, che con assai maggiore efficacità non l' abbiano già detto ai popoli con la forza
produce un effetto; capace di produrre l' effetto che gli è proprio. -causa efficiente
., 23-1 (389): l' animo suo dentro s'innasprisce, e sente
quale dà all'uomo la sua grazia che l' unisce con seco, e la grazia
è efficiente della mala opera, ma l' efficiente della mala volontà è niente.
tessere fuor de la composizione, come è l' efficiente e il fine, al qual
cose, come materia, e perché l' efficiente è perpetuo, quando non mancasse
quando non mancasse della materia, e l' iride, e l'alone, e
della materia, e l'iride, e l' alone, e i pareli e tutte
alone, e i pareli e tutte l' altre apparenze sarebbono perpetue, la breve
sei capi. nel primo i fantasmi faranno l' efficiente, che generante, o producente
: il difetto di questo efficiente [l' ingegno] corrompe e altera la democrazia.
alla disperazione quale efficiente di vita per l' uomo superiore. 2. che è
14-216: odio la viltà perché diminuisce l' uomo, lo rende meno efficiente.
modo da produrre necessariamente e pienamente l' effetto. cicerone volgar. [
. capacità di produrre un effetto; l' essere efficiente; principio causativo, forza
; principio causativo, forza produttiva; l' effetto stesso prodotto. maestro
? e con ciò sia che a l' un l'altro mancasse, pieno e assoluto
con ciò sia che a l'un l' altro mancasse, pieno e assoluto bene
d'operar ne le cose inferiori da l' efficienza, per così dire, de le
quel disastro. mamiani, 21: l' infinito che è liberissima e prima efficienza
. sarpi, i-302: ha negato l' efficienza nelli sacramenti e l'autorità delli
ha negato l'efficienza nelli sacramenti e l' autorità delli sacerdoti, il purgatorio, il
. comisso, 7-65: quando venne l' armistizio fu costretto a chiudere lo stabilimento
alcuni ufficiali tedeschi per vedere quale era l' efficienza di esso. moravia, ii-37
umanità in cui credeva il saverio e l' efficienza della polizia a cui egli si dedicava
iniziava la sua efficienza in parlamento, l' estrema sinistra. 5. efficacia
di pace lieve come un trastullo / l' urna ne sia effigiata! 2
conviene che prima la dirozzi, poi l' effigi, l'incida e la scolpisca,
la dirozzi, poi l'effigi, l' incida e la scolpisca, separandola da ciò
quasi in pietra ben tornita / che l' artista effigiò, / il mistero della
/ a quell'anima cruda effigiando / l' addolorato niso / con isqual- lide labbra
adorato il penate 'esperienza ', l' ho effigiato nei dieci comandamenti e teologizzato
ella viene misticamente effigiata, fu secondo l' antiche finzioni rappresentato amante del lauro e
effigiata te porto. sempronio, iii-207: l' uom è figura / dal tempo e
è figura / dal tempo e da l' età corrotta e vinta, / che in
stata favorevole, non ti diventi per l' inanzi rigida perseguitrice, vendicando in te severamente
dire che tiberio vi avea messo dentro l' anima dell'effigiato, ed anche la
si siede su lo scanno scarlatto, ponendosi l' imagine su le ginocchia...
492: volse all'incider la perizia e l' estro: / e con lode trattò
dai labbri in fuor, sovra cui l' oro splende, / di vulcano fattura.
han degli alberi alla riva, / l' immagin lor nell'acqua effigiate / veggonsi an-
in cui si scorge così bene effigiato l' amore e la pietà di colui, che
, il senso, la luce, e l' oscenità, e il peso e il
: non trovò, in quanto ne ha l' arte del dire, forme e colori
maria '. d'annunzio, iv-2-610: l' eloquenza del poeta era secondata dalle espressioni
vivissimamente effigiata; e con tal effigie commuove l' appetito inferiore, e tramanda quell'oggetto
con particolare riferimento al volto); l' insieme dei lineamenti, delle fattezze;
nondimeno con disaminato animo imaginai che per l' ac- cidentali scienze molto t'avanzeresti.
maschi, siamo stati diversi e vari l' uno dall'altro, non dico tanto in
dall'altro, non dico tanto in l' effigie, ne la proporzione di membri e
ch'egli sia maschio? chi mai l' avrebbe creduto, avendo gli atti tutti,
le malìe, che t'avean guasta / l' umana effigie con velen possente, /
, vii-88: della pittura... l' inventore fu amore; percioché licenziandosi dalla
effigie rozamente nel muro, contornata su l' ombra del proprio corpo al reflesso della
ah misero te, co'tuoi ferri / l' effigie dell'angelo malo. palazzeschi,
le spoglie / e la spada 'e l' effigie de l'amante / sopra a
/ e la spada 'e l'effigie de l' amante / sopra a giacer vi pose
ritrarre gli dii e gli eroi, l' effigie da esso fatte imitando. s
d'annunzio, iii-2-91: non vedi che l' effigie / ha la tromba e la
, ch'era poi nient'altro che l' effigie di mazzini, dal collo tutto
mi consegnò le sacre bende, / e l' effigie di vesta e il foco eterno
v-2-105: o elihu, è questa l' effigie di una dea immortale cui le genti
stanno maiuscole e descrivete il rovescio, e l' effigie. -stor. giustiziare,
, xviii-293: il d'elei mi pare l' effigie sputata del cavaliere sai via ti
iii-55: il latino si può avere per l' effigie più fedele che ci sia rimasta
3-58: ora gli è solamente rimaso l' effigie, o vuoi dire figura, anzi
o vuoi dire figura, anzi piuttosto l' ombra d'uomini, corrotta e molestata da
quando non ci fussi altro; ma l' effigie / c'ha de la madre,
nel fedone [platone] dice che l' anima è da dio, e da lui
le propinque e le remote genti / l' effigie impressa ne'sonori accenti, /
d'annunzio, v- 3-71: forse l' effigie offerta dalle sue scritture alla tua
che giova all'uom la vita, se l' effigge / dell'orribile morte ognor l'
l'effigge / dell'orribile morte ognor l' accora / e sempre di paura lo
miei sospiri e pianti, / serba l' effigie in te de'lumi santi, /
in te de'lumi santi, / e l' altre cose come vili sprezza. b
, così i loro ritratti si corrompono, l' effige della mente è eterna, né
né con altra materia od arte straniera l' assemprerai, né manterrai, che de'tuoi
costumi. 4. figur. l' insieme delle qualità e delle note caratteristiche
stige, / fatto alla forma ch'io l' avea veduto / giù nell'inferno in
savi, a'quali era officio notare l' effige e nascimento di ciascuno, e
de'cittadini. tasso, n-ii-331: eccoti l' effigie e l'imagine del perfetto ambasciatore
tasso, n-ii-331: eccoti l'effigie e l' imagine del perfetto ambasciatore; a la
soscritta, in forma amplissima, contenente l' età, l'effigie e le robe
in forma amplissima, contenente l'età, l' effigie e le robe che avesse.
nepoti, i vestigi dei nostri padri: l' effigie dei luoghi che tante cose videro
fine incolta ai persecutori del savonarola e l' acquisto di pisa e i nuovi travagli
profeta martire della quale gli avevano irradiato l' effigie i 4 piagnoni '.
, più o manco piccole, altrettanto l' effigiette di noi medesimi si moltiplicherebbono quante
effimerità, sf. letter. l' essere effimero; labilità, caducità.
delle febbri, 1-1: sì come dice l' autoritade de'fisici che sono tre generazioni
tre generazioni, si puote sapere per l' autoritade di isaac nel libro delle febbri
segneri, iii-2-210: chi non sa che l' efimera più volte è degenerata in un'
forma tale, / de le febri l' efemera si apprende, / che ad un
vista d'occhi i piccoli malucci che l' effimera mi aveva lasciato addosso.
efimeri, onde non fruttifica perché tutto l' umor radicale si disperge in frondeggia- tura
ancora mature. montigiano, 200: l' efemero ha le foglie e 'l gambo
efemero, il quale nasce in riva a l' ippane e suol morire il giorno medesimo
lunga vecchiezza. vallisneri, i-41: l' efimero non è precisamente né farfalla,
si dice che i più vecchi non passano l' età di un giorno, e contuttociò
non mangiano, non bevono. sopra l' acqua, fra le canne, trasvolano
, in un paese instabile / è l' efimera moda, e non durabile.
non se ne ambisca ad ogni costo l' applauso efimero, ma se ne procacci
i-443: nel momento medesimo che tutta l' italia era in fermento per le vittorie
nulla è il bene. il vero, l' eterno, il santo nulla. gozzano,
cardarelli, 1-81: dardeggia il sole l' ultimo suo raggio / sugli orli dei
di una lavagna. levi, 1-232: l' effimera, strana primavera era ormai finita
cicognani, iii-2-303: le pareva che l' ombra di morte avesse dato luogo a
spetra, ripreso nel gorgo del tempo, l' aspetto di eterno; si sostanzia in
di eterno; si sostanzia in questo l' effimero, come il grido del silenzio
silenzio. luzi, 1-11: strane dove l' effimero ci porta / si mettono radici
che per buttar giù qualche verso su l' italia minima, fiaba dei micropati efimeri.
in questi nostri principati, sì per l' utile che arrecherebbero, sì per gli
carducci, iii-14-286: manca in somma l' efflorescenza più romanzesca che tanto poi piacque
magnifica efflorescenza. piovene, 5-570: sotto l' efflorescenza delle case nuove, e l'
l'efflorescenza delle case nuove, e l' affluenza dal contado, la città è
specialmente quando il corpo non ha subito l' altro sforzo della maternità. 3
salnitrate, gli schisti alluminosi ec. l' ossidazione che si forma alla superficie delle
tommaseo, 3-i-34: il circolo è l' efflorescenza salina dell'accademia. deledda,
ed altezza, cioè pel canale diramato avanti l' efflusso, trovare l'altezza che leverà
canale diramato avanti l'efflusso, trovare l' altezza che leverà il canale effluente dal primo
acqua del diramato, cal- culata avanti l' efflusso, resterà nota la quantità dell'acqua
dell'acqua che resta nel primo dopo l' efflusso. 3. massa dei rifiuti
a formare e crescere il corpo, quando l' influsso de gli atomi è maggior che
influsso de gli atomi è maggior che l' efflusso, e poi il medesimo corpo
medesimo corpo è in certa consistenza quando l' efflusso è eguale a l'influsso,
consistenza quando l'efflusso è eguale a l' influsso, ed al fine va in declinazione
ed al fine va in declinazione, essendo l' efflusso maggior che l'influsso. a
declinazione, essendo l'efflusso maggior che l' influsso. a. cocchi, 4-2-100:
181: se fingiamo che cessi l' influsso prima che sia giunto il lago
altezza, non potrà in alcun tempo l' efflusso essere eguale all'influsso. cattaneo,
in ogni via la calca stipatissima impediva l' andare, se non seguendo l'afflusso e
impediva l'andare, se non seguendo l' afflusso e l'efflusso lentissimo degli incanalati
andare, se non seguendo l'afflusso e l' efflusso lentissimo degli incanalati da e verso
di aromi capaci di eccitare piacevolmente l' olfatto: odore gradevole e delicato.
