sempre la fiamma fin che vedreti uscire l' acqua e le flemme dei materiali.
sciolto qualche pezzetto d'oro, può liquefar l' argento. -liquido idroalcolico che,
umori nocivi (un medicamento: secondo l' antica medicina umorale). a
tenevano della sostenutezza. pascarella, 2-320: l' uomo... va a parlare
g. gozzi, 54: bello sarebbe l' aver tempo, e tanta flemmaticità di
. fra giordano, 5-303: l' idropico, quanto più mangia e bee
. g. bentivoglio, i-115: l' arciduca alberto è di picciola statura;
e dalla nerezza del sangue, che dinota l' adustione e la copia deltumor malinconico.
. crescenzi volgar., 5-5: l' acetose [ciliege] diseccano più che
acetose [ciliege] diseccano più che l' afre, e con questo tagliano e fanno
tardi. -impassibile, imperturbabile (l' aspetto, l'atteggiamento di una persona
-impassibile, imperturbabile (l'aspetto, l' atteggiamento di una persona); calmo
mattioli [dioscoride], 568: l' ombilico di venere... cura
. cura i flemmoni erisipelati e l' erisipele flemmonate, conferisce impiastrato di
e lor per- tinenzie, ciò è l' enfiagioni, l'enfiammaggioni, le crescenze
tinenzie, ciò è l'enfiagioni, l' enfiammaggioni, le crescenze ficose, i
], il fuoco di san lazaro, l' eri- sipile, le formiche,.
formiche,... i flemmoni, l' enfiature. panciaiichi, 294:
ingrassano. c. mei, 127: l' errore volgare del suo essere flemmoso [
che molce, che diletta, che tocca l' animo (a qualificare la musica e
animo (a qualificare la musica e l' eloquenza). landino [inf
musica. mascardi, 1-171: ma l' eloquenza nell'animo pretende signoreggiare...
bensì, che la flessànime musica, l' erudizione della antichità,... fiorì
creazion d'un terzo che non è né l' un né l'altro; anzi è
che non è né l'un né l' altro; anzi è al tutto vario e
provida e benigna... ce l' ha fatto [il rame] flessibile e
passione. caviceo, 1-70: vuole essere l' omo... non superbo,
s. degli aricnti, 399: l' anima nostra, quando sia congiunta al
e di esecuzione. cattaneo, iii-1-284: l' indole flessibile e seducente della nazione forma
e ragiona. alfieri, v-1-741: l' attica, il lazio, indi l'etruria
: l'attica, il lazio, indi l' etruria, diero / in lor varie
chiara, pura, piena, e che l' aere con dolcezza mova e senta di
dissimilazione. flessibilità, sf. l' esser flessibile; capacità di piegarsi,
firenzuola, 559: mirabile e necessario è l' uso delle mani, potissime ministre del
fattizio e formato dalla artifiziosa flessibilità che l' educazione ha data ai nostri organi.
senza il menomo urto rinforzare e diminuire l' intensità de'tuoni non solo nelle frasi
, e certa flessibilità di armonie, l' aveva. 4. medie.
o di altre strutture, sotto l' azione di forze applicate. =
considerarle nel loro suono, che è l' insieme di tanti suoni, o nella loro
quella scesa è quasi lo tenere de l' arco, nel quale poco di flessione
j. 2. ling. l' insieme delle trasformazioni morfologiche di una parola
svolgimento di flessioni. pascoli, i-962: l' accento in tedesco cade sulla sillaba radicale
in cui due curve di senso contrario l' una all'altra si succedono immediatamente.
così lunga lunga si movesse flessuosamente secondo l' awal- larsi, il girare o il
di flessuoso. flessuosità, sf. l' essere flessuoso, curvilineo. dessi,
industre agricoltore / agli allori piegò selvose l' ali, / e diede ai mirti un
tragge, / e preme in fuga l' odorate spiagge. pascoli, 1318:
e le travi. anguillara, 10-40: l' edera flessuosa e 'l molle acanto,
molle acanto, / la preziosa vite e l' olmo e l'orno. p.
la preziosa vite e l'olmo e l' orno. p. casaburi, iii-444:
balsamiche e larghe onde dai vetri / l' aura d'aprile, e in cima ai
carducci, iii-4-26: ride sepolta a l' imo una foresta / breve, e
si mischi in flessuosi amori / con l' ametista. d'annunzio, iv-2-629:
signorina fufù si sentì canarina. non l' oro sterile e duro che uccide la
catena / vaga di perle a cingerne l' augello. / quei lento, al collo
portamento). leonardo, 3-287: l' aria che esce qualche volta da fondi
sociali, nel paese di cui essa è l' idioma. de sanctis, lett.
voce di lei, flessuosa, come l' àrido suolo la pioggia. =
30-2: se stando al mondo l' uom diventa sancto / grazia e virtù
uom diventa sancto / grazia e virtù l' aiutan sì che lieto / vince la morte
: ma è più facile talora trovare l' accento d'un verso ineffabile che flettere
col diavolo, fletter la schiena e l' anima. gozzano, ino: or fatti
quale parte volessi. pallavicino, ii-728: l' imperadore, ormai disperato di flettere i
, sei una matta » flettendo già l' accento alla genovese, senza accorgersene.
attarda la notte? flette lenta / l' orsa sui muri e il fondo delle vasche
. bocchelli, i-430: finalmente l' aggredirono i più esaltati, i forsennati
, gli osceni, nel vestire i quali l' artista non aveva lesinato né temuto enormezze
che sortiranno generazioni incimurrite dal l' erotomania fomentata dal cinematografo, dalla promi
fugacemente per piacevole passatempo, senza l' intervento di nessun trasporto sentimentale o
denominato anche saxhorn, che modificò l' oficleide sostituendo i pistoni con chiavi
non ne sentiva repugnanza e tutto l' intestino, contorto come le canne di un
. e. cecchi, 5-566: sento l' odore acuto dell'acido nella bottega
può venir sottoposto il siero sanguigno sotto l' azione di particolari sostanze, diverse a
misura comune, non fanno che viziar l' aria e renderla soffocante. flogisticare,
il flogisto. volta, 2-iii-30: l' aria nitrosa, ove venga vieppiù flo-
, 11: dalla soluzione nitrosa di tutti l' alcali flogisticato separò un precipitato verdognolo.
12-10-208: è lecito congetturare che l' incendio di tali vulcani in toscana sia rimasto
questi sono corpi flogistici, e l' umido non vi si attacca. volta,
. < pxoygj7ró <; * che ha l' aspetto di fiamma ', comp.
conte, morto nella flogosi di costituire l' italia. = voce dotta,
, sf. bot. e geogr. l' insieme dei vegetali che crescono in una
al paesaggio. -per estens. l' insieme delle piante e dei fiori,
flora, / e canta e'rusignol l' ingiuria acerba. poliziano, st.,
erbose, / che disponea per dilettarne l' occhio / dei gelsomin su i gambi di
{ flora microbica). -anche: l' insieme dei batteri presenti nell'intestino,
donde i giuochi antichi e moderni abbiano avuto l' origine loro, e a quale
. regaldi partiva per la francia. l' aprile della dolce provenza gli fu tutto
gusto). cardarelli, 3-65: l' arte del ferro soddisfaceva ad un tempo
e. cecchi, 810: l' abbigliamento, uniforme; anch'esso estremamente
a. fernandez, operanti presso l' università di firenze, che credettero di
quei risultati e, a tutt'oggi, l' elemento di numero atomico 61 non è
florei pascoli e dai bugni, 1 l' api con suon d'avene e di campestri
a cui malvagia e calda e scarsa / l' acqua invermina, e l'afa e
scarsa / l'acqua invermina, e l' afa e la sozzura. d'azeglio,
, dove / cantasi a'sordi e l' ore invan fur sparte! tolomei, 2-77
col maestro non serve a niente per l' uso del parlare,... in
: poi lieto se n'andrà con l' una mano / pesante di molt'oro;
festa di primavere tardive. -proiettato (l' ombra). d'annunzio, v-2-9
d'annunzio, v-2-9: il colore dà l' illusione che quei merli non sieno finti
finti ma appariscano sul muro bianco come l' ombra gettata da una rocca che gli sia
. due o tre mila versi sono l' estratto di cinquanta mila, che, stesi
accento). bembo, 2-137: l' altra, lo avere l'accento, che
, 2-137: l'altra, lo avere l' accento, che sopra la 1 dell'
dei fanciulli gittatelli, e mandili ad l' ospitale di altopascio. ammirato, 1-505:
'bastardello', brutta parola che aggrava l' immeritata sciagura d'innocenti bambini. più
ricevuto vi fia. alberti, 68: l' uno saria strecto et avaro, l'
l'uno saria strecto et avaro, l' altro prodigo e gittatóre. 4
4. tecn. chi esercita l' arte di gettare i metalli. cellini
tratti di metalli, per ben conoscere l' effetto che questi produrranno nel getto. carducci
estrinseco patto degli uomini non farebbe che l' una di cotali disposizioni riuscisse al gettito
caratteri dell'iliade] più agevole e l' altra più malagevole di quel che ora sia
e scambietti e guizzi dell'agile persona l' inglese era riuscito a scansare il gettito
tutto il giorno mi era un riposo l' abbandonarmi a te con lettere di otto
fonte di reddito. bacchélli, 1-iii-137: l' importo della tassa... crebbe
govoni, 1239: ma che tristezza l' erba tra i binari, / bruciacchiata dai
, ecc. -in senso concreto: l' acqua stessa che esce; zampillo,
non instraboccare, convenne tagliar da piè l' albero della maestra, e, per non
in seguito a verificarsi, purché naturalmente l' opinione che ha promosso il getto fosse
di toscana, 10-195: editto che proibisce l' appropriarsi i getti del mare.
miracoli se ne caverà fuori; per l' altra parte io mi rimborserò del danaro
lirico almeno in questo, che è l' espressione subitanea, il getto, direi
che secreto chere, / che quando l' avrai detto / serà sfogato il getto.
