banda. 2. region. l' ultimo tassello con cui si completa la
arsenali napoletani chiamano rombàglio (rummajo) l' ultimo pezzo squadrato che deve chiudere e
carducci. ii-14-289: meglio tener colloqui sotto l' ombra dei platani come gli antichi filosofi
: in quella loro schiumosa maniera abbondava l' egotismo nella esteriorità delle forme, nelle
che rombava. -sibilare, fendendo l' aria (una lancia, un proiettile
alla villa. moravia, vi-109: l' autobus, sussultando e rombando, si
, / e si fa tuono che a l' intorno romba. marradi, 324:
prigioniero. la tramontana romba e sconvolge l' aria. govoni, 7-47: l'uragano
sconvolge l'aria. govoni, 7-47: l' uragano che travolge e romba.
fiume precipite romba, / non vedi ne l' alto fragore sospesa là basso / un'
: udite le fiumane / di primavera, l' émpito che romba 1 al ringorgo
dei porti. gozzano, i-1324: l' onda... romba e s'accartoccia
echeggiante a lungo (le campane, l' organo). carducci, iii-3-39:
le campane. ojetti, ii-114: l' organo rombava e i preti cantavano e
(un suono, una voce, l' eco). misasi, 7-ii-19:
scoppiarono come un sol colpo, e l' eco rombò di valle in valle finché si
la chiesa come spari / a straziare l' agonia del tempo. comisso, iv-257:
rombar per i silenzi del notturno / l' orda ferrigna a miliardi / dei futuri cesari
: nascondo la lettera sul petto. / l' aprirò un po'più tardi, quando
3-190: dietro i profughi c'è l' inferno. e si sente che romba.
poliziano, st., 1-91: sotto l' ombra che ogni ramo annoda, /
spaventa, / e romba e sbatte l' ali in foggia strana, / e di
rondine dispersa gettava un grido, rombando per l' aria come il sasso d'una fionda
vede, cupido, che già serra l' ale. 14. tr.
ragazzi, / perché, mentre ternani l' insegne fisse / o pratichiam teorici rombazzi,
. [1765], 1178: or l' agitar dei dadi / entro ai sonanti
/ ora il vibrar, lo sparpagliar, l' urtare, / il cozzar de'
sommesso cinguettìo nelle panche della scuola e l' insolente rombazzo che si menava ne'cortili
il salutar contento / e il ristare e l' andare e venir lento / di
, un turbinio di piume / sparpagliate per l' aria. 2. fragore, boato
piena di venti e qualche volta tutto l' anno ventoso. n. villani, 4-94
non dileggi la lebbra e pillicelli / l' abbadessa l'ha in capo e fa rombazzi
la lebbra e pillicelli / l'abbadessa l' ha in capo e fa rombazzi. l
più oltra. firenzuola, 2-314: venuto l' ora di levarsi, mona mechera se
burchiello, 2-5: allor fecion rombazzo l' uova sode: / andomo al santo
onde s'udia 'l rimbombo / de l' acqua che cadea ne l'altro giro,
/ de l'acqua che cadea ne l' altro giro, / simile a quel
viii-3-212: il quale rimbombo, dice l' autore, era 'simile a quel che l'
l'autore, era 'simile a quel che l' amie fanno rombo', cioè era simile
, cioè era simile a quel rombo che l' amie fanno, cioè gli alvei o
. poliziano, st., 1-121: l' aer ferzato assai stagion ritenne / della
un lungo rombo d'ale: / l' anatre vanno per la notte nera.
e insetti che pareano enormi / facean ne l' afa un rombo, senza posa.
, senza posa. cardarelli, 103: l' universo... parve spopolarsi a
9-916: mezenzio il vide: e l' altre armi deposte, / prese la tromba
e con tre giri intorno / se l' avvolse a la testa. indi scoppiando
/ il garzon perco- tendo, ne l' arena / morto, quanto era lungo,
che la chiesa pronuncia si spandono per l' aere colla rapidità del rombo del tuono
in tempesta. fogazzaro, 1-150: l' onda che ha due voci diverse: un
] poteva dirsi nostra e che noi l' occupavamo da padroni, ecco comincia a
! - / ma sull'urlo feroce / l' impetuosa voce / piomba d'una campana
. gozzano, i-1259: io non l' ascolto: ma la sua voce mi
, 18-198: egli si sentì piombar addosso l' ondata straziante del tempo trascorso e tanto
i rombi. /... / l' uve di tirsi e di damon le
andavasi rivelando per gli occhi allo spirito l' unica assoluta legge ritmica. gozzano,
che tiresia, cieco indovin, che l' etra / e il tartaro col lume del
rombi e suf fumigi / l' ombra scontenta errante sui laghi infimi stigi.
sul lato sinistro, rivolto verso l' alto e pigmentato; nell'atlantico e nel
gozzi, 1-38: tanto è intestato l' autore nel suo parere che trova ancora la
.. una regola universale ai pigliare l' altezza polare per la stella tramontana in qual
ecco intanto con ferrata prora / fender l' intatto mar tessala nave, / vèr noi
che le loro sezioni possono presentare l' aspetto di esagoni re golari
bombicci porta, 1-177: può citarsi l' esempio della arena...
forza di scoperchiarsi, assumendo in definitiva l' aspetto d'un romboedro de'più tipici
piane e trasparenti. fortis, 1-141: l' erosione degli spruzzi dell'acqua marina divide
è così detto dalla sua figura. l' orlo spinoso della scapola. esso serve ad
pietre. cavalca, 20-44: puose [l' avaro] molti guardiani per certe sue
volte morsemi / solchi una intersecantisi l' un l'altro così che il poco terreno
/ solchi una intersecantisi l'un l' altro così che il poco terreno coltivato
o minore) e da una l' istromento di legno tondo con il quale sogliono
chiama margherita, la luce, cioè l' anima d'uno romeo, il quale al
. carducci, iii19- 103: magiaro l' un morto, polacco l'altro; il
103: magiaro l'un morto, polacco l' altro; il sacerdote, rumeno di
di valacchia. pascoli, i-429: tutta l' italia doveva di nuovo sommuoversi, levarsi
romania; che vi opera. l' italiano [21-ix-1939], 1: il
quale è per ignoranzia cognosciuta, secondo l' unione sopra la mente, quando la
quali s'apprendono tutte le scienze e l' arti che compiono l'umanità. muratori
le scienze e l'arti che compiono l' umanità. muratori, n-61: dicemmo.
i princìpi onde qualunque altra dottrina riceve l' ultima dimostrazione. -l'insieme
. balbo, 1-127: che fu l' antica filosofia, o, come la chiamarono
o, come la chiamarono essi, l' antica sapienza? non altro che un ritorno
- « il pensiero filosofico. -anche: l' insieme dei filosofi. peregrini,
acciò che sia filosofo, conviene essere l' amore a la sapienza, che fa l'
l'amore a la sapienza, che fa l' una de le parti benivolente. leggenda
alle ignote cause naturali, 0 al più l' intelligenza delle oscure leggi di popoli da
di sapienza. galanti, 1-235: forse l' età future vedranno l'uomo perfezionato dalla
1-235: forse l'età future vedranno l' uomo perfezionato dalla filosofia. forse saremo
, il figliuolo del ré venne a l' etade cresciuto e fu pienamente ammaestrato in
popolare, non si può stringere che l' aria; ed anche questo è dubbio.
del nostro comune e raccolgo nell'animo l' antiche aversitadi delle grandissime cittadi, veggio
nel detto luogo di paradiso è ripiena l' anima di sapien- zia e solle adempiuti
. passavanti, 193: dov'è l' umiltà, ivi è sapienza. bibbia volgar
sapienzia vera consiste nello aspettare ed usare l' occasione. leonardo, 2-98: la sapienza
sapienza e con virtù, ma soprattutto fuggite l' ozio corruttore della ragione e della natura
restar della mia grazia in asso / l' è veramente cosa che dimostra / quanto
la castità furono le due mammelle con l' umor delle quali si diede a pascere
: in iscambio di tentar di abbattere l' avversario suo con qualche bella invenzione o
, 1-i-173: annunziolle con messaggio / l' angelo gabriel beato / et dix': «
a dentro e li risveglia nel sangue l' implacabile brama. jovine, 465
questione si è se adimandassi, perché l' ecclesia hae appropriata al padre la
: o somma sapienza, quanta è l' arte / che mostri in cielo, in
virtù comparte! cavalca, 21-10: l' uomo irato fa disonore alla sapienza divina.
con puro core / ricorrer, ché l' ettema sapienzia / disponga a perdonar mio
infallibil mente e sapienza divina per crear l' universo sommamente perfetto non usò altro mezzo
, te lodi la mia bocca, l' anima mia e tutte insieme le creature.
sapienzia in compagnia; / da poi l' ecclesiastico si pone: / e questi
i-26: 'deus mortem non fecit', dice l' alto scrittore della sapienza. 7
viani, 14-255: i pisani chiamavano sapienza l' università. -ant. collegio annesso a
. non andassero sognando che iddio conosce l' essenzia sua, la quale è la
sono cinque: il libro della sapienza, l' eccle- siaste, l'ecclesiastico, 1
della sapienza, l'eccle- siaste, l' ecclesiastico, 1 proverbi di salamone e 'cantica
stilistico). bacchelli, 2-xv-614: l' episodio d'astolfo nella luna, in
d'astolfo nella luna, in cui l' ironia sapienziale del poeta attinge il suo punto
, usandosi il cipresso, il proppio, l' olmo overo il pino.
classe di piante dicotili a cui appartiene l' ordine sapindali. = voce dotta,
come dovunque in amazonnia qua, / l' angìco abbonda, e già scoprirsi vedi
è attorno / e fatto ha come l' api / del mèle. ecco i miei
careri, 1-v-160: vi si truova anche l' erba del 'sapo'ed altre molto
un sapone acido, il quale leva l' untuosità dai panni senza alterare i colori
, si ergeva interamente nudo, come l' èrcole farnese. = deriv.
il fucnsio... dipingendo per l' erba lanaria quella che volgarmente si chiama
icono, terra di purgo, per levar l' olio dai panni lani. g
, 3-94: che tropo meglio netega l' aqua calda cha fregia e meglio la lessia
guance, eustachio si accingeva a radersi l' altra guancia. fenoglio, 1-i-1723:
a me mi tocca sempre aver in mano l' ago o il fuso e far la
sfregandolo forte, una mano sopra e l' altra sotto come a fare una saponata.
sapone disciolto; mescolato con sapone (l' acqua). fr. colonna
avevano finito di lavare, buttavano fuori l' acqua saponata. bernari, 3-129:
dei sali degli acidi grassi (come l' acido laurico, l'acido paimitico,
grassi (come l'acido laurico, l' acido paimitico, l'acido stearico, ecc
acido laurico, l'acido paimitico, l' acido stearico, ecc.), derivati
partic. il sego di bue, l' olio di cocco, l'olio di palma
di bue, l'olio di cocco, l' olio di palma, l'olio d'
di cocco, l'olio di palma, l' olio d'oliva, ecc.)
