,... or come figurarsi staccati l' un dale. cecchi, 5-335:
quincey, tinti di feel'altro e l' un sull'altro impotenti gli effetti di questi
cui stessa misura ce ne dà a riconoscere l' efficacia? una suggestione che può anche avere
acqua in due parti si divide, l' una effundendosi per le campagne, l'altra
, l'una effundendosi per le campagne, l' altra per occolta via andandone a'commodi
parti si divideno, de le quali l' una per occulta e sotterranea via ai
de la città si va diffondendo, l' altra per le fruttifere campagne effondendosi rende
debito tributo. pascoli, 1202: l' un vino, austero per gli austeri,
ed abbia / lode dai forti. l' altro poi s'effonde / aureo nell'ampio
... non udito effonde / infra l' ombre più chiuse il facil canto,
, a volte a volte, percorreva l' erba, un sospiro lievissimo parea che
sole posi alle vetuste / torri con l' ombra delle antiche cuspidi / che dalla malinconica
landoljì, 8-214: mi andavo effondendo per l' aria; né so in qual modo
le proprie doti e capacità; aprire l' animo; dar libero sfogo ai propri
, che s'io la voglio effondere / l' è necessario che a lui mi ristringa
gli occhi effondere / il sorriso de l' alma. d'annunzio, i-654: ella
da la garonna al reno, / da l' oceano all'alpe / e da l'
l'oceano all'alpe / e da l' ibero e calpe / oltre ad emo ed
... mi s'effuse per l' anima e la sostanziò di sua dolcezza
alla suocera. bocchelli, 1-iii-493: l' arrendevole amenità del fratello si effondeva in chiacchiere
. effondiménto, sm. disus. l' effondere; spargimento; effusione.
morir desire. buonafede, 1-i-22: l' amor effrenato per le medaglie e l'
l'amor effrenato per le medaglie e l' idea d'una tradizione puramente orale furono anche
quel tirannico spirito... annunciava l' avvento delle volontà singolari, l'esaltazione
annunciava l'avvento delle volontà singolari, l' esaltazione della virtù soverchiatrice, l'amore
, l'esaltazione della virtù soverchiatrice, l' amore effrenato del predominio e della gloria
che, ad effugare le tentazioni de l' inimico de dio, non vi cognoscea
misura '. effusióne, sf. l' effondere; l'effondersi; versamento,
effusióne, sf. l'effondere; l' effondersi; versamento, spargimento (di
, 4-12: frutti molti riceverai per l' effusion del superchio umore acquoso, impediente
grandissima. gioberti, i-285: se l' europa avesse serbato il suo pacificatore,
il suo pacificatore,... l' effusione del sangue cristiano fatta in questo
s'interponesse fra'combattenti e facesse cessare l' effusione del sangue civile. d'annunzio,
grandezza secondo le dimensioni, grandissimi per l' effusione luminosa che li circonfondeva e,
xxiv-927: poco si curano di propagare l' onestà col sudore di quelle fronti, dalle
una stilla di senno, perché tutto l' estratto sarebbe un'effusione di senso. periodici
effusione d'oro fatta nella guerra con l' inimico comune,... si sarebbono
danaro. 4. figur. l' abbandonarsi a sentimenti di affetto, di
tra questi nomi troverete ricordato con tutta l' effusione della stima, del rispetto e della
foscolo, xiv-229: rispondimi con tutta l' effusione della tua anima. la tua passione
giusti, i-412: ringrazio con tutta l' effusione del cuore l'altissimo dispensatore dei
ringrazio con tutta l'effusione del cuore l' altissimo dispensatore dei beni e dei mali
causa. arici, i-36: questi l' umile agnella, che man pia /
contadin ferisce, ama, e dispregia / l' effuso sangue largamente all'are / degli
onde il potente / con suo orgoglio l' eterna ira si merca. d'annunzio,
/ che atterra ogni desìo di chi l' aspira. -emesso, mandato fuori
i-740: rosse latine vele, contro l' albero ancor chiuse, apritevi lunanti /
canto le parole, o quando effondeva l' animo in effuse e dissolte sillabe e note
. carducci, 45: già voluttade l' aere / empie di rosei lampi:
., 4-28: li romani non sostennero l' empito, ma in effusa fuga andandone
del vital aere al fremito / e da l' effuso cielo, / sorge: dal
, / sorge: dal cuor rimormora / l' aura de'canti, inclita donna,
come oggi ch'effuso / t'amo per l' ampie vie di livorno. idem,
, 996: ma da i silenzi de l' effuso azzurro / esce nel sole l'
l'effuso azzurro / esce nel sole l' aquila, e distende / in tarde ruote
, a negare ogni assenso, e l' effuso nitore della barba, e la
affetto e di slancio, esuberante (l' espressione di un sentimento). -
. d'annunzio, i-729: qual contro l' aure avverse una chioma divina, /
/ tal ne la vita splende / l' anima, si distende, / in dietro
pende. rebora, 24: divina l' ora quando per le membra i lene
donzella col suo fuoco interrato, quanto l' effuso e soave, quasi vaporoso studente
allo altare mio, ed accen- dessono l' incenso, e portassono lo efod, cioè
alla greca. idem, 5-2-126: l' efote, che da noi sopraspalla vien
ve n'erano di due maniere: l' una di diversi colori, e materie,
che era propia al sommo sacerdote: l' altra, di bisso, o fin lino
battezzo ». carducci, 63: l' efòd levitico / la diva roma oscura
vita privata dei cittadini, per mantenere l' osservanza delle leggi e impedirne la violazione
re, che eziandio con questa aggiunta l' autorità regia rimanesse di soperchio larga,
ecclesiastico, [hanan] era ancora l' egemone della sua casta per l'interposta
era ancora l'egemone della sua casta per l' interposta persona del genero. gramsci,
: lo stato piemontese avrebbe voluto essere l' egemone in italia. -iron.
tratto... pigliava in italia l' egemonia delle città guelfe. gioberti, 9-i-2-203
province congeneri, unilingui e connazionali, l' una esercita sopra le altre. b.
scelta del monarca a cui sarebbe spettata l' egemonia, si presentarono, agli uomini
modo com'è oggi costituito il governo l' egemonia degli affari sia sfuggita dalle loro
è, di tempo in tempo, l' egemonia d'una nazione che spende e fa
; onde, invece di serbare al pensiero l' egemonia, l'ha conferita alla mera
di serbare al pensiero l'egemonia, l' ha conferita alla mera filologia, cioè all'
947: beato colui che attende sopra l' egeno, cioè sopra al pòvaro bisognoso,
e cipro e rodi, e giù per l' onda egea / da sé vede fuggire
antica divinità latina delle sorgenti, considerata l' ispiratrice di numa pompilio nelle riforme per
di numa pompilio nelle riforme per l' incivilimento del suo primitivo popolo di pastori.
specie di un uomo politico) o l' opera di un artista. tassoni
si parla di numa, si loda l' invenzione di quella sua egeria. cattaneo,
, e una gran curiosità di conoscere l' egeria misteriosa dal dolce nome. b.
resterà altro da fare di meglio che l' uccidersi di propria mano, come gli
portasti occultamente. leone ebreo, 114: l' egestà e miseria e fame sono i
osteria senza sparagno / potrai, se l' osterie vi sono in uso, /
utili a restrignere il vomito collerico e l' egestione, e spezialmente se s'arrosticano
sterco. bencivenni [crusca]: l' egestione, cioè lo sterco, poca
mattioli [dloscoride], 489: l' eghelo è pianta notissima a tutti,
. ant. capretto. meditazione sopra l' albero della croce, 1-59: fu per
spicca la testa della gorgone (zeus l' agita in mezzo alle tenebre tra fulmini
mai noi gira. / minerva sol con l' egida già vide / la fronte,
minerva con lo scudo, o con l' asta e con la corazza, sopra una
veste lunga, e sopra la corazza l' egide, cioè quella pelle di capra
testa. tasso, n-iii-1070: con l' armi di minerva ancora si potrebbe fingere
'remedio d'amore 'gli attribuisce l' egide che fu lo scudo di minerva con
il magno un tempio a minerva con l' effige di quella dea armata dell'egida
. salvini, 16-659: compassionando / l' uom, benché morto; e tutto il
morto; e tutto il ricoperse / con l' egi d'oro; acciò non lo
-figur. parini, 503: con l' egida, / alt'imbracciata, camminar
. pananti, i-198: io con l' egida mia lo ricopersi / e dissi
, le industrie, i commerci, l' agricoltura, la nautica... rifiorirono
perché i principii ne erano sopravvissuti sotto l' egida veneranda del senno pontificale. giusti
pontificale. giusti, 2-94: sotto l' egida / del presidente / godo il
fogazzaro, 1-597: affermerò, sotto l' egida di s. paolo, che la
maritale e la licenza muliebre, sotto l' egida mondana di una così autorevole protettrice.
; compougonsi di questo i codicilli per l' opere di più importanza. =
(se ne togli il terror) l' egidarmata / palla e la faretrata alta diana
settembrini [luciano], iii-3-344: l' alto capo immortale / del saturnide maggior
/ del saturnide maggior dei celesti / partoriva l' intrepida virtude / della terribil vergine /
34-34: le capre mie il citiso e l' egilo / mangiano e sovra 'l giunco
mattioli [dioscoride], 599: vedesi l' egilopa tra gli orzi, e tra
landino [plinio], 593: [l' erba medion] ha virtù di fendere
35-6: non lascia la sinopia gocciolare l' egilope de gli occhi. serdonati, 11-362
si è ottenuto fino a qui che l' egilope a poco a poco ed insensibilmente
corre laggiù, e quanto ci vale l' obolo, e se l'attico, il
ci vale l'obolo, e se l' attico, il macedonico, o l'eginese
se l'attico, il macedonico, o l' eginese. = voce dotta,
metallo / fuso, bensì, per l' opera eternata, / il buon bronzo
, / il buon bronzo di che l' antico onàta / gittò l'iddia dal capo
di che l'antico onàta / gittò l' iddia dal capo di cavallo, /
. armato di egida, che porta l' egida (che è attributo di zeus)
giove / non ti vantar, ché l' alta ira di giuno / costar ti farà
un tanto onore. carducci, ii-1-233: l' avena rustica / da 'l labro tuo
'l labro tuo risuona / o figlio de l' egioco, / o figlio di latona
ch'empier le solitarie inculte selve / l' antiche maraviglie. redi, 17-174: immoti
saltellando, / e via gittando ognun l' ispido pino, / di questo ramo
ègira (erroneamente egira), sf. l' abbandono della mecca da parte di maometto
data retrocessa poi al 16 luglio, segnò l' inizio dell'èra musulmana).
da meca. manfredi, 3-68: l' epoca, di cui [gli arabi]
sebben di giuno ei non mer- tasse l' ira, / né cominciasse gli anni dall'
del suo bel còno, di aver chiuso l' egira delle sue spaventevoli devastazioni.
