o di che rai s'innostra / l' ampio azzurro del cielo! g. rossetti
tua molle danza ionia / mentre che l' apuana alpe s'inostra / e il mar
, / perché si fugga, a l' uom saggio, che vede / ch'oppresso
, che vede / ch'oppresso è l' uomo e 'l reo s'ingemma e inostra
: ma se voi lascerete in libertade / l' ingegno, cui via più che artiglio
via più che artiglio o rostro / strigne l' amor del cui parlar m'inn ostro
quai chi 'l capo ha verde e chi l' inostra. = denom. da ostro
parallela da mettersi forse in rapporto con l' anisotropia della fibra). =
marinetti, iii-503: [la signora] l' ho tutta inovattata perché non spacchi i
a melina, quando sarebbe sorta l' ora avrebbero mandata a libe
sentimento supposto ma irreale. = l' espressione, che vale 'nei paesi degli
papa avrà pubblicato i loro nomi, l' anzianità verrà calcolata dal giorno della «
estens., a quinterno) dei fogli l' uno dentro all'altro.
). inquadraménto, sm. l' inquadrare, l'essere inquadrato; inserimento
inquadraménto, sm. l'inquadrare, l' essere inquadrato; inserimento, integrazione di
; c'erano gli apostoli, mancava l' inquadramento dei seguaci. 2. milit
a cui è affidato il comando, l' addestramento, la coesione di una grande unità
. rifare il sistema hegeliano, serbandone l' inquadramento e riempiendolo di nuova materia e
topograficamente o mediante il tiro (e l' insieme dei punti rilevati in tale modo
rispettivamente, 1 * inquadramento topografico e l' inquadramento balistico del terreno su cui ha
ampie finestre: quelle a levante inquadravano l' alpe. corazzini, 4-88: all'alba
poste a principio dei capitoli per inquadrarne l' azione nei confini del tempo.
come ha risposto al compito storico che l' ingresso di queste nelle sue file gli
dal balcone o dalla loggia / su l' ampie strade onde il giardin s'inquadra.
40 carte non numerate e segnate a-eiii, l' ultima delle quali bianca; co 'l
iii-216: questi medici... risentivano l' odore come puzzo; ma faccettavano perché
visivo. calvino, 7-158: avvicino l' occhio destro all'oculare...,
naturale... che chi aveva sentito l' impulso ad andare nei partigiani sentisse ora
impulso ad andare nei partigiani sentisse ora l' impulso a proseguire la lotta inquadrato in
inquadrare. inquadratura, sf. l' inquadrare, l'essere inquadrato. -
inquadratura, sf. l'inquadrare, l' essere inquadrato. - in senso concreto
di rosa pallido, quasi mi arieggia l' inquadratura dipinta in un soprapporto del secento
, la pressione, il ritmo, l' inquadratura della pagina. 2.
. soffici, v-1-524: non più l' imbecille e falso e rimpicciolente aneddotismo,
inquadratura iniziale -dimostrano di non sapere dove l' arte stia di casa. michelstaedter,
in modo che appaghi la mente e l' animo. b. croce, i-2-110:
sei dicembre; avrei dovuto scrivere per l' otto la solita cartolina di auguri a mia
storie particolari..., si avvertirà l' impossibilità della cosa. = comp.
). carducci, ii-2-239: l' ambrosoli... porterebbe in pace
la satira... viene ad aiutare l' ira di quell'anima sdegnosa con
lupis, 481: croci che non inquarta l' ostentazione, e toghe che non giudicano
ostentazione, e toghe che non giudicano l' inferiore. -intr. con la
altrui convenienze. 4. proporzionare l' oro e l'argento in una lega
4. proporzionare l'oro e l' argento in una lega in modo che
interzare ognuno solamente toro di cui farebbe l' assaggio a cornetto, ed inquartare l'altro
farebbe l'assaggio a cornetto, ed inquartare l' altro di cui farebbe l'assaggio con
ed inquartare l'altro di cui farebbe l' assaggio con ridurlo in polvere. tommaseo
5. sport. nel canottaggio, sistemare l' imbarcazione trasversalmente alla propria corsia d'
sinistra è tesa in direzione diagonale verso l' esterno). d'annunzio,
arme e d'istromenti da guerra, con l' in- segne inquartate di sardegna e
, 6-x-29: era inquartata [l' arme] coll'aquila nera in campo d'
veneziano non fu mai così ingiusto da vietare l' in gresso delle aule patrizie
e sormontate da sfere d'oro: l' insieme del padiglione mortuario è di eleganza
, sf. operazione consistente nel proporzionare l' oro e l'argento in una lega,
operazione consistente nel proporzionare l'oro e l' argento in una lega, al fine
coll'acido nitrico, il quale scioglie l' argento e quei metalli che in piccola
. la morale adorna, e compone l' animo; la naturale inquerisce e cerca della
177: mi trovai in sala di l' audienzia, andato per inquerir si era
a lui parevano inquietanti e singolari e l' altro ascoltava con attenzione compiacente e pacata
aspetto). calandra, 4-197: l' immagine seducente, voluttuosa, inquietante.
un re, dirò, tiranna, / l' inquieta, l'affanna. loredano,
dirò, tiranna, / l'inquieta, l' affanna. loredano, 161: ripigliai
franco, 4-119: mi credea che l' essilio e le persecuzioni... vi
vi son zuccheri tutti gli strazii de l' aversità. s. caterina de'ricci,
gusto d'inquietare e affliggere e romper l' osservanza e devozione. commedia di dieci
diana di quelle selve ad inquietar con l' arco e con lo spiedo la pace delle
inquietato per pagare o ripagare el dricto de l' arte secondo la forma del costoduto.
. galileo, 8-458: lascio stare l' alterazion continua dell'aria, la quale
dell'aria, la quale, inquietando l' acqua, non ci lascerebbe venire in
, i-466: è alto quindici metri [l' obelisco], fuso in un pezzo
. pallavicino, 1-355: la fame l' inquieta. bicchierai, 180: un
b. fioretti, 2-1-3: essendo l' intelletto umano creato immortale e nato alla immortalità
studia e s'inquieta d'immortalare anche l' opere sue. zilioli, iii-99; avendo
). manzini, 18- 46: l' odore le s'inquietava intorno alla
breve, perché, oppresso ed inquietato l' animo da tante miserie, non voleva
432): il suo gran segreto l' aveva sempre tenuto in sé...
dalle irriverenze e le famiglie inquietate dal- l' inimicizie e le città infette dalle eresie.
di roano. bandini, 2-i-256: l' essere priore di una comunità si riduce a
io ti darò il san biagio e l' uscio addosso. alvaro, 16-182: bastò
bastò questo perché diacono ravvisasse del tutto l' autista. sì: era luigi sempre
preso, e, inquietato, confessò l' aveva fatto a stanzia di giovanni di
magnanimo ferro guastandosi il viso, per torre l' esca di sotto all'altrui concupiscenza e
risaputavi, con incomparabile suo dolore, l' inquietazióne e turbamento de gli animi,
inquiete non sono delle gravissime, tuttavia l' esser molte mi molestano. g. landò
. gelli, 15-i-462: viene [l' accidia]... a generar nella
è tanta imperfectione et inquiete, che l' anima che disordinata- mente l'ama è
, che l'anima che disordinata- mente l' ama è incomportabile a se medesima.
cervelli e borse / tentano indarno dichiarar l' oscuro. fr. andreini, 53:
determinate altezze, vollero pur vedere se l' aria che preme sopra i loro livelli
lambicchi che dal letto del mare suchian l' acqua, la portano alle più alte
usciva da quel lambicco di sozzume ch'era l' uomo'ai miei occhi mi faceva ribrezzo
una un bel vasetto / che dà l' acqua da rogna per lambicco. carducci,
e... per due modi: l' uno, per ebullizione di capitelli,
capitelli, fatti di ceneri e calcina; l' altro, per via della sua incension
, sm. disus. il lambire, l' essere lambito; leccamento. -anche:
ha cotante pruove dall'esperienza, quante l' infedeltà del gatto dalla palpabilità di chiunque
la mano e con la lingua lambiranno l' acqua, siccome con la lingua suole lambire
. pe'trecento uomini, che lambiron l' acqua colla lingua, vi libererò. m
... fare cocere il melle in l' acqua cum uno poco di menta,
tosse. marino, xiii-36: su l' anca / gira l'ordigno ov'è
, xiii-36: su l'anca / gira l' ordigno ov'è lo stame accolto,
col fiammifero tra dito e dito, l' aveva sfregato al muro, aspettava si consumasse
lambiva il sigaro alla punta e poi l' accese. -di animali.
sue piaghe lambe, / salute a l' alma ancor mal sana cerco. caro,
morde e vezzeggia. oliva, 708: l' affamato bacherozzo, né pure lambendo una
fime, posponendo a'fracidumi della stalla l' amabilità e il pregio de'savi.
il parto informe ed orrido / lambendo l' orsa libica, / non imperita artefice,
baldi, 2-1-192: effigiata appresso era l' immane / idra di molte teste,
tonde correnti. mazza, 800: anche l' erbette ardeano / sotto il gradito peso
foscolo, gr., iii-345: sentì l' aura celeste, e mirò tonde /
ediz. 1827 (492): l' abbeveratoio comune, doveva essere la gora che
vasti fondi, la casa splendida, / l' amena villa cui lambe il tevere /
... le sponde sono basse, l' acqua lambisce la passeggiata.
. boccaccio, v-144: ecco che l' anima,... novellamente,
alcuni deboli fuochi lambenti il terreno, quando l' aria è nuvolosa ed umida. cesarotti
sereno su la città, ma non su l' anima mia. graf, 5-362:
graf, 5-362: rutilando scendea fra l' alte e scure / piante un raggio di
e pure. panzini, i-264: l' esile celeste di questo povero cielo lombardo è
: esce talvolta / da questo monte a l' aura un'atra nube / mista di
. verri, i-322: conviene che l' abbigliamento abbia un non che di leggero,
che di leggero, cosicché sembri che l' aria lambisca il nostro corpo e vi si
languenti foglie. monti, 5-20: l' asta al tidide / lambì l'omero manco
: l'asta al tidide / lambì l' omero manco, e non l'offese.