, detergenti sintetici; trasparenti, per l' aggiunta di alcool o glicerina alla pasta
/ per molte colse se pò l' ommo vastare. petrus de l'astore,
se pò l'ommo vastare. petrus de l' astore, 66: quant un falcon
ampollosi che con lustro brillante volan per l' aree. vincenzo maria di s
la superficie grassa del sapone che intorbida l' acqua. 2. figur.
. stampa periodica milanese, i-406: l' ossido nero di manganese è un minerale
men- tr'ella saltò in barca chiuse l' occhio. note al malmantile, 6-20
rimetterci il ranno e il sapone o l' opera e il sapone: impegnarsi inutilmente
verificare in me il proverbio di perder l' opera e il sapone. monti,
mondo se in ampia allegriti e mesticanza l' italia aveva mangiato il sapone: fra
geografo) e sai perfino che c'è l' inghilterra e la germania! r non
oggidì, ma qualcosa di meglio: l' entusiasmo dell'educatore, il gran cuore
di cisterne, in che si guarda l' olio, avanti che si metta a cuocere
è di pregadi, contra la parte di l' emo, dicendo che le saonarie se
cava fuori la sua saponetta, se l' accosta all'orecchia, la guarda e aggrotta
signif. n. 2, cfr. l' espressione fr. montre à savonnette.
, né ferriere. lastri, iv-21: l' olio che si trae dalle dette parti
sua fabbricazione; che produce saponi. l' illustrazione italiana [15-ii-1014], 267:
strato sottostante di questa singolare argilla che l' acqua infiltrata faceva gonfiare notevolmente, fino
(un sale). l' illustrazione italiana [13-vi-1909], 614:
in un corpo particolare, che è l' etale per la cetina, e la glicerina
: operazione chimica con cui si isola l' acido grasso senza produrre sapone.
'saponificazione pel calore': operazione nella quale l' acido grasso vien lasciato libero, sebbene non
scompone in vari prodotti solubili, e l' acido grasso distilla senza alterazione.
si trasformano in saponi insolubili (e l' aspetto di un cadavere subisce mutamenti minimi
., 38-12: lo porco salvatico avanza l' uomo d'udire e 'l lupo cerviere
vedere e la scimmia del saorare e l' avoltore dell'anasare ed odorare. giamboni,
mai in questo mondo di vedere né l' orecchio d'udire né la lingua di saporare
, 6-ii-136: vengonmi alla memoria con l' idee più vivaci / del caro unico
: ben più meglio che tu non sapori l' ariosto potreb- bono... le
sapere e da savorare, che quando l' uomo riceve questo dono, elli gusta ed
capo verso terra, così è fatto l' uomo: ma dirizzata la forma dello corpo
forma dello corpo inverso 'l cielo, l' ammonisce di saporare le cose di sopra,
il monaco, ch'a questo avea l' orecchia, / e per soccorrer la
: ella domandò d'una cosa e l' angiolo rispose un'altra... maria
: or ecco / chi cangia in te l' animo e il cor; costei /
, sf. ant. il gustare, l' assaggiare. sermoni sacri [tommaseo
o toccamente a mano, ove non senta l' uomo alcuna defacoltà, la quale d'
'l sai: di che sapore è l' oro? trattato del ben vivere, 15
empiere quella gola. ariosto, 43-196: l' uom di dio... ogni
, accioché tutto il sapore e tutta l' anima d'esso resti giù per la canna
si rio sapor me sabe! petrus de l' astore, 75: dona li a
guittone, i-1-240: o che direbbe l' omo di quel che fusse aletto inperadore
fusse aletto inperadore de roma e rifiutasse l' enperio e domandasse abitare in uno porcile
leopardi, iii-638: i fichi e l' olio sono qui applauditissimi e graditissimi,
non è squillante (menta / del- l' agri, basilico del basento!) /
qui dove il domani e il doman l' altro / non ha più rostri o
com'elle sono, e giudica come l' uomo sano di sapori, che giudica lo
con un compì, che ne specifica l' ingrediente principale). del garbo,
altro considerate, se non quello a che l' appetito vi conduce, veramente mal regolato
duro nerbo e quanto meglio del messere l' adacquava l'orto...,
nerbo e quanto meglio del messere l'adacquava l' orto..., passò animosamente
connna... mise un disco: l' ago era usato e strideva: era un
mistica. giamboni, 10-154: se l' anima si vuole dilettare ne'dolci e
un dolce sentimento e soave sapore che l' anima sente contemplando iddio, per lo
, perché essi non conoscono iddio, l' occulto sapore del quale nelle cose create
sapore dell'essere, che per sé è l' ottimo. 7. sensazione o
quella parola ancora 'amaritudine'è fatta con l' uso appropriata al dolore dell'animo,
com'al senso esteriore del gusto è spiacevole l' amarezza. giannone, 2-i-267: i
non potevano dar sapore alcuno che offendesse l' altrui palato. fogazzaro, 1-
, 8-652: un sapore nuovo ha l' aria, che gli entra nei polmoni,
: un forno, sulfasialto cotto. e l' interno immerso in un sapore d'incantesimo
di verità. emanuelli, 1-107: l' aspra voce e un più vivo lampo negli
delle passate, più grato mi sarebbe l' impiegarvi tanti giorni, non che tante
purg., 16-91: di picciolbene [l' anima] in pria sente sapore;
canzone, e per ravvisarla tale basta l' aver qualche sapore del buono e conoscenza
dante, conv., i-i-18: l' una ragione e l'altra darà sapore
., i-i-18: l'una ragione e l' altra darà sapore a coloro che a
suo corpo. -ciò che accresce l' attrattiva di una situazione. moretti,
comunicarmi, io gli ho paragonati con l' originale, e ci ho trovato una
tutto è pastoso e morbido, e rende l' antico sapore. cesarotti, 1-xxvt-98:
leopardi, i-579: tanto più barbaro è l' odierno italiano scritto, quanto il sapore
. g. gozzi, i-27-27: l' ultima vostra lettera è stata come grano
di una persona (e le doti o l' insieme delle doti che rendono attraente o
« non è il denaro che fa felice l' uomo », sentenziò bondanza con un
, 1-100: dalle celestiali armonie scesa [l' anima] ne'nostri corpi..
non è. bettinelli, 3-468: l' ongaro per dar sapore di novità a
ne'pescatori sul mare e ne compose l' 'alceo', che fu detto a ragione
savoret, savoret. cornazano, i-m: l' ammonisce di tutto ciò che ha a
dir, fu chiara prova / che l' altrui donna piacque a tutti e due;
la virtù ha un saporino piuttosto amarognolo, l' hai sempre offerta con il condimento della
giu- gnere oltre la scorza, poiché l' intimo midollo d'essa carità è ascoso
espressività. dossi, iv-103: seppe l' artista... inspirare castissimamente quel
a saporire. 3. raffinare l' indole di una persona. goldoni,
saporiscono in quei terreni le biade e l' uva, il quale spegne la putrescenza
maiale, dava il condimento per tutto l' anno. 7. figur.
poesie così saporitamente prosastiche, espresse quel- l' intenta inquietudine sarcastica sua e dei suoi anni
, e ella di lui, baciando l' uno l'altro saporitamente assai volte. caro
ella di lui, baciando l'uno l' altro saporitamente assai volte. caro, 12-i-
virtù sorella di tampes, per baciare l' imperatore si spenzolò tanto fuor de la
si tributavano. muratori, cxiv-4-41: l' assicuro d'aver saporitamente riso e non
, 170: chiese mezzo sigaro, l' accese e si mise saporitamente a fumare
: i quali m'han tanto ripieno l' animo e l'orecchie quanto sogliono le cose
m'han tanto ripieno l'animo e l' orecchie quanto sogliono le cose che si
, che succhio io mi sprema da l' acute saporitezze del vostro dire. e
: trapiantata è quella vite / che fa l' uve saporite / de le povere vestite
fuori stagione, ella si sarebbe dannata l' anima. c. levi, 6-93:
uso awerb. gioberti, 1-iii-490: l' ingegno è come certe generazioni di piante
. bacchetti, 18-ii-133: non mancò l' arrosto d'agnello saporito d'aglio e
fanno [nel mugello] / con l' altre biade, e su nel colle aprico
s'hanno. -piacevole a bersi (l' acqua). romoli, 370:
acqua). romoli, 370: l' acqua saponta è utile a bere se sia
o la qualità o affanno più che l' usato avuto o forse il saporito bere
estens. piacevolmente fresco, frizzante (l' aria, il vento). achillini
io, / che saporite pompe a l' aria spiego. alvaro, 8-305: partono
semplici nanchinesi, delle cui limosine se l' aveano apparecchiata. f. f. frugoni
che dà il più vivo piacere (l' atto amoroso). boccaccio, dee
ricciardo, tenerissimamente da quel giorno innanzi l' amò. bandello, 1-12 (i-143)
suo sollazzo / più saporito ha de l' amante pazzo. -in un ossimoro.
leone ebreo, 55: il resto l' intenda chi l'avversa fortuna gliel'ha
, 55: il resto l'intenda chi l' avversa fortuna gliel'ha fatto sentire,
gliel'ha fatto sentire, e chi l' amarissima dolcezza d'amore ha gustato,
[petrarca], 121: l' amore è un fuoco ascosto, una gradita
4. che appaga, ricrea e conforta l' animo; particolarmente grato allo spirito (
savorita che è la castetate! / l' alma conserva zita con molta ador- netate
operai che faticavano in quelle fabbriche, l' ozio mi pareva più saporito. -con
poma col dolge fructu savorita! / l' anima ke t'asaggia par smarita.
