del covile, e, stesavi sopra l' altra mano, accennava col dito l'uomo
l'altra mano, accennava col dito l' uomo che vi giaceva. tommaseo,
e di là dalle tempie, per accennarne l' ampiezza [della fronte]; poi
di un'altra persona, alla quale accennare l' ordine e il tempo dei tiramenti,
quasi. baldini, 4-197: arriva l' ora di cena, ma la festa non
aggira i passi / stretto ne l' armi e colpi accenna e finge. manzoni
tutto, o almeno accorciarle più che l' uom può; e piuttosto accennarle, che
rozza e inesperta, / non veder l' alma ne'suoi detti aperta. buommattei
fuori del mio intento principale, solamente l' accennerò. redi, 16-vii-198: si
re del tenebroso regno, / fendendo l' aria e sibilando giunge, / e dove
sibilando giunge, / e dove accenna l' occhio il coglie e punge.
ti si può dare altra legge che l' accennata: non ti conformare al secolo
; non sentivano più le ore né l' accenno della fame. calvino, 1-260:
indefinita). tommaseo-rigutini, 3153: l' accenno è quasi un'allusione, un'
boccardo, i-19: accensa, è l' atto in virtù del quale il governo
in virtù del quale il governo cede l' esercizio di certi diritti, o il commercio
faville / s'ap- preser tosto a l' accensibil ésca. tommaseo, i-461: uno
accendere. accensióne, sf. l' accendere; rinfiammarsi; rilluminarsi;
sacerdozio comprese, e smorzò ben presto l' accensione per gl'inni sacri. idem
-accensione spontanea (autoaccensióne): l' accendersi spontaneo di sostanza combustibile.
perfido m'aggira. impaziente, spengo l' accensione; accelero la discesa.
(accènto). segnare nella scrittura l' accento sulle parole. manni, i-210
motivo di necessaria distinzione, per agevolare l' intelligenza, dì per giorno, sì per
tommaseo-rigatini 1300: gioverebbe nella ortografia italiana l' uso di accentare alcune parole, specialmente
. pronunciare le parole, facendone sentire l' accento; scandire. 3. mus
simili. -eseguire un brano musicale secondo l' accento, il tono conveniente.
), agg. segnato con l' accento; che porta l'accento (sillaba
segnato con l'accento; che porta l' accento (sillaba, vocale, ecc
versi che chiamano tronchi o accentati, l' ultima sillaba fa per due. manni,
. carena, ii-127: accentatura, l' azione di accentare, anche la condizione
sue sillabe, più che su l' altre, dalla pronunzia si fa spezialmente.
che la voce fa sopra una sillaba tra l' altre della parola. né in
: perché anche a lui quadra l' etimologia dello accento. perché la
suo accento. d'annunzio, iv-1-153: l' apparente rottura del ritmo nel quinto verso
parve efficace. panzini, iv-4: l' accento nelle parole italiane tende a cadere sulla
per indicare la sillaba su cui cade l' accento tonico di una parola; oppure
suo accento, il quale, se l' innalza, si chiama acuto, se l'
l'innalza, si chiama acuto, se l' abbassa, grave, e se l'
l'abbassa, grave, e se l' innalza e abbassa, circonflesso. l.
, perché serve... per segnar l' accento, non si dovrebbe chiamare accento
segnaccento o notaccento... l' accento segna dove si deve far la posa
chiamasi posa. fornaciari, i-57: l' accento in italiano, per regola generale,
parole, quando sopra di essa cada l' appoggiatura della voce. petrocchi, 8
sinistra a destra ('); l' acuto va da destra a sinistra ('
cominciamo anche nelle stampe comuni a segnare l' accento acuto: perché, benché, ecc
. era tempo. per indicare solamente l' accento tonico tanto è usare il grave
tonico tanto è usare il grave che l' acuto: ùmile, ùmile. noi per
nelle pubbliche tabelle, nelle denominazioni geografiche l' autorità dello stato potrebbe imporre l'uso dell'
geografiche l'autorità dello stato potrebbe imporre l' uso dell'accento. soffici, ii-280
, o meglio poetiche, che pongono l' accento sulla comunicazione responsabile anziché sull'espressione
. piovene, 5-262: vorrei mettere l' accento sopra l'associazione amici della musica.
5-262: vorrei mettere l'accento sopra l' associazione amici della musica... retta
. quali coll'accento aspro e ruvido l' arrugginiscono. parini, giorno, iv-240:
ma avendo essi dichiarato che venivano dal- l' ulirio, circostanza provata vera dall'accento,
ogni soffio. baldini, 5-113: l' accento è un po'meno ita
messo a lievitare sotto i lenzuoli bianchi, l' adolescenza di cui tante immagini si confondono
cui ode parlare una lingua straniera o l' italiano con accento esotico. calvino, 1-455
fronde / di quella quercia antica / l' usignuol lusinghier la dolce amica. menzini
se un discorde accento / fere l' orecchio, in nulla / toma quel paradiso
con gesti sobrii. il reale e l' ideale avevano in lui il medesimo accento
medesimo accento. idem, v-1-586: l' accento della sua confessione umana pareva approfondirsi
. papini, 27-34: tutti domandavano l' ora a lui ed egli l'annunciava sempre
domandavano l'ora a lui ed egli l' annunciava sempre con accento infallibile, con
doveva parlare il linguaggio della passione e l' altro quello della calma più indifferente.
possa sentire come qui la forza e l' accento del secolo passato. 6
coro uman ch'a i cigni, a l' aura, a l'onda / facea
cigni, a l'aura, a l' onda / facea tenor, non sa dove
687: aggirandosi solitario e ramingo per l' aperta campagna, sfogava il suo dolore in
il suon rendea; / dando un l' accento acuto, un altro il grave,
idem, 13-272: la fistula dà fuor l' usato accento, / più tosto strepitoso
marino, 357: rompon de l' aria mesta / i silenzi lugubri / di
. torricelli, 212: studino pure l' altre professioni di dar gusto all'orecchie con
e per gli adriaci liti / parea l' aria sgroppar tremoli accenti, / che
melodiche dell'antica chiesa, che stabilivano l' interpunzione nella lettura del vangelo e dell'
6-6: ma veder com'un fil con l' altro innesta / se fila, come
/ se fila, come il tende e l' assottiglia, / rendeva ognun, che
/ rendeva ognun, che v'avea l' occhio intento, / tutto in un punto
inacutire il tuono a una corda: l' una è lo scorciarla; l'altra,
corda: l'una è lo scorciarla; l' altra, il tenderla più, o
vogliam dir tirarla; il terzo è l' assottigliarla. idem, 4-1- 204
braccia che stiano nell'equilibrio, con l' assottigliare quello che pesasse più. delle
, i-1-119: i mari grossi gonfiano l' estate quando il caldo grande gli può
/ or la mormora grave, or l' assottiglia, / or fa di dolci groppi
sempre, o se la sparge o se l' accoglie, / con egual melodia la
-figur. leopardi, i-450: assottiglieremo l' idea della materia quanto potremo, per
crescenzi volgar., 4-19: apposta [l' uva] agli occhi, delle palpebre
. alberti, 72: molto giova l' exercizio: la-natura si vivifica,.
il sangue, impongono le carni sode, l' ingegno sta prompto et lieto.
, allungare. redi, 16-vi-178: l' uso dell'acqua calda ne i tempi
amore], / che giammai non l' ha mosso / sospir né pianto alcun che
milano, per tema della signoria, l' aveano assottigliato [il visconti] delle possessioni
: anche questa distrazione contribuiva a peggiorare l' andamento del suo commercio e ad assottigliare le
5. figur. affinare (l' ingegno, le doti intellettuali);
e perspicace, metterne in opera tutto l' acume. albertano volgar., 53
, 53: il molto leggere assottiglia l' animo e 'l poco lo 'ngrossa. trattato
vaga del suono che alcuna dell'altre, l' incalza a suonare. cantari cavallereschi,
e appena il corpo; ma assottigliano l' animo a ricercarne, e il desiderio suo
, sebbene da un canto egli assottiglia l' ingegno, tutto quel che fa non par
alla grossa, non volendo molto assottigliare l' intendimento a ricercarne i motivi. vico
, 1-1-164: qui ti bisogna assottigliar l' ingegno. botta, 4-888: d'ormea
. botta, 4-888: d'ormea assottigliò l' ingegno, e scrisse circolari alle corti
buoi. dove trovarle? allora assottigliò l' ingegno e pensò. 6. figur
, / e toglime 'l tempo e l' ura del mio danno arcoverare. passavanti
chimentelli, i-m-1-103: dissero ch'era [l' insalata] principio di cena cattiva;
di cena cattiva;... altri l' assottigliano più con dire, che se
assottigliano più con dire, che se l' insalata è cosa non solo buona, ma
venire in giù a quell'occhio, e l' occhio s'alarga al vedere in su
vedere in su. ottimo, iii-373: l' acqua s'assottiglia nell'aere. frezzi
maraviglioso. gemelli careri, i-1-699: l' acqua si trasmuta in aria, quando
del re, e specialmente essendo assottigliato l' oste. machiavelli, 335: debbe avere
ancora quella avvertenza, nel camminare, che l' una parte dell'esercito non si spicchi
altra, o che, per andare l' uno tosto e l'altro adagio, l'
, per andare l'uno tosto e l' altro adagio, l'esercito non si assottigli
l'uno tosto e l'altro adagio, l' esercito non si assottigli. d'annunzio
mi par gran maraviglia / com'è l' umana gente sì smarrita, / che
per campare. idem, 15-245: l' uomo tentato è bisogno che pensi diversi
paci, 1-143: per quel veder l' alma mia s'assottiglia. alamanni,
25-6 (ii-253): or de l' ingegno ognun la zappa pigli, / e
voglion essere chiare e distese, accioché l' intelletto, consentendo all'antecedente, sia
assottigliare. bencivenni [crusca]: l' acqua di latte... è assottiglia-
. bruno, 3-451: veggiamo de l' acqui che, in forma di vapore assottigliate
, i-1-120: può esser ancora che l' aere, bollendo come acqua, assottigliato
gote cave. montale, in: l' anguilla... /...
