si abbarcano le fastella di scope. jahier, 90: abbarcavano l'ultimo fieno
sette figli tutti abili al lavoro. jahier, 266: andriolo, che incontro
passioni ed alle credenze del suo tempo. jahier, 34:
remi, ma con dispetto, traballando. jahier, 222: ma se accenna
sorriso riconoscente che gli costò grande fatica. jahier, 189: non posso accettare
della quale pende un retino. jahier, 85: sorto col mio acchiappafarfalle e
viuzze si fa giallo di fanghiglia. jahier, 82: i cavalli s'impennano e
se le sono accollate alto o basso. jahier, 32: gambine di merlo che
accordi e i ricordi del paradiso. jahier, 148: scopro con amore l'
di pianoforte sprigionarsi come voli di rondine. jahier, 42: segna sulla
neanche la sua partita a tarocchi. jahier, 72: lui che non sapeva accozzar
. v.]: opinione accreditabile. jahier, 73: il professore se ne
, accucciato dietro un vaso di limoni. jahier, 163: mi studiavano taciturni
tutte le altre faccende di casa. jahier, 30: una donnina con un occhio
1-101: vagava una fragranza acerba. jahier, 17: fasci enormi di stelle
/ del sangue trucidato di mio figlio. jahier, 141: le scarpe..
è stagnato, non fa acqua. jahier, 45: è un tre alberi che
che porta acqua corrente. jahier, 105: la casa bassa dà sulla
pignatte, in ordine di grossezza. jahier, 41: dunque bisogna rigovernare -l'
con la nenia melanconica di strane canzoni. jahier, 148: ii corpo fatto,
/ nel fango appiccaticcio come pania. jahier, 90: la cavalla affondava gli
nostra tesse la grande storia divina. jahier, 237: ii... lavoro
allentato, le cure fastidiose non cessano. jahier, 274: all'alba ci atterrisce
i grandi occhi alleviano il volto umano. jahier, 252: far croce di
.. delle opere poetiche e letterarie? jahier, 225: allora mi son risaliti
anche * villeggiare in montagna '. jahier, 17: fasci enormi di
penna: l'orgoglio dell'alpino. jahier, 171: ma la montagna,
chiara / dell'alte solitudini montane. jahier, 152: la natura: è il
è appiccicaticcio! -sm. jahier, 29: sopra un cucchiaino c'era
cui è possibile sostenersi nelle ascensioni. jahier, 271: mi à preso l'ispirazione
, ve ne volete approfittare tutti. jahier, 57: i fratelli dissero a tavola
/ non aprivano ancora le corolle. jahier, 119: qualcuno avea sottobraccio l'ombrello
imputato: volto segaligno aquilino rapace! jahier, 252: viso tutto aquilino, primo
nel sobborgo di poveri dei sogni. jahier, 81: l'anno scolastico, tanno
freccia non ha la punta d'acciaio. jahier, 84: in fondo [al
di rena e di ghiaia gialliccia. jahier, 32: è tanto carina con quel-
loro faccia dalla grande bocca arcuata. jahier, 140: levano il piede asciutto
una truppa, di una sentinella. jahier, 225: la sentinella...
armonie varianti per il confuso andare. jahier, 213: tutti han bisogno degli
quando cadeva la sera sui vecchi tetti. jahier, 152: l'armonio:
, così pura che mi commosse. jahier, 162: bisogna imparare il dialetto
in una parabola del nuovo testamento. jahier, 231: il cittadino è smarrito se
si altèrnano fino alla somma. jahier, 96: l'ultima farfalla intirizzita sul
le mani per far di tutto. jahier, 179: su somacal tutti si arrangiano
proteggeva la ferrovia principale e l'arsenale. jahier, 225: allora mi son
uguale della tenebra sopra il mare. jahier, 131: mi interesso alla scarpa
per arrivare a farne qualcuna passabile. jahier, 221: magnifico stradone d'alemagna
e si mettono in bocca il boccone. jahier, 172: alpino, tu sei
primi arrivati dovevano cedere il posto. jahier, 155: colleghi che beffano perché
(arroncìgliolo). avvolgere. jahier, 180: somacal imparerà, intanto,
abiti vari di forme e di colori. jahier, 167: avevano buone posizioni in
a un reparto militare). jahier, 266: andriolo, che incontro dinuovo
sola le gravi fatiche dell'assistenza. jahier, 131: l'assistenza vera comincia
ondata, non lasciava luogo a fuggire. jahier, 214: dobbiamo cogliere prima del
ogni botta con un grido spento. jahier, 223: ti raccontano del capitano
posizione di attenti, i calcagni. jahier, 127: son io che sull'attenti
, cannoni, scalpito secco di muli. jahier, 221: magnifico stradone d'
rotolavano, certo, verso il fronte. jahier, 116: città della guerra
appassionato della guida di automobili. jahier, 223: tanti automobilisti azzimati..