. -in partic.: fare fuori l' avversario (nel linguaggio sportivo):
xxi-n-1009: a'son deruinò... l' è miegio ch'ai faghe fuora e
con un mitra, avrebbe fatto fuori l' autista del camion di una banca e poi
; e la fretta è impazienza; l' impazienza, disordine. nievo, 1-538:
. fece appena in tempo a raccontare l' accaduto. - fare la
naturale, poiché non mi venne mai l' idea di mal fare, e tutte
fa tanto male a vedersi: dà l' impressione dell'anima ridotta gelatina. -fare
6-15: per sua inclinazion (ch'assai l' amava) / e per li preghi
» / rosa aspettava. « tutte l' altre vanno / a nozze; e voi
hanno in dosso / a chi fatto ne l' ha credenza. redi, 16-vi-142:
insieme il proponimento di far meglio per l' avvenire. - beneficare, favorire
cavalca, iii-84: qua si mostra l' errore del mondo, che non reputano
pucci, ix-356: la femmina fa l' uomo viver contento: / gli uomini sanza
starsi in letto. nievo, 1-22: l' ho menata per cinquant'anni io quella
i suoi ferri e poi del tarabuso / l' artiglio, e non avea fatto niente
denari. mi ha ordinato la cartina: l' ho presa e non mi ha fatto
, 250: gli deve dire che l' altro giorno si fece affari della botte grossa
322: « siete d'età », l' uomo riprese: « eh nonna?
taglia! a voi fa prode / l' aria di monte e l'acqua di corsonna
prode / l'aria di monte e l' acqua di corsonna ». -trarre
poi altra volta si sarchia, quando l' erbe nocive saranno in quella rinate:
: il governo ha bisogno d'interrogare l' opinione dell'universale, per farsene prò
: era ricciuto, questo prete, e l' arco / delle ciglia avea basso,
diffatto fu il primo che, per l' ineffabile dolcezza d'una voce naturale e
in contrario, ma in quel momento l' orologio della piazza suonò il mezzodì.
quel poco barlume, fossero quelli che l' aiutassero a trovar sempre la buona,.
sala, lei mi disse: « ce l' abbiamo fatta ». -compiere un
per dire: -per questa volta glie l' abbiamo fatta! de roberto, 425:
tutti i beni da tutti i monaci, l' avremmo fatta in barba al governo.
aperti. pavese, 1-20: mi strizzava l' occhio come se ridesse ancora per avermela
nieri, 122: o trivellino, me l' hai fatta bella! mi avevi detto
3-23: amico mio, gl'iddei me l' hanno fatta grossa: m'hanno tirato
più del semplice finire, perché dice l' atto deliberato e non inefficace di voler
sassetti, 29: dopo l' avere a'giorni suoi lavato a mille il
brancoli, 3-233: tutti dicevano: « l' ha fatta grossa! », e
si mettevano le mani vicino alle orecchie con l' indice e il mignolo distesi e le
fece a giovannin di bùrico; 10 l' accorcio, ma lui quando la ricontava,
nel palchetto accanto al nostro, se l' ha fatta a sbirciarmi tutta la santa serata
si capisce, per la contentezza se l' è fatta addosso.
ore ultime della giornata; essere già l' ora tarda; annottare. g.
tempo era buio. -non vedere l' ora che accada un fatto; desiderarlo
consentire, tollerare; cedere ad altri l' iniziativa; lasciar correre. novellino,
lei riusciva a portarmi nel letto. l' aveva capita da un pezzo e sapeva giocarci
saladino sapesse fare senza lui, tanto l' amava. cavalca, 16-2-123: senza
biancheggiar tutta; ond'ei si batte l' anca, / ritorna in casa e qua
figlio gridare / nel nido oda de l' aquila di giuso, / s'aggira
sa che si fare, / poi che l' ali non ha da gir là suso
è reo, e voi siete nel- l' armi, / lascia venir la vittoria ch'
a sì gran risco la vita e l' avere, amazzandosi l'un l'altro e
la vita e l'avere, amazzandosi l' un l'altro e stando in su 'l
vita e l'avere, amazzandosi l'un l' altro e stando in su 'l far
è anche essa un fare: è l' ultimo atto di vita nella vita. alvaro
una cosa intesa e necessaria, come l' hanno spesso le bambine. -in partic
aveva la preziosa dote dell'operosità e l' odio al dolce far niente. gioberti,
a chi è abituato a differire e procrastinare l' esecuzione dei buoni propositi. paolo
troppi se n'à tirati dietro a l' inferno, ma fa il bene senza indugio
ree / mostrò già mai con tutta l' etiopia / né con ciò che di sopra
per terra. band-ello, ii-1065: l' arida libia... / tanti non
oro lenta irriga il collo, a l' omero bianco / con un cinto vermiglio
/ a quel protervo, e spennacchiate l' ali. pulci, 14-90: e'traboccò
. pulci, 14-90: e'traboccò giù l' arco e la faretra, / e
1-339: alle spalle agita [apollo] l' arco, / e tutta chiusa la
: / tolse uno strai, su l' arco d'oro il tese, / lungo
, imparare i fondamenti naturali e tutte l' armi conoscere della dialettica faretra dalle susine
, 12-467: non sarà dunque sconvenevole a l' epico, che somiglia l'uomo d'
sconvenevole a l'epico, che somiglia l' uomo d'arme, usare alcuna saetta tolta
il semicerchio... si vuole che l' abbia trovato beroso caldeo...
abbia trovato beroso caldeo... l' aracne eudosso l'astrologo... dionisio-
beroso caldeo... l'aracne eudosso l' astrologo... dionisio- doro il
già, ne'nostri danni acceso, / l' unghera terra il faretrato stuolo / del
a una divinità che abbia come attributo l' arco. -il faretrato dio: cupido
, st., 1-120: qui l' arcier fraudolente prima nacque, / che
argentate il denso velo / feria de l' aria bruna, / sì che dubbio
furie faretrate / da le sponde / de l' eusin portano incendi! c.
/ buon rapitor che regno hai sopra l' ombre. leopardi, 7-35: non
entom. insetto di varia grandezza (l' apertura alare non è però mai superiore a
è prodotta da ghiandole salivari modificate; l' adulto ha capo mobile, occhi composti
, coperte di squame variamente colorate, l' apparato boccale atto a succhiare sostanze fluide
/ e 'l sol, ch'avea passata l' ultima ora, / verso murrocco chianava
certa sua morte. marino, 240: l' occhio e 'l desio / ferma e
che i varii / apre color per l' aria, / e il rude involto suo
correnti, / le distese campagne e l' oceano; / né vide altro stranier
penso alla mia d'allora, su l' orlo della vita, la rassomiglio alla farfalla
. rosa, 166: superata alfin l' orrida valle, / vidi un chiaro splendor
splendor, di cui desiano / tutte l' anime grandi esser farfalle. goldoni, vii-
la donna come una farfalla: / finge l' uom non vederla, ella lo chiama
la man sovra la spalla. / l' uom si risente, e di far pace
a le varie manteche ama rapire / l' auretta dolce, intorno ai vasi ugnendo
-in partic.: angelica farfalla: l' anima pura che ascende a dio.
noi siam vermi / nati a formar l' angelica farfalla, / che vola alla
f. buonarroti, 2-194: tanto l' anima quanto la farfalla si chiamarono da'greci
un demone che sale, / affaticando l' ale, / verso un lontano ciel.
allo scuro, negli angolini ». l' ora e la presenza delle prostitute, sembravano
un asse centrale in modo da regolare l' afflusso di fluidi nei condotti. 14
di farfalla: nella forma, con l' aspetto di una farfalla che abbia le ali
, ad ali di farfalla, stirate con l' amido, leggere, sulla testa delle
vengo: / chi le farfalle cerca sotto l' arco di tito? sbarbaro, 1-250
. ma, per me che sotto l' arco di tito cerco le farfalle, quel
, se di quell'età non sarebbe l' ora di averla smessa di far la scuola
... / corre dietro al cantar l' incontinenza / come farfalla al lume,
e poco dura, / ma penetrar con l' intelletto è forza / se v'è
intelletto è forza / se v'è l' alma gientil, accorta e pura. /
crede, ha vale di farfalla: l' eccessiva credulità è indizio di leggerezza.