, perspicace; affinato, aguzzato (l' ingegno); divenuto troppo sottile,
: questo [il corpo] la natura l' asubiectò come strumento, come uno carriuolo
come uno carriuolo sul quale si muova l' anima. = deriv. dal
abitudine. leopardi, ii-747: l' uomo è assuefabile; dunque egli è
. assuef abilità, sf. l' essere assuefabile, capacità di contrarre un'
e tanto più se abbia assuefatto punto l' orecchio al rozzo accento delle villanesche cantilene.
3-188: pure a chi vi assuefaccia l' occhio, anche nella più fitta boscaglia
2-33: un orgasmo fantastico, che l' assuefaceva ai discorsi della sua protettrice e
dolo. pratolini, 2-19: egli assuefà l' occhio all'ambiente; è come se
della valle, i-331: a mangiar l' oppio sono avvezzi, come è gran parte
8-34: tutte le cose alle quali l' uomo s'assuefaccia anche per forza e
questa tribolazione. giusti, i-83: l' assuefarsi a credersi infelice, induce ad
infelice, induce ad accusare d'ingiustizia l' ordine delle cose. nieri,
o maturi i più, che non avevano l' abito del troppo pensare, e ai
, e in mezzo le voci mie venne l' usato pianto; e così il lungamente
. verga, i-13: non avevo l' occhio assuefatto ai bizzarri disegni delle scintille
con la pacata compiacenza che lascia trasparire l' occhio assuefatto dell'adulto. ungaretti,
straniero. assuefazióne, sf. l' assuefare, l'avvezzarsi, il contrarre
assuefazióne, sf. l'assuefare, l' avvezzarsi, il contrarre un'abitudine.
pranzo, mentre però non vi sia l' assuefazione in contrario. salvini, 39-ii-116:
forza grandissima possiede sopra il nostro spirito l' assuefazione. alfieri, 1-21: una
per lui mi sarebbe venuta crescendo con l' assuefazione. leopardi, i-185: [la
assuefazioncèlla ch'egli può acquistare, e l' animale no, perché alquanto meno disposto,
pandolfini, 1-1: le buone assuetudini e l' osservazione, gli onesti costumi, l'
l'osservazione, gli onesti costumi, l' umanità, la facilità e la civiltà rendono
di tutte quelle nobili arti, laonde l' uomo gloria, nome e fama si acquista
considerata o per meglio dire raffigurata per l' unica essenzialissima attitudine a poter una cosa
soggiunse / giuno, sopra di me, l' in- carco assumo, / ch'ei
la medesima legge canonica ha statuito che l' inquisizione non assumi casi se non di
aspra pugna, / se magnanimo sei, l' in- carco assumi. foscolo, v-173
doveri particolari ai pochi che s'assumono l' opera rigeneratrice. de marchi, i-730:
barberina] pareva che si fosse assunta l' incarico di coagulare con parole gelide ogni di
palazzeschi, 4-7: mai ci assumeremmo l' audacia di contraddire il divino maestro.
296): quel- pagnese, che l' aveva scelto, che l'aveva già considerato
pagnese, che l'aveva scelto, che l' aveva già considerato come una cosa sola
il cuore]. giusti, iii-214: l' opposizione fatta per sistema, assume facilmente
opporsi sistematicamente. verga, i-379: l' ombra saliva lungo le viottole della valle che
oltre. pratolini, 6-23: con l' odio che lentamente si andava assopendo,
9-120: da questo cielo, in cui l' ombra s'appunta / che 'l vostro
quel che non potè perché 'l ciel l' assumma. bibbia volgar., ix-485:
assunto in cielo, così verrà come l' avete veduto salire in cielo (con ministerio
santi, / laudando tutti quanti / l' alto signor cui è la signoria. /
iv alla festa antichissima dell'assunta aggiunse l' ottava. carducci, ii-8-47: nella
parte dei contorni d'una figura rappresentante l' assunta, o meglio poche traccie della veste
difensione. b. cavalcanti, 2-20: l' altra chiamano i latini...
giudizio, proposizione che recasi per sostenere l' assunto, ancorché non direttamente dedotta dai prin-
: atteso la duplicità del pontefice e l' odio che, assunto al pontificato, gli
: le piume d'argento si spargevano per l' aria, salivano assunte fra i raggi
ariosto, 40-16: astolfo dà l' assunto al re de'neri, / che
vien primieramente / la bella bradamante avea l' assunto. cellini, 4-587: sua eccellenza
18-2-109: il marchese del guasto, preso l' assunto di volerla battere e assaltare,
sua eccellenza non volesse torre sovra sé l' assunto di cavarmi di travaglio, non
. / e perché di guardarlo abbia l' assunto, / d'osso concavo e curvo
che, se per nuove riflessioni ei giudicava l' assunto troppo temerario, facessimo lo sforzo
e spero che vieus- seux ne darà l' assunto a persona onesta e capace. carducci
generale [garibaldi], io ho avuto l' audacia di non rifiutarmi all'incarico di
o scolastici. magalotti, 9-2-220: l' assunto è la nascita, o per
sp., 5 (79): l' autorità del tasso non serve al suo
altrettanto vano, che dannoso e micidiale l' assunto d'impedire ch'ella [lingua]
arricchisca, così è impossibile e dannoso l' impedire che si modifichi secondo i tempi
galileo, 723: vengono calcolando con l' intervento di altri falsi assunti, e
stella fissa sia maggiore assai che tutto l' orbe magno. 4. filos
questo argomento concedendo al maggiore, ovvero l' antecedente, cioè che sia più difficile
disfare, si nega la minore, ovvero l' assunto, cioè che l'oro non
, ovvero l'assunto, cioè che l' oro non si possa disfare.
che assume, con regolare contratto, l' appalto di un servizio pubblico, di
(ant. assumpzióne), sf. l' assumere, il prendere. cavalca
s. benedetto volgar., 79: l' abate... donno e abate
cattolico); la festa che celebra l' evento (il 15 agosto).
d'albizzo, 1-27: maria, l' assunzion che nel ciel festi / con una
di raccogliemento cupo,... per l' ansia di conservare intatto dentro di sé
. 4. quadro che rappresenta l' assunzione di maria vergine. vasari
il deposto di croce, e dinanzi l' assunzione di nostra donna. 5
assurdo. assurdità, sf. l' essere assurdo, ripugnante alla ragione
. leopardi, i-417: [l' egoismo] non solamente porta a
dendo con la facilità e l' assurdità d'un sogno. b. croce
detto, per esempio, che l' arte è risonanza dell'istinto sessuale, o
ciò che è in contrasto con l' evidenza logica, intrinse camente
tal rigenerazione di cose non è assurdo l' immaginare che il genio delle lingue possa
gran-brettagna. giordani, ii-48: e assurdo l' attribuirmi un sapere immenso, quando né
umane danno una mano alla ragione e l' altra all'assurdo. panzini, iii-822
è un assurdo. einaudi, 1-389: l' esistenza della disoccupazione è un assurdo teorico
ii-219: vedesi spezzato, mettendo ne l' acqua una asta diritta, che la mezza
dei bulini. marino, 289: l' asta del verde tirso, / la cima
a'[pennelli] maggioretti si aggiugne l' asta di leggerissimo legno; ma i piccoli
penna d'oca,... ficcandosi l' asta in quella penna. arici,
e gli appuntati / pali, e l' aste cedevoli, e le maglie. pascoli
iv-2-140: gli stendardieri... tenevano l' altissima asta in equilibrio su la fronte
della meta così stretto da radere con l' ala inflessa la punta della fiamma ondeggiante.
novellino, 60 (98): e l' uno incontro all'altro si mosse,
/ da troppo tesa la sua corda e l' arco, / e con men foga
arco, / e con men foga l' asta il segno tocca. ugurgieri, 251
il segno tocca. ugurgieri, 251: l' asta pastorale di mirto fissa nel ferro
loro mani: spronarono di gran virtù l' uno sopra l'altro, l'asti vola-
spronarono di gran virtù l'uno sopra l' altro, l'asti vola- ro in
gran virtù l'uno sopra l'altro, l' asti vola- ro in pezzi. intelligenza
cantari, 70: il fero e l' asta nel cuor gli cacciòe, / giù
ch'el suo veneno discorrendo su per l' asta, e nonché l'omo ma
su per l'asta, e nonché l' omo ma il cavallo morì. poliziano,
/ sembra minerva se in man prende l' asta. machiavelli, 284: [gli
. ariosto, 39-2: volteggiando con l' asta il buon ruggiero / ribatte il colpo
. grazzini, 3-2-129: sì fiorentinamente l' asta arresta, / che si può dir
tuo paladino. tasso, 6-40: rupper l' aste su gli elmi e volàr mille
idem, 11-75: e l' asta crolla smisurata, e imbraccia / il
/ il già deposto scudo, e l' elmo allaccia. marino, 12-65: la
ferro della picca in mano, levatane l' asta, si provasse per fare il medesimo
il medesimo colpo, si accorgerebbe che l' aggiunta di quel tanto legno che pareva
bassa. manzoni, 292: incresce l' asta e pesa / alla mia man
/ che non vedesti in braccio / l' itala moglie a barbaro soldato; /
predar, non guastar cittadi e colti / l' asta inimica e il peregrin furore.
carducci, 709: e voi, se l' unno o se lo slavo invade,
invade, / eccovi, o figli, l' aste, ecco le spade, / morrete
di burro e di sugna, ma l' asta fa perfettissimamente il suo dovere.
pieno popolo in molte parti, lei sotto l' asta vendéo. livio volgar. [
li vendette [i prigioni] sotto l' asta; onde il prezzo fu sì grande
mare a poppa (e serve per l' ormeggio delle barche). 8.
fonte: canale di derivazione che conduce l' acqua del capo di fonte nei fondi posti
atletica leggera per il salto (con l' asta). 10. tipogr.
nel salto in alto o nel salto con l' asta). -asticciòla, asticciuòla,
un fuso. vasari, i-183: con l' astic- ciuola del pennello si va lumeggiando
, ingialla, e divien quale ora l' avete in mano con coteste granella ripartite a
così bella ordinanza fra sé, che l' un non impaccia l'altro, ma o
fra sé, che l'un non impaccia l' altro, ma o diritto salendo,
uccelli. c. dati, 118: l' asticciuole de'pennelli, e.