. ibidem, 1-ii-56: suscitato è l' alta vita, / iesù, manna savorita
via la mitae a hi poveri, l' altra voglio dar a qui chi ho robao
5. che colpisce profondamente e piacevolmente l' intelligenza e la fantasia in quanto arguto,
, uno scritto); che stimola l' interesse in quanto acuto, sagace e originale
puoco saporita. calmeta, 117: l' ultimi cibi ho dato al mio convito.
18: avendo il marrucelli, fra l' altre sue, composta e data fuori
di sotto una seggiola; tolse di dietro l' uscio un saporito randello, non senza
il saporito è meglio al gusto che l' insipido, però per saporito intendiamo gustoso.
, sollazzevole e festosa, altrettanto el- l' era bene scozzonata. -vezzegg.
e bontade era tanto bello, quanto l' auro; savorosamente mangiò fhiande e bevé
contesto figur.). meditazione sopra l' albero della croce, 1-6 [var.
caldo del sole spirituale, cioè per l' amore,... ed è proposto
(ant. saporositadé), sf. l' essere saporoso; gustosità intensa e gradevole
piacevolezze del tecnicismo pittorico ciò che per l' innanzi apparteneva alla mera espressione di un'
? iacopone, 23-20: aguarda a l' arbore, o omo, / guanto fa
cedri, dattili e lumìe / e tutte l' altre frutte savorose / impergolate sien su
: mascia aveva appena assaggiato che fece l' atto di svenire, le braccia penzoloni,
penzoloni, tanto era ardito e saporoso l' intingolo. bacchelli, 1-ii-275: il
mezzo è il maturo fra lo svanito e l' acerbo; saporoso fra dolce e amaro
acque. d'annunzio, 3-55: l' olio novello, allora allora gemuto dal frutto
asprino. cicognani, 3-84: risentì l' odore del mare, rivide il mare:
odore del mare, rivide il mare: l' effetto, fino da quando, appena
tanto da appagare pienamente i sensi e l' animo (uno stato interiore, una
pene, un sentimento, in specie l' amore); intenso (un piacere)
, / che so sì saporose dove l' amor se prova. giamboni, 8-ii-
: più saporosa dilettazione si è guella che l' uomo ha quando sa la cosa,
quando sa la cosa, che quella quando l' uomo si pensa di sapere. monaldo
e quasi non se ne crede mai l' uomo partire. dante da maiano, 20
a poco, / spandon per tutto l' orno immenso foco. de maria, lxxvi-81
dici che tu ardi: però che l' amore è uno fuoco latente, graziosa
: già gustato avendo gli abbracciamenti de l' amante esser più saporosi di quelli del marito
credendosi... questi duoi amanti l' un con laldomine e l'altra con
questi duoi amanti l'un con laldomine e l' altra con l'abbate diacere, senza
un con laldomine e l'altra con l' abbate diacere, senza molte parole, per
molte parole, per non si discoprir l' uno all'altro, con saporosi baci e
la mi è sembrata così saporosa / che l' ho baciata dal capo alle piante.
di malessere. pavese, 8-267: l' enrico vi... ha già tutta
-capace di destare interesse per l' efficacia dello stile e per l'abilità
per l'efficacia dello stile e per l' abilità espressiva (uno scrittore).
: il capitolo migliore è quello dove l' eroe fotte per quindici notti una notevolmente
dall'america portate, sono le seguenti: l' agua- cate...; il
ospedale maggiore. f. perù [« l' illustrazione italiana », 22-vii-1945],
è una parola generica usata per indicare l' insieme di quegli organismi animali (saprozoi
d. e. i. (che l' attesta nel sec. xix).
d. e. i. (che l' attesta nel 1882). saprofita (
d. e. i. (che l' attesta nel 1879). saprofitàrio
d. e. i. (che l' attesta nel sec. xdq.
d. e. i. (che l' attesta nel sec. xdq.
d. e. i. (che l' attesta nel 1875). saprolègnia
oppure parassiti di pesci, che circondano l' organismo attaccato con un'efflorescenza.
. e. i. (che l' attesta nel sec. xix).
d. e. i. (che l' attesta nel sec. xix).
saputa, sf. ant. l' essere a conoscenza di un fatto;
apprendimento. giamboni, 8-ii-133: l' uomo dèe schifare due vizi. l'
l'uomo dèe schifare due vizi. l' uno è che noi imprendiamo le cose che
sapemo per diritta saputa... l' altro... è mettere grande istudio
lor giura insieme certi de'senatori contro l' esemplo de'loro antecessori, facendosene capo
. b. croce, iii-22-214: l' impresa d'africa era andata come era andata
, spesso senza sua saputa o contro l' indirizzo da esso approvato. -senza
acuto. e. modigliani [« l' illustrazione italiana », 22-iii-1914], 282
: il saputello cinguettìo, che introna / l' orecchio a noi, volgete ad altra
stimando d'aver trovata buona ventura, l' accompagnarono che già era notte, mandando
. -sm. il sapere, l' insieme delle conoscenze acquisite. rosmini,
e più sapute e più richieste che l' altre,... utile e convenevole
più per quello cammino procedere che per l' altre. fiori difilosafi, 220: la
piaceva straordinariamente perché la prima volta che l' aveva sentita, ancora bambino, gli
avete scritto di vero in questo proposito l' avete imparato da me, ed ora in
rucelli, volendo fare il saputo e l' indovino, disse: « questo sonetto
e gli servivano a fare il saputo e l' importante tra i campagnoli al mercato del
saputa e fida / mi s'accostò e l' òmero m'offerse. alberti, ii-147
« io ho detto a costui / l' oltraggio che da te ho ricevuto: /
. carducci, iii-2-182: questo de l' insegnar cristiano è il modo, / così
bella mia », fece donna filomena con l' aria grave di una donna saputa «
una ragazza allora e potevi scusarti con l' ignoranza di certe cose ». -in
provati per esperienzia di maestro, sì come l' oro nella fornace, ma, in
quanti altri balletti a noi n'insegna / l' arte ch'uscì a l'ibere
/ l'arte ch'uscì a l' ibere castiglie. rosa, 2-14: si
, la giacona, la follia, l' amabile ed altre simili. gianelli, iii-90
improvvisata. angioletti, 185: per l' ultima parte dello spettacolo tutti gli attori
grande quantità di altri animali. -anche: l' insieme di insetti o di uccelli in
di lucciole quale non avevo mai per l' innanzi ammirato né immaginato possibile. bonsanti
e. gadda, 19-14: fu verso l' anno di nostro signore 1900 e fino
gono origine da bomeo, portarono quindi anche l' uso della sarabatana. per la concavità
preso a opra avanti la vendemmia: / l' aspro saracco, l'avido succhiello.
vendemmia: / l'aspro saracco, l' avido succhiello. viani, 10-255: lontano
, disgustoso. volponi, 2-143: l' odore... medicinale degli aeroplani
perché le perle grosse da uno carato l' una, o da indi in suso,
erano ivi, dissono che... l' usanza era che 'l più valentre fosse
oltragio. 2. che ha l' aspetto, i tratti somatici, il colorito
compongono). ariosto, 18-28: l' implacabil discordia in compagnia / de la
, per gire al campo saracino, / l' afflitta e sconsolata gelosia. tasso,
la vita / del pio goffredo altri l' insidie tende -. -compiuto,
si rifà vivo, solidamente romanizzato, l' elemento longobardo. calvino, 11-36: si
religione cristiana cattolica. tutta falsa è l' idolatra, la gentile, la pagana
2-2-258: entrano [le due sporgenze] l' una nell'altra a coda di rondine
la quintana... è quel- l' uom di legno ch'in toscana si dice
una popolazione araba da ricollegarsi, secondo l' opinione prevalente, all'ar. sarqiyìn
la var. saracino è spiegabile con l' esito regolare siciliano i da é, ma
. annerirsi, giungendo a maturazione (l' uva). salvini, 22-136:
sa- racinano. idem, vii-4-1: l' uva, quando di agresta si fa
dell'uva sogliono imbrunire e saracinare sotto l' occhio del sole e ai molli tepori
. sodomizzare. ruspoli, 187: l' orrenda bocca e le ganasce infami / di
[uscita sotterranea] adii amici e l' incomodità e difficultà alli inimici.
159: questo edificio è quadrato. l' interno è sostenuto da gran pile di
saracinesche, ricetti e gallerie, come l' uso militare richiede. guerrazzi, 1-378:
da una intelaiatura, fra la quale scorreva l' imposta a saracinesca. gozzano, i-411
saracinesca di argento che nasconde e protegge l' antica immagine della vergine di czenstochowa.
come uno che caschi dalle nuvole, l' altra sera, allorché, uscito sulla
fr. serafini, 207: non avete l' esempio della ignobile femminetta leena? sapete
di fedeltà, e noi no per l' onore del prossimo e di dio? quella
disus. dispositivo di sicurezza che impedisce l' apertura di una serratura con una chiave estranea
chiave. lanci, 103: l' ho serrato in una camera, che v'
a mestola. allegri, 133: l' oro e l'argento di questi se ne
allegri, 133: l'oro e l' argento di questi se ne sta raccolto
saracinesche. furino, 62: mercurio l' insegnò certi secreti / d'aprir saracinesche
. borsi, 29: noi opponiamo l' uno all'altro una sorda resistenza ostile,
che dicono saracinesca, per la quale entra l' acqua in una cassa di larghezza di
tempo delle piene lasciano fare alle acque l' ufizio di contenere il fondo escavato bastantemente
chiude lo sbocco interno dei tubi per l' allagamento dei doppi fondi e dei depositi
onde si fanno le mura saracinesche che l' uomo non puote magagnare per difici né
tirato fino. sansovino, 6-295: l' armata cristiana con costante attaccatasi con lui
... ma pur troppo ingordi tennero l' invito i pagani, portando la luna
in viso, per minacciare a'cristiani l' ultima sera, ma serbando all'uno
ne seguitò da poi la maledetta morìa grande l' anno seguente, che fu per tutta
l' unità [21-vi-1947], 4: tra
quei deputati che si erano battuti per l' astensione. m. maccari, 129:
nel secondo dopoguerra... fecero l' ennesima scissione interna, che mise i
da g. saragat. l' uomo qualunque [24-xii-1947], 2:
ciregia, latino 'cerasum'; e seragio l' albore. biscioni [s. v.
