di apparecchi a gettoni (da cui l' avventore trae direttamente le vivande).
povertà], / e comandò che l' amassero a fede; / e del suo
fede; / e del suo grembo l' anima preclara [di s. francesco]
/ e con quel corpo morto giù l' atterra, / e bisognòe che trovassi la
. carducci, 577: ma più onoro l' abete; ei fra quattr'assi,
sul seno. d'annunzio, v-1-213: l' uomo nella bara è adeguato all'orizzonte
interrotte, accompagnando con la testa stanca l' ondeggiar di una bara sulle spalle pie
su rovina. brancati, 4-76: l' oratore, con la voce arrochita e la
la barba luccicante di lagrime, porgeva l' estremo saluto alla bara già caricata sul
: né è vero che gli uomini muoiano l' uno prima e l'altro dopo:
gli uomini muoiano l'uno prima e l' altro dopo: è una illusione: si
bara / i più fidi a portar l' amato peso. 4. piedistallo
del quale si credeva di poter scoprire l' assassino esponendo la salma dell'ucciso e
della nobiltà di corte, coll'andare per l' osterie e peggio, in compagnia dei
« <;, deriv. dal- l' aramaico bar àbà 4 figlio del padre,
= deriv. da garbuglio, per l' incontro con baraonda. baracane (baraccane
g. villani, 10-164: l' altro [palio] fu di panno sanguigno
'l corsono i fanti a piè; e l' altro di baraccarne bambagino, che lo
i colori. svevo, 5-274: l' abitazione di un piano solo in quella
angelica... adesso che ha l' anello e la giumenta riprende subito il suo
m'avesse fatto voltar baracca e legar l' asino dove vuole il padrone?
tommaseo, ii-370: un bottaio m'offre l' ospitalità nella baràccola, con quella sbèssola!
piazza castello. de ami l' attendente gli consegnava la posta. moravia,
della luna, i baracconi al fondo accendevano l' acetilene. una località; rizzar
con cento lire al mese guarda l' istituto del baracello. era baraccato
(barracellato), sm. dial. l' ufficio pasolini, 3-381: quelli
proporzione delle cose distruzione antisismica (con l' intelaiatura di legno), chiarate, e
vivandiere (che tiene bacontro le quali l' esperienza dei secoli crea successivamente racca al
dai danni derivanti da reati, specie l' abigeato racchina che vadano l'una nell'
, specie l'abigeato racchina che vadano l' una nell'altra, con li lor coperchi
il baragóne. se veramente tu l' hai, tu puoi dire d'averle ne
. f. frugoni, xxiv-989: [l' avversario] con vigoroso incalzo stringealo mentr'
la carriera, più in celarent per l' oscurità che in ferio per l'acume.
per l'oscurità che in ferio per l' acume. magalotti, 9-1-262: non
al valor militare. è presto detto: l' aveva meritata. una volta che era
: sei zecchin d'oro avea chiesti l' ingrata / in prestanza a colui,
alcune di quelle migliaia di lire che l' ingrata patria gli nega. e
nel peccato che divaga e frivoleggia, l' uomo è barato dal diavolo. bocchelli,
e per simil. baratro infernale: l' inferno. dante, inf.
, 194: nel volere volare sopra l' evangelio, cascano nel baratro dell'inferno
essendo tu un paradisico ortolano e agricoltor de l' arbore de la vita, fuste maleficiato
baratri. d'annunzio, ii-930: l' oceano era un bàratro di rotte /
/ isole. idem, iii-2-107: l' eroe cammina verso il bàratro, si
contadini e pastori... tendono l' orecchio ai boati dell'enorme montagna che
gli allettamenti della gioventù; dall'altro l' avvenire ora cinto di luce, ora di
risorse / in plenitudine nova / su l' orlo dei baratri cupi. b. croce
sempre giusto... aveva salvato l' italia dal gettarsi nel baratro della guerra franco-
nel baratro della guerra franco- prussiana, l' aveva risanata finanziariamente prendendo sopra di sé
aveva risanata finanziariamente prendendo sopra di sé l' odio dei sacrifici imposti. pirandello, iii-
9-82: qui, ci siamo noialtri che l' abbiamo aiutato, gli abbiamo dato una
murato sotto il pian terreno, dove l' acqua corrente o cadente muove una grande
ruota a pale, e questa fa girare l' intero valico (v.).
, tumulto '; ma ha tutta l' aria di appartenere alla numerosa famiglia di
uno a quella di molti, e'baratta l' amore e carità del padre verso il
distornare, levare e porre, con l' accrescere e il diminuire, la cosa
cosa si restò tutta in una parte e l' altra nulla nulla; da quel poco
a cose, e non pare che l' oro si monetasse. g. c.
. c. dati, i-384: l' amicizie, il commercio, e il barattare
la cresta. pananti, i-30: l' altro dice, che l'arie gli baratto
i-30: l'altro dice, che l' arie gli baratto, / che l'ho
che l'arie gli baratto, / che l' ho cacciato fuor del suo duetto.
mi è stato barattato il cappello, l' ombrello, o perché cambiato innocentemente,
le piacque, alla mangiacarrubbe, che l' aveva chiamato « cetriolo » ed ora
vedeva che era un bel cetriolo, e l' avrebbe barattato volentieri con quel disutilaccio di
il quale non valeva niente, e l' aveva preso perché non c'era altri
ii-201: gli pareva di aver barattato l' antica innocenza non con la condizione virile
senza barattar parola. jovine, 242: l' uomo rimase indietro a barattare qualche parola
nella simpatia che sento io sola per l' antico nome del nostro castello. come
i tratti di famiglia: / ma poi l' ira, il dolor, la meraviglia
signa, / che già per barattare ha l' occhio aguzzo. landino, 381 [
e però dice che già per barattare ha l' occhio aguzzo, id est per far
messer bonifazio, il qual ha già l' occhio aguzzo, ciò è, avido per
sieno maestri sovrani. ottimo, i-375: l' autore proseguendo sua materia...
intende di quella frode per la quale l' uomo inganna, beffa e baratta la repubblica
perocché la detta fraude ha due specie, l' una in barattare il comune, l'
l'una in barattare il comune, l' altra in barattare speciali persone, però
baratta. così barattare, prima l' una schiera e poi l'altra, e
barattare, prima l'una schiera e poi l' altra, e venire in fuga,
; sostituito. iacopone, 91-164: l' amor si l'ha bevuto, la veretà
iacopone, 91-164: l'amor si l' ha bevuto, la veretà mutato,
villani, 6-2: i pisani non l' assentiro, dando cagione che la detta
africa soggiogata, trovò in roma chi l' accusò di baratteria. livio volgar.
. paolo da certaldo, 342: per l' avarizia si conduce l'uomo a prestare
342: per l'avarizia si conduce l' uomo a prestare a usura,..
bono negare, avenga che, quantunque l' uomo ne fosse degno, sarebbe ancora
conseguisse col mezzo de'denari o de l' equivalente, perché le degnità denno esser
, / ch'ognun ha, sotto l' esca, il fuoco e l'amo.
sotto l'esca, il fuoco e l' amo. / e'si pensò recarne in
, 61-59: giù de le calcagna a l' occhi tra'l'umore / questa veduta
de le calcagna a l'occhi tra'l' umore / questa veduta magna d'esto enfocato
baldanza ne le calcagna, gli verrà l' anima a denti, perché io mi credo
volea 'mbrogliar la spagna, / gli fa l' uscio serrar sulle calcagna.
temerò nei giorni dell'avversità, quando l' iniquità che m'è alle calcagna m'intornierà
serpente e sua progenie, talmente che l' uomo al serpente fracassasse la testa ed
serpente fracassasse la testa ed egli a l' uomo il calcagno. -levare il
: cresceva sempre maggiormente / ne'religiosi l' arte e la magagna. / il secol
42: quali sono quelle cose che l' uomo le cerca, e non le vorria
carattere. serve il calcagno a puntarvi l' estremità libera della molla, affinché la matrice
carena, 2-349: 4 calcagno ', l' estremità posteriore della chiglia, sulla quale
lancia. meliini, 1-4: per l' armi era figurato un marte armato,
alto poco più di cinque braccia, con l' elmo in testa; il quale aveva
. d'annunzio, iv-2-680: l' albero scricchiolava tutto vivo dal calcagnolo al
adopera nel far le statue, detto l' uno l'ugnetto, e l'altro il
far le statue, detto l'uno l' ugnetto, e l'altro il calcagnuolo,
detto l'uno l'ugnetto, e l' altro il calcagnuolo, servono solamente più
modelli d'esse...: così l' anima senza la quale non si potrebbe
3. marin. pezzo che forma l' estremità poppiera della chiglia (e vi
giovarli, aiutarlo, roborarlo, eccitar l' appetito infermo, scacciar la putredine de
chinato givi. petrarca, 281-13: or l' ho veduto su per l'erba fresca
: or l'ho veduto su per l' erba fresca / calcare i fior com'una
il giorno. ariosto, 15-4°: l' erba non pur, non pur la nieve
passa innanzi a casa, calcar col piede l' entrata della porta; ritornare in,
e trofei t'accenno, / è l' angiol che mutò nabucco in belva. g
poi con crudo fasto / calchin per l' ampie strade / il popolo che cade
cade. monti, x-2-143: calcando / l' itala polve, ti rammenta adunque /
e ponta, all'ultimo / rompe anche l' altra delle corna, e, tombola
cammino. -al figur.: seguirne l' esempio, imitarlo. iacopone, 29-2
per lo ciel batte piroo / con l' aurea sferza; ed ei gli eterei
morda caduto; / a lei volga l' estremo saluto, / e sia il
dice. -calcare le scene: fare l' attore, recitare. fanzini,
di casa sua, compiacenti, gli rendevano l' eco; ciò che gli fece pensare
crescenzi volgar., 9-55: che l' unghia non calchi, né s'accosti al
. biringuccio, 1-155: si caricano l' artigliarie ficcando tal cazza nel caratello della
batta leggermente. marino, vii-548: l' uom crudo e rio, / con le
bellini, 5-15: piglia egli [l' arrotino] fra le sue mani il ferro
per affilarlo, e lo spiana e l' addossa, e fortemente il calca e
: quando ella [la polvere del- l' archibuso] si calcasse tanto fortemente di sopra
resistenza di questa calcatura vantaggiasse quella del- l' altre parti collaterali, allora [ecc.
