, fece uno quasi avversario scongiuramento per l' altissimo iddio. m. villani, 2-20
fiorentini aveano verso di loro, e l' ingiurie che altro tempo inimichevolmente aveano loro
di inimichevole. inimicìzia, sf. l' essere nemico; sentimento o atteggiamento di
] da altre tre cose che ne fa l' inimicizia sua. castellani, xxxiv-351:
aperta inimicizia che offese, voltò tutto l' animo ad alienare dal duca di milano
quasi per inalienabile eredità, da te l' istessa inimicizia trapassi in tutto il tuo
mattioli [dioscoride], 144: fra l' olivo e la quercia è...
odi palesi, alcuni occulti, così fra l' altre cose si trova inimicizia di natura
, come è quella del fuoco con l' acqua e de le viti co'luoghi troppo
. b. croce, iii-9-272: l' erotismo si mostra alla fine come egoismo
perire, / ché da le piaghe l' inimico sire / con labbra molli ogni
marittima, 59: oggi si spunta l' acuto coltello / di satanasso inimico,
scala del paradiso, 313: non è l' anima nostra quella che parla dentro da
più parti si lassa, / e dentro l' inimica onda vi passa. g
g. rucellai, 9-79: l' ira è una bestia indomita e superba
e di consiglio. firenzuola, 144: l' umidità, violentata il giorno davanti dal
che stette, / come in teatro, l' ini- miche vele / mirando in po
gli empi fugasse al sol, fugasse a l' ombra: /... l'
l'ombra: /... l' inimico stuolo / facesse dileguar col cenno solo
porta i suoi raccoglie, / e l' inimico stuol frena e reprime. loredano,
. loredano, 4-264: lasciate pure l' inimiche spoglie, / perché non può fuggir
girometta / amfione urania invita, / e l' insegna ove le dita / dee posar
misura la terra, la quinta insegna l' abbaco, la sesta insegna il canto,
della lingua latina, fanno ch'essi l' apprendon per uso. puoti, i-133
, così niuna è più gioconda che l' insegnare a chi la fa per piacere e
. bellori, i-231: dipinse appresso l' educazione della regina: siede minerva ed
cavalca, vii-43: parimenti (conciossiaché l' arte dell'inse- gnare le anime sia
bonaventura volgar., 3-182: dio l' ammaestrava e insegnava e non erano le
godo, / per cui la terra e l' aria si rabbuffa, / guardaci e
questo non è possibile, perché non men l' uno che l'altro ha bisogno di
, perché non men l'uno che l' altro ha bisogno di essere insegnato; o
le fanciulle imparano dalle madre, che l' insegnano andare con ogni pulitezza e costumatezza
. della casa, 733: or l' error veggio, ed emendar lo spero,
la flebil musa mia / segue de l' ape iblea la compagnia, / che gl'
, ma solo colle sue parole gli desta l' apprensione di que'motivi che, bene
, / le non ignote ambasce e l' alte e rotte / nostre querele al
a dito (per lo più con l' intenzione di metterla in evidenza o anche
, onde convenne ch'egli andasse nel- l' essercito. boccaccio, ii-235: ella è
turbato or nuovamente appari? / tosto l' udrai; ma prima / clori m'
bianco da siena, 125: prende l' anima mia, / ensegnale la via,
: io proseguii che me ne insegnasse l' albergo, perocché mi premeva di parlare a
un signore pratico insegnava ad alcune dame l' aula e le tribune. f.
me, come la sera / viene con l' ombre: voi m'insegnerete / il
in altri, con la parola, con l' azione, con l'esempio, una
parola, con l'azione, con l' esempio, una disposizione d'animo, un'
erano novizi, costumi insegnare, / e l' ovre da pregiare, / per ch'
che da madonna i'non impetro / l' usata aita, a che condutto m'
ha col suo esempio insegnato agli altri l' adempimento del proprio debito. muratori, 8-ii-49
giacomo da lentini, 11: per zo l' amore mi 'nsigna / ch'io non
'nsigna / ch'io non guardi a l' autra gente: / non vuol ch'io
e voi che 'l gran desio, l' accesa spene, / ragion, vergogna e
insegni. tassoni, 6-65: a l' alfier che 'l rimirava fiso, / senz'
devono dimenticare, ma insegnare a sopprimere l' intolleranza. 8. per estens
8. per estens. costituire l' occasione, la causa, il mezzo
9-25: molti mali ha insegnato ed insegna l' oziosità. leggenda aurea volgar.,
leggenda aurea volgar., 977: l' assunzione de la beatissima madre di dio
è approvato. cornaro, 49: l' ordine insegna le discipline più facilmente.
s'impiegassero i vostri pensieri a mercar l' aura della lode co'sudori dell'eroiche operazioni
questa è docilitate, / a cui l' officio d'insegnar è dato, / e
: la rettorica insegna in guisa che l' insegnato ha due qualità, cioè può
esempio. vittorini, 5-267: è l' arcadia che invece « non insegna ».
arcadia che invece « non insegna ». l' arcadia è l'arte che il vittorianesimo
non insegna ». l'arcadia è l' arte che il vittorianesimo o il secondo impero
. oggettiva. pallavicino, 8-29: l' esperienza c'insegna che la gentilezza dello
dello scrivere (dico la gentilezza, non l' affettazione) è una calamita che tira
co'tuoi sozzi diletti / il bel de l' alma, ed a nudrir la sete
/ co'sembianti ristretti / sfrenando poi l' impurità segrete! bruni, 207:
. b. croce, iii-9-38: l' arte non ci sta per dar degli esempli
.. sento che tu sei veramente l' anima della terra, e che stai lì
stai lì ad insegnarci com'è fatta l' anima nostra. -in partic.
suo beltà divina, / e come l' alma al corpo è forma e vita,
, 6-137: m'hai insegnato tu l' odore della terra smossa. -dimostrare
disfare. -chi sa il gioco non l' insegni: v. gioco, n.
insegnativo, agg. che ha come fine l' insegnare, l'ammaestrare, l'informare
che ha come fine l'insegnare, l' ammaestrare, l'informare; didascalico.
fine l'insegnare, l'ammaestrare, l' informare; didascalico. pallavicino, 8-18
: dovrebbonsi adoperare vari stili, ora l' affettuoso, il tenero, il dolce,
ora il grave ed eroico, ora l' acuto o piccante, ora l'insegnativo e
, ora l'acuto o piccante, ora l' insegnativo e senten zioso.
precetti. 2. che concerne l' insegnamento; proprio di chi insegna;
. muratori, 6-344: bene è l' imparare tutte quante le verità, sia
. rustico, vi-i-199 (58-5): l' un è cortese ed insegnato e saggio,
testi fiorentini, 188: suoi costumi dee l' uomo guardare s'ella [la balia
1-17: siamo insegnati e certificati che l' anime del purgatorio si possono atare
300: la rettorica insegna in guisa che l' insegnato ha due qualità, cioè può
come achille, insegnato con creste sopra l' elmo, li perseguitava nel carro.
magisterio enforma el desiderio, / ensegna l' evangelio col breve tuo ensegnato.
sostiene, spiega una dottrina; che pratica l' insegnamento; maestro, precettore, insegnante
^ iaro,... acciò che l' oficio di coloro che sono insengnatori de
10-ii-163: senza utilità e senza affetto può l' uomo essere insegnatóre, ma non vero
altri, con la parola, con l' azione, con l'esempio, una disposizione
parola, con l'azione, con l' esempio, una disposizione d'animo,
e amano le compagnie di coloro che l' accompagnano alle viziose azioni. alfieri, 5-73
e muore. baldini, 12-87: l' ariosto, questo grande insegnatóre di schiettezza
leopardi, i-295: il tempo e l' esperienza non sono mai stati distruttori del
, maestro d'abaco, che gl'insegnassi l' abaco, e d'acordo fumo gli
castelvetro, 1-20: se è vero che l' ufficio del proemio... sia
del proemio... sia il fare l' uditore benevogliente, intento e insegnevole,
castelvetro, 1-28: prima è l' attenzione e la 'nsegne- volezza, e
, alla meglio, leggermente, o perché l' agio manca, o per poca attitudine
alfieri, 4-230: orribile allora l' aspetto del piano; fuggitivi e inseguenti
). inseguiménto, sm. l' inseguire, l'incalzare. in par
inseguiménto, sm. l'inseguire, l' incalzare. in par tic.:
un episodio, tra la fuga e l' inseguimento dei due più belli e splendidi numi
due più belli e splendidi numi del- l' olimpo naturale. d'annunzio, iv-2-188:
la via guardavano, senza capire, l' inseguimento di quei due uomini affannati e gocciolanti
, 1031: la fuga, / l' inseguimento faticoso, / la strage individuale.
. -in partic: nel baseball, l' azione della difesa nel tentativo di eliminare
della pista e lottano per guadagnare terreno l' uno sull'altro cercando di raggiungersi.
squadre all'italiana: gara nella quale l' atleta di testa, dopo aver tirato
due squadre che partono alla stessa distanza l' una dall'altra. e. cecchi
: non si ebbe per minor sorte l' aver desistito i messicani dall'inseguirgli alla
mogliere, / che in abito viril l' ago e la rocca / sprezzato avea
inseguir le fiere. chiari, 3-29: l' amate, e l'inseguite, quasi
chiari, 3-29: l'amate, e l' inseguite, quasi per far che mora
: trascinato da una forza irresistibile, l' insegue [la carrozza] alla corsa.
in candor pario nude mostravansi, / a l' agitarti le forme nitide; / e
miei sogni di gloria e libertate / per l' azzurro fuggenti. valeri, 3-211:
va brancolando, a tentoni, inseguendo l' allegoria affannosamente per ogni dove, trattando
esercitata / d'una diva maggior che l' inseguìa. carducci, iii-2-350: viva;
avrei dovuto (proprio dovuto) cercarla l' indomani, inseguirla con il telefono, indebolirla
inseguirla con il telefono, indebolirla con l' insistenza, convincerla a non prendere altri impegni
4. rifl. recipr. rincorrersi l' un l'altro. d'annunzio,
. rifl. recipr. rincorrersi l'un l' altro. d'annunzio, iii-2-135:
da le floride / siepi, per l' auree strisce e le rosee, / s'
. carducci, ii-10-134: s'inseguono l' un l'altro i miei pensieri tristi
carducci, ii-10-134: s'inseguono l'un l' altro i miei pensieri tristi sterili brulli
giornata piovosa, verso il nulla e l' ignoto. idem, iii-4-95: oh quei
, i-10-315: mira inseguite e strette / l' armi e le ostili insegne,
-sostant. saba, 1-146: quando l' inseguito si vide circondato senza scampo,
inseguita dal mare, getta anch'essa l' àncora nelle nostre vicinanze. palazzeschi,
foscolo, xi-1-133: inseguito per tutta l' europa dalle miriadi di preti, monaci
degl'italiani. piovene, 59: l' uomo rovinato, inseguito dalle cambiali,
tela e corda. calvino, 8-123: l' inseguitore è sempre alle mie spalle ma
orecchi que'sinistri tocchi a martello che l' avevan come correre. manzoni,
ancora a significare il grossolano, cioè l' acciottolato. tommaseo [s. v.
inselli? viani, 14-384: arrotolato l' arazzo, se lo mise come ercole nelle
occhiali cerchiati d'osso, che gli davano l' aspetto d'un barbagianni.
