'indennità degli officiali della cancellarla.
nella sua porzione tiene un uffiziale per l' amministrazione della giustizia. nievo, 25:
faccia il debito della giustizia; e l' ufficiale procede a pena di sangue; sarà
lana,... non vogliono che l' ufi- ciale s'intenda essere più per
) [in rezasco, 698]: l' officiale forestiere, il quale al presente
i-69: qui in questo quinto capitolo [l' autore] recita la condizione di quelle
; terzo luogo descrive la condizione ael- l' anime, e specificane alcuna per nome.
tarchetti, 6-i-309: non avete avuto l' astuzia di proseguire almeno nella vostra parte colla
nella vostra parte colla stessa simulazione -disse l' ufficiale di giustizia, ritraendosi due passi
: lo scarabelli, animato di sdegno contro l' infesta burocrazia scolastica, vuole pochi offiziali
dei nuovi tempi, nel 1859, l' andreoli ebbe dal governo borbonico la nomina
delle diligenze. metastasio, 1-iv-122: l' affare è succeduto nelle vicinanze di donna
trovato nella stessa casa che prima ospitava l' ufficiale telegrafico suo predecessore. -ufficiale
sono i cardinali, il segretario e l' assessore, il sottosegretario e il sostituto
et altri officiali apostolici... sopra l' esenzione dagli ordinari de'luoghi nelle cause
su tutto quanto possa interessare la sicurezza e l' ordine pubblico, informandone il prefetto.
sia mutato prima che giunga sul luogo l' autorità giudiziaria. -ufficiale di stato
un ufficiale di stato civile non dia l' ostracismo alle operette. -ufficiale sanitario
asciugò gli occhi, si rivolse e vide l' ufficiale giudiziario che indirizzava a lui una
ufficio (e nel linguaggio giuridico moderno l' espressione è usata solitamente nel diritto penale
quelli di cavaliere e di commendatore; l' insegna, appuntata sulla sinistra del petto
finalmente visto i miei officiali aver presa l' entrata della barca, mutai oppenione, ed
nel paese nemico prima spoglia opima del- l' uffiziale di stato maggiore devono essere le carte
del reggimento. bechi, 2-56: l' ufficiale di picchetto può fare il suo testamento
: « ti sbagli, non sono io l' ufficiale di scolta », e passò
fini considera, e ordina quelli ne l' ultimo di tutti; e questo è lo
avea / la discordia veduta, drizzò l' ali; / trovolla ch'in capitulo
i legnami dell'opera, ritrasse fraccesco l' amico suo piero di mar- cone.
gli officiali del convento vi era mancato l' ortolano. petruccelli della gattina, 4-333:
squisita pulitezza: una dama che facevagli l' onore d'inalberare i suoi colori,
pazzi, vii-295: che in tutte l' elezione dell'ufiziale, e particular- mente
quella della prelata e soppriora, avessi sempre l' occhio a dare gl'ufizi a persone
di appellativi, più o men lusinghieri, l' ufficialotto passò alle minacce. b.
... dichiarò che sapeva perfettamente l' importanza di quel che distruggeva!
1-4: veniva verso di noi scolastica, l' ufficialessa postale; l'annunziava l'odore
noi scolastica, l'ufficialessa postale; l' annunziava l'odore di orina che sempre si
, l'ufficialessa postale; l'annunziava l' odore di orina che sempre si spandeva
volo ripley, di nuovo alle prese con l' alieno. = femm.