. adr. politi, 1-587: seragio l' albore. = voce di area senese
d. e. i. (che l' attesta nel 1502). saragòlla,
conserverebbe in sua libertà il popolo e l' uficio di priori e gli ordini della giustizia
a queste arde del saraménto, l' uomo si risentìo e trovossi tutto agnato
promessione. ser giovanni, 3-321: l' arcivescovo tutto li promisse con saraménto in su
saraménto, ch'era il voto o l' essenza di cavalleria. cesari, 7-518:
non torrebbe mai donna! ecco, egli l' ha tolta. -osservare un saraménto
volgar., 320: chiunque giurerà per l' altare, non è cavelle; ma
giurerà per lo dono ch'e in su l' altare, dèe servare il saraménto.
: assolvere a un impegno finanziario con l' aggiunta degli interessi. statuto dell'arte
'l primo dì debba pagare per cortesia, l' altro dì per saraménto, la quantità
ciociara e casertina, da collegare con l' emil. zarabiga, ziribìguel, il marchigiano
sarasina con che si venne a serrare l' entrata nella terra. = femm.
terratico, e davasene a denari 4 l' uno sarche 400 di grano.
condizione, e tesa a ferire l' oggetto di tale sdegno. -in senso generico
gioberti, 2-73: nel secolo passato l' alfieri e il parini... incominciarono
.. incominciarono la redenzione patria, l' uno coi fulmini dell'imprecazione e l'altro
l'uno coi fulmini dell'imprecazione e l' altro col pungolo acerbo dell'ironia e
è tagliente come la critica dissolvitrice, l' ironia s'awelena nel sarcasmo, il
. angioletti, 118: era terribile l' odio dei poveri. sempre pronto,
rv-1-511: un orribile sarcasmo mi torceva l' anima. mi pareva di avere non
ed alla vettovaglia - / tu strappasti l' emblema degli eroi / ed a noi
che il poeta sia obbligato a rappresentare l' uomo come si mostra. beltramelli, iii-928
passato, e la maliziosa conversazione, l' affabile iracondia di quelle intelligenze sarcastiche e
ix-274: michele disse sarcastico: « ve l' insegna il vangelo a chiedere prezzi come
, ma tutti vuoti, e davan l' idea che la clientela loquace fosse fuggita
quando per lo peso della terra e per l' operazioni de'ven- tipiovoli e caliamento degli
con man; né gli convegnia / l' orma in essa stampar, quando è
piantar, di sarchiar, di coglier l' erbe. buonarroti il giovane, 9-510:
[lo zappatore] / regnatore in ciel l' aquario: / spogli poi fugati i
come folli cultori, i quali tutte quante l' altre stagioni dell'anno in arare,
ari, / e come io poto ben l' anno le vite; / nell'annestare
volto dell'ammalato era ormai irriconoscibile; l' età che vi si era ammucchiata prodigiosamente
gli orti delie muse, e che tutte l' erbe vili o malefiche, senza odore
coltura, che, sarchiandole, sgombrarne l' erbe. cantoni, 53: doveva andare
il pane, non ti lasciando perciò sarchiar l' orto, se non ti paga il
le file delle patate distanti 60 centimetri l' una dalraltra, perché questa è la
come la dicono i francesi dal far l' ufficio della zappa ed essere tirata da un
caldo è stato eccessivo, ma non già l' aridità der campi: effetto di aver
par che sarebbe augurabile, almeno sotto l' aspetto medico, una società in cui
è nettare dalle erbe, non che l' aia, le aiuole dell'orto, del
, 7-1: di questo mese s'apparecchi l' aia, e poi sarchiellata lievemente si
[i cespi di lattuga] si vuole l' erba divellere con mano e non con
diligenza e tenere del tutto netto da tutte l' erbe nocenti che vi nascessero.
volgar., 6-2: sarchiansi quante volte l' erbe nocive nascon tra loro, che
la terra muover non si possa, l' erbe nientedimeno col sar- chietto si riddano
della cura delle malattie [redi]: l' erbe con le radiche si cavano di
6-101: si roncano, quandunque rinascano l' erbe in essa, con le mani e
dominici, 4-100: se aspetto con l' ale pur di volare dove lo spirito
a quanta insania condusse el grande alcide l' altrui obedienzia. questa insupportabile, desdegnosa
non m'avria posto al collo / l' indesinente, sarcinoso giogo. =
mal fa che non basti / perché l' alma si sani e tomi allegra.
tumore né cede, né scema, l' idrope sopraggiunge alla sarcocele, il testicolo è
rossi; dal suo lattice si ricava l' omonima resina. domenichi [plinio]
d. e. i. (che l' attesta nel sec. xix).
[dioscoride], 718: questa [l' assia] per esser corrosiva, usarono
con disegni, bassorilievi e sculture; l' uso di questi tipi di sepolcro risale
s. agostino volgar., 1-7-118: l' arca nella quale si pone il morto
camillo crudo più d'un antropofago / l' uccise. o caso a i buoni
dove roma palpita e si svela a chi l' ama è il belvedere in vaticano.
, anche le più potenti super-sport smarrivano l' abituale tracotanza alla comparsa cu quel superatissimo
niformi accipitridi presenti nell'asia meridionale; l' unica specie nota, l'avvoltoio calvo (
meridionale; l'unica specie nota, l' avvoltoio calvo (sarcogyps calvus),
quelle di una noce, che colpisce l' ipoderma soprattutto del tronco e degli arti
molli e dell'apparato osteoarticolare; ha l' aspetto di una massa carnosa, può
avevan dovuto amputare una gamba e poi l' altra, per un sarcoma che s'era
1879-1970), che ne ha dimostrato l' origine virale, dando così avvio alla
); la specie più pericolosa per l' uomo è la sarcopsylla penetrans, la cui
nell'individuo ospite un forte prurito e l' insorgenza di varie dermatosi come la rogna
la principal cagione delle malattie cutanee, per l' insinuarsi che fanno nella carne e produrvi
fanno parte il genere sarcoptes scabiei (l' acaro della scabbia umana) e il
(sarcorhamphus gryphus) e l' avvoltoio papa (sarcorhamphus papa).
. sarcòsi, sf. bot. l' assumere consistenza più o meno carnosa dei
e, in alcuni casi, anche l' uomo. = voce dotta,
si comportano tutti come ospiti intermedi; l' uomo può essere sia ospite intermedio sia
autori, come è la sarda o l' alice e simili. boterò, 11-217:
smeraldo. il congro, il ciortone, l' acciuga, la sarda, l'ombrinotto
, l'acciuga, la sarda, l' ombrinotto, il sàrago. caproni, 2-102
a desenzano a ventitré ore... l' oste ci trattò benissimo, trote lucci
le ardenti gemme... lega l' onice perché trovandosi egli presente, non può
fiede il gran masso di sarda: / l' acciaio crocchia e non si rompe e
non sappia di beccume, leva via l' acqua e friggi la carne col lardo;
del hudson, della senna / scuotendo l' ali di bitume semi- / mozze dalla
mozze dalla fatica, a dirti: è l' ora. = voce catal. di
n'attendo / il superbo guair, strider l' avaro, / crucciarsi l'invidioso e
, strider l'avaro, / crucciarsi l' invidioso e 'l barattiere / mugliare e 'l
barattiere / mugliare e 'l biscazzier, l' uom della gola, / e 'l sardanapalésco
sardanapalésco, e quel ch'aspetta / l' impubere alla svolta e tesi ha i lacci
poppanti come gioielli »... l' immagine di quei gioielli appesi alle mammelle
favole. massaia, ix- 134: l' abissino è generalmente sobrio; ma, se
. dal nome di assurbanipal (attraverso l' adattamento gr. sapàavaroxxo!; e lat
). d'annunzio, 1-212: l' onorevole di breganze, asciutto e nervoso
ix-280: i suoi bambini certamente cavalcavano l' asinelio sardegnolo. bianciardi, 3-103:
. a. monti, 512: l' avvocato poddigue stringeva la mano all'oratore
pasolini, 3-204: difatti, questo mattacchione l' assassinò per davvero: il pubblico ministero
di sardelle. a. comandini [« l' illustrazione italiana », 30-i- 1910]
da bologna da un certo vogli contra l' ovaia! egli è tutto pieno di siffisticherie
che andarono attorno a quel tempo [l' età napoleonica], servirono lunga pezza
, i-12 (58): tante son l' alme a far conto con toste /
ressato « i sardellanti hanno anche l' altare? ». = deriv.
presente spogliate delle terre sarde- sche a l' onore di voi tutte per noi e cacciati
giudice d'alborea] in suo aiuto l' aria sardesca e 'l tempo della fervida state
279: la gente mal poteva comportare l' aria pestifera di sardegna e male i
luogo infermo e mal sano dove collocasse l' academia sua, avesse avuto notizia dell'aria
minuta del pranzo fu di pasta con l' acciugata e pesto d'aglio e peperone
addestrati alla 'piga'contra la bestia e l' uomo. -nativo della sardegna,
10-82: dopo alquanti dì, asino l' incontrò e, veggendol servire in quel miserabile
sardiano che procresio sofista armeno, oltre l' eloquenza, fu di tanta prontezza e
, dal gr. sàpset?, l' attuale sari. sardiano2, agg.
sandwiches e avrei deglutito dopo rapidi morsi l' elegante panino e l'oleosa sardina decapitata
deglutito dopo rapidi morsi l'elegante panino e l' oleosa sardina decapitata che quasi regolarmente vi
lo alite dii sardio, che è l' altra vena inseme coeunte. lauro, 2-92
guerra mondiale, col programma di ottenere l' autonomia amministrativa e talvolta anche, nelle
talvolta anche, nelle frange estremiste, l' indipendenza politica dell'isola; l'analogo
, l'indipendenza politica dell'isola; l' analogo movimento sviluppatosi dopo la seconda guerra
2: c'è il rischio che l' assenza di ideali lasci spazio alle 'piccole
sardismo come programma politico; che sostiene l' autonomia della sardegna. -in partic.:
giunta resiste. sarditùdine, sf. l' insieme di consuetudini, mentalità, tradizioni
. dante, inf, 26-104: l' un lito e l'altro vidi infin la
, 26-104: l'un lito e l' altro vidi infin la spagna, / fin
, / fin nel morrocco, e l' isola d'i sardi, / e l'
l'isola d'i sardi, / e l' altre che quel mare intorno bagna.
