o mattaccino / volta il viso e fa l' inchino. buonarroti il giovane, 9-388
(affine al pescatore di chiaravalle, l' altro almanacco ligure e lombardo).
la carriera, più in celarent per l' oscurità che in ferio per l'acume
per l'oscurità che in ferio per l' acume. fiacchi, 134: mentr'egli
: già intendo, intendo; / ecco l' arcan si svela a poco a poco
, che già me lo strazia barbaramente l' istesso sospetto, ma me la dica tale
mantova. nievo, 617: fu quella l' unica volta ch'io godetti barbaramente di
loro corpi sanguinosi ammucchiarsi boccheggianti e ferirsi l' un l'altro nelle convulsioni dell'agonia
sanguinosi ammucchiarsi boccheggianti e ferirsi l'un l' altro nelle convulsioni dell'agonia. gobetti
e slegate storie, rendono infinitamente difficile l' accozzamento naturale delle varie cose e la
; ed io sempre barbaramente andava balbettando l' inglese, ed avea chiusi e sordi
querelarla e scriverla barbaramente come fanno, l' arricchirebbero. manzoni, 977: non
barbificano, così barba e si fortifica l' anima. fazio, i-2-8: qui provai
buonarroti il giovane, 9-607: ce l' ha barbata; / ma più barbata
ha barbata; / ma più barbata l' ha egli alle dame. 5
introdotta dal botanico beckmann), ma l' erba era già nota nel sec. xv-xvi
greco idioma, gorgheggiava il latino, fremeva l' arabo, strepitava il germano, sì
non intesi, e così barbarescando insieme l' uno addimandava sassi e l'altro porgeva
barbarescando insieme l'uno addimandava sassi e l' altro porgeva il vangile. =
/ musica barbaresca e saracina. / straccian l' aria le trombe a mille a mille
del pelo. d'annunzio, ii-971: l' isola, ricca di falchi, rimase
: nei visi turpi de'barbareschi è l' avorio dei denti, che la ferocia
, algeria e marocco) che esercitavano l' attività corsara. 2. cavallo da
iacomo che esser gli parea dadovero ne l' inferno,... bottati gli caponi
pulci, 16-67: volto rinaldo, l' aste in resta messe / e con
. di popolo barbaro; che ha l' inciviltà e l'incultura dei barbari;
barbaro; che ha l'inciviltà e l' incultura dei barbari; selvaggio, primitivo
/ del barbarico amor che 'l suo l' ha tolto. boccaccio, i-38:
, prese un arco, e di lontano l' avvisò sotto il braccio nell'alzare ch'
o di quello di dedalo 0 de l' altro di porsenna, che volse imitar la
a poco vinti dalle piaghe, / l' un sopra l'altro cade. cattaneo,
dalle piaghe, / l'un sopra l' altro cade. cattaneo, ii-1-333: dappertutto
: dappertutto s'incontrava il cristiano e l' ebreo, il laico e il clerico
volgo barbarico. tommaseo, i-532: l' empietà arida e frivola del secolo passato
e frivola del secolo passato, e l' imitazione gretta de'latini e de'greci,
palpitanti delle vergini e dei giovanetti su l' are, perché i popoli nella prima
, i-247: alla tirannia fondata sopra l' assoluta barbarie, superstizione, e intera
e intera bestialità de'sudditi, giova l' ignoranza, e nuoce definitivamente e mortalmente
ignoranza, e nuoce definitivamente e mortalmente l' introduzione dei lumi. idem, i-311
anzi barbarie da se stessa), l' eccesso della ragione sempre; la natura
barbarie e il più alto della civiltà; l' estremo della bravura e il non plus
emancipazione della ragione dalla fede, sono l' anima di tutta la nostra storia, la
patibolo o in galera, una donna che l' ha ingannato quando egli l'amava su
donna che l'ha ingannato quando egli l' amava su tutte le cose al mondo.
sogliamo rinvenire nelle lettere, di natura l' una, l'altra d'artifizio. la
nelle lettere, di natura l'una, l' altra d'artifizio. la barbarie di
mi andai confermando nel mio disinganno. l' umiltà e barbarie del fabbricato; la
però già ci soleva esser nimica / l' empia barbarie de gli oltramontani. varchi
momento, solenne? svevo, 3-898: l' ufficiale si mise ad urlare che,
per il mescolato della nimica barbarie con l' impero istesso discresciuta r calzava zoccoli per
guglielmo gonzaga (1550-1587), con l' effìgie di s. barbara.
sferza. alfieri, i-350: sì l' uno che l'altro [distico greco ed
, i-350: sì l'uno che l' altro [distico greco ed italiano] li
solecismo, od errore di prosodia; l' italiano, perch'ei vedesse se avea temperato
: tutto è male: fuor che l' anima individua, fuor che l'io,
fuor che l'anima individua, fuor che l' io, che si salva, e
di quelli che né scrissero né seppero l' italiano. barbarità, sf.
è vaga, / veggendo roma e l' ardua sua opra, / stupefaciensi, quando
, le quali elice, id est, l' orsa maggiore chiamata tramontana, copre ogni
col suo figlio, id est, l' orsa minore, giunte a roma stupivano
egli, quanto potesse, procurerebbe con l' autorità e con la industria, se
. idem, 5-88: e che l' insano ardire e la licenza / di que'
divenuti servi de'barbari e hanno con l' imperio perduta ogni autorità. marino, 7-70
pensiero d'una impresa terribile, e l' esecuzione di essa, (ha detto
che non era privo d'ingegno) l' intervallo è un sogno, pieno di fantasmi
paure. leopardi, iii-324: dunque l' effetto ch'io vorrei principalmente conseguire,
e trace. de sanctis, iii-2: l' italia a quel tempo era salita al
, iii-140: e perché alessandro conquistò l' asia? perché disse ai greci: io
impazienti dell'altrui signoria, che contenere l' animo suo. g. villani, 2-8
le fronti de'barbari, a crescere l' alterezza all'oro in cui si legano.
sanctis, ii-354: è innegabile che l' europa ancor mezzo barbara fra il deci-
deci- moquinto e il decimosesto secolo sopraffece l' italia civile. nievo, 615:
comune. d'annunzio, v-1-640: è l' artefice dei templi novelli, simile a
hanno più nulla a che fare con l' amico socrate... la visione macabra
per le sofferenze, gli stenti, l' abiezione, il barbaro e selvaggio costume
più belle / o più salubri a l' affannate menti; / né cor la scizia
creonte iniquo, / tumido già per l' usurpato trono, / leggi, natura,
leopardi, iii-58: a tutto questo aggiunga l' ostinata nera orrenda barbara malinconia che mi
ii-14: vuole amore / che a soffrir l' alma s'avvezzi, / e che
6. le popolazioni barbare che invasero l' impero romano; appartenente a questi popoli
, 50: vedesi come la prega [l' italia] dio, che le mandi
i secoli barbari; perciocché in essi l' oro latino inutilmente si cerchi, e
luce a'secoli affluenti / faro, l' idea. idem, i-266: in quelle
il crin sottile, chi di rosa l' implica e chi di persa, / chi
di barbare sculture cristiane, cavalcavano verso l' altare pesantemente. levi, 1-94: era
lingue], che chia- mavan tutte l' altre barbare. varchi, v-68: quando
latino barbaro [épuiser], io l' avrei detto non apotiare, ma exputeare,
e debolmente lo stampiglia arcade e duramente l' erudito zeno introdussero nel barbaro tumulto del
barbara; odi barbare: a indicare l' imitazione che dei metri classici fanno i
cotanto dilettami, / che temprare amerei l' interna arsura. idem, 16-i-72: la
medico. c. gozzi, 4-108: l' incarco avuto, l'util va ne'
, 4-108: l'incarco avuto, l' util va ne'spassi: / mai fanno
fuori ancora, e guardavano gelsomino con l' occhialino come fosse stato una bestia rara.
dell'arte manoello sacciuti, e cioè l' esperto degli esperti, il barbassoro dei catalogatori
10-9 (495): il giovinetto fe'l' ambasciata alla donna, la quale,
per forza e per arte / da l' isole lontane a un barbassoro. b.
) intervallate e disposte l'una dietro l' altra. calvino, 1-72: a
, 1-72: a quel sibilo, -pensava l' uomo, -il campo minato salta in
all'altra dove più in suo vantaggio l' occasione fosse per invitarlo. 29.
dai panorami. a me, appena l' uomo, o il cane, o la
oggetto di cui un sistema ottico fornisce l' immagine. 30. psicol. campo
30. psicol. campo della coscienza: l' insieme dei fenomeni che si rivelano alla
squadra avversaria. -campo neutro: quando l' incontro avviene in una terza località.
trecento milia di fiorini ch'egli [l' imperatore] avea innanzi ch'egli fosse
, 5-4-33: ben puote allora / l' asciutto campicèllo, il colle, il monte
lento andar d'un rio / a l' aèr dolce de'miei colli toschi.
. il campo santo, fondato per l' arcivescovo ubaldo. lo terreno fue comprato
bambola. manzini, 7-180: l' incontro avvenne in un caffeuccio fuori centro.
la politica le loro lordure, anche l' anima sembrano avergli venduta. 3.
e in che forma avea preso l' abito, e questo più per darli piacere
la larga pista di cemento abbagliante, l' ombra rigida delle tettoie cammuffate. deledda,
gialla,... aspettavano fuori l' uscio della scrittrice. alvaro, 9-222:
dei baronzi; degli occhi, pareva che l' uno guardasse a oriente e l'
l'uno guardasse a oriente e l' altro verso occidente; il naso era forte
gran cose. = cfr. l' etimo di camuffare. camunòca
una camura e uno bello vestito e l' altre cose opportune a l'abito donnesco.
vestito e l'altre cose opportune a l' abito donnesco. = cfr. gamurra
piatto, schiacciato (il naso, l' intero volto). -per estens.:
altezza e figura. varchi, v-78: l' essere camuso, cioè avere il naso
vinaccia, / dominavano i porri e l' insalata. bocchelli, ii-412: brutto,
dissono che io m'ero partito con l' argento del re. bruno, 3-57:
onore militare. boccalini, i-156: frenasse l' insolenze degli sbirri,...
