: quel medesimo sentimento con che [l' uomo] abomina e vorrebbe distrutta la morale
altrui si è in molti modi: l' uno modo si è in abominarlo e infamarlo
modo si è in abominarlo e infamarlo; l' altro modo si è in maladirlo e
invidia, e di molte altre cose l' abominava. = lat. abómìnari *
corazza indegna, / o ch'imbracciar l' abominato scudo, / o por su l'
l'abominato scudo, / o por su l' elmo la beffata insegna. chiabrera,
tu palese, / e narra altrui l' abbominato inganno. magalotti, i-150: quindi
, i-150: quindi ella [l' idolatria] è rea, quindi giustamente redarguita
: cominciò ad avere in tanta abbominazione l' abito che portava, che gli pareva portare
la sua pessima e scorretta vita divenuta l' abbominazione fin delle sue pari. serao
sue pari. serao, ii-28: l' amore è un dolore, il matrimonio
caccia arproferuto, èglie abomenazione. / l' uno stanno li contenne, l'altri
/ l'uno stanno li contenne, l' altri dui arprenne arprenne. fra giordano,
e mondi il venerabile luogo di tutte l' abominazioni degl'infedeli. masuccio, 234
patria, ove alta solo / cresce l' infamia e l'abominazione! panzini,
ove alta solo / cresce l'infamia e l' abominazione! panzini, ii-463: erano
maledetto. crescenzi volgar., 1-4: l' acqua tiepida genera abbominazione. idem,
]: « quando adunque voi vedrete l' abbominazione della desolazione, la quale è
i tradimenti. idem, 9-1: l' abominevole peccato della idolatria. passavanti,
idem, v-168: con agro morso trafiggerò l' abominevole avarizia de'fiorentini. idem,
]: è certo la lussuria ultima ne l' ordine de'peccati; ma diventa molto
ma diventa molto abominevole, perché rimove l' uomo che in quella si sommerge da
(590): non tardò a riconoscere l' abbominevole macchina della tortura. pellico,
sé soavissimi odori; e questo [l' uomo] ha da sé abominevoli fiati.
droghe, il cui maggior pregio è l' essere inutili, quando non sono abominevoli
tommaseo [s. v.]: l' abominevolezza della vigliaccheria tracotante.
tanti disgusti. foscolo, 1-19: se l' abbo- minio sei / di te stessa
alla vita... quelli eziandio che l' avessero in maggiore abbominio. d'annunzio
.. ma non comprendiamo con eguale evidenza l' ab- bominio di giuda. bacchetti,
tutto il suo corpo lungo e scarno vibrava l' avversione i nomi a tutte quante
contro lo strepito..., l' aborrimento invincibile di cui egli abornièllo
: gli scrittori crimontigiano, 175: l' abomiello è un arboscello colle stiani, che
repellenza. albero. soderini, l' abomiello di spezie del frassino, se
quali sono dalle capre e come l' aborrimento al cibo vegetale si possa essere sparso
. masuccio, 267: gli mostrò l' aborrenda operazione de aborrire (abborrire),
nel senato, trattava gravi ed autentiche parti l' abbominevole donna: e ancora ch'egli abbonisse
: un frate e predicarti la castità e l' aborrire tutte le donne. questa vostra
pace. già mai non ride, a l' altrui rider langue, / e ciò che
ed amo. goldoni, vi-126: amo l' onesto, il giusto; odio estremo
a dir poi s'avrebbe di ciò che l' eleganza abborre..., della
, aborrila rivoluzione per una ragione, l' abonono per un'altra. mento.
, quant'altri, gli aristocratici, abbono l' antico lor aborrévole (abborrévole)
e dell'animo: denota e l' onore delle membra, e la forte
la ripul 2489: può l' abominazione del male rendere aborrevole sione
. aborrire il è più proprio l' oggetto nel quale il male è.
crescono paurosi e vili. dano l' aborrevolezza del vizio, piuttostoché ricoprirla.
aborre marico incessante della libertà perduta, l' abborrimento / la spada che fischiando
qualche arcaismo e ruvidezza, che convertiamo l' aborrimento del male in una personale av
bandello, 1-10 (i-134): aborre l' animo mio a pensar a questo
mi tocchi anzi ch'io ponga / l' amico mio sul rogo, e gli consacri
17-107: fin la vecchiezza, / l' aborrita vecchiezza, avrei sofferto / con riposato
armi ricaccino al di là dei monti l' abborrito austriaco. pea, 7-617: in
944: e la morte appare non l' aborrito spettro armato di falce, ma la
.. per tema di vituperio provocano l' aborso. abortare, intr. ant
vico, 1-217: nell'ottavo giorno dopo l' abortimento, disperata da'medici..
! de roberto, 228: l' abortito tentativo di sommossa. bacchetti, i-481
. farmaci ad azione spasmodica per provocare l' aborto (specie alle bestie).
di riuscire. salvini, 39-ii-150: l' anima nostra continuamente... partorisce
4. medie. che procura o cagiona l' aborto. -trattamento abortivo: cura medica
5. medie. che concerne l' aborto, pertinente all'aborto. -travaglio
all'aborto. -travaglio abortivo: quando l' aborto è in atto. -espulsione
completa o incompleta: a seconda che l' uovo sia tutto espulso o resti in
bibbia volgar., ii-71: l' abortivo, il quale è gittato dal
della sua vita sia grande, se l' anima sua non è saziata di bene,
. machiavelli, 367: ella [l' ordinanza] può dolersi di voi,
vallisnieri, 2-511: vuole che [l' acqua fredda] impedisca ora l'aborto
[l'acqua fredda] impedisca ora l' aborto, ora faciliti il parto. d'
feto alla matrice dovevano esser deboli. l' aborto doveva essere facilissimo. dessi,
dessi, 6-51: i numerosi parti l' avevano invecchiata anzitempo; ma dopo l'
l'avevano invecchiata anzitempo; ma dopo l' ultimo aborto, che quasi la uccise,
... deve essere indicato se l' aborto è stato spontaneo o provocato, e
incompleto. leggi sul lavoro, 47-10: l' aborto spontaneo o terapeutico, escluso
epizootico, il sindaco... ordina l' isolamento e il sequestro dell'animale malato
dato non t'è partorire / se non l' aborto cionco e monco.
2-3-169: al primo vedere che fece alberto l' aspetto di luca, che era di
nel mondo. negri, 1-101: l' atroce / ghigno d'un demon mi creava
; io sono / d'una furia l' aborto. papini, 21-224: ma l'
l'aborto. papini, 21-224: ma l' agnello, per sua misericordia, /
io non avessi fatto il parto, o l' aborto che egli si sia, il
1-84: vorremmo sapere se... l' inghilterra colla scolorita sua poesia, co'
abortorio, istituto dove si eseguisce l' aborto legale. specie di casa anti-matemità.
b. davanzati, ii-519: l' altra turba de'permani...,
amuleti classici, il più comune era l' abracadabra. visitando i malati, mi accadeva
io rispettavo gli abracadabra, ne onoravo l' antichità e l'oscura, misteriosa semplicità.
abracadabra, ne onoravo l'antichità e l' oscura, misteriosa semplicità. 2
che getta nella confusione di spirito come l' abracadabra della cabala; lambiccato, stravagante
fino a 506 kg); abita l' europa settentrionale e centrale, e conta
, aiutata a salire in alto per l' aria elastica, e per l'acido
per l'aria elastica, e per l' acido minerale volatile, che si sprigiona colla
cruda separazione della quale orina produce poi l' abrasione del muco dei canali orinari.
. che ha la proprietà di provocare l' abrasione. -polvere abrasiva; sostanza
acciaio, carburo di boro (che è l' abrasivo sintetico più duro).
su gemme usate come cioè, secondo l' uso romano, dall'antipasto alla
d'annunzio, iii-2-99: sul petto ha l' ònice dov'è / inciso bellum troianum
l'arte sua; io che non so l' arte, non saprei fare; ben
magalotti, 20-203: si vedrà [l' acqua] dar luogo forse a qualche
r a quest'effetto dell'appiastrarsi con l' altre consonanti per la loro arrendevolezza,
è anzi quella che le mantien separate l' una dell'altra. targioni tozzetti,
appiastricciaménto, sm. ant. l' appiastricciare; miscuglio di cose impiastricciate insieme
la terza parte d'ogni parola, l' avrebbe ammaestrato che si guardasse.
l. salviati, 18-28: tra l' altre cose, buona parte delle parole
.. chiamasi volgarmente in toscana l' apiastro « cedronella », e parimente melissa
). appiattaménto, sm. l' appiattare; il nascon dersi
per due cose diventiamo ciechi; l' una per lo appiattaménto della ragione; l'
l'una per lo appiattaménto della ragione; l' altra per non avere fede.
sua parte a san benedetto. ma elli l' uno portoe e l'altro apiattoe.
. ma elli l'uno portoe e l' altro apiattoe. buti, 1-684: se
mio minimo errore, metter sotto silenzio l' altro massimo. stigliani, iii-295: sono
egli s'era mucciato ed appiattato sotto l' ombra de'tribuni. idem, ii-1-277:
2-789: erasi appiattata la divinità sotto l' umanità. sannazaro, 2-61: cacciate il
caro, 9-226: né del cavallo ne l' oscuro ventre / m'appiatterò. tasso
in mio sol danno unite / declinar l' ira ed appiattarmi in salvo. botta
umbri che foschi tra le gole / de l' apen- nino s'amano appiattare. de
2-194: i plausi ode e paventa / l' appiattato straniero; e, prono
di trionfo appiattato, e pigliò l' ambulo dal palazzo marchionale. de marchi,
marchi, 529: e novamente l' assalirono, come se fossero ivi appiattati
appiattiménto, sm. neol. l' appiattire, il farsi piatto: schiacciamento
comandante. marotta, 1-179: scoccava infine l' infallibile colpo che appiattiva sui muretti qualche
né cardati, s'erano appiattiti, con l' uso, come foglie di pasta.