il gran cervo nella zuffa, / come l' uom pe'capei di retro acciuffa /
tallone. negri, 1-558: chi calchi l' orecchio sul fecondo / solco, o
humus pel mondo. brancati, 4-297: l' autista si buttò allora sulle coperte e
cappello in testa, e poi infilò l' uscio, sbraitando: « ah!.
prese da una sedia il berretto con l' aquila dorata e se lo calcò accuratamente
i miseri. segneri, i-200: l' aver molta consolazione, quando egli [dio
gola. errico, 1-140: de l' invidia il guardo atroce e fello / prendi
e fello / prendi a calcar con l' onorate piante. fontanella, i-249: verginella
carducci, 38: per essa [l' àlacre fame de toro] il nauta ride
mani su la ferita, e me l' ha insanguinata. tommaseo, ii-76:
, mia cara signora »; protestò l' amante « anch'io non ho capito nulla
. bencivenni [cruscai: sì che l' uova degli uccelli che sono di buona
tetto che fosse, una passera calcare l' altra spessissime volte, come hanno per uso
finiti cinque mesi, cominciano a far l' uova, e se le femmine non hanno
: fermatasi la giustitia, calcandosi la gente l' un l'altro, si udiva un
la giustitia, calcandosi la gente l'un l' altro, si udiva un romore,
riva, e come si calcano l' un l'altro perch'io gli tragitti di
e come si calcano l'un l' altro perch'io gli tragitti di là.
del mio sangue nero / perché ben l' una contro l'altra calchi.
nero / perché ben l'una contro l' altra calchi. = lat.
altri componenti (e sono rocce calcaree l' alabastro, il travertino, il tufo
2. agg. letter. che ha l' aspetto del calcare, calcareo.
fornace rudimentale usata un tempo per l' estrazione dello zolfo dal minerale.
ordinata, la natura calcarea del suolo, l' aridità per il subitaneo sgrondare delle piogge
forno rudimentale, usato in sicilia per l' estrazione dello zolfo dal minerale, che
l. bellini, 5-15: muta [l' arrotino] il ferro di positura e
la cavità del... cilindro, l' effetto del peso di dieci milioni di
indocili / dal vago piè calcato / l' arco divino argenteo / in ab- bandon
crusca,]: la moltitudine va per l' altra via, ed è la via
sulla medaglia di lionello d'este, appena l' interrogavano, lanciava a d'annunzio uno
e pieno / di cavalieri, e l' aguglie dell'oro / sovr'essi in vista
per la partita del siniscalco aveva riempiuta l' ampiezza del fatto cerchio da lui.
goffredo a sua magione; / e l' accompagna stuol calcato e folto. [
a fato e a fortuna, e per l' aria spesse e calcate l'une con
e per l'aria spesse e calcate l' une con l'altre si vedevano volare e
aria spesse e calcate l'une con l' altre si vedevano volare e per le cittadinesche
se il fiume scendesse, e, l' uno in su gli omeri dell'altro,
son men calcati di gente e poi dà l' assalto. 5. borghini, 1-88
2. strumento con cui si calca l' esplosivo nel foro da mina.
le fosse a cor de'raperonzoli. / l' ellera sotto terra e il calcatréppolo.
è serpente d'acqua, che ella uccide l' uomo, se 'l puote ferire,
e si calca... ne l' artigliarla, ma la prima calcatura si batte
[semiramide] si dice che trovò l' uso della calce, signoreggiò asia, cinse
grosso cor la mira, / né cessa l' odio, anzi s'avanza e poggia
, / e vie più cresce essacerbata l' ira, / sì come in calce suol
, 9-841: a questo io cedo: l' odor della calce / m'è sempre
oltremodo all'azione dell'aria, né l' acqua può penetrarlo: quindi in certe
, nell'assettar la centina per costruir l' arco, cade la centina e per miracolo
la calce di tante scelerate ingiustizie, con l' arena di tante orribilissime crudeltadi, con
arena di tante orribilissime crudeltadi, con l' acqua di ampissimi laghi di sangue umano
e traslucide (e vi si comprendono: l' agata, la corniola e la pietra
addosso. ghiberti, i-xiv: tra l' altre egregie cose io vidi mai uno calcidonio
pulci, 1-98: sempre insino al calcese l' artimone, / con fresco mare
1-1-269: cadde... ragionamento sopra l' utilità grandissima che apporterebbe al corseggiare
poco lo spezzi, e quando tu l' hai così spezzato, e tu il mescoli
con quelle cose che bisogna; tanto l' hai caro quanto e'vale, e
metà della sua altezza di calcistruzzo, e l' altra parte [ecc.].
secoli addietro dalla volta sta lì tra l' orchestra e il pubblico. c. e
tariffarie, della dogana, che interessavano l' edilizia. sinisgalli, 6-128: villa
magnare, me fa calciare, / de l' ame- surare sì fa lamentanza.
un calcetto. fagiuoli, 3-2-184: l' uomo in tal dì viene a tacer costretto
grossi de'piedi, quali usano portare tanto l' uomini che le donne insino a mezza
. allegri, 182: per l' alfiere, e calcianti incarnati contro i
... / tal venian tutte l' indie in lor livrea. calciarne2
un portico così detto da calcide nel- l' eubea, come festo annunzia, non mai
. medie. il depositarsi (durante l' accrescimento o per malattia) di sali
. agostino volgar., 1-9-18: gittatavi l' acqua, non arde; e quella
prima abbi calcina e sabbione, tamigiata ben l' una e l'altra. e se
sabbione, tamigiata ben l'una e l' altra. e se la calcina è ben
agevolmente si cuoceno, e cotte con l' acqua tutte si disfanno, perché più
calcina e lisciva -per la quale intendono l' acquafòrte -siino materia di metalli tutti.
[la cocca] è una foglia che l' indiani usano sempre tenerne in bocca,
sasso commessi con la calcina. e l' arte è la più squallida e sommaria.
è la più squallida e sommaria. ma l' effetto d'orrore è così totale e
stemperare, rimestare, squassare col bollerò l' acqua di calcina, perché non faccia
vedi, lionardo mio, come bellamente io l' amaestrai. c. e.
forte riscaldamento. varchi, 13-4: l' archimia fa la calcina, fa tante maniere
ch'altrui non par sentir mai che l' offenda / per fin che non l'ha
che l'offenda / per fin che non l' ha roso in fine a l'
l'ha roso in fine a l' osso. = lat. tardo
, 9-288: dal balcone si vedeva l' abitato ancora in piedi, con qualche
sia preso il calcinaccio e che abbassi l' ale. 3. malattia del
pali, e dopo averne ben bollerata l' acqua suddetta. tommaseo [s. v
serven di lui [del piombo] ne l' opere loro, or calcinandolo per sé
v.]: calcinare, esprime l' operazione con che si riduce una pietra
gli antichi dissero calcinare i metalli per l' operazione di trasformarli in ossidi col mezzo del
vita de la mia vita, alma de l' alma, / sappi ch'un raggio
: che ha assunto il colore e l' aspetto della calcina (per l'azione del
e l'aspetto della calcina (per l' azione del sole, del calore intenso
il salnitro ed il zolfo, e rimane l' argento calcinato. garzoni, 1-143:
morici... nell'iterizia, l' etiope, o l'alcalizzato col sapone di
nell'iterizia, l'etiope, o l' alcalizzato col sapone di venezia...
. magalotti, 1-121: trovo essere l' apparenza di questo fossile simigliantissima a una pietra
i sassi e i membri degli edifizi se l' acqua non vi si aggiugne che l'
l'acqua non vi si aggiugne che l' intenerisca e il distempri. muratori,
, 9-13: più in là, l' arco del mare si stendeva fino al promontorio
, i-494: la qual malizia intende l' archimista a sanare, recando quelli nelle
in calcina, in cenere (per l' azione del fuoco o mediante processi chimici
deuteromicete botrytis o beauveria bassiema (e l' insetto muore e si copre di una
') * di calce ': per l' aspetto assunto dai bachi affetti da questa
acque tutte hanno bisogno di diflemmarle con l' argento, e purgarle da quella calcinosità
. che contiene calcina; che ha l' aspetto di calcina; calcareo.
. biringuccio, 1-31: tutto l' altro [allume] è rosso, alquanto
e quasi calcinose. levi, 1-232: l' effimera, strana primavera era ormai finita
vittorini, 1-12: e veramente è [l' isola] un enorme blocco calcinoso che
la buona [terra] gettata su e l' altra degli orli della fossa, disfacendola
. tassoni, 6-14: rolando che l' udì, si voltò ratto / e 'l
le dà due urti col calcio del- l' archibuso e con violenza fa dare indietro il
il tempo sul calcio del fucile, l' ebbrezza della canzone tutta motivi d'amore gli
e forza nulla vale, / come pistasse l' acqua nel mortale. lorenzo de'medici
. lorenzo de'medici, 469: l' errante chiome poi strette in un tralcio
in un tralcio, / vedrei per l' erba il candido piè movere / ballando
quanto ociosamente si por tava l' ocio nel caminarsene via, e con quante
contese. marino, 19-282: or sospeso l' andar riposo piglia [il nuotatore
! verga, 3-57: la provvidenza l' avevano rimorchiata a riva tutta sconquassata,
a riva tutta sconquassata, così come l' avevano trovata di là dal capo dei
e a pugni... lottavano l' uno sull'altro come si abbracciassero, e
ne'calci de la rabbia, acuisce l' unghie de la detrazione, ghigna i denti
calci percuote. straparola, 10-2: trasse l' asino una coppia di calzi nell'aria
3-73: [come se] cavalcassi l' ippogrifo d'astolfo, o ti menasse il
: 'calcio dell'asino'. è quello che l' asino diede al leone morente per vendetta
e quel tuo figliuolo mi arete per l' avvenire un calcio in gola di sorte,
sul sabbione / da una banda a l' altra trapassato. lippi, 9-64:
, che ha dato il calcio a l' onestà de la verginitade sua, voglia tenere
verginitade sua, voglia tenere in sacro l' altrui? caro, 4-116: vuol dare
cose del mondo, come fino a ora l' ha dato a una gran parte.
