alla ragione, estinguete quella focosa luce de l' intelletto che vi accende, vi
. disus. il rinunciare, l' astenersi. cavalca, 3-213:
. à (3eóg 'molle '. l' agg. precatorius deriva dal fatto che
nova legislazione? tommaseo-rigutini, 86: l' abrogare è atto più o meno legale
abrogazióne, sf. dir. l' atto con cui si revoca quanto è
, 4-333: per lo sdegno concepito per l' abrogazione della legge del quarantasette..
tutti alle loro ville, protestando che l' abrogazione, siccome fatta per forza,
ii-272: non parea cosa facile ottenere l' abrogazione di quel codicillo testamentario. bocchèlli,
raspato. b. davanzali, ii-502: l' abrostino è la concia e la medicina
come molti altri nomi di vite, con l' aferesi della consonante iniziale sentita come articolo
crescenzi volgar., 6-n: l' abruotina è erba calda e umida in
molto, e il suo impiastro rimove l' attrazione dei nervi alle membra. sannazaro
domenichi [plinio], ii-134: l' abrotino ha odore giocondo e grave, e
sé si propagina. idem, ii-178: l' abrotino è di due ragioni, cioè
il maschio, con questo la femmina; l' uno e l'altro è amaro come
con questo la femmina; l'uno e l' altro è amaro come l'assenzio.
uno e l'altro è amaro come l' assenzio... dicono che tenendosi un
la lussuria. soderini, ii-36: l' abrotano agguaglia di color cenereccio l'assenzio,
ii-36: l'abrotano agguaglia di color cenereccio l' assenzio, nel resto ha la foglia
di quelle del cipresso... è l' abrotano erba medicante, ed appassito e
: dalla grand'abside severa / uscìa l' incenso in fiocchi cilestrini. d'annunzio,
cortile. ojetti, i-120: di dietro l' altare maggiore tutta l'abside sfavillava di
: di dietro l'altare maggiore tutta l' abside sfavillava di centinaia di ceri e candele
accesi. comisso, 7-339: l' abside [del duomo] si confondeva colla
chiesetta... e nell'absidiola l' altare dov'egli aveva il diritto
. vino fatto col mosto e l' assenzio. domenichi [plinio]
, i-1296: dell'altre erbe si fa l' absin- tite, cuocendo una libbra
intes-e la palma. boccaccio, i-278: l' erbe e le fronde e i pruni cresciuti
il custode. giusti, 3-237: l' uomo onesto davvero... non abusa
. b. croce, ii-8-120: l' obbligo di usarne e di usarne bene,
simil cortesia. sarpi, ii-90: l' eucaristia non debbe esser salvata, ma
1039: vietandogli [all'avversario] l' uso del discorso che la divina bontà
bontà gli ha conceduto, ed abusando l' autorità giustissima della sacra scrittura, che
qualunque nome. gioberti, i-29: l' autor del castigo, trapassando i limiti della
2). galileo, 951: l' aver io scritto nella nostra favella..
così e faccia, per esempio, l' elogio dei buoi, delle oche e
me la mia abusata figura: nascondere l' apparenza al fine di scoprire l'essere.
: nascondere l'apparenza al fine di scoprire l' essere. 2. dial.
grande abusione è certo questa, che l' uomo si dica e voglia essere tenuto servo
b. cavalcanti, 2-262: non ha l' abusione tanto di grazia, quanto la
usata qualche volta con destrezza nella prosa, l' adorna. romani [tommaseo-rigutini, 3442
dovette purgare con tre mesi di prigione l' esercizio abusivo delle proprie ragioni. moravia,
professione abusivamente (senza il titolo o l' abilitazione richiesta). palazzeschi, 9-378
, 375: oh scelerato abuso / de l' umana ingordigia! buommattei, 1-32:
. cuoco, 1-49: egli riordinò l' amministrazione della giustizia, tolse gli abusi della
di tutto puossi abusare: e quando mai l' abuso di cosa ottima dovrà far dire
può dir che gli abusi nocevoli arguiscono l' eccellenza nativa delle cose onde nascono;
nativa delle cose onde nascono; imperocché l' abuso, essendo un dilungarsi dall'indole
dovettero spesso [i legislatori] combattere l' abuso dell'acconciatura e degli ornamenti.
che quest'aggettivo sia diventato frusto per l' abuso fattone dai parlamenti. e.
pulci, 14-51: e gira l' avoltoio e l'abuzzago. =
, 14-51: e gira l'avoltoio e l' abuzzago. = lat. scient
rimozione. anonimo fiorentino, iii-485: l' autore intende essere quel testimonio che testimoniare
. ricettario fiorentino, 13: l' acacia, secondo dioscoride, è un
le foglie / gialle e rosse de l' acacia, senza vento una si toglie
grappoli d'acacia. linati, 8-135: l' acacia là in fondo che pare piangevole
solleone era vietata. idem, 5-24: l' acacia non darà più le sue foglie
: se [il cieco] annusa l' aria / e l'odore riconosce dell'acacia
il cieco] annusa l'aria / e l' odore riconosce dell'acacia / non dite
dato presso. tocci, 1-147: l' usò egli questo no per si appunto nel
. io gli dissi che appunto per l' altezza loro erano poco utili alla difesa,
come monumenti. rovani, i-59: l' arte di far all'amore è appunto un'
una scienza; è in essa che l' istinto va innanzi a qualunque studio.
pensiero è tale, appunto perché afferma l' essere; e l'essere è tale appunto
appunto perché afferma l'essere; e l' essere è tale appunto perché generato da
conservando appunto, d'una ignota lontananza l' incanto. soldati, i-91: non
appunto nei miei sogni ero venuta raffigurandomi l' uomo che avrei voluto come marito. pavese
, libero. 2. per l' appunto, per appunto [per appuntissimo)
: il che si riseppe poi tanto per l' appunto, che gli scrittori di que'
assolto, non si sa quando per l' appunto, ma sicuramente più d'un
chiunque altro, risponderebbe come voi per l' appunto...? collodi, 32
: lo leggerei volentieri, ma per l' appunto oggi non so leggere. nieri,
: siamo arrivati in romagna, e per l' appunto in quella città che fu chiamata
appunto in quella città che fu chiamata l' atene delle ro- magne. b.
croce, i-2-65: concepito come reale, l' opposto non può essere se non il
può essere se non il distinto; ma l' opposto è per l'appunto l'irreale
il distinto; ma l'opposto è per l' appunto l'irreale nel reale, e
ma l'opposto è per l'appunto l' irreale nel reale, e non già forma
tutte le ingiurie... e tutto l' ordine della passione appunto appunto. baldelli
, 4-10 (459): allogaronla [l' arca] allato ad una camera dove
; qualcosa che aveva la fuggevolezza e l' eleganza d'un appunto. moravia,
appunto. palazzeschi, 4-192: quando l' ora mattutina di ritornare a casa fu diventata
, i-59: lo stil magnifico non ama l' appunto delle cose;...
stavano armate de'collegati,... l' appunto non si può dire, essendo
bene tesser di soverchio polito e per l' appunto negli abiti e ne'modi o
maggior prova non vi bisognava per appurar l' intenzione di quella gente. magalotti,
. leopardi, i-439: volendo appurare l' idea della società, ne risulta direttamente.
: egli avrebbe appurato la cosa con l' amico... il quale non poteva
dovere appurare per quali motivi ella rinvìi l' obbedienza a una vocazione alla quale,
] quelle scienze, che interessano direttamente l' umanità? che tendono ad appurare il
addolcisce appurando, e tutto assorbe / l' umor nemico, o lo si assembra e
corpo, e costui apuza il corpo e l' anima. tasso, 18-84: qui
nera e qual sanguigna splende. / l' odore appuzza, assorda 11 bombo e
neltindustria del cotone). - anche l' operaio che è addetto alla macchina.
. apricità, sf. letter. l' essere aprico, limpidezza, luminosità.
luminosità. bertola, 134: l' aria aperta e scorrevole, e l'apricità
: l'aria aperta e scorrevole, e l' apricità che regnano nella più parte di
fresco ruscello. idem, 1-39z: l' uliva in qualche dolce piaggia aprica / secondo
giorno, i-857: erbe odorate / che l' aprica montagna in tuo favore / al
. carducci, 703: mormorando per l' aprico / verde il grande adige va
adige va. idem, 899: sotto l' adulto sole, nel palpito mosso da'
nasce il sospir de'cuori che perdesi ne l' infinito. panzini, iii-311: un
inarati colli / solo e muto ascendea l' aprico raggio / di febo e l'aurea
ascendea l'aprico raggio / di febo e l' aurea luna. idem, 11-40:
frequenti spiche / veggia indorarsi al mietitor l' affanno, / e a'voti ingordi del
9-28: a me non ride / l' aprico margo, e dall'eterea porta
ventisette, a punto, / su l' ora prima, il dì sesto d'aprile
né si rinverde. chiabrera, i-134: l' altra era fosca il crine, /
selvaggi piani. beltramelli, iii-707: l' aprile va scalzo con gli uomini e i
trepidanti / che quasi un velo è l' anima. sinisgalli, 5-47: ho
... / ch'era de l' anno e di mi'etate aprile. tasso
e 'l verno * / tal c'hai l' aprile eterno: / perpetua primavera hai
. zanella, ii-192: era quello l' april de'miei verdi anni, / degli
freschi venti il suo pensiero / de l' anno e de l'età nel dolce aprile
pensiero / de l'anno e de l' età nel dolce aprile. idem, 469
idem, 469: a noi rida l' april, / l'april de'colli italici
a noi rida l'april, / l' april de'colli italici vaghi di mèssi e
vaghi di mèssi e fiori, / l' april santo de'l'anima piena di nuovi
fiori, / l'april santo de'l' anima piena di nuovi amori, / l'
l'anima piena di nuovi amori, / l' aprile del pensier. d'annunzio,
apriménto, sm. disus. l' aprire, l'aprirsi; apertura.
