, iv-vi-4: uno verbo molto lasciato da l' uso in gramatica, che significa tanto
, quindi si rivolve e torna ne l' o; sì che veramente imagina questa
dritta e franca scrittura con la sciabolata attraverso l' a e l'effe. papini,
con la sciabolata attraverso l'a e l' effe. papini, 8-25: come fu
a né ba che lui aveva riavviato l' alternatore. 3. filos. nella
in alcuni sistemi antichi di numerazione indicava l' unità. foscolo, xv-563: [
avvertirono caritatevolmente che mi sarei tirata addosso l' inimicizia della fazione a; gli altri,
negli altri casi. usata insieme con l' articolo si fonde con esso dando luogo
nuove scritture. buommattei, 125: l' uso de'segnacasi, come s'e
/ tue so le laude la gloria e l' onore et onne bene- dictione. /
e sentenziò ch'ai figliuolo fosse tratto l' uno occhio e a se medesimo l'altro
tratto l'uno occhio e a se medesimo l' altro. idem, 40 (71
, 6-1-114: giusta cosa è che l' uomo sia soggetto a dio. passavanti,
il loco e 'l tempo e l' ora / che sì alto miraron gli occhi
degnata allora: / da lei ti vèn l' amoroso penserò. idem, 315-12:
(39): umana cosa è l' avere compassione agli afflitti. idem, dee
, 1: ho preso ardire, afaticando l' ingegno, porre la mano a la
/ scritto: « ai liberatori de l' impero ». firenzuola, 713: ecco
sortito / e l' abitar questi odorati colli. d'annunzio,
trioni / si volge, e piega a l' occidente il muro. bruno,
tutto andò a prendere subito la nipote e l' accompagnò al monastero di santa teresa.
. dante, inf., 9-36: l' occhio m'avea tutto tratto / ver
occhio m'avea tutto tratto / ver l' alta torre alla cima rovente. idem
uom poggi. idem, 28-42: a l' alta impresa ca- ritade sprona. idem
e 'l primo dì ch'i'vidi a l' aura sparsi / i capei d'oro ond'
consiglio, e i tardi mova / a l' alta impresa. dotti, iii-259:
al fatto. manzoni, 43: e l' avviò, pei floridi / sentier della
, o sacra fame / dell'oro, l' appetito de'mortali? '. m
. idem, par., 22-153: l' aiuola che ci fa tanto feroci,
216-9: lasso, che pur da l' un a l'altro sole / e da
, che pur da l'un a l' altro sole / e da l'una ombra
un a l'altro sole / e da l' una ombra a l'altra ho già
sole / e da l'una ombra a l' altra ho già 'l più corso /
ritrovar non spero / dal borea a l' austro o dal mar indo al mauro.
sp., 4 (63): l' alterazione di quel volto, che passava
vista che cambiò, in un punto, l' animo dell'uccisore. idem, pr
, / la spada al fianco ed a l' arcion la mazza. idem, 19-57
i monti e de le querce a l' ombra. idem, 872: non crescono
eran tutti precipitati questi macigni. io l' ho rialzati così, perché questo era
'ntelletto. petrarca, 90-7: io che l' esca amorosa al petto avea, /
, par., 23-2: come l' augello, intra l'amate fronde, /
23-2: come l'augello, intra l' amate fronde, / posato al nido
/ e giunto al suo nimico ne l' artiglio, / a restar senza capo fu
tomba del famoso ettorre / in su l' arena il gran bute distese.
persona la quale uno suo amico a l' estremidade de la vita condotto avea,
come prima egli ha veduto in piega / l' essercito maggior, suona a raccolta.
! sbarbaro, 2-73: come l' albero ignudo a mezzo inverno / che s'
. m. villani, 9-95: l' ufficio e dignità del senato di roma
ora ad ora / m'insegnavate come l' uom s'ettema. petrarca, 13-1:
. petrarca, 13-1: quando fra l' altre donne ad ora ad ora / amor
a quei conforti, e scema / l' impeto interno de l'intensa doglia;
, e scema / l'impeto interno de l' intensa doglia;! ma non così
a valore, / è cosa ch'a l' om dea sempre piacire. novellino,
porto per fuggire intenti / ove vestigio uman l' arena stampi. idem, 268-18:
da certaldo, 138: sempre mai l' uscio de la tua casa fa che
: ben ch'egli in capo avea l' elmo lucente, / e tutto era coperto
: pur dava ai detti, a l' opre, a le sembianze, / presagio
idem, 3-76: lasciano al suon de l' arme, al vario grido, /
, 8-55: soggiunse ancor ch'a l' abito raccolse / ch'erano i cavalier
: ascoso innanzi / non ti fu l' amor mio per alcun tempo. /.
della casa... era accorso e l' aveva tratto dall'acqua semivivo. saba
quel che pensavo. 12. esprime l' effetto, la conseguenza. dante,
64 (108): le guardie l' ebbero veduto: avvisaronlo [= lo riconobbero
/ di quella fera alla gaetta pelle / l' ora del tempo e la dolce stagione
, te conosco e 'ntendo / a l' andar, a la voce, al volto
: pregote, signor mio, che riposi l' ira tua, acciocché quelli d'egitto
coltivare a biade, vuoisi lasciare tra l' un arbore e l'altro spazio di
, vuoisi lasciare tra l'un arbore e l' altro spazio di xl piei. poliziano
senza biasmo non potea, / abbassò l' asta, et a tre colpi in terra
per non far cattiva figura insistette con l' oste: « ma ci avete la vostra
. idem, 12-73: così portato è l' uno e l'altro a presso,
12-73: così portato è l'uno e l' altro a presso, / ma in
ultima vien: giunge opportuna / ne l' ora a punto a la rassegna eletta
ognuno sa che non era quella precisamente l' epoca delle legislazioni 'a priori'.
idem, 432: allontanandosi anche talvolta l' uno dall'altro a misura che si sarebbero
un affetto, da far capire a chi l' avesse osservata, che il suo cuore
a giorno; tutte cose morte per l' uso, goffe. idem, iv-2-232:
a distesa. idem, iv-2-259: l' occiso fu sollevato, a forza di braccia
25-121]: e'però il guatava così l' autore, credendo vedere diversificazione da lui
novellim, 26 (52): prestò l' argento a due marchi di guidardone.
, a due, a tre, e l' altre stanno / timidette atterrando l'occhio
e l'altre stanno / timidette atterrando l' occhio e '1 muso. boccaccio,
dileguavano, / drappelli oscuri, ne l' ombra. -a uno a uno,
tre per tre, pari e disgiunti / l' una schiera da l'altra. vasari
e disgiunti / l'una schiera da l' altra. vasari, i-768: veggendosi in
monaci, a due a due, con l' abate a capo, scendevano dall'abside
/ le stelle. bacchelli, 1-iii-88: l' ho visto da lontano il tempo,
ancora a stabilire l' ufficio. palazzeschi, 4-146: narrava la
necessari a un determinato lavoro... l' accollatario è forzato dalla legge a
obbligo. pirandello, 7-1215: l' ingegnere che lo aveva aiutato a tirarsi su
pirandello, 7-484: ma chi si prendeva l' accollo di fare una simile proposta?
un debitore e un terzo che si assume l' obbli- gazione del primo. codice
leggi di polizia, n: accollo è l' assunzione di un debito altrui, una
focolare continuamente riattizzato. dossi, 607: l' umanità è un'accolta di reciproci ricattisti
scintillio delle prime file; percorse tutta l' accolta sino al fondo. panzini,
iacopone, 8-42: per temporal awèneise che l' om la veia sciolta; / vide
sua moglie cambiò di colore come se l' avessero accoltellato. comisso, 12-47:
muratura fatto di mattoni disposti di piatto l' uno sopra l'altro. accoltellatóre,
di mattoni disposti di piatto l'uno sopra l' altro. accoltellatóre, agg. e
viola, a me si offerse / l' angelica tua forma. 2.
quella guisa / ch'opposti un contra l' altro affrico e bora / e garbino
accolti sono / ne la tenda maggior de l' altre tende. marino, 5-73:
al molle tergo è avvolta. / l' onta a celar ch'è ne le guance
/ cozza in più rote, a l' arietar de l'onda. parini, giorno
più rote, a l'arietar de l' onda. parini, giorno, iv-558:
beata ché in un tempio accolte / serbi l' itale glorie. arici, 217:
si travolve. carducci, 66: l' olmo e la verde sposa / vedi in
saba, 116: stupita avrei / l' accolta folla a un lieto mio ritorno,
20: costumano di rendare l' acomande che ricievono a colui che le
leggi di toscana, 7-103: possa l' accomandante supplire egli a detto registro da
industriali e commerciali, 218-2314: l' accomandante, il quale consente che il
han de'bisonti. simintendi, 1-58: l' altre cose io accomando alla fortuna,
t'aiuti. boccaccio, iv-182: l' accomandò al padre... e fello
legni armati e con le saettie [l' ammiraglio] accomandò a uno da ca morosini
9-28: con allegrezza e festa si dierono l' insegne; e 'l capitano ricevuta
di mano del gonfaloniere di giustizia, l' accomandò a messer nicolò de tolomei. idem
de tolomei. idem, 9-95: l' uficio e dignità del senato di roma e
avendo così parlato, poi si veste l' elmo d'androgeo crestato e la bella
una scala leggeri di funi tirò su l' uno de'capi e accomandollo a uno
un capo di quelle mie fasce e l' accomandai a un pezzo di tegola antica
quattro dita. arici, 133: l' esperto vignaiuol sui poggi / trova la sacra
muto / stetti mentr'ei m'accomandava l' ali / agli òmeri. 4
del popolo pareva star male; ma l' uno s'era accomandato all'una parte,
era accomandato all'una parte, e l' altro all'altra di loro maggiori.