corpi effluvii in quantità, / giacché così l' odor spandendo va / la rosa,
rosa, il giglio, il cedro e l' aloè. bagnini, xxii- 1169:
campo d'olezzanti effluvii, / né l' incenso natio le piante esalano. foscolo,
, 859: molle de'giovani prati l' effluvio / va sopra l'umido pian:
giovani prati l'effluvio / va sopra l' umido pian: tacque a'margini /
argento in coda a una barchetta, / l' effluvio suo mi addormentava, errando /
effluvio spargono aulentissimo / onde mi ride l' anima. pratolini, 2-248: attraverso la
indi esalando avieno / di lor corruzion l' aer ripieno. parini, giorno, i-853
più vivo / con lo spesso odorar sentia l' effluvio / de'commossi bitumi, entro
via, attossicchiamo gli avversari nostri con l' effluvio dei nostri pensieri; buchiamoli con
molto le sue grazie e diffonda intorno l' effluvio della sua amabile vanità, poco male
tante così. verga, 1-323: l' atmosfera era calda di effluvi giovanili. deledda
: questi ambienti ecclesiastici ambrosiani portano ancora l' indefinibile stampo di san carlo borromeo. un
di minutissime stille di acqua si fa l' illusion dell'iride, ma non credo
molti effluvi, i quali non trovando l' uscita libera, si convertono e cangiano
si ritrovano, penetrano e si cacciano per l' invisibili commissure di tutti i corpi ch'
. f. gualdo, xl-187: l' atmosfera non è altro che una congerie d'
sue più preziose e più care appresso l' animo de'buoni cattolici si convertivano in
di sozzura / filosofia, che muta / l' anima in fango e l'avvenir ti
muta / l'anima in fango e l' avvenir ti fura? -coprire,
hanno il penserò / vestir di fango l' anima del vero. p. verri,
/ de'miei gran danni in me l' alta memoria? / s'un uom di
o si vergogni. cattaneo, iii-4-219: l' animo si accende d'ira, al
, non getterò il fango contro quel- l' ultima colonna fissa in un mondo che deve
suol conficco. monti, iv-417: l' 'amleto 'è una miserabile stroppiatura
bianchi / capelli del lor re; l' hanno costretto, / come un vile,
voi risolutamente. carducci, iii-6-481: l' arte fu dalle fazioni diverse malmenata,
rincarare il fango di gennaio: ottenere l' impossibile. g. m.
-sapere di fango: avere il colore, l' odore, il sapore sgradevole e ripugnante
se napoli uscisse dal fango, se l' italia avesse ottenuto qualcòsa, non io
, vii-376: chi cavalca pel fango vede l' altrui schizzature, e non vede le
. vallisneri, i-215: forma [l' alga marina] una gran piazza d'innumerabili
* fanja e sfanga: cfr. l' ant. guascone fanha, fr. ant
. fangosità, sf. l' essere fangoso; melmosità, limacciosità.
bianco granito frondeggiano / la querce e l' elce nera, / calava un tempo /
2. intorbidato dal fango (l' acqua); melmoso, limaccioso (
. fortis, xxiii-477: è probabile che l' uso di questi erbaggi corregga in parte
/ entro fangoso stagno in mezzo a l' ulva / passai la notte. nievo,
su il torbidume a soffioni sporco e l' acqua tutt'intomo brutta, ingiallisce ed annera
della fine del settecento, cotesto rivoletto ristora l' occhio e l'orecchio.
, cotesto rivoletto ristora l'occhio e l' orecchio. 3. sporco di
boccaccio, viii-2-269: primieramente dimostra [l' autore] come un pien di fango
vuole rabbellire i vaselli della terra con esso l' ariento fangoso. a. f.
a. f. doni, ii-112: l' acqua, quanto è più purgata dalle
di novo / la fangosa materia a l' umil casa. tassoni, 308: stemprato
mescolata colle particelle lapidee, e se l' acqua seguita a corrervi sopra, fa
molliccio. tommaseo, i-325: venne l' inverno: l'inverno annebbiato, fangoso
tommaseo, i-325: venne l'inverno: l' inverno annebbiato, fangoso, interminabile di
fumo, pulviscolo (il cielo, l' atmosfera). d. bartoli,
la fangosa ulva, né gli giunchi con l' auta punta. varano, 36
pecchio, ii-1-120: non è permesso l' escir de'gangheri (come i toscani ben
importante sentenzia? battista, vi-4-93: l' uomo col guardo agli astri è qui
eternità di cose. / et ei l' abbassa in terra e, fatto un bruto
... impedisce come mostruoso connubio l' accoppiamento della filosofia, opera di pura ragione
2-72: dubitai di tutta la vita: l' individuo, puro per sé, appena
torbida e sediziosa e piuttosto fangosa, l' aveva, con l'ascendente e l'autorità
e piuttosto fangosa, l'aveva, con l' ascendente e l'autorità della retorica,
, l'aveva, con l'ascendente e l' autorità della retorica, arte del persuadere
immersione o per applicazioni esterne, aumentano l' irrorazione sanguigna dei tessuti superficiali, migliorandone
migliorandone lo stato di ricambio, facilitano l' assorbimento da parte della cute di
fiori alla chiesa: i nostri passi l' hanno condannate alla sterilità dei botri,
trovai una sera al fresco in su l' uscio con un vicino, d'onde s'
. baldini, 4-178: ho visitato l' antico arem del sultano, alla punta
è ben nota fra quanti lo conoscono l' indignazione cui dette più volte sfogo allorché
dossi, 531: è la gramàtica, l' erba dove si sdraiano e brùcano i
che per incapacità e indolenza lasciavano l' esercizio del potere nelle mani dei maggiordomi.
governo di washington ha due politiche; l' una aperta a tutti, diplomatica, susurrona
diplomatica, susurrona e fanullona che biasima l' impresa di walker e taglieggia i suoi
walker e taglieggia i suoi fautori; l' altra sotterranea, anonima e sordina che
.. tutto questo, dico, chi l' ha fatto, chi l'ha prodotto
dico, chi l'ha fatto, chi l' ha prodotto, chi l'ha voluto
, chi l'ha prodotto, chi l' ha voluto? = comp.
soltanto determinato il fano, cioè sacrata l' area ove quello dovea fabbricarsi. nardi,
n. villani, 4-194: ella ben l' or possedè; / ma non però
e non vagliono più che dieci quattrini l' una. balbi, lxii-4-160: in questa
che lo porta quando celebra solennemente dopo l' ora terza e dopo aver presa la croce
affinato e ne'consigli essercitato, mira l' arme d'un fantacino giovanetto insperto, che
no. botta, 4-551: vedevano l' harcourt tollerare in se stesso il medesimo
principio paolo, mateo, maddalena, l' adultera, la cananea e tant'altri
storiche non ancora realizzate, che costituiscono l' elemento principale di narrazioni fantastiche di imprese
le narrazioni di fatti, le storie, l' intreccio delle vicende umane. romanzi dell'
di sotto sì ha molte parti, l' una si è detta virtù irascibile, l'
l'una si è detta virtù irascibile, l' altra concupiscibile, e dentro è la
come rota ch'igualmente è mossa, / l' amor che move il sole e l'
l'amor che move il sole e l' altre stelle. boccaccio, ii-7-40: io
forme, secondo loro similitudine, che l' uomo ha apprese per li sensi particulari
compilazione di questa commedia: ché dice l' autore, che per sua virtù di
cose delettabili del mondo, e quando l' obietto è rapresentato a l'occhio e da
e quando l'obietto è rapresentato a l' occhio e da l'occhio alla fantasia
obietto è rapresentato a l'occhio e da l' occhio alla fantasia e da quella allo
ciascun di questi appetiti, i'dico l' amore, la cupidità d'avere e l'
l'amore, la cupidità d'avere e l' ambizione, si divide in molti altri
potesse in un calcagno rappresentare, tanto l' intelletto in quel calcagno gli intenderebbe,
, / tutta vegg'io, con l' animo / pien di novo diletto, /
che un senso interiore, pel quale l' anima, come stimolo interno, eccita nell'
labile di gioia, così raro per l' infortunato recanatese, che egli canta con
. giovanni crisostomo volgar., 2-45: l' anima occupata dentro in secreto con dio
, forme bizzarre, fittizie, fluenti l' una dall'altra in un processo spontaneo
una sfumatura spregiativa se viene sottolineata l' irrazionalità e la sfrenatezza di tale processo
, iii-12: * fantasia 'è l' immaginazione abbandonata a se stessa. una testa
noi per monti e per piani / l' agile fantasia porta lontani. cesarotti,
i-65: la creatura dell'immaginazione è l' immagine finita in se stessa e opaca;
probabilità, è proprio questa: che l' artista, deluso del suo ruolo, della
si comprende, che è falsità manifesta l' asserire per cosa immaginaria che la fantasia,
fantasia, cioè la fante, dia l' acqua alle mani. d'annunzio, v-i-
e immaginate. boccaccio, vii-185: l' alta mia fantasia, pronta e sicura,
, 28-133: quivi s'intende or l' alta fantasia / a descriver giovanni nel
leopardi, 333: lo conservo [l' inno a nettuno] come opera più
11-336: la fantasia è creatrice; l' immaginazione è componitrice, ed ha del meccanico
disporre nella parola sensazioni imagini idee secondo l' intuito logico sensuale della fantasia, bisogna
sapiente. b. croce, 31: l' estetica del sec. xix foggiò la
.. e la fantasia è produttrice laddove l' immaginazione è parassita e adatta a combinazioni
a combinazioni estrinseche e non a generare l' organismo e la vita. gobetti, i-13
tutta la fantasia: si potrebbe dire che l' esercita in generale. per esercitarla in
a cui sono impacciati i voli per l' esclusiva adorazione delle tradizioni italo-greche. carducci
e di quella conclusione vanno transvolando ne l' altra, e pare loro sottilissimamente argomentare
ben non credete che sia / fuor de l' umana essenza e del valore; /
cose imposte / battendo le calcagne a l' or s'invia, / e venere fra
/ e venere fra tanto a gabbar l' oste, / volge, senza tardar,
: ben dicea il profeta: * l' abisso mandò fuori la voce sua dall'
dall'altezza della fantasia sua allora porta l' abisso l'altezza della fantasia sua,
altezza della fantasia sua allora porta l'abisso l' altezza della fantasia sua, quando l'
l'altezza della fantasia sua, quando l' animo dell'uomo scuro ne'suoi pensieri
