iacopone, 14-53: cinque vizia ha ne l' alma, che de sopra aio contate
s. v.]: può anche l' uomo operoso essere colto d'accidia;
uomo operoso essere colto d'accidia; l' accidiosaggine si crogiola nel non voler nulla
gozzi, 3-3-404: vergognandosi la verità per l' onor suo, che la bugia potesse
aggravato, e stando all'orazione, l' accidia il sommerge [il monaco] nel
552: e certo, come che l' uomo sia il più del tempo acconcio
tranquillità. d'annunzio, iv-1-439: l' ora fluiva lenta e molle, quasi
sorta di blanda felicità che sempre mi dà l' abitare fra gente estremamente semplice e povera
pianeto è accidioso. e nota che l' accidia è cagione di molti peccati, però
molti peccati, però che sempre pensa l' accidioso ogni male, e, se puote
accigliata, torva, digrignando i denti con l' aspetto di una tigre. 2
vogliamo dire quello spazio che è fra l' uno e l'altro ciglio, fino
quello spazio che è fra l'uno e l' altro ciglio, fino a quella parte
, 64: poi ancora sì mi accingo l' armi, ed acconciandomi metteva la sinistra
per te più fia, / che l' arme accingerà per tua difesa, / o
s'accinga i o per lui cinga l' armi è vincitrice. 3.
gabriel s'accinse / veloce ad esseguir l' imposte cose. idem, 2-64:
avea che t'eri accinto / per iscacciar l' amico suo di sede. idem,
uomo prima di tutto esamina qual sia l' impresa a cui ti accingi, indi,
ambiva alla perfezione e ognuno era sempre l' ultimo cui mi accingevo.
sm. (ant. accigniménto). l' apparecchiarsi, l'accingersi. libro
. accigniménto). l'apparecchiarsi, l' accingersi. libro della cura delle febbri
di ben m'abbandona. meditazioni sopra l' albero della croce, 32: i piedi
in maggior cosa, poiché mi promettete l' amor vostro; che così accio,
sole acciò ch'aprisse / emulo a l' altro al picciol mondo il giorno, /
per far più fervide le occhiate, / l' oppon due vetri, acciò che 'l
fabbricare una nave, che scorra per l' aria, come se fosse sostenuta dall'
il che è necessario acciò possa seguire l' effetto desiderato. baretti, i-16:
italiani e procuriate con debito amore di cittadini l' incremento della patria. verga, i-28
volgar., 6-47: bisogno è che l' uomo cognosca la dignità degli uomini,
dante, conv., i-iv-ii: l' uomo buono dee la sua presenza dare
me, figliuolo a ciò che ti benedica l' anima mia, prima ch'io muoia
redentore. della casa, 623: l' uomo si dee vestire all'usanza che si
perciocché, poiché, giacché (con l' indicativo). novellino, 1 (
lastre. targioni tozzetti, 12-3-202: l' alabastro è bianco, o bianco venato
io avessi cessato dal suonare; forse l' aveva pigliata per una pausa: ché farle
c. e. gadda, 2-25: l' accesso al gran cortile è dato da
: la sieve ha il letto grande quanto l' amo, ma raramente è in piena
ancora a significare il grossolano, cioè l' acciottolato. idem, 462: intendiamo
balzò sull'acciottolato. pirandello, 7-133: l' acciottolato, qua gobbo là avvallato,
ripercorse, fiutandone bene il lastrico e l' acciottolato, il tratto già fatto due volte
due volte. pea, 1-68: l' acciottolato delle viuzze si fa giallo di fanghiglia
minuta del pranzo fu di pasta con l' acciugata e pesto d'aglio.
altro fine che la semplice civetteria; l' accivettare tira al cuore, alla borsa
, il mondo folleggia dinanzi al piccino, l' accivetta, 10 vuol compromettere..
tr. scaltrire, rendere avveduto attraverso l' esperienza (come gli uccelli, che,
che accivettare è transitivo, civettare intransitivo: l' uno significa, nel traslato, ammalizzire
fagiuoli, 3-7-89: perché [l' uccellino nidiace] non è di quegli
è di quegli accivettati, / posa l' incauto piè dove di pania / sono
attorno, come fanno quelli che non l' hanno mai più veduta. 2.
, 11-68: 11 corpo, sotto l' accivettato grembialino, si rivelava sodo,
. - anche rifl. lare l' acciottolato. sbarbaro, 1-38: il marino
: il marino... lustra l' acciottolato dei portici tozzi e bui. baldini
tozzi e bui. baldini, 4-62: l' acciottolato di grosse pietre mal connesse.
botti. acciottolatura, sf. l' acciottolare una strada; l'acciottolato.
sf. l'acciottolare una strada; l' acciottolato. acciottolio, sm.
che franassero. pascoli, 1232: l' assiduo fruscio della granata / e l'
l'assiduo fruscio della granata / e l' argentino acciottolìo dei bricchi. d'annunzio,
delle grida, delle risa, e l' acciottolìo dei piatti dei banchettanti. ojetti,
già si sentiva, dentro i catini, l' acciottolìo delle stoviglie. alvaro, 3-335
'(sparviero o falcone), che l' etimologia popolare faceva risalire ad accipio (
, iii-23-377: il satiro... l' acciuffa ben forte per le chiome.
pea, 1-12: lo rincorreva, l' acciuffava per i capegli lunghi, e gli
tagliandovi la strada: -un diecino per l' amor di dio. -la guardia che da
guardia che da tempo lo bracca sospettosa l' acciuffa. palazzeschi, 3-15: mia madre
. idem, 4-58: aspettatala una sera l' aveva acciuffata in malo modo e sbattuta
/ com'essi [i gabbiani] l' acqua ad acciuffare il cibo. calvino,
340: un giorno che il diavolo l' aveva acciuffato peggio del solito..
: pronti ad acciuffare dalla vita furbescamente l' infinita varietà delle sue battute. sinisgalli,
, i-153: e ricama le carte per l' acciuche. soderini, ii-245: vale
. soderini, ii-245: vale [l' origano] nei condimenti delle salse e
. come il suo fiore spicciolato sopra l' acciughe, accrescendo lor grazia e sapore,
in quanto che questa è stiacciata mentre l' acciuga è rotonda e di sapor più gentile
prima di arrivare;... l' acciuga è un pesce che ha più giudizio
. istupidire. viani, 19-485: l' esalazione acciucca. -avete mai provato a
acciucca. -avete mai provato a calciare l' uva nel tino? acciucca anche quello.
, i-736: perfino gli sposi, seduti l' uno accanto all'altro sur un sofà
altro sur un sofà di ferro, avevan l' aria acciucchita. dossi, 129:
che passò stamane / insegnandole esperta / l' arte dell'accivirsi di marito. note al
giubbilo acclamata. botta, 4-589: l' acclamarono capitano generale in luogo del toraldo.
o a'ritratti delle vezzose femmine, l' uno e l'altro parti di suo
ritratti delle vezzose femmine, l'uno e l' altro parti di suo pennello acclamatissimi da
, / più acclamata, / ei l' impara; e poi spedita / la ricanta
7-i-2-166: difettose ed ingrate risonavano al- l' orecchie de'vassalli affezionati, le trionfali e
per esprimere consenso. nelle assemblee deliberanti l' acclamazione talvolta sostituisce la votazione nell'approvazione
la replica di ringraziamento, che fa l' accademia al sig. card. palla-
nuovo (piante, animali, anche l' uomo). -anche rifl.:
è molto usato. tanto vacclimarsi, quanto l' accli matarsi furono tassati come
, 6-49: le proprie operazioni mentali l' america le compie, soprattutto, per
acclimazióne, sf. biol. l' assuefarsi degli esseri viventi a condizioni climatiche
dante, par., 1-109: ne l' ordine ch'io dico sono accline /
par., 1-109]: ne l' ordine ch'io dico sono accline [ecc
che acquista vicinità al centro, e l' acclive discostamento. lastri, 1-5-103:
è declive. d'annunzio, ii-426: l' isola acclive / è come una galèa
notare, che nel tempo che si formasse l' acclività... sarebbe necessario che
acclività... sarebbe necessario che l' acqua s'elevasse colla sua superficie.
scritto,... mi risponde l' acclusa, ch'io trasmetto a v.
come la ruota dell'arrotino quando egli l' accocca col tagliolo. 2.
« vuo'che 'l tocchi * / diceva l' un con l'altro « in sul groppone
'l tocchi * / diceva l'un con l' altro « in sul groppone? *
, / tal che mai più me l' accocca. machiavelli, 858: perché 'l
/ poi non abbiàn pensier che ce l' accocchi. ariosto, 28-72: come
guardia, che la moglier non ne l' accocchi, / se non giova tra duo
, / e stretta sì, che l' uno e l'altro tocchi? bandello,
stretta sì, che l'uno e l' altro tocchi? bandello, 4-22 (ii-768
la accoccheranno. dossi, 99: me l' hanno dunque accoccata?...
preso qualunque giovane più aitante in su l' omero, l'avrebbe fatto accoccolare. a
più aitante in su l'omero, l' avrebbe fatto accoccolare. a. alamanni,
perfino i gatti della cucina avean perduto l' antica salvatichezza e s'accoccolavano fra le
[ella] si accoccolava vicino a l' uscio, contro al sole, e si
accoccolato. accodaméntoy sm. l' accodare, l'accodarsi. accodare
accodaméntoy sm. l'accodare, l' accodarsi. accodare, tr.