, d'una vera coppia criminale. l' uomo magro, il violento, è un
leggero e pericoloso. io non capisco l' attrazione delle donne verso chi è un
sorella di pieretto, voleva sapere se l' avevo più visto -da due giorni era fuori
quasi, per un momento, ad aver l' aria per bene. ma se apriva
appariva ripulita, senza quel l' aria zingaresca e canaglietta che aveva ancora nella
voleva perché bastardi. 2. l' abbaiare contemporaneo di molti cani; cagnara
, e fa subito una svolta. l' avevo appena girata che sentii il canaio ricominciare
e brilla! trinci, 1-55: l' uva chiamata canaiola rossa comincia a maturare
. targioni tozzetti, 12-8-153: hanno l' avvertenza di non vi piantare se non
bel fico dottato, il canaiolo e l' uva salamanna ». = deriv
conciatori una doccia di legno da travasare l' acqua dallo stillo alla troscia, e
tommaseo [s. v.]: l' usano al plurale: * canalate di
5-5-164: dorica [la colonna traiana] l' asserisce il fabretti per la forma delle
del rosso, 222: fece per isgorgare l' acqua del predetto lago un canale di
. b. davanzati, ii-503: l' acqua v'entra e scorre per tutto il
tra verdi sponde / in profondo canal l' acqua s'aduna. d. bartoli,
reale, / che fa scorno a l' eliso, / per occulto canale / compartito
], / e per opra de l' aere argenti molli, / disdegnando la terra
converrà allora che pensi, chi ne avrà l' incum- benza, a far qualche gran
cattaneo, ii-2-133: il tempo, l' ingegno e il capitale formano lentamente gli
, tutte insomma quelle opere per cui l' intera superfice va facendosi fruttifera ed abitata
altalena, come di fanciulli, / guardiamo l' acqua, 1 primi rami dentro /
pozzetti, 12-1-9: fino a questo luogo l' amo è navigabile di tutti i tempi
che par venga dall'anima, e l' anima leva sopra se stessa, per che
sua piante selvagge, / quasi de l' aspra testa ispido crine. / per
aspra testa ispido crine. / per l' occhio d'un canal distilla e tragge /
canale molto stretto fra un'isola e l' altra, dove correva l'acqua del
un'isola e l'altra, dove correva l' acqua del flusso et reflusso del mare
il mare con uno stagno costiero (e l' acqua vi si muove dal mare allo
vi si muove dal mare allo stagno durante l' alta marea e dallo stagno al mare
delle quali accenna tuttavia di porre sopra l' aria, e di tirar sotto l'
l'aria, e di tirar sotto l' acqua coloro che si fidano delle sue girandole
, tubatura. campanella, 1084: l' acqua si getta per e latrine o
parlando egli dall'un capo d'essi, l' uditor suo dall'altro il sentiva chiaro
d'altra materia, il quale radunando l' acqua che cade sopra gli edilìzi, la
un effetto incomparabilmente superiore, e per l' estensione e per la durata, a quello
per la durata, a quello di tutte l' altre insieme; a segno tale,
truogolo usato in alcuni luoghi per mettervi l' uva per fare il vino. bibbia
e gli alimenti, in cui passa l' aria o altre formazioni anatomiche (nervi,
quanta industria mise / qui [ne l' occhio] l'eterno maestro, quante accoglie
/ qui [ne l'occhio] l' eterno maestro, quante accoglie / vene
diverse e quanti e quali / versano l' occhio ed angoli e canali. d.
camaleonti d'italia, ornandosi anche i nostri l' estate del più vago loro colore,
/ curvo alquanto e cadente / ver'l' omero sinistro, in su 'l guanciale /
/ riversava la testa, / e l' eburneo canal mostrava tutto / de la
scorre la linfa (o la resina o l' aria per l'aerazione dei tessuti)
o la resina o l'aria per l' aerazione dei tessuti). c.
, i cannali e le staffe, l' osso della sepia, la terra da formare
come in una forma, si versa l' oro fuso, o l'argento, da
si versa l'oro fuso, o l' argento, da convertirsi in verghe.
2-589: a siffatto processo [di ricavare l' oro] si fanno in alcuni luoghi
un elaboratore elettronico di dati, collega l' unità centrale con le unità periferiche.
del petto. tasso, 18-20: l' un margo e l'altro del bel
tasso, 18-20: l'un margo e l' altro del bel fiume, adorno /
che compongono, e i canaletti che portano l' alimento al carciofo. redi, 16-iii-121
all'ultimo nodo della coda, fa l' ufizio d'esofago, di stomaco e
capegli, quella ruga, quel canaletto sotto l' occipite sono di suo padre, ma
squallido come un calvario spianato. « l' aquila romana » è sola, in disparte
scroscio del boite sfociando dal canalazzo su l' altra ruota muscosa. = lat
son con masse di letame, / ma l' aria è ben salubre e non infame
un sacco leggiero a mano, e l' altro peso in spalla, uscì.
regione: aprirvi un sistema di canali per l' irrigazione. stuparich, 5-58
o per poterne utilizzare le acque per l' irrigazione). boccardo, 1-371
la scorrevo tutta [la montagna] con l' occhio, dall'alto in basso,
una cananea dalla mattina alla sera, l' ultima del paese, e la più subbissata
, con foglie palmatosette dentate raggruppate verso l' alto, infiorescenza maschile a pannocchia ampia
umidità e grassezza. garzoni, 1-486: l' istessa fatica quasi si pon nella canape
poi, e le perle, e l' oro non parmi che sieno materiali molto acconci
lo so. / ondeggiante di canape è l' infido / piano che sfugge al curvo
. idem, 309: era giunta l' ora / di seminar la campa. bacchelli
navi. muratori, 7-ii-37: dopo l' infanzia del mondo sempre furono in uso
... / e la canape l' inonda, / disfacendosi il pennecchio, /
divoratrice di corvi;... e l' aquila l'avrebbe inghiottito come un chicco
corvi;... e l'aquila l' avrebbe inghiottito come un chicco di canapa
per il colore delle foglie, per l' achenio più piccolo, ecc. (ed
, i-509: a volte, sotto l' ombra dei canepai, si udiva il subito
e le canepaiole a lunghi sciami per l' aria. canapaie, sm.
di risi e di scherzi allor che l' ombre / abitar gli fu grato ed
662: giunto nella sua cameretta, l' autore si abbandona spossato sopra un canapè
con li fondi larghi, e uno sotto l' altro con la sua canapiera alla damaschina
canapière, sm. chi esercita l' industria della canapa. canapièro,
il sasso, vi si lega e con l' argano si tira su. colletta,
a'riguardanti quasi una rotonda palla ne l' aria, ne ingegnavamo di avere duo o
. verri, i-369: fa commovere tutta l' umanità la scena della seconda tortura col
mani le faceva ripiegare sul braccio, mentre l' osso dell'omero si dislocava dalla sua
con quella crudele aggiunta del canapo, l' infelicissimo disse: « v. s
finché in levante / a risvegliarsi incominciò l' aurora. d. bartoli, 40-i-478:
sacchi d'aria e con le botti / l' aiuta, con i canapi la fascia.
partita di canarie. tassoni, 5-33: l' armatura dorata e rilucente / con sopraveste
una canaria. marino, 7-74: per l' ampie logge e su i fioriti palchi
: ben parria... / sotto l' infausta forca un impiccato, / quando
impiccato, / quando 'l boia li dà l' ultima stretta, / cori ridotto da'
a primavera / come il ciclame e l' ulivella odora! d'annunzio, v-1-358:
: la povera donna venne fuori per l' ultima, tutta rinfagottata nel suo scialle d'
berni, 117: io stava come l' uom, che pensa, e guata
perché burlomi / di lui talvolta, l' ha per male, e dammene / certe
nel 1808) con cui si indicava l' andatura comica delle anitre: * dimenio del
sia di carte tinte, acciò non l' abbi a cancellare, ma mutare il vecchio
tutto ciò che la lingua sa dire e l' arte sa fare: tutte le dita
castiglione, 80: si vede chiaramente che l' uso più che la ragione ha forza
introdur cose nove tra noi e cancellar l' antiche; delle quali chi cerca giudicar
che non fanno quegli che da principio l' hanno fondata; e lasciandola meritereb- bono
mi aveva fatte pompeo; e missomi l' arme indosso e accanto, me ne andai
, / la memoria di noi, l' amor, la fede / sia mai possente
la fede / sia mai possente a cancellar l' oblio. idem, vii-105: quando
contra'propri figliuoli, pregiavasi di cancellar l' odiata stirpe di lieo: e uccisa
grande. goldoni, iii-66: quando l' uomo si pente, la virtù del pentimento
. siffatto dubbio cancellò dall'anima mia l' odio che il suo primo aspetto m'
fu cancellato, dal cuore della viaggiatrice, l' unico rimorso. svevo, 3-570:
quel sorriso lieve disperdere su quella bocca tutto l' oscuro contrasto dell'espression primitiva, cancellar
qualunque traccia che a lui potesse parere l' indizio d'un consentimento o d'una
... per domani; pur con l' oscura coscienza che domani potrebbe addirittura cancellare
era messa a ridere, come per cancellare l' impressione di una cosa troppo solenne,
porco not. di cancellare la carta de l' affìcto predetto. 4.
non gli uccelli rapaci che sempre entrano con l' alie aperte. marino, 14-184:
natura glielo consentiva, e la serenità e l' equilibrio. 9. locuz.
