che tra loro i corpi / lega e l' un l'altro a desiar costrigne,
loro i corpi / lega e l'un l' altro a desiar costrigne, / ne
cadevano morti. d'annunzio, iv-2-49: l' aria torpida opprimeva i bronchi, pesava
iii-4-227: de la bocca agognante con l' atra mefite ella [la lupa] fuga
[la lupa] fuga / turbato l' usignolo tra gli allori cantando. tarchetti,
tempi di vergognose miserie giova ricordarvi. l' anima rivolta a voi si sente sollevata
infame / le campagne d'intorno a l' aure ingombri. spallanzani, v-6:
così dicesi qualunque aria alterata che cagiona l' asfissia, genera parecchie malattie e produce
mesi e gli anni interi, lavorando con l' acqua fino alla cintola e il fango
, mistico, tutto teso insomma verso l' impalpabile e l'imponderabile. de pisis,
tutto teso insomma verso l'impalpabile e l' imponderabile. de pisis, 1-259: è
di letti, respirandone con acre avidità l' aria mefitica. cicognani, v-2-38: un
un puzzo da mozzare il fiato: l' abitazione del portiere. barilli, ii-17:
di non aver preso infezione alcuna respirando l' aria mefitica della società in cui nacque,
barzelletta grossolana raccontata senza garbo e subito l' aria è più greve e mefitica.
* cifra binaria ', che rappresenta l' unità fisica elementare di informazione di un
megacenòsi, sf. in fitogeografia, l' insieme dei frammenti delle cinture di
mazzini, 40-294: vedo ora dai giornali l' affare di garibaldi alla camera; meno
, dopo il menomamento si dia con l' acqua fredda a bere. principe
di'con veritade, / se tu l' hai in cuore o vuo'lo fare,
d'adorare dio veramente / siccome adora l' altra nostra gente, / ch'io lo
, non si può mai giudicare che l' una o l'altra non sia ragionevole e
può mai giudicare che l'una o l' altra non sia ragionevole e non si può
. crescenzi volgar., 4-21: l' uve in accrescimento della luna colte fanno
soggiaciuto a ignominiosi e menomanti incroci: l' una infatti mostrava una coda rossiccia,
una infatti mostrava una coda rossiccia, l' altra non so che turperiflesso su per il
suo contrario è turpezza e menomanza de l' onesto. seneca volgar., 3-65
. libro di prediche, 20: l' umiltade verace e diritta si è conoscimento
riempia la loro povertà, acciò che l' abbondanza loro sia riempimento della vostra menomanza
giorno menomava gran fatto il campo e l' aveva oltremodo indebolito. botta, 4-464:
, 4-464: le medesime infermità menomavano l' oste spagnuola. -intr. (anche
vasello nel quale è messo, cosie l' anima muta la sua forza per la propietade
in questo tempo [nell'autunno] l' aiere raffredda. i venti fiatano e
: come per questa via s'accresceva l' oste di cesare, così per un'
.. che abbia un'anca minor che l' altra, cioè più corta, onde
fu comandato a francesco che toccasse un poco l' organetto per vedere se il cantare dell'
secoli versa e spande e, riempiendone l' universo, mai perciò non se ne
e d'ombra, / che a l' insù menomando alfin si sgombra / nel
profondato, / come quando s'abbevera l' armento / e non si vede l'
l'armento / e non si vede l' acqua menomare. -scendere di prezzo
vogliono che in cinque anni abbia menomato l' imperio di dugentornila e più abitanti. d'
da s. c., 30-1-2: l' izza e l'ira menomano i dì
c., 30-1-2: l'izza e l' ira menomano i dì. cavalca,
i dì. cavalca, 21-17: l' ira menoma là vita, perocché esercita
menomare gli ardori. mazza, iii-182: l' interrotta voce / del querul mormorio segni
.. / se di vano disir l' anima langue, / languisca e menomando il
sull'accento della seconda parte e menomare l' intensità della prima. 6.
. c. campana, 2-19: l' ambizione e la dolcezza del comandare, congiunta
la dolcezza del comandare, congiunta con l' eccessivo desiderio della vendetta, menomavano i
scosti mai; e ciò per tutta l' estate ventura almeno. giordani, xiii-35
ventura almeno. giordani, xiii-35: l' umana industria è continuamente ed assai ragionevolmente
il disfacimento delle cose delle quali ci appartiene l' uso. foscolo, iv-339: calerò
di dormire. ottimo, i-101: l' autore domanda a virgilio se dopo il dì
), colla necessità di scegliere tra l' idea e il genere, colla necessità di
il genere, colla necessità di prendere l' una o l'altro come principio primo,
colla necessità di prendere l'una o l' altro come principio primo, colla necessità
era creduta in dovere di fargli l' aveva menomata nella sua stima.
onore con molti, pare avere menomato l' ammirazione di quegli che guardano. capellano
. dalla casa, lx-3-137: quantunque l' oscurità de'natali, come che figlia di
aiutò a sopportare i sette mesi che l' esperienza durò, ne ha menomato il
, ma partesi da che 'l diletto e l' uttilitade menoma. cavalca, vii-27:
ne sia dolente e che non si menomi l' amore tra lui e colui che fa
volontà. gioberti, 1-iv-273: atteso l' infelice divorzio introdotto fra le sacre e profane
le sacre e profane discipline, e l' indietramento o il ristagno di quelle, l'
l'indietramento o il ristagno di quelle, l' idea di dio e più ancora l'
l'idea di dio e più ancora l' idea di cristo si andarono menomando.
cupido di pecunia, né non menomava l' avarizia in lui per lo tempo cresciuto della
: [la vecchiezza] menoma il vedere l' udire e l'odorare e il saporare
] menoma il vedere l'udire e l' odorare e il saporare. de roberto,
mettere a serio repentaglio la reputazione, l' autorità, la potenza, l'indipendenza di
, l'autorità, la potenza, l' indipendenza di qualcuno; indebolire la forza
dante, conv., iii-x-7: quando l' amico conosce che vergogna crescerebbe al suo
o menomerebbe suo onore, o conosce l' amico suo non paziente ma iracundo a
amico suo non paziente ma iracundo a l' ammonizione, questa figura è bellissima e
avesse menomato, ai loro occhi, l' assoluta libertà alla quale tendevano. -intr
cose sapute da annibaie, allegro che l' audacia del matto capitano fosse cresciuta e
, convertì il suo cauto ingegno contro l' uno, cioè munzio, il quale
crescendo di mano in mano la reputazione e l' autorità de'dogi, andò a poco
, 2-67: la recente nostra vittoria, l' indole ardimentosa del nostro capo e dei
dela terza parte volglo ke sia tenuto l' abate e '1 contvento di dare e di
un lungo momento, un'ignota sensazione l' ha invase, e quasi fatta arrendere
nella politica, che per testimoniare contro l' ambizione delle forze umane. -sostant.
considerando ambeduo le pene, ma questa l' intiere, quella le menomate.
opera). vittorini, 5-155: l' opera [dell * amari]..
morali che compromette più o meno gravemente l' efficienza di una persona e la pone
tolleranza, con quale massonica simpatia, l' uno considera nell'altro queste alterazioni e
informino. bocchelli, 13-365: né l' uno né l'altro eran uomini e dignitari
, 13-365: né l'uno né l' altro eran uomini e dignitari da sopportare
da lei, lo lato sinistro e l' altra cortina, con lo stesso ordine,
varietà nelle ballate, con qual nome l' una dall'altra si distingue?
un nastro o altra simile inezia appagano spesso l' ambi- zioncella d'uno schiavicello; perché
, i-152: s. e. l' on. nitti,... come
vestimento, con la voce, con l' abito e con l'andatura era la più
la voce, con l'abito e con l' andatura era la più menoma di tutte
cittadini. b. davanzali, ii-322: l' importunezza di vuolseo, il fastidio di
, 4-29: qual è... l' atto umano, comecché menomissimo e indifferente
né lo spavento che in una tale accolta l' apparizione avrebbe dovuto suscitare. -con
eziandio contra sua volontà, menomissimo danno l' altre arrese volontariamente, accampandosi lontano da
con egual calore la supplico a tralasciarne l' impresa. c. i. frugoni,
bianconi, xxiii-216: delitto imperdonabile sarebbe l' usurpare il diritto del principe, facendosi con
, 2-221: ma lei, quantunque io l' ami, oh, né la menoma
mennonita. moretti, i-94: l' autore dell'imitazione di cristo...
», così bel bello, verso l' idea ristoratrice del divorzio. = voce
fassi per tutt'altra parte che non per l' utero. = voce dotta, comp
piega dermale ai lati del tronco; l' unica specie nota, la menopoma alleganiensis,
dissolve gli umori grossi e menovali, l' orina provoca e i mestrui, e vale
, dono o servigio o altra cosa verso l' amico tuo o altro vicino o strano
altro amadore. lacopone, 1-30-20: l' odio sì l'à emprenata, / ensidie
lacopone, 1-30-20: l'odio sì l' à emprenata, / ensidie va preparanno,
320: cum ciò sia cosa che l' università dell'arte de la lana de
più parlar di branca doria, / ché l' altrui colpa sua vergogna menova, /
non menova, / come di verno fa l' agua nel po. giamboni, 34
... essere la sua pazienza come l' oro, il quale per lo fuoco
i-5: -quando in loro... l' umidità sarà menovata, avaccio sopravverrà la
essendo insieme gli apostoli nel cenacolo tra l' ascensione e la pentecosta, veggendo piero
potea cavare. idem, 4-243: l' arme, che loro menovaro, trassero delle
livre. palladio volgar., 9-8: l' acqua, se menova ovver non si
, così ànno menovato il cuore e l' animo. 2. insufficiente,
, e la tovaglia furata di su l' altare, con li segni ecclesiastici ancora
che poi non si beve / da l' assetate vene, e si rimane / quasi
., 1-5 (99): venuta l' ora del desinare, il re e
cammilla è venuta all'ora consueta per l' allestimento della mensa, ma non mi
delle monete. -per estens. l' insieme dei commensali riuniti per un pasto
per estens. tutto ciò che serve per l' alimentazione: cibo, vivanda, bevanda
mense cotidiane. ariosto, 27-131: l' oste con buona mensa e miglior viso /
tasso, 7-10: questa greggia e l' orticel dispensa / cibi non compri a
g. c. croce, 173: l' appetito è condimento delle vivande e però
disponeva alla mensa. borgese, 1-138: l' ozio e la mensa sana lo rimisero
ospitale e saccheggiata la sua ricchissima casa, l' aveva preso a busseto.