/ lambì l'omero manco, e non l' offese. berchet, 92: la
sale, riscende, librasi / su l' indefesse piume. aleardi, 1-419:
il passo... lambe / l' erba con fluidi rivoli / di sole.
lambisce appena, / come un'onda, l' angoscia. -serrare, chiudere
). de sanctis, ii-15-520: l' oratore ha appena lambito l'argomento,
ii-15-520: l'oratore ha appena lambito l' argomento, e nessuno della destra ha creduto
che analoghi. papini, iv-1258: l' ammirazione, anche se lambe l'adorazione,
iv-1258: l'ammirazione, anche se lambe l' adorazione, è uno dei sentimenti più
puleggio. c. mei, 127: l' errore volgare del suo essere flemmoso [
lambò, sm. stampo per l' imbastitura dei cappelli. =
stoffa, frastagliata e smaltata, che ricopre l' elmo e ricade in lunghi svolazzi che
basti 'zoccolo'. bernari, 6-172: l' altro lambrì marrone perennemente in ombra si
vite selvatica; abrostine. -anche: l' uva prodotta da tale vitigno.
fino al fiorire,... l' altra matura la sua con piccioli acini,
. caro, 12-i-88: « o'non l' ho io [la vigna] »,
far di più alla mia vigna e non l' abbia fatto? forsi io ho aspettato
selvatica. avanzi, 3-1-42: avea l' occhio e l'orecchie / accomodati,
avanzi, 3-1-42: avea l'occhio e l' orecchie / accomodati, pur tra fronde
una sorte di vitigno che non conduce l' uva a maturità. n. villani,
lasciate star per il fatto suo quel l' altro, perché dipende da una gran casa
, 3-203: vi farò i cappelletti come l' intendo io, seguiti da un bel
; laminato. -per estens.: l' abito confezionato con tale tessuto.
giunchi flessuosi, una in lamé argentato e l' altra in satin rosso. alvaro,
337: ecco il consueto fine-di-pomeriggio durante l' alta stagione, signore ricche ordinarie già
per due- milacinquecento cavalli, delicato come l' ala di una farfalla,..
fibre d'un legno prezioso, rappresenta l' epoca dei nervi, l'epoca del cervello
, rappresenta l'epoca dei nervi, l' epoca del cervello. montale, 1-103
, che è formato da lamelle (l' organo di un animale o di un vegetale
, i-82: è notte, e l' acqua opaca... è visitata da
lamelle guardaordito che provocano meccanicamente o elettricamente l' arresto del telaio in caso di rottura
; anche lamennesismo), sm. l' insieme delle teorie religiose, politiche e
una parte... finirà con l' esprimere il 'primato 'giobertiano (e
gente. ed in questo modo venne manco l' altezza e la grandezza e lo lamentabile
di tutti gli uomini vinti / da che l' uomo è lupo per l'uomo.
da che l'uomo è lupo per l' uomo. 2. pieno di lamenti
lamenti storici, iv-83: se mai fra l' altre meste alcuna pianse, / venghi
. i. frugoni, i-11-5: senti l' agne che belano / e in dolce
andai cercando di notte quello cui ama l' anima mia. salvini, 16-545: or
ii-xv-6: se pur seguire si conviene l' uno e lasciar l'altro, lo
pur seguire si conviene l'uno e lasciar l' altro, lo migliore è da seguire
seguire, con alcuna onesta lamentanza, l' altro abbandonando. maestro alberto, 19:
pur giuste lamentanze... primeggiava l' ingiusta credenza che carlo alberto mirasse ad usurpare
le lamentanze de'sudditi, fu dal- l' imperadore confinato a vienna di francia. papi
: non conservarono interamente lo spirito e l' anima loro e anche il corpo senza lamentanza
, me fa calciare, / de l' amesurare sì fa lamentanza. dante, vita
gismonda a fare quelle dolorose lamentanze supra l' amato e morto cuore del suo carissimo
elegia giudeo-italiana, xxxv-i- 41: l' uno e l'altro se abbraczaro, /
xxxv-i- 41: l'uno e l' altro se abbraczaro, / e con grandi
luogo a que'conforti, e scema / l' impeto interno de l'intensa doglia,
e scema / l'impeto interno de l' intensa doglia, / ma non così ch'
francesco da barberino, i-188: de l' offeso brama / lo mio desir che tal
ti pare. petrarca, 157-6: l' atto d'ogni gentil pietate adorno,
e si lamenta a lungo, finché l' ultimo uggiolìo non si stenda nello sbadiglio
o verdi fronde / mover soavemente a l' aura estiva, / o roco mormorar di
garra, / che dal fianco de l' altre non si scosta. petrarca, 360-135
. b. davanzati, ii-336: l' ambasciador di cesare si lamentò col pontefice
brusoni, 36: spedì il duca l' abate scaglia in ispagna per lamentarsi a
ad ogni ura, / ch'io fui l' amico senza infingimento, / poi ch'
petrarca, i-1-139: odi poi lamentar fra l' altre meste / enone di paris e
. alvaro, 8-11: la notte l' acqua si lamenta compressa nei tubi e vuole
84-4: ne convenne / lamentar più l' altrui che 'l nostro errore. porzio
fosse in fatti, come la natura l' avea creato, un buono e forte
frode, non si lamenti s'altri l' inganna. proverbi toscani, 241: chi
poteva permettere. balbo, 5-7: se l' italia della seconda metà del secolo xix
secolo xix farà senno e cuore, l' anno 1848 rimarrà era di nuova e maggiore
ogni buona e grande politica nazionale, l' indipendenza, l'unità e la libertà
e grande politica nazionale, l'indipendenza, l' unità e la libertà. arlia,
lamentati inconvenienti, lamentata disgrazia ', per l' accennato disordine, i manifestati o esposti
palazzeschi, 3-35: la sora settimia era l' eco, il coro, a seconda
iii-973: entrò nella chiesa dei cappuccini con l' aria di seguire una vecchietta curva
scienza [conoscere iddio] bisogna piuttosto l' intima compunzione che la profonda investigazione,
: tutti li animali languiscono, empiendo l' aria di lamentazioni. soderini, 1-8:
delicata e fremente ond'era per salire l' armonia dolorosa che doveva accompagnare la lamentazione
lamentazione; e così susseguentemente ponesi tutte l' al tre lettere del detto alfabeto).
volle, nelle lamentazioni di ieremia, l' eccidio futuro di ierusalem dichiarare. panigarola
mestizia. de roberto, 187: l' organo riprendeva più triste le sue lamentazioni
trova contraro tal che lo distrugge / l' umil penserò, che parlar mi sole /
, 1-71: non altramente era l' angelica lionora alle parole de camilla intenta
da qualche cascina isolata, vagando per l' aria, lamentevole insieme e minaccioso.
. boterò, 6-49: dio volse l' alterigia de i portoghesi, procedente dalle ammirabili
a'replicar col min turno, che l' iliade sia dolorosa per le spesse morti
timoroso e del lamentevole, che rendon l' animo peggiore. bocchelli, 2-xix-340: c'
trascinata ad accettare a punto d'appoggio l' austria. b. croce,
come il cairo, la cultura e l' educazione sono in mano dei non egiziani
, pietoso. borgese, 1-327: l' ambizione cedette davanti al timor panico di
di quella rovina lamentevole ch'era ridotta l' autorità pontificia, requisivano, taglieggiavano,
vecchiezza all'uomo i reggimenti; perché l' uomo ch'è vecchio... è
crin, sciolta la vesta, / con l' arpa lamentevole / su quel sasso t'
il ruscelletto / timido e lamentevole fra l' erbe / volgeva il corso, né stormian
quando uno sbattimento di luce, per l' apertura d'una porta lamentevole, rischiarava
5-66: le quinte salivano a mascherare l' antro grigio dei lamentevoli telai.
lamentevoli e infamatori de'cristiani, che diciano l' abbassamento della grandezza di roma per la
bocchelli, i-i-255: come ebbe aperto l' uscio, un lamentìo sommesso, un
un lamentio stanco di proiettile che solca l' aria. -ululato. paolieri
; / ma sospiri e lamenti infin a l' alba, / e lagrime che l'
l'alba, / e lagrime che l' alma a li occhi invia. boccaccio,
odono gridi e feminil lamenti; / l' afflitte donne, percotendo i petti, /
: né le famose case, né l' ampie e nuove capanne, / né gli
sofferenza corporea, quel suono che agguaglia l' uomo che soffre al bruto che soffre:
poliziano, st., 1-60: l' usignuol sotto le amate fronde / cantando
sotto le amate fronde / cantando ripetea l' antico pianto; / ma solo a'suoi
ancora udremo, / prima di notte, l' ultimo lamento / degli uccelli.
arà ingannata la nostra speranza, alcuno l' arà indugiata, altri farà intrapresa. cavalca
, / disse: -se dunque è generai l' oltraggio, / alla vendetta generai consento
erano il bersaglio del lamento universale, l' abbominio della moltitudine male e ben vestita
doveva fare. tommaseo, ii-86: l' egregio uomo mi rispose con grave e gentile
/ e guidava i nepoti, e l' amoroso / apprendeva lamento a'giovinetti.
qualche cosa di recente che, mercé l' abilità del traduttore, pareva bello in una
le rime ai suoi lamenti / come l' ebbro che tenta / né può imbroccar
lo consolerà nel dì supremo? / l' antico oceano? nicodemo / con gli
, e in altre maniere assai, mostraci l' alto misterio della incarnazione del verbo divino
, ii-10: s'ode un carme: l' intento isaia / proferì questo sacro lamento
, 1-22 (i-275): tutte l' altre donne e gli altri che là erano
cinque in sei ore e si dava l' ordine de la sepoltura per il giorno seguente
giorno a tavola ella non avesse avuto l' assalto d'uno di quei fitti spasimi
di cuore. d'annunzio, 1-561: l' esistenza in fine si riduce..
. a una monodia lamentosamente cantata su l' orlo dell'abisso. saba, 47:
lettere fruste / dei dizionari, e l' oscura / voce che amore detta s'affioca
tra gigli e rose / del picciol dio l' avel. gnoli, 1-190: una
, due, tre... è l' ora / d'agire. che? l'
l'ora / d'agire. che? l' addio lamentoso / del gufo. stringi
il trillo del campanello è lamentoso come l' aspetto della domestica che subito compare,
ungaretti, ii-44: è l' ultima volta che miro /...
