tonde, dalla frequenza delle quali nasce l' acutezza del suono, e la gravità dalla
, 1-132: il sole tramontava rapidamente; l' enorme suo disco fiammeggiante gravitava come a
sola una nube di color plumbeo / su l' atmosfera gelata gravita, / e dovunque
diffonde / di tristezza che a l' anima pesa. -pesare sullo stomaco
compagnoni, i-26: quest'ordine [l' aristocrazia], congiurato insieme col
coi fatti, e tanto si continuò l' inganno, che la ricca e potente
stabilimenti nazionali. cattaneo, ii-1-252: l' imposta diretta gravitò sui fondi; i
la conoscenza del popolo eterno / deliba l' inutile, / succo infinito della sorte.
di essa, per interesse o per l' attrazione che esercitano il suo ascendente,
ascendente, la sua autorità; subire l' influenza politica o ideologica o economica di
, iii-2-294: convinto com'io era che l' unità nazionale si potesse conseguire soltanto col
mi applicai a fare di pio ix l' insegna della fratellanza italiana. c. bini
grecità matura. gobetti, 1-i-7: smembrando l' austria..., noi veniamo
, a cagion di esempio, siccome l' ascensione dei globi aerostatici e lo zelo
... effetti ovvi entrambi sono, l' uno della stessa gravitazione per cui
tratti a discendere i corpi, e l' altro di quella stessa servilità ed egoismo
congiunte a quelle della gravitazione universale, l' hanno messo in grado di comprendere nelle
. bianco da siena, 172: l' anima mia dolente /... inferma
, compatto. tasso, 8-1-375: l' onda /... a la terra
/ vote del propio umor ei [l' agnello] se n'appaga, / né
sensazione di molesta pesantezza; opprimente (l' aria, l'atmosfera). manzoni
pesantezza; opprimente (l'aria, l' atmosfera). manzoni, pr.
sp., 8 (144): l' aria gli par gravosa e morta.
bassi. -fastidioso ai sensi per l' odore o il sapore. alamanni,
lite / spendere un'ora mal di tutto l' anno. petrarca, 312-12: noia
provoca disagio, incomodo; molesto (l' età, una circostanza, ecc.)
, ponderoso. castelvetro, 4-373: l' epopea è meno gravosa che non è
(ant. graza), sf. l' insieme delle qua lità che
/ ch'ad amarvi più lieta ognor l' induce. caro, i-210: è possibile
, e ci fece ricordare la grazia e l' aggiustatezza delle più valorose ballerine, che
una grazia infinitamente molle: la bocca, l' ombra dei cigli, l'estremità delle
bocca, l'ombra dei cigli, l' estremità delle dita. linati, 30-76:
pitture di quel primo periodo egli studiava l' infanzia degli animali, la grazia dei
il cervo agile è... l' emblema dell'isola: levato in cima a
sua grazia e magrezza son lineate dentro l' azzurro, pronte a spiccarsi in velocità
d'alcun bell'uomo, per quanto l' ami, e ne spasimi, e 'l
in questa etade prima... comincia l' uomo ad essere grazioso, o vero
cosa ima certa sprezzatura, che nasconda l' arte e dimostri ciò che si fa e
vezzi e le attrattive, ne tempera l' austerità, ne addolcisce l'orgogliosa fierezza.
ne tempera l'austerità, ne addolcisce l' orgogliosa fierezza. la beltà priva di
grazia pose. algarotti, 2-409: l' andar suo è più leggiadro della danza,
cui le spalle adoro estatico / da l' alta tribuna e ne 'l volger / de
, avendo in un balen concetta / l' alma luce del dì. carducci, 995
del gusto, e per la quale l' artista giunge a piacere nel modo più dolce
. galileo, 1-2-138: nel trasportar l' opere dalla lingua del loro autore in
; e allora non la materia, ma l' artifìzio d'essa diverrà cagione del nostro
grazie. cesarotti, i-58: quando però l' oggetto della sintassi sia in salvo,
: avarizia le genti ha prese a l' amo / ed ogni grazia distrugge e
10-77: il mio rapporto con edoardo l' ho per metà mancato per non aver
grande demando in voi procacci, che l' amor mio si'acolto in vostra grasia.
. mi hanno confortato a questo ^ l' autorità e grazia de'quali vale assai appresso
. bencivenni, 4-19: iustizia fa l' uomo ordinatamente vivere in tra li altri
/ e in lei da ciò dipende / l' andar a dite o disperata o
o lieta. dall'ongaro, vi-264: l' onta, l'obbrobrio, l'ab-
dall'ongaro, vi-264: l'onta, l' obbrobrio, l'ab- bandon, la
vi-264: l'onta, l'obbrobrio, l' ab- bandon, la fame / esprimeranno
stati, le dignitari, la fama, l' onore, la grazia umana, la
e onore tanto fatto m'avete, l' umel persona despetta mi'accogliendo e degnando
m'ha 'n signoria / e dispogliato de l' antica noia. savonarola, iii-181:
la consorte. carducci, iii-n-39: l' amore della libertà e dell'italia..
/ che t'importa? sarà questa / l' ultima grazia... non sai
illegale... credettero riparar in parte l' enorme ingiustizia assegnandomi un 'soldo di
, ora il candido pecto, ora l' angelico viso, cum gran dolcezza e fervore
la grazia di gettarsegli ai piedi e implorare l' assoluzione della scomunica. galanti, 1-ii-283
nansao ha più grazia et autoritade con l' imperator che niun altro. machiavelli,
poggiate il puro profilo languidamente nella sera: l' ora di grazia della giornata, di
dà all'uomo la sua grazia che l' unisce con seco, e la grazia è
ciò per mezzo della grazia abituale che l' abiliti. rosmini, xxvi-81: la concupiscenza
xxvi-81: la concupiscenza... è l' inclinazione al male resasi costante, abituale
influenze soprannaturali di dio, col quale l' uomo primo era legato di quel vincolo
: atto gratuito con cui dio illumina l' intelletto e sostiene la volontà nel conseguimento
di vincere se medesimo, e volentieri per l' amor di cristo sostenere pene, ingiurie
la grazia ha delle illustrazioni che rischiarano l' intelletto, ha delle ispirazioni che toccano il
(la conversione dei non credenti, l' edificazione spirituale dei fedeli, ecc.
, o nazarena, / fra tutte l' altre donne, tu, maria. l
'mperio d'oriente zenone; il quale l' anno di grazia quattrocento settantasei aveva cominciato
vita fìsica sia la vita spirituale, sia l' ordine naturale sia l'ordine soprannaturale)
spirituale, sia l'ordine naturale sia l' ordine soprannaturale). maestro torrigiano,
consiglio e consolamento. petrarca, 23-122: l' alma, ch'è sol da dio
. pallavicino, 1-108: pose che l' umana felicità fosse dono e grazia divina
forza di sostener lo strazio della carne e l' obbrobrio dell'offesa, ché questi parevan
, in guiderdone di ciò che alcuna fiata l' avea veduta con la mia donna.
. p. fortini, ii-535: l' abbracciava tanto strettamente che quasi lo recideva
dalla mia gratitudine eterna, ch'è l' unico guiderdone ch'io possa rendere con
guiderdone ch'io possa rendere con tutta l' anima a'miei benefattori. leopardi,
sua mercede. alamanni, 5-i-370: l' erba crudel... / con giusto
, 26 (52): prestò l' argento a duo marchi di guidardone.
vene, chiamate 4 guidez ', l' essenza non mostriamo. garzoni, 1-303:
. garzoni, 1-303: nell'uno e l' altro canto della canna del meri,
alcuni di loro fingono... l' orbo con raccomodar gli occhi in sberleffo
dietro del centauro... e l' altre due stelle che sono ne'piedi
. guidoncino. cassola, 2-239: l' aveva tirata fuori [la rivoltella]
contribuite a mantener viva la scioperataggine e l' insolenza de'guidoni. patini, 320:
-mano guidoniana: artificio mnemonico per l' insegnamento della solmisazione, adottato dalla fine
della mano), in modo che l' allievo, una volta impratichitosi, poteva
nell'antico diritto germanico, prezzo che l' uccisore di un uomo libero doveva versare
si imbracciava lo scudo. -anche: l' imbracciatura dello scudo nel suo complesso.
; e s'elli non vi guigliardona l' uno servigio, si vi guigliardona
uno servigio, si vi guigliardona l' altro. = deriv. da
molti / e rompo'gli le gambe e l' al tre membra / e vanno poi
dal nome del medico francese che preconizzò l' uso di questa macchina. guillottinare
francia si volle stabilire per massima costituzionale l' insurrezione... per buona sorte della
. citolini, 439: ne l' arte de'l filatoio è il filatore,
fa [o vento] che abbiano l' accia, più tardi, / il guindolo
, più tardi, / il guindolo e l' aspo. c. e. gadda
339: ma se aspro anello te l' avvinghia, il veltro / già non
inquieto can levriere in guinzaglio, per l' esopo, e io alla stazione per a
e di fregi e d'intagli / sottilissimi l' ornaro / quei che primi in italia
. l. bellini, i-52: l' anno passato, accademici, quella buon
, ii-14-66: comincia a seccar me l' immagine di essere legato alla « bizantina
il cameriere. sbarbaro, 4-67: perché l' allacciano al polso, credono, il
disciplina; tenerlo a freno; averne l' assoluto dominio. cieco, 28-21:
, 72: la giovine, appena l' alba luce, / poiché ha pietà del
borsa e ve ne sia novantanove mia e l' altro mio, / e tu avessi
falcone: / ciò che 'n più guize l' omo intender puòe. fatti di cesare
. fatti di cesare, 201: quando l' osti scesero al campo de la battallia
scesero al campo de la battallia, l' aere fu tutta scorrucciata di molte guise
da capo a la medesma guisa / l' ascose ancelle ed aprono i balconi.
o più forze sue proprie, che l' agitano e muovono in diversissime guise continuamente
quei fan le pialle e quei fan l' asce scabri; /... /
comprese / dagli altri dei perch'ei l' usanza mise / di portar per quel lucido
guise suavissime ch'allettano, / e l' anime rapiscono e dilettano. metastasio,
guisa / sulla messe già recisa / l' affannato / mietitor. leopardi, 32-168
ai lor nemici, / senza pietà l' un con l'altro s'uccise. leggenda
, / senza pietà l'un con l' altro s'uccise. leggenda aurea volgar.
guittone, iv-37: per mante guise è l' amistanza fina, / fina -donna,
a guisa d'una crocetta sopra l' orecchia sinistra. ariosto, 2-56: splende
in guisa) di qualcuno: seguendone l' esempio; imitandone le azioni, il gesto
guisa de colombe, / per l' alto crido se smarirno in faccia.