il banchetto, il giuoco occorre come l' antico canto degli omeridi alle mense regie
come dei capelli. fracchia, 115: l' aveva condotta in una camera foderata di
di pungenti ghiacci il verno sparge / l' eter vivace, rinserrati dentro / a
, delicatamente soffusa (il cielo, l' aria); pervaso da un tepore
in gola ». baldini, i-759: l' aria stessa diventerà più morbida, tremula
dalle cime. / biondo e morbido l' olio della luce / si riversa quaggiù.
carducci, ii-6-223: il petrarca ha fatto l' elegia dell'analisi di uno stato morbido
, e tanto propria delle madri durante l' infanzia dei figli. alvaro, 9-56
.. ed ecco, giungeva di rincalzo l' affermazione che lui si era sempre ritrovato
si era sempre ritrovato nel morbido. « l' iniziativa » dichiarava « deve essere del
candida e morbidetta mano stendente, [l' abate] la spada ignuda porse.
entrato, / senz'alcun pel [l' amante] sia morbidetto e culto. fantoni
, quei molti morbiferi semi volanti per l' aere inimico. 2. che è
materia morbifica. cesarotti, 1-xx-270: l' assalto impetuoso di quel vapore violento,
campailla, 371: il seme o l' uovo d'un uomo o di una
grazie allo sforzo cosciente dell'animo, l' orrore della guerra, che ancora e sempre
tipico si instaurano con frequenza complicazioni come l' otite, la broncopolmonite e la bronchite
: non verrà mai in capo al medico l' assurda idea di troncare l'infiammazione petecchiosa
al medico l'assurda idea di troncare l' infiammazione petecchiosa, o la morbil
una sovrabbondanza di morbino gittandosi addosso vicendevolmente l' un l'altro li buggioli interi d'
di morbino gittandosi addosso vicendevolmente l'un l' altro li buggioli interi d'acqua salata,
una bella malattia, perché noi galantuomini l' intendiamo per voglia di ridere, di
addossa e li toglie 'l morbino, / l' uso e quel fren che la bocca
, 3-286: tenetela bene che scrivo l' ordine pel direttore del cellulare. e invece
morbinosi... aveano zenato a l' ostaria di la simia. moscheni,
f. frugoni, v-360: per secondare l' umor morbinoso di certi cavalierotti sacciutelli che
, d'ordinario, sol che per l' indegni. -morbinosòtto. f
polmoni. algarotti, 1viii- 154: l' uso de'vegetabili è il più efficace rimedio
, 21-41: tu pria che l' erbe inaridisse il verno, / da chiuso
crudelmente predilette da tutti i morbi che l' oriente e l'occidente hanno saputo mettere
tutti i morbi che l'oriente e l' occidente hanno saputo mettere insieme per il martirio
doloroso regno / stanno il pianto, l' angoscia e le voraci / cure e i
. fantoni, i-io: prometeo varcò l' aerea / spiaggia per togliere la fiamma
feral coorte / squallida e brutta entro l' orribil buio / dell'èrebo s'adima,
, xxxv-1-676: cazo li morbi da l' infirmiza pelle. -morbo africano:
bubboni. ramusio, iii-77: toccherò l' origine del morbo delle bughe.
ma eziandio col restare macchiata di giallo l' esterna cute di tutto il corpo.
che impedisce, colpendo il giudice o l' imputato, lo svolgimento degli affari giudiziali
sontico': qualunque malattia grave, secondo l' espressione delle dodici tavole, per cui gli
a. cocchi, 8-339: l' aggregato di tutti gl'incomodi prodotti dalla
scarsità del periodico naturai flusso sanguigno costituisce l' idea del male volgarmente chiamato 'oppilazione
che in prima consumar le biade e l' erba / e poi, cadute in
s'intese il duca giovan galeazzo dopo l' avuta di bologna essere malato, e di
borromeo, 1-22: una morte partoriva l' altra, una infirmità l'altra, un
morte partoriva l'altra, una infirmità l' altra, un morbo d'uno si
sapendo le soldatesche straniere quanto fosse pestilente l' aria che esalava dalle sue fosse e
minute. muratori, 3-62: per l' ordinario le pesti hanno l'origine e la
3-62: per l'ordinario le pesti hanno l' origine e la loro dilatazione dalle robe
. fu d'un uscio dove / già l' ufficiai del morbo tenea pegni. salvini
maestri di quelli. fagiuoli, iv-7: l' ira e lo sdegno, eh'è
dal morbo arido, che dissecca continuamente l' animale... credo che questa
mastigophora, che si diffonde soprattutto con l' accoppiamento ed è caratterizzato da lesioni cutanee
: poi è che per la fama di l' avada- gno fa l'armata cesarea in
la fama di l'avada- gno fa l' armata cesarea in questi mari, molti di
purgare il mondo di quel morbo, / l' arbor medesmo gli uncini prestolli, /
esso abbia fondamento cristo? ma se l' ama... carnalmente, se per
non conoscono iddio, eziandio questo concede l' apostolo. dominici, 4-202: i
: la dolcezza di mia sorella e l' amor che mi porta tutta questa città
morbo di fellonia. loredano, 1-170: l' avarizia... è una calamità
porre e fermare pace dentro e intorno l' europa! colle vittorie l'ha cominciata e
e intorno l'europa! colle vittorie l' ha cominciata e colle leggi l'ha
vittorie l'ha cominciata e colle leggi l' ha compiuta napoleone, liberando l'europa
colle leggi l'ha compiuta napoleone, liberando l' europa d'antico e quasi sfidato morbo
d'antico e quasi sfidato morbo, l' ambizione de'princìpi e la viltà de'
il bello, ma il sonante e l' abbagliante. -stato di eccitazione smodata
ciò. d'annunzio, iii-2-329: l' onta hai nell'occhio, il morbo
, e saggiamente, eh'a sterpare l' eresie, eh'a sanare il suo regno
corruppe la bellezza della republica ateniese che l' ingiusto sban- deggiamento d'aristide, la
, la necessitata partenza di pericle, l' irragionevol pena di nicia e ^ amarissima
allopatico; chi una cosa, chi l' altra. -con valore attenuato:
più che me stanzi in casa, ché l' è un morbo quotidiano. buonarroti il
, di una società. -anche: l' influsso corruttore, la contaminazione che ne
ne deriva. tasso, n-ii-217: l' italia... dee guardarsi dal
speranza ognor governa / lo spirto con l' inferma carne unito, / più che
il morbo a il leticare, a chi l' ha trovato e a chi n'è
fine avrà. vallisneri, iii-506: l' acido vizioso, che gli ascende qualche
molti giorni sono in casa ed ho l' anima morbosamente assopita, incerta di tutto
egli amava fin troppo sua madre, l' amava morbosamente. soldati, 2-350:
lisciata, e miagolava morbosamente se non l' accontentavi. = comp. di
della morbosità. ardigò, iv-352: l' allucinazione è la morbosità circoscritta di un
. figur. condizione psicologica che costituisce l' espressione di una sensibilità, di una
manifesta nella concentrazione di mughetteria che è l' essenza dell'arcadia rinnovata, e che
che costituisce una malattia; che provoca l' insorgere di una malattia o, anche,
iii-3-157: se con costui si praticasse l' avviso che dànno i medici per guarire un
ecc.]. malpighi, 44: l' autore della lettera... consiglia
umano / di una specie di sai l' esorbitanza. targioni pozzetti, n-1-97: le
il tumore né cede né scema, l' idrope sopraggiunge alla sarcocele, il testicolo
stato d'imbecille, / cessata alfine l' affezion morbosa, / son passati agli
impieghi con onore. rajberti, 3-36: l' autore dell'omeopatia mette fra i sintomi
educazione,... quali sarebbero l' iracondia, la loquacità, la melanconia,
letargo morboso. bacchelli, 1-iii-730: l' uomo era incapsulato, come voleva la
, 4-1-3: pare si osservi che dopo l' uso di un tal rimedio [il
una cicatrice, nel luogo appunto dove l' epiglottide doveva essere piantata, e si
: il prigioniero levalay... sotto l' oppressione d'uno stimolo morboso, supplicava
grave e morbosa. chiabrera, 5-19: l' autunno... l'aria di
5-19: l'autunno... l' aria di maremma è morbosa. targioni tozzetti
ricci, xv1ii-7-508: si è dubitato se l' anno morboso posteriore alla scarsità.,
dei vizi] era più brutto che l' iracundia, essi [i latini] gl'
108: una pecora morbosa corrompe sovente tutto l' ovile. -di vegetali. ginanni
egli amava fin troppo sua madre, l' amava morbosamente. 'morboso ', parola
forte, invece. morante, i-17: l' estate era sul declino: ma io
pigrizia morbosa. mazzini, 28-147: l' avarizia morbosa di confalonieri ci è nota
si facesse intenso, tanto da assumere l' aspetto di alcunché di morboso, di
annunzio, iv- 1-957: aveva teso l' orecchio con un profondo turbamento a quella
con sì aspri sarcasmi la debilità, l' irritabilità, la sensibilità morbosa, il
. albertozzi, 85: crispi, l' antico rivoluzionario per la libertà, era divenuto
stato accecato da una passione morbosa per l' amante del padre. -sostant.
ed arte, tra il sette e l' ottocento, il morboso venisse prendendo un posto
. gregorio magno volgar., 1-218: l' uliva, quando è premuta con percussioni
: vogliono essere i vasi da tenere l' olio mondissimi tuttavia e sempre mondarli, sicché
., 1-4: quanto ella [l' uliva] è più premuta, dall'una
dall'una parte va la morchia e l' olio rimane chiaro. sercambi, 1-i-251:
pasava du'tanto che quello in che era l' acqua. crescenzi volgar., 5-19
. crescenzi volgar., 5-19: l' olio si dee partir dalla morchia,
, quanto più tosto si puote, imperocché l' olio, quanto più starà nella morchia
landino [plinio], 309: l' oglio in palco scema e diventa più
1-1492: per serbarla, verde còr l' uliva, / e di novembre per trarne
: la morca è la feccia del l' oli ve spremute, la quale, cotta
i-246: il loto, la morchia e l' argilla, macerati insieme e strofinati ai
il frumento. bracciolini, 1-14-1: l' olio un po'di morchia in fondo
, 69: lo stomaco si lava con l' aceto / e nella morca d'olio
b. del bene, 1-109: anche l' aia, se sarà terragna, perché
e i legumi, / s'apparecchi l' aia e, conciata / con pula e
lorenzo de'medici, ii-320: escene l' olio e non fa quasi morcia,
pari tuo. bacchetti, 2-v-475: l' odor comune della morchia industriale s'era
; / in lui, che per l' età di morchia è pieno, / come
palladio volgar., 1-6: l' uliva del grande arbore fa meno olio
tozzetti, 12-6-70: chiarito che sia l' olio, per conservarlo sano e che non
fondo degli orci aceto buono, per l' altezza di sei dita, poiché dentro ad
esprimersi. pallavicino, i-183: allora l' invidia contra di lui...