dai principi, parte dai mandati del- l' imperadore, de'quali il maggiore, e
allargò per il cielo e ne vibrava l' immobile cancellata delle baionette, con vaga
un altro ordine d'architettura posò tutta l' opera di bronzo sopra certi pilastri doppi,
fratelli, la carne della vostra carne, l' angoscia della vostra angoscia; ridateli
è un continuo formare pagine nuove che l' uomo scarabocchia di sé. e quante indecifrabili
di cucina. tommaseo, ii-460: l' autorità della sede romana, alla quale quanto
crebbe il potere cancelleresco, tanto più l' unione in ispi- rito con le chiese
, amministrazione retta da un cancelliere; l' edificio, il locale che lo ospita
lo ospita. -in età medievale, l' ufficio ove venivano redatti e rilasciati i documenti
la sua buona vita e fama papa eugenio l' ebbe in grandissima riputazione, ed ebbe
la corte più tempo, e resse l' ufficio della cancelleria. machiavelli, 535
5-669: all'italia è stata offerta l' occasione di diventare un grande popolo non appena
-per simil. guerrazzi, i-253: l' altro accusato era un prete, un
e librarie erano in luoghi convenevoli verso l' oriente. 3. il complesso
cancelliere. cancellierato, sm. l' ufficio, la carica di cancelliere
magistratura, di un'amministrazione; nel- l' amministrazione della giustizia, ausiliare del giudice
di documentarne le operazioni, di certificare l' autenticità dei suoi atti, nonché di
o di cancellieri di pretura nel compilare l' inventario di una eredità abbruciano le scritture
alle lettere. machiavelli, 736: l' officio del gran cancelliere è merum imperium,
cittadinesche possa servirli, a'quali dando l' ufficio di scrivere e di trattare alcune
finanze. malispini, 1-125: l' arcivesco di magonza cancelliere della magna.
federigo. l. adimari, 1-13: l' uno [era] gran generale,
[era] gran generale, e l' altro gran cancelliere di lituania. vico,
gonzalo fernandez di cordova, che comandava l' assedio di casale del monferrato, faceva
reverenza anche perché, miope, ne legge l' intestazione. 5. sf.
sente una certa visibilità fra l' esterno e l'interno; può
sente una certa visibilità fra l'esterno e l' interno; può essere mobile per
o ricinto per formare separazione o impedire l' accesso da uno ad altro luogo.
, io77: scorgemmo da la via l' imperatrice / da i cancelli a guardarci
vanissima ippocrisia. imbriani, 1-64: così l' alme- rinda potrebbe vivere secondo i suoi
sul porto militare, come io sentii l' aria e l'odore del mare,
militare, come io sentii l'aria e l' odore del mare, e tutta la
, termine. pallavicino, 1-195: l' altra gran fiaccola che ne accende il
, diceva il babbo, « trovando l' amatore, anche cento e più mila »
: ben tornato chi li ciberà lautamente, l' umano che s'occuperà di loro e
quelle che hanno la proprietà di determinare l' insorgenza di una lesione cancerosa (le più
d'affermare che non riuscisse benefico [l' argento vivo] eziandio nei casi cancerosi
ch'ella si chiami erba cancri per l' effetto mirabile che fa ne'cancheri e in
che fa ne'cancheri e in tutte l' ulcere cancherose. g. c. croce
s'ingenera il canchero, ed allora l' umor melancolico è chiamato atrabile. carena
medicamento si potea curare, che con l' unguento corrosivo della molta severità spagnuola.
guasta facilmente. giusti, ii-81: l' unica mia paura è di rimanere un
morto ». aretino, 1-201: appostato l' ora del giuocare dei poltroni, ordinarono
maniera a sentirlo che i cancari e l' anguinaie volavano per tutto il cielo di quel
, 1-76 (180): disse che l' era una asinità, mandandoci cancheri e
. « il canchero! * / dice l' aquila « or credi a baie simili
or costì proprio / t'aspettav'io; l' è unguento da cancheri. varchi,
! un unguento da cancheri! -e l' altre che son elleno? sì ch'
ella si chiami erba cancri, per l' effetto mirabile che fa ne'cancheri e
che fa ne'cancheri e in tutte l' ulcere cancherose. garzoni, 1-115: lasciarono
ponte dell'ammiraglio; si diceva che l' avremmo visto ancora a cavallo dinanzi a
. idem, 8-247: ha [l' indole settica] fatto gangrenare le piaghe
corrompere il resto del corpo? e l' uomo a cui è cancrenato il cuore non
. cecco d'ascoli, 2602: l' ostrica quando v'è la luna
manco: / così 10 cancro l' ostrica manduca. pulci, 14-65: vedeasi
pulci, 14-65: vedeasi il cancro l' ostrica ingannare. -figur.
petto più forte; seppia che intorbida l' umor più chiaro. 2. astron
cancro avesse un tal cristallo, / l' inverno avrebbe un mese d'un sol dì
: lo idaspe, il gange e l' indo agiaceranno / là sotto il cancro nel
, quando i giorni son maggiori de l' anno nel fine del crescimento. cellini,
per via linfatica, si riproduce dopo l' asportazione chirurgica e determina nell'organismo colpito
, il fuoco di san lazaro, l' erisipile, le formiche. redi, 16-ix-234
di patimento, dal giorno in cui l' insonne cancro incominciò a morderlo per finirlo
. e fu questa idolatria che perdette l' italia. anche oggi è questo il cancro
della coltura. serao, i-1088: l' assistito [dagli spiriti] è un cancro
scarsi, poco usati a ricorrervi quando l' abitudine e il comodo li avvezzava a
il loro essere reale, scheletrico, e l' infinita complessità della vita. =
panzini, iv-105: 'candéggio ', l' atto dell'imbiancare le tele ed i
inmantanenti / si parte e piange sentendo l' ardore. bonagiunta, ii-321: candela
uomini molto eccellenti che, cercando acquistare l' ultima felicità, avendo la chiarezza del
paternostri, ed infilzando avemarie, dopo l' avere fiutate tutte le chiese, spierei
foglia in foglia, cioè una superficie appresso l' altra. f. f. frugoni
curioso è il vedere come, accostandosi l' ambra già strofinata e calda a quel
. vallisneri, ii-234: appressate fra l' una e l'altra, in proporzionata
, ii-234: appressate fra l'una e l' altra, in proporzionata distanza, un'
lume. berni, 120: raccontate l' abisso che s'aperse / poi che
fitte ora più rare / le luccioline avanti l' uscio nero. / quante candele c'
interna, a carburazione e policarburanti, l' organo dove si formano le scintille che determinano
dove si formano le scintille che determinano l' accensione nei cilindri. panzini, iii-386
di un rubinetto, serve a filtrare l' acqua che da esso sgorga.
a san giovanni, che sbiancavano lente / l' orizzonte. levi, 1-108: ed
lanterne. angiolieri, 19-3: l' amor, che m'è guerrero ed ene-
: di sfuggita, in modo che l' oggetto appaia migliore di quanto non sia
le candeline restano accese (una dopo l' altra), possono i concorrenti gareggiare nel
o due lontana dalla superficie, e l' altra ritenga in mano, pur dentro
cappucci calati accendevano le candeluzze per recitare l' ufficio. = lat. candéla,
oscillazione di riverberi invase d'un tratto l' oscurità della navata, fece brillare l'oro
l'oscurità della navata, fece brillare l' oro dei candelabri, le canne dell'
candelabri di smeraldo, eretti / verso l' azzurro a render grazie a dio / dator
bruno, 43: rimane perplesso su l' enigma; perché o più o meno
gomma, usato in ostetricia per provocare l' aborto. g. del papa
e molto aver cooperato ad offendere viepiù l' uretra istessa. 2. farmac.
al naso. pasolini, 3-237: l' arietta fredda che ogni tanto soffiava in
candellieri di marmo, e nel mezzo l' arme di papa giulio. anguillara,
anguillara, 12-116: un candelier sopra l' altare acceso / con tutte e due
di feriti lungo i muri superstiti, l' altare per noi non ebbe più candellieri
candeliere acceso, la città situata sopra l' alto monte in prospettiva di tutti.
erano basse, verso agnone, e l' orizzonte tutto irto di punte nere al
pananti, i-304: io non voglio esser l' amante tradito, / esser quello che
dante, par., 30-54: sempre l' amor che queta questo cielo / accoglie
si è ber tempo a cannelora / de l' inverno semo fora, / ma si
si piove o tira vento, / de l' inverno semo drento '(a roma
a forma di pioletti si formano dove l' acqua cola o stilla. pea, 1-42
ugurgieri, 1-97: alcuna volta [l' etna] manda al cielo nuvola oscura
carducci, 1045: nel gran cerchio de l' alpi, su 'l granito / squallido
f. if. frugoni, xxiv-956: l' argento suol far candido e candidato anche
rodi carlo v diede a'cavalieri rodiani l' isola di malta in feudo del regno delle
due sicilie, al cui re dovesse l' ordine in ogni anno, per segno
2-46: tu non aresti saputo se tu l' avevi ad annoverare tra i candidati,
elettorale o a un ufficio, per l' eventuale elezione o per la nomina a una
rinunzia anco alla candidatura, posso dirti l' animo mio colla libertà dell'uomo sciolto
parlamento della nazione, dopo che io l' ebbi accettata, io né a voi mi
da candidato2. candidézza, sf. l' essere candido; candore, bianchezza intensa
18-19: destre candide sì, che l' alabastro / in candidezza mai, mai
una candidezza, com'era la sua, l' abbia posta in luogo di salvazione,
n-iii-1079: il camaleonte appresso plutarco significa l' adulazione, perché prende i colori di tutte
tempo la candidezza di un fanciullo e l' ardore di un giovine. panzini,
, 190-1: una candida cerva sopra l' erba / verde m'apparve. boccaccio,
dico che il bianco che termina con l' oscuro fa che in essi termini l'
l'oscuro fa che in essi termini l' oscuro pare più nero, ed il bianco
ha un certo splendore, com'è l' avorio; e bianca è quella che non
. tassoni, 4-41: già avea l' usbergo, e subito s'allaccia /
usbergo, e subito s'allaccia / l' elmo con piume candide di struzzo: /
xxiv-790: vide sì chiara in essi l' effigie sua, che potè scorgervi come
limpido, e dove colorito; e l' erbe lattaiuole, e singolarmente la bambagia
latte candidissimo e vischioso, come pur l' era quel che mi dava tutto il gambo
f. f. frugoni, xxiv-956: l' argento suol far candido e candidato anche
il biondo, il nero, e l' odiato rosso. alfieri, i-208: un
, da la cui bocca, / tra l' ondeggiar de i candidi capelli, /
la luce candida e vermiglia / de l' altro giorno aperse l'emispero, /
vermiglia / de l'altro giorno aperse l' emispero, / rinaldo l'arme, e
giorno aperse l'emispero, / rinaldo l' arme, e il suo baiardo piglia.