. gioberti, iii-148: esso [l' idioma francese] è pertanto attissimo ad esprimere
getto di poesia erompeva dall'intimo empiendomi l' anima di musica e di freschezza ineffabili
imperfezione. d'annunzio, iv-2-1143: l' opera, allogata allo statuario bolognese iacopo caracci
era già pronta nella bottega del fonditore. l' artista aveva fatto di cera due esemplari
-in senso concreto: il pezzo o l' opera fusa e colata. filarete
viani, 14- 492: dopo l' abbozzo e la martellatura,...
a dare diversi e proprii nomi a l' imagini: chiamando quelle dove entrano colori
colori e lineamenti, pitture; dove entra l' intaglio, scolture; dove è il
ancora nel getto de'bassi rilievi, l' osservanza della seguente dottrina.
.; gettata. - anche: l' impasto stesso, calcestruzzo. c.
, 1-370: questo voto che resta tra l' una scorza e l'altra del legname
che resta tra l'una scorza e l' altra del legname, riempiono di un getto
fondamento, fece fare il rimanente, cioè l' altre otto braccia di muro a mano
, ecc. -in senso concreto: l' elemento architettonico costruito con tale sistema.
buone arti..., come l' invenzione del buttar le volte di getto
getto di pietra, e si chiamava ora l' arco romano ed ora l'arco trionfale
chiamava ora l'arco romano ed ora l' arco trionfale. -fondazione; basamento
: presso i moderni la principale è l' arme di getto, il fucile, codest'
canti carnascialeschi, 1-42: donne, l' abito e 'l foco / mostran che
esterior portatura, a gitto si scorge l' interiore dell'animo, che ne è dispotico
a fiocchi. savinio, 1-122: l' affanno di sentirmi abbando nato
di gitto / alberi case colli per l' inganno consueto. -con valore attributivo.
eccellentissimi, di maniera che in tutto l' aquilone non hanno chi gli pareggi.
vita conduce in salvo la coscienza e l' onore, non può dolersi di sventurata
signori! badate all'imboccatura! ma già l' avete pigliata troppo di traverso in principio
frugoni, iii-29: si fende [l' arancio] per mezo e se ne preme
/ del compagno fatto gitto, / sotto l' onda scapolò. barrili, ii-1065:
] fece getto di vario cannone per l' armata e si preparò alla resistenza. f
. -gridare il getto: lanciare l' allarme; comandare che si alleggerisca la
poca cura, non videro: essere l' autorità di quel magistrato tanto assoluta.
o 'un cantante ', richiedere l' esecuzione di un disco con quella canzone
in base al quale si calcola poi l' indennità dovuta a ciascuno in proporzione delle
fece fabbricare appositamente gettoni da diciotto luigi l' uno. fogazzaro, 5-396: mentr'egli
quel silenzio di aspettazione che soleva precedere l' alzarsi della marchesa. panzini, iv-293
, mettevano drupe tumide e bleu contro l' azzurro del cielo. tornasi di lampedusa
guardare le « pesche forestiere ». l' innesto dei gettoni tedeschi, fatto due
. neol. dispositivo che, mediante l' introduzione di un gettone o di una
, / aspetta e ferma in sé l' animo equale, / e nella faccia giela
a caso, potete scommettere, contro l' uno, esattamente la cifra di nove-
colossale, la quale, dopo aver tragittato l' oceano, si togliesse dal ghebbio una
in etiopia). -in partic.: l' insieme delle costruzioni racchiuse da uno o
ornit. beccaccia (nel l' uso comune). -figur. ant.
d'annunzio, v-1-959: l' oriente! l'antica magìa trasfigurava
d'annunzio, v-1-959: l'oriente! l' antica magìa trasfigurava il nostro ricovero
maniche tutte di un pezzo con l' abito. deledda, iii-725: piccola e
nella sua vestaglia giapponese, sotto l' ombrellino a stecche, come una
, 10-407: « ha ingrandito l' esercizio da poco, prima il suo locale
nere, zampe gialle; abita tutta l' europa e buona parte dell'asia e dell'
gheppio. pulci, 14-51: e gira l' avoltoio e l'abuz- zago, /
, 14-51: e gira l'avoltoio e l' abuz- zago, / e 'l gheppio
più comune. pascoli, 1490: l' aquila / dice: « vanne a far
o tre uccelletti. montale, 2-83: l' ombra crociata del gheppio pare ignota /
dire ch'io ho avutoj'agip di fare l' assiuolo per te: e 'l
e tirarvi le calze, per l' aiuto che tu m'hai dato: bu
: e'fa gheppio. su l' anca or lo stramazza, / l'arrovescia
su l'anca or lo stramazza, / l' arrovescia; e lo sgozza e
arrovescia; e lo sgozza e l' accoltella. imbriani, 3-197: se sene
fagiano. bartolini, 3-119: l' ho visto alzarsi il fagiano; gridar:
o si spremono collo strettoio per cavarne l' olio. il gheriglio si spacca agevolmente
passando un grossolano dicea: « che l' è dentro, che l'è di
: « che l'è dentro, che l' è di fuori? ». moneti
195: lucilio si fece raccontar brevemente l' andamento di tutto l'affare; giudicò con
fece raccontar brevemente l'andamento di tutto l' affare; giudicò con miglior fondamento che
sulla cancelleria. faldella, 5-189: l' abbrutito poliziotto si accostò al veterinario con l'
l'abbrutito poliziotto si accostò al veterinario con l' aria melensa del contadino costretto a prestarsi
combinato « con arte infernale » anche l' altra gherminella delle quattromila onze che chiara
e le soperchierie d'un procuratore furfante l' obbligarono a vendere... la
. la villa. 3. l' afferrare con le mani, l'abbracciare.
3. l'afferrare con le mani, l' abbracciare. bernari, 6-293: procedeva
spiccava un salto che si completava con l' abbraccio con cui la mamma se lo
basso, col collo torto, come l' unghia, volendosi stropicciar meco, per
, / messa una branca fuor, l' ebbe ghermito, / e 'n poco d'
. b. corsini, 20-84: spiega l' aquila sua l'una e l'al-
corsini, 20-84: spiega l'aquila sua l' una e l'al- tr'ala,
: spiega l'aquila sua l'una e l' al- tr'ala, / e con
/ dal ciel si piomba e su l' istessa cala; / ghermisce il bel fanciullo
doppiando il volo, / vie più l' incalza con acuti stridi, / di ghermirla
ariosto, 23-85: andò alle strette l' uno e l'altro, e presto /
: andò alle strette l'uno e l' altro, e presto / il re pagano
licor, che sì gli turba intorno l' onde, / che, in quel che
con novelle sue, / ghermir mi piace l' agile fantesca. ungaretti, iv-39:
o vuol in calvi: / ché l' aquila ha ghermito già san salvi. boterò
i portoghesi. pisacane, i-84: l' unità o la federazione italiana fu impossibile,
schiavi de'caporali delle fazioni e l' italia tutta degradata, preda del primo
guerrieri gl'italiani e non paladini ghermirono l' occasione: tennero la sfida ed il
ferraù presto si caccia, / e l' un con l'altro insieme s'è ghermito
si caccia, / e l'un con l' altro insieme s'è ghermito.
dante, inf., 21-36: l' omero suo [del diavolo], ch'
ghermito. per la sua tristezza amo l' amore. 3. carpito (
campi dell'aria armi gli artigli / contro l' acceggia? d'annunzio, i-338:
annunzio, i-338: snella fuggìa la nube l' abbraccio terribile, dando / al ghermitor
overo fette che si pongono alle camiscie l' una per banda, o ad altre
4. arald. pezza triangolare in cui l' intervallo dei due bracci riuniti è pieno
sp., 37 (651): l' attività dell'uomo è limitata; e
ne'gheroni. panzini, iii-623: l' estro le si seccò, perché ciò che
ottiene nel processo di fusione ossidante per l' estrazione dell'argento dal piombo d'opera;
quella materia fusa e scorrevole che neltaffinare l' argento per mezzo del cene- raccio,
a mano che si forma, finché l' argento puro sia ridotto al fondo del
per impedire che la neve o l' acqua entri nelle scarpe, e, a
. (ghétto). metall. affinare l' oro o l'argento per mezzo
metall. affinare l'oro o l' argento per mezzo della ghetta; coppellare.
: avvegnaché, se bene sparsi per l' italia si veggano gheti numerosi e ricchi
menagio e il ferrari non ne sanno l' origine, ch'io pur credo d'aver
quattro donne un ghetto. = per l' etimo, tuttora controverso, cfr. a
al tribunale) perché risparmia al giudice l' obbligo, talora in questi paesi assai
lo 'mperadore de roma, che se l' emperadricie nel più vile schiavo ghiesso brutto
, / che venne insin dal fine de l' oriente. aretino, 1-42: quelle
voi; cioè al corpo e a l' anima vostra. n. agostini, 5-13-92
e non ghezza. malatesti, 1-181: l' uva è già ghezza e sono in
clima. papini, i-177: l' erba umida ha paura del vento come
cieco, 33-38: sino a le reste l' arme fracassaro / come se fosser di
insin là dove appar vergogna / eran l' ombre dolenti ne la ghiaccia. cantari cavallereschi
], i-277: vedrai poco durare l' amore di colei verso di te, quante
bruciati dalla ghiaccia. monelli, 1-230: l' acqua, dietro a noi, qua
che li piaccia, / da noi [l' augello] fuge e diparte.
o anche la neve) raccolto durante l' inverno o prodotto artificialmente (e serve per
perché d'inverno vi si lasciava andare l' acqua fino ad una certa altezza per fame
/ ghiacciaie, e profonde / per l' ardente deserto frementi / le sabbie com'
a ridosso del tetto; forno crematorio l' estate, ghiacciaia l'inverno. piovene,
; forno crematorio l'estate, ghiacciaia l' inverno. piovene, 5-116: 1 nostri
provinciali, e talvolta non provinciali, l' inverno si mutano in ghiacciaie buie,
). diventare ghiaccio, congelarsi (l' acqua, la neve, la brina)
). ristoro, 7-1: l' acqua non si istrigne e ghiaccia nel
santi barlaam e giosafatte, 79: l' acqua... scaldasi del fuoco e
. di costanzo, 1-130: essendo ghiacciata l' acqua del fosso, i due cittadini
particella pronom. galileo, 4-2-431: l' acqua nel ghiacciarsi cresce di mole.
quando ghiaccia. soderini, i-34: l' inverno che ghiaccia assai, massime di
buon ricovero alle navi,... l' inverno ghiacciano totalmente. leopardi, iii-1070
qui fa gran freddo, e già l' amo è ghiacciato più volte da sponda a
per estens. raffreddarsi (un liquido, l' aria, un umore). —
cielo, / o dove ancide il sol l' erbe e le fiondi. galileo,
). bencivenni, 4-34: quando l' uno de'piedi ghiaccia, l'altro
: quando l'uno de'piedi ghiaccia, l' altro l'aiuta immantenente. s.