, io (171): venne l' ora della trottata. gertrude entrò in carrozza
due calci in un pugno: completare l' opera. s. caterina de'ricci
faccia a'calci con la pittura, essendo l' idea cumulativa dell'uno e dell'altro
, e muleschi. imbriani, 3-120: l' indole dell'artista napoletano nel suo dorato
regolamentari di gioco di 45 minuti l' uno, con un intervallo di
tutte cose che tra una parola e l' altra, tra un ballo e una
. e chi ben lo considera e l' esamina, vi ha dentro ingegnosi artifici
minerali (per la sua affinità con l' ossigeno e con altri elementi non si
cataclisma. la tromba marina della disdetta l' aveva aggirata e ravvolta via verso il buio
che vuole ingannare il tempo, non l' appetito. calciocianammide (calciocianamide)
coi figli loro: « il milite, l' avanguardista, il premilitare, il calcista
. correzione di un terreno acido mediante l' aggiunta di calce o carbonato di
come alla venuta; perché, prendendo l' alto riposo, s'erano nelle lor mandre
e poi pentito / chi pur dianzi l' offese ottien perdono. f. f.
la sinistra mano / su 'l pomo de l' arcion la briglia stende, / spiccato
più del guinzaglio e del capestro / può l' arte in lui del domator maestro.
18-122: ulisse in guisa / sotto l' orecchia l'investì nel collo, / che
ulisse in guisa / sotto l'orecchia l' investì nel collo, / che tossa fracassògli
15-40: tanto ti basti; e l' aspirar più suso / superbir fòra, e
1 fato. salomoni, i-271: l' uomo è nel mondo un corridore umano,
umano, / e 'l cavalier che l' ammaestra è dio, / che, se
, / e col piè destro calcitrar l' arene. = voce dotta, lat
ricavarne copie identiche all'originale; l' opera ottenuta in questo modo;
opera ottenuta in questo modo; l' operazione con cui si ricava l'impronta.
l'operazione con cui si ricava l' impronta. milizia, ii-191:
. carena, 1-70: calco, chiamasi l' azione del calcare, il delineamento che
tremar dal gelo, il morir per l' eccessivo caldo... è riputato da
o privato, che promuove e cura l' incisione, la stampa e la conservazione
. calcògrafo, sm. chi esercita l' arte della calcografia; artista che incide
calcole due. quando il tessitore calca l' una delle calcole, tira in giù l'
l'una delle calcole, tira in giù l' uno de'licci, e con esso
e con esso liccio tira in giù l' uno degli ordini dell'ordito, e l'
l'uno degli ordini dell'ordito, e l' altro ordine dell'ordito resta fermo e
filo del ripieno. tirato ch'ei l' ha, batte il filo del ripieno col
, col premere alternatamente co'piedi or l' una or l'altra delle calcole, fa
alternatamente co'piedi or l'una or l' altra delle calcole, fa rialzare or
altra delle calcole, fa rialzare or l' uno or l'altro liccio, sì che
, fa rialzare or l'uno or l' altro liccio, sì che i corrispondenti
nel letto... si mostri l' orina a le signorie vostre, facendo le
trovandone rinchiusi e aggirati per lochi dove l' astrolabio e 'l quadrante vostro non arebbono
arebbono calcolato il sito de'burroni, l' altezza de'macigni, e gli abissi de'
prezzi, trovammo che non ci riusciva l' incetta di tanto guadagno, quanto con la
modo. baretti, 1-180: con l' esempio dell'inghilterra principalmente, l'autore
con l'esempio dell'inghilterra principalmente, l' autore prova quanto l'agricoltura più d'ogn'
inghilterra principalmente, l'autore prova quanto l' agricoltura più d'ogn'altra cosa accresca
e che fanno rispetto ai loro compagni l' ufficio di altrettanti precettori, sotto la
; tener conto; prevedere (mediante l' esame attento della situazione, delle circostanze)
, in modo che chi non ha l' occhio molto buono, lo piglia per
, 1-37: concedo anch'io che l' uomo non calcola con giustezza i suoi
i vinti avrebbero seguite idee diverse. l' opinione dunque non dovea calcolarsi, perché
.. perdio, e quando mai l' abbiamo calcolata noi, questa pellaccia?
un popolo il quale ha già percorso l' arco economico che guida l'industria primieramente
già percorso l'arco economico che guida l' industria primieramente nell'acquisto di capitali,
calcolata lentezza. pavese, 8-232: l' arte, che prima era ingenua scoperta
. p. verri, i-178: l' intensione e la durata, sia de'beni
con una più mansueta e prolungata, l' uomo le trova diseguali. monti,
solinga / di marte all'orbe ei l' occhio / calcolator sospinga. leopardi,
, ii-2- 252: il lavoro sviluppa l' attenzione, la precisione, il giudicio
[archimede e galileo] rifulsero per l' ampiezza della mente e il genio pratico
della contemplazione calcolatrice, fecondarono con essa l' arte, applicando le conclusioni di quella ai
conti, ecc. ebbene questa voce l' han tratta a significare * uomo ragionatore,
, prudente '. nievo, 85: l' era una di quelle nature rigogliose e
più insigne perfezionatore delle macchine calcolatrici è l' economista matematico babbage. sinisgalli, 6-45
c. e. gadda, 550: l' amore gli aveva regalato una testa..
soggette a tale accidente, e poi l' incostanza delle osservazioni sopra le quali son fatti
degli astri il moto e forbite, / l' olimpo e l'infinito. cuoco,
e forbite, / l'olimpo e l' infinito. cuoco, 1-40: nel modo
di morale, di religione devi educare l' anima e conservare il corpo. b
calcolo matematico a scoprire prima del cannocchiale l' esistenza del pianeta nettuno? non fu
forse il calcolo a scoprire la diffrazione e l' interferenza degli elettroni? 2.
potuto credere per qualche tempo che con l' aiuto dell'una e dell'altro ^ fosse
porrebbe in mano, acciò che potesse l' ordine e disordine di quelle cognoscere.
colori, in modo che chi non ha l' occhio molto buono, lo piglia per
ingegni; dovea congiungere ne'loro pensieri l' entusiasmo ed il calcolo, e nella loro
vita futura è riconoscere che... l' effetto più importante dell'azioni umane,
più importante. leopardi, 1-277: l' ambizione, l'avarizia... cadono
leopardi, 1-277: l'ambizione, l' avarizia... cadono sotto la
le ultime battaglie per la libertà e l' indipendenza nazionale; il paese si dibatteva
nella casistica, che era, tra l' altre cose, un'arte di vincere nella
i superiori, e che era posticcia l' allegria con cui giocava la sera a
ai carabinieri. alvaro, 7-81: l' arte di farsi amare è cosa abbastanza
purgaste le labra d'isaia, tergere l' indignità di questa mia lingua impura ed
f. f. frugoni, xxiv-1030: l' autor, che morì appunto di mal
dottori. l. salviati, 19-105: l' ultimo, / tre anni passano or
sf. medie. affezione che colpisce l' occhio quando vi sia penetrata una scheggia
preoccupazione. caro, 9-3-69: per l' amor di dio non mi dia più calda
minestra della cucina, per usare con quello l' ordinario suo cibario offizio, quivi apparve
una di quelle caldaie grandi che tengon l' acqua; ma gli farò prima pigliare
e gran caldaie apprestano, / e l' acqua intorno e 'l fuoco vi ministrano.
frate; e presa un'altra scodella, l' andò a empire alla caldaia: tornato
nieyo, i-iii: la vecchiaia o meglio l' impotenza l'ebbe ad incogliere assai prima
i-iii: la vecchiaia o meglio l'impotenza l' ebbe ad incogliere assai prima del tempo
un fremito somigliantissimo al gorgogliar che farebbe l' acqua, se quella cavità del vesuvio ne
d'opera in voga a quel tempo, l' immensa caldaia nella quale ebolliva il cuore
sarai il centro segreto e onnipresente, l' animatore della cospirazione mondiale e perpetua. «
di energia elettrica): e permette l' utilizzazione dell'energia termica contenuta nel vapore
. boccardo, 1-830: si fu l' invenzione delle 4 caldaie tubolari ',
perché gli ebrei son convitti per escremento de l' egitto, e mai è chi abbia
quasi non vi sia altra legge che l' uomo; li riprendeva. poi,
guisa voluto mettermi in questa briga, l' acerbi per mio stesso consiglio è stato
dal piano a gli ultimi arconcelli / l' alta torre tremar de gli asinelli. tommaseo
e montare a cavallo per farli assalire l' oste de'fiorentini, promettendo loro grandi
la cagione e investigare se questa e l' altre robbe ch'io lasciai costì sono in
caldamente mi raccomandò la propria vita, l' onore di serpilla e i loro interessi amorosi
sarei stato inclinatissimo alla vita casereccia; ma l' aver veduta l'inghilterra in età di
vita casereccia; ma l'aver veduta l' inghilterra in età di diciannove anni, e
inghilterra in età di diciannove anni, e l' aver caldamente letto e sentito plutarco all'
: la prego caldissimamente che mi perdoni l' audacia di scriverle. giusti, iv-18:
. cicognani, 3-156: « è libero l' avvocato? *... il
ch'un'infermità aspra e villana / crudelmente l' offese. andrea da barberino, 2
6. compartimento delle risaie (dove l' acqua circola riscaldandosi prima di irrigare i
lippi, 3-3: ed era appunto l' ora che i crocchioli / si calano all'
geloni. caldani e scaldini a aumentare l' inerzia. moversi da una stanza all'altra
/ a legger le gazzette, a dir l' ufizio. carena, i-211: « caldanino
uso, se sia smoderato, produce l' incotto. dossi, 753: ersilia biandamore
. cellini, 557: scelto che l' uomo abbia il migliore e più bello
i denti: / e prima va l' altrui fama in rovina / che restin
il cervel fuor di calende, / e l' altro era un fanton lungo sei braccia
un fanton lungo sei braccia: / l' un nemicizia avea col sol d'agosto,
col sol d'agosto, / e l' altro rincarta le calde arrosto. rigutini-cappuccini,
ribellò il castello di montecarelli, caldeggiando l' oste ch'era alla scarperia. montecuccoli,
alla scarperia. montecuccoli, 2-194: l' inimico vorrà attaccare la piazza stessa di gia-
piazza stessa di gia- varino, e l' esercito vi sta già accanto a caldeggiarla,
: le lettere populari avean somiglianza con l' ebraiche o con le caldee,
uno magazino... per fare l' esercizio del calderaio, cioè per fare
1-33: quando li pratici calderari veggano l' acqua disposta a congelare, e di sustanzia
che non se ne trovassono molti per l' altre genti, come sono fanelli e calderelli
dappresso il calderin selvaggio / che saluta l' aurora e poi s'asconde. 2
il calderino del figliuolo distruggendosi di fregare l' archetto del fanciullo su per la sua
onde è che si stagionano continuamente e l' uve e i capi venturi da frutto
. e godono ben anche a quella calderna l' altre robbe seminateli intorno.