, che di tenebre è prince, poi l' à bendato el vizo, fallo macinare
virtude, a guisa che discende ne l' angiolo, discende in lei. idem,
le mèsse / ventilate e battute alcun l' ha viste / giacer su l'aia accumulate
battute alcun l'ha viste / giacer su l' aia accumulate e spesse / stavan sossopra
capanna perduta in mezzo allo scoperto ci vive l' uomo, i buffi fetidi dell'erba
ii-5-343: alla stessa guisa che si ha l' obbligo di qualificare con determinazione positiva quelle
dicono e non sono poesie, si ha l' obbligo di schiarire che cosa siano quei
en tal guisa, che, per l' anima mia, / di questo amor vorrìa
una petra è sì ardita / là per l' indico mar, che da natura i
. guarini, 75: due volte / l' ho presa già questa malvagia, e
potrà fuggirmi. marino, 7-203: l' ordito intrico in guisa tal si strinse
essa. romagnosi, 18-211: l' uomo è costituito in guisa da percepire una
/ ferendo il caccia amor, che l' ha conquiso. passavanti, 109
aquino, 100: de lo ben de'l' orno meglio avere / e de lo
iniquo conflitto, / e 'n castità tener l' animo fitto. ariosto, 32-30:
o a guatarlo: in cotal guisa l' aspetto servia a le parole del dicitore,
o con la voce adopra / in chi l' ascolta. baldini, 6-116: ora
mano a una guisarma che pendeva a l' arcione, la quale era arrotata di buona
quistu mundu è gaudebole, / che l' unu e l'altru face mescredebele.
è gaudebole, / che l'unu e l' altru face mescredebele. = forma alterata
opere. -tose. gretto (l' animo); avaro (una persona)
garzone, inserviente ', si sviluppò l' accezione dello spagn. guitón (arag
picaro '(a cui è analogo l' uso italiano). guittóne,
/ d'augelli nelle nuvole e per l' aere / guizzanti prese. pirandello, 7-147
mossa è la guizzante coda, / l' accorto pescator conosce il sonno. pascoli
, 178: il suo corpo, nonostante l' età, era rimasto quello di allora
., 1-89: tal volta sopra l' acqua, un po'guizando, / mentre
acqua, un po'guizando, / mentre l' un l'altro segue, escono a
un po'guizando, / mentre l'un l' altro segue, escono a gallo.
foscolo, gr., ii-259: sovra l' omero suo [del cigno] guizzan
; / ché i pesci guizzan su per l' orizzonta. -sostant. nievo
-sostant. nievo, 136: l' era un andare un venire un correre un
del cumulo tumultuante di pesce, illuminando l' innumerevole guizzare. -per simil.
resti affatto spento i del mio sen l' ardor profondo. nievo, 1-180: da
e leggieri / i pescator li traggon su l' arena. -ant. pulsare (
qual tra'fiori, / qual fende l' aria e qual diguazza il rio. pindemonte
guizzati fuor dal paniere e scorrazzavano per l' aia. quasimodo, 1-49: già sulla
: con inquietezza perpetua sempre tremola [l' argento vivo], sempre ondeggia,
-scorrere. martello, 5-1-186: l' argonauta orfeo / che non sì tosto
si vide una folgore muta guizzare per l' aria e tosto dileguarsi. -sostant
. 6. figur. mandare l' ultimo bagliore, dare l'estremo segno
. mandare l'ultimo bagliore, dare l' estremo segno di vita. dante,
guizza pria che muoia tutto; / così l' imagin mia cadde giuso / tosto che
: non imaginava la fune ancorata lungo l' atlantico, per cui guizzerebbe in america
corda di uno strumento musicale o anche l' aria). - anche sostant.
. battoli, 21-174: se ne tocchiam l' una [corda], l'altra
ne tocchiam l'una [corda], l' altra non tocca da sè medesima si
rovani, i-958: e l' assisa e le spallette e gli speroni
e le spallette e gli speroni facevano l' effetto del guizzasóle negli occhi ingenui anche
guizzare), agg. schizzato attraverso l' acqua o di mano (un pesce)
-per simil.: sfrecciato per l' aria (un uccello). luzi
, colle strisce loro fugaci, trattennero l' attenzione trescante. campania, 9-34:
sera, un guizzìo di lampi lacerava l' aria livida. = deriv.
f. frugoni, 4-282: nota è l' istoria di cola pesce, quel celebre
tratto il breve e dolce mormorar del- l' acque chete, che, rotte dal guizzo
fuor del suo antico almo soggiorno / l' orca tratta per forza di quel braccio,
ghermì al petto, la straziò ne l' ale. cicognani, 6-241: lo sguardo
, brivido. michelstaedter, in: l' uomo... col suo cavallo domato
guizzo / delle membra di lei dentro l' acqua, e la gioia / dei due
essa medesima co'guizzi che dà per l' aria. botta, 5-442: le agili
. fr. serafini, 31: percosso l' aere vicino da i guizzi di questo
corsa / ella [la terra] vedeva l' iridi degli astri / sguazzare,.
e abbaglianti. -dare vultimo, l' estremo guizzo o gli ultimi guizzi:
la polve. testi, i-139: l' idra, che da più capi orrendi e
tuoi strali; / ed or del- l' empie teste i tronchi scemi / dan su
730: o trippa mia, com'e l' è guizza, che la pare un
da un canto la pessima avarizia e da l' altro la gulosità de la ricchissima gioia
e a posa; lo erroneo mai non l' aggiugne, ma con molta fatica del
soto uno guni- pero, svegliato da l' angelo si trovò al capo 4 subcineritium
, e di cui diffìcilmente può penetrarsi l' interno. bernardino boccarino lettera a ser
, il gurami baciucchione cosi detto per l' abitudine che hanno i maschi di stringersi
basti mento e nel servire l' equipaggio. è anche il nome dell'uomo
, concavo come una piccolissima cassettina; l' empiono d'un liquore rosso e dolciastro;
ovoni, 3-116: piglia a volo l' elica d'un semino alato /
la prima come di calice piumato, l' altra un guscio di legno. soderini,
13-230: il guscio aprendo allor de l' aurea noce / vedrai novo miracolo inaudito
ii-41: pur fra gl'indiani chiamasi l' aovay / certa castagna di lor castagneti,
bembo, 10-iv-51: una nave francese per l' oceano non lontan dalltnghilterra cammin facendo,
sentimenti che mi hanno portato a idolatrare l' ingegno e la finezza d'animo.
esser di giove / figlio, e con l' armi nato esser mi trovo, /
nato esser mi trovo, / che l' armi erano 'l guscio. marchetti,
zanella, 329: [la cingallegra] l' uova /
, 5-59: al calore del lume l' acqua va in sottile vapore,
riveste, in parte o totalmente, l' organismo di alcuni animali (come tartarughe
pulci, 14-65: vedeasi il cancro l' ostrica ingannare, / e come il
e poi v'entrava a mangiarla per l' uscio. leonardo, 2-556: infra
con due gusci, che fan coperchio l' uno all'altro. a. f.
tu tanto, miside, in su l' uscio / da tre dì in qua,
rosa] / ch'aperto a pena ha l' uscio, / e benché fuor del
india muore, / guarda, se fatta l' ha la guadagnata, / o
orgoglio sdegnosetto. piovene, 5-387: persiste l' individualismo, la ripugnanza atavica per l'
l'individualismo, la ripugnanza atavica per l' associazione. ognuno rimane chiuso nel proprio
cornicioni, ecc.), oppure verso l' alto (guscio rovescio) nel caso
vero guscio. vasari, i-109: [l' opera] si intagli in tai comici
natale sportava in fuori tanto che le rondini l' avean rilavorata con la loro arte argigliosa
. d. bartoli, 9-31-1-162: l' ariete era... una ben
in essi gusci per forza cavati dove l' acqua del corno percuote, e da la
1-90: ne'pesi delle bilance, se l' un de'gusci aggraverai, l'altro
se l'un de'gusci aggraverai, l' altro, che è opposito, tu farai
, 2-52: nel giorno del giudizio l' inghilterra che cosa vorrà mettere sul guscio
mettere sul guscio della bilancia per equilibrare l' ira di dio? 15. timpano
100: ecco che biagio s'accostava a l' uscio, / onde un gli disse
g. m. cecchi, 20-6: l' amicizia nostra / cominciò si può dir
raccontai che il sentimento della colpa io l' avevo ad ogni mio pensiero, ad
, i-479: timidissimo com'era, poiché l' altre donne gli facevan paura, questa
eiaculare. aretino, 20-161: come l' arai messo in dolcezza coi tuoi atti
, / che per lui porto, l' anima del guscio. 18.
degli oggetti gustabili. salvini, 19-iv-2-289: l' uomo è attorniato e messo in mezzo
contadini va a raggiungere garibaldi per dar l' assedio a roma. guerzoni, ii-1099:
opera singolare, che non le sentono l' altre genti. cafforini, vi-46: nell'
trattato del ben vivere, 27: l' un bene è di fuori per li
. -sostant. il senso e l' organo del gusto. fiore di virtù
tatto. giordani, ix-49: spiegò l' odorato e il gustare, mediante l'esalazione
l'odorato e il gustare, mediante l' esalazione dei corpi. 2.
loco, / dal qual per colpa fu l' uom messo in bando, / non
.. /... pio gustasti l' aceto col fèle, / tanto che
madre afflitta langue; / manda in aiuto l' ar- cangiol michele. ariosto, 21-62
: non resta per la carne darti l' ova, / e con più guazzettin
leopardi, 480: di quanto mangia l' uom gustare ho in uso, /
assol. guittone, 171-7: l' alma m'adolci più che mel gostando,
il sangue umano, nella battaglia di fiegra l' assaggiò. soderini, iii-127: ai
, iii-127: ai peri sassosi fa bene l' acqua. il ciriegio ne gusta avanti
. per estens. percepire piacevolmente con l' odorato, fiutare, annusare. - anche
è la più nobele parte, du'l' uomo pertene. s. caterina da siena
eterna. fra giordano, 1-107: l' anima, che sarà congiunta con dio
tutte sono adunate in lui, tutte l' assavorerà, tutte le gusterà. s.