35: nel formulare la denuncia, l' itterica faccetta della sarda s'intra- mava
al sardo re certi legati / lasserà l' imperator del resto erede. fantoni,
montagne / la subalpina donna, e l' elmo allaccia, / e s'alza,
anche sostant. porcacchi, i-146: l' armenia fu consegnata a mitrene, ch'
-ium, dal gr. saprei;, l' attuale sart. sardo3,
aretino, iv-3-7: capisco la condizione de l' altro [porto del garda] da
un estratto di nappelli, a cui contraponeasi l' antora della mia innocenza, sorridea meco
meco stesso, ma come chi sugge l' erba sardonica e ne attinge un letal umor
: la signora rosaura non ha ingoiata l' erba sardonica, onde possa dirsi che
le labbra sempre increspate come se masticasse l' erba sardonica. = dal lat.
se d'udirlo propio tu vagheggi / de l' iride pietra e de la sardonica,
in quattro groppi gli rilucono in su l' ornamento che gli ingombra le spalle [al
, come è la gemma sarda, l' onice, la sardoniche, l'ametisto.
sarda, l'onice, la sardoniche, l' ametisto. lauro, 2-92: sardono
batte il pietron di sardonico: stride l' acciaro, senza rompersi né ammaccarsi. imbriani
: mi resta però qualche dubbio, che l' ala- bastrite di plinio fosse piuttosto pietra
po'insospettito... mi fé l' ambasciata di giusti un po'sardonicamente. serao
: non dissomigliante da queste si è l' agata sardonicata gialla. essa ancora di subito
: specie di convulsione che contrae dal- l' una e dall'altra parte i muscoli delle
un crudele dileggio; malvagiamente allusivo (l' espressione del volto, uno sguardo,
ghigno, riso, sorriso sardonico: l' espressione, la mimica (consueta o
verdinois, 72: se pure non me l' avesse detto il suo sorriso sardonico,
causa della sua minaccia, egli se l' era... svignata. borgese,
. moravia, 24-263: ho avuto l' impressione di essere ingenuo fino all'inverosimile
e denso già, papavero condito / con l' aspro mel
isole canarie e del capo verde, ove l' acqua è piuttosto tranquilla, e per
. degli arienti, 1-370: feci vestire l' onesto corpo de sarza bianca. bandello
un passo innanzi lasciando cadere a terra l' ampio 'sari'di seta, orlato d'
marsupiali americani della famiglia didelfidi, con l' aspetto di un ratto, lunghi circa
[novembre, 1975], 9: l' arte sarmata, infine, che si
abitante delle regioni dell'antica sarmazia (l' attuale russia); russo. - anche
poiché dell'empio trace alle rapine / tolse l' austria e 'l'impero', o pure
, x-4-6: quel cavaliere, cui l' immaginazione trepidante dava il nome di sarmata,
dava il nome di sarmata, era l' avvenire, e adesso è il presente.
anonimo [agricola], 206: l' un sale da l'altro differisce prima in
, 206: l'un sale da l' altro differisce prima in colore: perché
che più commodo d'ogn'altro fosse l' arsenale di danzica, città posta su le
filicaia, 2-1-10: alla gran lutta / l' asia s'unio qui tutta: /
e quei che 'l nilo e che l' oronte beve. -proprio, tipico
eoi, / che non fé per brillar l' ingra reina / ne'fasti tuoi?
. 2. per estens. l' orgoglio nazionalistico di chi esalta le tradizioni
de non insidire mai de sermento / da l' ochio del grappo in 90x0. cicerone
per i fiocini, che son poi l' opera della sapientissima naturar castri, iii-151:
, che non può, no, fornire l' odoroso amomo, ma bacchette sì,
f ricettario fiorentino, 1-17: l' aspalato... è un arbuscello
si trova. questa pietra vale a polir l' oro. lomazzi, 4-i-230: ritiene
per partorire la pietra sarmio, da l' isola di onde nasce così detta,
di supplire almeno col fustagno greggio per l' allestimento dei 'sarrò'. = adattamento
battista guarino. a. comandini [« l' illustrazione italiana », 15-xi-1914],
, e ivi si lascia dar ben giù l' oro, gettando via l'acqua.
ben giù l'oro, gettando via l' acqua. = deriv. dal
li xonchi te ben despazhai / e l' altra sartia che tu sai, / si
regni / quando si turba in ciel l' occaso e tòrto, / son talor rotti
, xii-61: sbalzò la nave per l' ondoso regno, / rotte le sarte e
/ nulla giovando del nocchier fedele / l' industria della man, l'occhio e
fedele / l'industria della man, l' occhio e l'ingegno. parini, 522
industria della man, l'occhio e l' ingegno. parini, 522: che vai
e sarte, / sul mar solcando l' infedel sentiero? monti, 2-177:
poi quella sartia, con la quale l' àncora è legata, legano alla nave
beicari, 4-164: nel novissimo die l' alme coarte / a prender le lor
nei primi aeroplani, assicurava alla fusoliera l' ala. d'annunzio, iv-2-870:
le sarte / e drizzato il cammin, l' ingegno e l'arte, / a
drizzato il cammin, l'ingegno e l' arte, / a solcar m'accingea tonde
in previsione della morte e per preparare l' anima alla vita eterna. dante,
degna, alma scrittura, / che fa l' uom divo, più che giove o
raccolga ornai le sarte e ci dia l' opera perfetta. -voltare le sartie
.). -in partic.: l' insieme delle manovre fisse che sostengono l'
l'insieme delle manovre fisse che sostengono l' alberatura di una nave. a
il sartiame, / di zendado è l' artimone. verga, i-149: è morto
7-1167: sollevando con gli occhi tutta l' anima a guardare nell'ultima luce la
, provava in sé... l' ansia del tanto, tanto cielo e tanto
i meccanismi di manovra. -anche: l' insieme dei cavi che sostengono la navicella
. (sàrtio). marin. attrezzare l' alberatura di una nave con le sartie
, 1-i-405: 'sartiare un paranco': lascare l' orditura di un paranco, sicché scorrano
esercitare, aiutandolo a svolgersi e vincere l' attrito opposto da esso e dalla sua
frugoni, 2-106: la veste che l' adomava, era bensì tagliata alla moda,
(411): era, se non l' abbiamo ancor detto, il sarto del
2. con metonimia: la professione, l' arte, la tecnica di chi compie
della città di firenze e di tutte l' altre città, terre e luoghi del dominio
tutta la perizia d'una sartora, tutta l' arte del pettinatore. cagna, 3-43
, 3-43: quel farfallone là, che l' anno scorso ballò tanto con la mia
lei, si è messo a fare l' asino alle sartore. 2.
/ bravamente sbarrandole la strada, / l' odi gridar: « cara da dio
latini, rettor., 41-5: l' arte de'fabbri, de'sartori, de'
fabbri, de'sartori, de'pannali e l' altre arti che si fanno con mani
lacero e minato, che non sapendo maneggiar l' ago nell'im- bastirle, ci lasciò
bernari, 5-219: fitta di visite fu l' ultima vigilia, che menò alla porta
virtù, non con furore; / l' essemplo del discreto e buon sartore:
ne la sartoria troverete essa arte e l' artefice suo; gli aghi, i
pensare che i miei vestiti potevano essere l' equivalente sartoriale di un manifesto rivoluzionario.
quelli che piegano. carradori, ii: l' estremità dei tendini seminervosi del sartorio.
, che si riferisce, che riguarda l' opera, la poetica, il pensiero o
opera, la poetica, il pensiero o l' ideologia di jean-paul sartre (1905-1980)
anche sostant. moravia, 22-xviii: l' intellettuale sartriano non mi interessa. volponi
ecc. patecchio, xxxv-1-580: l' om ch'a la sepoltura, quand è
, 1-1-256: lavore quando è saxon / l' omo, avanti che passe l'ora
/ l'omo, avanti che passe l' ora. sanudo, lviii-453: li presenti
a. briganti, 409: è l' arboro (donde si taglia il legno,
che è dallo spagn. sasafràs attraverso l' andaluso, di origine incerta: forse
propia / che, poste al sole, l' arco del ciel fanno. =
annunzio, v-1-603: risanguinavano questo e l' altro [ginocchio] a me monocolo nella
, impigriti nei vizi, / tra l' immonde sassaie. luzi, ii-146: rinasce
tutto il terreno interposto fra la gora e l' amo, tutti que'pignoni, che
quindi innanzi per offesa, maggiormente spingendo l' acqua contro la sinistra verso la strada
trovato del medesimo umore, inalterabile: l' uscio sul muso, un secchio d'acqua
e recere, se ben voleste, l' anima: ch'io mi voglio ornai ritirare
fìonde se non tutte le viltà. l' antica anima della repubblica, compresa dai
in un fitto lancio di sassi. l' illustrazione italiana [21-vi-1914], 604:
di avergli fatta qualche picciola macchia su l' abito. nievo, 1-vi-614: la zanini
di ferite. d'annunzio, 3-137: l' idiota nuotava come un cane, tra
ho saputo che hanno accolto a sassate l' ispettore comunale. -lontano una sassata
ch'io vi prometto, da quel- l' uom che sono, / che non gli
usare modi bruschi anziché amorevoli, ottenendo l' effetto contrario a quello voluto.
quello voluto. fagiuoli, 1-3-437: l' aiuto con tant'amore, e lei mi
». pascoli, 518: l' ulivo... a gli uomini appresti
metamorfosi). anguillara, 4-352: l' altra [delle donne tebane] che si
: sasseto. malagoli, 354: l' agostini... à sassicaia e spiega
sassaia. papini, i-65: l' anima vecchia che sperai sanabile / ri
licheni sassicoli... quale, l' arenaria e la puddinga; quale il
, 5-57: deh, non mi fate l' orrido spavento / veder de la sassifica
sarà inutile dar qui in una nota l' elenco de'semplici e delle piante principali dell'
ha virtù di cacciare li calcoli, e l' esperienza ha mostrato che col beveria se
perché nasca in luoghi sassosi. muove l' orina. resiste al veleno delle serpi e
che pare se ingrasano a fame perder l' anima. = nome d'azione da
cosiddetto 'free climbing'o sassismo, cioè l' arrampicata libera senza utilizzare gli attrezzi.