: una mordacchia di bronzo per chiuder l' orrende bocche di que'politici e di quegli
idem, iii-42: sarebbe stato imbrigliato l' inconsiderato encomiaste con mordacchia di ferro e
casotti, 1-2-102: esorta [celidora] l' avvocato... / che metta
. -siamo fregati! -osservava con malinconia l' ingegnere broca al fratello avvocato. e
dolcezza esilarante: -riderà bene chi riderà l' ultimo! = deriv. da
= deriv. da mordere, con l' influsso di mordacchia. mordace1 (
giamboni, 30: riceve [l' uomo] doglie da tutti gli animali
, bisogna da piccoli aizzargli tirando loro l' orecchie e con l'allettargli e batter delle
aizzargli tirando loro l'orecchie e con l' allettargli e batter delle mani incitargli a
e batter delle mani incitargli a combattere l' uno con l'altro. lalli,
mani incitargli a combattere l'uno con l' altro. lalli, 6-72: l'
l'altro. lalli, 6-72: l' eumenide,... /..
tale spavento che già pareva a chiunque l' udiva aver dentro gli occhi l'adamantino
chiunque l'udiva aver dentro gli occhi l' adamantino becco del mordace e fierissimo augello
dea s'oppose / e, respignendo l' avide e mordaci / labbia, si tinse
spinse il forte pino, / afferrando co'l' ancora mordace / il non mai tocco
-che fa presa nell'aria (l' elica). d'annunzio, iv-2-1176
). d'annunzio, iv-2-1176: l' astro mordace dell'elica trivellava l'aria
: l'astro mordace dell'elica trivellava l' aria infaticabilmente. 3. che
umori. d. battoli, 1-5-3: l' oriente... quasi tutto è
aliti mordaci / saettano col mirto anco l' alloro. giuseppe di santa maria,
, 2-4: con inquietezza perpetua [l' argento vivo] sempre tremola, sempre
sdegno, [il camaleonte] schizza contro l' aggressore una saliva tanto accesa e mordace
quanto. ricettario fiorentino, 1-1-34: l' ottimo [elleboro] è il bianco
/ lingue mordaci e garrule, / che l' altrui pace offendono, / come i
piace più di catullo. vero è che l' ultimo ha più purità di lingua,
che ne sai tu dell'amore? l' idea che te ne fai, da come
di acuto e di mordace, e l' ottenere il riso degli uomini, al debito
pronto, perspicace (una facoltà, l' ingegno). brignole sale, 2-272
non altro spira che lo spiacente e l' amaro, e i suoi sali altro non
altro non hanno che il piccante, l' acre e il mordace. 6
i-i-190: lo stil mordace era secondo l' indole sua, come il deca- merone
-satirico. dotti, 1-286: tendo l' arco mordace, è ver, ma getto
ma getto / gli strali venturieri a l' aer vuoto; / è bersaglio divin
nel silenzio di remota cella / infra l' ombre secrete a viver uso, / non
a desiderio e suoi seguaci, / dicendo l' uno all'altro: -pampalona / sarà
corrente fra i mordaci ebrei, era l' insulto meno sanguinoso che gli venisse scagliato
caduta, coscien- zia mordace / (l' acqua, lo vento posa) de stimolar
e s'un piacer gli desse in tutto l' anno / farla seguire ogni doglia mordace
, 1-45 (i-532): chi visto l' avesse in viso l'averebbe giudicato che
: chi visto l'avesse in viso l' averebbe giudicato che da mordace e penosa
cura mordace / quinci e quindi al guerrier l' animo rode. marino, 15-233:
vanni. rapisardi, vi-802: su l' egre cure, su'mordaci affetti /
egre cure, su'mordaci affetti / l' ala distendi. -veemente, tumultuoso,
libbia. b. cavalcanti, 2-51: l' oggetto [dell'invettiva] è mostrare
gloria mondana. marino, xiii-14: l' ingorde passioni, / i mordaci appetiti /
prima di fuore / e s'impriman ne l' alma acri e mordaci. loredano,
disfida, mostrando che le opere de'fiorentini l' avevano
la di lui bellezza, / tu vanta l' altra: e così, in somma
né per maligna / mordacia -abbrucia / l' anima prona. pratolini, 1-196: raccoglievano
mordere, ad azzannare, ad aggredire l' uomo o altri animali.
[dioscoride], 57: spegne [l' olio] la mordacità delle medicine ulcerative
redi, 16-ix-136: i medicamenti addolcitivi l' acrimonia e la mordacità degli umori. g
gli dei. botta, 4-397: l' odio acerbo che fra paolo portava alla
di rancore e d'ignoranza, riconobbe l' immagine dell'autore e dal generale espressa
per dottrina, ma molto più per l' arguzia e mordacità de'suoi discorsi,
a me dirette. papi, 2-3-180: l' hebert,... colle continue
un suo giornale, cercava di concitargli l' odio della moltitudine. 7.
. b. fioretti, 2-5-216: l' uffizio del satirico poeta è la mordacità
. che ha la possibilità o l' abitudine di mordere per aggredire o difen
aspergo e annaffio tutte e spengo l' ira, / come si fa con due
già co'denti / 1'arene afferran l' ancore mordenti. 2. per
tempo medicine mordenti per guidare a sanità l' infermo. pallavicino, i-134: uomini sì
. palladio volgar., 1-4: l' acqua marina... troppo è
soave che, di mordente fresco empiendo l' aria, cominciava tra le mormoranti selve
6. figur. che turba profondamente l' animo, suscitando un intenso tormento interiore
. m. adriani, v-180: l' usare cotali motti mordenti contro ni mici
pelle, ecc.), facilita l' adesione di metalli in polvere o in
di biacca e di verderame; e quando l' hai triato come acqua, mettivi dentro
mezzo secco, vi si mette su l' oro in foglie. marino, 1-80:
. marino, 1-80: col foco alfin l' indora e col mordente / e fa
indora e col mordente / e fa l' acciaio e l'or terso e lucente.
col mordente / e fa l'acciaio e l' or terso e lucente. baldinucci,
, il progresso ed il fine di tutto l' operoso magistero che l'umana industria ha
fine di tutto l'operoso magistero che l' umana industria ha saputo ritrovare per gli
varietà di tali manifatture... l' oro e l'argento vi si appone
tali manifatture... l'oro e l' argento vi si appone altresì per mordente
-figur. viant, 4-41: l' indomani l'oltraggiosa parola rifioriva quasi che
. viant, 4-41: l'indomani l' oltraggiosa parola rifioriva quasi che fosse stata
ventura rosetti, 1-112: quando [l' acqua di gomma] la sarà fatta
pinze onde sbarbare le radiche, l' ottava fenicata, il mordente per stagnare le
7. figur. capacità di colpire l' attenzione e l'interesse o di determinare
. capacità di colpire l'attenzione e l' interesse o di determinare una profonda influenza,
, si fa in due modi: l' uno è detto a mordente, ed è
in pietra ed ogn'altra cosa; l' altro modo è chiamato a bolo, e
stato il primo che incominciasse a lasciar l' antica e goffa usanza di dipigner panni
io talor pingo e coloro / però l' azioni altrui. -non appiccarsi il
morse, / sì come quei cui l' ira dentro fiacca. idem, inf.
impudicamente baciava. petrarca, 323-8: l' un e l'altro fianco / de la
petrarca, 323-8: l'un e l' altro fianco / de la fera gentil mordean
volgar., ii-181: per tutta l' africa crebbe tanta moltitudine di grilli che non
moltitudine di grilli che non solo consumoe l' erbe e le foglie e le radici tenere
e le radici tenere, ma eziandio l' amare corteccie e li legni secchi morsono.
calpestato, allora, contorcendosi, morderebbe l' offensore, e quel morso è sempre
, a ciò che non ti morda / l' ignoranzia col dente velenoso, / che
la sera ritornando i micci, / l' un l'altro in suda schiena sì si
ritornando i micci, / l'un l' altro in suda schiena sì si morde.
mordevano la lingua e sputavonla nella faccia l' uno a l'altro e poi si
lingua e sputavonla nella faccia l'uno a l' altro e poi si mordevono e mangiavono
altro e poi si mordevono e mangiavono l' uno l'altro. cesari, 1-128
poi si mordevono e mangiavono l'uno l' altro. cesari, 1-128: gli
/ misura occhiate e vezzosetto morde / l' orlicciuzzin di sue vermiglie labbra. cesari,
. cavalcanti, 115: co'denti mordevano l' acqua come fa il veltro quando per
assol. boccaccio, ii-303: quivi l' un l'altro basciava e mordeva,
boccaccio, ii-303: quivi l'un l' altro basciava e mordeva, / e
nella putredine del fico, mancando loro l' alimento, volano ad un altro fico
per pascersi mordono tanto il fiore suo che l' aprono. leonardo, 2-123: dell'
si possono attaccare al ferro né mordere l' acciaio. chiari, 2-36: pria che
le torri rosse a vedetta, lustra l' acciottolato dei portici tozzi. -raffigurare
di affettarli nel legno o morderli con l' acido nitrico. -scalfire, incidere
dua diamanti; e tanto si soffrega l' uno all'altro, che a questo modo
a tagliar non atta, / morde l' amico ferro e acuto il rende.
