e mescolanza, l'una cosa o l' altra, o le due insieme.
favore? monti, 24-550: tu tenti l' inesperta / mia giovinezza, ma la
di guida, / [i popoli] l' onda solcar d'incognite marine. de
-sostant. anonimo fiorentino, iii-30: l' autore acommiata gl'insci dallo studio della
giov. cavalcanti, 282: conoscevano l' inscioglibile annodamento che le loro volontà,
compatti. targioni-tozzetti, 5-16: l' ovario destro era in sito, poco
poco sapere, segnatamente in quel che concerne l' esperienza delle esterne cose...
esperienza delle esterne cose... l' inscizia del vero lo mena qua e
mena qua e là come cieco. l' inscizia delle leggi. bocchelli, 10-34
il flusso magnetico ed accipiente, cui l' inscizia e la incuria mondana concedono l'
l'inscizia e la incuria mondana concedono l' abusato nome di apparecchio marconi- grafico.
b. fioretti [tommaseo]: l' autore e i suoi aderenti rimutino la
'e 4 iscrittivo ', che concerne l' inscrizione, nel senso d'intitolazione.
altro segno non v'è se non l' eterno. -per estens. impresso
fissato. d'annunzio, ii-306: l' uomo è l'eguale / dell'uomo
d'annunzio, ii-306: l'uomo è l' eguale / dell'uomo dinanzi alla spica
: dal ciel guata la luna / l' ignudo aitar, gl'inscritti / sepolcri.
nome dei genitori non basta a destarlo [l' amore] nel cuore del fanciullo per
-sostant. ghislanzoni, 55: l' ultimo inscritto si alzò per parlare 4
, perché come si legge, [l' obelisco] fu fatto da ramises e inscritto
permesso porvi il suo nome, scolpito che l' ebbe in pietra, lo ricoperse d'
rei de'condannatori, indelebilmente la pena e l' infamia. -figur. imprimere
di scemi. avrò, io spero, l' ambitissimo onore d'essere inscritto dopo te
quello che in esso si contenga, e l' occasione del- l'inscriverlo a lei vedrà
si contenga, e l'occasione del- l' inscriverlo a lei vedrà dalla dedicatoria della opera
. inscripzióne), sf. disus. l' inscrivere, l'essere inscritto. -in
sf. disus. l'inscrivere, l' essere inscritto. -in senso concreto:
alla calumbara. nannini, 1-202: l' uso del far l'inscrizioni alle sepolture è
, 1-202: l'uso del far l' inscrizioni alle sepolture è antichissimo. tasso
privati edifici sono adornati de'titoli e de l' inscrizioni, che significavano con mille ornamenti
, i-1-20: dalla parte sinistra, l' altro trofeo contiene li turbanti turchesco e persiano
notarsi in ultimo luogo [sulla medaglia] l' inscrizione intorno all'apollo. chiari,
.. e lessi e rilessi l' inscrizione patetica sopra lo stesso scolpita.
donna hippolita albònico, era attratto da l' inscrizione: « tibi, hippolita ».
. b. cavalcanti, 3-19: l' inscrizione de'libri allegati da aristotele,
mando a v. s. molt'illustre l' allegata scrittura e lettera, tutto aperto
non attendono un poco più in assegnando l' inscrizzione a'loro componimenti. 3
furono proposti e quindi sanzionati dal principe l' aumento del prezzo del sale,..
civica. 6. geom. l' inscrivere, l'essere inscritto (una
6. geom. l'inscrivere, l' essere inscritto (una figura geometrica,
d'una inscrizion- cella da porre sopra l' arco del ponte della foglia, quando
arco del ponte della foglia, quando l' a. v. si compiacesse di lasciar
inscrutabili ', perché di fuori dimostra l' effetto della sua operazione, ma dentro
? così le foglie delli arbori tante variate l' ima dall'altra? sono queste cose
-sostant. magalotti, 23-93: l' unica chiave fin ora trovatasi per penetrare
). inscnitabilità, sf. l' essere inscrutabile; condizione di ciò che
insino a quel segno che lo permette l' inscrutabilità dell'esemplificato, le proprietà di
destin sopra la fonte / dove medoro insculse l' epigramma. = voce dotta,
comisso, vii-160: sulla terra arsa l' erba non aveva ancora fiorito ed era già
ormai per sempre fra mezzo me e l' amore: la morte. c'è senza
tutto è buono per lui e a tutte l' ore: una crosta inseccolita di formaggio
). insediaménto, sm. l' insediare, l'insediarsi; conferimento o
insediaménto, sm. l'insediare, l' insediarsi; conferimento o assunzione in forma
fuga del ras sia più che probabile l' insediamento di maconnen nel tigrè. d'annunzio
tirannide e la libertà si combattevano con l' unghie e coi rostri... nella
ungaretti, xi-79: queste strade spiegano l' insediamento dai tempi più remoti di nuclei
diciotto anni d'impero massonico, mercé l' opera, ora ipocrita, ora astuta,
europa. lucini, 1-49: sono l' aperitivo categorico / ed entro in ogni combinazione
insediata in municipio - avrebbero certo incantato l' estraneo, l'ignaro. 2
- avrebbero certo incantato l'estraneo, l' ignaro. 2. che ha
bisogno di essere presidiato, anche per l' antico contrasto tra gli insediati e i
partic. spalmare di sego per diminuire l' attrito. = denom. da sego
.: spalmato di sego per diminuire l' attrito. viani, 14-96: l'
l'attrito. viani, 14-96: l' asino disse la sua opinione su queste
facevano argomento di trastullo il vederlo prendere l' aire, ammagliato ad una carrucola su
fu accolto con lo sparo di tutta l' artiglieria, e subito nelle fortezze della città
, una fondamentale nota del sublime: l' indifferenza al tempo. -per estens
sette volte assalì la squadra avversa / l' austriache insegne, e giù dal margin
di trinchetto o di mezzana per indicare l' alta autorità o il grado del comandante
riverendo. b. cavalcanti, 2-47: l' uliva essere segno di pace, il
, acco- modiamci gli elmi / e l' insegne de'greci. b. davanzali,
poi il clero secolare, ognuno con l' insegne del grado. tommaseo [s.
* insegne dottorali ', il berretto, l' anello. 'insegna della professione avvocatesca'
, 3: un giovinetto, cui l' abito e le insegne di guardia marina aggiungevano
insegna di cotal ordine, e con l' altra una spada. groto, 1-31:
nel petto, dove il cavalliere porta l' insegna dell'ordine. galiani, 3-188
ensegna: / sovre dei sasse star l' uccel grifone, / e, con la
insegne, oltre a quelle; che l' una era vermiglia, con una coronetta
oro, per amore di isotta; e l' altra, in suo servigio: cioè
d'oro. landino, 382: era l' arme de'fiorentini lo scudo rosso e
e el giglio allora bianco, e l' arme di fiesole era lo scudo bianco e
è quella insegna, / dove è l' augel ch'ai sol tien gli occhi franchi
2-38: la tigre, che su l' elmo ha per cimiero, / tutti gli
proprie insegne. monti, xii-6-428: l' insegna del gran frullone 'il più
, stabilimento, ecc.) in cui l' azienda stessa ha la sua sede (
sede (attualmente, la legge tutela l' uso esclusivo, da parte dell'imprenditore,
il segno distintivo di un'azienda o l' indicazione di uno studio professionale o,
e la corona d'arianna sia / l' insegna, onde conoscer la potremo; /
un usciaccio, sopra il quale splendeva l' insegna della luna piena. boccardo, 1-1040
insegna luminosa « al diavolo rosso », l' ingresso a un dancing di cui si
... era per muoversi verso l' italia, ed avea per insegna i due
. v.]: delle navi, l' insegna, dipinta o in rilievo nella
a me et alla mia primiera vita l' usanza che tolta m'era, ma in
dante, purg., 22-124: così l' usanza fu lì nostra insegna, /
la via con men sospetto / per l' assentir di quell'anima degna. petrarca,
ci fa conoscere la cosa che sopra tutte l' al tre ci diletta a vedere.
: non così tosto si vide alzata l' insegna di questo nuovo ammutinamento, che
, 4-57: la gentilezza è veramente l' insegna d'un cavaliere napolitano. bisaccioni
gosellino, 1-357: gloria maggior de l' asia, altero ottenne / che de'nepoti
dante, par., 12-38: l' essercito di cristo, che sì caro
della casa, 685: posso ripor l' adunca falce ornai, / la negra
insurrezionali nella calabria avevano fornito a tutta l' europa un'insegna di libertà nel «
, / il duol quasi dal sen l' alma disgiunge. leopardi, iii-845: io
minore, ne fece con felice vittoria racquistare l' insegna della libertà perduta. algarotti,
. è cotesto il concetto e quasi l' insegna del boccaccio nel movimento letterario del
. serdini, 1-143: quest'è l' ultima insegna: / ché chi col
: il soldato che nella marchia abbandonerà l' insegna senza licenza del suo capitano,
, comuni. cassola, 2-146: l' acqua era addirittura gelida. dopo essersi
alle pancaccie e nelle botteghe, censurare l' azioni altrui; bisogna, conforme al
scannelli, intr.: ho lasciato l' attuale esercizio a per sone
. de roberto, 3-207: faceva l' impiega-serve, e non era sua colpa
legnetto apparecchiato / a la foce de l' arno in fretta avea. d. bartoli
i legnetti passati tra il medio e l' anulare del prenditore, gli rimanevano chiusi
ponticel d'un lignaciuolo, / che l' onda spesso sì nel porta e fura.
