e noi a ciò fare vi profferiamo l' avere, e le persone di buono
il senato, che volesse dar loro l' esempio delle sue leggi. straparola,
di adoperare in modo che un giorno o l' altro sarebbero state in mia balìa le
'l pulcinello, ch'è dentro da l' ovo, / d'uscir 'nanzi che del
rarefare. magalotti, 21-24: secondo che l' esser più o men gravi in ispezie
ora per un verso ed ora per l' altro, secondo la balìa del vento.
là 'v'è la più avenente, / l' amorosa piagente, / quella che m'
corpo, ciò fue amore, / e l' ha miso in balìa de l'avvenente
e l'ha miso in balìa de l' avvenente. iacopo da leona, vi-1-212
voleva raccontare, / come e giganti l' ebbero in balìa, / e come il
pensi alquanto diversamente dagli altri, quando l' ha in balia, voglio dire quando la
dallo spavento. gioberti, ii-101: l' italia può ella dir di essere al mondo
, in balìa del vento, sotto l' uragano. de amicis, i-751:
/ che un inganno soave / tiene l' animo e i sensi in sua balia.
è impossibile far copiare un oggetto. l' incaricato, operaio o artigiano, le farà
amministrazione. manzoni, 1017: venuta l' ora, si passò a chiamare i
cavalcò nel paese, e faceva senza contrasto l' uficio del suo baliato, ubbidito da
tenervi ragione, come facea in tutte l' altre terre. giusti, ii-48:
regime fascista in un'istituzione premilitare (l' opera nazionale balilla, del 1928)
, 3-103: le testoline ricadevano allora l' una via l'altra sulla spalliera della seggiola
le testoline ricadevano allora l'una via l' altra sulla spalliera della seggiola, tra una
, sulla camicia nera da balilla, insignivano l' abbandono fidente della purezza infantile. comisso
lancio di un sasso) si attribuisce l' abbandono di genova da parte degli austriaci
repubblica '; ma anche, con l' accento balio, dal fr. bailli (
la via innanzi, e conduceva su l' indovino. carducci, i-1291: con tutto
un largo campo in cui, per provar l' arme o per esercizio, si fa
balio il più franco cavaliere di tutta l' oste de'cristiani, non ti partire
ordinare alla morte che lo appostasse su l' ingresso del campidoglio, e non già
, scagliata dalla corda della balista, l' ordegno percosse la terra con tale impeto
il serbatoio inondando la carcassa schiantata e l' uomo vivo. la fusoliera ardeva come
i primi calcoli della balistica, tutta l' arte dei canali navigabili, i prati perenni
proiettile. barilli, 2-24: l' apparecchio è una gabbia d'isolamento,
bocchelli, ii-359: se gli austriaci adoperano l' obice da 105 da montagna, potranno
6-156: quando uscimmo di là, l' aria soffocante sembrava carica di balistite, e
municipali. balivus nel latino barbaro significa l' ufficio del pretore che rende ragione nelle ville
chiamasse a poco a poco balivo anche l' esecutore di giustizia del pretore stesso: è
piedi del vecchio maniero / che ingombrano l' edera e il rovo; / dove abita
le tue corde e mandami giù / con l' asina innanzi al balivo. =
. carletti, 257: ha del barbaro l' andar per mare a quella foggia,
lusingato, che quelle mie balle di tutta l' edizione delle quattro opere rime, etruria
gli comparivan sempre nella memoria, come l' ombra di banco a macbeth, anche
. d'onde viene il verbo imballare e l' appellativo imballatore (sulla piazza di genova
d'annunzio, ii-880: strascicandosi contra l' uragano / gioioso che lo tratta come
la carretta del mugnaio il quale scaricava l' ultima balla di fiore. tozzi, iii-38
2-27: si dice che quel maiale l' abbia presa a tradimento, sulle balle
a balle; / tanto che tutte l' infernal bufere / occupan questi, ogni
[la musa] / a proseguir l' istoria, che mi porge / di sfogarmi
mi porge / di sfogarmi col canto l' occasione: / e fare a voi,
gli occhi per ognuno, / per fuggir l' alba, ch'ha le calze gialle
le balle: dall'esterno si conosce l' interno. s. bernardino da siena
castello e ballador spezza e fracassa / l' onda nimica e 'l vento ognor più fiero
, / tal che del sonator balla l' armento. idem, 233: questi
n-iii-893: il ballarino è mosso da l' arte del ballare, la quale è in
in lui, come il corpo da l' anima. bruno, 3-1176: dopo che
in ruota e sonando in lode de l' unica ninfa con un suavissimo concento, cantarono
il qual si sa, che, mentre l' arca andava, / andava anch'egli
nella fantasia. de amicis, ii-713: l' immagine di quel tal fantoccio..
ballavano al vento. pasolini, 1-90: l' autobus correva a scossoni pei sampietrini della
.), sicché non si stabilisce l' aderenza completa tra il contenuto e il
il contenente (e « balla » l' uno e l'altro). cellini
(e « balla » l'uno e l' altro). cellini, 618:
, dove altre volte stavano appena per l' appunto. de amicis, 1-8:
. nieri, 265: quando l' asino seppe che mutava [di padrone
e no; sono stanca. ve l' ho detto mille volte che non mi voglio
tecchi, 2-29: poi la signora se l' è presa con le serve e le
.. la quale rovina quelli stessi che l' usano, i quali ballano la danza
se voleva spender di più gli bastava l' animo di far molto meglio.
b. croce, iii-27-110: l' insurrezione belga del 25 agosto diè luogo
centro della terra, / dove mancando l' aria, il mare abbonda.
(cioè, che saltano facendo scattare l' addome sul torace). =
. donna leggiadra; donna amata (l' innamorata, la fidanzata).
, diviso, / languisco, se l' amor non mi rimena. iacopo da
mattino / le stupide mi- cranie o l' aspre tossi / molce giocando a le canute
delle loro belle. tommaseo-rigutini, 3464: l' idea dell'aggettivo preposto è, talvolta
che basta il solo aggettivo a significare l' idea totale, pur che la lingua
; ma non sarebbe il medesimo se l' aggettivo fosse posposto. una bella donna
i-19: le mie belle mi hanno chiuso l' uscio in faccia. ecco quello che
ii-335: preso da codesto amoretto, l' avvoca tino... non faceva tutto
bella, la disciplina, le malattie, l' amore. montale, 1-31: dove
mia, a fare pst pst. l' ha fatto a me, ma lo poteva
, bianca nel mezzo e azzurra verso l' alto), con fusti molto diramati
, 2-1131: dal che si conosce che l' erba belladonna non è in modo alcuno
a sinistra (secondo che ricopre l' uno o l'altro lato).
secondo che ricopre l'uno o l' altro lato). bellafolina, sf
questa [la posta], acciò l' uomo al lungo andar reggesse, / dannando
[ulisse] viene bellamente lodato nel- l' iliade. segneri, iv-319: tutte quelle
baretti, 2-390: fece egli stesso l' orribil taglio dell'obbliqua invettiva e quindi bellamente
i-69: aveva amato il cugino con cui l' avevo vista al veglione, era venuta
le avea fatto capire bellamente che non l' amava più. dossi, 314:
pendente giù dal muro di sostegno, l' altra, alquanto piegata, sopra il
molto maggiore di quella che venne l' altra volta a questa impresa. b.
qual suole lasciare alle rive de'fiumi l' acqua torbida, quando il fiume viene scemando
, in quel fango di quella padule, l' acqua della quale ha di sopra mostrata
posatura d'acqua torbida; ma perché l' umore malancolico è posatura e feccia del sangue
posatura e feccia del sangue, intenderemo l' accidioso essere fitto nel limo, ciò è
belletta propriamente si è fango liquefatto da l' acqua, che per non aver uscita
fiume o stagno sia grattato, e l' acqua venga scommossa, necessariamente ella diverrà
ma la belletta può rimanere mescolata con l' acqua; la melma è sempre quella del
ii-745: nella belletta i giunchi hanno l' odore / delle persiche mézze e delle
belletta arenosa e di radiche scalzate, l' uccello gigantesco visse per qualche attimo la
del piombino verde- cilestro, quasi rasente l' acqua. bocchelli, 1-i-555: la
fastidiose. montale, 2-60: e l' acacia ferita da sé scrolla / il
, la pare una bella tirata e io l' ho per un belletto, per una
contro agli antichi; i quali riponevano l' essenza della poesìa in certo loro andamento
vestigio. dossi, 521: l' aqua pulita e il sapone nulla hanno a
d'annunzio, v-1-244: c'è l' amorino. è il più fradicio di pioggia
nubi. più odora all'apice, come l' ultima falange delle dita che lavorano i
e dove avesse trovato i belletti, l' abito, ma senza rivelarle la pietà che
agli occhi e altanimo: e implica l' idea dell'armonia e della perfezione, e
sono a ragionar d'amore: / l' una ha in sé cortesia e valore,
prudenza e onestà in compagnia; / l' altra ha bellezza e vaga leggiadria,
idem, conv., iv-n-18: l' anima filosofante non solamente contempla essa veritade
più soave. idem, 261-12: l' infinita bellezza ch'altrui abbaglia / non vi
la bellezza è un certo splendore, che l' animo umano a sé rapisce. la
, 269: ne le creature è l' immagine e similitudine di dio per quella bellezza
dio per quella bellezza finita participata da l' immenso bello: ché l'immagine del
finita participata da l'immenso bello: ché l' immagine del finito bisogna che sia finita
vuo'tal che di bellezze avanze / l' altre, e sia in ogni invito,
meriterà esser lodato; e queste sono l' utile o commodità, la perpetuità e la
ii-62: la spinta che mi dà l' iniquità di tutti i mali è bestialissima;
molto tempo, e più offeso quando conseguisco l' intento dell'animo mio, che gli
possa essere un altro sordido affetto sopra l' oro, carbuncolo e diamante, o sopra
ingenuità che sola diffonde le grazie e l' amore. manzoni, pr. sp.
manifesta operatrice di bene non pur su l' anima del poeta ma in tutto che
anima del poeta ma in tutto che l' appressa. b. croce, i-1-95:
. b. croce, i-1-95: contro l' estetica edonistica e contro quella pedagogica,
, riecheggiata volentieri dagli artisti, che l' arte consista nella bellezza pura. deledda
ben strana del fr. beauté de l' àge [bellezza dell'età].