). legare gli animali uno dietro l' altro, attaccando la cavezza di uno alla
bestie da soma, che seguitando in viaggio l' una l'altra, viene alla prima
soma, che seguitando in viaggio l'una l' altra, viene alla prima legata la
fanatico, o per uno che ha l' ambizioncella di farsi valere, accodandosi al nome
file come di uovaie di pesci, accodate l' una all'altra. soffici, 1-278
ripetendo i tempi preteriti; ma dopo l' amichevoli accoglienze,... domandò chi
dee., 2-6 (186): l' accoglienze oneste e liete furo iterate tre
, 6-1 io: costei, che de l' amor la sete, / onde l'
l'amor la sete, / onde l' infermo core è sempre ardente, / spegner
è sempre ardente, / spegner ne l' accoglienze oneste e liete / credeva e riposar
/ la destra e 'l volto a l' accoglienza amica. zito, iii-381:
. zito, iii-381: ecco falso l' amor, la fede infida; / terminan
amor, la fede infida; / terminan l' accoglienze in tradimenti. c. dati
: te 'l serba illeso affinché così l' accoglienza, la quale da te poi riceve
venne a fare una visita, ma l' accoglienza fredda che gli feci, m'
sp., 2 (31): l' accoglienza fredda e impicciata di don abbondio
, 376: una amica accoglienza tolse l' amaro al pane dell'èsule. panzini,
ii-320: egli rimuginava ancora in mente l' accoglienza fredda del suo compare. deledda
avrebbe trovato del medesimo umore inalterabile: l' uscio sul muro, una sassaiola, come
acco'lo. petrarca, 238-11: l' altre maggior di tempo o di fortuna
il duca il vide, lietamente andandogli incontro l' accolse. ariosto, 20-67: guidon
trovato un sì stretto parente, / quivi l' accolse con la faccia mesta, /
qui il greco augusto in sua magion l' accolse. preti, iii-175: dite
... / e a sé l' accolse il genitor saturnio. parini,
/ dicea, la tomba, anzi che l' empio letto / del tiranno m'accoglia
ed inchinando / mostra che per signor l' accolga e chiami. idem, i-1424:
miserissimo si può dire colui che seco l' accoglie in compagnia [la gelosia]
, i-2-3: ben de'lieta godersi / l' aura, che accolse i suoi celesti
che accolse i suoi celesti versi! / l' aura i bei versi accolse,
lieta e la delizia ricca, / l' accarezza colei, costei 1'accoglie.
, 673: io tutto e pieno / l' intendimento de la morte accolsi; /
): vide altri giovani che accoglievano l' acqua piovana e facevano pescaie e mulina.
, inf., 28-15: e l' altra il cui ossame ancor s'accoglie /
5-5-461: e non si pensi alcun che l' arte e l'opra / possin del
si pensi alcun che l'arte e l' opra / possin del seme rio buon frutto
idem, 5-6-440: il bue con l' ampie nari, / sollevando la fronte
ampie nari, / sollevando la fronte l' aria accoglie. tasso, 1-24: che
accoglie. tasso, 1-24: che gioverà l' aver d'europa accolto / sì grande
a dar si volse / vita con l' acqua a chi col ferro uccise. alfieri
la mite pecorella in libertade / pascea l' erbe de'prati, e nella vista
: già già la fatai nave a l' erme arene / la prora accosta e l'
l'erme arene / la prora accosta e l' auree vele ac coglie.
quattro volte era apparso il sol ne l' orto / da che la nave si spiccò
, 20-142: ciò che ti vien da l' indiche maremme, / abbiti pure,
., 25-46: ivi s'accoglie l' uno e l'altro [sangue] insieme
: ivi s'accoglie l'uno e l' altro [sangue] insieme, / l'
l'altro [sangue] insieme, / l' un disposto a patire, e l'
l'un disposto a patire, e l' altro a fare. ugurgieri, 192:
il tempo, in cui s'accoglie / l' esperienza, al fin arte v'insegni
v'insegni / da ricovrar quel che l' età vi toglie. colletta, i-125
si accoglie. panzini, ii-30: l' acqua di quella fontana... si
forse, non fusse stato accompagnato bene, l' unghie vostre averiano graffiato mene: ecco
sp., 2 (28): l' accoglimento incerto e misterioso di don abbondio
non ti fa; ma fatti nobile l' accoglimento ch'è fatto in te di
, 16-535: oggi un uomo alla luce l' ilitìa / de'parti accoglitrice trarrà fuori
degli ordini sacri minori, dopo l' ostiariato, il lettorato e l'
l'ostiariato, il lettorato e l' esorcistato. cavalca, 6-1-487:
, sm. chierico che ha ricevuto l' accolitato; più genericamente: chierico che
quivi con un càmice di maglia / l' asta di croce in pugno avea l'accolito
l'asta di croce in pugno avea l' accolito. / sì fatto era l'altare
avea l'accolito. / sì fatto era l' altare di battaglia. idem, iv-2-140
collo. accollaménto, sm. l' accollare. = deriv. da
a capriccio il porre che bacchiare sia l' atto del percuotere con bacchio rami o
su alto oh come lieti / ne l' april svarian gli ulivi! / bacchian li
: il noce, la donna e l' asino sono legati a una stessa legge:
topi], e al suo solito l' aveva bacchiato sul pagliolo, e ancor
/ io schiaccerò la carne e'nervi e l' osso, / quand'io darò qualche
rami. bacchiatura, sf. l' opera del bacchiare; abbacchiatura.
/ ed in una persona essa e l' umana. maestro alberto, 65: o
liquido bacco. petrarca, 137-4: l' avara babilonia ha colmo il sacco / d'
bacco e arianna, / belli, e l' un dell'altro ardenti; / perché
cortigian gentili, / perché sanno imitar l' asino e 'l ciacco; / de'lor
giorno il nome: / poi ne l' oblio lascian cader le some. guarini,
oro / nicandro, ov'è riposto / l' almo licor di bacco. chiabrera,
ogni luogo chiamarsi medico, e che l' oracolo di apollo delfico ordinò ad alcuni
a me sorrida un tenue / lare e l' italo bacco empia il bicchier / tra
, ubriacarsi. -effetti di bacco: l' ubriachezza. -devoto di bacco: dedito
prov. -bacco, tabacco e venere riducon l' uomo in cenere. -quando bacco
di valicarlo senza bagnarsi; spazio tra l' un sasso e l'altro; salto che
; spazio tra l'un sasso e l' altro; salto che si fa per
): e in toscana designa anche l' una e l'altra pianta.
in toscana designa anche l'una e l' altra pianta. = deriv. jda
in premio... m'ebbi l' anellino, comprato in una delle bacheche a
. bacherìa, sf. locale per l' allevamento dei bachi da seta (ove
le strade, i giardini e perfino l' aulica galanteria dei baciamani. savarese, 201
. gozzano, 513: le davano l' illusione di essere una 'vera signora
. piovene, 5-353: francesco ii, l' ultimo re dei borboni, era salito
sciamani al signor ottomano, e rendermi con l' intercessione sua degno della grazia di lui
una certa distanza, avvicinando alle labbra l' estremità delle dita. menzini, 5-73
se non la bocca, ove l' un'alma e l'altra / corre e
, ove l'un'alma e l' altra / corre e si bacia anch'ella
se resto a casa, perdo l' appoggio dei sagrestani e dei baciapile.
. pratolini, 2-231: con l' andar del tempo dettero sul naso alla cittadinanza
la bocca che eo basai / ancor l' aspetto e disio. monte, ii-395:
ii-343: ed io, abbracciando, l' amorosa cera / basciando, dolzemente le parlai
ch'io provai dolce e crudele, / l' aco nel core, e nella bocca
ohimè, chi la consola / ne l' orribil sciagura? campanella, i-269: le
le baciava talor, talor intorno / l' irrigava di pianto, e co'suspiri
. bartoli, 25-106: ma mettano l' ira nel fodero, e si dian pace
ii-220: quasi senz'accorger- mene, l' attirai a me e la baciai. la
maddalena, il rettor della quale, oltre l' acqua santa, diede anche a baciare
le quali... si posero l' una appresso l'altra in su l'orlo
.. si posero l'una appresso l' altra in su l'orlo della bella fontana
l'una appresso l'altra in su l' orlo della bella fontana, dove per
leggerissimo velo. tassoni, 179: l' ondeggiar de la placida marina / baciando
de la placida marina / baciando va l' inargentate sponde. marino, 7-108: l'
l'inargentate sponde. marino, 7-108: l' acque accese d'amor bacian le sponde
sponde, / e discorron d'amor l' aure e le fronde. testi, 309
, qual scheggia la culla; / l' un ruba all'altro la cara fanciulla.
di fior', / parvemi quasi di finir l' esiglio: / italia! italia!
, 48: dopo il sordo martòro / l' anima leggera come una / di queste
mobili dell'attrezzatura navale, accostate mediante l' uso di funi. 6. locuz
v'erano che, poi che fornito fu l' uficio, colla maggior calca del mondo
baciare il piede, / ma carador l' ha per la man pigliato; / disse
, 286: vorrei qui che veduto l' avessi... suplicare caridoro, che
. céllìni, 1-94 (222): l' altro giorno apresso andai a baciar le
, 15 (265): spero che l' illustrissimo signor capitano saprà che son venuto
presentato al manzoni? -o non è l' autore degl'inni sacri? -sì
, 1-332: forse è perché non l' abbiamo pagato -disse il suino. -per
spilla questa botte, e assaggia quel- l' altra,... io non me
chiavistello, baciandolo, e dandogli così l' ultimo addio. -baciare la polvere:
che furono all'entrata del tempio, l' uno e l'altro s'inginocchiò alla terra
entrata del tempio, l'uno e l' altro s'inginocchiò alla terra, e con
piangono, ridono, tendono le mani verso l' immagine miracolosa dicendole parole insensate.
osculàri * baciare (affettuosamente) '. l' ant. forma basciare è tose,
-intr. (380): lasciamo stare l' aver conosciuti gli amorosi baciari e i
di gabardine, vi ha colpito per l' angoscia che lo sfregiava. -prov
/ se non la bocca, ove l' un'alma e l'altra / corre e
bocca, ove l'un'alma e l' altra / corre e si bacia anch'ella
. a dimari, 151: vorrà l' astuta donna esser baciata, / non baciatrice
. del n. 2 si avverte l' omofonia con ciccia 4 carne, adipe '
il ventre; e giova a provocar l' orina. ancora si mantiene insalata come
liturgia cattolica: il bacino che raccoglie l' acqua versata durante l'abluzione delle mani
bacino che raccoglie l'acqua versata durante l' abluzione delle mani di chi celebra la
sua beve acqua, se beve a l' altrui spese, per dio, terrà
'l bacile d'oro in mano / a l' omaggio de le chiavi / sta parato
presentò il bacile d'argento ove luccicava l' acqua battesimale. moretti, 17-132: il
, 141: sull'immenso bacile fra l' adamello e la presanella, ch'era stato
all'alba e poi manifesto adamante, risfolgorò l' aurora: la fiamma accese, l'
l'aurora: la fiamma accese, l' una dopo l'altra, le vette.