. aleardi, 1-228: lasciano / l' incudine sonora / que'furibondi, e
volgar., 3-203: il savio scevera l' animo dal corpo e conversa il più
risolvono: e per questo è lodata l' applicazione di una lametta di piombo o
tocchi lumeggia sotto un bel ricamo che l' adorna. 3. piccola lama a
gli è un prete come voi, ma l' ho nel resto / per un cecino
tenue membrana [il naso] ha ne l' interne / cavità un folto stuol di
demoni allo onocentauro; i pelosi chiameranno l' uno all'altro;...
streghe. queste son molto inchinate a l' amori e alle lascivie e a disonesta lussuria
ch'avea un occhio cieco, e l' altro così orrido e spaventato che pareva una
più parti divisi,... l' elefante marino, il melanzio, la lamia
il bue marino, il montone, l' huomo marino, i tritoni. c
di diversi colori ornata, le quali sostenevano l' alte lamie che la coprivano, fatte
. lastri, vi- 141: l' imboccatura [della ruspa] è armata di
che v'ha fatto ricostruire ed ampliare l' autorità militare, tutte coperte di lamiere
vittorini, 3-27: scorgiamo nero, l' ingresso spalancato della cucina, con sopra
lamiere / vedrai remutare. meditazione sopra l' albero della croce, 1 -77: in
, che nulla fu manco, / e l' arme della chiesa sopra questa. pulci
1-2-71: guemitosi d'una lamiera sopra l' abito cremisi, con uno stocco in mano
e spezzati i lamieri, / né l' un né l'altro ha in capo più
lamieri, / né l'un né l' altro ha in capo più cimieri.
lo fabbro lo intaglio? o l' orefice lo figurerà con l'oro, e
o l'orefice lo figurerà con l' oro, e l'argentaro farà lui di
orefice lo figurerà con l'oro, e l' argentaro farà lui di lamina d'argento
m. savonarola, 25: il bevere l' aqua d'orzo, ne la quale
. biringuccio, 1-72: abbiate battuto l' oro e... tutto fatto lamine
, 1-vi-75: la quarta maniera di raffinare l' oro è per mezzo della cementazione,
quale si eseguisce senza fusione, riducendo l' oro in lamine sottilissime. volta,
ho trovato che valgano a tener confinata l' elettricità nella lamina metallica che lor si
, domatore di cavalli, / offrì l' oro, e laerce lo distese in
laerce lo distese in làmine / e l' avvolse in giro alle coma della vittima.
gran lamine tonde, una d'oro con l' immagine del sole e l'altra d'
oro con l'immagine del sole e l' altra d'argento con quella della luna;
, falda. biringuccio, 1-33: l' uno e l'altro [l'arsenico e
biringuccio, 1-33: l'uno e l' altro [l'arsenico e l'orpimento]
1-33: l'uno e l'altro [l' arsenico e l'orpimento] son laminosi
uno e l'altro [l'arsenico e l' orpimento] son laminosi e fatti a
più sottili che carte, anzi son sopra l' una a l'altra, come quelle
carte, anzi son sopra l'una a l' altra, come quelle del talco.
in più lamine equidistanti e poco lontane l' una dall'altra, poste innanzi alle
fili metallici. baldelli, 5-4-218: l' ultimo vestimento era una lamina d'oro
, i-880: làmine d'argento / sfioran l' acqua a 'l sol di fruttidoro:
ai bordi inferiori degli sci per aumentarne l' aderenza sulla neve dura e per diminuirne
aderenza sulla neve dura e per diminuirne l' usura. 13. dimin. laminétta
cadde, scottandola, sulla tremante mano, l' alito gelato della tempesta, dalla finestretta
. 3. bot. che ha l' aspetto di lamina fogliare. -placentazione laminare
di individuare degli strati che scorrono l' uno sull'altro. = deriv.
vengono quindi impiegate come concime e per l' estrazione dello iodio. = voce
d'acciaio, lungo la battima, gettano l' ancorotto. -per simil.
-per simil. bacchelli, 2-i-606: l' acqua increspata era come laminata d'argento
ferro, orizzontali, vicinissimi, fatti volgere l' uno sull'altro in contrario verso mediante
e della più bestiale / fatica, respirando l' incubo pauroso / di sapere i suoi
.. si maraviglierà che io affermi che l' aria contigua superiore sia potente a sostener
di rame o d'argento, che su l' acqua si trattiene. gavazzi,
mette una laminetta traforata per impedire che l' acqua non trasporti seco delle lordure.
osso cribroso. baruffateli, iii-163: l' interna struttura del naso...
pituitaria. a. cocchi, 4-1-22: l' osso del femore nella sua estremità inferiore
frangibile, lucido. biringuccio, 1-33: l' arsenico e l'orpimento...
biringuccio, 1-33: l'arsenico e l' orpimento... sono laminosi e fatti
dilatato, col labbro superiore a volta, l' inferiore colle lacinie laterali ripiegate dentate,
cellette e con altre fattezze, che l' assomigliano alla gola del pesce lamia.
: guarda il povero zibibbi, come l' hai condotto! pare un luccio scocciato dal
: ho cominciato anzi giorno / a buttar l' amo per te (lo chiamavo '
causa della continua e stretta unione fra l' articolo e la parola, può nascere l'
l'articolo e la parola, può nascere l' impressione che esso appartenga alla parola stessa
sostantivo comincia con una vocale per cui l' articolo si presenta apostrofato... ma
al signore, mi ontavi nel volto con l' oglio della lampa del santissimo sacramento.
fra gli sculti, erti pilastri / l' argentee lampe in somiglianza d'astri. di
figur. sanguinacci, xxxix-i-270: da l' altra parte poi com- prehendo e vedo
periglio scampa, / e della grazia l' unico riparo / sa porre intorno dell'accesa
il sospirato volto / mi rappresenti e l' una e l'altra e l'altra lampa
/ mi rappresenti e l'una e l' altra e l'altra lampa, / onde
e l'una e l'altra e l' altra lampa, / onde il mio core
, e vostra luminosa lampa / domar può l' ombre dello stigio golfo.
in qual'atra vita e perigliosa / l' anima afflitta mia se vede e campa.
lampa, che manifesta e fa veder l' opere bone e le male ed accende
viva / lucerna, che non pur l' aer d'intorno / allumi e incendi,
voglia calda, il core ardente e l' anima fervida ne i vostri servigi. del
ne fu lampa, / e insegnò l' arte della guerra a noi. revere,
avampa: / da voi spero acquistar l' alta vittoria, / ché tutto acceso
/ s'in gentil petto un bel desio l' accende; / ben vegg'io che
onde piove virtù ch'informa e stampa / l' aria d'impression maligne e felle.
, xxx-5-3: godano pur più de l' usato intanto / de la lampa diurna il
: quand'ei [il sole] con l' aurea lampa / in ciel più forte
adorno; / ma traendo del dì l' ardente lampa, / breve faresti col tuo
diurno lume / si spense intieramente entro l' occaso, / ponsi il turbante al
il turbante al saracin costume, / l' abito e l'armi che arrecò tommaso
al saracin costume, / l'abito e l' armi che arrecò tommaso. cesarotti,
: perché chiamano le fiaccole lampade, l' altre bolide. 4. lampo
. erasmo da valvasone, 1-11-150: l' ira da le visiere essala et esce
piazza, / giri ove vuol l' inestinguibil lampa. = deriv.
d'intorno, / che ne fu l' aria lucida e serena. galileo, 4-3-100
si ottiene un lume vivissimo, facendo passare l' elettricità di una pila attraverso a cilindretti
ombre. deledda, ii-433: intanto versava l' olio nella lampada, ma le mani
lampada, ma le mani le tremavano e l' olio calava torcendosi come un serpentello d'
subito per scacciare questa tristezza, cercai l' interruttore della luce, ma per quanto
berrettone rosso di carta velina con cui l' ha parata tua moglie per paralume.
, la cui intensità è aumentata con l' inserimento in essa in un circuito di
luminescenza o luminiscente: quella che sfrutta l' energia luminosa prodotta da una scarica elettrica
fluorescenza o fluorescente: quella che sfrutta l' energia luminosa emessa da una sostanza fosforescente,
quarzo: a raggi ultravioletti, con l' ampolla di quarzo. moretti, i-423
vetro; sull'altro tavolino di ferro smaltato l' astuccio del microscopio; una lampada
incandescenza e ad arco), con l' ampolla riempita di vapori di mercurio.
. -lampada a pressione: in cui l' olio è in un serbatoio posto in
dispositivi. -lampada aerostatica: in cui l' olio viene spinto nel becco attraverso il
serbatoio. -lampada idrostatica: in cui l' olio sale verso l'alto a causa
: in cui l'olio sale verso l' alto a causa della pressione esercilampada
salina. -lampada statica: in cui l' olio viene spinto verso l'alto mediante
in cui l'olio viene spinto verso l' alto mediante dispositivi meccanici consistenti, per
che dà una fiamma cilindrica alla quale l' aria accede dall'interno e dall'esterno.
da miniera: apparecchio portatile usato per l' illuminazione di miniere, di gallerie,
di fitta rete di ottone per impedire l' accensione accidentale o l'esplosione di gas
ottone per impedire l'accensione accidentale o l' esplosione di gas (in partic.
fa scattare cinquanta lampade al magnesio. l' incidente diviene, attraverso la stampa, avvenimento
, che ripara al passato, che assicura l' avvenire. -lume, per lo più
ed a nutrirli, in quella guisa che l' accesa lampa, nel corso, ad
veramente assai bene disse quel poeta, che l' uno dava a l'altro la lampada
poeta, che l'uno dava a l' altro la lampada de la vita. mazzini
viene al mondo con una missione e l' adempie, ma sa che l'opera del
missione e l'adempie, ma sa che l' opera del pensiero, l'opera umana
sa che l'opera del pensiero, l' opera umana va all'infinito, e deve
/ che di là, donde il di l' alba ne porta, / vennero ad
ne porta, / vennero ad adorar l' umil tua cuna. papini, iv-1214
le spade son percosse insieme: / gettano l' arme insin al ciel scintille, /
819: invano alziamo al cielo / l' interrogante lampada del viso: / non
smalto diverso, simboleggiante la ragione e l' intelligenza. 10. dimin. lampadétta
un simulacro dell'addolorata, ella scorse l' ora all'orologetto, che posava sul
iii-1-691: toglie una delle lampadette, l' accende a un doppiere e va alla porta
. ingegneri, 1-iii-526: questa [l' illuminazione]... è un
pipa moderna come il lampadino antico era l' oggetto artistico di tutti. pirandello,
notevoli, che reca un sistema per l' illuminazione artificiale (un complesso di lampade
ornamentali dell'ambiente. -in partic.: l' apparecchio di illuminazione costituito dal sostegno
un lampadaro di carta dipinta. e l' ammirai anch'io, tanto più che sentii
iv-2-767: il sole... svegliava l' iride in un gracile lampadario a gocciole
in squadre o singolarmente, si passavano l' un l'altro una fiaccola accesa e
o singolarmente, si passavano l'un l' altro una fiaccola accesa e riusciva vincitore
da'giovani correndo con torce accese, e l' otteneva quegli che, senza estinguersi la
rosseggiando, mi sorge spontanea nello spirito l' imagine d'una di quelle lampadeforie con
e così di séguito sempre correndo finché l' ultimo la deponeva rossa ancora su l'
l'ultimo la deponeva rossa ancora su l' altare del titano. = voce
. d'annunzio, iii-2-259: ribalena l' ardimento nella creatura nata della stirpe pugnace
. illusa dai modi ambigui della cretese, l' incauta di parola cresce nel vento.
