baruffatili, ii-179: ciascun [leopardo] l' ugne in se rannicchia, / e
, con coloro insieme li quali commesse l' hanno e inninfemo, cioè nella dannazione perpetua
, iv-247: caveranno quelle gente con l' unghie la terra come fanno li cavalli
apolline. citolini, 535: l' epopeia, gl'inni, i peani,
le leggi. patrizi, ii-127: l' inno è, da aristotile, per una
parte del libro sacro e nazionale: l' inno fu la prima ode e la
'ntesi, né qui non si canta / l' inno che quella gente allor cantaro,
io non veggio lo spirito santo obumbrare l' altare, non comincio la solennità della
pater nostri ', e una volta l' inno dello spirito santo. a. verri
/ a dio gloria cantar. / l' allegro inno seguirono, / tornando al
/ che mi rapiva, sanza intender l' inno. -inno angelico: il 'gloria
: poscia egli [il sacerdote] recita l' imno angelico, cioè il 'gloria
che la polizia / non permette neppur l' inno ambrosiano. tommaseo [s. v
, 585: muor giove e l' inno del poeta resta. saba, 423
dalla distanza mi arrivano all'orecchio come l' eco di qualche fantastico baccanale. è l'
l'eco di qualche fantastico baccanale. è l' inno alla vitalità operosa della valle,
, i quali... intonavano l' inno d'italia. tommaseo [s.
s. v.]: 'suonare l' inno', la musica senza parole. fucini
garibaldi. non è vero camicie rosse? l' inno risuona: si scopron le tombe
la celebrazione del primo maggio e cantavano l' allora composto « inno dei lavoratori »
mancava. -inno di mameli: l' inno nazionale italiano (composto da goffredo
: ignoro se chi pubblicò in firenze l' inno di mameli musicato da verdi abbia diritti
dalla campagna; e la banda suonò l' inno di mameli e l'inno di garibaldi
banda suonò l'inno di mameli e l' inno di garibaldi. 4.
tasso, n-iii-887: qui si ricercherebbe l' inno vostro o d'altro poeta
cetra, ove scolpì la gloria / l' opre immortali degli eroi britanni, / un
un cuore cattolico. carducci, i-863: l' inno a satana fu una birbonata utile
concetto,... ma per l' esecuzione. non mai chitarronata (salvo cinque
, 1-139: un giorno sarà ancora l' invito / di voci d'oro, di
. pensa: / cangiare in inno l' elegia; rifarsi; / non mancar più
che contengono le parole, che finge l' autore che questi peccatori dicessono, le
... non si capisce senza l' intento del gonzaga e di lui di innocentarsi
a tal croce. / innocenti facea l' età novella /... uguccione
allo sposalizio. uno al composanto, l' altro in galera innocente come l'acqua.
composanto, l'altro in galera innocente come l' acqua. -sostant. cavalca
e punir gli empi, / fian l' arti lor. marini, i-330: anch'
38-70: batte il bel petto e l' auree chiome frange, / e le guancie
tanto innocente... sempre faceva l' opere sue tutte buone e virtuose,
forteguerri, 30- 36: ricevuto l' innocente agnello / e consumati tutti i
anno a la gran dea / de l' innocente sangue d'una ninfa / tributo
rea. 2. che ha l' animo puro, immacolato; che non
de la morte avante / che fosser da l' umana colpa essenti. buti, 3-712
ritornerà il tempo d'erode, perché l' innocenti figlioli saran tolti alle loro balie e
12-27: o dio, che scemi / l' opre più occulte, e nel mio
piccioli nipoti innocenti alterò più di tutto l' animo del papa. leti, 5-iv-153
col sangue di vergini innocenti / placavan l' aspre deità d'averno. manzoni, pr
salvi, il giusto péra / e l' innocente. manzoni, pr. sp.
per le vie di londra e per l' inghilterra, non meritano la vostra pietà
facile e più sicuro per far morire l' innocente. levi, 6-23: il
aspettò a tirare, non voleva colpire l' innocente. -per metonimia. monti
1-25: è passata di fuori / l' indicibile musica / delle trombe di lama
28-142: quelli ch'anticamente poetaro / l' età de l'oro e suo stato felice
ch'anticamente poetaro / l'età de l' oro e suo stato felice, / forse
loco sognaro. / qui fu innocente l' umana radice. a. f.
, moise mansueto. baldi, xxxvi-374: l' uom dirò, ch'innocente de la
50: ne lo stato innocente è posto l' uomo, / ha di giustizia originale
quello ch'ella vedea nella fonte, era l' aspetto suo proprio, facendola quivi più
mentre ch'ella si stava guardando. l' aurora, ii-394: quando con li vostri
classe innocente e mendica del popolo, l' avete abbandonato; ed ora cercate di ritornare
mesi negli stati uniti. innocente come l' acqua, risposi che avevo insegnato in
ma nel fatto dell'architettura innocente come l' acqua. serra, iii-276: io sono
semplicità (un gesto, un discorso, l' aspetto, un atteggiamento).
secolo lodate genti, / del dì traevano l' ore innocenti. leopardi, 18-7:
. leopardi, 18-7: forse tu l' innocente / secol beasti che dall'oro
non ci poteva credere, tanta era l' innocente dolcezza dell'ora. -immune da
e profano, / vede colui che l' innocente terra / prima sparger osò di sangue
. tasso, 6-88: or favorisca l' innocenti frodi / amor, che le
e così diventano, perché innocente è l' animo che tali cosa accoglie e ritiene nella
; limpido, terso (il cielo, l' acqua); lieve, carezzevole (
mormorar innocente prendea piacere, seduto su l' erba molle. idem, 2-10:
tranquilla ed innocente. marotta, 1-241: l' acqua nelle vasche lucida e innocente come
innocente sapore. redi, 16-iv-169: l' elenio, a mangiarlo,..
per cui s'affaccia alla finestra fuori / l' innocente cotale, e non accosta.
giorno, ii- 421: tra l' erbe innocenti adagia il fianco / queta e
indumento). pavese, 4-123: l' aveva guardata fumare, così piccola e
. 'strage degl'innocenti ', e l' uccisione fatta di loro, e l'
l'uccisione fatta di loro, e l' opera d'arte che la rappresenta. papini
semplice e puro. * non fate l' innocentino. cara quella innocentina! '
, iii-24-297: e di pietro corneille, l' autore di 'horace 'del '
, conoscete voi certi versi intitolati 'l' occasion perdue recouverte '? ah no
strofe. fogazzaro, 10-439: tu somigli l' innocentina / che vergognando mi consolò.
, ines? -ma non far tanto l' innocentina, andiamo! io sarò una maligna
diligenza e la liberalità con che me l' avete provviste ed inviate [le medaglie
allo scudo, et ambi invia / per l' alto pozzo a ritrovarne il fondo.
davanzali, xli-10: fatt'ha permanenza / l' amore ogni fiata / nel mio voglioso
g. bentivoglio, 2-1-77: c'inviava l' ordine del conte di lembergh. segneri
d'annunzio, i-ii: prendi! da l' imo de 'l mio giovin cuore /
, 9-109: com'io fui dentro, l' occhio intorno invio, / e veggio
!). pindemonte, ii-37: con l' arti inefficaci invan mi sdegno, /
carducci, iii-30-328: ovunque il guardo e l' animo / interrogando invio, / odomi
tasso, 12-34: partomi, e vèr l' egitto onde son nato, / te
posava / per non perder del ciel l' alto tesore, / pigliaro con prestezza 'l
.. / che quanto richiamando più l' envio / per la secura strada men
da barberino, ii-195: grande vertù è l' errante inviare. cavalca, 16-2-152:
inviare. cavalca, 16-2-152: così è l' umiltà, che invia l'uomo a
così è l'umiltà, che invia l' uomo a carità, e appresso a dio
quelle parti già / ove mensola bella l' acquistoe. leggenda di tobia e di
per quindi partire, / la ninfa sovra l' erba. machiavelli, 1-vii-408: si
r-r-334: la vista... per l' età grave s'invia verso le tenebre.
. l. quirini, 63: l' anima mia / al'empireo d'amor
s'invia / per partirsi da noi l' eterna luce. g. f. achillini
. martelli, 1-71: chi vuol veder l' aurora bella e bianca / su i
, inviandosi con cesare, si divisono l' edificare. = voce dotta, lat
potenza. gualdo priorato, 3-i-151: l' inviato s'affaticò di cavarlo d'ogni
ibero. botta, 5-445: già era l' inviato dei confederati giunto a berlino,
riferire su fatti di particolare interesse per l' opinione pubblica. -inviato speciale: giornalista
: tullio... fa differente [l' invidia] dall'invidenza dicendo la invidènza
e il benessere altrui, sia che l' interessato si consideri ingiustamente escluso da tali
sia che, già possedendoli, ne pretenda l' esclusivo godimento (e per la morale
godimento (e per la morale cattolica l' invidia è uno dei sette vizi capitali
contro lo spirito santo; in psicologia, l' invidia è il desiderio frustrato di ciò
giamboni, 121: invidia si è volere l' uomo lo bene proprio sanza compagnia,
vertute, / che nulla invidia a l' altre ne procede. idem, purg.