per che a poco a poco / gustin l' albergo e che natura in esse /
, per lo cui ardito gusto / l' umana specie tanto amaro gusta. petrarca
. caterina da siena, i-14: l' amore sensitivo... dà sempre pena
seguita, e in questa vita gusta l' arra dello inferno. pulci, 1-25:
ei la sventura, e sospiri / l' alemanno i paterni suoi fochi. banti,
assai pò contemplare, / non pò l' affetto trare ad essere ordenato; / scienzia
ch'alcun quel migliorasse; / così ne l' alma di ciascuno intrasse / che ne
rinaldo degli albizzi, iii-384: provedete che l' arte del compagno non nuochino a me
chimere, senza mai far loro gustar l' acutezza d'una sola dimostrazione,.
ingenuo piacer sgorga, e consola / l' umana vita? d'azeglio, 2-183:
né vogliono astraere a proporzione della vista l' azioni delle figure. — constatare
ed ama, verrebbe scifo e altero l' animo vostro, scifando e disdegnando onni
possono gustare quale sia la mente e l' animo di colui, che in tutto è
ha maggior finezza di giudizio e intende l' arte. cesarotti, i-254: una ragionevole
marcello, 43: si compiace [l' uditorio] di ciò che sente talvolta
: ben vorrei mi fosse conceduto gustare l' armonia delle sfere, perocché delizia ineffabile
quando orfeo potè con la sua vincere l' averno ed apollo con la sua spesso
un po'più era la scoltura, e l' architettura anche più. pascoli, i-162
, i-ii- 103: citava volentieri l' ariosto satirico e moralista, del quale
era gran lettore, perché, diceva, l' ariosto si fa gustare da tutti.
. croce, ii-1-467: filosoficamente guardando, l' atto del produrre e l'atto del
guardando, l'atto del produrre e l' atto del gustare sono identici, perché la
. alberti, 40: voi vedete l' età di questi garzoni, conoscete il
pericolo della gioventù, gustate el bene e l' onore di casa: siatene adunque solleciti
giovani,... gustate el nutrirvi l' ingegno di leggiadre sentenzie, dilectivi ornarvi
ingegno di leggiadre sentenzie, dilectivi ornarvi l' animo di splendidissimi costumi. gir.
simile! che, così come tantalo l' acqua mai ha gustato, io mai lei
margherita luisa d'orleans, 197: l' amore è arrivato tanto avanti che ella è
mi piace anche lei! non vedo l' ora di gustarmela! -intr.
orrendo, è vero, / lor giungerla l' annunzio; ma varcata / l'ora
giungerla l'annunzio; ma varcata / l' ora solenne del dolor sarìa; / e
e insieme. svevo, 2-470: l' istante era tanto felice ch'egli voleva
altri mali, che patire poi tutto l' anno per non contentare il suo appetito
i poponi. galileo, 1-2-214: l' inappetenza è grande, nessuna cosa mi gusta
lei non gusta, / è segno che l' è femmina civile. bartolini, 5-154
il tipo dell'oratore le gustava. l' oratore è il cantore dei nostri tempi,
la potenzia visiva, la uditiva, l' odorativa, la gustativa. brancati,
. s. antonino, 2-67: l' ultima voce è: * vox domini
, i-131: tutti i doni che l' anno novello m'edùca, / gustati,
: fu il primo che la condusse [l' arte dei barbieri] di sicilia in
. giovanni crisostomo volgar., 53: l' udito, l'odorato e 'l toccato
volgar., 53: l'udito, l' odorato e 'l toccato e 'l gustato
14-1- 1-287: non fu questo solo l' aiuto che il granduca diede agli studi
machiavelli, 1-viii-91: sì suave è l' inganno / al fin condotto imaginato e
: se la contraria concupiscenza tolle spesso l' appetito del cibo, penso io che
, agg. che riguarda o favorisce l' attività del senso del gusto. lorenzini
tattile. panzini, ii-98: assaggiai: l' acino grosso si spaccò, e il
gustare, / la gusta- zion per l' atto suo si pone. 2
se lo gusteggiava, se lo traguardava contro l' aria, e proprio ci faceva
arbori e gustevoli..., misse l' uomo in quello orto per lavorarlo e
gustevolissimi. gemelli cateti, 2-i-101: l' erbe, in cotal sorte di terreno
diminuisce un tal poco per quella volta l' avidità di mangiare e un sorso l'avidità
volta l'avidità di mangiare e un sorso l' avidità del bere; perché il gustevole
di modo. pallavicino, 7-145: l' averne le carni nette [della rogna
: abbiamo una moltitudine d'affetti ne l' animo nostro, la quale è nutrita
circostanza). tasso, ii-418: l' infirmità sono men gravi e le aversità
o taccamento a mano, ove non senta l' omo alcuna defacoltà, la quale d'
potenzia del gustare, / la gustazion per l' atto suo si pone. celli,
. sapore. cicerchia, 1-197: l' amaro beveraggio il signor giusto / non
per lo quale sentiamo il gusto e l' esquisitezza de'cibi saporiti, di tre
il padre per lo cui ardito gusto / l' umana specie tanto amaro gusta. buti
redenzione del misero perdimento che addivenne per l' ardito gusto della prima madre. domenico
sarà digesta. petrarca, 258-12: l' alma nudrita sempre in doglia e 'n
fui preso da gran curiosità di saperne l' intiero. -desiderio di mangiare o
è trascinato alle disonestà, ancor quando l' età e la spossanza gli rendono il
iacopone, 74-27: la bontà sottra'a l' affetto lo gusto del sentemento. dante
. dante, inf., 13-70: l' animo mio, per disdegnoso gusto,
la fatica medesima che si tollera per l' acquisto della virtù è dilettosa e piena di
. a. mocenigo, li-1-601: l' assisteva [filippo iv] il conte d'
una sigaretta tranquilli, e stavolta facemmo l' amore con più gusto sul letto.
io, che ho fatto un poco l' uso a quel modo di sedere, vi
a quel modo di sedere, vi trovai l' andar molto comodo, e di più
alluma / tanto di grazia, che l' amor del gusto / nel petto lor troppo
s'abbracciavano insieme a tre a tre, l' un dietro all'altro, ed in
lasciata la spina da canto, / l' erba che pare al gusto suo più amica
e per felicità di natura e per l' accurata sua diligenza e per la varia
. michelangelo, i-31: s'amar l' un l'altro e nessun se medesmo
michelangelo, i-31: s'amar l'un l' altro e nessun se medesmo, /
un diletto, /... sol l' isdegno il può rompere e sciorre.
, ecc. - che acquista anche l' inconsapevole valore di una rivendicazione d'indipendenza
diffatto fu il primo che, per l' ineffabile dolcezza d'una voce naturale e
diletta al gusto intero e sano / l' opra della prim'arte, che n'assembra
purché la severità loro sia gusto de l' intelletto e non gusto contaminato da la
i-145: la critica è la coscienza o l' occhio della poesia, la stessa opera
come la tuba di virgilio suona. / l' aver avuto in poesia buon gusto /
., e il mal gusto di cui l' empiono,... hanno alla
borsieri, conc., 1-8: l' ufficio del buon gusto è di accorgersi
, la misura del buon gusto anziché l' impeto del genio. faldella, 7-14:
i quadri con scene amorose, davano l' impressione d'un nido di amanti.
: fa osservazioni che rivelano in lui l' uomo di gusto ed il poeta che
è critica storica, ne consegue che l' ufficio di discernere il bello e il brutto
erano tali, che, per affinare l' amor proprio de'letterati e renderlo ad
dove meglio convenga il gusto di tutta l' italia. leopardi, ii-263: pareva impossibile
e nella natura, nei grandissimi alberi, l' ulivo, il pioppo, la quercia
qualità più belle che le à voluto dar l' artefice. muratori, 5-i-82: diversissimi
: / ferma, dicea, che l' abbi am fatta netta, / non più
gusto! » diss'io. « e l' è molto bella questa cupola? »
andassi a gusto, al primo, chiuderei l' occhio. -avere gusto: saper
ho gusto, un gran gusto per l' onta che n'avrà il fratello.
accanimento. campanella, i-336: dunque l' usanza di sentir parlare contro il vero
parlare contro il vero con gusto fa l' uomo doppio, fraudolente e tiranno.
continuò il re a combattere con gusto l' effettuazione della lega. soldati, iii-169:
più trivialmente. faldella, 3-36: l' infima sgualdrina è lieta di trarre nella rete
servizio a qualche laido barabba, che l' abbia cicatrizzata. sbarbaro, 1-238:
profondo compiacimento. verga, 2-32: l' adele che vedeva tutto cotesto armeggìo come
con piacere, provarne soddisfazione, farci l' abitudine (talvolta con riferimento a chi ripete
pigliarsi il gusto di sfogare esclusivamente tutta l' attività morale e materiale di cui era
venivano a gusto e a diletto, poiché l' unione de'popoli si formava e creava
a sua voglia, erano però da l' altra parte sottoposti a mille rischi e danni
di gustoso. gustosità, sf. l' essere gustoso, squisitezza (di
, 4-513: forse era un gustoso piacere l' aiutare gli stranieri a rodere la comune
, 2-160: cupidine... cum l' aurea sagitta sua verso li stelliferi cieli
o cilindro, che si trova sotto l' epistilio; goccia. fr. martini
: passione di vescica, cacciando l' urina anzi che grande quantitade ne sia adu
d'occhio la pianta del sagù e l' albero della guttaperca. = dall'
malese gètah * gomma 'e pertah, l' albero da cui si estrae; cfr
1-43: passione di vescica, cacciando l' urina anzi che grande quantitade ne sia
feri, che si verifica quando l' umidità dell'am biente ne
con collo lungo e stretto che permetteva l' uscita del liquido soltanto a goccia a
nodo di tosse, perché sarebbe fritto l' aglio. baruffaldi, ii-99: gli
e, secondo i grammatici antichi, l' aspirazione stessa con cui si pronuncia una
strumenti nella bocca, siccome fan tutte l' altre. tesauro, 2-133: resta la
'. f. negri, 105: l' altra ragione della facilità della lingua [
. compensando i continui sfarfalloni coll'affettare l' erre gutturale e col tenere la lingua attaccata
al palato. ungaretti, xi-216: l' invariabilità e singolarità della parlata, tutta
il carattere ebraico,... l' aspra e gutturale pronunzia. lami, 1-1-15
questa pronunzia gutturale come i fenici, l' avrebbono lasciata per tutta la toscana da loro
.. i guttumi, i cantari, l' anfore. milizia, iii- 91
. da gufo (v.) con l' incr. del lat. bubo.
con = voce usata un tempo in tutta l' italia merid. e pronuncia gutturale.