a me riluce, / che guida pur l' alme di gloria ancelle. chiabrera,
d'iride fiammeggiante e vaga in vista / l' opposto lin diversamente tinga. leopardi,
, 23-138: forse s'avess'io l' ale / da volar su le nubi,
. tornielli, 476: prima che l' alma con candido volo / scendesse a
, / girò là in ciel per l' angebche sfere / a corre baci da tutte
candido coro di vergini / danzando cingere l' ara d'apolline / alta ne'rosei
obvo e cantavano. gozzano, 12: l' ottuagenario candido e robusto / viene alla
disdegnando sottragge, / e preme in fuga l' odorate spiagge. 5.
me stesso, / già che purgato l' ho da molti errori. tasso, 6-1-6
innocenza. marino, 218: lieve è l' aurea catena a tante offese / vendetta
candidissime verità, s'aspetta il vendicare l' offeso onor mio ed il vostro tutto
deba più candida sincerità era dogma principale l' orrore aba bugia, e che la
deba benedizione cristiana si diffondeva per tutta l' aria da quebe selve, come se
rosa, il minio del garofano, l' incamato del papavero, il candido del
girasole, b ebestro deba viola, l' azurro del lin fiorito, e che non
candidette mani, / che balenan fra l' ombre albor di neve, / move su
, ii-54: il fero padre / l' afferrò, la trafisse. eba cadeo /
, il milesio, il leucadio, l' acanzio, il corfiotto, e tutti quei
zuccherina (e ne è cosi impedita l' alterazione). salvini, 41-419
era ancora a tempo di plinio venuta l' usanza del candire. carena, 2-292:
una cartella, ove come dio vuole l' ho ritrovata oggi. = deriv
inverno, quando fa bel tempo, l' aria è puro diamante... la
via. d'annunzio, v-2-485: l' officio suo più meritorio era di provvedere
. della valle, 5: se mirate l' oro e i bei candori / de
candori / de la veste e de l' ali, / già direte fra voi ch'
rispose: « eh! io fo l' orecchio del mercante *. d'azeglio,
volta messasi in viaggio col candore e l' ostinazione della gente semplice, più nulla
ostinazione della gente semplice, più nulla l' aveva trattenuta. 3. figur
, la notte si nasconde / ne l' ombre di se stessa / più nere e
isso candore. 7. l' immacolato splendore degli angeli. tommaseo,
numero di razze, classificate, secondo l' uso a cui sono destinate, in
; da ferma: avvezzato a puntare l' animale, per dar tempo al cacciatore
da presa: che afferra coi denti l' animale. monte, v-307-8:
, 222: farà stomaco a chi l' udirà e riuscirà a punto quell'asino,
da qualche cascina isolata, vagando per l' aria, lamentevole insieme e minaccioso.
rajberti, 1-51: la fedeltà e l' amicizia danno per tipo inevitabile il cane
è chiuso. un contadino / socchiude l' uscio del tugurio al cane. d'
annunzio, ii-822: vanno i cani tra l' èriche leggere / con alzate le code
, se i nemici venissero, e l' occhio dell'intelletto dormisse il cane abbai.
questa gente imita: / cardone è l' uno, e come cane abaglia; /
la pessima qualità di un oggetto, l' intensità di certe sensazioni come la fame
fame e il freddo; per accrescere l' energia e l'efficacia di molte imprecazioni
freddo; per accrescere l'energia e l' efficacia di molte imprecazioni. boccaccio
ingiuriosa. angiolieri, 106-7: l' altrier li chiesi un fiasco di raspeo,
li altri cani, cioè irosi: l' iroso s'assomiglia al cane. maestro alberto
monti, x-3- 167: io l' ho visto di funi avvinto e stretto /
ma io non voglio sporcarmi di più l' immaginazione pensando a questi cani poetici. v
era prevedibile, si decisero a dar l' offa al cane più grosso, giacché l'
l'offa al cane più grosso, giacché l' accontentarli tutti due o il rappattumarli non
si accesero i micei e, chi l' aveva a ruota, calò il cane.
calò il cane. fagiuoli, 3-2-152: l' istru- mento più reo dell'archibuso /
in bocca a lui si pone / l' empio sasso, che il fuoco ha in
stella, ne'cui denti curvi imbocca l' estremità di un braccio di essa lieva,
essa lieva, allargato e fesso; l' altro braccio è il manico, e serve
robusta lama d'acciaio, che costituisce l' organo tagliente negli allargatori dei pozzi delle
maggiore: costellazione non molto estesa sotto l' equatore, comprendente circa 55 stelle visibili
: piccola costellazione vicina all'equatore tra l' idra e il liocorno, con sole
. sassetti, 204: ma l' una d'esse [stelle] con quella
e segue un cane, / che non l' aggiunge mai, né si rimane.
. fagiuoli, 3-6-83: o pur l' esortazione rivolgete / verso del sirio can
, e da lungi folgorar, siccome / l' astro che cane d'orion s'appella
d'orion s'appella, / e precorre l' autunno. b. croce, i-2-46
quello di chi dividesse (per adottare l' esempio spinoziano) il genere * cane
, in pasto ai cani: simboleggia l' atto più crudele, più spregiatore che
, accanitamente. iacopone, 14-14: l' ira sì lo fa ensanire / corno cane
il tremar dal gelo, il morir per l' eccessivo caldo... è riputato
quella. note al malmantile, 2-591: l' uso nostro è di dire: non
. non ha cane che lo soccorra o l' aiuti. e questo, perché il
1 (22): aveva passata l' età sinodale dei quaranta, rimanendo celibe per
fosse trovata in punto di morte e l' avesse fatta chiamare al capezzale, ella
al capezzale, ella, certo, l' avrebbe lasciata morire sola come un cane,
, 59-42 (v-83): per questo l' uno e l'altro era rimaso /
v-83): per questo l'uno e l' altro era rimaso / addietro alla campagna
: levarsi mena il can per l' aia '. buonarroti il giovane, 9-465
trattato crudelmente. berni, 154: l' altre [anticaglie] non sono intiere:
lippi, 12-53: perciò con incantesmi l' ha nascoso, / facendo come il can
* esopo: lasciare il certo per l' incerto. note al malmantile, 2-685
malmantile, 2-685: lascia il proprio per l' appellativo... lascia il certo
... lascia il certo per l' incerto. si dice anche far come
amore / e pazienza avete sopportato / l' impazienza mia. -uom dabben mio,
ha volsuto menar seco madonna apollonia per l' uscio di dietro, come da lato
di casa con la fanciulla. -far l' erba ai cani: fare un lavoro inutile
a oche, / menare il can per l' aia, per servire / l'amico che
can per l'aia, per servire / l' amico che possiede. lippi, 6-94
e co'suoi punti mena il can per l' aia. baretti, 1-314: senza
: senza più menare il can per l' aia, ecco quello che oggi vi voglio
quegli ninnola e mena il can per l' aia. guerrazzi, i-189: da parecchie
, e fin qui menate il can per l' aia, esponendomi al rischio di scomparire
facendosi vento e menando il can per l' aia. soffici, ii-349: seguitammo
traccheggiare, a menare il can per l' aia. -morire come un cane
-morire come un cane: senza l' assistenza religiosa. bandello, 1-6
. che volesse aver qualche cura de l' anima, a ciò che egli come un
nel banco dinanzi, gli avanzi di tutte l' usure, e di tutti i rubacchiamenti
non rammenta / che forte impresa è drizzar l' anca ai cani ». l.
, la discordia fra i cani: l' odio, la discordia seguitano a regnare
ingannare. varchi, 24-37: ella l' arà errata: i cani portano le
balestre? -la luna non cura l' abbaiare dei cani: le persone di
: una volta corre il cane e l' altra la lepre. 19.
canino o la passerina non faccia subito l' epinicio. pananti, i-292: la
molti popoli orientali. -gran cane', l' imperatore della cina (secondo marco polo
buon beccaio rosso ed aitante / l' entragno d'un vitello / infilò s'una
dei campi flegrei, egli aveva inconsapevolmente l' anima religiosa dello statuario atenese intento a
, / m'apristi il colpo de l' alta faretra / che a torto piango e
2. bot. di colore biancastro (l' organo di una pianta, perché ricoperto
con 1 fiori degli aranci ad aguzzarmi l' appetito, nel condirgli come le mie
la pempinella, il dragone, con l' altre di più di cento ragioni erbe,
. marin. anello di cavo ottenuto con l' impiombatura dei due capi, che serve
fe derisione, / ch'entr'un canestro l' apese ad un balcone; / ogno
: et son carche le travi, e l' arche piene, / colmi i vasi
di fior tutto il canestro, / l' aurora vi facea vermiglio e bianco. d'
simili a grandi canestri natanti, spandendo l' odore degli orti insulari su tacque.
poesia che nel convegno delle eleganti dove l' odore del muschio, il lampeggiar delle
-canfora artificiale: si ottiene facendo agire l' acido cloridrico sull'essenza di trementina;
e tomo. montale, 23: l' odor della canfora non fuga / le
sfarinano nei libri. 2. l' albero che fornisce la canfora. alvaro
santonico, che si tiene ch'ella sia l' agerato di dioscoride. canforato
d'annunzio, v-2-838: nella scuderia, l' odore dello spirito canforato come al tempo
tommaseo [s. v.]: l' acido che si prepara dalla canfora
del giappone, ma coltivato in tutta l' asia orientale).
cristallo ha due visiere, / che l' occhio illude e 'l buon giudicio appanna
giacolor la spoglia ha mista, / che l' apparenze ognor muta a la vista.
colori iridescenti che appaiono diversi secondo l' angolo dal quale sono osservati.