, sm. disus. l'aprire, l' aprirsi; apertura. simintendi
214: e stando all'orazione, l' accidia il sommerge [il monaco]
[il papa] in concistoro, che l' aprimento [del concilio] s'intendesse
mano. cattaneo, ii-2-340: l' aumento di valore, che un territorio può
, che un territorio può ricevere dal- l' aprimento d'un canale, si valuta fino
sotto questo viceprincipio succedettero, e furono l' aprimento de'nostri pubblici studi nell'istituto
sul medesimo declive posti due mobili, l' uno affetto da maggiore velocità, l'
l'uno affetto da maggiore velocità, l' altro da minore, certamente lo scorreranno in
historice. idem, i-2-140: se l' analisi fuori della sintesi, l'apriori
se l'analisi fuori della sintesi, l' apriori fuori l'aposteriori, è inconcepibile,
fuori della sintesi, l'apriori fuori l' aposteriori, è inconcepibile, e se inconcepibile
del pari la sintesi fuori dell'analisi e l' aposteriori fuori dell'apriori, l'atto
e l'aposteriori fuori dell'apriori, l' atto vero del pensiero sarà un'analisi
. cicognani, 3-249: io ho l' obbligo di inventariare tutte le attività che trovi
(indica provenienza, derivazione) e l' abl. di prior (prius)
apriorità, sf. filos. l' essere a priori, il non dipendere
squarcio; fendere (e c'è l' idea di far palese ciò che rimaneva chiuso
le mura co'bolcioni tanto che già l' aveano forate e aperte. ariosto,
/ e da la cima al fondo l' apre e sferra. c. bartoli [
teschio. tasso, 9-38: gli aprì l' usbergo, e pria 10 scudo aperse
essendo loro dal vento levata la vela e l' albero tolto..., e
marinari abbandonarono. leonardo, 3-281: l' acqua e nell'aria pesa e discende per
più breve, e divide e apre l' aria che sta di sotto al centro della
3-283: nella caduta del grave infra l' aria non vi si vede resistenza che
aria non vi si vede resistenza che l' impedisca, anzi l'aria s'apre e
vede resistenza che l'impedisca, anzi l' aria s'apre e dà luogo all'impeto
natura, il qual del telo / fu l' inventor, ch'ebbe da quell'esempio
a non più alzar s'astringa / l' alzato fondo...? algarotti,
e magagna. petrarca, iv-1-67: l' un decio e l'altro, che col
, iv-1-67: l'un decio e l' altro, che col petto aperse / le
b. tasso, 27-66: apre l' ardito degli armati il cerchio / com'irato
termo- doonte il bellicoso stuolo / de l' amazzoni sue vide in battaglia / attorneggiare
schiere aprendo. tasso, 9-71: così l' indomita guerriera / le squadre d'occidente
, 4-348: con troppo disprezzo tralasciato l' aprir le trincere, per accostarsi, com'
, 1-1-100: questo che si chiama l' aratro,... serve ad aprire
tre trincee. giocosa, 40: l' acqua dei torrenti montani...
la terra di subito, e inghiottì l' albergo e l'albergatore. ariosto,
di subito, e inghiottì l'albergo e l' albergatore. ariosto, 30-47: e
aprirsi. berni, 120: raccontate l' abisso che s'aperse / poi che fumo
mi riceva e mi rinchiugga / tra l' ombre infeme. tassoni, 9-23: l'
l'ombre infeme. tassoni, 9-23: l' isola tremando / s'aperse, e
allor il duro sasso, / sdegnoso de l' indugio, / fiede col grave suo
/ del paradiso? od uno / cui l' èrebo s'aprì? giocosa, 182
cave viole e miniere / d'azzurro sotto l' alta procellaria. calvino, 3-40:
; / lieto e sicuro allor doppiando l' opre / segui l'util lavoro. lastri
e sicuro allor doppiando l'opre / segui l' util lavoro. lastri, 1-1-104:
al figur. iacopone, 93-38: l' altra mano se prenne e 'n la croce
lenno: / onne iontura aprenno tutto l' ò esdenodato. petrarca, 23-73:
ne vedea, ma quelle minuto minuto tutte l' aperse. b. tasso,
dolce riposo, egli con un pugnale l' aperse il petto e nel mezzo del cuore
s'aperse, e grondò sangue / l' anima altèra, affettuosa e degna / di
nella testa *. avvenne che uno cavaliere l' aperse per mettere dentro cavalieri e genti
alla porta, e con una verghetta / l' aperse, che non v'ebbe alcun
cavalca, 17-ii-211: e aprendo quella l' uscio, uscì fuori con un'altra
la bocca / che par, quand'ella l' apre a un sorriso, / che
rispondenti. crescenzi volgar., 1-2: l' aere fortemente riscaldato apre le giunture,
chiuse, / onde il fetore e l' ingordigia emerse, / ch'ad ammorbare
con i suoi ferri chetamente operò che l' uscio aperse. idem, 1-4: era
la savia balia. firenzuola, 326: l' agile amatore... fece pensiero
chiave. moneti, 145: quando l' avaro alfin sta per morire, / aprire
casse, / pensando come può distribuire / l' oro e l'argento e le monete
come può distribuire / l'oro e l' argento e le monete basse. dotti,
feretri in catedre converti, / ed hai l' ulive infra i cipressi attorte. /
ivi gl'incerti / arcani osservi de l' umana sorte. g. gozzi, 4-431
gozzi, 4-431: apro in fretta l' uscio la mattina. leopardi, 24-20:
, purg., 9-123: « quandunque l' una deste chiavi falla, / che
. -aprire ad alcuno: permettergli l' accesso in una stanza, in una
e prima che il caporale di guardia l' abbia sentito, e si sia mosso,
non son vicini soltanto nel dizionario. l' ingegno è quello che apre. moravia,
. aprire un luogo: rendervi possibile l' accesso. - anche al figur.
/ e già di qua da lei discende l' erta, / passando per li cerchi
. idem, purg., 10-36: l' angel che venne in terra col decreto
di cielo. cicognani, 6-15: tra l' erba rasa strani fiori s'aprivano:
spacci di vino. loria, 1-62: l' atrio illuminato era grigio di calce insudiciata
/ nell'azzurro che s'apre oltre l' azzurro. calvino, 3-42: la valle
boccalini, i-9: il negozio che l' università de'politici per tanti mesi ha
: tra lo spedai non vuole e l' osteria, / ch'uomo o donna nessuna
aprire una scuola rurale, lui avrebbe insegnato l' agraria e io le scienze. dessi
di meccanico. 15. permettere l' accesso al pubblico (in una bottega
del gas (famil.: aprire l' acqua, il gas): far scorrere
acqua, il gas): far scorrere l' acqua, far uscire il gas,
luce, la radio: accenderla girando l' interruttore. c. e. gadda
il « far vela * doventa « aprire l' ammissione » (delle valvole de'condotti
conobbi il carattere della soprascritta e perciò l' apersi. loria, 1-67: aprì il
butto giù un sonetto, / sfoglio l' antologia, leggo un romanzo. baldini,
, 6-85: fu la stessa cosa l' anno passato... con libri d'
che ganimede in cielo / portò su l' alie, per il grave pondo.
pronom. guittone, 1-31: aprendo l' arco, vi adatta il bolzone.
[crusca]: come saettatore nello aprir l' arco si affanna. dante, 26-8
/ sento contro mia voglia / raccoglier l' aire del sezza'sospiro / entro '
: le braccia aperse, e indi aperse l' ale. g. villani, 2-9
.. e postavi la saetta, l' aperse, saettandogli appresso. idem,
s'infiora / immaginando che sii tu l' aurora. magalotti, 4-20: ardito le
venti. carducci, 648: apriva l' anima pensosa l'ale / bianche de'
carducci, 648: apriva l'anima pensosa l' ale / bianche de'sogni verso un'
la tua dea, / il bel pavon l' occhiuta coda apria / guardando, e
jahier, 119: qualcuno avea sottobraccio l' ombrello che, ormai, non si
, 29-18: s'aperse in nuovi amor l' etterno amore. sinisgalli, 6-100:
[le boccette] benissimo, acciò l' acqua forte lavorasse, ed assottigliasse i
orto suol purpureo fiore, / cui l' aura dolce e il sol tepido e il
rio / corrente nutre, aprir tra l' erba fresca. tasso, 18-23: dove
di primavera. battista, iii-391: pieghi l' ale la notte ed apra intorno /
ed apra intorno / tremole faci in su l' eterea mole. redi, 16-vii-50:
liberamente rispose che sicuramente ogni suo disidèro l' aprisse; che ella senza alcuno indugio
di ruggier previsto. idem, 43-128: l' error che sapean pochi, or sì
, / con quanto di secreto / dentro l' archivio cupo / de le leggi immortali
/ apre a lei del suo cor l' alto cordoglio. / ma non puote ammollir
alto cordoglio. / ma non puote ammollir l' alma silvestre. / grida allor disperato
felice, in cui... l' animo si apre a tutti, spensierato e
allor sì come in paradiso / vede l' un l'altro; in tal guisa s'
come in paradiso / vede l'un l' altro; in tal guisa s'aperse /
m'affiso. boccaccio, v-106: l' ire, lungamente nascose, tutte s'apersero
. rischiarare, illuminare. -anche: l' espressione del volto. ariosto, 4-68
la luce candida e vermiglia / de l' altro giorno aperse l'emispero. caro,
vermiglia / de l'altro giorno aperse l' emispero. caro, 2-964: ciò vaneggiando
notte, e mi scoverse avanti / l' alma mia genitrice. panni, giorno,
violetti ogni volta col terrore di vedere l' ultimo. 33. dare inizio
vien, quando colle dorate / corna apre l' anno il tauro. idem, 30-1-482
carico d'aprire, come si dice, l' accademia con qualche piccolo sì ma forte
ove s'aprio. rovani, i-39: l' azione dell 'ercole si apriva con grande
esami di laurea. baldini, 4-130: l' anno s'è aperto col rullo di
passata la mezzanotte, e si apriva l' ora in cui ci saremmo detto quello
g. rucellai, 211: adunque l' api ne l'aprir de l'anno /
rucellai, 211: adunque l'api ne l' aprir de l'anno / son tutte
: adunque l'api ne l'aprir de l' anno / son tutte di dolcezza e
più bello / aprir de'floridi anni io l' occhio abbasso, / quasi cercando oltre
cercando oltre la terra il passo / a l' inamabil cieco ultimo ostello. beltramelli,
, 43-96: quivi arrivando in su l' aprir del giorno, / ch'ancor splendea
si potesse, se prima il carro e l' altre bestie, passando, non avessero
una folla enorme. idem, 2-149: l' esercito intiero conficcato nella neve alta,
ad alcuno: lasciarlo entrare, permettergli l' accesso. marino, 356: su
campo: offrire la possibilità, dare l' occasione di fare qualcosa. - anche rifl
596: tenere gli occhi aperti, aver l' occhio ed aprir l'occhio, vuol
aperti, aver l'occhio ed aprir l' occhio, vuol dire andar cauto nell'operare
-nascere. petrarca, 29-22: l' ora e 'l giorno ch'io le luci
, 2-3 (142): e oggi l' una e doman l'altra [possessione]
): e oggi l'una e doman l' altra [possessione] vendendo, appena
misero, riconosci. -aprire l' occhio, gli occhi verso qualcuno, a
, purg., 9-79: e come l' occhio più e più v'apersi,
ed odi. fazio, iii-15-15: apri l' orecchie qui de lo
,... e perciò apri l' orecchie a quello che io ora ti dirò
idem, 57: è da biasimare l' avaro, il quale chiude sì la mano
ad altrui, che quando è convenevole non l' apre; ed è biasimato colui,
pinger né scolpir fia più che quieti / l' anima, volta a quell'amor divino
: e 'l dir le parole e l' aprirsi e 'l dar del ciotto del calcagno
e perché il favellare è uno aprir l' animo tuo a chi t'ode;
, conversiamo. palazzeschi, 4-44: con l' orgoglio piegato, la gola martoriata dal
, 7-9 (208): apri adunque l' animo alle mie parole ed in te
, i-171: al suo linguaggio àpraci l' anima / quei ch'agli apostoli il labbro
: il secondo [passo] è stato l' aprirmene così a mezza bocca con due
non aveva potuto aprire, la misera l' aperse. sinisgalli, 6-m: milano
: ho vergogna di quello che per l' addietro composi... il vettori veramente
veramente m'ha aperto un po'poco l' intelletto; e a chi non l'aprirebbe
poco l'intelletto; e a chi non l' aprirebbe egli mai? deledda, ii-63
/ degno è che pena gli apra l' intelletto. moneti, 136: voi,
alte dottrine, / a rozza gente l' intelletto aprite. -aprire il volto a
s'apra la vena, che è sotto l' ala, ovvero sotto la coscia,
una bestemmia contro dante e contro l' italia. collodi, 618: se letica
gli occhi aperti / vuol dir che l' uomo è ben accorto e lesto.