. coll'aggravante della frode, e l' albero -quell'albero che ricorda le congreghe
ov'era collocato, pare a me, l' appicca gnolo di bronzo.
d'annunzio, iv-1-894: inquieto esaminò l' appiccàgnolo sollevando la gamba di cera
appiccaménto, sm. disus. l' attaccare, l'ap- pehdere;
, sm. disus. l'attaccare, l' ap- pehdere; il punto,
ap- pehdere; il punto, l' oggetto a cui si attacca qualcosa
, 1-94: sotto v'ha da esser l' ansola per appic- camento del battaglio
porta pericolo che nel condurle dove l' uomo vuole, per la debolezza
di là, che sportino in fuori da l' uno ordine sì e da l'altro
da l'uno ordine sì e da l' altro no,... quasi che
. 2. il congiungere, l' unire; unione, congiunzione. -anche
gran quantità. caro, 9-1173: l' investì ne la fronte, e gli divise
, xxi-1-345: cominciò a mirarmi con l' occhietto falso e dirmi ch'io li pareva
aveva che non mi era stato appiccato l' oncino. -intr. sacchetti
non vi rimanga la macchia: così è l' avarizia, chi se l'apicca adosso
così è l'avarizia, chi se l' apicca adosso, già mai non se la
onde egli tutto dì trottasse dal purgatorio a l' inferno e da l'inferno al purgatorio
dal purgatorio a l'inferno e da l' inferno al purgatorio. buommattei, 79:
al purgatorio. buommattei, 79: su l' ultima [vocale], che resta
], che resta, sempre si sente l' accento, che rinforzando la voce,
accento, che rinforzando la voce, l' ha prima appiccata alla seguente, ch'ella
al toccamento del corpo s'appiccano, così l' animo appicca i suoi mali a chi
, 12-84: il prete che confessava l' infermo, o coloro che 'l guardavano,
trattato delle mascalcie [1crusca]: l' altra maniera d'infermità passa, cioè s'
nobiltà. f. rondinelli, io: l' anno 544 fu nell'oriente una grandissima
, e si sparse quasi per tutto l' universo; durò anni 52; appiccavanla i
): e ora, a veder l' effetto di quella paura in un animo come
ariosto, 36-46: et allo scudo l' asta sì le appicca, / che
b. corsini, 19-80: giunge l' asta ferrata al forte scudo / del buon
ha appiccata briga col padrone, perduto l' impiego, rimasosi per conseguenza senza quattrini
cosa tutti quelli della contrada, poi che l' ebbono cognosciuta, ebbono in tanta riverenza
, che lo vaso incontanente appiccarono sopra l' entrata della porta della chiesa;.
appiccàro sopra la porta dell'entrata del- l' eclesia. boccaccio, dee., 1-1
appiccai. soderini, ii-244: cogliesi l' origano mentre ha i fiori finiti d'
lascia seccare. redi, 16-ii-105: l' appigionasi appicca al cataletto, / ed in
fora- ronli li piedi e con ritorte l' appiccarono a uno arbore. zanobi da
la gola. savonarola, iii-464: l' altro modo è quando li nomini fanno
pongano per pena d'uno delitto che l' uomo sia appiccato; e questa pena si
: che se fussi, e'fia l' ultima notte della vita mia, perché o
, che farai la mala vita come l' ha fatta tuo padre, e che finirai
appiccato ad ima quercia prima di commettere l' azione vile di anania. viani, 14-400
caviglia / un cervio, e della pelle l' avea tratto. 10. affiggere
essere stato, e a me solamente l' amante. burchiello, 92: la
si spegne mai. questo non lascia l' animo in sé posare: ma sospi-
s'appicchino. soderini, ii-245: l' origano... mette adagio, ed
perché vi ci appicchiamo così, e l' amiamo cotanto, e per loro lasciamo domeneddio
prima classe; e finalmente iersera ho avuto l' ineffabile piacere d'essere testimonio dello sposalizio
148-88: « per certo tal me l' avrebbe appiccata, ch'io l'ho appiccata
tal me l'avrebbe appiccata, ch'io l' ho appiccata a lui », dicendo
voglio cotesta suzzacchera; a me non l' appiccherai tu! bandello, 1-5 (
, 4-372: parti ch'e'me l' avessono appiccata? varchi, v-57: se
, gli rispondiamo: 'tu me l' hai chiantata, o calata, o appiccata
: lo tiran fuor del letto, e l' uccidono; l'appiccavano anche a vocula
del letto, e l'uccidono; l' appiccavano anche a vocula, se travestito da
sì tenente e sì appiccaticcio, che se l' uomo ne prendesse una manata, ella
da'mali appiccaticci, / ch'a tutte l' ore praticar convienimi, / antidoti comprando
seni che gli si apron dentro, l' uno a destra quasi appiccaticcio, l'
l'uno a destra quasi appiccaticcio, l' altro interno a sinistra. =
o al mare, vi diguazzan dentro l' alie. 2. contagioso.
sua faccia e'non si conoscie se l' è di omo o se l'è di
conoscie se l'è di omo o se l' è di lionbue, e che la
a quel che la fa, e che l' è male appiccata in sul collo,
né inghiottirai le appiccate ed impiastricciate insieme l' una con l'altra. varchi,
le appiccate ed impiastricciate insieme l'una con l' altra. varchi, 23-129: non
: non essendo altro il fato, che l' ordine delle cagioni appiccate l'una a
, che l'ordine delle cagioni appiccate l' una a l'altra, egli [dio
ordine delle cagioni appiccate l'una a l' altra, egli [dio] è la
se tu prendi una guastada e succi l' aria che vi è dentro, e lascila
adriani, 4-2-59: giudicando nulla giovar l' armi artificiali a quelli che non sono
1-8: così marte, che vede l' armi a un chiodo / tutt'appiccate,
forza moveva, che pareva che sotto l' acqua il doveva sommergere.
salì suso. pulci, 3-60: venne l' abate, appiccato al capresto, /
notte... penetrava abbondantemente per l' appiccatura delle sue gran foglie. idem
: la prima apertura trovasi immediatamente sotto l' appiccatura della coda. nievo, 305:
: non riconosco né il proposito né l' appiccatura di questa replica. 3.
. l. salviati, 8-14: l' amadigi è un'appiccatura di molti corpi
molti corpi: ha più capi che l' idra,... e più piedi
iacopone, 88-49: da puoie che [l' albero] lo frutto hacce appicciato,
volendo in parole procedere, il preite l' appicciò non altramente che l'affamato lupo
il preite l'appicciò non altramente che l' affamato lupo la timida capra. idem
cognosciuto, subito corno cani da presa l' appicciomo. 5. rifl.
afferrarsi. iacopone, 61-43: fra l' altre santa chiara si l'appicciò coi
61-43: fra l'altre santa chiara si l' appicciò coi dente, / de tal
206: appicciato che abbia [l' accattarotto], questuando, cinque o
fa mondare e zucconare e profumare con l' essenza. = di etimo incerto.
la mala fede degli uni, e l' immaginazione degli altri. carducci, ii-8-347:
da una porta ebbe per effetto di appiccicare l' abatino contro la parete. gramsci,
che con la sua sapienza critica gli dava l' imagine di materia che s'appiccica.
agglomeravano, si avvoltolavano, si appiccicavano l' una su l'altra. panzini, ii-329
avvoltolavano, si appiccicavano l'una su l' altra. panzini, ii-329: [
.. basta, può essere che glie l' abbia appiccicate ad ogni modo, se
, farla prendere (con la forza o l' inganno). moniglia, 1-3-188:
scodella, dello zucchero. si sente l' aria appiccica ticcia. il fumo passa davanti
, 29: sopra un cucchiaino c'era l' appiccicaticcio della conserva. 2
nell'aprire, le carte appiccicate erano l' una con l'altra in alcuna parte.
le carte appiccicate erano l'una con l' altra in alcuna parte. targioni tozzetti,
non si vede ancora, lasciano appiccicato l' azzurro cupo della notte solamente sopra alcuni
. soltanto le gambe gli restavano appiccicate l' una all'altra. deledda, ii-717:
c. e. gadda, 2-30: l' amorosa rapina invola nelle sue spire gli
: in mezzo alle povere case appiccicate l' una contro l'altra, era una piazzetta
alle povere case appiccicate l'una contro l' altra, era una piazzetta angusta, lastricata
finestra... due mosche polverose appiccicate l' una all'altra, immobili, sorprese
erano sfollati. calvino, 1-338: l' uomo, una testa ispida e grigia
labbro. appiccicatura, sf. l' appiccicare, l'appiccicarsi; attaccatura.
appiccicatura, sf. l'appiccicare, l' appiccicarsi; attaccatura. -al figur.
iii-23-415: chiude [il quadro] con l' appiccicatura di una riflessioncella.
: a quella povera donna va fatta l' elemosina, ma senza darle tanta confidenza;
senza darle tanta confidenza; se no l' è una tale appiccichina da averla ogni momento
cecchi, 6-393: anche lungo il mare l' aria era tepida e appiccicosa, come
porcino, e ora s'appicciniva loro l' occhio, e già erano quasi tutti
. solclani, 1-33: e non l' abbaglia / più con suo lustro lo
ricordandovi a metter tal ferro, che l' appicco del battaglio venga al contrario de'manichi
che chiede. idem, 19-5-3: l' avermi detto tante volte ch'io vada che
non si vede nemmeno quale appicco possa avere l' arbitrio. [sostituito] idem,
seco, in misura maggiore o minore, l' appicco agli equivoci, perché si aggira
, legame. bembo, 7-3-362: l' arei [la lettera] molto volentieri
verticale. buzzati, 1-102: era l' acqua, era, una lontana cascata
crusca]: tolle [il finocchio] l' allega mento [de'denti
a tutto loro potere si ingegnavano di appiccólare l' autorità del pontefice. m. adriani
cosa fosse rettorica, rispose: è l' arte d'aggrandire le cose piccole,
: ed ecco appicciolirsi in un baleno / l' una e l'altra di lor,
appicciolirsi in un baleno / l'una e l' altra di lor,...
presta, / per non vedere appiè l' ambasciatore. -cavalieri, fanti appiè
, e un altro cavaliere appiè che l' addestrava perché più soavemente cavalcasse. nardi,
fronde / un pastor, che 'n su l' alba appiè d'un orno / cantava
e appiedi alla verità; di rado l' afferrano con mano robusta. idem, iii-741
, puro, il che diceva del- l' altre lingue non avenire, né pure della
s'impetrerò che giunto seno a seno / l' anima mia ne la tua bocca spiri
popolo, religione, non avevano perduto appieno l' antico prestigio. manzoni, 320:
aver goduto appieno / pentimento, che l' anima ci grava. b. croce,
a quattro mila e trecento, senza contare l' obbligo che ha l'appigionante di migliorarlo
, senza contare l'obbligo che ha l' appigionante di migliorarlo con certe piantagioni di
allegri, 36: e'par che l' appigionasi lievin qualche volta il credito alle
dicono: ci ha messo alla casa l' appigionasi. a lettere d'appigionasi (come
pagare i debiti, / si serbò l' ultimo piano; / e del resto al
alzando gli occhi aveva scorto un cartello con l' appigionasi giusto lì, al portoncino su
appigionasi giusto lì, al portoncino su l' imboccatura del vicolo. 2.
