uccello [è nemico] con l' asino. l'asino si frega nelle siepi
nemico] con l'asino. l' asino si frega nelle siepi per grat
perché in quei giorni iddio percosse l' egitto con dieci piaghe. idem
i ciru- gici] usano ordinariamente l' onguento egittiaco in forma solida.
di minio e di pomo è l' eupetalo: e d'altrettanti ritrovo essere l'
l'eupetalo: e d'altrettanti ritrovo essere l' orca, per essere ella dove
1-515: le [gemme] nigricanti sono l' acate che la prima volta fu
la prima volta fu trovata in sicilia, l' egiptila, la medea, la
baripto, la dionisia, la pirite, l' ambra nera, la magnesia,
ambra nera, la magnesia, l' ematite, il siderite, et altre tali
per smentire o mettere in evidenza l' assurdità di ciò che è detto
o affermazioni altrui, si ripete l' altrui parola con raggiunta 'd'egitto
rasserenarmi d'egitto! », gridò l' altra con una rabbia crescente, facendo
. sotto il suo regno vide la luce l' egittologia, e la sua spedizione al
logiche e orientalistiche che hanno aiutato a sfatare l' illusione europeo-centrica, l'attrattiva che esercita
aiutato a sfatare l'illusione europeo-centrica, l' attrattiva che esercita la teoria delle razze
qualche medicina leggiermente acuta, come è l' unguento egiziaco. ricettario fiorentino, 272
viso, con una maschera, come l' egiziache; ma bensì il rimanente del
lenzuolo bianco. baruffaldi, 40: l' ulivo a capriccio macchiato / d'egiziaci
, per tradimento / dell'egizian duttor, l' orrate chiome, / rallegrossi nel core
era dunque, tornando a parlare de l' ancilla di mondo, ella familiare di
ii-10-44: onde a me il piacere e l' onore di sobbarcarmi a quella sua prosa
egiziani: caratteri del tipo grassetto con l' asta ben marcata, particolarmente adoperati nella
man di giove / i vaticinii de l' età future. pananti, i-205: si
obelisco, una gran torre, / che l' egizie piramidi oltrepassi, / e da
un indicibile color nero azzurrato, tinta con l' umore di un mùrice tarentino, più
tuttavia ricamata di ricami tanto sottili che non l' ap- pesantiscono. baldini, 3-189:
cappellaccio » romano, venisse a spegnere l' ardore della tuberosa e il grido delle eglantine
sec. xiv), prestito dal- l' oland. schelvisch (ted. schellfisch)
+ l, r \ negli altri casi l' uso popol. tose, preferisce la
, con le forme atone lo per l' oggetto e gli per il compì, di
/ riconobbe, quantunque di lontano, / l' angelico sembiante. tasso, 1-33:
fiamme così ardenti / gli elementi / de l' amore e del pensiero / egli gitta
di sua gente. / il passato e l' avvenire / a fluire / va nel
i-101: e'si volsono, e l' uno disse: noi aremo donna da godere
sanza dubbio alla gloria di coloro che l' ordinano. manzoni, 76: pensate voi
den truffar con egli. / poi guardin l' affezione / e la lor pentigione /
, 24-125: quando quel tale diceva che l' imperatore non avrebbe fatto quella tal cosa
accorgersi, per certi atti, che l' aspettato era lui. [ediz. 1827
tesser chiarito per certi atti, che l' aspettato era egli]. -dopo
138: egli è assistere ad una tragedia l' essere spettatore del genere umano. manzoni
: gianni lotteringhi ode di notte toccar l' uscio suo; desta la moglie, ed
/ del ben che speme mi porgea l' intrata, / trovo sì come egli era
il giorno / lunge non è; l' arme, io la tengo; e carlo
un tratto, sorgeva come a giudicare l' antico. [ediz. 1827 (
inaspettata e imbarazzante d'un superiore, l' innominato pensò tosto a rispondere a questa
in un tratto, sorgeva come a giudicare l' antico]. = lat.
(71): ellino nell'altre cose l' ubbidiano. lettera senese, v-155-7:
sillaba negli antichi scrit- ori, l' hanno alle volte usato nel primo caso così
discipline sono venute alla perfezione loro per l' aggiungere ed innovare? panciatichi, 7
virgilio dalle cose dei pastori abbia chiamata l' egloga a dire di genti e di cose
e si perfezionò fra i greci, senza l' insultante mortifero aiuto di nessuna assoluta ed
annunzio, i-193: per te germogli l' ecloga a gli ozii / del pomeriggio
, vi-734: le opere dove predomina troppo l' ego dell'autore, sono di
dei venti e le feste del sole elaboro l' egoarchica e possente signorìa di me stesso
al proprio esclusivo interesse e giudizio l' intera realtà (e in partic.,
fra sé, che ci vuol proprio l' esuberanza egocentrica e sentimentale della donna,
suoi peccati. stuparich, 5-134: l' italia fu il paese dell'amore, il
il valore predominante dell'intera realtà, l' oggetto principale di ogni cura e considerazione
e considerazione. papini, vi-734: l' egocentrismo, anche nell'arte, è un
di società italiana, dà più facilmente l' idea d'un'accolta di vizi o
netta la distin zione tra l' io embrionale e gli oggetti.
un egoismo pratico, per il quale l' interesse individuale di chi agisce rappresenta l'
l'interesse individuale di chi agisce rappresenta l' unico e vero fine di ogni azione
). bettinelli, v-59: l' amor di sé solo sì ben detto egoismo
che si dice anche egoismo, cioè l' abito che inclina l'uomo ad infrangere
anche egoismo, cioè l'abito che inclina l' uomo ad infrangere l'altrui diritto ogniqualvolta
abito che inclina l'uomo ad infrangere l' altrui diritto ogniqualvolta il bene eudemonolo- gico
lo dimanda. leopardi, ii-369: l' egoismo è quando l'uomo ripone il suo
, ii-369: l'egoismo è quando l' uomo ripone il suo amor proprio in
che per se stesso immediatamente, rigettando l' operare per altrui con intenzione lontana e
fine. cicognani, 9-139: da ragazzi l' egoismo naturale è così felice che poco
o no. rebora, 216: solo l' arca del cuore / salverà dal diluvio
morale / chi non teme se muore / l' egoismo fatale. moravia, xi-363:
cosa esser meno filosofica e ragionevole che l' odiare in genere una moltitudine d'individui.
d'individui. leopardi, ii-299: l' egoista lusinga il suo amor proprio anche
poltrona del babbo. viani, 13-9: l' austero cipresso, scontroso al saluto degli
che gli si avvicina la isterilisce e l' uccide), va in amorevole accordo con
questi [istinti] saranno via via l' istinto fagico e appropriatore, poi l'istinto
l'istinto fagico e appropriatore, poi l' istinto aggressivo e crudele (sfogato fortunatamente
crudele (sfogato fortunatamente sulle lucertole), l' istinto egolatra e narcissico, l'istinto
, l'istinto egolatra e narcissico, l' istinto del piacere. = cfr.
landino [plinio], 220: l' aquila cova 30 dì e quasi
[dioscoride], 483: tra tutte l' erbe niente è più maraviglioso del litospermo
aspetto '. egotismo, sm. l' analisi e la descrizione, compiaciuta e
è stata introdotta da stendhal); l' atteggiamento di chi rivolge ogni cura e
di sé, nel fare di sé l' oggetto unico dei discorsi, nell'esibizionismo
in uomo d'affari gli era rimasto l' egotismo del letterato. gramsci, 8-190
letterato. gramsci, 8-190: ma l' egotismo stendhaliano aspira alla grandezza, alle
pubblicazioni... annovero fra questi l' autore del sermone che comincia « mi
gelli, 14-14: egli sostenne egregissimamente l' armi potentissime de'viniziani. marino,
. egregiamente. buzzati, 3-141: l' abilità dell'uccello consisteva nel fatto che
par., 19-137: parranno a ciascun l' opere sozze / del barba e del
una spada; e 'l fabro egregio / l' else e 'l pomo le fe'gemmato
egregie cose il forte animo accendono / l' urne dei forti, o pindemonte
lacrime che bastino ad esprimere e deplorare l' infortunio del mio ingresso, del mio
ingresso, del mio progresso e forse de l' egresso di questo mondo? lancisi
, i-712: la vera filosofia c'insegna l' aria non avere la qualità dell'acqua
in gran copia, quantunque non trovi l' egresso libero dentro un continente apparentemente già
, 251: è più diffìcile l' ingresso del vapore elettrico ne'nervi che
ingresso del vapore elettrico ne'nervi che l' egresso, cioè più facile lo scaricarsi de'
più lucente e terso, / secondo l' egritudin, che disperso / ha l'intelletto
secondo l'egritudin, che disperso / ha l' intelletto a le divine pruove. della
, 2-84: ove è il rimedio l' egritudine si deve più patienter sufferre. casotti
il maggiore il suo parere, / su l' egro e l'egritudin che l'aggrava
parere, / su l'egro e l' egritudin che l'aggrava. marnioni, 1-334
su l'egro e l'egritudin che l' aggrava. marnioni, 1-334: qui dai
. cicerone volgar., 2-80: l' origine di questo dolore da noi debba
debba essere esplicata, cioè la cagione faccente l' egritudine nell'animo, come l'egrotazione
faccente l'egritudine nell'animo, come l' egrotazione. equicola, 84: agostino
sentia. ariosto, 31-4: se l' infemal peste una egra mente / avvien
festa et allegrezza, / non la cura l' amante e non l'apprezza. tasso
non la cura l'amante e non l' apprezza. tasso, 1-3: così a
apprezza. tasso, 1-3: così a l' egro fanciul porgiamo aspersi / di soavi
addurne / ella stessa non sa: l' egra salute, / che l'effetto pria
sa: l'egra salute, / che l' effetto pria n'era, ornai n'è
al petto, / e i lini e l' erbe salutari appresta. de marchi,
studiar giorno e notte? di scoprir l' arte di non morir più? bel servizio
figli, / teneri ancor, su l' egre piume io scorgo / giacer. foscolo
affanni. chiabrera, 84: in mirar l' ammirabile bellezza / rasserenisi il volto all'
il petto asperso / s'attristi di tiron l' egra vecchiezza; / la bella diva
col sole a volo, / fa l' eterno viaggio; / titon che riman solo
a prò dell'egre infrante / ripe l' obliquo irregolar corresse / corso dell'onda
corresse / corso dell'onda, e l' energia represse? aleardi, vi-537:
energia represse? aleardi, vi-537: l' equiseto umile / che or l'egro degli
: l'equiseto umile / che or l' egro degli stagni aere vagheggia, /
e le forze rintegra, / e l' animo rallegra. leopardi, 2-89:
animo rallegra. leopardi, 2-89: l' esempio / degli avi e de'parenti /
e lascia che 'l percota, e che l' uccida. tasso, 13-i-484: or
miei nel fiore, / t'incresca e l' egra mia speranza aita. marchetti [
foreste / sui covi bestiali, e l' egro / stillare delle nascoste fonti.