riva. fantoni, i-20: morde l' eridano più basso l'argine. arici
, i-20: morde l'eridano più basso l' argine. arici, i-332: dentro
roccia, lì. ragazzoni, 142: l' onda la morde [l'isola],
, 142: l'onda la morde [l' isola], la flagella il nembo
colore di porpora; la fibbia e l' oro, che mordea il vestire,
diventò piuma. ijgurgieri, 406: l' asta volando,... in
arici, iii-641: morde il fianco / l' inserta fibbia. poerio, 3-10:
partic.: fare presa sul fondo (l' ancora). algarotti, 1-ix-60:
la curva falce e ferrea morde / l' ancora il lido. carena, 2-342:
1-88: sull'orlo degli spalti / l' edera morde ai re le arche bifronti.
morda la lingua e '1 palato o faccia l' uno e l'altro effetto insieme.
e '1 palato o faccia l'uno e l' altro effetto insieme. redi, 16-i-31
sdrucciola al core, / o come l' ugola e baciami e morderai! ghislanzoni
e morderai! ghislanzoni, 18-17: l' ostessa bruna era rientrata recando una bottiglia
a guardarlo. gadda conti, 2-114: l' odore dell'aceto, che nunziata aveva
vecchi e sono in cenci / e l' inverno morde rabbioso, / guardano un cielo
ed arrostisce. papini, 28-138: l' acqua mordeva come neve strutta. montale,
neve strutta. montale, 5-103: l' anima verde... cerca / vita
/ vita là dove solo / morde l' arsura e la desolazione. -sostant
gesso e simili minerali, che rodono l' intestino e mandano al cerebro acre esalazione
gli occhi. pea, 5-21: l' acido fenico di cui l'acqua è medicata
, 5-21: l'acido fenico di cui l' acqua è medicata, anche adesso mi
, 12-x-128: forse v'offende / ornai l' umida notte, / la tosse vi
dal tempo nel suo morder forte / l' estinta spoglia avidamente rosa.
spunta suo corso; / per che l' armato cor da nulla è morso. idem
come furò le spoglie, sì che l' ira / di iosuè qui par eh'ancor
con lei. calandra, 3-87: l' inquietudine mi morse al cuore. pirandello,
del bientina, 4: quando l' uom s'accorda / a una lieta e
fiorir de'miei giovenil anni, / l' ardire e la speranza ancor mi morse.
morse, / sì che mi tinse l' una e l'altra guancia, / e
/ sì che mi tinse l'una e l' altra guancia, / e poi la
ghiottoni... se- guitono [l' arte del giullare]... con
, più che ei non doveva, l' azioni del pontefice romano. castiglione,
mordere, ma con destro modo mortificar l' avversario. mascardi, xi: supplico
i satirici si fronteggiava del favore del- l' imperadore. manzoni, pr. sp.
, guardate che non vi consumiate così l' uno l'altro. s. giovanni crisostomo
che non vi consumiate così l'uno l' altro. s. giovanni crisostomo volgar.
si cominciorno a mordere e a detrarre l' uno l'altro, dicendo finalmente messer
a mordere e a detrarre l'uno l' altro, dicendo finalmente messer mellon che
censurarsi,... il non mordersi l' un coll'altro, in sulle proposizioni
quella gloria ch'egli s'aveva con l' eloquenza acquistata, e co'morsi d'
cinica lingua or la vendetta, or l' ira, / or l'orgoglio mordeva.
, or l'ira, / or l' orgoglio mordeva. cesari, i-2-150:
recuperata la libertà che poi che l' hanno conservata. sarpi, i-1-73:
. d'annunzio, i-200: canta l' immensa gioia di vivere, / d'
-rimuginare. cardarelli, 1-43: l' un nell'altro odiava la sua pena
[tommaseo]: non sa'tu che l' uom ch'è sgraziato insin le pecore
.). carducci, iii-24-157: l' onorevole broglio non mi vuole a insegnare
onorevole broglio non mi vuole a insegnare l' italiano e mi vuole paralizzare nel latino
mi vuole paralizzare nel latino. furbo l' onorevole economista! ma io più furbo
la pecora morde, deono così mordere l' uditore, e non come 'l
prima fila, la seconda morde / l' insanguinata polve. d'annunzio, iii-2-234:
, non sopra il ventre, non con l' onta / d'aver morduto il fango
il cane morde quand'è arrabbiato, l' uomo nasconde il veleno. -alla prima
, la vipera morde il ciarlatano: l' inganno, spesso, ricade a danno di
, spesso, ricade a danno di chi l' ha tentato.
non ha denti. -non è l' elefante che morde, ma la vipera:
ed i piccoli maligni, perché non è l' elefante, ma la vipera che morde
che per anco né il medico né l' ammalato sappia discernere se tal dolore provenga
: il primo si è di raddolcire l' urina, acciocché meno che sia possibile mordichi
per lo vino tossono mordicate e per l' olio raddolcate. 2. letter
mordicchiare. d'annunzio, ii-728: l' inclinava [il capo] a mordicare
voler di dio... le agitava l' interno e le mordicava la conscienza.
musso, 183: chi potrebbe mai dire l' infinita abon- danza delle medecine celesti che
quella mordicazione gagliarda... provoca l' orina. = nome d'azione
il cammello] tende il collo verso l' uomo che suole nutrirlo e del quale ama
montale, 9-39: il mondo tu l' hai mordicchiato, se anche / in
patrizi, 3-162: il mordiménto fa l' innamorato non per tirare più spiriti in sé
onesto e bene istituito, il mordimento e l' impeto della calunnia. 4
assalitor serrato, / sue spine [l' istrice] scocca e i fieri cani offende
trasmesso. capuana, 1iii- 116: l' asino... è caparbio, capriccioso
, veniamo a tradur la colpa sopra l' aversario, e sono questi motti doppi,
.. solo attendono a lacerar malignamente l' opere altrui. cesari, ii-273:
tanto pestifera che già stava per mandare l' ultimo fiato. arisi del giapone,
luisa d'orléans, 190: el- l' era vestita di raso morè e ricamato d'
impiegato a nettare il bastimento, servire l' equipaggio e ad altre fatiche.
nel nettare il bastimento e nel servir l' equipaggio. 'morè ', in greco
, in partic. del l' africa, per lo più provviste di bulbo
specie in giudizio: tale rito escludeva l' uso di formule cristiano-confessionali [come l'
l'uso di formule cristiano-confessionali [come l' invocazione della ss. trinità],
di alcune piante erbacee, fra cui l' àiuga o bugola (aiuga reptanos)
però d'un salto monta in su l' alfana, / ch'era una gran cavalla
salutò in fretta, ché sulla porta l' aspettava una carrozzella, con un cavalluccio
un pioppo il mio morello / brucava l' erba corta e m'aspettava. -per
54: era 'buia '[l' acqua della palude], cioè oscura,
gargiolli, 162: nel nostro trattato su l' arte, nell'ultimo capitolo, è
non ha più qui tra il popolo l' antico nome, è però certo che
, è però certo che i pittori l' usano sempre nel senso di paonazzo.
-con metonimia. dossi, ii-61: l' ira gli si pingèa morella nel volto e
dopo il nero e il bianco seguita l' azzurro e il giallo,...
dal verde e t verde dall'azzurro e l' azzurro dal morello e 'l morello dal
morellino al sol cenno s'inginocchiava con l' un ginocchio e poi con l'altro e
con l'un ginocchio e poi con l' altro e dipoi con tutti dui insieme
d'un'alfana mo- rellina / dietro l' anno che galoppa / verso l'ultima
/ dietro l'anno che galoppa / verso l' ultima rovina. -morellètto.
scritti malamente sul cartellino bastavano a illuminarmi l' anima: celeste ghimè, celeste madonna
imbrici e le tavelle e mandavano giù l' acqua allargo nel cortile. sanso vino,
antenati; in modo tradizionale (e l' espressione è per lo più usata per
mobile e la morena deposta, se l' azione di trasporto è rispettivamente ancora in
morena erta e monotona, / calchiam l' argenteo deserto. è una pace / candidissima
di eseguire un brano musicale diminuendo l' intensità dei suoni e delle voci con il
alla loro totale estinzione. -anche: l' esecuzione e il brano stesso.
n. 4. -apparato morenico: l' insieme delle morene di un ghiacciaio.
: ecco, in uno scorcio, l' andamento similissimo di tutte queste tragedie.
muta cadde; / ma le grazie l' accolsero morente / nelle pietose braccia, ed
e dell'estrema unzione e del raccomandar l' anima a dio de'morienti. giordani,
da privata pietà! e questa è pur l' ultimo desiderio e la speranza estrema de'
1-173: poiché a pluto / rapì l' elisio tribunal satàno, / e ch'
tra tanti morti e moribondi! e l' ho trovata viva! [lidiz. 1827
la speranza è un'ala candidissima sulla quale l' anima del moriente va a posarsi via
silenzio immenso, eterno, che sta su l' immoto / fascino del deserto onde tu
. pascoli, ii-701: oh! l' uomo vorrebbe, senza alcuna fatica,
tango. d'annunzio, v-1-245: l' ombra era quasi acquatile, modulata dal
quei boschi altri sei... con l' aste inargentate nelle mani, le quali
iii-421: carolare fu visto / su l' allegre marine / fra moresche festose / di
: che 'moresca 'era appunto l' alcalistica tresca, la quale tingea più
): al suo amante, che lieto l' aspettava, fece ritorno. quivi,
gli riesca, / ché quella fa l' uom sì di virtù pieno / che 'l
sempre la casa tua è piena come l' uovo, che tutta roma ti fa intorno
.. ma è anche da pensare che l' ariosto, per conto suo, di
di malabar. cellini, 712: l' arte sua propria si era il fare bottoni
il caffè. savinio, 10-172: la l' erie delle acqueforti tauromachice che goya donò
che goya donò a carlo iv illustra l' uso moresco di lanciare nell'arena..
stile moresco, posto fra il divano e l' unica poltrona, di finta pelle,
abbondan- zia di fuochi artifiziali da ardere l' armata moresca dentro al porto di frassinetto
traditori con sua gente fresca: / ei l' obbedisce valoroso e franco, / e
, i-218: né fece mai progresso l' instituto moresco, che fra idioti e fra
signor ferrante gonzaga su gli occhi de l' essercito uccise con un colpo di lancia
/ il suon delle divine tube. / l' alba colomba scaccia i corbi neri.
che moresche. loro si stuzzicano con l' origano e la malva; io invece zitta
di cacciar via i moreschi di spagna e l' altro se si poteva farlo con salvezza
. baruffateli, iii-22: bel veder l' argentea molla [della tabacchiera!. /
bruni; brunetta (spesso per sottolinearne l' avvenenza). pratesi, 1-134:
). nievo, 1-26: l' era una morettina delle svelte; epfure
stella filante, violetto, gli girava dietro l' orecchio. 3. bot.
