ad alleanze. accaniménto, sm. l' accanirsi; furore; applicazione intensa e
media italiana. anche a questo si deve l' eccezionale attaccamento dei toscani alla proprietà,
il sudore. palazzeschi, 1-403: l' uno più perfido dell'altro, l'uno
: l'uno più perfido dell'altro, l' uno più accanito dell'altro nel giuoco
: egli è rimasto solo. i figli l' hanno spogliato e rinnegato. tutta l'
l'hanno spogliato e rinnegato. tutta l' ingratitudine umana s'è accanita contro di
inter- rogatorii mi difesi accanitamente, accusando l' uomo che io credo il vero colpevole
). accannellaménto, sm. l' accannellare: scanalatura. vasari, 1-1290
in un momento accannellate, e secondo l' ordine corintio con bellissima maniera ridotte le
buccia masticata fa sapore che par mescolato con l' odore e gusto della cannella.
finito il ballo si misero a sedere l' uno a canto a l'altra, tuttavia
a sedere l'uno a canto a l' altra, tuttavia ragionando d'amore.
e seguitando vi fece quattro storie, l' una accanto all'altra. tasso, 7-6
fare, se non posar sul letto l' unica che le rimaneva, e mettersele accanto
foro o i figli accanto / quando su l' aspro lito / senza baci moriste e
parroco. b. croce, ii-9-118: l' aneddotica persiste e persisterà accanto alla storia
galileo, 3-3- 130: lascio stare l' inconvenienza grande, che è nel voler
militare [1847], 11: l' accantonamento è un riposo, che si
beltramelli, iii-1193: riprendon la strada, l' uno dopo l'altro, fra i
riprendon la strada, l'uno dopo l' altro, fra i soldati che rientrano negli
stuparich, 2-125: volle curar di persona l' accantonamento della sua compagnia. tutto fu
un accantonamento. 2. l' accantonare; il mettere da parte, come
alvaro, 1-63: il battaglione ebbe l' ordine di fermarsi, gli ufficiali si sarebbero
malatesti, 80: consuma il tempo e l' opra non accapa. -scegliere.
interni / pensier comunicar potessi seco, / l' accapai da consigli e da governi.
... la parola incetta, pure l' altra avendo ricevuto la sanzione dell'uso
caccia, le costruzioni deturpanti, e l' accaparramento della bellezza naturale a beneficio dei
pronom.). stabilire e impegnare l' acquisto o l'uso di un bene
). stabilire e impegnare l'acquisto o l' uso di un bene, assicurarsi l'
l'uso di un bene, assicurarsi l' opera di una persona, mediante il
accaparrarsi una dote, calcolo previdente, l' avvenire non era mai stato per lui
e incaparrare', il tommaseo ne testimoniava l' uso traslato: « accaparrarsi i voti
da accapezzarel accapigliaménto, sm. l' accapigliarsi, zuffa, rissa.
o per quistione, siccome è tessersi l' uno uomo accapigliato con l'altro. pulci
è tessersi l'uno uomo accapigliato con l' altro. pulci, 4-9: e il
: lì successe un nuovo diverbio per l' improntitudine di questo scherzo curare (con
). tenca, 1-98: l' industria degli editori, accaparrando tutte le
gli accaparrava sempre più la stima e l' affetto della nonna. idem, 214:
, gridando le più luride ingiurie che l' uomo possa pronunziare contro il suo simile
gli occhi indolenti. ojetti, i-281: l' accappatoio che erminio spalla ha gittato lungi
leggero accappatoio, molto simile, secondo l' espressione del momento, al camice
e impiccato a un trave, neltaccappiamento l' occhio di vetro schizzò sulla parete frantumandosi
/ prese il califfo e in pregion l' accappia. caro, 10-5: prese un
separazione; es.: oggi faremo l' accappo delle carte, non è voce da
. stuparich, 2-465: si scoperse l' avambraccio per mostrare...
come le si era accapponata la pelle per l' emozione. = deriv. da cappone1
). marin. tirare a bordo l' ancora mediante il grosso paranco uncinato chiamato
su fino alle rotule delle ginocchia e l' archetto delle coscie gialle e accapponate. idem
ma... toltane la pelliccia, l' orso è meno ricco, di
accapricciati. accarezzaménto, sm. l' accarezzare (a lungo, ripetutamente)
. segni, 130: era insomma tanto l' accarezzamento che il vitelli gli faceva,
imperiali. m. adriani, 3-1-271: l' amicizia ci serra, unisce e ritiene
12-30: lenta poi s'avvicina [l' orribil fèra] e ti fa vezzi /
con la lingua: e tu ridi e l' accarezzi: / ed ischerzando seco,
della villa che mi trovo vicino, l' accarezzo sul tronco, ruvido, solido,
vizza d'un platano e in silenzio l' accarezza e la spiana con la mano.
: cento rumori... che accarezzano l' orecchio. saba, 410:
dolce giovanezza. / fino il vento l' accarezza / sulla gota, o poco punge
. de pisis, 90: e l' aria profumata t'accarezza / d'incenso,
: egli aveva accarezzato per lungo tempo l' idea di fare il commercio in commissione
iv-190: ella [la carità] riveste l' anima del ve stimento della
. 2. figur. penetrare con l' intelletto, capire. dante, purg
. buonarroti il giovane i-352: o fusser l' armi lor spuntate o torte, /
un riso / tale, che l' atto ancor nel cuore accamo. bontempelli,
carpionare. accartocciaménto, sm. l' avvolgere a forma di cartoccio; l'
l'avvolgere a forma di cartoccio; l' accartocciarsi (delle foglie in seguito all'
. vallisneri, i-202: vide l' incomparabile mio maestro malpighi anch'esso queste
bartoli, i-451: al solamente toccarla [l' erba sensitiva] con un dito in
. d'annunzio, v-i- 173: l' orlo della retina strappata brucia accartocciandosi come
fazzoletti. alvaro, 2-83: si sentiva l' imminenza delle fiamme come un alito stranamente
. panciatichi, 148: abbia [l' ordine] nella destra una regola, e
, 9-1-137: non le mandate [l' efemeridi] per lettera, ma accartocciate
di legni. verga, 3-56: l' ulivo grigio stormiva come se piovesse, e
soltantoche assumono così un aspetto che può ricordare l' erba attorno agli spunzoni dei cacti accartocciati.
nascere, il bisogno nostro, e l' età ormai di don alessandro, ci
pareti. cavalca, 16-1-47: prendete l' armatura di dio, acciocché possiate resistere
. d'annunzio, ii-400: e l' armatura / della sua possa è il
imposto, sopra la sua giovinezza, l' armatura del dovere. chiesa, 1-29
un'armatura. ojetti, ii-14: l' armatura della vecohia quadrata nazione era sempre
16-iv-105: quando i cervi han gettato l' armadura delle corna vecchie, e che
simili altre cose vili, per reggere l' ammassamento della volta, tanto che la
, i-117: e [bisogna] l' armadura della volta, in quel modo che
da levar via, come le centine e l' armadure quando la volta ha fatto presa
d'una casa dopo, che han tolto l' armatura e l'impalcature. bocchelli,
dopo, che han tolto l'armatura e l' impalcature. bocchelli, i-148: un'
giorni a costruire il capanno. terminata l' armatura di rami, provvidero a rivestirla di
zolle, la parte erbosa rivolta verso l' interno.
ortopedica, come un balconcino puerile o l' impalcatura di un edificio in costruzione.
, 1-505: vedeva... l' armatura dei pilastri torcersi sotto i colpi di
intelaiatura. leonardo, 1-98: se l' omo ha in sè ossa, sostenitori e
metalli / come gravi ch'ei sono e l' armatura / composto avea con le vergelle
lo spazio. gli artieri attendevano a riparare l' armatura. negri, 2-545: le
strappata e scarnita; ora biancheggia immobile l' armatura ossea. come un enorme scheletro
, la ciociara. anzi vorrei dire che l' arma- dura della ciòcia toglieva d'apprezzare
larghe dua dita; e di poi che l' è armata, di nuovo si debbe
: ruppersi le funi, e fracassaronsi l' antenne, e tutte l'armadure delle dette
e fracassaronsi l'antenne, e tutte l' armadure delle dette navi perirono. colletta
dentro al porto di napoli gli alberi e l' armatura di un vascello nuovo.
, gli anelli, le corde, l' armatura, le ballanzuole...
. machiavelli, 466: gli apparati, l' armeggerie che da quella furono fatte
piccola. 2. figur. l' affaccendarsi senza costrutto, armeggìo, arrabattamento
armeggiamento, con la mente, con l' opera, con la parola. cantoni,
a traverso nero e giallo, e ancora l' usano oggi i cavalieri in loro soprainsegne
78): ed acciò che egli l' amor di lei acquistar potesse, giostrava,
quelle cose che a conservare e ad accrescere l' amore di lei stimava esser buone.
3-550: a'tempi nostri i nobili con l' aste armeggiano ne'tornei, le quali
nel suo proprio significato di * maneggiar l' armi'. vico, 424: a'tempi
424: a'tempi nostri i nobili con l' aste armeggiano ne'tornei, le
che se tanto vi sta a cuore l' onor dell'italia, senza mettervi ad armeggiare
, senza mettervi ad armeggiare con chi l' ama non meno di voi, avete un
, o di sforzata / città che fra l' incendio e il ferro cada.
