sarebbe, se essendosi altrove scaricata l' acqua de'fiumi, fosse entrata
loro fiumi numerosi. viani, 14-68: l' astro- grafo si è ridotto per
, 7-17: molte volte di notare è l' oste costretto per li fiumi, che
mormorando 1 chiari fonti, / e l' alte rive empier torrenti e fiumi.
dell'api / veleggia intanto, e l' àncora nel fiume / gitta la donna
vapor come la spada / appannata da l' alito; o spariva / subitamente, non
costante. guglielmini, 58: se l' acqua di questi [fiumi] è continua
fiume d'arno. guglielmini, 59: l' unione di due fiumi si chiama confluenza
: quelli che nascono non troppo distanti l' uno dall'altro e conservano un certo
che caronte mi passi il fiume de l' oblivione. ariosto, 31-79: quei
prefetto lume / trar d'ogni scurità l' anima mia, / e navicar per lo
fiume german limpida vena / pur scaturita da l' austriaco fonte. malvezzi, iv-281:
verso il suolo, dalla quale esce l' acqua. -per antonomasia: il re
di tutti i fiumi / rincoronarsi de l' antiche fiondi / sotto 'l governo
dal fiume e da le ghiande / per l' altrui impoverir se'ricca e grande.
metalli. metastasio, 1-3-127: oltre l' usato / terribile il vesevo ardenti fiumi /
liquido vetro ardenti fiumi, / pingean l' abisso di terribil luce. 4
un tempo strane fiumora, / ove l' alma pensando ancor compungesi. 5
correr di sangue un fiume in su l' arena. tasso, 12-64: spinge egli
mammelle stringea tenera e leve, / l' empie d'un caldo fiume. delfino,
parini, 429: non nel tórre / l' oro e le vite altrui, virtù
come un ottuagenario. cicognani, 3-37: l' avvocato incominciò a esporre quella ch'egli
che parte del fiume di difficili parole che l' altro diceva sonassero lode per lui.
umana e di ricchezze tali, che per l' europa avevano fatti correr perpetui fiumi
la povertà. alvaro, 14-n: l' attrice morgan è venuta a roma a
spiranti e spume. niccolini, ii-457: l' aurato freno sulla curva ardente / che
, e la sicurezza di vincere, è l' ineffabile, inconsapevole senso di essere entrati
del passato / che ci assedia con l' eterno fiume. 13. massa
lucevano due grandi occhi penetranti, fatti per l' impero e per la voluttà. d'
la voluttà. d'annunzio, i-637: l' immensa ombra del ciel prolunga / i
nel fiume / d'amor, se vuoi l' amore. / nel fiume della vita
fiume di gente. fogazzaro, 10-422: l' umano fiume ad or ad or sostava
anche eridano. tasso, 8-2-431: l' immagin del fiume ivi risplende / d'
fiumi a'monti, ed i lupi l' agnelle / dagli ovil temorosi fuggiranno. pulci
vedrà tornar verso la cima / de l' alpe il fiume turbido e sonante, /
, alta pietade / l' alma d'un re. manzoni, fermo
fiumicèllo lento lento, / che con l' onda cristallina / vai spargendo il tuo lamento
seguire una traccia annu sando l' aria, la terra, le orme (
dee., 5-10 (92): l' un degli asini... ogni cosa
21-35: o con che fiuti tu l' anno le rose? machiavelli, 836:
, 17-49: entrato il gregge, l' orco a noi descende; / ma prima
descende; / ma prima sopra sé l' uscio si chiude. / tutti ne va
: farai come si dice che fa l' ape, / che va fiutando tutte
ape, / che va fiutando tutte l' erbe e i fiori, / ma non
per la città di siena, fiutando l' odore delle cucine per iscoprire se alcuno
capanna. quasimodo, 19: già l' airone s'avanza verso l'acqua /
19: già l'airone s'avanza verso l' acqua / e fiuta lento il fango
/ e guata? settembrini, 1-92: l' acqua era verminosa, e bisognava chiudere
e scava, / ché ha sentito l' odore dei tartufi. -inspirare profondamente.
siamo in america. si fiuta ancora l' europa qua e là, ma l'europa
ancora l'europa qua e là, ma l' europa meridionale di lisbona, non la
il missionario è il mio opposito, l' ammiro e lo cerco e lo fiuto tra
rose... se 'l petrarca non l' annusò, forse quando li capitò nelle
3-33: non sapeva più cosa mostrare. l' avevano fiutata a caldo, a freddo
creature, che fiutano i gonzi per l' aria e cercano nel matrimonio...
dell'offerta, ma a me serve l' indirizzo e non i consigli. alvaro,
era escluso questa volta dalla faccenda fiutava l' imbroglio. 6. recipr. annusarsi
varia, fiutare il vento: annusare l' aria per avvertire la presenza di qualcuno o
orientarvisi. monti, x-2-58: fiutan l' aria le vacche, e immote e
nello stato pontificio. d'azeglio fiutò l' aria. d'annunzio, iii-1-669: v'
raccomando prudenza. c'è qualcuno che fiuta l' aria. -fiutare le orme o
sempre ne gli altri tempi il cane de l' ortolano a la chiesa, e per
fortuna le orma della virtù, guadagnava l' ipocondria. -non aver naso da
invar. scherz. chi indaga l' origine delle famiglie, delle tombe e delle
.). fiutata, sf. l' atto di fiutare. 2.
dimin. fiutatina. -in partic.: l' aspirare tabacco da fiuto o altra polvere
una volta. casotti, 1-4-34: l' acqua adopra di più della regina,
e, in partic., che ha l' abitudine di fiutare
il letto del moribondo non altrimenti che l' avaro sopra lo scrigno. fiutatòrio
). baruffaldi, iii-70: allora l' uso bello / del tabacco fiutatorio,
: uno stambecco adulto non solo avverte l' uomo, ma riconosce la persona ad ottocento
distanza col fiuto. -il fiutare, l' annusare. della casa, 703:
in una scalfittura. 2. l' aspirazione del tabacco o di altre polveri
il naso. fogazzaro, 7-79: l' abate, appassionato per i quadri,
i-69: con quel finissimo fiuto che è l' istinto incomunicabile dello scrittor comico, egli
il ridicolo ch'era in essa, l' imitazione de'nomi, de'costumi e
. de amicis, i-657: non l' avevano mai vista; ma la riconobbero al
conficca la proboscide nei fiori, dando l' impressione di fiutarli. = deriv
. -a). tose. chi ha l' abitudine di andare curiosando dappertutto, chi
et apre a vedere per tucto dentro l' animo d'un uomo, e molto più
salariati a vettura. gioberti, i-130: l' utopia della confederazione italiana è tale che
apparenza. campofregoso, 7-65: con l' acqua al viso facta purgazione / diceva
bacco iddio del vino; ma qui tocca l' autore la verità della fizione poetica,
, fa al tempo le frondi e l' uve. buti, 1-24: il senso
purgatorio e paradiso, ne'quali [l' autore] finge sé essere stato menato
vede sommo in quell'arte che ad onorare l' umano genere fu tenuta suprema. né
. pensarono anch'essi di oscurare affatto l' intelligenza delle loro pitture con levarli ogni
finte innamorino come le vere; e che l' arte imiti in tutte le cose la
cerimonie solenni a lato del papa (e l' impiego ne fu limitato dal concilio
chiamato: $m (siov, e l' usarono anche i latini, onde perciò nell'
e. cecchi, 5-405: l' india scintillante d'ori e flabelli,
dietro i flabelli dei papiri, / flagare l' oro delle melarance, / e le
ventaglio '. flaccidézza, sf. l' essere flaccido; mollezza, rilassatezza dei
, 175: il pallore della faccia, l' emaciazione del corpo e la flaccidezza dei
medio intestino. flaccidità, sf. l' essere flaccido, flaccidezza. vallisneri
o anche vegetali; in genere, l' aspetto fisico di una persona).
espongono nelle ceste un frutto sudamericano, l' anona, che non ho visto in nessun'
qualche cosa. pisacane, iii-134: l' atteggio, i tentativi, il cupo
sua fibra è rozza, non flaccida, l' elatere n'è compresso ma non spento
pur noiosa, usciva a imporre burbanzosamente l' alto là al nostro pensiero.
suoi discorsi. bocchelli, 13-38: umiliate l' orgoglio tumido e la flaccida curiosità:
fiacco '. flaccidume, sm. l' essere flaccido; quantità di sostanza flaccida
beccaria, i-153: si consuma l' avaro di timore e di fame di
nel secolo xiii e diffusesi in tutta l' europa, nelle quali era praticata la
quei cantici, quei clamori erano ancora l' eco degli antichi misteri, le laudi
credo che lo s'occide, tanto l' ò flagellato. boccaccio, vii-220:
ò flagellato. boccaccio, vii-220: l' umana sorte fa di lor disio, /
rispetto di colui che doma / con l' alta chiova ogni animai feroce, /.
che col corso divoran la salaria / e l' appia, il buon cocchier flagella i
, purg., 32-156: ma perché l' occhio cupido e vagante / a me
ogni cosa flagella. tasso, 9-71: l' indomita guerriera / le squadre d'occidente
con pallidi lumi / povero agricoltor mirando l' onda. s. maffei, 249:
urta e flagella. cesarotti, ii-188: l' oscuro autunno adombra le montagne, /
oscuro autunno adombra le montagne, / l' azzurra nebbia sul colle si posa,
nutrica / qui venne, e lo scorgea l' ardua facella. faldella, iii-76:
la vite. pirandello, 8-197: e l' ira del signore ci sta sopra!
, 10-246: travolge gli occhi, e l' agitato crine / misto alle bende gli
guardinfante, / o'sì, che l' ancor tenera piantuccia, / da quel continuo
imbriani, 2-210: né tanto può l' infame miopia / ch'io non vegga
mare: remare con energia; battere l' acqua con violenza (con riferimento ai
, e di già a galla / vengon l' ancore curve. chiari, 7:
ancore curve. chiari, 7: l' afflitto remigante spera, e flagella il mare
. -flagellare varia: per indicare l' agitarsi frenetico delle braccia di una persona
. forteguerri, 28-50: vedon per l' alto ciel sereno e schietto / un
/ un grande augel, che con l' ali flagella / l'aer d'intorno.
augel, che con l'ali flagella / l' aer d'intorno. pascoli, 708
scricchiolar fece le braccia / protese, l' aria flagellando. -flagellare le ali
: licenzia il sonno, e, flagellando l' ale, / riede l'augello alle
, flagellando l'ale, / riede l' augello alle vigilie antiche. 3
226: o santo padre, ricevi l' anima che la dolorosa turba fragella.