hanno il lucore / dell'acciaio azzurrato. jahier, 225: smarrimento e afflizione
solo le autunnali piaghe dei pettirossi. jahier, 84: il sambuco non costa
possiede la terra che lavora. jahier, 216: non ha lavorato alla guerra
bacchette di sandalo intorno al ginocchio. jahier, 32: gambine di merlo che
noci, a raccattar le prime castagne. jahier, 85: le ragnatele cariche
, di seghe, di travi. jahier, 178: manovale vuol dir servo operaio
lagrime tornarono a bagnarmi gli occhi. jahier, 37: bagna di lacrime il
coronarsi di luci coralline e verdastre. jahier, 51: mille piroscafi e velieri /
fontane ballano come lampi di magnesio. jahier, 193: non sanno staccarsi dalla soglia
tenendosi le mani sui fianchi. jahier, 266: mi fa una triste impressione
, non era meglio d'ora? jahier, 18: per quella tua parola di
costituisce un ricovero naturale). jahier, 20: per te la siepe è
sono imbrancati dietro alla bandiera rossa. jahier, 158: cento bandiere rosse tra
prigionieri). quando s'era piccini. jahier, 52: baracconi di deposito,
, dalle salse chiuse in barattoli inglesi. jahier, 82: due bimbi scostano dal
di fava e di noce. jahier, 85: ci son le noci baravantane
barba, se ha fatto buon viaggio. jahier, 166: abbiamo parlato dei
andavano come uccelli nel cielo sterminato. jahier, 45: ora cammina scalzo sulla
bisacce, di bardature di cavallo. jahier, 91: gli zoccoli del mulo diventano
alle cascine o fuori di barriera. jahier, 43: ma soprattutto è la sorella
senza invece far scansare le bestie. jahier, 99: è mio cugino germano
un po'alla rinfusa). jahier, 92: finita la legna: le
il basilico, come mendichi insistenti. jahier, 103: mi siedo sul muretto
ancora guasto, gli avrebbero fornito. jahier, 239: il suo progresso sarebbe semmai
, perché è un vero signore. jahier, 183: dico che è in basso
, di soprano e di contralto. jahier, 51: quattro voci che nel
il battaglione è come la coorte. jahier, 122: tutti son fieri di appartenere
. pioggia battente: pioggia dirotta. jahier, 120: usciamo all'alba col nostro
batterlo, e limarlo ed arrotarlo. jahier, 213: il contadino ha bisogno del
11 granturco con i correggiati. jahier, 96: maraviglia per quanto il
prova e riprova a solo qualche battuta. jahier, 71: tutti si prodigavano
andature (del cavallo soprattutto). jahier, 62: attaccar la salita di passo
come carne di pollo spennato d'ora. jahier, 30: la donnina che ispeziona
estatico, suc- ciavasi il dito. jahier, 50: era un bebe -boccole d'
della via lastricata becchettavano degli uccelli. jahier, 103: mi siedo sul muretto,
di sangue ci divide per sempre. jahier, 61: ha un bel tagliare nella
una madre e una antica benedizione. jahier, 30: per il maggiorino, vede
perché anche tu sei beneducata. jahier, 34: è naturale che,
beveva le lagrime dei miei occhi. jahier, 41: perfino i tegami stanchi non
/ berne a lungo le parole. jahier, 125: bevono le tue parole ingenue
greggi durante i pascoli estivi. jahier, 161: gridare « paìs * invece
finito allora di macerarlo dai cazzotti. jahier, 81: i portieri si calcano il
che abbia sembianza di mezzo liberatore? jahier, 8: perché quella bestemmia il
quei bestiolini [coi coccodrilli]. jahier, 261: chi conoscerai meglio, ora
. dial. ebbro, avvinazzato. jahier, 118: tutti contadini in giacchetta;
, / nido d'emigrate cicogne. jahier, 199: in questo suo giorno
senza che nessuno se n'avveda. jahier, 84: il sambuco non costa nulla
pure via le bestie e le bibbie. jahier, 97: le domeniche giubilari:
asciugamani -ma non mancavano i bidet. jahier, 63: va... al
/ bilancia il manoscritto nella mano. jahier, 103: ma ecco stridere una porta
/ e palle d'uva spina. jahier, 76: mi fa entrare: tanfate
maggio passato e del corrente. jahier, 69: credeva fermamente nel passaggio senz'
innanzi al suo bischetto mentre io scrivo. jahier, 11: ci porterai in
bisogno questa patria carissima e sventurata. jahier, 213: il ricco ha bisogno del
coperta di oro, pareva incantata. jahier, 62: il fardello bitorzoluto ammacca
, e pantaloni di fustagno azzurro. jahier, 68: ora è fiero della sua
biada, si voltò verso di lei. jahier, 67: la mamma che conosce
, trombe, tromboni). jahier, 155: rimasero in terra -scaricata la
; pallino (del bigliardo). jahier, 102: le fusciacche allegre come bandiere
sposa / rimase del piccolo morto. jahier, 61: intorno al pezzo di
guance e tutte quelle boccole d'oro! jahier, 89: è vero che