e una fantasia di un uomo, come l' iliade e l'orlando furioso, libri
un uomo, come l'iliade e l' orlando furioso, libri ne'quali la mano
, non ho mai avuta così vivace l' imagine di quei tempi come ora,
peripatetici dimostrano. galileo, 1-2-345: l' altro [libro] dell'ala di
date all'enigma, che non è per l' enigma istesso. ma veramente il trovare
del suo prolatore, raddoppia in me l' invidia d'ingegni tanto acuti e speculativi
di fantasia. barilli, 2-49: offron l' aspetto illusorio d'un giuoco di fantasia
vita del brofferio: il poeta, l' avvocato, il critico, il narratore di
passano in quella lettura dinanzi agli occhi l' un dopo l'altro. -opera
lettura dinanzi agli occhi l'un dopo l' altro. -opera, creazione di
non solamente il vino, ma eziandio l' acqua, in abbon- dazia e fuori
furfanti. d. bartoli, 4-5-60: l' uccidere a sì gran tormenti i religiosi
, parvenza. tasso, n-iii-935: l' uomo è più tosto una imagine e
tosto una imagine e una fantasia de l' umana essencia, come afferma mercurio trimegisto
morbo, / da ira e da tristizia l' uom difende. 9. idea
degno del senno / che della stoa dettò l' irte dottrine; / ma non del
non del senno che cantò d'achille / l' ira, e fu prima fantasia del
nel compor le burlesche fantasie, / l' uno in versi latini e l'altro
/ l'uno in versi latini e l' altro in rima. chiabrera, 543:
di forma strana, atta ad accendere l' immaginazione. sassetti, 125: la
fissazione. bisticci, 3-557: fece l' alessandra moltissimi degni atti e segni a
alla mente, e mi par mil- l' anni che venga il confessoro. caro,
di dolori; ore feconde / quando l' anima cresce, e nel fanciullo / lampeggia
anima cresce, e nel fanciullo / lampeggia l' uomo. fogazzaro, 5-69: l'
l'uomo. fogazzaro, 5-69: l' ammalata lo guardò, triste. « credimi
... mostrando i segni, l' eclipsi de la luna, le congiunzioni de
nella pliniana per trucidare il conte, e l' amo- retti lo dice senz'altro morto
questo mondo, perché in quelle si vede l' ordine. giovio, ii-18: non
una certa mia fantasia poetica, che se l' amor va, come dicono,
povera donzella / a qual tristo pensier l' onor soggiacque? settembrini, 105: ma
come puoi sapere un fatto anteriore a l' uomo ed a la sua conoscenza?
pasò, parla lo autore; / l' invidia mai non potè morire; / tanto
potè morire; / tanto fastidio a l' inperator fo dato, / e nuova fantasia
fantasie, come fu nella nostra coltivazione l' annestare, e mill'altre invenzioni da far
fantasia? / ove è, rinaldo, l' arme e 'l tuo destriere? savonarola
, non men con sati- sfazione de l' animo mio, mi stimarò aver guadagnato
mio, mi stimarò aver guadagnato sotto l' arrogante e fortunata ignoranza d'un cavallo,
son dei più grandi eccessi capaci, l' ira fermenta nei loro cuori, l'odio
l'ira fermenta nei loro cuori, l' odio sembra il loro elemento. carducci
ma pur immaginando che maestro alberto gli l' avea accattato, e che valente artista
gelli, iii-18: voi credete, che l' uomo sia sempre in una fantasia medesima
, 5-8: quella spilla io me l' appunterò, molto più tardi, sulle mie
eseguite per divertimento e gioco seguendo l' estro, l'impulso improvviso. pea
divertimento e gioco seguendo l'estro, l' impulso improvviso. pea, 7-152:
realtà ed è intesa come fondamento per l' individuazione della verità. -entità metafisica irrazionale
b. croce, ii-10-14: così l' io, l'assoluto, l'idea,
croce, ii-10-14: così l'io, l' assoluto, l'idea, la volontà
: così l'io, l'assoluto, l' idea, la volontà, la fantasia
volontà, la fantasia e, ultimo, l' incosciente, si videro di volta in
d'ascoli, 1846: questa sì è l' alma dell'ipocrisia / che della vana
che della vana gloria si gode / voltando l' intelletto a fantasia. soderini, iv-165
secondo fantasia: di invenzione, seguendo l' immaginazione. -fare di fantasia: creare
idealmente, in modo immaginario; con l' aiuto dell'immaginazione. abate isaac volgar
-alterare la fantasia: turbare, sconvolgere l' animo. saccenti, 1-1-169: mi
testa. varchi, 24-27: come l' uomo piglia moglie, e'comincia punto
garzoni, 5-12: non è manco selvatico l' umor falso di questa sorte che ebbe
veduta, e, se pur veduta l' aveva, non gli era altrimenti entrata in
dei milesi alla bella figlia, ch'adocchiato l' aveva, pensava in che modo potesse
alla propria immaginazione senza saper più vedere l' effettiva realtà delle cose. d
: immaginare, fantasticare; ricamare con l' immaginazione. cicognani, 6-79: questo
ballo la fantasia: eccitare, accendere l' immaginazione. c. bini, 1-87
servire. così non è gran fatto che l' uomo si muti di fantasia spesso,
nel tornare di trattoria a casa, l' accompagnarono codeste visioni sorridendogli alla fantasia:
. f. doni, 6: l' essere stato più mesi in questa fantasia di
fantasi aménto, sm. letter. l' abbandonarsi a invenzioni, immaginazioni, ipotesi
suo fantasiare per cercar di rinvenire in sé l' àspetto mortale del poeta.
b. segni, 7-5: se l' intendere non è altro che un fantasiare,
e ora pel sdrucciolìo de'prati o l' intrico degli sterpeti. 4.
idealizzati: la naturalo lor professione è l' accidia. 5. tr.
nozioni semplici intellettive? verbigrazia dall'intender l' uomo il bianco, o simili,
ché dicono che temono gli spiriti, l' anime e le fantasime. pulci, 25-124
fantasima, / ch'a vederle mi vien l' asima, / nate proprio per filare
: qualcuno dir vuole: / io l' ho per uno spirito folletto; /
venuto in un tratto il batticuore e l' asima, e la spasima e la
. f. frugoni, i-282: l' aver una fantasima sempre negli occhi turba
se non ci è dio e se l' anima universale non ha azione né passione
sugli occhi. pascoli, 1218: l' uomo intanto, cavalier fatato, / in
di luna. vittorini, 2-187: l' uomo rimasto ignudo e inerme andava nella
fantasime, il quale desiderando d'allacciare l' anime misere colle fallaci sacre delli molti
cavalieri in questa casa, sarebbe desiderabile l' abitarvi continuamente. c. boito,
-persona che non è più se non l' ombra di se stessa. gnoli
poderoso titano assurgi libero; / è dio l' umanità. -pericolo gravissimo, minaccia
. libro di sentenze, 1-28: l' uomo si è mente incarnata, fantasima
questo squar- tanugoli, / che dice l' orazion della fantasima. idem, 1-1-
in un dato punto di simultaneamente girar l' occhio e penetrare nelrintemo
; poco costruttivo (il temperamento, l' umore, la natura). salvini
la vita è fantasiosa quassù! come l' anima s'esilara per queste tue contrade
fantastica, atto a suscitare e infiammare l' immaginazione, che ha forza di suggestione
del nostro popolo e gli atti e l' acceso comento e la visione della vincita
di qualificazione, che servono ad agevolare l' intelligenza di quel che una determinata poesia
io mi fossi addormentato, / non l' avre'mai sognate de'mie'dìe.
par tic. nella filosofia tomistica, l' immagine sia delle cose presenti sia di
el quale intelletto in quelli fantasmi conosce come l' occhio el suo obietto, ma per
b. segni, 7-25: l' intenzioni et i fantasmi delle cose,
tasso, n-iii-984: noi diciamo che l' intelletto pratico sia mortale non perch'egli
lo speculativo. pallavicino, 7-219: l' altra molestia per l'operazioni laboriose provasi
, 7-219: l'altra molestia per l' operazioni laboriose provasi nell'immaginativa, la qual
sensi nostri. carducci, 530: quando l' idea ne l'anima rovente / si
, 530: quando l'idea ne l' anima rovente / si fonde con l'amore
ne l'anima rovente / si fonde con l' amore, / divien fantasma, e
nello spirito che desidera. 2. l' immagine, la visione o l'intuizione propria
2. l'immagine, la visione o l' intuizione propria dell'artista, che con
in una perfetta solitudine campestre ove sfoga l' attività del suo cuore cogli esseri vegetabili
con la vostra fantasia, o descrivetemi l' impressione che produce sopra di voi:
i-65: la creatura dell'immaginazione è l' immagine finita in se stessa e opaca
. b. croce, 11-5-153 » l' arte, interpretata come costruzione del proprio oggetto
verun di voi gran premura di assicurare l' eterna sua salvazione, mentre passeranno i dì
roghi / ardere i greci, e festeggiarne l' ombre. foscolo, 1-292: in
suo conosca / o ne sappia ritrar l' effigie vera; / e pur ciascun
muove o si comporta richiama alla mente l' immagine di uno spettro. bandello
bianco dei tronchi, in corteo lungo l' acqua -gli alberi han dimesso il loro aspetto
ingannevole. tasso, 12-432: dunque l' arte dell'imitare, o del far
arte dell'imitare, o del far l' imagini, che vogliam chiamarla, sarà divisa
, sarà divisa in due spezie: l' una delle quali farà le imitazioni delle cose
vere, che saranno vere imitazioni; l' altra farà i fantasmi. f
. f. frugoni, iv-284: oggidì l' amicizia è una fantasma, che consiste
: la gloria, il sapere, l' amicizia, le ricchezze, tutti fantasmi che
, intendo, / son la gloria e l' onor; diletti e beni / mero
inutile miseria. rovani, i-20: l' avvenire gli si svolge dinanzi [all'uomo
col nuovo patto fra la chiesa e l' impero, la geografia e la storia rimangono
pensiero ossessionante, che turba e sconvolge l' animo; dubbio angoscioso; timore,
lo mirava, / ch'in me l' assimigliava, / ratto m'eran presenti
a guisa d'onde maritime sono sollevate: l' ima- ginazione è perturbata, i fantasmi
i tesori de la memoria sono depredati e l' imagini guaste. maia materdona, iii-315
parve, / onde sentìa dal cor l' alma disciorsi; / ma poi che sdegno
si difforma, si trasforma, assume l' aspetto del mio più segreto fantasma.