ii-189: fece dunque [il cronaca] l' asticciuola del cavallo, che è lunga
) e di specie affini (come l' aragosta). = voce dotta,
.); cfr. anche stallare: l' espressione di dante, purg.,
che desiderava un'altra volta di veder l' aria, per di nuovo ammirare l'opere
veder l'aria, per di nuovo ammirare l' opere di dio. salvini, 16-677
, 219: gli fece il postiglion l' astante, il bravo, / il segretario
, spesse volte, udendole, l' aveano imparate. = voce dotta
. astaticità, sf. meccan. l' essere astatico. astàtico, agg.
di loro, e disposti in modo che l' azione direttiva di un campo magnetico uniforme
. meccan. rendere astatico l' equilibrio di un sistema. astatizzazióne,
. astatizzazióne, sf. meccan. l' astatizzare. astato, agg. armato
i suoi circassi astati; / ed oltre l' aste hanno corazze, ed hanno /
/ spade larghe, e ricurve a l' un de'lati. pascoli, 851:
un de'lati. pascoli, 851: l' imagine astata / di pallade athena.
umbro ne'duelli atroce / cesse a l' astato veli te e la forte /
uno è un astato / che avea seguito l' aquile di druso. d'annunzio,
, iii-2-260: irto di bronzo / era l' ètere e sordo / per lo stridor
). asteggiatura, sf. l' asteggiare, il fare aste.
d'ogni altro vino, e fa l' uomo astemio. panciatichi, 64:
, 8-42: mesciuto un bicchiere, l' offersi all'ospite in nero. era astemio
era astemio. sbarbaro, 1-206: l' armadio a liquori che, astemio, egli
: questi matematici, che dicano l' occhio non avere virtù spirituale che s'
astende alla produzion de'semplici, ma l' omo con tali semplici produce infiniti composti
stirpe: anzi coverte / fien di stragi l' europa e l'altra riva / dell'
coverte / fien di stragi l'europa e l' altra riva / dell'atlantico mar.
la sua gente... [l' imperadore] faceva mantenere onestamente, eziandio
dee., 1-5 (97): l' una l'altra guardando, appena del ridere
, 1-5 (97): l'una l' altra guardando, appena del ridere potendosi
feste] per diverse cagioni mostrava, l' uomo e la donna doversi astenere da
alcuni, li quali essendo irati per l' amaritudine che aveano, s'aste- neano
offendere. della casa, 552: dee l' uomo costumato astenersi dal molto sbadigliare.
batterla, e dal volere altrimenti darle l' assalto. s. caterina de'ricci,
e ria / succo sparger in lui che l' avvelene; / ma schiva poi la
poi la man vergine e pia / trattar l' arti maligne, e se n'astiene
: quando son usati a pigliarlo [l' oppio], non se ne possono astenere
0. rucellai, 8-6: qual è l' intendimento della filosofia morale? insegnare altrui
, quando tale scavamento accrescesse o affrettasse l' interramento che potesse cagionare il mare tempestoso
balli che si fecero varie sere dopo l' opera. cesarotti, i-98: non
di privazioni volontarie, della quale, l' astenersi dal cibo, per un dato tempo
papa e dei sacramenti, non riconoscendo l' infallibilità del primo e astenendosi dai secondi
rappresentando in quella casa la scontentezza, l' opposizione,... si era
einaudi, 1-21: può darsi che l' elettore manifesti il suo sdegno astenendosi dall'
. astenìménto, sm. ant. l' astenersi, astinenza. p.
medie. stanchezza deltocchio (che produce l' impossibilità di guardare a lungo un oggetto
da astendere. astensióne1, sf. l' astenersi, il trattenersi (dal compiere
dal prender parte al comizio popolare per l' abolizione della pena di morte. e
2. astensione dal voto: l' astenersi dal voto in una votazione.
giudice ha il dovere di astenersi dal- l' esercitare le sue funzioni (se ha interesse
arà lunghissima e retta astensione, perché l' aria da lui penetrata non se li
astensionismo, sm. neol. l' astenersi (in forza di precise considerazioni
fiori... sono simili, per l' ambito di certe frondicelle che gli circondano
alle stelle. domenichi, ii-604: l' aster... è rimedio pronto all'
foscolo, gr., i-141: l' una tosto alla madre col gemmato / pettine
, vi-241: i piè che altri con l' acqua mi asterse, / tu col
incidere ed astergere il viscido, correggere l' acre. paoletti, 1-1-301: si
, ii-1422: fra le gioie bianche è l' asteria, la quale per proprietà di
forma di stelletta (che si pone dopo l' iniziale di un nome che non si
di berenice. foscolo, ii-2-18: l' esperienza delle pesti, de'diluvi, de'
inserito dai tipografi fra una sezione e l' altra di un capitolo di un libro
,... il coral bianco, l' asterite pietra, la galatite. asternale
portano aculei, granuli, pedicelli. l' animale poggia sul fondo ventrale dove si
la bocca (da cui può estroflettersi l' ampio stomaco a forma di sacco per
astersióne, sf. ant. l' astergere, il detergere, il
purificazione. segneri, i-535: l' astersion del cuore si fa con la discussione
ficativo di molta astersione, come è l' aceto squillitico e simili. redi,
, 272: io credo che [l' ananas]... provochi l'orina
[l'ananas]... provochi l' orina, perché il sugo è astersivo.
medicamento astersivo. redi, 16-v-69: l' urina stessa... è un naturale
col verso. aleardi, 1-71: l' aura che novamente s'inzaffira, / odorosa
ant. e dial. attesa; l' aspettare. stefano protonotaro, 1-3-59:
firenzuola, 204: e per quello astiandosi l' un l'altro, fu da lei
204: e per quello astiandosi l'un l' altro, fu da lei convertito in
. paolo da certaldo, 374: l' avere del povero uomo non è astiato
minore stima. magalotti, 9-1-172: l' astaco tira più al paonazzo; ed in
gambaro marino grande. montale, 98: l' àstice 11 lupo della nassa -che /
aste. salvini, 22-6: l' asta fermò portando a una colonna /
nell'eccelso albergo, / telemaco portò l' asta, e appoggiolla / a sublime
. che presenta astigmatismo; che corregge l' astigmatismo (lenti astigmàtiche).
dell'occhio in specie, per cui l' immagine di un punto appare più o
. strumento ottico che serve a misturare l' astigmatismo. = voce dotta, comp
al vangatore] la terra, nel- l' aprir d'aprile, / rotta e domata
: / e'la sogguarda curvo su l' astile. 2. asta lignea
frezzi, i-17-120: e poi con l' altro astile / il quale è d'
(ant. astinènzia), sf. l' astenersi dai piaceri dei sensi (per
tesoro volgar., 6-9: l' uomo che s'astiene da volontà carnale
detto casto. iacopone, 4-49: l' audito entra en scola a 'mprender sapienza
entra en regula 'n ordenata astinenza, / l' odor fa penetenza, 'n enfermarìa
. ammaestramenti, 92: al lussurioso l' astinenza gli è in luogo di pena.
. a commendar molto la penitenza e l' astinenza, né mai carne mangiava né
carne grossa. sacchetti, ii-116: l' astinenza è quella virtù, la quale ben
, 361: aveva domato la carne con l' astinenza e con l'abito della virtù
la carne con l'astinenza e con l' abito della virtù. leone ebreo, 17
le cose delettabili, vizio correspondente a l' avarizia e cupidità ne l'utile, così
correspondente a l'avarizia e cupidità ne l' utile, così stimo essere vizio l'
l'utile, così stimo essere vizio l' altro estremo de la superflua asti- nenzia
asti- nenzia, qual è, ne l' utile, correspondente vizio a la prodigalità:
correspondente vizio a la prodigalità: perché l' uno è via a la robba, non
a la robba, non conveniente a l' onesto vivere, e l'altro lassa la
conveniente a l'onesto vivere, e l' altro lassa la dilettazione necessaria al sostentamento
lambruschini, 1-203: si crede che l' astinenza forzata da'cibi...
: [ella] vedrà che in tutta l' italia, e sto per dire in
, e sto per dire in tutta l' europa, non si troverà altro giovane,
corpo (è obbligatoria per i cattolici l' astinenza dalla carne e dai suoi derivati tutti
i venerdì, il mercoledì delle ceneri, l' antivigilia di natale e la vigilia dell'
ti conviene astenere. manzoni, 184: l' astinenza poi da certi cibi in certi
unire la penitenza e la privazione anche con l' uso necessario degli alimenti.
, 6-20: vidi conte orso e l' anima divisa / dal corpo suo per
rimaneva alla buona lucia propriamente astio contro l' acerba predicatrice. nieri, 68: ci
4-237: da ogni parola, attraverso l' astio e l'invidia, scappava fuori
da ogni parola, attraverso l'astio e l' invidia, scappava fuori rammirazione. emanuelli
fra giordano, 30: non avrà astio l' imo dell'altro, ché ciascuno avrà
d'appello... perché « se l' ha avuto lui lo voglio anch'io
astioso. astiosità, sf. l' essere abitualmente astioso; disposizione ad accogliere
ed amice, / fuor tal radice che l' arca ò voitata. chiaro davanzati,
dai falconieri (astore maniero era detto l' astore ben addestrato). in italia
anche, ma molto più raramente, l' astore levantino { accipiter brevipes).
laiini volgar., 5-9: l' astore è uno uccello di preda,
è uno uccello di preda, che l' uomo tiene per diletto d'uccellare, sì
tiene per diletto d'uccellare, sì come l' uomo tiene sparviere e falconi. capellano
/ le vetrate... / ei l' ale dibatteva, il serpentino / collo
di gioia: ardeagli nel grifagno / occhio l' amor de le apuane cime / natie
ad ali aperte e ferme si librava l' astore con gli artigli raccolti sotto il petto
guittone, 250-5: sì cum astor che l' algelletto [= augel- letto] piglia
; ch'era tra il pazzerellone e l' astóre. montale, 97: i miei
foggiato ad arco con la convessità verso l' alto (in modo da sopportare meglio
0. rucellai, 2-183: l' ossa del tarso sono sette; l'uno
: l'ossa del tarso sono sette; l' uno si domanda astragalo, o talo
(o sottoastragalica): situata tra l' astragalo e il calcagno, permette i
o di montone (e poteva anche essere l' osso medesimo), numerato con punti
nel gettare con la mano o con l' apposita coppa quattro astragali; vinceva il
tondino). palladio, 1-14: l' astragolo è alto il doppio del listello
alto il doppio del listello di sotto l' ovolo, e il suo centro si fa
da detto listello. idem, 1-15: l' astragolo, o tondino, è alto
animali domestici; e sono... l' astragalo ed astra- galoide.