legniucciuol minuti e spessi / che tra l' un l'altro infra gli spazi impressi /
e spessi / che tra l'un l' altro infra gli spazi impressi / fan
l. bellini, 5-2-56: taglia l' acqua carni ed ossami, frutti,
seno, / lassin gir i figliuoi per l' erba errando. soderini, ii-155:
delle due coppie di buoi aggiogate. l' ultimo battito delle palpebre afferrò netta la
mentre una mano grava sull'impugnatura, l' altra tira il mannello; e l'atto
, l'altra tira il mannello; e l' atto vien ripetuto finché ogni scheggia e
beverone, il quale fece subito l' effetto che dovea fare, e rimase sano
1-371: lo scricchiolar degli assiti, l' odore legnoso e caprino dell'aria per
e distrutto. se così fosse, persino l' arte, che è tutta piena di
e legnosi. moretti, ii-398: l' istitutrice tedesca, da gran tempo non più
senza stoppa si dindellino; / una tra l' altre c'è che sempre sciumica,
ve catto, / ma pi da l' usso de dona vivante, / e've
antico. idem, 1-9-47: con l' istessa leguleica semplicità regolano malamente questa materia
leggi, sia necessaria non che opportuna l' erudizione di altre lettere, particolarmente e
delle leggi vedersi bene spesso confusi fra l' immensa turba de'legulei. monti,
spinose del minuto diritto, e stancato l' anima dalla esperienza delle frodi atrocemente meschine
esperienza delle frodi atrocemente meschine in cui l' avvolge, o vorrebbe avvolgerlo, il leguleio
sono meri legulei. papini, 39-107: l' italia, vecchia piantonaia di legulei,
all'aggressione. montale, 3-184: l' italia è diventata una terra di burocrati
casti, 25-40: scroscia di risa l' ampia turba e sghigna / in ascoltar
bocchelli, 1-i-485: non mancava neppure l' ingegno cavilloso e l'arte leguleia alla
non mancava neppure l'ingegno cavilloso e l' arte leguleia alla varietà malefica delle sue
bistiale. giamboni, 8-i-185: quando l' acqua è cotta in un picciol vasello
. giuseppe di santa maria, i-268: l' ordinario sostento in tutta quella navigazione furono
in gran copia ci fanno / con l' altre biade, e su nel colle aprico
turchi e tra'persiani e quasi tutto l' oriente; ed è un certo legume abbronzato
con un poco di zucchero per temprarne l' amarezza. parini, giorno, i-140:
, i cui semi vengono usati per l' alimentazione umana. -con significato generico e
'l farre quando ha quattro foglie, l' orzo quando n'ha cinque, la fava
tali piante è la capacità di utilizzare l' azoto atmosferico mediante simbiosi con batteri,
poeti. carducci, 931: lei certo l' alba che affretta rosea / al campo
par., 1-65: beatrice tutta ne l' etteme rote / fissa con gli occhi
ratto ei vèr lei si move ed a l' insegna / tosto rambaldo il riconosce e
, xix-17: tutta vegg'io, con l' animo / pien di novo diletto,
quando annunciaro i verginal trofei / sopra l' inferno alzati. / deh! a
è zacinto! a lei versan tesori / l' angliche navi; a lei dall'alto
dall'alto manda / i più vitali rai l' eterno sole. pascoli, 1-291:
pareva la natura. / in lei l' asilo, in lei / l'estatico affisare
in lei l'asilo, in lei / l' estatico affisare; ella il portento /
, o a pena, di raggiungere / l' anima nostra confusa. -ant.
lei. galluppi, 4-iii-169: quando l' anima mia, agendo, fa esi
dì tale opera, la non parrebbe l' un mille bella di quel che lei par
, 21-88: può anch'esser che l' acqua avesse trapelato per la vite del
, canz., 54: lei sopra l' altre cose belle è bella, /
gigli, 2-48: assolutamente errano ponendo l' obliquo di questo pronome nel caso retto
: lui continuava ad andarle dietro come l' ombra del suo corpo, e lei continuava
certo tempo a ratificare ed approvarlo [l' accordo]; e non ratificando,
e par piena d'angosce, / ché l' un diavol ben l'altro conosce.
, / ché l'un diavol ben l' altro conosce. bembo, 1-232: lei
quando su ci si butta lei [l' estate], / si fa d'un
dentro il letto una donna, che farebbe l' amore / se non fosse lei sola
, salvo che, altro che o dopo l' inter. ecco. boccaccio, iii-9-26
il roffense e il moro, che l' esaminarono, dissero non aver saputo conoscerla spiritata
dante, purg., 17-19: de l' empiezza di lei che mutò forma /
di lei che mutò forma / ne l' uccel ch'a cantar più si diletta,
a cantar più si diletta, / ne l' imagine mia apparve l'orma. petrarca
, / ne l'imagine mia apparve l' orma. petrarca, 366-7: invoco lei
falce adegua, / de'persi adeguerà l' alta reina / a'morti, s'a
reina / a'morti, s'a l' occaso ei non s'inchina. giusti,
sì reo concorso, / lei che l' esilio consolò del corso. 4
segue il genere dell'interlocutore (e l' accordo al femm., che si riscontra
nella corrispondenza epistolare generalmente si scrive con l' iniziale maiuscola. bembo, 9-2-244
cappuccio in capo, e che il mondo l' ha conosciuto. giusti, 4-ii-421:
di cotone contro 21. 555 importati l' anno scorso. -ant. lei
darle del 4 tu ', ella l' aveva gentilmente, ma fermamente, ricondotto
cicognani, vi-215: dare del 'lei': l' uso è così inveterato che la gente
non possa, / i sì come l' apostolo dice, / ma par che troppo
e della quale ultima manifestazione cospicua fu l' elaborazione didascalica della filosofìa leibniziana, ossia
mattioli [dioscoride], 56: l' elenio, che noi toscani chiamiamo iella
, élla (v.), con l' articolo con cresciuto (cfr
arance], ne insaccocciai una, addentai l' altra. 2. locuz.
338: ebbero in prima una lellata con l' ova, poi le quattro tenche lesse
, vii-n-41 (14-8): se tutta l' otriaca d'oltre mare / e quanto
da ellera (v.), con l' articolo concresciuto. lèma, sf
, su essa accostato il detto chiodo con l' una mano, e con l'altra
con l'una mano, e con l' altra col sasso conficcando il detto lembo,
attorno che vanno girando con i lembi l' ignudo. b. corsini, 1-46:
battente della porta, e, con l' altra, il lembo di quel tale
15-57: doride bella... per l' aria vola / dietro all'aurora,
: già col bel volto e con l' aurato grembo / folgorava nel ciel la
al capo, al sen, che l' oriente infiora, / e al bel fianco
che roma, a onta de l' abito sotto i cui lembi si strangola e
e pura; / e scotendo del vel l' umido lembo, / ne spargeva i
di fior purpurei e gialli / appar l' aurora. fed della valle, 294:
carducci, iii-4-262: innanzi a lui l' antenna del carroccio / inchinò il gonfalone
stato. benvenga, 42: lista l' ultimo lembo della dalmazia con quello dell'
ciottoloni. g. capponi, 1-i-181: l' italia, le parti meridionali di francia
, le parti meridionali di francia e l' ultimo lembo della meridionale germania, divideva
capelli il secondo: questi gli addentò l' orecchio e sputò un lembo di sanguinosa carne
, quando i savi fanciulli credevano elementi l' acqua e l'aere. carducci, iii-23-379
savi fanciulli credevano elementi l'acqua e l' aere. carducci, iii-23-379: non par
costei la cui voce mi faceva ora l' effetto di un confuso ronzio, in mezzo
fior del mare rovine che tremano con l' onda come assiderate in quel fondo dopo
carducci, iii-17-294: la convenzione apre su l' oscuro e terribile suo lavorio un gran
, ma terminatissimo, non meno che l' occhio libero scorga il lembo della luna e
, 1-x-216: quando incominciò a comparir l' anello, il diametro del sole parve
il che appunto ha da succedere per l' attrazione che sentono tutto intorno i raggi
appresso. cesarotti, 1-xix-315: tuttoché l' importuno eolo e la gelosa giunone turbassero
giunone turbassero alquanto questo spettacolo, pure l' astronomo ebbe agio di contemplarla e calcolarne
astronomo ebbe agio di contemplarla e calcolarne l' emersione e il doppio contatto dei lembi,
. e. danti, 1-22: l' orlo che circonda la faccia [dell'astrolabio
giorno naturale. citolini, 314; l' astrolabio e appresso il quadrante e le
e le parti sue, ciò è l' orecchie, il lembo co'i suoi
compromessi. gramsci, 11-244: oggi l' ottimo gian laterra è... uno
bergamotta che avevano addosso davano alla comitiva l' aria di una radunata di frati lem-
cosa che prima si prende per rendere facile l' intendimento delle cose, le quali ci
saper da lei se interamente gli quieta l' intelletto, atteso che alcuni, ai quali
alcuni, ai quali qui in firenze l' ho mostrata, dicono non ci aver l'
l'ho mostrata, dicono non ci aver l' intera sati- sfazione. torricelli, ii-4-29
voce. -anche: la definizione o l' articolo del suo complesso. c.
. limma. lemmàrio, sm. l' insieme dei lemmi di un
viviani, vi-232: osservai, dopo l' impressione, che il problema della proposizione
più presso poi. lippi, 3-8: l' armata finalmente è comparita /..
così lemme lemme tra un dito e l' altro a mo'della vergognosa di camposanto
1-210: mi indicava..., l' oro-rame di certi galli nelle aie tranquille
punti. -lemniscata sferica di eudosso: l' intersezione di una sfera con un cilindro
, luogo dei punti ove si trova l' ombra dello gnomone di una meridiana nel
fronte ambiente, cun dui lemnisci contegendo l' orecchie dependuli. 2. archit
che sembrano nascere dalla gola e che fanno l' officio di piede. =
lempira, nome del capo indigeno del- l' honduras che si oppose ai conquistatori spagnoli.
appassionato: « vagghi lempore, per l' amor di dio! sor dottore, vagghi
i lemuri,... e tutto l' altro popolo invisibile che tiranneggiò fin da
streghe. queste son molto inchinate a l' amori e alle lascivie e a disonesta lussuria
delle tue vesti è sciolto / entro l' umore dell'occhio che rifrante nel suo /
, 7-214: se tutto lo sfarzo e l' imponente messa in luce, che oggi
. latini, i-742: quando l' omo spira, / la lena manda e
la lena, / non m'impedì l' andare a lui. ugurgieri, 316:
verdi rive, / o seder sovra l' erbe, assai contento / se core e
è della razza che interpretò e trapassò l' ardire di giacomo cis nel lottare contro la
cino, iv-154 (12-10): l' anima mia di subito ferita / si partiva
spinger ti giova e i passi su per l' erta, / dei popolati allor pascoli
sp., 16 (280): l' affar più urgente era di passarlo [
affar più urgente era di passarlo [l' adda] dovunque si fosse. se non
la mancante / lena degli anni, e l' occhio che s'infossa? pirandello,
, / che quei che cominciaro / l' assalto ver me amaro, / naturalmente levano
io tronco. michelangelo, i-136: a l' alto desir chiede perdono / la debile
come ali, così lena! / pur l' amerei la negra terra infida, /
saba, 321: già senza lena / l' anima stava, / già boccheggiava /
fìsiche o spirituali, la gagliardia, l' ardore, lo slancio, l'entusiasmo
, l'ardore, lo slancio, l' entusiasmo; rinfrancarsi, riaversi, rinvigorirsi;
. e quando presero lena, domandò l' uno del nome dell'altro. g.
cotale maniera che ambedue si trassero indietro l' uno dall'altro e incominciaronsi a riposare
, / e lo bagnar ben bene con l' acquavite, / talché riprese lena il
pigliar lena,... che io l' avea quasi perduta nel tenervi dietro.
m. martini, 7-144: oggi [l' amor nostro] è una fiamma che
-avere lena: avere il fiato e l' energia necessarie per una determinata azione;
alamanni, 15-98: richiamando i suoi l' andar raffrena, / e di scudi miglior
a descriver la confusione, la maraviglia e l' orrore in cui si trovò demetrio,
e poca lena, sì che confondeva l' intelligenza delle parole, interrompendo i periodi
, iii-27-89: lo chateaubriand, visitando l' italia nel '29,... la
strano riscaldamento... e l' idealizzazione, a cui tutti di nuova lena
pelago a la riva / si volge a l' acqua perigliosa e guata. m.