, farneticare. grazzini, 4-149: l' osservanza dei precetti antichi, come ne
, sbircia / verso la porta se entra l' avventore. 8. figur. intrigare
la spagna, 20-19: quel giorno e l' altro la magna brigata / insieme fecion
cantando, andavano facendo smisurata festa. l' aere risonava d'infiniti sonagli, per li
baldi, 1-24: e serbi [l' arsenale] quant'oprare in pace
armeggiare. armeggio, sm. l' affaccendarsi confuso e sconclusionato; l'artabattarsi
. l'affaccendarsi confuso e sconclusionato; l' artabattarsi cieco e disordinato. salvini,
che sete in terra, scorgendo l' armeggìo e tarrabattarmi ch'io fo quassù nell'
chiassona. soffici, v-1-357: c'è l' armeggione caramellato, un che di mezzo
selvatica. ricettario fiorentino, 1-35: l' armel è una spezie di ruta salvatica
un candido armellin tra i fiori et l' herba, / seguendolo una fera aspra et
urango, / il ricinto armadillo, l' istrice irto, / il castoro architetto
muschio alpestre, / la crudel tigre, l' armellin di neve. -figur
mattioli [dioscoride], i-756: l' armenia... ne produce una
, del color proprio della crisocolla. l' elettissima è quella che è compiutamente verde
volgar., 2-18: nel pruno innestiamo l' arme- niche. idem, 12-7:
hae e'pomi maturi. dopo lui fioriscono l' armeniaca e'peschi. mattioli [dioscoride
. mattioli [dioscoride], i-198: l' armeniache, le quali scrive dioscoride chiamarsi
le quali sono in riputazione solamente per l' odor loro. = voce dotta
altra provincia, e soli ritornano secondo l' uso antico che appresero guidati daltarmentario,
, 15-3-190: tutto seco porta / l' armentario affricano e tetto e casa. pascoli
, 14-18: penso che basti di far l' armento o 'l gregge che sia meglio
si può; e a questo avendo l' occhio l'armentiero o 'l pastore, avvertirà
; e a questo avendo l'occhio l' armentiero o 'l pastore, avvertirà di
, prima co'denti e con l' unghie la sua ira sazia che la fame
fumo in un tratto i lupi tra l' armento, / che quasi ignun non
tasso, 6-112: e mandò con l' aviso al campo un messo, / che
252: sotto il freddo seren, su l' erba assiso / presso il fidato can
/ presso il fidato can, lungo l' armento, / stavasi endimion col guardo
. meninni, iii-432: al suon de l' aure, al mormorio de'fonti /
de'fonti / sovra i pascoli suoi danza l' armento. marchetti, 2-21: dicono
versa / tolta la sbarra, nell'ovil l' armento. idem, 104: molti
: molti a lui pascean candidi armenti / l' altero etna selvoso. leopardi, 11-8
di gente, e rotte del re l' armerie,... andava con tra
davanzati, ii-23: tosto fece aprir l' armeria, e furono l'armi senz'ordine
tosto fece aprir l'armeria, e furono l' armi senz'ordine o modo di milizia
rapite. salvetti, 68: sien maledette l' armi e l'armerie / ed,
68: sien maledette l'armi e l' armerie / ed, in particolare, /
arsenali, le armerie non bastanti; l' amministrazione pessima. manzoni, 1058:
. cecchi, 6-161: saccheggiarono e incendiarono l' armeria governativa. 2. col
, museo di armi antiche. -anche l' edificio dove è conservata. varchi,
figur. segneri, iv-648: se l' uomo nasce sprovveduto di armi, non
nel gelido verno le vostre insegne con l' armigera gente non cavalcarono il..
idem, 59: madonna gentile abbandonò l' ago e il fuso, e prese a
armigera e guerriera. campanella, i-176: l' ascolano armigero, sedizioso e superbo.
che, quando passano gli armigeri con l' elmo, li salutano: -bendi,
, 2-33: mi potrai dire che l' aquila è il tuo confaloniere e il tuo
. gregorio magno volgar., 2-126: l' armilla è uno girello in ornamento del
il cinto, la mantelletta purpurea, l' armille, lo scettro, il pomo,
, ii-120: toglile... l' anella e l'armille e sue gioie e
toglile... l'anella e l' armille e sue gioie e ogni altra cosa
cartelloni che cominciavano ad apparire, raffiguravano l' italia come una bella donna, con
d'astrologia [crusca]: incastona altresì l' ar- milla nel tagliamento che è in
. magalotti, 21-45: adopera [l' aria bassa] con maggior forza sopra
armiilare fabbricato dall'istesso archimede per prender l' ingresso del sole nell'equinoziale. filiasi
: questi globi non pretendono a tutta l' acutezza di spirito di fon- tenelle,
detta, quasi espiazione fatta per purgare l' armi e i delitti commessi nel guerreggiare
g. rucellai, ii-129: l' armipotente alunno del bimembre / chiron,
tu che puoi, la possa e l' armi / frangi al frigio ladrone. monti
armi, armistizio, dallo starsene quiete l' armi; tregua. alfieri, 4-125:
apertamente richiesti ai legati del re durante l' armistizio. cuoco, 1-21: un armistizio
tregua. bontempelli, 6-178: dopo l' armistizio, lui ha avuto
la bella pensata di comperare l' appalto per il recupero dei rottami di
di settembre, nei giorni che seguiron l' armistizio: ma quella prima rivolta era
scoperta quotidiana dell'universo... l' ho sentite e provate per la prima
. boccaccio, iii-6-38: a cui da l' armo pendeva sinestro / uno scudo,
. quarantotti gambini, 4-139: anche l' armo della iole a otto...
, a sé mi fece atteso / con l' armonia che temperi e discemi. idem
., 163: lamentar di colui che l' armonia / infonde a i vaghi ocei
pensier d'alcun che 'l crede, / l' alta armonia delle celeste spere / vince
. tasso, 100-76: s'udì per l' aria un'armonia / ch'ogn'egro
il sole. varchi, v-381: l' armonia non significa altro nella lingua greca,
scordato e tutto il resto sia perfetto, l' armonia non vai nulla, e se
cosa è buono e il sonator cattivo, l' armonia non è da niente, se
, se la musica è composizione goffa, l' armonia non ti contenta, e se
che si cantano sopra sono brutte, l' armonia viene offesa. tasso, 11-2:
la lingua al canto snodi, / a l' armonia gli animi altrui prepara / con
poi ch'a la tigre sola / l' armonia non aggrada. gaudiosi, iii-458:
gode e guata. idem, x-2-48: l' aure e tonde / e le selve
/ di lor canto i deserti, e l' armonia / vince di mille secoli il
more il giorno; / ed erra l' armonia per questa valle. tommaseo, i-102
sotterra, quando / gli sarà muta l' armonia del giorno, / se può
, 590: si rileva nel sol l' anima mia, / e molteplice a lei
/ de i cannoni e de'canti a l' armonia. d'annunzio, iv-1-970:
, in un discorso, ottenuto con l' opportuna disposizione e combinazione di suoni,
. lorenzo de'medici, i-18: l' altra condizione che più degnifica la lingua
brevità e lunghezza delle sillabe, così l' armonia nasce dal temperamento dell'acuto e
temperamento dell'acuto e del grave, mediante l' alzamento e l'abbassamento degli accenti.
del grave, mediante l'alzamento e l' abbassamento degli accenti. tasso, 813:
fuora, colla maniera del recitare, l' armonia che v'è dentro: la
lo governa. idem, ii-2-212: l' armonia dipende dal suono assoluto d'ogni
mi ha detto che ne gustò subito l' armonia, la quale le parve nuova e
delle parole e dei loro suoni, l' impressione sensibile, auditiva, di un
oggetti, o piuttosto produce in noi l' effetto che dovrebbero gli oggetti stessi produrre
conv., i-v-13: quella cosa dice l' uomo essere bella cui le parti debitamente
che divengono sì raggianti, che vincono l' armonia de l'occhio, e non
raggianti, che vincono l'armonia de l' occhio, e non si lasciano vedere sanza
membri diversi. tasso, ii-29: l' animo e 'l corpo... con
di tanta armonia sono congiunti, che l' uno de'beni e de'mali e de
le noie e de le allegrezze de l' altro partecipa. idem, 6-iv- i-97
, il diritto si stravolge, e l' armonia del pubblico reggimento si sconcerta.
e soverchi, di tal guisa che risulti l' armonia del tutto. tommaseo, 1-427
più la loro contemplazione diveniva attenta, l' armonia composta da quelle linee diveniva più
idem, iv-2-858: io so che l' armonia dell'universo è fatta di discordia,
.. mettevano una gaiezza viva per l' aria in armonie varianti per il confuso
il sangue dalla sua miseria, / l' alta potenza vive: anima umana. palazzeschi
/ in armonia. pratolini, 9-282: l' unico suo amico è questo piccolo
, ecc. marcello, 41: l' armonia... consiste principalmente nel
la raffredda, e il sai armoniaco l' agghiaccia. 2. sm. ant
però che per molti non si tace / l' àlbor melopo, che di qua si
intra li affetti de la divina sapienza l' uomo è mirabilissimo, considerato come in una
adopera. d'annunzio, iv-1-481: l' usignolo cantava. da prima fu come
2-34: ogni accordo che esprime / l' armonica guasta nell'ora / che abbuia.
(superi, armonicissimaménte). secondo l' armonia; in modo armonico, con
ai princìpi dell'armonia, che riguarda l' armonia. bellincioni [crusca)
participato; che non ha altre consonanze che l' ottava nella sua perfezione. grosso,
del diletto la corona e principato fra tutte l' altre scienze. muratori, 5-iii-64:
5-iii-64: ora si vuol solo dilettar l' orecchio; e per avventura non si sa
tutte le arti, contribuì non poco l' armonica parola de'poeti. leopardi, i-1143
, i-1143: persone incapaci di distinguere l' armonico dal disarmonico. idem, ii-381
armonico il silenzio, o raddoppiava l' incanto delle nostre voci fresche ed argentine.
iv-2- 156: una suora salì su l' organo. subitamente dalle canne armoniche il
un buratto. alvaro, 2-67: l' organetto suonava allegro come se gli facesse
avendomi la madre natura fatto altrettanto disarmoniche l' orecchie, quanto mi ha fatto armonico il
. e. cecchi, 6-276: l' aspetto di certe nostre campagne non è
. rucellai, 2-3-3-162: che è altro l' analogia e la simi- glianza o correspettività
ordine di cose scambievolmente corrispondenti, comparate l' une coll'altre? -medio armonico:
4-120: la prima alla terza è come l' eccesso della prima dalla seconda, all'
tetti. jahier, 152: l' armonio: è vero che è fatto col
è vero che è fatto col tuo scritto l' armonio; ma tu dicevi: quant'
quell'armonio. è il suo vizio l' armonio. = cfr. armonium.