che qualche boccone sollecitatovi più volte. jahier, 40: spesso la
mozzo, garzone di bordo. jahier, 122: ma vivevano nella tradizione alpina
con il bollo d'oltr'alpe. jahier, 60: il macellaro ha riguardo a
eco in un'atmosfera d'ovatta. jahier, 174: è il nostro morto /
viso di un suonatore di bombardino. jahier, 156: mancò la cornetta:
le cetonie e i bombi fuggitivi. jahier, 97: ma l'altra riva
scricchiolìo delle antenne e dei bompressi. jahier, 46: intanto il mozzo ha imparato
borghese portasse una corazza di lama. jahier, 194: nella vita borghese ci
, non lo sorprendesse qualche poliziotto. jahier, 179: sarà suo il fucile che
buttò lì e s'allontanò seccata. jahier, 57: voglio bene al ragazzo
lo più son boscaioli o pescatori. jahier, 52: baracconi di deposito,
bossolo pareggiato, l'uscio di casa. jahier, 85: sono buoni [coltelli
rinfusa come in una bottega d'antiquario. jahier, 101: mi piace sedere nella
invece di lavorare a bottega dal padre. jahier, 29: i figlioli non possono
biondi grandi bozzoli di seta. jahier, 204: si schiuda il bozzolo nero
in i ragazzi m'urtavano. jahier, 99: non di vedermi si
cadde la sigaretta del vecchio signore. jahier, 98: l'oncle barthélemy è tornato
della vigliaccheria; spartani e iloti. jahier, 131: cerco di farmi a
/ se cerco un po'di brezza. jahier, 103: mi siedo sul muretto,
recante un ciuffo di capelli biondicci. jahier, 40: fa il delicato
sf. chiodo, bulletta. jahier, 140: stando più basso di loro
in quel cambio bottoni di broccoletti. jahier, 203: ingommino le gemme, /
brodosa, di pane cotto in brodo. jahier, 60: pegno di arrosto accessibile
cogli il fiore e gusta il frutto. jahier, 224: e sono uscite di
abbronzare, scurire al sole. jahier, 252: e questi uomini..
, con affanno e preoccupazione. jahier, 122: si compongono la penna a
allegra. -per simil. jahier, 86: so un prato a schiena
/ bianche che paion proprio di bucato. jahier, 261: è sagra: i
-andare in buffa: venire dileggiato. jahier, 123: c'è la minaccia di
: che l'amarsi è buono! jahier, 251: le mura di tavolato.
/ e domanda in un inchino. jahier, 178: è tornata la posizione di
sf. dial. sterco bovino. jahier, 91: le vacche non buttano neanche
; lordato da escrementi. jahier, 82: quella lì dev'essere la
una manica della cacciatora e continuò. jahier, 89: mio zio ha un
il buon aroma si diffonde intorno? jahier, 231: non c'era nulla
cavallo come era il popolo di atene. jahier, 52: musica nottegiomo / di
piano, come un faticoso bagaglio. jahier, 47: anche il mozzo aveva fissato
! avanti, co'calci de'fucili! jahier, 231: non c'era nulla
circolo perfetto come quello del sangue. jahier, 136: mi racconta il combattimento contro
. misurare, calcolare con esattezza. jahier, 19: forse sarai guarito -se ti
calotta e rovesciandole in un canestro. jahier, 35: martino è figliolo d'
militi, che manovrano a plotoni. jahier, 280: senza comandi si sono inquadrati
i quali è ritenuta la calza. jahier, 29: quando uno accende il
con cunei o zeppe). jahier, 99: io sono di questi paesi
senza che amore scagli le sue saette. jahier, 161: si è venuta
vivo; / tu cammini la terra. jahier, 163: abbiamo camminato i mosaici
uomini, forniti di tutto punto. jahier, 267: [lo] incontro dinuovo
vento sino alla raccolta delle ulive. jahier, in: altri morirà per le medaglie
cassoni, altri difizi di campo. jahier, 211: mia cucina in camera da
canapugli, sparsi / sul focolare. jahier, 84: appoggiato alla bottega del
la trina bassa intorno al collo. jahier, 20: la sera mandiamo come
di mezzogiorno rombava dalla prossima marina. jahier, 274: invece noi dobbiamo partire
cantina o canova per vender vino. jahier, 123: presto bisognerà venire a
di legno, dà via libera. jahier, 222: magnifico stradone d'alemagna
ogni capata avrebbe spezzato una costola. jahier, 81: nel silenzio delle aule
'o 'primo degli aiutanti'. jahier, 167: sono ammirati di come
le pause di silenzio o i sospiri. jahier, 72: così nacque l'azienda
, si fosse trattato anche del caposquadra. jahier, 167: sono ammirati di
, di color giallo, senza odore. jahier, 16: e sempre è
agg. che fa capriole. jahier, 95: io sono il ragazzo,
): rivestita di zucchero fuso. jahier, 241: l'operaio -alla macchina -affoga
come sopra un cumulo di fimo. jahier, 106: « oncle barthélemy, onde
da un veicolo a un altro. jahier, 47: anche il mozzo aveva fissato
nel fiore della dottrina e della vita. jahier, 61: indispensabile, almeno,