. -1). alpinista che pratica l' arrampicata libera. = deriv. da
colto, / che gli toglie non pur l' alma e la vita, / ma
corre, anela. giuliani, i-50: l' umido la vite l'ha a noia
, i-50: l'umido la vite l' ha a noia, ma gradisce il caldo
d'annunzio, i-728: parola che da l' odio irrompi fuori / fischiando come sasso
la fionda. ungaretti, i-54: l' isonzo scorrendo / mi levigava / come un
e bombarde. forteguern, 17-77: l' oste ebbe a ferire un suo garzone
alcuni sassi grandi fossero posti a turare l' entrata della spelonca e che alcuni pochi
che 'l gran sasso tieni a cui l' impero / promesso fu di tutto il mondo
maravigliosi sassi antichi cose per le quali l' arte mia divenghi degna dipingere le vittorie che
distese i dispietati artigli, / prendendo l' un ch'avea nome learco, / e
eran persone / che si stavano a l' ombra dietro al sasso / come l'
l'ombra dietro al sasso / come l' uom per negghienza a star si pone.
atti delle capre. ariosto, 2-19: l' animoso cavallo urta e fracassa, /
un sasso, uno di qua, l' altro di là le mani gli sollevavano in
tevero e amo / da cristo prese l' ultimo sigillo, / che le sue
di sasso. filarete, 1-i-344: l' entrata di questo stagno del mare non
, se arenosa fosse, tutta beverebbe l' acqua. montale, 3-41: raggiunsero
., di qua.. / l' uom.. di., sasso.
. di., sasso... l' uomo., bianco.. / se
. si rompe in iscaglie come l' alberese, che però non riceve pulimento.
natura di mezzo tra il marmo e l' alberese o vogliamo dire sasso da calcina,
certa scorza sottilissima che pende in rossiccio, l' altro l'ha alquanto sbiancata.
che pende in rossiccio, l'altro l' ha alquanto sbiancata. -sasso salino
ano, iii-178-2: io fui 'n su l' alto e 'n sul beato monte,
quella pietra caddi lasso, / ove l' onesta pose la sua fronte. petrarca,
niccolò aeco, lxxxviii-ii-196: virtù fa l' uomo audace al bene sperto, /
riguarda o teme, / a te l' ha tolto e 'n sul ferètro giace,
verso? ahi lasso! / perché? l' ostinazion m'ha fatto un sasso.
sarebbeno le opere loro, se sopra l' umiltà si fondassero! -stare fermo
un sasso: fermarsi in un luogo con l' assoluta intenzione di non muoversi.
quel signore non pure a quelli che l' han conosciuto, ma che l'hanno anco
che l'han conosciuto, ma che l' hanno anco inteso nominare. p.
sasso. goldoni, ix-482: tal è l' amor che per te m'arde in
. moravia, ix-239: questa frase l' aveva appena proferita che rimanemmo tutti e
tutti e quattro, rosetta, 10, l' avvocato e sua madre, come di
sassi dall'uscio della chiesa': far l' insolente da luogo sicuro. -tirare
quest'umil pietra albin sepolto, / l' alto scoltore stassi, / quel c'ha
o per meglio dire in sassuoletti staccati l' uno dall'altro, a proporzione della piccola
corta, usata per raccogliere e togliere l' acqua entrata in un'imbarcazione.
manico corto colla quale raccogliesi e vuotasi l' acqua dalle sentine. bacchetti, 1-i-234
breme, 4: il men male è l' incontrarvi ad ogni passo un sassolaio
esiti ella di trasferirsi qui a respirar l' aria salubre sassolese. sassolina, sf
un sassuolino quasi cilindrico, scelto fra l' agliaia d'arno, e batterono più volte
. flaiano, i-40: finiremo con l' annoiarci se non è permesso tirare nemmeno
di grana fine e polverosa quanto l' alberese o sasso da cal
, che cede al fuoco; la fiamma l' investe tutto e l'intenerisce.
la fiamma l'investe tutto e l' intenerisce. il sasso morto (peperino)
sassoni ancora, secondo beda, cominciavano l' anno dal mese di settembre, chiamato
avvezza a leggere la poesia tedesca. l' illustrazione italiana [27-xii-1914], 565
novembre. -annalista o cronografo sassone: l' autore anonimo di un'ampia opera storica
et io se sia lo stesso che l' annalista sassone stampato dall'eccard, ma l'
l'annalista sassone stampato dall'eccard, ma l' uno e l'altro vengono passato il
dall'eccard, ma l'uno e l' altro vengono passato il 1130 e però non
gli imbandisci buona tavola / e gli inaffi l' arrosto con buon vino, / spiana
: nella... architettura gotico-longobarda l' arco viene anzi abbassandosi, e le colonne
. sassosità, sf. ant. l' essere sassoso e aridamente petroso.
marmitta, 7: impetuosa vene / l' ond'a percuoter la sassosa riva. g
pesci. d'annunzio, ii-217: l' ilisso e il cefìso ruscelli / sassosi
grotta). baldi, 169: l' antiche selve, le sassose grotte. marchetti
in uso / la rozza antichità, l' aspre procelle / e le sassose grandini,
rendon vane in un dì d'un anno l' opre. soderini, iii-236: i
landino [plinio], 463: l' erba detta meu overo sastra non si
dio, ha il potere di tentare l' uomo spingendolo al male. -anche
a satan è etto: « conserva l' anima sua? » come può conservare
6-ii-12: « satana, satana, pigliati l' anima mia, fa'che io mi
pape è una intergezione greca, che manifesta l' affezione dell'anima, quando si maraviglia
è una dizione che ha a dimostrare l' affezione dell'animo quando si duole; sicché
, maravigliandosi e chiamandosi e dolendosi, l' aiutorio del suo maggiore.
. e basta. papini, iv-678: l' 'inno a satana'non è,
, il quale vide in satana, sotto l' influenza di michelet, il simbolo della
non è più il satana miltoniano, l' arcangelo precipitato, lo sfida- tore di
satanèllo. r. barbiera [« l' illustrazione italiana », 22-xii-1912],
prende lo raddrizza, poverino. perdette l' equilibrio e cadde. chi, il gobbo
felice da massa marittima, xliii-201: satanasso l' envolge [gli uomini] con suo
guevara], ii-47: quel che sotto l' abito monastico si vedrà ch'abbi ardire
primo a esser buttato a mare è l' autore. problema del teatro prettamente originale
: in punto di morte, dare l' anima al demonio. grafi 3-170:
morale; godere nel rappresentare e nel- l' esaltare il male. giusti [
piacciono al niccolini i tuoi versi per l' affetto che vi spira, e perché (
in cui si avverte, deliberata, l' azione speculativa dell'intelletto...
. siete stato voi che avete suscitato l' uragano in cielo e la burrasca nel lago
scoppiavano nella sala esclamazioni e risa, l' anonimo si volse con la faccia di chi
il missionario si vede esposto a tutto l' odio satanico dell'eresia. -dominato
. -dominato da forze diaboliche (l' anima). savinio, 225:
la coabitazione di due anime diverse: angelica l' una e l'altra satanica.
anime diverse: angelica l'una e l' altra satanica. 2. che
un miraggio. michelstaedter, 834: l' atteggiamento della scienza è sempre stato rivoluzionario
crudeli a mezzo dei quali... l' austria si è affaticata, dal giorno
lussuria messe al posto del l' idealità, il crudele e l'orrendo assaporati
l'idealità, il crudele e l' orrendo assaporati di voluttà, il gusto
tendenze puritane e tradizionali, wilde personificava l' artista e immoralista, il distruttore,
, il distruttore, che aveva scontato l' audace ribellione con una caduta ignominiosa.
qualche giorno e pochi abbiano così avuto l' agio di meditare su queirindicibile parata di
6-21: la religione muore, ma nasce l' occultismo, il satanismo, il magismo
scatola grande come un panettone che e l' antenna satellitare di un miracoloso telex portatile.
portatile. g. pansa [« l' espresso », 31-v-1992], 19:
assessore dopo le elezioni del 1990, l' armanini... subito s'era presentato
sistema satellitare sarsat / cospas a cui l' italia ha aderito nell'89. =
1-13: il popolo ateniese, che assai l' amava, gli concesse avere sateliti e
una fazione, sostenendone il prestigio e l' autorità e ricevendone i modelli di comportamento,
in francia]..., dopo l' aboli zione finale e solenne
quasi nume. ghislanzoni, 2-114: viva l' italia! / viva il buon clero
, se non li fermava del giudice l' autorità. manzoni, pr. sp.
-sf. letter. satellite di giove: l' aquila. d'annunzio, ii-769:
annunzio, ii-769: col rostro e con l' artiglio / fu pronta la satellite di
giove... risplendente solo per l' illuminazione del sole, distende nella parte
, 245: il decimo ottavo libro è l' astronomia de'satelliti o l'istoria de'
libro è l'astronomia de'satelliti o l' istoria de'pianeti che girano intorno a
ordine. mazzini, 77-364: ma l' italia? era essa condannata a seguire,
sono le non leggiere magagne che viziano l' esposizione d'a chille stazio e de'
dell'europa orientale nei loro rapporti con l' unione sovietica prima del crollo del comunismo
. 5. spaventa, 1-33: l' italia bevve tutto il calice dell'amarezza
dai cosiddetti 'utili idioti'per dare l' italia in mano a mosca, facendone
satellite artificiale: corpo spaziale costruito l' uomo e messo in orbita intorno alla terra
; nel signif. n. 3, l' uso traslato risale a keplero (nel
politico più importante e sviluppato. l' espresso [26-ii-1956], 4: questo
fatte a mao sul piano economico che spostano l' accento
intorno al pianeta primario (e anche l' influsso astrologico che ne deriverebbe);
influsso astrologico che ne deriverebbe); l' insieme dei satelliti di un pianeta.
d'esempio, quello di saturno e l' altro di urano. 3.
dato a un dominio oppressivo (e l' atteggiamento servile nei confronti di esso).