; / molle udirete il flauticello mio / l' aure agitare armoniosamente. palazzeschi, 4-95
con comodità. michelstaedter, 166: l' idea del bene... si imporrà
che è bello ed armonioso ti pasce l' orecchie. barberini, iii-268: eternar credi
su te piove dall'alto / con l' ombre armoniose della notte. buzzati, 4-526
un effetto di sonorità prodigioso. pare l' artificio di un musico. credo che un
uno stile in cui ha importanza predominante l' armonia, o che tende ad armonizzare
alla tastiera dell'armonium per facilitare l' accompagnamento del canto fermo. armonìstico
armonizzaménto, sm. mus. l' armonizzare; il realizzare accordi, armonie
raggio, o donna mia? / e l' intima del cor tuo melodia / a
caos, lo illuminò [iddio], l' ordinò, l'armonizzò, e diedegli
illuminò [iddio], l'ordinò, l' armonizzò, e diedegli spirito e moto
essere in armonia perfetta (e indica l' accordo armonico delle parti in un tutto,
un tutto, di una persona con l' ambiente, di forme, di colori fra
armonia. tolomei, i-83: l' anima nostra... molto de'musichi
: volle [platone], che l' anima che si diletta dei numeri
armonizzazióne, sf. mus. l' armonizzare (una melodia, un tema
una melodia, un tema musicale); l' essere armonizzato; lo stile, il
einaudi, 1-157: ha qualche fondamento l' ipotesi che la unione economica..
più nobili davante / giva di palemon tutto l' arnese, / a marte già botato
a questa damigella. ariosto, 46-110: l' arme che tolse al tartaro famoso,
corazza / posta gli aveano, e tutto l' altro arnese. castiglione, in:
ciel le stelle, / gemme ne l' elmo aurato e ne l'arnese. idem
gemme ne l'elmo aurato e ne l' arnese. idem, 20 50: pien
ed ha bruno ii cimier, bruno l' arnese. metastasio, 1-5-47: mischiai fra
falci figurando. tommaseo-rigatini, 393: l' armatura del guerriero, più propriamente che
arnese, e comprendeva la difesa e l' ornamento sì dell'uomo e sì del
che prese, / la corazza e l' ar- cion fin su l'arnese.
corazza e l'ar- cion fin su l' arnese. marino, 20-379: salvo la
superbi arnesi e ne le gonne / l' arte dispiega e la regai fortuna. pananti
. villani, 4-56: giunsono a pisa l' imperatrice e più di quattromila cavalieri.
, 234: secondo ch'ài l' entrata fa le spese, e dona come
andava, e del nostro sangue: e l' assalirci e 'l privarci del nostro arnese
di lumi di ottone, e accanto l' oliera per riempirli, col lungo becco e
ojetti, ii-499: a me piace l' ordine. di quelli che lasciano tutti gli
è smarrito se manca il luogo e l' arnese. ma in montagna bisogna cominciar a
in montagna bisogna cominciar a fabbricarsi anche l' arnese e il luogo. montale, 2-26
cucina / lillipuziani. sinisgalli, 8-40: l' artigiano può lavorare con vecchi arnesi:
artigiano può lavorare con vecchi arnesi: l' operaio ha bisogno di strumenti nuovi.
. tasso, 16-20: dal fianco de l' amante (estranio arnese) / un
12. figur. persona insolita (per l' aspetto fisico, per il carattere)
. parini, giorno, i-735: or l' im- magin compiuta intanto serba, /
s'andava provvedendo, non venissero talvolta sotto l' occhio del padre. beltramelli, iii-641
padre. beltramelli, iii-641: squadrò ancora l' ame- sino minuscolo in pedùli, con
àrnia, sf. cassetta di legno per l' allevamento delle api.
dell'acqua che cadea nel l' altro giro, / simile a quel che
altro giro, / simile a quel che l' amie fanno rombo. lan
mità del cerchio, dove l' acqua cadea ne l'altro giro, e
del cerchio, dove l'acqua cadea ne l' altro giro, e facea tal
confuso strepito, il quale fanno l' amie, ciò è e'vasi dove sono
pecchie. sacchetti, v-256: quando [l' orso] vuole trarre lo mele
ii-1013: così dell'api / l' industrioso popolo, ronzando, / gira di
; è tutta ricoperta di peli con l' apice appena ingrossata per la presenza di
somma. jahier, 96: l' ultima farfalla intirizzita sul vasto talamo
dell'arnica montana. stuparich, 5-395: l' aria umida e leggermente ventilata recava
arniche. de pisis. 34: l' inula, l'àrnica, il soffione,
de pisis. 34: l'inula, l' àrnica, il soffione, / la
, in cui forse si ravvisò l' articolo greco xà), deriv. dall'
venezia) con cui si denomina l' arnica: l'adozione scien
) con cui si denomina l'arnica: l' adozione scien tifica risale al
bencivenni [crusca] -. l' arnione si è di grossa natura, e
pietro ispano volgar., 2-21: l' amoglossa trita e im piastrata
[dioscoride], i-378: nasce l' aro copiosamente nel contado di gorizia, così
chiama volgarmente gigaro, vocabolo corrotto da l' aro. fanno delle radici di questa le
dedusse un'ulteriore unità superficiale, cioè l' aro, che vale dieci per dieci
dieci, ossia cento metri quadri. l' aro moltiplicato per dieci dà il decaro
censuaria di mille metri quadri: quindi l' ettaro (hectare) o tornatura metrica
firenze, 1870), scrisse: « l' unità di michiamasi aro, e il
suo odore. cavalca, 10-95: l' incenso e altri aromati al fuoco rendono odore
, ove gli aromi / stimolanti s'unio l' ambra o la terra / che
giappon manda a profumar de'grandi / l' etereo fiato. arici, 279: dall'
quella improvvisa maturità che in certi momenti l' assomigliava a una giovinezza troppo a lungo
non pianta. idem, iv-2-108: su l' onda di tutte quelle invocazioni ella ascendeva
penetrata dalla ineffabile soavità che attira l' anime all'odore degli aromi spirituali.
aromi spirituali. 2. l' odore acuto, delicato e gradevole, che
profumo. d'annunzio, iv-2-553: l' aroma essenziale che il fuoco del sole
, iv-2-1307: ritornava nel mio sangue l' appassionato aroma della landa che versa la
, iii-201: soave primavera rifiorente; l' aria era piena d'aro- mati.
7-617: i tigli impregnavano d'estate, l' aria d'aroma snervante. e.
snervante. e. cecchi, 6-238: l' aria s'empiva d'un sentore di
suoni di preghiera. alvaro, 2-92: l' aria era divenuta di miele, e
aria era divenuta di miele, e l' aroma delle piante bruciate dal sole si mescolava
bosco, fiutando nelle zone più calde l' aroma della resina. manzini, 10-29
dita una foglia di geranio per sentirne l' aroma. montale, 1-39: la folata
, 1-39: la folata che alzò l' amaro aroma / del mare. jovine,
nelle parole nostalgiche della vecchia esiliata, l' aroma della terra natia. beltramelli,
.., come se in verità esprimessero l' essenza dalla foglia aromale. aromare
bevande). viani, 14-297: l' oste... ha tritato carne di
all'arte dell'aromatario / stillasse fra l' erbame. = voce dotta,
aromatico. aromaticità, sf. l' essere aromatico; l'avere sapore,
aromaticità, sf. l'essere aromatico; l' avere sapore, odore, qualità di
volgar., 5-17: hanno virtude per l' afrezza, o vero lazzitade,
, di costringere e di confortare per l' aromaticità che hanno in loro. pallavicino,
e ogni aromatica cosa, per vincere l' odore pravo che dentro va serpendo.
serpendo. marino, 6-107: cade su l' erba e fiocca in larga vena /
121: chi cupido è di suggere l' amabile / del balsamo aromatico e del
carbuncolo potabile / col rodano, con l' adige o col tevere. carletti,
e ricostituente. ungaretti, ix-13: l' aromatica selva / di vizzavona si attraversa
con altre composizioni unguentarie di vari odori l' impregnassero, dimodoché appena differisse dall'aromatite
le biondeggianti [gemme] s'enumerano l' ambra gialla, il grisolito, il giacinto
gialla, il grisolito, il giacinto, l' aromatite. = voce dotta,
ima ricca sepoltura: / e'santi clergi l' aromatiz- zaro, / d'un palio
5-80: e sono di quegli che l' aromatizzano [l'acqua melata] con
e sono di quegli che l'aromatizzano [l' acqua melata] con spezie alefangine.
miva aromatizzata. magalotti, 1-70: l' istesso bucchero di natan; nel quale,
agrume. aromatizzazióne, sf. l' aromatizzare; il rendere aromatico.
aggraziato al palato - disse beppe bevendo l' aria aromata! aròmia, sf
s. bernardino da siena, 556: l' onghie, come ha il nibbio o
, come ha il nibbio o come l' astore così aroncinate. = comp
stormenti suonare, / di gran vantaggio l' arpa ed il fiuto. andrea da
altri dilettevol suoni, / faceano intorno l' aria tintinire / d'armonia dolce e
arpa. arici, 286: per l' aèr luminoso ivi correa / desto dall'arpe
come fa il cieco, innanzi / tentando l' aura con un'arpa argiva. pascoli
argiva. pascoli, 866: grave sonò l' inno / degl'iperborei sacri cigni:
affatica...: a scuotere / l' arpa celeste, a far la morte
penso, abbandonato il canto, / l' arpa agli orazi più. panzini, ii-198
un uncino. fazio, v-5-67: l' arpe li diede [a perseo],
quale uccise / argus, e dielli l' ali per volare. = voce
arpagóno). ant. afferrare con l' arpagone. - per estens.: rapire
arpeggiaménto, sm. mus. l' arpeggiare; arpeggio. 2
... /... l' arpeggiante / volteggio degli sciami e lo stupore
, intr. { arpéggio). suonare l' arpa, e, per estens.
percuotono non insieme, ma una dopo l' altra, successivamente. -agilità arpeggiata:
. mus. didascalia musicale che prescrive l' esecuzione ad arpeggio di un accordo o
di schiera fuori / snello: in man l' arpa, spada al fianco egli ha
eseguire un accordo toccando una nota dopo l' altra, come sull'arpa.
, dalla pianura della mediocrità scatta verso l' alto e con gli accavallamenti tipici di brahms
, a guisa di strumenti, imitando l' arpeggio rude della chitarra.