.: nel linguaggio della marina, dare l' insellatura al ponte di una nave.
guisa dal primo di gennaio fino a l' ultimo di decembre. 5. piegarsi
smontano i cavalier dov'è congiunto / l' estremo mare con la molle arena, /
ed investe con gli urti quello che l' aiutò a montare. 3. veter
diverse dalla magrezza delicata del busto, l' insellatura vigorosa delle reni, la ridondanza
guglielmotti, 905: 'insellatura '. l' effetto dell'insellare, e tutte le
inselvaggiménto, sm. letter. l' inselvaggire, l'inselvaggirsi. - al
sm. letter. l'inselvaggire, l' inselvaggirsi. - al figur.: imbarbarimento
papini, ii-1113: si aggiunga l' inselvaggimento dovuto alla guerra, l'adorazione
aggiunga l'inselvaggimento dovuto alla guerra, l' adorazione della forza e della macchina e
petruccelli della gattina, 3-2-11: la penitenza l' insel- vaggiva, indurandolo prima contra sé
inselvaggiti. inselvaménto, sm. l' inselvarsi; imboschimento. fabbroni
nei nostri tempi non volle assegnar per origine l' inselva- mento costante cui va soggetto un
: e1 centaur... / or l' orso uccide, or al lion minaccia
grotta si nasconde. baldi, 2-1-1: l' imbelle armento /... non
inselva ricciardetto, e si discioglie / l' elmo e pon mano ancora a scior l'
l'elmo e pon mano ancora a scior l' usbergo. baretti, i-136: il
, perché la gente non presta facilmente l' orecchio ai saggi dettami della filosofia.
. d. bartoli, 9-30-219: l' aprir che ci fanno inanzi mille loro
mia piaga. luzi, i-153: ora l' inquietudine s'insinua, i..
/ ne le guerriere insidie e ne l' ardita / milizia, di cui gli ordini
quinci, inselvata d'inveschiati stecchi / l' arida cima, egli in disparte ascoso
illativo. inselvaticaménto, sm. l' inselvaticare. - al figur: imbarbarimento
inselvatichire). inselvatichiménto, sm. l' inselvatichire, ritorno allo stato selvatico.
gelosia orientale la servitù delle dame e l' inselvatichiménto dei gentiluomini. b.
d'inselvatichimento morale dei tempi: disopra l' oscura zona degli atti selvaggi che si sono
con tuo scorno osserveresti / tutta insalvatichir l' ottima pianta, / ed aver carestia di
pianta, / ed aver carestia di chi l' innesti. tommaseo [s. v
20-21: né per solitudine, né per l' astinenza, né per molte battaglie che
il popolo di quel dominio... l' un giorno più che l'altro s'
.. l'un giorno più che l' altro s'inselvatichiva contro di lui. pellico
luca, i-proem., 41: essendo l' italia affatto inselvatichita sotto tante incursioni e
fruttiferi. d'annunzio, iv-2-773: l' abbandono e l'età l'aveva inselvatichito
d'annunzio, iv-2-773: l'abbandono e l' età l'aveva inselvatichito, intristito [
, iv-2-773: l'abbandono e l'età l' aveva inselvatichito, intristito [il labirinto
ogni aspetto di leggiadria e di eguaglianza; l' avevano mutato in una chiusa macchia tra
sp., 34 (593): l' insistere e l'imperversar del disastro aveva
34 (593): l'insistere e l' imperversar del disastro aveva insalvatichiti gli animi
mio ingegno. emiliani-giudici, i-376: l' avarizia imperversava nel suo cuore, e
e lo inselvatichiva. pratesi, 1-161: l' incuria e i cattivi trattamenti avevano già
riceve. g. bentivoglio, 4-91: l' inqui sizione insalvatichirebbe i costumi
solamente [cani e lupi] per l' uso, poiché quelli dimestichi guardan le pecore
d'italia, si è il sanicare tutto l' agro e ripopolarne le campagne deserte e
ii-266: per lo peccato commesso era l' orto nostro sì insalvatichito che neuno frutto
: increscemi che io veda tanto insalvatichita l' anima vostra, che faccia contro questa
sp., 33 (581): l' amico era sull'uscio, a sedere
modi e di verbi irregolari, aguzzando l' ingegno in ridur tutto a regola e
ulivi. tommaseo, n-170: chiusa l' angusta imboccatura del porto a'navili stranieri
davanzati, xl-32: per tanto mi soverchi l' alegranza: / membrandomi la gioia ch'
loro, / can- dace ed alessandro l' è davanti. fazio, i-3-93: perdei
compagnia. maestro francesco, 304: l' alegreza e lo mio bene / con
? c'era nel 4 gazetin 'l' altro giorno. « scambio di due
2. biol. e zootecn. compiere l' inseminazione. 3. in batteriologia,
da lentini, 44: lo dardo de l' amore, là ove giugne / da
... a sorvegliare nilda, l' 4 insempia ', l'altra serva,
nilda, l'4 insempia ', l' altra serva, che non sapeva né
cucinare e pulire perché altrimenti nessuno l' avrebbe fatto. = deriv. dal
e gli empi: / e mentre a l' ombre i rei supplici insempra, /
i rei supplici insempra, / or l' uno or l'altro l'ammonisce e tempra
insempra, / or l'uno or l' altro l'ammonisce e tempra. mazza
, / or l'uno or l'altro l' ammonisce e tempra. mazza, i-23
di voi, donne, trasforma / l' anima di una adamantina tempra, / in
.. /... su l' elmetto, ch'è di salda tempra,
, proteggere. lucini, 6-67: l' edera delle rovine... serpenta,
apollon geometra, il gran pergeo: / l' una diritta e l'altra curva feo
gran pergeo: / l'una diritta e l' altra curva feo, / sempre accostanti
le rendeo, / ma in vano l' arte fia che si distempre.
che tepido pare e segreto / come l' inguine della donna / terrestra qui forse
saba, 161: che vedo mai dietro l' erma collina / che primavera così m'
di diù. d'annunzio, v-3-215: l' acqua dell'insenata non aveva quasi respiro
di là dalle dune e dalle selve l' oceano senza sonno faceva il suo rombo.
, dove essi hanno meditato di fare l' incile. padula, 449: il jonio
verso il centro del lago, e avevano l' insenatura di laveno davanti agli occhi.
testa nell'insenatura dei due cuscini, l' anca presso la sponda, in un
. testi, 3-248: può l' invidia altrui, può la mia disgrazia
stupori si trovano: uno che è l' istesso con la maraviglia, e l'altro
è l'istesso con la maraviglia, e l' altro con la stolidità e l'insensataggine
e l'altro con la stolidità e l' insensataggine. segneri, ii-313: non vi
insensataggine che si danno a credere essere l' ingiustizia screditata sì, ma giovevole e
. insensatézza, sf. l' essere insensato; mancanza di senno,
seppe spendere. monti, x-4-74: l' ira risorgendo, e spinto / da insensatezza
: chiunque per naturale tendenza e per l' educazione ed i casi sociali s'appiglia all'
nota d'insensatezza trascurare quell'utilità che l' arte potrebbe recargli. manzoni, pr.
: io comprendo ora... tutta l' inopportunità, tutta l'insensatezza di questa
.. tutta l'inopportunità, tutta l' insensatezza di questa apprensione penosa in cui
apprensione penosa in cui mi ha posto l' incontro di eugenia, ma posso io
f. f. frugoni, v-345: l' anagramma è uno studio puerile, per
scandali e togliere con sue velenose parole l' altrui onore e fama. beccuti,
in preda. stigliani, 2-281: credette l' insensata al dolce incenso / del menzogniero
, che offerite a questo sitibondo, l' aceto sopra la canna? guadagnoli,
insensati. v. giusti, 41: l' uccise / un insensato, un furioso
per significare i poeti e la vaghezza e l' altezza di poetare? astolfi, 1-99
-sostant. bruno, 3-454: l' altitudine de l'acqua sopra la faccia
bruno, 3-454: l'altitudine de l' acqua sopra la faccia de la terra
, intontimento, sbalordimento; inespressivo (l' aspetto, lo sguardo). n
isguardi fissi, tra il torvo e l' insensato. 6. figur.