signora colombina garbata, mi pare che l' obbligo suo sarebbe, prima di mettersi in
-fare del ben bellezza: perseguire l' appariscente a scapito dell'utile; esser
, e addio la lettura; domani l' altro né libri né versi, e ciò
con lei vide piacevolezza, / e l' una e l'altra seco commendando;
vide piacevolezza, / e l'una e l' altra seco commendando; / poi con
vergine che fa belli i pensieri e l' invenzioni del poema, belli i sospiri,
ferite che per lei si sostengono, bella l' aria, la terra, i fiumi
-dio. guiducci, i-274: essendo l' umana beltà quasi una piccola colonia della
petrarca, 222-13: sì vedemmo oscurar l' aita bellezza, / e tutti rugiadosi
, chiara bellezza, i fiori / de l' indo. palazzeschi, 7-194: alla
ornate? leone ebreo, 264: l' amor loro [degli animali] per esser
coprì le sue bellezze, e non l' espose; / raccolse gli occhi,
quasi uguali, e allora / de l' uno e l'altro le bellezze estreme;
e allora / de l'uno e l' altro le bellezze estreme; / onde il
crediamo assai meno in dovere di chiamare l' attenzione del pubblico sovra un poema da lungo
è grazia, la quale, dilettando l' anima, la muove ad amare; e
protezione dell'autorità, è punito con l' ammènda. 8. dimin.
domenichi [plinio], ii-526: l' erba belli nasce ne'prati col fior
. dicono che questa erba impastata con l' artemisia ha maggiore virtù. =
comizi e dimostrazioni aveva propugnato... l' intervento della nazione nella guerra delle democrazie
. idem, 810: e parendo a l' ispano aver in questo / conflitto avuto
è necessaria la fede, è necessaria l' autorità e la perizia delle cose belliche
fu caro a le feroci genti / l' altero suon de'bellici instrumenti. idem
a un certo modo rinacque in pitagora per l' amore che egli a gli atleti sommamente
incremento e splendor, da voi sol l' ebbe; / e s'ella a tal
quale [via] divide e determina l' animale per mezzo, e pone la parte
/ che nel principio e nel levar l' infante / come convien, si servan
di frondi c'hanno, / e l' altra parte tutta nuda lascia. marco polo
anzi sanza forse, infino al bellico l' aggiugnerebbono, non altrimenti vote o vizze che
mi duole / ch'appena gli porrò l' aste al bellico ». firenzuola, 202
fanciulla vista dal trapezontio che stava sopra l' acqua infino al bellico, e quasi a
. marino, 289: de l' abito sottile il drappo lieve / e de
, / d'amor ridendo, che l' aratro muove / e la semenza per
. non intendo per questo che voi l' abbiate a mandar fuori a bellico sciolto,
dal lat. umbilicus: la forma con l' aferesi è comune ai dialetti,
23-275: la bellicosa prole / nuovamente l' avrebbe alla diletta / sua casa in
davvero non c'è verso d'attaccar l' una all'altra. cattaneo, iii4-
orlando. fogazzaro, 7-57: tutta l' intonazione del suo discorso era stata troppo
, il tedesco, avrebbero desiderato che l' italia prendesse un abito più disciplinato,
militare e bellicoso. bocchelli, ii-364: l' amara soddisfazione futura di poter rinfacciare a
!, ornai bellide lieta / con l' armonica tua lingua e co'1 proprio
boccaccio, v-134: per sentenzia doniamo l' onore del nominare la presente città al
/ bisogna che tu faccia il bel- l' imbusto. lippi, 11-48: tira in
in un tempo stesso a un bel- l' imbusto, / e passagli un vestito di
, 7-377: per loro non muta l' abitudine dell'esibizione, sempre bellimbusti in
e imbusto (bello-in-busto): a denotare l' eleganza ricercata, attillata e vanesia.
la bambina] da balia, dove l' aveva tenuta due anni; la quale
a voler fare da un fulmine. han l' ali, ve', gli uccelli!
fossero data la pena di origliare dietro l' uscio, ne avrebbero sentite delle belline
davanti, ma poi una volta o l' altra vi lasciano scappare una graffiatura.
e perciò non hanno nome, o l' hanno diverso, secondo la diversità
luna e le stelle: / in cielo l' hai formate clarite e preziose e belle
., i-v-13: quella cosa dice l' uomo essere bella cui le parti debitamente si
e tanto più sono di bellezza partecipi e l' uno e l'altro, quanto in
di bellezza partecipi e l'uno e l' altro, quanto in loro è quella grazia
i ii mondo è bello e santo è l' awenir. ungaretti, viii-18: più
, viii-18: più sfugga vera, l' ossessiva mira, / e sia bella,
. quasimodo, 2-53: brutto è l' albero privo di fronde, / brutto il
dell'uomo. cassola, 2-92: l' aria era raffrescata, ma la luce del
quelle stelle / ch'eran con lui quando l' amor divino / mosse di prima quelle
parte orientai tutta rosata, / e l' altro ciel di bel sereno adorno. idem
. firenzuola, 161: facilmente donava l' amor suo a quei giovani i quali non
se medesima. vasari, ii-273: l' arie delle teste, così di putti come
e le gote, / ond'amor l' arco inevitabil tende. idem, 83-
, altre sono che m'hanno incatenata l' alma. a voi altre, dunque,
in un marmo una bellissima statua ha sublimato l' ingegno del buonarruoti assai assai sopra gli
, che pur gli dà grazia e l' adorna. redi, 16-vii-404: questi sonetti
men belli. mascheroni, 827: l' opere de l'arte / a contemplar ne
mascheroni, 827: l'opere de l' arte / a contemplar ne la città
i pensieri, prima d'andar su l' ali deirimmaginazione, sono passati per le fiammelle
aspetto di antica dignità all'orazione con l' uso d'antichi vocaboli di cui non
, / al parer mio, che tutte l' altre avanzi. giusti, i-133:
bella, o giovinetta, quando / tra l' ondeggiar de'lunghi solchi uscivi / un
belle, la rosa delle rose, l' amorosa pesca, colei che tutti han disiato
/ già fur di quelli i quai l' esercitaro / con bello stilo in onesto parlare
parlare, / e altri in amoroso l' operaro. idem, dee., 6-5
insieme per bene publico e utile particolare l' uno dell'altro. tasso, 6-i-9
la corte dunque è una raccolta di tutte l' eccelenze di tutte l'arti e tutte
raccolta di tutte l'eccelenze di tutte l' arti e tutte l'opere le quali sono
eccelenze di tutte l'arti e tutte l' opere le quali sono fatture: laonde parte
de'cortigiani a contemplare, parte a l' operare, parte al fare saranno intenti
: tutti lodano la bella età de l' oro, ne la quale facevo gli animi
e anche qualche buona speranza, ma l' ho fatto col secondo fine. casti,
dentro (oh bell'ardire!) / l' adirata regina osò seguire. foscolo,
idem, sep., 152: l' ume de'forti... bella /
di roba. d'azeglio, 1-40: l' italia è uno de'paesi ove più
parlare a bassa voce ec. e l' uomo appassionato quasi non si distingue dall'indifferente
mite (anche indica la primavera, l' estate). cfr. bello2.
tempo rimena / e i fiori e l' erbe, sua dolce famiglia. guicciardini,
al cominciare della stagione beffa quando finisce l' inverno, prima che incominci la primavera
ventura suoi stovigli con la rena e con l' acqua salsa lavava e facea beffi.
ch'orlando... / l' avria sparato fin sopra la sella; /
sopra la sella; / ma come colto l' avesse il piatto, / la spada
più gravi pensier donato ha loco / l' alta mente reai; formando andate /
aveva menato il miccio a pascere, e l' aveva lasciato bello libero, perché si
fra giordano, 3-152: noi avemo l' uovo bello e mondo, e la
avendola. / vi so dir che l' ha beffa e bene in ordine. firenzuola
comanda altro? faccia conto ch'io l' abbia bell'e servita. algarotti, 3-328
mio tardare, avevano profferta al maresciallo l' opera loro, anzi una cantata già beffa
xv-191: a brescia mi trovo benissimo; l' aria è vitale,...