e volendolo fare cangiante, va'lavorando sopra l' oro di che colore ad olio
de'medici, 545: cacciata fugge dinanzi l' aurora: / l'aer già
fugge dinanzi l'aurora: / l' aer già spoglia la cangiante vesta / e
/ e vestesi di luce che l' indora; / di negro quel che sanza
celestro di sotto. tassoni, 5-33: l' armatura dorata e rilucente / con sopraveste
tutti i campi. pea, 1-23: l' abito nuovo di seta cangiante, col
in fioriture nuove. boine, i-24: l' oggi è, via, come una
acqua molto piacevole; e se bene l' è colorata, la diviene d'un colore
io so, a volta a volta investigando l' acqua di fonte la cenere di forno
anonimo, ix-939: e quando il re l' udì, cangiò il colore / e
e più da quelle nazioni che posseduta l' hanno più lungamente, la nostra bella e
e muda, / la morte e l' alma insiem ognor fan prove, / la
alfine. tasso, 17-95: l' alba in tanto sorgea, nunzia del sole
. / stelle son viste con l' accesa chioma. marino, 206: cangiar
invano / cangiar desio: / l' istesso ircano / sempre sarò. goldoni
. guittone, ii-233: conquis'è l' alto comun fiorentino / e col senese
tal modo ha cangiato, / che tutta l' onta e 'l danno, che dato
/ li rende e tolle il prò e l' onor tutto. idem, 3-52:
par., 6-9: e sotto l' ombra delle sacre penne / governò 'l mondo
4-70: misera! ed a qua- l' altra il ciel prescrisse / vita mai grave
, 3-318: non si corrompe [l' universo]; perché non è altra cosa
è un ministero di giustizia, e l' uomo un sacerdote di essa, e
mi par di vederla / più de l' usato suo cangiata in vista / ché ridente
, i-108: al pari di vedere l' amicizia antica, corroborata con beneficio tanto
feron troppo i queruli ricinti / ove l' arti migliori e le scienze / cangiate in
volea ferir don quadro, / e ferì l' imperator; / passò il manto,
, e massime la più di tutte l' altre fulgente, dico la canicola.
circolo è tirato, due volte segando l' equinozziale nel centro del sole, le cui
san lorenzo, che la canicola sfogava l' estrema sua forza, e il cielo sfatto
d'azzurro, pompando dallo zaino di ferro l' acqua cilestrina. 3.
m'ha balestrato in capo, e ne l' orecchie interne m'han soffiato i sette
f. f. frugoni, xxiv-995: l' onniforme proteo, trasformato in cicala e
/ vider di francia ed or sotto l' accesa / ferza canicular son traversate /
avrebbe spaurito perfino i cani, mentre l' ortaglia e le frutta maturavan forte,
. onofri, 87: mentre l' inverno gela entro la zolla, / agli
, / agli antipodi suoi canicoleggia / l' estate che di gialli arde satolla.
[di lui]... l' anima arrubinata di un fiasco di canina.
calco dal greco); cfr. l' etimo di canino. caninaménte, avv
: infuriò de le canine brame / l' ingordigia natia l'offesa dea, / e
le canine brame / l'ingordigia natia l' offesa dea, / e per doppio
quando debbo consegnarlo alla nuova padrona. l' appartamento canino è pronto? pirandello,
quantità della canina gente. meditazioni sopra l' albero della croce, 41: pilato con
ignudo. b. davanzali, i-324: l' italia e le pro- vincie con le
dolor intenso, la rabbia canina che l' assalì, quando vide che l'imperio romano
che l'assalì, quando vide che l' imperio romano, con carico tanto grande
la fame che per la filosofia (benché l' una e l'altra fusse in lui
la filosofia (benché l'una e l' altra fusse in lui canina) era stenuato
con i capelli molto radi, con l' occhio biancastro, con i due canini
/ labbra e commista ai baci / l' asprezza dei canini. -muscolo canino:
straparola, 13-4: avenne che tra l' altre mosche ve n'era una canina,
della barba e delle chiome, e l' aspetto senile del negromante, pietosa ritrasse
chioma / deforme di canizie, / e l' anima già doma / da i casi
veneranda. gozzano, 37: nonno, l' argento della tua canizie, / rifulge
andatura / destrier gentil, che ne l' andar paleggia. / tranne il ciglio
figli. de sanctis, iii-27: l' inferno a quest'ultimo punto [nel pozzo
serao, i-334: un giorno o l' altro, io temo che questo vecchio
canizza, sf. muta di cani; l' abbaiare alto e insistente, rabbioso,
anco il soffione aizza, / e l' opera diventa una canizza. d'annunzio,
mobili con le cime e col fusto, l' incurvarle è un cari carle
853: né tuoi figli ora lava / l' eurota sonante di canne, / e
e non li bea nelle nove capanne / l' arguto eptacordo. d'annunzio, ii-618
. d'annunzio, ii-618: ecco l' isola molle / intra du'ami,
/ cuna di carmi, / ove cantano l' estate / le canne virenti / ai
questa canna toccate, e basta; come l' avete tocca il voto è sattisfatto,
e a voi vale come se di nuovo l' avessi, fatta dal ceraiuolo. leonardo
rinnova e si fortifica ognidì; e l' effetto si vede a un soffiare di vento
si perde a un tratto la vite, l' uva, la canna e la fatica
battista, i-422: le fatiche del bue l' agricoltore / copulando a le sue,
coi tramezzi di lunghe canne legate insieme l' una stretta all'altra come stuoie. risentiva
una stretta all'altra come stuoie. risentiva l' odore di canne secche in quella purezza
: esci pedestre a respirar talvolta / l' aere mattutino; e ad alta canna /
cravatta, la canna di bambù sotto l' ascella. -ant. bastone di comando
e misura el tempio di dio e l' altare; e quelli che vi so'dentro
stanno appesi i fili, gli ami e l' esca, e gli uomini saltano.
odor fresco di pesce marino con l' aura / venir a buffi. e.
: la vasca è assai grande / e l' acqua v'è fonda quattr'uomini
. franco, ix-191: sparsi per l' ombra, siedono i pastori, / e
aurato scettro / ti fai signor de l' eliconio fiume, /... /
. tasso, n-ii-473: da spagna l' origine d'alcuni altri giuochi potreste trarre,
canna. marino, 5-57: prende l' arco pian pian, da l'erba sorge
prende l'arco pian pian, da l' erba sorge, / e 'l miglior
/ tende prima la corda, indi l' allenta, / e la canna ferrata innanzi
grande d'acqua, com- mune a l' una fonte ed a l'altra; e
mune a l'una fonte ed a l' altra; e di qui, per canne
aprire e serrare, si dà e toglie l' acqua a ciascuna. marino, vii-362
'. canale chiuso per il quale l' acqua cammina nei condotti. dicesi altresì
chiamati canne, e servono a elevar l' acqua della tromba ai piani superiori della
dello strumento. leonardo, 1-343: l' anima mai si può corrompere nella curuzzion
del vento ch'è causa del sono de l' organo, che guastandosi una cana no'
armoniose canne taciturne, / e senza l' immortal vittima l'are. carena, 1-16
, / e senza l'immortal vittima l' are. carena, 1-16: 4
, iv-2-156: una suora salì su l' organo. subitamente dalle canne armoniche il fremito
non per questo voglio disperarmi ed abbandonar l' impresa, anzi voglio sperar che queste
mette in vista, ed è piuttosto l' organista che sa toccare opportunamente 11 tasto
, si movesse per la canna, l' artiglieria portata dalla terra passerebbe nel sito
penso, che chi da prima nominò l' archibuso, si movesse dal vedere,
suol far la balestra, o l' arco. redi, 16-iv-25: nel fondo
., 23 (395): vide l' innominato andar verso un campo, prender
sua carabina, poi per la cigna con l' altra, e... mettersela
nimici. carducci, i-1350: se l' italia avesse a durar tuttavia come un museo
cui soffia il vetraio), mentre l' altra estremità è allargata (per farvi
, con certe canne di ferro con l' alito de gli uomini. garzoni,
corpo liquido, e pesante quanto è l' argentovivo, stia fuor di luogo sopra
... s'alza o s'abbassa l' argentovivo. ojetti, ii-622: il
canna *, quando il contesto escluda l' ambiguità, tubo di stagno lungo circa due
) lasciato nello spessore dei muri per l' uscita del fumo dai camini. -canna
nei muri (e in comunicazione con l' esterno) per aerare locali con insufficiente
si faranno larghe, vagando per quelle l' aria, caccierà il fumo all'ingiù e
come s'è detto, questi occhi l' esito nelle canne dei cammini, l'aere
l'esito nelle canne dei cammini, l' aere, che entra per loro,
piani d'una casa si facevano prima verticali l' una avanti l'altra: cosicché quella
si facevano prima verticali l'una avanti l' altra: cosicché quella del primo piano era
occhi e doglia de fianco, e l' apostema al canto manco. fra giordano,
. sacchetti, 49-94: se ce l' avesse a punire, la lingua con
vena. crescenzi volgar., 1-2: l' aere freddo... indebilisce i
il giorno, o sei, l' avide canne. straparola, 1-2: se
morto. caro, 2-589: così l' ardir di quelli animi accesi / furor
linci, di lupi e leopardi / l' ingorde canne a satollar serbate. foscolo
ch'io credo che un dì o l' altro il rasoio gli caderà di mano e
a brani / le spinge dentro a l' insaziabil canna. /... /
mi cacciavo tra le zampe, e l' afferravo per il collo, e stringevo stretto
2-152: letizia ritornò felicissima a cantare. l' oro delle sue canne si è affinato
] distese sono il miglio, lo stadio l' atto, o minimo, o quadrato
. 1 s. un. per portare l' olio detto d. n. e
, i-286: ognun quel mio ronzin tanto l' affanna / che diventar me l'ha
tanto l'affanna / che diventar me l' ha fatto una canna. pirandello,
vane: invece di acquistare saggezza con l' età, divenire sempre più leggero e irresponsabile
. marino, i-163: chi manda l' opere sue a stampar fuora, dove
. nelli, 9-3-8: poffare, come l' ha dipinta bene! mi ha ingannato
grandezza di questa fanciulla, era grandissima fra l' altre fanciulle, et egli era un
, e disarmato, quello che con l' ordine e con le armi difficilmente gli doveva
mèl sì dolce, ch'assimilia / l' ambrosia ch'alcun dice pascer giove; /
: anzi coverte / fien di stragi l' europa e l'altra riva / dell'atlantico
/ fien di stragi l'europa e l' altra riva / dell'atlantico mar, fresca
la scorza fende, / questa a l' indica canna il crin dispoglia. viani,
e i pah delle viti per farvi l' uova. = deriv. da
, che fòle, / con l' umiltà, ch'è vertù sì verace,
zucchero. buonarroti il giovane, 9-601: l' estrar del sugo della cannamele / con
, del pompeimo e della cannamele, l' equivalente nostro per vivere sani e giovani
'miele 'per * zucchero secondo l' uso antico). cannamusino, sm
, di cui una è tenuta orizzontale e l' altra verticale, a piombo.