uno de'piedi ghiaccia, l'altro l' aiuta immantenente. s. bernardino da siena
. albertano volgar., 18: l' amore nasce a modo del cristallo che
. manzini, 11-112: seduta fra l' acquaio e il tavolino, mi sento
sgomento, allibire (una persona, l' animo, la mente). -anche
dispero di raggiungerla e mi sento ghiacciare l' animo e l'ingegno. bontempelli, 8-124
e mi sento ghiacciare l'animo e l' ingegno. bontempelli, 8-124: a quelle
, quando / dipinto di pietà, l' almo mio sole / udii con dolci
volgar., 18: ghiacciasi, stringesi l' amore e viene in amistà per fede
tanti ghiacci / né tanti fochi in su l' ampida terra, / quanti arde e
quanti arde e ghiaccia e serra / l' alma, col corpo, tenebrosa e
mamiani, 1-198: s'aprì tuonando / l' etra, e a rim- petto delle
senso de'bisogni morali, non ghiacciassero l' alito delle pure e sublimi aspirazioni.
d'annunzio, iv-2-1348: qui non è l' inerte chiarore glauco che ghiacciava la pergola
). diventato ghiaccio; congelato (l' acqua, la neve, la brina,
cicando la terra per neve e sendo giacciate l' aque, convenne a uno villano andare
: questo tocco di zolla ghiacciata io l' addento come pane. sotto, pulsano le
delle colombe, 153: questo afferma l' esperienza degli artefici che vendono olio, i
. per estens. freddissimo, gelido (l' acqua, una bevanda).
soderini, iv-158: così sarà calda [l' acqua] il verno e fresca testate
da temperatura rigida (una stagione, l' atmosfera); che provoca freddo intenso
più notti senza il minimo riparo contro l' imperversata ed insopportabilissima intemperie della ghiacciata stagione
ghiacciata stagione. nievo, 1-575: l' aeronauta per cogliere una corrente d'aria più
ghiaccioli sui rami steccoliti dei gelsi davano l' idea che la primavera ghiacciata consolasse in
in una buca, / sì che l' un capo a l'altro era cappello.
/ sì che l'un capo a l' altro era cappello. de sanctis, iii-34
medici, ii-193: se tu hai l' arco e la faretra, amore, /
celino tali tormenti che mi farebbero preferire l' inferno, nonché il sepolcro, alla
carducci, iii-17-78: tutto ad un tratto l' ironia cessa, come ghiacciata dalla comparizione
mia febbre d'amore si spegnea / e l' ala de 'l disio cadea ghiacciata.
che si possa ingoiare, e spenta l' ultima scintilla di fuoco, se ne morranno
al proprio banco d'officina, con l' ultima vite da stringere sul telaio.
sul telaio. -squallido; che dà l' impressione di abbandono, di solitudine.
in panico, e quivi truovo similmente l' uscio ghiacciato. -che non si
io. giamboni, 76: per l' acqua teme l'uomo tempeste e nevi
giamboni, 76: per l'acqua teme l' uomo tempeste e nevi e ghiacci e
e nevi e ghiacci e gragnuole e l' altre cose pericolose del mare e de'
su ne stilla / fresca rogiada a l' ora matutina, / né in giazio
che 'l ghiaccio. più dolce che l' uva matura. boccaccio, vii-29: come
la foresta e ne risuona. / l' osso a tacciar ne va che par di
? / nel giorno sì lungo, che l' alba / sementa ed il vespero miete
tra vortici e raffiche, avanti, / l' italia, l'italia! -grandine
raffiche, avanti, / l'italia, l' italia! -grandine. cecco
baldi, i-22: desia saper com'a l' estiva arsura, / di freddissimo ghiaccio
astronomia, nelle meteore, delle quali l' ingegno umano penetra le loro cause,
rida la primavera, / a chi giovi l' ardore, e che procacci / il
parta il ghiaccio. folengo, ii-38: l' aura suave occidental spirando / riporta i
, infra fochi / spingeano su'destrier l' aste ferrate, / intenti il mondo
del liquido ghiaccio, / venisse a l' esca. 4. figur.
: pur dianzi, / qual io non l' avea vista in fin allora, /
, x-1-116: di man mi cadde l' esecrato laccio, / e rizzarsi le chiome
ghiaccio ogn'or, e, tra l' ardore, / immobile il pensier, stabile
/ dentro, e di far senza l' usata nebbia, / ch'i'vedrò secco
moro. ariosto 1-78: chi bee de l' altra [fontana], senza amor
né ritrarsi. govoni, 748: l' autentica notte, solo notte, / senza
po'meglio spiccare i colori se non l' odore. -mancanza di cordialità,
: strane spiacevoli saranno più di tutte l' altre quelle [pietre] che averanno dentro
gialletti. baldinucci, 5: è [l' agata orientale] in ogni parte trasparente
cum le dita per la scolatura delle vestimento l' eburneo pecto, dicendo sempre parole da
le labbra dal vento maltrattate, / venir l' inverno. de sanctis, petr.
il disinganno. sinisgalli, 9-39: lungo l' inverno intero / coi piedi sulla brace
di ghiaccio, se non credo che costei l' ami.
qual ghiaccio, / tende d'amor l' insidiosa rete, / e col salto leggier
forza. pulci, 22-231: disse l' amante di quella più bella: /
., 99: tu tieni in ghiazo l' alma sbigotita, / il cor nel
, 1-24-73: la maraviglia insieme e l' orror misto / stringe agli egizi il freddo
. rende quasi insensato e freddissimo ghiaccio l' uomo alle fiamme d'amore, sì
. tasso, 6-64: insolito timor così l' accora / che sente il sangue suo
: lì tronco braccio / cade tra l' erbe; ei si riman di ghiaccio.
. -rompere il ghiaccio: sciogliere l' insensibilità. petrarca, 153-2:
stavano alle velette, se mai venisse l' occasione d'entrar nel discorso essenziale: finalmente
cessare o far cessare la freddezza o l' ostilità che divide due o più persone
veder la valle e 'l colle e l' aer puro, / l'erba e'fior
colle e l'aer puro, / l' erba e'fior, l'acqua viva chiara
puro, / l'erba e'fior, l' acqua viva chiara e ghiaccia! del
/ in me à mostrato amore / l' ardente suo valore; / che senza amore
); che porta freddo intenso (l' aria, ecc.); che al
fausto de longiano [tommaseo]: guarderà l' arme che gli darà l'avversario suo
: guarderà l'arme che gli darà l' avversario suo tanto da offesa come da difesa
[tommaseo]: quando evaporano le unghie l' umido naturale, divengono troppo aride e
nascono due sorti d'unghie cattive; l' una troppo dura e secca, ghiacciola
mordendole (e sono così chiamati anche l' albero che le produce e altre piante
aggraverà la tabe nel freddo quando è l' anno ghiaccioso, se dopo la bruma
profondi e neri, / od a l' ombra de l'ombre eterne ghiace /
neri, / od a l'ombra de l' ombre eterne ghiace / si leva e
vene della terra] segua per lo più l' andamento della superficie terrena, dico o
mortali / troncaron sempre alle mie posse l' ali, / perch'io pur ghiaccia e
, / il nostro buon fratello, dio l' aiuti. -con valore iperbolico.
, che mi toglie le parole e l' intelletto. berni, 12-44 (i-313)
, si arruota. beccaria, ii-484: l' opera proposta fino da principio si era
251: incerto ancor se del mar l' onda impura / per sotterranee ghiaie e
: ghiare scoperte, sopra alle quali l' acqua... lascia certa belletta arenosa
ghiaiato. ghiaiatura, sf. l' operazione di coprire con ghiaia una
gente si rivol tolavano fra l' erba, si inseguivano e frullavano sul ghiaino
sien larghi braccia dieci e alti secondo l' altezza dell'argine. b. corsini,
mare sembrava ora echeggiare, rotolare per l' aria più forte. = deriv
guittone, i-1-239: o che direbbe l' omo di quel che fusse aletto inperadore
fusse aletto inperadore de roma e rifiutasse l' enperio e domandasse abitare in imo porcile
, 19-58: poi ch'egli ebbe assettato l' arrosto / e pien di certe gallozze
. michelangelo, i-35: po', doppo l' opra, lieti el sonno tentano
, / e che per altra via l' uom si procacci / di pascer porci
delle bruciate. quasimodo, 2-43: l' abete senza nodi, il leccio curvato dalle
fiume e da le ghiande / per l' altrui impoverir se'ricca e grande. sacchetti
stimò dolce bevanda e dolce cibo / l' acqua e le ghiande, ed or
acqua e le ghiande, ed or l' acqua e le ghiande / sono cibo e
. sarsi, se potete, con l' addurgli tanta autorità, far che le loro
da tirarsi a sorte. 3. l' estremità del membro virile; glande.
di favonio germoglia il corniolo, dipoi l' alloro;... gli altri cominciando
altri cominciando la primavera, come l' acquifoglio, il terebinto, il paliuro,
, / e 'n quattro volte e'l' arà sfanfanata. -conoscere le ghiande
. pucci, cent., 82-52: l' altra gente di porta leone / tutti
leone / tutti ad un cenno fer l' assalto grande, / popolo e cavalier,
ghiandaie si trovano in toscana in tutte l' epoche dell'anno... è un
, nido alle ghiandaie, / gettarci l' urlo che lungi si perde. govoni,
6-63: in quel silenzio, echeggiò l' urlo roco di una ghiandaia.
pascoli, 390: fole! / l' uomo non vola, o garrula ghiandaia,
nidifica nei buchi degli alberi in tutta l' italia peninsulare; si nutre d'insetti
. m. cecchi, 1-i-131: tu l' ha'a far meco altrove, ghiandaióne
baldovini, xxx-n-36: io ho tra l' al tre a casa un ghian-
erga e dispieghi, /... l' altier tronco e le fiondi / la
questo bestiame, cioè il bosco ghiandifero per l' autunno ed inverno [ecc.]
ecc.]. deledda, iii-958: l' argomento era quello: l'affitto del
iii-958: l'argomento era quello: l' affitto del bosco ghiandifero ai banditi.
