d. e. i. (che l' at testa nel xix sec
laureta; che accettato di buona voglia l' invito, con cignersi solamente sotto la
robine'. i. zucchi [« l' illustrazione italiana », 9-viii-1914],
; tronco diritto, molto ramificato verso l' alto a formare un'ampia chioma;
facilità di allignare e di venire innanzi l' acacia falsa o robinia. lessona,
di 'gaggia', che aveva ricevuta dal- l' america settentrionale. parecchie altre specie si unirono
passarono il ponte di bagnolo gettato su l' azzurro fiume scorrente fra dense robinie.
estratto dalla robinia pseudoacacia, che precipita l' acetato di piombo; assorbe l'acqua dell'
precipita l'acetato di piombo; assorbe l' acqua dell'ambiente passando in soluzione.
robinico': corpo cristallino deliquescente che precipita l' acetato di piombo: si estrae dalla
; pioniere (e vi è connessa l' idea dell'avventura, del rischio, della
metodo'è una robinsonata dello spirito: l' uomo che vuol restar solo nel suo pensiero
d. e. i. (che l' attesta nel xix sec.).
. comportamento individualista caratterizzato dal gusto per l' avventura, dalla capacità di adattamento,
gramsci, 79: la radio e l' aeroplano hanno distrutto per sempre il
]: inutile descriverti, vero? l' orrore di una mattinata per le luride straducole
buoni estimatori dell'opera mia mi fanno l' onore di credere ch'io stia tutto il
è la più universale e forse anche l' unica specie di tritico 0 grano, ed
suo robone di broccato, che secondo l' usanza di quel tempo drieto le spalle
de luca, 1-15-3- 323: l' abito solenne de'conservatori è diverso da quello
nella favola dell'epulone e lazzaro, l' epulone (enrico vili), nel
è nulla, se non è uno sopra l' altro tagliato, stradato, listato,
petto esuberante. gozzano, i-557: l' ospizio (nemmeno l'ospizio è mancato
gozzano, i-557: l'ospizio (nemmeno l' ospizio è mancato, a far più
è mancato, a far più completa l' istoria e più classica la parabola),
differentissimi, uno con la cappa, l' altro co 'l ruboncello. =
al naviglio, che ora noi diciamo l' incinta. = dal lat. robur
giovarli, aiutarlo, roborarlo, eccitar l' appetito inferno. redi, 16-ix-196: sarebbe
maggior vigore o comprovare la validità, l' esattezza, l'opportunità di un'opinione,
comprovare la validità, l'esattezza, l' opportunità di un'opinione, di una
, prove, argomenti, o mediante l' autorità di qualcuno. boccaccio, vni-1-86
stipulazione del testo di tale atto o l' accettazione con la firma o con una
e roborato tale testamento, chiuse ultimo l' occhio et andò in quella gloriosa vita
: consigliava il conte di éeaumont che l' invitassero a rinovellare l'al- lianza e
conte di éeaumont che l'invitassero a rinovellare l' al- lianza e roborare per iscritto quanto
intensità, acuirsi (un sentimento, l' azione, una convinzione).
potere). siri, vii-673: l' autorità reale non solo illesa, ma roborata
operazioni di particolare precisione o per sostituire l' uomo nelle lavorazioni di precisione, faticose
nere / ombre (fi là e a l' urlo del mostruoso cane.
nel signif. n. 40, l' oronimo (documentato nel sec. xvi)
(documentato nel sec. xvi) riflette l' appellativo alpino occidentale reuse, ruisa col
(di probabile origine prelatina) e l' accostamento a rosa 'fiore'(che determina
: accorda all'uso interno di essa [l' acqua del bagno mediceo] la facoltà
del bagno mediceo] la facoltà di sciogliere l' oppilazioni del ventre,...
rosacroce, e diffusasi benpresto in tutta l' europa (e di tale setta nel
son d'alto sapere / che fan l' oro, e ognor vuota hanno la tasca
libro del villars. migliorini, 8-127: l' abbé de villars nel suo 'comte de
iii-i- 522: ella sempre / porta l' acqua al rosaio, / appena la
d'un rosaio sanguigno; quasi tutto l' anno, una dalia zolfina. piovene,
di ricordi ben noti e ripetuti per l' ennesima volta. corazzini, 3-76:
corazzini, 3-76: le mie lagrime avrebbero l' aria / di sgranare un rosaio di
. rosaiétto. soderini, ii-332: l' aceto eccellente fanno le selvatiche [rose
la benzina, da cui si trae l' anilina, si abbassò da 18 lire a
c. beria di argentine [« l' espresso », 12at-1988], 30:
più seguita dalle litanie della beata vergine; l' istituzione di essa (alla quale la
recitar la dottrina et il rosario avanti l' imagine della madonna. segneri, iii-2-119
1-iv-310: sta sempre in orazione, con l' officio, / con la corona in
ben noti all'interlocutore e ripetuti per l' ennesima volta. s s
in questa primavera che potrebbe anche esser l' ultima, il rosario delle mie tenerezze.
di vetro, di valore d'un soldo l' uno. = voce dotta,
. restoro, ii-179: stando l' aere puro e chiaro senza vento,
rone nell'ara, la mattina trovò l' ara secca e lo baldirone era sì
grazia di dio, che scende a vivificare l' anima. esopo volgar., 6-67
distilli. 2. con sineddoche: l' ora del mattino in cui la rugiada
. matazone da caligano, xxxv-i-796: l' altrer, una fiada, / a
una perla. dolce, 6-29: l' ametisto è di pietre purpuree e trasparenti
c. carrà, 347: presso l' altare s'innalza l'ambone rettangolare a marmi
347: presso l'altare s'innalza l' ambone rettangolare a marmi rosati. piovene
. special- mente il riesling. e l' indimenticabile, armonico, scuretto ma lieve
diffonde a oriente il colore rosa (l' alba); che si annuncia col
la parte orientai tutta rosata, / e l' altro ciel di bel sereno addomo.
martelli, 144: chi vuol veder l' aurora bella e bianca / su i rosati
quel ferale vapor s'addolce e indora / l' artico polo di rosata luce. pindemonte
. valperga di caluso, 177: quando l' oriente fatto bianco / prese ad aprir
un riddare di rondini rosate / dentro l' estremo fiammeggiar del sole. pratolini,
passando, una rosata luce / vide fra l' ombre inargentate e rotte. moravia,
color rosato, / le donne ringraziò de l' atto umano. chiabrera, 1-iii-117:
trasse / ad una ad una fuor l' auree quadrella, / e mentre ei tocca
dell'anima pura. faldella, i-2-46: l' on. minghetti, fiutata per l'
l'on. minghetti, fiutata per l' aria l'inspirazione nella direzione della tribuna diplomatica
. minghetti, fiutata per l'aria l' inspirazione nella direzione della tribuna diplomatica,
d'annunzio, 1-415: appariva, tra l' estremità del guanto e la lana,
li orecchi rosati contro la luce, su l' erbe corte. volponi, 4-180:
mose, e d'or distinte / l' unghie rosate. d'annunzio, 1-370:
/ che fan d'un marmo saldo chi l' ascolta / e venere e cupido arder
arca animata, / non teme de l' età l'unghie rapaci. leopardi, 19-74
, / non teme de l'età l' unghie rapaci. leopardi, 19-74: dolce
sparse, o beata, / l' amore et il sangue suo rosato.
è un signore modestamente vestito, con l' aria un po'decadente e una edizione le
5-95: una rosa rosata gli evocava l' immagine di lei. -che ha
vede il prato / e di frondi l' arboscel. 11. figur.
avvenire prospero, felice (pimmaginazione, l' aspettativa del futuro). carrer
della storia... hanno disdegnato l' antica rosata catena che congiungeva alla bella
a lo 'nfer- mato. petrus de l' astore, 64: prendi...
, 64: prendi... de l' oli rosat e de say de gallina
, v-9: arzente.. con l' oio roxado destruge li pediculi e lendéni e
solutivo, lo siroppo rosato secco, l' elettuario di succo di rose, l'
l'elettuario di succo di rose, l' elettuario rosato di mesue, il diarodon abbatis
rosato di mesue, il diarodon abbatis, l' aromatico rosato e la rosata novella.
, e si guaria bel bello / con l' unguento da rogna o col rosato.
nel giardino duo vasi, de'quai l' uno sia di puro latte pieno e l'
l'uno sia di puro latte pieno e l' altro d'acqua rosata finissima. cristoforo
: fattosi dell'aceto recare e con l' acqua rosata mescolatolo, postolo al naso
roxata, / che confermò 'l batexemo unde l' alm'è salvata. -come
varietà di pelargonio da cui si estrae l' olio di geranio. -malvetta rosata:
maio entrea si è 10 martidì ansi l' asensione di iugno, e arà drappi lo
, 142: in tre feste che dà l' anno / torturato è 11 poveretto:
/ torturato è 11 poveretto: / l' una è pasqua la maggiore, / l'
l'una è pasqua la maggiore, / l' altra è quella di natale, /
altra è quella di natale, / l' altra è pasqua la rosata, / che
che acqua rosata: per indicare scherzosamente l' orina bandello, 2-11 (i-784)
volgar. [tommaseo]: levandosi l' aurora con gli splendenti rosati e il sole
tutto il rosato de le gote de l' aurora. dolce, 1-22: il roseo
somigliante. n. tarchiani [« l' iuustrazione italiana », 1-viii-1920], 135
dicendo simili parole si chini per basciarti l' occhio o la fronte, rivolgetigli dolcemente
: batezzato che fu, il cardinale l' aveva fatto vestire tutto di nuovo, di
le uova alla russa, il rosbiff, l' insalata, il formaggio, le fragole
grege e cum lo armento / pasce per l' erbe il roscido liquore. ricettario fiorentino
che dell'aurora a spegnersi vicina / l' ultime bagneran roscide stille. -ant
, arcobaleno. ugurgieri, 136: l' arco roscido, traendo per lo cielo co'
un poco roscido. baldini, i-553: l' invito a chiamare era nel fatto stesso
. ricco di vitalità e di energia (l' età giovanile). poerio, 3-569
purpureo / suo splendore accompagna / e l' olezzante e roscida / adorna gioventù.
rosidula- mente perfusa, alla porta di l' ingresso, mirai che l'era stupendo
alla porta di l'ingresso, mirai che l' era stupendo artificio. =
civili / rosei, il tragico stile e l' alte spoglie! stampa periodica milanese,
d. e. i. (che l' at testa nel 1544)
boiardo, canz., 182: ecco l' aria roseggia al sol levante. murtola
deriv. da rose 'rosa', per l' aspetto che il calice assume a maturazione raggiunta
non sono colte alla alba, perdeno l' odore. soderini, i-536: pigliando delle
brava rosellina che abbiamo ammirata insieme ìer l' altro. d'annunzio, iv-2-1103: l'
l'altro. d'annunzio, iv-2-1103: l' odore delle roselline, che imbiancavano i
, 5-42: « woth ti ha mandato l' abito? » « sì, oggi
o dar soia, e così dar l' allodola, dar caccabaldole, moine,
: / ti presi a amar che l' eri piccolino: / l'amor te l'
amar che l'eri piccolino: / l' amor te l'ho portato i mesi e
l'eri piccolino: / l'amor te l' ho portato i mesi e gli anni!