un appigionasi. redi, 16-ii-105: l' appigionasi appicca al cataletto, / ed
a quattro mila e trecento, senza contare l' obbligo che ha l'appigionante di migliorarlo
, senza contare l'obbligo che ha l' appigionante di migliorarlo con certe piantagioni di
tutto. appigliaménto, sm. l' appigliarsi, rapprendersi; attecchimento (di
. poliziano, st., 1-1x2: l' ardite ninfe l'asinel suo pavido /
., 1-1x2: l'ardite ninfe l' asinel suo pavido / pungon col tirso,
innalza / dietro al volo d'amor l' avida ciglia: / la vede, la
indi s'appiglia / furtivo a sormontar l' orrida balza. viani, 19-382:
delle liane, tra un palmizio e l' altro, s'appigliavano reti lucenti di finissima
particella pronom. per estens. indica l' inizio di uno sviluppo fisico o biologico:
... mi narrava essersi appigliata l' epidemia anche al primo ceto. arici,
la pianta innestata sparge le vene con l' altra e un medesimo succo le addolcisce
salvini, 39-i- 148: certamente l' ambizione è un vizio splendido e da
che de la bella donna sia marito / l' uno de'duo. castiglione, 124
loro il bene, nondimeno, invitati da l' appetito, lasciano il bene e s'
male, massimamente ne le cose de l' amore. tasso, n-iii-965: socrate,
sp., 13 (226): l' ufiziale che li comandava [i soldati
[ediz. 1827 (226): l' ufiziale che lo comandava [il drappello]
toscano fosse più bello e migliore che l' italiano... gli scrittori dovrebbero assolutamente
: fu allora la prima volta che l' animo mio ebbe a lottare fra piacere
. carducci, 960: a la materia l' anima s'appiglia, / polso del
s'appiglia, / polso del mondo è l' azione. nieri, 359: la
essendo senza officio in gran famiglia, / l' un coll'altro s'appiglia. fiore
in uno specchio [le vecchie] l' appannano, ché il fresco specchio s'appiglia
, come ne 1 corpi gentili sono l' infermità non nate per malignità d'umori
te, dolcezza, lento / lento l' appiglio delle foglie mosse / già del tripudio
al vento / che tutto assorbe, aperte l' ali, ignare / cedere. stuparich
jahier, 271: mi à preso l' ispirazione di tentar la scalata per rocche
tolto dall'impaccio se lei non prendeva l' iniziativa. rapidamente passarono nel suo pensiero
, tr. (appillòtto). ungere l' arrosto con lardo fuso.
appio palustre (apium petroselinum), l' ànacio (pimpinella anisutn). gli antichi
: di questo mese ben si semina l' appio, il coriandro, il mellone.
landino [plinio], 20-11: l' appio ha grazia nel vulgo, imperò che
. idem [plinio], 20-11: l' erba detta olusatro, el quale chiamano
e la radice bevuti nel vino provocano l' orina: provoca i mestrui...
verdi... nasce in italia l' apios con fiondi piccioline, simili molto
per mezo. soderini, ii-42: l' appio è quella pianta d'erba che
i cavalli appo i lor cocchi / pasceano l' apio paludoso. arici, 197:
calda acqua stemprando / quella mistura, l' odorò di trito / puleggio e d'appio
in trecce disciolte, siede, con l' ali piegate. pascoli, 671: prati
, ii-585: e la bietola e l' appio e il coriandro / e la lattuga
prezzemolo ': gli antichi ne riferirono l' etimo ad 'ape ', come
non sa di nulla, il bassilico e l' appiolina, piante odorosissime.
, di fior d'arancio, come l' erba appia sa di mela appiola, a
suoi modiglioni dove erano i vacui tra l' uno e l'altro, detti appiombatoi,
dove erano i vacui tra l'uno e l' altro, detti appiombatoi, per li
rialzata, come un muratore che mira l' appiombo di un muro, guardava ogni
aplomb (a cui si ricorre per l' uso figurato; cfr. barilli, 3-93
, è ragionatore. il prossimo ha l' aplomb filosofale »). appioppare,
2-115: e perveniva una scatola dopo l' altra a quel punto, dove la leccava
la gomma d'un pennello, dove l' attendeva un tranello, ed eccole appioppato
attendeva un tranello, ed eccole appioppato l' elastico. appioriso (apioriso),
si genera... e nota che l' appioriso per bocca prendere non si dee
... bella e fatale come l' appioriso! = lat. tardo
leggero del sonnellino... ma può l' uomo appisolarsi un istante, cioè cominciare
il cucciolo s'allunga / nell'orto presso l' angolo, s'appisola. =
aringavano. ojetti, ii-300: chi l' aveva udita da giovane e pel ricordo
al figur. galileo, 3-1-476: l' esperienza applaude molto a questo filosofico discorso
vista le ride, / con la coda l' applaude e sparge intorno / muggiti soavissimi
canori. idem, 6-146: vezzose l' aure e lusinghieri venti / gli applaudon
g. m. buondelmonti, ii-29: l' umanità e la dolcezza sono tanto e
servigio del principe, io gli dissuadessi l' andata alla corte. buommattei, 68
. segneri, iii-1-253: l' ambizione promette il ben della fama applauditrice
92: la rivai sedea / con l' umil volgo applauditóre al fianco. s.
che può essere applaudito; che merita l' applauso; approvabile, lodabile.
, 12-105: così disse egli; e l' aure popolari / con applauso seguir le
estreme. idem, 5-4-247: è l' effetto dell'eloquenza, come dice marco tullio
dell'eloquenza, come dice marco tullio, l' applauso della moltitudine. marino, ii-46
dire. fontanella, iu-355: porti l' occhiuta fama, / che d'applausi si
e d'alti fasti, / a l' orecchio civil pugne e contrasti. de rossi
magalotti, 20-83: non si può dire l' applauso e il viva che gridaste al
fortuna che chi ama gli applausi perde l' onore delle lettere. leopardi,
grandine. panzini, iii-384: scrosciò l' applauso da tutte le manine. ojetti
manine. ojetti, ii-19: al teatro l' applauso unanime era preceduto per alcuni secondi
queste ragioni la contraria opinione ebbe però l' applauso universale. galileo, 451:
la verità. baldinucci, 2-5-283: l' animo del rubens veniva forte accalorato dalla
guadagnati dei danari da caricarne un mulo. l' aurora, i-166: la costituzione che
operazione proposta. gioberti, ii-218: l' archetipo divino dell'armonia creata, applicabile
quei condannati ai quali, anche se l' indulto è applicabile, rimane ancora una
da scontare. applicabilità, sf. l' essere applicabile; possibilità di applicazione.
. segni, 2-129: non esser [l' elezione] il medesimo che l'opinione
[l'elezione] il medesimo che l' opinione, presa universalmente senza applicaménto all'
doni, 2-111: tralascio... l' applicamento di modulazioni leggiere ed allegre a'
che faccio? prendo il biasimo e me l' applico qua. si picchiò sulla natica
. pananti, i-71: se con l' ordinaria / mia grazia t'applico una
forza; se è bene applicato, getta l' uomo a terra. 2.
stimato bene applicare il pendolo all'oriuolo su l' andar di quello. 3
, e senza convertirlo in usi privati l' applicò tutto in opere pie ed in ornamenti
altri popoli. sarpi, viii-169: l' antica narrazione del nodo o groppo gordiano
peccato. galileo, 4-3-327: se l' impeto che acquista il cadente per qualche
sacrosanto sacrificio di quel terzo giorno per l' anima del defunto, per cui si
di lodare alcuno, né di applicar l' animo a niuna sorte di componimento.
. alla quale era necessario applicare principalmente l' animo. galileo, 1-1-37: quando anche
che fusse cosa da non ci applicar l' animo. marino, 6-109: par
, 6-109: par che per vincere l' arte abbia natura / applicato ogni studio
quando tu nel modo ora udito applicherai l' intelletto insieme, e la volontà su
g. a. papini, 116: l' avveduto barbiere... con particolare
barbiere... con particolare attenzione applicò l' animo al gran poema di dante.
al ritrovamento di quel gran problema riguardante l' architettura, la fabbrica, le distanze
fabbrica, le distanze, i movimenti e l' apparenze dell'universo. viviani, i-589
, 1-3-224: io vi sarò; ma l' isabella? -adesso / applico a trovar
vantaggio di aver un vocabolo che fissi l' idea senza equivoco. compagnoni, 1-27
... di applicarmi con tutto l' animo al confronto dei testi. manzoni,
. a dimari, 2-513: contiene [l' ode] le sentenze circa le ricchezze
] le sentenze circa le ricchezze, l' umiltà e modestia circa le vittorie, le
tornar fruttuosa al vivere civile, mediante l' uso applicativo dell'arte. = deriv
. magalotti, 9-2-145: ho allegato l' esempio di tamir, voce generica di
giudicati universalmente disutili, e che riducono l' applicato alle infermità, sono fieramente riprese
fieramente riprese. leopardi, i-1128: l' uomo di vero talento, applicato a
. idem, 8-15: mi ricordo l' ebbrezza di quel giorno in cui riuscimmo
oriuolo. applicazióne, sf. l' applicare, il mettere a contatto;
le frequentissime lavande,... e l' applicazione di qualche unguento mercuriato alle piccole
dita. v. riccati, 18: l' azione... non è
l' applicazione alle materie morali. g. gozzi
assolutamente dubbia. cesarotti, i-139: ma l' applicazione di questi principi altampliazione ed al
. mascheroni, 2-10: vedendo che l' applicazione dell'algebra alla geometria non m'
fin qui sono incontrastabili: ma fanne l' applicazione al caso. manzoni, 779
... moltiplicavan le leggi con l' interpretarle, stendendone, per analogia, l'
l'interpretarle, stendendone, per analogia, l' applicazione ad altri casi. b.
dunque un intermedio, che renda possibile l' applicazione. e questo intermedio sono i giudizi
i giudizi individuali empirici, che riducono l' eterogeneo all'omogeneo e preparano così il
sempre e facilmente creduto che egli ancora [l' ugenio] possa benissimo aver inventato dopo
, quasi che per lei contasse più l' affermazione dei principi che la loro applicazione.
trascurare la lunga serie di applicazioni che l' automatismo ha fornito all'orologeria.
studio... è applicazione de l' animo innamorato de la cosa a quella cosa
. albertano volgar., i-9: l' amor di dio è forte applicazione di cuore
4-40: la benigna sua natura, l' affezion che mi porta, l'applicazione
natura, l'affezion che mi porta, l' applicazione che mostra agli studi, m'
ne leggo ne i vostri dottissimi aspetti l' applicazione. segneri, i-439: chi
al sopraddetto metodo di nutrirsi sarà necessario l' unire la quiete dell'animo, e la
le favole troppo ravviluppate son viziose per l' inverisimilitudine, ma per la difficoltà loro
interamente comprendere. goldoni, viii-309: l' amore è una passione della natura,
si prende in comodo d'occupar molto l' applicazione, che quell'opuscolo era una sciocchezza
gioventù ha per caratteristiche la forza, l' amore, gli esercizi ginnastici, la
gli esercizi ginnastici, la docilità, l' innocenza, lo studio delle scienze,
innocenza, lo studio delle scienze, l' applicazione alle arti. manzoni, pr.