, vii-236: disposto son, fin che l' ontosa morte / verrà per me,
mondo. l. adimari, 31: l' iniquo adulator flagella e rode / ciò
.., chi la flagella con l' aritmetica. alfieri, 1-33: non
ella deve, per il privilegio che l' uguaglia a cristo, addossarsi gli errori
come le falde austrine del caucaso, l' habèsch dell'affrica..., paiono
filone degli appennini. mazzini, ii-551: l' europa ha una vita propria, un
volgar., 3-25: gangola nasce ne l' occhio, siccome negli altri membri di
e nella gota, di modo che pareva l' avessi più grossa che il capo.
: molto più è verisimile che con l' acqua celestiale... certi rotondi e
bencivenni \ crusca \: fanno vedere l' anguinaia, che sia gangolosa. pirandello
al collo gangoloso, da rosa se l' era fatta ritingere nera. 2
di voi,... e fa l' amore colla signora costanza. milizia,
marito... / buttò giù l' uscio d'un colpo col piede. verga
sera, -seguitò colui, assumendo completamente l' aria misteriosa e gonfia del vecchio ganimede
. bandello, 2-14 (i-808): l' imperadore che altro non ricercava che la
cum li quali si diceva publice che l' avea atto carnale. garzoni,
di guscio e verdissime nell'interno per l' eccessiva cottura. 4. disus
2. che rapì ganimede (l' aquila). chiabrera, 176:
/ d'ermafrodite i fonti; / l' augel ganimedeo; / e 'l corso
dal suff. -oeisfo 'che ha l' aspetto, l'apparenza '. ganòidi
-oeisfo 'che ha l'aspetto, l' apparenza '. ganòidi, sm.
e dal sufi. -oeisriq * che ha l' aspetto, l'apparenza ganoidina
-oeisriq * che ha l'aspetto, l' apparenza ganoidina, sf. chim
fuste. idem, li-124: ganzare di l' arciduca, che erano nel danubio per
i-150: appartiene finalmente a questa materia l' awertire, che si scelgano in parlando e
si atenda a meter in ordine in l' arsenal e le barbote e ganzaruoli.
pananti, i-302: ci deve essere l' amante favorito, / come pure l'
l'amante favorito, / come pure l' amante disprezzato, / ci vuole il cascamorto
le giovani dame...; faceva l' ap- paltatrice di ganzi. tommaseo,
: 'ganzo'e 'ganza', voci fiorentine: l' amante; l'innamorato e l'innamorata
, voci fiorentine: l'amante; l' innamorato e l'innamorata; il damo e
: l'amante; l'innamorato e l' innamorata; il damo e la dama.
cordoglio o di speranza: / né più l' invidia ascolto / tentarmi il cor,
, quando in secreta stanza / veggo l' ardente drudo addur la ganza. verga,
ganza. verga, 4-334: nanni l' orbo... s'era accollata la
compito bellico, da far invidia a tutte l' altre che si contentavano aver ganzerino d'
dividere per gara d'ufici, abbominando l' uno l'altro. livio volgar.,
per gara d'ufici, abbominando l'uno l' altro. livio volgar., 2-358
denti, / e far la voce onde l' erre s'impara. -divergenza di
fra ercole sassonia ed alessandro massaria sopra l' uso de'vescicanti,... alquanto
, che senza esso / può star l' istoria, e non sarà men chiara.
. / mettendolo turpino, anch'io l' ho messo, / non per malivolenzia né
denina, iv-57: la gelosia che l' imperatore e i suoi ministri si studiavano di
banditi tenevano tutte le provincie, impedendo l' agricoltura e il commercio. de roberto,
il tuo certame o gara / con carlo l' uno e l'altro ha fatto degno
gara / con carlo l'uno e l' altro ha fatto degno, / ché combattendo
2-1-237: può ardente gara, / mentre l' un l'altro impetuoso assale, /
può ardente gara, / mentre l'un l' altro impetuoso assale, / far che
bella de i gran danni nostri / l' asia infedel si mostri? giannone,
degli scopi massimi delle gare mondiali: l' abolizione rapida e in massa delle vite umane
gara ciascuno cominciò a pagare, dispettando l' aiuto de'tribuni. caro, 5-140:
e cade ne gli uomini buoni; e l' invidia è cosa cattiva, e vien
cattivo per invidia d'impedire che non l' abbia il prossimo). m.
[psiche] in voce amara / l' orgoglio e 'l fasto a raccontar mi prende
a tempestose acclamazioni. leopardi, i-446: l' oggetto delle gare ed emulazioni della più
maggior porzione. gioberti, iii-122: l' emulazione,... se è da
ii-780: la corruzione del costume, l' effeminatezza, i peccati divenuti oggetti di moda
: nel rolli più maturo d'età l' emulazione fu presto gara; e la
, discordia, sì gara; e l' emulazione promuove, sprona, affretta.
fastosità barocchesca delle vie centrali, dove l' allineata de'« palazzi », d'
e risposte, cui il costume e l' umore della gente della gleba, rozza,
il piccolo. moravia, xi-105: prendiamo l' autobus per andare da un amico dove
7. burocr. concorso per l' assegnazione di un impiego o di una
impiego o di una carica, per l' appalto di un lavoro, di una
8. mus. ant. l' intrecciarsi contrappuntistico delle diverse parti.
145: assai meglio che a te l' empie sozzure / di questo lazzeretto a
nazioni d'europa a gara, per isfogar l' ira e l'odio, e cimentarsi
gara, per isfogar l'ira e l' odio, e cimentarsi col ferro in mano
col ferro in mano sempre più ostinatamente l' una contro dell'altra. -misurandosi in
dello imperadore. machiavelli, 464: l' altro giorno poi fu messer giorgio con tanto
: altri appoggia le scale e va per l' erto, / altri per- cote i
la sua voce chiara / interrogando, l' usignuol dei morti, / ch'è il
/ ch'è il pettirosso, e più l' alzava a gara. -in gran
ugualmente: ma se d'ogni banda fa l' ira a gara, si viene alle
impegno. cicerchia, 1-165: battuto l' han tutta notte di gara; /
, mai cosa sì a carico de l' onore e de la pace vostra, che
par voglia / quasi in gara con l' arte entrar natura. cattaneo, iii-3-76:
iv-2-706: avevano lasciato dietro di loro l' adriatico in tempesta,... il
per iscandalo che surse tra loro, l' una parte e l'altra in gara insieme
tra loro, l'una parte e l' altra in gara insieme, eglino e'loro
collegi, i quali presa in gara l' avevano, diceva di voler più tosto
. vasari, i-405: quando, fra l' altre arti, quelle che procedono dal
giulio dati, 1-2: è venuta l' anno 1593 la nobil gioventù a gloriosa
, docum. nello spagn. (con l' articolo incorporato) algara (sec.
, per abolire con quell'acqua limpida l' amarezza torbida che m'infestava la gola
deposito. carducci, iii-16-59: importava l' obbligo di due messe per settimana nella
che devo anche pregarvi? come se non l' avessi sulle spalle la vostra chiusa.
una garanzia, insistendo perché fosse garante l' ingegner roveni. 2. per
. manzoni, 1119: gliene era garante l' impunità data in fatto, coll'ultimo
c'è un momento in cui anche l' uomo più prosaico del mondo..
atto era intervenuta donna teresa per garantire l' assegno. baldini, i-595: in italia
e riottosa e pecorona, diventa al- l' occorrenza buoni soldati. montale, 3-212:
leggi ordinarie) al fine di assicurare l' osservanza delle norme e dell'ordinamento costituzionale
rosso vivo. govoni, 7-75: l' elegantissima vanessa /... s'avanza
predisposti dah'ordinamento giuridico per assicurare l' osservanza di doveri o il godimento di diritti
a procedimento penale per determinati reati senza l' autorizzazione del governo. -garanzie internazionali:
della coscienza e del pensiero, l' italia potrebbe essere tranquilla e lieta.
a termine. -fondo di garanzia: l' insieme dei titoli cauzionali depositati da tutti
clausola inserita nel fissato bollato per cui l' agente di cambio può chiedere al committente
che considero, 'anch'io ', l' amore come una garanzia della specie, ho
magalotti, 1-92: a garapegnarla [l' acqua] è un'altra cosa,
continuo rimaneggiare che si fa, quando l' acqua comincia a rappigliarsi perché venga unguento,
= dall'ingl. garter con l' incrocio di giarrettiera (v.).
vecchio malizioso. lippi, 4-65: l' afferra, e stringe tanto ch'egli
1-325: mi negano il passaporto per l' estero, ma me lo dicono garbatamente
ancor altre dizioni degli ebrei, donde l' etimologia de'satiri si potrebbe accattare garbatissimamente
di garbato. garbatézza, sf. l' esser garbato; cortesia, gentilezza,
e morto. de marchi, i-697: l' ultima volta che fui a pranzo da
: [socrate] non pure lodava l' arte del ballo, ma credette doverla anche
una garbatezza,... governa l' unità d'impronta delle architetture locali.