... deh! vogli / l' egro mio spirto consolar col canto. a
'l veggio, e 'l sento, e l' ho ne l'alma impresso / come
e 'l sento, e l'ho ne l' alma impresso / come
in guerra, / né morti gli copria l' estrania terra. filicaia, 2-1-17:
. filicaia, 2-1-17: qual di salir l' egro talvolta / sognando agogna, e
crea che di sustanze / vere han l' aspetto, a facili speranze / la
un'egra gentil, cui, sotto l' ombra / di dolorosi salici, a rilento
10 traggio; / posa; già ver l' occaso il cielo inchina. lotiini,
, giovane garzone, e, secondo l' età d'allora, fanciullo, provvedesse
e definizione di un caso se ne l' interpone un secondo caso, come accade quando
interpone un secondo caso, come accade quando l' ob- bietto muove il senso, allora
questa mortai vita fastidiosa, / fra l' altre cose che ci accade fare,
: io lo confesso: ampia è l' arena ch'io mi sono prefisso a percorrere
. leopardi, i-1023: quanto più l' uomo è perfetto, cioè in armonia col
). rovani, ii-949: tende l' orecchio con faticosa attenzione alle voci delle
di quelli tre monasteri discendere sempre per l' acqua allo lago, e specialmente era
pendeva. boccaccio, 8-15: quantunque l' entrare in questo luogo sia apertissimo a chi
muta a pena i passi / ne l' aspre vie de'faticosi sassi.
per alcuni minuti, egli davanti e l' ingegnere dietro, per la stradic- ciuola
i par che salga su da'petti de l' allegra compagnia. svevo, 5-179
onde si scarica verso la pescara e l' adriatico l'alterno, le vette si
si scarica verso la pescara e l'adriatico l' alterno, le vette si ricoprirono.
e dilettevol, salma / sedendosi entro l' alma, / preme 'l cor di desio
poerio, vi-327: quando tu l' abbandoni egli riprende / suoi pensier faticosi
faticosi; e della vita / ritesse l' intricato labirinto. papini, 26-28:
; e sempre faticosa intorno / de l' almo sole volgerà la terra, / mille
ogni valore d'animo, e quando l' asprezze del camino ti faranno più fatigoso,
. tasso, torrismondo, 825: l' ampio sen di morte, / porto de
. bocchelli, ii-133: c'era per l' aria il silenzio dei temporali; gli
su'servigio, allora di certo dee l' uomo diliberare tanimo faticoso e penoso.
cacciare amore. tasso, 8-5-4: l' antico abitator d'estrania parte, / che
leziose e faticose dei villeggianti invernali e l' implacabile frastuono dell'orchestrina-jazz, una pace
guida mi dimostri, ma delle colombe l' ufficio mi presti. bandello, ii-1093:
giovinetti cipressi, alle tre dive / l' ara innalzo (e un fatidico laureto,
34: s'ode un carme: l' intento isaia / proferì questo sacro lamento,
ella qual fatidica e presaga, / china l' adori e stupida l'ammiri, /
, / china l'adori e stupida l' ammiri, / altrui lasciando i proprii regni
fatidiche idee il capo pregno / presagisce l' astronomo bonatto / all'infante reai felice
trova nel suo spirito allo stesso livello che l' amore; sono due accessorii utili per
tra la folla sonora onde milano trae l' incitamento perenne al lavoro e all'impeto,
nemici hanno prese le mura, e l' altezza di troia in tutto è caduta;
: ora manifestamente possiamo noi ben vedere l' ira degl'iddii quanto contra noi s'
fatora / han volto in dolce mel l' amaro assenzio. ariosto, 8-39:
, / con le man giunte e con l' immote labbia, / i languidi occhi
/ come accusando il gran motor che l' abbia / tutti inclinati nel suo danno
/ e dall'altezze mie, / l' occhio fissando a'precipizi suoi, /
fortuna incostante. metastasio, 1-5: l' adoro, e mi rammento / quanto fece
: che importa / -dicon -tendere a l' alto? che vale combatter? che
. foscolo, gr. i-28: eran l' olimpo e il fulminante e il fato
pareva ch'egli vedesse davanti a sé l' ombra del fato antico. fucini, 148
alamanni, 7-ii-140: la matrigna al figliastro l' oppio mesce, / poi, per
ei si nomò. due secoli, / l' un contro l'altro armato, /
due secoli, / l'un contro l' altro armato, / sommessi a lui si
fratelto, / il portalancia che sostiene l' asta / mìssile e il fato dorico
e in cerchio tira, / e de l' umana ambizion si mira / quasi girar
mutabilità delle cose: potrebbesi ancora pigliare per l' ordine e disposizione che è nelle cose
che servano alla providenza, o tessasi l' ordine fatale dell'anima, o da
e quella stessa forza, / che da l' eteria luce a questi orrori / de
alterati, alterare: non vogliate con l' origini e con le fata cozare. tasso
posseder liberamente il regno, / presa l' occasion, che l'empio fato / fea
regno, / presa l'occasion, che l' empio fato / fea lor più destro
e immantenente dienno / mortai veneno a l' infelice donna. 7. evento
crudeli altari, e sentì che'crudeli fati l' erano apa- recchiati. arrighetto, 240
, 240: guarda costui, il quale l' avarizia in babbillonia abbeverò d'oro;
tal di mezzo al foco e a l' armi, / ai rischi, a la
poli inaccessibili? che aspira a instaurare l' unità primitiva, mediante l'unità finale del
a instaurare l'unità primitiva, mediante l' unità finale del genere umano e può
gloriose. d'annunzio, iii-1-1079: l' orfano eurisace regnerà magnanimo l'isola ricca
iii-1-1079: l'orfano eurisace regnerà magnanimo l' isola ricca di fati navali e di colombe
, 5-95: tanto dolse a ciascun l' acerbo fato; / tal che al chiaro
volto ferin lagrime umane, / piangea l' ultimo fato, / e tra me scilinguando
.. pareva che desse indizio che l' italia, da flagello in flagello passando,
caro che il povero morituro abbia ritrovato l' antica sua dolcezza per te e sia
a fato e a fortuna, e per l' aria spesso e calcate l'una con
e per l'aria spesso e calcate l' una con l'altre si vedevano volare.
aria spesso e calcate l'una con l' altre si vedevano volare. varchi, v-57
che s'egli era nei fati che l' autore peccasse 'aut urgendo altum, aut
grazie. verga, i-121: malgrado l' alterigia baronale, e la fiducia nella sua
, 1-343: andavano e venivano per l' osteria genti d'ogni fatta. pirandello,
m. cecchi, 22-10: -io ho l' effigie sua per modo / nella mente
fatte, acquatico e di monte. l' acquatico s'appella mentastro, quello delle
ne nutrirono, d'accordo, tutta l' estate. 2. figur.
cammino, / parvegli tempo a metter l' artimone, / e non calare or più
sydrac, 100: se cosa fosse che l' uomo non avesse fame né sete né
s'innalzi, vede sempre sopra di sé l' idea cattolica. pascarella, 3-290:
adornate fatteze, / lo bel viso e l' ornamento, / e 10 dolze parlamento
maschile. manzoni, 6: sovra l' uso mortai fulgida veste / copre le
che abbiano la faccia lunghetta; ordinariamente l' hanno rotonda, o più larga proporzionalmente
rotonda, o più larga proporzionalmente che l' al tre nazioni. foscolo, xi-1-105
due maniere si può considerare il disegno: l' uno è intellettivo interno, l'altro
: l'uno è intellettivo interno, l' altro pratico esterno, e tanto l'uno
, l'altro pratico esterno, e tanto l' uno quanto l'altro non risguarda che
esterno, e tanto l'uno quanto l' altro non risguarda che la forma o fattézza
/ laggiù nell'acqua? » (e l' ombra si vedea / di que'buoi
fine lana. marino, 314: l' alta divinitate in tauro asconde, /
vilmente in mandria nato, / nato a l' aratro o al carro, /
le belle fattezze del destriere erano, secondo l' uso del tempo, nascoste da una
che, come specchi, rendono / l' aspecto ch'ei comprendono. giovanni da samminiato
. bettinelli, 1-ii-16: stabilita così l' epoca della lingua universale d'italia,
alle fattezze intellettuali de'ciompi; così l' ariosto vide e ritrasse gli eroi del boiardo
né campagne che scendono a contendergli fin l' ultima spanna di terreno coltivabile.
il fatti bello. roberti, ix-47: l' invidia siede presso la bugia. /
3-1-11: prima cercherò di mostrare tutte l' esperienze fattibili nella terra essere mezzi insufficienti
sua mobilità. milizia, iii-25: l' uomo crede fattibile quello che desidera.
uomo era già riuscito a riscaldare atomicamente l' acqua per il suo bagno. -con
il fattibile: seguitò intanto a esercitare l' acume che l'aveva provveduto fin là
: seguitò intanto a esercitare l'acume che l' aveva provveduto fin là. 2
ragionamenti tra loro furono in parte sopra l' abboccamento, se ben il cardinale esso
che aspira ad una speculativa perfezione. l' ottimo sta dove la somma dei mali
, meccanico. marino, vii-81: l' arti fabrili o vogliam dir fattibili.
intelletto fattibile: quella facoltà per cui l' uomo agisce su un oggetto a lui esterno
. segni, 11-177: discorda di nuovo l' intelletto agibile dal fattibile, perché l'
l'intelletto agibile dal fattibile, perché l' agibile ha il fine nell'azione, e
fine nell'azione, e il fattibile l' ha fuora dell'azione in un'altra cosa
quella parte della filosofia pratica che studia l' intelletto fattibile (è termine della scuola
aristotelica). varchi, v-684: l' attiva [filosofia] si divide in due
in agibile ed in fattibile. sotto l' agibile si comprende tutta la filosofia umana
o vero civile, la quale contiene l' etica, l'economia e la politica.