, v-124: la voce rinforzò con l' esercitarsi a parlare mentre correva all'erta e
più accrescendo lena alle sue fiamme con l' aspetto deltimmaginata leonilda, con gli ossequi
coraggio, fervore, entusiamo; eccitarne l' estro; ispirargli fiducia. francesco da
si rinvegna alquanto. cino, 104: l' anima, che per ver dovea tenersi
antonio da ferrara, 75: tu porti l' alma mia ne la tua branca,
: ne'teucri allora / di nuovo suscitò l' olimpio giove / tal forza e lena
. nievo, 9-223: perché, se l' occhio appena / torna ai paterni lari
laborioso. firenzuola, 122: quando l' arrivava per disgrazia su'n un riddone
, 53: basta ch'ei [l' amante] sia d'infaticabil lena, /
lena, in questo si manifesta che l' alpi et il reno trapassò tra dì
m'incatena, / per te voglio aver l' ingegno / sempre in voga e sempre
sempre in lena. cantù, 2-601: l' uomo era in lena, e pur
del ciel lena mancasse, / de l' armoniche rote il mobil pondo, /
. bacchetti, 2-19: quasi che l' arsura agostana li mettesse in lena con
la lena: smarrire il vigore, l' energia; sentirsi vernir meno le forze fisiche
meno le forze fisiche o morali, l' impeto, lo slancio; sentirsi sopraffare
[imitazione di cristo], 3-5-5: l' amore sta in veglia, e dormendo
ii-1-45: io mi sento in lena; l' anima mia sfavilla nella prova; ma
possessore non si conserva se non con l' amicizia e colle piacevoli virtù.
, le forze, il coraggio, l' entusiasmo, l'ispirazione, l'estro
, il coraggio, l'entusiasmo, l' ispirazione, l'estro creativo; annoiarlo
coraggio, l'entusiasmo, l'ispirazione, l' estro creativo; annoiarlo, stancarlo,
soldati romani,... con l' uccidergli e far di loro una strage,
vigore, o per tanti pericoli che l' uno appo l'altro corsi avevano, o
per tanti pericoli che l'uno appo l' altro corsi avevano, o che pur la
più camminare per quei sentieri e se l' aria non si rinfresca non farò che
i macedoni ancora, e de'greci l' abolla, la lena, il saio,
fiori e frutto; ma questo [l' uomo] sa sè lendini e pidocchi
affaticando i muscoli ed i tendini, / l' erbette aganippee io biasci e rumini.
eran malamente pettinate / del lendinoso crin l' aurato vello. soffici, iii-62: sordida
una, non mai lavata e bollosa l' altra. cicognani, v-1-452: con due
: come rimane splendido e sereno / l' emisperio dell'aere, quando soffia / borea
ove mettono capo i nervi tutti, l' azione della volontà otterrebbe i moti richiesti da
appaia / nella bonaccia muta / tra l' isole dell'aria migrabonde / la corsica dorsuta
è santo il tuo orgoglio / del- l' esser vecchi,... / e
, ove or s'annega e perde / l' anima mia, piovea lene il gentile
. berchet, 86: era sopito l' esule; / era la notte oscura,
e spazia e dirama in piano per l' amplissimo greto. -che fluisce con
una temperatura di 7 % sotto zero, l' ho potuta leggere, a un bel
: la melodia... discendeva su l' arcipelago lene. bacchelli, ii-83:
con leno lamento. parini, xix-66: l' eletto e nitido / parlar, che
eletto e nitido / parlar, che l' alme affiena, / cade, come di
questo nido pacifico / in picciol legno l' uom debba muovere / secreto a colloqui
, la sua donna / fisa guatando l' astro di venere. fucini, 1008:
i marinai / cantano leni, ride l' equipaggio. -moderato. carducci
), a tutti tornerà a mente l' egregio traduttore dell'4 odissea ', lo
/ una soave volontà di pianto / l' anime invade. d'annunzio, iv-2-
d'annunzio, iv-2- 443: l' influsso della stagione e la magia dell'ora
del miele, / sì lene che l' amore / te l'accosta alle labbra /
/ sì lene che l'amore / te l' accosta alle labbra / come una tazza
vile. 9. languido (l' occhio, lo sguardo). bartolini
viaggiar sì lungo; / ma sotto l' ombre verdi sfuggendo a gli estivi calori,
timore, acciò che pacificamente io adempia l' uno e l'altro. livio volgar.
che pacificamente io adempia l'uno e l' altro. livio volgar., 4-470:
. parini, giorno, ii-277: l' aura estiva del cadente rivo / e
lenemente scaturir suo raggio / in fra l' ombre ritrose, e mite mite / risveglia
. metastasio, 1-ii-1226: qual fa l' estro leneo cosa che degna / non
torchio da vino, onde egli ebbe l' aggiunto di leneo. erano queste feste da
/ la piaga e il sito ove l' amaro strale / colse, il sangue succhiò
indi col ferro dispiccò dall'anca / l' acerbissimo strale, e con tepenti /
. petruccelli della gattina, 1-263: l' amore è comunicativo e leniente. d'
ora andavam nel bosco che umida occupa l' ombra, / denso, nel dubio lume
non è poco lenimento in questo travaglio l' antiveder che questa sobole della illustrissima casa
lo perseguitasse una erinni. ella non l' interrogava, ma tutta la sua persona
la sua persona diveniva un lenimento per l' inquieto. moretti, ii-504: anche
. pavese, 4-99: per stefano l' orgoglio di esser solo non voleva lenimenti
, 12-26: non è escluso che l' avida e furba galigai... ricorresse
parola. gobetti, 1-i-850: dopo l' esperienza della prima rivoluzione russa fu decisamente
cordoglio. pavese, 10-138: è tornata l' angoscia / che nessuna dolcezza di labbra
suoi ansiosi risvegli. 4. mitigare l' ardore di un sentimento, la violenza
la violenza di una passione; sedare l' eccitazione dello spirito. del mazza
pertanto di lenir quegli umori crudi con l' industria d'alcuni prelati italiani. carducci,
. d'annunzio, i-1000: lenisce l' arsura i degli spirti arsi / dal
arsi / dal fuoco dell'arte / l' ombra che una pura / fronte nel chinarsi
a lenire col più orientale degli unguenti l' epidermide della mia irritazione, ma è
assol. cavalca, 9-20: l' orazione lenisce e mitiga dio. ottimo,
sale del mare e del pianto / lenirà l' insonne? -intr. con
sasso, / né a te giungeva l' alito / di questo mondo basso;
il canto di ciò che fu o l' inno di ciò che sarà.
di stile. capriata, 1-13: l' ha avanzato e gli è soprastato simi-
scrivere una lettera lenitiva e giustificatoria de l' altra, che è stata cagione de
nei mali esantematici sia tanto da evitare l' uso degli eccoprotici e lenitivi, quanto popolarmente
in questo mezzo con lenitivi vo purgando l' animo del datario, al mio giu-
buoni purganti. pallavicino, i-348: l' unico lenitivo di quegli animi esasperati sarebbe
ed altro. ricci, 2-16: [l' invidioso] un sol lenitivo aspetta del
per mettere le cose in chiaro »; l' udienza era immediatamente accordata dalla donna che
rettificare, ricordando che non ho detto l' arte dover servire di orpello o di
. che, se il teatro non ha l' obbligo di educare, ha bensì quello
. filangieri, i-728: il parricidio, l' infanticidio, il lenocinio ne'parenti,
infanticidio, il lenocinio ne'parenti, l' adulterio, l'incesto, il ratto ed
lenocinio ne'parenti, l'adulterio, l' incesto, il ratto ed altri delitti
raffinamento e, per così dire, l' ultimo lenocinio dell'arte. foscolo,
1-147: non ammalarti di sincerità, ama l' inganno, / e l'amor senza
, ama l'inganno, / e l' amor senza fine e gli sgambetti, /
ruffiano. beicari, 3-3-77: l' uno... era sonatore, l'
l'uno... era sonatore, l' altro era dipintore, l'altro era
sonatore, l'altro era dipintore, l' altro era speziale, l'altro era cuoco
dipintore, l'altro era speziale, l' altro era cuoco, l'altro era
era speziale, l'altro era cuoco, l' altro era lenone, cioè conducitore di
, che con danari compera ad altri l' onestà di una vergine. salvini, 31-91
, x-118: ogni vizio peggior, l' opre più rie, / gli fanno corte
rincolora / le rose a'ludi de l' amor sfiorite. oriani, x-2-243: non
latrava il suo dispetto; / e l' obliquo lenone, imputridito, / nel
indolenza. mazzei, xxi-255: l' altra cagione della mia lentaggine a dirvelo
. ibidem, 1-284: poni al male l' unguento temperato di lentàzene, oglio e
il bicchiere lentissimamente, dando tempo che l' acqua possa subin- trare a suo bell'
maestri, non portando altro avanzo che l' audacia della mano; ed altri,
, 1-543: saggi a fin trarla [l' impresa], il dobbiam noi;
pur bateno lentamente certa torre, qual l' ànno posta in pontelli per farla cadere
la spende lentamente; la ripara, l' ama. 6. leggermente,
d'olmo. casoni, 293: l' urtica, se lentamente si tocca, abbrucia
traversa il corso. monti, 23-428: l' esperto auriga /... sa
ii-288: già più qual pria non ho l' orecchia sorda, / e veggio,
parmi, acuto strale / volar per l' aria e già lentar la corda.