astragalo. ricettario fiorentino, 14: l' allume scissile, il rotondo, lo
, il rotondo, lo strangile, l' astragalote. = gr. àoxpayaxcóstqs
: la prima sfera a cui giunge l' individuo, dopo la morte del corpo
raggiunto le regioni dell'astrale ed io l' ho eletta a mia guida nel cammino difficile
, dissolata, e come astralizzata, l' atmosfera di quella scena. = deriv
avviene che, per la puritade de l' anima ricevente, la intellettuale vertude sia
., iv-xxvm-5: già essendo [l' anima] a dio renduta e astrattasi da
giovanni crisostomo volgar., 1-64: l' anima si vuole astraere dalle cose terrene,
di tanta importanza che possino talmente astraere l' animo mio. salvini, 5-iv-323: l'
l'animo mio. salvini, 5-iv-323: l' uomo vadia all'universale bellezza dei corpi
non ho mai provato pensiero che astragga l' animo così potentemente da tutte le cose
da tutte le cose circostanti, come l' amore. 2. filos.
dagli altri. getti, i-204: l' intelletto nostro, astraendo le cose da
cose da la materia, e considerando l' essenzia loro propria,... viene
quelle. varchi, 7-326: considerando l' anima sola, ed astraendola (come
, per asserire invece con lui che l' urang utang è capace di generalizzare
161: da queste singole giuste affermazioni l' idea della giustizia astraendo, platone attribuisce
della robbia, 1-306: il frate l' animava con detti di salmi; e
. magalotti, 20-77: levatemi l' astrattagine, la quale in questo caso
astratto. astrattézza, sf. l' essere astratto; considerazione puramente mentale e
quale, non scorgendo altro se non l' elemento logico, stima pensabile il concetto
settecentesca infatti le idee del meda partecipano l' astrattismo e l'imprecisione. 2.
idee del meda partecipano l'astrattismo e l' imprecisione. 2. corrente artistica contemporanea
contrario: tastrattismo, il simbolismo, l' accademismo, ne deriva invariabilmente la decadenza
b. croce, i-2-145: l' idea innata... era la categoria
la divisione delle armonie, secondo che l' hanno messa certi filosofi, cioè,
: la vera amistade, astratta de l' animo, solo in sé considerata, ha
, ha per subietto la conoscenza de l' operazione buona. fioretti, xxi-955 (28
: bisogna che 'l cortegiano con l' aiuto della ragione revochi in tutto il
di cui con grandi e speciose voci / l' accademia favella. 2. insensibile
[s. v.]: fare l' astratto. fingere di non sentire o
come quello che, avendo fisso tutto l' animo e la volontà alle cose dell'
numeri, perciocch'è astrattissima, fu l' ultima ad intendersi dalle nazioni. paoletti
, 1003: quel nome non rappresentava per l' universale, altro che un concetto astrattissimo
i-218: abbiamo si può dire innata l' idea astratta della convenienza, ma quali cose
(ad es., nella filosofia platonica l' idea di uomo rispetto a questo o
voler mostrare all'anima la verità, ma l' anima stomacata da sì fatti discorsi,
s'avvedde che il buon uomo non l' aveva giammai veduta, non ch'egli
galileo, 569: non è dubbio che l' im- perfezion della materia fa che le
. sostantivo che indica un concetto (l' opposto di concreto), che indica un
anzi usato nelle scritture, che talor l' astratto significhi il suo concreto. idem,
suo concreto. idem, i-259: l' apostolo,... amò di usare
,... amò di usare frequentemente l' astratto in vece del suo concreto.
b. segni, 7-162: l' intelletto... nell'intender le cose
materia? mengoli, i-470: perché l' anima si compiaccia di due suoni insieme
insieme, e della successione di molti suoni l' uno dopo l'altro, che convengono
successione di molti suoni l'uno dopo l' altro, che convengono in una canzone,
di storia. manzoni, 127: l' uomo assorto nelle astrazioni delle scienze;
di umanizzarsi. gobetti, 1-165: l' economista... espone i risultati della
. 3. concentrazione di tutto l' animo in un pensiero, una visione
una visione, una fantasia (per cui l' uomo si estrania dalla realtà esteriore)
di ventre. salvini, 21-213: l' amara ed afra / astrettiva d'assenzio bevanda
che stette / come in teatro, l' inimiche vele / mirando in po tra ferro
come è solito, molti scolari a vedere l' andavano; né sapendo la cagione del
entro a quel muro, / che da l' armi latine è intorno astretto, /
che lassi i membri a piè de l' alte mura, / astretto è qui da
, 1-12 (i-144): tanto era l' amore che ella al suo amante portava
ant. gemma astrifera: in cui appare l' immagine di una stella. giulianelli
1 * astri, il cordon blu, l' amaranto, il gota rancio
membrane protettive che diminuiscono la secrezione, l' assorbimento e l'eccitabilità dei tessuti (
diminuiscono la secrezione, l'assorbimento e l' eccitabilità dei tessuti (sono impiegati nella
e delle mucose: in particolare contro l' infiammazione delle mucose intestinali, come antidiarroici
intestinali, come antidiarroici). l' aggravato condannati in tutte le spese e danni
astuzia d'amore che a biancofiore l' astringeva, nascevano. ariosto, 43-33
se 'l corpo libertà riebbe, / fu l' alma sempre in servitute astretta. idem
se medesmo, e come cosa angusta / l' universo nel pugno astringe e serra.
ottimi sono ed in tenebre / l' odio potente, un motto od un sospetto
deve preferire. paoletti, i-2-283: l' allume ch'è un sale acido, mediante
, mediante la sua virtù astringente ha l' attività di conservare nelle botti fino a
invano gli strettoi, le polveri, l' erbe, gliempiastri astringenti. di brente,
richiede gli astringenti, e i modificanti l' acrimonia del sangue. viani, 14-20:
, 413: il sapore del midollo mostra l' amaro che se ne cava di poi
cava di poi, e vi si conosce l' astringente. 4. agg.
8-101: onde può intendersi ciò che l' esperienza dimostra di queste acque, cioè
ha assaliti, alcuni, prima che l' abbino fatto, hanno cercato di pattuire
a lagrimar in tanto / seco mil- l' alme semplicette astringe. idem, 6-i-46:
. leonida, iii-264: dura eterna l' asprezza onde m'astringi / a passar tristi
goldoni, iii-107: ed 10 che l' aborriva anzi che amarla, mi assentai per
-rifl. viani, 19-470: l' ossa delle cervella scricchiolavano, le cerniere
c. croce, 307: quanto più l' acqua se congela, tanto più se
, 7-i-203: sceso è dall'ovil suo l' agnel divino, / che d'altrui
50: gl'inconvenienti che nascono dal- l' astringersi alle due unità, e specialmente a
a soffrirsi per riguardi, o sotto l' astringimento delle leggi. = deriv.
tutta la sfera celeste). secondo l' astrologia, gli astri esercitano sulla terra vari
e il destino di un uomo, l' esito di un'impresa, dipenderebbero dalla
perché dagli atomi, nel formarli secondo l' assortimento loro speziale, vennero fatti così e
e per gli adriaci liti / parea l' aria sgroppar tremoli accenti, / che del
: e lor signori mi vorranno negar l' influenze? mi negheranno che ci sian degli
. tommaseo, i-93: più che l' ultim'astro, / che l'alte
più che l'ultim'astro, / che l' alte solitudini consola, / corre lontan
, 121: certo la filosofia solleva l' uomo sopra ogni influsso di astri o
, candida / splende la luna: l' astro di venere / sorridele presso e del
ii-933: nella notte d'ottobre ardevan l' orse / alte coi sette e sette
: vivo, ardente, lontano, felice l' astro / mi tien sospeso in un'
nel tono cerulo delle vestimenta, ha l' illusione d'essere approdato nell'astro d'argento
io desiri. d'annunzio, iv-2-923: l' elica aveva ripreso i suoi giri,
nell'aria. onofri, 130: l' astro dei tuoi occhi aspetta / il
, 196: in aureola splendeva / l' astro della mensa, / il sol della
dogi che 'n duro astro / passar l' eufrate fece il mal governo...
domenichi [plinio], ii-1422: l' astrobolo è simile agli occhi de'pesci
m. -ci). che concerne l' astrofisica. 2. sm.
decorazione). viani, 14-70: l' astrografia è l'opposto della pirografia:
viani, 14-70: l'astrografia è l' opposto della pirografia: là si traffica
astrògrafo, sm. chi esercita l' astrografia. viani, 14-71:
agli antichi (forse, anche, l' astrea fossile). domenichi [
ci sono ancora alcune pietre, come l' astroite e trochite che plinio nomina,
astronomico e nautico, usato per determinare l' altezza di un astro sull'orizzonte
un'alidada munita di traguardi per fissare l' astro. all'estremo di un diametro
? caro, 6-1283: mostrin con l' astrolabio e col quadrante / meglio del
campanella, 2-91: e quando fiso [l' uomo] mira non ode chi lo
astrolabio mirando e per balestra, serra l' un occhio, perché lo spirito si unisca
regge /... col pollice l' anello / dell'astrolabio e studia come ascenda
ii-165: astrolabi incisi e damaschinati come l' elsa sulla lama d'un paladino. beltramelli
dal tema di àafipdcveiv 'prendere (l' altezza) '. cfr. spagn.
m. -ci). che concerne l' astrolatria. astrolina, sf. chim
. chim. sostanza derivata del- l' antipirina, usata come antinevralgico.
et astrolite e trolite dimostrano, et l' argento vivo con l'oro.
dimostrano, et l'argento vivo con l' oro. = voce dotta,
. s'è allargato molto bene contra l' astrologia giudiciaria, e ha dato insieme
[astròlogo, astròloghi). esercitare l' astrologia. zenone da pistoia, 1-42
guidava il cielo e le pianete e l' altre stelle, e dava ordine a tutti
divinatoria, volta a determinare, mediante l' osservazione degli astri (e le loro «
nominate e singolari. sacchetti, ii-206: l' astrologia vuole conoscere le stelle e 'l
elementi una certa amicizia, la quale l' astrologia considera. lorenzo de'medici, i-71
e di superstizione: là è nata l' astrologia, là ha avuto origine la
i gennosofisti. garzoni, 1-369: l' astrologia (parlo di quella che naturale
distinzione si risponde generalmente a'calonniatori del- l' astrologia giudiciaria, che quella astrologia è reprobata
manzoni, 425: o rimettete in onore l' astrologia, o bandite dal linguaggio i
fede nell'astrologia, o meglio, l' astro logia era scienza ed era filosofia?