: giù, delle due monache, l' una, vecchia, durava fatica a vincer
fatica a vincer le cascàggini; ma l' altra, giovane, era assalita dai fantasmi
ebbe sì fatta ope- nione, pose l' anima essere forma reale o vero sostanziale
muratori, 5-i-389: fecondino ed aiutino essi l' erario di questa potenza colla varia
dolce / fantasma, che talor passa per l' ombre / d'un sogno tormentoso,
: produce nel campo celeste uno dopo l' altro nuovi splendori per combattere le fantasme delle
un prete. fogazzaro, 1-35: suona l' ora della scuola, con accento più
che una persona non è più che l' ombra di ciò che è stata oppure che
che non hanno o non hanno più l' autorità, 1 titoli o le qualità
concilio. cattaneo, iii- 4-260: l' intervallo dei quattro mesi si era lasciato al
settimane. d'annunzio, i-693: ne l' aria fluttua e s'accende / quasi
. linati, 30-28: era l' ultima vestale del vitino da vespa,
ultima vestale del vitino da vespa, l' ultimo fantasma galante dell'ottocento che agonizzava
fiori di filosofi, xxviii-530: -che è l' uomo? - « l'uomo è
-che è l'uomo? - « l' uomo è mente incarnata, fantasma del tempo
tempo ». d'annunzio, v-1-373: l' allucinazione prende un rilievo di realtà così
il troppo brutto dell'arte che risolve l' immagine umana in puro colore, e
d'uomo, la pittura ha finito con l' escludere l'ideale, supremo dell'arte
, la pittura ha finito con l'escludere l' ideale, supremo dell'arte quale si
morgana, alle incantate descrizioni del- l' ariosto, e finge un certo fantasma di
-arto fantasma: nella terminologia medica, l' arto amputato del quale il paziente ha una
, dal gr. cpavxdaixaxa). per l' esito semipopolare, v. fantasima.
, fatti, azioni che impressionano vivamente l' immaginazione, i sensi. de
e ricompongono la scena colossale, l' elettricità che guizza, trilla,
rentino. 2. figur. l' accendersi e il susseguirsi di molteplici immagini
i-127: tutte le cose mi facevano l' effetto di essere fantasmagorie di un sogno che
ha carattere di fantasmagoria; che colpisce l' im maginazione con la propria
di queste fantasie, la tetraggine moderna, l' antica arte gotica, mi si giustificavano
volto, per caramente baciarli: ma l' inumano, qual che si fosse il
perpetua] ubbidire e comandare, secondo l' occasione, tollerare a tempo il brontolio e
ottimo, iii- 731: qui l' autore induce una similitudine « assai chiara »
nobiltà, poiché di ciò che sia l' anima, ancora da loro non è stata
dalla macedonia per la tessaglia la beozia l' attica l'eubéa al peloponneso...
per la tessaglia la beozia l'attica l' eubéa al peloponneso... rappresenta
mento che mi passò un giorno per l' immaginativa. fantasticante (part.
botta, 4-369: la solitudine e l' ozio fecero fantasticare vieppiù quell'anima
, 9: seduto sul l' argine erboso d'un canale, lasciavo correre
argine erboso d'un canale, lasciavo correre l' occhio smar rito su quella
cervello per cercare di scoprire o intendere l' effettiva realtà e verità di cose che
1-70: vidi per entro, tra l' altre cose, che su in cima d'
a girandole. lalli, 5-1: già l' alta pira di didone ardea, /
svevo, 5-249: gli pareva che l' unico ostacolo per fantasticarsi con qualche fondatezza
continovo in questi pensieri, e or l' uno or l'altro rimedio fantasticando, divenne
pensieri, e or l'uno or l' altro rimedio fantasticando, divenne a questo
il parlare, per il predicare, per l' insegnare e lo scrivere vieppiù s'arricchisce
, dopo un poco, di fantasticare l' estate trascorsa, i pomeriggi di silenzio
cui lo vidi, mi parve incarnato l' han d'islanda fantasticato da vittorio hugo.
un'iperbole sì strana che voi non ve l' immaginereste giammai per sognabile da i cervelli
all'entrare nel letto finirono col diventare l' introduzione usuale del sonno.
fantasticherie, aveva perduto il sonno, l' appetito, e fi- nanco la voglia
io vedessi mai; ché, fra l' altre sue fantasticherie, la falotica sei volte
stupidi, grossolani. leopardi, iii-48: l' indirizzo fu scritto sotto i miei occhi
imaginare fossero gli occhi delle nereidi, l' ardore forse del sangue d'oriente va
nella solitaria ruminazione del mondo rifatto attraverso l' io. -perdersi in fantasticherie;
venere, la vitale al sole, l' impulsiva a marte, a giove la naturale
mobile. campailla, 1-5-52: de l' uom la conoscenza / due sorte fan d'
sorte fan d'immagini ideali: / l' une de la fantastica potenza, / e
queste in tutto son materiali; / l' altre son de la pura intelligenza; /
sempre alle più ardite imprese; / l' effervescenza ed il calor fantastico, / che
. foscolo, iv-427: io noto l' amoroso rispetto per cui tu dissimuli gl'
ginnastica, / gli olmi gemmati, l' infinito azzurro / in non so che perplessità
capo umano, cioè nel cerebro, cioè l' apprensiva ovvero fantastica, che si chiami
alla fantasia; ricco d'immaginazione (l' animo, la mente, il carattere
sarian già questi i villan primi / ne l' improvvisatrice arte maestri. barctti, 1-60
regolar rotazione. praga, vi-879: l' estate ancor!... fantastico
, ii-115: ma, perché giudicar l' animo bello / di un bel corpo fantastico
dell'immagini fantastiche, sarà lodata per l' invenzione delle meraviglie: della qual lode
meraviglie: della qual lode sarà priva l' altra, che fa le vere similitudini
cerchiamo ancora come la fantasia o sia l' immaginativa de'poeti abbia da ubbidire
da ubbidire all'intelletto, e come l' amore che questo ha del vero s'
18-182: nel fantastico si uniscono spesso l' intellettuale e il morale, come si vede
245: costui certo non debbe essere l' anima de maestro piero velutaio, ma de
spirito maligno e fantastico e nato ne l' abisso, che è tanto superbo e
cose oneste), in quella quanto l' amore e desiderio è più eccellente,
lalli, 6-75: la sibilla, poiché l' ha veduto / con quel suo ardir
caro, 12-i-312: nel petto de l' armatura aveano per fermaglio una maschera,
climi ardenti il linguaggio delle passioni ha l' esaltazione maggiore: tutto è entusiasmo ed
dal nord e sciamare al sud, l' una dietro l'altra o in mutevoli gruppi
sciamare al sud, l'una dietro l' altra o in mutevoli gruppi dietro il
portava in giro tanta bella grazia per l' impassibile roma. -che è basato
a poco uscio / quel fantastico mostro a l' impro- viso, / non sorse in
del suo fior natio / restò tra l' erbe e tra le foglie assiso. rosa
in folte schiere / rapidi intorno a lei l' ali batteano / simulacri di larve e
vi-702: rugge notturno il vento / fra l' ardue spire del camino e cala /
camino e cala / del tizzo semispento / l' ultima fiamma ad agitar coll'ala.
accendere la fantasia (la bellezza, l' aspetto di un luogo, di una persona
dove io non avea ancora avuta oziosa l' immaginazione né il cuore. prati,
so bene ch'io ne sento tutta l' evidenza. -che è costituito da fantasticherie
trattante la città, la famiglia, l' uomo individuo; composta d'inni,
, balzano; impulsivo, passionale (l' umore, l'intelligenza, il carattere,
impulsivo, passionale (l'umore, l' intelligenza, il carattere, ecc.)
frategli, quasi non conoscessino altro dio, l' adoravano. guarini, 307: quante
cappello arricciato o il collaretto / con l' amido o le calze di colore, /
credea ingoiare, quanto egli è, l' imperio germanico, pagò il fio della
fantastica, esso mostrava, insieme, e l' estroso umore dell'avo e lo scontroso
montano, 67: la squisitezza e l' urbanità dei suoi modi era unita a
i-1093: in queste agenzie di pegni, l' oggetto è deprezzato vilmente, specie se
, poi un tanto per cartella, poi l' interesse anticipato per un mese. cicognani
immaginazione, che arricchisce e ingigantisce con l' immaginazione le percezioni del mondo reale;
, 12-529: dunque il poeta facitor de l' imagini non è fantastico imitatore, come
69: io ho sempre creduto che l' uomo non sia l'animale ragionevole, come
sempre creduto che l'uomo non sia l' animale ragionevole, come si dice, ma
ragionevole, come si dice, ma l' animale fantastico, che ha novantanove centesimi di
alamanni, 7-ii-336: sapendosi / ch'io l' amo, e che agli altri son
la passione di fare il fantastico, l' estroso. piovene, 5-275: si contempla
* fantastico, immaginativo '. per l' uso iperbolico ha influito il fr. phantastique
de la madre; e qui pone l' autore 'fante 'per * ragione
animale parla con intelletto se non l' omo, e però 'fante 'si
un fresco fante, / ch'avea l' arco e li strali, / e avea
iii-54: il feto riesce uomo, e l' animale umano diventa fante, uscendo alla
sottoposta, servo, schiavo. -per l' uso femm.: cfr. fante3
, 2-28: altro facciamo noi quando l' animo noi rimoviamo dalla voluttà, cioè dal
pregio, se prima non arà servito l' arte col maestro suo per du'anni compiuti
9-63: il fante al re fa l' imbasciata in fretta. svevo, 1-221:
di romagna, vedendo perdere la terra, l' abbandono- rono. dante, inf.