è gran dovizia di segni di quel- l' inaudito incontro di popoli e civiltà che avvenne
redi, 16-v-136: si scaldi [l' olio malvato] in calderottino al fuoco
: se volessi sapere come si pesa l' acqua, e come si dee compartire,
, sf. disus. e letter. l' essere caldo; calore.
/ non si convien salare, / ma l' altre parti indurare e far forti,
a sé riflette sua caldezza, / e l' aspra sua empiezza / squadra le mura
quelli all'antica che lo credono? / l' innamorarsi vien da gentilezza, / e
tórre il calore al sole, poiché l' ecclesiastico parla della sua caldezza, e delle
: in quella notte serena di settembre l' aria aveva ancora la caldezza dell'estate,
passioni. machiavelli, 508: furono l' ultime parole di costui da quel popolo
mostrano caldezza di passione e caratterizzano tuttavia l' eroina poco ricca di quella virtù, che
cospirava, di quali rose era dipinto l' avvenire. de sanctis, iii-81:
avvenire. de sanctis, iii-81: l' autore non ha caldezza di cuore e i
munire. 5. figur. l' essere in corso, nel pieno svolgimento;
trapassando per quella abbiano forza di riscaldare l' aria contigua alla terra ed al mare
il calore sensitivo assai, e che l' anima de'bruti non sia altro che spirito
, 200: del piovere in guinea l' acqua che è come tiepida, non mi
non mi pare da maravigliarsene, perché l' ambiente caldissimo la potrà riscaldare. tasso
ch'hanno il coito servile solamente per l' atto della generazione -però hanno determinata legge
freddi. marino, 269: sai che l' anno è su 'l mezzo / de
il luogo alto o basso, cioè l' aria sottile o grossa, i venti freddi
, o caldi, e vaporosi, l' argento vivo mischiato con bollicine d'aria
la siesta, noi due stavamo facendo l' esercizio alla prussiana, che il mio
il bambino. gozzano, 170: è l' ora calda, l'ora dei cobra
170: è l'ora calda, l' ora dei cobra, e i cobra abbondano
. alvaro, 9-19: era mezzogiorno. l' ora era calda, fulgida, sterminata
e tu, priapo, al rinovar de l' anno / onorato sarai di caldo latte
bevande calde; in riva al gange l' ombra degli alberi, i bagni e le
, e a scaldarsi al braciere per l' acqua calda, e scambiare le barzellette.
166: pose la teglia su l' ardente brace, / col facile olio;
ad esso, / un poco d'ora l' esplorò sagace. / l'olio cantò
d'ora l'esplorò sagace. / l' olio cantò con murmure sommesso; / un
il vino vecchio; passato che ha l' anno, nuocesse al mio stomaco, e
? b. davanzali, ii-182: l' umor della vite è caldissimo. idem,
aveva invaso gli animi. la vista e l' odore del sangue inebriavano i più vicini
caldi di vino, e sono co l' arme loro, e non ànno in loro
signoria e poco savi,... l' un dì appresso all'altro più dimostravano
. crescenzi volgar., 6-7: l' appio... più digestibile, è
vini- ziano, dotto in tutte sette l' arti liberali; e ne'tempi di
la bellezza rara / d'amoroso disio l' animo caldo. idem, 26-8: la
voi n'eravate [della fanciulla] l' altro giorno sì caldo. ricchi, xxv-1-165
mente così calda, come s'io l' avessi pensato adesso. menzini, i-118:
xix-18: tutta vegg'io, con l' animo / pien di novo diletto, /
alpe è di ogni stagione. ma l' estate la terra, tutta calda di vita
radi e leggeri svolazzano a lungo per l' aria aggirati dal vento e sfiorato appena il
la lascivia segreta del novilunio appariva erta l' imagine di mila ridente dalle iridi violacee
disidero caldissimo di sapere che cosa fosse l' andare in corso, e con grande instanzia
qua, e di là, si fan l' ire più calde. bandello, 1-17
ragionamento, si fece da capo e tutto l' amore de la sua madonna e il
soddisfatti gli affetti del cuore, tra l' amata donna presente, e due amici
ii-22: non cadavi dal pensiero che l' animo nostro è capace di forti o lunghe
fortuna cessi / dalle vendette, e l' amistà raccolga / non di tesori eredità,
/ sensi, e di liberal carme l' esempio. manzoni, 23: in
mondo, non erano trivialità; aveano l' impronta d'un intelletto elevato e colto,
lett. it., i-114: l' immaginazione concitata dalla solitudine presenta gli oggetti
dei lordi tutto un nuovo mondo. l' inferma lo udiva volentieri narrar casi e
non è la calda ispirazione che crea l' idea felice, ma l'idea felice che
che crea l'idea felice, ma l' idea felice che crea il calore ispirato
ancora una giovanissima donna, sentivo poco l' istinto materno, piena com'ero di altre
, 19-30: dalle sale calò tosto l' araldo / al campo ad apportar l'
l'araldo / al campo ad apportar l' avviso caldo. 9. di
odore di letame e di bestie. l' apertura mi mostrò un lungo corridoio coperto,
non l' abbiano tenuto dentro. e occhiali neri di
sospirava. tasso, 3-7: del cor l' abito altero / depone, e calde
cui sdegno e dolore / fu più l' avemo che la terra amico.
di corte, caldo caldo, con l' ira e con l'impeto del giuoco,
caldo, con l'ira e con l' impeto del giuoco, andò con un coltello
imo che faceva ai dadi, e sì l' uccise. aretino, 8-278: odi
caligutte un mondo di miglia, e l' ho cavata de la pentola or ora,
passare sotto gli occhi del principe. l' ho mandata a mejan calda calda questa
lode mia. lambruschini, 1-223: l' educatore che scagli subito un colpo a punire
stimando bene di ribattere il chiodo finché l' era caldo, di soppiatto aveva spedito a
, i-420: e senza stare ad inviar l' araldo, / te lo chiappo nel
: c'erano le stelle, e l' aria era calduccia. ora è rinfrescato,
era calduccia. ora è rinfrescato, e l' acqua che martella i vetri del lucernario
... come quando si approssima l' invemo. -calduccino. popini
: de'brusciati fu messer tebaldo / l' un de'pregioni, il qual fece soprastare
il caldo della state avanza, / l' ora notturne parti e fa'le corte,
su per gli ulivi; per che l' andare al presente in alcun luogo sarebbe senza
si vestono di rose, i campi ricevono l' acqua, e 'l freddo, e
cantari cavallereschi, no: cavalcando ver l' india minore, / cominciomo a sentir
dal freddo al caldo e da sira a l' aurora, / dimmi ove adesso angelica
disiderio, che fusse bene, pigliando l' occasione fuggire il caldo, condursi nella
gli involo. idem, 14-m: l' acque bollenti che vengon di sopra,
bisogno di chiose, il sarsi interpreta l' altra con dire, che se bene il
, non è cagione del caldo, ma l' attrizione, nul- ladimeno, non si
morte continua delle parti, come a l' animale quella del cibo. carletti, 20
che fa la zona torrida, distemperata per l' eccessivo caldo e nociva per li forestieri
principii la tensione, per attribuir loro l' ascendere che fa il mercurio con la
fa una somma calma, che tiene immobile l' acqua, detrattone quel tenuissimo moto suo
ix-15: si soffoca dal caldo: / l' equatore è a due passi. gramsci
civiltade son sufficienti a spengere ed annullar l' oscurità, e con il caldo de l'
l'oscurità, e con il caldo de l' amorevol cortesia desrozzir e purgare qualsivoglia rudezza
ricci a stare in caldo, / l' un sopra l'altro messo, / e
stare in caldo, / l'un sopra l' altro messo, / e sottosopra rimenar
pensiero dei miei figliuoli, che durante l' intera giornata non avevano fatto nulla e
da giacigli improvvisati. alvaro, 9-207: l' altro giorno trovai un treno carico di
2. calore del corpo; l' arsura della febbre. maestro alberto,
33-8: nel ventre tuo si raccese l' amore / per lo cui caldo nell'ettema
ora de amara fede e dolci inganni / l' alma mia consumata, non che lassa
sua iniqua stella / a ber ne l' altra l'amoroso caldo, / tornò
iniqua stella / a ber ne l'altra l' amoroso caldo, / tornò ad amar
, a modo di filosofo che ti dia l' interpretazione del mondo. i personaggi non
,... perché, quando l' una mente era agitata dal caldo dell'estro
agitata dal caldo dell'estro creativo, l' altro intelletto si acuiva di freddo acume critico
a vicenda. manzini, 7-155: l' orchestra, in un nostalgico modulare domande
lampi di caldo che sembravano finestre. l' adele diceva sempre ancora qualcosa e talino
un caldo al suo focone, e l' altra [la riccia] mi si lascia
in caldo. sassetti, 285: [l' idolo] aveva in una delle mani
/ chi sia il guerriero in su l' arcion sì saldo, / quei più
come vuoi tu! queste cose, te l' ho detto, non mi fanno né
/ che salva gli altri, predi l' astore; / né il bruco e il
agostana, il polverio denso rossastro, l' aria greve e stagnante. d'annunzio,
non sa 'l gusto risolversi se è maggiore l' offesa, la quale riceve dalla caldura
calefacienti e irritanti, ne succede spessissimo l' infiammazione. a. cocchi, 8-115:
virtù calefattiva, la qual procede e da l' una e da l'altra, produttrice
procede e da l'una e da l' altra, produttrice e vivificatrice di tutte le
o col mezzo espresso de'demordi, l' uso dell'atto carnale fin con le
, o interponendosi con corpi assonti fra l' uomo e la donna. =
: misser salvatore,... per l' affanno e per la doglia, de
tempo vi capiterà forse di sentire pronunziar l' epiteto romantico per qualificare una proposizione strana
divisione del tempo che ha come base l' anno; calendario lunare (fondato sul moto
; calendario solare (che coincide con l' anno tropico). giamboni,
addiviene che là ove la luna è l' uno anno prima, ella sarà l'anno
è l'uno anno prima, ella sarà l' anno che dee venire undici dì più
ben vero che 'l calendario grego goriano l' ha [l'anno] di poi più
'l calendario grego goriano l'ha [l' anno] di poi più che per i
, quando nel concilio lateranense si trattava l' emendazione del calendario ecclesiastico, facendosi capo
). -calendario di borsa: con l' indicazione dei giorni destinati allo svolgimento delle
dei campionati: stabilisce le date e l' ordine degli incontri fra le squadre che
, 37: protetto dalle tenebre se l' avea data a gambe, ringraziando tutti
ogni saggio e dotto piato / là 've l' etrusche voci e cribra e affina /
appi, 2-72: ed io che già l' avea sul calendario, / gli voglio
/ ma giri pur, ch'io l' ho nel calendario. -avere del calendario
le spade / nude in man gli giuràr l' obe- dienza *. d'annunzio,
poco / (e ben gli disse l' anno e le calende).