, quando sono al buio, perché l' oscurità nasconde le mie deformità. -che
di garbata sopportazione accoglie in via veneto l' arrivo della primavera ufficiale e solenne.
quali dai monti il frassino e l' abete. ramusio, i-412: ritornano
, grazia. garzoni, 1-758: l' euritmia è la grazia e garbatura dell'
buon giudicio ed arte del disegno, l' avete [la campana] a far vaga
: queste composizioni, allegre per chi l' ode, mi piacciono, ma per chi
che si ama. colletta, 2-ii-122: l' abolizione dei monasteri, le rovine della
(gherbellatura), sf. ant. l' insieme delle impurità setacciate o vagliate
io7: prendi la polvere che à fatto l' indaco o vuoi la gherbellatura esce di
volgar., 150 (204): l' uomo si parte dell'isola di gama
miglia e per gherbino, egli truova l' isola di seilla. ottimo, iii-291:
e gl'incostanti venti, / e l' equinozio notte e dì pareggia. nievo,
. nievo, 1-331: stavansi rannicchiati l' uno addosso l'altro contro il
1-331: stavansi rannicchiati l'uno addosso l' altro contro il soffiare del garbino
iv-2-213: pareva che il garbino fosse l' alito dell'incendio. de pisis,
'vento di sud-ovest ', dal- l' ar. garbi * occidentale ', anche
martini, i-205: se in altro modo l' incendio far si vorrà recipe solfo,
, / uso il vin garbo, e l' agresto mi piace. soderini, i-545
che 'l re di franza, a l' averta, con 2000 pedoni et 500 lanze
parlar liberamente all'eccellenze vostre, io l' ebbi per garba. fedeli, lii-7-390:
goffezza come il conte piero verri e l' abate carlo denina? foscolo, vii-275:
e con un garbo che parea ricordare l' origine sua toscana. verga, 3-126:
piena di garbo. cicognani, 3-140: l' atto che fece per levar le pieghe
foggia e garbo e bontà hanno ad esser l' arme. caro, n-150: queste
, / e al cimento marzial poi l' esortò. 9. ant.
tempi si può dir nostri è fiorito l' ariosto,... il quale ebbe
dell'acqua sagra del fonte prodotto dal- l' ugna del cavallo. brignole sale, 6-46
22-14: fu data a uno di questi l' incombenza di questa nuova fabbrica, ed
: essendosi introdotto il torchio ed essendo l' impressione fatta con del garbo, difficilissimamente
garbetti, le mosse, la voce tra l' infantile e il femineo.
forma della scarpa ', da cui l' ar. qdlib 4 forma, modulo,
dei quartieri di firenze dove si esercitava l' arte della lana (citato spesso con
. al e dal deriv. del- l' ar. garb 4 occidente '(cfr
. croce, 4 garbo 'era l' attuale via condotta », ecc.
per necessario il garbuglio del racconto e l' intrico. baretti, 6-245: io
lett. it., i-410: l' intrigo diviene la base delle novelle,
avean de le vivande, / che l' avea poste il mar tutte in garbuglio.
suoi argomenti e garbugli, che non può l' uomo sapere quello ch'egli sia.
vedremo pure [nelle opere del tasso] l' imitazione, o migliorata per aggiunta di
tre gareggiamenti; uno di musici, l' altro d'uomini ignudi per saltare,
lor gareggiamenti e motti che si dicevano l' un l'altro. giacomini, 3-52:
e motti che si dicevano l'un l' altro. giacomini, 3-52: fu indotto
m. adriani, 3-2-178: è perduto l' esercizio de'nostri giovani, perché più
, 9-211: orsù sedete, e l' odorate spoglie / e la gradita preda /
e vincitrici, / che mal può l' occhio, scernitore amante, / far tra
tendente, ordinò il modo come doveano per l' avvenire i musici gareggianti cantare, sonar
gareggiante legno / e fecer sì che l' uno e l'altro giunse / senza vittoria
e fecer sì che l'uno e l' altro giunse / senza vittoria al destinato
de'giuochi olimpici, passando temistocle per l' aringo, gli spettatori abbandonando i gareggianti
fede grande in filippo, e chi l' aveva in lorenzo... e la
. l. guicciardini, 95: l' una setta con l'altra, vivamente
guicciardini, 95: l'una setta con l' altra, vivamente e senza rispetto alcuno
, si sforzava scoprire le falsità e l' inganni dell'adversa fazione. busini,
donne e da'giovani dette ne furono, l' uno all'altro scherzevolmente ritornando le vaghe
di quelle dispute, che sviarono e stancarono l' energia della nazione. 3
. foscolo, 1-78: già percorreva l' assemblea con gli occhi / tranquillo in vista
tranquillo in vista, e gli esultava l' alma / che gareggiar con lui nessuno ardisse
bocca sia pronto a lodarlo, ti dura l' infermità. spolverini, xxx-1-63: sien
o tardarsi tra via, scambievolmente / l' un porga a l'altro gareggiando esempio.
, scambievolmente / l'un porga a l' altro gareggiando esempio. pananti, ii-352:
d'annunzio, v-3-183: avevano appresa l' arte della guerra dai giureconsulti dello studio
iperbolico, per indicare il fervore, l' ardore, lo zelo che distingue un'attività
esercito le gallie, le spagne e l' italia, offrendo arme, cavalli e
patì mai la spagna tempeste che più l' agitassero di queste; già ondeggiava per
torniamo al giuoco usato, / e con l' aura amorosa / ga- reggiam sospirando.
reggiam sospirando. marino, ii-76: l' occhiuta previdenza di dio -quasi emola della
, nell'esercizio delle quali par che l' ingegno creato, in un certo modo,
careri, 1-i-106: il sito, l' aria, le vicine amene campagne e 'l
, i-282: sono cupidissimi, quali insieme l' uno coll'altro gareggiano, non chi
attendevano i gentiluomini a gareggiar della virtù l' un con l'altro, non con
a gareggiar della virtù l'un con l' altro, non con guerra, ma
ricevuta ieri sera è appunto quale tu me l' hai annunziata tutta piena d'affetto.
annunziata tutta piena d'affetto. te l' acchiudo onde tu veda ch'ella gareggia
vaghezza, / e ciò che mira l' occhio il core apprezza. lalli, 1-3-73
pur di recenti grazie / gareggiar con l' aurora. d'annunzio, iv-2-636:
iv-2-636: le snelle prore ricurve su l' acqua e le miriadi di colombe d'
-anche con valore iperbolico, per indicare l' estrema raffinatezza di un'opera d'arte
rozzi boscherecci amori, / e fra l' ombre de'mirti e de gli allori /
/ fai che gareggi la natura e l' arte. tasso, 12-541: esiodo avea
tasso, 12-541: esiodo avea descritte l' arme o lo scudo di ercole quasi gareggiando
prendere parte a una competizione (per l' assegnazione di un premio, per il riconoscimento
principe valoroso e gareggiar con aiace per l' arme d'achille. algarotti, 2-384
, iii-16: gareggiando amorevolmente costoro per l' utile e per l'onore, si misero
amorevolmente costoro per l'utile e per l' onore, si misero dalle cose grandi
. anzi nell'esercitarsi gareggiando ben sovente l' un sesso contro l'altro, quelle
gareggiando ben sovente l'un sesso contro l' altro, quelle hanno prevaluto talora a questi
: quali sembran talor agili e preste / l' amorose colombe, ove più sparte /
. pecchio, conc. ii-481: l' abilità non comune dei fratelli manfredini nell'
dianzi negai la prigioniera mia, / ché l' elessi a'miei tetti, e più
[di napoleone]... è l' unico che gareggi con quelli di cesare
dottrina. a. verri, i-259: l' audacia tua presente gareggia con l'antica
: l'audacia tua presente gareggia con l' antica tua atrocità. gioberti, ii-37:
ii-37: molti ecclesiastici, in cui l' ingegno e la dottrina colla virtù gareggiavano
quinziano per cercare de le ricchezze che l' erano rimase, due cavalli si gareggiavano
si gareggiavano insieme e, scalcheggiandosi, l' uno di quelli due diede uno grande
diede uno grande morso a quinziano e l' altro gli diede imo tale calcio che
biasimano e gareggiatori. manso, 1-42: l' altro pur gareggiatore, ma discepolo di
quadra piramide soleva / altamente segnar ne l' età prisca / al piede, corridor
di questa perspettiva operante unicamente è bisognosa l' arte della pittura, nobilissima fra tutte
caccia e di pesca') con l' antico fr. garer 'mettere al riparo';
gare 'scalo, stazione '. per l' etimo v. gara gista
quivi tutti a sciolto freno, / da l' ingor digia di rubar tirati
: tardi cantasti. gigli, 4-229: l' aria lombarda fa a que'popoli tondeggiar
bottarghe d'uova di spigolo] pigliano l' uova di spigolo nel mese di gennaro
, né per i corpi estranei che l' acqua vi porta. 2.
aperta invan stridea. pea, 7-178: l' arabo burlato... correva al
con grossa corteccia, serbabile oltr'a tutte l' altre. idem, 4-17: avviene
spessamente, che poiché i tralci e l' uve [la vite] avrà prodotte,
. nome comune di alcuni uccelli come l' alzavola { garganella d'inverno o garganello)
lo smergo maggiore (garganello) e l' anatra marmorizzata { garganella marmorata).
nella lista un certo garganello, e l' avevamo chiesto, ci venne presentata una
faggio..., / da l' aquilon percosso / il forte tronco, e
aquilon percosso / il forte tronco, e l' alta cima annosa / cade atterata.
dalle guardie nazionali. piovene, 5-587: l' itinerario garganico fu forse l'unico in
5-587: l'itinerario garganico fu forse l' unico in italia paragonabile ai grandi itinerari
o suono rauco, stridente, che ferisce l' udito. pirandello, 8-732: atteggiato
suoni rauchi; che è rotta per l' emozione. cicognani, 3-51: c'
gargarizzala [la menta] quando hai l' uvola ingrossata arrogendovi ruta e cimandoli con
] è simile al rimore che fa l' uomo gargarizzandosi. carena, 2-309:
, 2-309: 'gargarismo', dicesi per l' atto stesso del gargarizzarsi.
gargarizzano, abbracciano con braccette da pinguini l' intera umanità. c. e
garizata [telatine] con vino giova a l' ulcere putride della bocca. dalla croce
v-34: tra medicamenti facili si loda l' acqua bollita con le passule, e col
che appena possiva parlare, et quella l' affocò. g. m. cecchi,
pollo indiano. sagredo, 290: l' acqua è buona per scialacquare i bicchieri
di materia grave, non notano sopra l' acqua,... ed il gargazzo
se ne andarono poi tranquillamente, con l' indice infilato nelle gargie di un pesce.
gargae 'branchie; bocche aperte'. per l' etimo cfr. garganella e gargarozzo; v
masche rone * che è l' ant. fr. gargoule 4 gola '
negli edifici in stile gotico, sgorga l' acqua; gargólla. ojetti,
: « dio e popolo », l' altro motto garibaldesco: « italia e vittorio
baldi (1807-1882) per l' impeto travolgente delle sue imprese.