. cecco d'ascoli, 1765: l' invidia... / manduca l'alma
: l'invidia... / manduca l' alma distruggendo il core. albertano volgar
utilità. petrarca, iv-3-104: come crebber l' arti / crebbe l'invidia, e
: come crebber l'arti / crebbe l' invidia, e col savere inseme / ne'
quello della invidia, che colui che l' ha, sempre in sé arde e
di fuore. fiamma, 1-93: l' invidia è madre dell'omicidio, confusion della
marinella, 199: non è altro l' invidia che uno interno dolore o dispiacere
gloria mia mi consigliò sin ora / l' invidia a superar. cesari, ii-261:
invidia a superar. cesari, ii-261: l' invidia nasce dall'amar le cose che
schiudere i consorti. nievo, 55: l' invidia è il peccato o il
. imbriani, 2-248: né più l' invidia ascolto / tentarmi il cor, quando
, quando in secreta stanza / veggo l' ardente drudo addur la ganza. svevo,
, 4-85: fissa il gufo / l' invidia della vita, / l'immemore che
/ l'invidia della vita, / l' immemore che beve / nella pergola azzurra
-come personificazione. iacopone, 88-163: l' umilitate la superbia vide, / d'
, / d'un alto monte sì l' ha tralipata; / la envidia, vedenno
sì se allide, / la caritade l' arde ed ha brusciata. petrarca,
ariosto, 167: a figer nel cor l' acuto dente / d'alcun guerrier incominciò
acuto dente / d'alcun guerrier incominciò l' eterna / stimul- trice, invidia,
se stesse. beccuti, 169: l' invidia istessa (volli dir la corte)
sollevasse: questa si giudicò che fusse l' invidia. buonarroti il giovane, 9-133:
f. f. frugoni, 2-111: l' invidia le faceva a'piedi scabello,
regio tetto / occulta serpe, ed ha l' insidie al fianco. -in senso concreto
e d'oro i crini / fanno l' invidia lacrimar sovente. testi, i-43:
mie carte / non vo'che suo velen l' invidia versi. bocchelli, 1-i-168:
invidia versi. bocchelli, 1-i-168: l' invidia si consola come può.
grazia del principe, tanto maggiormente abondava l' invidia ne'cortigiani contra il buon figliuolo.
portava questo fatto, tanto più si risvegliò l' invidia contro di lui. buonafede,
: il giusto bruckero si duole che l' invidia del clero bizantino e l'ambizione de'
che l'invidia del clero bizantino e l' ambizione de'romani disturbò la pace di
del tristo fato a chi cerca più l' eccellenza. e. cecchi, 5-
, per non sospettare se stesso e l' invidia della sorte. 3. cruccio
qual aveva prima avuto pratica, / l' averà così concio per invidia. nannini
de'più laudati di te, ché l' altrui laude ti spronerà. vasari,
desiderio di silenzio e di verde, l' odio dei traffici, e magari l'invidia
, l'odio dei traffici, e magari l' invidia de'morti, non li troverete
, dai quali traspare il rammarico per l' altrui felicità. mascardi, 2-469:
pure tra gli ultimi singulti già moribonda l' invidia, dall'efficace raggio dell'eminente virtù
. ferd. martini, 4-27; l' esattore mi dette un'occhiata a stracciasacco che
che volle significare e significò: ecco l' invidia! sanminiatelli, 11-170: parlavano
s. v.]: ell'era l' invidia di molti. ell'era l'
l'invidia di molti. ell'era l' invidia delle nazioni. vittorini, 2-62:
delle nazioni. vittorini, 2-62: eravamo l' invidia di tutti i contadini e la
invidia degli dei: secondo erodoto, l' astio degli dei verso gli uomini felici oltre
(complesso di castrazione); in seguito l' invidia del pene assume nel corso dell'
zelo, sì ch'ai mio volo l' ira addoppi i vanni, / ch'io
che ad ughetto portavano, subitamente al duca l' ebbero fatto sentire. davila, 65
di già o il desiderio della quiete o l' invidia che gli portava, l'ava
o l'invidia che gli portava, l' ava vano reso ardentissimo contro di lui.
mandi a loro, che s'io l' avessi io. cellini, 2-93: maravigliandosi
c'è stato ancora un cane che l' abbia guardata. per questo crepa d'invidia
consacrata a gli altissimi misteri / splende l' ara d'insolito ornamento / di fior
metastasio, 1-ii-608: se a ciascun l' interno affanno / si leggesse in fronte
si fa colui, che favella, benivolo l' uditore, se per lo detto suo
, se per lo detto suo farà l' avversario suo venire in invidia dell'uditore,
della invidia non dovesse percuotere se non l' alte torri o le più levate cime degli
, i morsi dell'invidia. concerne non l' invidioso ma l'invidiato.
invidia. concerne non l'invidioso ma l' invidiato. -non avere invidia a
di transilvania. -non conoscere, ignorare l' invidia: essere immune da questo vizio
scacemi: in particolare, di non conoscere l' invidia sotto nessuno dei suoi tanti colori
, verme dell'invidia: tormento che l' invidioso prova per il bene altrui.
, starà sempre inviluppato nella peste de l' invidia con gelosia d'altri e farà
astio e invidia non morì mai. l' invidia nacque e morirà con gli uomini.
nacque e morirà con gli uomini. se l' invidia fosse febbre, tutto il mondo
mondo n'avrebbe. ibidem, 171: l' invidia fa agli altri la fossa,
fossa, e poi vi casca dentro. l' invidia rode sé stessa...
. ibidem, 172: peggio è l' invidia dell'amico che l'insidia del nemico
peggio è l'invidia dell'amico che l' insidia del nemico. l'invidia è
amico che l'insidia del nemico. l' invidia è un peccato da minchioni..
si accolgono e massimamente d'artefice, dove l' invidia più che altrove suole mettere a
. m. cecchi, 1-2-414: l' invidia è tra gli artefici e tra i
quello xepapeóg xepanei, e da'nostri l' invidia essere fra gli artefici. proverbi
gli artefici. proverbi toscani, 176: l' invidia fu sempre maritata tra gli artefici
tommaseo [s. v.]: l' invidiaccia che lo mangia vivo. invidiaccia
forteguerri, 8-26: nel qual caso l' amor di rado avviene; / ma
invidiuzze e le dispute di superiorità tra l' arti diverse d'ognuno. nievo, 3-143
.. per un poco d'invidiarella l' una dell'altra. tommaseo [s.
tommaseo [s. v.]: l' invi- diuzza sta tra l'invidiuccia e
]: l'invi- diuzza sta tra l' invidiuccia e l'invidietta. * invidiatila '
invi- diuzza sta tra l'invidiuccia e l' invidietta. * invidiatila 'è il
di una prosperità così grandi da destare l' invidia del prossimo. segneri
. segneri, i-112: l' esaltamento qual è? questa gloria medesima
mattina inoltrata, davano a credere che l' unico invidiabile fosse il piccolino che,
, rilevante. cesarotti, 1-xxxvi-76: l' arricchì [costantino]... largamente
invidia dalla mala intenzione dell'invidiante, e l' odio da qualche colpa che è nella
giudicandosene ingiustamente esclusi, sia pretendendone l' esclusivo godimento; detestare con perfida malevolenza
libro di sentenze, 1-51: non invidia l' altrui scienza o virtù chi della sua
temperare..., ma invidiando l' alteza di lei come la sua adug-
non le concedette pure un littore, e l' altare dell'adozione e altre cose cotali
così acerba etate! / né te l' invidio, no; ma piango il mio
, 17-82: all'ucciso ei tolte l' armi / agevolmente avria, se, questa
uno fra noi che non faccia / come l' avaro, che non invidii l'altrui
come l'avaro, che non invidii l' altrui condizione. pascoli, ii-45: il
158): provava per esse dolorosamente l' invidia che, da principio, aveva creduto
loro provare. invidiandole le odiava: talvolta l' odio s'esalava in dispetti, in
! tasso, n-iv- 553: l' animo che ama e odia, spera e
giamai la prima età dell'oro, / l' isole fortunate in occidente, / o
la bianchezza al nostro latte, / chi l' abondanza del cacio e ricotte, /
capretti. tasso, 6-82: non l' invidio il vanto / o 'l femminil onor
lo strazio patito nelle marche; e l' eroica morte di quella lionessa! pascoli,
. guidiccioni, 5-21: io sento l' arno, / che 'nvidia al tebro
. quaglino, io: stefania rimpiange l' amato, / invidiando al bel sogno
come più invidia questa vita, più desidera l' altra. bisticci, 3-234: sendo
(o anche impedire, proibire) l' uso, il godimento di qualche bene
debilitato per li anni, a me invidia l' imperio, e le tarde forze alle
ch'innanzi che 'l ciel mi renda l' alba, / morte amara non spenga la
mia luce, / invidiando a lei l' amato sole. tasso, 16-61: chiudesti
aridi i campi: umor di sete l' erba, / di pampani ombre bacco invidia
onde macchiato è il certaldese, e l' altro / per cui va sì famoso il
perdita di quei di demetrio falereo sopra l' iliade. cesari, ii-14: o catone
..; ma finora la posta me l' ha invidiata. pascoli, 751:
tempo a sé il mortale / invidierà l' illusion che spento / pur lo soffermi
fermarmi a roma, e quindi m'invidiai l' onore e il piacere di riverir lei
così buona condizione di fortuna da destare l' altrui invidia, che in così misero stato
uno degli uomini più invidiati che avesse l' antichità, fu... quel gige
perciocché se è proprio di ogni malvagio l' amore di stare ascosto, quanto avrebbe
e della mente, / assai ispregiava l' amorosa tigna. tesauro, 2-ii-32: questo
invidiata. nievo, 4-263: mi toccò l' invidiato martirio di restarmene sette ore in
invidiosamente tacenti. bembo, 1-11: l' andare altre parti del giardin riguardando,
giovane innocente. cavalca, vii-58: l' invidioso si rallegra ed è lieto del
vita, di diminuire in niuno atto l' onestà delle valorose donne con isconci parlari.
invidioso è spenta ogni carità... l' invidiosi sono paurosi. lanci, 2-47
d'invidioso. tasso, 11-iv-357: l' occhio dell'invidioso affascina colui a chi si
il core avea indurato / del maggior dio l' invidiosa moglie. tasso, n-iv-556:
desiderabile. -anche: provocatorio (per l' audacia del pensiero, per la novità
meno di non dar a quest'opera l' invidioso titolo di 'scienza nuova'. fantoni,
'scienza nuova'. fantoni, ii-109: l' invidiose chiome / scuotevan lasci vette / l'
l'invidiose chiome / scuotevan lasci vette / l' aure ai tremanti elette / misteri dell'
simintendi, 2-132: ella saltòe ne l' acqua,... e invidiosa
, /... / tenta l' argine oppor, però che teme / veder
, però che teme / veder notar su l' invidioso flutto / la già cresciuta messe
, or da quel canto / per riparar l' impetuoso corso. 5. letter
un bene. baldi, 202: l' invidioso cinto / sciogli, vergine ornai,
invidiosetti han divulgato... che l' apologià che cammina co 'l nome del sig
direbbe o il principio dell'invidia o l' impotenza, e anche alquanta più invidia
* invidiosèllo 'si fa piuttosto senza l' impertinenza. -peggior. invidiosùccio.