e or stringa e or lenti a l' alme il freno. pindemonte, 1-472:
vertù di quei fulgenti rai / più l' annodava e lo stringeva, in modo /
di saettare. egli senza più lentò l' arco e, in cambio di una bestia
prima calar, sciolson correge; / l' albero a quel che lo riceve legno /
« son filippo d'angiò »; e l' altro soprattenne il colpo, ma non
come con le due branche, non l' abbandona, non lo lenta, sinché
, or baldovin disegna / due parti de l' esercito. spolverini, 1-4-951: essa
1-4-951: essa non mai / vide l' aurora o 'l tardo espero stanca /
o 'l tardo espero stanca / lentar l' insana fuga, e pria sentissi / al
lentar mai corso. nigra, 5: l' ora che il corso non lenta mai
il corso non lenta mai, / l' ora fuggente fermato avrai. landolfi, i-337
scioglier i voti e a ringraziar iddio e l' apostolo, della vittoria conseguita, a
: come legno si drizza, poi che l' orza / lenta il nochier, che
va lentando. tasso, 18-70: l' impeto, che 'n lor cade, ivi
a i tormenti,... l' ambasciator veneto gli mandò a dire che,
mai lentata. tassoni, 9-55: l' asino un par di calci gli appresenta,
presta; /... / sbatte l' orecchie. e di ferir non lenta
una più tonda e più nera, l' altra di sua figura. tanaglia, 1-630
convergere o divergere i raggi luminosi che l' attraversano; si impiega, sola o associata
vista. baldinucci, 109: l' altro [cristallo del canocchiale] maggiore,
: esperienza per venir in chiaro se l' aria sia quella la quale, servendo di
, vicine fra loro o anche incollate l' una sull'altra. -lente di fresnel
pinzetta, fa saltare un granino, l' afferra a volo, l'esamina. moravia
granino, l'afferra a volo, l' esamina. moravia, vi-340: prese una
e della confusione [della vista] con l' uso d'una lente convessa. nievo
o approvi. guadagnoli, 1-i-112: l' interno affetto / con qualche segno esterior si
dente. carducci, iii-3-35: voi da l' aurea lente / pic- cioletti ladruncoli bastardi
occhiali. baldinucci, 109: per l' altra [per la vista debilitata]
senso la formulazione di un giudizio o l' insorgere di particolari stati d'animo.
particolari stati d'animo. -anche: l' influenza esercitata dalle cause suddette.
pellico, 4-46: ogni volta che l' uomo cede alquanto alla tentazione..
sparsi raggi, illumina ad un tempo l' uomo e l'universo. carducci,
, illumina ad un tempo l'uomo e l' universo. carducci, iii-12-4: la
fortezza e sì perché il giogo e l' ago non freghino contro la trutina.
, n. 5). -anche: l' estremità smussata e ricurva di tale strumento
strumento. dalla croce, vii-5: l' altra sorte di scalpro... nell'
del craneo minuzzato grandemente, overo con l' arte in più luoghi trivellato, ma
pulirle col fazzoletto. cassola, 2-293: l' avvocato si levò le lenti e si
lentare. lentézza, sf. l' essere lento; movimento, gesto o
. franco, 319: maledico l' infelice giorno / che di lasciarti avennemi;
far meraviglia che i mezzi onde svolgersi l' umana perfettibilità ed il suo miglioramento morale
nelle tenebre. cuoco, 1-249: l' interesse particolare del consolo animava la lentezza
rovinava annibaie, dispiacque al popolo; l' impetuosità imprudente di minucio gli ottenne il
. barloli, 10-224: quando ho sonato l' ottava, il punto mezzano della corda
328: quando il corso delle cose necessariamente l' astringeva a trattare alcuna cosa a favore
piano inclinato o verticale. -anche: l' operazione che si compie con tale sistema
crescenzio, 1-1-415: mettonsi queste due galee l' una a canto l'altra ligate con
queste due galee l'una a canto l' altra ligate con le lentie, certa sorte
: una più tonda e più nera, l' altra di sua figura; il perché
, dopo entrati nella pupilla, trapassano l' umor cristallino, che simile a un
leggermente... il trifoglio, l' orecchia del topo, la lentecchia palustre
fussino; io mi credo / che l' abbi un certo mal, che la guar-
petruccelli della gattina, i-39: il vaiuolo l' aveva butterato atrocemente, e con sberleffi
radici e rami rivestiti di sughero, quando l' epidermide, durante l'accrescimento della pianta
sughero, quando l'epidermide, durante l' accrescimento della pianta, cade ed è
umida. vallisneri, i-215: io l' avea già ritrovato [il seme] nella
sarà la cisterna, meglio si conserverà l' acqua, perché sarà più lungi dall'aria
, agg. che ha la forma e l' aspetto di una lente; lentiforme.
filetto del ramo nasale dell'ottalmico, e l' inferiore un altro filamento del ramo inferiore
. bot. che ha la forma o l' aspetto della lenticchia (un organo o
citolini, 186: o sono [l' erbe] de'paludi e ciò sono il
sono il gionco,... l' eliotropio minore, la lenticolaria. mattioli
con il facoto detto lenticolato, separando tutto l' osso offeso, ed egualizando tutti gli
: degenerazione cancerosa, possibile quando l' accumulo di pigmento melanico, che è causa
lentiggini. d'annunzio, iv-1-128: l' altro medico era già maturo, fatticcio
perch'ella più riluca; e spesso l' inchiostro, se con diligenza non v'
non vi s'è usata diligenza. e l' occhio anch'egli dimostra alcune lentigini nella
troppo,... o se l' una è rustica e svenevole, e l'
l'una è rustica e svenevole, e l' altra litigi- nosa e mal fatta.
drappello, il renso, il cambrà, l' olanda. = corruzione di intima2
matura confezione è ancora del l' olio lentiscino. mattioli [dioscoride],
modo dell'uva, dal quale si cava l' olio. tasso, 8-3-1437: sparge
forte palma, / del terebinto e de l' umil lentisco, / che scio fa
, 5-4-890: or del lentisco trar l' olio e 'l liquore / per gli armenti
(e in tutte le accezioni è frequente l' uso avverbiale e l'iterazione di
è frequente l'uso avverbiale e l' iterazione di effetto intensivo).
galleggiassero. palazzeschi, ii-65: fra l' ombre, fra l'ombre potenti,
, ii-65: fra l'ombre, fra l' ombre potenti, / nel folto degli
si volge o si muove con lentezza (l' occhio, la mano, ecc.
destrier volante, / lo fa mover per l' aria lento lento. parini, giorno
gianti, quando / lenta vi guazza l' anatra iridata. zavattini, i-63:
la palla, poste che sieno dentro l' acqua, vanno amendue in fondo, ma
-che cade a goccia a goccia (l' acqua). altissimo, 49:
le arzàgole lo stuolo, / stampando l' ombra su per l'acqua lenta / ove
, / stampando l'ombra su per l' acqua lenta / ove l'anguilla maturando
ombra su per l'acqua lenta / ove l' anguilla maturando sta. l. gualdo
sì trapassammo per sozza mistura / de l' ombre e de la pioggia, a passi
quasimodo, 1-46: rimane appena aperta l' indolenza, / il ricordo d'un gesto
irresoluti, come di chi operando abbia l' animo rivolto ad altro oggetto. cassola
campicello in fondo, bice che falciava l' erba, con gesti lenti e uguali.
proporsi ancora una soave unzione mercuriale che l' esperienza ha dimostrato efficace in simili casi
dimostrato efficace in simili casi, fatta secondo l' usual metodo in varie parti senza salivazione
lento e va a gradi. prima l' indipendenza, poi la libertà educatrice, costituzionale
fosse una donna. montale, 1-66: l' attimo che rovina l'opera lenta di
, 1-66: l'attimo che rovina l' opera lenta di mesi / giunge: ora
di ricupero. alvaro, 7-259: per l' uomo antico, il denaro è lento
lor salute. botta, 5-405: tra l' ordinar peritoso e l'obbedir lento nasceva
5-405: tra l'ordinar peritoso e l' obbedir lento nasceva l'anarchia. carducci
ordinar peritoso e l'obbedir lento nasceva l' anarchia. carducci, 374: in
carducci, 374: in su l' antica fronte / qual astro ride a tawenir
p. f. giambullari, 5-222: l' agiata e lenta pronunzia per sé medesima
764: è ninna nanna a te l' oscuro e lento / salmo di morte a
purg., 24-1: né 'l dir l' andar, né l'andar lui più
: né 'l dir l'andar, né l' andar lui più lento / facea,
ora menato: / se mi trovasti a l' altra volta lento, / or sie
siccheio, e tenta di volgere già l' animo di prima lento e 'l
, 1-67: né creder può che l' uomo a fere imprese / avezzo sempre,
più in quella matrona larga e lenta l' elena di un tempo, modellata leggiadramente
le carte. borghese, 6-112: l' amica lenta... non lascia l'
l'amica lenta... non lascia l' assidua solitudine dello specchio, / finché
svizzeri. strascino, xxi-n-948: pigra è l' umana gente, al ben far lenta
289: s'io credessi che l' amore dovesse farmi più lento nel l'
l'amore dovesse farmi più lento nel l' adempire i doveri verso la patria, mi
/ esce dal mucchio, annusa / l' acqua, s'abbevera lenta. quasimodo,
lenta. quasimodo, 19: già l' airone s'avanza verso l'acqua / e
: già l'airone s'avanza verso l' acqua / e fiuta lento il fango tra
un'ansia: falci lente / falciano l' erba nuova, / a la prigione intorno
ad esser de le leggi e de l' impero / vendicator, quanto è ragion,
all'egual di arditi, tenzonar per l' impero. algarotti, i-ix- 339:
chi nel silenzio di remota cella / infra l' ombre se- crete a viver uso /
fiacco, affaticato, esausto (per l' età, la malattia, lo sforzo)
un tratto cad- der sospirando, / l' un l'altro in bocca l'anima spirando
cad- der sospirando, / l'un l' altro in bocca l'anima spirando.