a cannapiombata è un'operazione colla quale l' agrimensore misura un terreno variamente curvo,
la fronte, il suol con l' ugna. = deriv. da
raro fischio d'uccelli palustri, rompeva l' alto silenzio di quella deserta pianura,
beltramelli, iii-1051: [sedeva] presso l' acqua... e batteva il
le piante caprigne e scrignute s'intende l' asprezza degli scogli e delle montagne: per
fistula cerata di più cannelle si accenna l' ordinata armonia de'cieli. d'annunzio
terminale del tubo di una conduttura per l' erogazione dell'acqua per uso pubblico o
: ella / avea sete, e l' acqua è fresca e bella: / smonta
cocchi, 8-51: può prendersi [l' acqua] da ima cannella che fa continua
il tutto, dicono cannella per dire l' intero arnese, cioè la cannella propriamente
fa che io ometta qui di registrare l' inutile francesismo 'robinetto ', che
sottostanti che avean forma di sarcofaghi posti l' uno accanto all'altro, ornate di
e boccali e boccalette... e l' albana brillò nei bicchieri a calice più
piombo, per la quale vi si metta l' acqua. crescenzi volgar., 11-4
. crescenzi volgar., 11-4: l' acque de'pozzi e de'condotti,
di piombo. caro, 12-i-106: l' altra parte di questa canna, la quale
quale è una cannella piccola, porta l' acqua sopra la volta del nicchio.
voglia insieme stiéno, / e gettin l' acqua per una cannella; / non si
straparola, 11-3: io sto (rispose l' acqua) ne palludi più bassi,
. e. danti, 1-174: l' asse della sfera sia bucata a guisa di
cannellùccia, per potere con essa trovare l' altezza del sole e delle stelle in
., la cannella e 'l zénzero; l' altre vi sono portate, come le
, 34-39: chi mai dirà che l' acqua di cannella e di fior d'
mortella e i vini spiritosi e gagliardi e l' aceto e mille così fatti liquori,
: anzi coverte / fien di stragi l' europa e l'altra riva / dell'atlantico
/ fien di stragi l'europa e l' altra riva / dell'atlantico mar,
panna frullata! 2. l' albero della cannella. giamboni, 2-57
giamboni, 2-57: in quel paese cresce l' incenso, e la mirra, e
il color vario. garzoni, 1-325: l' arabia felice... paese fertilissimo
calamo aromatico, il legno aloe, l' incenso et altri aromati. pascoli, 1-888
.. persino la cannella, persino l' ebano, persino la palma da cocchi.
sistema di cannelle (per far defluire l' acqua di una fontana); scannellatura.
. caro, 12-i-106: l' altra parte di questa canna, la quale
quale è una cannella piccola, porta l' acqua sopra la volta del nicchio,
; una di color cannellato, e l' altra di colore più oscuro.
di ripieno, con cui si tesse l' ordito delle tele, de'panni, e
poi prenda un cannellino e succi tutto l' uovo, sicché non ne rimanga che
: chi con maglio leggier manda lontano / l' eburnea palla ad otturar la fossa;
34-57: che poi sia vero che l' acqua abbia coerenza, e per conseguente
: quegli [termometri] che hanno l' acqua colorata di rosso, con lo invecchiare
che nel suo rugginoso / cannello mellificò l' ape / come in celletta di bugno
di bugno. panzini, ii-134: [l' uomo] metteva un cannello fra la
materia. sassetti, 125: vienci l' anile, o vero indaco, la lacca
lo stilo, lungo il quale esso e l' unita campana scorrono liberamente nella direzione verticale
annunzio, v-1-215: stanno curvi, l' uno accanto all'altro, col cannello,
riempire certi cannelli che le servivano per l' ordito della settimana. 11.
si propaga subito più risentito alle anche dove l' accentua lo sdondolìo della gonna a cannelloni
novelle senesi [tommaseo]: questa era l' arte sua il dì che non
. canapule. baruffaldi, xxx-1-107: l' acqua allor di sua fossa, anch'
senza indugiar; zappar'a dentro / l' util canneto. soderini, ii-14: se
monti acuti e cenerognoli, de'quali l' altezza non è nemmen tale da toccar
mura còttili e di blocchi / oltre l' irto canneto atto a far dardi. barilli
a sicurtà, son tre castronerie che l' uomo fa. = dimin.
= deriv. da canna, per l' aspetto. cannìbale (ant. canìbale
civiltade son sufficienti a spengere ed annullar l' oscurità, e con il caldo de
oscurità, e con il caldo de l' amorevol cortesia desrozzir e purgare qualsivoglia rudezza
m'avete commosso, esaltato, confortato l' animo. bravo!... non
quanto la guerra, il cannibalismo, l' infanticidio ed altre distruttive cagioni comprimano in
da supporre qualcosa di diverso: forse l' esplosione, abbastanza rada, di un
c'era un uomo che, venduta l' uva, stendeva i biglietti da cento su
. stru mento ottico per l' osservazione degli oggetti lontani (formato da
serve come lente d'ingrandimento per osservare l' immagine fornita dall'obiettivo: cannocchiale rifrattore'
: cannocchiale rifrattore', nel cannocchiale riflettore l' obiettivo è costituito da un sistema di
per mezzo di tubi concentrici che rientrano l' uno nell'altro, la distanza fra
uno nell'altro, la distanza fra l' oculare e l'obiettivo. -cannocchiale astronomico:
, la distanza fra l'oculare e l' obiettivo. -cannocchiale astronomico: con lente
. -cannocchiale cercatore: piccolo cannocchiale con l' asse parallelo a quello del telescopio,
la regione del cielo dove occorre fare l' osservazione astronomica. -cannocchiale distanziometrico: serve
una convessa e una concava; posto l' occhio alla parte concava vidi gli oggetti abbastanza
cose assai. segneri, iv-426: facendo l' anima allora, come chi a mirar
bologna-a-mare, né mi s'affacciava per anche l' idea ch'io guardava in terra nemica
degli schiavoni, trovammo, solo, l' astrologo. una lunga figura, esosa,
. « se vuol veder saturno con l' anello, cinquanta centesimi »: sussurrò appena
di ottone che per una molla interna scorrono l' uno nell'altro automaticamente, a canocchiale
! -gli dicevano meravigliati. -per voi l' inghilterra e la china sono a tiro
poveretto, gli piacevano tanto, suscitava subito l' attenzione della donna che serviva dietro il
già illustre per suppellettili aristocratiche e per l' arte della cucina, cannoli di ricotta,
, il rochelo, il molinello, l' arcolaio col rocchello e canuol suo.
per fracassare i nemici con esse; l' artiglieria scaricata a cannonare un esercito di spiriti
poema richiede. foscolo, xv-297: l' imperatore è arrivato, ed io sono
castiglione, 116: ma quando si trova l' omo esser entrato tanto avanti, che
tutto raccapricciato quando giunsi a leggere quel- l' orribilissimo periodo, in cui il califfe alfesibeo
pari illusione il cieco odio del nemico e l' incauta fiducia dei cittadini. settembrini,
la cannonata. borgese, 1-42: l' oscurità turchina che sovrastava alla pianura fu
molto tesa si da renderne molto difficile l' arresto. 4. locuz. -fuggire
sonno così profondo, che non l' avrebbe svegliato nem meno una
dove più sicuri lavorano, e menan l' acqua a far quelle maraviglie e que'
di una figura rappresentante un satiro; l' altra in un copano a sedere con
in mano, fingendo di vogare per l' aria; e il terzo vi andò con
il terzo vi andò con due cannoncelli, l' uno legato ad un braccio e l'
l'uno legato ad un braccio e l' altro ad un piede; ma più di
e filetti e corniciature. 3. l' estremità più rigida della penna dell'uccello;
comunicano colla doccia, e ne menano l' acqua fin presso al suolo o anche
. crescenzi volgar., 1-9: l' ultimo modo è di menarla con cannoni
grande scarpione, il quali loro non l' avevano veduto, et era dello acquaio
e lo staccò bel bello, / l' ammucchiò nel paiolo, col cannone /
detto niello, e pestalo in su l' ancudine, o in su il porfido,
fatta coll'acqua e col vino comparati l' uno coll'altra, si rifacesse coll'olio
coll'altra, si rifacesse coll'olio, l' olio del cannone rimarrebbe tanto più alto
i quali il petto comprime per render l' aria che ricetta; l'arteria è come
per render l'aria che ricetta; l' arteria è come il cannone, per
10-42: con un occhio chiuso e l' altro intento, / speculando ciascun torbe
. pezzo di canna con cui si copre l' asparago (nelle asparagiaie: per difenderlo
crusca;]: le ventose, che l' uomo mette in sul cannone del collo
a proporzionarsi gli termini e confini dove l' orificii de cannoni de le braghe s'uniscono
o false. soldani, 1-54: l' oro, che par che i filosofi sproni
ecc. machiavelli, 308: l' artiglierie dell'esercito, bastano dieci cannoni
tutti li gironi, nell'esterior muro, l' artellerie e t ai taglieri preparati e
così sopra le carra li conducono, e l' altre munizioni nelle mule, e bagaglie
, 1-4: la sua gamba manca egli l' aveva veduta distaccarsi dal suo ginocchio e
carducci, 999: languido il tuon de l' ultimo cannone / dietro la fuga austriaca
/ lasciateci un giorno senz'armi sopra l' erba / al rumore dell'acqua in movimento
dipinti a forti colori la donna cannone, l' uomo gorilla, il terribile coccodrillo del
somigliava la nave di squarciabucco, dopo l' aver senza reverenza dato segno di partire
anche * monocordo ', attraverso l' ar. qdnum (qànon), accostato
del cannoneggiamento, come un intenditore aspetta l' entrata d'ogni strumento nel coro dell'orchestra
poco prima di morire, aveva preso l' iniziativa di mandare un telegramma di plauso
battute tutte le cannoniere in modo che l' artiglierie di dentro non potevano più fare
la piazza, e quartieri, e l' altre parti sue. nel chiuso si trovano
vauban e ad altri moderni viene attribuito l' orecchione, con cui si cuopron le
per introdurvi la canna del pezzo. tutta l' apertura della cannoniera si chiama dai pratici
altri impedimenti, non si potevano maneggiare l' artiglierie; senza che indebolivano molte volte il
delle barche cannoniere, le quali allontanavano l' inimico dalla strada che va lungo il
alle loro ordinanze, e ai cannonieri l' adoperare con più certezza e con più regola
con più certezza e con più regola l' artiglierie. colletta, ii-24: da un
di quattrocento cannonieri erano avanzati cinque, l' artiglieria era data a condurre ai cacciatori
del sottocapo cannoniere listata di rosso e l' orologio del polso con la suastringa di
suon debole e roto, / come l' auretta del cannoso lego. = voce
parallele, di cui il cannotto costituisce l' elemento distanziatore. = deriv. da
di quelli letti? se tu me l' avessi detto, non che io ci fosse
il saluto con la mano destra e l' in parata con una cannuccia. panzini,
mia reggia; altro non bramo / che l' erba e l'acqua e la cannuccia
non bramo / che l'erba e l' acqua e la cannuccia e l'amo.