. 22 (377): e l' eseguì, in mezzo a quell'ignorantaggine,
insegnamento che rintuzzano lo spirito e fanno l' applicazione passiva, tediosa, squallida
imbriani, 2-154: lo studio, l' applicazione, l'entusiasmo, l'amor della
: lo studio, l'applicazione, l' entusiasmo, l'amor della scienza, dell'
, l'applicazione, l'entusiasmo, l' amor della scienza, dell'arte,
pianeta prevale, riescono bene, e secondo l' applicazione e separazione e positura che ha
de'genovesi fusse molta difficoltà, per l' applicazione che ha quel popolo a francia
di navi e muti intorno / de l' erma spiaggia i desolati orrori, /
cavalli appo i lor cocchi / pasceano l' apio paludoso. leopardi, 22-14: e
errava appo le siepi / e in su l' aiuole. carducci, 693:
veruno bene, ama iddio in tutta l' anima. boccaccio, i-126: io priego
4-37: è ben ragion ch'a l' un germano / l'altro ti guidi,
ben ragion ch'a l'un germano / l' altro ti guidi, e intercessor ti
cosa... da me avuta non l' hai, ché giammai non la ti
.. se per li detti modi non l' hai, rimane che...
., 63-17: e'si conviene che l' azione si tramuti in tutto o in
che dee. petrarca, 240-2: l' ho pregato amor, e 'l ne
vostra, e di dirle che io l' ho in pregio a proporzione de'meriti suoi
grande appo me; che tanto è l' umile appo dio più prezioso, quanto appo
una spada; e 'l fabro egregio / l' else e 'l pomo le fe'gemmato
lavoro. marino, 5-116: ne l' ampio tetto un ciel sereno è finto,
ond'è distinto, / povero è l' indo e scorno ha l'etiopo. morando
/ povero è l'indo e scorno ha l' etiopo. morando, iii-232: quando
, 1-9-13: si dolea quello ricco appo l' inferno, quando dicea: sono tormentato
, 5-222: è... necessario l' appoderamento in tensivo, avvenga
gli scopi di queste imprese, impedirono l' appoderamento. = deriv. da appoderare
[s. v.]: ricamare l' appoggiacapo del seggiolone. 2
.). appoggiaménto, sm. l' appoggiare; l'appoggiarsi; sostegno.
appoggiaménto, sm. l'appoggiare; l' appoggiarsi; sostegno. fra giordano
della rovinante casa. buti, 1-749: l' un si parti dall'appog- giamento dell'
trassero della fonte e, così ritto, l' appoggiaro alle sponde. boccaccio, dee
romano volgar., iii-3-8: e die l' uomo appoggiare pavesi e legni, e
, / e dissi: quivi appoggerò l' orecchie. tasso, 813: e la
gli occhi tremanti abbassi, / e su l' amato fianco / appoggi il capo stanco
il capo stanco. idem, 12-58: l' un l'altro guarda, e del
stanco. idem, 12-58: l'un l' altro guarda, e del suo corpo
.. / appoggia il petto e l' affannata fronte, / le mani attuffa
fronte, / le mani attuffa e l' arse labra immerge. cadetti, 96:
s'erano già tolto la camicia, se l' appoggiarono sul petto, quelle che erano
tolta in spalla / di casa uscisti e l' appoggiavi al muro. manzini, 10-191
, stabilire. leopardi, ii-12: l' osservazion de'trattati, l'inviolabilità degli
, ii-12: l'osservazion de'trattati, l' inviolabilità degli araldi ecc., cose
dietro le lenti suggerivano a don matteo l' idea del diavolo: allora diceva dentro di
di toscana, 3-138: fare tutte l' altre diligenze che ne'capitoli della presente
s'appoggiasse. leonardo, 2-568: l' aria per sua natura non fugge disotto l'
l'aria per sua natura non fugge disotto l' acqua, ma l'acqua che intom'
non fugge disotto l'acqua, ma l' acqua che intom'a quella s'appoggia,
appoggiare in arbori freschi e dove sentono l' acqua campeggiare. marino, 290: l'
l'acqua campeggiare. marino, 290: l' asta del verde tirso, / la
malore. jovine, 3-225: salendo l' ampia scala del vecchio palazzo, si appoggiava
192: ella è fondamento di tutto l' edificio spirituale, sanza la quale l'
l'edificio spirituale, sanza la quale l' altre virtudi periscono, non avendo dove s'
li esempli che vi son drento e che l' intenda
furono le basi su cui si appoggiò l' incerta nazionalità. 9. rifl
speranza si appoggia sopra due basi; sopra l' aiuto divino, e sopra la nostra
soggetto. foscolo, v-385: ma l' uomo ha pur bisogno di appoggiarsi ad alcuna
, 33-26: in fuga / van l' ombre e le sembianze / dei dilettosi inganni
marin. ant. il poggiare, l' allontanare la prua della nave dalla direzione
poggiata di fianco a una stanga obbliga l' oceano il più imbestialito a portargli il
il vascello tutt'al contrario di dove l' avrebbe portato. = deriv.
pelame spinoso,... mi dava l' idea che si potessero impunemente recidere come
, i-459: aveva le sue pecore sotto l' ombra d'un altissimo faggio raccolte,
corde] appoggiatisi i fanti, benché l' acqua desse loro sopra il petto,
112: erangli intorno / in su l' aste di lunga ombra appoggiati / i prenci
con le mani appoggiate ai bastoni e l' ombra dei capelli sullo sguardo.
all'orizzonte. baldini, i-629: l' occhio scopre... qualche cosa
a reggere la sua opinione appoggiata affatto sopra l' asser- zioni del tostato. s.
. s. maffei, 5-5-117: né l' una né l'altra congettura è appoggiata
maffei, 5-5-117: né l'una né l' altra congettura è appoggiata a solido fondamento
256: in chiesa, dopo l' ultime colonne, erano poste per lo
idem, ii-384: appoggiatoio, chiamano l' estremità inferiore della bilancia, fatta acconcia
avanti. appoggiatura, sf. l' appoggiare; appoggia- mento.
acuto in due luoghi, e quando l' acutezza passa oltre, si scarnisce,
dittongo, per far la forza e l' appoggiatura della voce più là.
tommaseo [s. v.]: l' appoggiatura viene sempre accentuata, quasi come
di essa, s'ei non avesse l' appoggio de'cordami. c. e.
ch'avea in me de'suoi raggi l' appoggio. parini, v-46: crescete o
camminare le leghe e le leghe senza l' appoggio d'un bastone. foscolo,
, 138: i cavalli insonniti alternavano l' appoggio da una gamba all'altra. d'
e pericolante, senta di continuo mancargli l' appoggio, dovunque egli posi il piede
flessuoso di stanchezza e si torce contro l' appoggio verso una posizione che gli sia
del basso ollio... aveva l' appoggio d'un fiume navigabile. borsi
guicciardini, i-15: indirizzò del tutto l' animo a cercare nuovi appoggi.
pietade / a varie parti in un tempo l' affretta, / questa a l'appoggio
tempo l'affretta, / questa a l' appoggio del suo ben che cade; /
necessario, per farsi appoggio così per l' una come per l'altra impresa, far
appoggio così per l'una come per l' altra impresa, far una promozione di
anche meno delle cattive, alle quali rifiutò l' appoggio della sua borsa. verga,
appoggio, anche di lontano, era l' immagine sacra della mia fede nella vita,
immagine sacra della mia fede nella vita, l' anima della casa. silone, 5-255
'è dura, ma è sicura. l' istruzione è per i figli dei signori.