. brillante, sfavillante (lo sguardo, l' occhio). piccolomini, 2-12
incandescente dalla corrente; è utilizzata per l' illuminazione di locali di limitata vastità.
pila. d'annunzio, v-1-311: l' ufficiale di rotta è curvo su la
lampadina appesa a un filo costituiva tutta l' illuminazione della stanza.
guisa dei lampadisti ateniesi si porgono trascorrendo l' un l'altro, e que'ghiacci
lampadisti ateniesi si porgono trascorrendo l'un l' altro, e que'ghiacci han sobbollito
le lampane empiette d'acqua, e secondo l' uso missevi lo stoppino e accesele;
; e così arsono, come se l' acqua, ch'era nelle lampane, fosse
g. villani, 10-95: l' antipapa per bisogno di danari spogliò santo
: se a desco alcuni degli ospiti / l' acre salier riversa, / e,
, / si serran le paure / l' una dell'altra al sen. d'annunzio
annunzio, iii-1-869: mila, rimetti l' olio nella làmpana, / che non si
. vedi ch'arde appena. / prendi l' olio dall'otro. ancor ve n'
io resterò a tuoi piedi, finché l' alba / farà tutte le lampane appassire!
lamenti [apollo]? non hai più l' impaccio di alzarti tutte le mattine di
d'inquietudine / in lacci costretta / l' animula tua, sirenetta.
agli altri, per ragione lo dee l' uomo chiamare lampana ardente. lambruschini,
stella che li guida a dio: e l' arrivarvi è di tre soli. è
che picciolo lume faceva, e prima temperato l' uscio di fuora da potervi il maestro
uno lampanaro grande e bello dinanzi a l' altare magiore. strascino, xxvi-2-204: hai
adattarvi il luminetto e sì per rifondervi l' olio. arlia, 310: 4 lampadino'
attraversato da lampi (il cielo, l' atmosfera, ecc.). -per estens
dir non meno / tu fra le stelle l' ultimo ciel tocchi. a. neri
, trasparente, privo di impurità (l' olio, il vino, un liquido;
al figur. segneri, ii-397: l' orribilissimo fu per lui [per cristo]
il più onesto e lampante, cadeva l' ombra dell'ambiguità. moravia, xi-520
egli era sì chiaro e lampante che l' europa sopra così lubrico pendìo non potea più
pendìo non potea più a lungo rattenere l' impeto della sua foga. palazzeschi, 9-60
: aveva gli occhi dell'arùspice, e l' oroscopo era lampante: sorbire l'olio
e l'oroscopo era lampante: sorbire l' olio e non sputarlo in faccia alla
non sputarlo in faccia alla levatrice, l' olio stillato dal frutto sacro a minerva,
collegate ai cavi di ricupero; per l' impiego, che si effettua di notte,
[villeggiare] la casa patema, l' orto, il giardino, l'acqua del
patema, l'orto, il giardino, l' acqua del pozzo, l'amicizia coi
giardino, l'acqua del pozzo, l' amicizia coi figli del contadino o del manente
, accesa della stoppa coll'acciarino, ve l' aveva gettata, ed era stato appena
lampò nel discorso [del pascoli] l' improvvisa resurrezione di tutto un popolo di
non c'è il tuo viso, / l' oro, il lampasso chermisi, l'
l'oro, il lampasso chermisi, l' argento! = dal fr.
faccia maggiore. pantera, 1-226: rompendosi l' arbore in tronco, cioè totalmente (
tr. marin. rinforzare con lampazze l' albero o il pennone di una nave
estate, nel quale possiamo soltanto imaginare l' efficacia del turbine sonante e della pioggia refrigerante
frustate dal lampeggiamento. bacchetti, 2-i-608: l' ispirazione è breve e fugace; è
grand'estate che scoprono nel buio in cui l' occhio annegava, gli oggetti che vedemmo
. cassola, 3-47-se vuoi lavarti, l' acqua è nella mezzina. oh..
non di singoli corpi ma di tutto l' insieme dei corpi nelle loro relazioni reciproche
, v-1-432: a un certo momento l' omaccione ci passò d'ac- canto;
. c. arrighi, 3-44: l' idea superba di diventare contessa le lampeggiò
, v-1-674: in una vita che ha l' intelligenza per suo foco centrale, è
giudizio nel cogliere il vero, se anche l' esposizione dimostrativa segua più tardi o riesca
solcato da lampi (il cielo, l' atmosfera, ecc.).
, 10-110: essi, lampeggianti per l' oro tessuto e battuto che gli fregia,
[tommaseo]: essendo... l' argento splendidissimo e lampeggiante nella sua candidezza
tutti, mi ricordava il cipresso sopra l' orto fiorito. govoni, 1239: lampeggiante
si aprì spaccando il bianco della luna che l' inondava. 3. che si
indietro, del re lor temendo / l' angol dell'occhio lampeggiante in fuoco. c
i-1-27: sorrise a i detti mei l' alta maestra / de le canore corde
riso / che faria il paradiso / parer l' oscuro inferno. carducci, ii-7-180:
iv-2-468: nelle parole del vecchio passava l' imagine lampeggiante dell'eroina bàvara. gentile,
. gentile, 1-62: si riaprirà l' abisso tra l'individuo e l'universale,
1-62: si riaprirà l'abisso tra l' individuo e l'universale, e la filosofìa
si riaprirà l'abisso tra l'individuo e l' universale, e la filosofìa sarà di
, a colui non tanta recherebbe maraviglia l' infermità delle menti umane quanta la esclusiva
fede, i... i l' ingegno e la memoria lampeggiante. linati
tormentosa diversità. -scoppiettante (l' applauso). marinetti, 2-i-210:
sa la rettitudine... e tutte l' al- tre virtù morali e cristiane,
foglia crolli / né tuono o lampeggiar per l' aere fosco. bandello, 1-14 (
, scaricare lampi (il cielo, l' atmosfera). livio volgar.,
che tutta la terra tremasse, che l' aere lampeggiasse, e che il mare
opportuno di mezza state, e quando l' aria lampeggia e fulmina. oliva, 423
ariosto, 14-78: dovunque drizza michel angel l' ale, / fuggon le nubi e
ad un tratto velarsi il cielo, ottenebrarsi l' aria, lampeggiar baleni, ribombar tuoni
. r. gualterotti, 2-235: l' umil prego a dio cotanto piacque /
. / e dopo il lampo per l' empireo nacque / maraviglioso, ma insensi-
fronti ove fùr colti: / ma l' impeto e 'l furor per ciò non
, e fusa in fiamme ancora / l' interior compagine del mondo. 3
mi par... / or chiarir l' erba, or lampeggiar ne'fiori.
molto, che fece ritorno / con l' erba che a virtute non ha pare.
pare. / ad òr simiglia [l' erba] quando è chiaro il giorno,
gloria che vi accende il nome per l' opere che fate. cellini,
regna amore, / e lampeggiando van per l' aere oscuro / le lucciolette, che
fra que'rami / veggo già lampeggiar l' armi rubelle. alfieri, 1-641: a
i sottostanti alamari e decorazioni, posò l' occhio su aldo pisci- tello. arbasino
stelle vaghe / lampeggia el lum'e l' universo ostende / e luce infonde ad
palazzi si squadrarono in enormi moli opache; l' estremo lampeggiare del sole sui fastigi ebbe
viso gli comincia a lampeggiare; / l' un e l'altro occhio aveva stralunato
lampeggiare; / l'un e l' altro occhio aveva stralunato. poliziano, st
aspro e selvaggio / pur lampeggiar ne l' una e l'altra stella / scorgo fra
/ pur lampeggiar ne l'una e l' altra stella / scorgo fra l'ombre
una e l'altra stella / scorgo fra l' ombre tue cortese un raggio. l
. a dimari, 12 7: se l' occhio intorno lampeggiando aggira, / d'
seguì col riso. cantù, 483: l' occhio sbattuto e abbacinato di margherita lampeggiò
dante, purg., 21-114: l' ombra si tacque, e riguardommi /
mia donna bella; / s'io miro l' una e l'altra chiara stella,
; / s'io miro l'una e l' altra chiara stella, / veggo la
talora / odo i fidi messaggi e l' aria e l'ora / ch'aura appunto
i fidi messaggi e l'aria e l' ora / ch'aura appunto mi par di
pirandello, 6-747: glielo vedevo [l' odio] lampeggiare negli occhi. palazzeschi
re brunello, / rugier, che attentamente l' ascoltava, / più volte avea cangiato
. colonna, 1-299: non so se l' alma per suo ben vaneggia, /
bel fiore / si vede lampeggiar ne l' erba fresca. b. davanzati, i-154
imperiali, 4-494: discendendo / per l' ampia fronte [del cavallo], in
ardui lampeggiano / di candor pario ne l' occaso roseo. onufrio, 25: ogniqualvolta
fantasie di dolori; ore feconde / quando l' anima cresce, e nel fanciullo /
cresce, e nel fanciullo / lampeggia l' uomo. de sanctis, lett.
le assapora. fogazzaro, 5-290: l' amara idea che luisa fosse complice del gilardoni
che del suo chiaro volto / era l' aspetto a'miei mesti occhi tolto.