farrebbe / invido, e me superbo l' onor tanto. cammelli, 55: 0
, all'opere servili / invido condannò l' amabil sesso? alfieri, 6-14: due
. foscolo, gr., i-325: l' invida dea gl'inseminati / campi mira
accese esca, / né se lo pongan l' invide e nimiche / mani talor ne
mie. landino, 65: l' invido vuole el mal del proximo accioché non
che d'ira. giovanetti, 701: l' invido, l'iracondo e chiunque ha
. giovanetti, 701: l'invido, l' iracondo e chiunque ha di violenta passione
, di che nero livore vada larvato l' affetto ribellante della ragione. imbriani,
italia ogn'invido. pascoli, ii-45: l' invido... nessun male crede
, che esaltare sopra lui il malvagio e l' inetto. -geloso. bellincioni,
alamanni, 6-16-37: già il ver conosce l' invido marito, / e rabbioso ne
colonna, 1-47: né di morte l' acerbe in vide offese / mi fan restar
buonarroti il giovane, 10-873: de'fiorentin l' in- vida guerra / con lei distrusse
invido dente. siri, ii-707: l' appetito dell'uomo riesce sempre insaziabile,
presontuoso e invido. cesarotti, 1-xxxiv-30: l' avventurosa francia e sé traea / de'
quand'ei per novi / spazi libera l' ale. d'annunzio, i-825: nuota
/... / nuota, fra l' invido ghignar de le najadi rosse,
bianco cefalo. butti, 314: l' amico tacque, meditabondo; e ritornò
laccio. lamenti storici, iv-90: l' invida fortuna e 'l distin fiero /
ti chiama. benivieni, xxx-10-89: l' acqua gentil... a la mia
.. a la mia luce / l' invida notte e il ciel turbato asconde.
mio conforto; / l' un tien el spirto e l'altro il
; / l'un tien el spirto e l' altro il corpo morto. b
nomi, 22: mentre parliam, l' invida età fuggita / sarà. forteguerri
vider altro, insino che non giunse / l' invida notte, ed ambedue disgiunse.
c. 7. frugoni, i-12-62: l' invido oblio virtù non sente. zendrini
o voi felici! ignoravate ancora / l' invide serpi sotto i fiori ascose.
fa male: / quelli che copre l' invida zappa, / poi, col frinire
i-8-117: questo scudo tutto espresso aduna / l' ordin di sue vicende;..
, 4-274: scorran per cenno tuo l' ore più lente, / né di nostra
ch'ella senta il caldo del fuoco che l' invieta, ed ogni caldo l'invieta
che l'invieta, ed ogni caldo l' invieta. 3. prov.
abbia da invietirsi in casa, ruzzando con l' aco e con le assicelle. n
per grazia di dio, e per l' esquisito governo della cortesissima casa del sig.
superiore ad ogni altro, ed era come l' occhio invigilante del principe al pubblico beneficio
. gir. giustinian, li-2-145: l' offizio di questo consiglio è invigilar all'
: considereranno se sia bene il dare l' incumbenza a qualcheduno con autorità che invigili
, 1-46: è obligo dell'amante l' invigilare a tutti gli utili dell'amata.
miei drammi, e quando ad esso l' occasione non si presenti, non lascierò
stato. siri, iii-952: su l' opposta riva invigilava il villa per impedire
a'progressi dell'altrui grandezza e d'impedire l' accrescimento de'stati de gli altri prencipi
una e invigilando sulle altre nove con l' occhio inquieto. lucini, 5-328: invigilo
frugoni, 3-ii-131: io reputo impratticabile l' uscire
di bordeos, non tralasciando d'invigilare l' azzioni d'alcuni che, ripieni di
contaminazione. mazzini, 77-236: finché l' agitazione repubblicana si concentrava tutta, per
svegliatissima. d'annunzio, 1-283: l' amatore deve scegliere da sé la stoffa,
una situazione; seguire con assiduo interessamento l' adempimento di un incarico o l'esecuzione
interessamento l'adempimento di un incarico o l' esecuzione di un lavoro, affinché tutto
volubili come 11 mare, deve invigilar l' occasione di loro buonaccia. = voce
10-99: quanto gusto poi dovesse provare l' invigilatissimo prosatore delle 'operette morali 'alla
di molto invigliacchisce. papini, x-2-204: l' europa muffisce e s'invigliacchisce all'ombra
, codardo. nievo, 373: l' odio e lo spavento s'alternavano nel-
odio e lo spavento s'alternavano nel- l' ugual misura, ma il secondo invigliacchiva il
indebolire moralmente. saba, 1-189: l' autore di un libro tristemente famoso
postumi di gelosia infantile, sopportare l' infanzia. obbligò al suicidio il suo figlio
la sua somma virtute, / che tutte l' altre e cresce ed invigora, /
e cresce ed invigora, / fu l' ultima chiamata. del tufo, 42:
non finisce ancora, / e per l' agili sue membra crescenti / la giovane virtù
tuti cor ardente. cavalca, 21-245: l' uomo per la penitenza invigorisce e cresce
non è male, perché naturalmente dilettano l' anima e 'l corpo fanno invigorire e
di forze. forteguerri, 6-76: l' abbraccia astolfo e vanno in una stanza
allevano, affinché più satollo di latte l' agnello, più presto s'invigorisca.
prestigio. tassoni, 5-24: tremò l' imperio e invigorì la chiesa, /
e invigorì la chiesa, / sentì l' italia in freddo giel cangiarse.
fossa. giordani, iii-96: egli l' ha invigorita [la signoria de'veneziani]
che imbandisca / e invigorisca / con l' antico usato stile / la nudità dell'
di francesco cieco in punto di toccare l' organo portatile? o quell'asprezza
un'azione. garisendi, xxxviii-295: l' opra sua... de gli amanti
sua... de gli amanti l' ire / e reintegrar d'amor e invigorire
. loredano, 2-194: invigorirono maggiormente l' ardire del capitan generale le voci concordi
, rincorato. meditazione sopra l' albero della croce, 1-73: aiutati
do una mano: zappo, fo l' erba per le bestie, mieto; e
18-6: striscia [il serpe] per l' erbe invigorito e sbalza.
lunghi danni, ed anzi gli accrebbe con l' invili- mento dei costumi. mazzini,
offuscarsi. landino, 34: da l' una parte concitata e commossa da le
cose momentanee e temporali, e da l' altra parte repressa da la ragione, /
: si gelò il sangue ed invilì l' ardire / in tutti quanti. cattaneo,
102): sì mi fa travagliar l' acerba vita; / la quale è sì
di marito. alfieri, iii-1-39: l' uomo invilisce a tal segno che cose politicamente
sforzino da corcano, i-2-39: se l' astore riesce valente alle pernice, guardisi l'
l'astore riesce valente alle pernice, guardisi l' astoriero di non farlo
tanto il fagiano quanto la pernice, l' astore, che è naturalmente più che
. arici, i-211: ma quello [l' agnello] a cui non perdonò l'
l'agnello] a cui non perdonò l' atroce / taglio, in orror della natura
coloro e'quali non ànno potuto sopportare l' apparenzia del dolore, ne inviliscono,
lui, se'molto ingentilita / perché l' amor ti fa con lui unita; /
lascivia, per la quale potesse invilire l' appetito del magnifico marito, primieramente diede
reputazione a'svizzeri, ha invilito tutte l' arme sua. frachetta, 362: giovevoli
ii-266: la fatica, la paura e l' avversità gli aveva già molto inviliti.
. bocalosi, ii-168: non sarebbe incongruo l' asserire per questo che il venerdì,
nazione italiana. arici, ii-22: l' afflitto uscì morbo, che l'alme /
ii-22: l'afflitto uscì morbo, che l' alme / invilisce e i percossi egri
ingombra / tanta paura, e t'invilisce l' alma; / ché sol ti serba
, gli invilirebbe. foscolo, x-305: l' anima sua generosa ed amabile era invilita
che ti caccia / si partirà da l' anima invilita. g. villani, 8-58
se non vecchio, è infermo e per l' adversa fortuna invilito. marino, x-35
di far più non ardia / da l' impresa infelice a te ritorno. siri,
virgilio, veggendo al pallore del volto l' animo di dante invilito, per non
, e scemato quaranta libbre, finì l' officio. boiardo, 1-2-22: sopra al
nazione. per questo non deve spaventarsi l' invilito italiano popolo non avvezzo ad armi
ed atta a far tutto quello che l' avesse sospinta non la ragione ed autorità
e gagliarda per lo tempo passato, perdé l' antica virtù, invilita in lascivia lussuria
iii-75: restano in firenze e altrove per l' italia antichi cori pregiatissimi in quella età
età, ma inviliti dipoi, quando l' arte passò a tingere i legni con acque
... s'affacciava dal monte l' imagine e risonava la voce di lui
invillaniamo, ti mettiamo a urtar avanti l' italia qua, qua con le mani
sue parole. 2. figur. l' essere coinvolto o compromesso in mali,
che ha il pezzo esterno curvato sopra l' interno, e così gli altri fra
e sottili,... e l' una inviluppò nell'uno salabaetto e l'altra
e l'una inviluppò nell'uno salabaetto e l' altra nell'altro la donna. fatti
cacciatore..., godendo di vedere l' innocente fiera caduta nel vischio, in
la palla alla parte opposta; se l' avversario la trattiene nelle mani o lascia entrar
invilupparlo sulla sinistra. botta, 5-191: l' esercito austriaco ha inviluppato e compiutamente battuti
verrà loro meno. manfredi, 5-53: l' istessa nebbia... spesse volte
, donde partì la luce che rischiarò l' universo? bontempelli, 19-120: le
per più dispetto, / guglielmo, l' avol suo, aveva dato / la
interminabile prigionia,... e fino l' orrore d'uno scelleratissimo processo, nel
. bernardino da siena, i-84: l' usuraio sempre s'inviluppa più l'uno
: l'usuraio sempre s'inviluppa più l' uno dì che l'altro in cattivi contratti
s'inviluppa più l'uno dì che l' altro in cattivi contratti, e quanto più
, / la scienza del vocabolario esprime l' arte / di sapersi spiegare e inviluppare
brigata felice. graf, 5-200: l' azlon s'inviluppa e si dirama, /
boiardo, 1-5-34: le annelle ha ne l' orecchie, e non in dito,
e di bere. muratori. 11-58: l' intelletto umano, attaccato alla terra e
ne campasse. siri, ii-53: aspettava l' aragno le mosche nelle sue tele
quando i piedi sono inviluppati, già l' uomo non è libero ad andare.
il modo di ferire il duca sanza l' offesa del padrone. roseo, 9-17
della battaglia cruda e dispietata / e l' aspro scontro, il fiero e gran colpire
nel mal caduco? paoletti, 1-2-55: l' uve così verranno a disfogliarsi più perfettamente
, starà sempre inviluppato nella peste de l' invidia. pasqualigo, 113: sieno maladetti
significazioni. gemelli careri, 2-ii-334: l' antica istoria certamente di questo regno sta
anima). pindemonte, iii-24: l' anima nostra così umiliata,..
plico. alfieri, xiv-1-358: spedirò l' inviluppo all'abate di caluso alla prima
a poco a poco si va disimbrogliando l' inviluppo. vallisneri, i-202: nella
i seni / e i moltiplici umor ne l' uvea o rete / folgoreggiando scolpiran l'
l'uvea o rete / folgoreggiando scolpiran l' immago. grafi, 5-692: arde
scenato il ciel; lume di bragia / l' inviluppo de'rami apre e strafora.
vocaboli astratti, né valevoli ad aprir l' intelletto, ma solo a chiuder la bocca
la quale non può impugnar ciò che l' animo non intese. delfino, 1-lv
non sapesse come uscire dagl'inviluppi senza l' aiuto di cose miracolose. p. verri
. poerio, 116: voi saprete l' orribile inviluppo, le circostanze, tutto.