cauta e dolorosa di vecchio contadino. jahier, 14: unico allegro il cartoccio d'
. sposi / novelli, bimbi. jahier, 236: quella che sei stato obbligato
addosso, era inaccostabile, via! jahier, 148: vedo operai trentenni far
, la morbidezza e il senso. jahier, 117: città... che
gomiti, in una incertezza penosa. jahier, 30: viene [una donnina]
non la maestà severa degli antichi. jahier, 281: un cozzo di respingenti
sul capo un ben più grosso castigo. jahier, 14: e siam venuti -come
dell'esercito italiano prima del 1920. jahier, 177: il soldato somacal luigi da
la schiena piegata in avanti. jahier, 121: nostra ginnastica sono i giochi
cavicchio, fatto a cavicchio. jahier, 52: musica nottegiorno / di seghe
/ ove il tatto s'affina. jahier, 58: s'accosta a passo di
elettrica scintilla / per gli oceàni. jahier, 122: passano soldati e soldati
centesimo per fargli comparir prospera la casa. jahier, 43: la madre.
può assumere molti aspetti diversi. jahier, 97: mi apparvero allo sbocco,
ceppe radicate nella terra aromata di ragia. jahier, 92: finita la legna:
cerca: alla ricerca, cercando. jahier, 199: prima giornata di primavera.
, cogli occhi cerchiati di nero. jahier, 42: ha poca salute la sorella
sul pallore cereo del viso ovale. jahier, 22: ma perché ha il viso
primo attore, e due generici. jahier, 117: apprendo con sollievo che gli
, molto luminoso. jahier, 103: mi introduce nella cucina dove
zanzara il riposo delle vecchie civiltà. jahier, 70: sproloquiavano in chiave di
aree intervallate da prati o rocce. jahier, 199: prima giornata di primavera.
. raro. munito di cingoli. jahier, 221: magnifico stradone d'alemagna /
chiuso de le strade al popol franco. jahier, 85: qualche volta mi diverto
martire cristiano, si cicatrizzarono lentissimamente. jahier, 185: sei sano / buon sangue
due o tre gocce di pao rosa. jahier, 236: quella che sei stato
e il parato giallo dell'acqua benedetta. jahier, 35: il ragazzo non
dell'altura / azzurreggiano i pali. jahier, 11: il bischetto sotto l'impannata
poco più larga d'un vicolo. jahier, 222: magnifico stradone d'alemagna
; ma lui le trovava sempre. jahier, 47: anche il mozzo aveva fissato
, allora, se n'è uscita. jahier, 180: somacal imparerà, intanto
. tr. rimproverare, sgridare. jahier, 266: mi sempre ciocca quando che
una libbra, ridotta come a lastre. jahier, 82: quella lì dev'essere
circolasse producendo larghe e mobili pieghe. jahier, 252: la mia patria era questa
provvidenza perché il cittino stava bene. jahier, 199: prima giornata di primavera
, rendeva difficile l'immediato rimpiazzo. jahier, 254: è una compagnia di marcia
la cecità del partito e della setta? jahier, 161: si è venuta formando
mare): far alte onde. jahier, 136: mi porta le notti sul
testa era a mezzo corso vittorio. jahier, 279: ci siamo incamminati
che vi sia stato colato di getto. jahier, 199: prima giornata di primavera
, zitti zitti, senza rumore. jahier, 118: avevo visto i giovani colare
davanti, proprio all'ultima moda. jahier, 29: hanno regalato dei colletti,
, / in collo, come noi. jahier, 6: perché non si è
risultino più lunghi della fronte. jahier, 280: senza comandi si sono inquadrati
parto. -per simil. jahier, 97: stavano sedute terribilmente [le
fossa / il cor ci batterà. jahier, 173: ma il tuo compagno,
quelle che si potessero interpretare sinistramente. jahier, 122: debbo fingere di controllar
a levare calcina per alcuna fabbrica. jahier, 281: li ho abbracciati uno per
: che comandi ha da darmi? jahier, 280: senza comandi si sono inquadrati
piazze, nei comizi, nelle associazioni. jahier, 135: mi racconta il combattimento
muovere compagnie, battaglioni, squadriglie. jahier, 254: è una compagnia di
non sarà col tempo mal appoggio. jahier, 136: mi racconta il combattimento
c'entra nella compera dei lupini. jahier, 40: i figlioli ignorano che
pube. -per simil. jahier, 20: finché la sera mandiamo come
da tomaie, e sua conciatura. jahier, 141: le scarpe che la
dire 'fattura d'abiti'o d'altro. jahier, 142: queste scarpe che non
non avrebbe avuto il suo compimento. jahier, 36: sta in una casa
repubblica, qualunque ella si sia. jahier, 177: manovale vuol dir servo
ai balconi, a voce forte. jahier, 61: indispensabile, almeno, è
un'attività regolare nei suoi affari. jahier, 166: fissava a contratto quel
il sole, contro le rondini. jahier, 58: s'accosta a passo di
o male adempiuto i loro doveri. jahier, 122: debbo fingere di controllar l'