88: le tue confidenze dove lampeggiava l' ambizione e il grande egoismo mi facevano
, mostrare con lo sguardo o con l' atteggiamento (un forte sentimento, una disposizione
vergine rossor. marradi, 89: sogna l' anima e nuota in un fulgore /
/ a parole, ferisce vedere anche l' altro, / che in silenzio ascoltava parlare
altro, / che in silenzio ascoltava parlare l' idiota, / lampeggiare lo stesso pensiero
dispositivo, per lo più sincronizzato con l' otturatore di un apparecchio fotografico, usato
, che può essere espulsa rapidamente dopo l' uso, oppure, nei modelli più moderni
testa, / a zirar questo insù l' ochio osservemo, / quel'incontro d'afeti
in una delle scodelle vi dipinde l' eterno padre, che viene accompagnato
da poco: ha smontato in tre pezzi l' accenditoio, e dopo averli ficcati in
cerata, se ne è andato con l' aria d'uno che si diverta a tener
un'asta, mentre ora, con l' avvento dell'illuminazione a gas ed elettrica,
b. corsini, 16-77: terminato l' arringo, il buon campione / nel
nel palagio tornò col suo trombetta; / l' albero non servì più di lampione,
... dovrà fare invigilare, per l' effetto specialmente che alle fabbriche in tempo
abbracciata a lui senza parlare, guardando l' alone giallognolo dei lampioni nella nebbia oscura,
dei lampioni nella nebbia oscura, o l' occhio rosso di un fanale che spiccava netto
rilucono la notte; e quando aprono l' ale mostrano il lume, quando le
consiste questa nel far brillare agli occhi l' uno dell'altro i punti luminosi che stanno
; sì 'lampanaio '». così l' ugolini, e male. colui
quell'anno, venuta meno all'impegno l' estate ed esaurita la magra riserva della lampisteria
ch'ad ora ad or ritorna bruno / l' aere e nebuloso, e molti tuoni
ariosto, 41-12: di spessi lampi l' aria si raccende, / risuona 'l ciel
. tasso, 9-26: veggion ne l' ombra i naviganti / fra mille lampi
il torbido oceano. bellori, ii-201: l' orribil lampo fra quell'oscuro nembo illumina
spiriti visivi, sì che priva / da l' atto l'occhio di più forti obiettivi
, sì che priva / da l'atto l' occhio di più forti obiettivi, /
. f. frugoni, 2-415: de l' apen- nino i campi / nembo di
di una tonante festa, / che da l' alpi rimbomba / a svegliar de la
momento in cui abbassavo gli occhi verso l' orologio. -lampi di calore (anche
, 3-4-53: da un colpo a l' altro mai non è dimora, / e
diletto che nasce dalla rima, qualificando l' una di splendor durevole, l'altra
qualificando l'una di splendor durevole, l' altra di lampo subitaneo e passeggierò. leopardi
capre e serpi senza tosco, / l' altre fere ebbeno il cielo adorno, /
delle tue vesti è sciolto / entro l' umore dell'occhio che rifrange nel suo /
giusto de'conti, i-73: sia benedetto l' amoroso lampo, / che mi percosse
conca, ove amorosa uscio / premendo l' or de l'odorate chiome, /
amorosa uscio / premendo l'or de l' odorate chiome, / coronata da i
facil di codardi / propositi alimento è l' opulenza, / cui più di molli dardi
e il vagir che non sul campo / l' aspra armonia de le battaglie e il
(attraverso la vivacità degli occhi, l' espressione del volto, il riso,
le faville e 'l chiaro lampo / che l' abbaglia e lo strugge, e 'n
spesso, / e più spesso è l' inferno senza scampo! cassola, 2-374:
una vera giocondità naturale e continua non l' ho mai avuta; erano sprazzi di
nell'intensa commozione di quelle tetre sere, l' immobilità della condizione della propria esistenza,
il cervello. betocchi, 5-64: l' estate /... non reca che
suoi errori, col rimorso della sua conscienza l' aveva destato a nova vita co 'l
. lemene, i-79: spunta su l' alba / vezzoso gelsomino, / ma tosto
chiaro e temuto nome che d'improvviso ferì l' orecchio e riempiè di spavento il cuore
s'avanza / che s'avvede de l' inganno. fagiuoli, iv-135: in ciascun
di costume romano, s'estinse ancora l' industria della primiera imitazione. s.
10-ii-126: non è mancato chi lodi l' opere per certi lampi, che sembrano mostrare
dell'erudizione grande del filelfo. ma l' umanista del secolo xv quei comenti de'poeti
tirannia delle masse ignoranti e brutali, l' anarchia sociale. jahier, 77
e il lampo de'manipoli, / e l' onda dei cavalli. -colpo improvviso
popolare ricanta per bocca del signor popolare l' idillio dell'amor popolare. ahimè, fu
osso / ti tolle a un tempo l' uno e l'altro lampo / di forza
tolle a un tempo l'uno e l' altro lampo / di forza e di saper
che non ha prezzo che lo accresca e l' agguagli. pellico, 2-55: la
dell'alfabeto morse. -per estens.: l' apparecchio stesso che illumina con luce lampeggiante
anch'io dietro a loro potessi attraversare l' incrocio con l'ultimo lampo di verde
a loro potessi attraversare l'incrocio con l' ultimo lampo di verde.
13. chim. nella tecnica per l' estrazione dell'argento dal piombo d'opera
s. v.]: dicesi che l' argento dà il lampo, quando nell'
discontinuo. mazzini, 8-86: prostituita l' arte ai trafficatori d'oro, di
muti i tuoni: per indicare paradossalmente l' avverarsi di eventi impossibili e assurdi.
carducci, iii-6-395: prima avea steso l' agide, e dopo ideò d'un
.]: tomo in un lampo. l' ho fatto in un lampo. garibaldi,
2-187: in un lampo fu salpata l' ancora e il brigantino era alla vela
la raccolse, in un lampo e l' ammainò stretta. fogazzaro, n-55: in
borsi, 217: adesso vedo bene, l' ho capito oggi in un lampo:
ampoma, reso secondo la forma settentrionale l' ampon e successiva concrezione dell'articolo.
volgar., v-2: se volessi tenere l' anguilla ovver la lampreda stretta colle mani
fiorentini, 195: nel verno si dee l' uomo vestire di robe di lana bene
una di lino insino a piedi, l' altra di lana della medesima longhezza di
mutate ogni due giorni e lavate secondo l' arte, acciocché non ritengano verun cattivo
tale tessuto (e può talora suggerire l' idea di povertà, umiltà, semplicità
simintendi, 3-73: non si copria l' omero e lo manco lato se nonne
più lungamente, e in vano / te l' ignavo tepor lusinga e molce. betteioni
: minerva trovò molte arti e spezialmente l' arte della lana. simintendi, 2-21:
. g. villani, 7-13: l' arte della lana [ebbe per insegna]
. ordinamenti di giustizia, i-ii: l' arte de'mercatanti di calimala, l'
l'arte de'mercatanti di calimala, l' arte de'cambiatori, l'arte della lana
calimala, l'arte de'cambiatori, l' arte della lana. statuto dell'università
la lana. naddo, i-47: l' arte della lana, cioè li loro consoli
arte de la lana di radicondoli, e l' or- dinamenti d'essa arte, facto
lana. -per estens. l' edificio dove aveva sede tale corporazione.
la badia comincia a sonare, perché l' arte della lana è presso a quel luogo
quasi come lo struzzolo, salvo che l' imbusto suo non ha penne, anzi ha
fatto in tutto questo tempo, durante l' assenza del parroco? calvino, 1-492
]: * lana filosofica ', è l' ossido di zinco che si solleva in
lana: avere rapporti sessuali, fare l' amore (v. anche battere, n
borse, e non molto in concordia l' università de'nostri cittadini, deliberò che le
bagnata: come metafora sessuale, raggiungere l' orgasmo. sercambi, 1-i-347: messasi
aretino, 20-97: le promise di ascoltare l' amico, che si credeva sballare lane
, è per trovare / ch'altri l' arà accoccata a lui. -stimare
di dare; non si deve chiedere l' impossibile. proverbi toscani, 293:
sia lavorate. 2. l' insieme dei tipi di lana impiegati nella
sm. chi, in passato, professava l' arte della lana, sia come
il re e per li baroni, l' arte vostra è morta, da poiché il
baldinucci, 9-v-225: il padre suo esercitò l' arte della lana, alla quale tenne
piacciono più i nastri, e vuol incannare l' orsoio: lascia quello, e vuol
che inastata serve ai cannonieri per nettare l' anima delle artiglierie dopo che sono sparate
landino [plinio], 541: l' erba lanaria data alle pecore a digiuno
coltura, le quali sono il lagopo, l' ornitogalo, il coriandro e i coriandoli
il coriandro e i coriandoli suoi, l' iacinto, la ruta salvatica, l'apios
, l'iacinto, la ruta salvatica, l' apios, la lanaria. mattioli [
di quella foglia, vi si ferma l' acqua, onde i cacciatori le chiamano imbuvinelli
al tamburo dello scovolo usato per pulire l' interno dei cannoni dopo il tiro o per
villosa che inastata ai cannonieri per nettare l' anima delle artiglierie dopo che sono sparate
= deriv. da lana, per l' impiego di tale materiale. lanàtico
una è tirata pel corno, tutte l' altre passano. sannazaro, 4-80: elpino
dal mulino, si scorgeva la corrente, l' immane flusso della piena, fremere e
i-630: coloro cui dà tanto fastidio l' istruzione del popolo, ci vengono a
e scrivere »... o l' abbandonarono dispettosamente, o continuano a dolersi
lancastriano1'2, v. 'lancasteriano l' 2. lance, sf. (
pieno sacco, giù non trabocchi; l' altro deprime le corde alla seconda lance
/ colme di cibo son, di vino l' urne. 3. figur.
: i giureconsulti, appo i quali è l' inchiesta di moderar le lanci della giustizia
, non altronde che dall'antichità riconoscono l' essenza della prescrizzione. della porta,
.. che arrete mirato con l' occhio de l'intelletto e considerato col regolato
arrete mirato con l'occhio de l' intelletto e considerato col regolato senso gli
intellettuale e visto qual differenza sia tra l' une e l'altre,...
qual differenza sia tra l'une e l' altre,... senza esitar punto
/ con giusta legge, or da l' usanze prime / per troppa ingorda passion
: quanto era meglio alzar da terra l' ali / e le cose mortali / e
alto instabil libra. / questa de l' ore il tempo e dei momenti / quasi
a due manici, usato specialmente per l' acqua; anfora, brocca, vaso.