2-141: ad onta delle elezioni ultra-ortodosse l' eresia garibaldina è tornata in favore.
che militò, soprattutto nelle campagne per l' indipendenza d'italia, agli ordini di
. de marchi, i-963: quel- l' omone grande e grosso colla sua barba da
. gobetti, 1-i-585: giovannini è l' uomo della generazione che cominciò alla garibaldina
dante, purg., 31-132: l' altre tre si fero avanti / danzando
a disciplinare il potere legislativo, modificando l' assetto dei due consigli già sancito nella
significa sesto o assetto. = l' interpretazione dei commenti danteschi è erronea,
ma la loro concordanza lascia supporre probabile l' etimo di caribo dallo stesso tema di
e quei mustacchi / ch'han per l' italia sì famoso grido. =
tutto fa spettacolo lassù:... l' androne donde escono le carrozze con rumore
legno e latta. brancoli, 3-163: l' anno scorso gli si rovesciò addosso,
ii-60: le radici odorate, come l' angelica,... la garofìlata,
, 353: la gariofilata; / l' aromatica, cui radice è buona / contro
portar se debbe la sponga infusa ne l' aceto e acqua rosata, azon- gandege
dato / del garofil ch'esala a l' aura pura, / ch'alcuno licne coronaria
); cfr. gheriglio. l' equipaggio addetti alle manovre e al lancio
e..., guastatoli l' artellaria de prora e minatoli il tavolato
v-3-37: una garitta d'acciaio protegge l' apparecchio di governo e le trasmissioni
anche ai crimini più gravi) secondo l' arbitrio dei feudatari e dei comuni del
specialmente per i cascami, in cui l' azione è prodotta da cilindri forniti di
dell'isola; è utilizzato specialmente per l' estrazione del nichelio. = dal
10 potrei giemire, io potrei, contra l' armi, cavalieri e i cittadini,
, cavalieri e i cittadini, ma l' armi sono mie armi: ché tali sono
o di acqua, e qui sarà l' asfalto, la spuma de 'l sale,
solamente si mangiano [il blito e l' atriplice] con olio, sole,
', per sonorizzazione del l' iniziale. garòfalo, v.
, lxvi-1-63: se sandali de l' uno e l'altro colore spodio..
se sandali de l'uno e l' altro colore spodio... garofalata,
= deriv. da garofano *, per l' odore che emana il rizoma. di vetro
; e 'l forte sono i gherofani e l' altre droghe. valgarofano. - anche
un modo per lo quale si fa l' uva triaca ovvero muscata sai di garofani /
... /... e l' anàce nell'acqua / e il dividono
crescenzi volgar., 5-48: deasi l' acqua rosata sola, o con acqua
di poporinga;... panni a l' acqua di garofani, l'incenso.
. panni a l'acqua di garofani, l' incenso. occhio di fagiano, garofanati
ne'garofani che non nascono altrove; l' albero ha il tronco e le
pessimo odore. calmo, 2-107: l' auttoritae di cieli ve ha concesso de esser
i garofani selvaggi agitati dal vento assaltano l' architettura, di fronte al vasto paesaggio
col pugno, e propriamente data sotto l' ascelle. salvini, 2-1: gli
la 'croce'. bresciani, 1-i-580: l' ammaestrava delle fazioni del cavallo e come
a contrasto col marciapiede, per cui, l' animale, così frenato, era caduto
degli animali da soma o da tiro per l' attrito dei finimenti o del basto;
1-331: un'affamata arpìa ch'era l' usciero / con riverenza ritirò il garretto
nomi, 15-27: dimenando le garrétta e l' anca, / senza sospetto, pari
salto con gli sci... l' uomo nella prima parte della scivolata,
. a. verri, i-213: l' aura sospendeva gli aliti suoi, cessavano
: in mezzo della zuffa / conforta l' uno e intanto all'altro garre. della
ciascuna garra. giusti, 2-243: l' aria imbrunì, sonò l'avemmaria, /
, 2-243: l'aria imbrunì, sonò l' avemmaria, / e sorta in piè
è tuo. cavalca, ii-158: infra l' altre loro virtù trovò che mai insieme
insieme non s'erano turbate, né garrivano l' una l'altra. fiori di filosofi
erano turbate, né garrivano l'una l' altra. fiori di filosofi, xxviii-522:
la tolda i maccheroni, / su l' albero le scimmie e i pappagalli / garrian
: cantar gli uccelli rigo udì su l' alba; /... / dei
arti. algarotti, 2-478: né l' aura mormorar, né batter foglia.
garrir ch'ella faccia da un arboscello su l' ore estive, solleva ogni altra ad
. mormorare, gorgogliare, zampillare (l' acqua). b. tasso,
garrisce in picciol suon di cetra / l' acqua che tenue tra i sassi fluì.
). tasso, 16-12: mormora l' aura, e fa le foglie e tonde
sassi, / o che 'l garrir de l' aura infra le frondi. d'annunzio
nera / dietro garria co 'l vento l' imperiai bandiera. d'annunzio, iv-2-1259
: arrivavano le paranze, una dopo l' altra, con le vele che garrivano
la moglie quelle parole dicesse perché egli l' aveva garrita, e non se ne
di darmi tante busse che mi fiaccherà l' osso del collo. cellini, 2-4
di salute, dove la vergogna garrisce l' uomo. bocchelli, 1-i-176: se
, ii-292: garrir fole non odemi / l' atrio di adulazione. = voce dotta
rimanente fila [di rondini] liberò l' apertura del nido. e una saettante garrissa
alberi... porgono e con l' ombra ristoro e col garrito degli uccelli
senso spedito, / e gorgheggiando da l' angusta gola / de la favella in vece
. d'annunzio, iv-2-574: rimembrava l' aura mossa dai grandi vessilli di battaglia
fortuna. alfieri, 5-184: intronato l' orecchio dai garriti / ch'odo la sera
male coperto,... onde l' uomo non vi trova riposo. arrighetto,
di supplizio usato specialmente in spagna per l' esecuzione delle condanne a morte, che
* garotta'spagnuola. viani, 10-347: l' impannata gialla di iodio, sublimata da
la vita], e imbavagliano e garrottano l' es sere umano, avvelenandogli
. degli arienti, 134: e fra l' altre stupende cose vedereti corvi o,
era costume de causidici darse delle botte l' uno a l'altro, anzi doppo el
causidici darse delle botte l'uno a l' altro, anzi doppo el lungo garulare.
buti, 2-141: qui nota l' autore la garrulità del populo fiorentino.
-maldicenza. buti, 1-203: àe l' avarizia sue figliuole che sono sette;
rondini, che colla loro garrulità assordavano l' aria. = voce dotta, lat
: se de li offesi dèi sì l' ira mosse / tesser del vero garuli e
: la garrula fama ornai non tace / l' aspre sue angoscie e i suoi casi
tonda chiara che non tiene ascosa / l' arena più ch'una purpurea rosa /
garrulo ranocchio / dalla palude a lui rivolse l' occhio. carducci, 13: peregrino
/ degli usignoli, fin che su l' aurora / gli annunziò ch'era vicino un
, 1129: più debolmente alfine / l' audace man respinse; l'ostinata / garrula
alfine / l'audace man respinse; l' ostinata / garrula voce infievo- lossi,
. prati, i-299: quando sparve l' ora / del garrulo trastullo, /
dante. beltramelli, i-118: glie l' aveva svelato, per un senso di garrulo
di garrulo dolore. manzoni, 190: l' orgoglio è garrulo nella sventura, quando
bernari, 5-205: tese una mano verso l' interno e sol levò il
al tavolo di marmo della cucina, con l' azzurra garza del lume a gas accesa
, lanam, telos ». per l' etimo, cfr. garzare.
redi, 16-iii-210: ho avuto l' occasione bene spesso di toccarlo con mano
nel 1251): una volta scartata l' ipotesi del lat. ardea 'airone '
dal sec. xvi). per l' etimo, v. garzone. garzàia
tess. tessuto reso soffice e peloso con l' operazione della garzatura. garzatóre
de alcuna consa la qual spete a l' arte de la lana,...
lunga che ne migliora la coibenza e anche l' estetica (e a questo scopo si
occhi in terra abbassa, / garzétto e l' anitrella e 'l grande ocione. bresciani
alcuni cardellini. garzoni, 1-153: per l' opposito meritano una corona in testa di
dei tessuti. -per estens.: l' insieme di punte metalliche variamente inclinate di
pubblici e grandi benefizi, io non l' avrò per migliore di quella che trovano i
furtivo / correa sui monti a prevenir l' aurora. pascoli, 1251: le
. alberti, 40: voi vedete l' età di questi garzoni, conoscete il pericolo
della gioventù, gustate el bene e l' onore di casa: siatene adunque solleciti
d'un poveruomo, acciocché imparasse l' arte del sarto. vasari,
chi le braccia talmente, che facendo luogo l' una all'altra le accostò insieme,
di me, se debbo / cercar l' agnello o rintracciare il becco. /
presente, uno dei garzoni ignaro tolse l' inguistara del vino acconciato con la cantarella
a filemone, chiamò il garzone de l' asino che il cacciasse via. ariosto,
suolo, spazzando con scope di frasche l' ultimo tratto d'aia. 5
saldo era il suo polso e fermo l' occhio. 6. marin.
fiacchi / - forse aspettando dell'imbarco l' ora - / i garzoni s'aggirano.
e che pur temo biasmo, io l' aria / già fatto, come ancor farò
oggi mi par che certi garzonacci / l' abbin mandato poco men ch'ai sole.
i garzonacci del garibaldi, dimenticavamo perfino l' ingegner bagatto. -garzonastro. aretino
intr. (garzonéggio). raggiungere l' età dell'adolescenza; entrare nella giovinezza;
anche 4 cuore del legno '; l' area di diffusione fa supporre che si
la cera nel processo di raffinamento con l' acqua. carena, 1-358:
si riesca facilmente ad elettrizzare in meno l' apparecchio isolato, sia colla combustione de'
sviluppo dei gas; ma dopo che l' atmosfera fu formata e che l'acqua passò
dopo che l'atmosfera fu formata e che l' acqua passò dallo stato vaporoso e gazoso
; da cui i gaz che contaminano l' aria spirabile. govoni, 1149: lasciatemi
,... e averci in casa l' acqua corrente calda e fredda, e
luce a gas: quelle ottenute con l' impiego del gas illuminante. porro lambertenghi
in quell'anno, le ferrovie, l' illuminazione a gas, e * te voglio
bene assai'. visconti venosta, ii-1-292: l' illuminazione a gaz per le vie di
di lumiere a gaz, che rischiaran l' ombre come un mezzogiorno. tommaseo,
: quella che detiene la proprietà o l' amministrazione di un gasometro.