, 134: chi tosto crede, ha l' ale di farfalla. 16
quello poco del vento che facea con l' alie. boiardo, 3-9-4: non potea
andando in traccia / d'idee per l' aria e immagini novelle, / sperando
e bella. a costoro non formava l' orecchie, e ad altri fu sì liberale
e stenta. praga, 2-17: dacché l' ottobre, soffiando, spruzzando, /
più delle mattine la vedea, veduta l' avessi... col mantello foderato covare
amoroso non mi sta bene, né l' ho mai recitata. verga, 2-286:
. marino, i-163: è venuto l' altro volume delle mie 'rime 'stampato
le mosse a'tuoni, / e l' ali spalancare a'farfalloni. = voce
. = voce onomatopeica, che esprime l' impressione ottica del battito delle ali.
di parole. il primo passo è l' incrocio di lat. papilio, -ónis con
. papilio, -ónis con palpitare sotto l' influenza del battito (delle ciglia e delle
7-4: i fratelli dessalle avevano passato l' estate precedente a maloja, jeanne studiandosi di
chi vuole, non so se più l' infingardaggine di mindiride, o la farfallonaggine di
con tutti i suoi vacui, né l' astratto platone con quelle sue farfaioniche idee poterono
quale naturalmente e per se medesima produce l' ebbio e 'l vinco e grassa gramigna,
volgar pianta. garzoni, 1-186: l' erbe d'acqua dolce sono o di rivi
come il gorgogliestro, il crescione, l' erino, la farfara, la biondella.
dei capelli: mondifica la farfarella, l' ulcere del capo che umigano, la
xxxv-1-916: c'ad onto meo me l' ài comannato / ca là i'le ne
xxxv-1-916: c'ad onto meo me l' ài comannato / ca là i'le ne
arruffone. pea, 7-198: l' ispettore... levantino come lei,
. e del maiore farfugio e de l' altre fronde. = dal lat
c. e. gadda, 6-223: l' imprecazione si smarrì sottovoce nell'apocope dell'
.. non pò deventare pane senza l' aqua. novellino, 92 (151)
stemperata e passata con il lacte del- l' amandole. tassoni, vii-26: la farina
di fiengreco, di mandorle, cavatone l' olio, di orzo, di linseme
la gabella della farina e macinatura valeva l' anno fiorini quattromiladugentocinquanta d'oro. guicciardini
quanto rivelassero ancora, sotto la farina, l' una le tracce dello sdegno e l'
l'una le tracce dello sdegno e l' altra delle lacrime. c. e.
dicendo da se stesso: anco non l' hai colta che tu ne fai festa a
la santa fede cattolica; e quando tu l' ami, allora tu hai questa fede
mala farina, / tanto si scalda l' una e l'altra mola: / e
/ tanto si scalda l'una e l' altra mola: / e tal si pensa
. corsini, 3-69: disse fra sé l' imperadore: / quest'al certo non
, 43: il pastore... l' aveva squadrato ben bene in viso,
e che ad altro fine fatta non l' avesse se non per esser da lui chiamato
assai falli dell'istorie; non credo che l' autore intendesse quello che veramente sia libertà
nieri, 293: di lì ci spirò l' anima giuda! corda, crocifisso e
e boia! per lo zio! me l' ha fatta sul grilletto! ma questa
/ ma in crusca si converte poi l' acquisto, / che di farina del demonio
. angiolieri, 149-1: chi de l' altrui farina fa lasagne, / 11
a falde a falde, / né l' un né l'altro è farina da cialde
falde, / né l'un né l' altro è farina da cialde. zena,
d'ingrati, / e si pon l' acqua negli orciuoli fessi, / e la
il diavolo ci taglia il sacco: l' uomo che abbia la mente occupata da
mente occupata da malvagi pensieri, o l' animo turbato da cattivi sentimenti, non
diavolo ci toglie il sacco '. l' altrui o la nostra malizia o inettitudine
la nostra malizia o inettitudine ci toglie l' avvantaggiarci del bene offertoci dalla provvidenza.
vuole un tavolino / che il tarlo l' ha ridotto in farinaccio. 5
morbida. lastri, 1-3-144: sono [l' orzo e la scandela] semi leggieri
beccaria, ii-141: si può dedurre l' annua consumazione dei grani... dalla
, come già avevan fatto in quel- l' altra fattizia e passeggierà abbondanza prodotta dalla
v-3-97: credeva quel semplice del farinaiuolo che l' officio mio fosse simile a quello
]: importa al santo monte l' avere farinero da bene. beccaria, ii-755
farinata / e col buon vino e con l' uova ricenti. cavalca, i-iio
..). bocchelli, 13-685: l' odore, dalle case, di cipolle
che preparava una farinatèlla di grano, l' alimento dei malati e dei poppanti.
gadda, 13-268: la sbobba meridiana era l' ottima, la supersbobba: orzo e
sul povero vicinato, nelle cui viuzze l' erba cresceva fresca ed alta, nei
mariolo. tassoni, 1-31: l' oste dal chiù, zambon dal mosca-
pali marci e dei contorti fili, / l' edera dissanguata ora serpeggia / a
. i... i e poiché l' ha qual sottil velo avvolta /
in basso con la laringe e con l' esofago: dà passaggio agli alimenti e
esofago, in maniera che vengano ad impedire l' ingresso dell'aria per la glottide.
, 369: 'faringe ', l' orifizio della gola, o sia dell'esofago
è simile alla farina, che ne ha l' aspetto o la consistenza; che si
la scodelletta di scorza a condirgli con l' olio dell'oliva umbra l'odorata erba alpestre
condirgli con l'olio dell'oliva umbra l' odorata erba alpestre o il legume farinoso
. d'annunzio, 1-55: su l' ali tremule del vento arrivano / le
l-n-469: lasciamo stare che spesse volte l' uomo s'attribuisce cose bugiarde e falsissime,
noi, tenendoci per precettori di tutta l' europa, non abbiamo saputo giovarci del
saputo giovarci del tempo, né usare l' ingegno di cui siamo tanto alteri,
abbiamo al cielo, che ci offeria l' occasione, come la setta dei sadducei e
stima di possedere la sapienza, perché l' insegna altrui. tommaseo, 3-i-325: che
.. fran- tenderebbero (voi già l' avete provato); contrapporrebbero le arti
gioberti, 14-320: il fariseismo fu l' esempio storico più illustre di tal corruzione
. può provarsi a mettere a raffronto l' ebraismo, il quale si chiude in
doveri della vita umana,... l' istituzione divina è offesa nella sua essenza
'l torto, / ancora mo seria chi l' occidesse, / ca lo monno è
salirono al tempio, per orare: l' uno era fariseo, e l'altro publicano
orare: l'uno era fariseo, e l' altro publicano. il fariseo, stando
osserva la vecchia legge ma non conosce l' amore. de pisis, 144: signore
/ ma tuttavia dì una parola / e l' anima mia sarà salva.
tirò da parte? / -tu l' osservasti, io non ne vuo'più;
nuovi farisei / ad aver del tesor battevan l' ali. g. sacchetti,
puro colore / nella virtù di sé cela l' ardore / ch'i'ebbi dallo sposo
di fra michele, 26: venendo l' ora di vespro, el principe de'farisei
ipocrita. giordani, 11-109: abboni l' anogante importunità, o ja scellerata ipocrisia
tu ne fe'la schiuma, / sì l' ozio, e 'l cibo, e
: disse un uomo; disse: e l' udiva / ella e ne pianse le
a cui rimediasse co 'l vitto; l' altra, co'medicamenti, e la terza
, i-497: seduto alla medesima tavola l' impiegato delle entrate ricopiava in un quaderno
un quaderno le prescrizioni farmaceutiche. era l' ora della visita. d'annunzio,
.. egli esercitava fin dalla gioventù l' arte farmaceutica. gozzano, 170:
ii-400: l' altra riflessione ha di vista il corpo de'
sacrificare la mia pubertà senza lanugine sopra l' ara di venere pandemia! = voce
, che fan vedere una cosa per l' altra. garzoni, 1-421: la farmacia
bevande diaboliche che prese per bocca inducono l' uomo o a amare o a odiare o
macchina del travaglio e le stanze per l' abitazione dei due veterinari e che vi
e si compongono medicinali e medicamenti secondo l' ordinazione scritta sulla ricetta. cattaneo,
di novellette che alimentano la curiosità, l' invidia, la maldicenza, quanto insomma
429: da quel giorno don blasco prese l' abitudine di frequentare la nuova farmacia.
. a. cocchi, 3-281: l' esperienza ha dimostrato più volte anco a
entravano dallo speziale, a veder sgocciolare l' acqua lungo i vetri, lo zio colla
cocciniglia? / o non fors'anche l' aloe-socotrina? landolfi, 2-93: il
savioli, 775: ei [esculapio] l' erbe indarno e i farmachi / in
d'egitto, / il nepente che dà l' oblio dei mali? gozzano, 119
in terra esercitava la medicina insieme con l' arte magica e guariva i mali con
ottima signorina! la sua presenza è l' unico farmaco per il mio cliente.
prove farmacodinamiche: prove eseguite sotto l' effetto di farmaci stimolanti del sistema neurovegetativo
ricercando in una farmacopea le differenze tra l' oppio giapponese più aromatico e l'europeo più
tra l'oppio giapponese più aromatico e l' europeo più potente. -figur.
farmacopea dell'unione sacra, di salvare l' italia dal disastro. 2.
si valse del cioccolatte medesimo dipignendone anche l' imbrodolatura d'un basso rilievo, sul quale
pubblicata sotto il controllo governativo, contenente l' elenco dei farmaci in commercio con la
delle norme specifiche per la conservazione e l' uso, e delle eventuali limitazioni alla
un precipitato), aveva preso con onore l' esame pubblico all'università di torino.
voto, di... lasciar correre l' aqua nel po... o
, / talché non mai per l' egra beccheria / s'adopra la farmacopolerìa.
petruccelli della gattina, i-17: l' esercito era purgato di quelli che
restavano dei passati conquistatori del l' europa, i quali non avevano fatto atto
per quanti spropositi dica il farneticante o l' impazzito, per quante azioni faccia sregolate
. cellini, 1-49 (128): l' abundanzia del sangue, quale non si
questi meriggi corti così cangianti, / l' aria friabile, anitra che farnetica nella corte
e temeraria. testi, ii-64: l' umano pensier, che non penetra / de
viaggio. foscolo, x-362: quanto l' europa in questa età sua decrepita ciarla
portinaio, che giaceva per terra appresso l' uscio della stalla, così gridare, tutto
: parleranno ciascuno per suo conto, l' uno contro l'altro... sarà
per suo conto, l'uno contro l' altro... sarà come un fametichìo
fuori con gli stessi versi della faccia e l' arti gliarsi delle dita.
il farnetico? disse il giogo: -io l' ho bene, quando tu m'hai
tomai alla milizia in tempo che né l' ambizione, né l'utile, né la
tempo che né l'ambizione, né l' utile, né la speranza di morire per
egli è il farnetico, voi dovete esser l' umore: dio fa gli uomini,
3-29: sanz'essa [la filosofia] l' animo è infermo, e il corpo
tutte queste cose la verità, e l' altra che tu vuoi dire credo che la
, 1-ii-87: da quel tempo invase l' italia quel gusto a tal segno di forza
quercus pedunculata, assai diffuso in tutta l' europa; è un albero con foglie
palladio volgar., 1-9: l' assi del cerro, o di favo,
lontano (e serve di solito a indicare l' ingresso di un porto o punti della
giamboni, 4-394: poscia cesare pigliò l' isola ov'è il faro. b.