227: gli diè, come vedrian l' istoria bella, / a ciaschedun la
larghezza, e che diminuisce insensibilmente verso l' estremità, di modo che termina in
. d'annunzio, iv-2-1216: tesi ancora l' orecchio, inquieto; ché il battito
greca delle sue foglie ampie lanceolate mi faceva l' effetto d'una cosa di cielo caduta
gadda, 204: bella e tenacissima l' acacia australiana, un cespo folto e rotondo
. guglielmotti, 465: 'lancetta', l' indice lanceolato degli oriuoli, delle bussole
e una lancetta; e feciono danno l' altro die in molte parti. savonarola
, i-15-58: per servirle mette l' ale, / ed in loro fa perfetta
d'un oriuolo con la terra e con l' aqua dentro dipintavi, e con la
dipintavi, e con la lacetta che mostrava l' ore. c. dati,
credo che potevate benissimo averlo dimenticato [l' orologio] sul vostro tavolino; poteva
pendoli dondano ritmicamente e mille lancette segnano l' ora identica e gl'identici minuti.
mi mostrava. pascarella, 1-171: l' aneroide con la sua bella lancetta lustra
del tachimetro saliva con nervose oscillazioni, l' aria fredda faceva gorgo sulla nuca.
faceva gorgo sulla nuca. - l' ago calamitato della bussola. sassetti,
un pezzo di calamita, ella inebria l' ago in maniera che la punta della
'lanzetta ', vi entrò con l' alacrità d'un giovine e si mise a
essi alla sua cura per non perdere l' utile della propina. 2.
, travaglio, respiràvan sempre le prime; l' altro, nel ritornare al suo rinsaccante
) capace di equilibrarla e di favorirne l' appoggio a terra; corredata di cinghia
che 'l cavallo e la targa e l' arco e le saette e le lancie,
spada né mazza, / ch'a forar l' abbia 0 romper la corazza. bandello
/ e fe'1 tronchi ronzar per l' aria scura: / ma fu colto da
466: parti della lancia cavalleresca: l' asta lunghissima di frassino, detta pure antenna
fosse infuso / da quel valor che l' uno e l'altro fece. idem,
da quel valor che l'uno e l' altro fece. idem, par.,
/ siede lungh'esso, e lungo l' altro posa / quel duca sotto cui
iv-112: la corona delle spine fu l' elmo, la carne flagellata l'usbergo,
fu l'elmo, la carne flagellata l' usbergo, le mani chiavellate e'guanti
, corse dieci passi soli ad investire l' ordinanza della cavalleria. -lancia lunga
: uscendo dalla porta si dismonta quanto è l' altezza d'una lancia lunga per una
/ quell'om che di sua lancia l' ha piagato / se non rifina poi di
morse, / sì che mi tinse l' una e l'altra guancia, / e
sì che mi tinse l'una e l' altra guancia, / e poi la medicina
saiuto, / [feraguto] con l' asta a resta lo venne a scontrare [
da la sella caccia, / de l' argalia, poi fu d'astolfo lancia,
, / e molto onor fe'a l' uno e a l'altro in francia.
molto onor fe'a l'uno e a l' altro in francia. s. ferrari,
più o meno variamente, che forma l' estremità superiore di ciascuna delle sbarre di
furia i rocchettoni del filo telefonico e l' agganciano qua e là su i fanali
deve raggiungere tutte le pietre e svolgerne l' acido carbonico. questa spranga è appuntata
, e piegata ad un anello per l' altro, a fine di dare all'operaio
, a lancia,... l' intreccio delle radici e dei rami serpentini.
[dei falsi lusingatori] più che l' olio, ma e'sono lanze. l
languire. manzini, 18-302: attraverso l' arsura del palato una lancia di dolore gli
d'arme] ciascuno ha, secondo l' uso franzese, due arcieri, in
la lancia tirava ducento cinquanta scudi, l' arciere ottanta, l'insegna trecento,
ducento cinquanta scudi, l'arciere ottanta, l' insegna trecento, il luogotenente quattrocento ottanta
di ferro, cosciali e gamberuoli componevano l' armatura, che lo scudo compiva,
ariosto, 8-69: cadea quel dì per l' africana lancia / il santo imperio e
di una casata (in quanto solo l' uomo era atto alle armi).
: 'capo di lancia ', l' uomo d'arme, principale, armato di
negli organi del suo cranio prevaleva prepotentemente l' organo dell'avarizia; e tale si
tassoni, 3-8: gran baron de l' imperio, e lancia rotta, /
rotta, / e nemico mortai de l' acqua cotta. 7. stor
chiaro, e ne pareva sopra il mare l' altezza di una lancia. varchi,
, mirando questa luce, che comparisce sotto l' aspetto di lancia o di piramide,
ugello (e si usa nelle costruzioni per l' immissione forzata di acqua, per sminuzzare
lancia morsa da una serpe, le diè l' anima col motto 'indarno ',
storia di stefano, 1-41: spoxata l' ebe, e poi, segondo uxanza
pareva molto raro; / ogn'ora l' aria voluto quela lanza. aretino, 20-70
volgar., 79: lassaron correre l' una schiera con tra a l'altra le
correre l'una schiera con tra a l' altra le lanze abbassate molto arditamente.
arma bianca. ariosto, 37-49: l' usata audacia e l'amoroso fuoco /
ariosto, 37-49: l'usata audacia e l' amoroso fuoco / non gli lasciò pensar
che vedendo il cavalier venire, / l' andò lancia per lancia ad assalire.
1-44: quivi i cavalier starsi adagiati / l' un contro l'altro, e aver
cavalier starsi adagiati / l'un contro l' altro, e aver le lancie pronte /
sbarre uscir a coppia, / come l' ordine e il tempo insiem gli accoppia
vale barattarsi colpi di lancia, giostrare l' uno contro l'altro. -con la
di lancia, giostrare l'uno contro l' altro. -con la lancia molle:
. -con la lancia molle: tenendo l' arma allentata o pendente (ed è
pugnar per accender la fede / de l' evangelio fero scudo e lance. tansillo,
formano il soffitto, intacchino alcun poco l' architrave e vengano ad incastrarvisi dentro,
vengano ad incastrarvisi dentro, si avrà l' origine delle comici architravate, contro alle
difese. de sanctis, ii-15-154: l' on. boggio è il primo che
lanciare. lanciabilità, sf. l' essere lanciabile; qualità di ciò che
un tubo, aria compressa per espellerne l' acqua. = comp. dall'
contiene un liquido infiammabile a contatto con l' aria; il getto è diretto sul bersaglio
.. le mine, il sottomarino, l' aeroplano, il dirigibile, i lanciafiamme
lanciatolgori,... dov'è ora l' altissimo strepito della tua folgore?
ponti e costruzioni in legno per appiccarvi l' incendio; nella marina bizantina, congegno
casa] confina a primo con l' orto degli innocenti; a secondo, francesco
a spese per conto del catafalco per l' esequie di michelagniolo buonarroti in più e
più lontano, o dall'alto o verso l' alto, con impeto, con violenza
, 2-889: il debil vecchio alzò l' asta e lanciolla. tasso, 11-78:
giunge e minacciante, / chiuso ne l' arme, il capitan di francia,
su la prima giunta al fero argante / l' asta ferrata fulminando lancia. bracciolini,
. dante, vii-58: sappia che l' entrar di lui si trova / serrato
amore. tasso, n-ii-n: voi lanciate l' arme socratiche con disprezzo cortigiano in guisa
sostegno,... che rovinando sotto l' incauto piede l'aveva lanciato nei vortici
. che rovinando sotto l'incauto piede l' aveva lanciato nei vortici del torrente e della
prìncipi,... ha potuto avere l' orgoglio di presentarsi dinanzi all'europa costituito
del cuore [della rana], l' ondata del sangue è lanciata nel gran tubo
impeto, cimentandosi per un niente su l' angusta strada costeggiata da botri e burroni.
compagno in grado di proseguire vantaggiosamente l' azione. -lanciare la volata: nel ciclismo
lancio. marinetti, 1-69: lanciare l' elica -operazione preliminare all'* avviamento '
sì con la testa, mentre lanciava l' automobile a corsa sempre più folle.
lanciato inutilmente e solo contra volta: l' assalì a sera, presela, fu respinto
g. gozzi, 1-95: possa l' uomo forestiere che viene, sedére appresso
da una parola che mi lanciaste amarissima l' altra sera,... penso
appena conosciuto il delitto commesso fu lanciato l' ordine di cattura. frase gonfia ed ampollosa
: temendo [il cane] per l' umida incolumità del proprio muso, non si
panzini, i-773: appio claudio, l' antico sabino... lanciò da roma
e sovvertitori. baldini, 9-156: l' editore lanciò anche t'almanacco degli atei
vecchio testamento. moravia, xiii-10: l' argomento questa volta era dei più seri
cassola, 5-26: lanciò... l' idea di raggiungere la spiaggia dove si
opaco si va spandendo nel mondo e l' intelligenza cede. i piccoli teatri,
egli é poi lanciato. meditazione sopra l' albero della croce, 1-57: vedranno colui
li tormenta. arrighetto, 222: l' ira ismania e con innumerabili saette mi
, ma da lontano lanciando e saettando l' uccisero. -assol. maneggiare,
lanciotto, ed al collo le pose l' arco e le saette, ed insegnavaie lanciare
, ed ebbe a presso dagli altri l' onore. tasso, n-iii-892: ne l'
l'onore. tasso, n-iii-892: ne l' arte ancora, o in molte de
arte ancora, o in molte de l' arti, io non conosco alcuna certezza,
e là si lancia, / ma l' inimico stuolo é troppo grosso. de mori
, / si lancia in mezzo a l' onda, e 'n giro move / la
ed io tremavo, ci saremmo lanciati l' uno nelle braccia dell'altra ma qualche
con sei piè si lancia / dinanzi a l' uno, e tutto a lui s'
or là negli arcioni, sì che l' asta si rassegnò in terra, e 'l
adorno, / elena tutta lieta ne l' aspetto / con gran prestezza se gli caccia
distese / lanciandosi dov'era più profonda / l' acqua che in gran tempesta si commosse
e peritoso / mel non s'attenta, l' avventato pero / tosto si lancia,
la pesca d'altomare, che, mediante l' esplosione di una cartuccia, è in
adeguata; ne esistono due tipi: l' uno adatto per i sommergibili, l'
l'uno adatto per i sommergibili, l' altro per le navi di superficie; tubo
: or corre, e volta poi che l' è vicino, / or a traverso
. macchina per la grigliatura e per l' aereazione della sabbia e della terra impiegata
lontano o dall'alto o verso l' alto, con forza, con violenza contro
mandato avanti. comisso, 5-10: l' aria non aveva se non un valore di
. sembrava lanciata nell'aria, verso l' immensità dei cieli. 5.