il padre giuseppe gallien... raccomandava l' impiego di un pallone di tela incerata
, iv-2-1047: la macchina possente riassaltò l' erta, con un fragore di collera,
, con un fragore di collera, con l' acredine di tutti i suoi gas aperti
scattata la manetta del pieno gas. l' apparecchio s'è messo a rullare sul campo
stati uniti). marinetti, i-91: l' uso guerresco dei gas tossici, giudicato
venefici, di animali (e i nazisti l' usarono durante la seconda guerra mondiale per
usarono durante la seconda guerra mondiale per l' eliminazione dei prigionieri e degli ebrei)
, si va meditando come infondere altresì l' eloquenza. beati noi, se si
specie d'ornato nel quale si termina l' estremità superiore del tagliamare, ne'bastimenti
specie d'ornato nel quale si termina l' estremità superiore del tagliamare in alcuni legni
panzini, iv-288: 'gasista', l' accenditore del gas, e anche l'
l'accenditore del gas, e anche l' operaio degli apparecchi a gas. angioletti,
nano, sciolte le gasse che chiudevano l' orlo di un sacco, si vestì a
. il nodo è fatto in maniera che l' occhio non si stringa quando il cavo
capitiàre da caput 'capo ', attraverso l' esito del dialetto genovese).
direzione prevalente del vento, fra l' uno e l'altro cordone di dune.
vento, fra l'uno e l' altro cordone di dune. =
oggi punica forza nazionale che possa salvare l' italia. gassificazióne (ga$ificazióne,
solo parzialmente producendo, in combinazione con l' ossigeno, una miscela gassosa ancora capace
corpo è ridotto a gas o presenta l' aspetto di un fluido aeriforme.
uno stato intermedio fra il liquido e l' aeriforme. landolfi, 3-183: le
sf. complesso dei sistemi seguiti per l' esame qualitativo e quantitativo delle miscele
gassosità (gasosità), sf. l' essere gassoso. olivi, 1-6
gazosa ', a cui il gas dà l' acido che la rende piacevole a bere
, 7-171: consiglio di accompagnarla [l' insalata] con un'acqua minerale leggermente
punto a procurare, specialmente alle vacche, l' indigestione gazosa, ovvero timpanite.
(v. gasterosteo). indicare l' imbarazzo gastrico e il gruppo dei sintomi proprii
farebbono maraviglie: e il mostrano dove l' hanno; come a dire, nel lavorar
in gioie e in cristalli; nel foggiar l' oro in fermagli e gastoni. redi
, agg. che è in rapporto con l' addome e l'apparato digerente di animali
è in rapporto con l'addome e l' apparato digerente di animali inferiori. -cavità
morbillo, la scarlattina, il gastrico, l' infiammazione cerebrale. = deriv
frequenti, accompagnata da gastralgia e l' ontano si vendono al giappone per fare il
due rami per di sopra al ventricolo, l' uno detto vena gastrica maggiore, l'
l'uno detto vena gastrica maggiore, l' altro gastrica minore. baldinucci, 174
fegato, e produce le seguenti propaggini. l' umbilicale, le cistiche,..
minore), la coronaria stomatica, l' epiploica (destra, sinistra), la
gastroepiploica (destra, sinistra), l' emorroidali interne. massaia, vii-141:
introduce nello stomaco attraverso la bocca e l' esofagoe che è detto sonda gastrica.
mondo. nievo, 204: dicono che l' allegria è il più attivo dei succhi
cura con la lavanda gastrica e con l' uso di farmaci emetici e di appropriati
alla fauci; sete continua, e l' ammalato desidera gli acidi in preferenza di
agg. che riguarda lo stomaco e l' addome. c. e.
loro coetanee, le quali, dietro l' uscio del luogo per cui progrediscon le
dell'em- brione dei metazoi che divide l' ectoderma dall'endoderma e comunica con l'
l'ectoderma dall'endoderma e comunica con l' esterno mediante il blastoporo.
tutti i nomi loro per poter distinguere l' uno dall'altro, e considerate voi
, massime quelli che non han fatto l' orecchio all'artifizioso componimento de'grecismi.
della gamba, larghi e bislunghi, l' uno interno, situato dalla parte dello
, situato dalla parte dello stinco, l' altro esterno dalla parte del peroneo,
introduce nello stomaco attraverso la bocca e l' esofago. gastrodigiunostomìa, sf.
, sf. chirurg. taglio cesareocompiuto aprendo l' addome sopra l'arcata di poparzio,
chirurg. taglio cesareocompiuto aprendo l'addome sopra l' arcata di poparzio, dissecando in alto
m. -ci). che riguarda tutto l' apparato digerente (esofago, stomaco,
gravame, per lo stomaco. e per l' organismo. un nemico introdotto abusivamente nell'
intestina tenui. cardarelli, 3-98: l' assessore... salì sopra una sedia
chirurgica che consiste nel mettere in comunicazione l' in testino tenue con lo
fegato e produce le seguenti propaggini: l' umbilicale, le cistiche,...
minore), la coronaria stomatica, l' epiploica (destra, sinistra), la
gastroepiploica (destra, sinistra), l' emorroidali interne. d'alberti [s
gialle o verdicce. montano, 360: l' idea che un semplice montanaro svizzero cinque
gastromanzia, sf. divinazione compiuta con l' esame del ventre di persone o di animali
panciuti. bottari, 3-2-180: l' indovinamento per via de'corpi de'morti
ordine di funghi ba- sidiomiceti nei quali l' imenio, su cui si trovano le
gastronomia (gastronimìa), sf. l' insieme delle regole che insegnano a
buona cucina e, in generale, l' alimentazione; degno di un buongustaio.
d'ogni specie; ristorante famoso per l' abbondanza e la squisitezza delle vivande.
cibi, che recano per se stessi l' intimità della regione, un'intimità più segreta
quanto il male peggiorasse, e come l' onesto epicureismo del capo si stendesse per tutte
le membra; picciolo disordine, se l' indisciplina interna, la rilassatezza dei costumi
basso ventre, dopo aver disciolto nel volvolo l' inguai- namento dell'intestino ileo o
namento dell'intestino ileo o levata l' ernia ventrale. = voce dotta
crea una comunicazione diretta dello stomaco con l' esterno (praticata specialmente per rendere possibile
rendere possibile, in casi di necessità, l' alimentazione artificiale). stuparich
terzo stadio dello sviluppo usato per l' ispezione ottica dello stomaco; si dell'embrione
, taglio o incisione dell'addome. l' operazione cesarea è una specie di gastrotomia.
il quale, per il passaggio verso l' interno di elementi superficiali, si differenziano
preso la voce cruda cruda, anzi l' alteriamo spesso dicendo 'gattò '.
e parte in la pignatta, / l' ossa de'cani, il brodo della gatta
: le gatte si vendevano quaranta soldi l' una. tasso, 13-i-894: o
latte e sua festosa amata prole / l' è stato tolto, e miagolando al
fieri, crudeli, selvatici; oppure l' indole sfuggente; anche i modi morbidi
, capo di gatta: tu sai cusì l' arte magica come io. g.
. m. cecchi, 22-13: che l' ho a dare / cervel di gatta,
persone, io vi trovo a gatta cieca l' inglese. tommaseo [s. v
quanti e quanti / inventar seppe mai l' ingegno umano / ordigni, catapulte e
dah'ingiallire dei bachi, i quali perdono l' appetito, divengono altri lucidi e gonfi
che fra le goie bianche non tiene l' ultimo posto. ha in sè una
che non vuole assolutamente concedere; pretendere l' impossibile. g. m. cecchi
, iv-26: quando si tratta / che l' uom si mette a un tropp'arduo
un uomo e una donna irriducibilmente avversi l' uno all'altra. pirandello
la debolezza della sua figlia a chi l' avesse richiesta, non essendo tratto da
baretti, 3-51: se il pittore l' ha ritrattato fedelmente, 11 buon
re de'romani, del l' onore della milizia ornato si fue e da
con me, state fresco, perchè l' affronto ch'avete fatto al caro,
bandello, 2-51 (ii-185): né l' uno né l'altro assaggiò boccone de
(ii-185): né l'uno né l' altro assaggiò boccone de la preparata cena
gatta voglia, / venga, io l' aspetto, e questo ghiotto scioglia.
camerlingo; ma fin qui si vede che l' imo sta saldo e l'altro non
vede che l'imo sta saldo e l' altro non vuol la gatta. lippi,
la gatta. lippi, 12-51: ei l' incorse colla cinquadea, / perch'al
non si possono celare e i figliuoli per l' ordinario 0 patreggiano o matreggiano, perché
tanto alla pappa s'awezza, / che l' è cotta la bocca e la gargozza
vuole il sonaglio: la vanità e l' ambizione sono difetti molto diffusi. tramater
un'altra gattina, e veder panni / l' orsa maggior con la minore. negri
; ed è così detta perché i gatti l' amano quanto il maro. tramater [
della « camerata », non ce l' avevo. e benché fossi di ritorno quasi
* sotterraneo '), incrociato con l' agg. buio (v.).