, ma che cosa contava per lui l' appoggio dei subalterni? g. bassani,
quattrini, molti quattrini: ci voleva l' appoggio di qualche banca. 4
o dell'appoggio. baldinucci, n: l' appoggio... è quell'unire
, per eseguire esercizi di flessione con l' impiego delle braccia, sulle quali grava il
chiusa alle sponde del corso da cui l' acqua ha da fluire, con l'obbligo
cui l'acqua ha da fluire, con l' obbligo di pagare un'equa indennità.
servono le truppe in combattimento per agevolare l' avanzata o la resistenza. = deverb
verga, i-96: raccontano d'aver visto l' anima della baronessa... passeggiare
meditar la caccia. negri, 2-731: l' altra finestra guarda la rocca appollaiata come
. apponiménto, sm. ant. l' apporre; l'applicare, l'accostare
, sm. ant. l'apporre; l' applicare, l'accostare una cosa a
. l'apporre; l'applicare, l' accostare una cosa a un'altra. -anche
volgar., i-96: non vietò [l' apostolo] le ricchezze ma apponiménto di
18-63: mentre questi crescevano, ancor l' isola, per sempre nuovo apponiménto di terra
particella pronom. boterò, i-247: l' imperatore de'turchi, per appopolare e
idem, i-365: il primo fu l' aprir l'asilo e dar franchezza, il
i-365: il primo fu l'aprir l' asilo e dar franchezza, il che fece
è questione di nome, cioè che l' una parte appone un nome a un fatto
appone un nome a un fatto, e l' altra parte n'appone un altro.
alle vesti. cesarotti, i-145: apporvi l' etimologie, non però tutte, ma
più minute. svevo, 1-128: appose l' iniziale del suo nome accanto all'importo
] vogliendo mostrare la loro sapienzia sì l' appongono ad alcuna arte per la quale
ii-2-132: né devesi questa ingiustizia contro l' ariosto apporre alla ignoranza del secolo.
guisa le loro invenzioni e favole, secondo l' arte, che non si può loro
due colombe per aventura vennero volando per l' aire dinanzi li occhi d'enea, apposersi
spiarne anco non resta / con tutte l' arti il ver, ma non s'appone
iii-112: se pure non mi piglia per l' anima di mio nonno morto 35 anni
, e senza pensare ad altro, l' apporrebbono insino al sole. pananti
, i-397: attenti, gridan, tenghiam l' occhio a penna, / quello è
fussi non si sapea apporre, / che l' amostante l'avessi ingannato.
sapea apporre, / che l'amostante l' avessi ingannato. -fare ad appórsi
apportaménto, sm. disus. l' apportare, il recare; apporto.
incontanente che fue partito quegli che l' avea apportata, con grande empito la
questo sen t'apporto; / tua sia l' elezione. idem, 5-27: parve
: né a me può apportar biasimo che l' infelice fine che in questa alchimia hanno
apporto questa dottrina per autorità, che l' abbiate da ammettere, ma per mostrare
concesso ai miseri mortali; / tu l' agitato sen placido assali / e tregua apporti
perché apportano seco la rovina di tutta l' opera. tasso, 1-71: non
fu caro a le feroci genti / l' altero suon de'bellici instrumenti. galileo,
cicilia, scese in terra per guerreggiare l' isola. m. villani, 11-34:
per la camera per vedere se ancora l' apportatore della lieta novella vi fosse.
56: io vi rimando, per l' apportatore, / quella vostra civetta regalata
terrori. appòrto, sm. l' apportare; cosa apportata, contributo.
= deverb. da apportare, con l' influsso del fr. apport.
. apposta, di proposito; per l' appunto, proprio per ciò; convenientemente,
falso. imhriani, 2-47: con l' intervento dell'arcivescovo di napoli e del
la natura fornisca uomini appositamente fatti per l' una o per l'altra forma di
appositamente fatti per l'una o per l' altra forma di attività. soffici
= comp. di apposito; cfr. l' aw. lat. apposite * in
volendo di sé e della giovane donna serbare l' onore, con tacito stile, sotto
ed appositissimo. foscolo, ii-2-161: l' esercizio pieno, libero, felice d'
un po'd'inferno, allora conviene armar l' occhio d'apposito vetro violetto. c
da apposito. apposizióne, sf. l' apporre, l'essere apposto. libro
apposizióne, sf. l'apporre, l' essere apposto. libro delle segrete cose
2-356: c'è da chiedere al pretore l' apposizione dei sigilli. 2.
antico onor ridotta in fumo / senza l' apposizion di legne nuove. 3
materialmente i termini fra il suo e l' altro fondo, quando manchino i segni
p. f. giambullari, 2-322: l' apposizione, da'latini chiamata appositio,
ridotti a tal mole che superi l' ampiezza dell'uretra, o che s'arrestino
zione); appositamente (e dà l' idea della volontà e della convenienza
: tiberio del pesar le parole aveva l' arte, concetti vivi, o scuri apposta
/ così dir s'usa; ed io l' ho detto apposta. saccenti, 1-1-27
372: se ho fatto male, non l' ho fatto apposta! / lascia ch'
medesimo tempo lasciandoseli dietro lo ripigliano tra l' acqua mentre se ne va al fondo e
ogni giorno e la mitezza delle pene e l' indulgenza de'giurati e l'abuso delle
pene e l'indulgenza de'giurati e l' abuso delle grazie son fatti apposta per
. nieri, 255: là per l' america [i disgraziati] li pigliano e
i buon caci, a farlo apposta l' ordine del tosone ha per insegna la pecora
.). appostaménto, sm. l' appostare, l'appostarsi; agguato,
appostaménto, sm. l'appostare, l' appostarsi; agguato, insidia, imboscata
, i-574: andando ci facevamo raccontare l' appostamento notturno e come avvenne la cattura in
. 2. luogo nel quale l' agguato, l'insidia vengono predisposti.
2. luogo nel quale l'agguato, l' insidia vengono predisposti. -in particolare:
, 1-7: appostatolo un giorno sopra l' isola d'arno,... l'
l'isola d'arno,... l' uccise. verga, i-400: signore
somiglia al bel soriano / che apposta l' uccello mosca sull'alloro.
pulci, 27-285: ed appostò con l' occhio per giubbetta / un nespol
folto fico, sul quale aveva messo l' occhio, la mattina. \ ediz.
. m. cecchi, 18-28: io l' ho detto / a manno, e
. alfieri, i-101: trovai da capo l' invemo, dietro cui pareva ch'io
opposizione. testa, 1-39: tutto l' apostare / ver la natura è poco.
alza la pupilla / al ciel, come l' arcier ch'ai segno apposti. berni
non vi crediate sia cosa ordinaria / l' appostarmi nel covo. -appostare vallodola
, rettor., 36-6: noi dicemo l' ufficio del medico curare apostatamele per sanare
, rettor., 130-8: sappiate che l' arme de'nemici sono appostate per abbattere
arme de'nemici sono appostate per abbattere l' alto e glorioso sanato [= senato
= senato]. déledda, ii-631: l' altra notte il marito è stato giù
via, e fa, che avendo l' uomo diritta intenzione, e pertanto sicuramente
m. cecchi, 16-28: appostò l' appostatore il buon uomo senza mancar punto di
adriani, 3 5-466: l' appostatore de'tonni, se diligentemente arà preso
la dedicatoria è apposta per ricordare « l' universal pregiudicio, che nega che in noi
. carducci, 8: i doni a l' umile vergine apposti / per lui fumavano
camento è nata, si conviene che l' accusato tragga innanzi i fermissimi argomenti bene
insieme, per quello poi mandando giù l' acqua. 2. intr.
non fanno [i maiali] in tutto l' anno che smuovere col grifo più volte
incamiciare di piote, e lasciarvi appratire sopra l' erba. tommaseo [s. v
, 20-68: era stato fin allora tra l' acqua e i campi della galilea e
scuole. ammaestramenti, 31: l' anima dell'uomo apprendendo si nutrisce, sì
tesoriera e guardatrice di tutte cose, che l' uomo truova novellamente per suo ingegno,
da le fascie, non apprenda / l' arte del parer bella e del piacere.
/ qual più secreta sia virtù de l' erbe. galileo, 389: il dipignere
. fontanella, iii-352: questo de l' indo ciel pomposo augello, / peregrino volante
bello, / distinto il suon de l' idioma nostro. l. casaburi, iii-440
/ or che rapido il volo ha l' uomo appreso; / né sia dedalo teco
somma cura e diligenza, uno dopo l' altro, i più riputati classici latini
ho fissi? leopardi, i-920: l' apprendere, quanto alla memoria, non è
. guittone, 66-n: or dirà l' om: non ben se ti guardato:
spiriti, o per dir meglio, l' anima stessa, per mezzo loro si
loro si muove, overo in verso l' oggetto appreso per buono, quasi che
uscire ad incontrarlo, overo, quando l' apprenda per reo, ad internarsi verso il
bruna, / ci apprese mestamente che l' unica figlia / l'era morta di tisi
ci apprese mestamente che l'unica figlia / l' era morta di tisi. 4
li giunge [amore], / de l' arte de l'amore sì gli apprende
amore], / de l'arte de l' amore sì gli apprende / e
apprende / e fa ch'è l' uno e l'altro d'amor pare.
/ e fa ch'è l'uno e l' altro d'amor pare. novellino, 68
e imperciò vi diviseremo e aprenderemo come l' uomo de'guardare il corpo in ciascuna
si facevano cavalli di legno ed apprendeva l' uomo a montare ai fanciulli in cotali,
ti risponde un cadavere piagato. / indi l' egra natura apprende aita. baretti,
guidava [cassandra] i nepoti, e l' amoroso / apprendeva lamento a'giovinetti.
e chi lui persuase a farla, non l' apprendevano per viziosa né per crudele.
apprendeva che la bucciolina rossa, che hanno l' anime di faggiuole, potesse dare qualche
mondo sete appresa, / com pò l' om far defesa? iacopone, 24-35
entrasse: alla fine le sue genti l' appresero. alamanni, 7-i-219: cancella
, / né della tentazion ci apprenda l' amo. vettori, 86: questi pesci
fortuna, il giudizio mi ha mostrato l' occasione, la diligenza me l'ha fatta
mostrato l'occasione, la diligenza me l' ha fatta apprendere pe'capelli e la
insueto e disusato dardo / che dolcemente l' anima disface? straparola, proem.