(fornite di un canale escretore per l' eliminazione dei prodotti di secrezione: sudorifere
salivali separano la sciliva, il pancreas l' umor pancreatico. baruffaldi, 152: questa
insigne, di guarire i cretini con l' inserzione della mancata glandola tiroide. bocchelli
ulloa [castagneda], i-106: l' infermità era come peste, salvo che
glandulari e follicolari. carducci, ii-10-97: l' han chiamata una malattia glandulare. cicognani
una a una tutte le specialità per l' anemia, la clorosi, l'insufficienza
specialità per l'anemia, la clorosi, l' insufficienza glandolare, che venivan lanciate sul
separare. campailla, 13-31: ma l' intima midolla interiore / di cavi cannelletti è
maniera d'infermità, che non giaceva l' uomo tre dì, apparendo nell'anguinaia o
ghianduzza. è diminutivo di ghianda. l' applicano alcuni a certi tumori pestiferi,
giusti, i-92: una donna pazza l' anno passato si precipitò di lassù nel ghiaréto
orti e ghiareti, si succedono un dopo l' altro. alvaro, 15-49: era
esercitando tuttavia ghibellinescamente i diritti e l' autorità delltmpero. = comp.
, avversari, nella lotta per l' elezione imperiale, dei duchi di baviera,
baviera, favorevoli, nella lotta per l' elezione imperiale, a un'intesa con
, e aveano ciascuno uno forte castello l' uno incontro all'altro, che l'uno
l'uno incontro all'altro, che l' uno avea nome guelfo e l'altro
che l'uno avea nome guelfo e l' altro ghibellino. folgore da san gimignano,
strazio. m. villani, 4-78: l' italia tutta è divisa mistamente in due
è divisa mistamente in due parti, l' una, che seguita ne'fatti del
guelfi, cioè guardatori di fé: e l' altra parte seguitano l'imperio, o
fé: e l'altra parte seguitano l' imperio, o fedele o infedele che sia
dall'avidità della teocrazia, parteggiavano per l' imperatore; quelli, che non avevano
straniero. d'annunzio, iii-1-542: io l' ho in sospetto. ei fu /
, udivi il carme / che allegrò l' ira al ghibellin fuggiasco. 2
guelfe e ghibelline... guastarono l' italia. monti, x-3-433: il negro
messaggiero alle case de'fatinelli, pregavano l' ira ghibellina ristesse. de sanctis, ii-15-412
5. locuz. essere uno ghibellino e l' altro guelfo: pensare o agire in
: -l'uno di noi è ghibellino e l' altro è guelfo. -che bestie son
orari; solleva polvere e sabbia velando l' atmosfera con una densa nube grigio-rossastra.
suo, ghie- culandolo, usava l' idioma, cioè lo parlare che si fa
giacciano soli. buti, 3-455: l' una... de le donne fiorentine
di gomma) con cui si guarnisce l' estremità inferiore di un bastone o di
base di esso. la ghiera impedisce che l' acqua non iscorra internamente lungo l'asta
che l'acqua non iscorra internamente lungo l' asta, e anche fa fermezza al
arco, segnata da cornici che seguono l' intradosso; archivolto. - anche:
ghiera o d'una bombarda o prieta che l' ucciderà. burchiello, 142: però
v-5-7: ciapino, che già s'aspettava l' esclusiva, dice a se medesimo:
lima lima; e ciò si dice fregando l' indice della destra sul dito indice della
de'sette savii, che così l' aveano avocolato per loro di
dal nome del medico che ne propose l' adozione alla costituente, j. i.
far la guerra a mezzo mondo e l' altro mezzo buttare all'aria, salvo le
terrorismo politico che si manifesta mediante l' applicazione spie tata della pena
io. marino, 16-219: poiché l' arco costui, secondo l'uso, /
16-219: poiché l'arco costui, secondo l' uso, / de la lingua piccante
nievo, 1-259: ghignavano fra loro adocchiando l' avvoca- tino il quale, piantato dalla
. faldella, 5-174: qualcheduno spingeva l' uscio socchiuso. speranza calda e fremebonda
alleggeriscono tutta la cosa, o almeno l' accennano con brevità. baretti, 2-243
quale ha una malinconia nel cuore che l' ammazza, e trovasi in compagnia di
il pozzo dei crani elmuti che ghignan l' agonia: / ecco la porta improntata di
g. m. cecchi, 18-2: l' amor ch'io ti porto, mi forza
1-88: quest'è colei, che chi l' ha 'n sé serrata, / alla
, me ne venni un passo innanzi l' altro su pel dilettoso colle verso l'osteria
innanzi l'altro su pel dilettoso colle verso l' osteria, non senza ghigni e risa
nel sen caduti. alfieri, 6-275: l' abbaiar di borione / non mi dà
un certo ghigno da schiaffi, dandosi l' aria di signore. d'annunzio, iii-
ghignétto. aretino, 1-121: guardolle l' amico con un ghignétto consenziente. p
giovane amante... con amorosi sguardi l' andava trattenendo, dandoli qualche fiata un
, / dicendo: « al cui l' arà chi fia ghignoso! ». albertazzi
. nella prima gioventù le aveva devastata l' esistenza rendendola simile ad una bambina vizza
collaborazione,... non occorre ricordare l' evoluzione di essi verso il ghildismo e
triangolare, molto allungato, che sovrasta l' archivolto delle porte e delle finestre negli
s. v.]: 'ghindàggio', l' azione di ghindare o sollevare qualche
vela anderà la nave più forte essendo ghindata l' antenna alla sommità dell'albero. garzoni
, 1-36: con una cima lega l' antenna, e con l'altra una taglia
cima lega l'antenna, e con l' altra una taglia per dove passano le
;... / sinché contra l' albero a pioppo / ghindata fu tra fondo
per biancheria (fabbricato originariamente per l' esportazione in guinea). cicognani,
incuranza maestosa. jovine, 54: l' oggetto della loro curiosità era una donna
al figur. ojetti, i-631: l' evento, sì, è straordinario, ma
, era poi trovato da colui che l' aveva venduta, e diceva: -oh,
ora il canale fa danno, ora l' acqua non corre. = voce di
buti, 1-325: così [arianna] l' insegnò che menasse, overo portasse seco
causarsi dal dottorato, come... l' aretino e giacobo benaudi con altri infiniti
io: per tutte le stanze si sente l' odore appetitoso della ghiotta.
patriarcale arrosto allo spiedo... tra l' inebriante profumo delle arrosolite patate alla ghiotta
. recipiente di metallo, che raccoglie l' olio lubrificante o il carburante che gocciola
che tu prendi nel sacramento di su l' altare dei mangiare astivamente e ghiottamente,
questo non è per altro, che per l' orgogliosa costuma de'segnori, perchè i
e piacevole. dossi, 602: l' aria è ghiottamente impregnata dai profumi dei
cuochi e divien sì profonda, / che l' intenderla a tutti non riesce.
, quando si dicono parole onde appaia l' uomo ghiotto o lussorioso. francesco da
. in verità, che non me l' arrecordo gnanca più... -colui
è ghiotta. lippi, 7-16: l' altro, che del vin fu sempre ghiotto
] dove pecorella pasca, / o l' importuna capra e suoi figliuoli, /
ghiotte. carducci, iii-23-336: l' amica intanto schiacciava nocciole, mangiava con aria
ghiotto ancora di far prede, / l' elmo vago gli tolse, e la corazza
, e da'bei labbri sugge / l' alma di lei che sospirando fugge.
4. per estens. che stuzzica l' appetito, gustoso, appetitoso; saporito
. buonarroti il giovane, 9-481: l' argento e l'or sono una cosa
il giovane, 9-481: l'argento e l' or sono una cosa ghiotta. marino
un'anima, appena che fosse stata collocata l' ultima pietra, e invece, dopo
son piene quelle ghiottissime favole, ma per l' esqui- sitezza del dire. magalotti,
avvenenza lusinghiera, di vaghezza ghiotta, che l' uomo rapiva. settembrini [luciano]
/ de'bari e giotti, e l' util che ne arete / lascio pensarlo a
tagliere, che fanno i conti avanti l' oste. -essere più ghiotto che
di qualcosa che (o quanto) l' orso del miele: esserne molto avido
giuoco, n'era più ghiotto che l' orso del miele. monti, i-48:
i-48: è ghiotto al denaro quanto l' orso al mele. -il ghiotto
ghiotto e un altro il taverniere o l' oste: per indicare progetti concepiti senza
or te calpestra ch'avrai sotto: / l' una si pensa l'osto e l'
avrai sotto: / l'una si pensa l' osto e l'altra il iotto.
l'una si pensa l'osto e l' altra il iotto. machiavelli, 674:
una ne pensa il ghiotto, e l' altra il tavernaio. varchi, 18-3-204:
un conto fa il ghiotto e un altro l' oste. 9. dimin.
addosso a certi giotterelli, dar fune per l' armi portate. dolce, xxv-2-234:
... / perché per zerto l' iera gran giotone, / come è uxanza
11-36: a quel ghiottone a tutte l' ore / fu buon compagno a ber la
aretino, 8-388: fatto animo a l' avvilito, mando un mio ghiottone sconosciuto
di scudi, tenendo poco conto se l' anima va a spasso, pur che la
forche, / che mille volte so l' hai meritate! / prima che sotto la
più anni fa, et omo che l' ha dato pel mezzo di tutte le ribalderie
. pecchio, conc., iii-35: l' abbondanza giornaliera allontana dalla ghiottoneria e dalla
far pigliar io / e darti a l' auditore. garzoni, 1-807: che argo
padova volgar., i-1-3: possente [l' impero di roma] di rampire e
la sua ammirazione della vita campagnola; l' ortolana specialmente per la sua ghiottornia del
d'annunzio, v-3-429: in voi l' ardor della sete deve aver distrutto la squisitezza
a la ghiottomia, col battere de l' ale cacciò via gli altri uccelli maggiori
pare di tanto prezzo il cibo, l' ozio, la lussuria, le cacce,
opime messi, / e di fede mancar l' arate ghiove. algarotti, 2-514:
di altro materiale) usato per trasportare l' acqua. pascarella, 2-394: come
2-394: come vi si appressano e per l' avidità di bere e per la noncuranza
le ghirbe e co'secchielli, e l' acqua divien fango. d'annunzio, iii-i-
1169: le ghirbe di palma che contennero l' acqua terrigna dei pozzi di errer.
c. e. gadda, 13-131: l' acqua è recata in ghirbe (recipienti
libica del 1911-13, indicando gli otri per l' acqua usati da alcune tribù africane e
suso, consi- gliatevene con chi l' ha provata...; altrimenti la
giambullari, 443: non cessava, secondo l' usanza de'fuoriusciti, di ghiribizzare il
fortificano. vasari, i-523: così l' opere degli uomini eccellenti nell'arti del disegno
non mi paion cose da consumarvi tutta l' età in ghiribizzarle come pare a qualcuno.