gatta- furone. = per l' etimo cfr. la congettura del tramater [
del paese... egli gradì l' invito, sebbene tutto questo gattaio gli sapesse
perenne. nasce fra le rovine. l' infusione della pianta credesi buona per le clorosi
a nulla: ne presentano un esempio l' erba gattaia * nepeta cataria ', il
targioni tozzetti, 3-3: gonfia [l' acqua] e trabocca ne'luoghi superiori
, fesso o gattaiola vi fosse da tragittare l' artiglieria fuori dei tiri rinterzati di bard
certe da non passar così facilmente per l' istessa gattaiola. lami, 79:
va il mondo in maschera, e l' asino va vestito da lione, il lupo
sebben la vedete gatta morta, / l' ha di gran bile e guai se gli
certi scherzi di luce come ne fa l' occhio del gatto. codesta proprietà de'corpi
barbaro, 445: si raccomanda [l' altro capo della fune] ad un molinello
gelli, ii-8: quelle che hanno l' umido acqueo, come son
leggero dei gattici e dei pioppi scorreva l' isonzo. 2. il legname del
. palladio volgar., 12-17: l' arbore popolo, cioè oppio, ovver
questo palleggio di sarcasmi e d'ingiurie tra l' ufio e l'altro sesso? possibile
sarcasmi e d'ingiurie tra l'ufio e l' altro sesso? possibile che fra persone
sapore delicato e aromatico che acquista con l' invecchiamento, prodotto con l'uva coltivata
acquista con l'invecchiamento, prodotto con l' uva coltivata sui colli che sorgono fra la
le mani, senza lavarsele, ne l' una e ne l'altra guancia, e
senza lavarsele, ne l'una e ne l' altra guancia, e ci stampò tutte
il gatto giuoca co'topi; che quando l' ha preso, e lungamente giocato,
un gatto nero, che volse porre l' artiglia ne la scudella per torli un pezzo
ogni tratto / ne poneva qualcun sotto l' artiglio. mattioli, 764: il cervello
e perciò il gatto domestico conserva potentemente l' indole sua naturale di libertà cui è
e il pelo arriccia: / mentre l' amata gatta sottoride / dentro il freddo
persiano che reca nel pelo della fronte l' impronta di una m maiuscola. dossi
... reggea un gatto del- l' emme. e gli facea carezze..
fiorentini, 195: nel verno si dee l' uomo vestire di robe di lana bene
si elettrizzavano a pettinarli e crepitavano come l' ambra sfregata e come la groppa dei
/ lascia di sua virtù traccia per l' aura, / né vi manca per
guadagnoli, 1-i-39: questo patrimonio non l' ha fatto / coll'affittare il soffio
pietra focaia, fortebraccio la pece, lionardo l' acciarino; in loro han fatto lega
in questo stento, / come fa l' aqua a'gatti in lombardia /
, 4-109: poi agguanta con le mani l' orlo del finestrino; ed è rapido
lupesco: persona in cui si uniscono l' astuzia del gatto e la ferocia del lupo
ed è la denominazione che volle attribuirsi l' ignoto autore del detto del gatto lupesco
talora da un battifredo, che facilitava l' accesso e l'attacco alle mura nemiche
un battifredo, che facilitava l'accesso e l' attacco alle mura nemiche (e veniva
gatti e gabbion quindi assicura / meglio l' assalitor sotto le mura. -rampino
tre punte usata un tempo per ispezionare l' interno delle bocche da fuoco. guglielmotti
porta sotto un gatto / che piglia con l' artiglia / surisi e oselli.
g. m. cecchi, 1-1-30: l' è in rotta con la suocera, e
i-523: il « femminino », l' adoratore della gonnella,... non
contemplazione di devoto; contento di sorseggiare l' aria che essa respira, e di
alcuna considerazione. dossi, 42: l' èssere sempre stato posposto al gatto di
colpe. ariosto, vii-771: l' altra, più saggia, si conduce all'
gli occhi in sui giornali ma con tutta l' anima negli orecchi, mi stetti lì
gatto giuoca col topo; che quand'elli l' ha preso, e hae lungamente giucato
piacea veder qualche bel tratto / di correr l' asta e di girar la spada:
: / ei ruzza e scherza e l' intrattiene un po', / e la fatai
il gatto; / chi non vuol l' osteria, lievi la frasca.
, proverbio usato a significare che per l' ordinario i figliuoli hanno le medesime inclinazioni
meglio essere il primo in un villaggio che l' ultimo in una grande metropoli.
il suo gennaio: una volta o l' altra, presto o tardi, tutti s'
. coffa. giovio, i-119: l' armata cesarea fu scoperta dalla guarda de
(nel 1699); ma per l' etimo cfr. gatta3.
divino. boterò, 1-145: produce [l' arabia felice] alcune scimie e gatti
4-59: correva su e giù per l' impalcato della musica, come un gattone
scoprire; però noi comandava chiaro, ma l' accennava infruscato... volendo,
infruscato... volendo, col tener l' unghie dentro e gli occhi chiusi,
guittone, 191-9: so'gaud'è l' altrui come 'l su'bono. sacchetti
. fagiuoli, i-6-194: -là vedo l' amato bene... con esso favello
gaudère * godere ', col quale inizia l' introito della messa in onore della madonna
amor m'à fatto gaudente / de l' avenente per cui vado ardito, / più
ardente, / quella corte gaudente, co l' hai abandonata? bianco da siena,
e facciamo il gattone, facendo quanto l' abate c'impone. salvini, vii-554
, 82: ecco il dottore, l' amante d'erennia: oh, come vien'
lombricuzzi se ne trova alle volte piena l' interna cavità fatta a chiocciola dell'intestino
si potrebbe la sega introdurre senza fender l' asse nell'esteriori parti. carena,
il qual monastero ebbe il suo principio l' anno 1294 da fra guittone d'arezzo delordine
frate gaudente. de roberto, 610: l' enorme... monastero, la
, la signorile dimora dei padri gaudenti, l' aristocratico collegio della gioventù era irriconoscibile.
tutti quei fantastici personaggi, carlandrea, l' oste della taverna di marechiaro. borgese
veri gaudenti, / e questi tengon l' anima coi denti. balbo, ii-59:
di speranza e si corona / o l' abitudin sonnolente ciba / e la fatica
e la fatica benigna ritrova / o l' amore dimentico cova. bocchelli, 9-291
all'ombra delle due torri... l' antico costume sapiente e gaudente e rissoso
... ingrossata e contorta con l' avidità, con la voluttà...
ben cognosco ca cortamente / serà gaudente l' amor che mi china. bibbia volgar.
che n'han fidanza, / per l' altera -primavera; / ché 'l tempo è
è gentil, se n'innamora, / l' aer ne sta gaudente, / e
mondo venne. 2. possedere l' eterna beatitudine, la visione beatifica.
quistu mundu è gaudebele, / che l' unu e l'altra face mescredebele. b
gaudebele, / che l'unu e l' altra face mescredebele. b. giambullari,
felice da massa marittima, 141: l' anima nel silenzio e nel tacere
a nostra congreganza, / che gusti l' abondanza del nostro gaudiare. fra giordano
lamentevole pianto. leone ebreo, 208: l' amore ne la cosa posseduta non è
, 1-i-371: la sera, per l' immenso gaudio, bevemmo allegramente e ci congratulammo
oppressi. foscolo, 234: diè l' uomo al gaudio e al pianto, onde
coscienza, il possesso della grazia, l' unione con dio). guittone,
la tristizia el gaudio spirituale, contra l' accidia la fortezza. bibbia volgar.,
abate isaac volgar., 1-110: l' anima del monaco allora prende il gaudio
grazia, produrrà frutti di meriti e l' operante resterà pieno...
lei. campailla, 1-6-38: ma l' uom contemplativo in quei non spegne / il
: axma, appena sentì su la lingua l' ostia eucaristica, smarrì la vista per
sempre! cardarelli, 1-37: sei l' imporosa e liscia creatura / cui preme
/ cui preme nel suo respiro / l' oscuro gaudio della carne. -pace
tal risposta. arici, ii-224: ma l' angiol cortese: risate, lor dice
torta / per far ov'io lasciai l' alma ritorno, / spargendo il cielo
ciò che serve a ricreare lo spirito; l' insieme degli agi che rendono bella e
: solo la colpa è 'n odio a l' anema ordenata, / e la pena
26-80: tutto è finito. finite l' industrie dell'acquistare, i gaudi del
. manzoni. 314: al pensiero cui l' empia / virtù d'amor fatica /
sia arrivato ai gaudi celesti ignorando nonché l' opera, ma il nome stesso del pittore
6-265: quelle fanciulle alle quali feci l' altissimo onore a far sentire il ticcheticche
in gaudio e gioia / si cangerà l' affanno in che sei posta.
questo venne in tanto gaudio che per l' alegreza fu per morire. io.
c scritta semplicemente / per la tua grazia l' ho a tuo onore, / la
labbra e ingoiare con grazietta i gnocchi l' un dopo l'altro...,
con grazietta i gnocchi l'un dopo l' altro..., e così ogni
. cor azzini, 3-70: allora che l' anima si sarà cibata, divotamente
., 12-24: il tripudio e l' altra festa grande / sì del cantare e
partire, cara ombra. -forse è l' annuncio di un giorno gaudioso.
e disse: * imperocché dio sguardò l' umiltà della sua ancilla, tutte le generazioni
di sole. d'annunzio, iv-2-426: l' ora del vespero primaverile fluttuava su i
misteri gaudiosi: i cinque episodi riguardanti l' incarnazione, l'infanzia e l'adolescenza
i cinque episodi riguardanti l'incarnazione, l' infanzia e l'adolescenza del redentore,
riguardanti l'incarnazione, l'infanzia e l' adolescenza del redentore, proposti alla meditazione
l' idiotismo, aggiungendo la u, senza levare
o mantello di lana con pelo per l' inverno per allontanare il freddo; si usava
: al gavazèra fuori d'arzerone verso l' aiazzo, [per diritto] aspri 3
rida. bonomo, 1-14: tutte l' altre confetture degli speziali... servono
vile essere dee andare a gavazzare con l' uomo ch'è migliore di lui.
esopo volgar., 5-107: quando l' asino il vide [il cavallo]
lo sacramento a isso, se disse con l' asta. gavazzo1, sm. ant
belli motti, sanza scorticarlo, se l' hanno mangiato. g. m. cecchi
ghiande, / e 'n quattro volte e'l' arà sfanfanata. / e io,
in qua ch'io ero grande, / l' ho infino a questo punto gaveggiata,
/ e che gli fa portar de l' imbasciate. baldovini, xxx-n-31: solo ho
, 316: nencia, te l' ho pur detto cento volte; / noi
voce che a roma proveniva da fuori. l' accento originario si modificò in parossitono nella
gavezze, / per dar a i ladri l' ultimo tracollo. = variante di cavezza
.. s'ingegnano uccidere e figliuoli l' uno dell'altro. ramusio, iii-162:
e sonorizzazione della c iniziale (secondo l' esito settentrionale). gavignare,
/ si cominciaro. buti, 1-429: l' uno parea cacciare l'altro, avvisando
, 1-429: l'uno parea cacciare l' altro, avvisando lor presa, cioè come
avvisando lor presa, cioè come dovesse l' uno afferrare, cioè pigliare alle gavigne l'
l'uno afferrare, cioè pigliare alle gavigne l' altro vantaggiosamente. ser giovanni, 1-8
. -venire alle gavigne: afferrarsi l' un l'altro, azzuffarsi, accapigliarsi
-venire alle gavigne: afferrarsi l'un l' altro, azzuffarsi, accapigliarsi.