sopra quattro basi di vetro, con l' arte di sostrato da gnido architetto,
entrata nei folti porti oleosi ove fluttua l' odore dei continenti e delle schiatte,
. gioberti, iii-275: brilla [l' italia] nel buio notturno, come
all'anima perduta, / io vedrò ne l' oblìo lento oscurarsi. negri, 2-175
notte agli aerei, mediante segnalazioni, l' ubicazione di una località, e,
macchina; la luce dei fari tagliò l' oscurità, un debole riverbero investì anche loro
. tassoni, 262: dovrebbe [l' odissea] esser quella che servisse di
scandian, faro gentil che ardi / ne l' immensa al pensiero epica teti, /
io vengo. idem, iii-19-48: ruinato l' impero occidentale, il papato in roma
combattono la lotta atroce dell'arte fra l' indifferenza del pubblico e il morso dell'
< pdtpo <; (nome del- l' isolotto di faro presso alessandria d'egitto,
, per raccorlo e servirsene secco come l' altro. salvini, 6-171: siccome la
intestini. magalotti, 1-253: quel- l' immensa farragine di sensi che, a considerargli
che, a considerargli sparsi in tutto l' alcorano, non vi si raffigura né arte
della vita umana,... l' istituzione divina è offesa nella sua essenza.
guise di virtuosità. soffici, v-1-378: l' immensa, angosciosa farragine di marmi e
nomi, 8-63: intanto degli dei l' alta farragine / raccoglie il padre giove
è adunque la satira romana? secondo l' autorità di giuve- nale, così dirittamente
17: ma se tu avessi l' altr'occhio burlazzo, / ti guarirebbe il
. foscolo, 1-255: schierata l' ecatombe, e co'lavacri / abluendo le
ti dono. monelli, 2-97: l' oste mi portò una specie di
di farina di farro conditi con l' olio e con erbe, molto cotti.
dioscoride], 263: fassi parimente [l' alica] a i nostri tempi in
g. b. doni, iii-1-14: l' istesso si può dire di quella specie
modo di rappresentarle; perciocché, conforme l' antico costume, sogliono introdursi finita l'azione
l'antico costume, sogliono introdursi finita l' azione più grave per rallegrare il popolo
farsaiolerìa, sf. letter. l' essere simile a una farsa,
guancialetto, con la quale si foderava l' elmo per attutire gli urti.
. boiardo, 2-10-17: sopra de l' elmo a balisardo mena, / e
nuovi corpi d'arti si facessero, l' uno per i cardatori e tintori
per i cardatori e tintori, l' altro per i barbieri, farsettai, sarti
, rimise in ordine la camicia e l' orlo delle mutande. -figur. persona
cieco, 43-25: s'avean così frappata l' armatura / da tutti i canti,
. ariosto, 17-131: gli avean levato l' elmo e la corazza, / e
amica. tesauro, 3-38: tolselo [l' impero] ad avito in piacenza,
servir messer agabito. lalli, 5-34: l' ultimo [legno] fu la scilla
: lasciato hanno le gonne, e tolta l' arte / de'farsettoni a l'unghera
tolta l'arte / de'farsettoni a l' unghera manera; / e stretti in tal
, che gran pena è agli europei l' avvezzarsi a maneggiarli: conciosiaché, non sol
o quella che reca il nome e l' indirizzo del destinatario. -fascetta editoriale:
[osini]; non ho potuto esaminare l' indirizzo sulla fascetta. cassola, 2-357
. mentre le sorelle e la madre l' aiutavano a vestire l'abito da sposa.
e la madre l'aiutavano a vestire l' abito da sposa. 4.
la bocca, a una certa distanza l' una dall'altra. su ciascuna delle fascette
bocchelli, 3-91: gli uomini indietreggiano l' uno sull'altro, si urtano i fucili
dee., 10-6 (439): l' altra che veniva appresso aveva sopra la
monti, i-146: ho trovato dentro l' involto sei reti, quattro paia di
, che così mescolati insieme non possiamo l' uno dall'altro discemere, ed il bianco
quattro i piedi a certi legni dispersi l' un dall'altro. celimi, 1-109
. gemelli careri, 1-iv-200: quando l' imperadore vuol fare una grazia straordinaria a un
-benda che avvolgeva il capo o anche l' intero volto, per ornamento, o
vien: candide fasce veggio; / de l' abito non ben scemo la forma,
ii-97: candida una fascia / cingea l' ambrosio capo. -laccio che,
iii-4-163: si annunciò ai cittadini che l' urbino aveva con una mano strappata la
: mi devo mettere la toga con l' ermellino, e una grande fascia o stola
garza sfilacciate e macchiate rimanevano tuttora su l' impiantito. soffici, iii-62: il pacini
catene / dalla prigion d'un seno è l' uom dannato, / e se cerca
chi stelle. beccaria, i-410: l' imprigionare i loro corpicciuoli [di bambini]
il nulla. -per sineddoche. l' infanzia. rosa, 1-53: viene
ritto che a giacere, per non l' aver punto a piegare; perché in quella
il corpo umano (in quanto contiene l' anima). dante, purg.
vo suso, / e venni qui per l' infernale ambascia. buti, 2-371:
', cioè col corpo che circunda l' anima, però la chiama 'fascia /
, 45-58: o se 'l duolo e l' ambascia non l'accora, / con
se 'l duolo e l'ambascia non l' accora, / con le man proprie squarcierà
proprie squarcierà la fascia / che cinge l' alma, e ne la trarrà fuora.
, / e nardo e mirra son l' ultime fasce. fazio, ii-5-84: incenso
, 2-242: chi ardirà più profanarti l' udito con un solo libero motto, ora
si sgomentò e cominciò a svolgere gentilmente l' umano dalle fasce teologiche nelle quali lo
al mare. boterò, 1-153: l' altre due fascie [del mar rosso]
del mar rosso], che sono l' estremità orientale e occidentale, sono ingombrate
nobil terra / quasi gran fascia che l' italia fenda / e fra due mar
stenda. m. adriani, vi-167: l' istmo, che è una fascia di
pinete per la forza del sole esalavano l' effluvio caldo della resina, ed era
una città. tasso, 1-23-17: l' ultimo assalto a la città destina,
] con fasto e con festa a l' aria uscito, / gode, adobbato di
cassola, 64: quand'ecco splender l' atro lembo, e in mille /
... /... poi l' ombra. e. cecchi,
, alta dodici gradi in circa sopra l' orizzonte, serviva di base all'aurora
parallela. sifone, 5-18: l' aria era avvolta in una luce verdognola teneris
sua estremità superiore corrisponde al bacino, l' inferiore al ginocchio. -fascia trasversale:
, che in tre diversi luoghi cingono l' esofago, e lo fortificano esternamente.
ciascuna delle tre parti, leggermente aggettanti l' una sull'altra, in cui è
sull'altra, in cui è diviso l' architrave dell'ordine ionico. filarete,
vero è che si fa più spazio intra l' una e l'altra cornicetta, come
fa più spazio intra l'una e l' altra cornicetta, come a dire una fascia
, sono quadri di proporzione, con l' avere da piè la sua fascia soda
cambio di cornice. baldinucci, 95: l' architrave... ha pure anche
arcata collega le due porte aperte su l' una e l'altra scala, tutte
le due porte aperte su l'una e l' altra scala, tutte di pietra gli
giulio strozzi, 11-36: mal de'veneti l' opre anco men chiare / intorno conteneva
tasso, 8-7-649: loco è ne l' oriente, ove percossa / dal sol
mezzo a la gran fascia intorno / l' eclittica invisibil linea detta. forteguerri,
fascia equatoriale: tutto è noto, l' uomo si urta dovunque all'uomo.
fasce ancor lattante / le sdentate donnicciuole / l' alma debole incostante / mi nodrir d'
i suoi comandi. baldini, 4-198: l' arte di figura e di paesaggio qui
uscita da le fascie, non apprenda / l' arte del parer bella e del piacere
brutto in fascia bello in piazza: l' aspetto fisico dei fanciulli può mutare coll'
un piede della piccola, che piangeva perché l' aveva pinzata un gamberello. morante,
. fasciame, sm. marin. l' insieme delle tavole (sulle navi di
) o all'interno [fasciame interno) l' ossatura della nave. -fasciame dei ponti
della nave. -fasciame dei ponti: l' insieme delle tavole di legno che ricoprono
ossa; e su le porte / esplora l' aria. d'annunzio, v-2-734:
. e letter. il fasciare, l' avvolgere con fasce.
cenciarelli, potendo si fasciare / e l' alto deo legare, co fussi destituto!
giordani, viii-56: quando in italia correva l' usanza... di fasciare strettamente
bianco, e il sangue gocciolava, macchiando l' abito e la camicia. d'annunzio
vi siete tolta. bocchelli, 12-194: l' hanno fasciato [il cadavere] di
/ sfreni e sferzi le voglie e l' ardimento, /... perché nel
8-3-557: fra 'l tropico del cancro e l' ampio cinto / che la spera maggior
, i-1004: del bel color che l' elitropio tigne / sottilissima benda indi ti
veggo un fievole baglior che tremola / per l' umi- d'aere: freddo crepuscolo /
aere: freddo crepuscolo / fascia di tedio l' anima. verga, ii-117: al
], 8-47: quando egli [l' albero] è tenero, si fascia e
altri rimedi, come sono: ordinare l' esercito tuo in lato che tu sia fasciato
coperte, fasciata, esangue, tutto l' orrore della cosa non appariva. pirandello,
più sacri. comisso, 5-228: l' interno lungo e stretto si alzava verso la
fasciatura, sf. il fasciare, l' applicare fasce o bende. - anche
2-84: se corso è drento a l' unghie, sieno accorte / tue man con
. per estens. e al figur. l' avvolgere, il cingere, il circondare
in parigi [niccolò tommaseo] è l' anima dell'* italiano ', nuovo giornale
molte volte, la cosa andò con l' ordine inverso, erano la scintilla e il
berni, 4-69 (i-112): l' ultimo sforzo francardo vuol fare, /
ben legate s'univano e si collocavano l' una sopra dell'altra, ed in
ed in quantità così grande che ne sorgeva l' argine. forteguerri, 6-82: veduta
si serve d'una falce per raccogliere l' erba nei suoi prati e trasportarla nel
. / e più smagrar gli fan tutto l' armento. = deriv. da fascinare1
lavori di tal mole che dan loro l' amara e fascinante sensazione che non li
di larice piantati a circa un metro l' uno dall'altro. -anche: riparo
, 11-1-282: da per se medesima [l' acqua] si sa trovar la strada
e. gadda, 12: quando l' ultima vibrazione dell'ultimo ghirigoro si spense
la calma esterna, uno spettro per l' ascetismo, un demonio pel fuoco. aleardi
/ ci attira oltre gli spazi, oltre l' ore / la fatalità del mistero.