, vinto dalla tentazione, essendogli piaciuto l' involontario ghiribizzo, ne buttò un'altra
tentato ghiribizzo di congiunger con stupendo taglio l' eritreo col mediterraneo. goldoni, vii-311
un istante la gallomania, e moderato l' antico ghiribizzo di fare assegnamento sulle liberalità
non incresce che... sia stato l' esame che io ho fatto delle dottrine
molti ghiribizzi che mi sono venuti per l' animo, ne è stato uno il quale
questa impresa di firenze, e che l' imperadore v'acconsentirebbe. g. m.
magagne seguirono a contaminar molti dicitori, l' una delle metafore ampollose, l'altra
, l'una delle metafore ampollose, l' altra dei ghiribizzi sottili. certa verecondia di
sito delle carni del secondo le stuzzicasse l' appetito più di quello del primo
accogliere nel bel palagio... l' atroce luce delle vie pubbliche.
? -che ghiribizzo died'ella! guatommi come l' avesse con me. barilli,
« in ghiribizzo, giribizzo è supponibile l' intervento di ghirigoro, girigoro ».
ghiribizzoso e riuscibile. papini, 28-189: l' intelligenza, che avrebbe dovuto fare lega
s'inculchi un'* ette '/ tra l' uscio e 'l mur d'un anfibologia
dell'arte. pascoli, i-43: perché l' arte del poeta è sempre una rinunzia
: una cincia... riempì l' aria del suo ghirigoro vocale.
.. in * girigògolo 'è chiara l' intrusione di * giro '».
be'crin d'òr verde ghirlanda / fa l' ór parer più chiaro e più lucente
pallavicino, 141: quanto sia più agevole l' intrecciare alla maraviglia fiorite ghirlande di concetti
. carducci, ii-7-323: rotta che l' ho una volta con uno, non
3-136: mercé, non danno, / l' ora estrema ti fu. morte domanda
e bianchi, / ch'in su l' aurora io colsi, e poi contesti /
: i ragazzi infilavano le ghirlande per l' ascensione, ed ella stessa era salita
. appese all'architrave dei tuguri commemorano l' ultima festa del lavoro. -per
.. correva su e giù per l' impalcato della musica, come un gattone nero
ghirlande dei palloncini, un rosso, l' altro verde, l'altro bianco, come
un rosso, l'altro verde, l' altro bianco, come una bandiera d'italia
combattimento). ramusio, iii-197: l' indiano cacciatore s'avolge molto la testa
.. fu il primo che ritrovasse l' omamento delle ghirlande d'oro, che le
. -ant. fregio che circonda l' elmo. vasari, i-699: ha
pianta rimove. / la dolorosa selva l' è ghirlanda / intorno, come 'l fosso
dentro alla ghirlanda è braccia 30, l' argine sua è alta braccia 16 e
sotto i pesci e 'l monton, l' orrida belva / si scorge, e
po non poca parte: / chiron, l' altare, il pesce e la ghirlanda
'l divide. algarotti, 2-514: guarda l' uve, signor, ch'ai nostri
giovinette d'età forse di quattordici anni l' una, bionde come fila d'oro
dindoli; ella ha le ghirlandarelle in capo l' anella d'oro. rovani, i-871
di fiondi e di foglie, che mediante l' arrendevolezza del ferro fasciato, dispongonsi in
, di cui si è congetturato l' etimo frane. * weron 'guarnire '
la maggior valle nella quale si spanda l' acqua che esce fuor del mare oceano el
sia tra le spine, ond'ha l' allegorico pregio di rosa che tra le spine
ebbe perfetti / flora i trapunti, ghirlandò l' aurora / gli aerei fluttuanti orli del
un breve spazio aperto, / dove l' acqua si torce ad altra banda.
vive soprattutto nei boschi e abita tutta l' europa, nonché diverse regioni dell'asia
un cantico tedesco lento lento / per l' aer sacro a dio mosse le penne.
una pina crepitò? lontano / cantava l' invisibile assiuolo? d'annunzio, iii-1-803
dall'altar maggiore della cappella dei conti de l' as- suenne commentava il vangelo.
region. ant. piccola brocca per l' acqua. inventario di alfonso ii d'
tasti che, premuti, ne modificano l' altezza. redi, 16-i-226:
calle al suon di sua ghironda / l' errante pazzerella infortunata, / e vinta
i-259: la sua natal canzona / l' errante savoiardo / sulla gironda suona. tarchetti
etimo incerto, probabilmente voce onomatopeica con l' influsso di girare, in relazione con la
fonderie distinte, una per il bronzo e l' altra per la ghisa. -ghisa
e talora colorato, che ne migliora l' aspetto e la protegge dalla corrosione.
è colui / ch'ai sommo giove l' anima dirizza, / e sempre serve a
). guittone, xix-10: l' onorata sua ricca grandezza / e '
io sospiro. ariosto, 23-82: già l' un da l'altro è dipartito lunge
ariosto, 23-82: già l'un da l' altro è dipartito lunge, / quanto
arco. tasso, 3-1: già l' aura messaggiera erasi desta / a nunziar
/ a nunziar che se ne vien l' aurora. balducci, iii-308: già promettea
di sé frutto felice / di progenie gentil l' arbor fecondo, / quando svelto cadeo
dico che non eran pochi quelli che l' avevan già preso a noia, e anche
, 5 (7): era già l' oriente tutto bianco e li surgenti raggi
. petrarca, 13-14: da lei vien l' animosa leggiadria, / ch'ai ciel
. epicuro, 6: già sento l' aura del soave odore, / che m'
. chiabrera, i-11-68 : già tra l' aure mattutine / stanno a guardia di
a guardia di ree spine / rugiadose / l' alme rose, / che la bella
le spade respingon le spade; / l' un dell'altro le immerge nel seno
vi-11-228 (17-4): spent'è l' onore e'molti be'costumi, / ch'
petrarca, 67-8: in un rio che l' erba asconde, / caddi, non
diana e il sole, / che l' un, per maraviglia, l'altra allumi
/ che l'un, per maraviglia, l' altra allumi? michelangelo, i-138:
, 3-98: non è già questo / l' ultimo pianto! io sarò dolce e
che la denominazione, il titolo, l' incarico, il possesso, la prerogativa
che seguendo partissi / lei ch'avolto l' avea nel suo bel manto. boccaccio,
suo feroce ingegno / pur mitigato avea l' età matura. davila, 145: ma
da pochi soldati, se non per l' ordine buono. foscolo, xiv-9:
dicevano: « e già noi ce l' intendiamo! ». pea, 8-15:
che voi me ne aveste scritto, io l' aveva corretto e cangiato nel modo che
, purg., 8-1: era già l' ora che volge il disio / ai
tutti i mia consigli, che io l' ho avuta a consigliare, già sono più
consigliare, già sono più anni, l' ho consigliata con quella fede e amore che
, già fu, voglia; or l' aggio e spero / che mi potrà succeder
carne che tu hai oggi, non l' avesti già due anni o tre: tutta
già due secoli s'usava di commettere l' instituzion de'figliuoli agli uomini più dotti
precisamente, esattamente; appunto, per l' appunto (e può anche esprimere stupore
non deve questo avvenire una volta o l' altra? imbriani, 1- 226
s'è data alla bella vita da quando l' ho piantata. 9. con uso
berlini, 1-3: quel trovar nell'autore l' eccellenza di sì magnifico impiego e quell'
tratto creder per uomo che avesse rifrustato tutto l' antico e 'l moderno. -sostant
è fuggito, né più s'incontra; l' adesso vola, né può tenersi;
più la sua grazia domestica, ne l' avevano fatto di già troppo altamente invaghire
già già la tocca, et ecco l' ha nel crine, / indi nel freno
'ncalza / sì che già già con l' asta e con la mano / or lo
, 13-51: già già la fatai nave l' erme arene / la prora accosta e
erme arene / la prora accosta e l' auree vele accoglie. redi, 16-vi-189:
sia ciò che politica comprende genneralmente tutte l' arte che bisognano a la comunitade delli
buone maniere, tuttavia, quand'ellino ànno l' appetito corrotto e la volontà male ordinata
quegli furiosi e ismemorati dare [l' olio santo] non si dee,.
', acciocché qualcuno non credesse che l' angelo, nel fingersi le membra umane
e non vide la figlia che quando l' ebbe sotto il naso. =
giacca bianca... venne a chiedermi l' ordinazione. moravia, ii-60: apparve
cose importanti, giacché per questo anno / l' armi si pon far ungere e riporre
nuova risoluzione; giacché non le bastava l' animo di spiattellargli sul viso un bravo:
non voglio. verga, 3-24: l' estate poi non c'era neppur bisogno
indossando questo indumento (spesso per indicarne l' inadeguatezza nei confronti dell'occasione in cui
. giacchettàccia. cicognani, 6-177: l' uomo s'era buttato sulle spalle..