la fiamma accese, l'una dopo l' altra, le vette. 3
capitello dorico e nei suoi derivati, l' echino, l'ovulo. = lat
nei suoi derivati, l'echino, l' ovulo. = lat. mediev.
scient. bacillariaceae, deriv. dal- l' agg. bacillare. bacillemìa, sf
ne annoverano parecchie specie patogene (per l' uomo, gli animali, le piante
azione di acque contenenti fosforo, sotto l' aspetto di cristalli aghiformi, provocandone a
lavavamo le mani nella stessa bacinella, l' acqua diventava subito nera. moravia, ii-324
sarebbe bastato, / ma più valse che l' elmo il bacinetto. idem, 5-47
ira al suo fratello, / che l' elmo poco valse o il bacinetto, /
. monti, 12- 475: l' orrendo / colpo diruppe il bacinetto, e
buoni minuti a caricarlo, e che dopo l' accensione della polvere nel bacinetto, lo
si raccoglie turina (che poi attraverso l' uretere defluisce nella vescica).
da barberino, 64: mo'si dà l' acqua alla sposa novella [prima di
diman lavata / che mo'non torbidi l' acqua troppo: / penisi poco a lavare
difetto; la colpa è stata di chi l' ha aùto a fare; -e accostasi
accozzandosi con un altro, e toglie l' acqua alle mani. s. bernardino da
pien di pere. marino, i-198: l' inventor di questi collari ebbe più sottile
cavità (serbatoio) destinata a raccogliere l' acqua condottavi per mezzo di canali; parte
canali; parte della fontana che accoglie l' acqua versata dalle bocche o dagli zampilli
.). colletta, i-210: l' acqua [si vide], o raccolta
. geogr. bacino idrografico 0 imbrifero: l' insieme dei territori le cui acque affluiscono
da ristorarlo di quello che n'asciuga l' aria. verga, ii-481: tutto
. dossi, 438: fin dove l' occhio arriva, è una grandiosa pianura lievemente
di quella quarta crociata che doveva rinnovare l' egemonia italica nel bacino orientale del mediterraneo
del 1877 promosse i rimboschimenti, ma l' opera riuscì poco efficace, a giudizio degli
posto certo. baldini, i-758: tutto l' immenso bacino imbrifero della sila sarà regolato
6-204: e le correnti dei mari provocano l' afflusso delle anguille, dei salmoni,
di calma: vasca destinata a rallentare l' impeto vorticoso dell'acqua, dinanzi agl'
asciutto le navi per carenarle o completarne l' allestimento (sistemazione del macchinario, delle
ii-953: il bacino è inerte / come l' averno, sparso d'errabonde / fiamme
375: in fondo a ogni viale contro l' azzurro di porto ro- sega vedo profilarsi
5-606: con un'attività ridotta, con l' arsenale declinante, la disoccupazione si presenta
, fu abbandonato dopo, anche per l' opposizione di altre città marittime.
sbarbaro, 1-165: se la giovinezza è l' età che ha ragione, pierangelo ebbe
ampio quello femminile (che comprende anche l' utero e le ovaie). baldini
di là del rio. = è l' etimo di bacìo (opàcivus, deriv.
chiabrera, 94: par che suone / l' aria intorno, e 'l cielo e
amo- rosetti baci, / e con l' acceso labro / doppio l'accrebbe ardor,
/ e con l'acceso labro / doppio l' accrebbe ardor, doppio cinabro. campanella
che o sia bacio, o avviso che l' una all'altra si diano, è
) non s'impedivano punto, e l' ordine riusciva non men maraviglioso che l'
l'ordine riusciva non men maraviglioso che l' opera. casti, 4-71: presta omaggio
? ti lecca: / omaggio presta l' uomo? un bacio scocca: /
o i figli accanto / quando su l' aspro lito / senza baci moriste e senza
viver mio? carducci, 871: l' altro, di baci sazio in austriache
si desiderano, e sono spinti ad attaccarsi l' uno all'altro da una terribile
i-9: benché sia proibito ai borghesi l' ingresso nella stazione, ci sono molte donne
si sentì sull'una e sull'altra guancia l' umido sgradevole del bacio. -chiamala bimba
stringendo le guance della persona diletta con l' indice e il medio; oppure facendolo
; oppure facendolo schioccare sull'una e l' altra gota. pulci, 25-304:
, come prima faceva, star su l' amorosa vita ed intertenersi cicalando con questo
gotuzze vermigliocce. berchet, 251: l' ho vist'io, signora mia, /
, cfr. baciare (avvertendo che probabilmente l' adottava anche dante). bacìo,
un tuono. paolieri, 2-14: l' avete vista con che malizia [la cagna
uno si chiama renzo, » rispose l' oste, pur sottovoce: « un buon
buon giovine, assestato... l' altro è un contadino che ha nome
: buon camerata, allegro... l' altro è un sempliciotto, che mangia
ediz. 1827 (116): l' altro è un baciocco che mangia volentieri
a portarli in qua e in là, l' uno dopo l'altro, chiamandoli cattivacci
qua e in là, l'uno dopo l' altro, chiamandoli cattivacci, e stampando
rispondeva l' altra, se io ti voglio bene,
... e se nel sentire l' armonia, che trita trita esce dalla veemenzia
che certi amano, né prova l' affetto né lo concilia. baciucco
: traspongonsi i porri, cipollini, l' appio, baciucchi, e tutte l'erbucce
l'appio, baciucchi, e tutte l' erbucce, come sennolino, persia e
volgar., 5-2: anche vale [l' olio di mandorle] contro a'bachi
ciriegie in dì oziachi, / perché fanno l' uscita, e 'l mal de'bachi
per crisi somiglianti, le quali son per l' animo ciò che la tosse asinina
faceva lì? a quell'ora a coglier l' erbe? -ma non glielo domandaste voi
voi? -mi seppe rispondere che faceva l' impiastro per il figliuolo della santa, ammalato
uovo (lenticolare o fusiforme) durante l' inverno, il bombice passa attraverso i tre
passa attraverso i tre stadi che costituiscono l' esistenza di una farfalla: lo stadio
i bachi: sistemare il seme per l' incubazione. -mandare i bachi alla frasca (
velli], / come veg- giàn l' estate la villana / traer dai bachi le
gambe, e poi escene farfalla con l' ale. b. davanzali, ii-522:
che onorano tanto i nostri tempi e l' umana ragione. verga, ii-475:
da seta già maturi quando rodon nel buio l' ultimo strato di foglia prima « di
lor vuol far la pera) / io l' ho con quei briccon, furfanti indegni
baco alla frasca. -prov. quando l' anno vien bisesto, non por bachi
mattioli [dioscoride], i-198: l' armeniache, le quali scrive dioscoride
grullo. cicognani, 2-79: l' infermo, persona di mezzi, bonòmo,
suo converse con tra il sonno che l' avea provocato, con non premiarlo al meno
degli uomini, i quali tanto stimano l' andare colle trombe innanzi, e col baculo
in chiesa, pel pontificale, con l' abate alla testa, a cui i novizii
portavano il bacolo, la mitra e l' anello e i caudatari reggevano lo strascico.
= deriv. da bacucco• *, per l' involucro che la avvolge come un cappuccio
, che interviene tra un movimento e l' altro. caro, 4-84: mei dica
deducibile dalle cose antecedentemente poste, che l' intendimento dell'uomo possa senza aiuto d'
tempo. fiore, 188-4: se l' uom può tanto far ched ella vada /
un grandissimo corno: / par che risuoni l' aria e il cel d'intorno.
e ch'ei ne venga, ch'ei l' aspetta fuore. d. bartoli,
bada / d'un sol, che l' aria tanto rassereni, / che la mia
assalire da quella parte, e cominciaronvi l' assalto per tenere i nemici a bada
. /... / ma l' eremita a bada la tenea, / perché
piacere avea. idem, 13-51: verrà l' incantatore a ritrovarte, / che terrà
e per non tenervi a bada e dichiararvi l' animo mio, avete da intendere che
. / per dar commodo tempo / a l' ese- cuzion del gran disegno, /
24-186: tessea di giorno intanto / l' insigne tela, e la stessea di notte
piace nel caffeuccio vederla tenere a bada l' ufficialetto davanti a cui il territoriale strapazzato
bada di qualche cosa: fargli concentrare l' attenzione su di essa, per distrarlo
fuori della immaginazione di chi non l' ha veduta, che concetto malvolentieri potre'farsene
: dice la vecchia: -su pigliate l' arme, / ch'amore ha fatto qua
quanti ne noma il numidio / o l' etiopio, è reo il badalischio /
fa seccare gli arbori, le piante e l' erbe che gli stanno intorno, per
antico con la voce classica, e l' oscillazione si osserva per lo stesso testo
, / are'cacciato il medico e l' astante. berni, 3-8 (i-61)
. buonarroti il giovane, 10-896: l' è una badalona rigogliosa, / ch'è
, ii-721: fu venduto per seimila lire l' alto leggìo o badalone scolpito a figure
filo sofia, / che l' hanno sicurata gli aquitanti. =
entro, per la qual cosa tutta l' oste de'franceschi si levò a romore.
mezzo]: noi potea leggermente prendere l' una parte, né l'altra.
potea leggermente prendere l'una parte, né l' altra. g. villani,
: ecco il nostro gigante golia, l' ammazzasette e squarciamondo che si perde per
frequente nelle preghiere collettive: e dà l' impressione di un rumoroso bisbiglio. è
alcunché); rivolgere il pensiero o l' opera (a uno scopo, a un
i'bado, / e a'baron de l' oste chiamo assai / d'essere lor
quella faccia e'non si conosce se l' è di uomo o se l'è di
conosce se l'è di uomo o se l' è di lionbue; e che la
la fa. tasso, 5-31: l' arme ripone ancor di sangue aspersa / il
vaghe stelle / di quel cielo che tanto l' innamora, / non bada a nulla
solo adora. alfieri, 1-130: l' avrai [la morte]. / ma
, mi disse « prima di lodare l' ingegno del poeta, bada ad imitar
del poeta, bada ad imitar sempre l' animo suo in ciò che ti desta virtuosi
sul medesimo prato saltellano, e l' una all'altra non bada,
evidenza, si procaccia, che l' amica debba, necessariamente, badarvi, osservarle
pezzo e per tutto, non l' ho mai potuto ritrovare. che ho
a un tratto: talvolta comparisce grande l' ostacolo a cui s'era appena badato.