. tasso, 20-22: fece anch'ei l' essercito cornuto, / co'fanti in
a lungo col fante nei momenti più gravi l' ha sentito e l'ha visto capace
momenti più gravi l'ha sentito e l' ha visto capace di tutti i miracoli,
. b. davanzali, i-184: l' altro dì rimesso in disamina, si scoté
fanti, rovani, i-69: sotto l' atrio del palazzo li attendeva il tenente
il fante. pedemonte, 207: l' età consumar, tenendo in mano re,
: ma so chi e quali sono l' uno e l'altro. idem, 4-127
chi e quali sono l'uno e l' altro. idem, 4-127: dio m'
li pone. salvetti, 114: ma l' ho intesa; voi siete un fante
. m. cecchi, 1-i-70: e'l' hanno finta [la lettera] /.
, / o senza, o per l' anello, o pel ragguaglio / dei contanti
... usasse quel bene che innanzi l' avea la fortuna mandato. sacchetti,
5-19: ti dirò che essendosi francesco l' altro ieri recato in casa domenico, inteso
d'argento / pianamente d'ambrate acque l' asperge. negri, 2-1056: la fante
. landolfi, 3-175: il sindaco l' aveva lasciato a casa affidato alle cure d'
le ricchezze, gli onori, e l' altre cose somiglianti, sono nel poter mio
, / sì che la faccia ben con l' occhio attinghe / di quella sozza e
fante / che là si graffia con l' unghie merdose. berni, 182: è
i è, e mal lo fai l' om che ci cabba / la fantilla di
. fantarìa), sf. milit. l' insieme delle unità dell'esercito che combattono
o su mezzi leggeri (e costituisce l' arma essenziale, quella militarmente più importante
delle marine militari addestrate e attrezzate per l' esecuzione di operazioni di sbarco. -in
. / sparò sull'assordante artiglieria / l' onnipotente fanteria fangosa. 2. figur
novelle sue, / ghermir mi piace l' agile fantesca. /... /
. moravia, i-119: la casa non l' interessava e perciò la lasciava nelle mani
: pur è restata vedova alla fine [l' accademia fiorentina], / e fantesca
esso anche non tresca / il giacinto o l' amaranto. prati, ii-320: [
e romano (come da * francia 'l' agget tivo * francesco '
, / toccorno il polso e guardaron l' urina. firenzuola, 357: era costui
congedo dal burattinaio... serro l' uscio. ricopro le fantine con qualche telo
avea amor, picciol fantino, / con l' arco e le saette minacciante. alberti
che tengo 10 coro, / so l' angeli santi, che fanno li canti /
encamato. bianco da siena, 78: l' angelica milizia / saliva e discendeva.
caro, 12-i-141: ma quando procurava per l' essecuzione, 11 buon fantino, mi
me corre, 'l cappello, / l' attàcchi alla finestra e faccia i fuochi
il fantino '. fecero il bravo, l' ardito, il coraggioso...
fantin di picche) tira / a l' amico, e al nimico, e pela
scortica, / e rode insino a l' osso. 4. chi per professione
il 16 d'agosto? chi è l' eroe tra'fantini? qual è la bestia
fanciulli) ha voluto rimpolpare di sua fantasia l' ossatura della leggenda primitiva.
, 2-470: col fangoso corrier giunse l' altr'ieri / quella di cui tanto aspettar
. carducci, iii-24-436: in politica l' imitazione non riesce che a fantocciate,
parapetto del fiume, perché dovrà fingere l' uomo che si annega. gozzano,
e non di fatto, in quanto l' effettivo potere è esercitato da altre forze
dell'uve / pogna priapo dio contro l' ingordo / stuol d'aerei stornelli. bacchetti
voglino chiamare, hanno a essere lontani l' un dall'altro tre braccia e mezzo
di fuori i mucchi s'hanno a toccare l' un l'altro... i
mucchi s'hanno a toccare l'un l' altro... i mucchi non vogliono
meno di quattro o cinque piante l' uno, variati, o d'una sorte
un fantoccio. palazzeschi, 4-172: l' un dopo l'altro, con la naturalezza
palazzeschi, 4-172: l'un dopo l' altro, con la naturalezza e la
/ atto a sol questo, per l' età immatura, / le lasci in guardia
fantocci esotici di legno, / potesse l' armonia fino a quel segno. viani,
è dato il cuore di sforzare / l' uscio di quella camera, ed uscirsene
il pedante, avea già tolto / l' aria più dolce al vostro oprar benigno
questi, tanto più cresceva nella fanciulla l' ostinazione e l'amore; tanto più ella
più cresceva nella fanciulla l'ostinazione e l' amore; tanto più ella sdegnava il miserabile
in marito. giusti, iii-86: l' esser messo qui a fare il fantoccio sospeso
milizia, iii-311: fra bartolommeo fu l' inventore del fantoccio per istudiare i panneggiamenti
sapere anche non poteva che cosa fusse l' amor de padri inverso di quelli. lippi
'latinamente. baldinucci, 163: l' infanzia, che è la prima età,
di fante2. fantomaticità, sf. l' essere fantomatico; carattere irreale, spettrale
: nostalgia, dunque possibilità, attraverso l' errore della signora, di avvicinare elena e
cervel fuor di calende, / e l' altro era un fanton lungo sei braccia.
militare). pascoli, 1002: l' altro a cavallo dietro il suo scul-
parabolone). farabuttaggine, sf. l' essere farabutto; azione o comportamento
. giusti, 2-309; il grullo, l' ebete, il porco beato, /
e si dà... a far l' altezzoso, il dispregiatore, lo spaccamontagne.
carducci, iii-14-127: qual più istrione tra l' avventurier farabutto e il filosofo? pirandello
mise in un istante la pace e l' allegria. 4. ant.
a « lavorare » in città, detta l' urbe, dopo avergli deterso l'anima
detta l'urbe, dopo avergli deterso l' anima dalle ultime perplessità. = deriv
faraglione degli uccelli. govoni, 9-218: l' anello di giada e di viole /
: regnarono simultaneamente due capi nazionali, l' imo religioso e sovrano in apparenza,
imo religioso e sovrano in apparenza, l' altro marziale e padrone in effetto,
.. il dalai lama di lassa e l' oangtì di pechìn. e.
e antichi, come del resto in tutta l' um- bria. mi dicono che a
di moschettata nella spalla e scapato, l' armata del re de romani presa.
26-145: i migratori affricani che fondarono l' impero faraonico scelsero come sede la valle inondata
spregiativa). negri, 2-470: l' ho cercata [la principessa] dietro gli
3. crudele, spietato, indurito (l' animo, la volontà); chiuso
volontà); chiuso, ostinato (l' intelletto, il giudizio). b
. b. croce, ii-6-139: l' idea dell'uomo abile, » privo di
: era così nella vecchia società, quando l' ospite arrivato di lontano, in un
sbarbaro, 4-37: eccolo che passa l' abietto individuo, carico di delitti impunibili
/ e più n'è posta dove l' erba è più tarda. 2.
franconia. bresciani, 123: pervenuto l' audace parry all'ottantesimo grado..
ha troppo caldo il forno, / e l' altra follemente altru'riguarda ».
che non pesino più de libre cento l' una, accioché le bestie possino portarle
le poche robe aduna, / mette l' abito più bello / per venirsene in
a 'marito. la buona voce l' abbiamo indicata. -figur.
peccati, di responsabilità, che grava l' uomo e la sua coscienza; insieme
concetto che non sia forzuto. / e l' ho volute almanco cittadine, / che
quanto pesi. aleardi, 1-61: l' uomo intanto / peregrino immortai corre anelando
peccati. e. cecchi, 5-490: l' atto col quale egli abbraccia e si
, onere. pirandello, 7-230: l' amico marino non può commettere la follia
c. gozzi, 4-72: marfisa guarda l' un l'altro nel viso, /
gozzi, 4-72: marfisa guarda l'un l' altro nel viso, / e scherza
: le femmine ànno due adornamenti. l' uno il quale è detto fardo, per
probabilmente dal francone * farwidhon (cfr. l' ant. alto ted. farawen)
, a due, a tre, e l' altre stanno / timidette atterrando l'occhio
e l'altre stanno / timidette atterrando l' occhio e 'l muso; / e ciò
ciò che fa la prima, e l' altre fanno, / addossandosi a lei,
per la medesima ragione risponde, impostando l' essere, che è così propio de nomi
purg., 25-47: ivi s'accoglie l' uno e l'altro insieme, /
25-47: ivi s'accoglie l'uno e l' altro insieme, / l'un disposto
uno e l'altro insieme, / l' un disposto a patire, e l'altro
/ l'un disposto a patire, e l' altro a fare, / per lo
caro, 5-171: se sarà che l' uno abbi fatto bene e giustamente una cosa
giustamente una cosa, sarà medesimamente che l' altro bene e giustamente l'abbia patita
sarà medesimamente che l'altro bene e giustamente l' abbia patita. piccolomini, i-15:
overo patimenti che trovar si possan; l' amare, l'insegnare, il leggere,
trovar si possan; l'amare, l' insegnare, il leggere, il portare,
e fare, / ched i'sali'su l' albor de l'amore, / ed a
/ ched i'sali'su l'albor de l' amore, / ed a la sua
fare. ariosto, 36-67: ramentando de l' età novella / alcune cose: i'
parole. machiavelli, 531: nondimeno l' animo, a lui per ambizione,
. serdonati, 9-383: non fanno l' uso delle viti, ma spremono 11
, / non la sgridate: i l' età, la pratica / è molto:
ima mette suo piacire / e lascia l' altre e d'essa si comprende. dante
facciamo; e ne convene / lamentar più l' altrui che 'nostro errore. boccaccio
le trecce sparte / su la soglia de l' uscio incontro fassi. baruffaldi, io
. baruffaldi, io: io da l' indie porto meco / merce solo di
mio destro canto, / sì che l' ombra era da me alla grotta, /
: egli non si disdice più a noi l' onestamente andare, che faccia a gran
facesse troppo assiduamente e per quello lasciasse l' altre cose di maggior importanzia. gelli
io mi rammento / che, or volge l' anno, sovra questo colle / io
.. /... richezza l' om gentile. dante, par.,
se si tratti di fare un riparo contro l' impeto di un fiume, che danneggi
, 4i- 303: in questo caso l' abito fa il monaco. 2
sfaccendare (è talora in correlazione con l' avv. tanto seguito da una prop.