astrologia, la quale c'insegna tutto l' ordinamento del cielo e del firmamento e
dove mostra bene sé avere seguito pur l' altrui sentenza là dove d'astrologia li
ii- xm-29: due proprietadi sono ne l' astrologia: ché nel suo cerchio compiere
suoi movimenti, fa la scienza de l' astrologia. vasari, ii-133: raffaello
quando i teologi accordano la filosofia e l' astrologia con la teologia. bruno, 3-702
che ringraziava per] più che contenga stelle l' in- menso spacio dell'eterea regione,
. proprio dell'astrologia; che concerne l' astrologia. bruno, 3-429:
averne raccontato parte, lasciando agli astrolaghi l' influenza di quello che s'appartiene alla loro
ficino, 2-40: tengono gli astrologi l' amore essere veramente scambievole tra coloro nelle
essere astrologo, per indovinare e svergognar l' arte. carletti, 158: non sono
, ch'io sono stanco di far l' astrolago. c. gozzi, i-110:
andare in un parlamento come a fare l' astrologo; ma ho di buono che
dopo si svegliano defunti. - crepi l' astrologo! 2. femm.
scherz. fagiuoli, 3-2-6: è l' oca ancor astrologa famosa, / e
/ e quando gracchia e che dibatte l' ali / predice che sarà l'aria
dibatte l'ali / predice che sarà l' aria piovosa. 3. ant
ii-111-3: aristotile credette, seguitando solamente l' antica grossezza de li astrologi, che fossero
191: il tempo si cambia quatro volte l' anno naturalmente, cioè nella primavera,
questi valenti astrologhi calcolano i solstizi, l' ecclissi e le retrogradazioni. giraldi cinzio
gentiluomini in una casa, dei quali l' uno era filosofo, l'altro astrologo,
, dei quali l'uno era filosofo, l' altro astrologo, l'ultimo soldato.
era filosofo, l'altro astrologo, l' ultimo soldato. cerreto, i-95: essendo
-ci). scient. che concerne l' astrometria. astròmetro, sm. unità
i caldei fossero i primi che insegnarono l' astrologia in prattica, e l'osservanza ancora
insegnarono l'astrologia in prattica, e l' osservanza ancora delle nativitadi. galileo,
. galileo, 818: dico che benché l' astronomia nel corso di molti secoli abbia
secoli abbia fatto gran progressi, nel- l' investigar la costituzione e i movimenti de i
t'altre occulte. campanella, 2-124: l' astronomia mostra l'uomo celeste, poiché
campanella, 2-124: l'astronomia mostra l' uomo celeste, poiché mira in suso e
, che una figiuola stolta, qual'è l' astrologia, alimentasse una madre savia,
alimentasse una madre savia, qual'è l' astronomia. moneti, 250:
astronomia. moneti, 250: l' astronomia poi ce lo propone [il sagittario
dio di deio. algarotti, 2-136: l' astronomia fu allora per rimetterci moltissimo del
pecchio, conc., ii-285: l' astronomia tolemaica regnerebbe ancora, se keplero
. leopardi, i-1407: la metafisica senza l' ideologia, è quasi appunto quello ch'
, è quasi appunto quello ch'era l' astronomia prima che fosse applicata alla matematica
(202): conobbe per astrolomia che l' anno che venia innanzi, sarebbe grandissimo
m. -ci). che concerne l' astronomia. mauro, xxvi-1-181: sopra
sia astronomico discorso, / ch'offenderia l' orecchie a questi scempi. galileo, 401
di punti conduce a tracciar compiuta- mente l' orbita anche dove è inaccessibile alla vista.
fisico e astronomo, e seppe anco l' istoria naturale e la medicina. conciliatore
muti questi astronometti che hanno voluto assalire l' inespugnabile inalterabilità del cielo peripatetico.
, a le celesti / sfere togliea l' astronoma pupilla. astropectìnidì, sm.
da astruso. astrusità, sf. l' essere astruso; oscurità, complicazione.
più astrusi nomi, / ch'abbia l' alchimia letteraria. segnerì, i-617: sono
per sé è bastante a sciogliere adeguatamente l' astrusissimo problema. baretti, i-270: la
regola ci serva nel nostro errar per l' ampie, profonde e buie parti delle
. f. galiani, 1-276: l' acutezza del pensare si distacca spesso dalla
mettere da parte '), forse attraverso l' ant. fr. abstrus.
o di passanti a cui si adatta l' oggetto, per assicurarne la stabilità.
punteruoli. parini, giorno, i-842: l' astuccio / di pelle rilucente ornato e
, prinetti gli vuotò invece nelle mani l' astuccio delle sigarette. d'annunzio,
: di lì vedo che vien fuori l' astuccio delle sigarette. deledda, ii-1049
trasse da un astuccio dorato una sigaretta l' accese. e. cecchi 1-188: cacciò
: cacciò fuori dalle pieghe del giubbone l' astuccio dei suoi grossi sigari e me
mattioli [dioscoride], i-379: chiamasi l' astula regia, la quale chiamano i
], ii-58: i nostri chiamano l' asfodelo astula regia, la quale ha
297): e, postole l' occhio addosso ed una volta e altra bene
bene astutamente, tanto fece che egli l' accese nella mente quello medesimo disidèro che
. ariosto, 27- 16: astutamente l' angel nero, / volendo agli cristian dar
ben composte fra loro, facendo testimonio l' uno all'altro astutamente. i. pitti
/ che lo foco astutassi / o che l' aigua seccassi. = da un lat
giordano [crusca]: grande sì èe l' astutezza del peccatore. libro delle segrete
m. villani, 4-38: [l' imperadore] provvide che per astuta e
torini, 329: e fece come l' astuto guerriere, che, volendo assalire
gregorio magno volgar.], 2-9: l' astuto avversario vedendo questo santo virtuoso nelle
prosperità, si sforza di riprovarlo per l' avversità. landino [plinio],
so come astuto e scaltro / più che l' usato (guarda amore / aguzza l'
l'usato (guarda amore / aguzza l' intelletto!) mi sovvenne / d'un
avrà occupato / opporsi [vedrassi] l' astutissimo lucchese. campanella, 2- 280
come il lepre e i cervo, fan l' uomo timido e fugace; gli astuti
, la volpe, il corvo, l' ape, la iena, il polpo,
347: di piacer ne brilla / de l' alato fanciul la madre astuta; /
, / dissimula ed intanto / de l' agguato d'amor l'esito aspetta. bugnole
intanto / de l'agguato d'amor l' esito aspetta. bugnole sale, iv-188:
aspetta. bugnole sale, iv-188: l' astutissimo tiberio sommamente odiava chi mostrava di
di com- mission del re: / l' astuto allor che fe'? moneti, 13
tana stordita esce ogni belva; / l' astuto lupo vie più si rinselva, /
'. astùzia, sf. l' essere astuto; scaltrezza, furberia.
cioè scaltrimento di prudenza, col quale l' uomo viene a fine con grande sottigliezza
buone. lacopone, 58-31: a l' uno, el braccio en collo, a
uno, el braccio en collo, a l' altro mustre 'l
lo monno dominare: / che ordene l' un anno, l'altro el vide guastare
/ che ordene l'un anno, l' altro el vide guastare. fra giordano,
, per dimostrare in che maniera è compresa l' astuzia degli uomini dal consiglio di dio
antichi proverbi dir si suole, / che l' astuzia di dorma ogni altra avanza.
notte! so che m'è valuto l' audacia e l'astuzia. sarpi,
so che m'è valuto l'audacia e l' astuzia. sarpi, i-2-55: non
a quali viene attribuita la sapienza e l' astuzia. settata, iv-78: alla grandezza
alla grandezza di un re non conviene l' astuzia e l'inganno, ma la sincerità
di un re non conviene l'astuzia e l' inganno, ma la sincerità e l'
l'inganno, ma la sincerità e l' eccellenza di bontà. campanella, 2-112:
eccellenza di bontà. campanella, 2-112: l' astuzia del ragno a pigliar le mosche
moto. marino, 7-201: spia l' andar degli amanti e 'l tempo aspetta /
astuzia e senno / senza punto mostrar l' ira che arse. botta, 6-i-137:
le leggi non sembrano abbastanza rigide, l' avarizia dei terrazzani ricorre all'astuzia ed
è maligna astuzia. panzini, iii-537: l' astuzia è qualità degli uomini mediocri;
persuase a'vitegli e agli orsini che l' aspettassino in sinigaglia. p.
di firenze. campanella, 2-301: l' astuzie del diavolo non si credono se
, 6-167: ciò che del mentitor l' arte richiede, / ciò ch'ai furti
richiede, / ciò ch'ai furti de l' alme oprar bisogna, / da lo
bisogna, / da lo dio de l' astuzie e de le prede / ne lo
quanto più puoi al mondo: poi l' asuna, mettilo in un vasello, cuoprilo
de'suoi destinati, che lo si avesse l' ata- manno germàc, quando nel secolo
mondo e degli affetti (e fu l' ideale di vari filosofi greci, da democrito
c. e. gadda, 493: l' abituale atarassia del suo spirito, e
m. -ci). che concerne l' atarassia; indifferente, apatico.
'l corpo ha bisogno d'aiuto, così l' anima ha bisogno d'aiuto s'ella
e panni suoi feminili, e 'l prete l' atò a vestire que'panni.
grave assalto delle cocche, atandosi con l' arme e con la balestra. cantari,
, la pinguedine, i dolori articolari, l' ipocondria, l'accidia, agorofobia,
i dolori articolari, l'ipocondria, l' accidia, agorofobia, la atassia, avevano
andava sul marciapiede come uno che pesti l' uva sul tino colmo al tornito.
m. -ci). che concerne l' atassia; che è affetto da atassia.