):... talvolta s'ingrandisce l' ostacolo che appena s'era avvertito]
696: -ministro, te? o dove l' hai il talento? - bada lì
ciò che dicevano. panzini, iii-296: l' acqua è sempre fredda, ma i
è fredda. paolieri, 2-29: se l' uscio dava qualche scossa, o
quel che pensi. pavese, 130: l' acqua è limpida come il respiro del
bada. cassola, 2- 185: l' infermiera passando non aveva badato a loro.
anche, più semplicemente, a richiamare l' attenzione a quel che si dice e
donne con una mano ti accarezzano e con l' altra contano. ma è così facile
. salvini, 16-519: vi mescerono l' acqua, e messe sotto / legne v'
è successo? panzini, ii-681: « l' è tutta gente marcia » badava poi
, 20- 84: prende con l' altra man l'ignuda * spada / (
84: prende con l'altra man l' ignuda * spada / (tanto basta
* spada / (tanto basta a l' uom forte), e più non bada
pensiero e di parola, dallo scambiare l' ingegnoso per il vero; bàdati, badiamoci
panciatichi [tommaseo]: mentre l' oste si volge e un po'baderla
allora disse che molto le piaceva se l' agnolo gabriello l'amava; per ciò che
molto le piaceva se l'agnolo gabriello l' amava; per ciò che ella amava
scisse per quel periglio domèstico che è l' altra nostra metà, altrettanta pasta
come a colei la quale la santità, l' onestà e la buona fama del monistero
grande coro di sinfonia, che annunciava l' arrivo dell'abate. sedeva questi colla badessa
svagatezza clamorosa delle sue allieve, ma l' eccitava; si mischiava ne'loro giochi
-mia moglie mi ha favorito un dopo l' altro sette maschiotti che mi danno da
, iii-392: la giara grande, per l' olio, arrivata ch'è poco da
, se la fumano in due boccate. l' arcivescovo, la chiesa...
abate), da cui abbadessa (con l' aferesi della vocale iniziale attratta dall'articolo
abbazia (monastero, convento): l' edificio e l'istituzione (rispetto ad abbazia
, convento): l'edificio e l' istituzione (rispetto ad abbazia, la
del pane per amore di dio, l' abate lo domandò se e'voleva stare con
badia insieme se ne vanno, / ove l' abate assai dubioso aspetta: / e'
: si lamentò con ardentissime parole con l' oratore de'viniziani che quel senato, disprezzando
quel senato, disprezzando la lega e l' amicizia del re, faceva fortificare la badia
sacra pugna rinomato loco, / dove provò l' iniqua simonia / pietro che il nome
lunga battaglia; da molti lati era aperto l' accesso: e pure la riverenza del
vitto e 'l vestito, si appropriavano tutte l' entrate. carnesecchi, 112: ho
se oggi ci fusse questa legge che l' eredità andasse ai più virtuosi del parentado
v. borghini, 1-2-41 x: come l' è oggi piccola e stretta d'abitazione
luogo retto da un abate '(con l' aferesi della prima vocale attratta dall'art
agiata ricchezza di certe badie, venne l' epiteto di badiale. de sanctis,
tanta maestà e prosopopeia, che par l' abbate di clugnì quando sta alla badiale.
spreg. badialone. abate (con l' intenzione di sottolinearne la grossolanità, l'
l'intenzione di sottolinearne la grossolanità, l' ignoranza). carducci, iii-20-77:
iii-20-77: un insistere alla conciliazione tra l' ellenico e il giudaico... fu
per la preparazione di liquori, specie l' anisetta. = dal persiano bàdjàn
senso di 'aprire la bocca '. l' unica testimonianza addotta dai nostri lessici è
: con frequenti badigli mostrano l' ansia interna. = deverb. da
, ii-377: il compare... l' aveva ucciso a tradi mento
(senza impugnatura, che potrebbe ostacolarne l' uso; ma ricurvo per consentire di maneggiarlo
a due mani i badili e le zappe l' un contro all'altro? pananti,
trincee. palazzeschi, 7-33: data l' ora del bombardamento gli uomini si trovavano
giocare nelle crepe della tonda campagna, l' uomo al lavoro col badile, la
mezzetinte più delicate: il cesio, l' ametista, l'arancio, l'albicocca,
delicate: il cesio, l'ametista, l' arancio, l'albicocca, il croco
cesio, l'ametista, l'arancio, l' albicocca, il croco; le meno
disordinato, per lo quale si muove l' uomo a volere quello onore che non gli
) tintura. fagiuoli, 3-6-182: dude l' infido se ne pela il baffo.
sentiva di amarlo come se la proteggesse l' ombra del suo sombrero e dei suoi baffi
, chi si provava a fargli con l' inchiostro due grandi baffi sotto il naso.
più matita, parve stanca. forse l' abbozzo di un romanzo storico: o un
a sua madre. soffici, ii-7: l' effetto che mi fece il nuovo maestro
baffuta. e. cecchi, 3-158: l' intellettuale raffinatezza e tortuosità caratteristica del barocco
leonardo, 1-118: baghe, dove l' omo, in 6 braccia d'altezza
, quando la gonfierai tornerai su supra l' acqua. 2. dimin.
gran fretta. cellini, 596: io l' avevo [la saliera] intra certe
] intra certe mie bagaglie, che già l' avevo cavata di linguadoca, mia tesaureria
del regno. algarotti, 3-457: quando l' esercito cammina, fa che le bagaglie
feci due mazzi di tagliuole: / su l' un segnava il gran, su l'
l'un segnava il gran, su l' altro cura / tenea delle minute bagagliume.
, ii-221: una paletta per, ismuover l' arena; una barchettina nuova da pochi
allo sbaraglio, / e a tratti con l' inutile bagaglio / partir per i paesi
il bagaglio. algarotti, 3-81: l' esercito marciava in uno o in più quadrati
tren delle guerriere squadre, / viene l' immenso stuol che si sparpaglia / e
se pure vogliamo noi dire che l' acuta spina nasca in italia, direi io
quali si affollava la bagascerìa di tutto l' impero, i mièi crìtici si rimorchiàrono
una bagascia è la ragione, / ché l' avete mandata all'ospedale / per soggezione
: sotto la pergola del l' osteria / illuminata d'uva verde / si
bull, 2-197: dice che [l' aurora] si era levata del letto
presente, non un convito nettareo de l' altitonante, per una maestà;.
mi pare, perdonatemi, che voi l' abbiate molto bene beffata. -eh
industri. cuoco, 1-59: siccome l' opinione della corte era venduta agl'inglesi,
della corte era venduta agl'inglesi, così l' opinione della nazione lo fu egualmente;
le scienze e le dottrine, / e l' infuso saper de'salomoni, / e
infuso saper de'salomoni, / e l' intelletto più sublime e fine / son
bagatteglieri, su le piazze e su l' osterie. boccalini, i-148: si partì
quel potersi travisar nella faccia, che l' anima trastullando e scherzando, com'è
o in oro, e mentre che l' uno promette e l'altro crede, una
e mentre che l'uno promette e l' altro crede, una stessa brama di avere
. pulci, 2-25: come e'fu l' alba, ciascun si levava / e
ermellini, / né per far conto l' oste si chiamava, / ché lo volean
1-47 (i-558): a me non l' appiccareste voi. potreste ben dire e
far parere tanto più bello e vago l' apparato richissimo dell'oro e dell'argento,
ponendo tante imperfette monete in mostra, acciò l' oro e l'argento facessero un spettacolo
in mostra, acciò l'oro e l' argento facessero un spettacolo più onorato, nondimeno
onorato, nondimeno nell'ordine di tutto l' universal tesoro apparirebbe gran macchia essendosi ammassata
) e cecchini. lippi, 8-75: l' invito tiene, e regge a ogni
da fare qualche differenza fra le lodi e l' adulazione? casti, 12-39: or
vedrebbe anche un baggeo, / che l' asino era il vero cicisbeo. monti,
ve', non è quello che ha scoperto l' america ». baldini, 5-223:
che c'è venuta? ». l' epiteto faceva passare il sostantivo.
: vero è che fin allor nessun l' avea / né da vicin né da
baggioli a traverso, che si toccavano l' un l'altro; dipoi all'una delle
traverso, che si toccavano l'un l' altro; dipoi all'una delle teste degli
lo aggravo e per il peso delle quali l' altra
ceste, si sollevasse all'aria, e l' altro baggiolo ne restava senza peso alcuno
nota, di chiamarti santilla e di tutte l' altre cose che io t'ho detto
: la costa, i bagli, tutta l' ossatura della chiglia da poppa in giù
lava, / che di lontan per l' ombre / rosseggia e i lochi intorno
muti lampi, che a tratti illuminavano l' orizzonte dietro le cupole, parevano i
avevano il fuoco e il languore e l' insolenza del sangue loro. stuparich, 5-373
è sulla terra. idem, 128: l' orgoglio / non era fuga, l'
l'orgoglio / non era fuga, l' umiltà non era / vile, il tenue
allora il vacuo / di facile iattanza / l' illusa anima mia. carducci, 848
veggo un fievole baglior che tremola / per l' umid'aere. idem, i-27:
bagliore della cultura provenzale avea trascorso lentamente l' italia da settentrione a mezzogiorno. idem
1-99: le lontananze si perdevano sotto l' imminente dominio della notte. ancora qualche
bagna. boccaccio, 1-48: l' egittico nilo, bagnante per sette porte
: un'altra volta c'era garbino. l' è proprio allora che fra i bagnanti
troppo gran caldo, sì conviene che l' acqua sia un poco tiepida, e
e al bagnare, si guardi che l' acqua no gli entri dentro dagli orecchi.
la natura non fa camminare tutto quanto l' alimento... per le strade battute
parlo teco, fanciulla, quando / l' alba è vermiglia sulla montagna, / e
. zanella, vi-748: io son l' antico salice, che il piede / bagna
nel fiume, e del prolisso crine / l' ombra immota nelle acque cristalline / che
eran le divote / ombre, che per l' orribile costura / premevan sì, che
. idem, inf., 26-105: l' un lito e l'altro vidi insin
., 26-105: l'un lito e l' altro vidi insin la spagna, /
spagna, / fin nel morrocco, e l' isola de'sardi, / e l'altre
e l'isola de'sardi, / e l' altre che quel mare intorno bagna.