]. serra, ii-320: in oriani l' ingombro, le stesse lacune, le
si fosse assottigliato, che egli ora se l' andava recando lievemente in palma di mano
nasconde al gener umano di grecia dentro l' inviluppo di cotal favola.
0. targioni tozzetti, i-70: levata l' epidermide, si scuopre una sostanza spugnosa
capacità; ed esiste immediatamente collocato sotto l' epidermide... 'inviluppi del
risolvano ad accapigliarsi fra loro per sapere se l' im panazione e l'invinazione
se l'im panazione e l' invinazione di lutero si debbano anteporreal dogma cattolico
d'algieri, sotto gli auspici de l' invitto e invincibile augusto, co'venti
sotto il lor nuovo generale, attraversano l' attica... ed intraprendono tassedio
. loredano, 2-ii-137: alessandro, l' invincibile, che voleva che anche le
ingegnosa e indefessa in una guerra che l' arte e la natura ha fatto invincibile
[una clava] per mostrare che l' era stata da lui vinta, e che
invincibile, se nulla vi fosse che l' avarizia non vincesse. g. gozzi,
, fermo e lucia, 368: l' invincibile di tutte le difficoltà, tamaro
, tamaro di tutte le privazioni, l' inestricabile di tutti gl'impacci le pareva
irremovibile; indomito (una persona, l' animo). cavalca, iii-199:
: la qual arroganza ragionevolmente turbò molto l' animo del veniero, uomo di natura invincibile
pid'ire, / sponendo a morte l' invincibil core, / fransero i ferri
pareva al re che la grandezza de l' animo d'ariabarzane fosse invincibile, e
liberalità agguagliare. guarini, 144: come l' oro nel foco, / così la
giorno, ii-432: di fredda oblivion l' alma gli asperse, / / e
e moti furtivi. mazzini, 66-40: l' ispirazione, diffusa, manifestata popolarmente,
comprese ha visto e compreso il mondo: l' una fu l'invitto de l'animo
e compreso il mondo: l'una fu l' invitto de l'animo del sommo vostro
: l'una fu l'invitto de l' animo del sommo vostro consorte, l'altra
de l'animo del sommo vostro consorte, l' altra è l'invincibile de l'alta
sommo vostro consorte, l'altra è l' invincibile de l'alta mente vostra.
, l'altra è l'invincibile de l' alta mente vostra. -inconfutabile,
ii-1429: codesta interpretazione sarebbe giusta e l' obbiezione alle nostre interpretazioni sarebbe invincibile,
combatte e combatterà sempre questa disperata battagliacontro l' invincibile. 3. nel linguaggio
pertanto, attribuibile a responsabilità soggettiva (l' ignoranza, l'errore). cfr.
a responsabilità soggettiva (l'ignoranza, l' errore). cfr. anche ignoranza,
. pallavicino, 10-i-115: io stimo che l' ignoranza invincibile non sia tanto comune quanto
vincibile '. invincibilità, sf. l' essere invincibile, insuperabile; imbattibilità,
(432): il suo gran segreto l' aveva sempre tenuto in sé;.
ne viene di necessità, che congiungendosi l' insieme con una forza invincibile quelle idee
una forza invincibile quelle idee che compongon l' assioma, debba l'assioma parerci invincibilmente
idee che compongon l'assioma, debba l' assioma parerci invincibilmente vero. 5
vendicava spesso da questa sciocca superbia l' egualità della prima origine comune.
via '. invìo, sm. l' inviare; spedizione, inoltro. -
una lettera che pareva portare in sé l' odore della mastica... annunziava il
. e. cecchi, 5-119: l' invio del cilizio alla figlia, approssimandosi il
inviolabil segreto. pananti, iii-132: l' uso di mangiare insieme è fra gli arabi
o limitare mediante la legge o mediante l' esercizio di altri pubblici poteri, o
di altri pubblici poteri, o mediante l' attività di privati. -in partic.
. bartoli, 2-1-47: la cina è l' imperio de'pretendenti, non ve n'
501: prospero com'è naturale era l' oggetto principale di avversione per donna prassede,
'inospita / glacial siberia, vedrò l' atlantico / confine, e la selvaggia /
essere toccato. pratolini, 10-30: l' eccezionaiità consiste nel fatto che ivana mi
, 1-xvi-348: or via giurami per l' inviolabile acqua di stige. 3
f. f. frugoni, 2-99: l' acciaro più dell'oro pregiavasi in esprimer
ch'aprire el cielo e chiuder pòi l' infemo, / inviolabil governo / de
tenore inviolabile d'incorrotta giustizia e con l' uso d'un'affabilità incomparabile, di
a patto di generare logicamente ogni cosa, l' io e il non-io, l'uomo
, l'io e il non-io, l' uomo e la natura. ardigò, ii-260
ultimo ordine avveratosi la ragione assoluta o l' archetipo inviolabile dello svolgimento totale.
condanna anche con le voci de'perversi l' istesso delitto. carducci, ii-7-5:
10-3: il re, udito che ebbe l' eremita,... conoscendo le
. non vi vedrò più; sarete l' ultima donna che avrò amato. d'annunzio
nostro amore. caro, 12-ii-156: l' assecuro che ancor dal canto mio, come
, come voi dite dal vostro, l' amicizia sarà perpetua ed inviolabile. tasso
in cui non si riesce a segnare per l' abilità del portiere o dei difensori.
notorio e famoso era a quel tempo l' accusatore tanto più se gli avesse riguardo
e inviolabile ». « ti do l' inviolabile, ti do il podestà, »
violabile '. inviolabilità, si. l' essere inviolabile; rigoroso, assoluto dovere
). romagnosi, 3-117: l' inviolabilità non ammette gradi. essendo dunque
mazzini, 75-31: restituita dal governo l' inviolabilità del diritto d'associazione, questo primo
del nostro volere; fuori di noi, l' inviolabilità dei nostri simili. carducci,
libertà civili e politiche ed in particolare l' inviolabilità del diritto di riunione. oriani,
nella varietà di temperamenti le insurrezioni contro l' inviolabilità del matrimonio, uno dei massimi
la niuna responsabilità dei consoli, anzi l' inviolabilità delle loro persone per qualunque delitto
, 25: è cosa molto comoda l' avere una scomunica da oppore ad una
questa « cosa » che c'insegnava l' inviolabilità loro. -per estens.
. parida, i-109: abbracciò volentieri l' amicizia de'vineziani, promettendo di dovere
, iii-1-356: ne i virenti / entro l' ispido sasso antri segreti / su la
9-467: conservò in violatamente l' amicizia fatta co'portoghesi. =
e quell'altra più rara ancora che è l' arte di stare nel mondo, dovrebbe
i-9: ei del sepolcro / turbare osò l' inviolata pace. marradi, 350:
e, per qualche secondo, ritornò l' inviolato l'altissimo silenzio della notte.
per qualche secondo, ritornò l'inviolato l' altissimo silenzio della notte. 3
ancora. pindemonte, 208: sbandì l' arte con arte, inviolato / crescer permise
figlia divina. mazzini, 86-7: l' inghilterra... innoltra al mezzogiorno
inviolata china e inonda de'suoi coloni l' arcipelago della polinesia. pascoli, 813:
, o che fossero, lustrava indolente l' acqua ormai inviolita del crepuscolo.
di rabbia. mamiani, 3-222: l' europa vi loda e vi esalta;
in riparo abbino i superi / l' ombre di queste querce, olmi e giuniperi
e infiamà come un dragon: / l' è troppo inviperà per far del mal
, i-290: tra questi discorsi inviperitasi, l' addolorata principessa seco fermò d'andar tosto
. -per estens. fremere per l' ira. oddi, 2-141: quando
gli occhi inviperiti. comisso, vii-138: l' impiegato seccato dalle richieste impazienti chiuse lo
corpo). vicini, 19-84: l' unico italiano della scuderia era soprannominato *
, 4-49: di queste cose è invironato l' albero di penitenzia; se l'una
invironato l'albero di penitenzia; se l' una di queste infalla, l'armadura è
; se l'una di queste infalla, l' armadura è tosto falzata, e quelli
. maria maddalena de'pazzi, iv-286: l' uomo vivendo virtuosamente fa giudizio, giudica
là giuso una pegola spessa, / che l' inviscava la ripa d'ogni parte.