numero incredibile di uffìzialità, fu costretto l' avvanzo di esse a ricovrarsi nel tiralo
nel tiralo. cuoco, 1-159: l' officialità di marina, tutta la marineria
pecchio, conc., ii-479: l' uso delle spalline e delle stringhe d'oro
nell'uffi- cialità dell'esercito aveva rianimata l' arte del battiloro sì rinomata in italia
ne'secoli trascorsi. mazzini, i-114: l' esercito, nella bassa ufficialità, gli
d'italia? bacchetti, i-355: l' esercito rimanente, ufficialità, soldatesca e
e si trasmette le cariche pubbliche e l' autorità, il prestigio sociale. del
facea vedere di tempo in tempo a tutta l' ufizialità insieme adunata con una calza gialla
il ministero dell'interno stamane dovrebbe ufficializzare l' approvazione del progetto di recinzione dello stadio
del novecento di margherita sarfatti che dopo l' 'ufficializzazione'del '23 del gruppo
a proprie spese,... l' antia, piccola sinagoga spagnola di via mazzini
. g. ferrari, ii-379: l' emancipazione del proletario è officialmente promessa,
tazio che i tazi ordinò per mantenere l' uficiatura sabina. magni, 64: a
lxii-2-iv-77: al canto del gallo incominciò l' offiziatura... con canto tal'ora
il presbiterio, e non lascia veder punto l' uficiatura sacra. carducci, iii-7-108:
del culto ortodosso, tutto è disposto per l' officiatura dei riti. -rendimento di onori
fra le soggezioni. 2. l' essere permanentemente officiato (di un luogo
: dichiarassi di più di volere per l' avenire deporre a suo gusto qualunque consigliere,
coserelle; ma io non ho mai veduto l' ofncieria sua. = deriv
consoli nell'alma città di roma, l' ufizio de'quali benché affatto diverso da quello
alfredo eposito aveva ricoperto per lunghi anni l' importante ufficio d'assessore comunale alle finanze
ed oggettiva, abolendo al tempo stesso l' autonoma figura criminosa dell'interesse privato in
anco saper questo, che per derisione de l' officio questi banditi, quando erano tutti
così m'ha detto esso capitano che l' ha per cosa certa. leggi delle compere
], 26: li monsignori protettori finito l' anno della pro- tectoria persevereranno ancora in
o sociale, il servizio o comunque l' attività svolta dal titolare di una carica
. p. morosini, lii-14-265: l' ufficio di questi quattro è di vestir e
cavalcare,... uno gli porta l' armi, l'altro le vesti da
.. uno gli porta l'armi, l' altro le vesti da pioggia, il
terzo un vaso di sorbetti da bere e l' ultimo un'altra cosa. f.
f. f. frugoni, vi-297: l' esser birra è un'ufficio necessario,
a me quando mi vide, / lasciando l' atto di cotanto of- fizio, /
ti fide; / non t'inganni l' ampiezza de l'intrare! ». guiniforto
/ non t'inganni l'ampiezza de l' intrare! ». guiniforto, 108:
vi de, egli lasciando l' atto di cotanto ufizio, quanto era quello
documenti della milizia italiana, i-380: cominci l' uficio di detti nove ufficiali il dì
dire, questi hiavini di parigi finito l' uficio, divengon nobili, ed han titolo
compagni, 2-12: io voglio fare l' uficio comune... eleggemo sei
il titolare aveva diritto a ricoprire per l' intera durata della sua vita, o comunque
statuto dei disciplinati di pomarance, 3: l' offizio del quale priore si cominci in
vivea a comune innel quale si facea l' officio delli anziani, erano alcuni pisto-
da persona. agostinogiustiniani, 1-i-360: convocarono l' ufficio della moneta, l'ufficio della
1-i-360: convocarono l'ufficio della moneta, l' ufficio della moneta, l'ufficio di
moneta, l'ufficio della moneta, l' ufficio di san giorgio e alcuni altri de'
] /... / gli dà l' ufizio e titol di bargello, /
molte buone leggi composte, e sommamente l' ecclesiastico officio onorò. cassiano volgar.,
esser indutta la serenissima republica a ricever l' ufficio dei frati inquisitori instituito dal pontefice
. oliva, 85: osò saule arrogarsi l' ufficio di sacerdote, e non contento
] la 'monarchia', ove trattò de l' oficio... degli imperadori. bellincioni
chi non ha avuto il padre o almeno l' avolo de'tre maggiori perde (sì
, 18-1-54: francesco... aveva l' ufizio rinovato del maestro de'cavalieri,
deporre la dittatura ed a caio flaminio l' officio sopra i cavalieri, perché mentre che
la compagnia giovane da glusiano soprascrito, l' uomo da bene e pratico e apto a
la necessità e perpetuità delle loro occupazioni l' assegnamento di qualche stipendio.