28-62: tosto che fu là dove l' erbe sono / bagnate già dall'onde del
tosto fia che padova al palude / cangerà l' acqua che vicenza bagna, / per
serra / italia, e un mare e l' altro che la bagna. tasso,
piede: / e mentre bagna più l' arena, o cede, / parea dir
3-30: cronslot è un castello che difende l' ingresso del porto dell'isola di cronstat
non bastano le mie lagrime, tanta è l' asciugaggine e l'arsura la quale io
lagrime, tanta è l'asciugaggine e l' arsura la quale io v'ho dentro.
fonte, che a bagnar gl'invita / l' asciutte labbia. goldoni, v-300:
dante mi nasceva in mente e bagnava l' anima: * l'ora del tempo e
mente e bagnava l'anima: * l' ora del tempo e la dolce stagione
lettore, non riesce; a dargli durabilmente l' impressione del vivo, a prenderlo e
si è nel mio stato, bagnare l' anima nel dolore di un altro! »
della cameretta... accoglieva ancor l' ombra. de roberto, 684:
8. rifl. diventare umido per l' acqua, per il sudore, per
nel tirarlo poi fuor pian piano, vedremo l' acqua seguitarlo, e sollevarsi notabilmente sopra
. ochino, 261: si bagnano con l' acqua benedetta; dove i veri santi
secca riva / con rauco mormorar lieto l' attende, / e spiega tali al freddo
mie case ir prima voglio, / che l' ora non è tarda, come pare
41-50: con gran travaglio, al fin l' arena attinge; / e da la
suole avenire ne'gran caldi e ne l' inondazioni. garzoni, 3-57: sia uno
di me. campanella, i-194: su l' ale del voler non mi sostengo /
fatiche del giorno, di non sentire l' amarezza del loro pane bagnato di sudore
a. cocchi, 8-439: dovendo fare l' intiera bagnatura,... [
parola col bagnino che accorreva ad aprire l' ombrellone. = deriv. da
la pelle. intelligenza, 68: l' ottavo loco è termasse chiamato, / secondo
a proporzione, sopra il quale è l' arme di carlo v. a. f
in caverna e di sotto un monte sotto l' altro e, brevemente, per ogni
e grotta senza impedimento, come fa l' ombra. tasso, 11-73: e,
hanno patita soverchia sete, né da l' ombre gli affaticati, né da'medici sogliono
ii-2-222: andato al bagno e trovata l' acqua troppo calda, si peritava di entrarvi
doccia gelidissima. dossi, 668: l' ho conosciuta ai bagni di lucca,
luminose finiranno con lo spegnersi una dopo l' altra nel bagno freddo della realtà.
al guardiano del bagno, che squadrava l' inglese e chiedeva alla prota chi fosse,
quella specie d'ignobile pigiama che è l' uniforme del bagno penale. papini, 25-152
o cottura a calore uniforme, mediante l' immersione di un recipiente (che contiene
famiglia ulmacee (di cui è rappresentante l' olmo): raggiunge un'altezza da 12
: nel corpo sono li compimenti che l' uomo non acquista per natura, ma per
. bandello, 2-37 (i-1088): l' armeggiare, giostrare, bagordare ed andar
grande gli vennero incontro, faccendo risonare l' aere di molti suoni. idem,
2-18 (i-834): ora tra l' altre feste, bagordi e giuochi, che
bagordo, / e che ci tesero / l' orecchio ingordo, / quando, burlandoci
. d'annunzio, iv-1-440: come l' avete voi trascorsa questa esistenza? in orgie
, con incendio di tre boschi per l' allegrezza di vedere scampati i montanari dalla
« bah! non sanno farlo: l' avrebbon fatto prima: se lo fanno ora
tali ragioni... da mostrarne l' impossibilità assoluta. lambruschini, 1-132:
la celia scipita,... ingrossano l' animo, ne svaporano la freschezza.
di'tu, scimunito? -i'l' ho già detto, / non lo vo'
per le baie, e però che l' è bella, / sospetta la padrona.
vasari, iii-713: conobbi... l' error mio d'aver posto per l'
l'error mio d'aver posto per l' addietro le speranze mie negli uomini e nelle
rivolgere a me gli occhi della gente e l' attenzione loro. parini, 331:
non si accorge quasi che ci sia l' esposizione. baie. tutto conduce il
... anche quando hanno gettate l' ancore nei porti, rade, baie
straniere. pascoli, 113: getta l' ancora, amor mio; / non un'
. d'annunzio, iv-1-797: trovò l' eremo ideale: una casa costruita in
linati, 30-74: come fummo arrivati su l' orlo della gran baia di palinuro,
subito in mente, anzi mi assalta l' immaginazione, è la linea che circoscrive le
gli affluenti e al piede degli appennini l' allegra famiglia delle colline che s'affacciano
delle colline che s'affacciano una dietro l' altra. vittorini, 1-13: ecco
1 che porta o contiene (l' acqua) '. baiadèra, sf
pari rubano e non comprano. se l' avesse indovinato, col dire: l'andrà
se l'avesse indovinato, col dire: l' andrà da baiante a ferrante,
. bernardino da siena, 148: come l' hanno annasato e conosciuto, subito cominciano
, lo spingeva con le mani verso l' uscio; e, quando ve l'ebbe
verso l'uscio; e, quando ve l' ebbe cacciato, aprì, chiamò la
e comuni ai greci che con esse esprimevano l' abbaiare dei cani...;
, 399: lo mandarono via [l' onesto taumaturgo] ipso facto fra i
ii-446: mentre il segator di violino mena l' archetto, ecco un gatto che miagola
è d'annunzio andava in giro per l' italia a leggere la sua lirica baiata
biscotti chiamati 'baìcoli ', ed egli l' aveva nominato baicolo. =
cantini, 1-7-75: è di sorte trascorsa l' audacia delti trasgressori, che mescolano le
106: non so se mi scrissi per l' ultima a vostra signoria quel che s'
i-259: bailo: così chiama- vasi l' ambasciatore che la repubblica di venezia teneva a
sotto le botti annusava indolente ma nervosa l' odore di pantigane che impregnava l'aria
nervosa l'odore di pantigane che impregnava l' aria. 2. sm.
gadda, 27: nelle riviste, l' ho guardato, fa una discreta figura
di un valore estrinseco troppo superiore al l' intrinseco, specie di falsificazione monetaria. pascarella
avari, spilorci, capaci di • vender l' anima per un baiocco. pirandello,
nemmeno un baiocco. bacchelli, 1-i-161: l' acqua di po, senza costare un
burla del fatto suo, e se " l' ha presa con me. varchi,
). casti, 21-66: l' arte col tempo assunse poi la cura /
assunse poi la cura / di fornir l' armi all'uom, sciabla, alabarda,
. pisacane, iv-60: dovendo rintuzzare l' impeto dei cavalli, sentivano i fanti il
astata da sostituirsi alla picca, quindi l' invenzione della baionetta. una testa di colonna
, mostrasi terribile. nievo, 617: l' ultimo di quegli sciagurati venne ad infilzarsi
né sentinelle con la baionetta, ma l' ardore, la passione di resistere. saba
di ronda con baionette lunghissime, con l' aria d'essere lì...
, 12-118: uno, laggiù, l' ho inchiodato in terra con la baionetta e
inchiodato in terra con la baionetta e ce l' ho lasciata perché non si muovesse.
a loro volta. papini, 8-317: l' attitudine spontanea del mio corpo è quelia
-le baionette: la forza militare, l' esercito; le armi. cuoco,
. giusti, iii-122: e sì che l' ho a fare con buonissima gente,
pezzi si uniscono fra di loro infilando l' uno sull'altro soltanto per un pezzo
pancia. de amicis, i-166: l' alfiere ha toccato una baionettata nel
, ecc.) o ricovero durante l' epoca dell'alpeggio. ojetti
o quattro a braccetto, a godersi l' ultimo sole dell'anno. fracchia, 283
onde scesce [il santo segno = l' aquila imperiale] folgorando a iuba; /
seguente, / bruto con cassio ne l' inferno latra. ottimo, iii-159 [par
maronita) di una congregazione libanese (l' ordine risale al 1695).
. balad * regione, paese '(l' agg. baladi * paesano, indigeno
dioscoride volgar. [crusca]: l' olio balanino guarisce i cossi, e
si aggiunse col balanino... l' unguento di cinnamomo ha prezzi eccessivi: a
in composizione con altri unguenti per fissarne l' odore e assicurarne la durata.
myrepsicus), dal cui seme si ricava l' olio bala nino.
dante, par., 9-69: l' altra letizia, che m'era già nota
care, e cavansi dalle montagne come l' altre vene; ed è pena la testa
balascio, chi 'l rubino, e chi l' elitropia di calandrino. burchiello, 122
rosse. idem, 594: l' unghie hanno da esser chiare, e come
al fuoco. marino, 5-116: ne l' ampio tetto'un ciel sereno è finto
più lazzo e più secco di tutte l' al tre cose predette... con
sangue, e salda le piaghe e l' antiche ulcerazioni, e fa forti i
. algarotti, 3-211: tutto l' edifizio è coronato da una balaustra o
disposti a questo, andati un dopo l' altro in mezzo avanti al re e
piazza. de roberto, 610: l' enorme e nobile monastero, la signorile
la signorile dimora dei padri gaudenti, l' aristocratico collegio della gioventù era irriconoscibile.
le balaustrate. svevo, 5-203: l' albergatore scese dal certo suo trono dietro una
, lo scalone lucente dalle balaustrate come l' avorio, e tutti si inchinavano e
d'annunzio, iv-2-460: salivamo per l' amplissima scala balaustrata sul cui silenzio gli
una bufera. viani, 14-78: l' edificio, solenne come un altare, con
al dinanzi del coro che guardava verso l' altar maggiore. marino, ii-41:
1-324: appena s'avvedeva che già l' inquisitore stava per perdere la partita, di
quegli il dolce figlio primo, / l' un che balbetta, l'altra che
primo, / l'un che balbetta, l' altra che bisbiglia. b. croce
balbettare; e balbettava anch'essa poverina, l' uno credendo acquietare l'altro balbettando.
essa poverina, l'uno credendo acquietare l' altro balbettando. baldini, 6-225:
signore? ». balbettando risposi: « l' ultimo se non le dispiaccia ».