se cento volte e cento / te l' avesser promesso, o noi faranno / mai
il cervel fuor di calende, / e l' altro era un fanton lungo sei braccia
un fanton lungo sei braccia: / l' un nemicizia avea col sol d'agosto,
sol d'agosto, / e l' altro rincarìa le calde arrosto.
d'umor bravi, / che te l' hanno cavata di calende, / rivolge l'
l'hanno cavata di calende, / rivolge l' occhio al popol delle navi.
e chi ne rimanesse vincente, colui l' avrebbe. pulci, vi-25: se tu
e che avevano trovato, per caso, l' innamorato, alla cantonata; portavano un
, / or le mie corde e l' ali concedimi al linguaggio: / cantami il
a tutt'altro che a cantare: « l' è venuto maggio, ben venga maggio
de'quali noi ne facemo qua uno l' altro dì. 2. canto
toscana 'fior rancio ', sia l' eliotropio maggiore. targioni tozzetti, 8-394
'l calenzuol dorato / odonsi altrove lusingar l' udito. pananti, ii-45: ci vuol
o meta, / ha fatto con l' ingegno pellegrino / un libro grosso come un
qualche attenzione, arai tante voci equivoche l' una sotto l'altra, e tante
, arai tante voci equivoche l'una sotto l' altra, e tante allitterazioni che fartene
e la grammatica, quasi direi tra l' incudine e il martello? bettinelli, n
: nell'archivio parrocchiale di romans presso l' isonzo forse è ancora un grosso calepino con
li plaza, / no li cal de l' anema com eia faza. latini,
palme, / ficcando li occhi verso l' oriente, / come dicesse a dio:
al mio cor avvenuta, / ch'a l' anima non cal di star con lui.
; / e can- terem sotto l' ombrose foglie: / ch'i'so che
mirando in questi cortici, / l' un arbor per pietà con l'altro assibili
, / l'un arbor per pietà con l' altro assibili. bembo, 2-147
, 325: se ne'perigli de l' incerto marte / non hai compagno e la
, i-340: tu non senti d'amor l' accese faci; / perfido, regna
al duca / que'prigioni? che l' amino? che a loro / caglia di
i-78: al visconte di beaucaire minacciante l' infemo a suo figlio aucassino ove non abbandonasse
. m. villani, 9-6: l' utile e l'onor del comune niente
. villani, 9-6: l'utile e l' onor del comune niente hanno in calere
e casta, / la sua verginità, l' amor de tarmi, / sol ebbe
, 4-58: non è da calere se l' uomo è giovane di tempo, s'
-far calere: rendere curioso, stimolare l' attenzione. dante, purg.,
, per li quali sapemo essi tutte l' altre cose, fuori che la sapienza
quello che esigesi per giungere ad ottenere l' intento. alfieri, viii-23: ah!
- creonte iniquo, / tumido già per l' usurpato trono, / leggi, natura
audir prego mi deggi / e con l' udir richeggi / ad ascoltar la mente e
era il potere / di ritornar, né l' avrebbe impedita / il vecchio padre
forteguerri, i-252: adunque io presi l' ambio zitto zitto, / e
di cui non avea mai provato l' eguale; perché nella carrozza di mia madre
consegnai la valigia e la chiave, con l' inventario della mia mezza dozzina di camicie
il cavallante raùna le briglie, dà l' aìre ai cavalli. d'annunzio,
forza di spinte e di puntelli, l' affare fu sistemato, e, declinando il
sistemato, e, declinando il sole, l' avvocato potè rimontare incolume sul suo calesso
. a dimari, 47: vuol comodo l' albergo e corredato, /..
volante e fischiante. nievo, 1-12: l' avito sediolo giace polveroso in fondo alla
, seccata dalle mosche, / turi dopo l' altro tutti quattro i tonfi / dell'
calessero » si formi nello stile familiare l' addiettivo « calesseresco », come ha fatto
2. aeron. angolo di calettamento: l' angolo che l'ala o il piano
angolo di calettamento: l'angolo che l' ala o il piano orizzontale di coda formano
ojetti, i-616: la volontà di spiegare l' universo con alcune formule nette..
con una strofettina calettata per la circostanza, l' infernale creatura era muta come un pesce
126: quanto avesse patito nel disastro l' ulà: la più grande ruota,
carena, 1-252: 'calettatura', l' azione del calettare, e anche lo
. ricettario fiorentino, 15: l' allume,... che si fa
detta così quasi sia il calo che fa l' oro. 2. cosa da
aria una mano vittoriosa, mentre con l' altra stringeva la collottola deltinforme calibano che
difese, offese e ripari, con l' uso della calibra; levar piante [
non grande calibro, ma cattive come l' agonia, che da ripari ben disposti e
calibro. rigutini-cappuccini, 179: l' ultima guerra ha poi diffuso questa voce
in mezzo alla stanza il telescopio ha l' aria sorniona d'un « grosso calibro
miscele, arrotola le foglie badando che l' apice resti dalla punta che s'accende
stesso calibro. imbriani, 1-28: l' ida e l'ada si compiacciono d'aver
imbriani, 1-28: l'ida e l' ada si compiacciono d'aver addomesticato alcun
(cfr. rigutini-cappuccini, 179: « l' incertezza nella origine di questa parola,
lacinie lineari, di un odore che sente l' ananasso. il secondo è notevole ancor
, 5-44: quando toma a portar l' amato paggio / il calice d'umor
, / com'oggi ch'io libo a l' amico / pensando i varchi de l'
l'amico / pensando i varchi de l' apennino. pascoli, 34: o convitato
: o convitato della vita, è l' ora. / brillino rossi i calici di
per dire le parole della consecrazione sopra l' ostia, e sopra il calice,
, la colomba bianca venne in su l' altare con tre ostie in bocca, le
. carducci, 477: cavalca intorno a l' avel tuo, voi tòro, /
guglielmo re, / che porta sopra l' elmo il sacro impero, / sotto l'
l'elmo il sacro impero, / sotto l' usbergo la crociata fé, / e
io voglio la roba mia, che l' ho fatta col sangue mio come il sangue
, i-266: 11 sacerdote alzava l' uomo a dio; alzava in un calice
, 738: il sacerdote deponeva l' ostia sul corporale e mesceva il vino
sul corporale e mesceva il vino e l' acqua nel calice, e tofferiva. alvaro
impressione a remigio era tatto di versare l' acqua e il vino dalle ampolle, il
, alfin convien ch'e'mande / l' amarissimo calice nel gozzo. guarini,
, / ché là su nota è l' innocenzia mia. / ma che mi vai
fatale; ed ha udito con quante preghiere l' ho supplicato perché mi allontanasse questo calice
-calieino. salvini, 6-90: acheo l' eretriese nell'alcmeone in vece di cufici
: dai calici aperti si esala / l' odore di fragole rosse. d'annunzio,
, / schiuditi: o fior de l' anima, / o fior del desiderio,
calicità, sf. letter. l' essere a forma di calice.
antichi, nella quale si faceva scorrere l' acqua calda, o anche si riscaldava
calidézza, sf. ant. l' essere caldo; calore. carletti
lava poi la bocca; a chi l' usa, buona e saporosa, e fa
a te. tasso, n-iii-1105: l' arco celeste rende odorati i luoghi ne'quali
gli odori, i quali vengono da l' arabia e da l'altre parti orientali,
i quali vengono da l'arabia e da l' altre parti orientali, che sono caldissime
il ritenni. de jennaro, 78: l' aspido ch'a salvar fui presto e
calidi, / ove non vai che l' uom richiami o sibile. cornaro, 85
maggiori scorpacciate, che i contadini de l' uva. d. bartoli, 34-40:
uva. d. bartoli, 34-40: l' acqua è il primo frigido, come
natura tanta freddezza ab intrinseco, quanto l' acqua; né tanto calore, quanto
scamandro alle due fonti. / calida è l' una, e qual di fuoco acceso
gragnuola o ghiaccio o neve / scorre l' altra di state. campana, 123:
bruno, 78: con molti epiteti l' apro calidonio [ovidio] descrisse
canario ed assimiro, / re l' uno e l'altro, e di macon
ed assimiro, / re l'uno e l' altro, e di macon seguace;
califfi d'egitto. panzini, iv-100: l' ultimo califfo, deposto ed esigliato
. segneri, iii-1-109: ell'è l' istessa sapienza, meno capace in se
. cominciò a usare del l' olio. carducci, 105: per lo
, vapore, fumo che oscura l' aria; oscurità, tenebra.