. marotta, 6-102: quando costeggio l' inferriata dei giardini pubblici allungo la mano
fogli si srotolano costellati di numeri sotto l' arpeggio morbido delle calcolatrici.
a arpesi ci servimo, accioché tutto l' edificio, il quale per necessità non
: e, mangiando, della montagna iscesero l' arpie, che sono uccelli con visi
mense. idem, viii-3-157: che l' arpie sieno loro cagione di doglia e di
fedato. / abbassa i ponti, leva l' aquila bianca. idem, iii-26-81:
. guido da pisa, 1-196: l' arpie figuratamente significano le rapacitadi, che
g. m. cecchi, n-2-5: l' arpia per non ispendere / berebbe piscio
] arpie del mar, che da l' estreme sponde / venite a depredar le
/ e da queste innocenti aure serene / l' ali spiegate. dottori, 1-331:
1-331: un'affamata arpia ch'era l' usciero / con riverenza ritirò il garretto
vede, / se si scaglia, e l' aggranfia per un piede, nieri,
trattennero dicendogli de versi amorosi e sonando l' arpicordo vi cantavan dentro. buonarroti il
al sordo / la melodia sentir de l' arpicordo / o pur il tintinnar delle campane
arpióno). catturare il pesce con l' arpone (v. arponare).
il barcaiolo accosta, ecco, sotto l' algaia ingombra..., arpionàtosi davanti
, agg. preso, catturato con l' arpione. arpióne { arpóne),
fissato nel muro, nel quale entra l' anello delle bandelle, e sopra il
dir si suole, / per legar l' asin dove 'l padron vuole, / onde
di chiodo uncinato per uso di reggere l' imposte delle porte e finestre, girando
arpioni]. de marchi, 44: l' unico rumore era lo sbatacchiare villano dell'
iii-1118: una vecchia dalla voce stridente come l' arpione arrugginito. 2.
una ruota dentata a sega, su cui l' arpione (o nottolino) montato su
un re mecenate / chiederei, come l' arpista errante, / un sorso di prezioso
arpóno). prendere il pesce con l' arpone (v. arpionare).
arponare), agg. preso con l' arpone. arpóne (meno corretto
il primo che voga in prora, cioè l' arponiere, prende l'arpone o dardo
in prora, cioè l'arponiere, prende l' arpone o dardo alla mano, e
baleniere, ha il compito di lanciare l' arpone contro il cetaceo.
negri, 372: allora non perde tempo l' arponiere, ma dando di piglio all'
: acciò che noi non pensiamo che l' arra sia la somma del pagamento e del
schiave], / e n'ho l' arra, e domani tornar debbono / col
. cecchi, 1-1-223: chi serba l' arra, di ragione / è obbligato a
tua vita dura, / e de l' altro pres'hai l'arra: aspetta la
, / e de l'altro pres'hai l' arra: aspetta la pagatura! dante
, purg., 28-93: fece l' uom buono a bene, e questo loco
di là. savonarola, 31: l' arra di vita eterna / la mente
e co'molt'anni insieme, / già l' arra in man tene'dell'altra vita
voi che sete in terra, scorgendo l' armeggìo e l'arrabattarmi ch'io fo quassù
in terra, scorgendo l'armeggìo e l' arrabattarmi ch'io fo quassù nell'alto per
fatto, noi facciamo, noi faremo l' italia. verga, i-413: la vedova
vede e cuor non s'arrabatta, / l' affanno cominciossi a impiccolire.
'). arrabbiaménto, sm. l' arrabbiare, il divenire rabbioso; l'
l'arrabbiare, il divenire rabbioso; l' arrabbiarsi, l'irritarsi; arrabbiatura.
il divenire rabbioso; l'arrabbiarsi, l' irritarsi; arrabbiatura. fra giordano [
arrabbiato non solamente egli arrabbia e teme l' acqua, ma se morde un altr'uomo
non trova mai luogo insino che non l' ha. arrighetto, 226: che furore
28-44: se parve al re vituperoso l' atto, / lo crederete ben senza
, / e spande « enza prò l' ire e le posse. segneri, i-54
5-17: tuttavia non riusciva a ingoiare l' affronto del falso sordomuto. la sorpresa gli
come se il cordoglio, mordendolo, l' avesse arrabbiato. 7. tr
/ e sentì quell'ardor ch'entro l' arrabbia, / fece che in copia la
apparse / e ne fe'dono a l' affamate labbia. 8. locuz
né il diluvio né il fuoco, l' abbiano da fare quattro scimuniti, oh
ebbero noi ti porla dire. meditazioni sopra l' albero della croce, 41: arrabbiatamente
figur. iacopone, 14-14: l' ira sì lo fa ensanire corno cane arrabbiato
pone, / e com'un cane arrabbiato l' assalta. celimi, 1-115 (267
modo del cane o gatto e mordono l' altra gente, com'essi morsi furono.
. brignole sale, iii-237: de l' arrabbiato can sotto i latrati, / sotto
latrati, / sotto il ruggir de l' anelante fiera, / io t'ho visto
, 2-164: se la vedete coglier l' erbe di giorno, siete capaci di
inf., 30-79: dentro c'è l' una già, se l'arrabbiate /
dentro c'è l'una già, se l' arrabbiate / ombre che vanno intorno dicon
superchia assediato, / prima co'rami sfoga l' ira molta. giov. cavalcanti,
con melliflue parole temperavano la furia e l' ira di quella arrabbiata gente. ariosto,
284: dissipato m'avesse / con l' unghie dispietate / l'orsa arrabbiata e
m'avesse / con l'unghie dispietate / l' orsa arrabbiata e cruda. baretti,
da arrabbiato viverò. pellico, ii-55: l' uomo infelice ed arrabbiato è tremendamente ingegnoso
, / torna a gli scogli suoi per l' aria bruna. marino, 5-95:
sp., 18 (309): l' arrabbiato frate, tra poco sarebbe probabilmente
pessima birra. papini, 8-71: l' enciclopedico arrabbiato e il lirico germinante che
ha valore accrescitivo e sta a indicare l' eccesso di una qualità, di una
la malignità... di coloro che l' abitano. 8. stor.
tutti quelli i quali non credendogli, oppugnavano l' opera sua. b. segni,
, il diminutivo, il vezzeggiativo e l' arrabbiatuzzo di rabbia d'amore.
amore. arrabbiatura, sf. l' arrabbiarsi; il dare in escandescenze,
il dare in escandescenze, rincollerirsi, l' irritarsi violentemente; irritazione, collera.
arraffato, a prezzo di stragi, l' impero. fracchia, 392: incominciò a
. einaudi, 1-61: anche per l' esercito europeo bisognerà evitare che le spese
terra. arrampicaménto, sm. l' arrampicarsi, arrampicata. tommaseo [s
sostenne per qualche tempo... l' impeto de'nemici. note al malmantile,
l' antica rovina, era fiorito. panzini,
frutta ogni giorno. montale, 23: l' uccellino s'arrampica a spirale / su
s'arrampica a spirale / su per l' olmo ed il sole tra le frappe
. parini, xii-50: dunque per l' erte scale / arrampica qual puoi;
con le ruote, ma poi domanda l' aiuto e va per mezzo di una ruota
) ». arrampicata, sf. l' arrampicarsi; salita erta e faticosa.
le immote insegne. verga, i-323: l' asino imparò anche a tirare fi carro
dietro. d'annunzio, iv-2-238: e l' idiota nuotava come un cane, tra
. essi, come la corrente traeva l' idiota, arrancavano lungo la sponda e imperversavano
ebbero appena fi tempo di scrutarlo. l' uomo arrancò ratto sulla via maestra lattata
luce e arrancavo a lei su per l' erta. 4. vogare con energia
vogando sollecito con la sua preda; l' uomo arrancava, la donna stava raggomitolata
ricollegato). arrancata, sf. l' arrancare; l'avanzare con fatica.
arrancata, sf. l'arrancare; l' avanzare con fatica. 2
arrancata. arranchìo, sm. l' arrancare continuato, abituale (e implica
giù. ariosto, 18-6: prende l' altro nel petto, e l'arrandeila /
: prende l'altro nel petto, e l' arrandeila / in mezzo alla città sopra
: e teme, ch'alia fin non l' arrandeili / per la finestra, e
arrangiare un po'questa osteria? io pagherò l' affitto, al resto pensate voi.
., 21 (361): tese l' orecchio a un suono: era il
: quella medesima ragione ci ammonisce che l' uomo muoia siccome e'può, e ch'
pelle e ficca'le pieghe strette, l' ucide. = deriv. dal
. simintendi, 1-201: mise l' arrappata stanga dal diritto uscio nell'
rapinatore. simintendi, 1-216: l' arrappatore mena i carri; e chia
ad un tagliere: / digrigna i denti l' un, mentre il compagno /
il compagno / arraspa quel che l' altro spera avere. = deriv
a mia mate, / presi l' arrate a deverme morire. arrazzante (
che t'arreca il tributo / con l' arme; e 'l mondo è con seco
tasso poi arrecò tutte le belle parole e l' infilzò con l'ago. marino,
tutte le belle parole e l'infilzò con l' ago. marino, 6-28: l'
l'ago. marino, 6-28: l' occhio, com'ape suol, che coglie
de la beltà scorge, / a l' interno censor l'arreca e porge.
beltà scorge, / a l'interno censor l' arreca e porge. magalotti, 21-137
quella medesima penna in mano e solamente l' avessi talvolta mossa un dito o due
lionfante non arreca oltraggio, / ma l' ire ammorza e seco si trastulla.
profonde, sicure dell'arte, che l' osservazione attenta e perseverante può sola arrecarci
che la mamma stando in paradiso non l' era più a carico, era riuscita a
fra giordano [crusca]: tutta l' arrecò a sé, e da questa
i-340: non è atto d'umiltà l' altrui cose ingiustamente a sé arrecare,
cavalca, 7-185: la qual cosa l' angelo si puote e debbe arrecare a
per gioco scherzando con quella femmina, l' avea percossa con la mano dietro disonestamente.
. giov. cavalcanti, 321: l' amore della patria m'ha arrecato a nimico
un luogo. pulci, 3-74: l' abate all'uscio per più loro angoscia /
collo. ariosto, 11-20: e se l' arreca in spalla, e via la
addosso. b. segni, 154: l' avea rilasciate [le terre] per
. -arrecarsi per nemico: attirarsi l' inimicizia. machiavelli, 666: vero
22-200: tu sai che come un l' uom s'arreca a noia, / non
dell'impruneta, 39: e se l' arrecatore dicesse che servisse alle messe,
; il complesso di oggetti con cui l' interno di un'abitazione o di un
o di un locale pubblico è arredato; l' in- sieme degli arredi di un locale
un'invenzione di d'annunzio. egli l' ha accettata dal farraginoso ottocento.
femm. -trice). chi progetta l' arredamento di un'abitazione privata, di
oggetto decorativo, ornamentale, usato per l' addobbo di un edificio pubblico o di
poscia la mollezza intepidì le passioni; l' educazione comr messa a'frati sfibrò gl'
luce da finestre aperte sulla corte. l' arredo è di una semplicità monacale.