'o insensata cura'ec. qui comincia l' autore a sgridare contra le pazze e non
un forassero. sarpi, vi-2-252: l' obedienza... non è una suggezione
prelati è un arbitrario giudicio, ma l' una e l'altra sono regolate dalla legge
arbitrario giudicio, ma l'una e l' altra sono regolate dalla legge di dio.
con gloria alla posterità, s'egli non l' avesse reso odioso alla chiesa colla sua
che parve stupidità a chi non distingueva l' eroico dall'insensato. 7
n'è andato a venezia portando seco l' insensata lusinga che la ragazza stia ferma
: forse puossi rinvenire in questo inganno l' origine di quel disprezzo insensato che le
si dovrebbe una lunga avversità, se l' eccesso d'amore non avesse cagionato il difetto
nascondere un soprannome onomatopeico e insensato, l' errore crudele dei tre nomi veri.
non potea durare, / giunto a l' estremo e già tutto insensato, / el
tanto soggiorna, / che de l' ultima tromba ascolti il suono / che i
, insensato ed accidentale... l' insensato è quello che si dà a tutte
all'insensate mura, / ove d'aràs l' industria si conficca. chiari, 1-i-22
: la poesia ha per suo fine l' animazione deh'inanimato, essendo il più sublime
. papini, v-150: per mantener sana l' anima, senza la quale il corpo
pastori, che hanno il senso e l' intelletto ancora. putti, lxv-275:
in tanta rabbia sale, / che l' insensato bosco anco spaventa. roberti,
). cavalca, 20-117: quando l' uomo cade in disiderio, è assomigliato
operazione attra verso la quale l' intelligibile si rende sensibile. gioberti
sensibile. gioberti, 14-218: l' incarnazione di dio universalmente si dee chiamar
epifania apparizione o piuttosto insensazione. è l' intelligibile assoluto, che si rende sensibile.
insensibile mancamento. galileo, 4-1-117: l' inclinazione della circonferenza nel punto f non
dall'inclinazione della contingente fg altro che l' angolo insensibile del contatto. mascardi,
gli onori, come gli odori, con l' asue- fazione si rendono insensibili a chi
torricelli, ii-4-463: io dubito che l' anima dell'artiglieria non fusse livellata,
natura nelle parti insensibili ed intrinseche e l' anatomia non conosce se non le sensibili e
immenso dolor vano conforto / incrudelir ne l' insensibil terra! sarpi, vii-115: manifestasi
in poca terra. campailla, 13-23: l' osso, una insensibile sostanza, /
civiltà '. mazzini, 10-145: l' italia non ha fede nelle proprie moltitudini
prima vittoria una leva potente a suscitare l' intera penisola. visconti venosta, 131:
o leve di comando o del comando: l' autorità e i mezzi necessari all'esercizio
più ad asta piatta, usato per l' estrazione di frammenti ossei, per la
una punta corta e angolata, usato per l' estrazione delle radici dentarie. -in ostetricia
forma di cucchiara fenestrata, usato per l' estrazione del feto. 6. venat
; si può alzare a volontà mentre l' uccello ammaestrato vola sul pesatoio, dando
uccello ammaestrato vola sul pesatoio, dando l' illusione di essere libero. -anche:
mettend'un altro cardello al trescato con l' altre lieve solite, essendo questa la massima
della medesima, a svolazzare per richiamare l' attenzione dei loro congeneri e invogliarli a posarsi
tésa '. si dice anche lèva 'l' uccello stesso... presto,
9. zool. leva digitale: l' insieme delle tre falangi del piede del
braccio penzolante quasi fino a terra e l' altro pontato a leva sul ginocchio.
di leva: si sentì uno sganasciamento e l' uscio si spalancò. viani,
punge da prima: ma scuote alcuna volta l' animo colla vergogna, e gli dà
quelle che danno, rima di tutte l' altre, la leva all'istinto sensuale.
tele cascan giù come in un pugilato l' avversario sfiatato. calvino, 8-152:
qualcuno o qualcosa: ricercarne con insistenza l' appoggio e l'aiuto, servirsene come
: ricercarne con insistenza l'appoggio e l' aiuto, servirsene come mezzo efficace per
138: stamani ho preso un fringuello e l' ho messo alla leva. -servire
per istorino. papi, 1-5-173: l' imperator francesco... ritornò in
: furono... esercitate per tutto l' imperio le nuove leve all'uso delle
diretta a rifornire di nuovo personale militare l' esercito, la marina militare, l'aviazione
l'esercito, la marina militare, l' aviazione militare. -numero di leva:
anche se per solito breve. qualcuno l' aveva assomigliata a una visita di leva.
andar soldato, da noi, nessuno l' ha mai voluta capire. 3
-giovane di leva: giovane che ha l' età per essere chiamato a prestare il
e di là. 4. l' insieme dei giovani nati in un medesimo
leva: nelle antiche magistrature genovesi, l' assunzione di nuovi magistrati da altre magistrature
da altre magistrature. -leva passiva: l' assoggettamento a tale assunzione. leggi della
-essere di leva o sotto leva: avere l' età prescritta per essere chiamato a prestare
d'alemani, numerosi di 4000 fanti l' uno. montecuccoli, i-417: si licenziò
squadrati e tali altrui parranno. / rispose l' altro: quando soldi acquisti / qualche
suola e del tacco per asportare l' eccesso di cera rimasto su alcune
cera rimasto su alcune parti dopo l' operazione di lissatura. = comp
vi-528: importa più la vita che l' amico: e però il sentire armi
. lippi, 9-13: non prima stabilì l' andare in guerra, / che vedesti
accorto, discolo. (io non l' ho mai sentito dire). =
ch'è troppo corrompe la pasta e l' attrae a suo savore. anonimo toscano,
nell'arcile... essendo alto l' arcile, mia madre, per bene
non è se non un levarne per cui l' uno e l'altro fermentano.
non un levarne per cui l'uno e l' altro fermentano. 2.
in volta. leonardo, 2-286: l' acqua,... cadendo su la
levamento, il qual, tolto che l' ha, la femina nascondelo in tre
fra giordano, 3-120: dovete sapere che l' orazione è uno levamento, che leva
. bianco da siena, 156: l' orazione si è un levamento / immediate
bernardino da siena, 579: l' orazione è uno levamento di intelletto colla mente
dal soave moto, / per levamento de l' afflitte genti. castelvetro, 3-51:
quella, su levante, / con l' altre tosto si fu ritrovata, / e
. tu al sol levante / mi comporresti l' urna tra gli allori, / l'
l'urna tra gli allori, / l' ombra chiamando del poeta amante. pascoli,
1075: l' imperatore ha gli occhi al sol levante.
su la plaia. baldini, 9-4: l' oratorio di san guido è un grazioso
tanais. g. villani, 1-3: l' asia... contiene quasi la
da ponente viene / manfredi; e l' uno e l'altro ha in man la
/ manfredi; e l'uno e l' altro ha in man la morte. m
librerie debbon riguardare il levante, poiché l' uso delle medesime richiede lume di mattina.
gendovi spesso i francesi anche l' affrica settentrionale. giusti, 4-i-46:
levante. d'annunzio, iii-2-1166: l' armatore e i suoi uomini...
era concesso il monopolio del commercio con l' impero ottomano. -anche: società commerciale
costanzi andò in scena la butterfly con l' artista tamaki miura, una vera figlia
. una calura umida e immobile occupava l' aria. cinelli, 2-163: il vento
gentildonne di montagna / le fattezze, l' andar, l'abito e i panni
montagna / le fattezze, l'andar, l' abito e i panni. / le
in un momento apron allora, / l' un sole e l'altro, quasi duo
apron allora, / l'un sole e l' altro, quasi duo levanti, /
mio sol discopre il suo levante, / l' altro che guida apoi spesso se asconde
seduto in un caffè sorbendo a centelli l' amico levante -levante ben inteso che vien
giambullari, 372: questi duoi rivi, l' uno e l'altro chiamato reno,
: questi duoi rivi, l'uno e l' altro chiamato reno, si congiungono insieme
reno. d'annunzio, ii-774: l' officina arcana / era in una caverna
[s. v.]: 'l' uno va a levante e l'altro a
: 'l'uno va a levante e l' altro a ponente ': pensano,
torte: 'una a levante e l' altra a ponente '. -andare
. l. salviati, 19-105: l' ultimo, / tre anni passan or,
colore, a uso di scarpe, perchè l' uso ne venne di levante, e
sembra, in queste riunioni, che l' alta finanza si levantinizzi. =
spesso sottolineare la particolare abilità commerciale, l' astuzia e, anche, la corruzione,
col turbante,... per significare l' azione seguita in oriente. cuoco,
italia solamente due specie, delle quali l' una è la levantina e l'altra
delle quali l'una è la levantina e l' altra calabrese. l. bellini,
baccelli dolci e bruni / conduci verso l' isola dei sardi. pirandello, 8-326:
le nere / o bionde chiome a l' aure levantine. 4. che
vinegia... voltò gl'ingegni e l' arti a gli acquisti levantini, donde
annunzio, v-1-899: gli alleati e l' associato vogliono vietarci ogni grandezza,.
di appositi canaletti, usata per togliere l' olio dal collo di fiaschi e bottiglie.
: 'leva olio',: ampolla di cavar l' olio dai fiaschi; è un arnese
col quale, succhiando, si cava l' olio che vi si è posto sul vino
levare [la pesante pietra], venne l' uomo di dio e diede la benedizione
diede la benedizione, e con grande avacciamento l' ebbero levata, laonde s'avvidero che
are 'traboccata, / se non l' avessi morgante ammazzata. ariosto, cinque
così fecero. marino, n-8: l' augelle querule e lascive / il carro
nume, a cui s'ascrive / l' eloquenza e 'l saper, spiccaro il salto
: levai il bicchiere, e cominciammo l' ultima bottiglia. « in onore di franco
. -far salire dal basso verso l' alto. castiglione, 155: una
, elevarlo, condurlo o trascinarlo verso l' alto (o aiutarlo a salire)
dee., 4-2 (403): l' agnolo la benedisse e levolla in pié e
ma ti leva e ti seconda / l' acqua, e secondo a l'acqua il
seconda / l'acqua, e secondo a l' acqua il vento spira, / e
/ che, perduta la vista e l' intelletto, / non vide aversi sopra il
anonimo, i-616: eo, sentendo l' odor, su levai / e riguardai
levai / e riguardai -per veder l' albore / che fe'tal fiore. novellino
/ che mi parea più roggio che l' usato. cavalca, 20-269: orando maria
ogn'uno, orò a dio che voltasse l' occhio della sua misericordia a quel popolo
/ biancheggiar tutta, ond'ei si batte l' anca. cavalca, 20-161: in
, / ch'e vie più chiara che l' alba del giorno. petrarca, 33-5
mattina per tempo, va a vedere l' orto suo per ispiccarne le frutte mature
nel levarmi / quella mattina, oltre l' usato io vidi / trista la mamma
levasi da 'l gran letto in su l' aurora / la mia donna; e la
ninfale / tra le diffuse chiome a l' aria odora / e a 'l sol risplende
pirandello, 7-66: aveva già preso l' abitudine di levarsi ogni giorno all'alba e
dopo notti affannose mi levo / che l' angoscia dei sogni ancor mi tiene.