tutto lo spazio della sua vita possa [l' uomo] insieme parimente abbracciare: perché
[opobalsamo] messo nel latte, l' apprende. idem, 1-399: come [
limpida; si apprende in gemme nel- l' umor petrigno, non altrimente che gli zuccheri
appiccarsi, comunicarsi (il fuoco, l' incendio). giamboni, 4-441:
e le faville / s'appreser tosto a l' ac- cessibil esca. idem, 18-84
, e qual sanguigna splende. i l' odore appuzza, assorda il bombo e il
amore. d'annunzio, iii-2-206: l' ardore s'apprende ai capelli che divampano in
pronom. figur.: e indica l' iniziai'si e il divampare di una passione
da lentini, ii-93: lo dardo de l' amore, là ove giunge, /
scema, / grandeggia il cielo e l' acqua, e più non splende / il
s'apprende al core / il disdegno e l' oblio di quanto vive / e muor
-elio m'apresel tommaseo, i-118: l' arte strisciando in nodi / di serpe
tempo. apprendiménto, sm. l' apprendere, l'imparare. latini,
apprendiménto, sm. l'apprendere, l' imparare. latini, rettor.,
g. aver ani, 1-1-18: l' uomo arriva a conoscere la propria povertà,
b. croce, ii-5-156: questo l' aspetto positivo della dottrina; e il
umana. 3. ant. l' attecchire, il contagiare; epidemia,
1-7: apprendissaggio: questa deforme voce l' abbiamo presa con le molle negli annunci economici
. - per estens.: chi inizia l' apprendimento di un'arte, di
retribuzione al padrone, attende a imparare l' arte, o a farsi pratico del
'. boccardo, i-168: l' apprendista od apprendizzo è quella persona,
. idem, i-169: in francia l' apprendista era alle manifatture ciò che il servo
c'è esitazione, smarrimento, prima che l' apprenditore attinga la perfetta padronanza di quel
apprehènsibllis. apprensióne, sf. l' apprendere, il conoscere; conoscenza,
apprendimento. guittone, 3-67: e l' apprensione face talento, e talento fa
quella. galileo, 462: l' intelletto divino con la semplice apprensione della
matematiche] apportano,... per l' apprensione dell'altre arti. magalotti,
ossia la conoscenza della realtà accaduta, l' apprensione di qualcosa come reale. idem
come reale. idem, ii-5-120: l' arte è stata considerata, non più
tempo si può dire che altro sia l' apprensione altro l'interpretazione d'un fatto;
dire che altro sia l'apprensione altro l' interpretazione d'un fatto; ma quando
che si possa dire: ecco qui l' apprensione ed ecco l'interpretazione, la distinzione
: ecco qui l'apprensione ed ecco l' interpretazione, la distinzione è svanita e
: la madre credeva che quello fosse l' effetto ordinario dell'insegnamento:..
che nel ragazzo la difficoltà dell'espressione era l' indice della difficoltà dell'apprensione. c
gli occhi che con la mano, mercé l' essere d'una così tenace apprensione,
di più doloroso per lei, era l' apprensione della vergogna. d'annunzio, iv-2-380
liberarsi da una apprensione di peccato sotto l' amore. pirandello, 5-106: provava
ancora di andarsene, ma senza più l' ansia di prima. quasi si vergognava delle
strada, provando per la prima volta l' apprensione che potesse anche non esserci un
retentiva adequabile e congenea a quella de l' uomo, ma tal quale conviene alla sua
da queste virtù sensitive è trasportato [l' amore] a quella spezie di virtù,
apprensivo, era il conoscere il male e l' imminente pericolo in cui si trovava.
-scherz. tassoni, 9-55: l' asino un par di calci gli appresenta.
dante, par., 7-107: l' ovra è tanto più gradita / dall'operante
d'una valle / offende, e l' altra lascia, s'appresenti / la via
sottilissimo ingegno. buommattei, 66: l' occhio m'appresenta allo 'ntel- letto il
. villani, 6-39: e appresentandosi l' una parte e l'altra in giudicio
6-39: e appresentandosi l'una parte e l' altra in giudicio nella sua corte,
sacchetti, 62-28: in quella forma l' altra mattina senza più aspettare s'ap-
s'appresenta avante / al cavallier che l' avea un tempo amata. vellutello [par
vellutello [par., 8-24]: l' anime beate che se gli erano appresentate
15-4: o corpo enfracedato, eo so l' alma dolente; / levate amantenente,
, ca si meco dannato, / l' agnelo sta a trombare voce de gran paura
taglio. ariosto, 5-15: piglio l' occasion che s'appresenta / di parlar
. castiglione, 206: subito l' animo de'circostanti corre ad imaginar quello
mostrata / dal frettoloso suo desir, l' entrata. idem, 6-iii-26: come s'
mio pensiero, / tatto che ricoprì l' oscura notte / mi s'appresenta, e
, o, per dir meglio, l' anima stessa, per mezzo loro si muove
loro si muove, overo in verso l' oggetto appreso per buono, quasi che
voglia uscire ad incontrarlo, overo, quando l' apprenda per reo, ad internarsi verso
berni, 63-13 (v-161): saltava l' animale infuriato; / ma grifon ben
, levare la buccia ch'è infra l' uno e l'altro e s'appiccano insieme
buccia ch'è infra l'uno e l' altro e s'appiccano insieme. e con
continui. appressaménto, sm. l' avvicinarsi, l'appressarsi; avvicinamento.
appressaménto, sm. l'avvicinarsi, l' appressarsi; avvicinamento. crescenzi volgar
delle stelle] in ciascun mese, per l' appressamento e dilun- gamento da esse.
gamento da esse. galileo, 3-1-418: l' appressamento e discostamento, per il quale
dirai la radice cuba di 900 secondo l' appressamento essere 9 2 / 3.
affretta il cacciator levriero, / e già l' appressa e già ne'fianchi 'l tocca
tocca. galileo, 877: se con l' archetto si toccherà gagliardamente una corda grossa
[la frutta], non sostenendogli l' animo di appressarsela alla bocca. monti
s. c., 21-3-9: l' animo appicca i suoi mali a chi a
il corpo; ma quando s'appressa l' angelo, empiesi d'allegrezza e di gaudio
angelo, empiesi d'allegrezza e di gaudio l' umile anima. fioretti, xxi-995 (
: nelle terrene immagini cercando / ir l' eterea bellezza, e veder quelle /
, 33-43: già eran desti, e l' ora s'appressava / che 'l cibo
. bisticci, 56: vedendo appressare l' ora della sua morte...,
ognora. firenzuola, 423: già appressandosi l' ora che la bianca aurora suole il
ne rimandò. tasso, 12-39: l' ora s'appressa / che dèe cangiar clorinda
: la sposa oggi s'aspetta, l' ora s'appressa. monti, x-3-554:
... che ti s'appressa / l' ora che passerai di là dal
bencivenni, 4-8: e come più riceve l' anima questi tre doni abbondevolemente, ella
, 19: erano le schiere appressate l' una all'altra, quando i capitani feciono
vero e realmente esistente, se non l' ombre di quelle figure sull'orlo della
così risponde. machiavelli, 876: l' uomo s'unisce più con dio, soprastandogli
uomo s'unisce più con dio, soprastandogli l' avversità, e diventa più forte come
più appresso al suo agente; come l' acqua calda accostata al fuoco diventa caldissima,
diletto. sarpi, ii-222: ebbe l' esercito del re di francia appresso san quintino
dante, inf., 16-40: l' altro, ch'appresso me la rena trita
arte appresso i nobili ingegni, e l' acquista appresso l'ignorante volgo. machiavelli
nobili ingegni, e l'acquista appresso l' ignorante volgo. machiavelli, 3:
doni e sempre per suo amico l' ebbe ed in grande ed ono
destra mente a qualch'uno l' error suo, e l'utile e l'
a qualch'uno l'error suo, e l' utile e l'onore che sarebbe
l'error suo, e l'utile e l' onore che sarebbe al padrone d'
a essere appresso ad alfonso, ma l' autorità e la potenza appresso di filippo
loro, quel medesimo che, appresso l' italiani, sì. gelli, 5-1-108:
, 7-2 303: se l' amico mi desse ora cinquecento zecchini appresso
tasso, aminta, 1478: e cercando l' amor si trova spesso / gloria immortale
d'autunno si levan le foglie / l' una appresso dell'altra, fin che
ficino, 2-18: ma in prima de l' antica e sua nobile origine, appresso
de la terra nell'ora medesima, l' una al punto di mezzo giorno, l'
l'una al punto di mezzo giorno, l' altra a quindeci minuti e diece nove
(350): prendete la croce e l' acqua santa e appresso di me venite
ch'era stato appresso di levarle / l' amante suo. -in appresso: in
b. segni, 2-271: perché l' ingiuriare si fa con malizia, ed
. apprestaménto, sm. l' apprestare; preparativo, apparecchiamento, preparazione
fiorio prendere i molti tesori e fare l' apprestamento grande per montare sopra una nave
): quanto poteva [pasimonda] l' apprestamento sollicitava delle future nozze. l.
adriani, 3-3-310: era in ordine tutto l' apprestamento della battaglia contra dario. r
tanto appresta / a la fèra tenzon l' arme e l'ardire. marino,
/ a la fèra tenzon l'arme e l' ardire. marino, 272: avean
marino, 272: avean le ninfe sovra l' orlo erboso / del chiaro fonte acconcia
. idem, 5-5 7: prende l' arco pian pian, da l'erba sorge
prende l'arco pian pian, da l' erba sorge, / e 'l miglior
/ tende prima la corda, indi l' allenta, / e la canna ferrata innanzi
le miserie ad elena, se non l' amore di paride? battista, iii-403:
amore di paride? battista, iii-403: l' ulivo, che vivaci ha sempre l'
l'ulivo, che vivaci ha sempre l' ale, / de'succhi suoi larga vendemmia
al lor cammino. manzoni, 1063: l' assemblea, che aveva presente troppo bene
dicea, la tomba, anzi che l' empio letto / del tiranno m'accoglia.
non parco. salvetti, 95: l' altrui merto, e non mie rime,
. parini, giorno, i-272: l' un di soavi essenze intrisa spugna / onde
/ onde tergere i denti, e l' altro appresta / ad imbianchir le guance
, 3-1: il campo, ch'a l' arme ornai s'appresta, / in
grassi cappelletti. sappa, v-377: ne l' aria un voi di rondini s'appresta
ma apprestata è a ciò, che l' uomo scrivere in essa vuole. boccaccio,
vuole. boccaccio, i-162: essendo l' ora tarda, apprestata la cena, e
10-10 (507): e faccendo fare l' appresto grande per le nozze, mandò
, i-400: a voi cale più l' appresto dei pranzi giornalieri con lunga serie
. tess. trattamento dei tessuti con l' appretto. = deriv. da apprettare
. { apprètto). tess. dare l' ap pretto ai tessuti.
* apprestare ', e poi 'dare l' appretto apprettatóre, sm. (femm
. fr. appréteur * che dà l' appretto '. apprettatrice, sf.
sf. tess. macchina per dare l' appretto ai tessuti. = deriv.
che si fanno ai tessuti per migliorarne l' aspetto, mediante l'applicazione dell'appretto.
tessuti per migliorarne l'aspetto, mediante l' applicazione dell'appretto. = deriv.