che in due anni avrei bella e finita l' iliade. manzoni, pr. sp
e perduti. nievo, 492: l' inventario dell'eredità materna era bell'e terminato
aveva anco finito di parlare, che l' aveva già bella e obbedita, e
.. per i cimiteri a torre l' unghie de'morti in su la bella
manzoni, 1001: sul bel principio l' oratore annunzia che, « in quel
e di poi aspettare a bell'agio l' aiuto di francia. firenzuola, 494:
addosso [al cammello], e l' ammazzò, mangiandoselo poi a suo bell'
. baretti, 2-245: aspettando impazientemente l' ora di sorbirsi a bell'agio una
minacce di gente che rivoleva il suo, l' eterno ritornello della madre esagerante a bello
rendesse celebri le opere d'omero, l' architettura, la scultura e la pittura massimamente
si fondarono accademie di belle arti; rifiorì l' architettura, l'ornato riprese greca eleganza
belle arti; rifiorì l'architettura, l' ornato riprese greca eleganza. gioberti, ii-43
! cassola, 2-131: -capperi, -disse l' uomo. -è un bel pasticcio
solo da consigliare, ma da metter l' opera sua, quando si trattasse di sollevar
, ii-123: una vera persecuzione quel- l' antipatico, colla faccia di donna, e
in quella miseria, la malvagità e l' egoismo umano. de roberto,
delirando fra le braccia, e gridar l' amor tuo e la beltà della terra
mente profonda che lui volve / prende l' image e fassene suggello. idem, par
. idem, par., 12-31: l' amor che mi fa bella / mi
, / muove la testa e con l' ali si plaude, / voglia mostrando,
ricevere gli 'ospiti, ho colta l' occasione per andar a pagare un paio
rastrello pettini i ruvidi capelli, / e l' ispida barba ami tagliare con la falce
ruba la riputazione, / e de l' altrui fatiche si fa bello. cellini,
me non pare da ricacciar tra gli apocrifi l' apologo della cornacchia, a cui forse
, 8-100: questa cognizione... l' aveva appresa... un momento
-fare bella la piazza: attirare l' attenzione della gente, comportandosi in modo
altra volta fan bella la piazza, / l' un con la spada, e l'
l'un con la spada, e l' altro con la mazza. f. d'
stato risposto: beffa! glieli dà l' austria. nievo, 431: « oh
questa è beffa. sembrava indignatissimo per l' insinuazione di pepo. -eccone
». devano: l' è sempre quella medesima. il che è
o strana o inoppor- ah sì! l' è quella bella! lippi, 10-53:
, e martella; / ma forbice, l' è sempre quella beffa. aretino
io avessi note al malmantile, 10-53: l' è sempre quella bella: l'è
10-53: l'è sempre quella bella: l' è istasera a lor tor moglie,
poveretto non sapeva se non quella, tornava l' altra sarebbe bella davvero. pananti,
suoi benefattori, superba cena? -per l' anima mia. / -per voi? -per
(81): nandolo gli dicevano: l' è sempre quella beffa; ed inten
bella. giusti, i-202: oh! l' avrò detta bella? oramai me la
ne fece sentire di beffe all'imprudente che l' aveva provocato. panzini, ii-716:
: i'ti so dire che vo'ce l' avete fatta beffa. collodi, 345
nieri, 122: o trivellino, me l' hai fatta beffa! mi avevi detto
lontano cecco che tornava indietro, e l' abbiamo scappata beffa. manzoni, pr
renzo, lontano daff'immaginarsi come l' avesse scampata beffa, e agitato più dalla
a cavallo verso siena, per abbracciarvi l' amico gori, e sgombrarmi un po'il
/ un cantico tedesco lento lento / per l' àer sacro a dio mosse le penne
: ara bel bello, / guida l' aratro con la mano lenta. idem,
'l bello e 'l caro accresce a l' opre, / l'arte, che tutto
'l caro accresce a l'opre, / l' arte, che tutto fa, nulla si
scopre. idem, 11-iii-873: se l' amore... è desiderio del
particolare di bene, il quale, per l' eccellenza dell'esser suo, cagiona o
della tragedia], o ciò che forma l' essenza del beffo poetico, chi potrebbe
una chimera, poiché né la natura l' insegna o lo mostra, né i
, né i filosofi o gli artisti l' hanno mai scoperto o lo scuo- prono
.. per la bellezza loro, e l' attrattiva delle memorie istoriche e delle meraviglie
al fine del secondo, ed è quasi l' alfa e l'omega del bello.
, ed è quasi l'alfa e l' omega del bello. tommaseo, ii-172:
il positivo è dominio della natura: l' una evita il brutto; l'altra
: l'una evita il brutto; l' altra incontra, indovina il bello. pascoli
delle espressioni, potrebbe obiettarsi: che l' artista crea le sue espressioni dipingendo o
il bello di natura vien ad esser l' opera di una grande arte che si celebra
in oro. vittorini, 5-357: l' unico modo di garantire la possibilità del
addobbano una donna e nelle gioie che l' arricchiscono a maraviglia non consiste il principale
. 3. uomo bello; l' innamorato, l'amoroso, l'amante;
3. uomo bello; l'innamorato, l' amoroso, l'amante; il fidanzato
bello; l'innamorato, l'amoroso, l' amante; il fidanzato (specie al
di mamma, e non ebbi più l' animo di staccarmene. moravia, vii-145:
. momento propizio; occasione favorevole; l' aspetto positivo (di una condizione, di
e c'è il sole, e l' aria è mite: anche indica la
e, sulla campagna ancora bagnata, l' aria era nitida e sana. chiesa,
un ventaccio di sud cacciava su per l' anfiteatro gran nubi. pavese, 4-225:
proposizione dichiarativa. e si trova anche l' equivalente: è una bella cosa.
giogo ardente / le liquefatte viscere de l' etna. foscolo, 1-174: bello
era che andavano tutti in processione, l' un dietro l'altro, e da principio
tutti in processione, l'un dietro l' altro, e da principio ci si accompagnava
non ci torre i bocconi di bocca l' un l'altro, e andar di bello
torre i bocconi di bocca l'un l' altro, e andar di bello,
procedere bene; quando uno non se l' aspetta (quindi inopportunamente). nel bel
generale giovine e affatto nuovo dovea capitanare l' esercito francese dell'alpi. carducci,
forma regionale impropria, da sostituire con l' espressione più corretta: com'è bello
firenzuola, 123: deh guatala come l' è belloccia oggi questa tonia! grazzini
soffici, i-io2: e prima che l' altro avesse il tempo d'impedirglielo, si
6-22: so'stato sofferente, / mirando l' atto e 10 bellor sovente / di
, / che potrebbe scottarlo a tutte l' ore. nomi, 8-20: l'esser
tutte l'ore. nomi, 8-20: l' esser maggiore / più gli farebbe fare
caligola, che si tritava... l' oro su'capelli; e di quell'
, il cuoco enciclopedico passeggiava solo, l' album pomografico del portinaio non aveva lettori
non sanno di nulla ', mi diceva l' altro giorno mia madre parlando di certi
anche noi, nel nostro piccolo, l' eleganza nostra e il decoro. panzini
, 1-68: il mio gregge e l' altrui si vedea spesso / venirmi attorno
raccoglievam le voci. pascoli, 1156: l' aria porta beli di vigogna / alti
divide], e 'l mar circonda e l' alpe. rajberti, 2-235:
quel che potrebbe essere. = l' espressione si è diffusa anche per l'opera
= l'espressione si è diffusa anche per l' opera di a. stoppani (
ubbidente, soave e vergognosa / è [l' anima] ne la prima etate,
degno. boccaccio, iii-9-70: per l' amor che per la mia biltate /
possa essere un altro sordido affetto sopra l' oro, carbuncolo e diamante, o sopra
ritorna, e ne rimena aprile / l' aspettata beltà di primavera. tassoni,
e 'l senno in sottigliezze, / l' amor in zelo, e 'n liscio la
se'breve! guiducci, i-274: essendo l' umana beltà quasi una piccola colonia della
donne mie care, la beltà / ha l' ale al capo, alle spalle ed
fierezza, i ricco di dietro è l' edifizio e tondo, / tutte in se
e in te beltà rivive; / l' aurea beltate, ond'ebbero / ristoro unico
una tribù di famiglie immortali, in cui l' immagine dell'uomo si eleva ad un
: fuggi la luce, e va'con l' altre belve / a incrudelir ne'monti
arbitro [il leone] / de l' altre belve. leopardi, 2-159: i
sole. moretti, 17: oh l' orso, l'orso che balla! /
, 17: oh l'orso, l' orso che balla! / che balla,
da cui lo sguardo poteva abbracciare tutta l' immensa pianura fino ai monti azzurri che
pianura fino ai monti azzurri che orlavano l' orizzonte, e lì contemplava il vasto
nel muso al medico da succiole / l' unguento. 3. vettura-belvedere:
beiverde addormentato. lombari, 2-69: l' uccellino beiverde... lo precedeva
ora, a tavola, io m'ho l' abitudine, tanto deplorata dagli igienisti e
. belvità, sf. letter. l' essere belva, qualità propria della belva
principio ogni risentimento..., l' omicidio non sarà che una tetra
in sé diviso sarà desolato, e l' una casa caderà sopra l'altra. e
desolato, e l'una casa caderà sopra l' altra. e se satana in se
ch'è tanto, quanto vi avesse fatto l' inferno proprio, anzi qualche cosa di
della notte e in quel terrore, e l' idea d'un simile buratto, misero
; il cromatico nelle diesate; e l' enarmonico nelle bemollate. bemòlle (bimòlle
rappresentato da due b contigui, s'indica l' alterazione discendente di due semitoni (il
, un orecchio fino avrebbe potuto sentire l' eco di una cornetta con qualche bemolle
alterare una nota col bemolle, abbassarne l' intonazione. ben, v.
i pendoli] da quei che ne ignora l' origine potrebbero facilmente credersi invenzioni di.
tempo la più pregiata gioia che produca l' oriente, non sapea vedere com'egli
: di tutta questa sostanza io sono l' unica e sola donna e padrona,
la letteratura] costringendo... l' uomo d'affari a sorvolare con occhi irosi
bacchelli, 6-568: nel suo zelo espresse l' opinione che l'imputato avesse sparato non
nel suo zelo espresse l'opinione che l' imputato avesse sparato non solo su emilia,
/ saran ben anco augusti i parti e l' opre. achillini, ii-130: e
: la terribile contaminatrice non era soltanto l' ostacolo alla vita ma ben anche l'ostacolo
soltanto l'ostacolo alla vita ma ben anche l' ostacolo alla morte. cicognani, 6-199
partenza, o per risposta all'augurio che l' altro ci fa o perché il
benvenuto. -dare il benarrivato: accogliere l' ospite con questo saluto, a indicare
in una tavoletta « per grazia ricevuta » l' immagine del beato papini che piomba dal
., i-75: fu domandato come l' uomo potesse fare che non avesse invidiosi;
da indovino, panni di potervi dire che l' accorto priore otterrà il cacio, e
modo congiuntivo; a volte anche con l' ellissi del verbo). dante
parte del tempo, per potere scampare l' accidia. petrarca, 23-71: ma
potea stare / sanza sospetto, ché l' eran sicure. boiardo, canz.,
cielo, / ben che la neve a l' alpe, a'rivi il gielo, /
alpe, a'rivi il gielo, / l' umor a l'erbe, a'fonti
il gielo, / l'umor a l' erbe, a'fonti l'imda toglia.