satellizio, vano è lo sperare che l' italia risorga. -stato soggetto al predominio
. f. russo [« l' espresso », 12-x-1980], 71:
satem: lingue indoeuropee centro-orientali (come l' iranico, lyar- meno, lo
lyar- meno, lo slavo e l' albanese) nelle quali le consonanti sibilanti
con tre dadi da giuocare e da l' altra mano tiene uno piattello di roba da
la psicoioga ashis nandy « ancora oggi l' unico modo di esistere per una donna indiana
2. simile alla seta. l' illustrazione italiana [14-i-1945], ii:
successivamente a rendere lisce le superimi mediante l' applicazione di acido fluoridrico o vernice sintetica
spettacolo cinematografico e televisivo) in cui l' autore si propone di descrivere e giudicare
o alla polemica più acre, con l' intenzione didattica e moralistica di denunciare i
nominano le persone e si biasimano dispettosamente l' azzioni loro viziose. baldelli, 5-1-34
mac-nab o jules jouy i quali tra l' 8o e il '90 rinnovarono in quella
appartenente al genere suddetto (anche con l' indicazione del nome dell'autore);
, costumi e atteggiamenti comuni a tutta l' umanità o tipici di una categoria di
a la prima questione risponde giovenale ne l' ottava satira, quando comincia quasi esclamando:
cantar versi eroici. caporali, ii-99: l' altro ier fé segno che era tariosto
da un cantante, dove frequentemente trovavasi l' autor della famosa satira 'asino, tu nascesti'
, ii-2-203: della tragedia il vico pone l' origine nel ditirambo o satira drammatica (
fate urlar di modo ch'ella ne perde l' ugola come quel meschinello da balugola de
del nostro secolo. ojetti [« l' illustrazione italiana », 12-i-1908], 34
, sf. letter. donna che ha l' aspetto fisionomico del satiro. marchetti
si ricongiungevano sulla radice del naso dandole l' aspetto d'una satirétta ingrassata nel chiuso
satireggiare1), agg. che richiama l' aspetto di un satiro. l'illustrazione
richiama l'aspetto di un satiro. l' illustrazione italiana [1-xii-1907], 544:
nel felice contrasto ideato dal pittore raffigurando l' arguto favoleggiatore di una bruttezza satireggiante e
e. visconti, 163: satireggiò [l' alfieri] senza distinzione il commercio e
giudicandole, criticandole, satireggiandole, con l' intercalare frasi mordaci, accenni ironici.
intercalare frasi mordaci, accenni ironici. l' illustrazione italiana [6-vi-1909], 573:
apparenze. r. barbiera [« l' illustrazione italiana », 2-vt-1907],
e di que'filosofi appunto che studiano l' uomo e che colla satira pretendono di
compone opere di carattere satirico. l' illustrazione italiana, [9-x-1910], 373
castelvetro, 8-1-115: il parlar ridevole con l' allontanarsi dalla maniera satiresca all'ultimo prese
di un satiro, che ne richiama l' aspetto o le fattezze. fagiuoli,
d'annunzio, vii-31: al satiretto che l' uomo porta spuntano le coma. la
del corpo. carducci, iii-19-326: l' amore, com'ei lo descrive, somiglia
tono satirico; usando la satira e l' ironia. liburnio, 3-6: oltre
quelle che non hanno per loro oggetto l' insegnar i buoni costumi, ma più
. foscolo, ix-1-223: trovo per l' appunto quella amara sentenza contra le vedove
versi coliambi che seguitano immediatamente uno dopo l' altro sono attissimi a invetrivi, che
: satirico nel senso dello 'scopri l' uomo, dalli al vile, fuori l'
l'uomo, dalli al vile, fuori l' ipocrita'che pareva assolutamente perduto dopo l'
l'ipocrita'che pareva assolutamente perduto dopo l' ottocento. -che ha i caratteri
, 8-1-115: e 'l parlar ridevole con l' allontanarsi dalla maniera satirica all'ultimo prese
, mentre cassano ne'giornali dell'evangelio l' adolescenza. f. casini, i-18:
un satirico prese occasione di dire che l' altezza del ponte dimostra l'ambizione del
dire che l'altezza del ponte dimostra l' ambizione del duca di malborough e la tenuità
b. fioretti, 2-4-no: ella [l' onomatopea] ritiene assai del satirico e
innalzata. guarini, 1-i-24: che l' uso dei satiri nelle scene sia stato antichissimo
gente satirica e silvana, / non de l' a- gricultura arte soprana, / non
giallastra o bruna per mimetizzarsi con l' ambiente. = voce dotta, lat
: il satirione si tiene che sia l' appio salvatico, ed è caldo e secco
-sì, ma una è legittima e l' altra è bastarda. -sostant.
, lett. it., ii-14: l' ottava rima cantava; la terzina discorreva
poliziano, st., i-112: l' ardite ninfe l'asinel suo pavido / pungon
., i-112: l'ardite ninfe l' asinel suo pavido / pungon col tirso,
crin s'appiglia; e'mentre sì l' aizono, / casca nel collo e '
: al suon d'un sufoletto erto su l' ugne / fésse, imitava il satiro
volto e fin dal gesto / spira l' empia lussuria ond'egli è invaso / qual
di vagabondaggio trova nel suo teatro soltanto l' impotenza di un satiro scatenato. calvino,
versan le driadi dal canestro pieno / l' uve mature, satirel caprino / mentre le
e d'ogni forma, / segue poi l' ispida torma. monelli, i-201:
): questo'povero giovine que'satiracci l' avevano tutto inferrucciato di giachi e d'altre
. genere di scimmie al quale appartiene l' orangutàn (satyrus rufus). fazio
hanno piu salvatica natura, e per l' opposito mansueti sono e'satiri. tommaseo
, creato da lesson, al quale appartiene l' orang- outan ('satyrus rufus'),
quelli è omero, poeta sovrano; / l' altro è orazio satiro. boccaccio,
il tuo gran vitupero / che mordesse l' altrui. domenico da prato, 1-ii-321:
fiume: salvare le colture, questo l' impegno. = deriv. da
. e. visconti, 460: l' insalubrità dei funghi non m'impedisce di
a rider forte, e gli disse bastargli l' animo di prendere lo spirito per le
. di questa... mi tirò l' apetito e, senza verzuè o senza
se ritornasse dal ballo, si spoglia l' armi e si sveste e sul mezogiomo se
amatissime lettere e di cose italiane e l' amorevole taccia che nell'anno 1798 caluso
in abbondanza fino alla sazietà; l' ingurgitare cibi e bevande in grande
semplice con fessione di veritade l' ira del re si convertisse in riso.
percioché la buona balia, poiché satolla l' aveva, tutta leccandola la forbiva.
in cui non avessi mangiato per satollar l' ultimo di voi, con l'ultimo
per satollar l'ultimo di voi, con l' ultimo pane che mi rimanesse in casa
5: quando in questo modo [l' uccello] sarà venuto alla tua mano e
fama affetta un suono / ch'empie l' orecchie, ma le borse vota /
lor brame. peregrini, 3-175: l' adulazione de'parasiti non vuole ingannar l'animo
: l'adulazione de'parasiti non vuole ingannar l' animo altrui: vuole solamente satollare il
ben satolle / avea lieto in tra sé l' avide voglie / che dal sonno al
, /... sol per satollar l' avide brame / brami collo di gru
: aggiungi pure / ch'io medesma l' accuso; aggiungi ancora / per far
ambrosia le pietanze non curate, / onde l' uso soverchio li distoglie, / furon
aperta via satolla / finalmente di lui l' avid'ampolla.
diletto d'iersera e del sogno di l' altra notte. tu troverai che tutto è
satollare a parole. 4. colmare l' animo o i sensi di piacere, di
il suo pascolo più congenito era satollar l' orecchio con la lettura accostumata alla mensa
curiosità o un desiderio (e anche l' animo che lo prova) smodato, eccessivo
parti e 'n quelle, / per satollar l' ambizioso core. galileo, 3-1-484:
mondi incogniti, e perciò vogliono distender l' impero loro sempre maggiormente ne'conosciuti.
, ha una picciola sfera: e l' abbondanza degli oggetti sensibili prodotti dalla natura
saper colma la tazza, / cui l' ausonia scolpìo e a cui d'intorno
-soddisfare con la violenza o la vendetta l' ira o 10 sdegno; attenuare in
». betussi, 228: caco satollò l' ire d'evandro. pedemonte, ii-243
tu vai pascendo, satollando vai / l' acre dolor che men ti morde allora
morde allora. fantoni, iii-37: l' ire sue satolli allora / con la
: poi, quando più del sol pesa l' ardore, / sull'ora del mangiar
pecora satollo ». mamiani, 10-ii-554: l' uomo si nudre per vivere, mentre
piante fiorite. volponi, 4-118: portò l' oca a satollarsi di semi di zucca
la propria curiosità. -anche: nutrire l' animo, saziandolo di conoscenze e di beni
d'empio livor t'impingua e sfoga l' ira / in quella gente lorda / cui
ed abituarvici. sbarbaro, 1-277: l' estate m'apparve... la terra
da siena, vi-4: si satolla [l' anima] d'obpro- brii, abbracciando
parte che a la donna fa perdere l' onestà; questo è quel membro che non
copia de'diletti, per gli quali l' aveva prima aggradita: avendo però comodità di
. malatesti, 55: tina, ier l' altro vedditi appiattata / tra i miei
avere sfogo o soddisfazione (la brama, l' avidità). cesarotti, 1-xxvi-348:
d'odio o di cupidigia, acciocché l' ambizione... speri soddisfacimento per via
. stampa periodica milanese, i-296: l' avidità la piu insaziabile non s'arretrava per
236: non si satolla nessuno con l' uova bevute. giuliani, i-433: lo
satollézza, sf. ant. l' essere sazio, ben pasciuto di cibo
ottimo, ii-434: il digiuno rende l' animo attento alle sue cure e la satollézza
. 2. per estens. l' essere ben provvisto di beni di fortuna
satollitade ci caccio dal paradiso, l' astinenza e la fame vi ci rimeni.