i proprii convenevoli col conte zio]. jahier, 32: è un signore forestiero
città assediata e la roba stessa convogliata. jahier, 116: città della guerra,
battute dal vento come copertoni funebri. jahier, 92: una sera d'uragano
cavallo. -per simil. jahier, 178: le sue mani di corame
corda: 'prima, seconda cordata'. jahier, 151: questo è il mio
loreto, immoto, coriaceo, adunco. jahier, 61: indispensabile, almeno,
o in una banda). jahier, 156: mancavano strumenti; ma i
buone cose di pessimo gusto!). jahier, 36: sta in una casa
assunto un incarico e dovevo corrispondervi. jahier, 33: un filantropo è un uomo
d'ingegno, delicatezze di spirito. jahier, 32: è un signore forestiero ricco
attillati come le foglie d'adamo. jahier, 32: è ancora « in corto
scollata e sbracciata, mutandine a colori. jahier, 35: martino è figliolo
7. zolla, cotica. jahier, 214: arano, e tutta la
operaia che lavora a cottimo. jahier, 179: il caporale lo tira fuori
.: anche di persone. jahier, 100: ora scopro la sua mascella
si mesceva al rumore delle fucilate. jahier, 281: un cozzo di respingenti
d'asfalto tra un favillìo crepitante. jahier, 92: una sera d'uragano
le lucciole che non si diradavano. jahier, 88: il bosco era pieno
frase con un crescendo d'entusiasmo. jahier, 69: cominciava il bimestre?
il pino del telegrafo, crescendo. jahier, 199: prima giornata di primavera.
è neologismo pedantesco di volgarizzamento scientifico. jahier, 177: 11 soldato somacal luigi
il pane / ancor caldo gonfio cricchiante. jahier, 59: è un piacere vederli
che tiene fresco, per testate. jahier, 30: una donnina...
nella caldaia e nelle vene il sangue. jahier, 92: finita la legna:
bella tota, buona sera '. jahier, 95: -com'era il paese,
famoso crogiuolo razziale degli stati uniti. jahier, 35: le cose da fanciullo sono
fronda / più folta, men folta. jahier, 15: e sotto di noi
sembrano grandi gusci di crostaceo argentati. jahier, 35: s'avanza la pubertà ch'
bicchierai, 222: erpete crostosa. jahier, 46: eh! sui bastimenti si
ai loro pianeti, ignoti a noi. jahier, 203: la terra è riferma
fibra non mi vuole più servire? jahier, 71: tutti sproloquiavano in chiave
linguaggio delle chiese riformate). jahier, 103: busso forte all'usciolo sotto
che prima non s'era mai data. jahier, 222: magnifico stradone d'alemagna
hanno acqua e non hanno scuola. jahier, 123: gli anziani sorvegliano, custodi
tutto voleano alla lor patria il sangue. jahier, 254: non ti posson dar
doppio portico fra i due cortili. jahier, 30: l'aria è drogata di
appaltarli o riscuoterli per conto proprio. jahier, 63: voglio bene al ragazzo
de'vini per tutte le stainfinita. jahier, 40: il terzo fa il delicato
ci riguardano e non ci riguardano. jahier, 212: ve lo davano [
, i canini color rosa incarniti. jahier, 42: la dentiera della grattugia
vedersi, ma appoggiarsi ad una muraglia. jahier, 63: ora pisciottano sommessamente lungo
uso antico e le antiche radicali. jahier, 70: ha sempre in punta di
vendita di vin sotto un frascato. jahier, 61: il macellaro, sotto
sola la notte, nel deserto letto. jahier, 21: e si atterrisce il
riga, in una linea ordinata. jahier, 101: i perini nani allineati destr-riga
poveretto biascicava nel suo dialetto semibarbaro. jahier, 162: bisogna imparare il dialetto
- anche come titolo. jahier, 68: e sotto tutti, nascostissimo
ignominiosa differenza tra soldato e cittadino. jahier, 194: son rimaste soltanto le
sagaci per tutte le scuole d'europa. jahier, 195: da borghesi bisogna dirigersi
condottiero, ed a fidarsi in lui. jahier, 119: andavano [le reclute
al pomeriggio, per prender aria. jahier, 41: poi i figlioli filano
il disgraziato soffriva di male cardiaco. jahier, 229: nessuno marca visita:
; vino che disgusta; e simili. jahier, 40: spesso la madre
. insegna del disonore. jahier, 3-159: nel corso di tale epurazione
; freddo, insensibile. jahier, 3-11: vi provvede l'allevamento sistematico
che nessuno s'attentava a discutere. jahier, 31: trova sempre da ridire
lo più ambulante). jahier, 67: sapeva di non poter chiedere
un artista e stuccato un filosofo. jahier, 70: provava a copiare: dolciumi
col nome di alpi dolomitiche. jahier, 222: il pietrisco di pallida
, come preparazione alla confermazione. jahier, 100: mi ricordo il ragazzo paffuto
mezze maniche una camicetta da donna. jahier, 239: è roba da donne,
cessi / dimmi, pecca egli? jahier, 167: son tornati tutti ogni