non fare ho perduto / a veder l' alto sol che tu disiri / e che
che paris le diede la mela; onde l' altre due dee n'ebbero grande ira
guidar ima casa. romagnosi, 18-345: l' essenza dell'arte consiste nel fare.
in mano; / ché chi con l' acqua semina, raccoglie / poi col
particolare condizione o disposizione che distingue l' azione, il fatto, l'effetto espressi
distingue l'azione, il fatto, l' effetto espressi dal verbo. giacomo
3-64: « magari avete con voi l' acciuga di oggi... ».
più mi farete a grado; e schifate l' avarizia siccome la morte. boccaccio,
. « sicuro, se no, che l' avrei comprata a fare? ».
: beato me, se potessi attraverso l' indiscreto spazio di aere che ne divide
lei: la qual cosa vedendo tutte l' al tre suore, tutte gridavano:
egli [iddio] lo creasse [l' universo], egli avesse dentro alla
, 1-3: poi iddio disse: facciamo l' uomo alla nostra imagine, secondo la
e tutti gli altri animali, fece anco l' uomo. -con riferimento alle forze
, poi comincia a multiplicare e introducevisi l' anima vegetativa, poi meglio fa le
/ v'è la seccaggine / del- l' educarli. verga, i-394: bisogna masticare
avere paura. non sei tu che l' hai fatto. -con riferimento al
. abate isaac volgar., i-109: l' uccello d'ogni luogo toma al nido
fa i cani ciechi? -deporre l' uovo. palladio volgar., 1-27
. palladio volgar., 1-27: l' orzo mezzo cotto le fa fare uova
galline [dicesi], quando hanno fatto l' uovo. soderini, iv-341: fanno
... fanno la scammonea, l' asaro, il ciclamino. anguillara, 2-90
, 2-90: fo le biade a l' uom, l'incensi a voi. carletti
fo le biade a l'uom, l' incensi a voi. carletti, 108:
come i buoi ed i cavagli; e l' altra sorte serve a fare frutto,
pecore che la fanno. -raccogliere l' erba, il grano, ecc.;
e la crinella / vanno a far l' erba sul cader del sole. jovine,
egual loggia, / ben aperta da l' ostro al solar raggio. settembrini,
, iv-132: la fabbrica esterna per l' ospedale è finita: nel bagno si
: a queste [virtù] eccitarlo con l' esempio dei celebrati capitani e d'altri
ora. vasari, i-477: aveva fatto l' intonaco per una figura, e cominciatala
, e cominciatala. nievo, 6: l' edera temporeggiatrice era venuta investendolo [il
., 2-10: due cavatori giunti l' uno all'altro a lato facciano il solco
e forte, secondo l' ampiezza del pozzo, sopra la quale
. loria, 1-155: obbligato durante l' intera giornata a far fosse e trincee
panni, e a lui lasciasse governare l' esercito. ariosto, 25-15: falerina,
cicognani, 1-212: ah! dunque, l' amalia e francesco alla finestra a farsi
francesco da barberino, 17: sicondo l' usanza della terra e voler di sua
pienamente. sacchetti, 90-30: non è l' arte tua di cucir ciabatte e fare
, quando vacano dall'ufficio o dal- l' orare,... fare ad ago
subito e sono di già venti giorni che l' ha nelle mani; guarda di farglielo
vedere e a mangiare, e pesava l' uno once sei. simintendi, 2-2-56:
speziale. soderini, ii-55: usasi [l' attreplice] a far torte, mescolando
. il primo mangiare che si fa fra l' alba e il mezzogiorno, si chiama
a far merenda. pascoli, 419: l' uva era colta, e si dovea
borghi con loro famiglie, e faceano l' arti e mercatanzie come nella città.
stava sulla porta della stanza, e faceva l' interprete. galileo, 3-1-274: potrò
/... / faccia chi vuol l' apostolo o il buffone. d'annunzio,
ingiustizia si proibiva loro fare mercatanzie, l' esercitare arti di alcuna sorte eccetto le meccaniche
albergo e cena, / come se l' uom facesse l'osteria. boccalini, i-9
, / come se l'uom facesse l' osteria. boccalini, i-9: ieri nella
, 20-122: vedi le triste che lasciaron l' ago, / la spuola e *
mezzaiuolo. d'annunzio, v-3-219: l' ultimo [nostro incontro] fu nella
qualche settimana prima della mia partenza per l' ultima avventura: triste commiato di chi
terminato di stampare, e solamente vi manca l' indice de'vocaboli latini, che va
io la 'voce', col consiglio e l' autorità di amendola, papini, soffici.
che per corinna / ninfa pur de l' arcadia, mentre il dardo / d'amor
battuta. d'annunzio, v-1-275: l' infermiera sorride e dice che sono giunti i
(e anche farli eseguire, affidarne l' incarico a qualcuno, commissionarli).
. l. ghiberti, xv-328: fra l' altre cose e'fece ne'frati minori
e'morì. soderini, iii-389: l' ebeno nasce in etiopia e nell'india
quasi tutto sia tessuto / dell'opera l' intreccio. pananti, i-41: per
un'arma; dare un segnale; stendere l' ombra; sprigionare lampi, faville;
di caldo o di freddo; agitare l' aria, sollevare la polvere, ecc.
/ piene di cortesia, / e l' umil gentilia / che 'n voi tuttora pare
, / e 'l riguardar -de l' allegra bieltate, / co l'amorosa vista
-de l'allegra bieltate, / co l' amorosa vista che voi fate / allor
cotanto dolzore. simintendi, 3-3: mandò l' asta nella cantante bocca del poeta d'
cellini, 535: subito che tu cavi l' opera del fornello, con grandissima prestezza
baretti, 1-134: è impossibile dire l' orrenda vista che quelle rovine fanno.
, nulla è più / triste de l' ombra che le ciglia immote / fanno
mitadi tra la congiuntura della gamba e l' unghia, che rompono il cuoio e
prime fogliuzze merlettate e già si sentiva l' odore che fanno. -emettere,
il far sangue, e col far sangue l' uscita di qualche particella di veleno,
. arrighetto, 250: colla sampogna canta l' uccellatore, infino che vuole ingannare gli
di bronzo, chi vorrà negare che l' un l'altro con rapida vertigine toccandosi
, chi vorrà negare che l'un l' altro con rapida vertigine toccandosi non facciano
e insetti che pareano enormi / facevan ne l' afa un rombo, senza posa.
propose che si rinnovassero le istanze per l' allontanamento delle truppe. questa volta non
de'beni tossono fatte tre parti, l' una fosse del comune, l'altra
parti, l'una fosse del comune, l' altra fu diputata per ammenda de'guelfi
ch'erano stati disfatti e rubelli, l' altra fu diputata alla parte guelfa certo tempo
offeso da oco re di persia, l' uccise e... fe'in pezzi
, mangiò le carni, cotte che l' ebbe, e dell'ossa ne fece manichi
giostra. a. pucci, ix-1004: l' anima e 'l corpo metton per usanza
scese il letto in furia, aprì l' impannata. verga, i-40: la principessa
un podere con certe viottole in cui l' erba cresceva tant'alta che, a
, e 'l porco non possendo fare l' erta, non sapeano che si fare
già negar non posso, / perch'io l' ho corsa a far questa salita.
gioco, / farei la state a l' ombra e 'l verno al foco. salvini
ed era capace al caffè di fare l' alba, se trovava qualche avversario che
voglio... che tu facci l' ufficio della porta e della limosina e della
/ come s'a quei che ne l' alloggiamento / dormiano ad agio, fèsse
/ dormiano ad agio, fèsse egli l' ascolta. serdonati, 9-341: faceva la
(239): gli occhi miei né l' orecchie mie non facevano gli uffici loro
si mischino con altre immondizie, faranno l' ufficio del letame. cellini, 2-86 (
cellini, 2-86 (452): bisognando l' aversi a servirsi della saracinesca, la
servirsi della saracinesca, la non potria fare l' uffizio suo, perché la resterebbe sospesa
non gli usa ventate; / quando l' ha preso al cacciator lo rende, /
non è dubbio che 'l re, per l' opposizione che glie era stata fatta,
un ramoscel reciso / ombroso impaccio a l' onorate coma, / e tien con
onorate coma, / e tien con l' edra incantenando il faggio / impedito di
legge arcana farebbe. abba, 218: l' aspetto della campagna, era come se
concordia / esser mai non potè, l' attesta omero. papi, 1-1-232:
facoltà per facoltà, mi hanno sempre l' aria di preti o di canonici che si
o di canonici che si faccian guerra l' un l'altro per la prebenda o scomunichino
canonici che si faccian guerra l'un l' altro per la prebenda o scomunichino la gente
, senz'altro io monterò a cavallo con l' aiuto di dio, per cotesta volta
7-121: mi chiese se la pasqua l' avevo già fatta. -celebrare una
funebri. iacopone, 65-2: a l' amor ch'è venuto en carne a noi
tempo delle quarantore conduceva i fratelli a far l' ora. soldati, iii-69: ogni
... hae tolto al cuore suo l' effetto, ovvero frutto di buona opera
de'mia falli penitenza, / sentirà gioia l' anima angosciosa. pulci, 18-140:
avesse conosciuto fallo, conveniva correggere almeno l' errore, se non fame penitenzia.