, la quale contiene l'etica, l' economia e la politica. sotto la fattibile
. sotto la fattibile si comprendono tutte l' arti meccaniche. = deriv.
di mestiere -aro (cfr., per l' origine e signif., lo spagn.
[luciano], iii-3-156: me l' hanno additato, con la fronte calva
carducci, iii-17-332: nella fatica di cercar l' utile per entro il vero e di
acqui stando alla sudata laboriosità l' attrattiva della salute. 2.
foglio di via obbligatorio: data « l' incapacità » di sussistere coi propri mezzi e
crescenzi volgar., 2-12: [l' umido] ha in sé virtù formativa
virtù, assegnando a la parte contemplativa l' intelletto, la scienza e la sapienza,
attiva o fattiva la prudenza e l' arte, l'una e l'altra de
o fattiva la prudenza e l'arte, l' una e l'altra de le quali
prudenza e l'arte, l'una e l' altra de le quali è retta ragione
. b. croce, iii-22-186: con l' avvento del crispi al potere parve che
. gelli, 6-256: ella [l' esperienza] è maestra di tutte l'arti
[l'esperienza] è maestra di tutte l' arti; intendendo così delle speculative,
rimane doppo la loro operazione, come l' arte dell'edificare, e tutte parti fabbrili
zuccolo, iv-29: per meglio conseguir l' intento nostro, dobbiamo in prima supporre
). fra giordano, 5-141: l' altro modo per lo quale le cose
del sole. cattaneo, iii-4-316: l' alto consiglio elvetico... dimostrò
/ la bacchettoneria poscia deposta, / l' ingenuo e franco tuon dell'amicizia / con
isolata al di fuori tra le nazioni, l' austria... non ha che
somministrate dall'educazione nello stato civile produce l' eccesso, che ha renduto odioso il nome
: se loro non partono stanocte come feciono l' altra volta, tenete la cosa per
delle pazze spese; sicché quand'era l' ora di pagare lo scotto, la principessa
già fatte. dessi, 3-84: l' ostilità della madre faceva rinchiudere sempre michele
fatto al senato di richiamar più tosto l' altro consolo di sicilia. pea, 7-227
-sostant. equicola, 44: quando l' anima declina, il corpo si dice
mortale, si dice che ascende con l' anima mondana a reggere il fatto. b
da s. c., 4-1-4: l' uomo... è fatto alla immagine
savonarola, iii-3: perché dunque tra l' altre creature l'uomo è nobilissimo, fatto
: perché dunque tra l'altre creature l' uomo è nobilissimo, fatto alla imagine
oggi dello imperio, e di tutto l' oriente capo. bibbia volgar., i-456
bibbia volgar., i-456: dirizzoe l' atrio intorno del tabernacolo e dell'altare,
egual misura: / tranne la principal fra l' altre tutte, / ch'è fabricata
-costruito, prodotto; pronto per l' uso (un oggetto, una merce
g. villani, 11-1: sommerse [l' amo] molto del piano di casentino
-tagliato, raccolto (il fieno, l' erba, ecc.). muratori
, com'era suo costume, rifocillato l' animo nella sua biblioteca, pigliando due
remo bisogna che le cinque dita s'aiutino l' un l'altro. pascoli, 590
che le cinque dita s'aiutino l'un l' altro. pascoli, 590: tu
la vita è fatta di abitudini e anche l' onestà è un'abitudine. pavese,
, / fatto alla forma ch'io l' avea veduto / giù nell'inferno in ogni
m'abbia visto, / né sappia l' assessor com'io son fatto. nieri,
considerate, e molto in sé medesimo l' avea lodate ciascuno per belle e per ben
volto); brutto, sgradevole (l' aspetto). cfr. anche malfatto.
ingrassan le persone, / e chi l' ascolta si fa tanto fatto. fagiuoli,
: tutte queste cose adunque, e l' altre dette dell'armenia, tiberio contò
contò a'padri, e conchiuse non poter l' oriente se non la sapienza di germanico
mio, e del mio da bambino, l' esemplificherò, con più di buona creanza
invidiabile folla bonacciona e sportiva che ha l' occhio fatto al macchinismo pesante dei balli
perché nessuno dei due stava a sentire l' altro. -modulato (suoni, canti
giamboni, 7-29: se dirittamente è l' oste fatta, nel luogo ove sta
oste fatta, nel luogo ove sta l' oste sicuramente i cavalieri di dì e di
i pratesi. ariosto, 5-86: l' uno e l'altro era armato, il
. ariosto, 5-86: l'uno e l' altro era armato, il campo fatto
, cioè fatto in fretta, meritò l' onore di chi conserva il cittadino.
bell'e fatto, sacrosanto come se l' avesse fatto il papa. 13
3-92: sorto pontefice, e data l' amnistia, corse la fama delle accoglienze amorevoli
senso ha talora valore reciproco: fatto l' uno per l'altro). cavalca
valore reciproco: fatto l'uno per l' altro). cavalca, ii-i:
dimenare. g. bentivoglio, 4-22: l' oranges fatto più per le arti civili
, -che non siamo fatti uno per l' altro ». pavese, 4-204: quel
pers, iii-508: duro a veder l' ampie città, le ville / del
: 4 bell'e fatto '. l' aggiungere 4 bello ', quasi a modo
riman sempre qualche cosa che poi divaga l' anima, invece di guidarla al significato
e di tirannie sociali; insomma, l' ideale d'una società tutta cosciente,
nessuno sospettasse per ombra né resistenza né l' appellazione. bocchelli, 13-157: era un'
45: colui che pone il disiderio e l' amore suo nelle cose mondane, piglia
i-14-70: vulcan, non verrà fatto / l' avviso tuo: farò che le saette
se ne innamorò, che non per l' amica sua ma per se stessa cominciò
g. m. cecchi, 18-1: l' uomo che ha giudizio, e ch'
che non passa i termini / de l' onesto e del giusto. buonarroti il giovane
volte pensato come gli era impossibile che fuggisse l' ira del re e conseguentemente il gastigo
giustizia. davila, 694: chiuse l' anno un fatto atroce e sopra ogni
reale possono distinguersi due specie d'impressione, l' una intrinseca, l'altra esterna.
d'impressione, l'una intrinseca, l' altra esterna. quella risulta dalla natura del
o implicita. manzoni, 47: l' unità di luogo è nata dal fatto che
, piccioni e fegatelli; e prepariamo l' osteria, ché fra poco tempo saranno in
signore, dispuose i suoi fatti per l' anima cattolicamente, siccome si convenia a
ché poi meglio aconciarebbe i facti de l' anima sua e farebbe testamento. aretino,
verità di ragione, mentre altri proclamano l' identità dell'idea e del fatto,
padre, e con ragione, che l' era ugualmente di viscere e di fatti.
del vero col [fatto, perché l' uomo conosce solo ciò che fa,
la sua giustificazione teorica; ma non l' otteneva ancora né per mezzo di esse
è un fatto personale che non riguarda l' oggetto amato -nemmeno se questo riami.
/ mentre in cerchio staran sedendo intorno / l' accesa quercia, e passeran le notti
etade. de sanctis, i-69: l' artista può bene contraddire alla storia,
: io te lo ripeterò così come l' ho raccolto pei viottoli dei campi,
i-3: innanzi a un libro, tutto l' interesse della sua anima è posto fuori
e valorosi fatti dello ingegno, così come l' anima, sono immortali. a ifieri
giorni antiqui, ho pensato in tutte l' opere tue; pensavo ne'fatti delle mani
rimane doppo la loro operazione, come l' arte dell'edificare e tutte l'arti
come l'arte dell'edificare e tutte l' arti fabbrili, che di fattive hanno nome
alvaro, 7-168: da noi, l' orrido nella natura, il precipizio,
e se dio e santa caterina non l' aiutano, io ho paura non capiti
dicono questi nostri maestri « che siamo l' italia in armi, l'italia al
che siamo l'italia in armi, l' italia al rischio, l'italia in guerra
armi, l'italia al rischio, l' italia in guerra, combattiamo e spargiamo
20: non fa... ricchezza l' òm gentile, / né gran lignaggio
cioè la costituzione, la modifica o l' estinzione di diritti, doveri, rapporti
il termine è usato per designare sia l' astratto modello di accadimento delineato da una
di questa inesorabilità n'è certissimo argomento l' organizzazione della giustizia criminale, che,
, ha voglia il tribunale di condannare l' ingiuriatore; ma il pubblico gli darà
gli darà sempre ragione; e così l' accusatore porta la pena della sua maligna
mi ci conviene spender ateffettivamente esiste, l' essere (in contrappositorno molta altra fatica
zione a « diritto », rappresentante l' idea del -al fatto: opportunamente, a
spendere. giuramenti il germe: / l' usurpator sen giova, e dall'op
realtà. presso / e dal deboi l' esige e dall'inerme, / quantunque
il serraglio, e la moschea; e l' altro e nullo in fatto.