monaca per darle un tozzo di pane. jahier, 117: città fredda, che
dà doppia giornata o doppio pranzo. jahier, 242: accetta la soggezione dei
la frangia di seta fino a terra. jahier, 29: hanno regalato dei
umide, in cima al colle. jahier, 222: magnifico stradone d'alemagna
in parte, del sogno fallito. jahier, 77: proletario come me, carrera
delle droghe, delle spezie). jahier, 30: i giorni che viene in
chiusa ogni via di pace. jahier, 218: hanno detto; noi siamo
. latin. più duro. jahier, 3-19: se dunque il funzionario è
, ridiscendere basso e parlar duro. jahier, 215: fin da vecchi bianchi la-
si allarga per mezzo dell'elastico. jahier, 68: ora è fiero della sua
devasi nel silenzio degli elementi pacificati. jahier, 125: guardano con occhi senza
corso della navigazione marittima o aerea. jahier, 3-51: verificandosi circostanze eccezionali quali
il giorno che vi aveva fatto entratura. jahier, 158: ora vogliamo molto bene
sostenere e equilibrare la gravissima balla. jahier, 177: sporge [il manovale]
i piedi su un ghiaccio mobile. jahier, 46: intanto il mozzo ha
ibridi (muli e bardotti). jahier, 222: magnifico stradone d'alemagna!
e piace adesso nell'èra volgare. jahier, 3-28: nell'era fascista tale
conferire un carattere eroico, nobilitare. jahier, 3-30: il tentativo di eroicizzare i
ricevere il corpo esangue del fratello. jahier, 217: non conoscono l'offensiva dell'
leggere, scrivere in lingue forestiere. jahier, 14: siam venuti nella piccola
, insieme agli alunni del ginnasio pubblico. jahier, 81: le bambine hanno dei
contenta, e aspira a sorpassarli. jahier, 40: l'esplicazione di queste virtù
de'vivi son più forti assai. jahier, 3-44: sa che la morte allora
catalogato con un cartellino. jahier, 3-109: filavano in colonna sull'orlo
un voto, a un reclamo. jahier, 3-9: gioverà anzitutto rimuovere la vieta
dei preti e dei pastori evangelici. jahier, io: nessuno oserà posare le
molestati e conservino stipendi e prebende. jahier, 14: siam venuti nella piccola
versi sciolti e di canzoni libere! jahier, in: altri morirà solo, ma
da ballo sulla dolce pelle bruna. jahier, 31: trova sempre da ridire
una sola falciata molte spighe recide. jahier, 273: gli alpini fremono di non
gli al beri carichi di fiori. jahier, 22: si parlano i falò sulle
e clamor, fra carte e bacco. jahier, 196: da borghese si
dalle fatiche, dai disagi. jahier, 120: non ci chiamate « poverini
ha i polpacci avvolti nelle mollettiere. jahier, 122: han fatto più presto di
di automobile o di bicicletta. jahier, 221: ti grattano nottegiomo [magnifico
terra prima di levarla al cielo. jahier, 89: è vero che la figlia
paese di sogno, paradiso. jahier, 216: lui ha aggiunto gratis del
, faceva piani, impegnava battaglie. jahier, 3-131: il silenzio contabile è
corpi come le ventose il sangue. jahier, 47: vengono per l'acqua
lei mi credette minacciato di follia. jahier, 137: il suo rispetto è fondato
traggo supplichevole / al derelitto aitar. jahier, 226: quando sono rientrato,
sciupar polvere e buttar via piombo. jahier, 3-21: per chi è a ruolo
tutti gli scarponi ferrati del contado. jahier, 140: stando più basso di loro
ferri del mestiere, rasoi, catinelle. jahier, 73: uscì dal manico
colletti, che fumigavano sotto il calore. jahier, 32: tanto carina sì;
alma natura a ripulir la fessa. jahier, 119: solo un nanerello mattacchione
che fermava il cancello di dietro. jahier, 140: tomaia arcuata su cui
. -sostant. giorno festivo. jahier, 3-65: è mio intendimento fare ammenda
biforcuta al bavero delle giubbe militari. jahier, 255: non sono tuoi,
o oggetti a scopo ornamentale. jahier, 3-37: c'è il pendone e
ultima fiatata di quell'aria di guerra. jahier, 3-111: pagateci una fiatata di
poca roba si può ficcare in quelle. jahier, 36: è un compagno
baldanzoso; disinvolto, spigliato. jahier, 71: erano biondi e bruni,
reggenti i ceri dalle fiammelle tremolanti. jahier, 163: finalmente la lunga fila di
dell'altro come canne d'organo. jahier, 279: ho preso io il comando
une menagerie d'hommes heureux ». jahier, 3-61: giustizia conforme ai fini
seta, o filare a filatoio. jahier, 238: seminava la canapa e la
filogranata di sangue color vino guasto. jahier, 98: il cielo nero filogranato
festiva, al pranzo della domenica. jahier, 72: lui che non sapeva accozzar
finche; contabile, computista. jahier, 3-15: è nostro compito intuire,
e non cessava che verso l'alba. jahier, 86: le talpe...