cavalca, iii-50: dall'amore ordinato nasce l' odio ordinato, cioè per amore di
in sé ed in altrui, s'egli l' ha a fare per ufficio. statuto
per accusa, dinunzia e senza, per l' officio e di fatto. de luca
criminali, nelle quali si proceda senza l' accusatore, ma come si dice per
per officio; nondimeno si verifica ancora l' intervento di tutte e tre le persone sudette
difensore d'ufficio all'imputato'. quando l' imputato deve essere assistito o rappresentato dal
, comunare, fare comune, raccomunare l' ufficio: rendere eleggibili i cittadini di tutte
comunarono gli onci. compagni, 2-5: l' accomunare gli ufici. -andare,
, entrare in ufficio, fare, pigliare l' ufficio: entrare in carica, assumerne
lezione degli anziani, e fece tutto l' uficio della parte bianca. s. bernardino
ito alla signoria e di poi a pigliare l' uficio ed in ultimo, non avendo
officio di balia in firenze. -giurare l' ufficio: prestare il giuramento all'entrata
avendo una donna in spoleti che molto l' amava, pensando di quello che gli era
alcuni de'provinciali oltremontani, che per l' eccessiva distanza di molte giornate fra l'
l'eccessiva distanza di molte giornate fra l' un collegio e taltro, nel visitarli convien
da paolo iii allo scopo di combattere l' eresia, avente competenza su tutte le
la fede e i costumi e rappresenta l' evoluzione storica della santa inquisizione, ed
lii-5-91: si tiene per certo che se l' arcivescovo di toledo morisse, ovvero fosse
in prigione già da cinque anni per l' uffizio dell'inquisizione, gli suc- cederia
svolgere una specifica attività settoriale. -anche: l' insieme dei funzionari e impiegati che ne
manca modo di sgombrarne uno, trasferendo l' occupante a qualche altro impiego tra
ridotti a materiali di lancio. l' accertamento e alla riscossione delle imposte dirette.
del commercio dell'oro e, attraverso l' acquisto e la vendita di divise estere
fine di determinarne la rendita media per l' ufficio del catasto (ed è anche indicato
). 6. struttura tecnico-amministrativa costituente l' articolazione interna di un'organizzazione sociale (
specifica attività settoriale. - anche: l' insieme del personale che ne fa parte.
iii-22-209: i socialisti... incaricarono l' ufficio centrale esecutivo di stendere un programma
tic. commerciale, creata per fame conoscere l' esistenza e per promuovere le relazioni con
dimensioni) con lo scopo di assistere l' ente stesso sia in sede giudiziaria che extragiudiziaria
): quello in cui si svolge l' amministrazione del servizio postale. ghislanzoni
: anche a beira [mozambico] l' ufficio postale e telegrafico era simile a tanti
fatti, eventi che abbiano rilevanza per l' attività dell'ente stesso. gobetti
sua bulletta, prima che si serri l' uffizio. a. f. doni,
, 4-53: la quale trovò ghiacciato l' uficio e gli convenne tener mula di medico
1-221: radunò il senato, e per l' autorità de'padri comandò che non si
, 137: io lodo assai più l' udire agli offici le cause, che seguitar
uno stato, a una condizione fondamentale quale l' essere uomo, donna, genitore,
pietosi cittadini, che pensandomi di far l' ufficio di buon gentiluomo,...
. segni, 4-23: et doppo questo l' uffizio del buon'padre di famiglia è
parturisti la misericordia; a te è commesso l' ufficio della misericordia; tutta se'intomeata
parlando de la bellezza che in su l' onestade risplende, dice la reverenza essere di
intende che queste cotali questioni non toccano l' ufficio del parliere. dante, par.