, sembrava uno scudo insanguinato, e l' arreggipolsi una lancia in resta.
idem, iii-2-174: soverchiando di tutto l' omero la moltitudine, egli la trascina
arrembati, / prego a cantare / l' intercalare: / viva la chiocciola /
dell'asse della regione pa- storo-coronaria con l' asse corrispondente dello stinco.
vi portano tanti fiumi e torrenti, l' altro è il mare tempestoso, il quale
. pulci, 21-1: fra tutte l' altre donne, tu, maria; /
arreni: ma va sempre diritto finché l' occhio lo segue. 4
timidezza, s'arrenano, e raggiungono l' acqua salsa di nascosto, sotto la sabbia
subalterno, tra il niuno studio e l' incapacità d'ogni altro me- stiero,
private industrie. idem, i-189: l' arrendamento fruttava al compratore il doppio che
gestione di beni o affari altrui con l' obbligo di corrispondere una rendita annua determinata
dette cose vuole imparare, arrenda tutto l' animo suo al detto mio. alberano
alberano volgar., i-71: arrender l' animo alle dilettazioni è cominciamento di tutti
siena, i-270: avendo noi perduta l' arme con che il servo di dio
. villani, 8-21: e tanto stette l' oste all'assedio, che la città
patti. idem, 9-202: [l' oste] s'arrendé a patti, salve
non mi difendo, / e 'nver l' amore non fo'difensione. guittone,
mai. varchi, 23-176: egli [l' uomo dabbene] mai non cadrà d'
s'arrenderà, e sempre infino a l' ultimo giorno della sua vita starà apparecchiato.
di rousseau... quando ho conosciuta l' italia letterata. arici, 16:
, ché il sol procede / per l' etereo cammino. manzoni, pr. sp
amarezze, anche la fame; con l' orgoglio piegato,... aprì il
e videro bene ch'elle aveano perduto l' onore di questo mondo: arrendersi monache
trice, aveva appeso alle spalle secondo l' usanza uno arrendevole arco. vasari
un poco meno arrendevole il leccio e l' agrifoglio e la sfiocina, ma con la
corpo umano, naturalmente flessibile, con l' esercizio diventa arrendevole a varii moti.
; disposto a cedere, ad accettare l' insegnamento, il consiglio, la volontà
muscoli hanno in realtà la cedenza o l' arrendevolezza o la pieghevolezza, posta di
in tratto il labbro di sotto se l' intaglio le riusciva difficile, secondando con le
difficile, secondando con le dita abili l' arrendevolezza del foglio che le si volgeva per
evidente studio di speculare sulla noncuranza e l' arrendevolezza di chi ha in cuore ben
ben altri pensieri. tommaseo-rigutini, 2767: l' arrendevolezza si reca all'impressione o soave
impressione o soave o veemente, che l' animo riceve senza resisterle, anzi la seconda
lasciarsi convincere... aveva tutta l' arrendevolezza d'un turco fanatico.
all'intenzion dell'arte, che l' opera compiuta, trascendendo l'impressione passeggera e
che l'opera compiuta, trascendendo l' impressione passeggera e momentanea, piglia posto
piglia posto tra le creature suscitate dal- l' immortal genio dell'uomo. moravia, viii-29
« soltanto una donna » poteva intuirne l' arrendevolezza e cogliere il segno della sua
r a questo effetto dell'appiastrarsi con l' altre consonanti, per la loro arrendevolezza
meno forti di coloro che operano con l' autorità di quelle. = deriv.
seguo, e che ho sopra tutte l' altre prescelta per la fedeltà e per l'
l'altre prescelta per la fedeltà e per l' arrendibilità in un certo modo e cedevolezza
: infra questo giugurta poiché, lasciato l' arrendimento, cominciò guerra, prese con
cose. boterò, i-311: aspettando l' assalto, giuraron fra di loro
b. davanzali, 1-66: mostrando poi l' uno la grandezzaromana, la potenza di cesare
pronta misericordia alli arresi,... l' ima parola tirò l'altrasino agli oltraggi.
,... l'ima parola tirò l' altrasino agli oltraggi. idem, ii-176:
principio. arrestaménto, sm. l' arrestare, il fermarsi. buonarroti
trattato di concordia, che era fra l' università de'nostri mercatanti e coloro che
dimandano. guicciardini, i-210: per l' arrestamento fatto del loro imbasciadore, preso
di acqua ad alta temperatura aveva arrestata l' emorragia, in circa dieci minuti.
, parte ne lassi, / o prendi l' una, o rendi l'altra,
o prendi l'una, o rendi l' altra, o morte / dà insieme ad
nel più grande silenzio m'arresta il cuore l' aspettativa di qualche cosa. montale,
ariosto, 12-67: così coperto, séguita l' inchiesta, / né notte o giorno
notte o giorno, o pioggia o sol l' arresta. tasso, 7-116: l'
l'arresta. tasso, 7-116: l' acqua in un tempo, il vento e
a i franchi impetuosa fère; / e l' improvvisa violenza arresta / con un terror
idem, 13-17: vanno costor su l' alba a la foresta; / ma timor
a la guerra spingeva il cavallo e moveva l' esercito. l. casaburi, iii-437
, né col vento, né con l' acqua, ma diventa amico della terra che
: quanti quegli [furono] che l' avergli il loro avversario fatti arrestare e
a quello che in quel tempo governava l' egitto. tommaseo, 1-90: un tale
il giorno dopo fui arrestato, sotto l' accusa di aver strangolato la donna.
notte fece prendere in persona e arrestare l' avere a tutti gli usurieri del reame.
. boiardo, canz., 105: l' alma mia pensosa sta dispetta, /
pavese, i-172: respiravo a fatica l' umida aria, serrando senz'accorgermene il
frassino arrestar di tanto pondo? / l' asta arrestar che 'n mille imprese e
, i sua squadra mosse ed arrestò l' antenna. idem, 6-30:
..., perché non t'insegnò l' arrestata. onde quelli si vergognò e
pisano. boccardo, i-193: l' abbandono degli effetti arrestati non può essere
sei mesi dalla notificazione, se l' arresto ha avuto luogo nei mari d'europa
. ariosto, 26-14: né prima rompe l' arrestato legno, / che tre
arrestato legno, / che tre l' un dopo l'altro in terra getta.
legno, / che tre l'un dopo l' altro in terra getta. arrestatóio
i-73: pareva addormentata veramente; ma l' arresto dell'auto le aveva fatto stringere
movimento subitaneo la borsetta che aveva sotto l' ascella. dessi, 7-56: tra i
villani, 9-214: [castraccio] passò l' ombrone, e sanza arresto, e
m. villani, 2-61: tanto incrudelì l' animo feroce de'catalani, che senza
. f. corsini, 2-481: l' istesso alvarado gli suggerì il proprio arresto
. metastasio, 1-1-28: certo è l' arresto / dell'indegno uccisor. giordani,
. « non ho, ma dopo l' arresto si cercheranno ». giusti, ii-562
arresto; mettere in arresto: eseguire l' arresto. palazzeschi, i-593: dichiarato
rompa la pace. boccardo, i-192: l' arresto di principe... non
il valore. idem, i-192: l' arresto può avvenire non solo nei porti,
colpo di attacco con cui si ferma l' azione iniziata dall'avversario. d'annunzio
re per autorità sua propria ne ordinava l' esecuzione. magalotti, 9-1-128: in tutto
arrét; né ti mova ad usarla l' esempio del magalotti, scrittore qualche volta
luca pulci, 4-58: forse cupido l' avea preso al giacchio, / forse
. arretro. arretraménto, sm. l' arretrare; il retrocedere,
all'autorevol comando di giosuè, e l' arretramento del sole per dieci linee alla preghiera
come un fanciullo che finalmente ha nelle mani l' oggetto agognato da tanto tempo.
. geogr. arretramento delle coste: per l' erosione del mare, o per l'
l'erosione del mare, o per l' azione del bradisismo positivo. arretrare
32-145: forse tu t'arretri / movendo l' ali tue, credendo oltrarti. tasso
il capo ignudo / si ricopre, e l' assale; ed ei s'arretra. idem
dicendo: « or qui che vaglion l' armi? ». buonarroti il giovane
facce maladette, / arretrassi d'ugon l' ombra turbata. verga, i-143:
, 3-32: tal gran tauro talor ne l' ampio agone, / se volge il
margine mentito / stringersi vedi ed isvanir l' incanto. fracchia, 376: le ondate
qualunque periglio / faranno sì, che l' animo mio magno / dall'impresa s'arretri
ciel da sé, pluton da sé l' arretra. anguillara, 1-127: della risposta
quello arretra. lippi, 3-42: viltà l' arretra, onor di poi la 'nvita
la fortezza in arretrare e tener lontana l' ingiuria. parini, giorno, iv-105:
le dive mie vennero a trio. l' alfeo / arretrò tonda, e dié a
... aveva deciso di attendere l' esercito invasore su una linea arretrata che
arretrata che proteggeva la ferrovia principale e l' arsenale. jahier, 225:
antichi, arretrati nell'industria, tolleravano l' infanticidio e l'esposizione. soffici, ii-134
nell'industria, tolleravano l'infanticidio e l' esposizione. soffici, ii-134: aveva
insetto parassita. gobetti, 1-44: l' opera della sinistra come riformismo economico era
. per arretro, in arretro: per l' addietro; nel passato. latini
preterito, perciò che di ciò che l' uomo à fatto in arretro, è guidardonato
: il quale asinaio... toccava l' asino, e diceva: -arri.
non sentiva la mazza, lo pigliano [l' asino] chi per le orecchie,
: arri! mio bello. / l' aria marina gli pungea la fronte, /
quello / era là, fermo, su l' azzurro monte. = voce di
.). arricchiménto, sm. l' arricchire; il divenire ricco. -
paese] maggior numero di villeggianti assicurandone l' incremento, l'arricchimento avvenire. einaudi
numero di villeggianti assicurandone l'incremento, l' arricchimento avvenire. einaudi, 1-252:
... dice agli arricchiti strizzando l' occhio: « mettiamoci d'accordo: io
tipo di batteri, che, per facilitare l' indagine scientifica, siano da isolare rispetto
della cosa che è stata oggetto del- l' arricchimento, o, se la restituzione non
per renderne più facile e meno costosa l' estrazione e la successiva lavorazione. -in
nel lavaggio di dette sabbie: infatti l' acqua trascina con sé i frammenti silicei,
lingua latina. dolce, 2-18: l' intento loro [di dante, petrarca e
i parenti e i fami- gliari con l' entrate della chiesa, essendo ciò proibito da'
, il grado per lo quale si condiziona l' ingegno umano ad imbevere tutte le arti
e tutte le scienze, e dal- l' arti cava tutto il sugo e la tintura
la tintura migliore per abbellirne ed arricchirne l' anima nostra. algarotti, 1-446: appresso
avesse più meritato della patria che più l' avesse arricchita. baretti, ii-256:
arricchita. baretti, ii-256: arricchirò l' opera con delle note, che forse riusciranno
. leopardi, i-1050: tanto costava l' arricchir quella lingua quanto il concepire
/ può ristorar molt'anni, e 'nanzi l' alba / puommi arichir dal tramontar del
dolce spingea, / e dispersi arricchian l' onda nerea / de l'umidetto crin
e dispersi arricchian l'onda nerea / de l' umidetto crin gli aurei fulgori. baldinucci
, 1-281: non meno sarà egli [l' architetto] lodevole, se..