, / l'un l'altro in bocca l' anima spirando. rime inedite, lxv-300
legami. ariosto, 23-82: già l' uno contra l'altro il destrier punge
ariosto, 23-82: già l'uno contra l' altro il destrier punge, / né
, 1-9: or fea ronzar per l' aere un lento dardo, / dando sovente
e dense ombre riposto / e ne l' arbore stesso un lento ramo / con foglie
, temperato. leonardo, 2-247: l' acciaro si batte bene per lo lungo,
poi si rompe in quadretti e si mettano l' uno sopra dell'altro e bene s'
infoca. oddi, 2-23: te l' ho messa a sciugare nella stufetta del nostro
risveglia il lento fuoco, accresci / l' aride legna, di sanguigna cera / spoglia
legna, di sanguigna cera / spoglia su l' orlo una bottiglia, e mesci /
guidiccioni, 5-31: poteri soffrir ne l' età verce e fresca / il foco
depura appoco appoco. bertolucci, 97: l' inverno vi si spe- gne, lenta
e lenta le travolge / giù ne l' informe valle ruinosa. landolfi, 2-201:
in pallidi velami / la lenta bava l' alba venta / io giuro, seguirò
alba venta / io giuro, seguirò l' ombrosa. 24. attenuato, mitigato
, 1-1-378: nell'entusiastico pensiero / l' onnipotenza della fè rammenta, / e
possono pure mai nuocere al potente, l' unico mezzo affinch'elle nuocano, si
bene. ma forse perché lento fosse l' amore che li tirava ad esso? brancati
come se blandimento / d'amica man l' induca a sopor lento. valeri,
caligine); afoso, pesante (l' atmosfera). fazio, v-i8:
notando in certo tempo dell'anno sopra l' acqua, non si può spiccare da sé
ciò che tocca. morgagni, 212: l' intumescenza loro è nata da una linfa
/ e di sali malvagi / ammorba l' aria lenta. moravia, i-252:
momento affretterei, / che immaginando va l' acceso core! / ahò perché ancor
lente dimmore? carducci, 197: tende l' orecchio, il suon de la tempesta
la notte, una sete continua, l' abbattimento e la perdita delle forze.
quella febbre lenta di sonetti che se l' è cacciata adosso, come voi dite
: tal io, signor, poiché l' atroce e lenta / febbre sentii d'amor
un cantico tedesco lento lento / per l' aer sacro a dio mosse le penne
ben sei volte dall'orologio per segnare l' ora (cu cu, cu cu,
. lento; in marina, esprime l' ordine di decelerare la marcia o la manovra
leonardo, 2-44: se tu volessi che l' olio sapessi di buono e non ingrossazi
per loro natura accrescere il lentore o l' acrimonia negli umori nostri. 4
landino [plinio], 347: l' ischio... molto è fedele nelle
il frassino pel suo lentore, come l' ischio per la sua durezza.
, ecc.). - anche: l' insieme
esca vital morte nasconde, / con l' appeso a la lenza e torto acume /
radi lo loco del male e ungi con l' oglio e ponivi la cenere delli vermi
abi un pesce grosso; cavatogli fora l' interiori, lavato molto bene, gli li-
/ che non si rompe, né scioglie l' amante. -alleanza, lega.
quella rensa, / com'appunto fra l' erba sta il serpente: / rensa non
a qualcosa senza successo, senza trarne l' utile sperato. boccaccio, vii-133:
sacchetti, 198-195: elli avea preso l' alluminato alla lenza, aescando cento fiorini
bencivenni [tommaseo]: e che l' uomo faccia lenzare fino a'talloni.
de'prior sanza fallo; / e l' amistà, non vo'che sia credenza,
. 2. cintura per fermare l' abito alla vita. pescatore, 42
persona, a contatto del materasso, l' altro sopra, entro i quali ci si
non solamente amichevole, ma amorosa divenire l' uno nell'altro pigliando sotto le lenzuola
avvezzo alla pulizia. pascoli, 1232: l' avrò dunque una gaia giovinetta / che
il domenichino. praga, 4-38: l' aspettazione e la curiosità sono soddisfatte,
a un quadro nel momento in cui l' artista ne toglie il lenzuolo che lo nascondeva
degli apostoli il catino, e versar l' acqua con l'orciuolo, cingersi intorno
catino, e versar l'acqua con l' orciuolo, cingersi intorno col lenzuolo,
radiografia, estrarre il proiettile di sotto l' ascella, aveva rischiosamente applicato i lenzuoli
carducci, iii-4-112: nel sonno de l' inverno sotto il candido / lenzuolo de la
di certi giornali grandi, risveglierebbe piuttosto l' idea di cilicio. fucini, 606
. dimin. lenzuolétto. meditazione sopra l' albero della croce, 1-32: i piedi
cervo sia presto e fugace, / l' arriva in breve spazio la leona.
evocare e da richiamare il genio e l' universalità di leonardo. 3. sm
s. v.]: 'leonardesco', l' artista. leonato, v. lionato
. tavola ritonda, 1-367: [l' elmo] avea uno lioncèllo d'oro per
xii sec.), passato al- l' ingl. lioncel. leoncina,
d'uno sguardo codesta pulce che gli pizzicava l' orecchio. 4. zool.
kg; un tempo comune in tutta l' africa, in gran parte dell'asia e
., i-318: calare odi per l' aere / dal muto nembo l'aquile agitate
odi per l'aere / dal muto nembo l' aquile agitate, / che veggion nel
, di fierezza. -per metonimia: l' istituzione rappresentata da tale emblema. -
/ ch'in tanto al leon d'or l' artiglio e 'l morso i fu da
il leone, il bue, e l' aquila: il leone appropriando a s.
). tasso, n-iii-718: oltre l' idra... ne l'animo nostro
: oltre l'idra... ne l' animo nostro è il leone: è
, nondimeno assai men rea de l' altra. mazzini, iii-199: credete voi
dante, par., 6-108: non l' abbatta esto carlo novello / coi guelfi
leone in fine, perché prima raunò l' assemblea, si mostrò tutto catolico,
, ai mari. idem, iii-2-345: l' udì pria l'aspettante / di caprera
. idem, iii-2-345: l'udì pria l' aspettante / di caprera leon: con
'addimandano la giovine che si dà l' aria di un uomo: cavalca, fuma
serragli ambulanti, per i primi ha l' appellativo di 'zerbino, bellimbusto,
'elegante, civetta 'e quando l' eleganza passa un certo segno, la dice
di gambero marino, così denominata per l' aspetto e il colore più o meno
che si estende fra la vergine, l' orsa maggiore, il sestante, e
', posto fra il cancro e l' ariete, occupa l'arco zodiacale fra
il cancro e l'ariete, occupa l' arco zodiacale fra i 120 e i 150
/ presso fontana o rivo, / l' arse fauci rinfresca. vico, 178:
quella era la via / dell'universo, l' alta sui burroni / dell'infinito ignota
8-7 (277): più volte tentò l' uscio se aprir lo potesse, e
spoglie del leone; ricoprire, vestire l' asino con la pelle 0 le spoglie
, 51-4 (iv-211): chi de l' onore altrui coprendo vassi, / somiglia
somiglia... /... l' asino... / che si vestì
: quasi proverbialmente dall'apologo noto: l' asino ricoperto con la pelle del leone.
essere il primo fra i minori che l' ultimo fra i maggiori. magalotti,
fazio, vi-1-51: quivi, tra l' etiopia e l'egitto leoni
vi-1-51: quivi, tra l'etiopia e l' egitto leoni pardi, leonze
, con sovrapposizione di leone, secondo l' antica credenza che il leopardo o pardo generasse
corpo a mover se incomincia ferisce con l' ugne il luoco della matrice. ariosto
leonessa d'italia: brescia, per l' eroica resistenza opposta agli austriaci dal 20
: udii bramire il cervo! / l' udii bramir di furia e di dolore /
leonino, / che scala fa dal- l' una all'altra vebre. borgese, 1-87
quattro evangelisti, dell'ordine apostolico sotto l' abito di san paolo primo eremita.
pezzi. -che ha come simbolo l' emblema di un leone. tasso,
. per estens. che ricorda, per l' espressione fiera e maestosa, le sembianze
un animale, o anche una persona, l' aspetto, il viso, un particolare
, la spada di roma / alta su l' omero bilanciando, / stié garibaldi.
sia all'ambito morale, considerato sotto l' aspetto del coraggio, dell'ardimento,
polpe / che la madre mi diè, l' opere mie / non furon leonine,
,... tentò... l' ultima battaglia e l'ultimo assalto sotto
... l'ultima battaglia e l' ultimo assalto sotto croia. malvezzi, 5-32
egli si fa addosso al fratello e l' incalza a corpo a corpo. papini
] uno è un epigramma epitimbio, l' altro parte di un epigramma amatorio.