[al cielo] dàn gli aquiloni e l' allodola / l'appretto celestino.
dàn gli aquiloni e l'allodola / l' appretto celestino. = fr. apprét
un oggetto) 'e poi * l' appretto 'che si dà alle stoffe.
apprestano questi audaci. paoletti, 1-271: l' effetto però più apprezzabile di questa operazione
divenir apprezzabile. oriani, iii-395: l' opera storica di un popolo non costituito in
annunzio, iv-2-595: per le uditrici l' arte con cui è composto il nodo della
, 5-84: tre mesi dopo, l' inchiesta si chiuse senza risultati apprezzabili.
apprezzare. apprezzaménto, sm. l' apprezzare; il dare il giusto prezzo
; il dare il giusto prezzo, l' attribuire un pregio a una persona,
lo penetrò. e gl'invase l' anima vuota come una turba entra trionfale
quante gemme paiono preziosissime, che ne l' apprezzarle non si trovano di verun pregio?
. baruffaldi, 43: il mondo oggi l' apprezza, / l'accarezza / più
: il mondo oggi l'apprezza, / l' accarezza / più de l'oro e
, / l'accarezza / più de l' oro e de l'argento. goldoni,
/ più de l'oro e de l' argento. goldoni, iii-191: chi
apprezzava più assai la mia ammirazione che l' amicizia o la confidenza. tozzi,
morbo, e più m'apprezzo de l' oneste facultà, che a'miei fratelli
che apprezza. segneri, iii-3-123: l' altro [affetto] è l'apprezzativo,
iii-3-123: l'altro [affetto] è l' apprezzativo, ed è quello, per
istesso il tesoriere, il ricevitore, l' apprezzatore. boccardo, i-170: apprezzatóre
e matematica... si fa l' apprezzazione o la valutazione d'un quadro o
quel consiglio per migliore approbo / che l' ha per meno. = voce
, presta cauzione personale come garanzia per l' adempimento delle obbligazioni assunte dal privato contraente
], la quale esso, secondo l' ordine detto di sopra, approvò, e
sopra, approvò, e dentro ritenne l' approbazione, subitamente fu da amor passionato
di riga in riga, insieme con l' approbazione ed il principio della dedicatoria.
. approcciaménto, sm. ant. l' avvicinarsi; approccio, avvicinamento.
e questo qua portando / il vento e l' onda, approcciar feo. 2
diffìcile nel lasciarsi abbordare; ma quando l' approccino, l'ossecreranno come un nume.
abbordare; ma quando l'approccino, l' ossecreranno come un nume. 3.
imbelli. 3. figur. l' accostare qualcuno, per accattivarsene le buone
, per accattivarsene le buone grazie, l' amore, o per ottenerne favori.
. approdaménto, sm. disus. l' approdare; il momento dell'approdo.
approdo. boccardo, i-170: l' assicuratore non è più responsabile ove le
, che, per la paura e per l' allegrezza mezzo tra ridente e lacrimosa,
a braccia aperte in su la riva l' attendeva. monti, x-2-15: ma tu
/ se di britannia, se da l' arsa africa / alcun di sua tragica
? qual infetto regno / ti consegnò l' awelenata salma, / ch'approdarla all'
e alle gire in prima / nettunno l' approdò. « = deriv. da
dell'anima traesse fuori, poco approderebbe l' intemo discorso senza comunicazione rimaso.
levarono quindi. sacchetti, 69-34: l' altro dì pervenne a ferrara; là fu
. carducci, ii-18-75: ti mando l' ultimo capitolo pariniano, il più letterario
il più letterario. mettivi per entro l' occhiolino tuo; e se trovi cosa
propria lingua. appròdo, sm. l' approdare, il giungere a riva.
a legno di stranieri / s'impedisca l' approdo! idem, iv-2-1295: rimanevamo in
con i ferri delle prue allineate presso l' approdo. panzini, iii-408: come non
. d'annunzio, ii-675: e l' anima invelata / di sogni andava per
vantaggio; valersi, profittare; cogliere l' occasione, l'opportunità; avvantaggiarsi di
, profittare; cogliere l'occasione, l' opportunità; avvantaggiarsi di una data circostanza
tentato di far all'amore per seguire l' usanza antica di approfittare dell'assenza de'mariti
tommaseo [s. v.]: l' uomo approfitta del luogo, del tempo
ima circostanza anche minima, per ottenere l' intento. idem, 1-311: della facilità
momento di sosta, per cercare avidamente l' oblio delle fatiche e dei patimenti nell'
per * giovarsi, prendere, cogliere l' occasione * o * l'opportunità ',
prendere, cogliere l'occasione * o * l' opportunità ', o simili, checché
vanno alla predica, vanno per pascere l' intelletto con gli ornamenti dell'eloquenza,
non vanno per approfittare la volontà con l' utilità degl'insegnamenti. =
conciossiaché tutto il resto del lavoro, l' approfondare, l'allargare, e il ricoprir
resto del lavoro, l'approfondare, l' allargare, e il ricoprir gli approcci
i-187: la molteplicità delle sensazioni confonde l' anima,... la fa errare
). approfondiménto, sm. l' approfondire. -al figur.: indagine
francese con il concetto di tradizione e l' approfondimento del principio dell'azione quale legge
tremolio leggero. idem, iv-2-322: l' infiammazione e la suppurazione si approfondivano e
per pigrizia: poi basta semplicemente portarci su l' attenzione, per capirle.
il pozzo va approfondito dell'altro perché l' acqua venga su buona. gobetti, 11-88
paragonare. fazio, ii-2-76: l' oro, che è giallo, è appropiato
a'nostr'occhi 'l sole apropiato, / l' amorosa madonna intelligenza. appropinquaménto
appropinquaménto, sm. disus. l' approssimarsi, avvicinamento. libro delle
. leonardo, 2-365: quando l' uccello discende per qualunque obbliquità, esso
, sì com'io dovea, / l' ardor del desiderio in me finii.
, 56: [conoscendo] appropinquarsi l' ora della morte mia,...
testamento. savonarola, iii-43: quanto più l' uomo si appropinqua a quella verità,
e prodigi accresceva ogni dì più la fede l' appropinquarsi degli effetti. firenzuola, 285
chiabrera, 3-3-31: tal che repente l' uno all'altro, pria / che pensar
che lo infestano ed appropositìssimo vien giudicata l' acqua del tettuccio. magalotti, 7-93
zolfata riescono perniciosi quei vini, ma per l' altre conditure e d'allume e di
1-13: concedasi alla mia professione usar l' autorità della sacra scrittura, massimamente in luogo
corsini, 2-628: importava a ferdinando l' impadronirsi di un posto... appropositìssimo
riscaldati gli porga alla bocca un'ampollina con l' acqua, una di quella da messa
voce appropriabile a stirpe; perché l' una è imagine d'acqua l'altra di
; perché l'una è imagine d'acqua l' altra di legno. boccardo,
appropriaménto, sm. ant. l' attribuire ap propriatamente; adattamento
inde bita, ottenuta con l' inganno o la violenza).
comune. targioni tozzetti, 1-184: l' albero potato a buon'ora...
ha due mani, colle quali s'appropria l' uso delle cose esteriori. tommaseo,
che mandaste a decapitare; però che tra l' altre cose e'mi diede fuori della
esercizio. m. adriani, 1-99: l' accomodare in tal guisa ed appropriare i
celestiale e vivifico suo calore, nondimeno l' adatta e l'appropria alla diversa disposizione
vivifico suo calore, nondimeno l'adatta e l' appropria alla diversa disposizione di ciascuno.
leopardi, i-1001: la precisione e l' universalità di quell'idea si perderà,
, 4 (33): puossi appropriare l' allegrezza al gauo. il gallo s'
, 12 (50): puossi appropriare l' avarizia alla botta, che vive di
toglie fame. fazio, ii-2-76: l' oro, che è giallo, è appropriato
. leone ebreo, 144: questo [l' alloro] è quello arbore che s'
sì bene, e raffigura, e l' appropia, che chi non ne prende ben
ne prende ben guardia, di leggieri l' una scambia dall'altra. 6
di questa forma: / c'ha l' acqua chiara e 'l sapor dolce e bono
e trasforma / lo vello suo: pitagora l' appropia. = lat. tardo
astrologi, sopra uno de li membri de l' uomo, ma non de li appropriati
, i-141: finiti questi getti, l' artefice dipoi con ferri appropriati, cioè bulini
mostravano donde le fossero derivate, come l' avevon buone barbe da mantenersi.
loro sfera appropriata. vittorini, 4-89: l' uomo comincia le sue cose come gh
non è altro che un piccolo razzo de l' infinita chiarezza di dio, appropriato a
infinita chiarezza di dio, appropriato a l' uomo per farlo razionale, immortale e
i-75: gli ebrei avevano due termini, l' uno appropriato all'erba vergine e l'
l'uno appropriato all'erba vergine e l' altro alla fecondata. 3. figur
destinato. bencivenni, 4-97: per l' ufficio ch'elli hanno, che elli
e fastidiosa. leonardo, 1-219: l' allegrezza è appropriata al gallo, che
questi [istinti] saranno via via l' istinto fagico e appropriatore, poi l'istinto
l'istinto fagico e appropriatore, poi l' istinto aggressivo e crudele. 2
determinativo. appropriazióne, sf. l' appropriarsi: riduzione a proprietà personale e
tommaseo [s. v.]: l' appropriazione consiste nell'atto con cui la
. boccardo, i-170: è superfluo l' osservare che non possono cadere in appropriazione
cose che gli sono state consegnate con l' obbligo di restituirle, è detto appropriazione indebita
stimato bene accrescere 1 mezzi propri con l' industria o con la violenza, col furto
la violenza, col furto, con l' appropriazione indebita..., l'uso
con l'appropriazione indebita..., l' uso di que'mezzi procacciati; lo
approssimaménto, sm. ant. l' approssimarsi, ravvicinarsi; approssimazione, avvicinamento
buti [crusca]: incomincia l' aere a noi a lasciar la rigidità
rigidità del freddo, e mitigarsi per l' approssimamento del sole. s.
travalicano, per approssimamento alla verità, l' opini on di varrone. domenico da
alla perfezione? soffici, v-1-13: l' ideale dell'artista, che era sempre
età. guittone, 3-16: [l' uomo] confugge a corporale deletta- zione
. maria egiziaca, xxi-1138: e approssimandosi l' ora quando si dovea mostrare lo legno
193: è asomigliato quel tempo [l' inverno] a la femina ignuda la
maniera. d'annunzio, iv-2-1242: indovinai l' approssimarsi dell'alba dal colore del cielo
pur approssimativamente. gobetti, i-95: tra l' equivoco del liberalismo come arte di governo
. bontempelli, 9-103: oh come l' uomo è negligente e approssimativo nelle sue
un correttivo salutare... inculcandomi l' orrore delle esaltazioni a vuoto, dello stile
approssimato, la sua fama od egli l' adorna, od egli la sozza. cassiano
sole. approssimazióne, sf. l' approssimarsi; avvi cinamento,
, si sforza il riconoscimento per l' approssimazione del delet- tabile, e
tabile, e con quello s'incita più l' appetito e vivificasi l'amore.