. sassetti, 2-12: stringendosi addosso l' uno all'altro, vennero finalmente alle
, overo gavine, e pani e l' anguinaglie. canti carnascialeschi, 1-95:
dea / saputo dii mio mal tutto l' effetto, / e che di psiche,
, / e che di psiche, l' emula sua, ardea, / ché la
, 1-4-413: ecco adunque perché andando l' uomo a uccellare a vischio e rete
e montanai, come il gavinèllo, l' allocco, lo strige. 2
boa. cantini, 1-20-321: l' ancore di detti legni e bastimenti non
far conoscere il luogo dove si è gettata l' ancora, per segnare i luoghi pericolosi
guerrazzi, 2-112: i marinari quando gettano l' ancora in mare ci lasciano sopra il
immergersi, oltrepassato il gavitello che segna l' origine della rete. govoni, 6-64
gambini, 4-31: girava taciturna dal- l' una all'altra parte del pontone..
gavitella su cui colombo tenesse un piede e l' altro poggiasse in terra ferma.
sacchetti, 112-81: e'andò pur l' altro dì a peretola a tagliare uno gavocciolo
ne hanno, ed anco gli uomini per l' ordinario hanno grossa la gola. marino
lungo del vano, e, porte verso l' un de'capi le braccia, verso
un de'capi le braccia, verso l' altro i piedi, si dà a legare
gavoni, la sentina, la catena de l' arbore. garzoni, 1-972: formano
ne prende una per le corna e l' avvia sul pontile levatoio che unisce la murata
antichissime sale morivano / di noia: solamente l' eco delle gavotte, /..
du cange, ville d'orient, où l' on fabriquait cette étoffe » (cfr
mettervi mente che conobbe che aveva ammazzato l' astore, perché su l'uscio v'
aveva ammazzato l'astore, perché su l' uscio v'era il capo. e così
dei valdesi e degli albigesi e, tra l' altro, riprovavano severamente la pena di
ripetere alcune parole; si distingue per l' istinto di rubare e nascondere gli oggetti
non favellano? marino, 7-21: l' oche in file di sé fanno bandiere,
menando festa / erge la coda, e l' upupa la cresta. capuana, 4-18
svago. quasimodo, 19: già l' airone s'avanza verso l'acqua /
19: già l'airone s'avanza verso l' acqua / e fiuta lento il fango
sugli aranci. loria, 5-199: l' ipotesi che i gioielli spariti dalla stanza
capellano volgar., ii-85: meglio favella l' uomo che non fa gazza. cammelli
, 9-189: non è gran fatto che l' audacia stolta / di questa gaza,
gaza, che sì mal borbotta, / l' adunanza gentil, ch'è qui raccolta
accorti, gazze del malaugurio, che l' ingegno è la mercanzia più comune che si
, affanno. pulci, vi-25: l' amico tronfia, io tribolo, egli è
. doni, i-242: non si tira l' arco tanto che egli si spezzi né
f. doni, 3-78: capitò sopra l' orto dove rispondeva una finestra alla quale
la grande vivacità dei modi. ma l' evoluzione dal nome proprio lat. caius
dati e ricevuti i segnali, corrispose l' esercito a sì lieti annunzii con le strida
.. accendeva il lume, guardava l' orologio: « le due, le
hanno intonato la loro gazzarra: -chiamano l' acqua -sentenzia il vecchio e guarda il
delle recriminazioni... disonora per l' ultima volta l'italia. govoni,
.. disonora per l'ultima volta l' italia. govoni, 462:
degli adimari. varchi, 18-2-18: l' artiglieria di nuovo sparata, cominciò a
: salta e vien la gazella, l' umano / occhio volge, si ferma
: / cupa s'ode lontano lontano / l' onda sacra del gange fluir. gozzano
covano in campagna e qualche volta lascino l' uove abbandonate, che le non sien guaste
'. carducci, 178: cantavan l' oche per quella riviera / -pigliati i
. = deriv. da gazza1 attraverso l' incrocio con passera. gazzerare, tr
peccante in freddezza col millantatore, dicendo che l' uno e l'altro fa gazzeria per
millantatore, dicendo che l'uno e l' altro fa gazzeria per coserelle.
gazzerotti e di quell'acqua si lavano l' occhio. -voce di gazzerotto:
leva due soldi; recava da una parte l' immagine della giustizia e dall'altra quella
tra quella accezione del verbo battere e l' altra che ha riferendolo a moneta.
v.]: con due gazzettine se l' è cavata. = deriv. assai
scrittori de'nostri tempi lo scriveranno per l' istorie. sarpi, i-1-182: li scrittori
, mi sono fermato qui per attenderne l' esito. leopardi, 255: pensosi
a quello di leggere e studiare, l' improvvisare al comporre meditato e allo scrivere
marchi, ii-91: non bastava non pagare l' affitto...: soverchio
g. gozzi, 1-5: ho letto l' avviso da voi dato in luce veramente da
veramente da mettere nelle gazzette. per l' edizione della gazzetta veneta. 6. peggior
cacciare dalla questa d'abbaiarsi contro l' un l'altro è scabbia paesana,
questa d'abbaiarsi contro l'un l' altro è scabbia paesana, città qualcuno
di chicago. foscolo, vii-224: se l' autorità di un giornale e d'una
gazzettuccia condanna il tipografo, l' autorità di molte altre lo esalta
sua superficialità, la scarsa competenza, l' im = deriv. da
» largamente. panzini, se l' era buscata tre giorni prima un altro gazzettante
. carta di giornale. condo senso non l' ha, di solito, 'gazzettiere '
rito dell'autore si riduce ad aver avuto l' onore di fare zare della gazzetta
che non seguisse qualche pazza scena, onde l' inviato del ginevrina che aveva comperata
pubblicista (con sfumatura sparlarne, avvelenando l' inezia colla malevolenza. ironica).
gozzano, 138: non ricco, giunta l' ora di « veder parolette'/ (
o gazzettiere, / totò scelse l' esilio. gramsci, 11-275: benedetto
; limitato, mediocre, superficiale (l' ingegno, la cultura). gemelli
100: la memoria sussiste e vive senza l' aiuto della storia... tralascio
. agg. che riguarda o che svolge l' attività giornalistica (in senso deteriore)
non furon né saranno; / chi fa l' arguto e sputa concettini. alfieri,
casa entravano il corriere della sera, l' illustrazione popolare, il gazzettino orale del
non abbia specificato né la figura né l' età di questa donna,...
.. alla stessa ora in cui l' imputazione le fu fatta per errore o per
uno che abbia uno occhio gazzino e l' altro occhio nero, è cosa brutta
talingua. calmo, 2-283: l' è una gran deferentia da sen-
gazzuolo: quello del cavallo, quando l' iride è molto chiara, azzurra o
villani, 7-75: il seguente dì giunse l' ammiraglio... menando grande gazzurra
qua'non lascio; / de'qua'fu l' un messer milés dal zurro, /
un messer milés dal zurro, / l' altro messer guiglielmo di norè, /
, con questo nome il tondi indicò l' antracite od il carbon fossile, volgarmente
gr. ts3ouoalo <; (dal- l' ebr. yébùsi). gecchiménto (
magnificenza grande di dio e la immensità, l' hanno in riverenza, e in se
gichitamente / di quel piacere, onde l' amor mantene. = comp.
a molec: là onde, per l' atrocità di questa idolatria, il medesimo nome
perverso... trova subito apparecchiato l' incendio e la fiamma della geenna.
, / per far del tutto sua l' anima mia, / quell'idol falso ch'
caro, 14-142: nel medesimo modo che l' acqua del battesimo ne smorza il fuoco
battesimo ne smorza il fuoco di geenna, l' elemosine e le operazioni giuste spengono la
11: classi corrotte e superbe, cui l' evangelio condanna..., assegnando
, 105: oliba! per l' atra mannaia del boia /...
del boia /... / per l' acre geènna! per l'orco e
/ per l'acre geènna! per l' orco e la foia! 3.
umana. negri, 2-667: dimenticò l' insegnamento che aveva imparato nella geenna dei
4 valle di ennom ', attraverso l' aram. gè hinnam 4 luogo maledetto'
e quando infiamma. tassoni, vii-124: l' acque delle secchie e de'vasi si
una... umida stanza terrena con l' acqua che mi si gelava sul corpo
alla tempesta, e quando avvampa / l' ora, e quando poi gela.