. nell'uno e nell'altro c'è l' impronta dell'unghialeonina. 6.
di colpo erano costrette a fermarsi su l' alto burrone dell'indeclinabile, leonina maestà del
, / e le parti son fatte con l' accetta. guerrazzi, 7-289: perché
fatte costruire dal papa leone iv dopo l' invasione saracena dell'846. balbo
monsignor gerlach godeva invece ottima salute: l' aria della città leonina gli pareva indicatissima
scuri e barbari, affascinò... l' asia e l'europa. gravina,
, affascinò... l'asia e l' europa. gravina, 274: quei
sec. xii, a cui si attribuisce l' origine di tale genere di verso,
segno da compartire al volto dell'infermo l' aspetto del muso del leone. =
fiori polipetali, probabilmente così denominate per l' assomiglianza delle loro foglie al piede del
di queste si macerano nel l' olio e con questo ungono il capo contra
il tropolio. montigiano, 208: l' erba leontonpodio è un'erbetta lunga un
colla coda a sferzar tolte / l' aure, vuole al leone esser
! fazio, vi-1-51: quivi, tra l' etiopia e l'egitto, /
vi-1-51: quivi, tra l'etiopia e l' egitto, / leonipardi, leonze
, ii-173: se sia stato l' uomo vinto dal senso della lussuria,
zucca relli, xxxvi-109: l' aspra leonza i lupi segue, i lupi
leopardo, ma la leonza è l' istesso che la lionessa. baruffaldi, i-189
alla stanza, / dove del sole è l' alma residenza, / vi giugnerei
, 5-86: farei... da l' altra banda di sopra il desio co
più piatose che li maschi, eccetto l' insa e la leoparda. tansillo,
. cecchi, 2-93: tutti ricordano l' opinione leopardiana: che a vent'anni
leopardiana: che a vent'anni, l' uomo e il poeta hanno già avuto dalla
i quali 'la ginestra ', è l' archetipo della poesia, trovano da diboscare
tutto; e a lasciarli fare ridurrebbero l' arte come altri ha ridotto le belle montagne
.. qualcosa di rapisardiano nel sangue ce l' ha. = deriv. dal
, / c'a tradimento li leva l' amanto. proverbia super natura feminarum, xxxv-
lieve oltre a nostro uso, / l' apparve avanti, ver di lei andando
1-191: si conciliò di primo lancio l' affetto di solimano con scelti doni,
/ il leopardo / che mi donò l' imperadore greco. palazzeschi, 1-185:
rima alata! / co 'l tuon de l' arma ferrea nel destro pugno arcata,
tre liopardi. ariosto, 10-85: l' altra bandiera è del duca di marra
agnello coi piselli mangiato alle cascine per l' ascensione. moretti, ii-416: la vita
e chiesa, di cui fu fautore l' imperatore leopoldo ii. b
a poco cominciò ad attristarsi, perdé l' appetito, divenne smunto, e si
dotato di proprietà depurative e tonificanti; l' agretto (lepidium sativum), coltivato
plinio], 435: fu similmente forestiera l' erba detta lepido. seminasi quando tra'
. c. durante, 2-237: l' iberide e il lepidio, che sono ima
e disconvenienti. de sanctis, 11-323: l' ironia giunge fino al lepido della caricatura
. d'annunzio, i-62: sopra l' asino venia l'amabile / silen tra'
annunzio, i-62: sopra l'asino venia l' amabile / silen tra'lepidi giochi de'
da nulla sia andato in collera con l' altro suo collega. pindemonte, iii-4:
suo trovato, che la francia distruggeva l' indipendenza di genova. foscolo, xvii-283:
sporgeva le labbra in modo lepidissimo dandosi l' aria d'un cono- scitor fine e
. - allegro, divertito (l' aspetto). loredano, 5-176:
spirto umano, florido et experto / l' influxo ha fatto quella ecclipse fella, /
sen, non m'assalgano / nenie per l' italo / defunto onor; / ma
in otto segmenti rivestiti di squame e l' addome munito di furca; cosmopoliti,
abbozzo le ale di cui sarà munito l' insetto perfetto nell'ultima trasformazione del baco
. bot. squama membranosa che ricopre l' ovario di alcune specie di ranuncolacee.
peroché sento che tu senti tanto / de l' ornato parlar la melodia, / o
per lo qual mi fia / ne l' opra del bel gir introito e via /
introito e via / a seguitar a l' ombra del tuo manto. landino, x
. donato degli albanzani, 115: l' amore... conforta ad ornarsi
: ognun debbe concedere che voi siete l' arbitro di tutti i lepori e di
fondo ai colloquii lieti e tristi, intendere l' ineffabile senza tender l'orecchio.
tristi, intendere l'ineffabile senza tender l' orecchio. 3. ant.
, bestiaccia per bisticcio '; dice l' autor della presa di mal- mantile.
mantile. b. croce, ii-8-55: l' arte per l'arte può diventare..
. croce, ii-8-55: l'arte per l' arte può diventare... perditempo
1582- 1655 c.) considerato l' inventore di tale stile. leporeggiaménto
leporina mentre soppesava con diffidenza e falsità l' oggetto che sonzogno gli offriva.
drusilla, che mi toppa, / e l' a, l'anima mi leppa,
toppa, / e l'a, l' anima mi leppa, / di zecchini (
la falsa ch'accusò gioseppo; / l' altr'è 'l falso sinon greco di troia
il leppo del granchio bruciato sul fuoco o l' odor del pantano palustre. arici,
giardo. / non metton leppo e l' uva sfarinacela. a. boito,
, 4-134: ormai aveva infetta tutta l' anima di quel morbo, e il leppo
pervengono alle mani di cirugici, come l' ipetigini, psore, lepri, overo sonti
. ariosto, 7-32: or per l' ombrose valli e lieti colli / vanno cacciando
la folta selva del ginepre / timido a l' ombra giace occulto il lepre. lubrano
piè scuoton le brine, / onde a l' usato cibo esca non manche. alfieri
incònscie e paurose le lèpri si son date l' appuntamento in mèzzo al prato. d'
diventata con me leone, e che l' uomo il più cerimonioso siasi cangiato in
: comificio? morto nell'africa, l' anno 713: abbandonato da'suoi soldati
suoi soldati che soleva chiamare lepri con l' elmo. 4. voglia o
una notte come quella, si sente l' animo di andar a cercare un covo per
ogni volta che io vi ho scoperto l' inganno di questo nome specioso di luce
e lo trovò col pilucca insieme, che l' aspettavano, e si struggevano intendere come
, le scappa dinanzi, e perde l' occasione " di pigliarla. -gamba
è mio. meniglia, 1-iii-326: l' inganno è andato al fondo /..
le chiamo ciancie per modestia, ma l' ho per vere »; avertite che qui
giace la lepre. spinge molle- mente l' uscio che mette alla prima stanza; l'
l'uscio che mette alla prima stanza; l' uscio cede, si fa spiraglio.
bene che qui giace la lepre) l' autore in questa lettera facea mostra di
: 'una volta corre il cane, e l' altra la lepre '. i casi
chi due lepri caccia, talvolta piglia l' una e spesso niuna. -ci
ir senza cani: chi la fa l' aspetti. i fagiuoli,
fagiuoli, 1-6-14: pancrazio me l' ha fatta; ma la lepre non
lippi, 4-33: quando poi io l' ho bell'e trovato [il mio
traslato de'bracchi, che scuo- prono l' animale, e 'l cacciatore l'ammazza e
prono l'animale, e 'l cacciatore l' ammazza e lo prende tutto per sé
, 1-7: vi si conserverà ancora l' orticello del signore... e le
covo, o un piccolo pesce di sotto l' acqua. -acer. lepróne (
genere cfr. rohlfs, 381: « l' italia nordorientale (veneziano lièvare, trentino
trentino léver, istriano lévaro) e tutta l' italia meridionale dall'umbria alla sicilia (
, siciliano lu lebbru) hanno conservato l' antico genere maschile di lepus, mentre la
animali marini, il prototipo dei quali è l' anfiosso, inclusi nel grande tipo cordati
, sf. anat. nel cervello, l' insieme della pia madre e dell'aracnoide
da elittre che vanno posteriormente diminuendo verso l' apice, torace quasi globoso mutico anteriormente
far per queeto una giovine bella de l' amore d'un vecchio canuto, bavoso,
. buonarroti il giovane, 9-570: l' appetito aguzza, / strega squarquoia,
all'orlo della pozzanghera e cercar di raccogliere l' acqua motosa della pozzanghera nel cavo della
-sostant. salvini, 39-iii-216: l' anime, come si legge nel fedone,
pataffio, 5: fondato egli è su l' ariento vivo / l'abbate gianni,
fondato egli è su l'ariento vivo / l' abbate gianni, or non lo stuzzicare
cattivo odore, lezzo caprino '; l' iniziale l è dovuta forse a concrezione dell'
roba che ha davanti. 2. l' essere di gusti difficili per quel che riguarda
ieri. ricettario fiorentino, 55: l' orobo, o vero ervo, è quello
quella delle fave,... l' inferiore di tutte è quella di ceci,
specchio. 3. che pratica l' omosessualità femminile. soffici, v-6-278:
il qual fu circa cento anni dopo l' edificazione di roma, loda il vin
mi conforti. carducci, iii-4-92: piantata l' asta in su l'arena patria,
iii-4-92: piantata l'asta in su l' arena patria, / a terra salta un
, / a terra salta un uom ne l' armi splendido: / è forse alceo
, i-62: mescete, o menadi, l' umor de 'l libero! /
firenzuola, 542: amano la bellezza l' uno dell'altra, chi puramente e
/ « dono del vate lesbio / l' etrusca lira a fillide / labindo consacrò »
adonio. betteioni, i-611: l' augurio mio sull'ali viene / del lesbio
biondo fragile e corroso del l' arenaria che i riflessi della neve, dalle
: già non potrebbe il calzolaio fare l' arte sua collo strumento del fabro, ché
, 7-46: con una lesina si punse l' occhio onde il perdé. bibbia volgar
politica finanziaria della destra storica italiana dopo l' unità, improntata a un severo contenimento
risparmiare. fagiuoli, x-8: talia l' assista, e lo protegga eufrosina /
356: il ballatoio lo aveva fatto l' impresa... così alla meglio;
. comisso, 7-166: aveva fatto l' avvocato, perché per vivere doveva fare
2-242: era un vecchio socialista. l' esser socialista non gli aveva mai impedito
, negare. cantoni, 868: l' arte è gelosa, e...