102: egli era tanto intenebrato l' aria del fummo e della caligine de'
caligine alta ch'era ultrice / de l' opre ingrate, sì gl'ingrossa inanzi
una lucidissima caligine. galileo, 210: l' alone e i parelii si fanno senza
ma dal balcon celeste, / non da l' abisso vien, ma vien dal cielo
al suo bellissimo orizzonte, / come l' altra produce, / ma porta ardore
fumo chiaro o di fuoco nero; l' uno e l'altro ugualmente spaventoso a vedere
di fuoco nero; l'uno e l' altro ugualmente spaventoso a vedere: poi una
... d'atra caligine / l' universo circonda / una notte profonda! carducci
, 648: il sole tardo ne l' invernale / ciel le caligini scialbe vincea.
arso letto brezze, suoni, fin l' ombre. pavese, 4-248: l'inverno
fin l'ombre. pavese, 4-248: l' inverno, i bagliori, le caligini
: quei crepuscoli romani, in cui l' angoscia o l'ira dei crocchi che leggevano
romani, in cui l'angoscia o l' ira dei crocchi che leggevano alle cantonate
la perdono gli uomini i quali corrompono l' imagine. galileo, 463: il che
i misteri divini; la profondità, l' insondabilità del mistero stesso, della divinità
iacopone, 71-38: cielo umano passa, l' angelico trapassa, / ed entra en
. tasso, n-iii-886: perché de l' altra, che è unione, l'amicizia
de l'altra, che è unione, l' amicizia è quasi fine. ma questi
da esiodo la notte per madre de l' amicizia. fed. della valle, 406
/ tra candida caligine s'asconde / l' immenso lume di cui ombra è 'l cielo
'l cielo, / e che per l' universo si diffonde. monti, x-2-250:
deh! sgombra / sgombra il vel che l' occulta, e vista dammi / che
dell'antichità suole ingrandire nella nostra apprensiva l' altrui merito, come appunto gli oggetti
sì begli studii / del tuo paese l' ignoranza accusi, / e tenti aprir
carducci, 117: ei per entro l' oscura / caligine de'secoli ondeggiante /
. campana, 211: andare andare: l' anima divina / s'annebbia: le
caliginosità, sf. ant. l' essere caliginoso, l'essere pieno di
. ant. l'essere caliginoso, l' essere pieno di vapori e nebbie.
e fumoso. marsilio ficino, 2-62: l' odorato è assegnato alla aria caliginosa,
orecchi e la lingua, come tra l' aria e l'acqua. ariosto, 34-45
lingua, come tra l'aria e l' acqua. ariosto, 34-45: e l'
l'acqua. ariosto, 34-45: e l' aria già caliginosa e trista, /
color di vetro e trasparente, per l' aria, e di sopra con un manto
ascose / sotto il caliginoso orror de l' ali. bruno, 3-61: li astri
astri, per esserno tutti ricoperti sotto l' oscuro e tenebroso manto, e lasciandoci l'
l'oscuro e tenebroso manto, e lasciandoci l' aria caliginoso, ne forzavano al ritornò
bello apre il giorno, e rasserena / l' ombra caliginosa e l'aer negro.
e rasserena / l'ombra caliginosa e l' aer negro. verga, 4-70: il
sconfinata piana caliginosa, e laggiù laggiù l' abbagliare della marina. -figur.
sapienzia. tasso, 17-88: ma l' arte mia per sé dentro al futuro
-in senso mistico, a indicare l' ottenebrarsi della mente umana a contatto con
follò su per le nari, che per l' uso di essa parean cammini caliginosi.
. ant. coperto di un velo (l' occhio, per vecchiaia o malattia)
'l forte boreas giugnendo / verberi, l' aere di tracia mandato, / il chiuso
chiaror: cotanta era sul campo / l' atra caligo che dintorno il morto /
il fiore de'guerrier coprìa, / mentre l' un'oste e l'altra a ciel
, / mentre l'un'oste e l' altra a ciel sereno / libera altrove combattea
ad un penzolo sotto alle coffe e l' altro al parasartie. = fr.
. calita, sf. dial. l' abbassarsi del mare dopo una tempesta;
bot. cuffia che nelle briofite riveste l' urna contenente le spore; cuffia che
spore; cuffia che riveste e protegge l' apice delle radici, spesso facilitando il
/ con una forcatella di sue spine / l' uom de la villa quando l'uva
/ l'uom de la villa quando l' uva imbruna, / che non era la
purg., 9-123: « quandunque l' una d'este chiavi falla, / che
altissime montagne. sassetti, 155: l' isola è forte di sito per esser
lucca manderà giù la calla, e l' acqua ritornerà in serchio; e così
dimostrano quanto sia necessario ed efficace rimedio l' apertura delle calle per lo sbassamento del padule
per la callaia, id est, per l' entrata della scala. vellutello [purg
, appunto dove è la callaia quando l' uva imbruna, non vi è differenza veruna
. gozzi, 3-392: come dal fosso l' acqua sbocca, quando / è la
promesse, / ne'portici e per l' aie / splende l'or della messe.
ne'portici e per l'aie / splende l' or della messe. pascoli, 602
, io presi allora a salire per l' irta callaia cretacea, che menava affa
viani, 19-399: dopo che fu scricchiolata l' alberatura e il sartiame pareva scaturito nella
, molte volte impruna... l' uom de la villa, cioè lo villano
villa, cioè lo villano, quando l' uva imbruna, cioè annerisce che è matura
de la vigna, perché nolli sia mangiata l' uva. nieri, 120: noi
sbraitava e ragionava fra sé e pareva l' avesse con tutto il mondo.
sf. disus. passaggio costruito mediante l' interramento di fossi per facilitare 11 transito
eravam là 've lo stretto calle / con l' argine secondo s'incrocicchia. boccaccio,
calli / de le tenarie grotte / l' arbitro de la notte, / ammonito da
. e col cappello tosto, di cui l' ala alzata gli fea trinchetto sul capo
vista. ottimo, i-557: qui l' autore alla cognoscenza di colui procede per
due parti, 0 donne, dividono l' animo nostro gli antichi filosofi: nell'
la fama d'avisar, gli abbia [l' esercito pagano] alle spalle. firenzuola
spia / se calle v'ha per rinvenir l' uscita: / ma la porta superba
onor sul calle bell'orme imprime, / l' alto seguendovi paterno esempio. parini,
spinto / per calli angusti, o da l' accesa chioma / tratto del sol per
annunzio, ii-810: pe'capegli repente l' abbrancò / la morte, l'abbatté
repente l'abbrancò / la morte, l' abbatté, pel calle oscuro / la trascinò
: penosa nel calle del mondo / l' impronta va dietro l'impronta.
calle del mondo / l'impronta va dietro l' impronta. 3. letter.
3. letter. disus. l' andare, il procedere; cammino.
calle / lo scendere e '1 salir per l' altrui scale. ariosto, 31-89:
8-471: seco a pari i da l' un de lati enea, da l'altro
da l'un de lati enea, da l' altro il figlio / avea, cui s'
grosse palle, / e tutto rimbombar l' aereo calle / alle percosse intorno?
cibo fatto in uman uso, / [l' amo] dirizza prima il suo povero
la nave che parte di cina per l' india, essendo di già venuto il tempo
, sf. piccola saracinesca per regolare l' afflusso o il deflusso delle acque dei canali
tommaseo]: callidamente ci dimostra [l' intelligenza] le cose presenti, ci fa
virtù consultativa, come la fortezza circa l' impeto de l'iracundia. c. e
come la fortezza circa l'impeto de l' iracundia. c. e. gadda,
e. gadda, 318: l' onorato nome della città laboriosa era '•tato issato
più adatto a invescare e a giocare l' avidità e la dabbenaggine dei gruzzolanti:
carme dell'avida maga / che tenne l' insonne / piloto re d'itaca odisseo /
. / quivi ancor regna nel monte / l' iddia callida, figlia del sole.
sbarbaro, 1-212: non è che l' ometto in vetrina: dalle lenti a
attestato. calligrafìa, sf. l' arte che insegna a vergare i caratteri
scritti. carena, 2-157: calligrafìa, l' arte di bello scrivere, nel primo
i caratteri della scrittura... l' esercizio della calligrafia è utile anche a
: quell'esercizio potendo e dovendo produrre l' effetto di formare la mano a una
delle lettere già s'è ingiallita, e l' inchiostro s'è impallidito così che la
. soffici, ii-328: quando, dopo l' ultimo tentativo, mi accorgevo dalla sua
nascita di venere del botti- celli, l' onda del mare offre... pretesto
ironie calligrafiche. manzini, 10-67: l' arco nitido delle sopracciglia, la palpebra
finito il diavolo in collina. ha l' aria di qualcosa di grosso. è un
calligrafo, sm. chi esercita e insegna l' arte della calligrafia; chi scrive con
scrive bello. carena, i-234: l' esercizio della calligrafia è utile anche a chi
2. dir. perito calligrafo: l' esperto chiamato a giudicare dell'autenticità delle
all'interno di alcune pietre (come l' etite). landino [plinio
', e chi questa invoca, tutte l' altre invoca. garzoni, 1-919:
, dovendo scrivere la strage che fece l' indignato petto d'achille sopra le genti
giri; e in queste note / l' amica degli eroi calliopèa / col guardo in
> òtiót; * voce '). l' accento sull'ultima nel verso dan
calliope), proprio del l' asia settentrionale e orientale, di colore bruno-
spaventare, è tale che essa abbandona l' ideale della callipigia, e si sottomette a
orsa maggiore. ariosto, 3-17: l' antiquo sangue che venne da troia,
, i... i produrrà l' ornamento, il fior, la gioia /
ch'abbi il sol mai visto / tra l' indo e 'l tago e 'l nilo
giorno; / volta era al cerchio l' ombra di calisto. baldi, xxx13-
i-822: i callitrichi quasi in tutto l' aspetto sono differenti... dicesi che
una bella criniera '(cfr. l' etimo di callitriche).