e l'acqua e la cannuccia e l' amo. f. f. frugoni,
genitale. bartolini, 15-115: l' istitutrice non si piegava, non si
di gomma, di plastica) per l' irrigazione dei canali naturali. negri
da letto maggiore, o del guardaroba) l' apparato per l'enteroclisma, allora usatissimo
o del guardaroba) l'apparato per l' enteroclisma, allora usatissimo, con ricco metraggio
d'alberi. salvini, 15-1-103: l' aratore battendo affila il duro / dente
e due i poemi d'omero con l' aspetto de'suoi princìpi di filologia, e
. g. gozzi, 1-387: l' autore del nuovo segreto non può negare.
frase o parola poco intesa per tutta l' italia, sebben anche fosse registrata su
la testa. pea, 3-256: l' abnegazione verso un infermo che sia stato
augustei obbediscono ai cànoni quanto questo. chi l' ha costruito rispettava la metrica dell'architettura
il più fanciullo; sto per dire l' unico fanciullo che abbia l'italia nel canone
per dire l'unico fanciullo che abbia l' italia nel canone della sua poesia.
poesia. 3. eccles. l' elenco dei libri della bibbia, che
canoni li quali son soggetti, levato l' errore della confusione, e saperai tutte
innanzi che si dica il postcomune, l' ammonisca ch'egli esca. de roberto,
questo rito principalmente prese vigore da che l' uso de'canoni penitenziali si rallentò, e
a occhio e croce », disse l' avvocato dopo averla ascoltata, « si
chiesa. paoletti, 1-1-163: oltre l' annuo canone, che rimettono a'respettivi
miniera? boccardo, i-431: canone è l' annua prestazione dovuta da colui che ha
contadino chiamato fausto, a cui gli eredi l' avevano affittato per un canone irrisorio,
o da più voci che si imitano l' una con l'altra. g.
voci che si imitano l'una con l' altra. g. b. doni
coeperunt ». canonia, sf. l' ufficio del canonico. = fr.
alla cieca in un buco nero dove l' immaginazione del signor giacomo gli rappresentava tanti
lezioni da alcuni di questi di restituire l' uso antico, quando li monasteri e
rica, / breve il salmo e l' antifona laconica? giocosa, 66:
ii-292: sono [la genesi e l' evangelio] la scienza prima della storia.
eziandio possidente... questo per l' agricoltura è un vantaggio e...
due scaldini e il gatto, che l' era accanto sulla tavola, o nel grembiule
. guicciardini, iii-119: sollecito che l' elezione del successore canonicamente si facesse.
dubbio circa il canonicato, mi nasca l' altro sull'apprendere l'importuna occupazione, che
, mi nasca l'altro sull'apprendere l' importuna occupazione, che potesse darti la
canonicità, sf. eccles. l' appartenere al canone dei libri sacri della
: sono due maniere di purgazioni; l' una è canonica e buona, l'altra
; l'una è canonica e buona, l' altra è secolare e rea. a
: e che altro intende di meditare l' una e l'altra ragione, canonica dico
altro intende di meditare l'una e l' altra ragione, canonica dico e civile,
repetizione » con tanta commendazione di tutta l' università di siena che in breve egli
e canoniche. vasari, ii-136: sopra l' altra finestra che volta nel cortile fece
canonica scienza dall'antica legge mosaica ebbe l' origine, nella qual legge dell'ordine giudiciario
semplice accessorio, e... l' uso contrario è una violazion manifesta dei canonici
: mi vogliono sposare, visto che l' alcova è serrata a doppie chiavi. pensano
-età canonica (o sinodale): l' età minima di quarant'anni stabilita dal concilio
volendo ritornarle, prima era necessario ritornare l' istesso zelo e calore di carità.
, e faccia ordinare deusdedit, se l' elezione è stata unanime e se non c'
sono tenuti i cherici a dir l' ore canoniche. leggende inedite, 2-8:
, 104: lassa ordene a l' arcipreite tuo compare, del quale ini
dire tutte le ore canoniche a l' urecchia de tua muglie. sarpi,
, la mozzetta, la cappa magna, l' anello, la croce pettorale; come
la residenza, il servizio del coro, l' assistenza al vescovo, ecc.)
nelle chiese cattedrali, teologo che ha l' incarico di insegnare le sacre scritture.
, dicea: « o tu non me l' arrecasti, o io te l'ho
me l'arrecasti, o io te l' ho renduta ». piovano arlotto, 8
del consegnarla al cappellan maggiore, presente l' arcivescovo e i canonici in corpo, il
altari laterali, e alcune donne che l' ascoltavano con molto silenzio e quiete.
stette alquanto perplexo de non acceptare l' invito per rispecto che li piedi li dolevano
che li piedi li dolevano per l' offesa de le podagre. guicciardini, iii-103
teologi che de'canonisti, asserivano l' autorità del convocare i concili risedere solamente
canonizzata che seppellita. bisticci, 3-41: l' anno del giubileo canonizzò sancto bernardino da
la chiesa nel medio evo? ella restituisce l' impero, o lo combatte; ella
canonizzata per venerabile da molti che degnamente l' indossano, perché non sia lacerata sopra coloro
iv-278: e fu cosa maravigliosa il vedere l' accademia della crusca, costretta dall'onnipotenza
un levriero, che con un fagottino sotto l' ascella camminava a piedi quando la diligenza
vedere la canonizzazione del beato alfonso de l' iguori e del beato francesco de girolamo
, sassetti, 204: ma l' una d'esse [stelle] con quella
canoro. canorità, sf. l' essere canoro, il cantare dol
uccelli bagna / di sorsi argentei l' aria, ove si culla / questo riposo
rucellai, 474: intanto vo'cantar l' ingegno e l'arte / che '1 padre
: intanto vo'cantar l'ingegno e l' arte / che '1 padre onnipotente diede
lo squillar del rame, / dentro a l' antro ditteo gli dieron cibo. molza
maestra de la musica che non è l' arte umana. chiabrera, 221: delle
e come fiamma o vento, / l' uno di qua l'altro di là se
vento, / l'uno di qua l' altro di là se 'n venne. fr
, che fedelmente / ci accompagnava per l' ondosa via. foscolo, 1-372: e
il legame tra il segno verbale e l' idea rimaneva interrotto. gozzano, 43:
rovere] -immemore di scuri - / l' eterna volta cenila e serena / e gli
non è individuale ma collettiva ^ e l' espressione di quella comune anima svegliatasi in
: la valle canora dove si snoda l' azzurro fiume / che rotto e muggente
eletti sensi / e le immagini e l' estro e il furor sacro / e testasi
furor sacro / e testasi soave e l' auree voci / già di sua man rinchiuse
uscir di tutti loro / il portator de l' ambasciate eterne, / ch'a spiegar
ambasciate eterne, / ch'a spiegar l' argomento in stil canoro / mostra venir
5-166: aveva sempre difeso la costituzione contro l' insurrezione,... il vecchio
canossa, nell'appennino reggiano-modenese, dove l' imperatore enrico iv si umiliò (nel
, india, oceania), per l' educazione delle fanciulle delle classi povere.
pantaloni e d'una canottiera, nonostante l' ora non calda. 2.
sei il pane mischiato per danari quattro l' uno. piovano arlotto, 87:
betto baroni, a chi detti deputati l' hanno allogata. algarotti, 2-264:
direte esser tramezzato da un fiume, pizzicar l' esercito, tenerlo tribolato, infestato,
mani, grandi da braccia circa quattro l' uno. straparola, 1-3: il prete
a'suoi stati, si gittò d'attomo l' abito signorile, e vestita una tonaca
, si grida intanto. molte mani l' afferrano a un tempo: è in terra
nel cassettone di camera. per fame l' involto, si serva d'ima pezzuola
degli atti e delle scene e con l' intero svolgimento dell'azione, ma privo
cassola, 2-137: francesco conosceva alla perfezione l' arte di raccontare. benché indubbiamente si
piovano arlotto, 207: com- misse l' arcivescovo tutto il bisogno al maestro di casa
magazzini dell'esercito; chi ha preso l' incarico di vettovagliare l'esercito.
chi ha preso l'incarico di vettovagliare l' esercito. machiavelli, 6-7-266:
, / disse: a me basta l' animo a sapere / in che luogo dimori
tal fiata / ti vien cansata [l' avversità], / però la più cocente
: loro vi darei volentieri, se l' ammazzargli vi fusse gloria. ma io li
dintorno il guardo attento / rivolgendo, librò l' asta lucente. / si misero a
con la vostra fantasia, o descrivetemi l' impressione che produce sopra di voi: in
pascoli, 250: io voglio / cansar l' abisso che mi sento ai piedi.
/ questo ne tolse li occhi e l' aere puro. marco polo volgar.