. crescenzi volgar., 5-11: l' abruotina è erba calda e umida in primo
mio padre,... / l' eccidio generai delle pagnotte, / il famoso
fetta, le ombre chiarite e l' area governata; dove l'asino..
ombre chiarite e l'area governata; dove l' asino... è moderatore,
apritura, sf. ant. l' aprire, l'aprirsi; apertura.
, sf. ant. l'aprire, l' aprirsi; apertura. guido delle
porta del palagio tostamente fu aperta, l' apritura della quale fe grande risonare. fioretti
apritura. cavalca, 3-48: e mostramisi l' amore del suo cuore per l'apritura
mostramisi l'amore del suo cuore per l' apritura del suo lato. idem, iii-100
idem, v-34: per quelle apriture mettendo l' occhio, di vedere s'argomenta ciò
gli niega. leonardo, 2-296: l' acqua non si parte del suo sito,
non si parte del suo sito, perché l' apritura fattale dalle pietre subito si richiuse
. aprocheilìa, sf. gramm. l' essere aprocheilo (una consonante o una
forme di psicosi, di tener desta l' attenzione. = voce dotta,
la conchiglia fornita di speciali piastrelle presso l' apertura (caratteristici del mesozoico).
paese ove cresce il faggio e matura l' olivo e il cedro fiorisce, e le
te amo il divin marmo apuano, / l' umile rusco. panzini, 1-739:
apuana avvenne di notte tempo e siccome l' acciaio temperato sconsacra e smiracola il generale
quiderni, cioè ne mettono un dentro l' altro, cinque o sei, or più
landino [plinio], 24-13: l' aquifoglia posta in casa o nela
scrive pitagora che el fiore suo aghiaccia l' acqua. item un bastone fatto di questo
più rassembri al paliuro d'africa che l' agrifoglio: non dico aquifoglio, percioché
percioché, secondo che recita plinio, l' aquifoglio è quello in italia..
cui specie più nota ed esemplare è l' aquila reale [aquila chrysaètus),
). di più piccole dimensioni è l' aquila imperiale [aquila heliaca),
frequenta le pianure e le paludi; l' aquila anatraia [aquila clanga) è
preda favorita sono anatre e trampolieri); l' aquila pennata o nana [aquila pennata
e il color bianco del petto; l' aquila di mare [haliaètus albicilla) ha
in sardegna e nella corsica); l' aquila americana, con testa e collo bianchi
. fra gidio, 137: l' aquila vola molto in alto; ma s'
volare molto in alto; e così l' uomo per le cose transitorie, ovvero per
perfezione. tesoro volgar., 5-8: l' aquila è con la migliore veduta che
mondo, e vola sì alto, che l' uomo perde la sua veduta. idem
sua veduta. idem, 7-75: l' aquila ficca li suoi occhi di continuo
volato: e pota- rease dire che l' aquila fosse de quella bailìa e altri come
. cecco d'ascoli, 2095: l' aquila per tempo si rinnova, 'volando
per tempo si rinnova, 'volando ne l' eccelsa parte ardente, / ché sotto
. g. villani, 1-40: come l' aquila è sovra ogni uccello, e
tra loro quella pugna ch'è tra l' aquila e la serpe: che quando
aquila e la serpe: che quando l' aquila piglia la serpe e portala in alto
avvolgendola alle gambe ed a'piedi; e l' aquila d'altro lato, pizzicandola,
d'altro lato, pizzicandola, le toglie l' orgoglio. ugurgieri, 386: sì
, v-133: al tuo comandamento leverassi l' aquila, e nelli luoghi alti porrà lo
e li loro figliuoli provavano, come fa l' aquila de li suoi pulcini: che
ii-2-139: e quante volte lite nasce tra l' aquile e li cigni, sempre la
esercitare: niuna gloria è ad aquila l' aver vinta una colomba. idem,
e ritornati nella prima sollecitudine, come l' aquila che rinnova le penne. giovanni
uccello che abbi penne, può seguitare l' aquila. fioretti, xxi-977 (42)
grande stupore. pulci, 14-47: l' aquila in alto con sue rote andava
fa colla cosa incontro all'aria, quanto l' aria contro alla cosa. vedi l'
l'aria contro alla cosa. vedi l' alie percosse contro all'aria far sostenere la
bisogna fare come dice santo augustino che fa l' aquila, quando ella è invecchiata e
percuote quella parte di sopra che ella l' assottiglia in modo che ella può poi
che alcuno aveduto se ne fosse, preso l' una con gli artigli, ne la
. caro, 11-1192: come ne l' aria insieme avviticchiati / si son visti
insieme avviticchiati / si son visti talor l' aquila e 'l serpe / pugnar volando,
e 'l serpe / pugnar volando, e l' una aver con l'ugne / e
volando, e l'una aver con l' ugne / e col becco ghermito e morso
ugne / e col becco ghermito e morso l' altro; / e l'altro co'
e morso l'altro; / e l' altro co'suoi giri e co'suoi nodi
farle vincigli a'piè, volumi a l' ali; / e questo con la testa
. n. franco, 2-33: e l' aquila ci ha portato ganimede, e
quale ha poi egli riposto nel numero de l' altre stelle. tasso, 15-14:
ed amore e speme / di terra l' inalzàr quasi colomba / 0 com'aquila
e li cadaveri. marino, 7-21: l' aquila imperiale il sol vagheggia, /
/ va 'l picchio a scosse e l' aghiron volteggia, / la gru le
/ lo smeriglio e 'l terzuol seguon l' acceggia, / l'oche in fila di
'l terzuol seguon l'acceggia, / l' oche in fila di sé fanno bandiere.
animali. casti, 13-29: stassi l' aquila in mezzo alla sua corte / nel
rupe alto crepaccio. pignotti, 1-109: l' aquila allor con maestoso salto / spiega
nell'alto. alfieri, 81: l' adunco rostro, il nerboruto artiglio,
rassicura i figli / che non han l' arte delle penne appresa; / e
., i-316: e calare odi per l' aere / dal muto nembo l'aquile
per l'aere / dal muto nembo l' aquile agitate, / che veggion nel lor
, e sedenti / leoni, e ululanti l' ombre di lupi. idem, ii-2-13
, e i fiumi precipitarono ove dianzi l' aquila ergeva il suo volo. pellico,
però se i nembi sorvolando fiede / l' aquila e insorge a battagliar coi venti,
, 996: da i silenzi de l' effuso azzurro / esce nel sole l'aquila
l'effuso azzurro / esce nel sole l' aquila, e distende / in tarde
: a te ritorna, sì come l' aquila / nel reluttante dragon sbramatasi /
nel reluttante dragon sbramatasi / poggiando su l' ali pacate / a l'aereo nido
/ poggiando su l'ali pacate / a l' aereo nido torna e al sole,
a la patria. pascoli, 796: l' aquila è in alto: fulgida nel
. d'annunzio, ii- 769: l' aquila s'abbatté sul sasso prona / il
sul sasso prona / il petto, aperta l' ali i crude che strepitarono sul sasso
alla difesa. idem, iv-2-923: l' aquila nella valle arenosa non balza a
immobile i pesci-rondine volare lunghi tratti sopra l' acqua, e pellicani cacciati dall'aquila
, 2-173: in quelle notti lunghe l' aquila dormiva, col fiero capo nascosto sotto
a vedere il paese col volo e l' occhio dell'aquila. nievo, 187:
par., 6-1: poscia che costantin l' aquila volse / contr'al corso del
, / cento e cent'anni e più l' uc- cel di dio / nello stremo
/... / e sotto l' ombra delle sacre penne / governò 'l mondo
cominciò a ferire suo gonfaloniere che portava l' aquila d'oro, per ciò ch'elli
, / ch'egli s'oppone a l' empio augusto e 'l doma, / e
augusto e 'l doma, / e sotto l' ombra de gli argentei vanni / l'
l'ombra de gli argentei vanni / l' aquila sua copre la chiesa e roma.