, se... saprà arricchire l' esterno [del teatro] con di bei
arricchir d'un bel tesauro / volte l' antiche e le moderne carte.
, 11 -7: e sì per l' utile ch'e'bolognesi traevano della stanza
ha roba. baretti, 11-200: l' abitudine di così vivere s'è resa sì
resa sì forte, che, se l' arricchire m'avesse a costare un'ora il
-figur. passavanti, 195: l' umiltà non può esser vinta; perocché
, 7-510: il lutto al bambino e l' abbandono del marito, furono festeggiati con
arriccia- baffi era oggimai impotente a ridare l' arzillo ricciolo a quei peli risecchi.
). arricciaménto, sm. l' arricciare; l'arricciarsi; arricciatura
arricciaménto, sm. l'arricciare; l' arricciarsi; arricciatura. -anche al
tosto in mente la stupidità deu'animo, l' arricciamento de'capelli e 'l perdimento della
... molto a proposito per l' intonacature ed arricciamenti. arricciare, tr
immenso il calor sembra che smaghi / l' erba, ch'il verde imbianca e 'l
mustacchi e poneva romorosamente la mano sopra l' elsa della spada. verga, i-41
baffi biondi e mettendo il pugno su l' elsa della daga. deledda, ii-893:
leva la sera ad alessandria e arriccia l' acqua, in quello specchio di mare.
, e a dire: « eh! l' è questa? ». verga,
: arricciò il naso, chiamò con l' indice il personaggio dalla mazza d'argento
: la mia pelle... non l' avrebbero fatta arricciare, nemmanco se m'
è rotto a squarci, / e l' ombra che tu mandi sulla fragile / palizzata
questa paura viene alcuna volta prima nel- l' anima, e dall'anima passa alla carne
altapparir che fece all'improviso / de l' acqua l'ombra, ogni pelo arricciossi,
fece all'improviso / de l'acqua l' ombra, ogni pelo arricciossi, /
/ fatti pagar di quel che l' han tenuto / con quella lupa
ecco d'a scoli, 4484: perché l' uom teme tanto il corpo morto
8. tecn. stendere rarricciatura (per l' intonaco). cennini, 1-132:
[alberti], 6-9: l' officio de lo intonico di mezo, che
è di rimediare che né il primo né l' ultimo intonico non facciano difetto alcuno
, ii-614: gettata a terra l' incrostatura fatta con ordine del frate
bruttezze, che facesse il primo o l' ultimo intonaco. = 3 deriv
. panciatichi, 154: non si faccia l' ale al viso, né le treccie
; stropicciato. buti, 1-217: l' iroso ha portato l'animo sdegnoso e
buti, 1-217: l'iroso ha portato l' animo sdegnoso e dispettoso nel mondo e
2-120: il naso arricciato, con l' ampie anari, de'quali usciva molte e
grandi setole, sotto i quali era l' arricciata bocca, colle grosse labbra,
legami, col naso arricciato, come chi l' altrui opere dispregia, se ne ritornò
più fine (quindi lisci). l' arricciato è fatto con malta di calce
perché si conservasse quanto potesse il più l' opera sua, per tutto dove voleva lavorare
da arricciare. arricciatura, si. l' arricciare; l'arricciarsi, 1'avvolgersi
arricciatura, si. l'arricciare; l' arricciarsi, 1'avvolgersi a ricci.
, 1005: fino all'estuario, dove l' oceano non è che una lunga e
cagione di non essere stata ben lavorata l' arricciatura. targioni tozzetti, 12-9-105: intonachi
facilità che la pietra dei palazzi e l' arricciatura dei muri più rustici hanno di farsi
i piccoli baffi neri arricciolati avean tutta l' aria di essersi posati per burla.
, 502: pare che descriva appunto l' operazione della pialla, e per infino rarricciolinamento
organi flessibili usati per mettere in forza l' alberata -manovre fisse -devono essere convenientemente arridati
, benigno. manzoni, 29: l' arridente / ospitai genio che gl'ignoti
forse qualor nel chiaro fonte cerni / l' imagin tua, a te superba arridi /
[imeneo] il lume / de l' aurea face in mille raggi ardenti, /
per lei sola fremeva ed arrideva / l' azzurra immensità. campana, 63:
i fortunati clivi / perenne aprile e l' aure molli odora. 2.
opra sì rea. idem, 11-72: l' arte sue non seconda, ed al
250: di là d'onde l' aurora il sol richiama, / fin dove
: signor, t'arride il ciel; l' unica prole / dell'oppresso tiranno.
a'desideri vostri, ché io ve l' auguro di cuore. nievo, 476:
: al tumulo custodi / son qui l' itale muse, e la divina / venere
, 131: te, certo, te l' ombra divina arrise. 3. piacere
dilettose e care / mentre ignote mi fur l' erinni e il fato, / sembianze
arrisemi un cenno / che fece crescer l' ali al voler mio. arici, 150
arrisi in cuore e in volto / a l' uom. = lat. arridere
i-196: vi hanno porti, nei quali l' arte, assai difficile del resto,
di catilina. tommaseo-rigutini, 1329: l' arringa vuol persuadere o commuovere: l'
l'arringa vuol persuadere o commuovere: l' orazione lodare, esortare o riprendere.
arringaménto, sm. ant. l' arringare; arringa. giamboni,
quando si cominciò la guerra tra satanasso e l' uomo. fra giordano [crusca]
di eloquenza fiorita. panzini, ii-91: l' uomo politico arringa davanti al suo baraccone
opera di un cittadino... che l' aveva coraggiosamente arringata. d'annunzio,
m. villani, 4-32: [l' ammiraglio de'genovesi] per mostrarsi a'
sopra il porto, mandò a richiedere l' ammiraglio de'veneziani di battaglia. arringatóre
schioppettate risonarono fra le grida; e l' arringatore, colpito al petto e alla
bembo, 1-115: egli [l' amore] nelle fortune e negli anri-
arrischiante,... conosce meglio l' occulte vie, e così le mette in
alla fine d'un verso s'assegna, l' altra al principio del seguente; il
3-189: a questa volta la vita e l' onore / in una posta avete arrisicato
cimentar la riputazione, che un arrischiare l' autorità...? metastasio, 18-
. gozzi, ii-10: siccome trovo l' opera senza forza,... non
pratolini, 2-201: egli non arrischierebbe l' amicizia dei fattori, coi quali tratta
di capitombolare e con la sagacità e con l' acume nella sua nuova vigna, e
sì come pochi o niuno è cui soffera l' animo di fare la sua vita col
c. dadi, 3-108: quando l' ebreo fu vestito da vescovo, il finto
il finto maiordomo si partì, e l' ebreo non si arrisicò a correrli dietro e
: non s'arrischiando di demolire pubblicamente l' edifizio del cristianesimo, gl'innalzavano accanto
ii-638: e dopo che era suonato l' avemaria, nessuno più si arrischiava ad uscire
io m'arrischi / talor ov'amor l' arco tira et empie. della casa,
arrischiarsi spesse volte ne'pericoli della morte fa l' uomo franco e sicuro; così lo
e più saccenti degl'altri, imparando l' arte del nuotare, e parendo loro di
il sangue suo, per tutto l' oro del mondo. dossi, 105:
si arrischiava, al caffè, oltre l' acqua di pomi. d'annunzio,
sorte... nel l' uomo arrisicato c'è sempre da notare almeno
e arriso pur di vislon leggiadre / l' ombra l'avvolse, ed a le fredde
pur di vislon leggiadre / l'ombra l' avvolse, ed a le fredde e
sera / tra 'l campidoglio / e l' aventino il reduce quirite / guardava in
lucca, non tutta cattolica, per l' arrivamento del mirabile volto santo, tutta divenne
avean di fiamma viva, / e l' ali d'oro, e l'altro tanto
/ e l'ali d'oro, e l' altro tanto bianco, / che nulla
. michelangelo, 83-3: non ha l' ottimo artista alcun concetto, / ch'un
mani, di quella qualità che merita l' onestà, bontà e virtù sua.
s'arrivi amico. campanella, 2-121: l' uomo non si contenta della vita presente
senza saper che, dove / a l' alta mia tempesta / ritrovar spero il porto
, 21-127: ancorché non sempre per l' esperienza s'arrivi alla verità. algarotti,
verità. algarotti, 2-214: tagliato l' uno o l'altro raggio della immagine
, 2-214: tagliato l'uno o l' altro raggio della immagine sicché non arrivi
, 8-126: tese una volta ancora l' orecchio, nessun rumore gli arrivava tranne il
, 5-155: ogni tanto dalle colline arrivava l' eco d'un canto liturgico. gruppi
delle cause prime che non è da noi l' arrivarci. tommaseo-rigatini, 1093: arrivarci
e a dire e a fare, presa l' imagine dal raggiungere un punto o con
la natura non fa camminare tutto quanto l' alimento... per le strade battute
corallini;... perché di rado l' occhio arriva a scorgerli. pirandello,
punta di piedi, a toccare, l' albero non ramificava. soffici, v-1-635:
mi persuasi, / prestami grazia che l' un verso arrivi / alla grandezza de'
ha li suoi carati come tra noi ha l' oro, et quando è di tutta
alla taglia. bontempelli, 8-25: l' erba arrivava quasi fino all'orlo del mare
8. giungere al punto, avere l' ardire; osare (e indica l'
l'ardire; osare (e indica l' eccesso di passione, l'accecamento per cui
e indica l'eccesso di passione, l' accecamento per cui si giunge a commettere
arrivo anch'io a desiderare ciò che è l' ambizione di mia zia: che in
di voltar la vela, / e l' ancore gittar in qualche porto!