: 'rosellito': questo participio, denotando l' effetto, è più usitato che il verbo
. v.]: 'rosellito': dice l' effetto dell'essere la carne ben rosolata
essere la carne ben rosolata e per l' appunto mettesi a rosolare, si fa
o rosei. tarchetti, 6-ii-226: l' abito roseo di clemenza si allargava
l viso pallido. govoni, 77: l' oratorio è parato / di mussola e
2-246: tu della rosea aurora / che l' oriente infiora / più bello sei.
/ nulla curando ecco spuntar ridente / l' aurora e incominciar la rosea via.
, il fiume farsi tutto roseo come se l' aurora vi si bagnasse. campana,
la forma. fracchia, 471: l' alba fu meravigliosamente rosea e dorata;
4-74: eccoti in riva al fiume l' albero squamarsi / delle foglie più deboli:
di lièo: rosea salute / prometton l' aure, da'spontanei fiori / alimentate e
che vi stanno in fila, e cagionan l' illusione colle loro rosee ale. c
d'idro o nel chiese, troveranno intatta l' antichità di questo palazzaccio. governi,
sarà cara. scalvini, 1-341: l' uomo cade / del viver breve dopo i
in un pensiero roseo che ne rischiarava l' animo e il volto. gramsci, 11-109
poteva prender d'infilata, seguendo con l' occhio un'apertura laterale, il portone di
stato un sogno inquieto. del resto l' hotel zuari non favorisce sogni rosei.
, i-4-233: si veda... l' 'esquisse d'un tableau historique des
d'un tableau historique des progrès de l' esprit humain'del condorcet: quanto lieto
6-225: il guaio è che, con l' andare del discorso, gli argomenti diventavano
atti di andré roussin, 'les oeufs de l' autruche'. 6. sentimentale, romantico
lieve desquamazione. -per estens.: l' eruzione cutanea di tali macchie che si
più bel colore non s'imbellettò mai l' aurora, né splendettero i ro- setti
/ e di solenni ludi / empiea sonante l' isola / che il tebro ad ostia
cennini, 3-105: con vernice leguida ungi l' asse, e quelle rosette vi pon
quelle rosette vi pon su; poi l' attacca al muro. firenzuola, 331:
di un bastone e usato per pigiare l' uva. soldati, 6-124: gli
estremità delle canne di aerazione per impedirne l' ostruzione. 14. fis. moto
rame; cioè prima la proporzione fra l' argento fino monetato nelle monete nobili e
tonda e traforata che si mette sotto l' occhio delle chiavette e vi si ferma
o tinti di un unico colore per permettere l' identificazione delle sostanze coloranti usate nella lavorazione
la quale si vegga il mezzo guado, l' altra rossa per la quale si vegga
, o vò il campo o vò l' allacciato, e quello che scuopri, quello
appella si fa intra la carne viva e l' unghia, facendo quivi rottura di carne
tanto dell'unghia intorno alla ferita, che l' unghia non calchi la carne viva
per uno strumento che serve'a pareggiare l' ugna del cavallo, 'rosetta'.
un piccolo rosicante timido, che fiuti l' aria e rizzi le orecchie.
, i capelli platinati a bandelle sotto l' antico maforion bizantino, ciglia spelate,
le tarme) o facendoli marcire (l' umidità). anonimo romano,
caverne e cupaine, fatte sì per l' antiquitate sì per fere le quale avevano rosicato
o altri vantaggi non appena si presenti l' occasione. stampa periodica milanese, i-236
». -consumare a qualcuno l' intero patrimonio. f. d.
cinereo ornai, tutto mortale, / ché l' inter- nitio ardor, di cui più
hanno punta carità; ci mangerebbero anco l' osso sacro... ma i ricchi
. verga, i-393: quando arriva l' altro [carnevale], l'è duro
quando arriva l'altro [carnevale], l' è duro da rosicare per i poveri
essere la coda da rosicare: rappresentare l' ultima difficoltà. g. g.
rosicare. rosicchiaménto, sm. l' azione di un animale che rosicchia un
tideo, onde tideo mosso contra lui l' adbatté e tagliolli la testa e recossela in
dito mignolo tra i denti, rosicchiandosi l' unghia. cicognani, 1-65: ogni giorno
6-286: quando franca cominciava a rosicchiarsi l' orlo delle carte, lasciandovi un'odiosa
allora al topo di campagna andò via l' appetito; e disse con un sospiro:
è nel granturco. a rosicchiare / l' han sentito. tarchetti, 6-ii-150: quel
, iv-2-23: da un vicolo scuro sbucò l' ombra di un cane; passò lesto
ci vorrà pazienza finché a qualcuno venga l' ispirazione di darmene. faldella, 2-194
che rosicchiano? » gli dissi. « l' italia è piena di scannati che non
. sciascia, 8-83: « ma l' onorevole abello », domandò « accetta
fune, uno da un lato, l' altro dall'altro. 9.
ancor la tosse / che mi rosicchia l' ultimo polmone / come un feroce ladro.
8-79: rosello sembrò lieto dell'occasione: l' occasione di far conoscere da vicino,
cultura, quel padreterno della cultura che era l' onorevole abello. 13.
14. figur. affliggere, tormentare l' animo sino a consumarne ogni forza,
abbandonati e disprezzati, lasciati a rosicchiarsi l' anima e a stentar la vita.
era, il compito scritto di matematica, l' unico vero scoglio della vally, e
dalla cornice rosicchiata. -logoro per l' uso prolungato (un indumento).
. alvaro, 9-323: lui aveva l' aspetto rosicchiato della gente che ha sofferto
aspetto rosicchiato della gente che ha sofferto l' odio, e forse anch'io ho lo
rosicchiare. rosicchiatura, sf. l' effetto della decomposi zione sui
con ondeggiamenti in essi, e gli dà l' opaco. = denv. da rosicchiare
nessun verso ad abboccare quel rosicchio [l' ossobucoj. soffici, v-2-169: ora spingeva
meluzzola. pascoli, 15: rer te l' ha serbato, soltanto / per te
(letter. rosichìó), sm. l' azione continuata di un animale che rosicchia
il rosichìo del tarlo, / ma l' ondata, ma il vento e l'uragano
ma l'ondata, ma il vento e l' uragano. onofri, 3-108: murmuri
plinio], 33-3: non ha [l' oro] alcuna raggine, non alcuna
: in quel giardin sì avea da l' un canto / un rosignol che dicea in
/ la notte e il giorno a l' arboscello ombroso. canteo, 140: aspetta
piu leggiadro stile. guazzo, 1-204: l' asino... giudicò più soave
ma gorgheggiava e diceva come si piglia l' amore. d'annunzio, i-320: chiusa
su la gamba, che me basterave l' anemo de baiar quatro tempi del 'zogioso',
lavori di cucito e di ricamo; l' istituzione ha alcune case e pensionati in
dalle rosine sono varie quanto è versatile l' ingegno delle donne; d'una manifattura poi
il vivo e verde / fiorito rosmarin, l' olente spigo. mattioli [dioscoride]
di due spezie: una sterile e l' altra fruttifera, il cui frutto si chiama
d'ali, nella cui sommità è l' ombrella copiosa di seme bianco, simile
ma rompendosi è bianca... l' erba communemente di tutte le spezie trita e
e impiastrata ristagna le emorroidi, mitiga l' innammagioni del sedere e le sue posteme
le radici secche incorporate con mele mondificano l' ulcere, medicano i dolori delle budella
serpi, provocano i mestrui e parimente l' orina, risolvono impiastrate le posteme vecchie
rametto odoroso di rosmarino, che era l' incenso dei poveri e della contadinella phidyle
bene, e tosto che gli ha spuntate l' unghie, forbitolo e asciugatolo a suo
. ojetti, ii-347: dalla cucina giunge l' aroma dell'agnello arrosto, infarcito di
rosminianismo (ro$minianèsimo), sm. l' insieme delle concezioni filosofiche, religioso-ecclesiologiche
trao. corazzini, 3-47: ricordi l' ultimo ballo / nel tuo salotto giallo
. leonardo, 2-92: fassi [l' invidia] magra e secca, perch'è
dal tempo nel suo morder forte / l' estinta spoglia avidamente rosa. bontempelli,
boccaccio, 9-67: guarda quivi medesimo l' oratorio di magin prima / seggio m'offrisse
sima rocca, a terra sparsa, / l' alta grandezza e rosi tutti e
il tacente sia roso, / come l' uom che propizia un offeso, / questa
cor doloroso / so ch'orrenda è l' assisa ch'io vesto ». mazzini,
quasi a foggia di vomero per pareggiale l' unghia ai cavalli. = probabile
pancacciuoli. leonardo, 2-61: ricorda come l' acquavite raccoglie in sé tutti i colori
la scuoiaro i compagni e acconciamente / l' apprestar minuzzandola con molta / perizia;
il marito. -criticare aspramente (l' opinione pubblica). manzoni, pr
amenta, 2-13: che piacere n'ha l' orecchio in sentirle [le carni]
. soffici, v-2-574: girava lentissimo l' arrosto sopra il ciglio rovente, davanti
spiedo), o in teglia con l' aggiunta di grassi (una vivanda
e sopra un vassoio d'argento entrò l' oca arrosto, rovesciata sul dorso in mezzo
quana'ella fu ben rosolata, glie l' indossò. -abbronzato dal sole;
lo spiedo), o in teglia con l' uso di grassi, in modo da
poi al tronco e alle estremità; l' esantema scompare in 3 o 4 giorni
febbre et in fine di rissolìa, che l' inchiodarono nel letto. muratori, 7-iii-334
frugoni, iv-526: il caffè disseccativo, l' accalorante cicolate, il rosoli aromatico,
si libano. il levante droghiero, l' hesperia focosa, il pia- monte piacevole
superficialità melensa. barilli, 7-143: l' olimpo nostro l'ho visto io, proprio
barilli, 7-143: l'olimpo nostro l' ho visto io, proprio quando scoppiava
, proprio quando scoppiava la guerra. l' ho visto luccicare d'un mazzo di
iii-2-185: a fé tu trinci fine / l' apotegma ed il còlon e lo scolio
còlon e lo scolio, / e l' assioma bei come il rosolio. / sembri
quella più recente rosolio-, difficilmente accettabile l' ipotesi di un composto da rosa e
rósolo2, sm. il colore, l' aspetto della vivanda rosolata. fagiuoli
: acconciossi el loco ornatamente più che l' anno passato, con un sopracielo bianco
d'intercolonni, finestre e nicchi regge l' accennata maestosa cupola assai nobilmente scompartita a
ciel diafano la luna pende, / l' aria d'un mistico bagliore accende, /
-bocchetta traforata della doccia attraverso cui spruzza l' acqua. c. e. gadda
e ben involta. citolini, 504: l' altra è de'cibi di pasta,
quell'aspro tasto / rabbiosa sollevò sopra l' orecchio / aue lunghi comi, ché
e attosca il mondo, / sopra l' alto vivaio / dove i tremanti fiori senza
fra la bocca e il ventre; nonostante l' aspetto sgradevole lo abbia da sempre reso
è un animale del tutto innocuo per l' uomo. -rospo calamita o rospo
ugne di caldo e vivo sangue / l' uova di rospo ancor fumanti e spesse,
, o-3-121: due rospi intanto a l' orlo de la strada / benefici e modesti
passi. m. puccini [« l' illustrazione italiana », 28-vt-1914], 648
altro indaffarati; e anche questo dava l' idea di come è dura la vita
obstetricans); è così denominato per l' aspetto simile a quello del rospo e
simile a quello del rospo e per l' uso del maschio di avvolgersi intorno alle
genere bombina; sono così denominati per l' aspetto simile a quello del rospo e per
a sonagli. 2. dial. l' estremità metallica del palo che fa da
del mulino. padula, 495: l' ordigno [un mulino] è semplicissimo:
massiccia e verticale asta di legno. l' estremità inferiore del palo è di ferro acciaiato
del rospo: epidemia pestilenziale che colpì l' europa meridionale e orientale nell'anno 1020
rospo e sgheronato cicognani, iii-2-123: l' essere incinta l'à fatta anche più
sgheronato cicognani, iii-2-123: l'essere incinta l' à fatta anche più dura, più
punture dolorosissime, ma mai mortali per l' uomo. 8. veter. forma
feci un passo avanti. « ce l' hai con me? » domandai.