?... neppure! il mio l' era di fustagno color pistacchio, nuovo
patrimonio biagini era ormai in isfacelo; e l' inge gnere questa volta non
bieco il corpo, / affinché l' acqua non s'adombri punto, / e
: i numeri in ritardo escono l' uno dopo l'altro, il farmacista fa
in ritardo escono l'uno dopo l' altro, il farmacista fa ogni volta una
mare alle bocche de'fiumi per far l' uova e figliare; e le genti del
il lido uom pescator sedea / con l' occhio teso, e nelle mani avea /
: eh! caro mio, io l' ho da fare con merli accivettati; però
discendenti di carlo magno, che si strapparono l' impero di mano come una giubba rubata
giubba rubata: in mezzo al tramestio l' erede del pescatore figurate un po'voi se
tralci gemmati del rosaio, ievandogline lunghi l' uno iv dita, e sotterrali giaccióni
: le altre suore, sedute presso l' inferma giacente sulla sedia a sdraio,
il demone è entrato nel corpo, l' ammalato tace. de roberto, 2-194:
che si scostassero, che non togliessero l' aria al giacente. pirandello, 5-168:
di soli flati, onde apparisce offesa l' azione delle fibre muscolari, cioè resa
, signore; / e noi siam l' una a l'altro ancor misti d'amore
/ e noi siam l'una a l' altro ancor misti d'amore, / ella
morta e giacente. baruffaldi, xxx-1-98: l' arena poi, che de'correnti fiumi
terra con ingiurioso dispregio, che farebbero l' ornamento di reali gallerie e di gabinetti.
gabinetti. barilli, 5-9: con l' àncora di sinistra, nel salpare, rastrelliamo
9-60: ricuperando dopo i rigiri del treno l' orientazione e 11 senso del corpo d'
mari, il corso di quell'acqua, l' alterno dalle agresti rive, appariva quel
e giacenti. 8. stagnante (l' acqua). d. battoli,
38: ancora innanzi che sia presa l' eredità di esso testatore, ed essa giacente
sasso a napoleone giacente, e terminò con l' abbandonare il suo posto innanzi ai soldati
affranto. carducci, 998: a l' umile paese / sopra volando, fulvo,
origine delle cognizioni] giunta a discoprire l' essenza del conoscere giacente nella intuizione dell'
tesauro, 2-119: io qui non mancherò l' accento se non sopra la sillaba longa
eredità giacente. cattaneo, ii-2-42: l' inoperosa giacenza del denaro è...
o quei * tanti giorni * che l' ordinamento ha stabilito per esser domandata.
mi turba la ragione, mi toglie l' appetito, mi dimagra come una larva,
. torini, 240: il porco, l' asino, il bue, com'è
portinaio, che giaceva per terra appresso l' uscio della stalla, così gridare,
e satollo a capo chino / giacer ne l' antro, e sonnacchioso e gonfio /
187: trovata giacere tra brune spoglie / l' impallidita e tacita fanciulla, / un
giacevano insieme su un materasso, raggomitolate l' una contro l'altra, mezze nude
su un materasso, raggomitolate l'una contro l' altra, mezze nude, intontite dal
dimmi, dov'è colui che ama l' anima mia, dov'elli pasce e dov'
maniera d'infermità, che non giaceva l' uomo tre dì. tedaldi, 11-6 (
e piangeano. questo è conveniente a l' avaro che è stato amatore de la terra
che non se convenuto, che ricognoscendo l' errore suo e lo peccato suo, ragguardi
. it., ii-285: giaceva [l' italia] beata in quel dolce ozio
in disparte, e 'l bue disciolto / l' erbe pasciute a ruminar si posi
. p. angioleri, v-328-9: l' avenente dolze donna mia, / è
; lo cui corpo io vidi giacere sanza l' anima in mezzo di molte donne,
quel che face / chi guarda pur con l' occhio che non vede, / quando
/ e'non ha guar che noi l' abbiamo gittato. boccaccio, dee.,
per lo toscano suol cercando già / l' ospite desioso / dove giaccia colui per
amore. giamboni, 4-50: accesa l' ira contro i nimici, per li
, 50: fece adamo amaestrare per l' agnolo suo che giacesse con la moglie
essi si tenevano; onde sposata che l' ebbe e giaciuto che si fu con esso
sorella del petrarca, tanto facesse che l' ebbe a sua voglia e che la stuprasse
la stuprasse. gamerra, 7-36: l' assira moglie d'un foco intestino / arse
mi giacerò, cui sempre tacqui / l' amor mio, che affissarla appena oso.
si dice che disse il consolo, intra l' altre cose, come egli aveva
chiabrera, 1-ii-119: vagheggiando le bel- l' onde / sulle sponde / d'ippocrene io
sull'auree penne / se ne venne / l' almo augel di citerea.
non feconda / col raggio sereno / l' umor che ha nel seno / la
; / ché i pesci guizzan su per l' orizzonta, / e 'l carro tutto
assai profondo / giaceva a piè de l' assalite mura / una gran massa di pantano
giacevano quivi. cesarotti, ii-223: l' arco suo non teso / giaceagli accanto
si giacciono; o per terra / schizzano l' olio, a vili insetti preda.
, i-410: mi avevano fatto compagnia quando l' inverno giaceva sui colli duri, imminenti
. petrarca, i-4-100: giace oltra ove l' egeo sospira e piagne / un'isoletta
turbe non lo riconoscevano se non per l' anfiteatro flavio, che gli giace alle falde
costa giaccia, / che noi possiam ne l' altra bolgia scendere, / noi fuggirem
altra bolgia scendere, / noi fuggirem l' immaginata caccia. -interporsi, intercorrere
tonico). bembo, 2-137: l' accento... sopra la i dell'
però ché giace / tutto spezzato al fondo l' arco sesto. caro, 2-909:
. a. verri, ii-9: l' anfiteatro flavio... giace come gigante
. -anche: stagnare, impaludarsi (l' acqua). giamboni, 8-i-159:
loro campi non rendono assai frutto per l' umidore dell'acque che vi giace entro troppo
e stanche, / e pure sì che l' alga ne traspare. imperiali, 4-617
imperiali, 4-617: d'un rio corrente l' impigrito umore, / che qui giace
quell'onde immote / da lunge il cacciator l' anatra spia. testi, ii-168:
i-273: la guerra mortale è quando l' anima giace nella morte del peccato mortale.
siena, 83: in miseria giaceva / l' umana natura / dal dimonio sconfitta.
giacerebbe al mondo senza fama se non fosse l' istoria. campanella, i-169: anima
la bellissima donna delle pro- vincie [l' italia],... mercé della
gubbio, 108: tutte vostre ricchezze, l' onore vostro, la grolia e tutta
, verità, libertà, giacevano sotto l' oppressione di un doppio potere assoluto e irresponsabile
e la tirannide papale, il trono e l' altare. palazzeschi, ii-358: la
. dante, par., 7-28: l' umana specie inferma giacque / giù per
del mostro. manzoni, 297: l' età ventura / non abbia a dir
: da un'altra cosa è fomentata l' ignoranza, che è il vedere le lettere
non conosciuto? mauro, xxvi-1-264: l' oro e l'argento, che nascosto giacque
mauro, xxvi-1-264: l'oro e l' argento, che nascosto giacque, /
tracia polve / giacque mina immensa / l' italica virtute. alvaro, 7-252: è
è impressionante constatare come si è ristretta l' europa, come essa abbia perduto la
imbriani, 2-266: pigmeo, vagheggiai l' arte, ambii la gloria; /
, / per gram proemio che fece l' autore, / che il suo orden per
e d'improvviso d'acque / talun l' inonda, subito s'ammorza, / così
da barberino, ii-95: magion non face l' om ma omo quella; / dunqua
un corpo ne la cui virtute / l' esser di tutto suo contento giace. cecco
d'ascoli, 4567: intra l' oggetto e la potenza nostra / proporzione piu
: convien che giaccia / in che l' essere umano si dimostra. busone da
col suo peso strappa la pleura con l' appendici, che ivi s'uniscono.
esili denudato piegato sotto il capo, l' altro steso sulla coperta grigia lungo il corpo
porlo ritto che a giacere, per non l' aver punto a piegare. baldinucci,
dice volgarmente, giaceva la lepre: l' inautenticità del romanzo derivava dal fatto che vi
sola c o con due. l' uso toscano è questo: quando alla lettera
: se tale occulta superbia noi non l' affoghiamo con subito dispiacimento nel giaciglio del
si perde. mamiani, 1-289: l' insubria / fatta è giaciglio ornai d'anime
, apriamo i vetri, / rinnoviamo l' aria chiusa. -in partic.
: andate: è legge antica / che l' uomo, allo stillar d'ogni rugiada
renderne disa gevole e costosissimo l' esercizio. panzini, iv-294: 'gia
f. rondinélli, 29: fatta l' evacuazione del sangue, era necessario resistere
di colore azzurro-violaceo, fra cui probabilmente l' ireos, il gladiolo, il delfìnio.
. poliziano, st., 1-79: l' alba nutrica d'amoroso nembo / gialle
tulipano, il musco greco, / l' anemone, il giacinto e l'iri e
, / l'anemone, il giacinto e l' iri e 'l giglio. roberti,
: de le aulenti fiondi / sotto l' ombra conserta / ridon le rose ed
. caro, 16-44: venite a l' ombra de'gran gigli d'oro, /
ancorché grandissimo le si scorgesse nel volto l' effetto della temenza, per le copiose lagrime
giaquinto, né rubino, / né l' aritropia..., / né l'
l'aritropia..., / né l' amatisto, né lo carbonchio fino,
cera. e mutasi questo colore secondo l' aere. quando è scuro, scura
et il iacinto e la spinella e l' acqua marina. tasso, 13-ii-410: la
/ non troveresti davanti alla lente / che l' assoluto vuoto e il freddo niente.
. tasso, 1-20-31: sembra il giacinto l' aria; e l'ametisto / come
sembra il giacinto l'aria; e l' ametisto / come di rosa e di viola
il giacinto, l' ametistivo, 1'tiriatino, e il radichino
annunzio, iii-2-99: dov'ella prese l' oro? dove prese / il giacinto e
. idem, v-3-95: or avvenne che l' ospite improvviso, nell'ombra della tenda
con lei a giacitura amorosa, e l' hanno contaminata con la lor fornicazione.
esso, nella giaci tura degli edilìzi che l' accompagnano. bertola, xix-4-818: sarà
erta e ingombrata da monti, ma dove l' un dove l'altro, con ugualmente
monti, ma dove l'un dove l' altro, con ugualmente vago che utile spartimento
altra maniera. varchi, v-123: l' orazione latina... circondotta esser
illustrata ed aggrandita. manzoni, 387: l' infermo, giaciuto per un pezzo da
da scaglie di acciaio saldamente congiunte l' una all'altra. bandello, ii-1227
12-1167: vola la fatai asta, e l' aria fende, / e le anella
, ond'ei raddoppia, / sotto l' usbergo, le difese al petto, /
da un'azione violenta dirette a trasformare l' ordine costituito. foscolo, xviii-98:
ii6- 229: « giacobinismo » designa l' atteggiamento pratico, che, movendo da
cede: per due mesi ha montato l' ambiente studentesco. = dal fr
.. si chiamò « giacobino » l' uomo politico energico, risoluto e fanatico
« ossessione » giacobina più nobile fu l' unità politico-territoriale del paese. -figur
i-1-183: questo le dico avendo saputo l' estremo dispiacere sentito a roma per la disputa
e aspidi sordi /... l' uomo a velenar son sempre ingordi.