, non godino questi il benefizio del- l' accomandite. panzini, iv-5: gli accomandatari
dei soci della società in nome collettivo. l' amministrazione della società può essere conferita soltanto
2. ant. chi operava l' accomanda. glossario medievale del commercio,
, 4-1 (386): accomandato bene l' un de'capi della fune ad un
-trice). ant. chi riceve l' accomanda, il deposito (voce correlativa
montebuoni] per scampargli da questo disastro l' accomandigia che ne avevano fatto al vescovado
uomini, a'quali sia stato dato l' ovile in accomandita. glossario medievale del commercio
che allora il contratto d'accomenda era l' anima del commercio. idem, i-25
la facesse fruttare all'estero; e siccome l' usura non v'era neanco nominata,
che era dalle leggi permessa, così l' accomènda... riusciva anche di sommo
. disus. accomandante; chi fa l' accomanda, il prestito o deposito (v
boccardo, i-25: quando si pattuiva fra l' accomendante e l'accomendatario una partecipazione negli
quando si pattuiva fra l'accomendante e l' accomendatario una partecipazione negli utili, il contratto
oltre al fondo di cui aveva confidato l' amministrazione al commendatarius ». accomendatàrio
disus. accomandata- rio; chi riceve l' accomanda, il prestito o deposito.
boccardo, i-25: quando... l' accomendatario prendeva per sua mercede una provvisione
pattuita d'un tanto per cento sopra l' utile stesso o sopra ogni collo di mercanzie
, 1-7 (109): avrebbe voluto l' abate che... da se stesso
] sì aspramente il padre da sé l' accomiata,... per doglia
eletti. idem, n-16: e l' accompagna stuol calcato e folto / in sino
. dati, i-388: accomiatossi cortesemente l' anima, e quasi disperata di poter
: ella cantava come se cantasse per l' ultima volta, come se si accomiatasse
accomiatarono. idem, ii-615: ma l' ora era tarda, e l'illustre fisiologo
ma l'ora era tarda, e l' illustre fisiologo si accomiatò. 3
giamboni, 4-210: accomiatati i piagnitori che l' avieno seguitato, e poscia serrato l'
l'avieno seguitato, e poscia serrato l' uscio della camera, e messone fuori
commiato, congedo; il dar licenza, l' allontanare. fra giordano [tommaseo
accomodabile. accomodaménto, sm. l' accomodare, rag giustare;
anno nella distribuzione di essa abbia fatto l' accomodamento del bosco e prato [ecc
sempre di non poca gloria di questo virtuoso l' avere esercitato le sue parti verso de'
poteva consolare maggiormente sua beatitudine, che l' aver nuova dell'accomodamento seguito fra le
: accomodamento... per noi vale l' accordo che avviene dopo una lite,
una visione nitida degli oggetti (nell'occhio l' accomodamento è compiuto dai muscoli involontari,
accomodazione. galileo, 4-1-234: l' altro modo di operare non richiede altra
che rimaneva all'intorno, e se l' accomodò addosso, facendosene, alla meglio,
, via! fece il mondo e l' ebbe finito, accomodò tutte le cose ammodo
la mia camera da letto, come l' avevo accomodata, con i mobili nuovi
-figur. marsilio ficino, 2-74: l' animo è di sua natura a essa
! tasso, 3-1-193: la trovai [l' allegoria] accomodando le cose fatte a
all'essenza delle cose, e non l' essenza a i nomi. magalotti, 9-1-159
né è possibile ch'io ci accomodi l' animo. cesarotti, i-107: la corrente
] alle donne radunate, e, accomodando l' aspetto e la voce, come potè
tornò alle donne ragunate, e componendo l' aspetto e la voce...]
, 1014: sia contro ragione accomodar l' animo alla vita. 2. riparare
. fagiuoli, 3-2-112: a questo l' orivuolo borbottò... / or se
cosa fra le mani per stare su l' onor mio. -iron. conciar male
ho dato il buon viaggio, e l' ho accomodato pel dì delle feste, col
per accomodarmi. idem, 281: l' affare, per il quale [egli]
le conosceva tali da indurre negli altri l' opinione altissima che la voleva far concepire
e si accomodano senza che sia necessario l' intervento della morale pubblica. 5.
debbino né possino quegli della compagnia accomodare l' uno l'altro di cosa alcuna. ariosto
possino quegli della compagnia accomodare l'uno l' altro di cosa alcuna. ariosto, v-73
giannozzo pucci e giovanni cambi, che l' avevano sollecitato a venire, e lorenzo
, con la quale bisogna pur che l' om s'accomodi. idem, 150:
v. borghini, 1-1-299: l' antiche basiliche tutte, senza mutamento alcuno
grotta comodità d'accendere il fuoco, l' accese, e vi s'accomodò a scaldarsi
poi gli dica si accomodi. nel- l' istessa ridicola improprietà cadono coloro che ad uno
me lo farebbe, né io avrei l' indiscretezza di richiederlo di tanto, se anche
e trattevole. d'annunzio, iv-1-565: l' uomo è, sopra tutto, un
fecelo la natura alla rettorica accomodatissimo: l' arte quello che la natura mancava v'aggiunse
ragioni... a biasimare loro l' altre lascive voluptà. idem, 216
a guadagnare quelli exercitii, ne'quali l' animo e le membra insieme concorrono all'
da angoli più o meno acuti, che l' acciaio. lambruschini, 1-58: questa
ii-1074: [essi] hanno già l' animo accomodato a sopportar la sventura. idem
al soggetto. idem, iii-324: l' effetto ch'io vorrei principalmente conseguire,
non perché io creda questo metro [l' ottava] accomodato alla satira, ma perché
verità è che da trenta o quarant'anni l' hanno raccontata centinaia di volte. non
costui è accomodato a dovere; ma l' è acqua! l'è acqua! sia
a dovere; ma l'è acqua! l' è acqua! sia ringraziato il signore.
. accomodatura » sf. l' accomodare, racconciare; conveniente disposizione,
. analogia; condiscendenza di dio verso l' uomo nel senso che manifestandosi attraverso la
6-2: e possonsi accomodevolmente seminar l' erbe separatamente, e mescolatamente.
uomini. accompagnaménto, sm. l' accompagnare; compagnia; seguito, scorta
). leggi amministrative, 81-15: l' autorità di pubblica sicurezza può disporre l'
l'autorità di pubblica sicurezza può disporre l' accompagnamento, per mezzo della forza pubblica
armi della fanteria per proteggere e agevolare l' attacco, neutralizzando le resistenze sfuggite al
di artiglieria. 7. mus. l' unirsi di una voce strumentale con un'
note,... ma nel- l' inventare motivi nuovi, graziosi, adatti all'
grammaticale con cui un tempo s'indicava l' articolo indeterminativo. l.
di nominarla: posciaché proprio titolo non l' è ancora, che noi sappiamo, stato
nel minor numero. idem, ii-n-43: l' accompagnanome possono comunemente ricever tutti quei nomi
piagnesse, ed insieme alla sepoltura non l' accompagnasse. tasso, 6-21: giusto
gente / prendi in sua securezza e l' accompagna. d. bartoli, 14-1-47:
col tuo valor sostieni / e al pranzo l' accompagna. verga, ii-13: prima
altare. sbarbaro, 1-34: un uomo l' accompagnava che le si volgeva sorridente.
si volgeva sorridente. ungaretti, i-30: l' ho accompagnato / insieme alla padrona dell'
pei campi. moravia, ii-155: l' amarezza accumulata per tutti quei giorni in
] vuoli andar sicuramente, / retrova l' amor pria, / ché forse non
le lunghe e sfortunate navigazioni, finirsi l' acqua e il vitto. redi, 16-ix-211
accompagne. tasso, 16-12: mormora l' aura e fa le foghe e tonde /
music'óra. pascoli, 537: l' eterno mio lamento solo / s'accompagnava
atti accompagna. tasso, 15-65: l' una disse così, l'altra concorde /
15-65: l'una disse così, l' altra concorde / l'invito accompagnò d'
una disse così, l'altra concorde / l' invito accompagnò d'atti e di sguardi
si vedea con quanto sforzo uscisse loro l' armonia delle dita. monti, 23-998:
., 3 (43): [l' uomo] accompagnava col gesto i pensieri
, 5-14: e accompagnava ogni volta l' esclamazione con un gesto espressivo della mano
al figur. campanella, i-80: l' avarizia, essendo quella accompagnata al magnanimo
paese ove, andando, ci accompagna / l' azzurra vision di san marino. e
piegata sur una spalla, accompagnò con l' occhio quella schiera. 8.
, 131: allor loda ciascuno che l' anno compia del suo vedovaggio in casa del
« il don ch'io bramo da l' altezza vostra, / è che non lasci
, / ed al suo primo amante l' accompagno. goldoni, iii-444: caro conte
cercò consolazione, almeno che gli apostoli l' accompagnassero a vegghiare, e noi ferono
iddii crucciati mi volgerei, biasimandogli perché l' uomo, sopra tutte le altre creature
la paura. tesauro, 81: l' una [figura] vuol esser da tutte
una [figura] vuol esser da tutte l' altre, quasi dimestiche ancelle, accompagnata
in quel foro [il tafano] depone l' uovo, accompagnandolo con un sugo agro
seguendo le linee strutturali in armonia con l' insieme. meliini, 1-95: ne'
ne'tre archi delle tre tribune erano l' armi de'tre pontefici di casa i medici
i medici, con certi festoni che l' accompagnavano. ojetti, ii-641: i bianchi
m. villani, 4-27: giunto [l' imperatore] a udine..
la gran lite il passo: / l' odio in un gli accompagna. chiabrera,
. esopo volgar., 3-18: l' autore ci ammaestra in questa presente favola
485: chi cantava senza strumento che l' accompagnasse, si diceva, costui canere
merce per illustrarne le qualità e insegnarne l' uso; relazione burocratica. rajberti
.. una gazzetta o anche solo l' accompagnatoria di pillole o di pastiglie miracolose
degli amici. magalotti, 17-57: l' interrogò il sig. carlo in che cosa
un'altra corte, tanto era splendida l' accompagnatura del duca! collodi, 376:
pavimenti e altre forme piane fanno con l' altre pietre 4 — battaglia,
] metton capo nell'intestino, senza l' accompagnatura de'suddetti canali pancreatici.
4. commerc. ant. l' accompagnare le merci, da parte del
senza questo scordan gli strumenti / e l' accompagnatura è così trista, / che il
l. salviati, ii-1-270: scrivonlo [l' accento grave] ancora la maggior parte
., 798: naturai cosa è a l' omo ch'el sia animale accompagnevole e
strinati, 102: quando fue fatta l' accomunagione delle dette case comperate, i
accomunare. accomunaménto, sm. l' accomunare; lega; unione.