, questi popolani e popolane hanno tutti l' andatura atassica di chi non ritrova il
. d'annunzio, iv-1-51p: l' agitazione oscura continua di forze incoscienti,
nostra sostanza. deledda, ii-119: l' individuo in questione aveva la monomania del
ma tu sapessi com'è difficile disfare l' intera rete d'una atavica schiavitù.
comune con la specie non aveva che l' odio per il fischio. il fischio non
-ci). che ha rapporti con l' atavismo; atavico. carducci, i-990
gli propri studii ed il proprio splendore l' han reso chiaro e nobilissimo, e non
. fra giordano [crusca]: l' ateismo si è il maggior pregio di
madre... dell'ateismo, l' orgoglio dell'intelletto ne è il vero padre
giustizia, tal fiera superstizione con l' ateismo; perché con quella sursero luminosissime
con quella sursero luminosissime nazioni, ma con l' ateismo non se ne fondò al mondo
soffici, v-i- 91: è l' epoca dell'anarchia, dell'ateismo che gli
avete fame, e perché vi offusca l' ateismo materialista. altrimenti sapreste che la
suoi fondamenti. marotta, 1-21: l' ateismo di mio padre, basandosi quasi
onor, di dio, del regno / l' eretico perverso ed ateista / violator di
il credere, tutto il vivere e l' operare da ateisti, sol ne ricusano il
m. -ci). che concerne l' ateismo; pertinente all'ateista.
al consiglio? gioberti, iii-82: l' ateneo di torino ebbe sempre cultori felicissimi
studente ventenne dell'ateneo pisano, verso l' alfiere per dirgli: « che salga sul
, / in mirar di qua giù l' empirea fede. segneri, ii-24: quei
lami, 2-31: come non si ammettono l' imposture, come non si ricevono i
tutt'altro. aleardi, 1-75: l' atea / irrisione a la seconda vita.
non credo più in nulla: sono l' ateo compiuto, definitivo, intero; l'
l'ateo compiuto, definitivo, intero; l' ateo che non s'inginocchia neppure alle
civiltà atestina: che ebbe come centro l' antica ateste (e si sviluppò nell'età
e della lingua (che rendono difficile l' articolazione delle parole). =
si dà la denominazione di atlante. l' uso moderno estende la denominazione di atlante
lontane, seguendo lei, col dito, l' indice di lui sul pastello sfumato d'
kràmer), nel 1595, con l' opera alias sive cosmographicae meditationes de fabrica
117: « e già volando vede l' altezza del duro atlante, il quale sostiene
, 32-63: coverte / fien di stragi l' europa e l'altra riva / dell'
coverte / fien di stragi l'europa e l' altra riva / dell'atlantico mar,
vico, 345: deve essere stata l' antichissima lingua atlantica, la quale eruditi
atlantica, la quale eruditi vogliono che spiegasse l' idee per la natura delle cose.
a cataclismi mandati dagli dei per punire l' empietà degli abitanti).
.. /... e per l' antica fama / atlantide l'appella.
. e per l'antica fama / atlantide l' appella. bontempelli, 8-119: giù
sotto, undicimila anni fa è sprofondata l' atlantide. tutto un gran popolo indiscreto
indiscreto che pretese di venire a conquistare l' europa; allora la loro terra s'
fa sempre parere il più naturale anzi l' unico. manzoni, 18: te che
del vestire affatto contadinesco moderava di molto l' imponenza di quell'aspetto. pascoli,
alla carena, / ch'è come l' olio per l'ignudo atleta. d'annunzio
, / ch'è come l'olio per l' ignudo atleta. d'annunzio, ii-592
. d'annunzio, ii-592: ove l' aie come circhi, / le trebbie come
salto in lungo. visibilmente compiaciuto, l' atleta teneva gli occhi semichiusi e sorrideva
cominciò un combattimento accanito e feroce fra l' uomo atleta, che mugghiava come un
par., 12-56: dentro vi nacque l' amoroso drudo / della fede cristiana,
alto, in lungo, triplo e con l' asta, lancio del disco, del
nella lotta e ne la guerra / per l' atletica impresa illustre e chiaro. segneri
ne porta dietro le ondate, e l' aria n'è tutta gravida, fin dove
lo ingrandisce alla nostra considerazione, come l' atmosfera ingrandisce il corpo solare a'nostri
mossotti, conc., ii-352: l' atmosfera produce varie apparenze...;
, gli stessi muri odoravano e impregnavano l' atmosfera tranquilla di profumi. pavese,
[il reverendo], fiatando appena l' atmosfera immobile. 2. involucro d'
cocchi, 8-55: dopo breve dimora che l' uomo faccia nell'atmosfera dell'acque,
come per uscire da un'atmosfera che l' involgesse e per comunicar più da vicino con
nell'aria, una tensione in tutta l' atmosfera. e. cecchi, 1-162
. e. cecchi, 1-162: l' atmosfera è tutta animata dal moto e dalla
. figur. complesso di rapporti (con l' ambiente naturale e con l'ambiente umano
(con l'ambiente naturale e con l' ambiente umano: sentimentali, culturali,
da nulla; in realtà per crear l' atmosfera propizia ad abbandoni più decisivi.
toscana ammosfèra, per assimilazione (come l' analoga arimmetica). atmosfèrico,
m. -ci). che concerne l' atmosfera; relativo all'atmosfera.
atmosfera. paoletti, 1-2-322: l' aria, mediante i pori delle foglie e
sue colline. bontempelli, 8-50: l' avrebbe divertita guardare il paese, ma quella
della primavera. pratolini, 10-450: l' atomica... fa paura.
su di roma. la guerra? l' invasione? il preannuncio di un attacco
: tutte le filosofie che han combattuto l' atomismo senza instaurare il vero concetto dell'unità
gentile, 2-65: è vero bensì che l' atomismo del sapere, per la sua
e all'irresponsabilità economica fanno completo riscontro l' atomismo e la irresponsabilità religiosa e morale
, e questa corruzione allontana sempre più l' unità due volte fallita. bisogna impedire
atomica. gioberti, ii-212: l' ipotesi atomistica e corpuscolare. nievo,
di quelli minimi corpicini che volano per l' aria e vedonsi alla spera del sole,
senza parti. bruno, 3-461: l' arida, a fatto disciolta da l'acqua
l'arida, a fatto disciolta da l' acqua, non è altro che vaghi
in tenuissima nebbia si vadano movendo per l' aria, vanno a cacciarsi fra fibra
fibra dei canapi tiratissimi, né può l' immensa forza del pendente peso vietargli l'entrata
l'immensa forza del pendente peso vietargli l' entrata; sì che penetrando per gli
a congiungersi. cesarotti, i-109: l' essenza dei corpi dipende dalla figura degli
bianca polve / in piccolo stanzin con l' aere pugna, / e degli atomi
croco / e la menta selvaggia / l' aere per ogni loco / de'varii atomi
teorie moderne sulla struttura della materia, l' atomo è formato da un nucleo pesante
cariche elettriche negative (elettroni). l' atomo può perdere o acquistare elettroni caricandosi
determina le attrazioni fra un corpo e l' altro, per cui hanno luogo i
, 115: solo da vecchi si sente l' unità della vita, dall'elettrone dell'
filo gli oceani al pensiero o dissolto l' atomo; sono anche coloro che inventano
. trattati antichi [crusca]: l' ora si è quattro punti, el
momento si è dodici once, [l' oncia] quarantasette atomi: l'atomo non
[l'oncia] quarantasette atomi: l' atomo non si può dividere.
d'aragni ben ben sottili, che l' aria, il vento e 'l sole la
le parti del corpo non abbia disperso l' umor gottoso. stuparich, 2-336:
di foglia morta. oriani, iii-58: l' atonia di roma, la fiacchezza delle
riconquistate da un pugno di sgherri fra l' indifferenza di tutte le altre..
soluta, come se avesse spremuto tutta l' anima e fosse rimasto arido.
. atoni cità, sf. l' essere atono; condizione atonica.
. 3. privo d'espressione (l' occhio, lo sguardo, il viso
un'atona arida grigia opacità gli fasciava l' anima e il capo. de pisis,
così àtone e fisse fra la svagatezza e l' ostilità. calvino, 1-268: balbettava
16-ix-424: se sempre viepiù si riscalda [l' umore], e si risecca,
, s'ingenera il canchero, ed allora l' umor me- lancolico è chiamato atrabile,
salvini, 39-iv-223: è malattia questa [l' amore] e di mente e di
in ogni vostra riga, sempre si vede l' uomo nutrito d'atra bile, sempre
far poco caso delle cose umane, e l' altro gli diminuirebbe quegli umori che i
[plinio], ii-150: l' atrattile... ha odor grave,
seme tardi, né mai innanzi l' autunno, benché il medesimo si può dire
medesimo si può dire di tutte l' erbe spinose. = dal lat
a grossi grappoli; altre varietà sono l' atriplice selvatica e la silvestre (chenopodium
questo mese [aprile] si semina l' atrepice, se innacquare lo possiamo..
rimettere. crescenzi volgar., 6-4: l' atrebice si semina nel mese di febbraio
d'orto molto conosciuta... l' atriplice non si semina negli orti di
domenichi [plinio], 11-86: l' atriplice è salvatico e domestico. è
non languida. soderini, ii-55: l' attreplice si ficca in terra con una
dell'ingresso. panzini, i-747: l' atrio era aperto e io sono entrato.
cani, invece non c'era l' atriense: perciò eccomi qui.