dui? bandello, 1-6-164: venuta l' ora del levare, andò la balia
portiera. 3. tendere verso l' alto (le mani, le braccia,
., 28-104: un ch'avea l' una e l'altra man mozza, /
28-104: un ch'avea l'una e l' altra man mozza, / levando i
mozza, / levando i moncherin per l' aura fosca, / sì che 'l sangue
ambe le palme, ficcando li occhi verso l' oriente, / come dicesse a dio
5-90: poi ch'ai trar de l' elmo conosciuto / l'ebbe, perch'al-
ch'ai trar de l'elmo conosciuto / l' ebbe, perch'al- tre volte l'
l'ebbe, perch'al- tre volte l' avea visto, / levò le mani a
: il soldato levò il braccio e stese l' indice verso il capitano e rispose:
a noia a coloro che gl'intrattenevano l' infruttuoso pregare, levarono tutti ad un tratto
gli uccelli arruginiti delle ventarole / strarnazzan l' ali rigide / tentando invano di levare
iii-4-191: dimani, italia, passeran da l' alpi / prodi seimila in faccia al
seimila in faccia al re levando / l' armi e i ridenti in giovine baldanza
lo stipite della palma. -dirigere verso l' alto (un colpo). -anche:
vitellio. quirini, li-2-233: se l' obbedienza prendesse figura, sicuramente il mio
6. per estens. dirigere verso l' alto (un movimento). -in
sinistra sponda / un vento che turbò l' aria serena, / e turbò il mare
mare, e al ciel gli levò l' onda. arici, ii-156: si fan
, iii-190: il procelloso / orion levò l' onda in gran burrasca. montale,
d'etiopia / lo vento peregrin che l' aere turba, / per la spera del
. bembo, 10-iii- 319: l' armata viniziana tornando al zante, levatosi un
non tenne. ariosto, 31-73: l' onda si leva e li fa andar sozzopra
si levano da la terra e de l' acqua. g. gozzi, 41:
23-27: troppo audace ascese / su l' ippogrifo, e verso il ciel levosse.
il volto, il capo) verso l' alto o verso un oggetto elevato; tenere
tasso, 18-96: leva più in su l' ardite luci, e tutta / la
, 12-27: poi che 'l tripudio e l' altra festa grande, / sì del
chiudere e levarsi; / del cor de l' una de le luci nove / si
: oggi cantan le bocche / vicine -io l' amo, io l'amo -,
/ vicine -io l'amo, io l' amo -, / quali rose non tocche
/ quali rose non tocche / in su l' istesso ramo. / doman, altro
, / che d'ogn'intomo n'ha l' aria ripiena, / come si vede
e gittandosi sul collo a paolo, l' abbracciavano e lo baciavano trafitti di infinito dolore
. bibbia volgar., ii-10: l' ufficio de'figliuoli di levi sarà d'
incuranti, [i ruderi] levano l' unica torre rimasta in piedi con, sulla
lombardia, di quella terra sulla quale l' astenersi dal sigaro fu nel 1848 preludio all'
mirabile che si levò una fama che l' anima di socrate gli era entrata adosso.
con meraviglia / va ripetendo ognun: l' ho udito anch'io. botta,
/ lascia il sol, trova ancor l' alba novella? baldini, 5-64: il
agrippina che con male arti... l' avea levato sul trono. rosmini,
volta si fa il tentativo di levar l' uomo fino a dio,...
dio,... si caccia l' uomo stesso d'un'altra parte giù profondo
che blandisci al seno. / come l' aquila fai de la testude, / che
nell'opinione degli uomini, qualunque sia l' ufficio dove voi vi troviate. carducci,
gloria per multo laudamento. / ché l' umana laude è vana, piena de gran
faccia dell'altissimo ti levi; / e l' imperio del mondo a lui dividi?
ben vivere, 19: vertù lieva l' uomo in alto, e metteli il mondo
.. / che indarno in me l' antime carcai. g. gozzi, i-26-48
: questa scienza... prende l' intelletto e sei porta fuori delle cose terrene
, 33-26: or questi, che da l' infima lacuna / de l'universo infin
che da l'infima lacuna / de l' universo infin qui ha vedute / le vite
con li occhi levarsi / più alto verso l' ultima salute. buti, 3-641:
. buti, 3-641: questo finge l' autore, per mostrare che lo intelletto
non potrà col nèttare de'numi / sovra l' uso mortale alto levarsi, / viver
tenace e sottile lavorio dell'osservazione, l' alta fantasia scientifica si leva infine con
dato il stimolo della carne mia, l' angelo di satana, che m'affliga.
medici, ii-56: leva in superbia l' animo di terra / la scienza talora,
. 19. prelevare qualcosa con l' intento di portarla con sé, di
levarne le ceneri de'miei cari, perché l' ultimo anello che mi congiungeva alla mia
zie e gli drapp'di là e tutte l' altre care cose. sacchetti, 152-50
per cover- tarli; e saputo che l' ebbe, subito il detto panno ebbe
el panno per farmi el mantello, l' ho fatto levare ora. ariosto, 18-
'per comprargli, è detto conforme l' uso comune del nostro parlar fiorentino; perché
il bassà a contentarsi di pro- longare l' ingresso nella piazza un altro giorno ancora.
): io fui levato d'in su l' osteria da quel mio caro amico g
i nemici] con designo de levare l' acqua ad gabianeda, per essere cosa debile
bastare a levare la pianta e diligentemente livellare l' alveo e letto d'un fiume che
rilasciare (copia di un documento, l' estratto di un conto, una dichiarazione,
interessati. baldi, 7-14: per l' ultime lettere del s. pia s'ebbe
protesto: compiere, eseguire, redigere l' atto giuridico del protesto. 30.
seguitava a borbottare che non era prudenza l' esporre un ragazzo alle rappresaglie cui poteva
nomati caorsini avevano approdato in inghilterra con l' officio di levar la decima papale in occasione
da un perfetto in tutto quel che l' uomo far può,... o
pezzo di qua. betteioni, iv-422: l' argomento l'ho levato da un libro
. betteioni, iv-422: l'argomento l' ho levato da un libro inglese, levato
senza torvi nulla. carducci, iii-15-203: l' ode per acclamazione in arcadia, del
, che poi non si beve / da l' assetate vene, e si rimane /
sua e colà la riportò onde levata l' avea. leonardo, 2-631: ho
fare che levare lo drappo di su l' altare e coprire lo ladro la sua
fu morto, fu bisogno che tutte l' uscia si levassero perocché era sì ingrossato che
quali era la piazza salistrata, furono l' uno dall'altro levati. ammirato,
paganino bonafè, xxxvii-161: taglia bem da l' un di ladi / corno li ligni
che io non ne posso levar con l' unghie. fatti di alessandro magno volgar.
. nardi, i-47: fecero levar l' arme delle palle della facciata delle case loro
loro, ed in quel luogo porre l' insegna e l'arme propria del popolo.
in quel luogo porre l'insegna e l' arme propria del popolo. scappi,
dal rame è quell'operazione che fa l' intagliatore in acqua forte, dopo che
se sia più vegnente e gagliardo che l' uno dei due capi de'lati della vite
d'autunno si levan le foglie / l' una appresso de l'altra, fin che
le foglie / l'una appresso de l' altra, fin che 'l ramo / vede
ranocchio, / d'un rovescio levò l' uno e l'altr'occhio. malpighi,
/ d'un rovescio levò l'uno e l' altr'occhio. malpighi, 57
carducci, ii-9-240: a ripensare che l' italia ha ammirato per dieci anni almeno
lievino posterie, come fur levate in firenze l' anno 1528, intendendo delle osterie dove
12-45: or vedi se tu puoi l' elmo levarne, / o s'io son
io son buon per torre a te l' altre arme. grazzini, 4-133: giulio
: li fece medicare le ferite, levar l' abito insanguinato e vestire e trattare al
, 8-78: il re restituirebbe al conte l' universa... la contea d'
diffinizione in ogni parte, levò via l' ultima particula, cioè libelli costumi,
e tennesi a la prima, cioè a l' antica ricchezza. cicerone volgar.,
dante, conv., iv-vn-15: levando l' ultimo canto del pentangulo rimane quadrangulo e
, spiccarci altri scambietti che non ispiccò l' amico a l'ora che vidde ingiomiar
scambietti che non ispiccò l'amico a l' ora che vidde ingiomiar di rosato la
) di questi libri, il proemio e l' epilogo. panzini, i-156: non
cura di esso, non si vedea l' usato concorso de'cittadini. gualdo priorato,
. gualdo priorato, 8-99: terminò l' anno senz'altri avenimenti di consequenza,
un dato oggetto (la vista, l' occhio, il volto). boccaccio
quel terribile, donde non si sa levar l' occhio. di giacomo, i-654:
occhi del figlio. -impedire (l' illuminazione); attutire (lo splendore)
e a poco a poco sbiancasse tutto l' apparecchio scenico in una intririzzita sfilata di legni
fastidio a v. e. né levi l' attenzione il titolo, perché, se
di mano al bonarroti quest'opera e l' appoggiassero al nanni di baccio bigio.
g. villani, 12-43: per cessare l' opposizioni de'cotratti usurari e per cagione
, 3-39 (ii-449): se l' infermità vi levò di poter partecipare dei
che voi non gustiate quei piaceri che l' anime gentili cibano. parata, 4-1-281:
questo medesimo desiderio voto di effetto inquieta l' animo e gli leva d'esser compiutamente
montò il soprastare che levorono in tutto l' onori e'benefici a'ghibellini, onde crebbe
dante, conv., iv-vn-15: levando l' ultima potenza de l'anima, cioè
iv-vn-15: levando l'ultima potenza de l' anima, cioè la ragione, non rimane
il lume al sole, che levar l' operar magnifico ad ariabarzane. castelvetro,
mantenere il re, gli levavano nondimento tutta l' autorità e tutta l'ubbidienza per conferirla
levavano nondimento tutta l'autorità e tutta l' ubbidienza per conferirla al capo della loro
natura corporea, congiungendosi all'incorporea, l' impedisca e l'opprima per modo che
congiungendosi all'incorporea, l'impedisca e l' opprima per modo che ne levi o
della vergogna, onde venisse meno / l' innocente candor che le fa belle. muratori
pane co'propri sudori, mancando loro l' impiego dell'arti solite. g. gozzi
marco giustiniano. casalicchio, ij: l' inobedienza levò di capo al re saule
davanzati, xiii-15: levata m'è l' alegranza, / ch'aggio l'amor mio
m'è l'alegranza, / ch'aggio l' amor mio lasciato. compagni, 2-8
sta biasimare che lodare, avvegna che l' uno e l'altro non sia da fare
lodare, avvegna che l'uno e l' altro non sia da fare. s.