, 2-24: prendevano gli onori, e l' utile per loro, e non gli
da s. c., 18-2-10: l' amistà le prospere cose fa più splendenti
ai nobili popolani ed alle maggiori arti l' avere accomunato lo stato con le arti
piacere, non sussiste veramente, se l' individuo non accomuna più o meno cogli
ed il popolo], e fate l' egualità politica, e tosto avrete 10
... far dei progetti per l' avvenire della figliuola, senza accumunarla al
, iv-2-550: stando noi chini verso l' acqua, eravamo congiunti l'uno all'altra
chini verso l'acqua, eravamo congiunti l' uno all'altra da un fascino non
incantevoli soste? moravia, i-408: l' individuo, senza un'anima che lo
trovarono, e mutate dal luogo dove lasciate l' avevano. d'annunzio, iv-2-368:
nostri paesi. moravia, ii-303: l' una accanto all'altra, accomunate in un'
mentre rimembra le cose; fantasia, mentre l' altera e
cicerone volgar., 1-126: conciosiacosaché l' amistade abbia in sé molte e grandi
quella guisa / che industre archi- tettor l' una sull'altra / le pietre ammassa,
che si veggia il lembo e tutto l' oro. boccaccio, dee., 1-7
acconciamente in questa guisa, dove tu l' hai sconciamente in quella maniera vituperato. idem
di acconcio1. acconciaménto, sm. l' acconciare, racconciarsi; adattamento, accomodamento
, se abbisognasse, venissimo in su l' acconciamento de'fatti. bartolomeo da s
voler far porto a talamone, recato l' acconciamento del porto, e del ridotto in
dell'ercolano],... e l' acconciamento ha da essere, in quanto
, circa le chiome, sì sopra l' acconciamento loro. 3. l'
l'acconciamento loro. 3. l' essere acconcio; opportunità, attitudine.
giamboni [tommaseo]: la radice e l' acconciamento di ricevere queste virtù sono in
, 39: venere... per l' odio ch'ella aveva con quest'acconciapadelle
ti voglio, oh pazienzia! / l' uno col bianco e poi col rosso mettono
proemio, per lo quale si acconcia l' animo dell'uditore a meglio udire.
udire. giamboni, 18: acconcia l' animo tuo, e turbati del male,
lascia acconciare il nemico a poter tentare l' uomo a peccare. m. villani,
m. villani, 4-32: [l' ammiraglio mise] venti galee alla guardia,
): di questi tre letti fece l' oste il men cattivo acconciar per li due
): e perché una mattina infra l' altre io mi acconciavo certi scarpel- letti
fuoco facea, / e la fanciulla l' aiuta acconciare, / però che in aria
: quelli che vendono il greco, l' acconciono con mille sciagurataggini. redi,
redi, 16-ix-270: può ancora accomodarsi l' infusione conforme si acconciano le acque cedrate,
e'ci son certe cicale, / che l' acconcion sanza sale. 5.
cuori gentili e nobili, in fra l' altri, acconciate le vostre menti e le
marino, 273: avean le ninfe sovra l' orlo erboso / del chiaro fonte acconcia
vetri da'piedi in modo, che con l' ultimo calcio vi dia dentro e il
... s'acconciò prima sotto l' ascella un non so che, che fu
degradata da una febbre putrida, che l' ha acconciata in modo da volerci un
di pulirsi. idem, i-316: e l' altro attende fiso / sol aconciar suo'
): la donna si levò in su l' aurora ed acconciossi, e andossene alla
idem, vi-229: era da ridere che l' averla veduta, quando s'acconciava la
più non movi. carducci, i-222: l' abitudine d'acconciarsi la toga come gli
bocca; di tanto più squisito fu l' adulare. d. battoli, 40-ii-185:
non vedi tu com'e'si santificano l' aspetto studiosamente? come badano alla compostezza
il seguire dell'ordine che fu mai non l' acconcerebbe. idem, ii-154: e'
, xxi-922 (15): e fatta l' ora di desinare, si pongono a
deve acconciare in modo tale, che l' occhio della figura ritratta sia al pari
acconciava di combattere; e tanto era presso l' un'oste all'altra, che battaglia
a lui piacque, acconciandosi ciascuno per offendere l' altro. idem, i-410: or
, 8-64: i perugini temeano forte l' avvenimento della compagnia (de'sanesi]
presa quella repubblica in protezione, rivolse l' animo acconciarsi con cesare. foscolo,
, 22-65: questa [la paniera] l' ancella filo avanti posele / portando,
all'egiziana. idem, v-1-94: ha l' aria giuliva di una piccola balia brianzola
fo nullo acconciato: / delettanse fra l' altre aver grann'apparato. acconciatóre
carlini. acconciatura, sf. l' acconciare. allestimento, apparecchiamento. preparazione
70-88: legati [i porci] prima l' uno e poi l'altro alle funi
i porci] prima l'uno e poi l' altro alle funi del pozzo, gli
. ant. perdere vacconciatura: perdere l' occasione per cui uno si è preparato.
13-5-4: eimè, che e'si perderà l' acconciatura. g. m.
/ assettato, non ho voluto perdermi / l' acconciatura, e usci'via.
; deciso. giamboni, 109: l' anima è acconcia a pigliare tutto ciò
volgar., 6-19: e naturalmente l' uomo è più acconcio all'avarizia che
idem, 2-2-5: la natura fa l' uomo acconcio, e l'arte poderoso.
la natura fa l'uomo acconcio, e l' arte poderoso. francesco da barberino,
caro, 11-844: in cima in su l' uscita è tra le selve / ascosa
per la crudeltà del tempo e per l' acconcio del luogo, non si poteva [
in ciò mi seguiranno due acconci: l' uno è che sola nelle miserie mie non
mie non mi veggio...; l' altro è che, secondo il mio
e chi le trovò; che elleno danno l' un cento più sconcio a una casa
a quella: sì come racconcio, l' autorità, ed il rispetto dell'artificio.
autorità, ed il rispetto dell'artificio. l' acconcio, perché i poeti si scelgono
i capelli in una foggia insolita; abbandonò l' acconciatura imposta dalle regole del collegio.
collegio. palazzeschi, 3-184: nel- l' abbandonare un po'all'indietro la testa,
testa, piano piano le si allentava l' acconciatura, finché non incominciava a svolgersi
le andò dietro, che le cavò l' acconciatura di capo. la donna rimase
punto. civinini, 1-113: anche l' eleganza delle acconciature nelle giornate di corse
trasformazioni. linati, 30-28: era l' ultima vestale del virino da vespa..
li quali e'facevano parere alli romani l' acconcime delli argini più difficile. alberti
difficile. alberti, 318: tutto l' anno accaggiono minute spese per masserizie,
, beneficio. grazzini, 2-321: l' acqua annaffia la lattuga,...
la cresta. leopardi, 1-686: allora l' italiano era più acconcio all'universalità.
acconcio. ojetti, i-536: non ho l' audacia di combattere i fieri comandamenti dei
il titolo d'abate, pur non vestendo l' abito ecclesiastico. 2.
..., essendosi accontato con l' oste suo, gli disse che volentier per
saettia / farà ordinar, mentre è ancor l' aer cieco, / che i marinari
sotterrate [le zucche] ed acconcie che l' una l'altra non tocchi nella salamoia
le zucche] ed acconcie che l'una l' altra non tocchi nella salamoia, salve
e arrostir diligentemente. grazzini, 2-357: l' acqua cotta o cruda, o
medesimo modo. redi, 16-ix-121: loderei l' uso del brodo, o di qualche
ciò tu ed io, così come acconcio l' abbiamo, quivi il porteremo. poliziano
sì ce ne prestano in altri tempi l' acconcio più opportuno. 3. necessità
che acquistare... ». e l' altro dice: « muovi lite, acconcio
: seguì dunque pel mezzo del pontefice l' acconcio; ed il borgognone, ricevuta moneta
andò con dio. manni, 2-182: l' acconcio adunque, che con mirabile accorgimento
acconcio attorno alle fonti, gettando elle stesse l' acqua fuori con vari scherzi. giacomelli
portò a statira tutti gli abbigliamenti e l' acconcio reale. = deverb.
cortesia. albertazzi, 721: l' indiano sorrise, per sola accondiscendenza.
quale ripugnanza ed insieme falsa accondiscendenza io l' ascoltavo. = deriv. da
. = deriv. da coniglia, l' ultimo banco della voga. acconigliato
s'acognosce 1 'uno da l' altro? non quasi a altro che a
moneta. acconsentiménto, sm. l' acconsentire; consenso, approvazione, adesione
], studia di negarli al postutto l' acconsentimento. segneri, iii-2-96: questo
, iii-2-96: questo acconsentimento interviene quando l' anima, dopo aver offeso dio,
alla nostra navetta, perché altrimenti quella l' avrebbe sfondata e fracassata tutta.
quella torre / che s'apre quando l' anima acconsente, / odesi voce dir
per essere paludoso, non teneva ferma l' artiglieria; e acconsentendo, ogni volta che
più lo scorrer della corda, e l' acconsentire alla traente forza. carletti, 22
vuole, / no gliel negava e no l' acconsentìa / per celar quella che l'
l'acconsentìa / per celar quella che l' avea in balìa. s. agostino volgar
fiore, 89-9: po'vanno procacciando l' accontanze / di ricche genti. idem,
ricche genti. idem, 159-5: l' accontanza a color che son avari / si
e s'è celato loco ov'e'l' aconta, / basci e abracci e,
vana d'umanità, ma la filosofia e l' arte non m'accontentano né m'appassionano
s'accontentava di fare sposare la scienza con l' arte. bontempelli, 2-91: [
al primo ch'egli accoppa, / tutta l' armata ha irsene in sbaraglio. baldinucci
di lui; paura che una volta o l' altra l'accoppasse, non per gelosia
; paura che una volta o l'altra l' accoppasse, non per gelosia od altro
altro una lisca gli va di traverso e l' accoppa. = deriv. da
tasso, 5-3-2: molte fiate [l' anima] accoppia insieme e compone cose
accoppiabili. accoppiaménto, sm. l' accoppiare; l'accoppiarsi, appaiamento;
accoppiaménto, sm. l'accoppiare; l' accoppiarsi, appaiamento; unione, mescolanza
ant. tasso, 5-4-93: l' elocuzione altro non è che uno accoppiamento
magalotti, 21-6: adattando egli [l' uomo] impropriamente le cagioni agli effetti,
vista delle pecore, e s'impedisce loro l' accoppiamento, con attaccare ai medesimi un
], fratello, mi devi accontrattare l' anima: l'anima tua è mia.
fratello, mi devi accontrattare l'anima: l' anima tua è mia. = comp
o due o più colonne sonore. l' accoppiamento può avvenire anche tra una colonna
sonora: in questo caso, perché l' audizione sia in sincronia con la visione,
uno o più assi delle locomotive con l' asse motore per ottenere, sfruttando l'
l'asse motore per ottenere, sfruttando l' aderenza della coppia di ruote di ogni
salvini, 30-1-440: che cosa è l' amore, salvo che una certa vita
accoppiante, o di accoppiare appetente, l' amante cioè, e ciò che s'ama
dal tenace visco, / mentre che l' un coll'altro vero accoppio, / i'
. marino, n-109: questa è l' eccelsa e gloriosa donna / ch'accoppia
lei con la eccellenza dell'arte si accoppia l' agevolezza e la prestezza del fare.