roma. tassoni, 1-3: già l' aquila romana avea perduto / l'antico
: già l'aquila romana avea perduto / l' antico nido, e rotto il fiero
, 81: forse i miei prischi l' aquile tonanti, / che vincitrici fero il
x-1-160: quind'escono del fier settentrione / l' aquile bellicose, e coll'artiglio /
. carducci, 712: in cospetto a l' aquila gli animi ed i vessilli /
1806 e 1815, penetrò in queste sale l' aquila napoleonica. 3. figur
idem, ii-9-220: la tempesta è l' elemento per certe anime-aquila; e meglio respirano
innocenti e punir gli empi, / fian l' arti lor: così verrà che vole
lor: così verrà che vole / l' aquila estense oltra le vie del sole.
venerabile ed altero, / e de l' aquila sua l'argentee piume / splendeano
altero, / e de l'aquila sua l' argentee piume / splendeano al sol d'
teste, / che rivomisce, come l' avvoltoio, / le carni dei cadaveri indigeste
oggi. si cambia padrone: giù l' insegna, e mettiamone al suo posto un'
e. gadda, 3-205: bicipite l' aquila imperiale ausburgica, del quale aggettivo
[a potare] innanzi che nasca l' aquila stella, come noi dimostreremo nel sequente
buon german s'accoglie apollo, / e l' aquila vien fuor ventosa e molle.
saetta accesa / di cinque stelle e l' aquila superba. bruno, 496: che
è quella che nel firmamento s'usurpa l' atrio di quindeci stelle, oltre sagittario,
498: lungi da noi... l' aquila de l'arroganza, il delfino
noi... l'aquila de l' arroganza, il delfino de la libidine,
de la libidine, il cavallo de l' impacienza. o. ittiol.
esse videtur *): e forse è l' inverso. l'aquila era il simbolo
): e forse è l'inverso. l' aquila era il simbolo di giove,
propria dell'india e della cina: l' aquilaria agallocha e l'aquilana sinensis forniscono
della cina: l'aquilaria agallocha e l' aquilana sinensis forniscono il legno d'aloe
steli eretti e sottili: comuni l' aquilegia vulgaris e l'aquilegia alpina
: comuni l'aquilegia vulgaris e l' aquilegia alpina (dette volgarmente:
. mattioli, 1-663: nasce l' aquilegia con foglie non guari lontane
all'ombra di fratta o di fossa, l' aconito celeste e l'aquilegia.
di fossa, l'aconito celeste e l' aquilegia. = voce dotta, lat
deriv. da aquilegus che raccoglie l' acqua { aqua e legère).
. idem, v-1-950: essa [l' aquila] non è più una insegna
. soldato che nell'esercito romano portava l' aquila, emblema della legione. =
, 459: di là ella [l' aquila] spia il pasto, gli occhi
f. doni, 208: accesa allora l' anima del divino amore, il sole
evo. d'annunzio, ii-769: e l' odore dell'erba vulneraria / mescevasi nell'
/ mescevasi nell'aria / tremula con l' odor dell'aquilino / sangue che d'
là dal limite noto, quando sembra che l' anima si muti in un monte di
secoli. viani, 14-392: entrò l' imputato: volto segaligno aquilino rapace!
cecco d'a scoli, 917: l' empia forma d'aquilino naso / viver
. acutissimo. borsi, 2-208: l' evangelista stesso dallo sguardo aquilino dice che
stor. antica moneta d'oro con l' impronta dell'aquila. angiolieri, 45-4
ellino in tqtto mi hanno voluto cacciare l' aquilino per trentadue.
: oh se il turbine cortese / sovra l' ala aquilonar / mi volesse al bel
sogna - immemore di scuri - / l' eterna volta cerula e serena / e gli
gli ospiti canori e i frutti e l' ire / aquilonari e i secoli futuri.
più generosa e più gagliarda che in tutte l' altre parti del mondo, per la
le tende. carducci, 61: su l' aspra riva cui l'aquilonare / flutto
, 61: su l'aspra riva cui l' aquilonare / flutto castiga. bocchelli,
.. è il primo a sentir l' inverno. 3. sm. abitante
vento che viene da mezzodì, l' uno contrario all'altro; aqui
dico? /... / ché l' aquilone tien le penne strette /
e vieni, vento rovaio, e ventola l' orto mio, e usciranno fuori le
. caro, 3-474: era de l' anno / compito il giro, e i
nubi, / turbare i mari, e l' alte quercie ancora / voltar sos- sopra
tempesta ». soderini, i-67: l' aauilone... detto la scopa delle
scopa delle strade, perché, soffiando l' asciuga, e spazza e netta ogni umida
lordura: è secco e freddo e rasserena l' aere. tasso, 953: tremi
. stampa, iii-245: dunque batta aquilon l' artiche piume / e di volo nevoso
radendo il terreno, salir sempre verso l' alto. casti, 14-57: qual pin
. gioberti, iii-276: a lei [l' italia] sogliono rifuggire i malinconici figliuoli
nubi e aquiloni obbediranno ai nostri ordini l' uomo avrà diritto di proclamarsi...
saputa. palladio volgar., 1-6: l' aquilone fa fare più frutto alle vigne
divisono in quattro parti: e l' una parte volò in verso l'oriente,
: e l'una parte volò in verso l' oriente, l'altra inverso l'occidente
parte volò in verso l'oriente, l' altra inverso l'occidente, la terza inverso
verso l'oriente, l'altra inverso l' occidente, la terza inverso il meriggio
inverso il meriggio e la quarta inverso l' aquilone. leonardo, 1-166: quivi i
vedrassi li alberi... scorrere per l' aria da oriente a occidente, da
gran copia per quell'acque là de l' aquilone. soderini, i-17: e se
e d'instrumenti / di guerra- verso l' aquilon le mura. idem, 17-68
mostragli poi foresto che s'oppone / a l' unno re- gnator de l'aquilone.
/ a l'unno re- gnator de l' aquilone. idem, 8-4-879: germoglian le
fremon le genti, arme cospira / l' orto e l'occaso, l'austro e
, arme cospira / l'orto e l' occaso, l'austro e l'aquilone,
cospira / l'orto e l'occaso, l' austro e l'aquilone, / e
orto e l'occaso, l'austro e l' aquilone, / e tutta quanta europa
vento beccheggiando. idem, iv-2-281: l' aquilone s'inalzava, come un uccello
lavoro meccanico che gli permetteva di mantenere l' anima sua come un aquilone indolente nell'
govoni, 1-57: altissimi, per l' aria, dai bastioni, / capriolano fantastici
dei sogni. jahier, 81: l' anno scolastico, tanno di lavoro per i
e gli strilli della camerata d'urbino e l' aquilone palpitante che ruba il filo alla
ancora da attaccare, che occupavano distese l' intera tavola; e la mamma con la
passi / per raccogliere sul lastrico / l' aquilone infantile / bianco e leggiero nel buio
cuor di un poeta. / ho fissato l' aquilone al muro / con uno spillo
e martello. montale, 1-15: l' orizzonte di rame / dove strisce di
il filo di un aquilone. e l' aquilone saliva, saliva e lui correva
fra giordano [crusca]: l' aquila allora solamente intenta a procacciare il
un aquilotto appena piumato... l' aquilotto si fermava di quando in quando
la strada. idem, 2-40: l' aquilotto guardava la luce intorno. gli
francia meridionale), il sinus aquitanus è l' odierno golfo di biscaglia.
, me maladicendo, / davanti a l' are staranno turbati. idem, iii-10-91:
/ gregge e d'armenti, quali a l' ara pia / si richiedea di cosi
: era nel mezzo del palazzo a l' aura / scoperto un grand'altare,.
... /... a l' ara intorno / avea le care figlie
a voi fiammeggi e grondi, / sopra l' ara de'numi ad arder nato,
palpitanti delle vergini e dei giovanetti su l' are, perché i popoli nella prima
orride mani / i sacrileghi don su l' ara pone. leopardi, 1-125: la
. d'annunzio, ii-820: su l' ara dei diòscuri tranquilla / gode in
/ dacché le mal vietate alpi e l' alterna / onnipotenza delle umane sorti,
velata d'un leggier zendado / è l' ara tutelar di sua beltate. d'annunzio
annunzio, iv-2-1334: ardeva e splendeva l' ara di un vetraio, laggiù, in
salvini, 3-62: ma sotto / l' ago del gran portento scorpione, /
palladio volgar., 2-13: l' ara dove si trebbia il grano deve
gozzano, 478: trascinò lo sposo presso l' ara, che si protese starnazzando dal
s4n- dicava la fine delle contrattazioni e l' inizio dei pagamenti. balducci
, con cui il mercante fiammingo interrompeva l' esposizione delle merci e annunziava la contrattazione
suoi avantaggiati fa- megli che subito l' ammazzassero. = rafforz. di
dee., 10-9 (494): l' abate, con tutto che egli avesse
. ariosto, 9-5: tutto cercò l' esercito moresco, / e ben lo
potea far sicuramente, / avendo in dosso l' abito arabesco. baruffai di, 33
iii-3-300: il dipinger le navi, l' indorarne la poppa, l'intagliarne la prua
navi, l'indorarne la poppa, l' intagliarne la prua, il fregiarne di
tarmi, uno di quegli arabeschi che l' immaginazione disegna sulla porta dei sogni.
quegli arabeschi. fracchia, 101: l' aria imbruniva, e le pianticelle del
. montano, 39: uno dopo l' altro scarlatti / stingono i tuoi baci sulla
], il colore del contenuto, l' arabesco e la tonalità delle etichette.
sostiene su un solo piede e protende l' altro in aria ad angolo retto.
