. -forchettata di maccheroni. jovine, 5-38: il presidente, lasciando a
, e scappò nella sua cella. jovine, 2-68: mentre cantava don matteo
correvano lungo il dorso a intermittenze regolari. jovine, 2-216: pietro ricaricò, sparò
delle tempie vanir nella tua vita. jovine, 340: s'era quietato il
/ le nubi atre si rompano. jovine, 424: non nevicava quella mattina;
, / mi ronzano attorno quelle puttane. jovine, 2-107: don matteo ronzava intorno
uomini] ronzavano attorno alle maritate. jovine, 2-224: quando il sergentello non
felicità dell'amore e del regno. jovine, 2-164: era sceso per l'occasione
sei veramente buon intenditore ». jovine, 2-235: sentiva che la bestia rallentava
di lanetta, se ne stava peritosa. jovine, 2-13: il prete si segnò
voce parve a me d'amor! jovine, 92: intorno a lui sempre il
con uno sbadiglio... rumoroso. jovine, 2-102: aveva, talvolta,
padre era buono, ma ruvido. jovine, 282: il guardaboschi, che era
quasi addosso alla padrona e pagò. jovine, 2-196: il sergentello gli mise
accasciato e cadente di sonno. jovine, 2-219: rise rivolgendosi al suo nuovo
saettante sole invernale d'alta montagna. jovine, 3-97: si allontanava stanco e abbattuto
elemetti saettavano il medico alla finestra. jovine, 398: parlava saettandomi velenosamente con
partic. con pomodori e peperoni. jovine, 5-249: le donne preparavano la 'sagna'
la laura d'audeberto de noves. jovine, 3-37: sapeva con saldissima certezza che
-con frequenti pause e interruzioni. jovine, 487: la donna continuava a chiacchierare
fermamente. frateili, 5-191: anche jovine cedette alle suggestioni novecentiste nel suo primo
spina grossa come il mio pollice. jovine, 2-152: don carlo, quando la
amorca o sansa delle olive spremute. jovine, 3-22: nei trappeti accanto al
li risveglia nel sangue l'implacabile brama. jovine, 465: si concedeva [
2. simile al sapone. jovine, 54: il sole era salito sull'
il cuore a satanasso in persona. jovine, 2-158: qualcuno diceva che nella gotta
, intenso (un colore). jovine, 3-1 io: tornò il sole,
e le dava un'aria sbarazzina. jovine, 2-208: don matteo ebbe un puerile
doppia sbarra a le lor porte. jovine, 2-232: camminò speditamente verso il
tutta di quercia, stellante di chiodi. jovine, 2-184: il paese era tornato
vi sbatto questo setaccio su la testa. jovine, 2-33: pensò dentro di sé
omeri delicati dalla scollatura del vestito. jovine, 409: si tolse [sabina]
comparso improvvisamente (una persona). jovine, 5-424: l'amico fu all'altro
uno ad uno, sbucò nella stanza. jovine, 2-120: sbucato sullo spiazzo davanti
. incidere con un'operazione chirurgica. jovine, 2-47: il flebotomo don peppe spaventa
e col vestito stirato di fresco. jovine, 2-109: don matteo aveva in
turpiloqui, ghigni, imprope- rie. jovine, 59: qualche sbuffo di riso soffocato
mani erano ancora scabre e terragne. jovine, 2-155: una mano della ragazza scivolò
dirozzarsi, acquistar pratica del mondo. jovine, 362: una disse: « bello
corone che portava appesi sul petto. jovine, 24: erano loro che avevano
era un sottosopra da non descriversi. jovine, 3-167: un gruppo di monelli scaruffati
profetando prossimo l'avvento di lenin. jovine, 81: midio raccolse gli umori
tirata un po'sconciamente sull'altra. jovine, 2-133: qui don matteo perdette
il povero poeta parecchie braccia lontano. jovine, 2-113: ripresero a camminare e dopo
, scomposto (il passo). jovine, 2-29: appena fuori del tiro degli
cosa non ne moderasse l'azione. jovine, 3-54: sentii l'orologio a pesi
il viso di sparviero, tutto profilo. jovine, 2-12: dritto in piedi il
, repentino (un movimento). jovine, 2-264: una serie di riflessi improvvisi
7 scattaron dalle micidiali zolle. jovine, 2-226: aveva la mira precisa,
, filippo scavalcò il davanzale di celestina. jovine, 2-217: quattro guardie tentarono di
infondono le pioggie aprilanti laute e liete. jovine, 2-214: le capre che ogni
in vani pudori o schermaglie erotiche. jovine, 5-51: aveva avuto alcuni incontri
a schermirsi d'un fulgore troppo vivo. jovine, 2-11: don matteo tridone si
schiamazzo, prendeva appunti su un taccuino. jovine, 2- 180: una sera
occhi, il di lui sguardo irritato. jovine, 288: il calzolaio ha nelle
ingestione di sostanze acooliche). jovine, 3-32: lo zio michele non beveva
dalle convenzioni sociali e dell'etichetta. jovine, 425: siro veniva confrontando il suo
portone il cavallo scivolò, cadde. jovine, 2-17: il cavallo scivolava di
.. che il mondo è birbone. jovine, 2-21: pietro voleva aggiungere qualche
ma a saldo del mio credito. jovine, 5-95: l'avvocato ardente sostiene.