esser pregato, s'intromette a rifar l' opera altrui, s'espone malispini
gli fatti suoi. certo modo l' obbligazione: è questa una regola di fatto
1-i-82: benedetto sia colui / che trovò l' ire in maschera, gli antichi
da biacca. 9. con l' agg. poss. o il compì,
a'fatti tuoi. nievo, 1-533: l' oste che vide un forassero giusti
, faceva bisogno vendicar con sole parole manchiamo l' onore d'iddio; biastema di subito
mannaie. fatto è quando coi fatti manchiamo l' onore d'iddio. -dal detto al
o no. tu mi vói vendere l' uccello in su la frasca. magalotti,
8-2: i pratesi disubbidienti, si bandì l' oste per guastare prato; e già
: e così di fatto facea le cose l' acceso popolo di firenze. bibbia volgar
262: di fatti, sol che l' oste un passo faccia, / senti il
ancor vivo, con altro ed altro colpo l' uccise di fatto. di breme,
, è briccone, colui ladro, l' uno melenso, l'altro dissoluto. alvaro
colui ladro, l'uno melenso, l' altro dissoluto. alvaro, 9-234:
fatto suo, non ne misurò subito l' enormità, e rispose: « ebbene
possibilità. fra giordano, 3-229: l' anima, lo 'ntelletto è di questa
, 1-384: piero desidera d'avere l' amicizia del re; e questo si è
, 4: io / con l' asinel verrei per darti aiuto, / se
, il popolo s'acchetò, e l' altro dì appresso fatta di loro condanna-
in quella città. baretti, 1-57: l' età provetta non è gran fatto solleticosa
palma della mano. / oh! l' è imbrattata, ch'i'scherzai con l'
l'è imbrattata, ch'i'scherzai con l' orso. / -fatto sta che t'
: sì com'el rinnova i fiori e l' erba / e piante state morte mesi
sospetto. sarpi, i-1-217: fu l' ultima mia delli 14 di questo,
era in necessità d'affastellare in uno l' ossequio e la libertà. de roberto,
fatto di queste due grandissime cittadi per l' avvenire deveva parlare e credere, per
delle lettere non si tiene per disonesto l' entrare uno a trattare e professare cose che
che maestra era di frodi / facendo l' imbrogliato e il mentecatto, / te gli
costui vuole mammone che il figliuolo o l' erede manuchi, e bea, e vesta
, 98: perché t'ho io fatto l' intelletto, la vista, e perché
pittore che sapeva il fatto suo; e l' ammirazione per l'opera finita fu grande
fatto suo; e l'ammirazione per l' opera finita fu grande. pavese, 6-124
affetto verso la religione, ma per palliare l' ambizione de'grandi e per ricoprire gli
, 8-58: averanno i predetti commissari l' autorità di fare arrestare sul fatto chiunque s'
ed a'consigli suoi,... l' avea indotto a ritirar la mano dal
eserciti, ho apprese da me medesimo con l' esperienza e sul fatto.
ritrovandomi in fatto, e parendomi con l' operare più o meno o altrimenti di quello
era dottor di legge, / non producea l' obbligazion del patto. forteguerri, iv-173
del fondo dell'inferno più che l' olio che vi galleggia. l. salviati
non vi sia fumo, perché l' olio prende cattivo odore, cosa
i fattoiani son sempre tre, l' oliandolo (agliere), l'attizzatore (
l'oliandolo (agliere), l' attizzatore (tizzuni) e il saccardo
. tanaglia, 1-1515: quanto l' ulive può, macini tosto, / così
la prima volta, / e l' olio ottimo fia non con più costo;
bizzarrìe che si possono fare con l' acqua...; le gualtiere dei
buoi e tra somieri, / tra l' olio tra ulive e lo 'nfrantoio. palladio
freddura impedimentisca, nè stringa il fare l' olio quando si ripreme. b
b. machiavelli, 131: raconciò l' aquaio di cucina dello albergo e amattonò
... dee essere il fattoio, l' une e l'altro con lume nelle
dee essere il fattoio, l'une e l' altro con lume nelle parti di mezzodì
: i fattoi sono per tutto dentro l' abitato. = voce dotta, lat
drappi. pallavicino, i-820: insegna l' apostolo che i fattori della legge saranno giustificati
ella è creatrice e fattore de tutte l' altre fedi. leggende di santi, 3-34
eletti, / ove nel suo fattor l' alma s'interna. s. caterina da
, 16-69: terrene torme / qui l' eterno fattor, perché v'informe / la
e che in lui si deve leggere l' arte divina e imparare a vivere in
giovinezza sono un profumo di paradiso che l' anima serba uscendo dalle mani del suo
firenze, ch'hanno tra le mani l' avere altrui, che se hanno ben guadagnato
il salario di cameriere, ho l' onor di servire il padrone da
i migliori e più sofficienti che sono ne l' arte che vuoli fare. statuto dei
che arrivano in quel luogo, secondo l' uso del paese. nievo, 1-240:
: là a venezia c'era per l' appunto un fattore un agente, che so
, 1-165: correvo in calessino, fra l' ingegnere dei lavori e il suo fattore
. fattore generale: ufficiale che aveva l' incarico di provvedere all'approvvigionamento dell'equipaggio
fattori economici, si trova che in fatto l' indefinita brama individuale di arricchire viene attemperata
: i fattori della materiale prosperità, l' agricultura, l'industria, il commercio.
della materiale prosperità, l'agricultura, l' industria, il commercio. de sanctis,
. -fattore di assorbimento: rapporto fra l' energia assorbita e quella ricevuta da una
mandato qualche fattoraccio, / che riscuota l' entrate, e tenga i conti.
mi son generosamente risoluto, e muoia l' avarizia, di mandarvi due para di galline
di fattore1. fattorìa, sf. l' amministrazione di più poderi o
o di più beni di campagna; l' ufficio del fattore che li amministra.
: poeti di poco credito avranno tra l' anno impieghi forensi, fattorie, sopraintendenze
dal proprietario stesso). -anche: l' abitazione del fattore (o del proprietario
di proprietà della cooperativa di coltivatori che l' amministra. buonarroti il giovane, 9-347
buonarroti il giovane, 9-347: guarda se l' ire in chianti ti giovasse: /
. baldinucci, 2-5-369: essendogli riuscito l' anno 1632 il pigliare a fitto dallo scrittoio
graziose fattorie. 3. l' insieme delle persone addette all'amministrazione,
, contratto con il quale veniva affidato l' ufficio di fattore. morelli [crusca
è a petro- burgo, fu spedito l' anno trentanove, come per tastare il
come funzione riproduttiva e come sport: l' ideale 'estetico 'della donna oscilla
fattualità, sf. filos. l' essere di fatto, la concretezza
queste parole, di questi segni costituisce l' arte de'maliardi e de'fattucchieri: quest'
, una mala femmina, che mette l' occhio addosso a tutti i giovani. d'
e ragazze a sconciarsi, e sapesse l' arte del malocchio e dei veleni.
destino, sorte '), con l' incrocio di fatto (come presunto dimin
openione che posto rasente le case [l' agrifoglio] ne rimuova le fattucchierie e gli
severità che le fattucchiarie, il furto e l' adulterio. tassoni, vii-358: gli
vii-358: gli antichi particularmente a scongiurare l' anime de'morti se ne servivano [delle
eran passate fattucchierie tali: / e l' avea domandato / qual si dovea pigliare
, sf. il fare, l' operazione mediante la quale si fa una cosa
, ix-51: ché non adorna petto l' altrui fregio, / ma quant'uomo ha
d'adam. muratori, 6-153: l' uomo è una mirabil fattura delle mani di
riparazione. bocchelli, ii-387: quando l' antico congegno di legno e le macine
gli otto i dieci e gli undici versi l' imo dall'altro dissimili per la fattura
fattura metrica. aleardi, vi-543: l' ultima libava / stilla del suo falerno /
rimette alla controparte, e che contengono l' indicazione analitica delle merci fornite o dei
controllati sul valore delle merci, per l' applicazione dei dazi. -fattura definitiva,
compilata non perché il compratore ne paghi l' importo, ma per esigenze formali, per
malalesti, 1-113: ah, che l' abito à fatto in questo, e
5. il lavoro eseguito, l' opera compiuta; produzione, opera (
i ragionamenti che teco ho fatti per l' adietro. pallavicino, 6-2-177: fa
fatture della poesia e dell'arte vogliono che l' uomo resti lungamente fisso in un pensiero
, 33-6: tu se'colei che l' umana natura / nobilitasti sì che '
. lorenzo de'medici, ii-67: l' uom, fattura tua maravigliosa, /
perché siamo sue fatture, e poi perché l' affetto lo muove di vederci perfetti.
8-iii-591: il magistero di natura è l' arte / del fattor primo, ond'è
g. gozzi, i-24-97: benedico l' ora che, ingrossata, / fe'in
gentil fattura, / che vi fece fra l' altre più beata. pindemonte, xxii-1079
volta le proprie fatture, scendendo ora l' uno ora l'altro in terra.
fatture, scendendo ora l'uno ora l' altro in terra. tommaseo, i-195
mio, questa è fattura d'idio l' essere giunti a questa porta che né tu
siano. m. adriani, i-89: l' amore d'ariadna fu, per mio
vostra fattura, / come fur essi a l' acquistata gente? g. bentivoglio,
tipo... della donna che ha l' eterno ufficio di rasserenare e confortare l'
l'eterno ufficio di rasserenare e confortare l' uomo operoso. 13. copia
spesa. berni, 141: quando l' incorre [ad aristotele] a parlar
umiliata la superbia di faraone, come l' alterezza de'nostri orgogliosi ingegni abbassata da cotali
, 1-289: senza essorcismo formali, con l' orazione a dio, e con la
sostant. chim. prodotto ottenuto per l' azione del solfo o del cloruro di solfo
fatturazióne1, sf. il fatturare, l' adulterare. - al figur.:
il compilare fatture commerciali. -anche: l' ufficio che redige le fatture.
stregone. boccaccio, viii-3-261: l' autore discende nella quarta bolgia, nella
corte dunque è una raccolta di tutte l' eccelenze di tutte l'arti e tutte l'
raccolta di tutte l'eccelenze di tutte l' arti e tutte l'opere le quali
l'eccelenze di tutte l'arti e tutte l' opere le quali sono fatture: laonde
de'cortigiani a contemplare, parte a l' operare, parte al fare saranno intenti.
male,... in tal caso l' inabilità risulta dalla legge di natura,
sua volgarità di parola, se vi mettessimo l' ipocrisia dei puntini per riguardo alla fatuità
troppo, con la fatuità degli uomini, l' altra per il desiderio di far dispetto
siccome sono gli stolti, ché dice l' uomo dello stolto: e'non ha nulla
savonarola, 8-i-51: e1 male dio non l' approva, però mostra di non saperlo
avventurato di me che ad un tempo fui l' uno e l'altro. dotti,
ad un tempo fui l'uno e l' altro. dotti, iii-259: ridicolo pensier
d'inchiostro, e il perché dio l' abbia messo al mondo il sa egli solo
segno / fin che scoccò di mezzanotte l' ora / vengon le fatue per entrar
annunzio, v-2-126: rapidamente si consuma l' olio d'oliva; e non è
qual cosa è che gravi più, che l' arena, o che el piombo,
del ferro? sai che è? è l' uomo parziale. questo è il più
che si possa fare: imperò che chi l' ha, mentre se egli sta in
sen. de sanctis, iii-154: [l' ironia del parini] è nella pompa
non gli veniva affatto di nascondere interamente l' artificio delle arguzie e dei sorrisi fatui
viani, 19-572: a lottare con l' avversa fortuna che anche quassù tormenta i miei
, 8-13: « paste » annunzia l' ometto « paste per felicina »: ma
della finestra una stella fatua aveva solcato l' azzurro d'un solco abbagliante.