umor a l'erbe, a'fonti l' imda toglia. lorenzo de'medici, ii-39
vita, / e par lieta e felice l' altrui dica. poliziano, 159:
ha avuto una febbre acutissima, la quale l' ha condotta appresso alla morte, e
e'si moriva, s'io / non l' avessi soccorso, promettendo / di sturbar
presso a la tirrena / piaggia abitar l' insidioso mare. bruno, 3-29: questo
pure fissato il piede in determinare ne l' animo suo ed apertissimamente confessare, ch'
che più tosto questo globo si muova a l' aspetto de l'universo. garzoni,
questo globo si muova a l'aspetto de l' universo. garzoni, 3-674: ne'
pittor non è; ma chi possedè l' arte, / benché non abbia inchiostri,
questa / ch'aperto a pena ha l' uscio, / e benché fuor del guscio
benché il cielo non fosse sereno, l' aria era chiarissima. alfieri, vii-64
sempre / dividerò con essa al par l' avversa, / e la prospera sorte
i-9: benché sia proibito ai borghesi l' ingresso nella stazione, ci sono molte donne
nel tratto scoperto dove ci aveva sorpreso l' alba. pasolini, 1-210: s'era
indicare certezza (con il condizionale denota l' eventualità). petrarca, v-132:
comparazione molto più. pulci, 1-60: l' abate in una camera sua aveva /
messer francesco, benché a ogni modo l' arei udito. a. f. doni
bende avea [crise] / e l' aureo scettro dell'arciero apollo. manzoni,
ché ad alte cose al fine / l' itala poesia, bella, aspettata, /
ai capelli le bende! / ché con l' aurora tra voi / la morte dimane
assopite nel dolce ondulamento; « bionda l' una, l'altra bruna »; grandi
ondulamento; « bionda l'una, l' altra bruna »; grandi chiome,
]: e finge che li predica l' amore che dovea portar a gentucca, che
46: a bologna iscrivete a l' amico che le xii peze di
le bianche bende, poi che ella lasciò l' abito vedo vile tornandosene a
così le fu tolta / di capo l' ombra delle sacre bende. s. caterina
: furono i feriti che ci ridettero l' allegria con le loro liete canzoni. il
sieno bende funerarie, esse biancheggiano come l' osso del mio cranio. papini, 20-579
, destinata ai vermi. nessuno avrà l' interesse a metterla nell'incenso e mirra
la vista lieta del notturno cielo / l' aura si mostra senza benda o velo,
intorno a sé (perché si ha l' animo preso da passione, o per semplicità
metteva loro la benda agli occhi e l' arma in pugno, li spingeva al sangue
1-15: sopra il capitello si fa l' architrave, il quale deve essere alto
la ferita, la parte malata; l' occorrente per bendare. bocchelli, 10-191
. bocchelli, 10-191: quel che l' aveva sdegnato di recente, e,
nipote era stata impiegata d'amministrazione, l' avessero candidata « reginetta di bellezza »
molle pensier? bèndati, e segui / l' ordine del destino. fiacchi, 207
discosto, / a un balcone, e l' arco poi disserra, / tanto
tu non resti acciecato, / tener l' occhio bendato. viani, 19-433: nelle
spirto bene; / dico, pensando l' ovra sua d'allore. idem, conv
/ che alcuna virtù nostra comprenda / l' anima bene ad essa si raccoglie,
possessioni traiamo, avremmo da poter pagar pur l' acqua che noi logoriamo. paolo da
modo esatto, chiaro; precisamente, per l' appunto; con molta cura, attenzione
., 29-135: aguzza ver me l' occhio, / sì che la faccia mia
astor celestiali; / ma vidi bene e l' uno e l'altro mosso. petrarca
ma vidi bene e l'uno e l' altro mosso. petrarca, 30-36: per
conoscerà allora benissimo quanti oblighi roma, l' italia, e il mondo, abbia con
appartengono al magistero di qual si è l' una delle arti dette. tasso,
riguardo, e non ben crede / l' anima sbigottita il certo e il vero.
voce umano, / e ben stringo talor l' amata mano; / ma nella pena
, ei s'abbia a riscaldare, l' ho ben per una solenne vanità. campanella
della valle, 1-8: adopera benissimo l' arco; e più volte, correndo a
bartoli, 25-216: ben sa ognuno che l' infinito, molto acconciamente s'adopera in
in tutti i casi, con appresso l' articolo espresso, ovvero sottinteso, solo,
particelle. vico, 118: non udì l' opera altra accusa: che ella non
aspettato un momento ad uscire per accettar l' aiuto, ben inutile, della sua mano
, 95-3: molti buon santi ha l' uon visti morire, / e molte buone
seco tanto veleno che bene spesso trae l' uomo, a cui ella s'appiglia,
cui ella s'appiglia, fuor de l' intelletto. firenzuola, 735: eh,
cavai per la foresta. / or da l' un canto or da l'altro si
or da l'un canto or da l' altro si piega: / fuor di se
116: o primavera, gioventù de l' anno, / bella madre di fiori
e virtù qual ne'prim'anni / l' amor tuo mi farebbe. idem, i-274
. de sanctis, i-227: sotto l' aspetto ridicolo ci era però qualche cosa di
intrinseca corruzione. galileo, 157: l' error non sarà di logica nel mal
: illuminato dalla luce d'una finestra, l' immagine d'un santo ben pettinato e
metterselo in tasca, -la ragazza fece l' atto, - non mi pare una bella
che uno si merita il danno che l' ha colpito. -sta bene!:
le pareva star bene, quando la fortuna l' apparecchiò nuova tristizia. idem, dee
per moglie prendere non dovesse, se l' anello, che nel dito portava, non
la guerra? / sta ben: l' accetto io solo. foscolo, iv-301:
osavan dire: gli sta bene; ma l' avevano scritto in viso. giusti,
in viso. giusti, i-141: l' intuonare canzoni all'italia non sta bene
felice, la vaga bramosìa dell'ignoto, l' accorgersi che non si sta bene,
figli lontani. cassola, 2-92: l' aria era raffrescata, ma la luce del
dite che va bene il vendemmiare prima che l' uva giunga alla perfezione. nievo,
/ ben venga primavera / che vuol l' uom s'innamori. g. m.
di farla (mettendoci tutta la volontà e l' impegno). cfr. guardare.
udendo ciò, avendo maggior voglia che l' altra di provare... disse:
rigorosi effetti alle cagioni proporzionali, secondo l' opinion loro [dei cartesiani],
a tempo a discorrere quando sarà venuta l' usanza che non si muoia. pirandello
necessità abbia prima ben bene stabilito, l' insensibil ricrescimento delle stelle dependere, come da
: fatelo correr su e giù per l' aia, / frugandolo ben ben dietro alle
lo mandò dentro. barilli, 6-107: l' apparecchio vien chiuso ben ben e,
il serpente riuscì più volte a ghermire l' avversario, ma quando gli si era
eroi. foscolo, 1-368: l' epiro fu posseduto a que'tempi da ben
i tribuni. peregrini, xxiv-190: l' eccellenza e 'l convenevole fruttano sì bene
e costituisce il fine a cui aspira l' individuo per attuarsi compiutamente).
bene apprende, / nel qual si queti l' animo, e disira. idem,
sogliar di giove giacer due dogli, l' uno pien di bene e l'altro di
dogli, l'uno pien di bene e l' altro di male? che dirai,
20-14: di che interviene, che l' anima, che volontariamente prima si caccia
n-iii-578: stanno in perpetua contesa de l' origine del mondo, de la natura di
, de la natura di demoni, de l' idee, de'numeri, de l'
l'idee, de'numeri, de l' uno e del bene, del passaggio de
uno e del bene, del passaggio de l' animo in vari corpi e del suo
e dell'ingiusto, mettevano in dubbio l' autorità delle leggi e delle regole,
società fra ciò che è bene per l' uomo e ciò che dagli altri gli vien
, conv., iv-xn-15: così l' anima nostra, incontanente che nel nuovo
solo esso a sé piace, / fece l' uom buono a bene, e questo
, ampio e fecondo, / misero è l' uom più che una bestia sciocca,
gaudio del paradiso è de due qualità: l' uno, el quale procede da vedere
intelletto: dio, la conoscenza e l' amore di dio, la salvezza eterna.
del passo dantesco: il senno, l' intelligenza, il discernimento. dante,
, 4-137: io vo'saper se l' uom può sodisfarvi / ai voti manchi
sacchetti, 155-21: maestro gabbadeo, udito l' amico suo, gli disse: -io
mio bene, e quello che sarebbe l' onor mio. idem, 194-25:
però con la sua veste nuziale / l' anima in cielo a dio si rimarita,
dì che il santo messo aperse l' ale, / per la sua carità tanto
insieme per bene publico e utile particolare l' uno dell'altro. sassetti, 269:
grandissimi beni al regno; egli riordinò l' amministrazione della giustizia, tolse gli abusi
sono quivi [gl'ignavi], son l' anime di coloro che non feciono male
: mestiere certamente il più degno che l' uomo possa esercitare; ma che pur troppo
meriti nome di benefizio... l' uomo interessato fa del bene per traffico
; il superbo, per boria; l' ipocrita, per trarre altri in inganno.
i-923: farinata a ben fare pose l' ingegno; pure è nell'arca di fuoco
37: par a queste balorde, come l' hanno / detto di fare a fin
bene una / cosa, aver soddisfatto l' oste. tasso, 8-3: scendi tra
mi domandava scusa di aver accettato lui l' incarico di apportarmi una simile missiva.
incarico di apportarmi una simile missiva. l' aveva fatto a fin di bene;
a fin di bene; era meglio l' avesse lui che un altro. 6
aiutare con orazioni e con altro bene l' anima sua, se forse per alcun peccato
avete avute, e perché, per l' ordinario, siate in tutti li nostri beni
idem, purg., 10-89: l' altrui bene / a te che fia,
fa male altrui ch'a colui che l' à in sé e che è invidioso del
egidio romano volgar., iii-9-105: se l' uomo s'attrista del bene altrui,
malizia e della fortuna si conduca a bene l' uom sapiente di pratica. rolli,
, amor lasciate: / sofferto io l' ho abbastanza: / è pien di stravaganza
momento va. goldoni, ii-635: l' intenzione del cielo è che tutti abbiano del
xiii-26: oh inaspettata / immensa gioia! l' ot tener tal sposo /
. cicognani, 1-183: o l' amore della mamma in che altro
2-72: ed io, che già l' avea sul calendario, / gli voglio in
de roberto, 753: -la mamma l' avrebbe maritata... era la sua
per questo avrebbe caro di saper chiaramente l' animo suo, perché in tutti i
suo, perché in tutti i casi l' avrà per bene. -piacere amoroso
temendo né pioggia né vento, aspettò l' ora solita di andare al suo caro bene
pietade / a varie parti in un tempo l' affretta: / questa a l'appoggio
tempo l'affretta: / questa a l' appoggio del suo ben che cade; /
un vecchio canto. e non l' udrai, mio bene! / e sembra
176-4: ancor gli dica un'altra de l' ostello: / 'se madonna volesse far
, ecc. (e s'intende che l' uso si estende anche al sing.