, che se voi fuste situati per l' opposito. pananti, i-54: se l'
l'opposito. pananti, i-54: se l' è battuta via quel rompicollo. /
rompicollo. /... / oh l' arriverò io, sì, arriverollo. mazzini
mondo a foco se disfaccia: / quando l' un l'altro ben fermo se ariva
foco se disfaccia: / quando l'un l' altro ben fermo se ariva, /
che manca è ferito / la mitraglia l' ha arrivato / nella eroda l'ha distaccato
la mitraglia l'ha arrivato / nella eroda l' ha distaccato / nella gola l'ha
eroda l'ha distaccato / nella gola l' ha tranghiottito. slataper, 1-15:
. slataper, 1-15: quando viene l' estate, per arrivare i pochi frutti rimasti
a ruzzolare. pratolini, 9-948: l' hanno centrato a un rene. come poi
al rene dal momento ch'era dentro l' automobile? comunque è stato dopo che
automobile? comunque è stato dopo che l' hanno arrivato, che ha sbandato.
, no: poco spazio corse tra l' arrivata di roberto in abruzzi e la ritornata
quella che s'aspettava, da quella che l' aveva portato fin lì. 2
. 6. ant. raggiunto con l' intelletto, compreso. magalotti, vi-42
tipografica, il punto in cui finisce l' opera di un compositore e ha inizio
arrivederla, signor alfredo: scusi tanto l' incomodo e mille grazie per la sua
cantasi: a rivederla!, senzaché né l' uno né l'altro sia propriamente
rivederla!, senzaché né l'uno né l' altro sia propriamente in sul punto
vogliamo, tutti quanti siamo, / l' italia italia, e non vo-
da arrivismo. arrivo, sm. l' arrivare, il giungere alla meta;
assassinio. zito, iii-380: inferocita l' onda / gli arbusti schianta, i
mio arrivo, riconobbi impossibile e disperata l' effettuazione de'miei negoziati. metastasio,
cenno al porto / chi ne attende l' arrivo. pananti, i-14: che tremito
alle mosse. deledda, ii-114: l' arrivo rombante del diretto diede al giovane
buzzati, 4-562: quelli della motobarca aspettarono l' arrivo dei proiettili. pavese, i-286
. nelle corse ciclistiche si distingue: l' arrivo con distacco (in cui il
alcuni minuti dagli altri concorrenti), l' arrivo in gruppo (con pochissimo distacco
vincitore e gli altri corridori), l' arrivo in volata (quando arrivano contemporaneamente
strisciar novi pitoni, / e cinghiali arrizzar l' aspre lor terga, /..
si guarda innanzi all'uomo, che l' uomo ad esso, gridando l'uomo
, che l'uomo ad esso, gridando l' uomo incontanente affioca, ovvero arroca.
voce che s'arroca nel l' odio. = deriv. da
arròcchi). scacchi. far compiere l' arroccamento al re e alla torre.
c. e. gadda, 2-91: l' armata del duca alberto gli attendeva tutti
. davanzali, ii-484: tolsero forse l' albero di una galeazza di vinegia o
della caracca di rodi, e sì l' arrocchiaro e feceme queste girelle.
arrochiménto, sm. disus. l' arrochire; abbassamento della voce, raucedine
per il molto gridare gli è venuto l' arrochimento. arrochire, tr. [
che salga su da'petti de l' allegra compagnia. pascoli, 374: di
! viani, 19-673: io faccio l' abbaio ai ladri perché il cane è arrochito
arrogantare, intr. disus. fare l' arrogante. tommaseo [s.
tommaseo [s. v.]: l' arrogantare non è il più vantag
idem, purg., 11-62: l' antico sangue e l'opere leggiadre / di
, 11-62: l'antico sangue e l' opere leggiadre / di miei maggior mi
eterno artefice. passavanti, ijj: l' uomo superbo e arrogante si chiama stolto
d'arroganza nasce ira in due modi: l' uno, ira semplice o vero dispetto
o vero dispetto, ch'è quando l' arrogante vede uno di cui egli non
arrogante ambizione. marino, 274: girò l' occhio fatale e 'l guardo obliquo
guardo obliquo / una naiade in questo a l' arrogante / troppo cupido amante. idem
divezzarsi dal comandare. tommaseo-rigutini, 3270: l' arrogante vuole per sé più stima,
arrogante e fere / in modo molto stran l' ha salutato. firenzuola, 403:
cosa stolta e arrogante il dire che l' imperadore... si sia, in
. iacopone, 10-8: test'è l' anvito ch'eo n'aio, che prò
d'arezzo. passavanti, 177: l' arroganza s'attribuisce falsamente quello che non ha
i-340: non è atto d'umiltà l' altrui cose ingiustamente a sé arrecare, ma
; e però che questa arroganza disparte l' uomo da amore di caritade, sì
. alberti, 275: tu seguendo l' errore comune o la arrogantia d'altrui acquisti
? -la qual voce e'suoi emoli l' ascrissono a grande arroganzia, come in sé
questa arroganza / ed altra volta ginocchion l' arai, / e farem che ti
] quanto la pazienza de'romani accrebbe l' arroganza de'latini. guicciardini, ii-98
de'latini. guicciardini, ii-98: l' arroganza di coloro i quali, presumendosi
figliuolo con ogni sorte di scritti a l' immortalità, o per parlar con minor.
far nota a'secoli futuri la gratitudine de l' animo mio quanto più per me si
. sarpi, i-211: era stimata arroganza l' affir- mare che errando quei pochi prelati
a'filosofi la modestia e toglie loro l' arroganza, facendo chiaro come poche sieno
bello del suo non sapere né manco l' ortografia della lingua in cui ha l'
l'ortografia della lingua in cui ha l' arroganza di scrivere. foscolo, v-285:
, v-285: ridicola e noiosissima è l' arroganza: la quale per altro non si
ti soverchia. tommaseo-rigutini, 3269: l' arroganza o è opinione del proprio merito più
voi non solo bramata, ma richiesta l' attenzione e la riverenza...
attenzione e la riverenza... l' arroganza è vizio che investe, a dir
che investe, a dir così, tutto l' uomo; la presunzione può essere opinione
qualche tempo, in parte nascosta; l' arroganza ha per proprio di mostrarsi nella
più volte lì lì per distruggere tutto l' ultimo capitolo: tanta è la mia modestia
modestia. d'annunzio, iv-2-411: l' arroganza delle plebi non era tanto grande
possanza. pulci, 10-33: l' o vo'vedere / chi è costui c'
d'avere / del cielo e de l' abisso in suo potere. guicciardini, i-32
non ritrovo esplicitamente, ch'ei s'arroghi l' invenzione dell'arcicanna. vico, 437
, i-20: si contentino dunque di far l' uffizio di vocabolari, e si pregino
la natura] non vede: / e l' uom d'eternità s'arroga il vanto
o di furto. idem, 3269: l' arrogante è spesso più impotente di colui
un padre... nemmeno può diseredar l' arrogato. lettere di vari, i-iv-4-91
tommaseo [s. v.]: l' arrogazione facevasi rogandone il popolo ne'comizi
. tommaseo-rigutini, 2609: arrogazione, l' atto per cui chi non aveva padre,
un'aggiunta (e implica di solito l' idea di un sovrappiù, di qualcosa che
casa, 576: non dee adunque l' uomo avvilirsi, ne fuori di modo
quattro mila franchi per anno, arrogi l' altra del confermato decreto che mi priva
uscendo che all'april... / l' agnello è pingue. panzini, i-490
rosso arrogiménto, sm. ant. l' aggiungere; integrazione, accrescimento.
e arruolaménto, sm. milit. l' arruolare, riscrivere nei ruoli chi entra a
informazioni circa il da farsi per ottenere l' arruolamento. e. cecchi, 6-30:
cecchi, 6-30: indagini che precedono l' arruolamento d'ogni operaio. 2
, arrolando, contra la legge e l' uso, ogni mendico e schiavo che gli
: ma [quella moltitudine] non se l' era composta lui, non era andato
chi... tien per insopportabile l' arrolarsi sotto gli stendardi di un dio,
; e però arrolando io tra i beni l' essere, non debbo escluderne la sostanza
i-197: spirate le carte di bordo, l' arruolato è in obbligo di continuare il
perenne, o contentandosi dell'arroncamento secondo l' usanza de'monti svizzeri e dei tirolesi.
sarchiare '. arroncigliaménto, sm. l' arroncigliare; avvolgimento, attorcigliamento.