. vallisneri, ii-221: se valesse l' analogia presa dalle galline, farebbono le
. soldani, 1-100: vedasi ancora l' epigramma v, del libro ii,
v, del libro ii, sopra l' istesso uomo abbracciatutto e fattutto. baldini
dove sarà cotto, gargarizzato, consuma l' umidità delle gengìe delle fauci. alberti,
sovente / che un grande illustre or l' alpi or l'oceano / varca e scende
un grande illustre or l'alpi or l' oceano / varca e scende in ausonia,
/ divino ulisse con bramose fauci / l' uno e l'altra prendea. verga,
ulisse con bramose fauci / l'uno e l' altra prendea. verga, 4-365:
razione la galletta, e sopra tutto l' acqua dolce, mentre l'afa stagnante
e sopra tutto l'acqua dolce, mentre l' afa stagnante della stagione marcia, i
, 215: non ha chiuse ancora / l' ingorde fauci avemo. cesarotti, ii-25
/ tutte le fauci sue; tutte l' orrende / sue voci inalza, e le
spinti / dal suo santo poter o ne l' oscure / ampie fauci de'monti,
o in stagni, / o per l' immenso mar. botta, 5-466: fenestrelle
'l ferro /... / da l' affocate fauci avventan lunge. nievo,
: un'essenza umana, potente come l' acido che fulmina con una puntura d'ago
, quanto per noi si poteva, l' aspetto geologico, il clima, le acque
1-20: davvero aveva dei numeri, l' uomo. riuscì a guardarmi con la più
, caratteristico del fauno; che ricorda l' aspetto, i modi del fauno (
.); animalesco, sfrenato (l' allegria, la vivacità, ecc.)
sono in parte alterate, avendo voluto l' a. esprimere il carattere faunino,
ch'avea preso agli ami / in mezzo l' acqua una donzella nuda, / e
il mio signore, / voi che l' avete, o fategli almen conta / la
almen conta / la mia pena e l' acerbo aspro dolore. lalli, 7-91:
dirai che del tuo fauno santo / l' oracol la destina a un forassero. vico
, xv-113: il principio della lettera l' ho ricopiato in queste stanzine...
la vostra capanna, e solitarie quanto l' antro di un fauno. leopardi, 697
popolavano. rovani, ii-791: non fu l' amore che deriva dalla squisitezza del sentimento
statue di legno sul ponte che passa l' aar una signora si innamorò dei miei
di balli. bartolini, 57: l' osteria di silvestri stava...
all'ombra della capellatura fulva e indocile l' assomigliava a una faunella coronata di pino
più naturale che fra il dottore improvvisato e l' impreparata discente sorgesse un amoruccio. bacchelli
che proclama grigia la teoria e verde l' albero della vita, che si ribella
er'anco del mio petto esausto / l' ardor del sacrificio, ch'io conobbi /
la fausta victoria, il capitano de l' armata ducale volendo de li regali captivi
in ciel roseo splendore / a sparger l' orizzonte. a. verri, i-113:
mattino. fausto è il presagio. è l' ora della dipartita. bocchelli, 10-16
/ perché tua maggior guerra è con l' inferno. alfieri, 1-221: al tempio
lat. fastus 'fasto '(con l' incrocio di faustus 1 fausto ').
penuria. machiavelli, 736: l' entrata ordinaria o estraordinaria della corona non
, e sopra aitar di zelo / offre l' ali fautrici al dio chiomato. baretti
: quantunque si sia sempre detto che l' uguaglianza è l'una delle più certe fautrici
sia sempre detto che l'uguaglianza è l' una delle più certe fautrici dell'amicizia
dell'amicizia, io trovo oggidì meno verisimile l' amicizia fra due giovani che fra un
e di ponente, si ricoglie tutto l' anno ceci, fave, poponi, cedriuoli
poi altra volta si sarchia, quando l' erbe nocive saranno in quella rinate.
fagioli. d'annunzio, iv-2-13: tutto l' orto d'intorno e il campo di
d'intorno e il campo di fave e l' aia accanto risonavano. -seme o frutto
, 1-414: i pitagorici volevano che l' uomo s'astenesse dalla fava, quasi
intessono quelle genti vasi da bervi dentro l' acqua del nilo,...
peptico e tonico e serve soprattutto per l' estrazione della stricnina nell'industria.
filippine. è di grandezza e figura come l' er- modattilo; è durissimo, di
, 20-11: il bisavolo / de l' avol de l'arcavolo mio nacque /
: il bisavolo / de l'avol de l' arcavolo mio nacque / della fava di
, con tutte le fave nere, per l' universale benevolenza che aveva in firenze.
paci, leghe, elezioni) con l' approvazione dei soli due terzi del collegio
far tal verso, / dir potrebbe l' infermo: addio fave. fagiuoli, 3-1-168
fitta / dentro dal cuore, e l' altra sanza lei / chi vuole aver,
domenica sera, e lunedì mattina sì l' ebbono innanzi gli otto, per farvi
, che sentenziate a fava cruda sopra l' uso delle aspirazioni? -è tutto fava
1-ii-158: voi siate oggi tra noi l' uccel felice. / -tu vuoi dir la
. fra giordano, 3-62: se l' uomo avesse perfetta sanitade, or che
stato; che tuttavia mi pareva che l' animo mi dicesse, la brigida ha
pentirai ». abati, 83: movea l' asino un dì mesto il suo passo
bel destrier robusto, / ch'a l' occhio del padron si facea grasso; /
non puoi / del favagello operar più l' unguento. firenzuola, 612: chiamata la
aretino, 8-79: non gli bastando l' animo di notare, ne l'unto
bastando l'animo di notare, ne l' unto favaie, senza zucca, acceso un
e, se avessi a far ora, l' accetterei: ma io non ho tempo a
1-1-352: su l' occasion d'aver a cavar silvio, /
, lasci coi rai / del sol l' udita e il gusto e la favella /
senso spedito, / e gorgheggiando da l' angusta gola / de la favella in vece
i muti parleranno. 2. l' atto di parlare, discorso; frase.
la personificazione degli attributi delle cose forma l' essenza dell'antica poesia. manzoni, ii-585
la conoscenza, e 'l senno? / l' accorta, onesta, umil, dolce
artifìcio che quello del vero cordoglio che l' affliggeva, [la donzella] gli manifestò
te comprendi / di grande ornai, che l' aurea tua favella. di breme,
, nel paese di cui essa è l' idioma. carducci, 689: parvemi riveder
in sua favella, / sì che l' intende il suo dolce desio.
/ o mia diletta la cagion. l' eccesso / de'miei mali ti toglie /
carezze della tenerezza, fino a perdere l' uso della favella. -render favella
aretino, 8-80: inteso la villanella che l' orzo, apparecchiato per lei, era
-figur. praga, vi-889: l' alto lutto / ed il silenzio, /
, i-673: par che più dolce l' acqua ora favelli. 2.
dee., 2-3 (148): l' abate con li due cavalieri e con
, e... così cominciò l' abate a favellare. pulci, 16-15:
te si favella, / per tutto l' universo, e ciò m'è a grado
tasso, 11-iii-850: proprietà è de l' amico il parlar liberamente, de l'
l'amico il parlar liberamente, de l' adulatore il favellare in grado. garzoni,
in grado. garzoni, 2-48: l' uonàq libero in ogni parte mostra la sua
... / talor vedi ondeggiar per l' aria vana: / quanto t'appressi
assai, perocché afferma il volgo, che l' uno è di natura di gatto e
uno è di natura di gatto e l' altro di costume di pazzo.
si dee credere... che l' inconstanza di questo clima sia in buona
clima sia in buona parte cagione de l' inconstanza di questa nazione; la quale
me non attribuisco loro, se non quanto l' istorie ne favellano. manni, i-195
petrarca, 218-5: amor par ch'a l' orecchie mi favelle. g. b
bibbia volgar., vi-58: ecco l' amato mio, che mi favella: lèvati
, vi-11-27 (6-2): sì fortemente l' altrier fu'malato, / ca tutt'
muove esso [il muscolo] obliquamente l' occhio, e gli dà quel muto favellare
/ poi, quando 'l sento, l' orno intender deve / ch'i'son quel
essi e'nomi de'favellatori e mutate l' introduzioni a'ragionamenti...).
, così come naturale cosa è che l' uomo favelli, e la natura lo
mio gran cuore;... e l' intermesso favellio del vento fra chiostro e
della famiglia astreidi con polipaio avente l' aspetto di un favo per i numerosissimi
spalle, e diegli uno grande colpo: l' aria si riempiè di faville, ma
vesti. d'annunzio, iii-2-274: l' incendio divampa, irreparabile. / e
faville / passano su trezène e su l' acròpoli. saba, 533: c'era
: s'io piango, fiamme son l' umide stille, / e le lagrime mie
di faville empieva e di bargagli / l' empireo sereno. 2. figur
, purg., 23-46: mai non l' avrei riconosciuto al viso; / ma
voce sua mi fu palese / ciò che l' aspetto in sé avea conquiso. /
predetto che quella favilla fiabesca dovesse debilitare l' andazzo dell'opere sceniche ch'erano prima
tanto ammirate, e rialzare sopra a quello l' andazzo, acclamatissimo per tanti anni,
origliare all'uscio, e di ghermir con l' ugnello della curiosità le poche parole che
queste luci e queste chiome / perduto l' oro e le faville ardenti / e
oro e le faville ardenti / e l' arme de'begli occhi or sì pungenti /
un guardo vostro ardente / non pur l' intera luce, / ma sol ciò
occhi grandi e freddi, da cui l' ira / tragge vive faville. / non
, a darmi pene avezza, / l' avorio crespo e le faville spente /
quale / oggi meco penser? perché l' adorna / mia giovenezza ancor non l'ebbe
l'adorna / mia giovenezza ancor non l' ebbe tale? -il rossore della
, nei cui occhi la stizza e l' allegria non essendo mai disgiunte, c'
vecchi caffè... suscitava subito l' attenzione della donna che serviva dietro il
ché la mia mano qui notar non l' osa. michelangelo, 1-126: s'altre
viene appellata. delfino, 1-15: l' alma nostra, / quando parte dal corpo
in quell'alma grande, / di cui l' eterno fonte è il vago sole,
ad un eccesso sì orrendo, e l' accenni senza porvi una parola che ne
, / che non mi facci de l' attender niego, / fin che la fiamma
novo diluvio, / acceso già da l' eoropal favilla, / da cui la
destilla, / c'ha 'n sé rechiuso l' universo engluvio. petrarca, 192-12:
notte, / perché gli occhi del- l' uom cercan morendo / il sole. tommaseo
* guelfi, vedendo montar la favilla per l' abbandonato campanile, lasciavano la sacra torre
cui sembianti / fate voi stessi, mentre l' ire ascose / tenete pur, come
, x-3-443: dai nostri lidi / mosse l' aura felice, / che le divine
: anzi che noi vi facciamo correr l' acqua per entro, vi si faccia correr
d'un troiano e d'una greca tutta l' asia e tutta l'europa raccendessero.