: il bucchero moretto natanino / sì l' era sempre a'giorni suoi piaciuto.
una cleopatra settecentesca. dietro di lei l' occhio d'un cavallo bianco. un
dalle lontananze, per respirare anche lui l' aure di cotesto paradiso. -agg.
stazione / già con tutta alle spalle l' algeria. 3. ragazzo bruno
relli. a. monti, 671: l' alternativa non era « l'intervento con
, 671: l'alternativa non era « l' intervento con salandra o la neutralità con
, più che a mettere in rilievo l' insicurezza della fedeltà e la facilità a
disertare, a mettere in rilievo l' attitudine al servilismo e la predisposizione a
e capelli bruni (e vi è connessa l' idea di robustezza e di formosità)
al sonno. papini, 6-205: l' accademia di medicina ha respinto le.
saldati in un tessuto connettivo che riempie l' iato tra le nostre discontinuità, tra
sedative ed analgesiche che ne rendono frequente l' uso clinico nei casi di affezioni accompagnate
risultano inefficaci altri analgesici meno potenti: l' effetto fortemente euforizzante e l'assuefazione che
potenti: l'effetto fortemente euforizzante e l' assuefazione che ne consegue, con una
piùdannosa dipendenza dal farmaco, ne limitano l' applicazione clinica agli interventi antidolorifici episodici e
carducci, iii-19-298: quando lo vidi l' ultima volta a roma sollevato a pena dal
sopracciglio. e quella stilla mi suscitò l' idea del sudor freddo che annuncia l'
l'idea del sudor freddo che annuncia l' azione dei veleni narcotici. sùbito mi
che si manifesta, oltre che con l' esigenza di assumere la droga in dosi
da 'morfina', alcaloide dell'oppio. l' avvelenamento cronico, prodotto dalla morfina;
all'azione della morfina; intossicare con l' uso della morfina. - anche rifl
. che stordisce, che fa perdere l' esatto giudizio della realtà. campana,
due lanterne, / landra, che tanto l' un che l'altro vaso / stimò
/ landra, che tanto l'un che l' altro vaso / stimò morfendo in bettole
nozione astratta e comprensiva di nozioni quali l' applicazionefra due insiemi, l'omomorfismo fra due
di nozioni quali l'applicazionefra due insiemi, l' omomorfismo fra due insiemi algebrici, la
o provisione, / da risvegliare insomma l' appetito. = deriv. da
delle parole, stabilendone la classificazione e l' appartenenza a determinate categorie come il nome
il pronome, il verbo, l' aggettivo, e le forme della flessione,
raccomandare che nelle prime due classi ginnasiali l' insegnamento della morfologia sia accompagnato..
e xóyo<£ 'studio, scienza'; l' istituzione del termine si deve a goethe
goethe, che nel 1785 indicò con morphologie l' anatomia comparata. morfologicaménte,
. morfologicaménte, aw. secondo l' aspettomorfologico; dal punto di vista della morfologia
degli esseri viventi; che ne studia l' origine, lo sviluppo, le manifestazioni
e funzione morfologica (come nei dialetti lombardi l' alternanza sing. plur. in tanto
valutazione visiva, condotta anche mediante l' ausilio di strumenti ottici, della forma dei
petrografici o geologici, ri levabili mediante l' osservazione ottica o con l'aiuto di
levabili mediante l'osservazione ottica o con l' aiuto di strumenti ottici.
composta, la cui prima parte specifica l' elemento induttore della modificazione: ad es
/ la mia speranza altera; / l' altero amor, tra l'ombre e
; / l'altero amor, tra l' ombre e le morgane / nel silenzio e
quegli affocamenti improvvisi che nella landa sembrano l' inganno della morgana occidentale intenta a simulare
inganno della morgana occidentale intenta a simulare l' alito estivo. térésah, 3-55: morgana
stor. dir. che concerne l' unione matrimoniale fra una persona (specie
di quello civile, ma non comportava l' eguaglianza giuridica dei due coniugi in quanto
-anche al figur., per connotare l' idea di posizione diseguale e inferiore,
356: ah, egli ha dunque l' impudenza di dichiararsi il conservatore della putredine
contratto). cattaneo, iii-1-362: l' ideale della matrona romana non uscì dai
. cioè a poco a poco s'introdusse l' usanza, che dopo la prima
. villani, 9-14: in quest'anno l' usata moria dell'anguinaia...
.. nel verno si dilatò facendo l' uficio suo per infino a marzo,
morire,... per placare l' ira divina, pretese da me il sacrifizio
bestie. cassieri, 220: qualcuno avanzò l' ipotesi di un'intossicazione [delle bufale
senza vitalità. giusti, 4-i-216: l' artistico, il togato, / il regno
manifestata. gregorio dati, 3-115: l' anno del 1400, fuggi'la morìa
gli era occorso nel bosco, e l' ultime parole del moribondo e come e
, sep., 211: al- l' orror de'notturni / silenzi si spandea lungo
da un lato, come per fuggire l' orrenda vista del gallo moribondo. montale,
che sta per appassire (un fiore, l' erba). segneri, iii-3-338:
. d'annunzio, i-249: nel silenzio l' anima in odore / esalano le rose
grandezza antica e la piccolezza moderna, l' italia moribonda e disperata d'ogni salute
] il 'carme secolare 'per l' arcadia; ed è in vero degna nenia
è in vero degna nenia di quel- l' academia già moribonda e della non meno moribonda
pisani, 311: quando a tutti su l' etra il sol riluce, / in
fissando il moribondo raggio / che manda l' astro di tue glorie a sera. tenca
tra gli avviliti suoi servi, lasciai l' adorabile mio palatino. cavacchioli, 102
palatino. cavacchioli, 102: e l' ora in cui le stelle son profonde /
subito il suo battito io ne sentivo l' eco dentro. pavese, 2-74: rimase
a capo chino, nella penombra, l' ufficio dei moribondi, s'accorse che
reggervi nell'antico piè chi una chi l' altra gabella, e niente pensano a
padre nel monte tauno, menò volando l' esercito spedito ne'catti per istrado asciutte
. crescenzi volgar., 1-4: l' acque che tengono allume la superfluità delle femmine
'morici ', nelle marche; come l' italiano 'more ', possono essere
, arrossa la tintura di girasole; l' aria non lo altera, sciogliesi facilmente
latini or fan d'inchiostri / morigerar l' italia abominosa, / poiché la filosofica
: i tlascalesi appresero a morigerare con l' altrui aggiustatezza il proprio valore. magalotti,
gerere alicui * compiacere, sopportare l' umore di qualcuno ', passato nel
per vantaggiosa situazione di luoghi o per l' indomita ferocia de'costumi, era divenuto
. di cherbuliez c'è pure « l' aventure de ladislas bolski »; io però
. frugoni, iv-335: è ben perigliosa l' educazione dei fanciulli che si commettono a
: genere di piante del l' india, a fiori monopetali, della pentandria
'. c. ridolfi, ii-307: l' olivo moraiolo o mo- rinello..
la moringaoleifera, dai cui semi si estrae l' olio di behen. anonimo [
e tanto facile da rompersi che così l' istesso arbore come li rami si rompono
). tasso, 11-iii-1087: prenderemo l' aquila nel suo proprio colore,
landino [plinio], 484: l' altra spezie... chiamano alicecambon
: fa dormire ed è più veloce che l' oppio alla morte, e alcuni morion
la visiera del morione,... l' uccise. a. serra, 173
: così [vengono da fuori] tutte l' armi, si bene al presente si
si bene al presente si sia introdutto l' artificio d'archi- busi, morrioni e
spiri fuor fiamma vivace / e spiega l' ali ed apre un fier dragone / dell'
baratro vorace. bisaccioni, 1-168: l' armi più consuete per la fantaria de'nostri
sartor facevano il morione. -fare l' asperges sopra i morioni: versare un
altra intighe la granata / e fa l' asperges sopra i morioni. -stare
avevan la forza di reggere addosso indefinitamente l' armatura e di star col morione calato
, il quale si conficcava in capo l' imperadore ottone,... si
di- vision de le pietre nigricanti sarà l' ambra nera, la magnesia, l'
l'ambra nera, la magnesia, l' onice nero, la mirmecia, il morione
nero, la mirmecia, il morione, l' ab- sinto. dolce, 6-55:
morire / infino che la morte non l' abbacchia. petrarca, 141-4: talora
loro passate da banda a banda con l' ago. pea, 1-299: i
ragioni mi muovono a dire questo: l' una si è che dopo me si dica
io sia morta moglie di catone; l' altra, che dopo me si dica
, / ché mia vertù non pò contra l' affanno. g. contarmi,
morti impune. gelli, ii-71: l' uno... doveva morir giovane e
... doveva morir giovane e l' altro per le mani della giustizia. tasso
e gentile. busenello, 49: l' anima tua, eh'e di pietade
dissanguato nella vigna. -trascorrere l' ultima parte della vita in un determinato
par., 6-36: vedi quanta virtù l' ha fatto degno / di reverenza;
/ di reverenza; e cominciò da l' ora / che pallante morì per darli
/ pensando se dovea quindi fuggire / tra l' ombre de la notte o pur morire
lavergne disparì ne la paura: / l' armi fallian. che più far si potea
si potea? - / -morir -risponde l' assemblea seduta. misasi, 7-ii-236: le
tutto un popolo moriva, ma l' agonia era una furia di energia, di
, i-244: elli tenne che tutte l' anime degli uomini morissono, quando morissono
se morì il corpo, ancor vive l' onore. epicuro, 32: parmi la
. -separarsi dal corpo (l' anima). dante, xix-2:
anonimo fiorentino, i-244: elli tenne tutte l' anime degli uomini morissono.