citerò ai tribunali perché voi, svelando l' autore della lettera, siate punito dei sarcasmi
lì, in mancanza di meglio, ma l' unica in grado di soddisfare. -inflitto
me più premea che si fosse corretto l' ingiusto passo del vicario, intorno alla scomunica
la maestra si trovò così sola lanciata verso l' acuto. -infervorato (in un
tore si butta e lancia, con l' abbassar del manico a che sta
ritirare tra gli ordini i lanciatori e l' altra turba degli aiuti, fece innanzi la
, mosse con grande impeto e forza l' ordinanza stretta e serrata contra'romani.
de'primi fiori. saraceni, i-155: l' astuto annibaie... aveva di
la propria opinione con chiarezza, e l' uno invoca tacitamente quella dell'altro, sperando
un fustone di ragazza dai capelli rossi, l' aveva conosciuta un paio di mesi prima
giovane lanciere del pinerolo cavalleria, con l' alto colbacco calato sugli occhi e la
le proprie mani. calvino, 8-71: l' innamoramento era già allora lancinante passione per
con lunghe agonie disperate, / tu fosti l' amante che rugge d'ebrezza fra le
anzi che no, e spesso senza dibatter l' ali, interrotto però da lanci improvvisi
stambecco, e a ogni lancio udiva / l' urlo e lo sforzo d'un simile
gli vede a sé denanzi, / tien l' un per man e l'altro in
/ tien l'un per man e l' altro in pié sugiella, / tragie per
proiettare lontano o dall'alto o verso l' alto, con forza, con impeto,
, dalla canna ferrata, quanti astanti l' ammiravano, tanti cuori coglieva. saba,
. nell'atletica, prova nella quale l' atleta deve lanciare, mediante una particolare
, che consiste nel proiettare a distanza l' esca mediante una lunga lenza avvolta a
iniziative diretta ad agevolare o a favorire l' introduzione di qualcuno in un determinato ambiente
la libera e disinteressata critica, ma solo l' accetta come inserzione a pagamento) un
463: -io assumo tutte le spese per l' allenamento e per il lancio del kid
.. si diceva 4 lancio 'l' atto del liberare il falcone per lanciarlo
corrente di lancio), anche se l' anodo è a potenziale minore del catodo,
energia di lancio) capace di vincere l' azione di ripulsa stabilita fra anodo e
e. cecchi, 2-153: fu visto l' insano spiccare lanci verticali, come gatto
anni fa riformare di lancio; ma l' austria temperò quel bollore. carducci,
è grandissima imprudenza mandar di primo lancio l' offerta dell'elezione deh'armi e della
, pietre e ronconi, / balestra e l' altre molte / ch'ài per castello
. jacopone, 78: 12: l' amore non ce voi rascione, / 'nante
lacreme, mamma, ch'io veio per l' ochi toi belli 'scire, /
., vi-9 (72): [l' uomo perfetto] guadagna prò della sua
aveva quindici manipoli, un poco scioverati l' uno dall'altro. storia nerbonese volgar.
, iii-3-288: ondeggiante di canape è l' infido / piano che sfugge al curvo
la monotonia sconsolata. moretti, iii-87: l' ombra della nuvola cadeva sulla duna,
di luce. morante, 2-126: l' inverno, che finora m'era sempre apparso
1-172: decifrò nell'aggru- mato paesaggio l' ombra del suo quartiere: e gli parve
pratel verde e gientile, / come l' erbetta gaiamente infiora? monti, 2-611:
ghirlande; / lussureggiar le lande, / l' isole, le convalli, / di
. linati, 8-105: udii che l' inno usciva dalla città, si spargeva
nome di landes la regione compresa fra l' atlantico, la gironda e l'adour
fra l'atlantico, la gironda e l' adour). d'annunzio, iv-2-1214
scafo, due per lato, con l' estremità superiore a occhio o golfare, per
sm. disus. il giorno dopo; l' indomani. s. maffei
scrittura. zena, 1-130: arrivarono sotto l' orologio del teatro che l'ora era
arrivarono sotto l'orologio del teatro che l' ora era passata. due landò, a
1-74: non era qui per togliervi l' onore. per mettermi una scritta su
, i-prol.: le vagabonde han tutta l' arte intera / e se n'aveggian
a tal fine si acconciano due bigotte: l' una mobile e penzola alla cima della
e penzola alla cima della sartia, l' altra immobile e ferma al bordo o
modo di scuoterti, landróna -le diceva l' architetto, aggiungendo qualche colorita ingiuria lucchese
come il loro. varchi, 23-254: l' amico s'ha a cercare nel petto
quando fu notte venne al tempio aspettando l' ora, che tutte in quel landróne
peneo spumante, / e del galeso mio l' onda sincera / veste di bianche lanegna
, /... il senso e l' alma fan contenta e lieta. aretino
... ei mi ha dato insino l' acqua lanfa. n. agostini
n. agostini, 5-13-110: l' altre poi tutte, pargolette e destre
, torna ben presto, purificatosi con l' acqua lanfa, in cerca di compagnia
vidi certe linee (miracolose), ché l' acqua lanfa scorse giù per le gambe
tale che avreste detto: egli è l' arco baleno. forteguerri, 12-69: la
da giovane il mio paese, con l' idea fissa di diventare qualcuno. il mio
italia sono bestie che lo fanno [l' elettro], le quali si domandano
langardo ', specie di vela che porta l' istesso nome del bastimento suddetto.
con questi nomi volgari suole essere indicata l' ulcera cancrenosa della coda dei bovini;
il carbonchio sintomatico, e ne ripete l' etimologia dal lamento (lagno), che
(lagno), che fa sentire l' ammalato, alloraché qualcuno tocca la parte offesa
sasso, come se a posta fatto l' avesse, avere lasciato cadere sul tetto de
oggi tanto nell'inghilterra quanto barone; l' altro di lantgravio è solo, che
principalmente fra il duca di cleves, l' elettor palatino, il langravio d'assia
! de roberto, 4-199: come l' araldo annunzia l'arrivo del corteggio,
roberto, 4-199: come l'araldo annunzia l' arrivo del corteggio, sfilano maestosamente i
di piante della famiglia balanoforacee, con l' unica specie langsdorffia hypogaea, da cui
che porta el bisso, / viva l' imperio che ne tra'di langue! '
languente. casoni, 218: ahi per l' infermo il medico è languente, /
/ per lo popolo il re, per l' uomo dio, / per la nocenza
dio, / per la nocenza altrui muor l' innocente. bisaccioni, lx-3-112: non
conforto maggior che nella morte / provi l' uomo languente, / è il lasciar ne'
comune col martelli quel posto pericoloso e l' ottenne. grafi, 5-457: dietro la
s'affina. gozzano, i-1215: l' esercito, a perdita di vista, è
una leggiera sopraveste ch'evea intorno, l' adagiò, quasi un'ombrella, sovra di
aure balsamiche de'vostri prati, sotto l' azzurro profondo ne'vostri cieli.
. ugurgieri, 361: qui pongono l' alto giovano [morto] fra belle
finir di parlare dell'artificio di risvegliare l' elettricità languente col rifondere e ritorcere contro
(la voce, lo sguardo, l' aspetto). capitoli della compagnia della
il tacer del labbro avaro, / l' intemo disvelaro / alla nemica mia stato
a chiedergli notizie del suo viaggio attraverso l' italia. 7. letter.
languente, / è da i lampi de l' oro oppresso e vinto, / assai
sognato nuove squadre garibaldine e immaginato che l' italia non aspettasse se non di scegliere un
momento per far tonare la sua rabbia contro l' austria e liberare i fratelli languenti in
doveresti meglio che dalle mie parole ritrarre l' infinità de'miei cordogli dalle lagrime che
propizio, / t'offro languente su l' amiche piume / la bella in sacrifizio.
. frugoni, i-8-150: tu rivivere fai l' arti languenti, / per cui vitruvio
vitruvio, apelle e fidia vive / ne l' eterna memoria de le genti. metastasio
crescente e la persecuzione di giustiniano diedero l' ultimo crollo alla languente filosofia, i
. vasco, 436: vedrà languente l' agricoltura, scemata in conseguenza la popolazione
]: dicesi pure che il polso e l' azione vitale sono languenti, quando il
aretino, 13-4: tutti i virgulti de l' umana generazione sono spuntati d'un ceppo
. cecchi, 6-388: allontanandosi, l' angiolo languidamente con la mano ci faceva:
): dopo qualche momento sentì anche l' eco del monte, che ogni tanto ripeteva
occhi pieni di morte, languidamente mirava l' oggetto amato degli eccessivi suoi spasimi. algarotti
roventi di un fuoco meridionale, che l' emozione languidamente velava. 3.
porzion del soggetto. cuoco, 1-50: l' utile amministrazione o non avea chi la
i vegetabili. padula, 366: l' agricoltura tra noi procede languidamente senza il
timore / resa in quel punto ne l' amor più ardita, / gli s'abbandona
spento, offuscato (lo sguardo, l' occhio). marino, vii-586:
. giov. croce, 41: l' ora del 'vermouth 'preso con rispetto
, iii-191: ha [la giunchiglia] l' odore soavissimo, come di gelsomini,
passion languidetta. varano, 1-528: l' erbe piaccion all'agne, all'api i
scintille. batacchi, i-18: tace, l' abbraccia, e fin dal cuor sospira
pallidezza nel viso, cadè su l' erba e mostrò tutti i suoi spiriti
visi erano cose da occupar tutto di compassione l' animo di chiunque si fosse trovato lì
biasimò i legati quasi di languidezza verso l' esecuzion del comandamento. brusoni, 2-9
e tal forza che aita a dar l' anima e lo spirito al componimento,
questi racconti, onde mai venne che l' italia ne'secoli ix e x patisse tanto
] la cavò da quella languidezza dove l' aveva sommersa la barbarie de'secoli precedenti.
metodici... non stimarono mai l' anatomia inutile e superflua al medico; ma
amorosa. d'annunzio, iv-1-104: l' orecchio è teso a rapire un frammento
a rapire un frammento di dialogo, l' occhio è pronto dietro il luccicor della
il flutto ha muto, / né per l' aria imperversa austro pugnace.