spuntar da quel mezzo e con l' ali distese battendo l'aria, lieto col
mezzo e con l'ali distese battendo l' aria, lieto col caduceo in
... più singulare che l' arabica fenice. campanella, 1140: si
sue lettere;... sono stato l' unico e solo oracolo per isve- lare
per riparare ch'el vento non vari l' equalità delle sue chiome, che di più
spinoso d'arabia, da cui si ricava l' acacia. marino, 6-127: havvi
si può arare; adatto per l' aratura. ottimo, iii-486:
, che male incoglierebbe a chi approfondasse l' aratro a più di 15 centimetri.
a. f. doni, 147: l' antichissime medaglie... furono di
votive offerte. maia materdona, iii-323: l' alma città, cui danno il nome
. cattaneo, ii-2-181: si rinnovò l' esempio dato già dagli antichi mercenari caldei
: mirai per le stellate arabe lande / l' aspro cammello e il grande / dromedario
mio compagno arabo / che s'è ucciso l' altra sera. piovene, 5-664:
principale carattere della sicilia d'oggi è l' ideale d'essere « meno araba e più
istudio il dimostrante. cicognani, 2-95: l' avvocato à preso l'aire e adopera
, 2-95: l'avvocato à preso l' aire e adopera termini che per lo scritturale
è la fede degli amanti / come l' araba fenice: / che vi sia,
panzini, i-818: in arabia sta l' araba fenice. idem, iii-734: tale
mitiche concezioni, come... l' araba fenice. -figur.
panzini, ii-380: - ma tu sei l' araba fenice dei figliuoli. araccòlto
e gli usi / tutti sprezzò sin da l' età più acerba; / ai lavori
; / ai lavori d'aracne, a l' ago, a i fusi / inchinar
testura a pena involve / e 'ntrica l' ali a l'importuna mosca, / ma
pena involve / e 'ntrica l'ali a l' importuna mosca, / ma se peso
articolate e due paia di appendici boccali; l' addome è per lo più di un
meninge esterna (la dura madre) e l' interna (la pia madre),
iace lo suttigliamento. / d'aracquistare l' omo è en piacire / a tutto quanto
, 113: per me tanto, sicuramente l' aragne vi potran far la tela.
fra due altissimi e diritti alberi tendevano l' ampia rete, la quale sottilissima tanto
ragni velenosi. a lui spezza e fracassa l' armadura, / come tele d'aragno
ben ben sottili, che l' aria, il vento e 'l sole la
finsono che alla dea pallas era in odio l' aragnolo, il quale fae opera
soda. malaparte, 10-67: come fa l' orrenda aragosta in amore, quando apre
sue gabbie egli sa la storia e l' araldica e il nome d'ogni
. -ci). che concerne l' araldica; proprio degli stemmi nobiliari.
gentilizie. giusti, 2-177: vide l' arme spiattellata / colla bestia di famiglia,
araldico di quel mio antenato: « l' elefante non ha paura delle zanzare ».
18-1-273: fornito ch'ebbe di leggere l' araldo questa protestazione e disfida, cesare
/ ed al duce de'franchi, udendo l' oste, / fa'queste mie non
suon di trombe fèro / ch'essere a l' arme apparecchiato e presto / dèe con
leopardi, i-302: il rispetto e l' immunità degli araldi, considerati antichissimamente come
: tu intima, o araldo: passa l' imperator romano, / del divo giulio
39-iv-123: aralda, e messaggiera [l' iride]..., destinata
. carducci, 334: tu de l' eterno dritto / vendicatrice e de le
1028: io vo'rapirti, cadore, l' anima / di pietro calvi; per
per la penisola / io voglio su l' ali del canto / aralda mandarla.
al piano. carducci, 432: a l' un vent'anni / schiudon, superbi
vent'anni / schiudon, superbi araldi, l' avvenir. e. cecchi, 6-106
armato di rai là sull'aurora / sfida l' ombre a tenzon del dì l'araldo
sfida l'ombre a tenzon del dì l' araldo. = fr. ant.
differiscono per i petali valvati, l' ovario infero e il frutto drupaceo
in mezzo alla grande aiuola ovale tra l' aranciera e il viale lungo il lago.
, 2-37: il pollaio era presso l' arancera, tutto recinto da uno stecconato.
: si dice che sia tanto soave l' odor degli aranceti sul lido di rodi garga-
cose tosto, / e premer ben l' arancia. aranciàio, sm. venditore
arance della stagione erano, secondo l' aranciaio, « veramente speciali ».
un'aranciata. marotta, 6-193: l' edicola di un venditore di cocomeri e
il bambino le fa male anche solo l' odore [del vino]. - te
del vino]. - te la permette l' aranciata? 2. ant. colpo
enorme, quasi piena, sorgeva su l' anello dell'orizzonte. idem, iv-2-269
1-2-60: tanto la lattuga nera, che l' arancina, per non occupare tanto terreno
foglia. lastri, 1-1-235: l' arancina [foglia del gelso] è più
fior ci porge il frutto: / l' arancio aulisce tutto / davanti al pome
meninni, iii-435: per te serba l' arancio i pomi d'oro. magalotti
, i-64: rosea salute / spirano l' aure, del felice arancio / tutte odorate
il cedro e a fin matura / l' agro limon suoi parti e il biondo arancio
aranci versavano tali flutti di profumo che l' aria a intervalli assumeva un sapore dolce e
. quasimodo, 19: già l' airone s'avanza verso l'acqua / e
19: già l'airone s'avanza verso l' acqua / e fiuta lento il fango
idem, 42: ivi la latomìa l' arancio greco / feconda per gl'imenei
e scuro, tramezzo al quale splendeva l' oro dei frutti. -fiori d'arancio
(il frutto) e naranjo (l' albero), docum. intorno al 1320
: osservò la maretta nervosa, fissò l' arancio d'una vela fuggiasca. piovene,
era una sera calda, colorata, con l' occidente tutto d'un luminoso arancione.
cecco d'ascoli, 2769: l' aranea che ha più sottile il tatto
: retina. ottimo, iii-571: l' occhio ha sette tuniche,...
occhio ha sette tuniche,... l' una è chiamata retina,..
ch'è posta tra 'l cristallino e l' albugineo umore. gelli, 8-30: il
di ragno, nella quale vi cape l' altra metà dell'umore cristallino.
(v. aragna). per l' etimo mediev., cfr. cassiodoro,
e così si pareggia al primo arante / l' aratore serotino. arapàima, sm
pesce dei teleostei, del l' ordine isospondili, sottordine osteoglossidae, fa
arare, tr. lavorare la terra con l' aratro. bartolomeo da s.
bestie con lane. arrighetto, ii-2-103: l' aspro villano ara, lo mercatante
sacchetti, 36-55: standosi a fare l' arte loro, dicono: «
, i-324: quella pianura... l' arano tutta in minutissimi solchi che
proscindere terram, chiamavano i romani l' arare la prima volta e rompere
sempronio, iii-214: cari lacci de l' alme aurati e belli, / eh'
dolcezza ogni altra cosa. -passare l' aratro sulle rovine di una città,
od in opaca sponda / beva ne l' arsa fronte euri quieti. carducci, 1035
, innanzi e indietro / arava ei l' onda sicula. viani, 14-137: la
viani, 19-494: gli aeroplani con l' ala diagonale aravano il firmamento: l'
l'ala diagonale aravano il firmamento: l' elica lo frantumava in vertigine.
): ara bel bello, / guida l' aratro con la mano lenta.
e si riferisce alle rughe che imprime l' età sul volto). boccaccio,
essere conservata a lungo dalla disciplina. ma l' età e la passione, accoppiate sotto
6. marin. trascinare sul fondo l' ancora, staccatasi per il vento e
ora awien talvolta, che non trovando l' àncora fondo da potersi aggrappare, ed il
dipinte si veggano molte navi, quale con l' albero fiacco e rotto e con le
. viani, 19-344: prima che l' ancorotto potesse arare sul fondo si dovettero
il mio padron ara col bue e con l' asino. -arare in su e
magalotti, 19-28: vedi / qui l' arativo fluttuante in vena / rapire in
fluttuante in vena / rapire in gioia l' arator. salvini, 17-611: carico è
arator. salvini, 17-611: carico è l' aratìo suolo vitale, / e pe'
), agg. lavorato con l' aratro; messo a coltura.
, 24-57 (ii-248): poi ne l' arato campo se n'è ito.
virgulto / la matura stagion mista a l' acerba. rolli, 507: gli arati
dai pampini gialli. pavese, 142: l' uomo solo ripensa a quei campi,
prova a cantare. rivede / lungo l' argine il ciuffo di rovi spogliati / che
] un poco, e dimeni l' aratolo, sicché 'l giogo si sollevi a
. berni, 135: ella trovò l' aratol, ella il bue. b.
ara, che lavora il terreno con l' aratro. guido delle colonne volgar.
, si leva / di là dove l' altissimo fragore / presso affi morti buoi
fragore / presso affi morti buoi steso l' aveva. alamanni, 5-1-183: ma ponga
. carducci, 729: nel rosso vespro l' arator protende / l'occhio vago a
nel rosso vespro l'arator protende / l' occhio vago a le terre inculte e sole
stiva ritorta. idem, 989: e l' aratore dalla fronte larga / spargea sudore
alle bambine. bocchelli, 9-100: l' incitamento lungo degli aratori ai buoi aggiogati
alcuno giogo, e no avrà menato l' arato. ugurgieri, 302: come
gli umili e mansueti, bontà de l' arato o zappa o vanga. giovanni da
], i-104: non ti maravigliare se l' aratore torna alla cavalleria, e il
, 5-1-971: or la scure, or l' aratro, or falce, or marra
aminta, 660: o bella età de l' oro, / non già perché di
non perché i frutti loro / dier da l' aratro intatte / le terre, e
, n-19: né i terreni fendea l' aratro duro, / né fea il pastore
ransi gli aratri? marino, 314: l' alta divinitate in tauro asconde, /
in mandra nato, / nato a l' aratro o al carro, / ma di
, ma sangue. vico, 349: l' aratro significava aver esso [re]
giocondezza. leopardi, 8-51: negata / l' improba mano al curvo aratro, e
d'adda è ancora più tenue, e l' aratro appena vi deve imprimere il solco
/ cavi teschi in vai- damo urta l' aratro. carducci, 48: lento i
del verde pian d'insubria / apre l' aratro e frange. idem, 729
frange. idem, 729: stride l' aratro in solchi aspri: la terra /
pascoli, 173: le zolle / sbriciò l' aratro, della terra nera, /
: udivo la voce di colui che guidava l' aratro incitando i bovi bianchi. deledda
la famiglia era sul campo, dietro l' aratro e i bovi che sono il
bifolchi... abituati a profondare l' aratro gravandovisi su con tutto il loro
. tozzi, 2-154: andò ad accarezzare l' aratro vecchio e scheggiato; ma sempre
terra. bocchelli, i-165: ebbe l' aratro a buon prezzo; e si riprometteva
il vomere e il coltro, liscia l' impugnatura della stiva. -figur.
che spianti / con aratro crudel [l' età nemica] semina orrori.
dio. 2. figur. l' agricoltura, i lavori dei campi.
campi. ugurgieri, 245: qui l' onore del vomaro, e della falce,
/ per li solchi del ciel volto l' aratro. 5. poet.