. caterina da siena, iii-4: l' anima savia,... quanto più
scalcheggiare dal mondo, tanto più leva l' affetto dal mondo. macinghi strozzi, 1-70
non operi le sue forze ancora contra l' umanità e contra la cortesia sua, scemandole
, scemandole o levandole da la memoria l' amorevole servitù mia. b. davanzati,
per la nera nel tevere, raccolse l' ira del popolo, ond'erano le ripe
condanna, un tributo); sopprimere l' esercizio di determinati diritti; negare (
/ s'ho questa essecuzion, non l' ho levata. b. davanzati, ii-113
ordini scellerati che avete da me; voi l' intendete. -dispensare, esentare,
del provare tanti pesi, e leva l' uno e prova coll'altro, e mai
in man non ha gli strali e l' arco, / per levarsi quel biasmo e
schiopettata nella schiena, dio liberi! l' arcivescovo me la leverebbe? pavese,
; liberarsene, guarirne; temperare (l' angoscia); mitigare (la stanchezza o
la polvere. tolomei, xxxvi-48: qui l' aure il caldo, qui la stanchezza
e ho levata una febbre affatto; l' altra mi pare avere segni che se ne
ulisse, e che mi si cambi l' argomento nelle mani. montano, 1-268:
de'pazzi, ii-77: multiplica [l' amor proprio] come gramigna sopra la
suo merito verso firenze, che dovrebbe l' antica animosità levar via. -soffocare,
: per levare scandalo e per servare l' onore di dio, voleva tirarsi indreto.
: provarne pentimento; confessarlo per ottenere l' assoluzione. dante, purg.,
/ pregar per pace e per misericordia / l' agnel di dio che le peccata leva
. girolamo volgar., 1-10: se l' uomo ha sette peccati in sé,
conv., iii-x-8: è smagliante a l' opera di quello savio guerriero che combatte
uno lato per levare la difesa da l' altro. idem, purg., 22-94
la porta... a levarsi l' ostacolo che faceva a'suoi dissegni e a'
a'suoi dissegni e a'suoi commerci l' armata veneta, che, piantata a'dardanelli
a sorriderle, nel tentativo di levare l' invisibile diaframma. -scansare, evitare
/ dunqua è del parentado / de l' angel rio che fue del del levado.
mia levomo via cristofano, e così l' altra parte levò via l'altro giovane,
e così l'altra parte levò via l' altro giovane, origine della quistione.
adriani, 1-i-604: levò il marchese l' esercito dall'arbia rotta, e si strinse
alla quiete vostra con levarvi dalla presenza l' oggetto che poteva affliggervi, io altro
e andassi a stare co'lui a l' antella. ariosto, 462: la mignatta
mi sono levato per ora d'italia, l' ho fatto appunto per essere più fuori
averla saccheggiata) da ostrovizza con tutto l' esercito, per avanzarsi verso vaivoda.
. rinaldo degli albizzi, i-537: l' armata di genova none abbiamo sia levata
sera sentimmo. brasca, 120: l' armata del turco era levata da rodi
. zanobi] alla chiesa onde levato l' avevano. betussi, xliv-114:
si celebrò nella cappella la messa per l' anima sua, e poi i sacerdoti ed
cerchio superno, / da tutte parti l' alta valle feda / tremò. boccaccio,
levarsi da le mani dei turchi, lasciata l' amata patria, abbandonati i lor beni
: la cosa fece tanto orrore che l' abate martino fu levato del posto di
cent., 69-34: fabrianesi, che l' avieno a sdegno, / vogliendogli levar
v'andar con gente. meditazioni sopra l' albero della croce, 1-15: poscia leva
firenze teodor? -oh! molte. / l' occasion di questa buona dote; /
, xxxvi-393: vago pur di saper l' antico veglio / se tonde usurpatrici renduto
/ dai lavori si levino, e l' usato / convito apprestin loro? bette-
», si dice, e con l' acqua del sapere si spegne la loro fiamma
codonosor levando d'ira, / che l' avea fatto ingiustamente fello. savonarola,
essere ostinato. buti, 2-762: l' omo se non si leva col pensieri da
140: e due e tre volte ne l' orribil fronte /... / il
a'soldati. segneri, iii-3-158: l' altra cagione... si è perché
gli sarebbe stato doloroso, perché egli era l' uomo dalle affezioni improvvise. e si
e tre scogli di guerra, / ma l' un rio successor di fama leva.
a'loro servigi. brusoni, 139: l' armata francese, levata molta nobiltà e
annunzio, ii-923: in regia potestà l' asia minore / ha martin zaccaria, batte
corona. pascoli, i-429: tutta l' italia doveva di nuovo sommuoversi, levarsi
dalla laguna, raccogliere lo scettro e l' impero d'italia, roma.
la comare che leva i figliuoli e l' ufficio di levarli. 65. venat
erano. buti, 2-762: quando l' uccello si leva non aspetta più colpi
ciel falcon maniero / che levar veggia l' anitra o il colombo. boccamazza,
cera può levare o porre, e quando l' opera è terminata con facilità si gitta
si gitta in bronzo; e questa è l' ultima operazione e la più permanente che
i-268: dovendo come la scultura così l' architettura essere e non parere, e la
, che all'intagliar di quello / ne l' idol vostro, non le levò scaglia
marinari] a... levar l' antenne e il timone, gettar tancore e
costa e non d'altura, insegna l' arte / al mulinare ed al salinatore!
fiorentini ch'erano in prato spesso assalivano l' oste; ma poco levava, sì avea
posato in sul piano, tiene alquanto sospeso l' altro, a distinzione di quelle che
el levamento, il qual tolto che l' ha, la femina nascondelo in tre misure
: la sua donna, mentre che fa l' ubbriaco, si dee levar su.
levarsi a maestro. mazzini, 2-164: l' italia morta! oh! se di
, la stella di giacob e leverassi l' uomo d'israel ». b. davanzali
nel monte che si leva più da l' onda, / fu'io, con vista
/ come 'l sol muta quadra, l' ora sesta. serdini, 1-67: pur
, v-1-35: più lungi, su l' altro versante del monte kvaratch, le
quarantotti gambini, 13- 24: con l' allontanarsi del vaporetto, dietro quella torre
4: una candida cerva sopra l' erba / verde m'apparve, con
rimirarsi / ch'un praticel fiorito per l' aprile / quando si leva l'alba.
fiorito per l'aprile / quando si leva l' alba. magalotti, 9-1-131: sarà
sole chiaro, senza un nuvoletto per tutta l' aria dall'oriente all'occidente, da
289: qui prende il poeta per l' aurora quel lume che suol venir avanti
numa col levar eliaco delle peliadi incominciava l' estate. carducci, iii-7-3: v'
intercalare. -che levati: a sottolineare l' impressione d'ammirazione o di rispetto suscitata
, 24-52: però leva sù; vinci l' ambascia / con l'animo che vince
sù; vinci l'ambascia / con l' animo che vince ogne battaglia, / se
suddiacano e juniano accolito, ché facciano l' ufficio. commedia del desiderato fine,
adoperarsi francesco de sanctis per farci simpatico l' intromettente soccorritore... ahimè quale
a non levar né porre: per l' appunto, né più né meno, tale
mezzi lessi e questa carne / a l' ordinario e mezzi anco i pipioni /
tegame, / da far solo a l' odor levare i morti, / come so
la fatica del levare molte volte il gombito l' avea sì pesto e renduto spossato,
. velo. -levare il vino, l' olio dai fiaschi: v. fiasco,
si levoe un die, quasi ne l' ora de la nona, una forte imagi-
mente: v. mente. -levare l' animo a fare qualcosa: concepirne il
qualcosa: concepirne il proposito, rivolgervi l' attenzione. boccaccio, 1-vi-591: avendo
boccaccio, 1-vi-591: avendo già levato l' animo a voler prendere il reame d'
[ecc.]. -levare l' animo da qualcosa: v. animo,
polvere: v. polvere. -levare l' assedio: v. assedio, n.
tende: v. tenda. -levare l' incomodo: v. incomodo2, n.
incomodo2, n. 5. -levare l' intelletto a qualcuno: v. intelletto,
, n. 11. -levare l' oste, levarsi da oste: v.
-anche: farsela consegnare, ottenerla con l' astuzia. arlia, 1-201:
, 4-23: solo uranio è traviato da l' amore / folle, che l'ha
da l'amore / folle, che l' ha di se stesso levato.