, sviarsi dal cammino *: dal- l' aoristo greco x<4p. <] m di
guisa loro. salvini, 30-2-119: l' oreccliie moderne per lo piò sono avvezze
grazia. papini [accademia]: l' accento dell'amore maschio si muta nel
leziosaggine. alvaro, 7-216: è l' incanto della liguria, il non facile,
osservavano che taborrito latte almeno in fasce l' aveva assaggiato. = voce
. provenz. chantaplora, da cui l' ital. cantimplora. cantacchiare,
se la cantafavola vi è piaciuta, l' ha caro, e se non vi è
esser bruttissima macchia in una donna gentile l' usare scortesia, sì ancora acciocché egli,
; mentre non erano se non l' inizio d'una cantafèra da lui mal
. viani, 14-270: sopra l' immensa tovaglia verde d'erba, profumata
rigutini, 853: 4 cantaiuolo', l' uccello che si tiene al paretaio acciocché
nel bussolotto per richiamare col suo suono l' attenzione dei passanti. rigatini [in
vasari, iii-134: egli ebbe sempre l' animo alle baie, e lavorò a capricci
questa tanto mordace facezia di modo punse l' animo del critonio, che pieno di
i-352: omero... confonde l' impietà con la pietà, il bene
poema. redi, 16-iv-164: egli [l' aspido] è di quella razza di
terzo ed il quarto (e più volte l' ho sperimentato) non è velenoso,
una fiera, s'è trovato a goder l' armonia che fa una compagnia di cantambanchi
, quando, tra una sonata e l' altra, ognuno accorda il suo stromento,
ella [la complessione sanguigna] fa l' uomo cantante, grassetto e lieto, ardito
muover le voci / dolce cantanti a salutar l' aurora. muratori, 7-ii-392: sotto
, 943: passa crollando i lauri l' immensa sonante epopea / come turbin di
dietro di me, dall'altro che l' aveva bellissima. lasciai durare l'inganno
che l'aveva bellissima. lasciai durare l' inganno per qualche attimo, poi abbandonai il
. sm. e f. chi esercita l' arte del canto; chi canta in
pomice academica. imbriani, 3-214: l' avrei creduta una attrice o cantante: ma
voce e appoggiarla sui gesti, e l' orchestra non vuole coprire le parole, ridurre
più belle voci stanno consumandosi e spegnendosi l' una dopo l'altra come ceri sull'altare
stanno consumandosi e spegnendosi l'una dopo l' altra come ceri sull'altare. con un
della tessitura, mettevano a vana prova l' estensione della gamma vocale dell'adalgisa,
tu chi sia colei che dimostrosse / l' altrieri a noi, cantando tanto chiaro,
, per potere con qualche sollazzo alleggerire l' orrore della perpetua notte, cominciò fanciullescamente
d'organo, cominciò a cantare secondo l' arte: nella quale mirabilmente acquistando,
minori. tasso, 14-65: sì canta l' empia; e 'l giovanetto al sonno
mai ci si muterebbe in capo quel- l' innato sistema dell'armonia che v'abbiamo:
dei versi. leopardi, 24-12: l' artigiano a mirar l'umido cielo, /
, 24-12: l'artigiano a mirar l' umido cielo, / con l'opra
mirar l'umido cielo, / con l' opra in man, cantando, / fassi
man, cantando, / fassi in su l' uscio; a prova / vien fuor
cantando, e risonava al canto / l' aspro citareggiar delle cicale / su per le
dialogo continuo d'occhiate, che faceva l' effetto di una voce angelica che cantasse
che cantasse in cuore mentre ci ferisce l' orecchio un tumulto di campane rotte.
/... / sentia l' aire soave a tramontana, / udia cantar
se ne trovas- sono molti per l' altre genti, come sono fanelli e cal-
. boiardo, canz., 60: l' ora del giorno che ad amar
ra- serena, / vegendo uscir l' aurora colorita, / e a la dolce
il giorno; / ed erra l' armonia per questa valle. /..
quando la gru che naviga per l' alto / con suo fil te ne avverte
qua simodo, 1-48: l' usignolo / è caduto dall'antenna, alta
la matutina tromba / comincia: a l' arme. bruno, 3-55: or credo
, tutti al fregar loro col dito l' orlo cantavano, né però l'acqua
dito l'orlo cantavano, né però l' acqua se ne increspava per quantunque premer col
al vento, / e in un con l' usignol che sempre piagne / fra i
, 166: pose la teglia su l' ardente brace, / col facile olio;
ad esso, / un poco d'ora l' esplorò sagace. / l'olio cantò
poco d'ora l'esplorò sagace. / l' olio cantò con murmure sommesso. panzini
i sistri argentini si mossero, e l' organo cantò. barilli, 1-90: sul
, gli piace la mano che gioca, l' abilità non la finezza. capiva un
pur di doglia canteraggio ornai: / come l' augel dolci canti consono, / ch'
/ quanno iubel se scalda, sì fa l' omo cantare, / e la lengua
di quel secondo regno, / dove l' umano spirito si purga. idem,
. cantari cavallereschi, 135: prego l' eterno padre redentore / che tanta grazia
canz., 79: quanto beata è l' amorosa chiave / che apre e dissera
amorosa chiave / che apre e dissera l' anima zentile / nel dolce contemplar de
. s. degli arienti, 102: l' excelsa nostra communitate... ordinòe
secundo che cantano li nostri annali ne l' archivio publico reposti, per ricevere quilli
. leopardi, 1069: -me l' avevano detto i poeti e i romanzieri.
, su i giorni / e su l' opre comuni / il figlio degli eliòni in
, canterei sì novamente! / ma l' anima corrosa / sogghigna nelle sue gelide
né quella del vestito: e l' ebreo tarocca: ecco qui, carta canta
fosse la carta marchiata, ei l' avrebbe in lor potere data per fame un
signore, via! fece il mondo e l' ebbe finito, accomodò tutte le cose
cortegiani,... quando hanno l' orecchia del signore, vi so dire che
e tu eziandio, che ora sollecito temi l' aguta punta e 'l coltello, se
posar. nievo, 89: l' indifferenzai campeggiava sul volto; l'inno della
89: l'indifferenzai campeggiava sul volto; l' inno della vittoria gli cantava nel cuore
ntesi, né qui non si canta / l' inno che quella gente allor cantaro.
fu invasato dal diavolo, e fra l' altre cose che dicea, si era,
comandò che per cammino / cantasson sempre l' ufficio de'morti / per rimembranza del regno
-conci. (122): e appressandosi l' ora della cena, verso il palagio
, perocché comincio a cantare di forza l' officio con queste serve di gesù cristo
in onore della contratta pace e de l' umana virtù de azzo estense. ariosto,
piace che io di contentamento vostro ditermini l' ordine che si ha a tenere,
ballando in ruota e sonando in lode de l' unica ninfa con un suavissimo concento,
d'amore. marino, 308: de l' inno maritai cantaro i versi / satiri
eran cose da occupar tutto di compassione l' animo di chiunque si fosse trovato lì come
/ che de le grandi querce a l' ombra stan / ammusando i cavalli e
intorno intorno / tutto è silenzio ne l' ardente pian, / ti canteremo noi
nera, / che canta, bianco, l' inno mattutino? campana, 198
campana, 198: rosso ride l' arcato palazzo dal portico grande / come
ferrea la sinfonia / feconda urgente verso l' aperto mare / canta il tuo canto
radore, perché il classico si canta presente l' imperadore, o quando alcuno cavaliere
terenzio e virgilio in mano, e leggi l' uno e l'altro per ricreazione,
in mano, e leggi l'uno e l' altro per ricreazione, che tu gl'
catilinarie o le verrine, naturalmente fiutando l' aria del numero, periodicamente le cantano:
dall'ipecacuana. nievo, 1-42: « l' è tornato!... oh se
nome, e così 'l canta / l' alta mia tragedia in alcun loco. idem
idem, par., 31-4: l' altra, che volando vede e canta /
non le lascivie di bacco, non l' abbondanza di cerere, ma del mio
, e così son perfette / da lor l' alte tue voglie tutte quante. ariosto
1-1: le donne, i cavalier, l' arme e gli amori, / le
gli amori, / le cortesie, l' audaci imprese io canto. guarini,
assiso. tasso, 1-1: canto l' armi pietose e il capitano / che 'l
, e 'l senno in sottigliezze, / l' amor in zelo, e 'n liscio
o diva, del pelide achille / l' ira funesta, che infiniti adduse /
astrazione mentale o intellettuale della vita. l' ariosto se la cava benissimo, perché canta
inutilmente il direttissimo della notte mi dié l' insonnia fanciullo; e morirò nel mio
quasimodo, 2-19: il mio paese è l' italia, o nemico più straniero,
/ per la cenila effusa chiarità de l' aprile / cantano le campane con onde
, iv-2-726: emergendo dal mare sinfonico l' ode canta la vittoria dell'uomo, rischiara
ancor io il mio parere, e l' ho terminato con dirgli, o che esso
nuova risoluzione; giacché non le bastava l' animo di spiattellargli sul viso un bravo:
(15 7): non le bastava l' animo di cantargli a suo tempo sul
idem, 4-101: sua sorella l' accolse come un cane. « siete tornato
: la velia è inutile, te l' ò già cantato parecchie altre volte, che
conti con dio? » esclamò sbattendosi l' uscio dietro. « i conti con dio
, i-382: questo palpare e accarezzare l' idea, compiuta già come idea,
lodi del morto, e co'medesimi appagavano l' ambizion d'ognuno, attribuendo a'morti
144): addio, chiesa, dove l' animo tornò tante volte sereno, cantando
-scherz. cantare messa: chiedere l' elemosina alla porta delle chiese.
forte come 'sgridare '. * glie l' ho che 'l tu'cor nota
quello spesso i duri lavoratori de'campi sotto l' ardente sole sacchetti, 229-64: il
(silenzio con tutti fina. / saluta l' avvenente / e dille: « a voi
verso delle pernici. diminuita molto, l' appetito è tornato: se qualche diavolo è
il ballare, e, sopra tutte l' altre cose, la malvagia compagnia.
da'ribaldi gli vien dato, / l' udienza, che dà il papa a'furfanti
. -la gallina che canta ha fatto l' uovo: chi parla per primo di
per il legame dei balli con l' azione, per il decoro nelle scene,