forma di punizione, di esempio. jovine, 257: voi sapete che le mie
roteante, il vapore appetitoso della minestra. jovine, 2-14: s'era avvicinata ai
, fiammate di vento alla nuca. jovine, 11: il vento, che pareva
-con discontinuità, a intermittenza. jovine, 487: la donna continuava a chiacchierare
un accesso di riso). jovine, 9: ebbe l'impulso di rispondere
e argento, sparso di rondoni. jovine, 3-11: nacque la luna e
... mi scopro. attendo. jovine, 2-197: sbucò dalle frasche di
-spogliare delle fronde, della vegetazione. jovine, 2-145: l'inverno era stato duro
-solco divisorio. jovine, 2-214: quando il cielo schiarì sulle
il fine della difesa della società. jovine, 2-120: don matteo udiva confusa-
le onde basse e frequenti sulle secche. jovine, 2-114: camminava cauto e lento
il verde, la siepe si apre. jovine, 3-191:
, doccia perenne universale e maledetta. jovine, 2-132: quando raggiunse laprima casa di
: colmavano di latte le secchiella. jovine, 2-179: dal fondo si vide arrivare
immobilità rugosa di un fossile. jovine, 489: il barone lo guardava
-fare secco qualcuno-, ucciderlo. jovine, 2-154: un giorno si allontanarono insieme
con la mano o col proprio movimento. jovine, 2-17: il cavaliere, con
quelle apparenze potesse celarsi il tentatore. jovine, 2-204: don matteo gli fece
carriera scientifica, ma per terminarla. jovine, 278: al mattino la inquieta notte
zuffe, litigi, scandali e pazzie. jovine, 2-216: il sergen- tello tirò
, fui fatto segno a sassate. jovine, 2-227: di quando in quando erano
era ancora un ricordo della crinolina. jovine, 2-247: antonietta tolse il sellino
abbuiavano anche di più una selvadi oggetti. jovine, 5-26: si aggirò...
-dentatura fitta e irregolare. jovine, 5-109: zia maddalena scosse la testa
ombrosa, / vago pudor di natura. jovine, 5-114: le dita incontrarono la
estens. terreno disseminato di cose. jovine, 5-375: tutto il tratto del podere
sensistica e non è veramente speculativa. jovine, 2-42: la beatitudine di don
volta / pel soleggiato ripido sentiero. jovine, 2-114: era un sentiero sassoso che
il corpo conservava un'elasticità serpentina. jovine, 429: siro non riusciva a distogliere
sfuggente. - anche sostant. jovine, 39: la vedova sorrideva serpigna con
2. dimin. serrétta. jovine, 3-134: le pecore rimontando la serretta
innamorati / ai servigi dell'amor. jovine, 2-224: quando il sergentello non c'
avermi per iscusato in questo, e jovine, 2-255: diceva messa tutte le mattine
(un'associazione segreta). jovine, 258: e suo proposito [del
nulla e per darvi persino il superfluo. jovine, 413: la madre di
-figur. ricapitolare i ricordi. jovine, 5-166: io non porto libri,
,... sfregiano per terra. jovine, 3-164: non udiva lo
mannaro rispose con una sgarbatissima spallucciata. jovine, 2-240: se qualche parola all'
in fatti più superbamente felice di noi. jovine, 5-105: scrosciò una risata altissima
essere sgombro, sereno, ottimista. jovine, 2-245: pietro era stranamente calmo
guglie di crifiammelle fumigano e tremano. jovine, 3-218: il rettore stallo nascono
sconcio o con uno sgorbio sguaiato. jovine, 5-343: quando laura gli proponeva la
una cavità simile a una conca. jovine, 2-156: antonietta vuol l'acqua di
sgranare in miniatura una polca centenaria. jovine, 26: una fisarmonica sgranò le
e là per la lunghissima strada. jovine, 74: da un vicolo perduto un
strada sopra un monte di ghiaia. jovine, 331: il maiale con una
escono in reggeva il 'samovar5. jovine, 5-71: filoteo natalizio...