s'era in tempo di luna calante, l' aria era ziare di ciò proprio il
e insinuante, che di impedire l' avanzata delle classi popolari. arpino, 19-
colpa. -come fa il rospo con l' usignolo: affascinandolo, incantandolo.
anno). pea, 1-185: l' ottobre è mese rossàccio: le pampine delle
vedere di rossàccio col pennello in su l' arricciato. alfieri, i-49: quella carrozzata
sue emozioni sono profonde! e provai l' ebbrezza che deriva da quel vortice denso e
. volponi, 9-387: poi guido vide l' interno scuro delle labbra di ettore,
delle labbra di ettore, il maglione, l' aria scomposta con l'occhio rossastro.
il maglione, l'aria scomposta con l' occhio rossastro. 2. di
tra i massi cruenti la selce / e l' acuirono per la strage. verga,
(il pianeta marte). l' illustrazione italiana [14-vti-1907], 27:
quindicesima volta in trent'anni, ha l' amabilità di avvicinarsi, in questi giorni,
panni verdi, ad quella bianchi, ad l' altra rossati. = deriv.
intensa d'astio muto e feroce, l' anima del vecchio cacciata da tutto il
. parevano al rosseggiamento lingue agitate tra l' aure. -bagliore rosso di una fiamma
con tratti rosseggianti lentamente ascendere per mezzo l' acqua. p. della valle, 3-545
. i. frugoni, i-8-139: a l' uve rosseggiane il guardo stendo. papi
ed è la cosa più viva fin dove l' occhio arrivi. d'annunzio, i-61
/ di color mille al dolce tempo l' erba, / né così vago il
: incontrandosi gli amici si bagiano e presentan l' un l'altro l'uova pascali intinte
amici si bagiano e presentan l'un l' altro l'uova pascali intinte di color rosseggiante
bagiano e presentan l'un l'altro l' uova pascali intinte di color rosseggiante. d'
-sostant. parini, 905: l' aurora... avrà un manto di
mezzi rosseggianti. ojetti, ii-12: l' incendio della bastiglia in un rosseggiante acquarello
, andava anche guardando e strofinando or l' uno or l'altro polso, ancora
guardando e strofinando or l'uno or l' altro polso, ancora un po'indolenziti
per eccessivo calore o per ubriachezza (l' aspetto di una persona). baruffaldi
f f -acceso per l' ira o per la commozione (il
, 1-iv-347: della zuffa intese / l' improvviso fragore, e i rosseggianti /
esser rosso'. ricettario fiorentino, 1-17: l' aspa- iato... è grave
carne sempre rosseggia. giuliani, i-373: l' abete moscovita... rivolta anco
. d'annunzio, iii-1-737: s'approssima l' ora della salutazione angelica, nel vespro
). ghislanzoni, 18-17: frattanto l' ostessa bruna era rientrata recando una bottiglia
ugurgieri, 330: la cresta sopra l' elmo d'enea fiammeggia, e l'
l'elmo d'enea fiammeggia, e l' aureo scudo vome grandi fuochi: non altrimenti
. domenichi, lxi-206: rosseggian ne l' oscura notte / le sanguigne comete.
lava, / che di lontan per l' ombre / rosseggia e i lochi intorno
ai casolari / silvani, e molce l' ira del rovaio / il fuoco che rosseggia
. f. frugoni, 3-ii-93: vidi l' inferno tutto in compendio nella scelerata emelaide
suo abito e stenta a riconoscerlo, l' abito comincia a rosseggiare e a poco a
, all'assalto. i fanti mordevano l' azzurro. ma l'azzurro mi rosseggiava.
i fanti mordevano l'azzurro. ma l' azzurro mi rosseggiava. mi pareva che
2-136: quando si abbrucia il solfo, l' argento rosseggia. boterò, 1-1-61:
, / e pria che in su l' incudine sonora / ei la castighi, al
non vien molle. magalotti, 21-153: l' agro di limone, lo spirito di
olio di tartaro rende paonazzo. anche l' aceto lo fa rosseggiare, ma di
prati verdisceno, li fiuri respendeno ne l' arbor e le rose rossegiavano nel verzeri.
spesse fiade sotto lo autunno, cum l' anno è bellissimo, e la uva rassega
o sottorossega. sorte, l-i-288: l' autunno dimostra un'altra vaghezza e varietà
, / né mi par nel tuo volto l' usato suo sereno. svevo, 3-582
cielo, alcuni momenti della giornata come l' aurora e il tramonto); emettere
sarà ch'andiamo a riposare, / ché l' alba già comincia a roscigiare. tansillo
agostini, 5-10-59: già rosseggiava tutto l' orizonte / per uscir de l'aurora
tutto l'orizonte / per uscir de l' aurora ornata e bella. ciro di pers
cielo. forteguerri, 7-30: già l' aria rosseggia e i forti eroi / arde
/ rosseggia in oriente, / fuggono l' ombre e gli appennini indora 7 il
vulcanica, di fuochi d'artificio (l' aria, il cielo). guido
dinanzi a me intorno due miglia rosseggiar l' aere, e poco là cavalcato, udii
era sonata. spallanzani, 4-i-337: l' aere soprastante al cratere oscuramente rosseggia di
di fiamme il cielo / cupamente a l' intorno arde e rosseggia: / ampio
, le navi, i tronchi e l' erbe e l'onda. foscolo, i-758
navi, i tronchi e l'erbe e l' onda. foscolo, i-758: innondati di
pianeti e van raggiando / timidamente per l' aereo caos; / tosto d'incendio
sotto quell'infausta luce / rosseggia immensa l' iperborea terra. arici, iii-413: già
, / al mattutino canto / quel [l' uccello] desterà le valli, e
le balze / quella [la fiera] l' inferma plebe / agiterà delle minori belve
aceso, / in parte volto verso l' occidente, / e l'aria lungo i
parte volto verso l'occidente, / e l' aria lungo i monti fisamente / mirava
se meraviglia / del vago rosseggiar de l' oriente, / che a poco a poco
dei giudizi. r. barbiera [« l' illustrazione italiana », 13-xi- 1910]
tutto di quel sangue rosseggiando, / e l' arme e sopraveste in ogni lato.
alti monti gialli, / e rosseggiava l' aria in occidente. comisso, vi-89:
. -il 'primo rosseggiare dellorizzonte: l' oriente. poliziano, st.,
-il primo rosseggiare del sole in oriente: l' alba. lomazzi, 4-ii-569: per
rosseggiare del sole in oriente finse omero l' aurora con chiome bionde e dorate,
, / or veggio presso il rosseggiar de l' alba / che del cor rompe l'
l'alba / che del cor rompe l' indurata pietra, / merce di più benigne
che ne hanno solamente uno, come l' airone, la garza, il rossello
anche solo rossese, sf.): l' uva prodotta da tale vitigno.
, sotto il fogliame dei filari, l' uva rossese gonfiava in grappoli d'un
v-263: celidonio è di due maniere: l' una è nera e l'altra è
maniere: l'una è nera e l' altra è rossetta. ottimo, i-268:
stima. c. durante, 2-165: l' echio, il quale chiamano alcuni alcibiaco
-che assume una colorazione bruna per l' uso di farine poco pregiate (il
usata nel trucco del viso per ravvivare l' incarnato naturale delle guance. sicinio
gli abitanti di citerà la si mostravan l' uno all'altro come una nuova cosa,
nell'abbandono dell'arte, se anche l' elocuzione non è di gusto corretto,
ri passano le labbra con l' apposito cosmetico. bartolini, 15-276
. roséza, rosséza), sf. l' essere o l'apparire rosso; colorazione
), sf. l'essere o l' apparire rosso; colorazione rossa o rossastra.