dell'anno; e a napoli tutto l' anno fan festa. pavese, 1-7
giudizio; comprendere una verità (con l' oggetto qualificante: fare un concetto,
. rajberti, 2-119: avrete fatto l' osservazione che quando si è in altura,
epicuro tutt'i suoi seguaci, / che l' anima col corpo morta fanno. g
lingua ebrea antichissima e madre di tutte l' altre lingue orientali. leopardi, 1-5
fa emanare da dio, nella quale è l' eco della loro coscienza. dossi,
alla infamia fate differenza, o più l' una che l'altra avete cara. tasso
differenza, o più l'una che l' altra avete cara. tasso, 12-337:
grano e del vino e di tutte l' altre cose per singulo. e perché
descrizione del luogo, e v'aggiunse l' antro de le ninfe e l'altre cose
aggiunse l'antro de le ninfe e l' altre cose, ne le quali volle imitare
della comune sentenza. cattaneo, iii-4-161: l' abate gioberti, nei discorsi che andava
che andava facendo qua e là per l' italia, non ebbe rossore di additare,
rossore di additare, quasi minacciando, l' esempio delle città venete, pei loro capricci
per farvela lunga e corta, passato l' anno e venuto il momento di riprendere
riprendere la somma, era asciutta come l' esca e pulito come una pianta di
: tutti quei discorsi m'avevano impiccinito l' uomo... e quella sera
tenebre. periodici popolari, 1-688: l' assemblea degli stati romani... faccia
in nome d'italia a cui apre l' avvenire perché invii la baionetta del popolo
fo priego al crocifero che porti / l' imbasciata. bramati, 3-98: il
ci ho faticato; e se ben l' un fratello è tenuto per la vita
fratello è tenuto per la vita per l' altro, pur in cosa di gran sodisfazione
per appunto questa focaccia qui che me l' han data i vostri nel venir via
consente. manzoni, 36: era l' alba; e, molli il viso,
molli il viso, / maddalena e l' altre donne / fean lamento sull'ucciso.
pio: / ei con te scende a l' inferno / e l'eterno / monte
con te scende a l'inferno / e l' eterno / monte gira e vola a
c. e. gadda, 6-9: l' invito... gli era stato
, posto giù il mortaio, fece l' ambasciata. fioretti, 2-16 (45)
sopra un sofà, mi è fatta l' imbasciata / che ci son due che mi
sono create di forte uomo. e l' autore fae lo nome; da colui elle
acciocché quelli dentro, che doveano dare loro l' entrata, lo vedessono. pulci,
folengo, ii-12: giunto a pena de l' abisso al varco / e fattovi d'
collegarci insieme. ariosto, 36-36: ella l' accusa / che la convenzion ch'
8-96: dietro a queste notizie è l' obbligo di non negare simili attestati a
venne a morte. fece testamento. intra l' altre cose giudicò suo cavallo e sue
croce a poppa / ed a prua l' evangelio! pea, 8-146: non bisogna
imporre pene; concederò la grazia, l' amnistia; comandare, ordinare, disporre
e lacede- mona, che fenno / l' antiche leggi e furon sì civili, /
di malaca. davila, 396: fatta l' esecuzione ne'due fratelli, gli altri
. compagni, 1-25: punigli con l' arme e col fuoco... e
guerrazzi, 4-671: urge di fare l' italia, né questa si fa con
con un esercito bene ordinato e con l' intervento d'uno stato forte si poteva
pronom. d'azeglio, 1-38: l' italia da circa mezzo secolo s'agita,
si nomò: due secoli, / l' un contro l'altro armato, / sommessi
: due secoli, / l'un contro l' altro armato, / sommessi a lui
far silenzio, come quando / si sparge l' orzo, presso l'ara, e
/ si sparge l'orzo, presso l' ara, e il sale. pavese,
noi, si guerria / lo core e l' alma mia. dante, conv.,
la spagna, col tratto di tempo lasciato l' arria- nismo si fecero cattolici, così
, nelle quali si mettesse sul tappeto l' affare. f. m. zanotti,
zanotti, i-2-80: qui si fece l' altra mattina l'accademia nostra, e questa
: qui si fece l'altra mattina l' accademia nostra, e questa mattina quella
nel far soldati. carducci, 1074: l' imperator, fatto 10 stuolo in como
10 stuolo in como, / move l' oste a raggiungere il marchese / di
de'volti non avesse fatto fede, l' avrebbe detto chiaramente quello de'due ch'esprimeva
31. dimostrare con segni esteriori l' intimo sentimento dell'animo (in partic
peccato pessimo è godere d'avere compiute l' empie iniquitadi e vantarsene e fame allegrezza
fo una vera festa di pensare che l' anno venturo ci vedremo. de roberto,
di feste, dandogli per un momento l' impressione d'essere anche lui persona di
peccato. francesco da barberino, ii-123: l' altrui fallire / non scusa te ma
di fare la giustizia vostra, cioè l' opere giuste e buone, dinanzi agli uomeni
con molta utilità d'altrui pervenire. l' una è il fare le belle e le
comanda che le orazioni, le elemosine e l' altre bone opere si facciano non in
. crescenzi volgar., 1-4: l' acque che tengon ferro, risolvono cioè
/ poi che crescendo viene, / l' uno e l'altro il sostiene, e
crescendo viene, / l'uno e l' altro il sostiene, e via pur
beppino, portamela tu; quante volte te l' ho detto! fammela questa carità;
attestare il pregio, il valore, l' importanza di una cosa (o le virtù
chi allora mi vide, / se l' alma sbigottita non conforta, / sol dimostrando
congiunta al corpo di quell'uomo che l' ha fatto. cornaro, 52: ma
: noi prendendo piacere di disonesto amore l' un dell'altro, ci conducemmo a consentimento
che non sogliano, raffazzonate con l' altrui robbe, facevano i loro atti
bonagiunta, lxiii-69: non mi farla l' om tanta guisa noia, / s'io
carducci, ii-3-29: credo insomma che l' imitazion del foscolo, perché egli è
, i-ix-5: la litteratura... l' hanno fatta di donna meretrice. idem
, e 'l sole aspetta / per compir l' opra; in quella stessa guisa /
in quella stessa guisa / tempestato da l' armi enea la nube / so- stenea
metastasio, che è il vero e l' unico nostro drammatico musicale. manzoni,
torme / facendo a 'l dorso calice de l' ale. montale, 2-60: non
ond'e'per questo / sempre con l' arte sua la farà trista. petrarca,
righe poi che verso il sito / dove l' indice siede a dritta stanno, /
, i-23: solo prodezza di costumi fa l' uomo di nobiltà lucente, e di
pianeti, favorevoli i cieli, se non l' amore? foscolo, xvii-187: se
verso san domenico la passeggiata di ieri l' altro. landolfi, 3-75: avvenne che
che, fuori, empivano e facevano sospesa l' aria. -rifl. guittone
una tal fama. savonarola, 8-i-4: l' uomo che cerca la perfezione nelle opere
. ariosto, 5-17: si fe'ne l' arme poi tanto perfetto, / che
, 1-875: speme hai di farti l' oppressor di roma; / liberator fartene ardisci
: tu se'colei che ticale. l' umana natura / nobilitasti sì, che 'l
. caterina da siena, 37: l' uomo è facto dio, e dio è
dio, e dio è facto uomo per l' unione della natura divina nella natura umana
, amor, che quando appare / l' aer si rasserena e fassi chiara, /
. anguillara, 2-50: febo che l' aria già farsi vermiglia / vede e
vermiglia / vede e fuggir le tenebre l' aurora, / comanda a l'ore
le tenebre l'aurora, / comanda a l' ore che mettan la briglia /
pien di paura; / ed ella ne l' usata sua figura / tosto tornando,
, 12: congiugne [la carità] l' anima con dio, e falla altressì
in pietra grigia e rosa, è come l' hanno fatta secoli di francescanesimo, secoli
. tasso, 6-64: insolito timor così l' accora / che sente il sangue suo
farsi. d'annunzio, v-1-229: l' aria s'è fatta di cristallo gelidissimo.
che dee fare ponte intra dio e l' uomo. dante, inf., 5-47
, cui fanno / fossa il mar, l' alpe mura, ap- penin torre,
membri amici. dovila, 469: l' esercito non facendo forma curva, né apparenza
io figura fommi, / quelli onde l' occhio in testa mi scintilla, / e'
mai piena di sapore, faceva di sottecchi l' occhiolino languido all'orso. soldati,
ma la donna vuole più tosto fare l' ammalato. bellincioni, ii-104: egli è
la pettegola, ed augusto fa a l' amore come uno scolaro che esce dal collegio
, 5 (73): costui fa l' amico del convento, si spaccia per
, un giovane chirurgo che mi faceva l' amico, e abitava nella stessa strada.
40-ii-134: questi due si facevano, l' uno di novanta anni, l'altro più
facevano, l'uno di novanta anni, l' altro più sfacciatamente liberale, se ne
ix-252: ben rilucea tal donna più che l' oro / e sua bellezza facea invidia
de le consonanti doppie, che ne l' ultimo del verso percuotono gli orecchi.
tentato di farmi una cultura. -con l' oggetto della persona. giamboni, 40
tutti uomini dotti. garzoni, 1-152: l' arte [del beccaro] nel resto
, 2-23: « pietro ti sei fatto l' innamorata? ». pietro avvampò.