tra la piega longitudinale delle falde. jahier, 31: « per il
, / un lontano fischio di treno. jahier, 14: siam venuti nella piccola
il ben essere relativo di ciascheduno. jahier, 239: ritoman sempre di emigrazione:
lo fiutarono, lo trovarono innocuo. jahier, 3-33: non sapeva più cosa mostrare
ripetevano l'ululo tutte e lo strillo. jahier, 46: anche le sorelle piangono
crescono sempre più numerose e floride. jahier, 273: mai i prati furon
salci, i lauri e i pinastri. jahier, 17: le mucche godono l'
pagina di un registro di matricola. jahier, 3-36: ho serbato il segreto fino
o da un veicolo in corsa. jahier, 90: mi passa davanti [la
odor di pantani e di falaschi. jahier, 98: il fragore del chisone crescente
a i silenzi / del verde fondo. jahier, 47: è tornato, dopo
no so come, il biglietto. jahier, 83: ho provato un piacere nuovo
di dover riprendere l'equilibrio perduto. jahier, 169: si va alla montagna per
la giurisdizione di un ente pubblico. jahier, 63: voglio bene al ragazzo che
giacca forforosa, slembata e stinta. jahier, 3-133: il suo pensiero si ferma
coloni quando s'incontran per via. jahier, 3-77: il corpo di gino
messe ad aspettare i re. jahier, 40: spesso la madre quando
favignana e quasi a livello con essa. jahier, 14: e siam venuti
bianco dei camerieri, spettri immobili. jahier, 3-142: strada... fosforescente
con artigli di falco di nido. jahier, 3-136: fa provvista di sesso;
precipitarsi. - anche sostant. jahier, 159: [la fanfara] suona
ho guadagnato istaia sei di grano. jahier, 136: si è francato 5500
, te lo manderò franco di posta. jahier, 63: voglio bene al ragazzo
; far crollare, abbattere. jahier, 14: stanotte il torrente in alluvione
agli stessi voti ed alla stessa fortuna. jahier, 279: al comando «
rovinato, perduto, spacciato. jahier, 141: o se [le scarpe
appartiene a determinati servizi pubblici. jahier, 118: tutti contadini in giacchetta.
facesse poco onore in quella conversazione. jahier, 273: gli alpini fremono di non
. che dà impressione di fresco. jahier, 101: i riquadri a fagioli rampicanti
dal parini sulla frivola ed oziosa opulenza. jahier, 108: ma di me
deh'ambrosoli col testo francese a fronte. jahier, 69: il professore dettava
, che il tolgono alle rive inferiori. jahier, 163: la lunga fila
che è confuso con altri. jahier, 6: correre fra i tanti visi
goduto, posseduto, usato. jahier, 3-58: nessun aumento, dunque,
velocità, ecc.). jahier, 58: oggi, ricevimento, le
d italia liberata 'del trissino. jahier, 3-9: veniva ad incomberci ormai
i funebri saranno oggi, alle diciotto. jahier, 3-122: una nota del capo
e quel color funebre e scuro. jahier, 120: usciamo all'alba con
agire secondo il proprio tornaconto. jahier, 125: han dovuto farsi furbi presto
, composto (il volto). jahier, 22: perché ha il viso cereo
, n. 18). jahier, 105: un ragazzotto scamiciato, gambelarghe
col fisciù per via de'gattoni. jahier, 33: ma come si fa colla
bevanda contenuta in una gavetta. jahier, 211: pagnotta rafferma, frittata di
dialetto parlato a genova e dintorni. jahier, 47: sa le tre lingue del
e per le spiagge le stelle marine. jahier, 165: più su, è
2. figur. persona vanesia. jahier, 3-7: non reggendogli l'animo di
e un bel rocchio di girello. jahier, 57: è stato servito male
per certe valli un poco largo. jahier, 121: per non saltare faceva
fiorìca una bella tabacchiera d'osso. jahier, 97: com'era il paese
. impregnato di un odore dolciastro. jahier, 90: abbarcavano l'ultimo fieno nell'
che pesa più che la carne. jahier, 61: indispensabile, almeno, è
deve, per questo io lavoro. jahier, 137: ma tu, che sei
sopiti / ne l'inverno glaciale. jahier, 103: mi siedo sul muretto,
agg. destinato a essere cestinato. jahier, 3-115: l'elaborata « circolare interna