del mistero. d'annunzio, iv-2-454: l' atto della lùgubre fascinatrice mi sembrava fatale
finalmente potè alzar la bacchetta fascinatrice, e l' orchestra smise di pizzicar minugia e di
f. frugoni, vi-351: sempre abbominai l' adulatoria fascinatura. = deriv.
da fascinare2. fascinazióne, sf. l' affascinare, l'ammaliare; fascino,
fascinazióne, sf. l'affascinare, l' ammaliare; fascino, malia; illusione
precetti del decalogo erano... l' invocazione de'demoni e tutto ciò che
d'annunzio, i-472: in fondo a l' occhio suo puro e crudele / eran
a provocare uno stato ipnotico, senza l' impiego di mezzi suggestivi (per es
poco bramare. tasso, n-ii-281: l' occhio de l'invidioso affascina colui a chi
tasso, n-ii-281: l'occhio de l' invidioso affascina colui a chi si porta
si porta invidia, perché il veleno de l' anima, per lui trapassando, offende
il principio de la quale è ne l' animo come in una radice. mascardi,
incedere, e quanto fascino eserciti sul- l' 4 umanità '. de marchi, i-953
questo: tornare alle proprie abitudini con l' illusione di scoprirle. -fascino slavo
là sedute tutte in fila, su l' orlo del lago, come altrettante matrone
d'altro, di fascinoso, accompagnava l' immagine di elena. = deriv
di questioni che sono fra cittadini, l' uno contra a l'altro. bruno,
sono fra cittadini, l'uno contra a l' altro. bruno, 3-836: dopo
(288): la giustizia che l' aveva appostato, gli mise l'ungnie addosso
che l'aveva appostato, gli mise l' ungnie addosso; gli trovarono un fascio
su la nostra soglia / crepiti stanco l' ultimo doppiere. dossi, 77: credeva
desideri ardentissimi, di cui si fuggisse l' adempimento. scopo raggiunto, amore finito.
/ de le mie colpe e de l' usanza ria, / ch'i'temo forte
soma dell'umane colpe, per mitigar l' affanno del gran fascio che sostiene. menzini
menzini, ii- 245: se l' ingegno sotto il fasce manca / della propria
ritornando al loco / già noto, stenderà l' avaro lembo / su tue molli foreste
739: non sgombran la tristezza / l' oro, e gli augusti consolari fasci,
fasci, / né discacciar si può l' affanno e il duolo / che move intorno
tetti il volo. carducci, iii-7-7: l' italia s'era rilevata appoggiandosi d'una
cristo, ma ben presto aveva disteso l' altra a ricercare tra le rovine di
mussolini nel 1915 per propagandare e ottenere l' intervento dell'italia nella prima guerra mondiale
e poi alla casa del fascio rimemorando l' anno dopo l'impresa. gramsii,
casa del fascio rimemorando l'anno dopo l' impresa. gramsii, 9-474: il «
brigante. jovine, 5-305: dopo l' inaugurazione della sezione dei fasci di combattimento,
a perseguitarti, e a volere torre l' anima tua, l'anima del mio signore
a volere torre l'anima tua, l' anima del mio signore sarà guardata, sì
appo il tuo signore iddio; e l' anima de'tuoi nemici sarà girata, sì
fascio si sciorrà. carducci, iii-19-208: l' austria-stato decade. il fascio della nazionalità
iv-2-281: di tanto in tanto, l' organo gittava un gran fascio di suoni.
rendere che un fascio di odori, con l' odor fradicio anche dei gambi mezzo in
un tubo da ripresa televisiva, compie l' analisi dell'immagine. -fascio riproduttore:
-fascio riproduttore: pennello elettronico riproducente l' immagine nel cinescopio. - tubo a
e si fa addosso al gondoliere, e l' uno e l'altro cadono a fascio
addosso al gondoliere, e l'uno e l' altro cadono a fascio nella gondola.
a fasci. cagna, 1-14: l' aria vivida gli rinfrescava la faccia ancora
. mentre la donna stette a cavar l' acqua dal pozzo, fecero due fassi de
, fecero due fassi de feno a l' asino ne la camera, cum infinito suo
dee., 10-6 (439): l' altra che veniva appresso aveva sopra la
al cui centro sta la bocca, l' altra un po'più grande, situata ventralmente
, situata ventralmente dietro alla prima; l' apparato digerente si divide poco dopo la
oblungo, fornito di due succhielli, l' uno de'quali posto all'estremità anteriore
all'estremità anteriore forma la bocca, l' altro all'estremità posteriore costituisce l'ano
, l'altro all'estremità posteriore costituisce l' ano. a questo genere appartiene la fasciuola
/ là dov'io dormo su quando son l' otte, / ed è di fien
derrata, / che non saratti mai l' offerta avara. 2. festone
carattere totalitario e nazionalista che, eliminata l' opposizione, abolì le libere elezioni e
produzione in un ordinamento corporativo, rafforzò l' accentramento amministrativo, riformò il sistema scolastiéo
e antiegualitario e celebrando il culto per l' antica civiltà romana e imperiale; in
, ii-2-287: il nazionalismo italiano, con l' esperienza, e soprattutto con l'aiuto
con l'esperienza, e soprattutto con l' aiuto del « fascismo », ha fatto
storici e viventi. gobetti, 1-184: l' attualismo, il garibal- dinismo, il
dinismo, il fascismo sono espedienti attraverso cui l' inguaribile fiducia ottimistica dell'infanzia ama contemplare
. pavese, 8-355: in fondo l' intelligenza umanistica -le belle arti e lettere
. -in senso astratto: l' insieme di ideologie e di concezioni che
movimento fascista; il costume di vita, l' atteggiamento di pensiero che da esse trae
. ultimi i marxisti che ideologicamente, l' ho appurato, sono per una società
regime fascista e, in partic., l' insieme dei fascisti propriamente detti. -
la palingenesi fascista ci ha attestato inesorabilmente l' impudenza della nostra impotenza. a un
stesso. fascistizzazióne, sf. l' operazione di render qualcuno o qualcosa
razionalismo. panzini, iv-253: seguendo l' uso estensivo dei francesi, si usa la
come era comandato per la legge; e l' ostie paci fiche cossono nelle
degli ellipsostomi, che hanno tratto l' appellazione dal nome vernacolo che si
e si mimetizza con gli alberi assumendo l' aspetto di bastoncelli o foglie.
palladio volgar., 4-21: alcuni ungono l' arbore con terra rubrica, morchia e
mischiate. ovvero appiccano e sospendono su l' arbore un granchio di fiume e un
bisogno. b. davanzali, ii-478: l' abito suo era bigio ungheresco, con
un fuscel di scopa, svolazanti per l' aria, e lui più d'ogn'altro
una stessa corda. meditazione sopra l' albero della croce, 1-78: legati i
bocchelli, 13-483: le armi e l' armatura gliel'ha portate dietro sul suo cavallo
che il tempo è molto breve. l' ho un gran fastello: il vero è
fu in terra questo fastellaccio, / l' altro s'avventa addosso ed aldighieri. firenzuola
schiene. baruffaldi, xxx-1-130: ma l' altra no, candida, liscia e
sue fronti, per riporli dove / l' agio di casa tua più tei consente.
voi la mia effigie avessi osato concepire l' idea ch'ella potesse in alcun tempo
e dei percome si fosse venuta facendo l' italia, il poeta maremmano s'era
, il poeta maremmano s'era fatto l' obbligo di cantare in gloria i fasti
, iii-2-113: sua madre, con l' esultanza ansiosa propria delle donne di fronte
jus 'il diritto umano '): l' antica lessicografia latina riferiva fas al
. [crusca]: poi che l' ebbero molto fastidiato per provare il suo
zanze, che più assai me fastidiono che l' intacare. -assol. essere
, 1-108: il studio universal, l' ingegno e l'arte / si versa in
il studio universal, l'ingegno e l' arte / si versa in tradimenti e
poi da tacere che la fastidiente curiosità l' ha guidato anche bene, come a toledo
la sniza aveva perso il modo e l' abitudine di negargli qualunque cosa le chiedesse,
le cose che debbono venire, desiderando l' uomo che vengano, per lo fastidio delle
, cessa ancor il più delle volte l' amore, e molte volte si converte
fastidio delle cose umane che faceva prender l' oppio ai vecchi e barbuti sultani.
scuola. 2. atto compiuto con l' intenzione di suscitare una reazione di intolleranza
ripulsa tale da costituire un pericolo per l' ordine, per la quiete, per
; irrequietezza, turbolenza. -anche: l' insieme delle persone che, con intenti
me... venne a un tratto l' idea di urlare a gara col treno
l' amante, al convegno, sgarbi, ritrosie
21: [questo nome] l' ho scelto, donno moisè, per questo
alle pecore] il fastidio, cioè l' abbominazione. vettori, 1-71: sempre
rivoltandosi tutte queste cose più volte per l' animo suo, venne in tanto dispregio
, alloggiati dietro al parapetto, poiché l' inimico avrà l'istesso fastidio a cacciarli,
al parapetto, poiché l'inimico avrà l' istesso fastidio a cacciarli, ch'essi
lettera e al sig. ambrogio padovani l' incomodo di pagarla, ditegli che le
: -entri. comisso, 5-206: l' ultimo dei suoi figli, marino, era
la strada sbattendo gli zoccoli uno contro l' altro mugolando con la bava alla bocca
che mi dipingete mentre m'allettate con l' esca de gli onori e delle ricchezze.