. cicognani, 2-196: si gela l' acqua nelle brocche in camera, d'
. frotte di bambini con pattini dove l' acqua ha gelato. 2.
gelò. tasso, 13-i-450: or che l' alpi canute e pigre e salde /
le nevi, avvezzossi al peso del- l' armi ed alle fatiche della vigilia. pecchia
. prevedo un agguato che mi fa gelare l' anima. moravia, ix-372: mi
, si giela il libidinoso, s'infervora l' avaro. -venir meno, smorzarsi
esser gelosia, /... -a l' amadori: / se non gela inanti
giammai / ch'ai cor non geli l' anima gelosa. 6. tr
in ciò più efficace e più brieve l' operar suo men gagliardo, e più lungo
gagliardo, e più lungo, gelandola [l' acqua] a particelle divise e vicine
foscolo, xv-367: mia madre scaldò l' ingegno mio sì che la povertà non
, o bruna, e gela de l' intemo / senso i frangenti che tem-
: mi avvidi con sgomento che non l' amavo affatto, tanto mi gelò questo
(una passione, un sentimento, l' entusiasmo, ecc.). foscolo
.). foscolo, 1-85: l' armi bramo di lui che i feri moti
virtù,... poggia su l' erto; / e non vi giunge chi
bocca. -gelare le parole per l' aria: a indicare, iperbolicamente,
indiavolata anche le parole si gelano per l' aria! = lat. gelare (
gli odon sonare, / che rapprese l' aveva la gelata. d. bartoli,
. redi, 16-v- 138: l' uso della gelatina di corno di cervo non
la frutta con zucchero fino a quando l' acqua non sia completamente evaporata, e
danni. vallisneri, ii-137: difeso [l' uovo degl'insetti] e gelosamente armato
con la gelatina animale, che sostituì l' amido. -in partic.:
rettangolari della gelatina sono accatastate fin dietro l' abside. cinelli, 2-328: i soldati
gelatinizzare. gelatinosità, sf. l' essere gelatinoso. -al figur.
de banville, questa piatta gelatinosità in cui l' amore, la vita, la
idem, 8-255: è naturale che l' articolo dell'» avanguardia » sia venuto
). diventato ghiaccio, ghiacciato (l' acqua o un altro liquido);
volgar., xxviii-323: aviene sovente che l' umidore, inanzi ch'elli sia ingrossato
di vapor gelati fiocca / in giuso l' aere nostro, quando il corno
passerai lo fiume gelato arasse, l' anima dello sventurato cesare dirae queste
lasciando italia e roma, / passar de l' alpi le gelate cime. delfino,
(una stagione, il clima, l' aria, un luogo); che manca
2-2-111: io radomandava 10 freddo e l' ombre, e l'aura, la quale
10 freddo e l'ombre, e l' aura, la quale esce delle gelate
... dal gelato arturo / vèr l' occidente i tuoi confini stendi. torricelli
corpo umano o dell'ambiente circostante (l' acqua, una bevanda, una stanza
simintendi, 3-220: o giove, l' acqua della fonte che tu facesti,
cavalcanti, 144: io vidi l' aria molto crucciata di vento, con un
son del volto ad asciugar intesi / l' umor notturno al fanciullin che dorme, /
/... / o sian l' arti divine, onde già piena /
arti divine, onde già piena / l' italia, or par che a voi la
fosse, / ser cerbiolin, che l' hai tanto lodato, / per pil-
, i-1-6: già il sole al toro l' uno e l'altro corno / scaldava
già il sole al toro l'uno e l' altro corno / scaldava, e la
stesso. bonarelli, xxx-5-28: da l' estremo / de le gelate labbra / parve
gelato in su la foce / trovò l' archian rubesto. libro di sydrac, 323
sydrac, 323: li pensieri che l' uomo pensa alcuna volta di cosa che
vano. rota, 1-1-78: io l' una e l'altra man gelata e bianca
rota, 1-1-78: io l'una e l' altra man gelata e bianca / baciava
gelato e rigido. -che provoca l' arresto totale delle funzioni vitali; che
(la morte); che richiama l' immobilità e la rigidità della morte.
9-515: era preoccupata di stendersi attorno l' abito da sera bianco colore di cedro
voglie gelate, or con accese / [l' anima] stassi. fiamma, 114
fiamma, 114: le voglie e l' opre mie, gelate e spente,
manifestare impassibilità, indifferenza, noncuranza (l' aspetto, il comportamento di una persona
, e ti fa gli uni e l' altre in modo così gelato e con tale
aggiunti] mostrano affettazione, e fanno l' orazione... fredda e gelata.
eroide. foscolo, xi1- 175: l' italia non avrebbe nei suoi scrittori di prosa
laocoonte] lo scopo andò fallito e l' opera riesci gelata. carducci, iii-14-349:
alcun: né così ardente / ch'a l' apparir di voi in campo armato /
prendeva un gelato in un bicchiere e l' assaporava lentamente, con diligenza.
potesti trarre una scintilla a rifocillare l' anima fra le gelature del verno
, / se voi non mi lasciate l' anno qualche / sacco di grano della vostra
. botta, 6-i-384: il gelicidio per l' ordinario soleva mettersi verso il natale.
natale. govoni, 181: 'l' ostensorio d'argento '. -io sono un
un piccolo sole di gelicidio, e l' ostia sembra il disco dietro un velo di
17-273: tutto verrà geometrizzato gelidamente e l' umana esistenza assomiglierà ad un precolombario cimiteriale
gelido. gelidézza, sf. l' essere gelido; freddezza. -al
il nettare, e ne'poponi l' ambrosia. e ci rinfrescò per modo con
gelidezza d'essi. montano, 465: l' aspirazione alla bontà e alla giustizia
bollita). gelidità, sf. l' essere gelido, gelidezza; freddo intenso
quell'odore lugubre e ubbriacante ch'è l' odore dell'africa. 2.
freddissimo, gelato (in partic. l' acqua, la neve).
/ assetata cercar gelido fiume / com'io l' ardente fiamma. preti, iii-177:
ardente fiamma. preti, iii-177: l' onda / benché gelida sia, gorgoglia
diva, invoco. pascoli, 1365: l' altra [sorgente] nel cuor dell'
di tarsia, ix-655: già corsi l' alpi gelide e canute, / mal fida
non se in quanto il gelido e l' alpino / de le rigide vie tarda il
stagione, un periodo di tempo, l' aria, un luogo, ecc.)
, 74: tacea d'intorno / l' universal natura / presso a sentir la
atto. caro, 3-474: era de l' anno compito il giro, e i
lina, brumaio torbido inclina, / ne l' aer gelido monta la sera. pascoli
muro. monti, x-3-149: dov'è l' arma possente... / l'
l'arma possente... / l' arma che verso i gelidi trioni / fe
alfieri, 1-259: spesso rimiro / l' ombra del padre squallida affacciarsi / a
il medico le ho appoggiato un momento l' orecchio sulla gelida schiena. -che ha
leggiera / sulla pupilla cenila / stende l' estremo vel. carrer, vi-198: gelido
4-83: era gelido e trasparente come l' avorio. palazzeschi, ii-31: son vive
, 317: scherzavano d'intorno / a l' imagine bella, / cui facea specchio
sguardo puerile divenuto gelido e spettrale come l' occhio d'una bambola. -con
.: che provoca la diminuzione o l' arresto totale delle funzioni vitali; che
. -al figur.: che ricorda l' immobilità e la rigidità della morte (
il morbo, e la vecchiezza, e l' ombra / della gelida morte. nievo
diceva: -solo il ghiaccio conserva. l' artista deve essere di gelo. in arte
ironia; poco comunicativo, scostante (l' aspetto, il comportamento di una persona
/ la fuga... / l' achivo campo possedea. carducci, ii-7-165:
, sciarade proposte e risolte una dopo l' altra. c. e. gadda,
/ continua, muta, greve, su l' anima! serao, i-105: quella
-gelidétto. magalotti, 19-41: per l' istessa / via fa ritorno a i gelidetti
e coesione del materiale, per cui l' acqua, penetrando nei pori ed espandendosi
a essere danneggiato dal gelo; che sotto l' azione del gelo si sfalda o si
di ghiaccio, di brina persistente e l' indurimento del terreno; gelata. -anche:
pel tempo del gelo, / el fa l' intelligenza, ch'ei notrica. benvenuto
canute brine. soderini, i-34: l' inverno che ghiaccia assai,...
son più sicuri dai geli che quando l' inverno è tiepido. chiabrera,
, e s'è intrisa; poi l' hanno colta gli ultimi geli notturni, e
pianta di vera libertà, che non teme l' orgoglio de'venti de'prencipi stranieri né
domestiche sedizioni. leopardi, i-285: l' ignoranza è come il gelo che assopisce
non gli uccide. carducci, iii-7-5: l' italia distendeva le membra raggricciate dal gelo
(che è la temperatura in cui l' acqua gela). papi, 1-6-61
chinati e chiusi, poi che 'l sol l' imbianca, / si drizzan tutti aperti
., vii-334: sono gittate [l' ossa delti re nostri] allo caldo del
il dolce nido / lasci a de l' aer nostro il novo gelo. alvaro,
dante, purg., 28-122: l' acqua che vedi non surge di vena
converta. -caldo e gelo: l' inferno (di cui questi, secondo
inferno (di cui questi, secondo l' immaginazione popolare, sarebbero le pene principali)
, sarebbero le pene principali); l' averno (cfr. caldo2, n.
: / io vegno per menarvi a l' altra riva, / ne le tenebre eterne
oltre misura alzate, / e ne l' algente verno, e calda estate /
. marino, 15-n: fuggon per l' erba liberi i ruscelli / poiché 'l sol
foscolo, gr., i-327: l' invida dea gl'inseminati / campi mira
gl'inseminati / campi mira, e l' oceano conteso / tutto a'nocchier dal gelo
si strugge. forteguerri, 29-25: l' onda chiara e fresca come il gelo /
? tasso, 8-4- 377: l' aria densa, / e dal freddo notturno
-rugiada. tasso, 1-21-98: bagna l' estivo gel le chiome bionde. marino
bionde. marino, 203: da l' umido velo / sparge di vivo gelo /
condensato. sbarbaro, 1-43: è l' ora che si cerca la frescura degli
. -liquefatto o disciolto gelo: l' acqua, il mare. marino,
al re del liquefatto gelo, / l' alto tenor di quegli eterni annali. testi
cesarotti, 1-iv-304: latmo mosse con l' asta; il ferreo scudo / ad ossian
rapitor col velo / d'atra nube per l' aria alto si tenne, / e
si tenne, / e delle membra l' ostinato gelo / le faville d'amor
: -il gel degli anni in lui / l' ardir suo prisco e la virtude agghiaccia
vedea briareo,... giacer da l' altra parte, / grave a la
/ seno sta immerso ancora. / l' altro comincia a spargere / già le
il sole celandosi dietro la luna, l' ala d'una ombra violacea e funesta si
che di morte il freddo gelo / l' anima dal mio corpo avrà disgiunta, /
, / passo non moverai, che l' ombra mia / non ti sia intorno.
di foco invece. foscolo, xvi-148: l' ele- ganze... e il
o a sciorre il gelo / onde l' alma t'avean, ch'era sì calda
ch'era sì calda, / cinta l' odio e l'immondo / livor privato e
calda, / cinta l'odio e l' immondo / livor privato e de'tiranni.
immense giare, e forse / vince l' ambra il sapore. saccenti, 1-1-215:
1-1-215: quel che giova a temperar l' arsura /... / egli è
... / questo corregge e modera l' ardore, / e fa riparo al