). i digrammi eh e gh indicano l' occlusiva velare sorda e sonora davanti alle
è in questo; perché significa veramente l' aspirazione, e il fiato, il
il quale in queste parolette nasce da l' affetto. p. f. giambullari,
si potrebbe appellare. buommaitei, 25: l' h (al parer mio) serve
de'cani. buonaventuri, iii-338: l' h appresso noi toscani non ha suono
. fis. simbolo usato per indicare sia l' intensità di un campo magnetico sia l'
l'intensità di un campo magnetico sia l' henry, unità di induzione elettrica,
che per un gas in uno stato stazionario l' unica possibile legge di distribuzione delle velocità
. lettera con cui spesso è indicata l' altezza. 6. mus. segno
l. strozzi, 3-117: -chi apre l' uscio suo, è egli il famiglio?
della città cubana la habana 1 l' avana '; cfr. fr. habanera
b. croce, iii-27-70: l' inghilterra, nei primi anni dopo la
ugolini, 123: viene a mancare l' habitat: ecco una delle cause della
figura umana e il paesaggio in cui vive l' uomo? perché dietro l'uomo e
cui vive l'uomo? perché dietro l' uomo e dietro il suo reale habitat è
suo reale habitat è pur sempre nascosta l' insidia della parola. = lat.
habitus, sm. invar. biol. l' insieme dei caratteri che permettono di distinguere
politici, composta da dotti ebrei fra l' inizio dell'era volgare e la metà
c., prima che vi penetrasse l' armeno indoeuropeo; urarteo, vannico.
courre 'francesi. * intonare l' hallalì '. pare sia un derivato dal
e per certo meglio, halleluiàh, con l' h in principio ed in fine,
la creazione di una camera mondiale e l' istituzione di una moneta di conto unica
questo dio sa da qual altra lingua l' ha accattata. panzini, iv-315:
precedente, di cui rappresenta di solito l' energia totale. -gruppo hamiltoniano: gruppo
il riso] in sacchi che tengono l' uno una hanega, che sono dieci quartaroli
a sfondo sociale, volto a favorire l' elevazione delle classi più umili attraverso dell'
certe sostanze..., come l' oppio o l'haschich, portano l'intensità
.., come l'oppio o l' haschich, portano l'intensità dei sentimenti
l'oppio o l'haschich, portano l' intensità dei sentimenti e delle idee al
uomo redento da cristo non si impone l' obbligo delle opere poiché egli è già
, 2-1-238: hau, nocivi animali! l' avoltoio, si dice, divora
papini, 27-287: mio padre era l' umile hazzan di una piccola sinagoga ma
tale metodo, al fine di rinnovare l' insegnamento e la pratica della cultura fìsica
oboe normale col quale ha in comune l' estensione. = voce tedesca,
eco hegeliani o hegelianeggianti slavi, con l' impreparazione logica e la prevalenza immaginativa che
. hegelismo. rosmini, xi-337: l' hegelianismo è insussistente: cozza seco stesso
si annulla. oriani, x-13-257: l' hegelianesimo era una metafisica. papini, ii-50
era una metafisica. papini, ii-50: l' hegelianismo, ch'è romantico in tanti
più decisi assertori della possibilità di decifrare l' anima dal volto. ungaretti, xi-291:
. gobetti, 1-123: si ebbe l' esempio di giovani proletari dedicati alla propaganda
. héi, inter. per attirare l' attenzione, o per esprimere ironicamente meraviglia
! e sul cader del ballo / sento l' hellelta: un rigno / equino,
, disagio (o anche per richiamare l' attenzione). g.
dea, che col fraterno raggio / levi l' oscure tenebre a la notte, /
meridionale. ramusio, iii-134: l' henechen è un'altra erba che è
stessa. ramusio, iii-54: con l' henequen, che è il più sottil
di ferro. idem, iii-113: l' estremità di questo manto o di tapedi stanno
di una sorte che chiamano hena e l' erba ha la similitudine di pampanetti piccoli
oggi. vedi. allora avevo preso l' abitudine di farmeli miniare con l'henné
preso l'abitudine di farmeli miniare con l' henné. bontempelli, i-136: intanto veda
]: castanoscuro; orribilmente tinti, con l' 4 henné': lo vede, lo
henné': lo vede, lo vede l' 4 henné '? e 4 henné '
fine del secolo scorso). indica l' unità adottata per la misura del coefficiente
1, usata in libia per misurare l' olio. = voce araba.
bemi, che era uomo che aveva l' hic e l'hoc e aveva pisciato in
era uomo che aveva l'hic e l' hoc e aveva pisciato in più d'
dottrine trinitarie e cristologiche ortodosse, riteneva l' illuminazione interiore come unico mezzo di salvezza
. idem [castagneda], i-341: l' hidalcan aveva mostrato gran dolore, perché
ideologie; che concerne la dittatura e l' organizzazione totalitaria dello stato da lui instaurato
. grido di richiamo, per attirare l' attenzione di qualcuno. buonarroti il giovane
2-166: si fosse meno lasciato prendere l' abate parini, dall'irritazione morale! un
per esprimere un richiamo, per attirare l' attenzione. boccaccio, dee.,
uomo fabbro »). l' uomo in quanto adegua e trasforma la realtà
2. nella filosofia di bergson, l' uomo ormai giunto a perfezionato livello di
di manganese, e combinate col carbonio, l' idrogeno, il fosforo e l'azoto
, l'idrogeno, il fosforo e l' azoto. l'ossigeno dee pure trovarvisi,
, il fosforo e l'azoto. l' ossigeno dee pure trovarvisi, ma non
siberiano e nella catena delle ebridi durante l' era archeozoica. = deriv.
di più piccole orecchie: anzi e l' orecchie e la coda di questo animale
. dei nomi in -io) mentre ora l' uso delia j è limitato ad alcuni
ojetti, jovine), toponimi (l' aja, ajaccio), nomi stranieri
ha valore puramente grafico e indica rispettivamente l' affricata palatale sorda, l'affricata palatale
indica rispettivamente l'affricata palatale sorda, l' affricata palatale sonora, la laterale palatale
a mano a mano sempre più, l' uno su l'i di spia, l'
mano sempre più, l'uno su l' i di spia, l'altro su l'
l'uno su l'i di spia, l' altro su l'a di ladro.
l'i di spia, l'altro su l' a di ladro. — i prostetico
. nella numerazione romana, i esprime l' unità (e quando segue un altro simbolo
critica dell'antico testamento, j è l' abbreviazione di jahvista. -nel gioco delle
sistema meccanico. -in elettrologia, indica l' intensità di corrente elettrica; j:
pignoleria). thovez, 1-241: l' amico ha parlato con frasi forbite:
per maestria, / se non che l' aire in mezzo lu consenti. dante,
sassi e gli arbori eminenti / da l' alte ripe, e portan ne la valle
campi. m. fiorio, 2-112: l' articolo i corrisponde a l'articolo il
2-112: l'articolo i corrisponde a l' articolo il e mettesi dinanzi a quei nomi
a chi si dà nel numero del meno l' articolo il e cosi diremo * i
vestigi / del morto genitor, quasi l' agguagli. foscolo, sep., 93
/ che avevo compagni / e fiuto l' orientamento. 2. premesso a
, 2-i-159: i studii vogliono tutto l' uomo. mancini, i-210: di
del ciel, del mondo e de l' inferno? dottori, 62: questa
: vi sono i dei che proteggono l' innocenza. = deriv. dal
. dante, inf., 2-17: l' avversario d'ogni male / cortese i
i piacque / s'aperse in nuovi amor l' eterno amore. boccaccio, 1-i-22:
poi lo svilupparsi, / tant'era l' artificio che i teneva. moscoli,
permagna, sin a tanto che l' oficio sia celebrao. testi non toscani,
foglie alterne, picciolate, che contengono l' alcaloide pilocarpina, si estrae un olio essenziale
muso abbastanza corto; inoffensivo per l' uomo, è fatto oggetto di intensa caccia
non la lassare per niente [l' orazione], se la dovessi fare sedendo
quella forma, che tu vide stare l' omo che iace en la fossa scura.
fiamma di fornace / si vede de l' usate forme torre / e se 'l fabro
/ ad altri el dona amor, che l' ha in sua forza. = voce
(jalino), agg. che ha l' aspetto e la trasparenza del vetro;
di color di vetro e trasparente per l' aria. d'annunzio, iv-1-890: i
trasparenza azzurrina. bresciani, 6-vi-78: l' aconito variegato co'suoi cappucci sfumati d'
moltissime espansioni che formano delle cellule contenenti l' umore vitreo. idem [s. v
-membrana ialoidea: quella che contiene l' umore ialoideo. -canale ialoideo: quello
/ del fiume che travolse già ne l' onda / mitica il mozzo capo d'un
un orfeo. lucini, 7-7: l' ametista ovale e iacintea mi ornò la testa
baldi, 69: oltra le gemme e l' oro, in folte selve / cresce
inferme e stanche, / sogliono ricovrar l' antica forza. = deriv.
ti sacrifico; / qui diana ti lascia l' arco e 'l iacolo. dizionario marittimo
ree / mostrò già mai con tutta l' etiopia / né con ciò che di sopra
come dardo e passa attraverso le fiere e l' uccide. settembrini [luciano],
aldebaran, di prima grandezza, è l' occhio. zanobi da strata [
stelle de 'l zodiaco; che sono l' ariete, il tauro, e con esso
moti, /... / cantò l' iade e l'orse e 'l carro
.. / cantò l'iade e l' orse e 'l carro e 'l corno.