da s. c., 2-2-3: l' arte e lo studio confermano ed accrescono
sforzaronsi di trovare che cosa faccia beato l' uomo. ariosto, 329: mi
li beni del mondo, ma che non l' hanno mai potuto vedere. cornaro,
vedere. cornaro, 102: con l' intelletto e la ragione nasce ogni uomo
corpo, diciamo quegli del l' anima essere infra tutti principalissimi e avere il
le lettere siano annesse a tutto l' umano sapere come le forme alla ma
avvidi che, se diffìcile è l' acquistarle, difficilissimo è il farle fruttare utilmente
leopardi, 965: perocché nel modo che l' uccello quanto alla vispezza e alla mobilità
in queste che in quella; forse l' uomo avrebbe cagione di portare la vita pazientemente
commessi alla fortuna, / per che l' umana gente si rabbuffa. idem, inf
nulla possedea. boccaccio, iii-6-1: l' alta ministra del mondo fortuna, / con
corpo dà natura, / i terzi l' alma nostra in sé raccoglie. machiavelli,
... concesse generalmente per tutto l' imperio che potessero acquistare beni stabili,
, intendo / son la gloria e l' onor; diletti e beni / mero desio
e fossero puniti ed esiliati. leone l' inconoclasta costrinse gli ebrei al battesimo.
uomo sicuro di sé, che ha l' aria di un amministratore di beni rustici
guerra era agiatezza. pratolini, 2-531: l' amministratore, che alla morte della vecchia
: quante ne disse e pianse, l' ometto: fatiche sprecate, farina andata
bene in meglio sì subitamente, / che l' atto suo per tempo non si sporge
venire, se per tale modo truova l' amante degno. s. bernardino da siena
mia in pegno. -è tristo pegno: l' ebreo non vi dà sopra dinari.
gli uomini da bene vogliono prima che tutte l' altre cose il bene della patria loro
sporcare? ». pea, 7-402: l' abitudine in lei di mentire,
l' orgoglio di passare da ragazza per bene,
privo di ciò che si esprime con l' infinito (con valore complimentoso: non
, iv-64: il lavoro sul parini l' ho tirato fino in fondo; ma dell'
si dee pigliare in bene, e l' amore in male. -fare, partorire
cattaneo, iii-1-210: propagavasi nell'isola l' ordine benedettino, e i giudici gli
monumenti più singolari dell'italia meridionale: l' abbazia benedettina della trinità, che resta un
fuori di venosa. piovene, 5-381: l' ordine virgiliano, cui appartengono i monaci
, di cui ha la regola e l' ordinamento gerarchico. 2. agg
. sarpi, viii-25: fa conto l' abate tritemio che li monasteri de'monachi
nei prati. de roberto, 61: l' acrimonia del benedettino, il suo dolore
.. si sfogarono... con l' esercizio quotidiano d'una censura acerba e
un peccato che se ne va con l' acqua benedetta. ariosto, 37-64: indi
. ochino, 261: si bagnano con l' acqua benedetta; dove i veri santi
, 15-i-176: entrarono in chiesa, l' una dalla prima porta e l'altra dall'
chiesa, l'una dalla prima porta e l' altra dall'ultima ed a punto alla
insieme. bruno, 3-870: da sopra l' asino stese le mani alle tende,
che hanno influsso dalle dette sephiroth, da l' asino archetipo, per mezzo de l'
l'asino archetipo, per mezzo de l' asino naturale e profetico, doveano esser
i lor adusti cappellani / frangere a gara l' ostia benedetta. panzini, iiì-285:
credere che in quella chiesa dante offrisse l' acqua benedetta alla bella dama. moretti
/ dorata a capo del letto / l' ulivo ch'è benedetto, / l'ulivo
/ l'ulivo ch'è benedetto, / l' ulivo che benedice. 2. beato
.). lacopone, 13-29: l' avarizia ne è deietta e vietate se
par., 12-2: sì tosto come l' ultima parola / la benedetta fiamma per
ma però che mi manca a fornir l' opra / alquanto delle fila benedette /
gli parea ch'un feroce serpente / l' avea assalito, e chiamar macometto; /
chiamava iesù benedetto, / e liberato l' avea finalmente. lorenzo de'medici,
117: benedetto iddio, benedetto l' angelo di pace che egli si scelse
, appena ebbe creato la mosca, l' esattore delle tasse e il principiante di violino
felicità del genere umano, volle creare anche l' uomo- colla. pascoli, 6:
oh venturose e care e benedette / l' antiche età, che a morte / per
sperare, aethiopem lavamus, cioè pestiamo l' acqua nel mortaio. tassoni, 262:
prese. note al malmantile, 1-156: l' epiteto benedetto, in tali occasioni,
uomo! fogazzaro, 5-95: egli guarda l' orologio
discesero quelle benedette scale, forse per l' ultima volta. d'annunzio, iv-1-505:
a traccheggiare, a menare il can per l' aia. palazzeschi, 3-167: si
g. villani, 12-109: l' amor nostro e degli altri della casa
72: nella mano sua benedicente / l' anello brillava lontano. viani, 19-425
con lo storace delle lodi e con l' incenso della benedicenza. salvini, 30-1-126
le nostre vivande, voi tinframmesso fra l' una vivanda e l'altra. in somma
voi tinframmesso fra l'una vivanda e l' altra. in somma, voi ogni
allora lo profeta balaam guardò e vide l' angelo. e l'angelo parlò: -che
guardò e vide l'angelo. e l' angelo parlò: -che è ciò, che
di colui, benedicendo disse: ecco l' odore del figliuolo mio, siccome l'
l'odore del figliuolo mio, siccome l' odore del campo pieno, il quale benedisse
, avendo soddisfatto ciascuno de'bisogni de l' anime nostre, e benedetto l'ulivo e
bisogni de l'anime nostre, e benedetto l' ulivo e dato e mandato a ciascuno
in difension de la tua vita / l' arcangelo michel dal sommo polo: /
la veste d'esaù così essi sotto l' innocenzia e santità di cristo, figliuolo di
diciotto anni, innanzi che tu sapessi l' ave maria. tasso, n-15:
benedisse. bruno, 3-870: da sopra l' asino stese le mani alle tende,
benedico il loco, e 'l tempo e l' ora, / che sì alto mi-
: non ostante i vascelli da guerra l' ammiragliato, il presidio, le fortificazioni,
alfieri, xiii-77: è ver, che l' onorate piaghe, qual'io ti mostro
il primo / degli augelli susurro, e l' aura fresca, / e le ridenti
paziente, e c'è sempre da benedire l' amicizia che abbiamo avuto fra noi,
che abbiamo avuto fra noi, ma l' hai pur capita? 4.
a dire a ser ciappelletto, gli fece l' assoluzione e diedegli la sua benedizione,
le persone si sono immaginate d'avere l' indulgenzia e di colpa e pena per
la man sovra i campioni / de l' amica assemblea tutto cortese / trinciava certe
rotolò... una sigaretta, l' accese e cominciò a soffiar giù dal
chiaro, che faceva venir in mente l' incenso della benedizione, tanto sapeva di buono
un'udienza; sia solennemente a tutto l' orbe cattolico: benedictio urbi et orbi)
riposo. bruno, 3-871: da sopra l' asino stese le mani alle tende,
hanno influsso dalle dette sephiroth, da l' asino archetipo, per mezzo de l'asino
da l'asino archetipo, per mezzo de l' asino naturale e profetico, doveano esser
si tirerà sopra la benedizione di tutta l' emilia. foscolo, iv-462: le
luce dell'aurora o del tramonto, e l' acqua che cade pare una benedizione di
3-162: pregò umilmente la badessa e l' altre più antiche, che dovessero ricevere da
[la lettera] la fanciulla ben educata l' abbia consegnata al padre. palazzeschi
tasso, 2-2-174: così né l' inchinarsi, né l'assorgere, né
2-2-174: così né l'inchinarsi, né l' assorgere, né l'adorare,
, né l'assorgere, né l' adorare, son sempre argomento d'opinione benefattiva
congiunti e benifattori, e poi per tutte l' anime viventi e non viventi. dante
, null'altro guiderdone attendesse, che l' operar degnamente d'un animo nobile e
, che all'età di dieci anni l' aveva tratta di una somma povertà ed
una somma povertà ed abbiettezza, e l' aveva per lo spazio di dieci altri anni
faceva il lenzetta con aria di benefattore. l' altro giocatore masticava amaro.
di mutare fortuna. castiglione, 490: l' acquistar dai populi l'amore e l'
, 490: l'acquistar dai populi l' amore e l'autorità... si
l'acquistar dai populi l'amore e l' autorità... si fa col beneficare
alta, e vera maniera, tra tutte l' altre di benificare questo idioma. segneri
credeva nei vari personaggi che avevano beneficato l' umanità. i loro ritratti e i loro
per la forma benificare, cfr. l' etimo di benevolenza. beneficativo, agg
, dond'elli è debitore, ma per l' affezione ch'elli vede nel benefattore verso
son buona gente? tommaseo, ii-272: l' ingratitudine dei beneficati non vi faccia pentito
, nemico dichiarato: a molti vili l' obbligo della gratitudine pone come una specie
, laonde maggiore il beneficio, maggiore l' odio verso il benefattore. beneficatóre
solo in parte) intesa a promuovere l' assistenza verso i bisognosi; carità verso
a quelle dei comitati di beneficenza e per l' assistenza dei profughi. e. cecchi
e. cecchi, 6-150: raccoglievano l' obolo per la beneficienza natalizia. bartolini,
delle signore che fanno della beneficenza attraverso l' istituto di san crisostomo. alvaro,
e rifl. (benefìcio; con l' aus. avere). trarre beneficio,
piccolo cordoglio, che la parte, posta l' altr'ieri da tutto il collegio di
peggiore, alla terza tutto il mondo l' ha giudicato un vero mortorio; tanto
giudicato un vero mortorio; tanto che l' impresa, avendo voluto sostenerlo e darlo per
/ benefiziata uno spedai fallito. / l' altra era a lettre d'or, ma
che tu ci hai un obbligo per l' utile che di noi cavi. pallavicino,
da lei altamente beneficiato, la coscienza l' obbligava di confessare [ecc.].