, iv-2-458: vorrei che tu sentissi! l' acqua non è più l'acqua;
sentissi! l'acqua non è più l' acqua; diventa un'anima perduta che urla
balbettava sì le orazioni nelle chiese, ma l' anima mia era arida come uno scheletro
più la parola dell'uomo, ma l' urlo o il balbettio del forsennato. serao
, incomposti balbettìi, egli aveva teso l' orecchio per udire il proprio nome o
più deserte. campana, 116: e l' amaro, l'acuto balbettìo del mare
campana, 116: e l'amaro, l' acuto balbettìo del mare subito spento all'
in capo foderata d'indisia, che pare'l' erba luccia, ed era troglio,
lingua, molte volte si perde, come l' altrc che sono trasportate di luogo in
ma pur assai vera e fedel interprete de l' animo. cesarotti, i-55: finché
assai meno usitato di balbettare-, ma dice l' abituale difetto; dove l'altro può
ma dice l'abituale difetto; dove l' altro può denotare la pronunzia imperfetta di
, 16-vi-112: quella balbuzie che osservai l' ultima volta che lo vidi, voleva dir
d'uso, ma forse necessaria per denotare l' abituale difetto. d'annunzio, iv-2-121
poco a non esser più, perché l' eccellenza del nostro duca, essendo ella
g. villani, 7-13: l' altre cinque seguenti alle [sette]
ordinarono poi quando si criò in firenze l' uficio de'priori dell'arti...
31-52: natura certo, quando lasciò l' arte / di sì fatti animali,
nomina balena / a la fiada sopra l' acqua pare / en simiglianza d'isola
acque ne porterà il tuo amore ne l' alto mare, lasciandolo ai delfini et
bellezza, la qual può far belle l' altre cose non belle, come la
non belle, come la balena e l' orca. galileo, 264: qui può
orca. galileo, 264: qui può l' istesso sarsi metter per risposta quello ch'
i tonni e gli altri pesci che l' abitano. marino, 7-239: segue
poi stringa la bocca, spremendo fuori l' acqua, e quelli vi restino trattenuti
o artificiale che sia, di vincere l' eccessiva pendenza inarcandosi smisuratamente come il dorso
parole provenienti dalla stessa origine. per l' etimo mediev., si veda isidoro,
ottimo, ii-379: commosso [l' aere] fa vento, e più
acciar. d'annunzio, iv-2-464: l' indefinibile turbamento si tradusse in una successione
mosche dintorno; / qui sanza balenar l' aria rintruona. berni, 39: tonava
rasserena. tassoni, 9-32: tremò l' isola al colpo, e tremò il letto
notte fischiava il vento, balenava; scoppiò l' uragano. -sparare. abba
corde or basso or alto / più che l' istesso augel la man spedita, /
degli uomini ingegnosi e profondi che per l' ingegno balenino in acutezze, per la
sorridere / gratissimo balena, / onde l' eletto e nitido / parlar, che l'
l'eletto e nitido / parlar, che l' alme affrena, / cade, come
fronte che con dio ragiona / balena l' immortal raggio dell'alma. prati, ii-37
. straparola, 1-4: comperò [l' armadio], et messolo in spalla
non siàn bastanti: / questi perturban sì l' orazion nostra, / ch'io
, 1-1-49: se non fosse l' annel che aggio in mano, / non
questa livia, come io so che egli l' ama, non sappia trovar mille
perché i portoghesi restassero signori di tutte l' isole, e fare i popoli
primo concordato, trattato con papa nicolò l' anno 1289, e questo ancora,
marino, ii-38: vederò di stuzzicare l' ingegno quanto posso, e forse l'autorità
l'ingegno quanto posso, e forse l' autorità del suo commandamento, congiunto alla
e conforto e vendetta è che su l' erba / qui neghittoso immobile giacendo, /
quanto io mi sforzi nelle viste del- l' onor mio di trovar vera questa contraddizione,
di assoluto 0 di sostanziale, è l' uomo considerato come un essere autonomo e
non si trovano mai bastantemente abbigliati; l' ultimo stile della loro moda è più complicato
giovanni buondelmonti, quale se ne venne l' anno passato. tasso, n-iii-653:
ha pure fissato il piede in determinare ne l' animo suo ed apertissimamente confessare, ch'
più tosto questo globo si muova a l' aspetto de l'universo. garzoni, 3-326
globo si muova a l'aspetto de l' universo. garzoni, 3-326: ma perché
ma perché credo sufficiente e a bastanza l' aver in questo accennati gli autori me
a bastanza le altre demostrazioni, per l' addietro addotte? settembrini, 1-155:
bastanza appropriate. 3. ant. l' essere durevole; durata. giamboni,
qualora non ne voglia tuo fratello fare l' acquisto. pananti, ii-63: e gli
eran tre della regina: / era l' altro un bastardelle; / e quell'un
per segnarvi le pratiche una dietro l' altra e senza distinguere la loro
di piante, preparandone il trapianto e l' innesto per dimore stabili.
e giulio sabino lin- gone che tra l' altre sue vanità si vantava di sua bastardigia
dice mai che del nipote / bastardo de l' infido mio consorte. tasso, torrismondo
al bastardo / che il regno e l' armi ed il mio nome usurpa? giusti
giusti, 1-200: sarà felicissima l' umana società quando la donna con
1-i-284: ecco il nostro gigante golia, l' ammaz zasette e squarciamondo,
a lui: -che sventurato! / tu l' hai avante, e par che tu
: se un proprietario si attardava che l' uva maturasse non trovava più nulla,
200: come è infinitamente stupido / l' azzurro infinito / chiudiamo gli occhi o
, e quello di razza inetto; qui l' impurità è un pregio. 11 bastardo
sai., 2-225: darà l' italia in preda a francia o spagna,
cioè la fame, la gelosia, l' avarizia. baldinucci, 113: ordine attico
le detta. cattaneo, iii-4-24: l' allgmeine zeitung abusava malignamente del costume ch'
più fredda ferocia. bartolini, 3-51: l' ho guardata con la sola curiosità d'
lo stesso valore), che spiega anche l' antica espressione fils o fille de
rosso (che usarono i romani per l' edilizia, derivandolo dall'egitto).
par., 4-122: non è l' affezion mia sì profonda, / che basti
non basto / a dua nimici; e l' uno e l'altro è dio.
a dua nimici; e l'uno e l' altro è dio. sannazaro, 3-81
, et usato di vincere spessissime volte ne l' urtare; il quale senza pastore bastarebbe
: bastava la fame sola a espugnare l' esercito spagnuolo, circondato da ogni parte
il pianto, / che si conviene a l' alto mio dolore. guarini, 326
della valle, 224: non basta a l' avida sua sete / il sangue pio
per batter tonde... ora l' avaro mare non par ti debba ubbidire,
, voleva anche che io scontassi amaramente l' oltraggio fattogli. idem, xiii-67:
popolo intero. foscolo, vii-9: finché l' umano genere associavasi in famiglie e in
a troncare ogni commercio marittimo; perché l' indestrut- tibil forza del contrabbando segue le
forza del contrabbando segue le proibizioni come l' ombra segue i corpi. giusti, i-281
, i-1-264: alla poesia non basta l' imitazione, bisogna l'allegoria. pirandello,
poesia non basta l'imitazione, bisogna l' allegoria. pirandello, 5-27: un
, tant'era fitta la zuppa; l' acqua non bastava ai lussi della toeletta.
, 4-30: né la croce né l' infanzia bastano, / il martello del golgota
bastano, / il martello del golgota, l' angelica / memoria a schiantare la guerra
nella quale quattro o cinque dì, se l' acqua è putrida, basta di
. -e'basta bene che voi me l' osservate. f. d'ambra, xxi-1-63
. cavalca, 9-28: or questo basti l' aver detto della preparazione, che dee
, sieti assai tesserti potuto vendicare e l' averlomi fatto conoscere. pulci, 27-115
e 'l luogo che si toglie a l' arte sarà conceduto al giudicio. chiabrera
senno. foscolo, vii- 198: l' odissea, considerata sempre come poema minore,
.. a noi basterà dire che l' odissea non ottenne ancora in italia un traduttore-
o dalla sua suocera, basta che e'l' ebbe. caro, 15-i-231: ma
batte il ceffo. soffici, ii-105: l' idea 4 — battaglia, ii
insieme ci avviammo senz'altro verso l' attraente avventura. -basta che sia
giusti, i-200: sarà felicissima l' umana società quando la donna con
e anche semplicemente la soddisfazione raggiunta, l' accontentarsi: ce n'è a sufficienza,
. -ma basta: per rafforzare l' avversativa. buonarroti il giovane, 10-893
, 105: a lui solo è bastato l' animo di fare quello che non è
fare quello che non è ignuno che l' abbia condotto da anni mille o più
. ardivano, e li bastava loro l' animo a pigliare ogni impresa contro al re
fece da alcuni suoi staffieri, bastandogli l' animo a stare presente a tanta sceleratezza
già mai, e a lui bastasse l' animo di venirle in casa a quei tempi
di questo carcere; e mi basta l' animo di cavartene senza molta fatica.
un paradiso, come è bastato già l' animo ad alcun di voi di dire
... mi domandò se mi bastava l' animo di legargli bene. piccolomini,
, 140: a me non bastarebbe mai l' animo di fare atto amorevole verso di
il quale avendo considerato e molto lodato l' opera, gli disse: « basterebbe
, gli disse: « basterebbe ti l' animo di farla di marmo? » «
. guarini, 365: se vi bastasse l' anima di sanarla, io vi donerei
/ a condurti i cavalli a portar l' aste. chiabrera, 412: ma per
suo palazzo, fu a chi bastò l' animo di romper le candele e altri
si fidi di me, che mi basterà l' animo di farle sposare il signor fiorindo
necessità, perché non me n'è bastato l' animo. gioberti, iii-168: se
gioberti, iii-168: se ci basta l' animo di sprigionare la mente dalla prosa
si lasciò dire che a lui bastava l' animo di scrivere come il padre bartoli.
fogazzaro, 7-285: neppure gli bastò l' animo di prendere una risoluzione che avrebbe
d'annunzio, v-1-792: affermò bastargli l' animo di condurre fin nel lago un'
gli disse che, se gli bastava l' animo d'insegnare grammatica a un asino,
-ant. bastare la vista: aver l' animo, il coraggio, la voglia
/ che son quinc'entro; se l' unghia ti basti / ettemalmente a cotesto
non avrai mai superbia, e se pur l' avrai, poco ti basterà. fioretti
bastavasi ne'secoli recenti / con l' innocenza, per aver salute, /
', con il senso e l' evoluzione di * sopportare, durare '.
da vecchi era contato, / di ercole l' uno, e l'altra fo de
, / di ercole l'uno, e l' altra fo de anteo. /
, a duobus animalibus deportata » (con l' accenno a una falsa etimologia).