cibo). giamboni, 64: l' uomo, che è bene satollo, rende
stato facil cosa a ventre satollo conoscer l' inganno. fagiuoli, viii-54: a
passeroni, iv-94: mentre fichi mangiavasi l' amico, / ei d'una zucca
che agli anni andati / in chiesa l' organo sonava ai frati, / e di
morte viene come furore, / spogla l' orno come ladrone; / satolli e freschi
frutti non son cibi, ma alettamenti de l' appetito che sforzano a mangiare fino ai
pascoli, 173: le zolle / sbriciò l' aratro, della terra nera / dietro
satolle. ojetti, ii-69: quando l' automobile rallenta per attraversare un villaggio,
automobile rallenta per attraversare un villaggio, l' odore del mosto entra nelle nari e nella
pasto, / il piglia come fa l' aquila il pollo, / e fa l'
l'aquila il pollo, / e fa l' ingordo suo desir satollo. cesarotti,
ma se ancor satolla / non è l' ingorda voglia tua, se pensi / stender
ha ricevuto pieno sfogo e soddisfazione (l' ira, la crudeltà). betussi
betussi, 64: così fece satolla l' ira di venere. algarotti, 1-iv-361
vien satollo, / metter potete ben per l' alto sale / vostro navigio, servando
navigio, servando mio solco / dinanzi a l' acqua che ritorna equale. ottimo,
son mai satolli. trissino, 2-2-276: l' uom, ch'è dotto, /
g. visconti, 2-84: sino a l' interno mio spirtal medollo / intrò del
altrui, per sfogare la propria ira, l' odio o il rancore. representazione
già satollo di sangue / e stanco de l' ita- liche ruine, / mentre ch'
/ col licor di lieo / vomita l' alma e con mortai viaggio / fa dal
bella tanto / che a vagheggiarla mai l' occhio è satollo. burchiello, 2-13
penne dato un crollo, / così l' erranti rose eron riprese: / nessun
2- 101: via su, che l' acqua non si paga. / tanta ne
di cervella. 6. saturo per l' abbondanza di una merce (un mercato
varie mo dalità, prendendo l' occasione da un suono, da un
super- razionale (meglio che 'irrazionale') l' unico mezzo di aderenza intima con la
, i giusti e i cristiani simili a l' uomo di ch'io parlo. idem
. serdonati, 9-85: tutta l' isola... si divide in nove
, anche nelle satrapie asiatiche; ma l' opinione pubblica come oggi si intende è nata
g. titta rosa [« l' illustrazione italiana », 25-xi-1945], 314
sfarzosa e anche frequenti tentativi di accrescere l' autonomia dal governo centrale o di fondare
e vari drappri. tasso, 2-59: l' altro è il circasso argante, uom
/ ma de'satrapi fatto è de l' impero, / e in sommi gradi
sopra gli hefthaliti. oriani, x-23-127: l' abissinia era una monarchia feudale, divisa
come, a mo'di esempio, che l' imperatore costantino si conducesse a cotesto atto
questi filistei, pigliare partito di rimandare l' arca agli israeliti; e, ragù-
dove, con brutto sacrilegio, mutò l' uso antico de'sacrifici, usato per
assai piu autorità anco diede al padre l' amicizia che fece con un'altra sorte
isbalzarlo. castelnuovo, 2-207: sarà l' ultima volta che quei satrapi della comunità
attivata ». faldella, i-4-185: nota l' antico e semplice dittatore dell'emilia.
i-397: attenti, gridan, tenghiam l' occhio a penna, / quello è venuto
è eleganti, in provincia si fa l' elegante, distinzione suprema che tutti i satrapi
badano all'incomodo, alla spesa / l' avaro, il tirchio, il satrapo,
anche satura, perché ha da satollare l' appetito di chi la gusta. =
che lo imbeva di sé, e l' una all'altra s'appropriino con effetti vari
saturare. saturabilità, sf. l' essere saturabile. tommaseo [s
[s. v. saturabile]: l' astratto è saturabilità. saturaménto,
fonte de marahat... avendo l' aqua amara, per saturare el populo
d'oro. comisso, v-252: l' immenso afflusso dei forestieri durante la stagione
un santo padre molto umile / per saturare l' affamate brame. scroffa, 1-28:
2. per estens. riempire e permeare l' aria di odori, di sostanze gassose
d'uragani desolatoli, dopo aver saturata l' aria d'esalazioni venefiche, fu sul
sulle arti di milano, iii-84: se l' aria in cui vien confinato un corpo
e casa: i quali, saturando l' aria di elettricità, erano cagione di tanti
chiacchiere un ambiente, un luogo o l' atmosfera. di giacomo, i-509:
e unito. 3. colmare l' animo o la mente di sentimenti,
sensazioni e stati d'animo; riempire l' animo (una sensazione).
tutto dentro quel suo antico amore, l' aveva tutto dentro di sé come mrenorme ubbriacatura
sintesi. -influenzare in modo esclusivo l' animo di qualcuno con idee o insegnamenti
del periodo. baldini, 12-204: l' aggettivazione, che nell'ariosto è per
così parca ed asciutta, penetra e satura l' ottava tassesca di nuove suggestioni di colore
: la quantità di barite che salifica l' acido cloridrico dev'essere saturata da quella quantità
quella quantità di acido solforico che satura l' idrato potassico. calvino, 14-
, iii-20: quando... l' acido cessò di agire sopra di essa per
prendiamo una base biacida, ad esempio l' idrato di bario, e la saturiamo con
libro da cima a fondo, riportandone l' impressione di una aperta luce solare,
, mia figlia, che oggi ha l' età che io avevo allora, si beveva
territorio). piovene, 10-510: l' ovest era saturato, e si chiudeva
ovest era saturato, e si chiudeva l' era dell'emigrazione pioniera neh'intemo della nazione
o impregnato di una certa sostanza (l' aria, l'atmosfera). opuscoli
una certa sostanza (l'aria, l' atmosfera). opuscoli scelti sulle scienze
, iii-83: risulta dalle sperienze che l' aria espirata da un animai sano non
quali spesso pochissimo evaporamento succede, perché l' atmosfera è pressoché saturata già di vapore
dal misto questo nuovo elemento fu aggiunta l' acqua saturata d'acido aereo. opuscoli
al funzionamento di un macchinario che riduce l' alcalinità del succo di bietola.
apposito apparecchio (saturatore) onde ridurre l' alcalinità del succo di bietola per la fabbricazione
di milano, iii- 352: l' indurimento è maggiore quanto più il cemento assorbisce
). f. russo [« l' espresso », 12-iii-1961], 9:
dei tempi morti fra una lavorazione e l' altra. r. alquati [
« quaderni rossi », 3-149]: l' olivetti assesta i tempi con gli 'allenatori'
. s. pozzani [« l' illustrazione italiana », 24-iii-1946], 192
: ermanno, che aveva cominciato con l' ansietà, finì con la saturazione e con
. 0. vergani [« l' illustrazione italiana », 12-v-1946], 310
a. dal lago [« l' indice dei libri del mese », gennaio-
gioiose di morandi, e quelle che dàn l' idea d'esser giunte alla saturazione.
bonghi, 1-i-1-47: ogni volta che l' arte raggiunge una saturazione di staticità, di
: molti sono che comandano di prendere l' erbe che nuoceno, cioè satureia. landino
è domestica e salvatica. sì come l' hysopo, si gode di grasso terreno,
sorella, la saturità del pane e l' ozio. bibbia volgar., vii-432:
, saturità di pane e abbondanza e l' ozio suo e delle sue figliuole.
primizia di tutte le biade, ed empierassi l' arca tua di saturità e i palmenti
più beata, né già solamente per l' officio, per lo quale alla universa
dissi e per la saturità e per l' abbondanza di tutte cose le quali alfa vita
: 1 nostri antichi, seguendo l' uso de'saturnali, ne'quali giorni l'
l'uso de'saturnali, ne'quali giorni l' aurea semplicità del regno di saturno con
verga, 5-496: è carnevale, l' avete veduto; non più lo splendido
lo splendido carnevale di venezia, ma l' orgia del tedesco che im- reca
, gli immaginati saturnali prendevano sempre più l' aspetto di buoni e succulenti pranzi.
bacchelli, 2-xxii-213: non erano, azzardiamo l' ipotesi, vere ore storiche, ma
a una forma così antica e disusata come l' ottava? -condizione di massima intensità
redi, anzi fatte perpetue di tutto l' anno. = voce dotta, lat
riscaldare, sul fornello di campagna, l' ultime corate del genio della stirpe -ma parigi
stirpe -ma parigi e... l' unica città dove un uomo di spirito,
le vene castalie tutte ottuse / per l' infelice caso; e son diffuse / saturnine
ordinari. -chi è nato sotto l' influsso del pianeta saturno. oroscopo di
la moglie del manto, dicendo che l' è saturnino e malinconico e che per esser
(tumore, la complessione, secondo l' antica medicina). m. dandolo
dalle colline e si avvicinava alla città, l' aspetto del cielo e del paese gli
saturnino vero pensamento / rel- ligioso fa l' om grave e sapiente. lomazzi, 4-ii-472
gli egizi che in essi pestilenziati regnava l' impression saturnia ed asinina per la conversazione
tetto / della saturnia mole / guardan l' aquile. -con riferimento alla mitica
rasa di tutti i romanzi che han preceduta l' epoca saturnia del trionfo naturalista. paolieri
terra, in questo petto, / l' uomo che ascende al 'grazie! 'd'
. galanti, 1-17: fu ancora l' italia chiamata croma, cioè saturnia.
di numa guarda il segno rosseggiare su l' urbe saturnia e non teme.
/ sotterrò. carducci, iii-1-411: a l' alpestri vette, / saturnio tonator,
annunzio, i-157: la luna da l' ampia ala distesa voi ditemi, o
età di saturno, a'tempi che l' italia era ancor selvaggia. 5. maffei
il polimetro saturnio, lo getto via, l' acredine mi strangola. lucini, 4-223
sera / tra 'l campidoglio / e l' aventino il reduce quirite / guardava in alto
si rendono inevitabili certe psicosi professionali come l' alcolismo nei vetturali..., la
, eran capaci d'aizzare a furore l' uomo anziano..., leso dal
e dall'anemia dei minatori, che dànno l' ipocondria e corrompono stomaco e visceri e
stomaco e visceri e il carattere ael- l' uomo. c. consiglio [« airone
caccia è il 'saturnismo', cioè l' avvelenamento causato dai pallini di piombo ingeriti
dio greco crono, che avrebbe governato l' universo prima deltawento di zeus e degli
idem, purg., 19-3: ne l' ora che non può 'l calor diurno
suoi monti, per ordine, l' indice giove, il medio saturno,
indice giove, il medio saturno, l' annulare sole e l'auriculare mercurio.
medio saturno, l'annulare sole e l' auriculare mercurio. -monte di saturno
lo stagno, marte il ferro, sole l' oro, venere il rame,.
di saturno dia in fondo, decantando l' aceto chiaro, che questa materia lattea
chiaro, che questa materia lattea è l' anima di saturno, cioè la parte più