, 17-27: poi piovve dentro a l' alta fantasia / un crucifisso, dispettoso e
. tasso, 20-39: trafitto è l' altro insin là dove il riso / ha
scalvini, 1-37: sortì mal esito l' estrazione di una pietra a un prete
muoia; / de'prodi caduti / l' estremo sospir / con fede saluti / la
lo morire non è altra cosa / che l' anima dal corpo dipartire. dante,
idem, inf., 13-71: l' animo mio, per disdegnoso gusto, /
adornare il mondo, e morta è l' erba. idem, conv., iii-111-4
nel terreno fangoso o troppo umido degenera l' orzo... o si muore
iii-1-180: chi vuole balsamo non ferisca l' albero con un coltello di ferro,
, / ch'è morto, / e l' alto cedro, ch'è morto.
patrizi, 3-410: non avendo esito l' acqua, avrebbe fatto non solo marciare i
calvino, 1-443: drizzava l' orecchio a cogliere... gli
inseme, / anzi vivea di me l' ottima parte. l. giustinian, 1-60
). elegia giudeo-italiana, xxxv-1-41: l' uno e l'altro se abbraczaro,
elegia giudeo-italiana, xxxv-1-41: l'uno e l' altro se abbraczaro, / e con
cui è scorto 'l cammino e poscia l' erra, / e tocca a tal,
se peli'uomo onesto, se pel- l' uomo di genio la società non ha creato
a poco al traguardo della morte per l' inarrestabile trascorrere del tempo. - anche
vita, e muore il fanciullo per nascere l' uomo, basta il vegliare una notte
non elegga francamente di vederla morire [l' accademia], che infiacchi arsi, ammollirsi
poesia, il gusto d'amare, l' impulso ad operare, è puerile.
. -trasformarsi completamente; perdere l' attuale natura e forma o proprietà per assumerne
.. da tener molt'aria, l' ultima delle quali vada a morire in un
g. varano, lvi-396: l' anno morì tra tarme. spolverini,
io son già passato, / or che l' autunno mio nel verno muore? guerrazzi
la domenica. pascoli, 577: l' anno è morto, ed anche il
giorno muore. d'annunzio, iv-1-5: l' anno moriva, assai dolcemente. il
un tepore / nell'aria. è forse l' ultimo sospiro / dell'estate che muore
, 1-95: giungeva anche per noi l' ora che indaga. / la fanciullezza
purg., 8-6: era già l' ora... /...
/ stette e dei dì che furono / l' assalse il sovvenir! pascoli, 525
, ben colmato e spianato, che l' acqua non vi muoia dentro, ma abbia
, i-144: non potrà ad ogni modo l' acqua delle campagne avere il dovuto scolo
lepre invano / umor cercava in su l' asciutta arena. buzzati, 3-237:
non vuol dire altro che andar sotto l' orizzonte ed occultarsi agli occhi nostri. sempronio
, fermarsi. leonardo, 3-337: l' acqua... fa un'onda lunga
, che si drizza per obliquo al- l' opposita riva ed ivi muore e rinasce.
e per la morbidezza sua perdevano tutto l' impeto e morivano in ella. nievo,
il vento. panzini, i-322: l' ava si è spinta sino alla sinuosa arena
., 25-66: come procede innanzi da l' ardore, / per lo papiro suso
/ portava il ciglio, e livido l' aspetto / d'un cotal verde che
subito more. segneri, iii-1-58: l' aria può starsi, l'acqua può
, iii-1-58: l'aria può starsi, l' acqua può stagnare, la terra può
sotto quel lume. gnoli, 1-63: l' ultimo tramonto muore / nella solitudine de'
genere letterario, la letteratura stessa, l' arte). - anche con la
morta fra tonde è la ragion e l' arte; / tal ch'incomincio a desperar
ove i pensieri non si rinnovellano per l' azione forte e variata della vita dell'
redattori, il signor lanfranco morgante, me l' ebbe a restituire. -cadere
muoia. baldi, i-123: se l' opre tue morran pria che tu mora,
suo loco. iacopone, 1-59-51: l' accidia c'è morta e iu- stizia
spenta, / se colpa muore perché l' uom si penta. idem, inf.
128-96: vertù contra furore / prenderà l' arme, e fia '1 combatter corto
fia '1 combatter corto, / ché l' antico valore / ne l'italici cor
, / ché l'antico valore / ne l' italici cor non è ancor morto.
la ragion è morta; / de l' un vago desio l'altro risorge.
morta; / de l'un vago desio l' altro risorge. benivieni, 1-107:
in fasce. aretino, v-1-8: morì l' ardire e la letizia nel cor di
: oh fera pugna, / u'l' arte in bando, u'già la forza
da voce tanto dolce e tanto acuta / l' invidia mor e lo stupor isviene?
. nievo, 487: la giustizia, l' onore, la patria vivono nel mio
del diletto. tasso, n-iii-753: se l' amor fosse il primo piacere, non
. guidiccioni, 5-34: qui dove l' odio è vinto e muor l'inganno,
dove l'odio è vinto e muor l' inganno, / il bel de'sacri
. ferrari, 556: questo fu l' ultimo anelito della politica italica che moriva,
domanda sperando che il racconto morisse, l' altro si ostinava a proseguire. gobetti,
suoi discepoli. brancati, 4-42: l' uscita inaspettata della signora fece voltare verso
moriva, più o meno lentamente, l' espressione dello scherzo. moravia, i-245
da sé, così questa relazione con l' amelia era meglio che si perdesse nel
la sua gente così barattare, prima l' una schiera e poi l'altra e venire
, prima l'una schiera e poi l' altra e venire in fuga, moria
vero, morendosi egli di voglia di maneggiar l' armi. forteguerri, iv-132: allor
un desiderio, solo, / con l' altissimo sogno che mi tiene.
par che allor si moia, / l' estate è di vedere / verso la
: -io muoio di sonno - disse l' altro. 23. rinunciare a
., 1-48: infino a tanto che l' uomo di fuori non muore alle cose
tutte le azioni corporali, e somigliantemente l' uomo dentro alle prave cogitazioni [ecc
, oggi mi moio al mondo con l' intiero della volontà mia. segneri, i-294
alcuni giuochi, come, ad esempio, l' oca, le min- chiate, il
* morire una morte gloriosa', per denotare l' attività del volere deliberato con cui portasi
espugnato il regno del peccato, debellato l' inferno, morta la morte e incatenato
, inf, 33-18: che per l' effetto de'suo'mai pensieri, /
gittòllo giù per lo nicissario, e serrò l' uscio. bisticci, 3-101: messer
e stettesi gran tempo a sapere chi l' avesse morto. pulci, 6-14:
ricuso / sprezzar le leggi militari e l' uso. gussoni, li-3-474: la strada
/ tu, padre, hai morta l' innocente figlia. leopardi, 390: oh
.. pensando che noi siamo coloro che l' abbiamo morto, e ogni dì l'
l'abbiamo morto, e ogni dì l' uccidiamo, peccando mortalmente. castellani,
/..., per condur l' alme nostre al porto, / fu crocifisso
morti, / e peccatori infino a l' ultima ora: / quivi lume del
di qualcuno; esserne la causa, l' occasione, il pretesto, lo strumento,
/ era onorata. sanudo, llv-74: l' acqua ha rotto le sponde dii ponte
, fermo e lucia, 583: l' infelice era oppresso, straziato, talvolta morto
ammazzare'. possibile? possibilissimo. ecco l' esempio, tolto da un libro di
i quali, liberi e sicuri oltre l' alpi ed oltre i mari, lanciavano
calpestare (una virtù); impedire l' esercizio di determinate facoltà o il compimento
avrebbe a giove nel maggior furore / tolto l' arme di mano, e l'ira
tolto l'arme di mano, e l' ira morta. pagliaresi, xliii-53: chiusa
del paradiso fu la porta / ché già l' uom mai non vi poteva entrare;
fu la strada morta, / ché l' uomo avea commesso '1 gran fallare. f
con il lor buon esemplo e con l' orazione hanno morto i peccatori a'loro vizi
muoia. pulci, 15-72: muoia l' amostante traditore / e'suoi seguaci e
., 12 (221): viva l' abbondanza! moiano gli affamatori! moia
foggette. carducci, ii-4-330: moia l' entusiasmo, consigliatore sempre del peggio.
consigliatore sempre del peggio. e moia l' idolo vano dell'onore. e viva
, sia clericale od austriaco. -muoia l' avarizia!: v. avarizia, n
la morte; costituire la causa o l' occasione della sua morte. iacopone
33-m: dio... / mandò l' angel suo tra quelle frotte, /
. non solo non è da ripetere l' imprecazione * prego iddio mi faccia morire
e pericoloso, il dire che 'dio l' ha fatto morire ', sarà cosa
hai male al cuore. / quel male l' ebbi anch'io 'zvani '!
muoia. come per esempio: 'l' hanno fatto morire allo spedale. l'hanno
'l'hanno fatto morire allo spedale. l' hanno fatto morire nella miseria '.
soffocare, di proposito o istintivamente, l' istinto di conservazione. g. villani
morire in mano una cosa: perdere l' occasione propizia per portarla convenientemente a termine
vantaggi. giusti, ii-500: se l' ha pronto, ditegli che lo metta
tanto che ne cessi il bisogno, l' opportunità es.: « domani si raduna
perdette i diritti civili, politici; l' autorità, la riputazione, l'onore
; l'autorità, la riputazione, l' onore. ghislanzoni, 70: giorno di
è codesto, e gravissimo lutto per l' umanità! un fratello è morto alla
che ha lasciato figlioli? », l' altro replicherebbe: « no, gli è
». chiaro davanzati, xi-18: serrato l' amore ave / lo cor con forte
nuovo la confessione e la comunione, e l' ha fatta con edificazione grandissima del cappellano
vento. amari, 1-1-202: bongiovanni e l' altro morian sulle forche a mineo.
ce n'è sicuro, » rispose l' oste, ficcandogli in viso due occhi pieni
far morir tra i denti al giovine l' altre domande che aveva preparate. massaia
: questi muore per la verità, per l' innocenza, per la religione. carducci
religione. carducci, 709: voi se l' unno o se lo slavo invade,
slavo invade, / eccovi, figli, l' aste, ecco le spade, / morrete
non fia possibil tal effetto, / sopragiugnendo l' amica mia diva. firenzuola, 898
o negativa. petrolini, 31: l' ho visto io, con i miei occhi
. buonarroti il giovane, 9-378: l' albergatore, / che dee voler morir
. proverbi toscani, 127: morta l' ape, non si succia più mele.
più muore. ibidem, 169: l' invidia nacque e morirà con gli uomini.
presto. ibidem, 281: mentre l' erba cresce muore il cavallo. ibidem
, e si sciolga barabba! (l' ingiustizia dei volghi e dei persecutori).
ne sente una bella di novo). l' ultima che muore è la speranza.