], i-523: [credono] che l' hormino domestico sia quella molto odorata
. domenichi [plinio], ii-220: l' adianto... è molto
litrico, ed altri politrico, l' uno e l'altro per cagione del
, ed altri politrico, l'uno e l' altro per cagione del suo effetto
fuoco il callo, / che allor l' uman trascorso è più soff ribile / quando
è maggiore la compressione del corpo per l' uso prolungato di strumenti di lavoro o
imbianchir denti. segneri, iv-535: l' ammonizione ha da essere più calcata,
aveva ancora i calli alle mani, l' ambizione che lo pungolava, quando si iscrisse
: amore... che non porta l' uomo ad angustiarsi,...
stinco nelle estremità posteriori del cavallo. l' asino non ha calli che alle membra
, che facciamo il callo a tutte l' indegnità de la corte, o di risolverne
soffici, 1-82: la durezza, l' ignoranza e la malvagità degli uomini erano cose
ore / o poco più, farò l' ubbidienza: / ma a battermela poi non
targioni tozzctti, 3-20: sia costretta l' acqua d'arno a passare tutta come per
filone d'acqua profonda, a spiare dove l' acqua fosse più bruna, per entrare
avanza sopra la parte di sopra per l' enfiamento. geui, 5-3-101: la
abituale, uno sviluppo di singoli muscoli, l' indebolimento di un organo, una callosità
le dita dei piedi. 2. l' essere calloso, l'aspetto di ciò che
. 2. l'essere calloso, l' aspetto di ciò che è calloso;
liscia, questa callosità del colore che l' artista riesce ad ottenere per un eccesso
ix-121: vedi le man callose per l' arare / d'attilio consolare / ch'abbattè
per fante e per ortolano. essendo l' un dì più grosso che l'altro
essendo l'un dì più grosso che l' altro, veggendo che non era più da
/ non ha né dromedario né elefante / l' odo rato indo o l'
l'odo rato indo o l' etìope adusto. bandello, 1-54 (i-627
marino, 18-71: fiaccola accesa par l' occhio vermiglio, / spruzzato ferro o stuzzicata
due regoli con le lor corde, l' un d'essi sia di due in tre
essi sia di due in tre palmi, l' altro, lungo fino a tre braccia
cose *. manzoni, 22: l' imprese appena / tento di cincinnato,
cent'anni come il rovere, prima che l' umido trapassasse la scorza callosa delle mie
, i-183: bonario e manesco [l' istruttore], li addormentava [i ragazzi
. 5. sodo, duro (l' acino dell'uva, un frutto).
. palladio volgar., 10-17: l' uve... coglierem salde..
scorse di maturezza: ma quelle ch'hanno l' acino lucido e chiaro e 'l tocco
midolla,... si accompagna l' augumentarsi della polpa del legno e delle
e delle due cortecce che il rivestono, l' una dentro, l'altra fuori:
che il rivestono, l'una dentro, l' altra fuori: ma la maniera del
ma la maniera del ricevere e del compatir l' alimento è diversa: perocché per la
ligna. ariosto, 30-14: era l' aria soave e il mare in calma,
mai la nave insino a che non sentono l' odore della terra. f. f
fa una somma calma, che tiene immobile l' acqua, detrattone quel tenuissimo moto suo
: rappresentano due porti di mare, l' uno in tempo di calma, l'altro
, l'uno in tempo di calma, l' altro di mezza burrasca. ella non
. panni, giorno, ii-115: su l' oceàno ancora / perigliosa è la calma
, ix-612: quando pensier si anniderà ne l' alma, / che le fortune mie
e conquistare se non la calma almeno l' ottusità. palazzeschi, 3-266: non
, viii-18: più sfugga vera, l' ossessiva mira, / e sia bella,
che dei drammi agitanti la storia quotidiana l' eco arrivava quando il fatto era già
non negherò che il valore non operi l' istesso che tutte le altre azioni dell'anima
, 2-15: calma, calma, -rispose l' altro. -prima si finisce questo.
che prescrive all'esecutore di moderare l' impeto di un movimento. =
a ritroso, fra il portoncino e l' aia, aveva sempre avuto per le due
correntia, ma la pisana diceva che l' acqua, come lei, era stanca
/ giù al silenzio verrò, ne l' ombra riposerò. imbriani, 1-80:
davanti a quella porta chiusa, che l' ansito e i battiti del cuore si
. salvini, 39-v-168: quando l' aria è tranquilla, e calmato per
i burrascosi venti, / invita l' austro i naviganti al mare. monti
2. figur. rasserenato, tranquillo (l' animo, una passione).
sm. prezzo massimo di vendita che l' autorità pubblica impone sulle derrate di prima
come quel golfo misterioso in fondo al quale l' ardito navigatore trova un passaggio per l'
l'ardito navigatore trova un passaggio per l' oceano infinitamente calmo dell'eternità. deledda
bisogna che il mare sia calmo come l' olio: e guai se non si
don filippo, quando aprite di nuovo l' asta ». oriani, x-21-24:
asta ». oriani, x-21-24: l' altra avrebbe voluto parere calma, ma le
un sentimento di angoscia e d'incertezza l' opprimeva. pavese, 1-8: non c'
oggi è calmo '. - * l' infermo fu ieri più calmo del solito '
vestì di stoffe calme, velò con l' ombra dei cigli i suoi belli occhi
suoi belli occhi che non osavano guardare l' amico. 6. ripet.
perdita di potenza e di prestigio, l' esaurirsi di virtù e di qualità; il
gran calo. pananti, i-299: l' esser passati a sì grande astinenza /.
.. / che costan meno dieci scudi l' uno. 4. il gettare
da un lato perché la scoli [l' acqua] dall'altro, e con il
e mezzo dal primo peso, e l' altra era scemata tre grani: e tal
scemata tre grani: e tal prova l' ho fatta e rifatta molte volte, e
questi cali non risponde generalmente, né l' assicuratore né il datore a cambio marittimo
alla quale diedono il corso a soldi cinque l' uno, e chia- maronsi guelfi di
nostri... nei quali, per l' indennità della verità isto- rica, a'
verità isto- rica, a'biasimi che l' una nazione dà all'altra sua nemica,
prese a calo: servirsene, pagare l' uso, e rimandarli via.
facendo il calo di quella, vede l' artefice se n'è rimasta fra l'anima
vede l'artefice se n'è rimasta fra l' anima e la cappa, e quanta
-fare tara e calo: diminuire l' importanza delle cose. fagiuoli,
giacenza. sassetti, 159: e l' acqua benedetta ha grandissima virtù in rifare
strascino, i-2-235: un po'più su l' aveva due gamboni / dritti, distesi
antro: / verde, d'olivo: l' aveva tagliato per farsene, quando /
calopsittacus. calóre » sm. l' energia che si sviluppa dai raggi solari
, che ella manda alle lontane parti de l' eterea reg- gione,...
trapassando per quella abbiano forza di riscaldare l' aria contigua alla terra ed al mare
battoli, 34-40: fra gli elementi, l' acqua è il primo frigido, come
natura tanta freddezza ab intrinseco, quanto l' acqua; né tanto calore, quanto
fiamma lontana. carducci, 620: l' albero a cui tendevi / la pargoletta mano
so che dolce paradiso / mi abbia sfiorato l' anima di argilla, / dopo l'
l'anima di argilla, / dopo l' inferno chiuso del calore / che mi
calore / che mi prosciugò addosso / l' ultima stilla di celato umore. bacchetti,
sta che tutti i coltivi dove su l' orlo si accendeva il falò davano un raccolto
fastidiosa e pesante di cui è satura l' atmosfera nei giorni estivi; afa.
66-35: dipinsi poi per mille valli / l' ombra, ov'io fui; che
due righe e non più, perché l' orribile calore, che incendia tutta parigi
deve conservarsi costante negli esseri viventi perché l' organismo si mantenga sano): calore
siccome nell'uomo va mancando il calore per l' età, così è di mestieri scemar
: più tosto invecchia la donna che l' uomo, come quella in cui il
separare il sottile dal grosso, cioè l' utile dal feccioso. alfieri, i-275:
, 55: quelli che inutilmente adoperano l' uso della ragione... non si
vista di quel petto avviluppato nel vestito l' eccitava, un calore insolito saliva alle sue
essere il calore sensitivo assai, _e_che l' anima de'bruti non sia altro che
intimità che deriva dalla perfetta armonia tra l' uomo e l'ambiente circostante. piovene
dalla perfetta armonia tra l'uomo e l' ambiente circostante. piovene, 1-132:
nuovi sposi: nuovi i parati, l' impiantito, le luci, avrebbero restituito
vocaboli della sua traduzione le idee accessorie e l' armonia che gli verranno trasfuse nella mente
: il sottinteso ha per sua correlazione l' espresso; né si sveglia nella mente del
e lavoranti così alla buona, e con l' affetto che nasce dalla coscienza di fare
che la sua immaginazione si accendeva, l' estro del compositore passava in lui e nel
bastava un fil di suono per veder l' idea musicale e inebbriarsene. de roberto,
godermi il calore, lo stupore, l' ammirazione di quei visi familiari,
effluvii, i quali, non potendo aver l' esito libero, si cangiano in flati
in tasca col muso di furetto; l' altro serio, col mento nella mano,
avvampare per il grande calore, per l' arsura. - al figur.:
i campi. paoletti, 1-1-287: l' orzo di siberia... produce sicuramente
campi vengono seminate erbe per fertilizzarli per l' anno successivo. magazzini, 39:
dense devono prescegliersi... per l' uso dei camini caloriferi negli appartamenti abitabili
all'altro punto, averebbe qualche apparenza l' instanza, se il signor mario avesse
di caloroso. calorosità, sf. l' essere caldo, afosità, calore.
leonardo, 1-81: sì come l' acqua fugge per diverse vie fori de
figur. forte, grave, penetrante (l' odore, il profumo).
d'annunzio, iv-2-1065: le nari aspiravano l' odore della colofonia caloroso come l'odore
aspiravano l'odore della colofonia caloroso come l' odore della ragia nelle pinete pisane.