/ indi il passo radoppia, / e l' alza in aria e nel cader l'
l'alza in aria e nel cader l' accoppia. redi, 16-viii-287: ha ottime
filosofici. carducci, i-786: [l' opera di giov. boccaccio] attesta la
accoppia al vizio. viani, 13-32: l' uomo all'ingegno accoppiava anche la modestia
fosse stata una donna straordinaria che accoppiava l' eccezionale bellezza e un fascino femminile d'
'e * issa '/ che l' un coll'altro fa, se ben s'
o scapigliato, / io subito l' accoppio. 5. congiungere carnalmente.
pose natura. idem, 107: se l' agne accoppii, un folto ordin di
contento, e due fiate ancora / sotto l' italo ciel spongon lor parti. d'
poi gli accoppia. bruno, 69: l' esser fascinato d'amore adviene, quando
d'accordo. sguardo, un occhio con l' altro, e reciprocamente un raggio tassoni
che i parmeggiani / eran nemici visual con l' altro si riscontra, e lume con lume
un tempo unia. accoraménto, sm. l' accorarsi; cordoglio, af
canto salutò il vicino giorno, significando l' ora che gli accoppiati bovi sogliono a la
con lungo ordine accoppiati, / per l' alma del defunto dio pregando / che
conservata a lungo dalla disciplina. ma l' età e la passione, accoppiate sotto
stanco, distratto da odori che provano l' esistere acco 5. sport
repubbliche fiorentina e senese, che aveva l' incarico di formare gli scrutini nell'elezione
. tecn. dispositivo usato per trasmettere l' energia da un circuito all'altro per mezzo
ecc.). nei carri ferroviari l' accoppiatore serve, dopo l'agganciamento,
carri ferroviari l'accoppiatore serve, dopo l' agganciamento, a collegare fra loro e
di cui ciascuna vettura è fornita per l' illuminazione, il riscaldamento, la frenatura,
», rispose, con voce mitigata, l' innominato, fissando quel viso turbato dall'
misto di tenerezza e d'accoramento, l' aurora del suo paese che non aveva
con una specie di tenero accoramento verso l' infanzia passata fra tanta inutile severità.
, iv-2-187: un merlo in gabbia fischiava l' inno di garibaldi, continuamente, ricominciando
belleza de campare: / ma la castetate l' ha accorata, / molto dura morte
che fa del peccatore, che tende l' arco per darti forte e accorarti bene.
la vita ancora: / o che l' accorerà il duolo e l'ambascia; /
/ o che l'accorerà il duolo e l' ambascia; / o se 'l
/ o se 'l duolo e l' ambascia non l'accora, / con le
o se 'l duolo e l'ambascia non l' accora, / con le man proprie
proprie squarcierà la fascia / che cinge l' alma, e ne la trarrà fuora;
ora ad ora / m'insegnavate come l' uom s'ettema. idem, purg.
, 103-9: mentre 'l novo dolor dunque l' accora, / non riponete l'onorata
dunque l'accora, / non riponete l' onorata spada. bandello, 4-5 (ii-676
, 4-5 (ii-676): con l' estremo dolore, che a poco a poco
/ né però sfogo il duol che l' alma accora. segneri, iv-663: questo
, / per addolcir la doglia che l' accora. manzoni, pr. sp.
nella realtà delle cose, accora e uccide l' anima, veduto nell'imitazione o in
. idem, 2-97: tal miseria l' accora / qual tu forse mirando a te
uditi in pomeriggi lontani; romori che l' accoravano. pirandello, 7-158: le loro
casa mia, produssero dunque in me l' effetto d'accorarmi, prima, poi
vergona / del nostro mondo bestiai che l' accora. bacchelli, 5-193: l'uomo
che l'accora. bacchelli, 5-193: l' uomo, che ripensa breve la sua
sua vita, vorrebbe affrettare ciò che l' accora. quasimodo, 1-49: ecco m'
uom ch'ascolta / novella che di sùbito l' accora. tasso, 6-64: ma
, e intese ancora / che dèe l' aspra tenzon rinovellarsi, / insolito timor così
aspra tenzon rinovellarsi, / insolito timor così l' accora / che sente il sangue suo
fia che lo spaventi e più l' accori / del torcetto, e del palco
iv-1-705: non gli riusciva di ravvicinare l' io di quel tempo all'io presente.
segno esteriore di dolore atto a commuovere l' altrui cuore. non comune, né direbbesi
e che avrebbe ripreso il lavoro, scontata l' ammonizione. 2. che
2. che rivela, esprime l' interno accoramento, il tormento dell'anima
accoramento, il tormento dell'anima, l' intima malinconia. manzoni, pr.
., 8 (139): lucia l' accarezzò di nuovo, lo salutò con
stuparich, 2-363: la vera guerra così l' aveva capita, stando in mezzo a
una dolcezza accorata. ojetti, ii-139: l' accorata malinconia d'un mondo che si
accoratóre, sm. colui che maneggia l' acco- ratoio. = deriv
accorciato. accorciaménto, sin. l' accorciare; il farsi breve; contrazione
nella sinistra [coscia], che è l' offesa qualche notabile accorciamento.
tutto, o almeno accorciarle più che l' uom può; e piuttosto accennarle, che
20-180: questo oriuolo andava tardi, io l' ho domato con accorciargli il pendolo,
vita. panzini, ii-104: fu l' altra sera, che per accorciare la via
vàllisneri, i-188: muovono a loro voglia l' ovidutto, 1'accorciano e 1'allungano
accorciano e 1'allungano, lo restringono e l' allargano. papini, 27-815: per
, che sua fame accorci; / appena l' ha battuto, che ne dona /
conciso. nieri, 318: io l' accorcio, ma lui quando la ricontava
25-114: io vidi intrar le braccia per l' ascelle, / e i due piè
ogni gamba entro s'accoglia, / come l' un braccio e l'altro entri nel
, / come l'un braccio e l' altro entri nel tergo; / m'accorcio
. d'annunzio, v-1-609: è l' ora di mezzogiorno. le ombre si
si accorciava, avvicinandosele ai piedi. l' ora passava, correva col sole. beltramelli
. accorciatoia. cattaneo, ii-3-240: l' accorciatoio di bregenz a lindau può interessare
, ii-79: quindi essere falso che, l' incivilimento continuando a progredire, il vangelo
accordaménto, sm. ant. l' accordarsi; accordo, consenso.
d'astrologia [crtisca]: secondo l' accordamento di tutti li savi, che
. vasari, ii-81: il simile fa l' altro [fanciullo], che acconcio
appoggiato alla lira, par che senta l' accordamento che fa il suono con il
di cose dissomiglianti. galileo, 980: l' apparenza di venere cornicolata, con ammirabil
c. dati, 45: erano l' ombre bene intese, e mantenuta la proporzione
intese, e mantenuta la proporzione e l' accordamento in tutte le misure dell'opera.
: e fatt'ha [madonna] con l' amore sua accordanza, / ch'
, / già troppo tosto non sie l' accordanza. 2. armonia,
. armonizzare strumenti musicali o voci al- l' intonazione voluta. giamboni, 2-3:
organi e in altri strumenti, e accordare l' uno con l'altro, per diletto
strumenti, e accordare l'uno con l' altro, per diletto delle genti. castiglione
la corda grave su 'l timpano, l' acuta ne dà due, tal che
5-198: la prospettiva del mezzo interposto infra l' occhio e tal obbietto, non accorda
, mai non accorda la lingua con l' animo. marino, 221: i'sento
, / né più si lagna de l' antico oltraggio. parini, giorno, i-529
accordar ti prendesse al suo sembiante / l' edificio del capo, ed obliassi / di
una opinione. lacopone, 74-35. l' affetto non se ci accorda, ché voi
53-87: rade volte adiven ch'a l' alte imprese / fortuna ingiuriosa non contrasti,
sanno / chi sia il guerriero in su l' arcion sì saldo, / quei più
se n'alluma retro, / prima che l' abbia in vista o in pensiero
53-87: rade volte adiven ch'a l' alte imprese / fortuna ingiuriosa non contrasti,
. idem, 165-10: e co l' andar e col soave sguardo / s'accordan
: tu m'insegni come le gravi e l' agute boci s'accordano insieme. giov
/ s'accorderanno. ariosto, 16-56: l' alto rumor de le sonore trombe,
: [s'è dimostrato] come l' indulgenze s'accordino co'principi della moralità
altre prigioniere. comisso, 12-69: l' imbrunire ci raggiunse sul carso desolato e malinconico
414): il duca, udita l' ambasciata e piaciutagli, lungamente seco pensò
474): costrignendolo da una parte l' esilio che aveva della sua città e d'
che aveva della sua città e d'altra l' amore il quale portava debitamente alla grata
. alberto cominciò; e non accordando l' aggettivo col sustantivo, giunse balbettando a
); nel significato di armonizzare, l' etimologia fu riferita al lat. acchordàre
, 16-i-139: quando questo dio fece l' impresa dell'india, il segno accordato
a me non finisce di soddisfare [l' intaglio], per esser più tomamente
], per esser più tomamente che l' impresa, l'arco nano, il componimento
esser più tomamente che l'impresa, l' arco nano, il componimento
, 212: s'affatichino pure [l' altre professioni] per allettar le viste de'
accordate all'unisono, sì che toccata l' una risonasse l'altra, si disaccordavano
unisono, sì che toccata l'una risonasse l' altra, si disaccordavano ugualmente. fagiuoli
, 1-2-298: parmi doversi concludere che l' illustrissimo signore abate, insistendo nel prescritto
i-358: ciò fatto, una mattina accordato l' oste, se ne venne a firenze
accordatura) sf. mus. l' intonare allo stesso diapason due o più
lunghezza, grossezza e tensione, per esser l' oro quasi il doppio più grave,
quasi il doppio più grave, riuscirà l' accordatura circa una quinta più grave.