, e 'l procinto dell'atrio che l' è davanti, nondimeno sì grande è
e improvviso ne rimbombi e frema / l' atrio superbo. idem, xviii-281:
tu non sei ricco ed accallato hai l' uscio, / sempre, di casa,
ii-340: dopo il portone, spaziava l' atrio col pavimento alla veneziana. linati
da pilastri di pietra, potevano dare l' idea dell'atrio di una reggia per
nostra casa era bella e patriarcale. l' atrio era come un grande tempio,
nel tetto (compilivium) per cui l' acqua piovana raccolta dagli spioventi cadeva in
cono vulcanico di nuova, formazione e l' orlo del vecchio cratere in cui il
, quam vulgus atrium vocat ». l' etimo non è chiaro: varrone riconnetteva
ma già isidoro (15-3-4) preferiva l' etimo latino, e lo collegava ad
purg., 30-54: né quantunque perdeo l' antica matre, / valse alle guance
ariosto, 23-46: ma più de l' altre nubilose et atre / era la faccia
idem, 4-3: chiama gli abitator de l' ombre eterne / il rauco suon de
le spaziose atre caverne, / e l' aer cieco a quel romor rimbomba. idem
: per trarne il sangue, a lei l' atra corteccia [dell'uva] /
procella. arici, 15: e l' atra / fuligine combusta al terren lieve
. manzoni, 13: sulla torre / l' atro di morte sventolò vessillo. leopardi
7-83: cieco il tuono / per l' atre nubi e le montagne errando, /
, 8-64: delle antiche / nubi l' occiduo sol naufrago uscendo, / l'
l'occiduo sol naufrago uscendo, / l' atro polo di vaga iri dipinse. idem
/ han la tenaria diva, / e l' atra notte, e la silente riva
misera strage atra e funesta / l' alta magion che fu magion di dio.
di dio. parini, xviii-280: l' ozio da i campi e l'atra inopia
xviii-280: l'ozio da i campi e l' atra inopia caccia. alfieri, 24
ti fai? /... / l' atra pompa del tuo feral corteggio /
/ tempo il vigile tedio atre angosciose / l' ore misura. -atre porte:
manzoni, 35: come ha vinte l' atre porte, / come è salvo
s'è doluta di me ch'io non l' abbia scritto in un caso di tanto
mirolla il cavaliero / tanto vicina a l' estrema sua sorte; / già compostasi in
lagrime riveli / de'tuoi fieri trofei l' istoria atroce. d. bartoli, 34-33
assiderò. dotti, iii-257: de l' arida està l'atroce arsura / accresceano
dotti, iii-257: de l'arida està l' atroce arsura / accresceano quaggiù di sirio
annunzio, iv-1-75: un desiderio atroce l' invase, di rivederla, di parlarle.
, enorme, fatto di mille punture l' una dall'altra distinte e l'una più
punture l'una dall'altra distinte e l' una più dell'altra acute, lo
, lo tenne per qualche tempo e l' esasperò. idem, iv-2-443: le
atroce: -fareste meglio a starvene tutto l' anno fra i villani. deledda,
suo corpo era tutto fracassato, ma l' anima sopravviveva intatta. bontempelli, 9-280
, viii-170: biastema ereticale non significa l' istesso che biastema atroce: più atroce
massimo rigore della legge contro colui che l' aveva commesso. idem, 19-461:
cicogne su una zampa non chiudono / l' atroce vista al povero / nestoriano smarrito
dove tutto pareva dovere essere ostacolo, l' atroce giovane aveva un mezzo noto a
: sotto un certo aspetto non è falso l' atroce epigramma con cui il tommaseo lo
10-212: la vittima perfetta deve lasciare intatta l' altrui atroce e balorda speditezza. pavese
e si vorrebbe magari essere morti tanto l' insulto che ci è fatto è atroce.
boccaccio, 3-2-213: ottaviano, veggendo l' armata di pompeo ordinata, comandò al
atrocemente? pellico, ii-139: l' infelice giovane patì atrocemente, ma
infelice giovane patì atrocemente, ma l' animo suo non s'avvilì mai. carducci
che... straziano atrocemente l' anima di chi la ha amata o la
fìgur. machiavelli, 487: l' atrocità della cosa, saputa prima,
commosse il magistrato. caro, 2-1-284: l' atro cità del caso non
aggiunse iddio per espri mere l' atrocità delle colpe da lui punite. d'
iniettati di sangue e dilatati avevano ora l' atrocità di quelli d'una fiera
ripro durre la prima e l' ultima strofa. soffici, v-1-498: chi
membra, ne risente del pregiudizio per l' universale. = voce dotta,
si trova nella spagna) e l' altra è la belladonna { atropa
senza volgere vizio o senza alcuna paura l' ultimo colpo d'atropos umile e divoto sostenne
atropo lo voglia), chi sa che l' anno venturo io non voli dal paese
. parini, i-3: perché turbarmi l' anima, / o d'oro, e
cui bruco vive sulle patate, e l' adulto sottrae il miele degli alveari:
sfingi, fosche atropi ossute, / l' acri zanzare e l'esili tignuole /.
ossute, / l'acri zanzare e l' esili tignuole /... / girano
: il segno spaventoso / chiuso tra l' ali ripiegate a tetto. tombari, 2-99
grandi ali giallastre su cui appariva evidente l' immagine d'un teschio, volava basso,
. ne risulterà una fattura di ferro sempre l' istesso. attaccabottóni, sm. e
(neh'industria dell'abbigliamento); l' apparecchio meccanico che assolve a questa funzione
trincano; sani e schietti come l' aria delle loro vallate. de roberto,
; pretesto. manzoni, 341: l' abate dubos, il quale pure volle che
vato questo attaccagnolo, mostrò loro l' ago che egli aveva prescelto.
). attaccaménto, sm. l' attaccare, l'attaccarsi; congiungimento
attaccaménto, sm. l'attaccare, l' attaccarsi; congiungimento, unione,
poponi come zucchette rotonde, aguzze verso l' attaccamento del gambo. 3
d'ingegni, quivi è sempre maggiore l' attaccamento alla religione. cuoco, 1-135
di questa terra. idem, iii-588: l' attaccamento vero, sincero e costante di
collere e furie, e che avevano l' unico scopo di maturarne l'intervento per salvarlo
che avevano l'unico scopo di maturarne l' intervento per salvarlo, consolidando a loro
per salvarlo, consolidando a loro insaputa l' attaccamento per esso. cardarelli, 6-129
insonni, il disgusto ai risvegli e l' angoscia rabbiosa di quando avvilita pensavo al
? piovene, 2- 210: l' attaccamento che aveva infatti per me, anche
appena libero dagli affari sentì più forte l' attaccamento alla fabbrica. 4. ant
caro, 5-212: il capo principale de l' elocuzione è la correzione de la lingua
le piante, poiché da queste dipende l' anticipato e valido attaccamento. attaccante (
l. bellini, 1-602: [l' anatomia] tutto recide ciò che ella
. -l'« uomo di legno » è l' attaccapanni, e si dice anche oggi
un attaccapanni a pioli di legno, e l' inginocchiatoio. viani, 19-309: a
ha scorsi, / su le porte attaccar l' irsute pelli, / torride zampe e
era ammagliato da un canto, l' attaccai a un travicello. soderini, i-563
si possano porre nel principio de l' ultimo canto, o di quello che segue
bandirolla su'canti: n'attaccherò l' inchieste e i manifesti. 0. rucellai
con bell'ordine collegare e attaccare l' ima con l'altra. f. negri
collegare e attaccare l'ima con l' altra. f. negri, i-570:
esperienza, di at taccar l' amo immediatamente ad una catenella lunga più
quel numero, se don abbondio non l' avesse interrotto. idem, pr.
spessissime volte ch'ei si rompano nel- l' attaccare il morso, particolarmente dov'e's'
, ii-829: gli volevo bene; tu l' hai veduto; la pietà me lo
tanti mali che final mente l' hanno morto, mi scrisse che aveva fatto
, 24 (425): a veder l' effetto di quella paura in un animo
del dì sorgono dai giacigli, attaccano l' asino, pongono sul baroccino i cesti della
in grado di attaccar nuovamente chi ha l' ardir d'insultarvi. g. gozzi,
io ebbi nell'assalire città, nel- l' attaccare eserciti, egli è bene che lo
a che gioverà tutto questo, se l' inghilterra ha tanti paesi da difendere,
. attaccare coi moli il mare che l' assalta. baldini, 4-182: una lunga
cattolica con at taccare ora l' uno ora l'altro articolo della sua credenza
taccare ora l'uno ora l' altro articolo della sua credenza.
a uno, quan- d'altri l' attacca e lo rimorchia, e gli fa
e dicono di lei mille mali, e l' attaccano ogni giorno con villanie e
momento, un punto debole, l' incrinatura dove attaccare quella prima impressione
ii-876: negli stati uniti d'america l' opinione pubblica non attacca veruna infamia alla
9. figur. cominciare, dar l' inizio, dar l'avvio (con
. cominciare, dar l'inizio, dar l' avvio (con il complemento oggetto:
, una battaglia, ecc.; con l' infinito retto dalla preposizione a: a
gli fosse grato d'aver attaccato briga con l' amante della moglie. panzini, iii-423
. bontempelli, 9-153: lascia aperto l' uscio, cerca sempre d'attaccar discorso,
, 1-183: s'attaccò discorso con l' onesta famigliarità particolare alle persone che esercitano
baldini, 4-193: la fanfara attacca l' inno turco, inno lento, marziale
la vita, e come il suonatore attaccava l' aria, avanzavano tutte e tre insieme
corsa tremenda inseguendo e sorpassando una dopo l' altra tutte le macchine sulla strada.
idem, i-298: corradino camminò verso l' uscita. la musica attaccava allora, e
su, su su, dopo un ramo l' altro, dopo un ramo l'altro
ramo l'altro, dopo un ramo l' altro finché ce n'è. d'annunzio
con cesare, il quale se non l' amava, aveva caro non averla nimica.
più plausibile, giacché ha potuto meritarsi l' onore del vostro compatimento. foscolo, v-184
che la colla cordiale, per cui l' uno si attacca all'altro, l'aveva
cui l'uno si attacca all'altro, l' aveva già data a que'pochi ch'
in casa mia, produssero dunque in me l' effetto d'accorarmi, prima, poi
imperato, i-24: è sufficiente rimedio l' aglio fregato su 'l luogo ove vogliamo
fregato su 'l luogo ove vogliamo impedir l' argento vivo che non attacchi. c.
una disposizione necessaria, acciocch'e'pigli l' oro, che per altro non vi si
magalotti, 22-3: per tramontana tra l' etiopia e l'egitto si distende il
: per tramontana tra l'etiopia e l' egitto si distende il deserto della tebaide,
, 63-14 (v-162): da l' altra parte aquilante ed orrilo, / s'
versi soprallegati che i poeti si attaccavano l' uno contro all'altro bruscamente. monti
nella pallanuoto, ecc.); accelerare l' andatura per staccare gli avversari (nella
un tempo di sonata) che avverte l' interprete di e plebei, per esempio,
, ed attacca un mercato. l' odore, attaccaticcio e freddo. alvaro,
papa, 5-163: stabilire... l' essenza e la natura volta attaccar l'
l'essenza e la natura volta attaccar l' uncino alla cristianella di dio, ed ella
rivali. nieri, 341: chi l' attacca col fattore, chi col prete,
violante questa giarda, che giovanni ce l' attaccava. g. m. cecchi,
troppo di lui, ch'ei ve l' attaccherà. bruno, 72: non l'
l'attaccherà. bruno, 72: non l' hai tu attaccata a costui, come
hai tu attaccata a costui, come l' attaccò il gigio al perro- tino?