. dir. erede beneficiato: chi riceve l' eredità col beneficio d'inventario.
e principale effetto è quello, che l' erede beneficiato non possa per li debiti o
samminiato, i-337: aristotele disse che l' uomo magnanimo si debba ricordare del beneficio
bartoli, 40-ii-15: inestimabile beneficio era l' averci iddio eletti a servirlo in religione
i-76: del benefizio il peso odia l' ingrato / nel suo bene- fattor.
. de amicis, i-793: proruppe l' ammirazione e la gratitudine per quella creatura
don alfio » gli disse in un orecchio l' uomo che lo aveva agguantato, «
e per beni- volenza di lunga consuetudine l' amistà è confermata e fatta grande
il testamento appresso di me, tra l' altre mie scritture, a beneficio di chiunque
uomini. guiducci, i-270: essendo l' umana beltà quasi una piccola colonia della
, ch'io già godeva e per l' intercessione vostra e pel beneficio del governo.
, né senza beneficio della patria, l' andarle raccogliendo e pubblicando. giusti,
più né il benefizio dei farmachi, né l' urto delle percosse, né il
giustifica quasi come mezzi necessari a stimolare l' attività dell'individuo cooperante inconscio a beneficio
società democratica com'è la nostra, l' artefice di prosa o di verso deve rinunziare
in concistoro. -benefici residenziali: con l' obbligo della residenza. -benefici temporali o
di denari gli vide, che parimente l' uman sangue, anzi il cristiano, e
bastanza. beicari, 1-68: e l' altro fu un prete secolare, che
fosse, io senza dubio lo saprei per l' ufficio che ho. aretino, ii-109
fu diviso, e alli titoli applicata l' entrata sua chiamata « beneficio ».
. targioni pozzetti, 12-11-166: conferiva l' abate di detto monastero otto benefizi,
per la protezione di vostra eccellenza ottenni l' anno passato. pananti, i-4:
legge. cattaneo, ii-1-38: [l' ordinanza] infrangeva la costituzione; contestando
al governo il braccio dei tribunali per l' esecuzione delle leggi. gramsci, 215
ciaschedun dal pubblico notario, / se fia l' eredità d'emolumento, / torla col
non essere tenuto ne'debiti ereditari oltre l' ammontare dell'attivo, quale risulta da
[il curato] attendesse a dire l' ore e gli altri beneficii.
9. beneficio (del corpo): l' evacuazione. redi, viii-119: quanto
. michele carducci al loro popolo, l' hanno nel porgersi benefici e benevoli ai
, iamblico e simplicio, che tutte l' influenze celesti sono buone e salutari,
trionfi avvezza. cattaneo, i-1-386: l' effetto salutare, benefico del romanzo risulta
tommaseo, i-82: scenderà benefica / l' ultima tua preghiera / in me, siccome
ha altro grado sopra di sé, l' elemento del brutto continua l'opera sua di
sé, l'elemento del brutto continua l' opera sua di benefica titillazione. slataper
famiglia. b. croce, iii-22-103: l' abolizione degli ordini religiosi aveva rispettati [
e per le più recenti manifestazioni verso l' italia e la libertà. barilli,
molto bene merito di tutto l' ordine chiericale, poiché tanti pontefici con
ii-218: sommamente aborrendo la crudeltà e l' ingratitudine romana usata verso quelle nazioni che
con le vite loro a così sublime grandezza l' avevano esaltato. d. bartoli,
in varie città, fecero molto ben l' interesse del benemerito sudetto comico, e ricolmarono
a una legge di natura e di previdenza l' istinto perverso e snaturato dell'orgoglio umano
perfino usurpare alla veneranda accademia della cresca l' officio di dichiararmi benemerito e giubilato.
questi giovani serii non appartenne di certo l' a., che perdette tutti i
: la benemerita, così è chiamata l' arma dei reali carabinieri, un po'sul
per celia, per le benemerenze acquistate con l' opera sua. bocchelli, 2-327:
tra due concezioni, una vacua e l' altra servile:... una fantasima
, quale essa si sia, ella [l' anima] è cosa divina, sì
ferme, fino che egli avesse condotto l' opera sua a perfezione. a. f
fu di mestieri che i vascelli si appartassero l' uno dall'altro per non urtarsi,
progressivi sotto i padroni attuali, ma l' unità nazionale, di libertà, di
nelle cose gravissime, è legale sentir l' accusatore e condannare alle forche l'accusato,
legale sentir l'accusatore e condannare alle forche l' accusato, senz'altra formalità che il
boia. de roberto, 256: senza l' approvazione, il beneplacito, la benedizione
inverto, senza alcun tuo beneplacito, l' esuberanza d'oro, onde s'intèsse
felice, la vaga bramosìa dell'ignoto, l' accorgersi che non si sta bene,
del vero e del buono, ossia l' avvertenza che il fine dell'organo, la
, la conservazione del nostro benessere, l' allontanamento del nostro danno è stato conseguito
vai meglio compendiare in trenta secondi tutta l' ebbrezza che la vita può dare,
, 2-128: guglielmo aspirò a lungo l' aria fresca, odorosa: un senso di
i figliuoli de'benestanti, occorre che l' educazione miri più che non ha fatto
cittadina, aveva disprezzato fino da fanciullo l' origine del proprio benessere ritenendolo vile.
stata sposa, il libro dei conti l' ho tenuto; e anzi, per mia
. crescenzi volgar., 6-16: l' altra spezie [di basilico] s'
aperta mente, fa [l' oratore] l'animo dell'uditore benvolente a
mente, fa [l'oratore] l' animo dell'uditore benvolente a lui
guerre compagni o contrari, prigioniero l' uno dell'altro, sbattuti dalla for
studio e per benivolenza di lunga consuetudine l' amistà è confermata e fatta grande. idem
tua benvoglienza, / non vo'che l' ami sol per lo disdutto / né
corre, / questa benivolenzia, che l' onore: / altri la dà, altri
desiderava. ariosto, 36-27: de l' una egli e de l'altra il
36-27: de l'una egli e de l' altra il ben vorrebbe, / ch'
incontro / sien questi amori: è l' un fiamma e furore, / l'
l'un fiamma e furore, / l' altro benivolenza più ch'amore. castiglione,
il pontefice, o ridestandosi in lui l' antica benevolenza verso cesare o parendogli che
, 65: e'bisogna intenderlo [l' amore] per quella benivolenza che è
movimento, cioè per lo molto piacere l' una persona all'altra. flaminio,
. vasari, iii-590: e fu tanto l' amore e benivolenza reciproca fra questi,
ne la benevoglienza de i cortigiani tutte l' altre cose paiono esser contenute. sarpi,
marchi, 1083: la benevolenza è l' olio che unge la ruota della fortuna
; incline a vedere in ogni cosa l' aspetto positivo. -anche al figur.
quale apertamente e in poche parole fa l' uditore benivolo o docile o intento.
pregare son disposta, per ciò che né l' un mi varrebbe né l'altro voglio
che né l'un mi varrebbe né l' altro voglio che mi vaglia; e oltre
il medina nel luogo allegato e nega l' assunto degl'astrologi per conto delle stelle
d'ogni intorno il cinsero folti e porsero l' udito benevolo. lambruschini, 1-219:
per discemere la giustizia dalla passione; l' autorità benevola (mentre pure è severa
seguita, imbronciandoti un poco nel riferire l' intento del libro, tanto per decretare
prende delle arie di benevolo compatimento verso l' artista primitivo! palazzeschi, i-526:
per le benemerenze dell'uomo pubblico, l' oblio dei falli dell'uomo privato.
che io ne cavavo, che era per l' un dieci o più, ancora mi
buono darà esemplo al gattivo, per l' onore che agli àrà del suo benfare,
in fiamme. si rifletteva fin dentro l' acqua del bacchigliene, e su tutte le
è il palco- scenico che per rendere l' effetto più al naturale è in fiamme
strane dimore. palazzeschi, 3-27: dopo l' ultima bomba, eseguito il programma e
, il suo scrittore prediletto: vi fu l' età del petrarca, del metastasio,
del metastasio, del tasso: oggi è l' età di dante. collodi, 657
ch'era ora alla marina volto / dove l' acqua di tevero s'insala, /
9-165: non cacciasti la maddalena, non l' adultera,... non il
subitamente riconobbe lui esser colui che benignamente l' avea ricevuto e familiarmente accompagnato e fedelmente
non si crederebbero. bruno, 3-1062: l' infinita aspi- razion... mostrata
divina volontate; / non a guisa che l' omo a tom sobranza, / ma
: o, diceva, bellor de l' universo, / ben meritata ho vostra beninanza
la mia benignità verso te non avea meritato l' oltraggio e la vergogna la quale nelle
a chi ascolta. guicciardini, v-3: l' imo [dei re fatti prigionieri]
esser allegato per esempio della benignità, l' altro per esempio della acerbità del vincitore
: la clemenza è virtù per la quale l' animo, concitato ne l'odio,
la quale l'animo, concitato ne l' odio, da l'altrui benignità è ritenuto
, concitato ne l'odio, da l' altrui benignità è ritenuto. bruno,
guerre, le quali con troppo dure distrazioni l' incominciano ad occupare, abbi con benignità
parlare dell'italia, trasandavano nello scrivere l' esatta correzione, non curandosi di aggiugnere
: avere un braccio al collo dispone l' animo a una benignità fuori dell'ordinaria
scosse e dagli intoni, un bambino che l' ambizione paterna può far credere che
, di voce e di mano adoraranno l' oriente; dal cui dorato balco,
muggiranno. marotta, 2-55: [l' isola aveva perduto] perfino la benignità
, 7 (22): li vecchi l' insegnaro: -ragunerai il popolo tuo
e benigno / che visitando vai per l' aere perso / noi che tignemmo
in che si liqua / sempre l' amor che drittamente spira, / come cupi
., 75: rèndece il giorno e l' alba rinovella, / ch'io
benignissimo, dicendo: « ecco l' agnello di dio; il qual lieva li
riceverò da lei el favore come se ottenuto l' avessi, certo del benigno animo
piove virtù ch'informa e stampa / l' aria d'impression maligne e felle
maligne e felle. bruno, 3-918: l' asino umile e suppli cante
/ soavissima e benigna, / per l' aria nubilosa o ver serena / dei vari
dei vari avvenimenti / volando, a l' alme s'offerisce. campanella, i-366
fastidiosi. f. negri, 153: l' istesso popolo, anzi di tutta la
, / se quando posso, io l' accocco a costoro. metastasio, i-61
lo faccia. giusti, 2-36: se l' aere fremente / raggio dirada di benigna
agitato petto. carducci, i-36: l' alighieri è benignissimo ai rimatori di bologna
par., 12-57: dentro vi nacque l' amoroso drudo / della fede cristiana,
fatto è stato poco, / incolpa l' ignoranzia nostra e il loco.