, 27: profondo e lucido / l' aer traspare; / iadi e pleiadi /
gruppi etnico linguistici in cui si divise l' umanità dopo il diluvio, secondo la
'. ialurgìa, sf. l' arte di preparare e lavorare il
che ha la proprietà di scindere l' acido ialuronico in acido glicuronico e
medicina è spesso adoperata per favorire l' assimilazione di sostanze medicamentose. =
536: le special maniere de'versi sono l' eroico, overo esametro, il pentametro
, overo esametro, il pentametro, l' iambico o senario o comico o dimetro
, dalla quale s'è detto esser nata l' antica commedia. buonarroti il giovane,
con quanta varietà di consonanze sia maneggiato l' ultimo piè. 3. che
l. dati, xxxvi-7: l' iambo nel terzo e 'l proceleusma- tico
guardato che i versi loro abbiano per l' uno e per l'altro la somiglianza
versi loro abbiano per l'uno e per l' altro la somiglianza del iambo. mascardi
somiglianza del iambo. mascardi, 2-104: l' origine della comedia riferisce al poema maledico
. pascoli, i-652: come è sospiroso l' amore nell'elegia! come è amaro
ancor dire / la ianitrice de l' umana prole. = variante antica di
, 1-27: il coccino e il sandicino l' uno all'altro somigliante; e parimente
crescenzi volgar., 6-59: l' iaro, cioè gichero,...
produxe el fiore so bianco, l' altra el produxe citrin. =
b. davanzali, ii-559: non ha l' arabia tanti grati odori, /.
[plinio], 37-9: ecci ancora l' onichidunta, la quale si chiama iaspònice
di là di quei monti c'è l' oriente, un mondo misterioso e terribile,
due 0 più parole insieme, che l' una finisca in alcuna di queste cinque
cinque lettere vocali,... e l' altra, che seguita poscia, si
quello de 1'* a 'e de l' 4 o ', per cui sogliamo
. i franzesi 4y-a-t-il'? per empiere l' iato. foscolo, iii-1-261: ora lo
iii-10-159: il desiderio cocente che riarde l' anima, e la cui vampa.
nemeo, / tra il scuro iato e l' una e l'altra zanna, /
tra il scuro iato e l'una e l' altra zanna, / quasi è già
palchi aprendo le sue labbra, / e l' ampio iato, e 'l vasto e
b. croce, ii-6-72: a colmare l' apparente iato tra compassione e giustizia,
forse notare che la compassione non è l' atteggiamento simpatetico, col quale talora va
saldati in un tessuto connettivo che riempie l' iato tra le nostre discontinuità. 4
apertura del diaframma attraverso il quale passa l' aorta. -iato esofageo: orifizio del
orifizio del diaframma attraverso il quale passa l' esofago. 5. medie. iato
antichi greci, era possibile spiegare l' origine di tutti i fenomeni fisiologici e
di processi chimici quali la fermentazione e l' effervescenza; chemiatria. d'alberti
d'alberti, 450: 4 iatrochimica', l' arte di curare le infermità con rimedii
una iatralogìa spirituale, e discorrere con l' analogia di tutti questi segni, che
: molti nondimeno rederguiscono per questa parola l' autor di iattanzia, dicendo ad alcuno non
di fuggire la dazione, la giattanzia, l' arroganzia. boiardo, 1-229: fece
consigli, quanto sapergli essequire e ne l' essecuzione usar la verde destrezza, e
...; a questa iattanza corrispose l' evento monti, x-5-47: perché un
in alto, mo in profondo, così l' uomo. = voce dotta, dal
conte guido e qualunque del nome / de l' alto bel- lincione ha poscia preso.
denaro, ma da la iactura de l' onore. caviceo, 1-216: il mio
, 6-ii-13: contrapesare con novella conquista l' antecedenti iatture. colletta, i-260: nella
di consiglio. pascoli, ii-728: l' una [libertà] è nel luogo dove
] è nel luogo dove fu creato l' uomo in libertà di volere; donde fu
tutte le galee,... rotto l' albero, i legamenti sdrusciti, fatta
el foco nel iazzo. passa l' inverno successivo sulla pianta e si svi =
intelligenza, 61: le porte son de l' ibano affinato. tavola micelio di fungo che
. tavola micelio di fungo che persiste durante l' inverno, o ritonda, 1-222
con suffisso latino). rere l' inverno in stato di ibernazione. -per
tempe estens.: trascorrere l' inverno, svernare. ramento,
spirito elementare-grezzo-assolutista antica regione che comprendeva l' attuale spagna con cui mi identificherei
ibematissimo! balbo, 1-268: l' italia fu da principio e molto in breve
colle lingue asiatiche è la mali che trascorrono l' inverno in letargo entro basca o iberica
da ciò le parole 'ibernaiberica: l' america latina (centro-meridionale, cozione,
lulare. -per estens.: l' insieme delle operazioni sempervirens o semperflorens,
macerie... sono... l' iberide, l'erisimo. c. durante
. sono... l'iberide, l' erisimo. c. durante, a poco
anestetizzante equamente diffuso in 2-237: l' iberide e il lepidio, che sono una
in basso fusto. paralisi generale, come l' ibernazione, dopo la paralisi, but
(spagnola e portoghese). della cottura l' argilla, che è esposta per alcuni
tragica, anni al freddo invernale, onde l' azione del gelo patetica, romantica infine
. b. croce, iii-22-354: l' imperialismo... si manifestò in ibernése
. ant. irlandese. inghilterra tra l' 8o e il '90... si
lat. hibernia, nome antico del- l' irlanda. centro-meridionale e la spagna
[il coccige]... io l' ho veduta che ella apparisce lunga quattro
orientale, vedono nascere il sole per tutto l' anno, ma non gli batte sino
si scalda. tommaseo, 11-114: l' amor tuo, mugile innocente, non teme
amor tuo, mugile innocente, non teme l' iberno orrore, che pare renda più
e persi. caro, 9-906: sopra l' arme / d'una purpurea cotta era
quali da questa parte ebbero per confine l' oceano ed a mezzogiorno il mar mediterraneo.
i queti porti ove sovente arriva / l' ibero navigante e il greco e'1
nudi, neri, corpo bianco, con l' apice delle penne primarie e secondarie nere
lunga 36 cm (ed è l' ibis sacra degli antichi egizi); un'
egizi); un'altra specie, l' ibis eremita (comatibis eremita) pure
) pure africano, è verde; l' ibis rosso (guara guara) vive
di serpente. citolini, 224: l' uccel d'acqua... è poi
più sembianza degli dei un cane, l' ucello ibide o un becco. comanini,
becco. comanini, l-m-372: ecci l' uccello ibi, che nasce nel solo egitto
bruci. d'annunzio, i-360: l' ibi migrante / agile tra le corna scese
, coltivate per i fiori (come l' hibiscus rosasinensis) o per le fibre
) o per le fibre (come l' hibiscus cannabinus) o per altri prodotti
) o per altri prodotti (come l' hibiscus sabdariffa, che dà il carcadè
capre. molza, 1-293: quanto l' elci frondose alto il lentisco / eccede
nero, il dauco, la cera, l' ibisco. savi, 2-i-188: gli
/ e coglier teco per incoronarmi / l' ibisco che fiorisce a massaciùccoli. gozzano
i frutti. alvaro, 11-255: l' arbusto dell'ibisco fiammante è davanti alle stazioni
, tr. (ìbrido). compiere l' ibridazione. panzini, iv-321:
e zool. pratica del l' incrocio fra individui vegetali o animali di
colonia eritrea? ojetti, ii-418: per l' ibridazione [delle rose] occorre attenzione
diverse. marnioni, 10-ii-577: appena l' arte e la coltura cessano le loro
, i-125: allo stato libero, l' ibridismo si riscontra a preferenza nei palmipedi
ottenuto attraverso l' unione di elementi disparati e confusi.
personaggio ideale ad arrabbiarsi, a fare l' amore, a prendere un caffelatte,
: il nano papiol / nascosto fra l' ibride -lattughe del suol. bacchi della
molto potente, questa nobiltà regionale aveva tutto l' interesse a sciogliersi dal centralismo austriaco.
. salvini, 6-132: pare che l' esempio d'ennio agl'ingegni che venner
specie di lenocinl e di compromessi che l' hanno sempre resa ibrida e subalterna. gramsci
isfuggiva a un osservatore; era quel- l' indefinibile aspetto di viziosità che portano in loro
nuovo modo di concepire il mondo e l' uomo e che tale concezione...
lo straniero] fra una parola e l' altra, ibrido impasto d'inglese e di
g. dessi, 10-128: paola parlava l' ibrido italiano usato dai piccoli borghesi della
come il 4 passeggero ignoto 'o 4 l' uomo vestito 'a lutto d'una
ibsen. gobetti, ii-45: l' estro mediocre degli ibseniani non tardò a
ornamento. ramusio, iii-140: l' icaco è un albero che nella foglia
(icaréggio). letter. seguire l' esempio di icaro; volare.
terreno / per tanto olimpo icareggiar con l' ale. = deriv. dal nome
nelle scuole di aviazione... abitua l' uomo terrestre alla vita icariana.
conti, 365: il mercatante, paventando l' africo / lottante nell'egeo con tonde
loda il castel ideila sua villa e l' ozio, / indi le navi conquassate acconcia
d'annunzio, ii-941: roma apparìa. l' anima legionaria /
i petti. / nel cielo spaziava l' ala icaria. idem, v-3-469: l'
l'ala icaria. idem, v-3-469: l' istinto icario, l'istinto umano del
, v-3-469: l'istinto icario, l' istinto umano del volo, che già travagliava
istinto umano del volo, che già travagliava l' inquietudine del vinci e si rivelava nei
eroe ateniese, che apprese da bacco l' arte di ricavare il vino dall'uva
un icarista. si ricordava di quando l' uomo volava e desiderava ritornare a quella
... due sien le spezie. l' una egli chiama icastica, e l'
l'una egli chiama icastica, e l' altra fantastica. tasso, 12-531:
ma questa non si può contraddistinguere da l' icastica. comanini, l-m-274: due
; icastica e fantastica; e che l' icastica è imitazione di cose che sono
la fantastica di cose che hanno solamente l' essere nell'intelletto dell'imitante. bellori,
. m. ricci, 3-135: quando l' aureo pianeta / il gelo alpin discioglie
/ il gelo alpin discioglie, / l' iccase prese moglie. -figur. taglio
/ e il suo cervello a iccase l' awisa. -gambe a iccase: storte
storte, con le ginocchia deviate verso l' interno. proverbi toscani, 372:
alpe il suo raglio. -essere tra l' icchesi e il fio: essere in una
ringrazione iddio / ch'io mi riposi tra l' icchesi e 'l fio. =
dire? tozzi, vii-625: icché l' hae? perché la corre così?