239: tu sai bene come in tra l' aspre spine sta nascosa la bella rosa
7-28: del baurach... l' armeno è piastroso, bianco e ha
. varchi, 8-2-26: alcuni dipingono l' amore d'una carnagione rossa, ma
del fuoco, per dimostrarne in quel modo l' ardor suo. serpetro, 91:
racquistar 7-81: dall'uscio a vetri vedevo l' abate che celebrava l'onore.
a vetri vedevo l'abate che celebrava l' onore. messa, nella luce rossiccia
succo dello assenzio, s'ello serà dito l' occhio da un canto o dall'altro,
appoggiandosi al muro. sentiva con le maùi l' intonaco rugoso: ma le tornò in
vivacemente. 2. arrossire per l' emozione. 4. sm. parte
. bernardino da siena, 2-ii-870: come l' uomo si turba, subito rossica.
di pietra alberese ugurgieri, 95: già l' aurora rossignava, cacciate le stelle:
maestrato, dante andò intra un girone e l' altro fintanto manza, 307:
: la terra è rossigna e l' acqua usciva di sotto uno strato rossiccio di
della miniatura: 'balbina peyrot'. l' una è nera, non quanto l'ebano
l'una è nera, non quanto l' ebano ma di presso; l'altra ros
non quanto l'ebano ma di presso; l' altra ros -rossastro (un
avanzar da lontano, annunzia, precede l' infuocato vento. saluzzo poeto, 3-ii-
dipoi, agitandosi il vaso, tinse l' acqua di color rossigno dilavato. nievo,
il sangue ne esce e, nel- l' accumularsi attorno alla ferita, si tinge in
f. cetti, 1-ii-20: grandemente deve l' avvoltoio barbato essere sottoposto a variare nel
, 18-161: si riconosce oggi che l' armonia rossiniana non è dialettica, non è
progressività). carducci, ii-8-224: l' arsura è un crescendo rossiniano; e
della polifonia e dell'atonalità: è l' espressione musicale di un complesso rivolgimento mentale
. rossità, sf. letter. l' essere rosso (come indicazione dell'appartenenza
avevano il nastrino all'occhiello, rosso come l' idea stessa della rossità. =
calavra filiuolo de lo re ruberto anbedue l' uno baio scuro e l'altro rosso
ruberto anbedue l'uno baio scuro e l' altro rosso. anonimo romano, 26:
ingrato sapore. balbi, lxii-4-79: l' acqua di questo fiume cabur non è del
la sagina, ovvero sorgo rosso, e l' alega che stanno a pari prezzo,
: e1 color rosso è pegior de l' o- scurecto. g. bersano,
giacomo soranzo, lii-6-147: ha [l' imperatore]... gli occhi
sommamente dolcissimo. olivi, 41: l' ossigenazione, ossia l'unione della base dell'
, 41: l'ossigenazione, ossia l' unione della base dell'aria pura,
rossa; e dal canto di questa / l' altre toglien l'andare e tarde e
canto di questa / l'altre toglien l' andare e tarde e ratte.
che vanno dal rossiccio al violaceo (l' uva). crescenzi volgar.,
al proposito nostro. trinci, 1-73: l' uva rossa, chiamata comunemente san zoveto
rosso prigion, desio; / e l' aura del natio / colle sommove il tin
, iii-2- 137: prima che l' aurora balzi / dai pòrtici del mare e
mare e irraggi il mondo, / l' aquila d'aquileia avrà la sua / aurora
, grato durante gli inverni rigidi, l' aspettava fuori del carcere. piovene, 1-34
assiri è terra fragile e polverosa; l' africana è più rossa e leggiera, svenata
(la parte del corpo ferita, l' abito, un'arma, ecc.)
, / appianò il calle, agevolò l' assalto, / sì che gli altri il
/ rispuose, « ma 'l bollor de l' acqua rossa / dovea en solver runa
a colore di sangue, o se l' è grossa de altro colore ma tra'al
compositor della musica di quell'anno per l' opera dell'ascensione il signor abbate vivaldi,
« il foco ettemo / ch'entro l' affoca le dimostra rosse ». idem,
smorta, / credo per esser gionta a l' improviso. ariosto, 20-130: zerbin
rosso d'ira, e anche per l' uso di liquori forti, « in che
man la terra infiora, / con l' altra il giorno fuor de tonde caccia.
22-49: o casa tribulata, che deo l' ha abando- nata, / ca 'l
. casaregi, 9: chinando sul mar l' orribil faccia / e'si vagheggia e
, 8-176:, signor lanzi con l' ex deputato quagliola, calvo e bot-
bordeaux contro le villanie dei rurali? l' estrema sinistra. chi lo acclamò l'eroe
? l'estrema sinistra. chi lo acclamò l' eroe di di- jon e lo esaltò
« oh, sì », fece l' uomo, « non ci sono croci nel
suo discorso sulle brigate rosse c'è l' ombra dei vari biglietti scritti da sossi.
, si vendono i polli a cinque soldi l' uno come nella settimana rossa del ^
sono borghesi che non capiscono niente. l' illustrazione italiana [28-i-1912], 78
fino agli anni trenta, veniva designato l' esercito rivoluzionario russo istituito nel 1918.
ha del prodigioso. -armata rossa: l' esercito dell'unione sovietica. -cina rossa
ragione, poi che, irato ch'è l' uomo, avampa e per vendicarsi tutto
. e. cecchi, 3-56: l' austero accordo delle tinte: rosso sangue
pel più leggero liquore acre o salato; l' aria stessa, l'ardore del
salato; l'aria stessa, l' ardore del sole ed il fango lo macchiano
. tuorlo dell'uovo. petrus de l' astore, 77: prenes un ovo de
uiluocio, e faites ardoir tot ensemble l' escorsa, le ros e le sei.
un ragazzo di talento, e l' avevano tirato su a rossi d'uova e
luci del semaforo stradale (e indica l' obbligo di arresto). moravia,
dal rosso al verde, ho attraversato l' asfalto e sono entrato. piovene,
arbasino, 19-53: la centralità e l' egemonia dei sovvenzionati, nell'economia in
mito della classe metallica, portando avanti l' operaismo centrale e coniugandolo col rifiuto di
sono cresciute al rallentatore, ma sàie l' allarme per l'export che continua a cedere
rallentatore, ma sàie l'allarme per l' export che continua a cedere terreno. toma
saremmo usciti egualmente e volentieri avremmo devoluto l' incasso di oggi ad opere di bene.
, pepe e mostarda pruriginosa, come l' urticaria, inglese; cibo per stomachi
gli ebrei. ungaretti, xl-78: l' egitto è... chiuso a ponente
'trente et qua- rante'... l' impiegato stendeva ora le carte del rosso.
: sedemmo sul muretto del chiostro fra l' uno e l'altro arco di colonnette abbinate
muretto del chiostro fra l'uno e l' altro arco di colonnette abbinate, di
ha subito una seconda ammonizione; comporta l' espulsione del giocatore e in genere un'ammenda
8a: ii pirite, la galena e l' argento rustico rossàccio sono nel numero de
più a un'immersione nell'acqua e l' immagine della posta sui tavolini d'ingresso
a genova. gara ariosa anziché no. l' illustrazione italiana [2-ii-1955], 48
italiana [2-ii-1955], 48: l' immissione dei giovani, all'inizio del
ecco alcuni di quei giornali che intimavano l' inammissibile novità fra i cimeli del mio pellegrinaggio
. pavese, 10-27: ora, l' aria era fresca e la medica pure /
funghi della famiglia agaricacee caratteristici per l' ampio cappello rosso (e alcune sono mangerecce
, e raschiate bene la sua cotenna con l' acqua bollita, tanto che divenga ben
non fermentato. linati, 19-m: l' autunno intorno alla villa è tutto colore.
nero, questo nasce che 'l tintore l' ha cavato troppo tosto fuori.
quel partigiano semplice che passò vestito con l' uniforme di gala di colonnello d'artiglieria
rossuòre, rozóré), sm. l' essere o l'apparire di colore tendente al
), sm. l'essere o l' apparire di colore tendente al rosso (
il rame per sua natura rosso, con l' arte se li tolle il rossore e
intensa colorazione vermiglia del cielo che segue l' alba e precede il sorgere del sole
, / indora in su 'l mattin l' aria d'argento / e 'l ciel fa
il cuore inaridito, è, come l' aura prima e il primo rossor dell'
: il rossore della sera intorno a l' occidente, è necessario indizio che il giorno
la faccia, neentemeno dentro si diletta l' anima della loda sua. i. alighieri
, / per lo gielo e per l' ombra / ch'a soperchio gl'ingombra,
le guance il bel rossore, / sparso l' oro del crine a l'aure erranti
/ sparso l'oro del crine a l' aure erranti, / maddalena dogliosa / parea
non sa più dominare il turbamento che l' ha invasa a poco a poco durante fi
are'rossore. ariosto, 1-iv-436: l' onesta giovane / non avete rossor,
appresso, avenga che fi far voi l' uficio che a me si debbe mi è
due cagioni: una per percussione, l' altra per apostema. ottimo, 1-528:
del sangue. linati, 19-m: l' autunno intorno alla villa è tutto colore.
essi han naturalmente. malpighi, 107: l' api e simili insetti, forando coll'
, cioè restia a lasciarsi radere senza l' accompagnamento di rossori e irritazioni.
prolungata esposizione all'aria e al sole; l' effetto del vento sull'epidermide.
annunzio, 8-151: arrivava sul vento l' aroma resinoso. « hop! hop!
. seneca volgar., 3-377: quando l' animo è usato alla schifezza delle cose
stare per ischifezza, per indegno che l' uomo vi guardi e per vergogna d'
: voleva enrico castigare la città, domare l' orgoglio non da nemico, ma da
voleva bere per ischifiltà di quel lebbroso che l' attigneva. seneca volgar., 3-3
che con assai schifiltà ci partimmo a l' ultimo da loro. a. brucioli
violenza futura. -totale avversione per l' uso di forme linguistiche considerate volgari,
riservato a una persona. -anche: l' essere incontentabile, di gusti difficili,
ridendosi della tenerezza e schifiltà di lei, l' invitava a coglier seco da quelle immondezze
teste, / che rivomisce, come l' avvoltoio, / le carni dei cadaveri indige-
schifiltà naturale che tante volte le ha impedito l' intero esercizio della carità.