quelle di cui nel dialogo si discorre: l' impresa, dico, di raccogliere me
di raccogliere me e le mie fortune e l' opere, se non m'è lecito
di coloro c'hanno il giudicio o l' appetito corrotto. boccalini, ii-70: nelle
interrotti, con la medesima liberalità donava l' intiero premio dell'immortalità. lambruschini,
mai al cimento di difendere se medesima, l' autorità dell'istitutore potrà conservarsi intatta e
iii-1-216: pisa cercò rallentare coll'oro l' impeto dei nuovi nemici, e si amicava
, / e dal sole di maggio a l' universo / il sorriso di dio benigno
/ umido il cielo, ed a l' uman lavoro / saluta il sol, benigno
trionfale. de amicis, i-631: l' oceano mi parve più solitario e più
prima; ma benigno sempre, come non l' avevo visto ancora, e d'una
il lido benigno. papini, 20-575: l' aria netta e benigna par che sia
, benignissima a quella costiera di tutte l' altre amenità, gli ha dinegato tacque dolci
3. agg. (ma meglio l' uso staccato ben inteso). inteso
vero dunque per san paolo e per l' esperienza di dante, che gli oratori benissimamente
(per nascita, per educazione, per l' ambiente in cui è cresciuto)
, che con pena e doglia / l' altrui man veste, e la sua scorza
seguace sempre del merito / lode che inclina l' alme ben nate / libera e vigile
di virtù. cesarotti, ii-310: se l' epopea non vi magnifica col linguaggio sempre
o bennato! e paventi? o con l' imbelle / turba vaneggi? deh!
bontà della sostanza, io avrei ceduto l' educazione a lui. pascoli, 1476:
educazione a lui. pascoli, 1476: l' uom per bravo che sia, bennato
bindoli; / le terze parti, l' imbroglion le recita. d'annunzio, v-1-158
. leonardo, 1-254: quando l' opera supera il giudizio, questo è
condizioni fortunate e fortuite della vita tolsero l' occasione di pensar male. deledda,
disputavamo quasi mai. idem, 1-7: l' odio non cape in cor di
laba, che non sia prima passata sotto l' esame di... molte..
leggi può bensì la forza delle ragioni e l' onore delle opinioni. manzoni,
. angiolina poi diceva bensì che l' aveva conosciuta in quei giorni, ma tradì
i-1-26: le due forme di conoscenza, l' estetica e l'intellettiva o concettuale,
due forme di conoscenza, l'estetica e l' intellettiva o concettuale, sono bensì diverse
che quantunque siano d'altra terminazione avente l' accento nella penultima, pur anche l'hanno
avente l'accento nella penultima, pur anche l' hanno intera con l'ultima accentata.
, pur anche l'hanno intera con l' ultima accentata. f. f. frugoni
fermata neutralità. foscolo, vii-102: [l' eloquenza]... esercita l'
l'eloquenza]... esercita l' intelletto non per mezzo dei sensi come la
senza tremito; / ben sì moltiplicate l' allegrezza, / perocché dio manderà sopra a
, se pur qui contra avremo / l' arme d'egitto, o d'altro stuol
arrivati... a quell'osteria, l' amico propose subito la merenda, e
il timor, che inspira altrui / l' abborrito sovran, prova in se stesso
per la sua salute; e ben tosto l' udiamo lamentarsi di quella miseranda infermità che
morte. carducci, i-310: ma l' ordine feudale... senza centro
dileguò per noi. papini, 8-188: l' ultimo giorno fu come un inferno di
, 1-176: bentosto, delusa l' aspettativa suscitata da quel tono, le
alla donna che la seguente mattina l' attendesse a desinare. la donna,
savia e avveduta, lietamente rispose che questa l' era somma grazia sopra ogni altra
pulci, 25-201: poi che l' ebbe da presso veduto, / perché
ed alardo / e domandò se l' avean cognosciuto. boiardo, 1-10-18: «
di cuore, dandoti d'un benvenuto ne l' anima, ti leva la veste
re conoscenti. pirandello, 6-740: l' eccell. mo monsignor vivaldi, benviso
classe,... per seguir l' invito di un giovane ambizioso avvocato,
: il padre giam maria l' aveva preso a ben volere perché era lesto
v-74: quel giovanotto, mi disse l' oste, è benvoluto da tutto il
-trasposizione benzidinica: reazione particolare per cui l' idrazobenzene (ottenuto dal nitrobenzolo trattato con
seta ed i guanti, perché sciolto l' untume, indi svanisce senza lasciare odore spiacervole
nel polverone. cassola, 2-409: dietro l' uscio c'erano due latte di benzina
, nell'industria alimentare (per evitare l' alterazione dei prodotti) e farmaceutica (
: in questa maniera medesima si farà l' uva odorata, componendogli intorno o musco
voi qualche profumo, / che vinca l' ambra, il muschio, e 'l belzuino
fatti era aperta. si vedeva in fondo l' altare illuminato di fiammelle tremolanti, come
, come una costellazione. usciva fuori l' aroma dell'incenso e del belzuino,
fuma, il benzoino? * « l' aglio * rispose sarcofago « fumo l'aglio
« l'aglio * rispose sarcofago « fumo l' aglio, carina *. 2
* (ma gli arabi chiamavano giava l' isola di sumatra), secondo la
che scacerni aveva invitati per tenersi buona l' autorità imperante..., facevan onore
doveva essere la più ingegnosa di tutte l' altre nazioni di grecia; ma produsse uomini
: vale, cioè, a restaurare l' altezza naturale di una nota, che
la scola dei moderni medici che l' acuta spina di dioscoride, la
composta da qualche meticcio delle colonie che l' italia allora teneva in abissinia e intorno a
tardo berbix -icis (docum. nel- l' viii sec.), dal lat.
babbi poi non si iacopone, 3-71: l' acqua che beio noceme, caio 'n
non faceva altro che sbraitare 8-35: segnano l' uno de'loro cavalli e beonsi il sangue
; e lo trarca, 135-79: ne l' isole famose di fortuna / due fonti
e sbavando. piranha; chi de l' una / bee, mor ridendo. boccaccio
scoiaio beesse questo bicsoldati, 204: l' uomo berciava. la folla, muta e
: le due bestie [il corvo e l' asino] -anche di animali.
vicenda, 310: dal frate l' ordene de ciò se avea da fare inteso
bebbe. pulci, 1-61: avviossi l' una berciando l'altra manzini, n-131:
, 1-61: avviossi l'una berciando l' altra manzini, n-131: si
. il quale come la ebbe beuta l' occhio pazzamente tinto d'azzurro e il soggolo
di cicognani, 1-60: « l' olio, ti piace? razza di topo
, strillo. sasso che versa l' acqua, chi ne attinge con vasi,
certi berci. 270: questo l' ho provato / più d'una volta anch'
finiate di ber quello, cominciate l' altro che si guasta. tali
dei è descritta per il bevere non per l' aver bevuto il e gli sculaccioni
, per il gustare non per aver gustato l' ambrosia, gettano dentro un bercio
servizievole affaccendarsi sulla gruccia le renderà l' omaggio dote nella messa, avendo
2-36: penso sul serio a scoprir l' arte di non più mangiare né bevere
g. raimondi, 4-47: l' acqua era fresca. bevve, ma la
lasciato un'arsura e un amaro che l' acqua non riuscì a togliere. silone,
. -bere a garganella: facendo scorrere l' acqua o il vino in bocca senza
guadiana, e bee della riviera, / l' audace matalista governava. caro, 7-1092
/ e quei che 'l nilo e che l' oronte beve. foscolo, 1-388:
volle bere uova. tassoni, 2-58: l' oste di castelfranco un gran pollaio /
s. c., 10-2-6: l' acqua chiarissima i pastori beono, quando de'
abondante essere sì abbiamo cognosciuto, che l' arti, che volgarmente gl'ignoranti esercitano,
povaretti. pulci, 25-48: ma l' anima avea già beuto il tòsco: /
e molti di loro per aventura né l' usavano né l'aprendevano giamai. castiglione,
loro per aventura né l'usavano né l' aprendevano giamai. castiglione, 540:
lodava, tanto più per gli occhi l' invisibile e amoroso veleno beveva. caro
beveva. caro, 1-1217: e l' infelice dido / che già fea dolce con
beva questo ferro / del suo signor l' invendicato sangue, / e questa man non
ii-34: tu le dirai ch'io l' amo; / che, per non ber
/ eccoti il petto inerme, ecco te l' offro anch'io. casti, 6-69
, 509: i fiori, / l' erbe, le piante con visibil gara /
/ tazza colà ne aspetta: ivi l' un l'altro / beremci il sangue;
tazza colà ne aspetta: ivi l'un l' altro / beremci il sangue; e
limpido piacere; / bevi dell'altro l' oblìo breve e mite, / e.
testa mozza / in cui fu tronca l' ira ghibellina, / bevere i fiori
razze / che hanno urlato morte con l' eco dei suoi pozzi, / che hanno
/ che viene in odio a chiunche intorno l' ode: / tanto ogni sua parola
: platone concedeva il rallegrarsi una volta l' anno beendo alquanto più largamente, che
anno beendo alquanto più largamente, che l' ordinario d'ogni dì. redi, 16-i-14
a ribocco / con liquor forti ubbriacò l' allocco. manzoni, pr. sp.