per lo fastidio che reca a loro l' apparire di questi denti lattaiuoli,
ogni desiderio. serao, i-873: l' arricciatura che le solle ticava
giuda. paolo da certaldo, 341: l' ebbrezza è troppo sozza cosa e troppo
sozza cosa e troppo pericolosa. ella mena l' uomo sanza arme a morire, ella
, ella discuopre i sagreti, ella fa l' uomo servo de la più vile cosa
ragnuoli (per li quali si corrompe l' uso de'favi) e de'parpaglioni,
della porcheria, / prima di giudicar l' opinion mia, / che può star fra
beccari, xxx-4-274: ond'io come l' ho preso / con questi lacci,
possa essere spiccata. rajberti, 2-146: l' atto può essere pieno di affetto
accorse fuori della presente materia, acciocché l' animo e l'intelletto faticato sopra una materia
presente materia, acciocché l'animo e l' intelletto faticato sopra una materia, e quindi
, le parole del conforto ovvero del- l' ammonimento noi lungamente distendiamo, a fastidio
chi deve dare. ibidem, 252: l' abbondanza genera fastidio. cicognani, 2-87
, disdegno, disprezzo ', con l' incrocio di taedium * tedio fastidiosàggine
fastidiosàggine, sf. ant. l' essere fastidioso, importuno, insopportabile,
, importuno, insopportabile, intollerabile; l' avere esigenze, pretese che risultano gravose
. davanzali, ii-36: ma poco durò l' allegrezza per la fastidiosaggine di quegli aiuti
con tutta la leziosaggine, che ingenera l' ozio pigro, né gli scienziati con
stimolo doloroso. redi, 16-v-69: l' urina stessa... produce fastidiosaggine,
. b. croce, i-3-182: l' artista, che la rappresenta ingenuamente [la
6. con prepotenza, con l' intenzione di produrre disturbo, di causare
rendo sicuro che non molto avrete sperimentato l' aspro lor giogo, che da voi stessi
per il reciproco commercio dei popoli, per l' autorità di qualche scrittore accreditato.
atti, con il contegno, con l' atteggiamento o anche con la presenza,
. caviceo, 1-207: se grave è l' ascoltare quelle persone, quale de natura
, / stravaganti e sospettose / e l' averle notte e dì / sempre lì /
: si fermò un momento a contemplare l' ospite così noioso per lui. [ediz
): si fermò un momento a contemplare l' ospite così per lui fastidioso].
il signor architetto, permettermi che io l' accompagni all'albergo? o preferisce la
la più forte; ma è fastidiosa per l' apparecchio de'materiali, per la distribuzione
giocondo, e non poco grave per l' altezza e varietà de'soggetti, mi sono
, iii-4-31: era ormai troppo fastidioso l' udire li austriaci vantarsi delle nostre pratiche
a mazzetto. 2. che offende l' orecchio, che turba la quiete;
osservano con gelosia colui che passato avendo l' infanzia in un'officina, co'studi suoi
lo spogliato cliente. guerrazzi, 6-199: l' antinori sentiva una voce fastidiosa, come
milizia, ii-8: nelle colonne isolate l' accoppiamento è più fastidioso, poiché presenta
ricettario fiorentino, 2-280: non vi mescolare l' ultima distillazione, perché al gusto è
tiene [il sori] il principato l' egizio, e massime quello che rompendosi è
era ricolto. maestro alberto, 147: l' uno 'n porco fastidioso muta, /
affricano / con denti grandi e con l' unghia aguta. passavanti, 70: giace
: certo la fastidiosa e brutta rùgine l' ha consumata. michelangelo, i-iio:
è fastidioso un poco. -vi leverò l' incomodo. carducci, ii-3-101: gli uomini
sopra una seggiola colle mani una sopra l' altra, e non fa mai nulla.
tal ancor che fastidioso vegnia / (ricercando l' altrui) del proprio albergo.
perché io ero uomo molto fastidioso con l' arme, e per questo faceva avvertito sua
suo corpo. cesarotti, ii-426: l' epidemia o dissenteria tragica che s'impadronì
amore] prendea diletto / di sturbar l' opre al volator drappello. = voce
potevano dar sapore alcuno, che offendesse l' altrui palato, né odor molesto che
: i poggi sembran capi tignosi ne l' ospitale, / l'un fastidisce l'altro
capi tignosi ne l'ospitale, / l' un fastidisce l'altro da'finitimi letti.
l'ospitale, / l'un fastidisce l' altro da'finitimi letti. linati,
possibile per non sentirmi sempre fastidire con l' eteme rampogne sul lavoro e il dovere
/ che sparga 'l sangue e venda l' alma a prezzo? serra, ii-29
infierire creando scompiglio, confusione, impedendo l' ordinato svolgimento di un'azione (per
alzano mai, fastidiscono li altri e con l' ombra di lor istessi ricevono offesa,
speculative assaggiare, certo sì leggiermente che l' intelletto, già di vento pasciuto,
domandasse il consolato, sì come già l' edilità e la pretoria fastidiente, dicendo
di tristizia, per lo quale vien l' uomo in tedio di se medesimo e
in tedio di se medesimo e giace l' anima languida così fastidiente ogni ben dello
e le modeste / arti del padre fastidì l' ardente / spirto del figlio. c
del figlio al padre, / tal de l' amico il vizio, ov'ei pur
cose egli sembra aver voluto confermare definitivamente l' opinione di coloro che lo dicono esaurito
era d'ogni fior vermiglio e bianco / l' erbetta verde; ed infra sì bei
può donna, che lasciarsi / svogliar l' amante: fa'pur ch'egli parta
stanco / possa aver mai di te l' anima sgombra; / anzi quando il tuo
-disgustato, nauseato; che ha perso l' appetito. bandello, 1-15 (i-175
star bene a casa vostra cercaste beffarvi l' un l'altro con i vostri amori,
a casa vostra cercaste beffarvi l'un l' altro con i vostri amori, come
cibi, questa gli ritorna 'l gusto e l' appetito. -sostant. mattioli
e le fastidite applicazioni al diritto sotto l' insegnamento del celebrato canonista giovanni andrea mugellano
la tino fastigiàre aveva sostituito l' originario fastigdre. fastigiato (part
è caratterizzato da rami diretti verticalmente verso l' alto, disposti intorno al tronco a
di fastigio, di cono allungato verso l' alto (la disposizione dei rami di
. garzoni, 1-760: con l' esteriori sono le faccie dell'edificio,
fosco vermiglio mattone / par che risvegli l' anima de i secoli. d'annunzio,
, iii-i- 459: guizzano per l' aria i bagliori delle fiaccole. nella
convergere, nere e aguzze, verso l' astro scintillante. 2. per estens
della guazza, che non valeva a regger l' inchiostro. da questo può ben supporsi
può ben supporsi quanto copiosa s'aduni l' acqua in quelle sublimi fastigia. arici,
ardeano ancóra / al vespro più vermiglio de l' aurora. -posizione elevata.
gli apostoli, qui s'ebbe / l' umil principio del papal fastigio, / quindi
, sopra i quali poi dee fabbricare l' industria dell'uomo, per giu- gnere
, 9-58: dalle quali manualità, l' apprendimento e la pratica, nel favore d'
aguzza '). in lat. anche l' uso estensivo e figurato: 'cima,
quasi sepolti nel fondo del suo essere l' ingiuria privata, li irritamenti al corpo
anche aveva abbandonata la vendetta privata per l' assicurazione fastigiosa del trionfo collettivo: e
227: [ladislao] andava a l' improvviso per li alloggiamenti de'soldati,
. soltanto potrebbe impressionarla la bellezza, l' eleganza, la nobiltà, la ricchezza,
di questo genere. 2. l' esser fiorente, lussureggiante, prospero (
] con fasto e con festa a l' aria uscito, / gode, adobbato di
. stampa, iii-245: man- chin l' ombre a la selva, e l'elce
chin l'ombre a la selva, e l' elce rompa / sotto incarco canuto il
abbevera le piante e i fiori e l' erbe / e gli uomini e le belve
di questi dui, / s'in me l' orgoglio o la beltà avanzasse; /
beltà avanzasse; / quantunque il fasto e l' alterezza nacque / da la beltà ch'
di schiacciargli il grugno / e rintuzzargli l' alterigia e 'l fasto. vico, 241
: che stolto fasto de'plebei sdegnare l' agricoltura, la quale certamente sappiamo che si
costante e buona. / ecco or l' imperio, ecco le pompe e'fasti,
! c. gozzi, i-109: l' omaggio di tutti quelli della famiglia, che
. fortini, i-158: così la vecchia l' andava confortando esortandola di fare contento il
il suo amante e con mille fastocchiarie l' andava ingannando. = deriv.
: nel riandare in punto di morte l' elenco delle dovizie costituenti un patrimonio da
stimoli, gli dà aiuti: e l' uomo che fa?... e
uomo che fa?... e l' uomo se ne abusa in peccar più
periodici popolari, i-513: o egli [l' indigente] entra in lotta colla società
fasto2. fastosità, sf. l' essere fastoso; sfoggio di ricchezza,
baroc- chesca delle vie centrali, dove l' allineata de'« palazzi », d'
.. il • disarmamento sistematico e l' esercizio dell'arti imbelli. pascoli,
porta il gran perseo et andromeda, / l' un l'altro i casi suoi rammemorandosi
gran perseo et andromeda, / l'un l' altro i casi suoi rammemorandosi. a
degeneri, i fastosi / palagi, l' ozio, i carnovali e il sonno.
questo che, se la dignità, l' ufficio, il nuovo personaggio che rappresentate,
] sdegnan lo sprone al fianco e l' uom sul dorso. 4.