, iii-448: alcuni poi, tra l' una e tra l'altra posti di queste
poi, tra l'una e tra l' altra posti di queste contentezze, ora il
i frutti della dimestichezza procacciando e con l' agro dell'una il dolce dell'altra
9-157: penso che a sedici anni l' avrei trovata bella, avrei potuto avere la
più per schifiltà che per timidezza, soltanto l' immaginazione si sfrenava. piovene, 3-24
che avevo uno era la bocca e l' altro l'ano... facevo passare
uno era la bocca e l'altro l' ano... facevo passare roba per
nuova', tra la narrativa epica e l' arte avveniristica. moravia, i-126:
, salvando, tanto era compito, l' ultimo centimetro perché io, schifiltoso europeo
essendo forse codesto castigo sufficiente a purgare l' anima sua, l'avevano trapiantata a
sufficiente a purgare l'anima sua, l' avevano trapiantata a scontare un resticciuolo di
sono riusciti a mandare a schifìo anche l' esercito. -con disgusto, con
, 6-39: chi ben lo guarda [l' uomo] vede la sua intelligenza organata
accidente; vedelo disposto naturalmente a cercare l' ordine ed abbonire il disordine, godere del
io nun ciò sorelle » a disdegnare l' ipotesi della parentela. bonsanti, 3-ii-625
i modi alteri, il contegno sufficiente, l' aria da regina schifìtà di tutto.
a mangiare di quelle cose che tutte l' altre persone hanno a schifo. carletti,
, se spudava; / el fiol l' avé in scifi e sì. l piava
dacché, trovandolo sì rugoso, essa l' avrebbe avuto a schifo e fuggitolo.
borghesi, lxj-51: ecco da'monti son l' arpie presenti / e con alto stridor
presenti / e con alto stridor battono l' ali, / tolgono i cibi e fan
. procede da superbia in ciò che l' uomo, riputandosi santo, ha a schifo
in avignone che, avendo in odio l' abominevole vita di certi et schifo i
nostra vita quotidiana. idem, cxxii-87: l' ultima « lacerila » fa veramente schifo
? ojetti, iii-53: che schifo l' automobile. anche se potessi,
ai gerarchi, « sarei la porcheria, l' ultimo schifo dei fascisti.. ma
ma che c'entra, il cuore ce l' ho e certe cose anche il sottoscritto
. g. villani, 11-132: l' ambizione deli'uficio de'venti della balìa reggenti
de re ruberto che al tutto biasimava l' impresa di lucca. niccolò del rosso,
, vii-499 (43-4): se l' omo in perpetuo stesse vivo, / d'
cortonesi, 1-iii-243: la penetenga salva l' uomo endegno: / non l'avere a
salva l'uomo endegno: / non l' avere a schifo né a desdegno.
, le è venuto a schiffo e ne l' ha abbandonato. buonarroti il giovane,
: era sciattona e aveva a schifo l' acqua come il fumo negli occhi. certe
a desinare. bacchetti, 1-ii-203: l' ansietà, che non si lasciava placare,
essere innamorate, fanno dui errori: l' uno e che niegano con bocca quello
quello che seguitano con li cuore, e l' altro ch'esse sanno non esser credute
! beccuti, i-143: quel che l' uom a disperar conduce, / il mostrar
tutt'or quel che riluce; / l' aver nel mal oprar già fatto il callo
con valore aggett.): disgustato (l' espressione del volto). fogazzaro
un vecchio mandriano puzzolente, dal quale l' ostessa del villaggio si era allontanata con una
, disse il caciotta, mentre che l' altro stava ancora sotto acqua.
indrizzatemi, in luogo di conservarle, l' hanno corrotte di sorte che la vaghezza
di cibo. reai, 16-iv-160: l' acqua... divenne spumosa, torbida
. che provoca disgusto o repulsione per l' aspetto sgraziato, deforme o sudicio (
fatta le poppe tra gambe come a l' altre bestie, per certo voi eravate una
un vecchio schifo cataroso, ché prima l' affogherei. ricchi, xxv-1-264: non
pavese, 4-63: « questa concia l' ho vista una volta » disse pierino
, vii-98: è bisogno che ritorni [l' accidioso] ai miseri e disordinati diletti
presumi, o socialista, di possedere l' arte di far soave e desideratissimo ogni lavoro
5-325: non... tutto l' apparecchiarvisi dè finire in solamente non aver
apparecchiarvisi dè finire in solamente non aver l' anima immonda e schifa agli occhi di
schifa moderna. landolfi, 13-24: l' uomo, a volte appare meraviglioso,
sposo dell'anima mia, e non l' avere a schifa perché ella sie nera
ed ama, verrebbe schifo e altero l' animo vostro, scifando e disdegnando onni
220: non senz'aver licenziato prima / l' ipocrita pudore, e quella schifa /
lo re non se ne fa schifo, l' opara è accivita e adempita. corona
, molto lo stimolavano ch'e'pigliasse l' abito. ma costui al tutto nulla
voleva udire e più d'un dì che l' altro n'era schifo e duro.
287: i miserandi genitori, per l' angoscia di tanto travaglio divenuti schifi della
volasser parte, e parte inveri l' arene, / queste del gel,
quelle del sole schife, / l' una gente sen va, r altra sen
partic.: che rifugge, che evita l' amore e le effusioni sentimentali;
amor più dilungato, / cognosca l' alegreza del mio stato / e
amanti dura e feroce. -che rifiuta l' accoppiamento (un animale).
la caldaia, ma vi si richiede l' artificio del cuoco in fare che quel
: agli atti onesti e schifi, a l' alte e conte / maniere, al
oltra modo diletta a ogniuno, cioè l' udir commendarsi ed essaltarsi ancor sopra il
caro, 12-i-7: credo avervi toccata l' ugola a dirvi questo segreto. e
che, piacendo a dio di mitigar l' ira del mare e vento, metter
si vedeva nave in quantitate / gir sopra l' acqua e molti legni strani: i
. ariosto, 11-37: tosto che l' orca s'accostò e scoperse / nel schifo
. benzoni, 1-24: andando volteggiando l' ammirante con le sue caravelle per quel
èaretti, 6-98: verso le otto gittammo l' àncora e, scesi nello schifo,
/ dove per me la luna / scioglie l' argenteo crin. fogazzaro, 2-198:
tufi o di spugna, bisogna sopra l' armadura de'correnti o piane voltare di tavole
. aureli, 62: queste ancora tra l' altre massarizie dell'orto fanno di mestiere
pale e due schifi con che levare l' arena e poi tirar via le tinozze.
si lavano le sabbie aurifere per separarne l' oro. desideri, lxii-2-vi-7: cavano
alcuni schifi tutta la rena rimasta fra l' erba; indi tanto la lavano e
ind. schifosàggine, sf. l' essere schifoso. -in senso concreto:
non ci credo. è una balla. l' hai inventata tu, per il vizio
. con una collana di brufoli che l' agitazione gli manteneva continui e che a
fetida bestia. 0. pedrazzi [« l' illustrazione italiana », 12vii- 1914]
dell'ingegno consumandosi e mandando fuori schifosamente l' anima a somacchi, si credono di
: è diventato un pozzo senza fondo. l' 8o per cento sui compensi degli scritti
cea dal tempo nel suo morder forte / l' estinta spoglia avidamente rosa. chiari,
senza lagnarsi i vapori schifosi che colono l' olfatto all'ingresso di una sala teatrale di
il marciume e la paura del contagio e l' impotenza a vincersi, suscitavano in lui
lasciato decadere. galanti, 1-ii-297: l' ospedale è un altro luogo schifoso,
andare all'ospedale. covoni, 242: l' usignuolo innocente / continua il duetto sguaiato
schifoso. bernari, 6-182: sono l' unico cliente di questo schifosissimo bar
brutto. leopardi, i-1022: l' arte emenda, abbellisce ec. ec.
2. che suscita ripugnanza per l' aspetto contraffatto e stravolto, per lo
una persona, una parte del corpo, l' aspetto). giuglaris, 357:
s'accalcarono allo sportello chiedendo in coro l' elemosina, mentre alcune vecchie schifose porgevano
?? 372: l' uomo di muzzaglio, datosi al bere per
, 1-230: sopra tutto mi spiaceva l' immondezza incredibile e gl insetti schifosissimi e
botta, 7-340: machiavelli e guicciardini: l' età qual essa era, dipinsero nei
ottima e una specie di ente intermedio fra l' angelo e l'uomo. guerrazzi,
di ente intermedio fra l'angelo e l' uomo. guerrazzi, 52: voi non
un rinnegato. carducci, ii-21-165: l' awerto che i preti mi sono sempre schifosi
altro. -corrotto dal peccato (l' anima). f. m.
un'anima schifosa. -che corrompe gravemente l' animo o deriva da un animo abietto
vive vive, misericordia di dio era l' amore. vittorini, 7-77: vedi a
sociale). soffici, vi-106: l' atmosfera politica d'italia unita a quella
i-162: ti ringrazio per avermi risparmiata l' onta tediosa e schifosina dell'interrogatorio.
se la fece spiegare... anche l' altro giovane reclamo la sua porzione e
dramma schilleriano... e per l' ampiezza della trama. 2.
altra provincia. idem, v-8-29: l' africa tutta per lungo dividi / in
... /... / l' una è quella, e con più nobile
terra fende. i... i l' altra confina lungo questa adesso, /
per istrade disviate e schince: / l' asia questo da l'africa distingue.
e schince: / l'asia questo da l' africa distingue. 2. figur
non sale al deritto per giù su a l' orizzonte, anti vene a schincio a
, anti vene a schincio a lato l' orizzonte sotto terra poco. fazio, iv-13-
, / e dove il ren ne l' ocean s'annega, / german son detti
dell'articola- zione presenta una scanalatura e l' altra una cresta ossea che in essa
schinièra e chi uno arnese e chi l' elmo. castiglione, 3-i-1-218: aspetto
. cattaneo, i-1-67: è [l' opera di shakespeare] la migliore istoria dell'
d'un a forte maglia / e l' ischinieri gli ebbono affibbiato. g. brancati
pesante schinier, che tutto abbraccia / quanto l' osso primiero in alto ascende, /
, / e lo scudo in un con l' asta, / combatteva con amore.
con argentee fibbie; / pose al petto l' usbergo e di lucenti / chiovi fregiato
ancor del sangue d'ieri, / mentre l' eroe, già stretti gli stinieri,
stinieri, / prende lo scudo per l' argentea soga. d annunzio, iv-2-723
, la corazza, gli schinieri, l' elmo, gli speroni, la sopravveste pervinca
), 3, 86]: l' italiano settentrionale antico 'schinipo'sorta di coltello.