a fiato adoprasi accordatura, segnatamente intendendo l' azione d'accordarli. spendere per l'
l'azione d'accordarli. spendere per l' accordatura del pianoforte ogni tanto. 2
più, quanto maggiore e migliore è l' accordo delle operazioni che quello de'suoni
: questo è un gran discapito, l' accordo, ma esso è necessario e comune
jahier, 148: scopro con amore l' accordo tra la legge dell'esercito e la
, 7-62: altri d'accordo lasciando l' armi e'cavalli a'nostri, salve
di signori ben portanti, in su con l' età, puliti e garbati,
: per consentimento di tutti, fu l' accordo che 'l valente ettor andasse a
quali a loro paresse, e a fare l' accordo. pulci, 3- 69
io ti vincerò nella battaglia, / l' abate liber sia lasciato in pace / dalla
/... / poi che l' accordo così si fermava, / ognun
resto di quel dì, che da l' accordo / e dal trar de le sorti
amici in dar ricordo, / chi a l' un guerrier chi a l'altro,
/ chi a l'un guerrier chi a l' altro, come è usanza. /
e de'nemici / troppo teme irritar l' arme vittrici. idem, 10-51: ma
sia con tua pace, io qui l' uccido. leggi di toscana, 8-7:
degli accordi. marino, 7-29: con l' assiuolo il lu- gberin si lagna,
sagace fringuel lo storno ingordo. / l' allodetta la passera accompagna, / il fanello
; che non ha altre consonanze che l' ottava nella sua perfezione. leopardi, 29-35
musica chiara, richiamando allo spirito con l' accordo de'suoni l'accordo de'pensieri e
allo spirito con l'accordo de'suoni l' accordo de'pensieri e rafforzando con un
com'ella piace, / né quant'io l' amo forte. idem, purg.
noi siam vermi / nati a formar l' angelica farfalla, / che vola alla giustizia
, 414: il buon cultor del- l' api... /...
accorge / d'uom che tenti scoprir l' accese voglie, / or gli s'invola
riso: / né s'accorge che l' arme ha nel bel viso. marino,
se ti accorgesti / che non è mai l' istessa a la veduta. redi,
] investendogli al cane la vista, altre l' udito, altre l'odorato,.
vista, altre l'udito, altre l' odorato,... gli fanno fare
: quando s'accorgeva che gli pigliava l' insulto s'aggranfiava al calcio di un platano
non ha mai voluto vederla, che l' ha scartata, bambina insignificante. =
raddrizzare '. accòrgerei sm. l' accorgersi; accorgimento; comprensione, intuito
la divina provedenza, che del tutto l' angelico e lo umano accorgimento soperchia,
aveano preso la terra... tolse l' accorgimento, che non lasciassono guardia al
dante, inf., 27-76: l' opere mie / non furon leonine ma
di beltà le prime lodi / concedea l' oriente, è sua nepote: / gli
ciò noi » gli son note / de l' occulta congiura e l'arme e i modi
son note / de l'occulta congiura e l' arme e i modi. magalotti,
terrestri almeno, o i volatili, hanno l' accorgimento di provveder con tante cautele alla
lungi, / le lagrime asciugò, l' accorgimento / d'eumeo fuggendo. arici,
; perché egli non dovea ignorare che l' azione da lui commessa si riguardava dalla
resa peschiera. pascoli, 1261: l' ululo d'accorrenti onde marine. borgese,
6-122: là dove al toce accorrente l' acqua dolce del lago offre il docile
donna, e vide che la gente l' allide: / credo che lo s'occide
/ credo che lo s'occide, tanto l' è flagellato. a riosto, 4-70
a canto, / per farle far l' erbe di sangue rosse. / ella con
preme. idem, 9-47: ove fuggir l' impaurite / sue genti vede, accorre
picciol rio. / egli v'accorse e l' elmo empiè nel fonte, / e
2-22: quantunque d'ognintomo accorra / l' aere per occuparlo [il vuoto]
-figur. menzini, iii-242: l' intelletto subitamente e di facile, dove
segneri, iv-671: è lodevole ancora l' uscir di strada, per accorrere a
..; e così come cresce per l' ampio, così accorta per lo lungo
tristo antic'uso. bruno, 484: l' otricello de la cornamusa mi s'allunga
cavalcanti, 2-122: la quale similitudine sì l' accortezza, sì la diligente osservazione ci
imprese militari, sparse in loro: l' accortezza dell'italiano, la diligenza dello spagnuolo
: la bertuccia ha le mani, ha l' accortezza, ha l'agilità; e
mani, ha l'accortezza, ha l' agilità; e non di meno non se
85: la forza, la magnanimità, l' accortezza egli le riponeva nel saper volere
idem, 266: si vede che non l' avete mai osservata come ho di aiuto
né spazio / che potesse al bisogno prender l' arme / overo al poggio faticoso et
, ii-116: -veda, -disse allora l' armuzzi accortamente, -con quest'aria si potrebbe
, abbreviamento. leonardo, 5-108: l' accrescimento e l'accortamento del braccio viene
leonardo, 5-108: l'accrescimento e l' accortamento del braccio viene dall'osso,
con la massima discrezione, con tutta l' accortezza che è necessaria per non insospettirlo
42: nello accortinato letto lieti e graziosi l' uno e l'altro entrarono.
letto lieti e graziosi l'uno e l' altro entrarono. accortinato2 (part
. petrarca, 106-1: nova angeletta sovra l' ale accorta / scese dal cielo in
, 1-4 (97): l' abate, che accorto uomo era, prestamente
. alamanni, 5-6-445: or l' accorta formica a ratto corso /
/ con lunga schiera a ritrovar l' albergo / intende. b. caval
ingegno / al finger pronto, a l' ingannare accorto. idem, 14-49: non
fòro. idem, 16-27: ma quando l' ombra co'silenzi amici / rappella a
amore, / che con dita maestre adopra l' ago / e con industre errore /
a fregiar drappo sì vago, / l' arteficio e 'l lavor sì ben comparte /
a natura fa scorno, invidia a l' arte. redi, 16-iv-81: che poi
, 16-ix-331: e'vi vuole ancora l' accorta industria e disinvoltura del medico,
, 74: accorto / sta spiando l' insetto, e come tocca / nella pendula
la eleganza squisita accorta erudita nello scrivere l' italiano. d'annunzio, iv-2-1283: la
di provincia. idem, iv-2-1292: bendato l' occhio estinto, già imparavo quei movimenti
sovvenire al difetto. panzini, iii-416: l' accorto barone si guarda bene dall'entrare
. b. croce, i-3-138: l' uomo accorto viene lodato; ma chi
. idem, purg., 24-6: l' ombre, che parean cose rimorte,
occhi fanno, / lasso! faranno l' altra gente accorta / dell'aspra pena che
i biondi capelli allor velati / e l' amoroso sguardo in sé raccolto. boccaccio,
io racconterò, non solamente per seguire l' ordine imposto, ma ancora per farvi
: ognun fatto accorto / che ne l' altrui soccorso è il proprio danno, /
un'ora che non saccia / quanto l' andar s'avaccia, / qual vento
accorri, morte! ». / e l' altro, cui pareva tardar troppo,
fante / che là si graffia con l' unghie merdose, / e or s'accoscia
ritruova. idem, 6-43: e l' uno e l'altro destrier s'accosciòe /
, 6-43: e l'uno e l' altro destrier s'accosciòe / e cadde in
..; e, abbandonata / l' asta, accosciossi coll'aperte braccia. manzoni
minaccia, / tal ristrinsersi i mostri per l' angoscia. verga, 1-242: si
silone, 5-56: la vacca fece l' impressione di non rendersi conto, si
: [questi interessi] deviano sovente l' umanità dal retto cammino abbindolandola con errori
... /... sopra l' erba verde / ne la riva accosciata
di gennaio. viani, 19-304: l' algide notti accosciati sotto gli archi dei ponti
quando gli occhi dei colombi stanno chiusi sotto l' ala e il bue rumina accosciato corpulento
... e non più l' aria accostabile e chiacchierona. accostaménto
chiacchierona. accostaménto, sm. l' accostare; ravvicinarsi; contatto.
molle,... le quali impediscano l' accostamento tra gli due vasi. buommattei
-figur. piovene, 5-136: dappertutto l' accostamento del buon bollito casalingo col cappuccio
: il popolo, fatto più numeroso per l' accostamento di nuova gente accorsa dagli altri
cittadineschi, perciocché non erano accostanti al- l' usanze degli uomini, né gli corteseggiavano.
pria ch'io bagni la bocca / l' odore già mi tocca, / odor pregiato
fra gli altri, là dove muore l' isola di dorsoduro alla dogana.