. latti, 12-213: ne l' andar, le gambe indebolite / faceam
iacomo iacomo. ho 'l sudore, / l' ansima e 'l batticuore. gamerra,
mia ultima carta, perché per me è l' ultima e è inutile far misteri;
si distendono gli umidi blu intravisti fra l' erba; e la bianchezza del sole
femminili. io, che ero innocente come l' acqua, non volli mostrare d'applicarmi
: desistano dunque gli antiellenisti dal copiarsi l' un l'altro e dal ripetere per
dunque gli antiellenisti dal copiarsi l'un l' altro e dal ripetere per pappagallesche giacolatorie
, nelle quali si riprende negli italiani l' imitazione della greca languidezza. gioberti,
(o coscienza) della serietà / l' acutezza è il fiore della profondità /
. d. bartoli, 12-3-35: spessissimo l' ho sentito prorompere dopo lungo silenzio in
tra le pietre selciose adoperarono più sovente l' agata, il calcedonio...,
giada. landolfi, 2-38: l' argento diffuso della luna non voleva
suoi giaffiri, / dove conven che l' universo miri, / darebber passione al mondo
giaffiri. anonimo, ix-817: riguardò l' anello ch'avea in dito, /
inselvatichita per la bellezza dei fiori; l' iris pallida si distingue dalla precedente
per il colore pallido dei fiori; l' iris fiorentina (o giglio fiorentino
fiorentino, ii-64: del l' ebbio del giaggiuolo... si cava
vetta de'suoi rametti coi loro piccolli, l' uno dall'altro risplendenti e luccicanti,
arco celeste. paoletti, 1-1-307: l' iride, detta volgarmente giaggiolo, è una
jacinthe 'giacinto'. ma si è congetturato l' etimo pers. zargùn 4 colore d'oro
stesso che per le foreste del paraguay l' iaguaro traditore... sorprende lo improvvido
foresta vergine brasiliana »... con l' indio ardito in atto di tendere l'
l'indio ardito in atto di tendere l' arco verso un folto tenebroso in cui
soteriolo- gica che si prefigge di guidare l' anima verso il nirvana o liberazione della
il lavoro manuale, che sostituiscono con l' attività commerciale; originariamente ateo, il
letto, era anche capace di prender l' olio o la gialappa in mia vece.
va la pappa, / presto, l' emetico e la gialappa! bocchelli, 3-81
spesso di color tale che contra essa quasi l' oro confondesi. varchi, 13-37:
oro confondesi. varchi, 13-37: l' arte fa del ferro acciaio,..
buonarroti il giovane, i-588: era l' alto colle tutto ricoperto da ogni parte
d'incendio lontano tingere di rossor gialleggiante l' orizzonte che le sovrasta. d'annunzio
gialleggiare promettano perfetta maturità, pur non l' hanno. pascoli, 180: albero
giallo. giallézza, sf. l' essere o il diventare giallo; aspetto
con color brutto sta tutta gialliccia [l' anima]; / va zopicando come vecchia
fastelli di lino in collo... l' ultima volta le mi capitarono innanzi scapigliate
stesso colore spento,... l' erba gialliccia a tratti sul terreno calvo e
frugoni, iii-432: suol'anche pallidir l' oro, come rubato, quasi che accusi
: verde rivera a lei rassembro e l' aire / tutti color di fior, giallo
cervello. baldini, i-800: ecco l' orìgano, d'un color giallo carico.
77: elli [il calore] scalda l' altre cose che sono al corpo,
poliziano, st., 1-79: l' alba nutrica d'amoroso nembo / gialle sanguigne
dolcemente ogn'or s'adira / con l' erbe verdi e i fior vermigli e gialli
. grazzini, 4- 560: l' altra [ora] della state, con
, che così mescolati insieme non possiamo l' uno dall'altro discemere, ed il bianco
una gialla luce. -che provoca l' ingiallimento della pelle (una malattia,
dante, purg., 9-119: l' ima [chiave] era d'oro e
ima [chiave] era d'oro e l' altra era d'argento; / pria
marrone. -accompagnato o unito con l' indicazione di un altro colore [giallo
: o rabido ventare di scirocco / che l' arsiccio terreno gialloverde / bruci. levi
è vergine. vedi? è gialla come l' ambra, obbediente come l'acqua.
gialla come l'ambra, obbediente come l' acqua. tu puoi foggiarla in un attimo
: stacciò: lo staccio, come avesse l' ale, / frullò fra le sue
: oro. -nel linguaggio finanziario, l' oro in quanto valore monetario. benzoni
-paste gialle: paste alimentari confezionate con l' aggiunta di sostanze come tuorlo d'uovo,
: son ridicoli coloro che vogliono avvilir l' oro come un poco di terra gialla
una parte del corpo: anche con l' indicazione di tonalità del giallo o di
con sua gialla spolpata mano adunca / l' uom. pananti, ii-123: avevano,
, macilenti, / e che tenevan l' anima coi denti. manzoni, pr.
3-14: nello svegliarsi, la se l' era trovato fra le braccia freddo,
dei gufi, gli veniva da sognare l' amore. -sostant. plutarco
giallo di ambigua impostura colori di dentro l' atto di me che t'ascolto.
con cui era contrassegnato lo scapolare che l' inqui- sizione faceva indossare da coloro che
polo, per quelli che bruciano sotto l' equatore? oriani, x-29-128: guiderà la
,... a negare contro l' alleato giallo l'eguaglianza delle stirpi umane.
. a negare contro l'alleato giallo l' eguaglianza delle stirpi umane. moravia,
cina e del giappone (e traduce l' espressione gelbe gefahr attribuita a guglielmo ii
state svolte le pratiche sanitarie per accertare l' assenza a bordo di malattie infettive.
narrazioni di fatti, le storie, l' intreccio delle vicende umane. romanzi
primi minuti di gioco, di arrestare l' impeto degli attaccanti giallorossi congiunto alla straordinaria
leonardo, 7-i-102: il giallo e l' azzurro misti insieme compongono un bellissimo verde
amariglio / sparso di fiori azzurri / l' abito che l'ammanta. dottori, 1-301
di fiori azzurri / l'abito che l' ammanta. dottori, 1-301: intanto
ammanta. dottori, 1-301: intanto l' alba tutta lieta in vista / uscia,
gelo del cuore si sfa. -con l' aggiunta di sfumature o gradazioni. a
, che è intorniata e siede sopra l' acqua; altressì come lo giallo dell'
. - in partic.: l' oro; moneta d'oro.
. chim. -giallo amaro di welter: l' acido picrico. -giallo di alizarina c
di colore fra il giallo chiaro e l' arancio, costituita da antimoniato basico di
calcareo di colore fra il giauo uvido e l' arancione, uniforme e variegato; si
color giallo bellissimo, e vago quanto l' orientale; è al quanto
rosso: far apparire una cosa per l' altra. ariosto, 4-20: del
giorno agli azzurri specchianti / del cielo l' ansietà del suo volto giallino.
giallognolo. savinio, 1-90: l' altro, di molto più giovane, ma
sapone tenero. baretti, 6-304: l' abito loro è bigio, o sia cinericcio
leonardo, 7-ii-32: di poi da'l' imprimitura di biacca e giallorino, poi colorisci
? cecco piglia ghita? ha fatto l' ultima... ma è cieco,
. il comparire sulle prime il giallore, l' aggravarsi lo spirito, il chiudersi la
albero acceso come un gran tizzo, l' irta ira terrestra vendicano l'offesa di dio
tizzo, l'irta ira terrestra vendicano l' offesa di dio. vittorini, 1-69
2. per estens. ant. l' itterizia stessa. bencivenni [tommaseo]
g. m. cecchi, 268: l' anel proprio / che vai cento gial-
dall'ingiallire dei bachi, i quali perdono l' appetito, divengono altri lucidi e gonfi
morte /... dona tutte l' alme a quella foce. / fa fra
foce. / fa fra le giambe sue l' a- nime smorte / passare.
i'ti so dir che vo'ce l' avete fatta bella, io; voi siate
giambo, in quello si giambizavano, l' un l'altro, se avanti a
, in quello si giambizavano, l'un l' altro, se avanti a omero non
detta « poesia borghese »: era l' uomo con la « giamberga » che succedeva
agli eroi messi sul piedistallo: l' uomo di dante spariva, succedeva il
verso saffico. chiabrera, 562: se l' accento acuto siede sopra le sillabe pari
il trocaico o saffico, il dattilico, l' anapestico. carducci, iii-12-102: di
riceve il dattilo, il tribraco, l' anapesto, ma il trocheo non mai.
scure superstite nel vuoto della campagna, l' appello intermittente, irrangiungibile, l'implorante
campagna, l'appello intermittente, irrangiungibile, l' implorante giambo del cucù. 2
. e. gadda, 7-15: l' energia profetica [del vate] si manifestava
altra spezie sia di bello parlare a tutte l' altre studiose arti antipongono. giacomini,
di limone. idem, i-iii-ioi: l' albero della iamboyera bianca o giam- boyera
, 1-2-32: venne il giorno sereno e l' alba gaglia: / il più bel
: non conveniva però, dovendo esser l' uomo a'bruti differente, che s'agguagliasse
liceo, ci vendeva le gardenie per l' occhiello a metà prezzo dei solenni fiorai
, percioché da questi animali fu flagellato l' egitto sotto faraone, e le se
.. che nascevano ne'varghi o sotto l' ascelle, e che alla più lunga
, mormorano, bestemmiano: sia maladetta l' ora quando venni in questa casa,
una lega discosto si ritrovavano presso l' acqua alcune giangade di fuoco.