una greca tutta l'asia e tutta l' europa raccendessero. tasso, 13-i-256: fuggendo
col velo / d'altra nube per l' aria alto si tenne, / e delle
alto si tenne, / e delle membra l' ostinato gelo / le faville d'amor
/ credendo a questo tagliare alfin l' osso: / frusberta balza e
diegli sì grande il colpo in su l' elmo che tutta l'aria favillò. g
colpo in su l'elmo che tutta l' aria favillò. g. stampa, 47
profanazione. -anche: cisterna per l' acqua necessaria al servizio dei templi
(ant. fao), sm. l' insieme delle cellette di cera, di
, 219: oh! scoprirà l' accétta, abbandonate / sopra lane di
: egli è morto. è morto l' orfeo dei sogni interrotti! il miele melodioso
morte qualora non si intervenga tempestivamente con l' incisione e con la somministrazione di antibiotici
topo. esopo volgar., 4-21: l' autore t'ammaestra nella presente favola che
poi venne il ginnasio / e venne l' uggia, il malumore, l'odio.
venne l'uggia, il malumore, l' odio. pancrazi, 2-20: esopo si
un bosco. -morale della favola: l' insegnamento morale che se ne trae.
opera una cotale favola che soleva dire l' abate macario troppo bene acconciamente figurata.
e fiati chiara / ne le favole altrui l' istoria mia. marcello, 28:
marcello, 28: appartiene al poeta moderno l' inventare una favola, fingendosi nella medesima
. carducci, ii-9-73: no, l' affetto solo, il solo pensiero, che
; e pur se volesse alla favola fermare l' avversario, di certo quello che la
che, prima della fondazione d'alessandria, l' egitto avesse iniziato e mosé ed etruschi
(per ciò che all'altre è assai l' ago e 'l fuso e l'arcolaio
assai l'ago e 'l fuso e l' arcolaio) intendo di raccontare cento novelle o
assai leggiadro e vistoso; ma vi manca l' anima che è il disegno, e
lasciando il disonore al tuo nome, e l' amarezza nella tua famiglia.
e queste sono le salamandre, e l' altre sono favole. buti, 3-776:
e se mi fosse stata narrata, l' avrei stimata una favola, senza intendere
che si racconta di quest'animaletto [l' ermellino], cioè che si lascia piuttosto
fu certo ima conferma, se non l' origine, di una voce popolare secondo cui
origine, di una voce popolare secondo cui l' odio del proprietario defunto rendeva per sempre
cercate una favola. rajberti, 2-223: l' italia fu sempre una favola, una
oro / ebe serena v'accenna a l' alto. 8. figur.
iv-21: ora dov'è, dov'è l' ingenua voce / che in corsa risuonando
stanco?... / la terra l' ha disfatta, la protegge / un
chi ha avuto ha avuto. questa l' è la favola, caro el mio signore
, battibecco. buonafede, 1-i-212: l' altro replicò con pari animosità...
. de sanctis, ii-15-310: è l' enigma della favola; e sarà un grand'
sarà un grand'uomo quell'edipo che l' indovinerà, cioè che sappia comprendere questa
tardo; e se non sono prevenuto da l' altrui grazie, la mia favola è
vivo pianeta, / se prestamente con l' usate scorte / non mi porgete aita,
: venite, disse, e con l' estrema sorte / la mia favola lunga ornai
quale fece di due fratelli, de'quali l' uno ebbe in sé molta durezza,
uno ebbe in sé molta durezza, l' altro molta umanità e benignità. machiavelli,
ariosto, vi-192: ma s'avesse l' autor della comedia / poter di fare alle
ignominiose. carducci, ii-19-183: per l' aminta e la favola pastorale, io
io non ho da mandare originale che per l' ultima parte. bocchelli, 13-50:
non gli sarebbero bastati, né gli bastava l' inventiva e l'ordine narrativo, quanto
, né gli bastava l'inventiva e l' ordine narrativo, quanto pietro bemardone venne
dire come aristotele) la forma, cioè l' anima della tragedia, è la favola
altro che quello che volgarmente si chiama l' invenzione, cioè l'ordine e la
volgarmente si chiama l'invenzione, cioè l' ordine e la composizione delle cose delle
degli avvenimenti. marino, 5-123: l' invenzion, la favola, il poema
favola, il poema, / e l' ordine e 'l decoro e l'armonìa /
/ e l'ordine e 'l decoro e l' armonìa / de la tragedia sua stendono
stendono il tema, / la facezia e l' arguzia e l'energia. alfieri,
/ la facezia e l'arguzia e l' energia. alfieri, 1-1075: ne'suoi
soltanto per ascoltare; e molto meno l' esposizione si è fatta tra due personaggi
il fondamento sul quale si dee riposare l' intrico della favola, ed il suo
nel discorrere di pittura, tra « l' elemento illustrativo » e « l'elemento decorativo
tra « l'elemento illustrativo » e « l' elemento decorativo », se non quella
me si sta. colletta, iii-206: l' imperator de'francesi... è
exiona. donato degli albanzani, 1-53: l' avaro è tormentato dalla cupidità;.
campanella, i-9: e qui [l' autore] condanna aristotile, che fece
dalla favola del tordo, che vedendo l' uccellatore piangere mentre uccideva altri tordi,
, minacciogli, se non taceva che l' avrebbe dato mangiare a un lupo.
e'non fusse? perché si dicono l' anno le migliaia delle menzogne e delle
giovine,... che porge l' orecchio con tanto amabile e benigna curiosità
. componimenti simili a'centauri, che l' antichità favolò generati dalle nuvole.
col lume de'colori, / per l' ocean del falso aprir le vele, /
crea tutto abbia creato due nature tanto l' una all'altra somiglianti, quanto quelle di
ed unicamente in ciò differenziandogli, che l' uno era formato per avere ad essere un
avere ad essere un storico egregio, l' altro un favolatore eccellente. abba, 149
poema; avvegna che il poeta imita con l' orazione falsa suo proprio instrumento, e
orazione falsa suo proprio instrumento, e l' orazione falsa è la favola. pallavicino
avederci d'aver cangiato clima, seder lungo l' ilisso sotto l'ombrosità del platano memorabile
clima, seder lungo l'ilisso sotto l' ombrosità del platano memorabile, per udir le
dante, par., 15-125: l' altra, traendo alla rocca la chioma
. tasso, 6-iv-1-112: non invidio l' immortal pegaso, / a cui la fama
affisse eterne penne. campanella, i-385: l' arte del favoleggiare è imitazione della natura
165: i poeti favoleggiando dicono che l' ambrosia è cibo degli dii. ella
ma non mi ricordo d'aveme sentito l' istoria particulare. poerio, vi-317: dove
». gozzano, 114: oggi l' alloro è premio di colui / che tra
suoni e danze in giochi e 'n risi l' ore / trarrem notturne; / udrem
, e questa e quella / sfogar cantando l' amoroso ardore. d'annunzio, iv-2-1332
favole. si favoleggia fino a tardi. l' inquietudine scaccia il sonno dai letti virginei
vistola. carducci, iii-25-207: come se l' animale umano non crescesse col bisogno di
suo sole. moneti, 255: [l' antichità] ogni racconto istorico, e
dipinse / in quei favoleggiati suoi giganti / l' empia babelle, e di nembrotte i
dobbiamo nominare. vico, 640: l' antica giurisprudenza tutta... poetica.
questa maraviglia esser riputata più impossibile de l' altre, né merita maggior riprensione del
un innegabile e delicatissimo semi-contenuto edipico: l' amante è un po'madre-amante. =
, la terra, il rame, l' argento e l'oro, e redutte quasi
, il rame, l'argento e l' oro, e redutte quasi in favolésca che
esageratamente. lucini, 208: ma l' asino grigio stette rigido sulle zampe e
la nobilitade di questo carro, [l' autore] introduce due materiali carri ed
libia e che fu gigante e che ercole l' uccise. ch'el fusse figliuolo della
, allora è tal cosa che oltrepassa l' uomo e le favole. =
favola. favolistica, sf. l' insieme di una tradizione di favole.
ottimo, iii-594: in questa parte dice l' autore, com'egli dal bel nido
il piaggia..., tanto durante l' infanzia ho sentito favolosamente rammentarlo,
spazioso per quei paesi le cui pianure l' ingegnere ribera soleva definire con questa citazione
favoloso. favolosità, sf. l' essere favoloso; carattere, natura di
principii avuti dagli autori, cercarono accommodare l' arte loro a queste favolosità, aggiungendovi
de'suoi tuoni e senza spettri / l' acheronte fluia. tarchetti, iv-56:
il fitto e favoloso vogliono per ercole l' uomo magnanimo et forte mostrare. b
componimento letterario o drammatico o anche l' autore di esso, la poesia stessa)
, come a pluton la terra e l' inferno, a nettuno il mare e
giove il cielo. caporali, ii-17: l' una de le due trombe era di
trombe era di pura / istorica materia e l' altra poi / di favolosa e nobile
sono ritrovate dove mancasse la verità o l' audienza grata, coinè dicemmo. testi
216: tempo favoloso... è l' età degli eroi. p. verri,
. p. verri, 1-i-31: l' origine di una città antica si perde comunemente
il suo debito luogo; e che l' opera confinata dentro ai naturali suoi limiti di
fila dei miti antichi ondeggianti ancora per l' aere di primavera nei crepuscoli tinti in
il connetti- mento delle cose che formano l' argomento. 7. che sembra appartenere
, / e grigiverdi, in cui l' acqua ed il cielo / sembran vanire,
dotato di grande capacità d'invenzione (l' intelligenza, la fantasia o anche uno
uno scrittore di novelle variamente condizionate (l' amore, la passione eroica, l'
l'amore, la passione eroica, l' avventura, la guerra, l'idillio,
eroica, l'avventura, la guerra, l' idillio, il ritorno, il mondo
il mondo gaudente, il gusto sociale, l' ira, ecc.). in
. composto di sogni, di fantasie (l' immaginare, il sognare).
uscir la favolosa schiera; / e l' immagin del ben che più si spera /
amicizia è favoloso; sostituiscono a quella l' amore e non ascoltano distinzioni. l'
l'amore e non ascoltano distinzioni. l' idea che hanno dell'amicizia non serve loro
convinzione. parini, v-110: rise l' anglia, la francia, italia rise
orbi. de roberto, 66: l' abate era una potenza, aveva non so
bocca. frezzi, iv-10-58: che l' ape faccia il favomèlo / e che del
tempo del gelo, / el fa l' intelligenza, che 'i notrica. s.