99 (160): la fanciulla disserrò l' uscio e chia- mollo sotto boce e
: già già la fatai nave a l' erme arene / la prora accosta e l'
l'erme arene / la prora accosta e l' auree vele accoglie. idem, 19-23
. forza la trae a sé, e l' una accosta, l'altra discaccia,
sé, e l'una accosta, l' altra discaccia, ha che fare coll'amore
124): ehi, tonio! accostate l' uscio e salite pure, che vengo
, 22: [egli] accostò l' uscio di casa e presa la carriera
la sola testa, poi si accostò l' uscio dietro le spalle, mosse un
candido e me la porse... l' accostai alle labbra. i denti morsero
257: ricchezza mal composta a povertà l' accosta. seneca volgar., 3-194:
lambruschini, 1-58: dignità che accosta l' uomo agli angeli. 3.
cose quante sono le cose alle quali l' accosti. 4. rifl.
s. c., 21-3-8: accosterattisi l' avarizia, mentre tu coll'avaro ti
: m'accostai a lor, ché l' un spirito amico / al nostro nome,
spirito amico / al nostro nome, l' altro era empio e duro. boccaccio,
. fioretti, xxi-948 (26): l' angelo s'accosta a lui, e
con loro: e verso loro rivolse l' amore e la benivolenzia che prima avea
], 3-12: si debbe ammollire l' animo, acciocché possa corrispondere all'affitto
indigenza ovvero necessità, per la quale l' un amico s'accosta all'altro, per
. marsilio ficino, 2-21: perché l' offizio della vita umana consiste in questo
lo quale [sacramento del matrimonio] l' uomo lascia lo padre e la madre,
bibbia volgar., i-31: abbandonerà l' uomo lo suo padre e madre, e
serdonati, 6-40: il re con l' opportunità dell'armata genovese di settanta galee
il timone e ritrovandosi all'ora sopra l' isole del giappone, [la nave]
salvarsi, e venne a prodare nel- l' isoletta di sicocco. d'annunzio, iii-2-31
nave: movimento angolare della prua sotto l' azione del timone. d'
. fra giordano, 3-31: quanto l' anima più è accostata colla volontà di
, 37: spinge una porta; l' apre: era accostata. / entra nella
nella capanna. negri, 2-708: l' uscio di strada, a due battenti,
sterta, detto tocca tore; e l' altro detto accostatore, per accostar le dette
da accostare. accostatura, sf. l' accostare, ravvicinare, il far combaciare
d'astrologia [crusca]: e accosta l' un mezzo all'altro in modo,
. borghini, 1-150: per continuare l' ordine intrapreso è d'uopo trattare degli
uopo trattare degli abbattimenti o agoni, l' origine de'quali è molto accosta a
linati, 30-20: le case accoste l' una all'altra son cubetti bianchi.
: tu vedi la terra, anzi l' hai così d'accosto, che puoi dire
dei galleggianti, deve osservare di regola l' ordine di arrivo. 2
, iv-131: egli è buona cosa che l' uomo s'accostumi a ben contare.
dotti, iii-253: così del mondo a l' uso io m'accostumo. bar etti
di biasimo. lambruschini, 1-188: l' uomo s'accostuma alla prigione, all'esilio
belle,... a cui l' occhio si è accostumato. 2
. accostumataménte, avv. secondo l' abitu dine; di solito
creanza. lasca [tommaseo]: l' onestà e l'accostumatezza non consistono ne'
lasca [tommaseo]: l'onestà e l' accostumatezza non consistono ne'modi, ma
, iii-227: vedrà quanta diversità passa fra l' uomo accostumato nelle cose, e un
, 88: a discemerle, conviene aver l' occhio alquanto accostumato al bello campestre
. idem, ii-77: qual'è l' uomo vivo che non sia accostumato a soffrire
malmantile, 853: usandosi per ordinario l' accotonare i panni di lana e non i
segni, 132: portava in dosso [l' imperatore] una cappa di panno nero
-trice). tess. chi compie l' operazione dell'accotonare. accotonatura, sf
poliziano, st., 1-88: fra l' erbe ove più ride primavera, /
erbe ove più ride primavera, / l' un coniglio coll'altro s'accovaccia. forteguerri
delle caverne e si accovacciarono uno tocca l' altro come in capanna quando fuori scoppia
sta appiattato. leopardi, i-459: l' animo suo finalmente s'è addormentato e
? leopardi, i-266: accovacciato [l' usignolo] su d'un ramo, va
sopra una seggiola colle mani una sopra l' altra, e non fa mai nulla.
in vetta, / il popolo scendea lungo l' elixo. svevo, 5-217: era
come una fustigazione. bontempelli, 2-161: l' arabo sta accovacciato, tace, e
bambini stavano accovacciati sul letto, con l' ombrella aperta sotto il soffitto grondante.
individui loschi. marotta, 1-181: l' orologio fu alfine riconosciuto fra una accozzaglia
roba filosofica e di roba cattolica, l' ateo e la suora di carità a braccetto
che tirano dalla latina e dalla comune madre l' origine e l'accozzamento. cesarotti,
e dalla comune madre l'origine e l' accozzamento. cesarotti, i-9: una lingua
come è costei? a buona otta l' avrebber saputo far questi giovani di tromba marina
insieme le dua gentilezze; / qual fu l' una cerbino e la su'amaranza,
, pesci. magalotti, i-49: l' indispensabilità della guerra, il rigiro degli
guerra, il rigiro degli affari e l' interesse della mercatura, accozzano cervelli di
so una frulla. monti, iv-356: l' altro, per dio, non sa
agevolmente...; onde ad accozzare l' un ferro con l'altro è bisogno
onde ad accozzare l'un ferro con l' altro è bisogno grand'arte, e che
sieve coll'arno..., l' arno giunse sì grosso alla città di firenze
di là senza soggiorno si dirizzarono verso l' arcipelago. idem, 4-67: essendo i
., il legato mandò a richiedere l' imperadore d'aiuto. idem, 9-1
venne a roma, e accozzossi con l' arcivescovo e altri fuori usciti. b
e dopo la grande e aspra battaglia l' armata de'ciciliani fu sconfitta. ariosto
e bizzarre invenzioni di corpi, che l' uman capriccio, fantasticando, mai simili
con grande esercito; e accozzato con l' altra sua oste... si
regole. accòzzo » sm. l' accozzare; raccolta (confusa, abborracciata
v.]: accozzo, non è l' atto dell'accozzare, ma le cose
, ma le cose accozzate, e l' effetto che ne risulta. idem
insegnare. accreditaménto, sm. l' accreditare; attribuzione di credito, di
tommaseo [s. v.]: l' accreditamento delle grandi verità rado è che
: nell'accreditamento de'beni ricevuti, l' uomo generoso e prudente deve piuttosto abbon-
leggi di polizia, 12: accreditamento è l' iscrizione delle singole rimesse di valore ricevute
render credibile, far stimare (con l' autorità della propria parola, mediante l'
l'autorità della propria parola, mediante l' assicurazione di una testimonianza, ecc.
antichi, non le sapendo, accreditaron con l' eloquenza. baldinucci, 2-6-156: i
bramar chi li divieta, / accredita l' autor chi lo castiga. colletta, 1-136
voce infame. borgese, 1-424: l' altra fazione ci teneva ad accreditare una versione
1-159: si accredita sempre di più l' ipotesi di una burla. 3
pregò di farlo incassare e di accreditarne l' importo in un conto che dovevo aprire
in grecia, per quanto egli desse l' opere sue; e rispondendo protogene un
iv-348: vi sarà chi dica che l' abbaville, dottore accreditatissimo, si opponesse
]: certi scrittori col nome e con l' arte loro si fanno per capriccio o
non è usato né necessario; ma l' avverbio giova a significare * in
amplificative, accrescenti o la maraviglia o l' arguzia. a. cocchi, 6-15:
da s. c., 2-2-3: l' arte e lo studio confermano e accrescono
, iv-2-111: bella era, e ne l' età fiorita e fresca: / quanto
lor vergogna scemare, là dove essi l' accrescono in infinito. idem, dee.
sue acque, non iscemava la sete ma l' accresceva. idem, i-47: voi
uno pastore, che la conservi e che l' accresca. sannazaro, 9- 149:
ormai distrutta. idem, 20-5: l' alba lieta rideva, e parea ch'ella
accrebbe e senza velo / volse mirar l' opere grandi il cielo. manso,
un vetro solo non basta per produr l' effetto. morando, iii-229: ben veggo
accresce. dotti, iii-257: de l' arida està l'atroce arsura / accresceano quaggiù
, iii-257: de l'arida està l' atroce arsura / accresceano quaggiù di sirio
sirio i rai. baretti, i-115: l' infievolirti col timore e colla diffidenza non
: in gravi / e luttuosi tempi / l' infelice famiglia all'infelice / italia accrescerai
dante, conv., i-xin-9: l' amistà s'accresce per la consuetudine,
. tasso, 6-ii-16: o ne l' amor che mesci / d'amar novo sospetto
: all'onore si seguita invidia, e l' invidia con onore acquistata è accrescimento d'
gradi la casa e 'l coperchio, secondo l' accrescimento del suo corpo. imperato,
nuove gravezze. leopardi, i-7: adesso l' arte è venuta in un incredibile accrescimento
coeredi. codice civile, 675: l' accrescimento ha luogo anche tra più legatari
tutte le cagioni generative e accrescitive de l' amistade. 2. gramm.
, ed espressivo. leopardi, i-247: l' accrescitivo par che sempre tolga grazia al
. fazio, ii-17-56: sicuro in l' arme l'avresti trovato [giustiniano],
, ii-17-56: sicuro in l'arme l' avresti trovato [giustiniano], /
: la somiglianza e la conformità concilia l' amore, ed è partoritrice e accrescitrice
che non appare il suo splendore, ragguarda l' uno l'altro fisamente, e accrespavano
appare il suo splendore, ragguarda l'uno l' altro fisamente, e accrespavano le ciglia
efficaci sostanze per la nutrizione, per l' accrezione, e per addolcire i rei
'rampone, uncino '. l' affare, come aveva detto. svevo,
: statevene tranquillamente quiete, come ricerca l' accubito: ch'era il cenare col corpo
sedile si erano accuccia ti uno su l' altro. alvaro, 9-440: si
in grembo piangendo. linati, 30-150: l' estate mi piace andarmene a passar un'
valletta, dove par stia raccolta tutta l' intimità più profonda e selvatica di queste
custodia... un demente, e l' ospitava e accudiva ai suoi bisogni e
, 1-154: la vocazione d'infermiera se l' era scoperta ad accudire l'ultimo marito
infermiera se l'era scoperta ad accudire l' ultimo marito. = dallo spagn.
p. bardi, 1-6-52: l' accula [il cavallo] ad una quercia
che 'l mancamento sol d'aver l' ingresso... / tien fuori a
senza scandalo. accumulaménto, sm. l' accumulare (beni, ricchezze);
le infermità, e calando dall'altra l' abilità di far nuovi accumulamenti. manzoni,
far nuovi accumulamenti. manzoni, 861: l' erudizione, in quella materia, non
opposte. d'annunzio, iv-2-232: l' accumulamento lento del sangue nel cervello,
lento del sangue nel cervello, per l' azione del sole, le dava ora una
un lato il tutto, e lascia l' altro povero. marino, 10-102:
10-102: e tanti fiati accumula ne l' epa / che come rospo alfin ne
.. « negrito, non buttare l' arena contro le persone », è quella
cecco d'a scoli, 4323: l' uom c'ha virtute, di seguire
ricchezze virtuosamente, che la prudenzia de l' avaro in accumularle per il suo bisogno.