« da oggi in poi, mettete sempre l' acqua nel fiasco del vino! »
una contrarietà. collodi, 693: l' è stata più la paura che altro:
andrea, /... / chi l' avesse trovate nolle bea, / ch'ai
chi più beve manco beve: perché l' abuso del vino abbrevia la vita.
, fu forza comprarli per cento scudi l' uno, e beato a chi ne poteva
acqua che non bisognava, posti tra l' incudine e il martello, elessero più
a pescare senza rete e senza canna con l' amo. 5. per estens
ore o tre quando 11 sole se l' avrà bevuta. campanella, i-221: il
vapor bebbe. foscolo, xv-311: io l' ho letta [la tua lettera]
scritto sopra carta sottilissima che, bevendo l' inchiostro, fa trasparire in una pagina
né donde. / vanno. via via l' immensa ombra li beve. di giacomo
bevuto il tramonto muto e rosso che chiudeva l' isola.
le statue di marmo bianco avevano bevuto l' acqua delle piogge. pavese, 82:
delle piogge. pavese, 82: anche l' acqua del fiume ha bevuto le rive
, assaporare; attingere con gioia (l' aria pura, un profumo).
de'mortali, / onde pace ed oblio l' anima beve, / concedi ai desir
ardenti / beono, accesi d'amor, l' umor ch'è in loro. alfieri,
sarai stato e forse sarai a bevere l' aria libera dei campi, e chi sa
amore e di calma / beveremo ne l' aure colà! abba, 1-134: essa
, baciammo quel ferro freddo e bevvi l' alito suo. verga, 1-195: vorrei
deliziose ad un tavolino appartato, con l' acceso tramonto e i piani vaporosi del palatinato
a fronte,... bevendo l' aria pura de'boschi. de amicis,
con la quale si correva a ber l' aria aperta dei viali uscendo dall'affogatoio
tutto fino a inebriarti, abbandonato fra l' erba al silenzio *. deledda, iii-659
fiorellini seminati dal buon dio si bevevano l' azzurro di quel grande cielo di maggio
miei, mirate fiso / più de l' usato, anzi bevete il bene / e
. berchet, 326: beve intanto / l' ingordo orecchio il variato e dolce /
delle tibie. leopardi, ii-3: l' immenso francesismo che inonda i costumi e la
. slataper, 1-102: venite a bever l' alba sui monti! baldini, i-253
le posizioni. campanella, i-112: l' aretino con sua setta trista, /
è de'padri miei / la legge e l' awenir: a ree lusinghe nascere,
/ vivere a tempi rei, / ber l' inesausto affanno. -accettare rassegnatamente
degli maggiori, con certezza che tu l' abbia a bere. goldoni, v-464:
perdon vi chiedo. - (il vecchio l' ha bevuta). - (a
: a quei discorsi alcuni, sospettando l' esagerazione, alzavan le spalle, e
stati a bevere quelle fanfaluche, ma l' idea di volerle dire dai gradini della
i paperi / ne menano a ber l' oche. -darla a bere: darla
o dir cose non vere, con l' intento di farle credere agli altri.
/ pur un proverbio: è glie l' ha data a bere. lippi, 7-24
di darla a bere all'italia, l' italia la dava a bere a napoleone
iii, e poi napoleone iii e l' italia d'accordo la davano a bere
prima di diventare grulla, la signora l' ha data a bere a tutti per tanti
: persi. 12. sm. l' atto del bere; ciò che si beve
il bere assai e il godere e l' andar cantando attorno e sollazzando e il
2-66: quella del bere è pei falchi l' azione più segreta. 13.
. proverbi toscani, 1-284: bevi l' acqua come il bue, e il
: bevi del vino, e lascia andar l' acqua al mulino...:
idem, 1-321: quel che con l' acqua mischia e guasta il vino, /
; il primo era vin pretto, / l' altro senz'acqua, il terzo come
cibele. savioli, 741: l' arbore ond'arse in frigia / la berecinzia
bergamotta che avevano addosso davano alla comitiva l' aria di una radunata di frati lembrugi
anche perché i suoi frutti non raggiungono l' ottimo tutti insieme, bensì a scaglioni,
coglitura si prolunga perciò tre mesi. l' essenza è nello strato superficiale della buccia
arancio e di rose, che profumano l' alito per tutta la vita? valeri,
di quelle che stanno tutto il dì su l' uscio di sua casa ad incannare la
, e simili. trinci, 1-72: l' uva, chiamata verdea bianca, 0
g. villani, 12-120: l' altra setta, che non reggeva e
per riparo degli argini dei fiumi contro l' erosione delle acque. crescenzi volgar.
carenza di vitamina bi, contratta per l' abuso di riso brillato. bacchetti
siena. caro, i-305: prese dafni l' occasione di questo loco, e la
, condotto e fossetto che mena l' acqua nella gora dei mu
brégn 'canale di legno per far colare l' uva dalla bigoncia berìllio
divina, gli dei e ministri de l' altissimo son chiamati acqui, abissi,
nel cocchio d'oro folgorando ascese / l' eroe; nell'ombra lontanò tra un
, ma piena / di trilli come l' altra cinciallegra, / la mia, che
, / ma biondo, e celestino invece l' altra / cincia, come scalfitto in
in un berillo. borgese, 1-217: l' appennino era verde come il berillo.
lei più larga che lunga, davan l' idea di un pagliaio quand'è consumato a
nel seno erodio mortalmente punto, / l' altro con due berleffi ampli e potenti.
due occhi così spaventati come se appunto l' avesse veduto le coma di berlicche.
squadro da lontano, / che tu sarai l' onor delle berline. lippi, 2-15
s'adira e si vergogna di vedere là l' umana carne alla berlina per pochi soldi
scodinzolava e faceva bau bau, giunse per l' inghiarato a un peristilio. de roberto
gonfalonieri..., andava a prendere l' intendente. panzini, iii-220: venne
. gozzano, 423: oh, l' interminabile fila di berline, le berline di
berlingàccio, sm. giovedì grasso (l' ultimo giovedì di carnevale); la
153: berlingaccio. così chiamavano i fiorentini l' ultimo dì di carnevale. da '
vedute, quando vivea, e alquanto berlingare l' avessl udita, forse mi daresti leggermente
4 ciarlare a stomaco pieno e sotto l' azione del vino ': ed era
ciarlare e cinguettare allegramente... trae l' altissima origine: onde tutti quei che
origine: onde tutti quei che così l' osservano, berlingatori e berlinghieri s'appellano
, 2-244: tutti quei che così l' osservano [il berlingaccio], berlinga-
pondo / delle lor membra in su l' erboso piano, / e muovono concordi un
e forse qualche quattrino avea più che l' altro, comperò da un ciambellaio non so
osceno. aretino, 8-20: venne l' ultima, e l'ultimo: e ci
, 8-20: venne l'ultima, e l' ultimo: e ci fu molto da
tocco la mattina a desinare, ne l' anello della compagna; et egli rimaso
di quell'oche, o di quel- l' anitre, dette bernacle, o brante,
: di origine bretone. bernardo l' eremita (bernardo eremita), sm.
presente, non un convito nettareo de l' altitonante, per una maestà;..
antonomasia il suo nome. ma perché l' allegria del berni ha un'indole sua
è andata formando intorno ad antonio baldini l' idea che egli sia una sorta di allegro
in queste loro inezie alla berniesca dietro l' iniquo esempio del loro maestro berni.
dell'orlando innamorato. = l' imitazione della poesia di f. bemi (
:... gli scrittori naturali l' appropriano a certi tumori nelle piante, cagionati
la sicilia si schiantò dall'italia e l' affrica dalla spagna. nievo, 538
strade che aspettano. invece, non l' ho né meno più visto questo bernoccolo di
... da doversi considerare provvidenziale l' occasione di rifornirsi a parigi. baldini
* mantello con cappuccio '(con l' articolo, spagn. albornoz, docum
(e byrrus) in uso durante l' impero (secondo le glosse: « byrrus
, se ne fugìe e, correndo a l' ingiuso e cascandoli la berretta de capo
farò far subito, / com'era l' altra, e una roba onorevole. castiglione
portar berretta, finché almeno non sia l' omo giunto a dieceotto anni. bandello,
questi libri in vece di spada, l' altro la berretta, perché ne potrei
tassoni, 330: un cesare ne l' altro aver parea / la semplice camicia in
d. bartoli, 40-ii-191: diposto l' abito di letterato, si era messo in
. f. negri, 87: circa l' esercizio delle donne, esse attendono a
: uno sguardo da gufo, sotto l' ala d'una berretta calcata sulla fronte.
ben fatto: la faccia larga, l' occhio vivo e desto, la barba
: ch'e'son tanti civettoni / che l' han sopra la berretta; / vagheggiano
quadrata, con tre rialzi (secondo l' uso romano ed europeo) o quattro
d'autorità; riconoscere il merito e l' importanza di persone o cose o ragionamenti
quello fatto ognuno de barretta, hai da l' altro canto rendutoli il simigliante saluto,
io argomento quella sua passione smisurata per l' architettura, dal parlarmi spessissimo, e
1-34 (i-420): si crede che l' uomo non sappia chi egli si sia
capo alquanto chino e con lieto viso l' onor ricevuto gli rendeva. mauro, xxvi-
e pipistrelli. bracciolini, 1-12-3: l' oro ondeggiante in su l'eburnea fronte
, 1-12-3: l'oro ondeggiante in su l' eburnea fronte / non copre intero il
sbranallo, / se 'l conoscessi, se l' avessi visto. carena, 2-36:
« panni berrettini »); cfr. l' etimo di berretto. berrettino3 (anche
tutto e per tutto l' avvenimento del brutto. brutti fino i
. cecchi, 3-30: lo segue l' allenatore: un gigante con il berretto
visiera molle del berretto contro il naso, l' arancia in mano, bruciato dal freddo