acque. moretti, i-855: avevo l' impressione che mi lesinasse la parte migliore di
che dobbiamo considerare la questione non sotto l' aspetto di lesinerie di tariffe, sotto
aspetto di lesinerie di tariffe, sotto l' aspetto di mercantare qualche vantaggio di più
3-108: la figura del podestà, e l' ingenua lesineria d'uno ch'era avvezzo
, quando il corpo sia glorificato con l' anima, che l'occhio corporale non riceva
sia glorificato con l'anima, che l' occhio corporale non riceva lesione da tanta
non è da tenersi] per cattiva l' usura se non in quanto con eccesso o
cui essa si trovava e del quale l' altra parte ha approfittato per trarne profitto
de jure 'pria si cita / l' altra parte a dedur la sua ragione:
ma autorizza e prescrive la lesione, l' usura. guerrazzi, 2-357: i contratti
bisogno di una parte, del quale l' altra ha approfittato per trarne vantaggio,
può domandare la rescissione del contratto. l' azione non è ammissibile se la lesione
valori etici, umani, sociali (come l' autorità, la dignità, la parola
. foscolo, iv-309: egli considera l' opposizione di sua moglie come una lesione
: senza dubbio, in paese libero come l' inghilterra, non sarà tollerata mai una
o atto a ledere, a offendere l' integrità di qualcuno o di qualcosa;
. guerrazzi, 1-598: questo volgere l' autorità spirituale a prò della bottega uggioso
. dati, 100: quanto sia lesa l' umanità, non che la repubblica ciascun
. boterò, 8-143: il parlamento dichiarò l' ammiraglio reo di lesa maestà, perturbatore
puniti come delitti di lesa maestà, l' opinione, il pensiero, gli affetti dell'
banditi taluni si sono dispersi, seguendo l' esempio del lor triste capobanda che del
straniero di lesa civiltà, ne invocavano l' arresto immediato. lessàio, agg.
essere solamente / per la minestra e l' allesso? vo'siete / minestrario, lessaio
monte e lessali, e gittatane via l' acqua, mettili poi a friggere con cipolla
crescenzi volgar., 3-16: lessasi l' orzo prima con l'acqua, poi
, 3-16: lessasi l'orzo prima con l' acqua, poi s'arrostisce e poscia
a tutta voga, / ed impiastra l' orecchie de'compagni, / cera dolce
può fare con la macerazione e con l' infusione. -per simil.,
. bencivenni [crusca]: l' erbe bollano in quell'acqua fino ad
esercitava funzioni disciplinari nell'ecclesia, con l' incarico di sorvegliare se chi vi partecipava ne
lessico. -errore lessicale: che investe l' uso o l'interpretazione di un vocabolo,
lessicale: che investe l'uso o l' interpretazione di un vocabolo, di una
detto purismo. pascoli, i-978: l' alunno si annoia della fatica, lessicale
lessicale e grammaticale, che dura a interpretare l' autore. alvaro, 11-223: si
, x-555: quanta non sarà ella l' alterazione de'significati omerici per chi considera
in costantinopoli due mille e più anni dopo l' iliade? settembrini [luciano],
una lingua o di un dialetto; l' attività consistente nella composizione di lessici,
cav. monti, in che proporzione sta l' attuale idioma degl'italiani e il sistema
grammaticale e lessicografico collo scopo a cui l' arte della favella s'indirizza presso le
compongono, si noterà la corrispondenza con l' usuale ordinamento alfabetico dei dizionari).
. b. croce, ii-8-82: l' illusione che i poeti, e in
di dizionari; riflessione teorica che accompagna l' attività lessicografica. tommaseo [s.
b. croce, i-1-468: l' attività artistica non ha un organo speciale
, quale il pensiero ha nel linguaggio. l' estetico, come il lessigrafo, avrebbe
estetico, come il lessigrafo, avrebbe l' obbligo di venire compilando un dizionario di
e, cui piacesse, la manza e l' agliata. boccaccio, dee., 7-i
in due altri due paia di piccioni, l' uno arrosto e l'altro lesso.
paia di piccioni, l'uno arrosto e l' altro lesso. marignolle, 103:
donde lo convene morire, et allora vene l' omo e si li piglia; e
omo e si li piglia; e l' uno fa arrostire e l'altro lesso e
piglia; e l'uno fa arrostire e l' altro lesso e l'altro fricto.
uno fa arrostire e l'altro lesso e l' altro fricto. ariosto, 370:
pulci, 26-49: quivi già i campi l' uno all'altro accosto, / da
/ chi vuol lesso macon, chi l' altro arrosto; / ognun volea del nimico
, 2-58: un la vuol lessa e l' altro arrosto. pananti, i-29:
nuotatori, che, uno avanti e l' altro dietro, tenevano i capi della
sbarbaro, 1-124: qual che fosse l' incaglio, lui ecco spicciavalo, lestamente
. colombo], 74: pur tuttavia l' erba seguia co'fili da leste a
porto, e vanno in volte, l' uno al leste o este e l'altro
, l'uno al leste o este e l' altro al nordeste sudeste. 2
. lestézza, sf. l' essere lesto; agilità, sveltezza.
due uomini di quelli d'oggidì non l' avrebbero potuto nemmen portare. [sostituito
lesti ed adatti. sassetti, 326: l' acqua... viene con tanto
: chiamò uno lassù; e con l' aiuto d'una fune e dei suoi falcioni
, io ho sottratto lesto lesto / l' angelica, e ho inteso il tutto.
e leste / ha più dello sparvier l' unghie costui, / né mai di quel
giorni voleva far lei, ma poi l' aveva vista tanto lesta e pratica di tutti
sul labbro. carducci, iii-1-368: l' ala de '1 tempo più che folgor
se il nuovo locale potrà esser lesto per l' inverno. bette- ioni, iv-207:
arrighi, 3-210: hai tirato a te l' uscio? no... bene
, 2-113: voialtri stasera mi volete dar l' esca; ma anch'io son lestino
lestrigone, / il qual, senza temer l' ira di dio, / m'ha
, 1-14- 44: qualunque non l' aiuta, era un dragone, / era
letal ch'a morte spinse / chi l' indo e 'l perso con vittoria scòrse,
vita. romagnesi, i-175: picchia l' orribil dea con piè letale / alle
nel seno. loredano, 5-214: l' ira de gli dei sempre letale,
. f. frugoni, 380: l' uomo, di creta frale / carco,
la morte, che laggiù da voi l' ha tolta, / gode di starle prigioniera
: il sentimento della morte predomina, l' amore nasce disperato e non soltanto presagisce,
letale, / e curioso porgi / l' udito ai carmi tuoi. d'annunzio,
tal fonte stigio ado- prato per riconoscer l' innocenza delle donne accusate d'impudicizia.
. f. frugoni, iv-217: morì l' infelice pria civilmente che letalmente.
contadino,... la cantina, l' olearia, le stalle, o da
fucini, 394: visitai... l' imbrecciata ed altri simili letamai, e
bello e affettuoso, e mi ridesta l' idea dell'animo tuo, e del
chiamati abusivamente uòmini, vanno dicendo che l' ùnico modo di veramente godere il proprio
fiore in mezzo a un letamaio. l' avrebbero insultata a faccia aperta, le avrebbero
. guerrazzi, i-311: bisognava letamare l' antica nobiltà sterilita. =
ii-76: il terreno di mezzo fra l' argilloso e sabbioso, ben preparato e letamato
nuovi testi fiorentini, 264: pagò l' atra metade... per letame che
stufa lavatosi bene, acciò che non forse l' odore del letame la reina noiasse o
siena, 106: anco talvolta, perché l' uova nascano, si met- teno nel
, 1-71: amandolo [quel terreno] l' agricoltore v'impiega giornalmente l'aratro o
terreno] l'agricoltore v'impiega giornalmente l' aratro o di soverchio lo feconda co
può dire proprio che la sua fortuna l' ha cominciata col letame... ma
ben accrescer la mia pianta, / tanto l' opere mie son stà più grame.
: il core è 1'nocciolo che genera l' albero delle vene, le quali vene
che nulla sia più atto a promuovere l' abbondanza dell'uve che il iettarne ordinario delle
. bartolini, 14-2-32: anche più era l' andare ch'egli faceva per napoli,
o cosa o situazione che, per l' abiezione materiale o morale, è oggetto
corpo letame, / che m'impedisce l' ultimo cenare? -monte, cesta
, / ch'i'non co- gnosca l' uomo dal bestiame / e l'uccello minuto
gnosca l'uomo dal bestiame / e l' uccello minuto ancor dal corbo, /
dal corbo, / e ben cognosco l' oro dal letame. -fare,
.. siffatte iperboli, di cui abbonda l' eloquenza del tuo gracco, sono difficili
in questi cotali arbori si ricerca più l' ombra che 'l frutto, non è da
. proverbi toscani, 15: chi l' uliveto letamina l'ottiene, chi lo
toscani, 15: chi l'uliveto letamina l' ottiene, chi lo pota lo costringe
mexe d'avrile, / venne tra l' oche l'anno bixestile / che letar po
avrile, / venne tra l'oche l' anno bixestile / che letar po cum lur
tassi, tanto più dormono; e l' ignoranza regalata è il loro sonnifero,
regalata è il loro sonnifero, e l' ozio stolido è l'opio soproso che letarghiti
sonnifero, e l'ozio stolido è l' opio soproso che letarghiti gli fa giacere.
. roseo, i-61: sopravenendo più l' inverno e le molte nievi, incorse in
carne... litargia vera è quando l' uomo non può dormire. dalla croce
. letargo. spallanzani, 4-iii-446: l' osservazione dell'achard... prova
convenzionale, generalmente io mev, e l' energia dei neutroni stessi (e il suo
, 58: coloro che lo bevono [l' eleo- mele] diventano quasi stupidi e
pascolare di giorno e di notte sotto l' occhio letargico dei pastori.
da sonno letargico, al quale se l' individuo cede, rimane colpito d'apoplessia
sonno letargico / siccome tornando, / l' un l'altro mirando / s'aperse
letargico / siccome tornando, / l'un l' altro mirando / s'aperse un sospir
febbre letargica ': quella nella quale l' ammalato cade in letargia. pirandello,
: osservava con attenzione cupida e vuota l' ultima mosca letargica. -
forza letargica di quel costume, sotto l' autorità de'brà- mini e sotto il
minuti, in cui egli lottò contro l' estenuazione che stava per mutarsi in letargo
e feroce / e 'n perpetuo letargo l' addormenta. pascoli, 384: nulla
iperalimentazione, vengono a trovarsi durante l' inverno (letargo invernale o ibernazione) oppure
letargo invernale o ibernazione) oppure durante l' estate (letargo estivo o estivazione),
stanche per malattia, così torna bene l' esercitarle mediocremente, e, quasi intorpidite,
stupisce a la secreta / virtù de l' occhiatella... /...
sparge / per le reti, per l' aste e per le fila / degli ami
letargo infetti, e gli ami e l' aste? 3. bot.