26-55 (ii-292): tu fai de l' altrui vita buon mercato, / e
mercato, / e vuoi far senza l' oste la razione. / parratti aver
. pananti, i-302: per por l' animo in pace è saggio modo /
cui si vuole ope rare l' estirpazione. = comp. dall'
il levarsi. -in partic.: l' alzarsi da letto (dopo il riposo della
presto, in vista della levata con l' alba, ma non si finiva più di
è sonar la diana, la levata, l' ordinanza. d. bartoli, 17-2-48
far alzare da letto poche ore dopo l' intervento chi è stato sottoposto a un'
convalescente nel mattino della levata ma dopo l' annunzio. -il sollevare; il
; il piegare, il volgere verso l' alto. falconi, 1-114: scala
levata, cioè voltare la bocca a l' aria, e la culatta abbassarla, levan
del re. buti, 1-33: l' ora del tempo... era in
ebbe washington... subito avviso che l' esercito inglese era in sulla levata.
da viterbo con zerca 1000 cavalieri de l' órdine quali sono seco. boterò,
como una corte per giudicarli: e comunque l' avvocato difensore volgesse in baia questa levata
vorrei riprendergli la valigia... ma l' uomo insiste: -non te la renderò
leti, ii-250: si diede immediatamente l' ordine per la levata d'una gran somma
3-113: gli spedii la mia lettera con l' ultima levata del giovedì. bocchelli,
giovedì. bocchelli, ii-156: fece che l' attendente uscisse a imbucar subito, per
marina, 397: * levata ', l' azione del levare l'ancora.
levata ', l'azione del levare l' ancora. -porto, rada di
riconosce la declinazione dell'ago magnetico e l' andamento dei cronometri, calcolata l'amplitudine
e l'andamento dei cronometri, calcolata l' amplitudine, secondo il giorno sulle tavole dell'
s. v.]: 'levata'è l' atto o ristante in cui il piede del
il suolo. 18. venat. l' alzarsi a volo di un uccello o
l. ugolini, 138: 'levàta': l' alzarsi di imo o più uccelli dal
beccaccino] dall'intrico del bosco verso l' esterno; e all'ultima * levata '
un mezzo inferno di dante diviso per l' altezza. 20. disus.
in conto utili da essi eseguiti durante l' esercizio. 23. liturg. levata
ciascuno de'compresi, o che per l' avvenire si comprenderanno in alcuna levata d'offese
mille esempli potrà comprendere chicchessia debole essere l' appannaggio dell'umana sapienza, e quanto
. e quanto all'essere stato costituito l' ultimo, io stimo di non andare gran
quanto fa gran levata. -smontare l' accampamento, muovere le tende; partire
gli altri legni... stavano su l' an- core, pronti ad ogni occasione
loro de'veterani che insegnino a quelli l' arte militare. siri, i-625:
poi fatta una levata d'insegne contro l' autorità reale. massaia, x-190:
'. levatàccia, sf. l' alzarsi da letto di buon mattino,
solito a suo dispetto, si dice che l' ha fatto una levataccia'. cicognani,
; ma i cavallai gli avevan invaso l' andito e il salotto, e lui di
umane pratiche,... porta l' ali nel suo capello per un tacito
tacito ammaestramento, che nel capo de l' uomo dee sempre stare una piuma,
di donne...; e finalmente l' arca, levata sopra un gran tavolato
nella direzione di ciascuna delle sue fughe l' implacabile gaucho apparisce come uno spettro,
-sollevato da terra, portato verso l' alto (una persona).
trafige. 2. teso verso l' alto, per lo più in atteggiamento
di ricerche disperate. bocchelli, 2-16: l' arciprete sentì la vita dei suoi fedeli
farà, in un giorno non lontano, l' italia grande, potente pel bene e
. rivolto in su, diretto verso l' alto o verso un oggetto elevato (il
, e la settima ha in abominazione l' anima sua: occhi levati, lingua bugiarda
con sei piè si lancia / dinanzi a l' uno, e tutto a lui s'
s'appiglia. boccaccio, iii-7-122: sotto l' elmo, sospirando molto, / così
: il tiranno... avea l' animo levato a inghiottire le italiane provincie.
compiuto lavoro, ritenne con subita paura l' empito di quelli. -alto di
dante, inf., 4-5: l' occhio riposato intorno mossi, / dritto
ambi fuori di fanciuleza; levati dal- l' allegreza del vino e delle vivande, a
signora caterina trapassava il merito di tutte l' altre, onde fu cavata fuori di
se ciò fosse vero che nel sonno l' era paruto. cantari cavallereschi,
mattina, / si messe in dosso l' arme peregrina / e fe'sonar la campana
letto, vidde che le perle e l' anella gli mancavano, e levata di letto
venire; -ebbene? -la c'è: l' ho trovata! -in che stato?
le cose ci nasconde, / aveva l' aér tutta occupata; / onde alcun dorme
qual sì tosto com'ella appario, / l' amiraglio dell'oste si sentio. ca'
della invidia non dovesse percuotere se non l' alte torri o le più levate cime degli
di pari / volti col viso ad l' erta più levata / per dirizare in su
stato di somma virtù e perfezione (l' animo, la mente). s
, colle penne dell'affezione, certissimamente [l' anima] sente ammirabile colui che in
da siena, 121: in vero stato l' anima si truovi, / cioè,
suoi boriosi pensieri levati a volo sopra l' uso e la condizione degli uomini, forman
tommaseo, n-186: il demaistre è l' antitesi del rousseau...,
19. copiato, trascritto, riportato (l' estratto di un conto, la copia
potenzia del furore del vento isparsi per l' aria. tasso, n-iii-802: le parole
. co 'l favore e quasi con l' aura popolare sono portate in alto e
invece di quelle scorze d'abete, l' interiore corteccia, sottile come pergamena,
serenità, prima che appresso a tutti l' interdetto si reputi levato, andarà in
se, non essendo riuscito di eccitare l' industria degli artisti e contadini colle ultime
e quasi in tal modo sospeso, come l' anima fosse del corpo levata.
] debbeno infino a la morte dire l' offizio suo. e se essi si sentissero
sì che non trapassi che il debito de l' offizio non sia renduto. 25
dispone la farina ad levarsi, così l' aria, essendo stato pestilenzioso, dispone li
: nel disponere e collocare le parti, l' architetto forma nel suo pensiero e poi
uso della sesta e della regola. l' altra è detta ortografia, cioè descrizione
levato e dritto, sì per dimostrare l' altezza delle opere, come la maniera deve
rimenato a casa, a spese di chi l' ha inviato o chiamato. levatòio
ne prende una per le coma e l' avvia sul pontile levatoio che unisce la
che una porzion di esso stia dentro l' andito della porta e l'altra fuori
stia dentro l'andito della porta e l' altra fuori; fra queste due porzioni rimarranno
'ponte a leva'. nievo, 6: l' era [il castello] a quei
chiamano anche levatori, perché levan su l' infante dal fonte sacro. 8
. a. verri, 2-ii-305: l' abate mi manda le lettere che indirizza
. ant. strumento chirurgico usato per l' estrazione di frammenti ossei. dalla
maraviglia ciascuno, che 'l fanciullo senza l' aiuto di alcuna levatrice così tosto venisse in
le matrici dei nuovi vocaboli, e l' analogia può dirsene la levatrice. pindemonte,
appena il senta, a esporla fuor l' aiuta. / delle lodi di socrate fu
levatrice al nuovo: sì, noi l' abbiamo messo al mondo, e ora ce
1-668: carmentis è la dea che predice l' avvenire e presiede ai parti: essa
ai parti: essa è la levatrice avanti l' oscuro grembo delle cose; per essa
salvini, 17-537: e sola punto non l' aveva udito / la levatrice de'parti
9-29-1-121: avrete in più occasioni ammirato l' insuperabil valor delle machine, per lo cui
altissima, la magrezza del volto, l' animo punitivo, l'inesorabile e predace governo
del volto, l'animo punitivo, l' inesorabile e predace governo. -altitudine
che ha sotto sé due spezie: l' una è la levatura delle cose liquide che
liquide che si domanda attingere, e l' altra è la levatura delle cose dure
: tempestata di domande, una dietro l' altra e spesse come la gragnuola, battistina
ma la volpina astuzia del commissario processante l' avea. bonsanti, 4-293: un trumeau
dire, ma lo 'ntendimento mio è l' agnolo gabriello. n. franco, 7-
: le donne hanno poca levatura per l' ordinario, e sono fatte come i fanciulli
frate e gli credeva allora che venne l' assedio, credo che per la paura di
. battoli, 6-3-124: ben fu sciocco l' optono, se sperò il campiano dovergli
dell'orribil morte che gli stava innanzi, l' avean potuto crollare, ora il presentargli
firenze teodoro? -oh! molte. / l' occasion di questa buona dote; /
d. battoli, 16-2-93: i compagni l' aveano proveduto d'un cavallo di poca
e virtù... e allora l' uomo fortemente si maraviglierà della gravezza di
pensiero questa lievezza, che è come l' ombra di un idillio, che è come
410: e quasi for d'uso / l' affar vostro noiuso / per livezi di
: la lievezza del cuore e de l' animo viene da pogo senno ed è una
di dimensioni e forza enormi, con l' aspetto di rettile (e fu anche
al basilisco, al leviatano, / e l' uno e l'altro leccagli la mano
al leviatano, / e l'uno e l' altro leccagli la mano. panzini,
risalirà il leviatano dall'abisso, scenderà l' aquila dalla vetta: nello sconvolgimento sino
non gli ho perdonato mai di avermi dato l' anima di un titano e le membra
nome comune delle gran belve marine, percioché l' egitto è posto fra due mari e
e per esso il sovrano, è l' unico detentore del potere politico inteso come
offri a cristo la tua baldanzosa impotenza e l' omaggio del silenzio. e. cecchi
esso si mista, per la qual cosa l' aria levificata per sé vola in alto
sé vola in alto e non resta infra l' aria piùgrossa di lei. levigàbile
levigare. levigabilità, sf. l' essere levigàbile. -metall. caratteristica propria
sarà tutto ciò fatto e sarà guarnito l' esteriore, si levigheranno in modo che
del peccato. ungaretti, i-54: l' isonzo scorrendo / mi levigava / come un
corsa. gatto, 4-111: così l' inverno... /...