esempio, al numero infinito tanto è l' accumular migliaia, quanto decine e quanto
poca inclinazione del terreno,... l' accumularsi dell'arene nel fido, respinte
s'accumulavano sonando. idem, iv-2-903: l' ombra... sorgeva da ogni
una cenere fosca. idem, iv-2-1014: l' or rore s'accumulò in
si accumulava. stuparich, 2-300: l' accumularsi delle sofferenze in quelle ultime settimane
boccaccio, 3-2-158: intende qui l' autore stipa quelle cose stipate, cioè
1860). accumulazióne, sf. l' accumulare; ammassamento. boccaccio
di tesoro. boccardo, i-26: l' accumulazione è l'azione di risparmiare una
boccardo, i-26: l'accumulazione è l' azione di risparmiare una parte della propria rendita
fin qui, ha dimenticato di studiar l' influenza che la facoltà di accumulare esercita
accumulare esercita sugli umani destini. che se l' avesse bene considerata, trovato per avventura
per avventura avrebbe che il progresso e l' incivilimento sono figli dell'accumulazione. idem
al figur. viani, 13-433: l' accumulo della sua corrispondenza per
con esso [peccato della lussuria] accupa l' anime nostre. = variante di occupare
bombe, zappette. moravia, ii-155: l' amarezza accumulata per tutti quei giorni.
; o, in altri termini, l' accumulatore non è da confondersi coll'avaro
idem, iv-2-1355: gli altri scritti con l' antica accuratezza non appagano percepisce nettamente lo
negli scritti celebri. tommaseo-rigutini, 1216: l' atten = lat. accùràre
l' attenzione è dote necessaria all'accuratezza, ancorché
possono le esperienze non riuscire accurate. l' accuratezza è condizione dell'esattezza.
redi, 16-iii-34: s'ingannò altresì l' accuratissimo giovanni sperlingio, avendo scritto nella
che non dispiacerà neppure al governo nostro l' avere, perché mi propongo di essere
. tasso, ii-32: s'ella [l' ira] è cagione che io molto
, e che le temerarie parole con l' accurate lodi ricompensi, non molto m'
oculatezza ed accurata assistenza, e con l' ordine de'medicamenti di sopra insegnati,
questa materia. panzini, iii-490: su l' ultimo rifugio di dante...
accusa, sf. dichiarazione di colpa; l' atto con cui si imputa a una
dell'ac- cuse e scuse [valeva l' anno] fiorini millequattrocento d'oro.
accusa il morse. tommaseo-rigutini, 150: l' accusa si fa, d'ordinario,
o un gastigo. verga, ii-65: l' imputato... ascoltava l'accusa
: l'imputato... ascoltava l' accusa senza dir verbo. d'annunzio,
il suono di quella voce; rivedeva l' attitudine della madre; riudiva le accuse
una ad una, le accuse ignominiose contro l' uomo di cui egli portava nelle vene
il giofno dopo fui arrestato, sotto l' accusa di aver strangolato la donna.
ma quando scoppia della propria gota / l' accusa del peccato, in nostra corte /
amistà sono negli uomini che ricevono servigio l' uno dall'altro, e hanno intrall'altro
intrall'altro grande accusaménto; e dice l' uno all'altro: io t'ho fatto
come stolta, ove la porta / l' amoroso furor, corre. baretti, i-84
medesima dona ad altrui, quel segnale l' accusi. b. davanzati, ii-108:
querulo dall'alto / della rocca accusar l' ultimo raggio / il feral gufo, ed
3. dir. atto di accusa: l' atto con cui si imputaè quello di che
capi d'accusa: fatti di cui l' imputato è chiae pensava nel cuore suo
finalmente essi [i peripatetici non lodano l' oratore o accusante o difendente, il quale
e sol ritrae il comando / a l' accusanza di colui c'ha il male.
tenuto di ciò e d'altro davanti l' appostolico ». iacopone, 93-14: o
c., 3-6-5: più fa prode l' amichevole gastigamento che l'accusare perturbato:
più fa prode l'amichevole gastigamento che l' accusare perturbato: lo primo reca onesta
tuo con essemplo covrire, / chè già l' altrui fallire / non scusa te ma
prima accusare egli della forza che fare l' avea voluta, che egli da lei accusato
3-262: pareva che le loro narici accusassero l' odore, chiamiamolo così, di una
. segneri, iii-1-85: né basterà l' accusarsi di aver giurato indebitamente, ma
ii-11-32: la quarta [cadenza] pongono l' accusativo, che più che d'altro
rettor., 77-27: preghiera è quando l' accusato confessa ch'elli àe commesso quel
àe commesso quel peccato e confessa che l' àe fatto pensatamente, ma si domanda che
novellino, 84 (143): comparto l' accusato, e disse: -mandate a
ricco ci paghi è dovere, ma quando l' accusato è povero noi dobbiamo usare ugual
: e perciò quelli che appone contro l' altro è appellato accusatore e quelli che difende
allora messere azzolino ne fece prova e l' accusatore condannò in quantità di moneta.
mi guidi presto, / e dove sia l' accusator mi mene. castiglione, 78
il ritorno, non basta a scusar l' andata. monti, x-2-55: i suoi
te ha voluto morire. tu, tu l' hai spinta a morire ». deledda
accusatòrio, agg. che riguarda l' accusa, che concerne l'imputazione.
che riguarda l'accusa, che concerne l' imputazione. plutarco volgar., 42
zione di se medesimo, cioè che l' uomo si biasimi. bibbia volgar.
. acero. la pubblica accusa contro l' imputato. sannazaro, 6-101: e si
due generi, di cui uno è l' acero. = lat. scient
morte! ai crudel vita! / l' una m'ha posto in doglia, /
leggi acerbamente puniscano, il peccato de l' ingratitudine è pur quello che acerbissimamente è
del carmagnola fece un gran rumore in tutta l' italia; e pare che in particolare
. crescenzi volgar., 4-18: l' uve, le quali conservar vo
e vien via certa acidità, partendosi l' acerbezza. dossi, 14: coccoloni
, 19-320: di quel rimorso, che l' acerbiva, volle anche confessarsene, ma
più mi fa della sua vita dubitare l' acerbità del mio padre e della mia
massimamente. palladio volgar., 10-17: l' uve che volem serbare, coglierem salde
non potendo né con timo né con l' altro modo levarmi da tanta amaritudine ed acerbità
/ ch'anzi stagion, matura / l' acerbità de * casi e de'dolori
e de'dolori / in me rendè l' acerbità de gli anni. segneri, i-162
agli amorosi affanni / matura in me l' acerbità degli anni. salvini, 39-i-72:
poco per le vene scorrendo, e l' interna sua acerbità ed amarezza spargendo va.
iii-142: non potea rimovere da me l' acerbità del dolore. cesarotti, i-83
sarebbe forse mal detto in senso proprio l' acerbità delle frutta? o l'altra metafora
proprio l'acerbità delle frutta? o l' altra metafora di chi disse l'acerbità
o l'altra metafora di chi disse l' acerbità degli anni è men buona della precedente
usi lo scherzo gentile, a temperare l' acerbità d'un rimprovero. leopardi,
leopardi, 1005: a ciascheduno è palese l' acerbità di que'tuoi supplici. d'
lui,... rivelavano manifestamente l' influenza di antonio pollajuolo, per la
troppo recente; assai giovane; che ha l' aspetto o il sapore o il colore
par., 18-3: temprando col dolce l' acerbo. idem, par.,
a la matura etate, od a l' acerba; /... / sarò
ch'a i rai tepidi, a l' óra / non apre 'l sen, ma
al mormorar de'venti, / e l' ombra fresca e lieta, / che
cade co'dolci sonni in grembo a l' erbe. marino, 7-103: da la
a farsi oscura. carletti, 119: l' altre frutte tutte, eccetto melloni,
sui rai, / matura infra- cidir l' etade acerba. di capua, 1-512:
in insipido. magalotti, 1-440: l' acqua è quel primo sugo del quale
fiore / di nostra etade acerba, / l' alma vota e superba / cento dolci
panzini, ii-112: dividevamo in tre l' acerbo vino. negri, 2-491:
venne una grandinata. i pampini e l' uva acerba si sparpagliarono su la terra.
alpine ancora acerbe. campana, 157: l' aroma acerbo delle membra snelle. fracchia
giorni, / poi che in disio l' alma si conduce. cavalca, iii-15:
, /... / né de l' ardente spirto / de la sua vista
: quelle cose che abbisognano a cacciare l' acerbissima fame. lorenzo de'medici,
i-5: morte acerba a lui per l' età, perché morì non finiti ancora quaranta-
segneri, i-156: questo sdegno fu l' asta con cui recò tante sconfitte all'inferno
contro la più acerba, che impedisce l' ordinazione e l'effetto di molti rimedi.
acerba, che impedisce l'ordinazione e l' effetto di molti rimedi. forteguerri,
forteguerri, 9-25: e fu tal l' acerbissimo dolore, / che perdé la
ii-51: ella [niobe] per l' acerbo dolore divenne sasso. alfieri, 56
1080: non c'è da maravigliarsi che l' orrore e lo sdegno l'abbia fatto
maravigliarsi che l'orrore e lo sdegno l' abbia fatto prorompere in quella acerba e precipitosa
soffrire questo acerbo dolore che mi spezza l' anima. collodi, 267: il maestro
saba, 191: il dolce e l' acerbo / di due anni a lui dissi
cecco d'ascoli, 904: l' alma superba che... d'umiltà
rimaneva alla buona lucia propriamente astio contro l' acerba predicatrice. pirandello, 6-388:
, 6-388: un'acerba requisitoria contro l' ignoranza e taccidia del clero siciliano.
anzi che no, lunga stagione ne l' aceto sogliono mantenersi. idem, 17-33:
/ begotto, e 'l volto e l' acerbette pome. marino, 294: né
, / né più si stanno entro l' avara vesta / imprigionate l'acerbette mamme.