senza visco mai non fare, / che l' acqua e 'l vento l'intrarave /
/ che l'acqua e 'l vento l' intrarave / e poi la seda se perderave
questo. marino, 1-137: per l' elci folte a l'ombre estive / i
1-137: per l'elci folte a l' ombre estive / i vaghi augelli insidioso
in fronda / al suo cibo volando l' ali invesca, / piu: ch'altri
piu: ch'altri cautamente, appresso l' esca / tenace visco tra quel verde asconda
1-10: febo che fugge, se lontan l' invesche / in aria nube, piantò
più vi tira 'l desio e più l' invesca. serdini, 1-128: né vide
io piango e priego, e mai l' ardente ed agra / fiamma ch'amor nell'
24-1: chi mette il piè su l' amorosa pania, / cerchi ritrarlo, e
cerchi ritrarlo, e non v'inveschi l' ale. muse padovane, lxv-313: per
ale. muse padovane, lxv-313: per l' erbetta fresca / muove i pié ignudi
avete invescata un'amorosa donna, subito / l' abbandonate. varchi, 8-2-24: gli
f. loredano, 12-28: tu possedi l' arte di invescare le persone. peri
paniere di pere]. / vàgliati per l' altrui speme e desìo / invescare,
, i-4-129: quand'è 'l verno e l' aer si rinfresca, tepidi soli,
fuori della città di dite ha posto l' auctore e peccati che precedono da incontinenzia,
visco d'ozio e di lascivia umana / l' ali del bel desio, quasi gli'
le infezioni. la frode gli invescava l' anima come d'una qualche materia viscida e
la vicenda stessa all'edizioni replicate del- l' opere del signor goldoni. 8.
ha pania amara; / e ben l' impara / augel che vi si 'nvesca.
insieme. murtola, 16-54: così l' alma s'invesca / col suo mortai
disprezza / et ingannata ognor più dolce l' esca / di due begli occhi lusinghieri apprezza
vorrebbe ad essaltar tante adomezze / e l' eccelse bellezze / ch'io vidi allora,
; / donne mie, siate a l' invescarvi accorte. tassoni, 5-44:
e rinfresca / quel foco ognor che l' anima gli accende: / quanto cerca fuggir
in casa d'una sua parente / l' ha vista e udita, e quindi più
bella pania. bacchetti, 1-iii-22: se l' avesse saputo da giovane come la amava
degli animi di quelle persone o che con l' appetito o che attualmente con esso
ignobil ozio, onde s'invesca / l' incauta gioventù, che onor non prezza.
s'inviscava pria che fosse anciso / l' agnel di dio che le peccata tolle,
pomo, / voler salir poi è inviscato l' olmo, / c'amor di visco
sbranco i verdi et invescati rami / de l' ar- bor che né sol cura né
e gramo, / come augellin dal- l' invescato ramo / del cauto augellatore / fuggito
levarsi era neente, / sì avieno inviscate l' ali sue. g. gradenigo
trovar medicina che vaglia, / perché l' amore è una cosa incurabile, / né
prato / che 'l serpente tra'fiori e l' erba giace, / e s'alcuna
occhi piace / è per lassar più l' animo invescato. torini, 233: i
uomo. de sanctis, 11-49: l' uomo rimane facilmente invescato ne'diletti sensuali
: doveva senza dubbio essere già cominciato l' estremo sfacelo del suo spirito, dopo l'
l'estremo sfacelo del suo spirito, dopo l' ultimo colpo che gli aveva dato il
s. bonaventura volgar., 81: l' anima è invescata e lusingata per alcuno
anime umane, pur cominciò ad esercire l' ofificio con men mal che possea.
queste invescatrici ricchezze si fanno a tutte l' ore. = nome d'agente
', peroché insieme con essa s'inviscera l' inferno. segneri, iv-298: non
. l. bellini, 5-2-60: l' acqua comune... è..
comune... è... l' universal tagliatrice di tutti i sali,
marco foscarini, li-6-437: noceva sopratutto l' aver inviscerate nel proprio dominio provincie d'
che egli aveva già inviscerato nell'anima, l' accompagnò in tutti i suoi viaggi.
conoscere il teatro moderno, e se l' è inviscerato; possedere il magistero della
nella carne. segneri, i-622: l' amor degli uomini... nell'ultimo
centri noti. segneri, i-189: l' acque... possedevano tutta la terra
che con la fatica procuravano di deludere l' arte. petruccelli della gattina, 4-1
sustanza è penetrato dal fuoco, così l' uomo non è deificato se la grazia d'
mamiani, 6-17: nel dimostrare [l' umano intelletto] sentesi attivo: con-
oliva, 345: di vero rimarrebbono [l' oro e la pietra] scambievolmente inviscerati
. magalotti, 20-205: rimanere [l' aceto] nell'ultima, assoluta, altissima
scheletro figura, / mostrando che de l' uom sia fatai sorte / inviscerata in sé
la spagna] tiene da gran tempo tutta l' europa svegliata. salvini, 39-ii-39:
colla vita storica della nazione. è l' inghilterra. tenca, 2-367: né la
ant. inveschiaménto), sm. l' invischiare, l'impaniare. -per estens.
), sm. l'invischiare, l' impaniare. -per estens.: sostanza
. n. villani, 1-54: l' inveschiamento si prova con l'esempio della
1-54: l'inveschiamento si prova con l' esempio della istoria di filauro di pilora,
che gli antichi chiamavano invischiante, e l' han propizia i fomiti dalla natura d'
un cartoccio non serrato...; l' orlo di questo cartoccio tutto s'invischia
invischia; viene la cornacchia per pigliare l' esca e, nell'alzare il capo,
in guisa / che in vano scuoterà l' argentee piume. rebora, 165: balzerà
ben sane. landino, 388: benché l' animo sia inveschiate e preso dalla cura
di que'laidi contenti ch'inve- schian l' anima con deformante sozzura e, quanto più
doni, 6-163: ser apollo, quando l' ebbe ben bene invischiato [il piacere
,... cominciò a ritirarsi inverso l' aere. d. bartoli, 1-2-68
non gli ha fruttato, / che l' uccellaccio nel vergo s'invischia, / ed
prova imparo / quel che se fa ne l' amorose rete. fr. serafini,
e di macchie suona e di monete / l' uman contrasto, / mentre in disparte
uman contrasto, / mentre in disparte l' umiltà dei vinti / geme o s'
, insinuarsi. montale, 5-18: l' uccellino s'arrampica a spirale / su
s'arrampica a spirale / su per l' omo ed il sole tra le frappe /
illativo. invischiata, sf. l' insieme degli uccelli catturati col vischio.
, xxxviii-359: oh quante volte a l' inveschiato ramo / ri- mangon presi e
/ e vagabundi e cauti pesci a l' amo. tebaldeo, 12: chiunque tanta
al laccio, / come son dolci l' esche e dolci gli ami! / quanta
rami / il vischio aggiunge ed a l' ardore il ghiaccio! imperiali, 4-602:
: inselvata d'in- veschiati stecchi / l' arida cima, egli in disparte ascoso /
de quella tale enseredura, / sì che l' aiere, l'acqua e 'l vento
enseredura, / sì che l'aiere, l' acqua e 'l vento / entrare non
invischiato di sudore rappreso, / con l' antima tumefatta di rivolta. moravia,
jahier, 61: questo deve imparare l' avventore esterno, incerto se entrare;
pronuncia). salvini, vi-2-101: l' impaniare la lingua nelle voci *
(che gli antichi, per disegnare più l' invischiata pronunzia scrivevano * cierto ')
e diride, landino, 3: l' anima, irretita e invischiata dalle terrene
i-32: essendo... sì universale l' avarizia che ne sono invischiati e i
ricchi, vedete se bisogna ben aver l' occhio a questa passione. gemelli careri
: se... la scuola dentro l' estate fosse in piedi, e regolata
con la testa di stucco e con l' intento di vischio, fei sparate fragorose
d'umidità. ungaretti, ix-29: l' azzurro può persino guastarsi, riflettendosi alla
o deo, che invisibol lo facesti [l' amore], / di tanto meno
queste invisibili. tasso, 7-92: l' aiuto invisibile vicino / non mancò lui di
un'arma invisibile, fatta per ferir l' anima, e ferirla d'amore. g
amore. g. ferrari, 149: l' invisibile potere delle idee delude ogni suo
suo sforzo. pascoli, 245: l' uomo non vedo io: lo sento /
: che io vi sia per far vedere l' invisibile, né io lo saprei fare
torme vostre con torme mie, o chi l' indistin- guibilità mi dipigne, ed io
, 1-52: da quanto non risponde l' invisibile / se chiamo come un tempo nel
: poi ella sola presa la cesta con l' aiuto dell'invisibile dea, nella gran
portò. ariosto, 1-56: quel che l' uom vede, amor gli fa invisibile
amor gli fa invisibile, / e l' invisibil fa vedere amore. dolce,
, gr., ii-277: pregavi lenta l' invisibil parca / che accompagna gli eroi
che accompagna gli eroi, vaticinando / l' inno funereo. 2. che
la divinità, angeli e demoni, l' anima umana separata dal corpo).
de lo envesi- bele dio: / l' alma non vede; ma sente che glie
onne rio. bonichi, 87: l' alma è cosa infinita... /
cielo invisibile immortale, / soccorri a l' alma disviata e frale, / e
: gabriel s'accinse / veloce ad esseguir l' imposte cose: / la sua forma
1-142: in mente tua, / che l' invisibil nel visibil vede, / le
parla [il sacerdote] segretamente, con l' invisibile. panzini, iii-299: zeno
con le manine tese e congiunte verso l' invisibile. -che riguarda o dipende dalla
cielo hae gradi di nobiltà, però l' una più che l'altra rappresenta le cose
di nobiltà, però l'una più che l' altra rappresenta le cose invisibili. cavalca
gradito. filiciaia, 2-2-199: così l' alma, che prega e non respira,
che prega e non respira, / veder l' alto invisibile tesoro / potessi, e
principio che salvi tutto il visibile e l' invisibile, come l'assoluta onnipotenza revelata.