plinio], 160: ha mortale guerra l' aspido con lo icneumone...
in molte coverte: dipoi combatte con l' asp'do e da quello con tale armadura
, poco animai noto, / con l' aspido combatte, e l'armadura / prima
/ con l'aspido combatte, e l' armadura / prima si fa tuffandosi nel
nel loto. segneri, iv-38: l' icneumone, quando vuol pugnare coll'aspidi
come una corazza. gioia, iii-77: l' icneumone, la man- gosta, la
il coccodrillo]... non l' almo nome d'osiri,...
d'insetti che distruggono i bruchi e l' uova d'altri insetti perniciosi. gioia,
insetti perniciosi. gioia, iii-211: l' icneumone, insetto volatile, giunto il tempo
icnografia si chiama. lami, 1-1-80: l' accurato vincenzio borghini ce ne ha lasciata
che riguarda unicamente la icnografìa, e l' altra l'ortografia. que'metodi che
riguarda unicamente la icnografìa, e l'altra l' ortografia. que'metodi che insegnano di
chiamansi i caratteri de'quali si serve l' architetto per dimostrare la concepita idea: ne
, e finalmente della prospettiva di tutto l' edificio, detta icnografìa. carena,
icóglany, comp. di 11 'l' interno 'e oghlàn 'ragazzo ';
panaghia. gozzano, i-292: dov'è l' icona fine di quattromila
perle, / mirabili a vederle tra l' opre bizantine? e. cecchi
i tre gradini davanti alla porta e l' iconetta di sopra. = voce dotta
; ma ancora nel sec. xix senza l' accento); ingl. icon (
i-102: era disegno a passion rubella / l' ico- niese giovami beltate.
] contra le imagini? questo è l' errore de gli iconoclasti. segneri,
partecipare al suo odio d'iconoclasta verso l' immaginazione e il sentimento. carducci,
. gobetti, i-73: giovanni papini, l' iconoclasta, è sempre stato un'anima
. stor. dottrina religiosa (e l' azione connessa) che, nell'impero bizantino
nei secoli vili e ix, sostenne l' abolizione del culto delle immagini sacre e
iconoclastici ribellò il popolo di roma contro l' imperatore di oriente. 2.
della venerazione delle immagini sacre contro l' iconoclastia. -relig.: culto esagerato o
di un'opera d'arte, con l' intento di porre in evidenza le relazioni
la tradizione a cui appartiene e con l' ambito culturale dell'età in cui fu
3-129: la scrittura... e l' iconografia sono la parola architettonica immedesimata coll'
coll'edifizio, come la favella e l' accento sono la parola musicale identificata col
. 2. per estens. l' insieme delle rappresentazioni figurative (e,
brente, cotte., ii-205: perché l' effigi loro, come quelle di avi
biografie... sono condotti a ricercare l' iconografia del personaggio del quale narrano la
. e. gadda, 11-213: l' iconografia vinciana raduna le testimonianze più note:
baffi, come ci ha fatto credere l' iconografìa romantica, ma avevano il volto
per mezzo di fotografie o disegni; l' insieme di tali fotografie o disegni.
immagini. d'annunzio, iv-1-955: sotto l' influsso dell'ideale ascetico...
. cardarelli, 816: l' iconolatria, retaggio bizantino, è uno
f. frugoni, v-149: questa è l' iconologia allegorica della satira. 2
simbolico offerto da un artista, attraverso l' analisi delle strutture formali dell'opera figurativa
culto delle immagini sacre, pur tollerandone l' uso. - per estens.: iconoclasta
alberti, 450: passa questo divario tra l' iconoclasta e l'iconomaco, che il
passa questo divario tra l'iconoclasta e l' iconomaco, che il primo spezzava le immagini
divisò... quale dee essere l' uomo morale, e com'ello dee vivere
ogni giusto, ma il signorile e l' iconomico. = variante di economico
ojetti, ii-772: sono saliti fin dietro l' iconostasi, sul- l'aitar maggiore,
saliti fin dietro l'iconostasi, sul- l' aitar maggiore, ché la pala d'oro
, 10-223: aggirandosi tra le tombe e l' iconostasi, conservavano in testa, con
voce dotta, comp. di iconoscopio con l' inserzione di [elettrone. icóre
, 16-133: sì ne scorse / l' immortal sangue della dea, l'icore,
scorse / l'immortal sangue della dea, l' icore, / quale ne scorre agl'
, 5-444: fluì dalla ferita / l' icóre della dea, sangue immortale, /
, iii-2-45: di cipri ella da l' icore / nata d'amor tra i baci
, e tra mobili rupi, / l' icóre di numi dal gelo / salvando con
tratti dai quali scaturiva in maggior quantità l' icore con foglie di piantaggine officinale. panzini
animali. magalotti, 9-1-249: chi l' avrebbe mai detto che un uomo così
poi a scegliersi per suo quotidiano trastullo l' aver sempre brutte e impacciucate le mani
i-15-5 7-era notabile nel tempo della suppurazione l' esito di un muco tenace e viscido
terra la cubica figura,... l' ottaedrica a quelli dell'acqua, l'
l'ottaedrica a quelli dell'acqua, l' icosaedrica a quei dell'aria. landolfi,
dell'icosaedro. galileo, 4-1-401: l' icosaedro, che ha 20 base,
ed icosièdro. grandi, 8-202: l' icosaedro è una figura solida compresa da
.. membruta... esibiva l' orgia immota delle sue poppe.
secondo i metricisti classici, era pronunciata l' arsi di un piede o di un metro
di voce nella metrica classica più antica, l' arsi di un piede.
/ su 'l ciprio lido e su l' idalio monte / serve son pur ubbidenti e
, iii-1-219: ritorna ai mirti de l' idalio culmine / l'occhiridente venere.
ai mirti de l'idalio culmine / l' occhiridente venere. d'annunzio, i-772:
e odora il mirto sacro / a l' idalia dea, cerulo spumante / scende l'
l'idalia dea, cerulo spumante / scende l' ilisso. 2. per estens
/ vieni, e del nume tuo spargi l' altare, / bella unitrice delle belle
/ rassembrò di ciprigna in oriente / l' idalia luce, che il bel dì ne
corona con angusto giro / vede l' idalia e la cillenia fiamma, /.
d'italia bella; / ride a te l' idalia stella, / ed a te
il lume / gelido e bianco de l' idalia stella. = voce dotta
idatogama: quella che avviene attraverso l' acqua. = voce dotta,
. disus. divinazione del futuro mediante l' osservazione dell'acqua e dei suoi movimenti
o metodo di predire il futuro coll'osservar l' acqua, detta altrimente 'idromanzia '
.., d'allora in qua l' animo della iddea è fatto loro nimico.
nimico. simintendi, 1-23: se l' ira delli dei si piega, rispondi,
quali propriamente erano gentili iovane, avanzanti l' altre in virtù et in bellezza. mannelli
gemme il bel giardin risplende / de l' esperide iddie; con simil fiori /
iddie; con simil fiori / dipinge l' aura mille belle rive. sestini, 198
, i-263: forse nel cor marmoreo l' iddia / sognava il giovinetto cacciatore /
iddie a cui disse 'ave 'l' angelico gabriele d'annunzio. montale,
. montale, 5-16: fuggo / l' iddia che non s'incarna.
/ donami lo tuo conforto / de l' om c'a forza mi piglia; /
raro sognatore, il martirio di seguirne l' opera. 2. ciascuno degli
ed era tenuto deo. questi mercatanti l' adoraro come idio e feciorli grande offerta.
. intelligenza, 163: credi che sian l' iddei per noi infiniti? boccaccio,
, 343: offerta del primo satiro a l' iddio pan. monti, 17-716:
: decio consacra a gl'infernali iddèi / l' alma e le mille affronta aste ondeggianti
dio e apprensibili dall'uomo solo con l' intelletto. -per estens.: la mente
cielo, in quale idea / era l' esempio, onde natura tolse / quel bel
vuole dire ch'elli vidde in dio l' idea di tutte le cose; et è
di tutte le cose; et è idea l' esemplare imagine di tutte le cose.
alme, / che sian formate nel l' eterne idee, / di tempo in tempo
a la divina e prima mente / riserbasse l' eterno lor fattore, / splendea la
, 18-45: se dell'eteme idee / l' una sei tu, cui di sensibil
, cui di sensibil forma / sdegni l' eterno senno esser vestita, /..