] che il medesimo farebbero che fecero l' antiche e forse di più, se da
non vogliamo quelle esser bastevoli che a l' ago e al fuso? firenzuola, 322
due concili. galileo, 951: l' aver io scritto nella nostra favella fiorentina.
nuovi coscritti uniti agli antichi soldati empievano l' esercito di settantacinque mila combattenti, soperchi
essi bellissimi a paragone di altri o anche l' essere bruttetti anzi che no. svevo
e schernita. preti, ii-97: ma l' affetto con cui riverisco la sua
bastevolmente dichiarata, e nel l' avviso a lettori, e in tutto il
: io faceva tradurre a'miei scolaretti l' inno di cleante a giove:..
, e che avesse cura e maneggiasse l' artiglieria,... vi mandò giuliano
imbarcato il giorno prima le truppe per l' affrica..., aveva i fumaioli
. rigutini-cappuccini, 25: il popolo l' usa spesso anche in senso figurato,
indicare il carico di cose che abbiano l' iniziale della lettera proposta, fino all'
. salvini, 6-146: molti in l' egitto popoloso pascono, / bibliaci characiti
dentro a buoni e forti bastioni e l' altro a tomo, e gli facevo
sotto varie modificazioni e varii nomi è l' elemento principale della moderna difesa. tommaseo
e silenzioso: ecco, quello è l' ergastolo. govoni, 1-57: altissimi,
. govoni, 1-57: altissimi, per l' aria, dai bastioni, / capriolano
. /... è sceso sovra l' ali aperte / a spandere le sue consolazioni
per costume. algarotti, 3-136: l' harstoeker, famoso principalmente per la scoperta
guardano [la fortezza] ne suscitarono l' idea di sette batterie elevate sopra immensi
]: del sangue fece intridere l' arena e la calcina, con che egli
,... se fe'incontro de l' arabo capitanio. bembo, 5-1-258:
, 286: s'awiò quindi con l' esercito alle chiuse d'italia. erano queste
di chiusa. cattaneo, iii-1-390: l' austero agostiniano jacopo de'bussolari esortò i
a quattro contro uno, che misura l' altezza delle bastite e si fonda più sulle
254: si vide in mezzo ai pericoli l' ebreo gettare i suoi tesori nelle immondezze
pericolo inghiottirli. verga, 3-161: l' asino di compare mosca,...
tue corde e mandami giù / con l' asina innanzi al balivo. ojetti,
al balivo. ojetti, ii-216: l' asino... porta due ceste in
e la lussuria e la vecchiezza che l' avevano scarnito sotto il basto e fra le
. disus. nel gioco d'ombre, l' asso di fiori (o di bastoni
si è. giusti, 2-103: l' asino butta via / il basto per la
vendicativo, che, non potendo colpire l' offensore, si scatena su oggetti o
ogni dosso; ad un non par che l' abbia, / all'altro stringe e
, è incastrato nei riempimenti, e l' una e l'altra parte di esso vanno
nei riempimenti, e l'una e l' altra parte di esso vanno a terminare
, / si ritenea volentieri in su l' ala, / però che tempo non è
panzini, iii-248: noi domattina daremo l' assalto perché chi bastona per primo bastona
cieca. carducci, i-702: quella è l' età barbara, l'età eroica,
: quella è l'età barbara, l' età eroica, l'età divina: allora
età barbara, l'età eroica, l' età divina: allora la critica non c'
vespri e bastonar compiete, / così non l' intend'io, signor abate. carducci
e bastonate. cattaneo, iii-4-24: l' allgmeine zeitung abusava malignamente del costume ch'
moveva più dalla straduzza, che non l' avrebbero mandato via neanche a bastonate, ed
delle ruvide lenzuola era soave quanto può essere l' alito della sera sulla fronte d'un
percuoter le spezza, e le sciupina [l' indie], / le gioie che
il dorso della coriacea creatura e per l' ira sorda che 1'accendeva contro tale caparbietà
stecche maestre, chiamansi la prima e l' ultima delle stecche del ventaglio. i
del foglio, delle quali la prima e l' ultima sono incollate su tutta la parte
a un palmo e mezzo; e l' un di qua dall'indice della mano diritta
di qua dall'indice della mano diritta, l' altro di là, li maneggiano sì
della retina (a ricevere e trasmettere l' eccitazione della luce). -cellule a
. -e suora arcangiola la farina e l' uova. -l'una pei zuccherini e
uova. -l'una pei zuccherini e l' altra pei berlingozzi. -anzi l'una pe'
e l'altra pei berlingozzi. -anzi l' una pe'cialdoncini e l'altra pe'
. -anzi l'una pe'cialdoncini e l' altra pe'bastoncelli. buonarroti il giovane,
non abbiamo bisogno di svegliarino per rammentarci l' uno dell'altro. facciamo in modo
.). stuparich, 5-115: l' odore di pulizia che rinfresca ogni angolo
rinfresca ogni angolo e, sotto, l' odore del legno antico impregnato di vita
berni, 66-53 (v-240): l' un l'altro addosso co'baston'si ficca
66-53 (v-240): l'un l' altro addosso co'baston'si ficca. caro
. doni, ii-99: quando mangiavano l' agnel pasquale, bisognava che tenessero in
doi dottori barbareschi, de'quali parlaremo; l' un de'quali, non sapendo più
gira, / cangia sito la scena e l' apparato / in altro aspetto trasformar si
con i bastoni; ei si getta per l' aria acciocché il vento ne porti via
fa chiamar fra cristoforo, gli fa vedere l' obbedienza, gli dice che vada a
.. sull'alto della scala l' uomo fatto con la donna matura e poi
poi giù, giù, giù, l' anziano, il vecchio e il decrepito colla
saper fare io colla sciabola, che l' avrò presa in mano sei o sette volte
governo *. delcdda, iii-120: l' importante è che si concluda domani,
con grande allegrezza rassegnò il bastone e l' insegne a'signori priori. giov.
fece. machiavelli, 65: chi difende l' ordine spartano e veneto, dice che
di potenti fanno due opere buone: l' una, che ei satisfanno più all'
, hanno cagione di contentarsi più; l' altra, che bevono una qualità di autorità
de'viniziani, lasciare usare ad altri l' autorità sua. berni, 7-53 (i-196
, i-172: i padri, rinnovando l' antico costume, mandarono un senatore a
228: non fui ascoltato, perché l' uomo che non parteggia è molesto a
era da tenere escluso che per contrattazione l' inghilterra si risolvesse mai a dichiararsi decaduta
del saccheggiare la città, e vólto l' animo a trarne più somma di danari
per battermi, per rompermi e farmi inanzi l' ora morire. aretino, ii-61:
bastone de la mia vecchiezza, ecco l' occhiale de i miei anni: questo
vostra vecchiaia. nieri, 223: l' idea di suo padre però non era di
« il mio ragazzo », t l' erede » diceva. * il bastone della
si dà all'orlo...; l' altra si divide in quattro parti,
si dà al listello... e l' altre tre al toro, over bastone
(a piacenza, treviso), l' altea (a napoli). -bastone
fu in terra questo fastellaccio, / l' altro s'avventa addosso ad aldighieri: /
come i malviventi di campagna quando fan l' atto di palparsi il falcetto in tasca
giovinotto grande e da fatica, chiamano l' apoplessia morte subitana. = dal
e ottenne / il premio ludovico e l' onoranza. c. gozzi, 4-63:
la maniglia: n'era conseguito sull'istante l' inesorabile dir- lindindindìn, a che il
dato prima una spinta in casa contro l' uscio, poi un'altra dalla porta
batacchióne. nomi, 10-60: tien l' altro molto ben l'occhio alla penna,
, 10-60: tien l'altro molto ben l' occhio alla penna, / né sol
, pur dimostrandosi bene avviato a raggiungere l' alta statura di famiglia, veniva su
che cadono, che precipitano insieme, l' una sull'altra. d'azeglio
(eccellente alimento, utilizzabile anche per l' estrazione dell'alcool). 2
il batiscafo di piccard. = l' invenzione risale all'ingegnere g. vassena (
misura di capacità degli antichi ebrei per l' olio e il vino (intorno ai
olio: il bato dell'olio (cioè l' anfora) si è la decima parte
; nel che hanno che consolarsi con l' esempio de'romani, appresso ai quali la
al dottore e a tutta la brigata che l' intesero. note al malmantile, 1-40
3-5-69: ma chi al giogo dovria tirar l' aratolo, / questi la toga,
. 12-8-311: tra un pilone e l' altro del ponte a rubaconte,.
la ligne de sonde, et à l' aide de la simple lecture des indications
/ e la città dal l' arborato cerchio, / ove dorme la donna
ma salii in su il muro de l' arno, sì che potea vedere parte
, 1-107: i villanzoni pur suonando e l' orso ballando... vi avea
, 7-72: poiché 'n schiera tra lor l' ebbero accolto, / n'andaro ove
della città usciva, e con l' armigera gente della chiesa strette zuffe faceva.