della poppa, dove viene la scultura 0 l' intaglio. guglielmotti, 798: 'schiocca'
gli alberi ondeggian con verdi richiami / l' ombra e le foglie dai tronchi e dai
, cui, come a ghiottoneria, l' anonimo schioccò anzi le labbra, avendoci solo
7-372: i -far scattare rumorosamente l' indice o il merequisiti per una compagnia
stico, allo scopo di richiamare l' attenzione. stica, che per
= nome d'agente da schioccare. l' agnetta. schiocciare, tr. { schiòccio
, prodotto della fru dopo l' altro i suoi colpi. -scaricare
com impeto. pascoli, 1318: l' altro egli vedea di forza / picchiar mestare
: la quaglia... pedina tra l' ingiallito grano / con quel secco rumore
e raramente dava il suo segnale facendo schioccare l' indice contro il pollice. dessi,
il pavimento, stringendosi una mano dentro l' altra e facendo schioccare le nocche.
esprimere compiacimento o disapprovazione, per attirare l' attenzione, per richiamare un animale)
viani, 10- barilli, 9-310: l' altissimo getto della fontana per l'al
9-310: l'altissimo getto della fontana per l' al pascoli, 450:
245: le pecore del pastor sirizio brucano l' erbetta tene- catasta di ciocchi. montale
schioc- con di preglia, / dove l' altra si conseglia. = adattamento
al legno della croce, e con l' altra mano impugna sotto il martello per
.. correva su e giù per l' impalcato della musica, come un gattone nero
-in una metafora erotica, per indicare l' interruzione della penetrazione durante un amplesso.
di marmo, la quale so certo che l' anna dirà che l'è santo iseppo
so certo che l'anna dirà che l' è santo iseppo: partisse questa mattina.
da'tempi smosso, non da'l' amor mio che con mille catene più dure
: « sei stato tu? » se l' altro schiodava, dio con bene: se
allontanarsi dalla posizione prefissata. l' aurea chioma / si schioma / e si
condo le banche interpellate, nel * 92 l' italia non riuscirà a 'schiodare'dal
aluzzo roero, 1-i-51: farfalla è l' estro, e se lo serri e
, ma senza età, scialba come l' altra; come l'altra schiomata,
età, scialba come l'altra; come l' altra schiomata, sdentata, con non
ascesso). sanudo, lvtii-474: l' imperatrice miorata e li schiopò una apostema
f f schiòppa / e che l' alma non fuge per gran guai. bibbia
. ulloa [guevara], iv-12: l' uomo vuoto di virtù, quando è
favori che convengono ad una principessa. l' invidia fu per ischioppare, vedutisi quelli di
loglio il quale è uono per far l' opera, benché non accade serrar né astroppar
. tommaseo, 2-ii-58: nun ti valse l' archi- busciu, / nun ti valse
una schioppettata nella schiena, dio liberi! l' arcivescovo me la leverebbe? verga,
tanto nemici del tatto. poca prudenza stimo l' avere stampato simili proposizioni sotto gli occhi
aver domandato. castiglione, 3-i-1-517: l' armata è disfatta e li tremilia fanti
duretta, e, a schiacciarne uno tra l' indice e il pollice, fa poc
aria compressa. spallanzani, 4-i-36: l' aria stivata nello schioppetto pneumatico, siccome
con li schioppi, e poi entrano l' aste e le frombole, delle quali
. goldoni, xi-931: ho veduto che l' ingrato / uno schioppo ha preparato,
: hanno amato il fucile e non l' aratro, ed infatti non vi è
far largo. de sanctis, 0-134: l' autore immagina che ci- mosco avesse inventato
grandissimi schiopi di bombarda e polvere in l' aere, adeo le caxe tremava et il
2. abbandonare la vita monacale, deporre l' abito. viani [in « lingua
cadde e si schiovolò un braccio (cioè l' osso del braccio). la sua
tommaso di silvestro, 116: ancora l' armata del re de francia à preso
sua intorno a quello schiratolo che portò già l' illustrissimo principe nostro di spagna, vostra
molti e molti mesi sonno, né io l' ho veduto. g. c.
, ma delli schirattoli nominati nel titolo l' autore non ne parla. = dimin
in questo giorno ni foronno lettere da l' armata veneta dal capitanio, per le qual
per le qual se intendeva, come l' avea acompagnato l'armata turchesca tuta in stre-
se intendeva, come l'avea acompagnato l' armata turchesca tuta in stre- cto,
in stre- cto, e lui cum l' armata esser stato a tenedo, nel qual
a forza di magnifici schiribizzi la vollero [l' architettura] lussureggiante.
schiribizzóso, agg. che colpisce per l' originalità o la stravaganza; bizzarro,
... ma di cervello fino come l' aria dei poggi e, come i
artisti, schiribizzoso e scuccumato, io l' invitai, non senza averlo prima messo sull'
o spingendo innanzi ad ogni passo l' uno dei piedi schizzandolo, o strascinando sì
(plur. -i). mus. l' intervallo minore di cui si tiene conto
cent., 84-42: là dove l' amo si volse alla schisa, / cacciava
g. morelli, 466: l' una brigata portò bianco e l'altra rosso
466: l'una brigata portò bianco e l' altra rosso con certa divisa; l'
l'altra rosso con certa divisa; l' altro dì verde e l'altra azzurro con
certa divisa; l'altro dì verde e l' altra azzurro con certa divisa; il
divisa; il terzo dì portò bianco e l' altra rosso con certa divisa; l'
l'altra rosso con certa divisa; l' altro dì verde e l'altra azzurro con
divisa; l'altro dì verde e l' altra azzurro con certa divisa; il
certa divisa; il terzo dì portò l' una verde e rosso in ischisa e l'
l'una verde e rosso in ischisa e l' altra bianco e azzurro con certa divisa
a canti ritti ed è tanto per l' una faccia, quanto per l'altra,
tanto per l'una faccia, quanto per l' altra, e per ciascuna faccia dieci
stampa », 6-vii-1986], 20: l' eroe in cui si riconosce è quello
palme / m'ap- prese a studiar l' intime fedi / onde una anima è paga
sacrilego attentato di napoli, non fu l' angoscia pella vita del re, della regina
porta. canalao, 195: schiuse l' imposte di quella finestra che la precorsa
1-i-159: chi sei cantor? io già l' imposte schiudo, / sto stille soglie
il parroco di san retro a far l' esequie. praga, 3-107: sognate vino
minzoni, xxii-1173: quando gesù con l' ultimo lamento / schiuse le tombe e
di schermatura di una lampada per incrementare l' intensità della luce. buonarroti il giovane
a non più alzar s'astringa / l' alzato fondo, né in distorti giri /
, e al suono eterno / rifiorì l' erba che smorta languia. mazzini,
ma a migliorare: non a trapiantare l' attività o i conforti d'una classe in
nostro cifrondi rappresentanti due notti, una l' angelo, che annunzia a'pastori la
a'pastori la nascita di gesù, l' altra la liberazione di san retro dalle
alla morte! / voi stando su l' orride porte / gridate: « tu sei
, / tu schiudi al franco intrepido / l' alma città di giano, / e
occhio turchino. pascoli, 303: passò l' acqua e risalì sul colle: /
calici schiudendo, f mentre si compie l' imeneo stupendo / de 'l figliuol di mercurio
accumula, e un altro si goderà l' accumulato; egli fa il nido, e
e un altro uccello vien a far l' uova e schiudere i pulcini. 6
dito incontinente tura- remo il buco, l' aria costipato sempre starà nella sfera: ma
, di nuovo erramperà e fuggi- rassi l' aria immessovi con grandissimo strepito e cridore.
. / incalza a forza in quel l' aere compresso, / rottura; indi la
/ poi schiude il foro; e l' adito permesso, / rarefatta, ad
, / rarefatta, ad uscir, l' aria dispone, / che scoppia tutta a
col fausto, amico ciglio / del danubio l' alta dea, / che schiudea /
saggi, e tu ne schiudi loro / l' intatto di natura ampio tesoro / e
3-61: sì, amico, lascia correr l' acqua al mare, / lascia i
oasi simili schiude nella più tesa giornata l' assopimento che coglie improvviso. montale,
.. /... / l' indole eccelsa voi svelate a noi, /
dal petto / semplicetta e leggiera / l' arietta lusinghiera. 10. rivelare
regge il mondo nostro / mirate fosser l' opre di que'vivi / e i poetanti
e le felici e liete / ore de l' età mia n'abbian dispetto. cesarotti
rosea / schiuditi: o fior de l' anima / o fior del desiderio, apri
; lunghe veglie, delle quali tutto l' organismo si risentì e la tomba si
d'annunzio, iv-1-882: di nuovo l' invase la nostalgia languida dell'ombra,
di notte e di giorno; / l' aria non ha colore, / tutto è
pel ricordo che ne avanza / trarre l' anima rude / per vie di dolci
insultatrice, / sparisce cielo e schiudesi l' infemo. grafi 4-47: una immensa voragine
improvvisa sotto di noi, ci riempì l' animo di meraviglia. montale, 1-53:
: io cerco un cor, deh me l' addita, amore, / un cor
carrà, 422: la domanda ha tutta l' aria di essere oziosa, ma è
gomma, arnesi da cucina / lillipuziani: l' urna li segnava / a ognuno dei
segnava / a ognuno dei lontani amici l' ora / che il gennaio si schiuse
peccato veniale non schiude e non spegne l' amore e la carità dell'ultimo fine iddio
lo fosse altrove, quivi erasi inventato l' uso della stuffa per lo schiudiménto de'
a dispetto della stagione non mancava loro l' alimento pei bachi nascituri, non pensarono a
al foco / o la schiuma ne l' acqua o al sole il giaccio. f
congiugnersi insieme. crescenzio, 2-1-129: l' onde, in bianca schiuma frangendo,
, le cento lavandaie a braccia nude, l' acqua, la schiuma, le biancherie
v-2-105: o elihu, è questa l' effigie di una dea immortale cui le
di aria o di gas prodotta durante l' ebollizione da un cibo, da una bevanda
mante volte noco, / che dio parte l' argento da la sciuma. paganino bonafè
: liquefatto che è il piombo e l' argento, si toglie con un uncino la
. del bene, 2-260: fanno bollir l' aceto, finché ne tolgano via la
-panna montata; spuma ottenuta sbattendo l' albume dell'uovo. romoli, 50
vin bianco limpido e trasparente, piglia l' albume di tre uova e gettali nella botte
dall'invidia le compagne! e faceva l' occhietto alla veste bianca distesa larga sul
del sapone manifesto è che trovasi misto l' aere, quantunque al senso difficilmente consti
alluminio in esso contenuti. l' illustrazione italiana [26-vii-1914], 92:
: quando ànno ballato un poco, e l' uno di questi magi cade in terra
immaginare. faldella, 3-193: chi l' avrebbe detto il signor ramoliva incanagliarsi con
a cui s'è rotta di nuovo l' ambra. soffici, ill-aóo: passeg'
., ricevendo una volta avviso che l' egitto s'era ribellato, rispose: «
egizziano non potremo noi vivere? » rovinata l' asia dagli sciti. « e che
linseme, e con questa materia sopra l' arricciato s'intonachi. magalotti, 9-1-10:
, / incominciai, « di veder l' alto lume / che 'l disio vostro solo
/ e forse lei sarà buon s'i'l' apparo ». buti, 2-311:
anima, quand'ella si attacca, mediante l' amore, ed alcune cose ».
della critica ci risponde in proposito spogliando l' artista, sia dante o sia giotto,
e gittato fuori quasi la schiuma, l' uomo non dè poi dare l'animo a
, l'uomo non dè poi dare l' animo a menare duolo. -eco
sui davanzali, esitavano a ritirarsi per succhiare l' ultima schiuma del fattaccio.
vede sé essere un loto, secondo l' umanità, fatta della schiuma della terra.
del popolo..., serviva anche l' altolocati. -schiumétta (v.