. attaccatézza, sf. ant. l' essere attaccato, appiccicato.
è anco detto di più, che per l' incorporarsi ella [l'acqua] de'
, che per l'incorporarsi ella [l' acqua] de'sali, non cangia o
l. bellini, 1-602: [l' anatomia] tutto recide ciò che ella
, / ché 'l mastro, che l' avea concio in quel modo, / come
375: attaccato è generico; denota l' unione, l'accostamento anco in un
attaccato è generico; denota l'unione, l' accostamento anco in un punto solo;
. deledda, ii-902: d'inverno l' ombra, d'estate un sole terribile a
alla terra. salvini, 39-vi-15: l' avaro, mentre egli sta alla pecunia miseramente
radice;... la terza è l' essere bene attaccata alla terra, e
una quistione. attaccatura, sf. l' attaccare, l'essere appiccicato, unito
attaccatura, sf. l'attaccare, l' essere appiccicato, unito; punto in
negri, 2-978: sulla fronte, l' attaccatura dei capelli era bassa, un
le gambe sempre più in su, verso l' attaccatura della coscia. idem, 4-240
, 1-24: dal piede fin sotto l' attaccatura dei primi rami, esattamente, la
nascoste all'incavo tra il gambo e l' attaccatura della foglia. 2. figur
caro, 15-ii-164: nella poesia, per l' esempio de'grandi, miro sempre più
le quali, non avvertite, impedirebbero l' azione della calcina, aderirebbero, e
formerebbero buchi nelle pelli. nel fare l' alzatura il lavorante ha cura di distendere quelle
vecchi marinari... compitavano e commentavano l' avviso funebre, verniciato ancora dal pennellone
sm. (plur. -chi). l' attaccare; il punto in cui una
fogazzaro, 5-355• lì, dov'è l' attacco dello scoglio sporgente con la costa
appres- sarvici,... e l' uomo, sotto fievolissimi attacchi, se ne
monti, 7-321: né per ciò l' attacco / lasciò l'audace et- torre
: né per ciò l'attacco / lasciò l' audace et- torre. verga, i-80
pericoloso. d'annunzio, iv-1-128: l' impazienza l'invase. egli avrebbe voluto
d'annunzio, iv-1-128: l'impazienza l' invase. egli avrebbe voluto già trovarsi
dell'esercito in cammino su roma contro l' eventualità di un attacco da parte di
: il fragore delle tempeste che portava l' inverno, cui si mescolava il sospetto
le armi da difendersi, tistinto di preveder l' attacco. tombari, 1-192: fra
. tombari, 1-192: fra poco l' uragano avrebbe sferrato l'attacco su tutto
: fra poco l'uragano avrebbe sferrato l' attacco su tutto il fronte.
offesa. magalotti, i-89: ma l' ateismo, ch'è un forte incantato,
a maro e a fiacco / diè l' invidia talor guerra e martello: / io
/ pantilio a questo; e fu villan l' attacco. beltramelli, i-631: gli
g. del papa, 1-1-191: l' attacco di petto sopraggiunto, già son due
fumava... avevano finito con l' ottundergli la coscienza. 8.
soldati, 95: e... l' uno e l'altra erano persone che in
: e... l'uno e l' altra erano persone che in condizioni
nobile della moda contemporanea, ne modera l' abituale goffaggine. = deriv.
]: con ciò fosse cosa che né l' una sentenzia né l'altra attalentasse a'
cosa che né l'una sentenzia né l' altra attalentasse a'sanniti, erennio montò
della generazione umana: la quale l' anima nostra prese da l'autore del tutto
quale l'anima nostra prese da l' autore del tutto, e in sé
di atto. attanagliaménto, sm. l' attanagliare, l'afferrare, lo stringere
attanagliaménto, sm. l'attanagliare, l' afferrare, lo stringere con forza.
d'albero. beltramelli, iii-575: allora l' anatroc- cola infoiata abbrancò al collo [
viani, 19-377: se alcuno gli faceva l' elemosina tutto il corpo si arroncigliava verso
al collo. beltramelli, iii-800: allora l' orrore del vuoto mi attanagliò il cuore
. bartoli, 40-i- 215: l' abbruciar vivo, il mettere in ruota,
abbruciar vivo, il mettere in ruota, l' attanagliare, il crocifiggere, lo squartare
dall'altro mondo, mentre i demoni l' attanagliavano. = deriv. da tanaglie
adagiò. idem, 10-17: caduta su l' isola la notte, / chiudono
pellegrino. idem, ii-831: e l' uomo che s'attarda / in tessere vermene
mannelle / ed or fa canestri / per l' uva. panzini, ii-127: io
ma da quella sera che vedemmo per l' argine passare in fila i carnefici delle
, in cui si attardava all'infinito l' impronta dell'adolescente. baldini, 4-27:
torre maestra... splendèvano. l' attardato villano, che vi passava
. panzini [accademia]: l' ombra dell'assassinato s'era mostrata più volte
quello. spolverini, xxx-1-40: se alcun l' avesse in sì opportuna parte /
siciliana e meridionale, propriamente 'avvelenare l' acqua col tassa '(lat. thapsus
toccare. boiardo, 2-18-39: dicevan l' uno a l'altro: -egli è
boiardo, 2-18-39: dicevan l'uno a l' altro: -egli è ben grasso
vedo a rosto, o ver quand'io l' attasto. i. neri, 6-31:
, 17-95: e su la tempia sùbito l' attasta / d'un dritto tal,
e su la tempia / d'un dritto l' attastò. 3. provare;
, che ivi finisca e si termina l' universo, dove l'attatto del nostro
finisca e si termina l'universo, dove l' attatto del nostro senso si conchiude.
-due in faccia a lui -si sentì l' imputato. al primo silenzio, per coprirlo
domenichi [plinio], ii-608: l' attea ha le foglie di grave
). attecchiménto, sm. l' attecchire, il mettere radici e crescere
similitudini [crusca]: erbe che per l' aridità del terreno vengono meno, e
: la fatica non istà nel coglierla l' insalata. io vorrei che voi aveste
villetta moderna. baldini, 4-184: l' albero comunemente qui piantato è uno dei
piantato è uno dei più umili: l' acacia, e non sempre attecchisce.
che indugio è questo? e pur l' un'ora / è già sonata, il
cristallo. sbarbaro, 3-31: come l' albero ignudo a mezzo inverno / che s'
i-169: movendosi di notte venivasene per l' eremo verso la cittade; e come fu
atteggevole. atteggiaménto, sm. l' atteggiare la persona secondo modi particolari;
atteggiare la persona secondo modi particolari; l' assumere con studiata attenzione un aspetto,
i-341: non frenava alcuno dall'usare l' arte degli strioni greci o latini insino agli
, i-463: per far sì che l' uomo vi entri a suo tempo [nella
di ballo. giusti, iv-168: l' arte di fingere malanni e difetti..
: egli parlava con voce calma, con l' atteggiamento tranquillo che davano a quelle parole
tranquillo che davano a quelle parole pacate l' eloquenza irresistibile. idem, i-389:
sotto un albero colle braccia penzoloni e l' atteggiamento stanco. giocosa, 47:
il gran mondo, e non avere l' abbiccì delle belle creanze. b. croce
pintor, che non atteggi industre / l' agili membra. lanzi, i-suppl.
caro, 8-437: i vecchi da l' un coro / le prodezze cantavano e
/ del grande alcide; i giovani da l' altro / n'atteggiavano i fatti.
140: gli stendardieri... tenevano l' altissima asta in equilibrio su la fronte
ad atteggiarsi docilmente, quasi tremolando per l' emozione emanata dalla verità.
6. intr. ant. fare l' attore. l. adimari, 2-209
co'movimenti delle ciglia, e con l' atteggiar delle braccia, e altre apparenze
; che rivela, che esprime con l' atteggiamento esteriore un sentimento, una passione
. carani, 1-72: fassi l' ordinanza secondo questa figura, spezialmente contro
loco. chiabrera, 2-6-11: onde l' atteggiator piglia sua legge, / ed il
ordine di battaglia (la flotta, l' esercito). anche rifl.: disporsi
bello,... apparecchiò e attelò l' oste sua. luca pulci [
, caravelle turche, e fregate contro l' isola. = lat. prótélàre *
più m'attempo. michelangelo, 138-12: l' error consueto, / com'più m'
correvano verso le mattutine ore, e l' età se n'andavano verso i freschi
vegno, / e 'l fallir giovenile e l' ozio indegno / canuto or piango e
che più di valore avesse ne'piccioli fanciulli l' usanza che 'l senno negli attempati.
bembo, 1-30: garzoni fa [l' amore] divenire di conoscimento quei che 'l
confanno quelle, che i grandi usano l' un con l'altro. anguillara, 6-9
che i grandi usano l'un con l' altro. anguillara, 6-9: d'una
elegante senilità. dossi, 663: l' ampia gonna color verde-drago di una signora
. latini volgar., xxviii-317: l' attemperamento che acorda la diversità delli alimenti
tesoro volgar., 7-71: dee l' uomo attemperare li desi- derii di signoria
ampio dell'acque, / che attemprano l' ardente aura de'soli. idem,
redi, 16-ix-169: fa di mestiere attemperare l' acrimonia, il calore, ed il
cura sono rad dolcire e l' attemperare gli umori. targioni tozzetti, 8-373
targioni tozzetti, 8-373: ella [l' acqua] penetrando facilmente in tutte le parti
i-242:, che cosa è nel corpo l' infermità? è l'inegualità degli umori
è nel corpo l'infermità? è l' inegualità degli umori; perché quando questi stanno
attemperate. attendaménto, sm. l' attendarsi; accampamento; luogo ove si
]: quando non è ancora terminato l' attendamento di tutto l'esercito. alfieri
è ancora terminato l'attendamento di tutto l' esercito. alfieri, 4-147: ma poco
tende, e nel comune attendamento / l' arte ognun ciberà delle sue mani.