stanno entro l'avara vesta / imprigionate l' acerbette mamme. idem, 332:
. conta molte varietà: tra cui l' acero campestre o te- stucchio (oppio
) delle regioni settentrionali e temperate; l' acero pseudo-platano, che si slancia a
che si slancia a singolare altezza; l' acero dello zucchero [acer saccharinum,
inoltre qualche specie ad arbusto, come l' acero del giappone (acer pai- matum
acero. crescenzi volgar., 5-33: l' acero è arbore assai grande, il
non è contento. anguillara, 10-39: l' acero ne le cui parti secrete /
colori asconde. sodetini, iii-315: l' acero è nero e bianco...
ed elastiche. borgese, 2-275: l' acero ignudo i cui rami si dipartivano dal
: un ampio letto d'acero bianco l' occupava quasi tutta. tombari, 2-170:
, sf. sannazaro, 6-101: l' invidia, figliuol mio, se stessa
), in cui i romani conservavano l' incenso per i sacrifici. b
la religione di questi atlàntidi, messe [l' autore] loro in mano il simpulo
intimo, il nemico più acerrimo: l' attaccamento al proprio essere fisico. e
/ e tanto ne mangiò, che l' epa sotto / si fece più d'una
, compiuto da batteri acetici che trasformano l' alcool in acido acetico. =
, sm. archeol. calice per l' aceto (o altri liquidi); bossolo
coscia / i due tendini franse e l' osso ch'altri / acetabolo noma.
gradevole e si formano naturalmente durante l' invecchiamento dei vini. = deriv
trattare con faceto; rendere acido con l' aceto. -intr. inacidire.
doghe, graniate di tartaro che acetava l' aria delle cantine. = voce
possono mangiare in insalata (condite con l' aceto). = voce dotta,
acètàrium 'insalata o cibo condito con l' aceto '(plinio). acetato1
), agg. reso acido con l' aceto. soderini, i-535:
soderini, i-535: incappellato [l' aceto] in botte acetata, e
targioni tozzetti, 8-257: aviamo usato [l' aceto] frequentemente, per le bevande
leggi industriali e commerciali, 812-68: l' acido acetico che si trova nei locali
di aceto commestibile o al taglio con l' aceto commestibile. leggi sanitarie, 74-153
acetièra, sf. dial. ampollina per l' aceto (cfr. acetoliera
, acetìfichi). chim. determinare l' acetificazione di liquidi alcoolici (vino,
1-114: dai gozzi sparsi palpita / l' acetilene. g. raimondi, 4-167
acetilene. pavese, 6-337: risentii l' odor di piscio, di acetilene e di
8-98: sul tavolo c'era acceso l' acetilene, tirava un po'di vento
. leggi di polizia, 12: l' acetilene liquido è considerato un esplosivo agli
impianti ad acetilene... hanno l' obbligo di affidare la condotta e la sorveglianza
da s. c., 30-1-3: l' aceto corrompe il vaso, se lungamente
. crescenzi volgar., 4-46: l' aceto... ha virtù penetrativa e
adamo mangiò el fico e noi bevemo l' aceto. leonardo, 2-467: stilla l'
l'aceto. leonardo, 2-467: stilla l' aceto e la stilla- tura sua fa
condisce nell'aceto con sale, e l' usano a mangiare come noi i capperi
come noi i capperi, per svegliare l' appetito. cavalieri, i-293: più
nel nostro senso detto calore, conforme l' acqua lo cagiona nella calcina, l'
l'acqua lo cagiona nella calcina, l' acqua regia nell'oro, l'acqua forte
, l'acqua regia nell'oro, l' acqua forte negli altri metalli, l'
l'acqua forte negli altri metalli, l' aceto nel piombo. redi, 16-iv-38:
e dell'agresto; e molto più l' aceto forte, e l'aceto stillato,
e molto più l'aceto forte, e l' aceto stillato, ma non già 10
e lampanti. nievo, 584: né l' olio si mescolerà mai coll'aceto,
è andata. tutto è riuscito bene. l' abbiamo lavata con aceto odoroso e pettinata
e per forza non si fa nemmeno l' aceto. viani, 14-138: i
torbido, che odora di aceto: l' ho sentito perfino con tutto il puzzo
e canfora. lastri, 1-3-130: l' aceto, detto più comunemente dei quattro
boia, ma 00! da farci proprio l' aceto dei sette ladri. pea,
quasi con voluttà. come se respirasse l' aceto dei setteladri, o l'acqua di
se respirasse l'aceto dei setteladri, o l' acqua di melissa che ravviva chi vien
tale e quale; non gli sia proibito l' aceto, il pepe, il sale
come faccia presto a prender d'aceto l' entusiasmo dei giovani. 4
3-2-138: condite [le zucchette] come l' insalata, oh buone! / fanno
ii-674: ogni ragazzetta si tinge e lustra l' unghie da sé e se le sa
le sa ogni volta ripulire e bianchire con l' acetone. tombari, i-69: il
, i-69: il miglior vino laggiù è l' acetone. 2. nome empirico
crescenzi volgar., 4-46: si prenda l' acetosa e secchisi e polverizzisi.
e polverizzisi. soderini, ii-36: l' acetosa, oxalida detta, nasce
a un fosso, sul l' altipiano, avevano cercato gambi d'acetosella per
volgar., 4-45: altri dicono se l' olio d'uliva si metta nel
: con viene nel pugnere l' acro dell'acetoso e del salso coll'acro
e d'altri simili corpi; l' acrezza però dell'acetoso e del salso non
testi fiorentini, 189: e conviene che l' odore [del latte] no sia
cosa fredda e di sottil sostanzia è l' acetoso. sannazaro, 9-144: ecco
acetoso. e. raimondi, i-350: l' imboccherete [il cardello] con la
, sm. tutto ciò in cui entra l' aceto; cibi preparati con l'aceto
entra l'aceto; cibi preparati con l' aceto. = deriv. da
samare. gozzano, 157: l' achenio del cardo che s'invola.
viii-1-260: vuole adunque per questo fiume l' autore disegnare la vita presente, la
significa privazione di gaudio: impe- roché l' animo perde per obliviare tutto quel gaudio il
in cocito. pascoli, ii-482: l' acheronte è dunque la morte direttamente derivata
dal gr. 'axépwv -ovroc, che l' etimologia medievale interpretò come deriv. da &xoq
, / osa intorno spiegar quanti ne l' onda / del gange e del pattol nascon
graziani, 6-42: la gelosia da l' altro canto / l'agitò con la
: la gelosia da l'altro canto / l' agitò con la sferza acherontea. augustini
foscolo, sep., 44: dopo l' esequie errar vede il suo spirto /
gozzano, 1132: natura volle l' acherontia atropos / simbolo della notte e
rifiutarsi d'entrare nella stanza / dov'era l' acherontia lamentosa. = lat
ne porge la materia perpetua a tutta l' iliade. monti, 1-1: cantami,
o diva, del pelide achille / l' ira funesta che infiniti addusse / lutti
da'lor centauri, senza esaminare se l' altrui parere sia migliore o peggiore.
da zenone, non tanto per dimostrare l' impossibilità del moto, quanto per sofisticare
del calcagno (solleva il tallone e quindi l' arto; indispensabile per la deambulazione)
achille, discepolo di chirone, trovò l' erba da lui denominata achillea, con la
. domenichi [plinio], ii-582: l' erba chiamata achillea, appiccandola, ferma
gigantesca. de pisis, 34: l' achillea bianca o appena rosa, /
cioè * pianta di achille ': perché l' eroe ne aveva appreso da chirone le
. ant. cavalcatura che sa tenere l' ambio (a passi corti e veloci,
di formiche alate... e che l' acchinea, della quale egli grandemente si
per bellezza si sogliono lodare, e massime l' acchinee di brettagna, gli ermellini di
gazzeri, 2-10: interposto [l' olio] così col vino e l'aria
[l'olio] così col vino e l' aria, impedisce che questa eserciti la
agg. chim. reso acido mediante l' aggiunta di sostanze idonee.
acidificazióne, sf. chim. l' acidificare; aggiunta di sostanze acide per
che tratta dei metodi impiegati per misurare l' acidità di una soluzione. =
appoco per via di umettazione sarà temperata l' acrimonia e l'acidità dei fluidi del
di umettazione sarà temperata l'acrimonia e l' acidità dei fluidi del suo corpo. gazzeri
. gazzeri, 1-68: convien fissare l' idea dell'acidità, ed assegnare qualche facile
ugna). moravia, iv-24: l' arancia agra che stava mangiando aumentava l'
l'arancia agra che stava mangiando aumentava l' acidità della sua espressione. 3
sapore agro (come il limone o l' aceto); che ha odore di
ispirava confidenza. moravia, vii-19: l' oste era grasso e tondo come una
si respira nell'aria, acidetto, l' odore del fieno novello. -acidìccio
a poco si ridusse così arrabiata [l' acqua di scorze di limon- celli]
] un po'di dolce per mandar via l' acido della frutta. = dal
misura la forza { àcidi forti sono l' acido cloridrico, l'acido nitrico,
{ àcidi forti sono l'acido cloridrico, l' acido nitrico, l'acido solforico,
acido cloridrico, l'acido nitrico, l' acido solforico, ecc.). ha
cavarsegli dal fondo dello stomaco, che l' attutirgli e impastargli in una pappata di
, aiutata a salire in alto per l' aria elastica e per l'acido minerale
in alto per l'aria elastica e per l' acido minerale volatile, che si sprigiona
lastre del fotografo al versarsi dell'acido; l' imma- gine nascosta si disegnò in tutte
nettarci dal loro contatto non soltanto con l' acqua ma con l'acido. panzini,
non soltanto con l'acqua ma con l' acido. panzini, ii-505: i tè
è più saputa in questi posti / dove l' aria non puzza che d'acido fenico
d'acido fenico. borgese, 5-28: l' odore gradevole di acido formico. viani
è gatto invece di abbacchio e che l' olio è rifritto, e nel vino
e nel vino c'è stato messo l' acido tartarico. idem, 14-298: la
spalancar la bocca come un forno e l' acido urico s'accumula nel sangue e
conciatura. alvaro, 4-10: e l' odore delle merci, dello stoccafisso, del
minerali fredde, dette acidule, per l' apparente loro acidità, s'incontra uno spirito
1583 giovanni rondinelli. gazzeri, 1-139: l' arte imitando la natura prepara le acque