, il mare, le onde, l' acqua saponata, ecc.).
schiumante. f. cetti, 1-iii-174: l' acqua schiumante e levata in marosi lava
in un accesso di epilessia, per l' ira, neltagonia, ecc.).
d'annunzio, iii-1-1068: si sveglia l' erinni. era l'antica, la
: si sveglia l'erinni. era l' antica, la ludovisia, la bellissima,
/ è tempo che s'aguzzi / l' orecchio a indovinare, / e una delle
quando a casa toma il gran tonante / l' altera giuno con le man su'fianchi
schiuma il brodo, il latte o l' acqua di un cibo fatto bollire. -anche
predica, fa'che tu la sera l' abbi comprata e fa'che tu ti levi
. pascoli, i-318: egli canta l' amor della terra,... mentre
e schiumava il brodo, borbottando contro l' empietà del padrone che mangiava carne di
-per estens. nella fusione, liberare l' oro dai residui e dalle impurità.
bresciani, 6-iv-98: è come chi giudica l' oro dalla borra e dalla mondiglia che
, 18: utile cosa è alla santà l' esser- cizio tenperato e piacievole, però
: dicono e'fisici... l' esercizio conserva la vita, accende il caldo
brodaiuolo appunto, perché ingrassava collo schiumar l' altrui borse, facendo le zuppe assai pingui
, 1-iii-448: su la speranza di schiumare l' oro del regio erario [condé]
omini / nissuna cosa vii sia che l' abomini! -eliminare gli aspetti deteriori
ardente / schiumano nel mio petto / l' inawerata forza / d'un sole più
mina. giraldi cinzio, iii-21-116: l' onde fer schiumar tutte co'remi.
raggiungere la piccola spiaggia sassosa che chiudeva l' insenatura. -fare schiuma (il
-fare schiuma (il sapone, l' acqua saponata). ojetti, i-236
ojetti, i-236: la saponata schiumava, l' acqua scorreva a rigagnoli sui marmi lucidi
i birrai dal grembiule bianco gli empiono l' altra coppa finché schiumi. alvaro, 2-94
schiumasse. -produrre la spuma (l' uovo fatto montare). palladio volgar
per la logica delle sue idee e per l' impulso dei suoi istinti non prenderebbe certo
sangue). montano, 93: l' aria sola che si respira fa schiumare il
un bollore di sdegno rabbioso osmano per l' inaspettata rotta de'suoi. petruccelli della
in modo violento, rabbioso (l' ira). carducci, iii-7-6
ai promontori della sua nativa maremma l' onta del mediterraneo, schiuma impotente a'
: adesso il sacro si è calmato e l' italia è tornata saggia. ma
8-225: la pianta ti resta ferita e l' acqua le può far male. è
la terra e sta'ad aspettare che l' erba schiumi di nuovo. 15
o difficile. carducci, iii-19-209: l' austria può darsi che finisca con l'
l'austria può darsi che finisca con l' affogare, ma può anche darsi che pigli
essenziale. viani, 19-368: ecco l' egoismo schiumato, quintessen- ziato, direi
g. vialardi, 1-21: l' albumina si toglie via colla schiu- matoia
il dis- sidio con francis drake per l' attribuzione della preda, la regina veniva
dei mari, giace uno scheletro cui l' erba ruta ha fiorito le occhiaie.
e boati, come una lava ardente e l' awii tumida, schiumeggiante, frenetica alla
annunzio, iv-2-1229: per ore ed ore l' onda aveva schiumeggiato su lei come contro
ribolli che s'intorcinavano, fino contro l' argine della tiburtina, schiumeggiando: li
: s'impenna, recalcitra, batte / l' ali ventose il cavallo / magnifico:
6. tr. rendere schiumosa l' acqua. marradi, 391: via
, in poche barche, sotto / l' ostil pioggia di folgori che fitta / casca
afferra la bottiglia, tappata col pollice l' immerge un palmo sott'acqua nello spessore spugnoso
, sm. apparecchio usato per misurare l' attitudine di un liquido a produrre schiuma.
superficialmente (il mare, le coste, l' acqua saponata, ecc.).
una cosa orribile però, di cui lucietta l' aveva denunziato, piangendo a squarciagola,
.). malecami, lxxxviii-ii-26: l' un mastin era nero e l'altro
: l'un mastin era nero e l' altro bianco, / con le bocche schiumose
una fonte unde nasce lo rivo de l' amore, lo quale, se pura e
[tommaseo]: al fine fae riposare l' anima del morto nel riposo suo,
gozzano, ii-455: dalle schiuse finestre entra l' estate; / brilla sui campi,
campi, sul tripudio verde, / puro l' abisso ceralo del cielo. montale,
ai francesi. mazzini, 64-272: l' italia, e segnatamente l'italia meridionale
, 64-272: l'italia, e segnatamente l' italia meridionale, rimarrebbe campo schiuso alle
del villaggio usufruisce del terreno assegnatogli per l' insegnamento dell'agricoltura; e bene alloggiato,
). di giacomo, i-539: l' ultimo giorno di marzo cristina morì,
: mentre, dal giro de'brevi archi l' ala / candida schiusa verso l'oriente
archi l'ala / candida schiusa verso l' oriente, / giubila il salmo 'in
, anche per indicarne la giovinezza o l' inesperienza). fed. della valle
oggetto non per sé schivàbile, che l' azzione, che per sé sarebbe biasimevole
rai, / qui men ch'al- l' altre region s'appressa, / credo ch'
mio piè diseguale odia il difetto, / l' arsiccio volto aborre e con disprezzo /
/ mi schernisce talor, s'io l' accarezzo. c. i. frugoni,
anguiuara, 3-181: ahi, che l' aspetto mio, la mia vaghezza,
corpo o di una sua parte; evitare l' urto con un'altra persona o il
v-92: invece lei è morta. l' altra notte, per schivare un carro,
folta malva; / volan frecce per l' aria; ella paurosa / schiva fuggendo
; ma, visto il colpo, / l' avversario schivollo, e tremolante / al
: tuo padre allora gli scagliò addosso l' arme, che il vecchio schivò per miracolo
, 1-20 (i-237): ella de l' amor di lui avvedutasi, piacendole il
fango, sfugge i fossi, scansa l' erbe, se spruzzate di rugiada possono ammollare
. subord. patecchio, xxxv-i-563: l' om ch'usa dir pur mal e 'l
dir pur mal e 'l ben e l' onor sciva / a pena se 'n partrà
6-215: gli altri, per schivar l' obligo di andare alla guerra, qua e
mano schiva la sventura, / con l' altra mano scopri / che non è il
quamvisde che per la paor de la pena l' omo scive lo pe- cao, nientemen
: niente m'è tanto caro quanto l' intendere i difetti di una cosa mia
una cosa mia, perché ne conosco l' immensa utilità, e mi pare che
schivare quel perpetuo trionfo? -evitare l' uso, il consumo, l'impiego di
-evitare l'uso, il consumo, l' impiego di quanto risulta non buono,
che, rinfrescato da'colori, impedisca l' intenerire i chiari e gli scuri quando
ben dal male ». -evitare l' uso di elementi linguistici o stilistici impropri
alcuna languidezza o amfi- bologia e soprattutto l' uso de'buoni il qual s'appoggia a
quali non le appartengono, e schivarne l' uso. 5. evitare danni
il melone non schiva il sapore e l' odore di esso. -figur.
contrattacco. marotta, 5-176: ebbe l' imprudenza di chinarsi, per una
fuori'è un'azione difensiva che pone l' avversario nella condizione di non potersi difendere
contro i 'diretti'e consente di esporre l' avversario a 'colpi d'incontro'.
che libera e sciolta trascorre per tutto l' immenso spazio del vero e del verisimile
che non ti stomachi, anzi e accresca l' appetito, ché, se altrimente fosse
, quivi / i bei costumi e l' opere gentili. giulio strozzi, 19-4:
: non fu tardo e schivo / l' altro a spiegar la desiata istoria.