/ quel peso che a salir l' aggrava e lassa, / lassai il bel
guicciardini, 349: essendo per l' acquisto di fiesole cresciuta assai di popolo,
padre pose, / a chiare far l' alte sue glorie ascose / diemmi,
e appresso entrò per la detta via l' ultima compagnia delle femmine che non vollono
anticamente apparecchiato. carducci, 586: l' onta de'rei che secol non estinse
secol non estinse / fuma pe'cerchi de l' inferno ancora. 23. ant
'l vittorioso e gran camillo / sgombrar l' oro, menar la spada a cerco,
tutti dal proprio bene, e per rapire l' altrui. leopardi, 975:
alla testa, come dicono romanzieri allorché l' eroina si complica. buzzati, 1-259:
fanno calca, fanno popolo; compongono l' opinione completa, dal colore più saliente
giuoco lieto. castiglione, 89: e l' ordine d'essi era tale che,
in danza. alfieri, xiii-85: giunge l' ora fatale. icilio, vedi /
in viso. pascoli, 758: per l' intatta neve / stavano in cerchio mandre
-per cerchio: ordinatamente; uno dopo l' altro. buonarroti il giovane, 9-29
avo, rantolo d'infante. / par l' uno il cigolìo d'un abbaino /
d'un abbaino / a cui percuota l' aquilone errante: / l'altro è come
a cui percuota l'aquilone errante: / l' altro è come a fior d'acqua
: [la favola] fu compiuta con l' identica levità del cerchiolino che s'apre
levità del cerchiolino che s'apre su l' acqua d'uno stagno. = dal
corno delle mani del cavallo, separate l' una dall'altra. = acer
ne fanno le cercinate: per sminuire l' importanza di ciò che qualcuno ha detto
da legname, per lo più durante l' inverno che precede il taglio: consiste
calcato sulla fronte, quasi a toccare l' arco bruno delle sopracciglia. la cupolina
racchiusa la pasta da cui si estrae l' olio per pressione del torchio. 8
fazio, v-18-53: ancora voglio che ne l' animo noti / i circopetrici, e
d'asino. bruno, 3-841: se l' avete per cosa ludicra, donatelo ad
macerie. garzoni, 1-188: l' erbe di macerie, che nascono d'intorno
verbesco, la malva, il malvischio, l' ortica,... la cerdonella
15-2- 160: né mi rifina l' anno ch'io di pomi / non sbonzoli
monti, 5-446: fluì dalla ferita / l' icóre della dea, sangue immortale,
prodotti delle piante cereali, adoperati per l' alimentazione dell'uomo e degli animali.
denominazione il frumento, la segala, l' orzo, l'avena, la spelta o
frumento, la segala, l'orzo, l' avena, la spelta o farricello;
erbaggi. moretti, 17-234: lodava l' abbondanza e la varietà del negozio che
che discendono dalla base del celabro (l' ofman il trae dal cerebello) e
il maggiore sta nella parte dinanzi, l' altro nel mezo, e 'l terzo
tommaseo, ii-333: il cervello assorbendo l' operosità della vita, faceva altri organi men
cerebrale solidificata in scansie, sembra sopraffare l' uomo, che è piccolo di statura.
d'arte o di pensiero in cui l' intelletto, il raziocinio prevalgono sulla spontaneità
ad artisti e a persone in cui l' intelletto, lo spirito analitico, raziocinante
cerebrale. cerebralità, sf. l' essere cerebrale; eccesso di intellettualismo
, sì tosto come al feto / l' articular del cerebro è perfetto, / lo
: la malattia cambia talora... l' ingegno e il carattere...
il cerebro del cielo, che causa l' umidità che son il seme comune; e
gozzi, i-130: tra noi, l' affetto e l'amicizia erano reciprochi e universali
: tra noi, l'affetto e l' amicizia erano reciprochi e universali; ma
cerèbro? 3. zool. l' insieme dei gangli che si trovano nel
vetri roseo / guardava apolline: su l' altar massimo / impallidiano i cerei. imbriani
. pascoli, 29: dal profondo geme l' organo / tra 'l fumar de'cerei
bianco,... mi suscitò l' imagine di quei volti emaciati e spiritati
caro, 1-1137: già con l' acqua e con cerere a le mense
, / ma lei calpesta acerba, / l' ugna de'rei qua drupedi
il famoso, il celebre cerettàio denominato l' unico. cerevisia, sf.
pederoto. garzoni, 1-189: fra l' erbe d'orto si trovano le rape
debite cerimonie e messer antonio si assolverono l' uno l'altro insino a quel punto
e messer antonio si assolverono l'uno l' altro insino a quel punto d'ogni
fatta e roba che si avessino tolta l' uno a l'altro. bisticci, 3-13
che si avessino tolta l'uno a l' altro. bisticci, 3-13: cantò la
, il « sì * dello sposo non l' udì nessuno. pea, 3-215:
colletta, i-55: venne in italia l' infante di spagna don carlo, per mostrarsi
professa naturalmente religioso, erigendo a trono l' altare, 0 abbassandolo, non per
accompagnava la discesa della signora, avevano l' impronta della grande casata.
6. apparenza, formalismo (ed è l' opposto della naturalezza, della spontaneità)
lite andava / tra il conte orlando e l' avverso avvocato, / il qual di
la riva. alvaro, 7-88: l' abito da sera o di cerimonia, femminile
in cerimonia a veder morire e rinascere l' augello fenice. -senza cerimonie, senza
, risolutamente disse. baretti, 1-14: l' infranciosata e abbindolata sofisticheria di questo discorso
, culto '. anche agli antichi l' etimo è rimasto sconosciuto. cfr. isidoro
e d'altronde non esige questo talento l' attenzione di tutti gli altri testimoni.
che fu il primo a vederle, l' eseguì, trattenendole solo quant'era necessario
difesa di noi stessi, come è l' educazione. quell'abito, quel colore,
scrive. 3. figur. l' adeguarsi a norme generali prestabilite; convenzionalità
nelle rime giovanili, dante] dissimula l' esiguità del concetto co 'l cerimoniale della forma
mio cerimòtlierato col male, il malanno e l' uscio addosso. cerimonière (
dirigere le cerimonie (specialmente regolando l' ordine delle precedenze): è detto
sala del maggior consiglio... attendeva l' avviso del cerimoniere per comparire sul palco
: il noleggiatore del carro, che per l' occasione (è compreso nel prezzo)
dicono: hai quarant'anni e ce l' hai fatta, sei il migliore della tua
: -non disturbo mica? -chiese cerimoniosamente l' uomo. cerimoniosità, sf. modo
/ de la trita melissa, o l' erba vile / de la cerinta.
per andarsene. oriani, x-21-122: [l' editore] esigeva un'altra cerna di
le cerne provinciali concorrevano sul confine del- l' abbruzzo, per opporsi col generale guglielmo pepe
da'dieci di tale impresa, danna l' ordine dato di pagare tutti li uomini
, / e 10 torto, e l' iguale. guittone, 3-7: mutiamo consiglio
'de'modenesi, che significa * separar l' utile dall'inutile, il buono dal
malagevole cosa sarebbe e fors'anche inutile l' investigare delle rovine di quante lingue diverse
i meno buoni. bocchelli, i-195: l' acqua, pompata dal profondo dei pozzi
della crusca; la quale, per l' abburattar ch'ella fa, cerne da
, 5: ficca dunque, lettore, l' occhio dell'intelletto e cerni; ficca
cerni; ficca le labbra, e ciba l' approvata dottrina di tanto autore, acciò
magro si metteva sul portone per aspettar l' arrivo dei cuochi col pesce, in mezzo
fa questa cernida di lana acciò che l' una non guasti l'altra.
di lana acciò che l'una non guasti l' altra. 2. reparto di
e la terrestre [milizia] comprende l' esercito veterano, e valoroso, overo disutile
, 14-12: dondolava il testone, come l' avesse avuto cernierato sull'ultima vertebra cervicale
, piccolo serbatoio d'acqua potabile che l' equipaggio può usare liberamente. =
innanzi quello, che s'è cavato de l' una e de l'altra. =
s'è cavato de l'una e de l' altra. = deriv. da cernere
grossa candela di cera usata per l' illuminazione degli altari e in molte
, poi il clero secolare, ognuno con l' insegne del grado, e con
e canti. d'annunzio, iv-2-184: l' ultima fiammella oscillava rapidamente, e
in carne, più a dentro vide / l' angelica natura e 'l ministero.
guerrazzi, iv-m: il regolamento ti concia l' uomo a cero pasquale; di sopra
condussi al padiglion di peso; / così l' arrecherò qui come un cero *.
{ ceroforàrio), sm. eccles. l' addetto a reggere il cero nelle funzioni
, candelabro. muratori, 7-v-42: l' ufizio dunque di beroldo fu la cura
si pretendeva di indicarne la composizione. l' olio e la cera ne formavano la base
che gli calava sulla faccia. dava l' impressione di un attore che si fosse tolto
, o curtius, credesi il primo che l' arte della cero- plastica applicasse alla rappresentazione
stette un pezzo a presentare nella faccia l' aspetto della cantonata dove faceva ogni giorno impastare
, 1142: fialette ed ordigni -tutto l' empirismo cerretanesco dell'epoca.
, sm. venditore ambulante che al- l' occoirenza si improvvisa medico, chirurgo, dentista
ficti religiosi... hanno robata l' arte ai cerretani, e vanno discorrendo i
altramente. redi, 16-iv-164: [l' aspido] è di quella razza di
terzo ed il quarto (e più volte l' ho esperimentato) non è velenoso,
gozzano, 418: il cerretano che vende l' elisir di lunga vita. bacchetti,
. bellini, 5-2-375: trionfò dell'alchimia l' anatomia con restar quella vagabonda sempre,
cortigiani. gozzano, 114: oggi l' alloro è premio di colui / che tra
far risplender la cerrina scorza / sopra l' altar di giove ogni alma dasse.
e di maggiore stima, / veder l' ardite capre sopr'un sasso / montar
e tagliuzzate. stigliani, i-13: sotto l' ombra del fronzuto cerro / sta 'l
, d'un abeto, d'un cerro l' umore di cui vive. d'annunzio
colui ch'avrà tra loro, / l' ultimo grado in accertar la méta
gittato il cerro, scudo uno, e l' altra settimana, scudo uno lavorando;