, e che a poco a poco l' uomo cioè giuda fare profitto, e
: per disiderare di fare ricchezze diventa l' uomo cupido e avaro, e fassi servo
1-iii-1067: di che non si sa appunto l' ordine, né che somma se ne
fatto la motoretta; umberto si fa l' automobile. -gerg. rubare.
fassi la via per forza: rompono l' entrate, ed essendo messi dentro i greci
uno moderno, è la parte che l' antico faceva all'animo. pavese,
43. stabilire la dimora, l' abitazione; fermarsi. lacopone, 12-37
. caro, 6-968: qui di teucro l' antica e bella razza / facea soggiorno
5-14: al fin pervenne / a l' isola lontana in cui soggiorno, / lunge
-voi scherzate, o domani, o l' affare si scombinerà. 44. impartire
affare si scombinerà. 44. impartire l' insegnamento; tenere un corso di lezioni
., 23 (395): vide l' innominato andar verso un canto, prender
carabina, poi per la cigna con l' altra, e, con un movimento spedito
un movimento spedito, come se facesse l' esercizio, mettersela ad armacollo. piovene,
dal calendario, sarà anche difficile fare l' esperienza diretta di certi riti tra il pagano
, 2-1-1-27: fin dalle fasce abbiam fatto l' occhio a tanti e sì stupendi miracoli
a tanti e sì stupendi miracoli che per l' universo si scuo- prono. giusti,
pregavo a darmene una prova maggiore facendo l' orecchio a modo mio. civinini, 7-104
! giusti, i-365: non è quella l' età di fare li romito, neppure
francesco da barberino, ii-256: face l' avaro ogni giorno ragione / quanto in
fuggire, tornano, si riaffacciano facendo l' ultimo prezzo. 47. ordinare,
agli animali. garzoni, 1-496: l' ufficio... dei servitori da stalla
, / e si partì pria che spuntasse l' alba. leopardi, iii-1037: l'
l'alba. leopardi, iii-1037: l' ultimo giorno mi levai di letto alle
far la pera): / io l' ho con quei briccon, furfanti indegni.
/ per lei la vita, e faccia l' inde apporti; / ed eo sì
ch'altri non mi passi: / piaceréti l' amor mio. ariosto, 3-74:
, / e ch'abbia tempo che l' annel lo copra. l. bellini,
vi pareva soverchia. ariosto, 2-19: l' animoso cavallo urta e fracassa, /
ancor da chi mai più veduta non l' avesse, fosse per grandissima signora conosciuta
d'ingegno la verità; e non fa l' autorità d'ari- stotile che s'achetino
s'ammetta cosa alcuna, se non resta l' intelletto convinto. pascoli, 561:
amo pel freddo e lo stento, / l' insonnia, il digiuno, l'affanno
/ l'insonnia, il digiuno, l' affanno, / cui devo che senza sgomento
ch'io vedessi / tutte le forme a l' aria tremolante / confusamente, simili a
un roseo mare. piovene, 5-275: l' immensa importanza di assisi per la sua
ai compagni una bandiera / che facea l' aura tremolare in volta, / e molta
sempre al campo menare, e secondo l' ordine della matricola fare in ischiera andare
. davanzali, ii-145: quando l' una parte fuggiva, i nascosti per le
1-275: per la sposa e per me l' abitazione / trovi, e mi faccia
come differenza fate tra il mondo e l' universo. parini, giorno, ii-143:
anco rintuzzar di tue querele / saprà l' agrezza; e sovvenir faratti / le visite
il terrore di perderla ora, non è l' ansia « del possesso » ma la
amorevoli diffatto fu il primo che per l' ineffabile dolcezza d'una voce naturale e pel
d'amar conforta / faceva tutto rider l' oriente, / velando i pesci
, 74: morì la fede insieme con l' amore, / ché s'un promette
, / ché s'un promette, l' altro il fa mentire. ariosto, 34-50
dolce aura... / facea sì l' aria tremolar d'intorno, / che
di quel piovoso inverno, / che fea l' arme cessar, lunge non era.
fa parlar sua folle / ambizion, non l' amor tuo. leopardi, 39-50:
un poco. d'annunzio, i-654: l' abbandono / (ella è supina
(ella è supina e immota), l' abbandono / fa sembrar morte le sue
sinistro, ma ad ogni suo piacere l' averebbe facta portar dove li fusse piaciuto
novizi, costumi insegnare, / e l' ovre da pregiare / per ch'a
7-52: tutta la vita d'oggi dà l' immagine d'una estrema facilità di rapporti
oppure dalla cong. che, indica l' azione che si deve compiere, oppure
azione che si deve compiere, oppure l' ostacolo che si deve superare, la fatica
sta biasimare che lodare, avvegna che l' uno e l'altro non sia da fare
lodare, avvegna che l'uno e l' altro non sia da fare. marco
. davila, 729: ma nel- l' accettare di questo decreto nel parlamento di parigi
, ripulire tutto e mettere via per l' inverno viareggio. -fare o farsi a
di steli, che facevano a soverchiarsi l' uno con l'altro nell'aria,
che facevano a soverchiarsi l'uno con l' altro nell'aria, o a passarsi avanti
bentivoglio, 4-1005: il qual poiite è l' ultimo che si trovi ora nel discendere
pien di fango. petrarca, i-3-95: l' amico mio più presso mi si fece
/ incominciar ciascheduno a difendersi / da l' entrar prima. pananti, i-117:
tantalo, le rose / fansi a l' incontro, e s'allontanan poi; /
contenta dello amore d'alcuno che atteso l' avesse per la sua contrada passando. bibbiena
son fatta pe'marzolini, ché ha l' amicizia dove è de'buoni. canti carnascialeschi
. pascoli, 171: or una fata l' ode. ecco, sia fatto!
? e pur v'ebbe dottori che l' uno e l'altro negarono. chi,
v'ebbe dottori che l'uno e l' altro negarono. chi, se dirò
nel silenzio fattosi come per incanto, l' orchestra intonava il preludio: un lungo gemito
è buono, e... / l' acqua vi serve sol per acquerello.
di faraone, che fanno otto volte l' anno. caro, 6-33: il fico
de gli altri, e facendo due volte l' anno, serve per due volte fico
1-324: le colombe fanno dieci volte l' anno e alcune undici, e in egitto
colombelle e le tortore fanno due volte l' anno; gli altri uccelli non fanno quasi
credono la lor vergogna scemare, dove essi l' accrescono in infinito. savonarola, 7-ii-128
è segnoria. fra giordano, 2-46: l' avvento di cristo non fu altro che
, purg., 5-12: « perché l' animo tuo tanto s'impiglia » /
» / disse 'l maestro, « che l' andare allenti? / che ti fa
. mascardi, i-xviii: ad alcuni l' arricchir non fa nulla, poiché valersi delle
p. della valle, 31: l' isola del faro, da strabone pur
a cavallo. del bene, 50: l' assenzio, il tòsco, il lacrimoso
spine e selci il doloroso letto / ne l' egra valle, col rotar de l'
l'egra valle, col rotar de l' ore, / e per lungo uso,
): ché la gonnella, che sì l' era stretta, / se ne porìan
fatto dolente. ariosto, 13-33: l' altro, d'un colpo che gli aveva
fondo del cuore, il zelo e l' amor della patria son fatti inutili.
; e vede / che a se l' umana sede, / esso a lei veramente
supposizioni. d'annunzio, iii-2-227: l' agita, / fatto il vespro, un'
oi nobile intelletto, / oggi fa l' anno che nel ciel salisti. boccaccio,
, e fu dato al bargello, ché l' esseguisse un pezzo fa. g.
d'europa. fogazzaro, 5-23: l' abbiamo visto un momento fa che remava
minuti fa. -sembrare eccessivamente lunga (l' attesa). de sanctis, 11-206
facesse caldo. saba, 252: l' ora, il tempo che fa, la
fa, la stagione dell'anno dicon l' albero, il muro.] ovine,
aveva guardato la notte stellata e interrogato l' oriente per sapere che tempo avrebbe fatto
agitarsi (il mare); imperversare (l' uragano). soderini, i-250:
si ricevono le visite sien volti verso l' orientale equinozio,... e si
veniva proprio di lassù, e che l' ha veduto, come dico, far
, 8-59: alla parete, sopra l' altare che abbiamo detto, c'è un
fresca ira. lambruschini, 6-9: l' intendimento nostro si fa dai particolari per
affettare. bonichi, ix-290: fra l' altre cose non lievi a portare /
'l mercenai'veder tosto arricchito, / e l' uom che di fiorini è mal fornito
. pulci, 16-67: volto rinaldo, l' aste in resta messe / e con
contribuite a mantener viva la scioperataggine e l' insolenza de'guidoni, i quali,
aver che far dell'ufizio e con l' ufizio, si rideranno di esso. pindemonte
moglie degli altrui mariti, e non l' osservi. apollonio di tiro volgar.,
10-2 (409): il che l' abate udendo, tutto furioso rispose che
nelli, i-130: oh, oh, l' hanno a far meco. forteguerri,
, iv-423: se per sorte / tu l' avessi da far con quel mezzano,
con quel mezzano, / con cui l' ho da far io, allora, allora
prima a fare seco, presa che l' ha cotesta pozione, muore infra otto giorni
9-2-153: che cosa ha che fare l' orso col leone? baretti, 1-61
metastasio? de sanctis, 7-536: tutta l' esaltazione che avete trovata in berchet,
per molti preghi, acconsentì e ricevette l' uffizio. -con riferimento a cose
sapersene accontentare. sacchetti, 214-54: l' uomo in questa vita faccia col suo
vita faccia col suo e lasci stare l' altrui. ariosto, 42-56: ma quello
e vibra. / quest'altro più con l' asta non l'attizza, / ma
/ quest'altro più con l'asta non l' attizza, / ma di farla col
, [il virtuoso] cambierà tutta l' aria a suo modo, e, quantunque
lettere, una pensione di duecento doble l' anno, a farla fradicia, non
. simintendi, 2-2-128: or facesseno l' iddei ch'io fosse sanza padre.
fai, lo rimettiamo in piedi e l' awiamo per verso casa sua. soffici,
-fare all * amore, fare l' amore: v. amore, n.
alto. sozzini, 260: arrivato l' esercito imperiale a munistero, senza punto fermarsi
fare alto e basso, e maneggiare l' entrate e il danaro a seconda de'
. bonichi, 177: assai fa l' uomo, se ben porta con pace
, se ben porta con pace / l' avversità, che gli convien passare, /
il cor preso ivi come pesce a l' amo, / onde a ben far
, 1-7 (109): avrebbe voluto l' abate che primasso da se stesso si
che a montalban gli le rimetta [l' armi], / e gli le serbi
giraldi cinzio, 10-2 (2174): l' ateniese, udita la braveria..
a guadagnarmi questa giovane, che è l' anima mia. caro, 8-87: a
altrui. bibbia volgar., v-688: l' uomo arigoglioso e ricco...
delle voci la contentezza di avere avuto l' occasione utile a dimostrare il loro zelo
di siena / fattene fuori, ch'io l' ho cerca tutta, / e domandato