amante inno ricevi. gioberti, 4-1-250: l' idea è tipo, archetipo del cosmo
, xiii-73: quel che già da l' idea fu di se stesso / lassù divino
, e però detto idea, è l' esemplare di tutte le cose create, e
la relazione in sé è una come l' idea. questa relazione una, obbiettiva,
2. filos. immagine ideale che l' intelletto si forma di ciò che è
o le specie di un genere, l' essenza, le proprietà degli enti in
filosofia molto dibattute furono le questioni riguardanti l' origine delle idee e la loro natura
loro natura, sia in rapporto con l' individuo pensante (soggettività) sia in
pensi i... j quanto sottil l' idee mandano i sensi / al comun
entrano ne'sentimenti, ne ferma ancora l' idea. alfieri, iii-1-38: tra l'
l'idea. alfieri, iii-1-38: tra l' idea che si ha delle cose,
, son tutto. galluppi, 1-i-182: l' immaginazione è dunque la potenza dello spirito
sua idea. rosmini, xi-125: l' essenza di un ente distinta dalla realità comunicata
proprio, cioè in quella maniera che l' essenza di un ente può essere comunicata ad
altro), dicesi idea; e l' atto con cui è ricevuta la comu
intuizione). gioberti, n-i-387: l' idea... si può considerare obbiettivamente
senso più volgare, è la percezione o l' intuito della cosa conosciuta. ardigò,
ritenne [la metafìsica]... l' anteriorità assoluta delle idee alla esperienza,
perfetta e inadeguata: a seconda che l' oggetto vi sia rappresentato, o no,
pienezza. genovesi, 2-40: secondariamente l' idee per questo medesimo riguardo alle cose
proprietà, parte. gioberti, 2-24: l' idea perfetta di ima cosa non è
le relative sono quelle, che si rapportano l' une all'altre... assolute
di cui con grandi e speciose voci / l' accademia favella. genovesi, 2-43:
singolare chiamasi concreta. galluppi, 4-i-218: l' idea concreta è l'idea singolare,
, 4-i-218: l'idea concreta è l' idea singolare, cioè l'idea dell'individuo
concreta è l'idea singolare, cioè l' idea dell'individuo. -idea chiara e
innanzi, qual sarebbe... l' idea del sole e della lima, ec
rappresenta che una cosa sola, come l' idea di me, di cicerone, ec
di me, di cicerone, ec. l' universale poi rappresenta quel che riputiamo comune
, pianta, triangolo, e tutte l' idee de'nomi, che chiamansi appellativi
più cose. di qui è che l' idee universali son parto della riflessione e della
, che si rappresenta i molti sotto l' aspetto d'unità... l'idee
sotto l'aspetto d'unità... l' idee universali costituiscono la razionalità. galluppi
la razionalità. galluppi, 4-i-93: l' idea universale è l'idea non già di
, 4-i-93: l'idea universale è l' idea non già di più individui, ma
misura e termine fisso a cui riferire l' essere reale ideale che anticipatamente possiede,
e specifica: a seconda che percepisca l' essenza e le proprietà di un genere
figura materiale. genovesi, 2-39: l' idea intelligibile è un'idea astratta,
oggetto sotto forma corporea, come sarebbe l' idea del pensiero, della volontà, dell'
colla teologia. tale soggetto non è l' idea rivelata propria della teologia,
propria della teologia, non è l' idea riflessa propria della filosofia, ma è
idea riflessa propria della filosofia, ma è l' idea intuitiva che tutte e due le
mamiani, 10-ii-335: è manifesto che l' idea logica, pervenuta alla scienza del
del riconoscersi identica nel subbietto, raggiunge l' unità finale e sintetica e diventa idea
i laghi generano la solitudine. suggeriscono l' idea metafìsica: come la luna,
comportamento etico. gioberti, 5-202: l' idea morale (la quale è l'astratto
: l'idea morale (la quale è l' astratto dell'amor divino, come l'
l'astratto dell'amor divino, come l' amor di dio è l'idea morale
divino, come l'amor di dio è l' idea morale concretizzata) è..
cognizioni, e il punto a cui mira l' esercizio legittimo di tutte le sue potenze
sensibili. gioberti, 4-1-247: l' idea è forza purché sia parlata.
idea è forza purché sia parlata. l' idea non parlata in nessun modo è solo
acciocché dal loro paragono ne possa risultar l' identità o la diversità...
ne aumentano la forza e ne accrescono l' impressione. gioberti, 5-36: la ragione
son quelle notizie di quel ch'è l' oggetto, come l'idea di luce,
di quel ch'è l'oggetto, come l' idea di luce, di suono,
notizie di quel, che non è l' oggetto, come l'idee le quali
, che non è l'oggetto, come l' idee le quali rispondono alle parole negative
oggettiva. genovesi, 2-43: finalmente l' idee rispetto agli oggetti sono o chimeriche
oggetti sono o chimeriche o reali. l' idea chimerica è di due maniere;
d'un palazzo incantato. secondariamente se l' oggetto è impossibile e ripugnante, come un
chiamansi reali. romagnosi, 3-i-28: l' idea... di quantità estesa sta
evidenza e certezza. genovesi, 2-39: l' idea è semplice, se è una
vadano unite altre forme, come sarebbe l' idea del rosso, del verde,
, o concepibile per vari aspetti, come l' idea di un -idea sensibile,
anche sensibili, altro non sono che l' essere, in quanto esse esistono d'
; mentre si distinguono da esso per l' esistenza relativa a sé o alle menti
quella del cui oggetto non conosciamo né l' essenza né alcuna proprietà, ma solamente
: furono solo registrati i fatti secondo l' idea d'importanza o di utilità, cui
di utilità, cui ebbe in mira l' autore. manzoni, pr. sp.
sp., 9 (158): l' idea della necessità del suo consenso,
sua importanza. cattaneo, v-1-446: allora l' austriaco dice all'italia ch'essa è
: troppo alta ci sta nel cuore l' idea della poesia, perché non dobbiamo
g. capponi, 6-79: l' idea romana, la quale rimase inestinguibile
croce, ii-10-107: il sentimento e l' idea della libertà sono stati, con la
incontraronsi egualmente i pensieri e i desiderii e l' ima- ginazioni. 7. riccati
., 25 (433): con l' idee donna prassede si regolava come dicono
questo genere stampavano nel cervello della fanciullina l' idea che già lei doveva esser monaca.
esser monaca. mazzini, 77-7: l' idea che v'era un guasto nel mio
paese contro il quale bisognava lottare, l' idea che in quella lotta io avrei
a misura che ricresce nella sua mente l' idea del principe, ricresce ancora nel suo
cuore la venerazione, la docilità, l' obbedienza. -ricordo. nievo
sera prima. calvino, 1-160: l' idea di mia moglie riesce a guastarmi anche
lucumoni della genealogia ideale non dicono se l' idee di gesù, vecchie o nuove
son fantasie. aleardi, 1-180: ivi l' audace fantasia pompeggia / fra un corteggio
fantasia. d'annunzio, iv-1-609: l' idea fissa mi possedeva intero, con una
'coatta ', chiamano i medici l' insistenza di pensieri molesti, talora assurdi,
al cui gran duolo, / vinte l' idee del duol, mancò l'esempio
vinte l'idee del duol, mancò l' esempio, / allor che a'danni tuoi
tuoi sì crudo ed empio / fu l' amor ch'ei di sé fu esempio solo
muto / la tema d'un rifiuto / l' idea del mio rossor. manzoni,
sp., 13 (225): l' idea dell'omicidio gli cagionò un orrore
non da soldati, il che distruggerebbe l' idea d'un complotto. e
certe antichissime macchine per scrivere; non con l' idea che qualcuno potesse praticamente servirsene,
si elevò quasi generalmente il sentimento e l' idea di scuotere il gioco straniero.
vederci marito e moglie, non ve l' ha detto anche lei che l'è
non ve l'ha detto anche lei che l' è un'idea storta? leopardi,
tempo... ritornò al giovine l' idea di farsi prete. barilli, 1-66
trovata. campailla, 1-6-3: con l' idee più magnifiche che puoi, /
. guadagnoli, 1-ii-337: piacque tanto l' idea della tenaglia, / che fu premiata
penna, ma né pur imaginarmi con l' idea. lippi, 1-6: così la
trista idea, / grande tei fa l' immaginar tuo stesso. 11. forma
solamente di fuori, ma prima che l' opera si facesse, fu idea. caro
. e. cecchi, 5-433: l' idea dello spettacolo di « varietà »
, 7-590: sempre sarà più perfetta l' idea d'un ottimo maestro, che l'
l'idea d'un ottimo maestro, che l' ideato. guarini, i-i- 206
. forteguerri, ii-178: è stimato l' idea de'mariti / in questo nostro secolo
or già sta ferma e stabile / l' idea, che vo commettere / de'miei
gioberti, 12-ii-2-345: non ha colto l' idea dell'eutrifone, ch'egli crede
idea dell'eutrifone, ch'egli crede l' esprimere una spezie di conflitto tra la
sua eminenza venisse in talento di sapere l' idea dell'opera, acciocché vostra signoria
alcuna città di spagna, ma solamente secondo l' idea italiana del pittore. giacco,
fuoco. padula, 336: l' anca d'un massaro vale più d'una
narrata un'idea, un'intenzione, l' indizio d'uno stato d'animo, più
modena. pavese, 1-39: non l' avevo guardata prima, somigliava a talino
forza vitale. campanella, 5-272: l' ovo, pur sotto il letame, fa
fa gallina, perché di quella ha l' idea. 17. locuz.
sono e saran create forme, / era l' uomo in idea composto avante / che
amico. b. croce, ii-6-20: l' affermazione è falsa, anche esaminata in
di studiare, non se n'aveva neppur l' idea. mazzini, 42-220: avevo
non si possono numerare, hanno tolta l' immagine dalle arene del mare e dalle
ciocche massiccie di capelli, mi davano l' idea di una di quelle divinità greche scolpite
ghiaccioli sui rami steccoliti dei gelsi davano l' idea che la primavera ghiacciata consolasse in
[s. v.]: 4 l' ho fatto di mia idea': di mia
potè... arrivare a formarne l' intera idea, a comprenderne la quantità e
imperio, consideri il lettore che tutto l' oro e l'argento, che gira per
il lettore che tutto l'oro e l' argento, che gira per lo mondo,
nell'intelletto)... 'formarsi l' idea d'una cosa ', concepirla
e brutto, / e non ha più l' idea di fiocco rosso. tarchetti,
.]: 4 non essercene nemmeno l' idea ', quando una cosa manca del
quella famiglia non ve n'è nemmeno l' idea. paolieri, 2-202: di cignali
. paolieri, 2-202: di cignali neanche l' idea! -un'idea al giorno:
videa di fare qualcosa: sentirsene nascere l' ispirazione, suscitare il desiderio, ispirare
terza volta, / vi è venuta l' idea di pubblicare / un'edizione della mia
. landolfi, 2-33: gli venne l' idea di lasciar cadere il fazzoletto.