. tassoni, 7-12: e archimede l' apposta e l'arronciglia, / e 'l
7-12: e archimede l'apposta e l' arronciglia, / e 'l fa cader
, 19-377: se alcuno gli faceva l' elemosina tutto il corpo si ammagliava verso
accigliato, aggrottato, contratto (per l' ira, per la preoccupazione, per il
, si fermò un istante a fiutare l' aria, fuggì arroncigliato. arroncigliolare
parapetto. arrossaménto, sm. l' arrossare, il divenir rosso.
scontrò con una medusa. tutti conoscono l' effetto d'un simile accidente: è
) è si fallace e lento / l' effetto, ch'io noi biasmo e noi
245: in su la sera / l' ultima luce del tramonto arrossa / le
le cime. beltramelli, iii-164: giunse l' autunno dolce che arrossa le viti.
arrossa le viti. popini, 8-137: l' arno arrossava il suo argento per la
mostri di cui m'ha liberato / l' anima il sol che m'arrossò le
ancor m'appare. palazzeschi, 4-114: l' aspetto di vigoria e felicità che rivelava
arrossando le spiagge. idem, 148: l' uomo solo ha già acceso un gran
t'arrossa / la gola e schianta l' ali. 3. intr.
di rosso. malispini, 1-47: l' acqua di quel ramo d'arno incominciò
: nettuno gonfia, e marte piglia l' arme, / il cielo arrossa, e
/ ei mal celati suoi pensier ardenti / l' altro ben vide, e mosse ad
vigne nascoste negli anfratti di terra / l' acqua macera foglie e racimoli. il cielo
del regno..., ripreso l' ardire, primieramente gli ufici dati da
arrossare. affossiménto, sm. l' arrossire, rossore. bembo,
1-137: la notte fue consumata, e l' aurora avea cuminciato ad arrossire. crescenzi
guelfi nella rotta di montaperto, dove l' arbia arrossì del sangue, * fa fare
volto (per un'emozione, per l' insorgere inatteso e violento di un sentimento:
, 27-35: nel viso s'arrossì l' angel beato, / parendogli che mal fosse
tanta umanità. foscolo, ii-2-45: l' applauso se non prorompe universale e spontaneo
ii-4: nessuna cosa è vergognosa per l' uomo di spirito né capace di farlo
. se non solamente il vergognarsi e l' arrossire. collodi, 399: [ella
. sei tu che arrossisci, o è l' aria? panzini, ii-417: arrossiva
per una domanda come questa, che l' hai fatta a fare la guerra?
non riceve, / faria nuda arrossir l' algente neve, / mentre a lei di
nel quale li tempi del mattino arrossiscono l' aria, impallidìo. pulci, 6-67:
la lancia / e con quel colpo l' elmo mi cavasti, / tanto che ancor
il visaggio. anguillara, 5-209: l' esser nuda arrossimmi, e forse questo
arrossimmi, e forse questo / accendea l' amor suo di maggior fiamma.
pigli. caro, 6-852: ella con l' una man la sferza impugna, /
man la sferza impugna, / ne l' altra ha serpi, ed ambe intorno arrosta
cento anni senza arrostarsi, senza scotersi l' arsura, quando 'l foco il
volevon far sosta. ariosto, 6-65: l' un quinci il punge, e
l' altro quindi afferra; / egli s'arrosta
/ ed arrostando una colomba a l' aura. = deriv. da
gratella. arrostiménto, sm. l' arrostire, l'arrostirsi. bencivenni
arrostiménto, sm. l'arrostire, l' arrostirsi. bencivenni [crusca]
una si è per allessamento, e l' altra si è per arrostimento.
eliminare le parti volatili che bruciano con l' ossigeno dell'aria, mentre le parti
di ossidi o anidridi (praticato per l' estrazione di metalli e metalloidi dai loro
sì gli mandò dicendo che a cena l' arrostisse. meditazioni sopra talbero della croce,
arrostisce il caldo, là m'annebbia l' uggia. 4. inaridire, disseccare
, perocché alcuna volta incontra, che l' uno seme attrae a sé più che un
sé più che un altro, e allora l' uno arrostisce l'altro.
, e allora l'uno arrostisce l' altro. = = comp. tose
diversitade si è dell'apparecchiamento che l' uomo fae [dei pesci]
chi arostito. arrostitura, sf. l' arrostire, il cuocere arrosto.
lesso fu del re di francia, l' arrosto del re d'inghilterra. frezzi,
iii-i2-118: per prendere il lesso ower l' arrosto / ovver il vino, alcun
le man distende. machiavelli, 3-329: l' arrosto più che il lesso / par
vin bruschetti. garzoni, 1-708: l' arrosto è martirizzato con nuovo lardo,
], ii-2-100: e mentre cuoce l' arrosto, seduti a cerchio, come intorno
come intorno ad una mensa, leccano l' odoroso fumo e scialano. nievo, 92
carducci, 8: i doni a l' umile vergine apposti / per lui fumavano fusi
ii-644: dopo il fritto, ci voleva l' arrosto, dopo l'arrosto la frutta
, ci voleva l'arrosto, dopo l' arrosto la frutta per mandar via il grasso
un po'di dolce per mandar via l' acido della frutta. deledda, ii-58:
la penna di falco con cui ungeva l' arrosto. viani, 14-249: la signora
ora il signor poeta farà il bighellone e l' accademico; e se il nuovo ministero
sostanza. -stimare più il fumo che l' arrosto: dare maggiore importanza all'apparenza
1-3-2-52: se stimando più il fumo che l' arrosto, vorrà senza l'abito canonicale
fumo che l'arrosto, vorrà senza l' abito canonicale occupare il luogo più degno
di questa sorta di nobiltà, e l' ho stoppata quanta ve n'è:
. -giungere più a tempo che l' arrosto: al momento più opportuno.
11-71: noi giugnerem più a tempo che l' arrosto. gelli, iv-72:
, che vien più appunto che l' arrosto. g. m. cecchi,
che lo arrosto. -far girar l' arrosto: avere in mano il potere.
e così entrare a far girare l' arrosto essi stessi. -prov.
stessi. -prov. meglio aspettare l' arrosto, che trovare il diavolo nel
20-87: egli è meglio avere ad aspettar l' arrosto, che trovare il diavolo nel
lor gregge accosto, / che tra l' erbette e i fiori / si divorava un
antro... uscivano toste e l' ostessa e deponevano su le tavole imbandite
lor mole? arrotamènto, sm. l' arrotare, raffilare; attrito, sfregamento
, lo stile, il bilico, l' asse torto, il manico, e così
oro ha gli strali e d'oro ha l' arco, i... i
/ raro impiagano ancor, se non l' arrota / fortuna a la sua rota.
, 4-68: per arrivare a farsi l' automobile -pensavo, - [l'arrotino]
a farsi l'automobile -pensavo, - [l' arrotino] n'avrà dovuti arrotare coltelli
ha questo nome, perché volendo saggiar l' oro s'arruota su quella pietra,
metri, senza badare se il mozzo l' arrotava. 4. ant.
al caso, e potenti ad imprimervi l' idea e rimettervela quasi sott'occhio.
ariosto, 43-89: sopra ogni mestizia che l' opprima, / e che l'afflitta
che l'opprima, / e che l' afflitta mente aggiri e arruoti. salvini,
che crolla a cascata negli abissi e l' etemo anotare dei castelli d'acciaio che
infranti, o ceppi! or su l' altare / al dio liberator vi appendo
paolieri, 2-176: anotando furibonda [l' aquila] il becco ricurvo sul masso
moravia, v-116: notai che parlava l' italiano imperfettamente, anotando gli ene,
e anotate che comandavano la diffidenza e l' antipatia. 2. sfregato;
cote. arrotatura, sf. l' arrotare, l'affilare; tessere affilato
arrotatura, sf. l'arrotare, l' affilare; tessere affilato, tagliente.
come la ruota dell'arrotino quando egli l' accocca col tagliolo. govoni, 1-95
, 4-68: una mola dalla quale l' arrotino... faceva sprizzare le più
quell'è più infesto, / dove l' odio civil regnar vedete. g. morelli
e sì perché... per l' arroto oltraggiati, si vedevano nella guerra rifermi
1468. arrotolaménto, sm. l' arrotolare, il ridurre in rotolo.
o avvolgerle, o ripiegarle in moltissime pieghe l' una sopra dell'altra. ojetti,
le miscele, arrotola le foglie badando che l' apice resti dalla punta che s'accende
di refe. viani, 14-384: arrotolato l' arazzo, se lo mise come ercole
ginepro. arrotondaménto, sm. l' arrotondare, il divenire rotondo, l'
l'arrotondare, il divenire rotondo, l' assumere una forma rotonda; allargamento,
leggi amministrative, 76 bis, 1: l' arrotondamento degli importi netti dei singoli emolumenti
, i soliti: battezzare il vino con l' acqua della boccetta,...
un melograno chiama, un rosaio risponde. l' avvicendarsi è geometrico, il cerchio splendente
con un braccìno sporgente dalle coltri e l' altro arrotondato sopra la fronte come un
quasi diplomatica. arrovellaménto, sm. l' arrovellarsi; stizza, arrabbiatura.
negri, 2-874: passarono i giorni: l' arrovellamento s'at- tutì: a poco
deturpato nello stesso modo con cui si fa l' occhio e il cuore alla presenza
/ non c'è dunque pietà per l' uom che erri? forteguerri, 2-9
silone, 5-265: avendo cessato dal- l' aver paura, cessai dau'arrovellarmi con me
: al vento, alla pruina / l' acqua rovina al bosco /...
/ giorno, e s'indura, l' erba. 2. darsi da
rituali, si arrovellano, vorrebbero sciogliere l' anima nell'inchiostro. 3.
di ciò che fino a qualche minuto prima l' aveva quietamente arrovellata. 4
che s'infiamma e si sbraccia contro l' avversario, o contro il tema restio
distesero. arroventaménto, sm. l' arroventare, il divenire rovente.
0. rucellai, 2-7-8-211: ma l' appetito che voi dite, non è
come dice il comico, e martella su l' incudine.
arroventare. d'annunzio, ii-684: l' arbore luce d'un baglior sanguigno,
dello sputamorti. arroventatura, sf. l' arroventare, il divenire rovente.
tommaseo [s. v.]: l' arroventatura d'un ferro alla fornace si
si compie in pochi minuti. — l' arroventatura è il grado massimo del riscaldamento
. arroventiménto, sm. disus. l' arroventare, 11 divenire rovente.
: v'è chi consiglia per chiarir l' olio, di gettarvi dentro...
pare che questo denoti un po'meno l' opera dell'uomo, e possa dirsi di
fibre carnose contraendosi tirano a sé violentemente l' antro del piloro, e il piloro stesso
, e gli buttarono addosso a secchi l' acqua verdastra del guazzatoio. montano,
e mi scola / dentro alla bocca l' ultima stilla / oh dolcezza. -figur
guisa di satiretti e di ninfe arrovesciando l' un l'altro. beltramelli, iii-576
di satiretti e di ninfe arrovesciando l'un l' altro. beltramelli, iii-576: afferrata
iii-576: afferrata la donna alla cintola, l' arrovesciò sconciamente su la panca.
, sotto 'l quale arrivesciato getta fuori l' arene, e vomica la fiamma per
e cadde arrovesciato alla verzura; / l' anima nello inferno s'avviava. leonardo
2. figur. stravolto, alterato (l' espressione del volto). tommaseo
due, e uno era cieco, e l' altro avea gli occhi arrovesciati che pareano
con favella maremmana, rusticana, alpigiana l' arrozziscono [la scrittura santa].
santa]. botta, 4-305: l' ariosto e il sanazzaro, e chi gli