una temperatura molto rigida. ai venti! jovine, 2-145: quando arrivava il vento dalla
fucilate morte dalla cima del monte. jovine, 2-197: rispondeva lentamentemisurando le parole,
o suggerisce punti di vista originali. jovine, 5-306: il linguaggio degli oratori
: sorgeva un leggero sibilo d'aria. jovine, 2-66: fuori intanto nel fiele
quei due o tremila sibili in cadenza. jovine, 2-167: cautamente, al buio
dipendendo dai bassifondi sui quali appoggiano. jovine, 5-107: comincia rono
artificiate stille di vetro e di similoro. jovine, 407: siro baghini..
che gli è simmetrico e analogo. jovine, 3-142: il cavallo e la capra
sinfonia dominante della vita del borgo. jovine, 41: gentile rimase solo con il
a singhiozzi, ma lunga e schietta. jovine, 74: da un veicolo perduto
e vivezza, ingeneri ambiguità e confusione. jovine, 2-89: il suo sguardo correva
. confortata e chiarita di note. jovine, 2-18: l'aveva laureato don =
appennini 7 come frane lunari. jovine, 2-111: il prete camminava di buon
fila delle poltrone e il palcoscenico. jovine, 3-184: in mancanza di concorrenti la
lì smunti smunti e perdono il frutto. jovine, 316: il grande pero
altra, sorridendo come niente fosse. jovine, 2-33: gli snocciolò con studiata
-passare davanti alla mente, insinuarvisi. jovine, 314: verso l'alba i fatti
con agilità (il passo). jovine, 2-153: pietro camminava distratto a testa
snodata di quel corpo di donna. jovine, 459: anna portava con sé l'
di riconquistare dall'austria sobillatrice di discordie. jovine, 2-101: qualche frase pronunciata in
, tepide, un po'aristocratiche. jovine, 36: un giorno, una vedova
concentrata di pomodoro e pane arrostito. jovine, 2-137: tornò e mise davanti a
che bel solicello da questa parte! jovine, 2-264: durante il giorno rallegrato dal
e un romor sordo di passi. jovine, 2-226: uno dei contadini diede mano
saggiare la profondità di un guado. jovine, 2-22: i due passatori procedevano cauti
da un incanto magico. jovine, 2-219: avanti camminava giocon- dina
di lira, musichette in sordina. jovine, 2-82: non si volse al sibilo
alla figlia parole gentili anche per lei. jovine, 2-106: « si fa il
sospeso, seguiva tutte le vicende. jovine, 2-116: il prete notò l'inquietudine
uguale. -barlume fioco. jovine, 5-288: l'altare...
atmosfera d'intimidazione creata daltunitarismo ossessionato. jovine, 5-437: luca capiva ormai i legami
, 5-191: quella 'signora ava'[di jovine]... parve spaesata in
d'oro. -sostant. jovine, 2-216: da una vigna di fronte
la quale spaventata anclvessa sparava calci. jovine, 3-141: mentre il contadino gli toglieva
là nelle chiese e ne'conventi vicini. jovine, 2-160: nel chiarore incerto si
: 'avvocato che spella i clienti'. jovine, 3-181: con i residui pagavano i
dell'interessato, non si distruggono. jovine, 2-81: la conversazione con la
nenti estromessa dai confini dell'io. jovine, 2-187: spiccato il quadro dal
ai piedi delrimagine i doni cereali. jovine, 2-163: il grano ai pnmi di
spigolatura del frumento e della canapa. jovine, 2-175: certe volte al tramonto la
-gratificato in sommo grado. jovine, 481: tutto stava a riprendere il
io mi spoglio di quell'abito ». jovine, 5-170: da quando si è
che la naper reggersi in piedi. jovine, 2-160: nel chiarore incerto si guarzione
anonimo sprofondare in una negra malinconia. jovine, 382: sprofondava lentamente in una
ne'fianchi non ebbe lo sprone. jovine, 2-235: pietro non rispose e mise
spruzzava sovra lor vago e ridente. jovine, 2-102: il mattino spruzzava un
cespugli bassi vidi levarsi un fumo. jovine, 3-126: l'acciaio ebbe un tinnìo
le briglie, / spremean la spuma. jovine, 5-130: il de
incaponisce di solito a farlo durare. jovine, 2-85: il carboncino di cui
-confuso, incoerente. jovine, 461: la sua mente e i
le aree o i loro perimetri. jovine, 3-173: l'agrimensore s'era
esecuzione dell'allora sessantenne adelina patti. jovine, 3-68: si mise a ridere
, non mancherebbe alle formate alleanze. jovine, 3-111: voi siete un uomo stabile
diciamo nel linguaggio della caccia romana. jovine, 5-332: io sono vecchio e me
.. e le sardine di stagno. jovine, 325: intorno terre vizze di
un certo movimento ritmico, stecchito. jovine, 3-229: l'uscio si aprì e
stentatamente e di mala grazia vengon fatti. jovine, 368: qualche volta si restava
saperlo, lo sterco del demonio. jovine, 2-35: in fondo trovò i
pecora vergine, pecora che non fruttato. jovine, 2-177: mise i sassolini insieme
voltata d'occhi, ed è fatta. jovine, 5-16: clelia si diede.