primieramente partito in due parti, da l' ima de le quali è quel mondo invisibile
purissime dimostrazioni matematiche, basti a scusare l' inobbedienza delle macchine in concreto alle medesime
, in tutta la loro purità, cioè l' idea di una perfetta felicità e di
di una perfetta virtù; similmente abbiamo l' idea, e possiamo concepire un uomo perfettamente
, xi-171: il modo nel quale l' essere è nell'essenza, dicesi modo conoscibile
ideale, e significa che in quel modo l' essere manifesta se stesso alla mente,
: la distinzione tra il pensare e l' astrarre è distinzione ideale, che opera
un processo di purificazione, e che l' arte deve costantemente perseguire, ma non
si deve intendere una particolare idea che l' artista può formarsi, ma l'idea generale
idea che l'artista può formarsi, ma l' idea generale della bellezza applicabile a tutti
: il bello ideale non è altro che l' idea della convenienza che un artista si
è da inferire... che l' affetto del nostro per la donati fosse più
dell'oggetto d'un amore ideale ei l' adornasse e atteggiasse ne'versi a seconda
desideravano nel papa la moderazione e non l' estirpazione dell'affetto verso i congiunti.
ne'santi. pallavicino, 1-385: l' altro [paralogismo] è il figurarsi nelle
così. de sanctis, ii-15-356: l' elettore « ideale » è quello che è
, iv-1-106: donna bianca dolcebuono era l' ideal tipo della bellezza fiorentina. e.
qual è un po'peggio, nessuno è l' ideale e nessuno è proprio da buttar
loro perfezione. foscolo, iv-509: l' arte imitando la creazione invariabile, coglie
coglie il vero; ma il genio coglie l' ideale, indovinando, radunando, e
il vero oggetto della mente, e non l' ideale. poiché il vero è che
mezzo dell'ideale. gioberti, 4-1-392: l' ideale è inseparabile dal reale. l'
l'ideale è inseparabile dal reale. l' uno importa l'altro. non si
inseparabile dal reale. l'uno importa l' altro. non si distinguono realmente,
nella riflessione. de sanctis, i-267: l' ideale è lo stesso reale, la
informativa. tarchetti, 6-ii-92: sì, l' ideale solamente esiste: noi lo smarriamo
ma egli esiste..., l' ideale, il simbolo, il modello,
, il simbolo, il modello, l' intuizione primitiva e perfetta delle cose. g
. g. raimondi, 1-16: l' oggetto della loro discussione, del loro perenne
, del loro perenne discorso, erano l' ideale e l'assoluto. -irrealtà,
perenne discorso, erano l'ideale e l' assoluto. -irrealtà, inattuabilità.
permanente, non potendo esservi secondo lui l' ideale nel colorito e nell'espressione transitoria
ideale » nelle opere di disegno. l' ideale è diverso secondo i soggetti. memorie
belle arti, 1-1-5: la scelta o l' ideale... è quella eccellente
forse mai arrivata. gioberti, 3-30: l' ideale si trova dovunque risiede il perfetto
, e compongono una gerarchia di cui l' uomo occupa la cima. mazzini, 77-253
77-253: io non aveva saputo raggiungere l' ideale dell'amore, l'amore senza speranza
saputo raggiungere l'ideale dell'amore, l' amore senza speranza quaggiù. slataper,
cattaneo, iv-3-437: io sarei per l' ideale d'affrontare * tutte le
, appena finita di costruire, era l' ideale; qualche centinaio di metri dall'
(il perfetto), cioè a dire l' astratto, il morto ideale. carducci
dell'ideale / che mi fa batter l' ale / e che seguir non so.
tempio, ne 'l tuo cor ricevi / l' alto ideale che de l'uomo è
ricevi / l'alto ideale che de l' uomo è figlio. b. croce,
. b. croce, i-3-296: [l' uomo morale] difende, serba e
altre lascia cadere o modifica, piegando sempre l' interesse della specie a quello dell'ideale
cranach, osservo dentro di me, l' ideale d'un cranach. che gambe
, e abbastanza colto per poter sostenere l' offensiva di un dialogo quasi platonico con
\ aus. avere). seguire l' ideale dimenticando la realtà; abbandonarsi all'
.., per quanto troppo abbia l' alfieri idealeggiato nel carattere di loren- zino
delle idee, che riconosce nell'idea l' essenza e il modello della realtà.
cose. -dottrina gnoseologica che riduce l' essere delle cose all'essere percepite dal
secondo questo ultimo idealismo [trascendentale] l' io puro crea liberamente il non-io: il
: il che vale quanto dire che l' io puro col suo atto libero rende
così la dualità fenomenica è generata. l' io puro e l'atto libero creatore del
è generata. l'io puro e l' atto libero creatore del non-io son dunque
due principi fondamentali, che determinano « l' idealismo trascendentale », e lo separano dall'
idealismo volgare. cattaneo, v-2-288: l' idealismo è... una dottrina
.. una dottrina che non considera l' idea come un mero atto dell'intelletto;
... il genio pratico, l' impazienza dei lunghi avvolgimenti sistematici, l'
l'impazienza dei lunghi avvolgimenti sistematici, l' attività artistica di cui siamo dotati, ci
. b. croce, ii-14-57: l' idealismo attuale portò all'estremo l'atto
: l'idealismo attuale portò all'estremo l' atto del pensiero innalzato a unico principio
: un assoluto idealismo non può concepire l' idea se non come pensiero in atto,
2. tendenza artistica secondo la quale l' arte, mirando a un tipo di
tipo di superiore perfezione, deve rappresentare l' aspetto ideale della realtà (in contrapposizione
bello sensibile. quel che coglie e cerca l' ideale. carducci, iii-7-155: l'
l'ideale. carducci, iii-7-155: l' italia nel secolo decimosesto levò la poesia
del petrarca. idem, iii-3-123: l' asino, che vien, de l'ortolano
: l'asino, che vien, de l' ortolano / lo fiuta con dimesso /
ortolano / lo fiuta con dimesso / l' orecchio, e pensa: -o
vita in un inerte, ruminio. l' attivismo per l'attivismo m'è parso
inerte, ruminio. l'attivismo per l' attivismo m'è parso sempre roba da
e forse di mente, aveva avuto l' ambizione di creare un convitto 'sui
po'laico. piovene, 1-108: l' ansietà in cui mi teneva il mio amico
. filos. chi segue e propugna l' idealismo. 1. riccati,
tommaseo [s. v.]: l' idealista berkeley nega che le qualità primarie
primarie a'corpi attribuite, qual sarebbe l' estensione, realmente esistano in essi; ma
gli faceva già pregustare la rissa fra l' idealista crociano « che vira verso gentile »
degli idealisti,... basterebbe l' esempio di questo paese benestante e soddisfatto
avv. filos. in conformità con l' idealismo. vittorini, 7-34: una
(la legga, ecc.) l' impressione di essere in contatto (o in
in comunicazione) con dio (con l' assoluto, idealisticamente parlando).
rispetto delle nazionalità, fare alla fine l' europa tributaria della sua finanza e mutilar
idee non vi è altra spiegazione che l' idealistica, nel mondo dei corpi non
materialistica. b. croce, ii-2-147: l' escogitazione dei punti metafisici, ne la
la mettiamo [la poesia] insieme con l' altra letteratura « strumentale », e
tua formazione idealistica. vittorini, 5-32: l' altra [scoperta], la ricerca
, 5-2-163: iddio, che è l' essere per essenza, l'essere completo ed
, che è l'essere per essenza, l' essere completo ed assoluto, dee avere
le tre forme dell'essere, cioè l' idealità, la realità e la moralità.
b. spaventa, 1-59: dopo aristotele l' idealità consuma l'oggettività (l'esteriorità
1-59: dopo aristotele l'idealità consuma l' oggettività (l'esteriorità, che è il
aristotele l'idealità consuma l'oggettività (l' esteriorità, che è il carattere essenziale
, cioè, che è una cosa con l' innatismo. b. croce,
interezza e concretezza la realtà se non mediante l' idealità che è la sua misura,
che è la sua misura, cioè l' unico criterio di ogni giudizio onde essa
grave e massiccio organismo della vita reale l' aer vivificante dell'idealità che è propria
di tutte le cose belle, che l' uomo non trova già esistenti, ma
s'intende da molti, il dire che l' idealità delle imprese è la causa del
di sopportare credendo. carducci, iii-14-140: l' ideale poetico posto fuori della società in
che attestano il sacrifizio, il lirismo, l' idealità, tutto ciò che voi fate
piacere, quando sul riposo della carne l' anima provava un bisogno vago d'idealità.
idealizzare. idealizzaménto, sm. l' idealizzare, idealizzazione. carducci
con questa affermazione si vuole intendere che l' artista compie un processo d'idealizza- mento
assolute che per quattro secoli plasmarono politicamente l' europa, sostanzialmente sono affini.
nobilita. vittorini, 7-31: l' evocare stesso è passione, e la più
passione per eccellenza idealizzante e che comporta l' illusione. idealizzare, tr.
regione delle semplici idee, aggiungendo con l' esemplare dell'idea quel che manca alla realtà
fondere assieme queste due potenze, costringere l' immaginazione, l'idea a soffermarsi sulla
due potenze, costringere l'immaginazione, l' idea a soffermarsi sulla realtà. b.
a volta a volta tutte le forme, l' una rispetto all'altra; e questo
civili, un'idea di bene che l' uomo ha nell'anima sua o pur nella
che dio per un credente. idealizzano l' uomo: hanno bisogno d'un culto
. nencioni, 2- 139: l' autore appartiene alla famiglia dei grandi e tristi
usa, del suo sentimento sulla realtà. l' assoluta mancanza di sbandamento verso l'idealizzato
. l'assoluta mancanza di sbandamento verso l' idealizzato.
proposito della cantata, tocca a me l' ideare ed il prescrivere, ed a voi
ideare ed il prescrivere, ed a voi l' eseguire. gentile, 3-207: altro
un libro ch'abbia per titolo speciosissimo 'l' ideario 'de i componimenti. migliorini
v.]: * ideario ', l' insieme delle idee, dei concetti,
che riguarda o appartiene al l' ideazione. = deriv. da
pelle inclusivamente. broggia, 231: l' ideato profitto, che fondasi sulle diminuzioni
intraprendere la ristampa delle opere mie con l' ideata magnificenza, io invierò voti a mercurio
bene eseguito. idem, 15-422: l' indeterminatezza è il difetto quasi inevitabile de'
concetti, e così sempre sarà più perfetta l' idea d'un ottimo maestro che [
, né nell'ideato, che è l' anima: non vi è realtà né nell'
, né nell'ideato, che è l' universo; non vi è realtà né
assoluto, né nell'ideato che è l' assoluto. mamiani, 10-i-173: i segni
carducci, iii-24-297: di pietro comeille, l' autore di * horace 'del