. spalmare. manzini, 8-47: l' ancella levigava d'unguenti la gamba.
ripulisce e leviga i costumi e dà a l' arte un tono pur sempre elegante anche
audacie. b. croce, i-4-217: l' umanesimo, restituendo dignità alla storia,
]: 'levigare'i chimici e farmaceuti l' usano in significato di polverizzare.
la lucentezza dei suoi ottoni, aveva l' aspetto di un mobile. soffici,
metalliche e decorazioni di polvere luminosa, l' elemento animale spiccava. stuparich, 5-440
dante fu coperto di marmi levigati tutto l' interiore e l'esteriore d'un antico
di marmi levigati tutto l'interiore e l' esteriore d'un antico tempio di marte
1-138: oh allora sballottati / come l' osso di seppia dalle ondate / svanire a
con un ronzìo passavano quasi silenziosamente sopra l' asfalto levigato le grandi automobili che la madre
, privo di rughe, vellutato (l' epidermide, la carnagione). fucini
di gioie levigate... essa ha l' appetito grasso. brama le gioie lardose
schiacciato. comisso, 1-30: aveva l' anima levigata alla poesia della guerra e
; levigatore centrifugo; quello che provoca l' espulsione delle particelle attraverso una turbina).
del 'vecchierello'... ha l' incanto, e qua e là anche troppa
un uomo riesce a conciliare., l' accademismo e lo stile della jugend,
': i chimici e gli speziali l' usano talvolta in significato di riduzione di un
levirato. boccardo, 2-227: l' indole conservativa e stazionaria della civiltà e
banchetto sacrificale, l' esecuzione del canto e della musica,
esecuzione del canto e della musica, l' amministrazione delle offerte; più tardi fu
ministro del santuario di secondo ordine; l' età del servizio cominciava a venticinque anni
/ come bestiaglia foro venduti / e 'nfra l' altra iente poi sperduti. fra giordano
(e, in partic., per l' affinità dei ministeri, diacono).
de la novella roma / già tra l' are s'appiatta il re levita, /
può facilmente sollevarsi o essere sollevato verso l' alto; esiguità di peso; leggerezza
il corpo del pondo, com'è portato l' animo dall'amore. leggenda aurea volgar
e di quella conclusione vanno transvolando ne l' altra. cavalca, 20-48: non procedea
e1 vizio, la levità, l' ambizione, la troppa cupidità e simili mali
, 509: men- tr'io ammirava l' allegra e sfrontata spensieratezza della pisana,
. giamboni, 8-ii-141: si dee l' uomo guardare sopra tutte cose di lussuria
, 68: d'ogni lievità dee l' uomo al giudizio essere punito. alberti,
,... si ha quasi l' impressione che, come le ombre di dante
ombre di dante, essi non muovano l' erba e le pietre su cui posano il
una carezza la levità della carezza, l' amore il suo compimento spontaneo.
al figur. papini, iv-274: l' umile senese [caterina da siena]
levita, fluttua, gioca e sorride con l' evidenza soverchiante di una sapiente bambina,
alto. papini, iii-1102: l' apritura dei sepolcri, il rincar- namento
il rincar- namento dell'ossa aride, l' esitante levitazione degli eletti, il forzato
una preghiera, o, se non temessi l' iperbole profanatrice, alla guisa di una
la terza pe'sacerdoti e per tutto l' ordine levitico. a. martini, i-2-324-
con questo prodigio volle il signore confermare l' istituzione del sacerdozio levitico... e
: moise... si pose insù l' entrare del campo e, chiamato ch'
all'estinzione graduale del monachismo, tuttavia l' italia continua ad essere, come per
per eccellenza. carducci, iii-2-63: l' efòd levitico / la diva roma oscura,
e le vesti di aaron, e tutto l' ordine levitico spiritualmente significano li spirituali sacramenti
cinque a novero: il genesi, l' esodo, il levitico, il libro de'
mezzo di speciali dispositivi, traduce particolarmente l' attività del ventricolo sinistro. =
asprezza de'semi è poi creata / l' asprezza della voce, e parimente / il
le generazion de'cani son due: l' una è quella de'levrieri da giugnere e
giugnere e da cacciar le fiere; l' altra generazione è quella che si tengono
'l corno altier;; / più falcon l' aria non fende; / più non
il levriere / blandisce il piè divino a l' ata- lanta. idem, v-3-277:
porci cigniali;... da l' altra banda cani bracchi e livrieri di
. si mise a gambe su per l' erta a guisa d'un levriero, e
« dio vel perdone, / voi l' avete ammazzato troppo presto ».
tassoni, 8-23: tempestata di gigli ha l' armatura, / e un levriere d'
77: in un di essi marmi vedesi l' impresa d'un levriero sedente a guardia
/ il suo slancio levriero, / l' ariosa offerta / delle piante natali.
verso il gruppo dei veltri camminando su l' erba con una svelta ondulazione a imagine di
diventa un dappoco fra i tristi, e l' uomo grave e forte riesce ridicolo o
, là in ginocchio dinanzi, su l' erba, con le braccia intorno il collo
e'ti bisogna andare, / come l' altre, a ballare al primo invito,
« es.: 'le sventure lezionano l' uomo '. fuggi questa parola arcigoffa »
soprano, in oggetto al suggetto che l' accademico lezzionante trattato avea col rampino.
contiene tutte le letture della messa secondo l' ordine dell'anno liturgico.
-per estens. ciò che si legge; l' argomento, l'oggetto della lettura.
che si legge; l'argomento, l' oggetto della lettura. machiavelli, i-vii-n
1-316: può [il vizio] avere l' origine bene spesso da una scintilla,
stato letto, trascritto e tramandato attraverso l' opera dell'amanuense (quindi, come
belle assai. leopardi, iii-13: benché l' opera sia appena leggibile, la collazione
quella dell'edizione. gioberti, ii-128: l' integrità risulta dagli argomenti che chiariscono impossibile
integrità risulta dagli argomenti che chiariscono impossibile l' alterazione sostanziale del componimento; e allorché
la biblioteca della regina, dove cesare l' aveva incaricato di far copiare testi della
, che sono letti o cantati durante l' ufficio divino a mattutino (mentre nelle
fossero fatte lezioni proprie, over per l' avanti, per fare di loro le
comune. targioni tozzetti, 12-12-38: l' arcidiacono, a cui spettava il diritto
. giamboni, 148: quando l' uno e l'altro non si puote
giamboni, 148: quando l'uno e l' altro non si puote fare, meglio
non si puote fare, meglio è l' orare che il leggere. ogni persona perfetta
, 53: fasote asavere che l' una de quelle cosse che fa piu
de quelle cosse che fa piu infìamare l' anema de l'amore de dio si è
che fa piu infìamare l'anema de l' amore de dio si è la lecione.
lecione. cavalca, 11-55: per l' orazione siamo mondati e per la leczione
dal fatto che, nell'età intermedia, l' insegnamento universitario avveniva nella forma della
mie lezioni non più vedute insieme con l' altre già date fuora, ed essendovi
raunanza, ne potete esser certo con l' imaginarvi la diversità delle scienze che quivi
il professore. -al plur. l' insegnamento esposto durante un corso universitario o
da mostrare d'essersi dimenticati troppo presto l' ultima lezione. fiacchi, 129: al
che al sembiante. foscolo, viii-57: l' animo mio non è solamente di mostrare
1-235: ottimo scolaro di tal maestro, l' istesso agostino imparò così bene questa lezione
alcun cibo. serra, ii-514: l' anima candida non ha inparato dalla compagna
'ci troviamo insieme '. e noi l' abbiamo ridotto alla vera e antica lezione
9-64: non le sole lezion fan l' uomo saggio. 10. dimin
misere lezionucce la settimana avevano seimila lire l' anno. = voce dotta, lat
lezione, di fare chiamare re della mangna l' antigrado di toringia. latini volgar.
di recanati. carducci, iii-5-511: l' arte dalla invenzione passa all'imitazione,
o umiltà. carducci, iii-17-57: l' autore... descrivea sì vivamente tutte
lezioso. leziosità, sf. l' essere lezioso; modo di agire,
654: la solennità della richiesta, l' aria autorevole di chi l'aveva fatta,
richiesta, l'aria autorevole di chi l' aveva fatta, non lascia- van luogo
a titubamenti leziosi. serao, 3-61: l' allegro e lezioso dialetto [veneziano]
, di virile ch'ella era, l' avea resa effeminata e leziosa. monti,
(una persona, il viso, l' aspetto). betto da pisa,
la puzza e odoro il lezzo / de l' eterna prigion del cieco abisso. salvini
/ respirando più pure e più tranquille / l' aure del giorno. [sostituito da
jahier, 41: bisogna rigovernare; l' acquaio ammorba colle sue tanfate di lezzo
sente e vede / il popol suo cercar l' altrui merzede? s. agostino volgar
signor: sotto il mio tetto / l' aria è più pura. colletta,
già purga e rinnova / del lezzo antico l' alma vera chiesa. pallavicino, 1-505
ci potremo anco cuocere: / dunque l' andata starebbe per nuocere. bertioli, 82
cassola, 8-39: rinunciò ad asciugarsi perché l' asciugamano sapeva di lezzo.
landino [plinio], 258: l' alito del lione è grave lezzo.
carni lezze. viani, 19-462: l' untume lezzo delle marmitte rendeva brodaglia calda
untume lezzo delle marmitte rendeva brodaglia calda l' aria. 2. ant. fangoso
. [crusca]: il sori ha l' odore grave e lezzoso e nauseoso.
che di quando in quando mi rinovava l' esca, per tirarmi nel suo lezzoso
fedeli. papini, iv-822: [l' italia] vorrà-sempre, fra i maccheroni e
lezume non faccia fastidio, sallustio didisio l' empiccava pe'piè di drieto, accioché
circoncisi. bocchelli, 2-xix-643: l' abusatissimo freudismo dei babbalei dilet
del gruppo delle peridotiti, nella quale l' olivina si trova associata con due pirosseni,
'li 'ed 'i ', l' uno e l'altro di maschil sesso e
ed 'i ', l'uno e l' altro di maschil sesso e del maggior
0: come li stornei ne portan l' ali / nel freddo tempo, a
: si avverta di non usare né l' articolo né il pronome 'li '
ariosto, 9-23: la bellezza e l' età ch'in lui fioriva, /
li palumbe... e volta supra l' ara de li maracini. testimonianze di
buon voler nasce merzede, / io l' addimando per aver più vita / da li
12-100: ne li sterpi eretici percosse / l' impeto suo. cino, iii-115-13:
9-38: vanno / per li campi de l' aria i lampi ardenti, /..