sottilmente crepitare la corteccia dei tronchi, l' aria s'empiva d'un sentore di resine
lungo il fiume, e portassero seco l' afrore caloroso delle fienagioni.
io!... cotal fu l' intemerata con cui germano mi accolse;
) berrettini », senza più. l' amico va, ne trova di varie fogge
'calotta'. la cosa è qui: l' uso è tiranno oltrapotente. panzini, iii-750
sferica, di seta pura, che determina l' azione frenante dell'aria. 8
campagne. monti, x-2-143: calcando / l' itala polve, ti rammenta adunque
: senza esagerazioni poetiche, aveva l' orma così leggera che il
capo sotto il suo tallone, e l' erba non s'accorgeva neppur (tesserne calpestata
i le cittadi che il mar là su l' estremo / lido aspergea, confuse /
sepolte, e le prostrate mura / l' arduo monte al suo piè quasi calpesta.
ch'un pagan così vilmente / calpestasse l' onor di nostra gente! bruno,
... talmente si concitasse contro l' ira dell'onnipotente dio, che dopo,
o svergognato, / e per l' onor di menelao, pel tuo, /
quelli che sono dati dalla chiesa per facilitare l' adempimento d'ogni giustizia; altro è
/ ei mi tese le frodi in su l' aurora, / a mezzogiorno io le
santità e la vitalità eterna e forse l' attuazione futura di quelle leggi morali che
... non per difendere con l' auttorità di sì alto protettore il libro
sua ha superata la calunnia e calpestata l' invidia. f. f. frugoni,
f. frugoni, xxiv-932: sconfiggeranno l' oblio e calpesteranno l'invidia.
xxiv-932: sconfiggeranno l'oblio e calpesteranno l' invidia. 4. distruggere;
: da cameli onusti e da elefanti / l' arenoso sentier calpesto e trito. chiabrera
, 1-1-254: riceverono [gli svizzeri] l' impeto della cavalleria con tanto cuore,
di tanti cavalli, tennero nondimeno ferma l' ordinanza dello squadrone. segneri, iii-1-275:
, o meglio una traccia calpestata fra l' erba alta e folta. 2.
d'umanità. bruno, 3-851: per l' autorità di questa [l'asina],
3-851: per l'autorità di questa [l' asina], per la bocca,
aver mai lasciato languire nell'animo nostro l' amore di questa terra calpestata e contaminata
vienne alla mia sala; essa è l' albergo / degli stranieri. d'annunzio,
, sf. ant. il calpestare, l' essere calpestati. baldelli
tasso, 7-23: porgendo intorno pur l' orecchie intente / se calpestio, se
: strano e insolito calpestio udì per l' isola: d'onde veniva rivolse timida
quale, sbuffando e scuotendosi, scorrea per l' isola a salti, pien di spavento
padre / canuto, e forse per l' età già cieco, / senta da lungi
/ a deserti edifici, in su l' acciaro / del pallido ladron ch'a teso
al calpestìo de'barbari cavalli / ne l' avel si svegliò dunque baiardo? / e
la calsa è di due sorti: l' una è simile all'erba aro; nasce
; nasce in luoghi arati... l' altra specie sua da alcuni è chiamata
ix-83: queste purpuree rose ch'a l' aurora / a l'apparir del dì cadder
rose ch'a l'aurora / a l' apparir del dì cadder di seno, /
io / il flessuoso acanto? / l' immortale amaranto? / o pur la bionda
innamorato dio produsse il foco. / biasma l' audacia il gelsomino, e il vanto
/ e spiega il regio onor de l' aureo manto. battista, i-429:
sola e il titimalo / verdeggia su l' acqua del fosso. — voce
. palladio volgar., 12-24: l' ulive non calterite macera xl dì nella
del nido. buti, 2-762: l' uccello, quando ha tempo, è pennuto
quando ha tempo, è pennuto; l' uccellino ha le calùgine e non le penne
è rimaso dal cantar più gocciola: / l' amor mi rode come el ferro ruggine
3-120: noi non avemo alie, come l' uccello, che noi possiamo stare molto
, ecc.) e per lederne l' onore; imputazione infondata, pettegolezzo infamante,
de'barbari tormentava - opposta a'pericoli l' autoritade, difesi! giov. cavalcanti,
dersi dalle false calunnie, come ha l' omo. dolce, xxv-2- 244:
soverchia modestia. garzoni, 1-124: l' alchimia andrà in volta presso a curiosi
dio, che sempre ha voluto che l' oro dell'innocenza altrui si raffini nel fuoco
non poche e tutte enormi calunnie che l' avean trasformata in tutt'altra apparenza da quale
f. f. frugoni, xxiv-952: l' uomo nasce colombo per l'innocenza;
xxiv-952: l'uomo nasce colombo per l' innocenza; la quale suol nascere senza
non pure all'italia, ma a tutta l' europa esser falsa la calunnia di che
: il vero « patriotismo » è l' amor della patria, ed ama la patria
d'ogni eroe deserto, / affronterà l' assalitor tuo vero / col ferro no
sventura. tommaseo, i-53: come l' alito del verno / sveste al rovo
4. dir. delitto contro l' amministrazione della giustizia, che consiste nella
. garzoni, 1-588: vogliono che l' attore nelle differenze d'onore sia quello
d'onore sia quello, il quale calonnia l' altro, e quando la calonnia non
, iv-xin-6: ben puote ancora calunniare l' avversario dicendo che, avvegna che molti
la scienza, mai non si viene a l' ultimo. bibbia volgar., ix-34
patria e più questo mondo che quel- l' altro. caro, 12-i-35: egli è
di già ha avuto a dire a l' ardinghello, che le pistole latine scrittegli non
forza che un governo antico, perché l' esecuzione della legge, per quanto sia
sono più facilmente sedotti o trascinati nel- l' ondeggiar dubbioso tra le antiche opinioni e le
posta per alcuni malivoli ed invidi che l' hanno voluto calunniare del bere, nollo
. vico, 120: esso si elesse l' ultima legge, dicendo 11 perché quella
che sarebbe stato audace ignorante colui che l' avesse avuto a calonniare perché si avesse
149: -povero maestro! - replicò l' altro tentennando il capo. -lo so pur
orribile che ho descritta, si vede l' atroce fanatismo del giudice di circondurre con
, e portarlo alle estreme angosce, donde l' infelice si sarebbe sottratto con mille accuse
una sfida, le sue grazie, l' ultimo fiore del classicismo italiano. nievo,
imperfetta e vile la scienza, ne l' acquisto de la quale sempre cresce lo desiderio
tori in pensiero. giacosa, 123: l' accusa era assurda,...
biasima ingiustamente. pellico, ii-103: l' universo mi pareva opera d'una
calunniosamente incolpato... nacque ne l' animo suo nobilissimo un pensiero veramente indegno
tace la calunniosa ignoranza, e trema l' autorità disarmata di ragioni, rimanendo immobile
e satura d'elet tricità l' atmosfera. uguccione da lodi,
uguccione da lodi, v-149-69: e l' anima dolente à pres rea pastura
fonti fresche a dismisura / che sopra l' erbe facevan ruscelli / freddi e
, ii-64: óra fa comperazione l' autore di quelli vapori accesi,
guinizelli, ii-408: nulla cosa a l' omo è tanto / gravoso riputato, /
, fatto novello; / ma tanto l' amor monta con ardura, / lo cor
assai grassetta, e più gagliarda contra l' occorrenze, che puon causarsi dalla crepa
nella tribulazione. aretino, 8-57: l' ermo... si stava suso uno
e sembra che al mondo nasconder voglia l' eccesso fatale che sul calvario si compie.
: essi, erano, oramai, sotto l' arco del portone del palazzo angiulli:
, grasso... e tutto l' in terminabile calvario della procedura di liquidazione
un paesaggio che ricordano il luogo e l' evento della crocifissione di gesù.
i colossali rugginosi macchinari abbandonati, e l' ombra gelida che il tremendo calvario mette sulla
. bartolini, 15-139: nessuno considera l' orrore del distrutto; e quanto sia
figure che... vanno a denunziare l' allontanamento di un figlio giovinetto dalla casa
volta è la madre, a salire l' ignoto calvario: il padre è in giro
straparola, 13-4: avenne che tra l' altra mosche ve n'era una canina
rimanevano, e le rughe del volto, l' avrebbero fatto stimare d'una età assai
. davila, 1-1-150: già commosso l' animo del contestabile, tra per l'indignazione
commosso l'animo del contestabile, tra per l' indignazione conceputa contro i nipoti, per
indignazione conceputa contro i nipoti, per l' interesse de'beni, e per l'
l'interesse de'beni, e per l' odio del calvinismo. segneri, iv-157:
invece, nelle donne); l' essere calvo. machiatelli, 877
, 877: benché [quella femmina] l' avessi el cocuzzolo del capo calvo,
un po'cruda,... l' altro era già maturo, fatticcio, sparso
calva i capelli arruffati e fini avevano l' aspetto di una piccola nube livida.
chi strugge o salva -e pur quando l' eclisse / a lor venisse, / quando
ma ripari non ve ne erano, perché l' ultima zona della montagna è affatto calva
; calvizie. boiardo, 2-8-39: l' aspra cornice di quel sasso altiero /
per non veder lasci o negligenza / l' onorata vittoria che t'aspetta, / volterà
le ha viste altri che massaro filippo l' ortolano; questa è la verità »
di fianchi e come fattezze dava un po'l' aria a un cavallo. cassola,
si portino una d'un colore e l' altra d'un altro; ma una calza
xxiv-1051: si rincontrano passo passo per l' italico suolo alcuni cavalierotti piruc- cati,
intera, / ed una fosse bianca e l' altra rossa, / non correrebbe d'
le calze solate. bisticci, 3-61: l' ambascia- dore senza mantello, in cappa
alamanni, 6-12-93: l' elmo, il scudo e l'usbergo getta
6-12-93: l'elmo, il scudo e l' usbergo getta innante, / e le
miei polli senza calza, / bisogna men l' aceto che gli stecchi. carena,
,... fatto d'essi iniezioni l' una dopo l'altra con calza,
. fatto d'essi iniezioni l'una dopo l' altra con calza, o con altro