incita più l'appetito e vivificasi l' amore. idem, 71: la terra
. idem, 71: la terra fugge l' approssimazion del cielo e del fuoco
tutti i termini che non hanno l' equivalente fra noi, o lo hanno
non è da temere che non riceva l' universale approvaménto. 2. ant
: provedi, amico saggio, se l' approvi. maestro alberto, 45:
marsilio ficino, 2-84: noi approviamo l' una e l'altra sentenzia, benché
2-84: noi approviamo l'una e l' altra sentenzia, benché l'una per
una e l'altra sentenzia, benché l' una per una ragione, e l'altra
l'una per una ragione, e l' altra per un'altra. machiavelli,
frodo / goffredo accusi; e chi l' accuse approve? redi, 16-vii-416: egli
il vitruvio elvetico / per cosa galantissima l' approva. muratori, 1-14: gl'intelletti
approvando, il canto indi ripiglia. l' aurora, i-166: il popolo approvò
, un'elezione); autorizzare (l' esplicazione di un'attività, la realizzazione
9-227: non gli era licito d'usare l' uficio dello imperio infinoché non fosse approvato
. targioni tozzetti, 12-8-279: che l' elezione delle monache... sia
, con uno emendamento, che accordava l' esercizio per tutto un quadrimestre.
, 10-20 (22): e l' om tenuto falso, / poi approvato è
di fore / c'amore lo core e l' arma gli agia presa, / che
, 309: è acompagnata ancora [l' anima] dal buono e reo angelo,
e reo angelo, il quale secondo l' oppinioni de'santi, sono dal principio
molti casi il dei provare anzi che l' approvi per verace amico. masuccio,
: avendo tuttavia fermati lor sogni ne l' ostinazion dei pensieri, son certo quanto
quando che tu gli averai seminati in su l' aie, tu le calpesterai per tre
valido. maestro alberto, 5: l' approvata dottrina di tanto autore. bandello
a. f. doni, 3-54: l' autorità dei sacri dottori, degli aprovati
di guerra. ammaestramenti, 38: l' allegrezza de * gio vani
mal'usanza / ène essa- minanza de l' amor approvato. 5. per
del superiore. pallavicino, 1-364: l' intelletto umano [è] assai più
valore, faceano mettere in conto; e l' altre, a chi l'avea fatte
; e l'altre, a chi l' avea fatte, diceano che le migliorasse.
approvato autentico. vico, 3-438: l' appruovatore sostiene l'atto, il quale senza
vico, 3-438: l'appruovatore sostiene l' atto, il quale senza la di
approvatori de'sodamenti che si fanno valeva l' anno fiorini dugentocin- quanta d'oro.
, perciocché io non voglio affermare senza l' approvagione del vostro consiglio, mi puosi
dalla fantasia,... allora rapisce l' intelletto all'approvazione. bar etti,
aspetto, aveva conciliato a poco a poco l' approvazione e la fiducia dei cittadini,
che rimuneri e castighi, mi basterà l' approvazione della mia coscienza. svevo, 1-124
! b. croce, i-3-55: l' atto pratico reca con sé approvazione e
non vuol dir altro, chi ben l' intenda, che approvarlo. 2.
famiglie. ojetti, ii-19: al teatro l' applauso unanime era preceduto per alcuni secondi
copia d'oro, deùa quale ei l' aveva arricchito. salvini, 16-170: aspetta
! com'io fui mal approvveduto / l' ora ch'io mi fidai negli occhi miei
disus. approvvigionaménto), sm. l' approvvigionare, il fare provvista di derrate
di dover far uso de'mercati per l' approwisionamento sicuro delle pro- vincie. boccardo
famiglia. pea, 7-115: io avevo l' incarico degli approvvigionamenti. ero insomma il
prezzi dei commestibili e delle derrate con l' instituzione d'ima cooperativa di approvvigionamento.
il nemico, costringendolo a mutar subitamente l' ordine di marcia e di posizione e
nave del necessario per la navigazione e l' equipaggio: attrezzi, strumenti, viveri
naturale è senza gran raggione, anzi è l' istessa regola di natura la quale ordina
le cose. galileo, 4-3-1 io: l' udito con noia riceve gli appulsi intemperati
, appuntissimaménte). ant. per l' appunto, esattamente. berni, 20
precisamente comandato, e determinatissimamente e per l' appuntissimamente prescritto. = comp
, sm. il fare a punta, l' aguz zare. - anche
ancora ser buchera e ser rigaccio, secondo l' ap- puntamento. alfieri, 4-183:
per es. -'ci siamo dato l' appuntamento nel tal luogo, o nel tal
repubblica. caro, 3-1-47: secondo l' appuntamento fatto ultimamente nella negoziazione dell'ardinghello
gl'interessi del duca furono per interrompere l' appuntamento già condotto a perfezione.
, stipendio. leopardi, iii-572: l' appuntamento che io ricevo da stella,
per opera vera o supposta, dove l' assegno può essere affatto gratuito. arila
, salario, onorario 'è veramente l' appointement de'francesi e a noi affatto
dati, 3-108: con un grosso spillo l' appuntò alla gonnella. salvini, 12-4-397
nelle solenni premiazioni interveniva... l' abate tosti, che ebbe ad appuntare più
collegiale. negri, 2-980: se l' appuntava [la treccia] in modo tutto
la punta. anguillara, 4-148: l' ago con diligenzia appunta e ficca,
ficca, / lo spinge, poi che l' ha giusto appuntato, / col dito
piglio un fuscel di sanguine, e l' appunto, / e poi v'infilzo un
/ e poi v'infilzo un formicon con l' ale. baldinucci, 2-5-111: trovavasi
/ la ficcò più d'un palmo ne l' arcione. buonarroti il giovane, 10-880
monti, 11-315: ifidamante / appuntò l' avversario alla cintura / sotto il torace,
colla man robusta / di tutta forza l' asta sospingea. manzoni, 304
.., con un gesto ingenuo appuntandomi l' indice tra l'uno e l'altro
un gesto ingenuo appuntandomi l'indice tra l' uno e l'altro sopracciglio come per fermare
appuntandomi l'indice tra l'uno e l' altro sopracciglio come per fermare il pensiero
. b. croce, iii-23-484: contro l' ipocrisia appuntarono i loro strali i satirici
/ un sospiroso e lagrimabil suono / da l' imo poggio odo. b. davanzali
occhi come fanno i sarti quando infilano l' ago. ojetti, 1-8: a chi
; e di'ove s'appunta / l' anima tua. buti, 3-690 [par
]: e di'ove s'appunta l' anima tua, cioè a che fine viene
ultimo punto. idem, 3-296: l' ombra s'appunta, cioè l'ombra che
: l'ombra s'appunta, cioè l' ombra che la terra fa, stende lo
appunta. d'annunzio, iv-1-130: l' uno guardava l'altro entro gli occhi:
annunzio, iv-1-130: l'uno guardava l' altro entro gli occhi: e ciascuno
i fatti] quelli ai quali s'appunta l' interesse attuale dello scrittore. moravia,
i versi filo e tesso in su l' ordito / e 'l più bel da notar
: per domenica mattina è stata appuntata l' udienza. leggi di toscana, 8-177:
vergogna, che stanno continuamente in su l' appuntare i difetti d'altri, come sono
e, se pur si trova, l' invidia e la maldicenza non mancano di trovarvi
d. bartoli, 14-1-41: nul- l' altro avendo, l'appuntavano in difetti non
14-1-41: nul- l'altro avendo, l' appuntavano in difetti non suoi. segneri,
mio questo venen arvonta, / ché l' officio è sio de lo peccato sconta;
appuntataménte, avv. ant. per l' appunto, punto per punto, con
novellino, 83 (141): l' altro li corse di dietro a tradimento,
. lorenzo de'medici, ii-161: l' altro che drieto vien con dolce riso,
contenere sempre, se possibile fosse, l' antenna appuntata in fondo. d. bartoli
due col braccio teso, e con l' indice appuntato verso la buca. fogazzaro,
la torre del pretorio..., l' immane prua di mattone appuntata a levante
. fracchia, 176: tanti registri aperti l' uno sull'altro, con tante polizze
4-208: usava beato francesco di cantare l' ore sue con grande devozione; e con
c. e. gadda, 3-332: l' appuntato fece chiamare un tizio, che
di quella zona. pavese, 1-100: l' appuntato chiude i fogli e me li
idem, 1-131: in cucina trovo l' appuntato che scende, e mi guarda e
ne mancheranno, da esserne appuntati per l' appuntatore del palazzo. 2. chi
, 1-235: dovrà tenere un libro per l' appun- tature, e quivi notare,
i battenti. govoni, 1-127: tra l' allegria dei mietitori / che appuntellavano il
, 693: tutt'e due, appuntellandosi l' uno con l'altro, escono dal
e due, appuntellandosi l'uno con l' altro, escono dal caffè. paolieri,
buono *, diceva allo sventurato rodrigo l' aguzzino che lo teneva appuntellato sul letto.
tra'bagagli di radeschi, / su l' altare appuntellato / da le picche de'
tommaseo [s. v.]: l' appuntellatura di quel muro è costata tre
scrupolosità, con grande precisione; per l' appunto. lorenzo de'medici,
accade... in queste provincie dove l' ingegno non si conta fra i doni
la cosa andò appuntino com'egli se l' era figurata. nievo, 171
vorreste un altro [confine], verso l' ale- magna; o mettetevelo da voi
tanto, che considero come una disgrazia l' unghia appuntita e lucida.
appunto erano compiuti li nove anni appresso l' apparimento soprascritto di questa gentilissima, ne
apparimento soprascritto di questa gentilissima, ne l' ultimo di questi die avvenne che questa mirabile
appunto dirimpetto all'uscio della camera donde l' abate dovea uscire. pulci, 4-31
. leonardo, 2-269: tanto pesa l' acqua che si parte del suo sito per