sì, che da lontano / con l' argenteo color si trae lo sguardo. arici
. petruccelli della gattina, ii-40: l' isola sembrava fastosa d'iride; le
vino forte, colorato, fastoso che era l' onore dei pasti e la croce dei
. che bada alle apparenze, che cura l' esteriorità, che ricerca effetti di vistosità
fastoso / per farsi eco di lui l' eco del mondo. parini, iii-22:
, / donne, per dir che l' uom sia vostro figlio; / che de
con che dolce e dilettoso inganno / l' alma fastosa e folle / pascendo ognor
mura s'aggiri, / allor che borea l' universo agghiaccia! = voce
dal giudeo-romanesco. la parola originaria è l' ebraico post-biblico pdsùl * illegittimo, inva
andò a su'amanza / non portò l' armadura suo sovrana, / se non
annunzio, i-391: sorgi dunque da l' ombra e t'incammina / pe 'l
adagiò ne 'l fiorito / letto de l' erbe il corpo agile e bello. deledda
fata lasciò cadere nelle palme di vana l' imaginetta compiuta: una falda di neve
compiuta: una falda di neve su l' ardore. -paese delle fate:
e il fresco del sottobosco, e l' erba verde, e il profumo delle
letter. operazione magica, incantesimo; l' effetto, il risultato di pratiche magiche
cose meravigliosi poteri o proprietà (specialmente l' invulnerabilità); incantesimo. cantari
/ rotti hanno i scudi, e l' arme dispezzate; / e ciascadun di loro
per la fatasóne, / ma di color l' han fatte di carbone. ariosto,
poterò entrarvi i ferri crudi: / l' elmo d'almonte e l'elmo di mambrino
crudi: / l'elmo d'almonte e l' elmo di mambrino / difese l'uno
e l'elmo di mambrino / difese l' uno e l'altro paladino. =
di mambrino / difese l'uno e l' altro paladino. = deriv. da
cicerone volgar., 1-194: quando l' età tua avrà rivolto otto volte sette rivolgimenti
immortale in qualche verso; / sol l' alme vanno d'uno in altro mondo,
e cara / a me la vita e l' aura era gentile, / e già
aura era gentile, / e già l' alma e il pensier s'ergean sull'ale
istrumento fatale dell'eterna legge, ma l' offeso che mette nell'adempimento dell'ufficio
di fatale insomma, son quelli che l' ànno compiuta: gli spettatori, fin da
dentro di me, né mi nutrì l' anima di tanta mestizia quanto in questi
prova di medicina operatoria, dovendo fare l' amputazione di una gamba, sbagliò,
della perfetta concordia fra la città e l' artista. piovene, 5-345: il mezzogiorno
conclusioni. caro, 16-54: poscia l' invidia incatenata e doma / s'assise in
è roma. foscolo, 1-170: l' inclito verso di colui che tacque / cantò
da'lacci sciolte / dell'antico sopor l' itale menti, / s'ai patrii esempi
beccuti, 48: donna reai, l' alto giudizio vostro / scemer potrà, fra
15-3: gli accoglie il rio ne l' alto seno, e tonda / soavemente
onore, et era a tutto / l' ausonico sen pace e ristoro. tasso,
: nel teatro del mondo ammascherate / l' alme da'corpi e dagli affetti loro,
l' ultima calabria. il qual nome fatale,
quelli si chiamano anagrammi fatali, dove l' ingegno umano ritrova non so che di divino
collodi, 476: che era giunta finalmente l' ora di distruggere il fatale incantesimo ordito
vedendo giapeto feroce, / che da l' alber fatale aveva tratta / possa durabil,
oro e rabicano drizza. / come l' asta fatai lo scudo tocca, / coi
/ ch'ognor, mentre ella qui [l' effigie della vergine nella meschita] fia
: vide lo stelo e vide anche l' anello; / e lo stei ne 'l
porre la sua man regale / su l' anello fatale. -scherz. che
, / ma dal furor ancisa, non l' avea / proserpina divelto anco il fatale
/ era ancor la sua testa a l' orco inferno. anguillara, 8-36:
, 14-109: e già si vedevan l' insegne, quando fois, incitato da la
[cagione della rotta de'francesi] fu l' ostinazione, per lui e per tutta
ostinazione, per lui e per tutta l' italia fatale, di monsignore di lu-
alzarmi più così per tempo, perché l' aria di questa stagione e di questo
/ mesto pel vago boboli passeggio, / l' ultimo amico a chi il mio cor
/ e in lei da ciò dipende / l' andar a dite o disperata o
perché della fatai quiete / tu sei l' immago, a me sì cara vieni
nievo, 69: ma sopratutto le vinceva l' animo di pietà la fine di brandimarte
pietà la fine di brandimarte, quando l' ora fatale gli interrompe sul labbro il
il nome dell'amante e sembra quasi che l' anima sua passi a terminarlo e a
al regno della morte, / questo è l' ospizio, o mostro micidiale,
or senti: / se vuoi che l' ombra mia vada placata / al suo
brevità della vita, nella quale appena l' intelletto ha formate le sue forze e adombrata
. invincibile, mortale (il terrore, l' orrore). tasso, 4-48:
, / ed un fatale orror ne l' alma impresso / m'era presagio de'miei
danni espresso. idem, 7-116: l' acqua in un tempo, il vento e
a i franchi impetuosa fere, / e l' improvvisa violenza arresta / con un terror
china fatale. alvaro, 12-99: l' autocarro conteneva sei uomini, seduti,
la strada, passare sotto di loro l' isonzo con quel senso lieto e fatale
bassani, 1-131: si aveva l' impressione di essere tutti coinvolti, geo
: questo è 'l giorno fatale e l' ora è questa / bramata, in cui
felice / d'èrcole e beatrice / l' anime grandi, e in santo nodo
funesto / mi feriscon il cor. l' ora fatale / s'appressa forse che,
armenti, / a vender tutti ci trarrà l' avaro, / crudel corsaro? goldoni
). barilli, 2-30: confesso l' orrore che mi fece questo genere di
genere di albergo, poniamo cinematografico: l' arrivo fatale del cliente, e il
frasi più fatali e definitive che adoperi l' umanità. 12. dir.
luca, 1-15-1-381: passati questi fatali, l' appellazione diventa deserta, come se mai
della sibilla erittea menato fu a vedere l' inferno e le pene che vi sono,
spalle. -un vero feudatario! siete l' uomo fatale, mandato in terra per
guardo obliquo / una naiade in questo a l' arrogante / troppo cupido amante, /
, / e sì s'accorse / de l' insidia e del tratto. segneri,
storia di doppiezza e di simulazione. l' uomo del guicciardini * vivit, imo in
unghie fatali, / da quando ei l' abile man giovinetta / da l'elemosine ne
quando ei l'abile man giovinetta / da l' elemosine ne la cassetta / imberbe chierico
chierico con occhio pio / erudia, l' obolo rubando a dio, / e i
a dio, / e i doni a l' umile vergine apposti / per lui fumavano
d'una divinazione era prossimo, e l' oracolo del sangue era stato bene interpretato
vita / che per lo mar de l' essere si volve / cercò; d'entro
non pur, ma gli animali, / l' erbe, le piante, tonde,
di affascinare, ammaliare, sedurre (l' atteggiamento, i modi di una donna)
doglianze: la virtù aver per fatale l' invidia. -essere fatale: esser stabilito
: ella si mostrò dolentissima d'ingannar l' amica; ma fece intendere a bar-
gioberti, ii-153: il materialismo, l' ateismo, il fatalismo, il panteismo,
di fatalismo e di sufficienza, come l' uomo che sa bene che tutto si poteva
cieco, e quindi vennero a negar l' uomo libero: questa è la famiglia de'
del destino. alvaro, 7-43: l' oriente è contemplativo, fatalista, con una
vicine alle cose occulte; ma è per l' appunto incapace di raffigurarsi in regole sociali
avv. nel modo o secondo l' uso che è caratteristico dei fatalisti.
). pascoli, i-656: l' elegia, fatta politica, in solone sembra
, 6-333: la solennità aforistica e l' enfasi del tono tedesco non tolsero al detto
giudizi del mondo. orioni, x-14-81: l' infinita amarezza della disillusione era rifluita al
. e. cecchi, 3-57: l' uomo, nell'atto stesso di creare,
quest'opera infatti ha non men che l' autore assai vicende provate. foscolo,
simile tentazione. leopardi, i-117: l' orrore e il timore della fatalità e del
, 7-318: balbo pone come principio l' egemonia piemontese, non solo per opportunità,
le si resiste. carducci, iii-25-279: l' austria non ci perdonerà così presto di
quello che eravamo, e la francia l' avrà con noi per un pezzo dell'essere
penoso contrasto colla inesorabile fatalità che spegneva l' amico. cagna, iii-175: « peccato
, tutti se ne allegrano, e concordemente l' abbracciano. l'aurora, i-168:
allegrano, e concordemente l'abbracciano. l' aurora, i-168: dovranno nello stesso primo
a superga!... chi ce l' avesse detto a tutti e due!
s'oda, / che in sorte sua l' almo famesio gregge / fatalmente non goda
io credevo di aver nel tasso rappresentata l' italia fatalmente devota alla decadenza dopo il
iii-1-278: soltanto la morte poteva arrestare l' impeto del desiderio che conduce fatalmente il
i-102: anche la macchina, come l' opera d'arte, reca fatalmente i segni
dell'epoca, cioè degli uomini che l' hanno inventata e costruita. cicognani,
prenderle la mano al cospetto delle persone che l' accompagnavano. d'annunzio, iv-2-12:
accompagnavano. d'annunzio, iv-2-12: l' onda paonazza l'attirava irresistibilmente, fatalmente
annunzio, iv-2-12: l'onda paonazza l' attirava irresistibilmente, fatalmente, ma gli pareva
irresistibile; chi crede e si dà l' aria di esser molto seducente.
solamente essa provoca la seconda immagine e l' oggetto pare sospeso in aria).
le genti, come se mai non l' avessino veduto, credendo che '1
, qualità o proprietà meravigliose (come l' invulnerabilità); incantare; operare maleficio
favella; / ed offerendo a domandar l' invita / ciò ch'ella possa per
immoto siede: / e nulla impression l' agita e scuote / di brama o
: « il verde, il violetto e l' azzurro cupo sono i colori di questa
tempo come aombrato, come il gonnella l' avea fatato. 2. ant
magia. musso, ii-354: e l' astrologia superstiziosa, fataria, giudiciaria,
in italia. lancia, i-306: l' anime, le quali fatatamente debbono ricevere
al foco. dottori, 1-311: l' un crede esser fatato, e nulla
pavé; / l' altro crede incantata aver la maglia. patini
, 193: per questo piegare, l' elmo, che aveva fatato, gli si
menò uno colpo, e diegli tra l' elmo e lo 'sbergo, e levògli la
costei si difende; / però che l' arme sua fatata truova, / e spesso
derrate rende. ariosto, 16-82: fatate l' arme avea, ma quella botta /
e stupendi. pallavicino, 1-97: l' anello fatato che fa disparire l'incanto
: l'anello fatato che fa disparire l' incanto de'sofismi è la distinzione. pananti
fatate, e conquistò in venti giorni l' isola del fuoco, e vinse in due
giordano [crusca]: chi dicesse che l' opere nostre tossono di necessità, o
ogni cosa fatata, / se libero l' albitrio non l'ha fatta. seneca volgar
, / se libero l'albitrio non l' ha fatta. seneca volgar., 3-199
/ e che 'l bel segno de l' aguglia scorse. / chi dir potrebbe per
ordine quante / novità fun, poi che l' animo ficca / di starsi qui e
'l primo paese / fatato a noi fu l' isola de'corsi. pascoli, 851
fulgido azzurro, / coi piedi su l' arce fatata, / col capo nell'ombra
col capo nell'ombra serena, / l' imagine astata / di pallade athena.
due cose sta la vita nostra, cioè l' umido radicale e lo caldo naturale.
sulle mute vie / per far più bello l' ultimo trofeo / ai fatati pelidi.