il visibile e l'invisibile, come l' assoluta onnipotenza revelata. l. gualdo
senza fralezza il vero / e scrutiam l' invisibile. 3. ideale,
; che appartiene alla mente, al- l' animo. petrarca, 270-77: l'
l'animo. petrarca, 270-77: l' arme tue furon gli occhi, onde l'
l'arme tue furon gli occhi, onde l' accese / saette uscivan d'invisibil foco
... che ne i campi de l' aria accendi i petti, / e
accendi i petti, / e leghi a l' invisibile tuo giogo / i dipinti augelletti
peridi, 11 asuri, e tutto l' altro popolo invisibile che tiranneggiò fin da
moltitudini. d'annunzio, i-272: l' anima asservita / si sprofonda nel tristo suo
. che non si può scorgere per l' estrema piccolezza o sottigliezza, per la notevole
luce, certo le tenebre erano sopra l' abisso. alberti, i-197: si truovano
fruttuose e grasse, ma ivi hanno l' aere piena d'alcune minutissime e invisibili
invisibili sono due: il perspicuo e l' opaco, nascendo questo dalla discontinuazione,
alcune ore restano ancora a far torbida l' acqua. bisaccioni, 1-8: la
non possibile senza certe condizioni. 'l' aria, l'elettrico, il magnetico
senza certe condizioni. 'l'aria, l' elettrico, il magnetico, ora invisibili
, / aspra nel gran silenzio feria l' invisibile scure; / non il ferito
patria vera. pavese, 10-56: ora l' occhio / si smarrisce nel fumo invisibile
di bocca / e le membra ritrovano l' urto del sangue. -impercettibile (
questo sasso indi parea che uscisse / l' onda per invisibil acque- dutto. tasso
goffredo allora, / invisibile altrui, l' agnol michele. bisaccioni, lx-1-31:
delicata e fremente ond'era per salire l' armonia dolorosa che doveva accompagnare la lamentazione
le file dei pioppi avviandosi silenziosamente verso l' amo invisibile. quasimodo, 4-13:
si fa sopra tutti gli uomini per l' invisibile discussione di dio; cioè che
invisibile discussione di dio; cioè che l' uno è scacciato e l'altro eletto occultamente
; cioè che l'uno è scacciato e l' altro eletto occultamente; ma che niuno
9-30-221: la qual detta... l' han per creduta, e con sol
loro aver fatta la passione invisibile sotto l' imagine del dovere. cesarotti, 1-144:
conteggio. montale, 1-56: so l' ora in cui la faccia più impassibile /
invisibile polizia. mazzini, 86-171: l' a. r. u. è divisa
bernari, 6-197: non era forse lei l' invisibile ispiratrice, non solo di quelle
: quello ottenuto rifacendo la trama e l' ordito del tessuto in modo da mascherare
. ant. il mondo invisibile, l' al di là. a.
a. f. doni, 183: l' avere, un che muore, il capo
, irreperibilità. viani, 13-218: l' inesplicabile silenzio dell'aiutante, a cui
, eccovi coloro che invisibilmente vi consegna l' angelo che accompagnò tobia. b.
[s. v.]: l' umanità di gesù cristo è invisibilmente,
giordano, 163: alcun'altra volta [l' angelo] ammaestrò ne'sogni, siccome
, e 'l profeta scriveva come l' angelo gli diceva. zanobi da strada
magno volgar.], 29-24: se l' onnipotente iddio solo non desse invisibilmente l'
l'onnipotente iddio solo non desse invisibilmente l' entrata delle parole de'santi predicatori al
cristo] però agli apostoli il carico e l' onore di proseguire la grande impresa,
di didone. aretino, 20-81: preso l' abito fratino,... se
mi disfaccio. redi, 16-iv-34: l' acqua di pisa diventa albiccia...
ceresa, 1-1551: dirò de l' uno pié, si il dir non vieta
cune odi d'orazio: « de'cipressi l' invisa negrezza... 4 in-
2. sostant. figur. l' animo, l'intimo. moscoli,
. sostant. figur. l'animo, l' intimo. moscoli, vii-559 (14-4
che indagano. aleardi, 1-358: l' antico rettile d'asburgo / rinnovando il
schiatte. b. croce, iii-27-175: l' onda dell'entusiasmo avvolgeva e trascinava tutti
vedo, e alla gola mi serra / l' angoscia; non gracil bambina, /
.]: nei seguenti è più espressa l' idea di spregio: 11 chiaro
, / perché altre piante mi facean l' invita / a l'ombra lor contro
altre piante mi facean l'invita / a l' ombra lor contro gli ardenti rai.
invitàmento, sm. ant. l' invitare; invito, convocazione. -
s. girolamo volgar., 138: l' onore delle vergini sia lo invitamente delle
): la fanciulla perdette di maniera l' appetito che non potea far la madre
sostant. foscolo, xv-266: l' 4 invita minerva'e il dito storpio
tommaseo [s. v.]: l' oraziano 4 invita minerva ', del far
che si usa a denotare: contro l' inclinazione o la disposizione del proprio ingegno,
padre abbate ». con tale risposta l' invitante si tacque. salvini, 23-307:
ma rinvitante... non vedeva l' ora d'andarsene. carducci, iii-
verità cristiana. ungaretti, xi-233: l' anima mi trabocca d'un inno alla natura
, affascinante. lisi, 1-183: l' invitante corpo di colei per il quale molti
nostra congre- ganza, / che gusti l' abbondanza del nostro gaudiare ».
cortesemente qualcuno, per lo più con l' intenzione di fargli cosa grata, di
/ che so sì saporose, dove l' amor se prova. boccaccio, dee.
., pregò essa signora ippolita che l' impetrasse dal marito di poter andar in certo
serenata / e che giacinto al ballo l' ha invitata? parise, 5-259: ah
. casalicchio, 405: s'invitavano l' un altro a pigliare spasso e piacere
dì vorrà veder venezia, che forse non l' ha veduta, io la invito a
a cena? / io non ho tocca l' insalata a pena / che, per
verri, xxiii-138: tale è qui l' uso, e così s'invitano a pranzo
furon causa che mai più non molestarono l' amolfini, imperocché disse un galant'uomo
albergo di via principe umberto, adusse l' obbligo disciplinare di prendere i pasti al
cali / ove il cibo mostrando altri l' invita, / tal ei sazio del
qual prender deggio? / che se l' una invitar voglio, / di lasciar
una invitar voglio, / di lasciar l' altra mi doglio, / e se questa
piaùs e telamòn e diomedesse / invitàr l' oste per venire ad ella, /
erano stati da aldobrandino invitati, gittate l' armi in terra, nelle mani d'aldobrandino
262: quindi si pensò di parlarne con l' architetto vici,... perché
di buon'ora è venuto da me l' omodeo, molto eccitato, tempestando che
fin che la cara amica a sé l' invite, / sfoga a l'aria i
a sé l'invite, / sfoga a l' aria i martiri, a i tronchi il
baldi, 135: se ben da l' uom la donna fugge, / col suo
, ii-335: se il mondo, a l' or che brama / da maria pietosa
aita, / con più nomi a sé l' invita, / col mio nome ancor
/ e dire ogne fiata, / come l' amor m'invita. anonimo veronese,
quant'è necesso, / e po l' à'mete al compagno sì presso / ch'
a coloro che devono venire a invitarli per l' impunità del segreto peccato alle pessime cose
siede ombrosa valle, / ivi s'acqueta l' alma sbigottita; / e come amor
alma sbigottita; / e come amor l' envita, / or ride, or piange
brarti tutto. modio, xlv-340: l' uno con l'envitarmi l'altro con
. modio, xlv-340: l'uno con l' envitarmi l'altro con porre in campo
, xlv-340: l'uno con l'envitarmi l' altro con porre in campo sì fatto
: senza essere invitati, a gara l' un dell'altro, contribuivano il danaro per
gli assediati alla resa con far loro conoscere l' imminente pericolo. foscolo, gr.
., i-280: spesso al canto ei l' invitava, e spesso / su'labbri
co'baci. mazzini, 10-198: l' austria è debole, non è mai stata
parte di nicolò. pea, 11-9: l' uomo, con la mano, lo
compagnetto da prato, 231: manderò per l' amor mio, / saprò se d'
inf., 30-129: tu hai l' arsura e 'l capo che ti duole,
/ amfione urania invita, / e l' insegna ove le dita / dee posar su
a vederla. mazzini, 83-25: l' italia avrà roma quando 11 papa,
dormire. monti, x-2-58: fiutan l' aria le vacche, e immote e sparse
quale noi ci andavamo invitando a gara l' un l'altro ad osservare ciò che ciascuno
ci andavamo invitando a gara l'un l' altro ad osservare ciò che ciascuno credea
sera invitandoci un soave venticello che rinfrescava l' aria, entrammo tutti in un'adorna barchetta
: il riposato suol piccardo attende / l' aratro che l'inviti a nuova prole.
suol piccardo attende / l'aratro che l' inviti a nuova prole. panzini, i-447
tornasi di lampedusa, 183: l' estate di san martino... è
: nemico del suon, che insiem con l' alba / invita i cani e i
, 4-85: fissa il gufo / l' invidia della vita, / l'immemore che
gufo / l'invidia della vita, / l' immemore che beve / nella pergola azzurra
petrarca, 353-14: la stagione e l' ora men gradita, / col membrar de'
boiardo, canz., 60: l' ora del giorno che ad amar ce invita
iii-234: un gran tronco d'albero l' invitava a ripararsi. foscolo, 1-290:
.. i platani frondosi, / e l' abete col faggio, /...
e trarlo a sé procura, / tal l' ambra e il caraba la paglia invita
/ il mal che giù dal cielo / l' alta vendetta invita. 8.
tolto la carta di sotto »; l' altro negandolo, con dire: « e
ha disa vantaggio colui, e nell'esser l' ultimo alla mano e nell'avere a
invitare, e, non tenendosi per niuno l' invito, sia in potestà sua scartare
venerdì successivo,... e replicato l' invito, la sera dietro, al
il commun dio chiamate e lietamente / l' un con l'altro invitatevi, e
dio chiamate e lietamente / l'un con l' altro invitatevi, e beete.