259: gli odori crescenti / attossicavan l' aria, ma da quel gran letargo
'mpresa, / che fe'nettuno ammirar l' ombra d'argo. buti, 3-865:
grave e mortifero letargo, / ché volan l' ore, e'giorni, e gli
la tua virtute? o qual viltà l' alletta? / su, su; te
. giuglaris, 2-637: io stimo essere l' ozio... letargo mortale alle
della sana politica... risvegliò l' europa e l'universo dal suo letargo,
... risvegliò l'europa e l' universo dal suo letargo, restituì agli
dell'essere neutro: la carne e l' anima addormentate: senza sogni: —
di cose. d'annunzio, i-637: l' immensa ombra del ciel prolunga / i
avvolge e trae nel suo letargo / dando l' oblìo come l'antico fiume. palazzeschi
suo letargo / dando l'oblìo come l' antico fiume. palazzeschi, 1-51: le
'. or qual letargo arebbe occupato l' intelletto di sì egregio poeta, che dopo
rai mi chiuse, / scuotasi ornai l' addormentato ingegno. algarotti, i-ix- 213
che all'età mia tornino in tutta l' europa ad addormentarsi le lettere. pratolini
: romba d'ottoni e di gran casse l' atmosfera: / s'arrestan le industrie
nel purgatorio dantesco le anime, bevendone l' acqua, dimenticano le loro colpe).
questa fossa, / là dove vanno l' anime a lavarsi, / quando la
, / qual io la vidi in su l' età fiorita. landino, 30:
della ragione nella sensualità: perché alora nasce l' oblivione di tutte le virtù. ariosto
/ correa davanti... / l' anime, gli rispose, a cui dovuti
beon dimenticanze e lunghi oblìi / de l' altra vita. tasso, 10-7: alfin
d'evadne! o freddo lete su l' arsura! -con uso attributivo.
boninsegni, xxx-7-21: se vostra falce l' altrui campo miete, / di man
gran doglia / bagnerete le labbia a l' onda lete. 2. locuz
. petrarca, 193-4: oblio ne l' alma piove / d'ogni altro dolce
, 1-4-169: nelli campi elisi mandate l' anime purgate (per lo quale nome come
asperso / sovra gli scosse, e l' una tempia e l'altra / gli spruzzò
scosse, e l'una tempia e l' altra / gli spruzzò sì che gli occhi
e prima / che nel gorgo leteo l' alma trabocchi, / lascia che un bacio
or forse, ben mio, per l' onda bruna, / mosso a pietà quel
questa la pia solitudine amica, / l' alta che noi cercammo riva letèa d'
/ di canne, che circonscrive / l' oblio silente. moretti, 57: anima
verri, i-51: invano morfeo spruzza l' onda letea su di un petto infiammato da
volte adultera del cielo, / con l' azzurro letèo che ti vapora / intorno al
fascino degli occhi. idem, iv-2-1176: l' estasi letea cessò. le mani del
le mani del timoniere si rinnervarono e riappresero l' arte. tornasi di lampedusa, 270
leticie vai e i arcomim / e l' altra pelizaria? = deriv.
matricola / che vi convien tener con l' uom venetico, / acciò che non facciate
consolazioni, signore dio, hanno letificata l' anima mia. albertano volgar.,
9-58: c'è di mestieri / con l' aura del cianciar rasserenarsi / prima la
rasserenarsi / prima la mente, e l' aria córre a sorsi, / letificato il
quella che mi letificò la faccia e l' animo tosto che la vostra imbasciata mi
li poledri per letizia / e sotto l' acqua gracidan le rane. boterò, 11-168
felice da massa marittima, 58: l' angel tornando in cielo al sommo sire /
si debba festa partu- rire / da l' anime viventi, prima morte. tasso,
di quella letizia che gl'innonda tutta l' anima e gli trabocca dagli occhi e
, 26-135: pria ch'i'scendessi a l' infernale ambascia, / i s'appellava
dante, par., 9-67: l' altra letizia, che m'era già nota
sol percuota. buti, 3-289: 4 l' altra letizia ', cioè l'altro
: 4 l'altra letizia ', cioè l' altro beato spirito che si mostrava lietissimo
io sono amore angelico, che giro / l' alta letizia che spira dal ventre /
idem, par., 28-120: l' altro temaro, che così germoglia /
, 19-23: o perpetui fiori / de l' ettema letizia, che pur uno /
2-151: allegressa àe prima movimento ne l' anima, e chiamasi iubilo; e poi
una dolce e vivida fiammella, / che l' alma riconforta e rinnovella, / e
letizia / anche un grillo eternar può l' amicizia. -entusiasmo popolare. giuseppe
m'andava tra tante primizie / de l' etterno piacer tutto sospeso, / e
un foco acceso, / ci si fé l' aere sotto i verdi rami. buti
babilone, dov'erano molti salci pe'l' abbondanza del- l'acque, sottrassono loro
erano molti salci pe'l'abbondanza del- l' acque, sottrassono loro da ogni letizia che
-persona intensamente amata o che costituisce l' orgoglio di un'altra persona o anche di
tu la letizia d'israel, tu l' onore del popolo nostro. però che tu
ornato, / diss'al ren picciol l' appennin silvoso. arici, ii-151: eterna
selva. valeri, 3-106: come su l' alba, allora s'è desto /
: fu sentita, con letizia straordinaria, l' ambasciata de'roccellesi. pascoli, 261
xxxvi-329: pon ornai... giù l' alta amarezza e i pianti, /
. idem, par., 8-85: l' alta letizia / che 'l tuo parlar
, vii-123: se avere lo stomaco o l' altre membra sane ci dà letizia,
v. colonna, 1-232: porge l' aperta piaga alta e secura / letizia,
allegrezza. d'annunzio, i-430: eran l' ore in gran mestizia / pria che
mi pare che sia bene, che l' uomo mangi e bea ed usi letizia della
d'animo,... fa che l' uomo spirituale allegramente e tutto letiziante serve
. 0. rucellai, xxvii-6-70: l' antico crisippo animosamente ridendo morìo; e
ii-446: fuggiva giù per le scale che l' albergo era ancora nel sonno. ore
riso qui; ma giù s'abbuia / l' ombra di fuor come la mente è
. girolamo volgar. [tommaseo]: l' uno governa la barba egualmente e conserva
all'uomo ride la salute; letiziose l' ornano la bellezza e la forza.
letta al sonetto prima di recitarlo '. l' usò il p. m.
iniziale che con la sua altezza occupa l' altezza delle due righe che le stanno
vide scritti / molti arbuscelli in su l' ombrosa riva. /... /
dirle, de le lettere ieroglifiche: l' una propria, la quale era in modo
maraviglioso tempio di san pietro, e l' altro di santa maria maggiore non hanno
lettere fruste / dei dizionari, e l' oscura / voce che amore detta s'af-
vocalici e consonantici che concorrono a formare l' alfabeto di una lingua. -lettera aspirata
confratello ed amico,... l' aveva una volta paragonato a quelle parole
ii-127: scrivete a marmondino come voi l' amate, e com'io sono in
nel principio di quella gli anni domini, l' indizione, el dì e 'l mese
in cima dei canti,... l' esemplare vaticano parrebbe veramente fatto a uso
'lettera', parlandosi di medaglie, vale l' iscrizione del contorno. pascoli, ii-
o quadro metallico, che è l' elemento della stampa della scrittura e del
: carattere raffilato nel fusto, con l' occhio sporgente in qualche parte fuori del
. 6. nel linguaggio lessicografico, l' insieme dei vocaboli che hanno la medesima
accademia d'italia, xii: l' n marzo 1923, quando fu (tra
alla lettera o inclusa, alla tfuale l' edizione s'è arrestata; ma due anni
; ma due anni dopo si costituiva l' ente nazionale del vocabolario della crusca per
ed accento de'canti, ora maiuscole per l' ordine grave, ed ora minuscole per
ordine grave, ed ora minuscole per l' ordine acuto. 8. arald.
: maiuscola colorata convenzionalmente, cioè con l' asta formata da due filetti, tratteggiata
che vi stanno a base (e l' espressione lettera della legge evoca l'idea
e l'espressione lettera della legge evoca l' idea di un atteggiamento legalistico, formalistico,
spiritualmente s'intende, cioè che ne l' uscita de l'anima dal peccato,
intende, cioè che ne l'uscita de l' anima dal peccato, essa sia fatta
lettera, con una lesina si punse l' occhio, onde il perdè. bencivenni,
lettera della legge, facendole sempre valere l' equità. rosmini, xxii-71: dell'interpretazione
è la parola. lo spirito è l' idea. fogazzaro, 7-270: adoratori della
alla lettera della legge per meglio difendere l' integrità della legge. cassola, 5-25
lettera si vuole così ordinare: 4 l' ora del tempo'... o
se ne muta. passavanti, 209: l' altra lettera ha 'vanitantium 'cioè
il vocabolo, non è altro che l' uomo che di sé ingenera il figliuolo.
letterario) vasta, profonda, raffinata; l' attività svolta da chi si applica alle
guastar questo emispero / e a travagliar tutta l' umana gente. bisaccioni, 1-159:
bisaccioni, 1-159: le lettere fioriscono e l' armi calano di pregio. giordani,
maestrato. delfico, ii-23: tale fu l' origine della storia tradizionale, la quale
riguardano la lingua, la letteratura, l' eloquenza, la storia (e si distingue
dalle opinioni. gioberti, 3-146: l' estro inventivo, venuto in signoria di se
solo que'fatti che ci provano come l' erudizione e il gusto e l'esempio delle
provano come l'erudizione e il gusto e l' esempio delle lettere classiche non si spegnesse
iii-27-278: ottenne la laurea in lettere l' anno 1876 con pieni voti assoluti e
le sacre lettere che iddio ha fatto l' uomo poco minore de gli angeli, a'
iacopo da cessole volgar., 1-6: l' ozio, sanza lettera, è morte
, di sapere due lettre, traducono l' opre de la latina ne la lingua volgare
, in questo punto, / che son l' undici e un quarto, è capitato
capitato / il suo biglietto, quando per l' appunto / l'avevo in mia lettera
biglietto, quando per l'appunto / l' avevo in mia lettera mandato / al bonelli
(288): la giustizia, che l' aveva appostato, gli mise l'un-
, che l'aveva appostato, gli mise l' un- ghie addosso; gli trovarono un