, che assicura doti meravigliose (come l' invulnerabilità). -anche al figur
. passeroni, i-12-76: [l' acqua fresca] un moderno dottor di medicina
da certaldo, 81: quello che l' uomo non guadagna è più agevole a spendere
troppi pensieri dell'animo o più tosto per l' une e per gli altri il marchese
degli spassi, egli ebbe la stima e l' affetto de'suoi padroni. pirandello,
: il contadino non capisce quanta fatica l' albero gentile ha sofferto agitato da quell'uragano
. tasso, 13-iv-331: ama corinna l' ozio e l'ozio è in cielo:
13-iv-331: ama corinna l'ozio e l' ozio è in cielo: / ma
1-176: per ogne cosa, che l' uomo disidera, non potendola avere,
capace d'ogni perfezione, li rimane l' altra assai più difficile fatica, che è
: conoscere colla minor fatica possibile, ecco l' ordinario istinto. leopardi, v-12:
senti al contrario il travaglio interno, l' arte di un domatore di belve,
delle sue difficoltà. buzzati, 4-294: l' autentica preghiera è una fatica immensa,
i-v-5: così colui che è ordinato a l' altrui servigio dee avere quelle disposizioni che
molto. leopardi, 23-39: nasce l' uomo a fatica, / ed è rischio
, con gran fatica, alla donna che l' assisteva, che gli chiamasse beppino.
la lunga fatica / tu li raccorci con l' opere tue. cavalca, 19-162:
volgar.], 6-13: diciamo che l' uomo nasce in questa vita a fatica
zascun cali; / ed io, ne l' umbra tua disteso in terra, /
. in senso concreto: il lavoro, l' opera compiuta (con sforzo, con
lo giorno se n'andava, e l' aere bruno / toglieva li animai che
1-1-1: vedereti i gesti smisurati, / l' alta fatica e le mi- rabil prove
gente, e con egual compenso / l' opre distribuisce e le fatiche. betussi,
nei 'reali di francia ', l' avrebbe sostenuta don candeloro in persona «
e bere. forteguerri, 7-31: l' esercito de'perfidi lapponi /...
o della luna. - anche: l' eclisse. boccaccio, v-222: ti
iii-ix-13: puote anche parere così per l' organo visivo, cioè l'occhio, lo
così per l'organo visivo, cioè l' occhio, lo quale per infertade e per
dalla fatica si pose a dormire in su l' erba, e commesse a quel giovane
sonno. e a fatica aveva velato l' occhio, ch'ella si risentì.
a fatica incominciata. baretti, 1-120: l' uomo è definito animai ragionevole; ma
fatica. vasari, ii-43: se l' ingegno di antonio fosse uscito di lombardia e
fare una cosa a qualcuno: addossargliene l' incarico. boccaccio, dee.,
del brieve, del qual vi mando l' esempio in questa lettera, fatto da papa
fatica; / e di fermare in noi l' affetto interno / lascia, per tua
30-35: oh!... rse l' altro non ti ficchi / li denti
: debole cuore dell'uomo, par che l' affetto, più che l'odio,
par che l'affetto, più che l' odio, a te sia fatica. baldini
volanti non ve n'ha due che l' occhio trovi gemelle, ma pure è gran
strofe ottava; pure per grazia di dio l' ha com presa.
1-302: e'sono due le fatiche: l' uno modo si è quando l'opera
: l'uno modo si è quando l' opera è di fatica in sua sustanzia,
è di fatica in sua sustanzia, l' altro quando non in sua sustanzia, ma
): sforzati fur d'abbandonare / l' assalto che fra loro han cominciato, /
a tutti due fatica pare; / che l' un da l'altro tiensi avvantaggiato.
fatica pare; / che l'un da l' altro tiensi avvantaggiato. cellini, 2-83
allori / ne la provincia dove passa l' amo, / talché le sue fatiche spende
, / mi disse quel che me l' avea venduto. g. m. cecchi
di colpeggiare, siccome martello in su l' ancudine. valerio massimo volgar., i-246
vasari, iii-27: regge questo ovato l' ozio, che è un uomo grasso e
naturalmente ingegnosa e faticante non si propagasse l' arte e la maniera che gli agenti
collo sotto i piedi, figurata per l' odio in atto disagioso e quasi fatigante
persona, come il goloso grasso, l' avaro magro, il faticante muscoloso, la
1-226: pure il dolor dardeggia / sopra l' immensa greggia / dei faticanti miseri.
qualsiasi gravosa attività che logori, diminuisca l' energie fisiche o mentali (con riferimento
, 195: [di state si dee l' uomo] ban- gniare sovente in aqua
faticato. gemelli careri, 2-i-233: l' inchinazione alla guerra non penso che sia
d'annunzio, v-1-20: accesa è tuttavia l' immensa chiusa fornace, o gente nostra
sinché la colata sia pronta, sinché l' urto del ferro apra il varco al
. anche con la prep. di reggente l' infinito). maestro alberto, 165
, che di lui il divino iudicio e l' umano igual- mente consenta, ma è
il savio dispensatore a costui, cui l' avversità far possa peggiore, acciò che non
e magior duolo fia all'uom perdere l' acquistato, che fatigare e desiderare l'
l'acquistato, che fatigare e desiderare l' acquistare. vasari, iii-15: lavorando.
lavorando... costoro a concorrenza l' opera di questo fregio, tanto faticarono
opera di questo fregio, tanto faticarono l' uno e l'altro, che cristofano imparò
fregio, tanto faticarono l'uno e l' altro, che cristofano imparò a finire da
: perché vedendo che più d'un l' onora, / e ch'hanno facilmente esito
ha già prodotto. leopardi, ii-145: l' uomo si rassegna a soffrire passivamente,
strabocca. g. raimondi, 3-287: l' incerta luce, tra la notte e
carducci, ii-9-161: amor mio, l' andare in su e in giù a questi
la prep. di o in e l' infinito). bibbia volgar.,
, ii-53: piacquemi... l' artificio, che egli ebbe in non faticare
. agostino volgar., 1-2-242: l' aspra iunone, la quale ora il mare
s. c., 3-4-12: acciocché l' animo possa essere posato, non si
vesti più preziose fatichi col suo peso l' ingegno. muratori, 1-13: benché in
albor; / tale al pensier, cui l' empia / virtù d'amor fatica,
142: dimmi la verità, adele, l' amor mio forse ha cominciato a fatigarti
mi prometto molto da voi, or che l' occasione viene, mi è forza il
senza parte di preda, lasciandola a chi l' avea faticata. d. bartoli,
italia la virtù che rende / eterno l' uom col faticar gl'inchiostri! d.
peripatetici, epicurei, faticando a tutta forza l' ingegno, formavano ciascuna [scuola]
stelle sien le fisse, e quai l' erranti. baldi, 5-15: s'udian
accorse fuori della presente materia, acciocché l' animo e l'intelletto faticato sopra una
della presente materia, acciocché l'animo e l' intelletto faticato sopra una materia, e
. beicari, 1-74: quando fu l' ora del dormire, essendo il beato
trattenute le genti infino a mezzodì con l' arme addosso, per l'inedia e per
mezzodì con l'arme addosso, per l' inedia e per la veglia faticate senza
, oppresso; sconvolto, turbato (l' animo, la mente, una persona)
. panziera, 1-56: iddio vede l' uomo... in questo stato
che tanto acerbo / mi vi mostrate. l' aurora, i-162: il popolo riprenderà
però che a questo ritornello solea trasportare l' animo faticato de'mestieri de la corte
g. b. adriani, 1-i-276: l' imperadore finalmente, faticato da..
nel dubioso viaggio che ha a fare l' anima nostra (e non può preterire)
invita; ove riceveremo della passata fatica l' ottimo e grazioso danaio, prezzo del
faticato giorno, per lo quale ricevere l' anima va. luca pulci, 1-3-4:
lieti balli / di vostre orme stampar l' arida polve. carducci, ii-12-19: sono
pronti a tutto, sono in boccio l' uomo destinato a una delle vite più
pesanti. salvini, 39-iii-170: l' affetto... al ben essere del
, iv-2-136: anna si mise a considerare l' opera, attentamente; e, come
sentì per lui in quel momento crescere l' ammirazione. bocchelli, 1-i-249: appariva
cuore diritto, e la fatigazione fa l' anima costante, e la dirittura nello
coll'angoscia dei tormenti che gli preparava l' instancabile crudeltà d'un giudice che voleva
voce dotta, lat. fatigàtio -6nis 'l' affaticarsi, stanchezza '(da fatigàre
trova, nella natura, miglior che l' api? quelle sono temperate, fedeli
da strada, 59: il lavoratore mette l' aratolo nel campo stato lungamente sodo;
non può esser ben lavorata in tutto l' anno. e la troppo secca è molto
., v-28: come lo servo desidera l' ombra, e si come lo mercenario
ed è seguito dalla prep. a reggente l' infinito). balducci pegolotti, i-27
si conveniva a que'purissimi intelletti, che l' essere a muovere i corpi solamente occupati
bensì considerando i doni che la natura l' educazione e la sorte versarono sopra di
faticosamente apprendesti sapienza, e sì pertinacemente l' ammaestrasti. rajberti, 2-58: fate conto
conto che chiunque parli quelle lingue [l' ebraico o il greco], così diverse
il francese o lo spagnolo o l' italiano, deve prima affannarsi a lungo
faticosamente addestrare la bocca a movimenti e l' ingegno a forinole di periodo e a
, ii-6-19: né mi fùr faticose / l' andate e le tornate per vedervi,