con siglio ragunato è inteso l' ordine del luogo,... e
uomo, questo giangùrgolo di bellitropai, me l' avete da levare di tra i piedi
toscani di * gianna piccola '(per l' airone minore: ardea gargetta) e
passata ingiuria. pulci, 21-89: l' altro gli mena con una giannetta;
, / e con un colpo tagliò l' aste netta. sanudo, lii-351: qui
raccolta e contratta, sia pure mantenendo l' arto inferiore, dal ginocchio al piede
queste feste che si fanno. spagnoli l' usano ad similitudine di mori con cavalli
: mi dirà esser cosa molto magnifica l' andare... ornato di veste d'
sanudo, iii-71: si ha avisi di l' armata fa il re di spagna,
giannetta. firenzuola, 360: l' empio non si vergognò lasciare andare molte
in forza di superbi amanti / passar l' egro consorti i giorni interi, / e
sanudo, i-757: lo capitano di l' armata dii signor... ha mandato
dovrebbe scriversi, ma seguirò in questa parola l' abuso
pagano 60 piastre ogni tre mesi al- l' agà dei giannizzeri. algarotti, 3-83:
despota offenderli senza concitar contro di sé l' odio del popolo intero, sempre più potente
il signor lanza. soffici, v-3-10: l' infatuazione del mio giannizzero micheletti mi faceva
; e le giannizzere cavalle / cibàr l' avena nell'avel dei santi. =
giansenismo. segneri, 5-97: l' insigne padre decamps, martello de'giansenisti
non per questo rispetterò... l' austerità, ed i cilici d'un giansenista
di pistoia. bocchelli, 9-190: l' ultima grande lotta, per la definizione
dei giansenisti. calvino, 2-12: l' abate era un vecchio secco e grinzoso,
dei democratici: e nei due casi l' error procede dal credere che la libertà
ammettono una sola, dall'asia media tra l' indo e l'eufrate, e da
dall'asia media tra l'indo e l' eufrate, e da una famiglia cresciuta in
plur. etnol. antica popolazione del- l' uliria presso il confine settentrionale della li-
oriani, x-19-347: mai come adesso l' impero giapponese ha meritato il proprio titolo
. bocchelli, 5-190: quando viene l' autunno, l'ultimo profumo è quello
, 5-190: quando viene l'autunno, l' ultimo profumo è quello dolce e amaro
di stecchi e di carta giapponese, con l' elastico per motore. -febbre
(o dei sette giorni, per l' abituale durata): malattia con decorso benigno
toscana, che sbardel- lato vuol dire l' istesso che « immanis » in significato
giugno. e. cecchi, 2-78: l' acre segno dei paesisti giapponesi...
, 9-1-190: quando volli provarla [l' acqua di scorze di limoncelli] nell'
3-76: fanno cossi questi che portan l' acqua, che se tu non stai
nel casino, e presso al mare, l' olio si chiude in grandi giare di
sanza, perché così si crede che l' olio si purghi. di giacomo,
cantina non sarebbero bastate a contener tutto l' olio della nuova raccolta, ne
e dei luoghi, usata soprattutto per l' olio e per il vino.
quelle di licori [misure] sono l' anfora, la botte, il carro,
segniati di sopra a la boca, l' una è vostra, l'altra è de
la boca, l'una è vostra, l' altra è de la sovrana, daretela.
in minuta giara. barbaro, 78: l' arena con giara mescolata è utile alle
tramontana [i monti] vanno correndo verso l' ostro secondo che la costa del mare
secchi, ma però partecipanti talor de l' acqua, come le giare de'fiumi.
scorgono escrescenze come di sasso, in cui l' occhio esperto riconosce altri nuraghi seminati in
malattia di cavalli: un tumore sopra l' unghia. tramater [s. v.
giardinaggio... leggeranno con piacere l' hirschfeld, e s'istruiranno. boccardo,
e s'istruiranno. boccardo, 1-81: l' ortaglia e il giardinaggio domandano accurato lavoro
, 5-430: la stessa disposizione che l' ha volto [questo popolo] alla floricoltura
noi chiamiamo domestiche, e che sono l' oggetto dell'agricoltura e della giardineria.
faldella, 3-46: si chiamava parco l' intiera abitazione ideale-doveri, dalla nota sontuosità
: voi due e il bigin andare verso l' orlo del bosco. noi andiamo
= deriv. da giardiniera2, con l' assunzione del sufi, dimin.
interno libero, in cui si pone l' esca, circondato da fusti, con un'
predone sia costretto a incapparvi per prendere l' esca. 4. marin. ognuna
prati del ciel cinge distinto, / a l' ondoso ocean l'umido campo, /
distinto, / a l'ondoso ocean l' umido campo, / la bella mattutina giardiniera
giardiniera, / giardiniera e giardin de l' oriente, / aperta aveva, di fior
era. libro di sydrac, 84: l' albero che più renderà al giardino,
più renderà al giardino, lo giardiniere più l' ama e più lo 'nnacqua e tienlo
nelle maremme. imbriani, 2-148: l' arte del giardiniere o paradisistica fu
amblyornis e ptilonorhynchus, che adornano l' interno e l'esterno dei loro nidi
, che adornano l'interno e l' esterno dei loro nidi di fiori e
ruoti poi con rari guizzi / su l' anse vaporanti, con incroci / di camini
adomato, / dove se sta piantato l' arbore de la vita. bencivenni, 4-21
giardini d'amore. muratori, 8-i-40: l' eloquenza e la poesia sono giardini
pende; / ma, qual'or l' acqua o il pome vuol gustare, /
o il pome vuol gustare, / subito l' acqua e 'l pome via dispare.
nostro che il gran manto veste / l' italico giardin già tanto adorno / a'
: a star i duo, non che l' uno anno, e il manco e
: né più si vanti ella del- l' esser bella, o il giardino d'europa
/ nel giardino d'europa, ornerò l' inno. de sanctis, ii-i 1-298:
: altri, redivivi ghibellini, ripigliavano l' utopia dantesca dell'italia giardino dell'impero
dell'italia giardino dell'impero e volevano far l' italia invocando l'aiuto straniero. stuparich
impero e volevano far l'italia invocando l' aiuto straniero. stuparich, 5-134: l'
l'aiuto straniero. stuparich, 5-134: l' italia fu il paese dell'amore,
propria cagion del gran disdegno, / e l' idioma ch'usai e ch'io fei
limoso varco, il qual, come fusse l' orto de la gelosia, o il
fui tantalo allor fra i pomi e l' acque. muzio, 4-6: scopri il
le allieve compiono il tirocinio per conseguire l' abilitazione altinsegnamento materno. carducci,
, era il giardino d'infanzia, l' asilo dei bambinucci,... d'
', malattia che vien nella giuntura sopra l' unghia del cavallo, che noi oggi
giarra2 { giara), sf. l' insieme dei peli più lunghi della pelliccia
ramusio, i-71: passato ch'è l' ottobre, pigliasi infinita quantità d'un
: attraverso il vestito di seta spiccava l' armatura del busto... e se
gualdo priorato, 10-ii- 147: l' ordine principale d'inghilterra era molto antico,
, che farà il re, di dar l' ordine della giartièra. p. mocenigo
scusa e per onorar quell'accidente istituì l' ordine, detto tra noi volgarmente della giarrettiera
cfr. ingl. garter. per l' oscillazione delle forme italiane, cfr.
il giarro e il baccile per dar l' acqua alle mani. 2.
si radunavano in una camera, detta l' isola di giava ». giavanése
rispettabile. gozzano, 1129: sopra l' astuccio nitido di lacca / una fascia di
del gruppo indonesiano parlata in quasi tutta l' isola di giava. giavanicina, sf
pratolini, 2-47: v'è in lui l' agilità e la destrezza del giavellottista
in cui la rincorsa è libera e l' attrezzo deve essere lanciato con una mano
grato dal giazz, che porta al colmo l' efficacia motrice del suono puro.
4 borsa ', deriv. dal- l' ant. fr. gibier 4 caccia '
collina. boine, ii-149: l' intreccio scolpito profondo e il turgor dei
dei torrenti nelle valli in ruina e l' ispido nereggiare vasto, su, giù
dannoso al frumento, al l' avena, al riso, all'orzo,
, i-474: il gibbo a destra è l' apparita, il luogo da dove prima
natiche, vive nelle indie orientali; l' altra è la 4 cinerina '(simia
voce asiatica. gibbosità, sf. l' essere gibboso. -in senso concreto:
bei voli. tecchi, n-137: l' omino è rimasto seduto, con tutta la
cuori più duri. butti, 199: l' ospite... aveva il naso
per qual cagione il petrarca, nel lodar l' altre belle parti di madonna laura,
,... il gibellino, l' armellino, il vaio, lo scoiattolo.
dall'italiano. e tuttavia, data l' epoca recente dell'attestazione, si congettura un
è il muschio, il gibetto, l' ambra odorosa. = variante di zibetto
parola appare soltanto in scrittori lombardi: l' abate stoppani, c. bertolozzi (
. buonarroti il giovane, 10-896: l' è ima badalona rigo gliosa
sangue, e mi s'addrebbe: / l' è cresciutoccia, fresca, e
degli enti locali, ecc.; dopo l' occupazione nazista della francia si fuse insieme
(sec. xii), dal- l' ant alto ted. giga (ted.
, 6-186: quel fiammingo è veramente l' imperadore de'suonatori di campane, perché
encelado in fiegra o qual mostrosse / ne l' ima valle il filisteo gigante. diodati
realtà è ancora nuova e poco nota, l' anima vive d'immaginazione, e popola
vi-50: addio, vesevo, che fra l' ombre splendi, / tetro gigante su
proporzioni, con chiaroscuri che ne accentuano l' imponenza. stanziamenti dell'opera di s
orso gigante / dà una scappata a l' isola vacante, / caro governo,
le stelle. gioberti, i-204: l' italiana indole, quando si serba pura
eccezionale. malvezzi, 4-173: l' amore dell'interesse, che è gigante,
serpe, da'petti immiti trabocca / l' odio gigante: le bestemmie scoppiano. svevo
gigante: proseguire con ostinazione e caparbietà l' opera intrapresa. aretino, 8-98:
: riuscire a compiere opere grandissime contro l' aspettativa di tutti. caro, 12-i-339
(gigantéggio). apparire in tutta l' imponenza della propria statura; essere di
golia in terebinto, giganteggia minaccevole sopra l' altrui teste. -apparire ingrandito.
/ su per le case e su per l' alte torri. mamiani. 1-95:
aita a tant'incendio porsi / poiché l' immensa fiamma in ogni loco / giganteggiar
della tradizione. salvini, 41-169: l' arte della natura cava il sottil del
: quel poema... giganteggia come l' opera più eminente di tutta la letteratura
del trecento. pisacane, i-64: l' ombra di carlo magno giganteggia nella storia