or dì: sarebbe il peggio / per l' omo in terra, se non fosse
. albertano volgar., 1-21: l' oficio de'medici si è, e a
. bernardino da siena, 75: l' ofizio del dichiarare,... apartiene
ufficio e la fede della repubblica, l' oste levata di mestre, a trivigi si
lor ufizio. pindemonte, ni-37: l' autore, andando sempre per via d'invenzioni
andare in persona, e fare lui l' offizio del capitano. -con riferimento
daniello, 105: faccia fortuna pure l' officio suo, che io mi sento
di dio. cavalca, 21-11: l' uomo irato e impaziente toglie l'onnipotenza
21-11: l'uomo irato e impaziente toglie l' onnipotenza e giustizia di dio, usurpando
onnipotenza e giustizia di dio, usurpando l' uffizio suo: cioè, di fare le
ha il comando, la direzione, l' organizzazione e assunta a turno. giamboni
: tutta sta quieta la mascione, / l' officia destente per rascione: / si
ch'essendo senza officio in gran famiglia / l' un coll'altro s'appiglia / va
egidio romano volgar., ii-3-14: l' uomo die dare gli ufici ai suoi fanti
diligentemente ogni sorte di strumento bellico, per l' espugnazione d'essa. tasso, 1-31
esser conviene. cesari, iii-148: l' uomo è fatto a vivere in società con
essere angioli suoi, imponendo a loro l' officio d'annunziare. -mandato,
e con volere insieme, / con l' officio appostolico si mosse [san domenico]
portar seco la conseguenza del perder l' ufficio, e di veder messa sul lastrico
pavese, 8-321: ogni sera, finito l' ufficio, finita l'osteria, andate
ogni sera, finito l'ufficio, finita l' osteria, andate le compagnie -toma la
liberazion sua, terminar per la sera l' ufficio che dovevano; e fattogli pigliar medicina
v-440: non mi dilungo, perché l' officio della penna, siccome v'ho detto
commise al tribunale degl'inquisitori di stato l' esecuzione del partito preso dal senato.
preso dal senato. delegossi a far l' ufficio il segretario giuseppe gradenigo, ed
/ non si vergogna il prete né l' accolito. g. m. cecchi,
delle pulcelle questo uficio [di trarre l' acqua dal pozzo]. boccaccio, dee
le fu dato maggior carico che portasse l' uffizio di cameriera. garibaldi, 1-392:
. esopo volgar., 5-54: l' asino voleva fare quello che è uficio
. caterina da siena, v-184: l' officio delle dimonia è di pervertire l'anime
: l'officio delle dimonia è di pervertire l' anime da cristo crocifisso, sottrarle dalla
peccanti, / ora è bisogno esercitar l' offizio / in punto messo gran tempo d'
[epistole], 36: sì come l' officio del diavolo e rubare e spargere
differenzie quanto alla forza e quanto al- l' oficio. leonardo, 2-73: questi rampini
sotto il piè della scala, fanno l' ofizio d'uno che salta in punta di
.. dal necessario ha da risultare onninamente l' ornato. manzoni, vi-1-51: le
per un ufizio, consiste nel far l' ufizio loro. e quale è l'ufizio
far l'ufizio loro. e quale è l' ufizio dei segni? il nome lo
spiriti volterriani hanno pure l' ufficio e la ragione loro: di mettere
eterni ritornelli. pavese, 8-122: l' ufficio provvidenziale del piacere è di far dimenticare
le pareti della sua cella, insegnargli l' umiltà. -significato di un segno
: la coda ne la c facea l' offizio / de la sillaba 'cori e quei
segni / sul capo al t de l' altra erano indizio. stigliarti, 43:
, vi-1-389: in italiano, 'l' amico'è locuzione che, pure con un
tullio dei pezzi di metallo informe facevano l' ufficio della moneta. niccolmi, i-32:
sensi, 162: nel naso è posto l' odorare, e ciò è ancora più
più basso che il vedere, o che l' udire, perché meno s'allunga il
estrema debolezza, ond'elli conobbono che l' oncio del ventre non era vile, perché
la bocca toma al suo sesto, e l' orecchio fa l'ufficio suo. state
al suo sesto, e l'orecchio fa l' ufficio suo. state securo, che
assuefare il petto, le labbra, l' occhio, l'orecchio e le dita a
, le labbra, l'occhio, l' orecchio e le dita a cospirare unitamente con
sospettava che il succo gastrico non facesse che l' ufficio di puro 'diluente'.
tanto li pensieri, che lassi da canto l' officio de la testa. i.
crusca]: uficio è quel bene che l' uom fa verso sé, inverso '
mano, una parola cortese, mutò l' umiliante e odiante servire in un officio di
'amare bene'significa primieramente; esercitare l' uficio amoroso con ogni sollecitudine e diligenzia
: accrescendo ogni dì più gli offici l' un verso l'altro, vissono felicissimi
ogni dì più gli offici l'un verso l' altro, vissono felicissimi lungo tempo.
lungo tempo. parini, 212: presso l' armata ninfa / è l'ufficio d'