: 'invitare', per stringere e serrare l' istrumento meccanico, detto vite, è
e le parole si diceano, e apparecchiare l' arme: con irato animo tanto s'
pratese: invito rivolto a qualcuno con l' intenzione di fargliene pagare le spese.
invita altrui e poi fa ch'egli paghi l' invito, lo che usano que'di
— andare a un'invitata: accettare l' invito a un convegno. ordinamenti fiorentini
con un compagno solamente. -fare l' invitata o un'invitata: invitare, diramare
limosina. ser giovanni, i-165: l' uno e l'altro faceva le invitate e
giovanni, i-165: l'uno e l' altro faceva le invitate e le ragunate grandi
66: per avere facto la invitata l' oratore di francia a tutti li cardinali
onore del padre suo. -tenere l' invitata: accettare un invito. -
era così poco invitativa come poco cordiale l' accoglimento. = deriv. da
i morti, non che a far loro l' essequie, che, invitato alle volte
, e lì parleremo -... l' invitato non istette a domandar altro,
che un poco / s'è fermo su l' uscio, e ragiona. piovene,
alzarono ostentatamente e abbandonarono la sala per l' indignazione. 2. convocato,
a mangiare, facendosi forza e sforciando l' apetito, che desiderava altro che menar
antia, invitato da la consuetudine appetisce l' esca. caro, 12-i- 260
., 7-15: o uomo, conosci l' onor tuo: corri, rendi grazie
ne ritornava [il falcone] con l' ali tese. 2. che esorta
incitati. pallavicino, 1-476: se l' invitatore gli profferisse insieme una ben corredata
12-4: avete sì, com'io, l' avversa tromba / pur ascoltata invitatrice e
che saperà, ed attenderà che chi l' ha invitata venga per essa. così
venga per essa. così vi va l' invitatore e la trova apparecchiata, e
santa maria del fiore, owe si farà l' essequio di messer baldassar coscia, cardinale
consoli, sieno tenuti d'andare a onorare l' uficio del tale morto. documenti lucchesi
. raro. monaco incaricato di intonare l' invitatorio (o altra preghiera liturgica).
invitatorìus (tertulliano) * che concerne l' invito, che serve a invitare ';
dimeno, conforme gli altri semplici, ha l' invitatorio suo proprio. g. b
le monachelle,... terminato l' invitatorio, cominciavano il canto dell'inno accompagnato
buono, / di buona voglia invito e l' un e l'altro /..
di buona voglia invito e l'un e l' altro /... / -tu
3. locuz. procedere come l' invitatorio del diavolo: andare di male
tal cosa, nella frase: 'come l' invitatorio del diavolo: di male
. dicesi anche: 'cantare l' invitatorio del diavolo '. =
invitare1. invitatura2, sf. l' operazione di far penetrare una vite nella
atto ed effetto dell'in- vitare. l' invitatura e la svitatura di un ordigno.
per moglie,... or perché l' è stata aggiunta venilia se non che
. e. cecchi, 6-349: l' immagine della lussuria, non fosse che a
baldini, i-31: le sorbe, l' uva fragola e le more di gelso.
. per vincerlo pareva volesse fargli sentire l' odore del suo corpo. ma egli si
ant. anche invitto), sm. l' invitare, l'essere invitato; atto
), sm. l'invitare, l' essere invitato; atto, discorso con cui
le braccia aperse, e indi aperse l' ale; / disse: « venite:
ha fatto a me e a francesca l' invito di andare a veder nelle sue stanze
1-287: spedì immantenente euridamante a far l' invito della cena alla contessa. leopardi
accorte... li avevano posti l' una di fronte all'altro, nel
inviti. leopardi, iii-245: se l' invito fattomi da v. e. per
a ballare, la quale cortesemente accettò l' invito. f. f. frugoni,
vuo'tal che di bellezze avanze / l' altre, e sia in ogni invito,
i parenti e gli amici, secondo l' ordine dato, si ridussero a casa di
poi le cataline il lor invito / su l' erba fresca d'un fiorito prato,
inviti, / vidi anibài e vidi l' africano. de iennaro, 56: vidi
16 prossimo debbo leggere il discorso per l' apertura degli studi... c'
]: 'invito sacro ', chiamasi l' avviso o il manifesto che si suole
xi-65: è già suonato / della mensa l' invito. -cenno o segnale con
chiuso. era un invito: / l' albero volea dir la sua ragione.
/ ed ismarito, / se non fosse l' amor che m'asicura / del su'
al primo invito, / gli arrecò l' arme sollecito e pronto. tasso, 2-81
/ è sua mercede, e m'è l' amor gradito. c. i. frugoni
il pargoletto / scaccia dal petto / l' ira e il dolor. mazzini, 38-184
! guarini, 48: mugge in mandra l' armento, e quei muggiti / sono
. buonarroti il giovane, i-221: l' età novella e gli anni, che romiti
ove il raggio lunare / sotto l' arco moriva, al dolce invito / aprendo
montale, 1-139: un giorno sarà ancora l' invito / di voci d'oro,
membra, presso le pietre acri e l' odore / stupefatto dell'acqua, aprono
me ne rimetto. ungaretti, xi-43: l' invito, la provocazione insistente di tutta
le fughe e i ritorni scalpitanti, l' ironia che, tanto la ragazza nelle proporzioni
con gran perdita di riputazione, rifiutar l' invito, quando l'aversario si presentasse
di riputazione, rifiutar l'invito, quando l' aversario si presentasse a combattere. tasso
de'franchi il nostro invito, / l' arme egli scelga. loredano, 2-199:
ordinanza... mostrando di voler accettar l' invito della battaglia che da cinque fregate
la posta / è alle chiuse del- l' alpi; /... al re
il nome cornelio anco rimbomba, / de l' adriana tromba / sentir vorrebbe i bellicosi
stampa segnato, / dove suoni di guerra l' invito, / lascia il padre i
a carte scoperte... perduto l' invito, tenta con altro soprinvito maggiore
inviti, acquisterà per premio del giuoco l' autorità di chiedere una grazia al perditore
menzini, 5-8: se sul sette e l' asso il sei non viene, /
berni, 59-46 (v-84): da l' altra parte ancora i saracini /
tenner l' invito molto ben del gioco: / correndo
lascia scoperta una parte, per indurre l' avversario a lanciare un determinato colpo, che
pirandello, ii-1-189: allarghi, allarghi l' invito! - attento a questa cavazione
franca, / famosissimo son per far l' invito; / per salutar, per fare
tenere in tal sito, fu inevitabile l' inconveniente del muro che essa scala divide
portico, viene a tagliare in mezzo l' ingresso che da questo conduce alla medesima
che da questo conduce alla medesima, l' ha egli alzato sopra l'orizzonte naturale dell'
medesima, l'ha egli alzato sopra l' orizzonte naturale dell'occhio con i primi
secondi del vestibolo che ha fatto tra l' ingresso predetto ed il principio della scala
chi entra e da qual parte è l' ingresso agli appartamenti, o la scala
iniziale di un foro atto a facilitare l' introduzione in esso in un organo di
(v-291): il romito prudente assai l' invita / a medicarla, perch'era
/ che pur al fin ella pigliò l' invito. popoleschi, 617:
, alla quale molte volte non tenendo l' invito, se la passano rimettendo poco
davila, 633: se esso abbracciasse l' invito e vi si risolvesse, sarebbono cessati
ricusasse di farlo, allora ciascuno cattolico l' avrebbe abbandonato. giordani, v-27:
v-27: io di buon cuore seconderò l' invito; e dirò alcune parole,
mendicità in reggio. -farsi l' invito da sé: presentarsi senza essere
aspettar invito, / corsero il dio de l' armi e 'l dio del mosto.
senza essere cercata per isposa. -tenere l' invito: accettarlo. latini, i-1535
sfida. batacchi, 2-123: tenne l' invito il vettural feroce, / e
ii-156: ci frena irremeabile / stige l' invito piede, / e al pianto sordo
artificialmente. gramsci, 7-106: l' uomo trasforma il reale e non si limita
materdona, i-113: fatto in campo a l' aversario avante, / il batte e
. aretino, v-1-383: questo è l' altiero e sopraumano essempio / del gran
obbedienza perpetua. tasso, 2-59: l' altro è il circasso argante,.
impaziente, inessorabil, fèro, / ne l' arme infaticabile ed invitto, / d'
dottori, 3-103: sette capi ebbe l' idra, e da quei sette / pullularo
il bianco / puncio del duce, cui l' invitta annita / tacitamente cavalcava al fianco
mostra le tue chiare / palme, l' ardire, il braccio invitto e forte.
, v-1-340: mentre empia di stupor l' orto e l'occaso, /..
mentre empia di stupor l'orto e l' occaso, /... / per
, /... / contra l' arme apparecchia e contra 'l fuoco. testi
g. gozzi, i-21-59: mostrasi l' ampio mar che tante strida / udio nemiche
, / leva tra i due mastin l' aquila invitta. -come appellativo di
3-25: ecco espugnata a forza / l' invitta clissa, e espugnata in onta /
austria il terror buda cadeo, / l' invitta buda; né l'orribil muro,
cadeo, / l'invitta buda; né l' orribil muro, / né l'ostinato
né l'orribil muro, / né l' ostinato e duro / sforzo giovò de i
, i-82: mira di calpe su l' invitto scoglio / dalle famose prove /
-sostant. pascoli, 1127: l' onde che s'accavallano spumando / sulle
tuffa le sue braccia / / mutile l' uomo. e il suo pensier soggiace /
all'universo, ch'egli può, l' invitto. -ant. sordo alle
. siri, vii-415: allora si diede l' ambascia- dore a battagliarlo con vari argomenti
cielo / ove or triunfa, ornata de l' alloro / che meritò la sua invitta
arduo cielo, / immenso spazio de l' empireo regno, / che già non l'
l'empireo regno, / che già non l' abbia amor di parte in parte /
sp., 31 (538): l' uscite, i ripieghi, le vendette
all'ultimo, contro la ragione e l' evidenza: e questa fu bene una di
possa, / e fulmina nel cor l' invitta cura, / quante volte implorata
gesta di quelle due grandi nazioni e l' invitta loro durata dipendesse già..
di tor vigore a questo invitto argomento con l' esempio della bugiarda setta macomettana, che
/ de la invitta beltà, de l' immortale / valor, de'bei sembianti,
comprese ha visto e compreso il mondo: l' una fu l'invitto de l'animo
e compreso il mondo: l'una fu l' invitto de l'animo del sommo vostro
: l'una fu l'invitto de l' animo del sommo vostro consorte, l'altra
de l'animo del sommo vostro consorte, l' altra è l'invincibile de l'alta
del sommo vostro consorte, l'altra è l' invincibile de l'alta mente vostra.