[in macinghi strozzi, 1-297]: l' è stata grandissima botta: pure grazia
nell'acqua senza sale, che costituisce l' alimento principale degli abitanti delle isole filippine
. gemelli careri, i-v-m: l' ordinario cibo è la mo- rischetta
le conquiste di ferdinando ed isabella e l' espugnazione di granata. 2
: li terreni e moritoi membri hanno l' anima grave e pigra. 5. gregorio
non parlo di quella sola che con l' arte moritoia s'adopera ne'membri mortali.
iii-26-283: il povero mascheroni non rivide l' italia: e quell'ode, ultimo sospiro
ode, ultimo sospiro del l' esule morituro alla patria, non trovò luogo
da quando / pieno di morti fu l' umbratile atrio. /... /
sua morte, vide e gioì per l' ombra del suo lontano amore che riviveva
). carducci, 849: è l' ora soave che il sol morituro saluta
, da questo arengo fiume oggi risaluta l' italia fissandola col suo amore vittorioso.
schi. c. gozzi, 1-68: l' augusto veneto senato aveva commesso al nostro
oltre il mare più in fondo verso l' italia, e sinistri presentimenti le stringono
guarini, 2-103: michel angelo e l' altro rafael d'urbino...
nelle membra umane possan cadere. ma l' uno si compiacque nell'ostentazione et efficacia
ostentazione et efficacia dell'arte secca, l' altro fu vago di ricoprirla con colorito
o larghi; e sono la sinagri, l' antia,... il mormiro
per trattare pienamente di questi fantasmi secondo l' ooinione de gli antichi gentili, dico
(uno per gli affari spirituali e l' altro per quelli temporali) e pratica
scorso -l'espiazione cruenta dei peccati, l' uccisione degliapostati, la poligamia e affermava l'
l'uccisione degliapostati, la poligamia e affermava l' inferiorità delle donne di fronte all'uomo
: il profeta ha programmi ambiziosi. l' italia è soltanto una delle tappe del
la prima chiesa mormona d'inghilterra: l' ha letto desi- deria sul 'new
, 1-265: sono li mormoni (secondo l' opinione de'gentili) que'geni e
di mormoracchiare un tantino, non basta l' animo di farla. manzoni, pr
coloro che nelle assemblee del popolo affrenavano l' energia di esso con astuti discorsi,
questi mormoramenti... cagionavano che l' avvento degli ecclesiastici francesi, prima sì
d'acqua. ottimo, iii-453: l' acqua che discende di monte a valle
ad effetto, diventano peccati e uccidono l' uomo. e così non diventano vizi sanza
le foglie che stormiscono al vento, l' aria, ecc.).
... di mordente fresco empiendo l' aria, cominciava tra le mormoranti selve
rottura, inquieti, mormoranti e l' uno perturba l'altro, e sempre stanno
, mormoranti e l'uno perturba l' altro, e sempre stanno in ansietade
24: è frustatori© il discorrere sopra l' utilità che dagli uccelli ha cavato la
seren carro stellato, / non pareggia l' orato / e bel legno or sì dolce
d'udirla, udendo i rami e l' òre / e le frondi, e gli
lagnarsi e tacque / mormorando fuggir per l' erba verde. boccaccio, vi-75:
erba verde. boccaccio, vi-75: l' onde, quasi in sé tutte raccolte,
rivi, mormorando intorno, / sempre l' erbe vi fan tenere e nuove. varchi
cui numero sembrava che battendo s'accomodasse l' attitudine di ciascuna ninfa. tasso,
e gli arboscelli, / e con l' onda scherzar l'aura e co'fiori.
, / e con l'onda scherzar l' aura e co'fiori. brignole sale,
tonda. carducci, 703: mormorando per l' aprico / verde il grande adige va
cui grembo a me si mova / incontro l' adorata / aura di primavera, /
vento). petrarca, 196-2: l' aura serena che fra verdi fronde /
lamenti. tasso, 16-12: mormora l' aura e fa le foglie e tonde /
vento. mascheroni, 8-358: mormora l' aura al tuo venir seconda. carducci,
tì. tasso, i-36: tra l' ombre, al mormorar dell'ora /
: al cui stridor [delle pecchie] l' affumi- gata grotta / mormora e tetro
gata grotta / mormora e tetro odore a l' aura esala. graf, 5-653:
... nei versi deduce primo l' antica ecloga dall'esametro latino a mormorare
: e 'l popolo, che ascoltato l' avea, cominciò a fremire e a
, / amoroso abbracciare, / quando l' un l'altro dice: « or che
amoroso abbracciare, / quando l'un l' altro dice: « or che pur miri
sbraitare. tasso, 3-1: già l' aura messaggiera erasi desta / a nunziar
/ a nunziar che se ne vien l' aurora, /... / quando
si pone / presso al compagno, l' uno e l'altro pande, / girando
presso al compagno, l'uno e l' altro pande, / girando e mormorando
pande, / girando e mormorando, l' affezione. l. giustinian, 1-89:
fa la tortora, / quando la perde l' amor so: / la pianze,
colombe... si posero l' una appresso l'altra in su torlo della
. si posero l'una appresso l' altra in su torlo della bella fontana
giamboni, 121: di questo vizio [l' invidia ^ nasce l'odio, mormorare
di questo vizio [l'invidia ^ nasce l' odio, mormorare, dire male d'
sentendosi mancare tali mento, ne incolpa l' ingordigia di quella, senza riflettere che
secca il ramo dell'albero non perché l' altro gli tolga il sugo, ma
fanciullo, il mormorar del mondo e l' onor del marito da tal eccesso ri
fanciullo, e al vescovo, che l' ha tanto onorato non ha detto pure
e, mormorando tra loro, bisbigliavano l' uno coll'altro. ulloa [f.
tanto più cresceva la lor paura e l' occasione di mormorare, ritirandosi dentro a'
ritirandosi dentro a'navigli e dicendo che l' ammiraglio con la sua pazza fantasia avea deliberato
mi pareva udir entro me stessa / de l' amor loro un mormorar segreto / e
lilia, / ne li occhi azzurri ove l' amore bendasi, / e tu sorridi
marino, vii-469: di tutto il tirren l' onda sonora / il tuo nome immortai
le sponde un dì sedea; / ridean l' erbette, e mormorar parea / sensi
mormora antiche storie, oscuri canti / l' onda che senza fin pulsa e si
strinse come in una morsa e, con l' indice sulle labbra: -silenzio! -mormorò
lombarda periva, perché i lombardi non l' aiutavano di forze proprie '. bocchelli
, con quel suo degno nipote, l' incettatrice e l'affamatrice del popolo.
suo degno nipote, l'incettatrice e l' affamatrice del popolo. -con uso
e mormorandosi publicamente che fosse imprudenza l' ammetterlo, stante i presenti sospetti, disegnavano
. g. ferrari, 367: l' ultima sua parola [del sarpi],
e cosa più scandalosa il non avere l' abito alla moda di quello che sia essere
5-145: gli erranti di spirito s'apriranno l' intelletto e i mormoratori impareranno la leggie
prò mormoratore il fonte, / asilo l' ombra. 4. frusci ante
chiabrera, 1-iii-55: quivi / senti l' aure volar mormoratrici / e ristorata tu
ronzante. marino, vii-495: l' api mormoradrici in su 'l no- v'
, e poi fu tanto presuntuoso che l' uccise. savonarola, i-14: mi sono
, sanza dubbio, all'una e l' altra republica. bruno, 3-176:
più licenziose, avezza a mettere in burla l' ammonizioni de'più seri, le mormorazioni
a messa, il suo capelano levò l' ostia e lassò di levar il calexe,
silenzio non senza mormorazione, massime de l' amico, a chi prometteste di scriver
argomentare quanta dovesse essere contro di esso l' ira e la mormorazione del pubblico,
in cuore. ma dagli alti cieli / l' intese il fi di pietro bernardone.
voglia, e mormorando tra loro bisbigliavano l' uno coll'altro; delle quali
per sola necessità avessero i prencipi preso l' armi. lanzi, iii-60: tali
simintendi, 1-94: quella [l' invidia], vedente con occhio tosto
e del bel rezzo, / che con l' opaco de'lor rami estesi / offron
garrir mormoreggi ante, / peregrino de l' aure, allor di novo / l'
l'aure, allor di novo / l' aeree corti ad abitar venuto, / sentito
: sta sull'ale la fama e l' aurea tromba / già mormoreggia, onde alle
pieghi / e teco mormoreggi, / l' alma mi tiranneggi. 4. manifestare
si fuggirono nel campo del re e l' altre genti mormoreggiavano. porzio, 3-198:
1-71: sentesi un grato mormorio del- l' onde, / che fan due freschi e
chiaro rio / venire, e berne l' amoroso oblio. tasso, 5-28:
di confusi accenti / un suon per l' aria si raggira e freme, / qual
/ il vento i suoi co'mormorii de l' onda. b. corsini,
n'è certo; esclama: « è l' adda! ». carducci, iii-2-
sopra tutti gli altri dolcissimo era l' ombra,... la dolcezza
arbori. ariosto, 6-24: l' aure fresche et alme /...
aure fresche et alme /... l' alte cime con mormorii lieti / fan
col mormorio dei pini / e con l' urlo del mar, casti glioncello.
rev'ali, / con susurro gentil mormorar l' aura / e mormorar al mormorio di
dovunque tu sei, voluttuosa / se l' aura o tonda con mormorio lento /
a'bianchi omeri posa, / è l' amor mio che... /.
ben tre volte dalla spoglia aurata / l' eburnea lira mi recai davanti, / d'
e quanti / passaggi in vario tuon l' arco tentasse, / un roco appena
e. cecchi, 5-247: l' indistinto mormorio dell'orchestrina. 6.
g. gozzi, 415: l' api gentili, /... ronzando
avventura, tacite staranno e quiete dentro l' albergo, appressando al foro dell'ingresso
, quel tenersi fissi gli occhi de l' un in quei de l'altro,
occhi de l'un in quei de l' altro, quel sospirare ed entrar il vento
entrar il vento de'sospiri in bocca l' un de taltro. tasso, 3-6:
allegra e duole, / fan che per l' aria un mormorio s'aggiri. pasini
vecchia,... stando con l' orecchio teso, sentì aprire, e indi
precipitando tempia città cadesse. / poscia l' aere percosso tacque; or si scioglie e
mazzini, 62-383: ciò che inquieta l' austria è un sordo mormorio che le
viene dall'est e dal sud. l' italia e la serbia si agitano.