: ara bel bello, / guida l' aratro con la mano lenta.
che consiste nel frangere e rivoltare con l' aratro le zolle del campo, per
lo sviluppo delle radici e ad assorbire l' acqua e le sostanze fertilizzanti.
[esiodo] fissa il tempo di principiare l' aratura all'occaso 20 — battaglia,
dell'autunno. lastri, 1-2-87: l' aratura dee farsi come dicono a cigna,
lecci. bocchelli, ii-422: venne l' agosto e l'aratura, che a quell'
, ii-422: venne l'agosto e l' aratura, che a quell'epoca si faceva
bestie. pavese, i-512: a guardar l' aratura d'ottobre mi annoiavo, perché
3. la stagione dell'aratura (l' autunno). salvini, 3-131:
d'un aspetto molto elegante, specialmente l' araucaria del brasile { araucaria brasiliana)
del brasile { araucaria brasiliana), l' araucaria grande { a. excelsa
{ a. excelsa), l' araucaria embricciata { a. embriciata),
{ a. embriciata), e l' araucaria del cunningham. pascoli, 1154:
masuccio, no: sapea sì ben far l' arte del gaglioffo, che,
bellini, i-162: e chermis di dommasco l' arazzame / pendente da cornice per tutt'
fare i disegni e i cartoni per l' arazzerie del granduca. 3. generalmente
grazzini, 2-82: dove trovò, senza l' arazzerie, panni lani e lini.
: gli uccelli in quel paese, per l' immensità del numero,...
piovano. alberti, 345: ivi serrato l' uscio li mostrai le cose di pregio
tengonlo la notte appresso al letto [l' orinale] / drieto a'panni d'arazzo
, che formando quasi la sommità e l' orgoglio delle industrie nazionali, vennero a
arazzi de la favola dispiega, / l' autor del dramma trascinando i volghi /
gradito, / e sì grato a l' appetito, / e sì sempre sull'arazzo
ad archimede. arbitràggio, sm. l' arbitrare, il fare da arbitro;
tommaseo-rigutini, 1883: arbitraggio, l' operazione che fanno i banchieri,
autorità... questo aggettivo indica l' origine della sentenza, non le sue
stesse spontaneamente; ma in questo caso l' autorità arbitrale era meramente privata. idem
del traffico di merci, o formare l' oggetto del commercio speciale di banca. nel
speciale di banca. nel primo caso l' arbitrante ha in mira di trarre e rimettere
alle condizioni più vantaggiose. nel secondo invece l' arbitrante specola sui corsi dei cambi.
: arbitrai essere opera pia, come l' altre vite dei santi padri, farlo volgare
per nostro arbitrare, ch'egli scendesse l' alpi tra modona e pistoia. =
o annullati. michelstaedter, 143: l' infinito d'ogni attualità è dato per finito
valuta, o a risarcire il danno e l' interesse all'offeso, etiam che la
avere, unitamente co'francesi, che l' arbitraria divisione della polonia non porrà la
, ii-130: in fatto di riforme l' universale ha nome di sapiente giustizia,
. b. croce, i-3-33: l' intenzione e la volizione coincidono in ogni punto
solito anch'essa dal bisogno di giustificare l' ingiustificabile, si discopre affatto arbitraria in
poco come un ritrovato arbitrario, denigrante l' umana gentilezza. 3. filos.
b. croce, i-3-119: l' arbitrarismo, al modo stesso del misticismo
della libertà si tolgono a un colpo l' inerzia del determinismo e il saltellare incomposto del-
del determinismo e il saltellare incomposto del- l' arbitrarismo. = voce dotta, deriv
-i). filos. chi professa l' arbitrarismo. b. croce,
proprio degli errori opposti identificarsi e passare l' uno nell'altro, è dato osservare i
. tommaseo-rigutini, 1883: arbitrato è l' autorità di sedere arbitro in differenze e forensi
forensi e civili e politiche, e l' atto d'esercitarle, e il giudizio pronunziato
più eccelso della potenza sacerdotale, cioè l' arbitrato morale del mondo,..
suddette stime, la quale si chiama l' estimo. -sentenza arbitrata: pronunciata
. m. villani, 9-44: l' arbitrata sentenza data sopra la pace tra
due avversari. lancia, 1-5: l' arbitro e l'arbitratore, anzi che desse
lancia, 1-5: l'arbitro e l' arbitratore, anzi che desse il lodo
{ mi arbìtrio). raro. prendersi l' arbitrio. papini, 20-xx: l'
l'arbitrio. papini, 20-xx: l' autore si arbitria di appropriarsi le parole
6-16: sono altre operazioni le quali l' uomo fa per sua volontà, e per
e per suo arbitrio, sì come l' uomo che fa un'operazione di virtude,
a me riservo: / non fia l' arbitrio suo per altro servo. foscarini
lei a-cui le condizioni domestiche lasciano liberissimo l' arbitrio del fare! -figur.
: del morir quando io voglia / l' arbitrio è mio. mi si può tor
firenze governata, o a caso, sotto l' arbitrio della molti tudine,
, dove per una parte licenziosamente e per l' altra pericolosamente si viverebbe, o sotto
in van d'orgoglio carca / oblii l' avello, o gioventù dolente. compagnoni,
maggior segno d'ingiustizia che amare più l' amato che se stesso, e sforzarsi di
o de le care / spose, a l' arbitrio del volubil mare. cattaneo,
i-1-216: altre voci vi sono in cui l' arbitrio della pronuncia popolare introdusse qualche dissimilitudine
; come il contrario di essa, l' arbitrio, è il contrasto delle volizioni
, 27-45: indi all'arbitrio de l' instabil dea / li fece trarre. varchi
ambasciatori dà pochissima auttorità, riserbando sempre l' arbitrio e la conclusione dei negozi alla
, e a lui / si dia l' arbitrio dello stato in mano? leopardi,
, iii-95: perché mi sono commesso ne l' arbitrio de le bontà vostre, voglio
che risibile. colletta, i-194: l' arbitrio dei magistrati era tirannide sopra il
perché potete molto. malvezzi, iv-281: l' inimico, ponendo fra le angustie,
fare: molte volte, perché aumenta l' intelletto, e le più, perché
e le più, perché fa libero l' arbitrio, levando la forza alla legge con
usati come erano alla giustizia comune abbonivano l' arbitrio nelle cause di stato, e
sua interna contradizione, la libertà e l' arbitrio, è ciò che si designa coi
boine, ii-119: perché ti sei permesso l' arbitrio di una azione fuor di quello
cui è designata la facoltà che ha l' uomo di autodeterminarsi, per cui è
boccaccio, v-255: niuna cosa fa l' uomo gentile e l'altro villano, se
niuna cosa fa l'uomo gentile e l' altro villano, se non che,
d'iddio e 'l libero arbitrio de l' uomo. 0. rucellai, 8-11:
stoppa secca, che 'l fuoco non l' ardesse, tutti gli angeli e i demoni
demoni noi potrebbono fare, tanto è l' arbitrio della natura. 10.
contribuente. varchi, 18-3-25: l' arbitrio era una gravezza che si pose
gravezza che si pose la prima volta l' anno 1508 per le spese che s'eran
coniettura di quel che eglino potevano guadagnare l' anno coll'industria loro, fu chiamata questa
industria loro, fu chiamata questa gravezza l' arbitrio. b. segni, 73:
, aggiu- gnendovi oltre di questo, l' arbitrio, che era un'altra gravezza,
e appicciatosi con ambedui le mani a l' imbasto, lassata la briglia, commise
. marcello, 53: cantando poi l' aria, avverta bene che alla cadenza
iniziativa, senza richiedere il parere o l' autoriz- zazione altrui. m.
la verità. foscolo, v-174: l' autore inoltre mi diede arbitrio di far
dove né quando. muratori, 1-30: l' osservar le leggi pubblicate da essi [
mi fu domandato. -prendersi l' arbitrio: agire senza la necessaria autorizzazione
fuggi anche la frase comune: prendersi l' arbitrio, in luogo di prendersi la libertà
controversia; chi si interpone, con l' autorità che l'amicizia, l'età
si interpone, con l'autorità che l' amicizia, l'età o il grado gli
con l'autorità che l'amicizia, l' età o il grado gli conferiscono, per
segni, 5-222: in ogni luogo l' arbitro è tenuto fedele, e arbitro non
, e arbitro non è altro che l' uom di mezzo. tasso, ii-295:
0 i nodi strinse / o calmò l' ira, e nuove leggi apprese.
di gentiluomo] ora è tanto ammollito da l' uso, che non significa quel medesimo
, come vostra paternità può sapere, l' uso è quasi arbitro del parlare.
calli / de le tenarie grotte / l' arbitro de la notte, / ammonito da
idea, / in cui d'ogn'uom l' opra futura è impressa, / arbitre
è impressa, / arbitre in loro oprar l' alme poi crea. alfièri, 1-16
: il giuro... / su l' onor mio, di cui né il
dolce pace; la guerra fu sempre l' arbitra de'diritti, e la forza ha
ei si nomò: due secoli / l' un contro l'altro armato, / sommessi
nomò: due secoli / l'un contro l' altro armato, / sommessi a lui
e di impieghi. imbriani, 2-76: l' arbitro del parlamento, favorito dal re
zio si sarebbe infatti trovato ad essere l' arbitro assoluto, o quasi, della
iv-1-46: ella era, in verità, l' arbitra delle eleganze conviviali. le sue
patrio rito, / ben che sia lunge l' arbitro / dal libero convito.