, l'altra è l'invincibile de l' alta mente vostra. = voce
ii-31: così in molte guise / son l' amistà divise, / perché la gente
m. ricci, 1-40: mette [l' invidia] loro a confronto alcuni altri
finché alla fine, guastato e inviziato l' udito, lo renda a se medesima inutile
-influenzare negativamente. carducci, iii-15-335: l' educazione degli umanisti aveva troppo forse inviziato
a. m. ricci, 2-161: l' uom vecchio gittiam via da noi,
. cantù, 2-309: mi accompagnò l' elegante abbate giuseppe pozzoni, professore di
. tommaseo, 11-97: troppo sovente l' ispirazione fu in me soffocata dalle arguzie
dall'arte, si caccia importuno tra l' affetto e le cose. 4
contentano, si sdegnano, si ripigliano l' oro, né vogliono più contrattare,
e destinati... a mutare l' ingenuo fanciullo in un omiciattolo pieno di
ego exaudiam eum 1 m'invocherà e io l' esaudirò '. invocaménto, sm
e benevoli, il che è proprio l' uffizio del proemio, come è questo
poeti la proposizione ovvero proponimento, e l' invocazione ovvero invocaménto, in luogo del
: questa è la seconda cagione del- l' invocamento di venere. tommaseo [s.
invocamelo ', atto dell'invocare. l' usa, per la malattia ch'egli
sono da fare; e non esaudisce altrimenti l' invocanti, se non come li vede
e sera, tutto mi ristrinse / l' animo ad avvisar lo maggior foco. s
arici, ii-300: de'spirti malvagi l' insulto, la guerra, / quel
io come vero cristiano chiamerò e invocherò l' altore e il principe di tutte le cose
fecondarlo, e di natura avea / l' austero nome: fra'celesti or gode
mortali, e più le giova / l' inno che bella citerea la invoca.
: visto... da'cristiani che l' armata turca sortiva, fecero il segno
concluda e non meni il can per l' aia; / ch'ella invochi imeneo colla
... di fare invocare ad ulisse l' anime de'morti nel paese de'cimmerii
e gli altri dii. dipoi tutto l' essercito, e ciascuno contra se medesimo
il duol, così mi disse: / l' invocarmi ora, o figlio, è
: lorenzo, non odi? t'invoca l' amico tuo. carducci, iii-14-261:
9 in trieste. è austriacamente naturale. l' imperatore si affrettò a rispondere così.
; le lagrime, il pallore, l' accorato silenzio. -pronunciare ad alta
con insistenza, sollecitare vivamente e insistentemente l' intervento di una potenza armata in un
una nazione. mascardi, 2-470: l' invocò [ferdinando] la germania per
pregiudizievole però potrà sembrare che si invocasse l' autorità di tale individuo non qualificato nella
per conferma del proprio detto. invocare l' autorità di dicitore o di scrittore,
o di scrittore, acciocché sia comprovata l' affermazione 0 l'opinione nostra. idem
, acciocché sia comprovata l'affermazione 0 l' opinione nostra. idem, [s.
.]: dicono anche 'invocare l' articolo 333 della legge ', ma questo
1 paraninfi tempestarono, scrissero, invocarono l' amicizia, l'antica gioconda amicizia,
, scrissero, invocarono l'amicizia, l' antica gioconda amicizia, ma le fanciulle restarono
veramente è colui il quale conforma a l' essempio quello che procede da la virtù,
la virtù, e da poi che l' ha conseguito il custodisce; ma ignobile è
e opponendosi a chi fuggiva e invocando l' aiuto degli iddìi e degli uomini,
in abito bruno stende le mani invocando l' aiuto di isabella. [sostituito da]
terra invoca la coltura dell'uomo. l' erba alida invoca le piogge. borgese,
certezza del naufragio. -richiamare l' attenzione di qualcuno; chiederne l'intervento
-richiamare l'attenzione di qualcuno; chiederne l' intervento (o la presenza). -
, 40-321: noi non possiamo invocare l' intervento della francia qual'è; l'
l'intervento della francia qual'è; l' abbiamo questo intervento e vedete che frutta
, il compiersi di un evento, l' avverarsi di speciali circostanze (che possono
emerse dalle catacombe, perché il mondo l' invocava. l'antica unità era rotta,
, perché il mondo l'invocava. l' antica unità era rotta, impotente:
da un bisogno morale, prepara e invoca l' azione. palazzeschi, 1-623: tutto
non solamente ne'principii del libro invocar l' aiuto delle muse, ma ancora dipoi
ma il petto fuor non potè / mandar l' usato suon, sì dentro è roco
che fa un effetto più fino che l' invocazione di qualche musa. guadagnali, 1-ii-179
-assol. tasso, 12-631: l' invocazione senza fallo suol farsi molte [
querele e i gridi, / ingombro l' aria de sospir di foco, / e
, come: o dei che avete l' impero del mare. viani, 14-107:
invocata, a i fieri detti / porgi l' orecchio e il voto reo seconda.
di lei. -evocato (l' anima di un trapassato, un demone)
iii-16-59: [una rendita] importava l' obbligo di due messe per settimana nella
, 1-216: lanciar la vita oltre l' ora / fugace, lanciarla nel lume /
e sul finir, severa, / « l' ultimo sia », mi disse. patini
fa a'suoi fedeli e divoti invocatori, l' hanno costituito il santo protettore di tutte
occhi! (prono ai piedi della invocatrice l' ingombro si tace frenando i singulti sotto
agg. ant. che ha per fine l' invocazione; che si riferisce, che
consiglio pare che i poeti convertano talvolta l' apostrofe invocatoria a gran personaggi; perocché,
invocazióne, sf. atto con cui l' uomo, sia a voce sia mentalmente
protettore o ne invoca il soccorso, l' intercessione, la misericordia, il perdono
da siena, 660: quando tu l' odi [maria] ricordare nella segretella,
trattare, cioè la invocazione de'santi, l' adorazione delle imagini e il santo sacramento
nera e lasciavano cadere sull'assemblea genuflessa l' invocazione sicura. 4 notre aide est au
contro i due primi precetti del decalogo entrano l' idolatria e l'appostasia, la magia
precetti del decalogo entrano l'idolatria e l' appostasia, la magia, l'incantesimi,
e l'appostasia, la magia, l' incantesimi, l'invocazione de'dèmoni e
appostasia, la magia, l'incantesimi, l' invocazione de'dèmoni e tutto ciò che
tempo, nascondendo sotto la magnificazione e l' invocazione di essa il loro cuore di
morte è buona. / ma tu l' hai chiamata. tu -chi t'ha dato
. tu -chi t'ha dato anima per l' invocazione? bernari, 6-33: era
invocazione? bernari, 6-33: era l' invocazione magica alla nudità. 4.
o anche atteggiamento) che rivela esternamente l' intima commozione dell'animo, le aspirazioni
, come nel secolo decimottavo, risonò l' invocazione del suo nome. beltramelli,
protasi di un poema epico) in cui l' autore si rivolge alle muse o alla
faccia senza cagione. ottimo, iii-7: l' autore... fa sua invocazione
invocazioni cristiane che il pulci imiterà e l' ariosto cambierà in esordi eleganti: nel fine
de luca, 1-14-1-176: di presente sotto l' istessa invocazione, dentro la città,
monache, il quale ha il dominio e l' amministrazione della detta chiesa. gigli,
s. v.]: chiesa sotto l' invocazione di m. v. sotto la
al suono de i liquidi cristalli, cantava l' oro, le perle e l'ostro
cantava l'oro, le perle e l' ostro di colei che lo ancide.
animai coverto broglia, / sì che l' affetto convien che si paia / per lo
uno coltellino bene appuntato, e metteremo l' uno [porco] in terra. capitoli
invoglia, è la bandinella attaccata presso l' acquaio, ne la quale si ripongono i
anime effeminate. idem, 2-ii-4-92: l' anima racchiusa nell'invoglia della carne,
in altura. carducci, iii-23-319: l' anima giaceva sanguinante su 'l cavalletto,
forse la sua invoglia corporea si dava l' aria degna d'una gentile condiscendenza.
nannini, 1-178: [la natura] l' ha messo [il cuore] nel
nel più intimo del petto, e l' ha scoperto di pelle, di carne
/ o un sacco rattoppato, se l' invoglie / de'cuor, partendo l'anime
se l'invoglie / de'cuor, partendo l' anime, smidolla. -nei
. mamiani, 8-74: sotto l' invoglia di fugaci fenomeni l'essere mio esisteva
sotto l'invoglia di fugaci fenomeni l' essere mio esisteva e fu innanzi di
: la parola è... l' invoglia, la buccia, il guscio dell'
crescendo e fervendo il lavoro organico, l' invoglia primitiva delle cellule viene per industria
dio, per consecrare 11 corpo e l' anima a gl'invogliamenti del reggitore.
e. cecchi, 5-307: l' animo d'ogni vero giocatore è disinteressato
leggero / torna sovente, com'amor l' envoglia. ariosto, 37-105: ma il
. tasso, 14-65: sì canta l' empia; e 'l giovenetto al sonno /
che un altro tenti: / sempre l' esempio anche i più tardi invoglia.
,... per esser fondata su l' altezza d'un colle, invogliò maggiormente
cadere. crescimbeni, 77: presso l' urna dolente, ove ha soggiorno /
o qual desio m'invoglia / che l' alma mia dal suo mortai si scioglia /
chiuse da due mari e da tutte l' alpi, quando siano mal ripartite ed inermi
, / rubella di mercé, che pur l' envoglia, / vendetta fia. annichini
i-3-180: come [la ninfa] sfugge l' amante! / come lo mette in
mette in doglia! / e ne prova l' affetto, / e col fuggir l'
l'affetto, / e col fuggir l' invoglia! albertazzi, 737: gli bastava
allora ne fu disteso per man di notaro l' inventario, con descrizione non dotta ma
ciro di pers, 136: tu fra l' asprezza de'fastosi orgogli / vai meditando
libera... con questa pace l' italia tutta daltarmi francesi, s'invogliò
rari! peri, 19-3: quel [l' araldo] se 'n va ratto,
: s'empie, non sazia mai, l' avara voglia, / e con più
di veder m'invoglio, / ché l' occhio sol mirar non si contenta / la
là mi rivolto. tasso, ii-30: l' uomo s'invoglia a ricuperare l'onor
: l'uomo s'invoglia a ricuperare l' onor perduto ed a bene operare.
g. gozzi, i-5-51: l' istantaneo nascere di quella città mi avea
che stolto invogliasi / valicar subito su l' altra riva. -intr.
ardentemente. scarpelli, 1-54: segue l' alta cagion del suo dolore, /
deh, non il pié, ma l' intelletto or guida / a saper come in
invogli / sempre, e gioisca in dio l' alma a lui fida. chiari,