come una folata di vento nel sole. jovine, 5-444: luca uscì. aveva
che il poeta cadde stordito per terra. jovine, 2-113: questi restò qualche istante
mano, o mediante appropriata cordicella. jovine, 2-248: lo scrivano, minacciato
seta o damasco, di ricco broccato? jovine, 2-242: udì lo strappo secco
sunna ge andase revogando e corrando. jovine, 2-183: un pomeriggio un drappello
a parlargli con famigliarità e leggerezza. jovine, 2-140: don matteo mugolava e tentava
insincerità, acredine, ironia). jovine, 5-306: linda... sorrideva
imbrattato. licate natiche. jovine, 2-40: aveva il colletto duro a
2-135: come ferro stridente sullo specchio. jovine, 3-35: rumore secco e stridente
le foglie secche stridere pian piano. jovine, 5-403: sentì sotto i piedi stridere
; trascinato (il passo). jovine, 2-38: era un prete enorme,
e di pettegolezzi, levo la voce. jovine, 5-84: la cambiale è la
o leccandolo in segno di umiliazione. jovine, 2-246: lo stato del papa.
.. da certe strutture meccaniche. jovine, 2-89: il suo sguardo scorreva
città d'acqua e di sasso. jovine, 3-121: era una mitissima giornata di
lasciare una donna sola sull'albergo! jovine, 312: i contadini li rispettano perché
e agitato (i sentimenti). jovine, 486: l'immaginazione gli offriva il
succhiare e rifarsi del tanto calore. jovine, 345: dopo lunghi giorni,
. che aspira avidamente gli odori. jovine, 2-173: respirare a narici aperte e
ad occuparmi delle proprietà di famiglia. jovine, 360: dovrei riprendere gli studi
lingua tagliente e incline alla maldicenza. jovine, 2-149: gli erano venute a
l'asta verticale di una lettera. jovine, 5-304: una grande scrittura pesante,
da sgoz- zatore, il tamburello. jovine, 2-226: uno dei contadini diede
bocca con un gesto inaspettatamente servile. jovine, 2-52: don matteo rideva, tappandosi
, ai rosellina o di stella. jovine, 2-30: si misero d'accordo e
figur. violenta scarica di percosse. jovine, 5-103: ci hai fatto arrivare fino
, iv-480: la tenenza dei carabinieri. jovine, 5-54: come evocati da quel
o anche sdolcinato dopo aver bevuto. jovine, 3-99: « ha il vino tenero
uscir debbono dal tenimento della repubblica. jovine, 2-141: camminava più spedito e
ciottolo / róso sul mio cammino. jovine, 5-293: la pesante croce era portata
, deliberarono di fare una esperienza. jovine, 2-47: il flebotomo don peppe spaventa
tutto teso in un abito di cerimonia. jovine, 250: il vecchio continuava a
la carne e con lo spirito. jovine, 2-148: la vita è un tessuto
testamento l'ha scritto proprio sorci. jovine, 5-412: aveva fatto [uno
scuro (un'abbigliamento). jovine, 5-197: luca era partito con il
i tempi degli orchi e dei babau. jovine, 254: il portone era spalancato
e sonnolenta / del carrettiere. jovine, 3-126: l'acciaio ebbe un tinnio
cose tutte che sono colpite dal fisco. jovine, 5-202: tu dici che fanno
vòlte, tombolano giù fin nelle cantine. jovine, 2-125: don matteo dovè fare
di pane al mese si mangiano. jovine, 2-74: giuseppe grande riceve in
ne ricevetti istintivamente un'impressione funerea. jovine, 2-58: dentro di sé quando a
rilievo, ecc.). jovine, 2-114: erano arrivati alle falde di
e difficoltoso (un movimento). jovine, 2-165: 1 suoi movimenti si
letto, bian chissime. jovine, 2-223: nei giorni seguenti si spostarono
colonne tortili chiuso da un cancellerò. jovine, 445: siro passava tra i palazzi
per via, come un matto. jovine, 2-224: santuccio o qualche altro tra
/ rendon vaghezza al tramortito viso. jovine, 2-257: il signor zio socchiuse gli