sportivi qualche nuovo e micidiale insulto per l' arbitro di una imminente partita di calcio
-per estens. bartolini, ii-109: l' arbitro del gioco... incominciò col
più, fra le due parti). l' espressione 1 arbitro dell'eleganza 'traduce
xiv, 18), un raffinato, l' aristocratico petronio, identificato con l'autore
, l'aristocratico petronio, identificato con l' autore del satiricon. arbo,
. pulire il seme della canapa usando l' arbòlo. giuliani, i-395: per
: / che vapori e tepor per l' alta notte / salìano a te da gli
. e. cecchi, 6-176: l' aspetto tra patriarcale e platonico della capitale,
aiome veduto'e ben pensato / che l' om perfetto a l'arbor se figura
ben pensato / che l'om perfetto a l' arbor se figura, / che,
adomato, / dove se sta piantato l' arbore de la vita. dante, conv
messo al fuoco. simintendi, 1-156: l' arbore alto moro, abbondevole di bianchi
si taglia. petrarca, 60-1: l' arbor gentil, che forte amai molt'anni
or non gettano graziose ombre in su l' erbette della terra gli alti e frondosi arbori
. lorenzo de'medici, i-308: l' aura move degli arbor l'alte chiome
, i-308: l'aura move degli arbor l' alte chiome. leonardo, 1-159:
1-159: [farai] li arbori e l' erbe piegate a terra quasi mostrarsi voler
macchie ombroso e folto, / opportuno a l' insidie il loco è molto. campanella
appoggiare in arbori freschi e dove sentono l' acqua campeggiare, e se ci poni
272: adombrava il bel loco / fra l' altre arbori eccelse annoso olivo.
tepida libra il carro acceso; / e l' arbor, stanco del maturo peso,
idem, ii-2-357: la quercia era l' arbore simbolica dell'ordine. manzoni,
/ lice a lingua mortai, de l' arbor sacro / l'estreme frondi, onde
mortai, de l'arbor sacro / l' estreme frondi, onde il gran frutto
verdeggiai pur ieri arbore snella / per l' appia via. d'annunzio, ii-683:
la croce a poppa, a prua / l' evangelio e la vergine in su l'
l'evangelio e la vergine in su l' arbore, / che il vento dia per
vorrei... che mi fosse mandato l' arbor de la casa [d'este
de la casa [d'este] e l' istoria del pigna. * = lat
arboreo. olina, i-262: [l' usignolo] suol vocare o il maggio o
usignolo] suol vocare o il maggio o l' agosto, facendo il nido per le
architetture arboree. deledda, ii-1003: l' organo e un canto corale di monache riempirono
e un canto corale di monache riempirono l' atmosfera del mormorio e del tremolare arboreo
le meravigliose ville del patriziato lombardo che l' amore e lo studio dei proprietarii custodiscono
spugne ramose. pascoli, 678: l' alto cervo / d'arboree corna era disceso
arborescenti. 2. che ha l' aspetto dei rami, degli alberi.
dell'albero. -per estens.: l' insieme degli alberi che vegetano in un
arboricoltóre, sm. neol. chi pratica l' arboricoltura. arboricoltura, sf. neol
suo. leone ebreo, 58: l' uomo che si conserva con ragione in
f. doni, 3-255: sotto a l' arboro stavano all'ombra un branco di
d'ida, giungendo, intorno gira / l' occhio a veder donde incominci il taglio
: dell'arboroso etna si schiude / l' interno alveo gemente, e rubiconda / lava
in fronte ti riluce; / vedi l' erbetta, i fiori e li arbuscelli /
ch'ad ogni or meco piange / co l' arboscel che 'n rime omo e celèbro
, 1-71: corona un muro d'or l' estreme sponde / con valle ombrosa di
ninfe] le trecce d'oro / de l' arboscello onde s'ha preso il nome
tonde / e tremolar le fronde / a l' aura mattutina e gli arboscelli. barberini
le chiome. idem, 7-100: l' allor non più fugace opache celle /
i prossimi arboscelli, / tenera, l' altrui duol commiserando, / sciogli i capelli
, 1061: tu ne la gloria de l' età bella stai, / stai com'
arboscelli schietti d'aprile / che a l' aura dolce dànno il bianco roseo fiore.
volgar., 5-61: questo arbore [l' olmo] è ot timo
il settimo dove sia selve da tagliare. l' ottavo dove sieno arbusti. lorenzo de'
natura produce le piante, li arbusti e l' erbe e i fiori. sannazaro,
vermigli roseti ai verdi arbusti, / l' alte spalliere ed i pastin ben culti /
: de'sudati lavor vedesi privo / l' agricoltor: ché 'nferocita tonda / gli
ombrosi arbusti ascoso / da un'altra macchia l' attendeva al varco. arici, 76
agli orti insieme con le siepi: fa l' ufficio del biancospino. govoni, 3-170
idem [dioscoride], i-209: l' arbuto albero insieme col suo frutto sono
.. / fuor tal radice che l' arca ho voitata. fra giordano, 5-210
: che prò'sarebbe s'io recassi l' arca grande, e paresse che ci
ci avesse molte gioie, e quando l' aprissi non ci trovassi niente ovvero fosse
quando verrà nell'altra vita sarà aperta l' arca sua che v'ha portata,
impossibile... la forma de l' arca venire, se la materia, cioè
dalle forche e i prestatori d'avere l' arca furata son condannati in denari.
da certaldo, 365: « a l' arca aperta giusto ci pecca *: e
i serrami de'ricchi avari e votare l' arche loro. proverbi antichi, i-4:
vesciche bugge. boccalini, ii-29: l' empir, che alcuni prencipi facevano,
di masse grandi di oro accumulato con l' esazione di dure gravezze. ciro di pers
. baruffaldi, 88: se vi piace l' odor di quest'arca, / fiutate
mezzo la scogliera, / esala ancora l' inno e la preghiera. d'annunzio
, iii-2-236: prepara il vino e l' olio e il miele in copia / pel
di pannilini. deledda, ii-316: trovò l' arca di legno nero, ove le
stracci. beltramelli, iii-402: aperta l' arca nuziale e toltone il suo grosso
dato la travatura per la casa, l' arcile dove s'intrideva il pane,
arcile dove s'intrideva il pane, l' arca alla sposa. titta rosa, 1-39
diletto uman mete gioiose, / de l' erario d'amore arche gemmanti, / o
, quando il loglio / si lagnerà che l' arca gli sia tolta. landino,
, non vorrà iddio nel suo regno l' anime loro, che aranno prodotto cattivo
par., 23-131: oh quanta è l' ubertà che si soffolce / in quelle
, e piene le sacca della farina, l' arche piene di biada. giovanni da
non solamente i campi, ma eziandio l' arche e le camere e'celiai. deledda
lagrime caddero, assieme col frumento, entro l' arca di legno nero.
aveano il pane, la farina e l' arca / in fumo fatto andar come
indi ond'era pria venuta, / l' aguglia vidi scender giù nell'arca / del
presso un gruppo di alberi chini su l' arca di un pozzo. idem, iii-255
centro di una grande corona di verde; l' acqua chiara luceva in fondo, nell'
marmo, hanno quella forma che hanno l' arche del legno, nelle quali molti
quella sepoltura / che chiudea di merlin l' anima e tossa: / era quella arca
di sua mano si vede in padoa l' ornamento dell'arca di s. antonio.
: e poco dianzi gli era, / l' oscuro albergo e 'l doloroso ostello /
foscolo, sep., 159: e l' arca [vidi] di colui che
: il marmo inoperoso, / che premea l' arca scavata, / gittò via quel
vigoroso. carducci, 847: mandava l' organo pe'cupi spazii / sospiri e strepiti
cupi spazii / sospiri e strepiti: da l' arche candide / parea che l'
l'arche candide / parea che l' anime de'consanguinei / sotterra rispondessero
in una cattedrale, / entro l' eterno porfido dell'arca. d'annunzio,
lauro, seduto su quel l' arca. / quivi dispoglierò la rosa vana
loro arche marmoree. negri, 2-787: l' arca torreggia e biancheggia in fondo
alla navata di mezzo, sopra l' altare maggiore, fra le balaustre e il
se il tuo corpo intatto / sparì per l' aria e nell'adige in polvere
che la casa mia sia migliore che l' arca di noè, nella quale tra
cavalca, 9-229: quelli che fabbricarono l' arca, nella quale noè con la sua
.. riservando per la sua misericordia l' umana generazione in otto anime, di
erano giusti, nella salutifera arca, con l' altre cose necessarie alla mondana restaurazione.
tagliare certa quantità di legname per fare l' arca al tempo del gran diluvio. sigoli
questo è quel luogo dove noè fece l' arca a tempo del diluvio. fioretti,
s'affaticò cento anni a fabri- care l' arca, acciocché con pochi fosse salvo.