, xxi-470: e che dirò? anzi l' amore della pecunia lor pare più suave
aveva mangiato un poco di favomele contra l' edito regio. d. bartoli, 28-149
, le divine cose essergli più care che l' oro e le gemme, e più
, 1-143: qui s'impara di conoscer l' argento vivo di principio di questa disciplina
la sua. cesarotti, i-305: l' europa e l'asia nei tempi della lor
cesarotti, i-305: l'europa e l' asia nei tempi della lor più colta floridezza
grecismo di quel che lo fosse allora l' occidente che usciva appena appena dalla barbarie
volgar., 502: si legge ne l' undecimo libro de la storia ecclesiastica che
fallito si può intendere in qualunque modo l' uomo abbi perso il credito, o di
e di stato, / e del soglio l' onor posti in sua mano. parini
velo sulla sua durata: nasce con l' occasione, e muore con quella.
la familiarità e quasi si potrebbe dire l' amicizia. -prestigio, fama,
maestro de'cavalieri, che non per l' ardimento che gli uomini avessero di fare
avendo favore assai, nondimeno lor mancava l' autorità. giraldi cinzio, intr.
, così per lo favore acquistato ne l' età giovenile sogliono essere in pregio maggiore
è vergogna della fama e peccato de l' anima il non rammentarsi di dio,
ix-201: amorose viole, che spargete / l' odor soave, che portate accolto /
/... / spirate fuor con l' alma dolcemente / questo ch'io spargo
, che all'età più lontane rammentassero l' autor del- l'edifizio, e il
età più lontane rammentassero l'autor del- l' edifizio, e il favore de'numi,
. -col favore di qualcuno: con l' appoggio, con l'assistenza di qualcuno
di qualcuno: con l'appoggio, con l' assistenza di qualcuno. -al favore di
. g. villani, 12-60: l' anno 1346, del mese d'aprile,
la religione, rappresentò la forma e l' apparenza d'un re benefico e mansueto
la notte, col favor della quale l' ammiraglio passa il fiume e si ritira.
leopardi, ii-238: la forza, l' originalità, l'abbondanza, la sublimità
ii-238: la forza, l'originalità, l' abbondanza, la sublimità ed anche la
o col favore di queste acquistarsene in breve l' abito. d'annunzio, i-561:
espresse genericamente, senza che si determini l' uso o il pubblico istituto a cui
, non bisognarebbe che fusser men lucide l' opere vostre, a voler ch'io
è il tutto, che non veggio con l' occhio de la servitù altro principe
[lingua] il pregio o l' onor suo, ma solo a darlo a
, altero e gonfio / stava ne l' antiguardia, e con le grida / si
careri, 2-i-439: quivi ne rimanemmo aspettando l' ora del desinare, dapoi che i
universal beneficio. monti, 1-27: l' onore pregiatissimo compartitomi da v. s.
altezza e impero / sovra quanti n'ha l' asia in mille regni: / dammi
favor d'aristodemo, / ch'eufae, l' ucciso re, del suo favore /
, si sostennono; e elli ripreso l' animo per lo favore e grido de'suoi
ricevute. leopardi, 5-10: te l' echeggiante / arena e il circo, e
artificiali, mettevano a guadagno le ossa e l' ardire, avendo fiutato il favor popolare
e del favore / s'avanzò de l' amico, e de le grida, /
favori della natura, come nulla vale l' ingegno, finché non si compia nei
nel giorno di festa, sa di essere l' eletto, il beniamino del signore,
e con cento mila supplicazioni, non l' avrei mai. g. m. cecchi
favori da lei fattimi in siena / e l' amore dimostromi, non erano / falsi
conosca in occorrenza di giuoco, maggiormente l' accortezza dell'ingegno altrui, che nel
gregge né pastor se le avicina; / l' aura soave e l'alba rugiadosa,
avicina; / l'aura soave e l' alba rugiadosa, / l'acqua, la
soave e l'alba rugiadosa, / l' acqua, la terra al suo favor s'
132: intervallo non hanno in me l' ambasce, / e fatte eterne le mie
da'colli riprese e ripercosse, / facean l' aria intonar fino a le stelle.
men pronto di quello all'uopo istesso / l' imitante un cuscin purpureo drappo / mostra
il sen d'erbe odorate / che l' aprica montagna in tuo favore / al possente
mobile men veloce; il vento in contrario l' impedisce. comisso, 1-63: il
vi scrivessi qualche cosa, che me l' arreco a favore e farollo volentieri.
: non ha favore quella cosa che l' uno amante dall'altro prende per forza.
borghini, i-iv-4-306: chi lo scrisse [l' urbano], o chi lo mandò
e moralmente. simintendi, 1-3: l' animo mio disidera di dire le forme
innanzi. ariosto, 164: voi l' usato favor, occhi soavi, / date
gli pareva sentire, che cambiato non l' avrebbe con quello che ne'campi elisi
che ne'campi elisi si pensa che godino l' anime beate. -dare la
dell'umile, acciò che non ardisca più l' uomo di magnificarsi sopra della terra.
di rammentargliele, le liti in cui l' imperatore aveva sentenziato ristabilendo servizi, servitù
sani. verga, ii-165: allorché l' avevo pregata di accordarmi un'entrata di
di accordarmi un'entrata di favore, l' avevo vista così imbarazzata, così esitante.
. foscolo, xviii-290: so che l' abate di caluso diede al s. r
tutta volta, a maggior espression de l' obbligo che io tengo e dell'amor ch'
piove, e toto s'è portato l' ombrello. per favore, me lo prestereste
ombrello. per favore, me lo prestereste l' ombrello vostro? fracchia, 54:
che ora sia. per favore ha l' ora? pavese, 5-128: perfino all'
mezzi. montecuccoli, 1-53: visito l' hollach, il quale è ferito, e
: porgere sollievo. la simpatia, l' adesione intorno ad essa, giovare alla
per esso come doveva da poi tornare fatta l' opera; e portandolo a vedere a
gentildonna romana, che prima dissi, l' una e l'altra grandemente satisfatte delle fatiche
che prima dissi, l'una e l' altra grandemente satisfatte delle fatiche mie,
baldanza, io promissi loro, che l' opera sarebbe meglio ancora la metà che
, la stima, il credito, l' adesione. machiavelli, 734: conferiscono
rapporto ideale e di comuni interessi tra l' estremo sud e la coscienza viva del
questa cagione fece uno dicreto, che l' ordine de'frati minori non potesse avere
iddio piatoso e benigno a salute rechi l' uno e l'altro, ed a questo
benigno a salute rechi l'uno e l' altro, ed a questo mio volgarizzare presti
canti, 53: è l' ultima parte che vi si mostra come la
fortuna presta favore agli arditi, e niega l' audacia ai timidi e paurosi. tasso
di varie indulgenze a quelli che osservavano l' interdetto, e a chi persuadesse altri
ella mi avesse accennato in qualche parte l' inclinazione sua. -ricorrere ai favori
venne / che la partita fu per l' aer scuro. giordani, ii-96: venne
2-35: quasi tutta la destra seguiva l' esempio di griglia che aveva votato a favore
non si può; che sempre l' avete feconda e favoreggievole avuta.
delitto consistente nel comportamento di chi aiuta l' autore di un delitto a eludere le
della prostituzione: delitto consistente nell'agevolare l' altrui prostituzione. aretino, 11-199:
di animo altiero e inquieto favoreggiava con l' autorità del magistrato, molto più che non
favo- reggia. botta, 5-267: l' inghilterra dall'uno de'lati favoreggiando buonaparte
un partito che favoreggia il negro e l' ebreo e simpatizza per i dominatori.
confronti di qualcuno o qualcosa, consentire l' esito o lo svolgimento felice di un'
la vertù celeste favoregia, / pò l' uom securo star, ben che da terra
solo avergli s. r. prestato l' assenso avesse a metter noi in obbligo
ma egli, per converso, adattò l' estensione della sua fronte, restringendola, a
da coloro che equiparavano o addirittura anteponevano l' arte dei « macchiaioli * a quella
facilmente della gloria, che è almeno l' ombra d'un ideale; favoreggiate l'arte
almeno l'ombra d'un ideale; favoreggiate l' arte che è la forma dei buoni
rendeano loro onore alli canuti, e l' etade dell'uomo consumata nel corso delle
con gli sguardi e col chiuder de l' occhioletto. 7. preferire.
seneca pare che anzi approvi e favoreggi l' umore, quale quale si fosse, di
che attentamente avranno ponderate le ragioni e l' esperienze dell'una e l'altra parte,
le ragioni e l'esperienze dell'una e l' altra parte, sperando che la causa
mia per esser favoreggiata non poco dal- l' aver io di punto in punto esaminato e
197: favoreggia questo mio pensiero l' autorittà di quel- l'altre parole dette
questo mio pensiero l'autorittà di quel- l' altre parole dette dal buon vecchio isaac al
non solamente le esprime, ma con l' altra le aiuta e favoreggia.
diletto, e si volge dove vuole l' arringo... non accade più
gloria, che accrescono il prestigio, l' autorità. s. agostino volgar.
e love fedelissimo guardiano del romano imperio l' accom- pagnoe. ottimo, i-192:
personale (cioè, colui che aiuta l' autore di un reato a sottrarsi alla giustizia
di tempo, sempre attento in acquistare l' amore del suo creatore idio pelle sue
pianeti, favorevoli i cieli, se non l' amore? l'erbe, le piante,
i cieli, se non l'amore? l' erbe, le piante, le pietre
, adatto a un particolare fine (l' ambiente, l'occasione, le circostanze,
un particolare fine (l'ambiente, l' occasione, le circostanze, il clima,
quante speranze delle sue grandezze ho pieno l' affetto, d'altretante aure favorevoli siano
influiscono per nulla sull'educazione, ma l' abitudine, una viziosa educazione, i pregiudizi
tramandano di padre in figlio, e l' istessa forma del governo, che si
favorevoli. tasso, 14-2: vigilando ne l' eterna luce / sedeva al suo governo
volto d'aleria più favorevole, né l' aveva già mai esperimentata più ufficiosa d'
lascerò... taltre obbiezioni, e l' esperienza favorevole per l'infinità della forza
obbiezioni, e l'esperienza favorevole per l' infinità della forza della percossa; conoscendo
tanto la pazienza vostra, che forse l' averò rotta. cesarotti, i-457: quanto
ho provato e ne provo, eguaglia l' amor grande che io gli porto.