: il risultato di tale operazione. jovine, 2-82: pietro nell'orto faceva con
vecchia pelle come la sassata nello stagno. jovine, 2-257: don beniamino ebbe un
e travolgeva le chiome degli alberi. jovine, 2-114: quando fu nell'acqua don
di notte, al lume della luna. jovine, 2-191: ha la bocca malata,
tutte le vie dell'etere cammina. jovine, 3-191: quella stessa notte il cielo
un oggetto percosso o cadente). jovine, 2-35: le monete trillarono argentine sul
/ a batterla con il martello. jovine, 2-210: stefano aveva un braccio al
un occhio a chi gli stava accanto. jovine, 284: 'peppino volante'
14-226: la lepre spiccò un trotterello. jovine, 2-112: trasse don girolamo vicino
passionali ch'ella aveva nel pensiero. jovine, 5-385: un tumulto di parole
turbolento e nel medesimo tempo arrendevole. jovine, 2-247: degli altri non si curavano
; un geometra compassandomi trovommi sferica. jovine, 430: il ragioniere assunti era
celebravano offici di santo a boezio. jovine, 2-211: quando l'ufficio in
stato d'animo doloroso). jovine, 5-43: la vedova di giambattista de
corpo una tentazione indiavolata di farsi turco. jovine, 2-29: si metteva a gironzare
guardia urbana che si mutasse ogni giorno. jovine, 2-147: don eutichio gli comunicò
il bey disteso a 'l pian. jovine, 2-179: il giovane re era in
, non deve vivere come caino! jovine, 2-181: le guardie scortate da
maggio alle porte del teatro demòtiko. jovine, 259: passata la valanga urlante,
era quasi certa di avere su clara. jovine, 5-268: stette soprappensiero un attimo
braccia ondose, all'amate correnti. jovine, 2-103: solo quando le prime foglie
: una leggera sonnolenza mi velò. jovine, 5-23: pian piano il vario
le treccie più strette si allentino. jovine, 3-129: òli si velò la voce
stanchezza, da indisposizione, ecc. jovine, 2-28: il respiro gli veniva più
una coltivazione (un terreno). jovine, 5-395: questa parte che va verso
fra alcune carte che erano forse telegrammi. jovine, 3-174: il piccolo e ventruto
irrompente, da quel primo testimoniale. jovine, 5-80: voi avreste fatto il vostro
-idea, principio universalmente riconosciuto. jovine, 5-241: immagina una società progredita,
un po'del suo colore acceso. jovine, 2-13: don matteo rimase perplesso qualche
la luna si veste d'argento. jovine, 5-88: calato il sole, le
tutto ciò che le si presenta dinanzi. jovine, 447: siro tastò il suo
, senza però avvertirne il pubblico. jovine, 2-26: 1 polli glieli davano
vibrato, con collera mal contenuta. jovine, 2-215: giù da cavallo; riparatevi
la sofferenza d'una creatura umana. jovine, 3-64: fu come un accorrere frettoloso
-violento (la pioggia). jovine, 340: incomincio a piovere e il
di poter esportare come ne avrebbero la capacità jovine, 3-131: diceva che la bottega
, levigato come quello di un'educanda. jovine, 2-20:
di vegetazione (un terreno). jovine, 325: intorno terre vizze di un
salvo gli argivi, e le navi. jovine, 3-25: per gli cauto.
le proroghe per le volture catastali. jovine, 5-379: era il vecchio catasto di
contro di lui le più brutte cosacce. jovine, 2-239: il serpentello, che
con le dita all'orlo il terriccio. jovine, 18: i malfutesi puntellavano i
e non scrutato nel fondo del cuore. jovine, 81: si sentiva avvolto da
, d'un ciclismo di pochissima spesa. jovine, 2-239: andavano a caso,
sul terreno zuppo. ossessionante insistenza. jovine, 3-104: a un tratto senza tuoni
della criminalità organizzata). jovine, 4-59: qui si udì nascere dal