, 75: la ferruminazione dell'ossa richiede l' in- sizione dell'estremità dell'ossa rotte
poi languidirsi, bisogna cercare di sostener l' impeto loro, finché cominci ad intiepidire
per tutto transcorre. guiniforto, 658: l' autor nostro,...,
che le membra siano per staccarsi loro l' uno dall'altro. caro, 5-1189
altro. caro, 5-1189: era l' umida notte e mezzo il cerchio / del
abbandonarsi del tutto, quando, inalzata l' anima a dio, sentì rinovarsi in sua
possente, / o con languida mano / l' avventerò da scherzo, / per non
], 76: severo, che per l' inanzi era stato sì ardito e bellicoso
e pauroso. guazzo, 1-20: l' animo del solitario diviene o languido e
afflitto e languido. boiardo, 1-115: l' ingegno... di poi se
mente. campanella, 1044: sendo l' aria infetta, subito lo spirito s'aggrava
, diventa languido e non può far l' opere della vita. brusoni, 2-88:
, 2-88: empieva... l' aria per lunghissimo spazio anche fuori del tempio
fiore). petrarca, 46-2: l' oro e le perle, e i fior
poliziano, st., 1-78: l' altra [rosa], che 'n dolce
. i. frugoni, i-9-106: già l' aria è tutta ardor, / sul
fior. arici, i-52: sgombra l' ulivo de'languidi rami, / de'vizzi
stassi amorosa e languida viola, / cui l' alba di rugiade mattutine / le guancie
l' aspetto); che esprime mollezza, abbandono
me si strinse: / voluttuosa ne l' atto languido / tra i gotici archi.
ben salde le penne, / non sostien l' occhio languido questa luce. caro,
sonno chiude / i languid'occhi a l' affannata gente. tasso, 7-5:
pastori, / e parie voce udir tra l' acqua e i rami / ch'a
la notte co'suoi mille / soli e l' inevitabile / saetta di due languide pupille
nitide: / ne li occhi languidi l' amore tremola. panzini, ii-181: le
un languidissimo gemito la bella clelia spirò l' anima sconsolata nell'affettuosa bocca di porzia
pungenti, strepitose. lombardelli, 202: l' apostrofo è quel segno per cui,
de'capi. algarotti, 1-iii-254: l' opera in musica, una delle più
dal già domato empio oriente / fausto l' anno novello al ciel romano; / e
/ e sente al suo spuntar che l' ottomano / gonfia languide trombe in suon
carducci, iii-4-185: languido il tuon de l' ultimo cannone / dietro la fuga austriaca
di fumo. groto, 1-23: l' aria immobile si corrumpe, il fuoco languido
cardarelli, 118: quando noè chiuse l' arca ed ebbe acceso le lanterne,
], 418: fa il fusto come l' apio, con molti rami: le
giallo languido, che nella figura somigliano l' arancio. i. riccati, 2-221:
in una breve e languida quiete / l' afflitte membra e gli occhi egri compose.
egri compose. metastasio, 1-i-464: l' anime grandi / non son prodotte a rimaner
languido riposo. delfico, iii-122: se l' amore finisce nel matrimonio, ciò avviene
finiscono d'essere amanti, e se l' amore è finito una volta, egli
più languida che la vecchiezza a certuni è l' età giovane ad altri. mazzini,
prima di fuore / e s'impriman ne l' alma acri e mordaci. pirandello,
verri, 2-183: nessun paese, dove l' industria sia animata e dove la buona
alto interesse del danaro, sarà languida l' annua riproduzione e assai dubbia la fede
, due cose contrarie al conseglio, l' ira e la prestezza, per rimediare
ira e la prestezza, per rimediare l' ira deve il prencipe operare la tardanza acciocché
spaventa di maniera che tu domandi solamente l' aiuto della morte? è ella forse
aiuto della morte? è ella forse l' aversità tua o dei tuoi o della tua
. moneti, 179: languida giace oggi l' umana fede, / e piange astrea
molto volere. campanella, 5-148: l' intendere in universale è senso languido e
fatto in ogni modo a nostro dispetto l' immaginarci ancora fuori d'iddio il niente
di dire, a morire languide languide l' ultime espansioni e ondeggiamenti dell'essenza divina
immagini sono languidissime, nasce nell'uomo l' idiotismo. fogazzaro, 10-68: invan
e indimostrata della grande teoria vichiana che l' origine della lingua si ritrova dentro quella
i suoi desideri, così li forma l' appetito. -precario, instabile.
cavalcanti, 2-275-egli è da avvertire, circa l' una e l'altra maniera di parlare
da avvertire, circa l'una e l' altra maniera di parlare, che..
languide. minturno, 317: mutasi ancora l' ordine delle parole per abbellire il parlare
beni, 1-126: noi non ammettiamo l' ordine artificiale se non in alcuni straordinari
pratolini e di alberto moravia, trova l' arte del manzoni eccessivamente 'languida '.
architetture. se ne veggono alquante presso l' eccellente girolamo molin, messe quasi a
e sforza. campanella, i-396: l' invocazione non sia troppo risonante né figurata
dea con languide parole di lusinga incanta l' infelice perché si dimentichi di itaca.
, una seduzione di voluttà, - l' ardore sensuale di lui s'accese violento.
nella linea delle belle donne per formare l' agile calice sonoro d'una bella voce italiana
mai piena di sapore, faceva di sottecchi l' occhiolino languido all'orso. moravia,
: anni trenta e cinque avendo / l' auctor, che sono il mezzo di sectanta
... / vedea della virtù l' alzante altura / e disiava di salire in
e feroci / gli ultimi moti fùr, l' ultime voci. gualdo priorato, 7-76
fischia il vento; / col pastor langue l' armento: / e spogliati / rimirando
allo stomaco; soffrire la fame, l' inedia. goldoni, xi-121: l'
l'inedia. goldoni, xi-121: l' ora del pranzo differir mi piace /
: la lussuria incende e consuma tutto l' uomo e fallo pensare e languire. guittone
vien tal ch'a pena a rimirar l' ardisco, / e pietosa s'asside in
, / stava olivier languendo in su l' arena, / e del piè guasto avea
erano gelide, come sempre, poiché l' anemia di cui languiva, le toglieva ogni
: tutti li animali languiscano, empiendo l' aria di lamentazioni. f. negri,
tasso, 9-32: caggiono entrambi, e l' un su l'altro langue, /
: caggiono entrambi, e l'un su l' altro langue, / mescolando i sospiri
velenoso aere stagnante oppresso, / tra l' inutile ciurma al suol languendo. fucini
, 1-66: è una sanità che fa l' anima pronta alle sue operazioni, onde
e viziosa. guarini, 1-i-164: senza l' aiuto dell'irascibile, l'anima languirebbe
: senza l'aiuto dell'irascibile, l' anima languirebbe nell'opere virtuose né sosterrebbe le
col rosario in mano, in attesa che l' uomo, il padrone, rincasasse.
. era posto a sedermi / a l' umbra d'un gran pin, quando
gran pin, quando parea / turbarsi l' aire e 'l cielo, e 'l pin
e 'l pin giulio / languir e l' altre piante, et io dolermi. de
, gridi, muggi e sangue / fan l' aprica stagion tanto contraria / che i
impallidir le fronde, / assetate languir l' erbe rimira. marino, 205:
. goldoni, xiii-297: se languiscon l' erbe e i fiori, i..
si celano. graf, 5-949: l' anime dolci dei fiori / languirono sugli
una nuvolaglia biancastra incombeva sui monti. l' afa pesante stagnava anche sulle case di cecina
e tepidetto spira / zeffiro a ravvivar l' anno che langue; / e par,
e par, mentre tra i fior l' anno s'aggira, / l'antiche spoglie
i fior l'anno s'aggira, / l' antiche spoglie rinovar qual angue. tecchi
. tasso, 14-588: già de l' ultima stella il raggio langue / al
e finalmente sfumando svanisce, quando per l' obliquità dell'occhio ad essa superficie i
tardissimo. gadda conti, 1-176: l' incendio si trasmise a qualche catapecchia,
bruni, 310: qualor, languendo l' alba, apparir suole / su l'
l'alba, apparir suole / su l' oriente un nuvolo irraggiato, / va ne
te la gente fai / qua giù dove l' affetto nostro langue, / mirabil cosa
'l fianco, / che memoria de l' opra anco non langue. savonarola,
cassola, 2-142: dopo qualche partita l' interesse per il gioco languiva. -rinunciare
langue, / dopo molto sudor, con l' emo bere / onda, che per
/ che è occulto come in erba l' angue. azzolini, lvii-46: languia l'
l'angue. azzolini, lvii-46: languia l' agnella immaculata e santa / della toscana
si vanta / del gran gusmano eroe l' alma famiglia. siri, ix-900: languivano
; chiamò dal continente letterati; creò l' università di napoli; diede nuovo lustro
, iii-25-30: la riforma delle leggi su l' istruzione superiore... fu trascinata
). cesarotti, 1-i-322: mentre l' epica italiana giungeva a sì grande altezza
dizione e il numero languono, ma l' affetto è più schietto. piovene, 7-541
di languir contento, / d'abbracciar l' ombre e seguir l'aura estiva, /
/ d'abbracciar l'ombre e seguir l' aura estiva, / nuoto per mar
sacchetti, 192: ella sen porta l' alma mia / e 'l corpo lascia,
pestifero angue, / e poi gustasti l' aceto col fele, / tanto che la
afflitta langue, / manda in mio aiuto l' arcangel michele. boiardo, 3-145:
, toltosi a la scuola e a l' ubidienza, è cagione che chi l'ha
a l'ubidienza, è cagione che chi l' ha generato e partorito ne languisca.
, / tale aspetta dal cielo / l' affannato gesù vital conforto, / mentre
vital conforto, / mentre langue ne l' orto. mascheroni, 8-255: poi la
rebora, 221: il sacerdote è l' amico fedele / di gesù cristo in chi
bella, diviso, / languisco, se l' amor non mi rimena. dante,
da me non conosciuta, tu ora l' amante, il quale io lungamente ho aspettato
per te famelica langue d'amore / l' anima mia. emiliani-giudici, i-303:
i-303: non fece lungo tempo languire l' amante. carducci, ii-8-100: mi
amata / risana, langue se amore l' è avverso. -con riferimento all'
dominici, 2-11: nello amore [l' anima] è tanto sommersa che ha