, / prova, se col favor de l' alma euterpe / possa, emulando il
. marmitta, 167: già sento l' alma / tanto invaghita d'inalzarsi al monte
schiva. alamanni, 7-i-103: io vedea l' amaranto e 'l bianco giglio / contesti
schiva. cellini, 852: cantava l' una vergognosa e schiva / del grand'arno
e dal digiuno attenuato, / [l' eremita] sopra un lento asinel se ne
/ non coprì sue bellezze e non l' espose, / raccolse gli occhi,
, come non è ella a tutte l' ore ne'suoi balconi? sì che non
per quindi passare, s'accertasse ch'io l' ho lasciata? e ch'io più
il tenea chiuso il dolore. / però l' uom che ci vive, / oltre
il cor più schivolo, / per l' amoroso sivolo / degli augelletti ch'ai verde
diviso o fesso in cinque parti e l' inferiore in tre. = voce
smith stabilito, che si distinguono per l' estremità delle loro fronde spaccate o fesse.
schizofrenia, cioè una disgregazione progressiva fra l' affettività e l'intelligenza. bacchelli, 2-
una disgregazione progressiva fra l'affettività e l' intelligenza. bacchelli, 2- xxiii-788:
stessa persona. pasolini, 17-73: l' unico modo, per mettere in qualche
non ingerire la trippa di husserl, l' arte 'autre'e la schizofrenia dei docenti ai
precursore) la parola col sentimento; l' ombra della cosa con la cosa. bacchelli
. c. cederna, i-m: l' agitare il piumino della cipria, al
p. g. battaglia [« l' indice dei libri del mese », novembre
sensazione schizofrenica di una disarmonia totale tra l' universo e noi. pasolini, 17-73:
p. g. battaglia [« l' indice dei libri del mese », novembre
la schizofrenia del figlio; estensivamente l' aggettivo viene anche attribuito alla famiglia dello
schizofrenia, cioè una disgregazione progressiva fra l' affettività e l'intelligenza.
una disgregazione progressiva fra l'affettività e l' intelligenza.
prado / né che avesse un debole per l' inter. -che rivela aspetti di
dabbenaggine, la sventatezza schizoide, fra l' imbecillità e il misticismo e la superstizione
schizofrenia, cioè una disgregazione progressiva fra l' affettività e l'intelligenza. dizionario etimologico
una disgregazione progressiva fra l'affettività e l' intelligenza. dizionario etimologico italiano [s
prevalentemente la scissione, la proiezione e l' introiezione come meccanismi difensivi. = voce
del fòro toscano. misasi, 7-i-132: l' esecuzione era incominciata: già dall'alto
1-i-1819: il fango le schizzava fin sopra l' orlo del grembiule. -essere
. malatesti, 51: in modo l' appitito mi si drizza / quando scoperto
fai, per fretta, che fuor l' olio schizza. -essere espulso o
mantice. vedetelo. ecco di qua l' animella, da cui l'aria è attratta
ecco di qua l'animella, da cui l' aria è attratta; eccoci il cannellino
attratta; eccoci il cannellino, donde l' era schizzata fuori. tommaseo, 2-1v-
circuito grande, arsero prima che con l' acqua vi si potesse soccorrere.
proiettato violentemente, per lo più verso l' alto, da un'esplosione, da un
piglierai il detto niello e pestalo in su l' ancudine o in su il porfido,
, 4-1-167: le cannoniere a canto l' orecchione..., ficcheranno nelle aperture
zappatori. giuliani, i-386: per istaccarlo l' allume da'tavoloni, si prende de'
posticcio era così molle e cedente per l' acqua mescolata con esso che qual pasta
lamentando ultima sera, / non infiammar l' atroce / rossor ti voglio; oh
schizando per le tempie di remolo, l' uccise. -sfrecciare (un velivolo
, pura velocità contro di lui. l' altro aereo veniva sbieco, così vicino
del cranio. leoni, 346: esci l' infelice con a lato un cappellano tedesco
in una sua vigna, sì si ferì l' occhio per mezzo, sicché l'una
ferì l'occhio per mezzo, sicché l' una metà gli schizzò della testa, ed
salto, dicendo: « ifon ischerzar con l' asce ». g. gozzi, 4-100
fuori e via al forte: e chi l' ha vista, l'ha vista.
: e chi l'ha vista, l' ha vista. graf, 5-635: tu
). marini, 178: avampando l' ira e questa, non più rattemperata
iva farà salire i prezzi, così che l' inflazione rischia di schizzare al 6-7 per
, spandere, per lo più verso l' alto, spruzzi di sostanze liquide o semiliquide
gonfia ora l' una ora l'altra gota come si fa
gonfia ora l'una ora l' altra gota come si fa dopo d'essersi
puliti i denti, e schizza a doccia l' acqua sulla bocca dell'abissino. pratolini
dirimpetto via dell'anguillara, schizzandosi addosso l' acqua l'un l'altra. cassola,
dell'anguillara, schizzandosi addosso l'acqua l' un l'altra. cassola, 2-452:
, schizzandosi addosso l'acqua l'un l' altra. cassola, 2-452: si buttò
2-452: si buttò subito, dove l' acqua era ancora bassa, quindi cominciò a
il suo piccollo [del cetriolo] schizza l' acquoso liquore che egli ha dentro.
, stuzzicato a sdegno, schizza contro l' aggressore una saliva tanto accesa e mordace
piacimento dell'animale, esso animale beve l' acqua del mare e se ne empie e
delle ciliegie. la ca-pria, 1-49: l' asta comincia a tremare, il polpo
burchio dolze amichevole, / sappi che l' uovo e 'l mele ognun è in due
, 2- 452: uno dopo l' altro si buttarono addosso a alfonso e lo
app., 100: per schizzarla [l' acqua] con li cilindri ne'modioli
esiti delle canne con il loto, se l' acqua dentro vi si fermasse.
12. proiettare, per lo più verso l' alto, elementi solidi generalmente di dimensioni
427): perché una mattina in fra l' altre io mi acconciavo certi scarpelletti per
violento. caro, 3-984: io l' ho visto [il ciclope] / con
il desiderio in core / di posseder l' amata cosa attizza. cesari, iii-118:
fa di fuoco e si consuma dal- l' istesso suo fuoco. guerrazzi, 10-164:
nei tratti essenziali, allo scopo di fissare l' ispirazione del momento e, spesso,
del momento e, spesso, con l' intenzione di svilupparla successivamente in un'opera
, scarabocciar con la penna, purché l' ingegno supplisca al dissegno. scaramuccia, 7
sedette e si mise a schizzare, con l' aiuto della fotografia, la testa del
senza più voltarsi, infilò come scappando l' uscita. 18. locuz.
: da che il nannucci è morto, l' illustre filologo [fanfani] non tuffa
il minore del magiore, tante volte l' uno de l'altro che sia equale
del magiore, tante volte l'uno de l' altro che sia equale le parti.
guarini, 1-iii-371: quando io prendo l' opera in mano, e ch'ella
: a questa ultima schizzata, cominciando l' argomento a fare operazione, il pedante a
que'cari momenti di rifugio in cui l' anima parla con se stessa.
schizzatoio piccolo. galileo, 1-1-324: l' acqua stessa premuta nello schizzatoio salta anco
o pillotte. redi, 16-v-124: gonfiato l' utero con uno schizzatolo a vento,
fa dei palloni, tura con diligenza l' orificio di quelle, infilzandolo con sottilissimi
t. valperga di caluso, 126: l' acqua fredda sen- tesi alle spalle:
che colpa è d'avicenna, se l' interprete pose 'azaracam', parola arabesca,
una zampogna, col quale s'attrae l' acqua o il liquore tirando a sé
spingendo il medesimo si fa schizzare lontano l' acqua o il liquore. atti del
forma un'altra metafora la quale per l' uso è passata in nome proprio, e
ha per lanterna, essendo sera, / l' orinal fitto sopra a un schizzatoio.
luogo, nelli mantici atturati doppo spremuta l' aria et a forza elevati e nelli schizzatoci
impegolati, dai quali sia ratto con forza l' intromesso stecco bambagiato, che doppo solo
, xvi-711: chi cavalca pel fango vede l' altrui schizzature e non vede le sue
già molle e gelato / fugge attorno e l' insegue la ragazza / schizzettandolo ognor,
ognor, ché non le manca / l' acqua giammai, né punto ella si stanca
r. longhi, 1-i-1-178: durante l' attività di costoro... giunge
sera », 15-vii-1943], 3: l' antirettorico schizzetta felice: « gargiulo.
soffici, v-2-157: questa fiorisena era l' unica figliuola di nazzareno. uno schizzettino
di nazzareno. uno schizzettino! se l' avesse vista! bionda, con du'
poi avvicinandosi a gregorio gli schizzò tutta l' acqua in un orecchio. e. cecchi
e così s'aiuterà a mandar fuori l' urina. dalla croce, ii-92:
punto lagrimale inferiore o con altro schizzetto per l' orifizio del sino. carena, i-182
attaccapanni due grandi boccie di vetro, piene l' una d'un liquido bianco, l'
l'una d'un liquido bianco, l' altra d'un liquido violetto.
uno schizzetto di risposta pel caso che l' awenimento funebre dovesse da te drammaticamente mandarsi
abbiamo in alcuni casi, i francesi l' hanno e la possono avere in ogni
digestione). borsieri, 311: l' inconvertibile corsieri non vuole apporre cibo né
schizzinosa educazione. periodici popolari, ii-82: l' arte schizzinosa dei letterati, anche quando
schizzinoso torcesse il naso, sappia che l' abbiamo fatto a posta per risparmiar la
a dime bene: accordarsi però che l' autore parla senza soggezione, né vole
. qualche schizzignoso rifletterebbe alcuna cosa sopra l' idioma. cesarotti, 1-i-103: questo è
, aggiungi come per zucchero su le fragole l' approvazione ai molti schizzinosi e di alcuni
d'un sol vezzo / e al pregar l' orecchio turasi. crudeli, 2-232:
: vergognosa, -schizzinosa, / fare l' amore ancor non sa: / ma
/ ma la bella -villanella / far l' amore imparerà. casti, i-i- 213
disponibilità o ritrosia ad amare o ricambiare l' affetto altrui (un atteggiamento).
caso bisogna sforzarsi; e dove corre l' onore, avete a sapere che questi
: io mi sono inganato a creder che l' infinite vostre occupazione vi concedessino una mezza
, 2-xi-98: usciti, lui e l' amico sergio abile a fare rilievi e schizzi
: di quest'opera il codice 887 conserva l' originale di pugno dell'autore con molta
, iii-12-104: sublimissima scena chiama questa l' e- miliani giudici, chiama la descrizione
. c. gozzi, ii-85: l' esaltazione panegirica ch'egli fece a se
dose di droga iniettata (e anche l' atto di iniettarsi la droga).
del modello, effettuato liberando di colpo l' elica e provocando una rapida accelerazione verso
elica e provocando una rapida accelerazione verso l' alto { lancio a schizzo).
la coda con il muso rivolto verso l' alto e si libera di colpo l'elica
l'alto e si libera di colpo l' elica, la quale si mette a ruotare
modo che il modello schizza via verso l' alto in una rapida cabrata.
lo desideri / aver or ora [l' argomento], può in un tratto correre
via d'un certo forame grande come l' ombilico. 12. tubo,
'tirò alla lepre di schizzo, e l' ammazzò'. (le tirò appena saltava dal
cercava spesso di spegnar il fuoco / che l' abbruciava di giorno e di notte.