. si videro, mutuamente, sotto l' aspetto più favorevole. svevo, 3-687:
, 3-4-277: quando si ha da convincer l' avversario, bisogna affrontarlo colle sue più
i due negozi... spediti l' uno e l'altro favorevolissimamente. milizia,
... spediti l'uno e l' altro favorevolissimamente. milizia, iii-65:
altro favorevolissimamente. milizia, iii-65: l' artista che vorrà esser giudicato favorevolmente dagl'intelligenti
la polvere da sparo ha reso facilissimo l' armeggiare; ha diroccatole torri dei feudatari
berni, 25-60 (ii-271): io l' ho sempre aiutato e favorito / quanto
e favorito / quanto ho potuto con l' imperadore: / e mille volte ch'
volte ch'è stato sbandito, / l' ho ritornato in grazia ed in favore
. foscolo, viii-45: contenendo con l' autorità del nome e delle parentele la
d'italia di questo aureo secolo pittoresco l' avvalora. bocchelli, ii-368:
, 1-i-307: per favorire la guerra [l' imperatore] era venuto a barzalona.
bella, e con supremo onore / l' opre sue degne a favorir t'invita.
assolute contrastanti la supremazia ecclesiastica, reprimenti l' anarchia feudale e favorenti le industrie e
3-309: ha incoraggiato in ogni modo l' impiego extra-archeologico anche di questi colossi,
altri, quasi per conseguente, diradi l' uso, o lo dismetta spesso per
di quei tempi trasportassero più a favorire l' autorità delli concilii, di quel che molto
metastasio, ii-72: dai detti tui / l' inganno a favorir sedotto io fui.
, i-268: nulla valse a frenare l' incendio vorace: il vento impetuoso lo
vel t'ammanta, / per favorir l' alto disegno mio. pananti, i-343:
mondo un pessimo servizio, / favorir l' ozio, e incoraggiare il vizio.
mani guardando il bel tempo che favoriva l' ubertosa vendemmia. fogazzaro, 2-405:
fuggente chiarore / delle pietre piantate sotto l' acqua / per favorire il guado.
. della vita, la lotta, l' attrito generano la convenzione e la società,
suo punto e da favorire col suo egoismo l' esplicazione dell'altrui egoismo. alvaro,
, che parea certo che la fortuna l' avesse favorito tanto in felicità quanto in gloria
o del parlare, nel quale per l' impedimento de la lingua fui poco favorito
sono arrivato a casa tutto bagnato: l' altra sera la sorte mi favorì fina vettura
fina vettura da nolo; stasera me l' ha negata; forse perché piove più dirottamente
a degnarsi di favorirgli i passaporti per l' iscrizione dei nostri riveriti nomi. nievo
guardante a noi e ci favorirete con l' attenzione, tutti que- st'altri vi
grazia, ella sa ch'io ho l' accesso libero in casa del signor pandolfo,
ce n'è sempre moltitudine, diranno che l' abbiamo fatto per i vostri donativi,
: il pontefice udiva e favoriva grandemente l' ambasciator cristianissimo, che dell'accordo li
li parlava: e se bene anco l' ambasciator di spagna faceva li stessi offici
. / tra quanti il favorirò e l' ebber caro / fu ciparisso, un pellegrin
vere religioni. garzoni, 1-899: dovendo l' uomo tenere il capo suo rivolto verso
: piaccia a v. a. con l' esempio di quel pietoso troiano, siccome
è una ricorrenza da festeggiare, dimentica l' economia per imbandire a quei ghiotti -tutti lo
gente, un fuoco almeno per asciugarsi l' ho fatto in cucina. cassola,
bocca si trova lo stesso, - rispose l' uomo. -favorisce con noi?
, favoritissimaménte). ant. con l' intenzione di favorire qualcuno, con benevolenza
contenta usare ogni diligenza per spender tutta l' autorità sua perché il detto possesso le sia
2. col favore, con l' approvazione della maggioranza. m. adriani
per la paren tela o l' amicizia con personaggi influenti, per
iv-255: 'favoritismo ', indicò l' abitudine da parte dei prìncipi di affidare
e ai favoritismi usati dal sindaco verso l' impresa, che era d'un suo
renda odiosa con i favoritismi e con l' indifferenza per gli interessi popolari?
nell'isola di capri, rendesse di moda l' umile trattoria di faflù. alvaro,
mattina per tempo, marciavano con tutto l' esercito e con grandissimo silenzio a quella
a quella volta. svevo, 5-277: l' inerzia tanto favorita da quella solitudine era
438: nello stesso istante in cui l' anticamera si illuminava, udì alle sue
era la cameriera che favorita dall'oscurità l' aveva fino allora spiata dalla fessura di
collenuccio, 115: li elettori de l' imperio, parte eles- seno ottone.
diodati [bibbia], 2-60: l' angelo gabriel fu da dio mandato in
nome della vergine era maria. e l' angelo, entrato da lei disse: «
grandi, si sedea, pure con l' istesso abito, ad una mensa, quale
. verri, i-173: dovette l' indomani presentarsi il giovane badi ad un
non sapevano discorrere d'altro, oltre l' estirpazione degli ugonotti, che di deponere
, i-208: più a posto suo l' avrebbe veduta a capo di qualche impresa
una sovrana. casti, iii-214: l' imperatrice elisabetta aveva avuto dal suo favorito
spagna, la moglie di carlo iv, l' amante di manuel godoi! questa fra
v'hanno accesso, che coloro che l' impero o il dovere richiama. se
verdinois, 182: s'insediò [l' ex kedivè d'egitto]...
. agg. che riscuote il consenso, l' approvazione (di un organo deliberante,
, 1-108: il più delle volte l' agente libero nelle sue consigliate deliberazioni siegue
, / come son la primiera e l' appiattare, / senza seder sarebbono sbanditi.
quale combattè contra 'l fratello artaserse per l' imperio di persia, diede il nome
cor disposto / contra ginevra; e l' altro in sua difesa / ben sostenea
e voglio che sappiate che 'l boccaccio l' ebbe per sua favorita. idem, 12-ii-248
e destri. alfieri, i-218: l' estate è la mia stagion favorita;
. fogazzaro, 5 * 136: l' ingegnere ribera, un i. r.
sorella, ch'era favoritissima per mitigar l' ira e togliere il sospetto alla regina
ottima cosa sarà loro [alle viti] l' orina vecchia marcita, e se manchi
: in quelle terre egli aveva propagandato l' idea e si era spinto anche nelle orride
: tu vuoi, ch'io doni per l' amor di dio, /..
, che spende il suo, per sollevare l' altrui miserie, e che rifà i
all'uso fazionario. leti, 4-13: l' umana politica non avea ancora inventata quella
fondo dellla vita umana da poi che l' uomo ha perduto il gusto di dio »
1-527: caro generale..., l' america è il paese della libertà,
-l'ideare, il dar forma e l' eseguire materialmente un'opera; creazione;
plotino suo seguace il voglia rivolgere a l' oppinione de l'etemità del mondo, dicendo
il voglia rivolgere a l'oppinione de l' etemità del mondo, dicendo che quella
en fassone d'omo, ché tutto l' altro è bestiale, ragion fallita, no
inf., 18-49: o tu che l' occhio a terra gette, / se
se'tu caccianemico. boccaccio, i-152: l' angoscia e la paura che per lo
come i centopiedi. bresciani 1-i-580: l' ammaestrava delle fazioni del cavallo e come
, ch'erano la maggior parte de l' esercito suo, e per questa fazzione erano
una tendenza spiccata, in dissenso con l' opinione della maggioranza o in contrasto con
de'potentati forestieri era più potente che l' altre. caro, 11-539: era costui
roberto, 2-34: se quasi tutta l' estrema sinistra seguiva corsi, quelle due
divisi in fazioni dibattevano in conclave sopra l' elezione del nuovo pontefice, verso la fine
fazioni; una dei chigi, l' altra dei barberini, la terza il solito
, la sua fazione di quelli che l' amano, che le ammirano e che
essendo tutta devota al genere parruccone, l' amministratore del teatro tentò di persuadere l'
l'amministratore del teatro tentò di persuadere l' autore dell'opportunità di cercarne un'altra altrove
tosto, fa ch'io sospetti, l' osservar denominata poi veneta in roma una delle
è sol opinion qual fa nimico / l' un'omo a l'altro e no ce
qual fa nimico / l'un'omo a l' altro e no ce lassa 'n pace
pace. b. davanzali, i-414: l' altrieri, che al gastigo di
gelli, 15-i-393: la superbia, l' avarizia e la invidia...
dimenticano mai [gli arabi] né perdonano l' in- giurie, onde regnano tra loro
comune. pratolini, 9-229: poiché l' idea del fascio è una, ma
458: davanti il caffè vittorio emanuele l' accesa irrequietudine lievitò ad una fazione di popolo