soldi, li quali prestai sopra a l' asbergo d'arnolfo qualenghi per toste di ma-
e uno di quelli che discorrono per l' eremo, li quali li pagani ingannati
da lui [nino] signoreggiati ne l' oriente, li quali domò poi semiramis sua
ibid. 133)... viceversa l' uso di lo e gli dinanzi a
li attosca. tasso, 12-62: toma l' ira ne'cori, e li trasporta,
nozze. / non dei destrieri nitidi l' amore / li rattenne; non laa che
vita migliore. d'annunzio, iv-1-69: l' incanto ricominciò di nuovo su piccoli oggetti
i denari] lunidie x die a l' escita di genaio. dante, inf.
sep., 162: vide / sotto l' etereo padiglion rotarsi / più monti,
'insemola 'li giunge / de l' arte de l'amore sì gli aprende /
li giunge / de l'arte de l' amore sì gli aprende / e face l'
l'amore sì gli aprende / e face l' uno e l'altro d'amor pare
aprende / e face l'uno e l' altro d'amor pare. dante, viii-14
verga, 4-125: ma appena apri l' uscio della cucina, si videro fuggire
/ ch'i'veggio amor visibil che l' adora / e falle riverenza, sì
li avessi avinto, / lì pascer l' alma di dua luci sante. bandello,
saetta passata la gamba sinistra e rotto l' osso. -femm. le,
sempre sia glorificatu / quillu ket li l' ave datu. m. villani, 3-12
si mossono, benché grave li fosse l' oltraggio de'pisani. boiardo, 1-11-37:
quando il loglio / si lagnerà che l' arca li sia tolta. idem, par
la grazia è meritorio / secondo che l' affetto l'è aperto. fra cherubino,
è meritorio / secondo che l'affetto l' è aperto. fra cherubino, 3-37:
sieno appesi. algarotti, 1-viii-76: l' atlante che sostiene il cielo non ode dalla
: verun omo de la compagnia guaitasse l' un l'altro di ferite stu- devolemente
omo de la compagnia guaitasse l'un l' altro di ferite stu- devolemente per tollareli
amorosi... sospiri farlo capace de l' ardente fiamma che miseramente la tormentava.
, eli non stava se non abraziati l' uno con l'altro raxionandose e strenziandose per
stava se non abraziati l'uno con l' altro raxionandose e strenziandose per fino amor
o suo procian parente, / faccia l' amante come lì sia stato. anonimo genovese
, 5-30: è il facchino che l' ha lasciata lì. non trovavo il treno
concluse: -l'ho mandà dalla maria, l' aria l'è buona lì, e
-l'ho mandà dalla maria, l'aria l' è buona lì, e ci sono
intenti per divinizzarmi in quel luogo dove l' altrui vista non mi avrebbe costretto ad
miei rapimenti. -in relazione con l' avv. qui. giusti, 4-ii-501
, tutte in quei colori / onde fa l' arco il sole e delia il cinto
di colonia. -in relazione con l' inter. ecco, con valore intensivo
la fame m'aveva già ben suonata l' ora del pranzo nello stomaco. manzoni
lì, in mancanza di meglio, ma l' unica in grado di soddisfare.
... non sarebbe di lì giunto l' altro [dante] dal suo ultimo
. targioni tozzetti, 3-3: tutta l' acqua del nostro arno, o prima
ma non 11 era sospetto: / ché l' alta provedenza che lor volle / porre
? / lì si vedrà, tra l' opere d'alberto, / quella che tosto
mi tiene 11 broncio, perché non l' ho ringraziato subito. bada lì! '
del momento che le passò sotto mano l' orcio del vino per lasciarvi cadere un
una cosa, o anco a essere l' un fatto o persona o parola o idea
quasi in tutto dello stesso valore che l' altra. 'abbiate alle mani pasta
professore. -due quattrini, -non per l' appunto ma siamo lì. -quanto costa
costui è accomodato a dovere; ma l' è acqua! l'è acqua! sia
a dovere; ma l'è acqua! l' è acqua! sia ringraziato il signore
per morto a sentire ', rammenta l' altro 'rimase lì ', freddato,
sempre lì a dirti: « guarda dietro l' angolo che c'è il babau »
modo familiare a denotare il seguirsi 0 l' accompagnarsi di parecchi atti. 'lì si
vitalba, il pisello, il fagiolo, l' edera, il luppolo, il convolvolo
iv-2-988: vive nella tenebra verde fra l' intrico delle liane una tribù dalla pelle
, le liane tremule lungo le rive e l' incresparsi delle acque. -per
famiglia delle eupatorine, distinte per l' antodio embriciate da squame scariose nel margine,
. cassiano da macerata, lxii-2-iv-40: l' aggiat spande qualche grano di riso,
monti, x-2-357: né già tenne l' invito, ché mortale / corruttibil vivanda
grata al labbro de'numi, e l' ebbe in conto / di sacra libagion.
apparecchiati tutti a morire per me, se l' occasione l'avesse richiesto. foscolo,
a morire per me, se l'occasione l' avesse richiesto. foscolo, xvii-251:
[la sembianza della madre] e l' annegò sotto sconce libazioni di acquavite.
de'morti. monti, 4-63: l' are mie per lor di sacre / opime
; e invano i libamenti / santificare l' alleanza. d'annunzio, ii-937: tinta
su cui vengono poste le larve per l' allevamento dei mitili. 3. dimin
firenzuola, 795: addiacciati su l' erbetta verde / de le vittime offerte
sacro iddio, / ne scaccerem da noi l' ingorda fame. l. martelli,
: disse, e in mensa libò l' onor del vino, / e prima lo
licor fiammante / lo colma, e ne l' assaggia, e destra e sguardo /
e alla possente / figlia libava del- l' egioco giove, / supplichevole orando. e
labri tuoi, che, seben han melato l' orlo, son però un calice di
qual io viva, solo / tu l' odi; e dove coronato libi / al
.. /... e l' ultima libava / stilla del suo falerno /
, 425: sul tremolante rosseggiar del- l' onde, / nere venìan le navi.
liba / da lauree stelle e da l' argentea luna / cadute in cristallina e dolce
velen meschiato e tinto / ivi da l' alte quercie il mele scende, / il
il mele scende, / il mel che l' api, a gli altrui danni industri
brama che sugger il mele, anzi l' ambrosia celeste dalla vostra bocca di rose.
: qui la rosea rugiada van libando / l' api da'fiori. pananti, ii-394
da'fiori. pananti, ii-394: l' ape sorvola sui prati, ma i più
pur or disciolto / liba coll'agil piè l' arena elea. -ferire superficialmente.
liba da'più freschi e dolci fiori / l' odor più grato, i più soavi
, 1-699: d'eterna vita afferra / l' arra, e 'n parte ne liba
: di questi [sguardi] pasco l' affamato core, / e de l'alta
pasco l'affamato core, / e de l' alta dolcezza ch'indi libo, /
dolce lingua o umore / per cui l' arso mio cor bagno e rimollo!
/ le fanciulle di lesbo; entro l' affiso / sguardo venendo l'alma e ne'
lesbo; entro l'affiso / sguardo venendo l' alma e ne'socchiusi / labbri a
che un sol momento a noi, fra l' ombre, appar; / l'ora
fra l'ombre, appar; / l' ora è passata, e l'ombra è
/ l'ora è passata, e l' ombra è tutta cieca, / ed io
a piene vene a questa fonte perenne [l' arte]. 7. affrontare un
vittoriosa resistenza contro tanti, a libare l' ultimo vino alla morte e alla patria
nel preferire alla robusta indagine di essi l' agile conversazione, che li sfiorava e
profondo sì che pensi: « or l' alma fugge / e 'n lei trapassa peregrina
v- 151: avevano... l' aspetto di due caste sorelle vestali,
contrarii,... il libare, l' ingallonare i legni, il perder l'
l'ingallonare i legni, il perder l' arbore. 2. per estens
per il che ne fu forza di libar l' acqua che portavamo da bere in un
del rosso, vii-488 (32-5): l' angossa zà mai non me libba:
april gemmando olezzano / soavemente, onde l' industri pecchie / possan cibarne, e
, e del libato succo / campar l' amabilissimo lor mele. monti, 11-862
]: ogni frutto che educa a me l' anno novello, libato offresi al dio
la libata arena / quasi dell'agil piè l' orma non sente. 3. figur
f. f. frugoni, iv-310: l' esser troppo ardito è temerità più che
nel medio evo, a tutta l' italia (e corrispondeva a un peso
paesi con valori diversi; dopo l' introduzione del sistema decimale, è
, 12-97: essendo in firenze montato l' ariento della lega d'once undici e
e'volesse. pulci, 18-156: l' oste una forma di cacio trovòe, /
libbra, o sia lira, e l' oncia sono fra noi nomi di pesi che
manzoni, v-2-661: questa primavera, l' aspetto de'gelsi mi faceva sperare 6000
in qualche parte il calcino, me l' haimo ridotte alla metà. mazzini,
. guarino guarini, 1-66: per adoperare l' istru- mento o idrografo o fibra acquaria
acqua. viani, 14-11: quando l' affricano, dopo aver tracannato tutta d'
de la corte del detto comune, l' anno e per anno compiuto, oltre xxv
, 34: -quanto esser puote / l' interesse?. -da voi potete fare
, ii- 36: in quanto a l' olao, nel libro medesimo è scritto il
giureconsuli è presa qui per significare tutto l' avere, patrimonio ed eredità, che poi
oro, sì era allora bene ordinato l' estimo della città. governo di firenze [
firenze, sentitisi gravare troppo più che l' ordinario e il convenevole di libbre,
fussero molti che portassero candele, e l' una avesse materia d'una oncia e l'
l'una avesse materia d'una oncia e l' altra di due o di sei,
loro; poniamo che in ciascuno, ne l' assai e nel poco, vede tucto
che schiacciata di costole! non vedo l' ora di essere a casa mia >.
, dalle quali per ogni poco che l' intelletto vi armeggi d'attomo, vengono moschettate
dieci libbre d'oro: la libertà e l' onore valgono immensamente più che le ricchezze
non aveva ancora usato argento. pesavano l' asse librale onde ancora è detta libella,
alla zecca per riaverli di due once l' uno, niun danno ve ne riportò.
ve ne riportò. lanzi, 1-2-27: l' asse effettivo era una moneta di rame
ci conviene prima indagare il tempo o l' epoca della monetazione romana la più pesante
più pesante, cioè quella in cui l' asse librale o libra si trova corrispondente