è scritto nel tuo libro intitolato 'l' arca di noè '? ivi, mentre
le precedenze, in quanto pericolo è stato l' asino di perdere la preeminenza, che
che consistea nel seder in poppa de l' arca, per essere un animai più tosto
prepotenti e tiranni: sì; ci vorrebbe l' arca di noè. rajberti, 2-32
tante varietà di bestie da ricomporne quasi l' arca di noè. panzini, i-658
broda biblica e diluviale... l' arca, con bielle e stantuffi, ci
d'amori / appena cominciati, che l' idrogeno / in nome del diritto brucia /
. luzi, 45: ho sentito l' infermo sulla soglia / pregare per la sorte
patriarca sì voi demorare / entro ne l' arca degli suoi secriti, / e in
/ 10 carro e'buoi, traendo l' arca santa. idem, par.,
de lo spirito santo, / che l' arca traslatò di villa in villa. bibbia
bibbia volgar., i-376: farai l' arca del legno setino, la lunghezza
larghezza uno cubito e mezzo, e l' altezza uno cubito ed uno sommesso.
monte moria ha nel mezzo, dove l' arca / federa già si soleva riporre:
altra volta andò [david] per l' arca e vestissi d'una veste di lino
strumenti musici; e david saltava appresso l' arca con un salterio alligato al braccio
david, 11 quale quando si portava l' arca del signore in ieru- salem,
, -e missesi là atorno a l' arca e saltava alto e ballava ed
il tuo moisè... fece l' arca di legni incorruttibili, la quale
gli ebrei quando passano il giordano con l' arca santa. gioberti, ii-149: la
di questa parte d'italia, essa sarà l' arca santa che conserverà i diritti dei
: conservatrice del superno foco / che l' avvenir rallumi, arca di dio, /
italiani. de marchi, 407: l' arca santa, cioè il carrozzone foderato
, 1005: carro, tu sei l' arca del nostro patto, / tu sei
arca del nostro patto, / tu sei l' altare della nostra
barberino, 1-5: la 'nvidia e l' odio che era tra questi buffoni agiunsono peggio
virtù, e'quali sono arca d'invidia l' uno de l'altro. idem,
quali sono arca d'invidia l'uno de l' altro. idem, 1-195: la
nulla, ma il figliuolo veniva su l' arca di tutti i vituperi, disperato
gli sfaccendati si radunarono e fu quella l' arca del vituperio. idem, iii-1013:
nieri, 334: va, apre l' arcone che era pieno di farina,
veder dopo tant'anni /... l' arcada terra? marino, 278:
, iii-301: tirsi, pastor de l' arcadi montagne. parini, giorno,
te, cadore, io canto su l' arcade avena che segna / de l'aure
su l'arcade avena che segna / de l' aure e tacque il murmure. civinini
stanza. 2. che rammenta l' arcadia mitica dei poeti bucolici.
profilo greco, / alto- cinta, l' un piede ignudo in mano, / si
quello sfasciamento sociale, cui andò soggetta l' italia del seicento. carducci, 3:
amore un coso tra il collegiale, l' arcade e l'ostrogoto. carducci, 165
tra il collegiale, l'arcade e l' ostrogoto. carducci, 165: o arcadi
, i temi chiari e facili, l' abbandono musicale e sentimentale. civinini,
civinini, 1-145: esiste dunque ancora l' arcadia? esiste: o meglio sopravvive
. idem, 1-148: come accademia, l' arcadia non è stata peggiore in fondo
filosofia. sinisgalli, 6-84: ecco l' arcadia della macchina, pensai.
: è, in tanto gridare contro l' arcadia, un rinnovare l'arcadia:
tanto gridare contro l'arcadia, un rinnovare l' arcadia: arcadia civile, politica,
iii-26-85: che puzzo di riscaldato per l' aria da tutti i serbatoi dell'arcadia
di poeti che, tra gli smalti e l' acqua / dell'arcadia, eter
le droghe del padre roberti, come l' orefice cinguettatore e il pasticciere smanceroso del
, che pur son le sole che l' italia possa riporre tra quelle del parini e
poeta del settecento: e vicenza con l' astichello una cittadina arcadica. civinini,
. arcaicità, sf. l' essere arcaico; imitazione di uno stile
altresì nel dirozzare e raschiare senza posa l' istrumento della lingua, sì da scoprirne
arcaizzato. arcaicizzazióne, sf. l' arcaizzare. arcàico, agg. (
1-43: l' aria è questa, anche a sassari,
intellettualismo. ojetti, i-170: l' arcaismo non è per lui una moda come
, v-1-493: dove sono il simbolismo, l' arcaismo, il classicismo, i significati
veramente ha messo al principio delle sue ricerche l' esclusione di ogni influenza arcaistica per creare
per creare lo stile del l' assoluta modernità è quello dei futuristi.
dove abitò d'annunzio, la finestra con l' arcale frantumato dalla cannonata.
tunisi, e fattosi re, si levò l' arca- liffi della schiatta de'reali,
balugante, /... / e l' arcaliffa ed alcun amisimili poesie di senso
vico, 276: i nobili vogliono appo l' ordine arun argalif non crederai mica che
72: pianta che e cresce l' universo. arici, arcana / vive
d'un vitale occulto; / di cui l' esterìor somiglia in tutto / cappone.
di numa con egesia] era uscita l' istituzione de'sacer arcanaménte,
arcane, fu combusto / per l' orazion della terra devota, / quando
arcanamente al legato estense i e l' ardue selve. idem, 9-46: arcano
. -ci). disus. che è l' anima è trista; / perdesi l'inno
è l'anima è trista; / perdesi l' inno mio nel vuoto, quale
s'allontana. idem, 366: sentir l' arcana deità presente rovani, 1-88
deità presente rovani, 1-88: l' aggettivo arcangelico fu trovato per / le plebi
quelle ore il senso arcano della vita l' affaticava tutta, più comun.
supe qualche cosa d'ignoto l' attraeva e le fuggiva senza aprirsi.
sentimento arcano classificazione dello pseudo dionigi l' areopagita). di lontananza, come se
geli demora: / benedetto el dì e l' ora che deo lo volse e turrita,
movitori del cielo de la luna siano de l' orposarsi e cantare. linati, 8-49
nosa la campagna. viani, 14-421: l' arcano silenzio era poscia ne'due
: una si girano; / l' ultimo è tutto d'angelici ludi. soffredi
grazia, 15: ciò farai a l' assempro del gabriello arcangelo 2.
, par., 26-44: incominciando / l' alto preconio santo michèle arcangelo. pulci
18-85: ma innanzi a questi che grida l' arcano / di qui là giù sovra ogni
patto di fratellanza tra sé virtù celi o l' erba o 'l fonte: / e gli
corte con giganti di marmo, fra cui l' arcanil più bell'arcano per adoperare la
, / con quanto di secreto / dentro l' archivio con l'indolgenza del drago colpito
di secreto / dentro l'archivio con l' indolgenza del drago colpito in bocca dalla spada
feretri in catedre converti, / ed hai l' ulive carducci, 726: passan le
: / secerti / arcani osservi de l' umana sorte. goldoni, iii-403:
tutto brilla nella sera / dopo l' uragano e la pioggia, / è
le scale. loro arcani veneratissimi in tutta l' antichità sono noti = voce dotta
ella [la vergine dora] canta de l' alpi, / e i carmi de'popoli
raro. poeta ermetico. e l' armi. d'annunzio, iii-2-340: non
popolarizzare e volgarizzare l' arcano artistico ha sempre fallito al suo
2. scagliare, lanciare con l' arco; ferire, colpire con frecce
con frecce; prendere di mira con l' arco. -anche al figur.
5. maffei, 5-5-94: l' anfiteatro di tarracona conteneva ottantamila uomini,
, poi si rabbracciano / prone per l' alto e pendule. verga, 1-68:
era basso e grigio, nera e pigra l' acqua del fiume, e le arcate
s'apriva una vasta arcata buia come l' ingresso d'un traforo. viani,
: sperando che fosse deserto / varcammo l' androne, ma sotto / le arcate
. tombari, ii-22: una dopo l' altra le oche sotto l'alta arcata del
una dopo l'altra le oche sotto l' alta arcata del ponte allungavano il collo
, 63: coi canneti è scomparsa anche l' ombra. già il sole, di
, e fuori dell'arcata si vedeva l' acqua correre sotto le piante. -per
[bombarde] in lucca, mentre l' argine si faceva, si traeva in arcata
5. mus. il passare l' arco sulle corde del violino. g
rivivere con la stessa voce argentina sotto l' arcata. 6. locuz. tirare
ognora si molesta, / e chi l' ha buon ne ha piccola derrata: /
: ha, vo'dir io, l' ingegno nostro qualche volta una certa facoltà
, 465: co 'l tuon de l' arma ferrea nel destro pugno arcato, /
di due piè bal- zàno, / l' equine schiene e le virili arcato. idem
più arcato, che si fa sopra l' acque per poterle passare. viani, 19-431
, 19-431: un portico arcato sosteneva l' edificio tagliato a pareti grandiose. baldini
di miniera. bocchelli, 9-26: l' acqua del canale e il ponte arcato ricordavano
a tresco. buti, 2-141: come l' arco saetta e percuote dove vuole l'
l'arco saetta e percuote dove vuole l' arcatore, così la sentenzia quando esce fuor
, 182: io ho per cameriera mia l' ancroia, /... /
, 20-11: il bisavolo / de l' avol de l'arcavolo mio nacque / della
il bisavolo / de l'avol de l' arcavolo mio nacque / della fava d'
messalla, il cui bisavol corvino, l' oratore, si ricordavano i vecchi (
. boccaccio, iii-19-2: sovra l' alta arce di minerva attenti / venere
e di mura... cingono l' arci di palatino. fil. ugolini,
luogo di rocca... or l' abbiamo veduta riprodotta dal rosmini nel seguente
quasi in arce sicura ». se l' esimio filosofo avesse detto quasi in rocca
sicura, il suo concetto (si perdoni l' ardimento) sarebbe stato più chiaro,
e vivacità. carducci, 917: da l' arce capitolina del collo fidiaco molle /
la rupe di tufo tagliata ad arte, l' arce italica di turno nomata dal nome
terrazza, sotto lo spalto donde sorgeva l' arce romana. beltramelli, i-316:
il mareggiare continuo della vita frangeva contro l' arce capitolina. -figur. alberti
nobilissima, capo e arce di tutto l' universo mondo. = voce dotta,
iii-2-64: a me, schiave, l' arcella. /... datemi il
2. archeol. vano sotto l' altare paleocristiano, destinato a contenere le
d'arco. fazio, 2-5-2-47: l' uomo che nasce sotto di lui [del
5. intr. mus. passare l' arco sulle corde di uno strumento.
, / e due begli occhi e l' archeggiate ciglia. s. maffei, 5-5-163
, egli è certo, ch'anche l' anfiteatro di catania sotto il re teodorico era
. scienza dell'antichità che studia sotto l' aspetto dell'arte, delle istituzioni,
3-5: la numismatica, la lapidaria, l' archeologia delle gemme e de'marmi
archeologia. piovene, 5-360: l' archeologia fa parte della vita napoletana; v'
diligenti ed archeomani, i costrutti e l' ordine della lingua. = voce
maffei, 1-209: qual'è l' immagine, tal è verisimile che sia