. poerio, 3-261: le trascorrano l' ore / come l'onda del rio
3-261: le trascorrano l'ore / come l' onda del rio / senza nessun rumore
rumore / con lento mormorio / e l' alletta la vita / da lontano infinita /
amo, dirtelo fra il profumo e l' effluvio dei fiori e della vegetazione,
eterno. pascoli, i-645: presto l' uomo trovò gli strumenti che imitassero le
il simbolo all'avvenire; essa tende l' orecchio al mormorio de'secoli che verranno
collenuccio, 24: quelli che abitano l' africa, per rispetto de la mauritania
. nel tornare doppo pranzo per finire l' opera che avevo cominciata, trovo che
euro, o vero levante, il quale l' autore finse un moro con le ali
che ogni mattina telefona al mago per l' oroscopo. -il moro di venezia
retta, eremita in capri, essortando l' armata a voler liberar tanti valenti omini
, 4-i-52: -correvano intorno, sbranandosi l' una e l'altra, i suoi membri
-correvano intorno, sbranandosi l'una e l' altra, i suoi membri, molte anime
comprato un moro molt'anni avanti e l' avea ben instruito nell'arte ch'egli
: aperta la porta degli alloggiamenti, l' alfiere portator d'aquila incontrò il primo
, /... / qual per l' aere seren va lieve il falco, /
tale aveva comprato un moro. con l' idea che quel colore fosse dovuto a
ariosto, 1-1: le cortesie, l' audaci imprese io canto / che furo al
aggiungasi la peste quasi continua che percorse l' italia dal 1492, che ve la recarono
il termine delle umane miserie, paragonan l' anima al ro- signolo del paradiso:
ro- signolo del paradiso: « che l' eterno degni invilupparla d'una nuvola di
in cima alle gride si metteva allora l' arme del governatore; e in quella di
breve. carducci, iii-3-348: a l' uscir del pian sabbioso, / d'una
sabbioso, / d'una gola in su l' entrar, / vide un moro a
a vigilar. / gli parlò l' araba lingua, / come quei che ben
ariosto, 31-51: indi arrivò tra l' altra gente mora, / che non
diversa, maraviglia non è se, l' una con l'altra mescolandosi, fece
maraviglia non è se, l'una con l' altra mescolandosi, fece questa nascere,
vicini, / e che meglio notàr l' abito moro, / conobbero che gli
tutto d'un leggiadro abito moro / l' adorna sì, che non gli piace meno
, lito moro / il pomo de l' esperide servato. tasso, 9-6: or
d'asia e dal paese moro / l' oste accogliea, soliman venne e trasse
, iii 2- 38: con altri l' àlacre fame de l'oro / ascende vigile
38: con altri l'àlacre fame de l' oro / ascende vigile la prora
cuori... / come piangeva or l' uno e l'altro, accanto!
. / come piangeva or l'uno e l' altro, accanto! / e tra
nella trasparenza / dell'acqua, / l' oro velino / della tua pelle / si
! idem, 27-264: egli [l' orco] arrostì de'moricin la notte,
coltivato, soprattutto in passato, per l' alimentazione dei bachi da seta; il
, 3-35: in molte parti [l' italia] è di mori provvista /
], 53: è desiderabile che l' invenzione introdotta di cingere i campi di
moltiplichi, poiché sempre più si accrescerà l' abbondanza della seta. targioni tozzetti,
tenir franza ne le mure / e scacciar l' adorno umano. c. lì.
: il pinastro, il moro, l' acero, l'olmo non sono inutili all'
, il moro, l'acero, l' olmo non sono inutili all'uso delle
16-40: caldi sono il moro, l' alloro e tutti quegli di cui si fa
: vede, uscita del rischio, a l' ombra assiso / d'arcadia il rozo
purpurea, / rappresenta e significa / l' elemento più calido, / che con
che con eterno fomite / nutre là sovra l' aria / la region de l'etere
sovra l'aria / la region de l' etere. = di min.
in salamoia. citolini, 421: l' insalar pesci:... qui sarà
mori che già occuparono la spagna e l' africa, e, come variano alquanto
. cavalca, 6-2-152: tosto [l' uomo] cacci le laide cogitazioni della
tante lungaggini romanzesche del cinquecento declinante, l' attrattiva del giovanile poema. idem,
giovanile poema. idem, iii-14-347: l' ultimo poeta del rinascimento decadente aveva tentato
torrismondo *] quello stesso contemperamento tra l' ellenico e il barbaro, tra il
bassani, 5-107: fu fin dall'inizio l' autorevole padrone di casa, troppo educato
ascoltava con dilettazione morosa; eppoi provvedeva l' alpi a sollevargli l'animo e a
; eppoi provvedeva l'alpi a sollevargli l' animo e a rischiararlo, con un
lantosca, 2-88: vaporava alle imposte l' afa stanca / dell'estate morosa. il
'efetto, fa coire carnalmente, se l' è ma- sculo con femena,
ma- sculo con femena, se l' è femena 'cum 'masculo de
l. veniero, 19: l' angelica chizza /... fea col
moroso'della principessa. jahier, 194: l' acqua pura è diventata liquore alla nostra
-oh! chi si vede. -non ce l' hai la morosa, stasera? arbasino
innamorare, seducente (il viso, l' aspetto, il modo di fare, di
1501-1588), uomo di valore oltre l' ordinario, ma orgoglioso, moroso, invidioso
era la morosa denigrazione d'ogni novità; l' altro, era la tentazione di
corso del quale due giocatori, posti l' uno di fronte all'altro, protendono
morra. m. franco, 1-32: l' hanno i portatori alle colonne / per
che lo richiede) e mescendosi, or l' uno or l'altro da bere.
) e mescendosi, or l'uno or l' altro da bere. d azeglio,
gloria; se non, alla natura l' accusa, per non avere lasciato più
da mori, cioè dagli arabi, imparassero l' italiani un tal gioco. né fa
tendi- nose. zucchetti, 73: l' acqua tepida... tramanda per
acqua tepida... tramanda per l' orificio del sedere e per le vene moroidali
, ii- 307: era tra l' altre indisposizioni fortemente incomodato da quella della
bordo verticale dei muri, per permettere l' attacco di una nuova costruzione o il
cantonata] che sportino infuori, da l' uno ordine sì e dall'altro no,
sulla tavola di una macchina utensile e l' altra è mobile e avvicinabile secondo un
sorti di denti di viti si trovano, l' uno quadrato, come ordinariamente è quello
quello delle morse de'fabbri, e l' altro tagliente, come quello delle viti di
de'torchi. torricelli, 100: fermato l' arco in una morsa, alzava quella
osservava... per quanto spazio l' impeto della palla incurvasse. baldinucci,
una morsa la vite del mezzo, l' empiemmo d'acqua. l. bellini,
, composte in due parti opposte che l' una all'altra si avvicina fin tanto
strinse come in una morsa e, con l' indice sulle labbra: -silenzio!
guerrazzi, 2-29: nella mano manca tra l' indice e il pollice portava una tabacchiera
uomo che lotta con un leone. l' uomo ha afferrato con le due braccia la
le mie acerbe radici si torcevano per l' impazienza di rompere la morsa della terra
piglia il labbro anteriore del cavallo o l' orecchio, e si stringe, perché ci
è presa la testa del panno, serrati l' uno contro l'altro per mezzo di
del panno, serrati l'uno contro l' altro per mezzo di due viti che sono
morse, di dove s'è cavato l' anima di perseo, e rifare il mezzo
dissanguava, e col sangue ne suggeva l' ingegno e ogni volontà cicognani, 3-90
, e portandolo a compimento, immancabilmente l' imperatore joannes a suo tempo l'avrebbe
immancabilmente l'imperatore joannes a suo tempo l' avrebbe fatta pagare a me ed alla
di shert: strumento usato per comprimere l' aorta o per legare un arto a
della dama, manovra tendente a porre l' avversario nell'impossibilità di muovere una o
occorre una coppia, una a prora e l' altra a poppa e talvolta anche una
princìpi alraltre,... come l' arte della cavalleria al sellaio, morsaio,
guarini, 1-iii-80: il cavallerizzo senza l' opera del morsaio non domerebbe il cavallo
ferrari e ai sellari, acciò con l' arte loro proveda ai cavalli del lor bisogno
nella fioca campagna dorme bocconi, morsellando l' erba, un cacciatore, che si era
a solleticare il gusto che a spegnere l' appetito e a saturar lo stomaco. ci
. franco, 2-14: cenamo a l' una ora incirca: uno morselletto, cialdoncini
: se per superfluo di emma [l' uccello] regetta il pasto o la carne
pasta reale, molto eccellenti per aguzzar l' appetito di certi ostinati stoici. bartolucci,
lunga. galileo, 8-xiii-402: perché ier l' altro il fattore non potette vederla,
taglierò solamente la coda, / e poi l' arrostiremo, ed ognun goda. grazzini
la mannaia / e lo squartare e l' essere impalato. 2. quantità