, ancora gracilina e delicata assai. jahier, 151: era un gracilino che impensieriva
dannoso. più avanti sapremo la graduatoria. jahier, 3- 137: trentanni ossequente
carta segni neri tendenti all'azzurrigno. jahier, 91: io andavo col barroccio
, con quelle tendine grame grame. jahier, 141: le scarpe che la
la maciulla gramolò tra i denti. jahier, 238: seminava la canapa e la
granellini sono [le galline]. jahier, 181: i granellini di polvere non
spedale di s. maria alla scala. jahier, 103: questa è la grangia
, i formaggi e le ricotte. jahier, 3-33: gracile d'òssa e granita
. intorno granita di grosse perle. jahier, 2-15: poi l'apparizione della vailetta
né di far cena di grasso. jahier, 168: quando uno mi ha detto
la graziétta che non la forma. jahier, 224: sono uscite di scuola le
: ha una carta in mano. jahier, 223: la città indifferente trafficava
grìglia. — anche tr. jahier, 3-82: i capperi, li ha
cotto sulla griglia. jahier, 3-82: senza far grigliare i capperi
, trovata giù tra le foglie. jahier, 92: le mele eran grinzose e
produce gualciture; che sciupa. jahier, 3-135: sottratto il calzone al gualcente
e vi guazzino dentro e vi nuotino. jahier, 85: tutte le erbe guazzano
. letter. fornito di guglia. jahier, 51: là niente città, sapete
universo e guidarlo a mio talento. jahier, 39: la madre che guida questa
2. percorso da guizzi. jahier, 101: dolce casetta estiva, con
fortemente scossi e turbati nel mondo. jahier, 33: un filantropo è un uomo
domandò che documento d'identità avessi. jahier, 3-29: l'ubicazione anormale di
ma l'identità dell'io rimane. jahier, 2-12: ma un giorno l'
ne la nostra vita / da ieri. jahier, 190: le uova sono tanto
] del quale ignoravo 1'esistenza. jahier, 39: i figlioli ignorano che
ignominie che si covano nel talamo. jahier, 88: mentre mi ripetevo che i
/ quasi rifiuto de gli dei cupido? jahier, 244: la storia arrivata sulla
l'arte. -estraneo. jahier, 2-53: i fiori dei suoi giardini
una piccola trota e di poche sardelle. jahier, 102: mi fanno festa,
nere sul viso imbellettato d'oro. jahier, 2-72: ricordiamo: il pane
ingombrato: ostruito, arginato. jahier, 52: cantilene di stivatori / agli
, ostruito (un luogo). jahier, 116: col suo teatro gonfio di
conservate calde fra le coltri imbottite. jahier, 30: il materassino e due
/ pencola come botte che sciaborda. jahier, 3-130: ogni mattina il braccio
; oro filante piovve dal cielo! jahier, 225: smarrimento e afflizione che
coniglio sia dentro. -figur. jahier, 3-16: non assumerei mai la difesa
fianchi pruova. spalma lei di marmellata. jahier, 67: quando s'imbur
un imbuto di valle a quel modo. jahier, 14: siam venuti..
delle immagini, il superamento contemplativo. jahier, 36: il ragazzo...
un'immensa amarezza gli strinse il cuore. jahier, 116: città del piacere che
18 ore nella soluzione di cloruro. jahier, 200: mani immerse nel fosso con
dalla maestà imminente delle sacre colonne. jahier, 2-102: imminente al disopra è la
altri; rendere insensibile, assuefare. jahier, 2-114: tanti giorni sofferti tra queste
letter. dotare di forti muscoli. jahier, 2-53: le sue case sono per
particella pronom. diventare robusto. jahier, 60: cadavere di animale da grasso
sigaretta] e fui spedita all'estero. jahier, 2-48: impacchetta le sue robe
intreccio di paglia o di giunco. jahier, 3-135: sottratto il calzone al gualcente
impallinata al grande cuore in gola. jahier, 2-22: se svergola insospettito e
carità di riportarci sulla via maestra. jahier, 93: era impantanato [il carro
! mi s'aprono le idee. jahier, 116: città del piacere che deve
socialismo, e altrettanti a disimpararlo. jahier, 162: bisogna imparare il dialetto,
è ben tardi perché tu l'impari. jahier, 2-52: ora impariamo firenze dall'
, / perché non imparate il contadino? jahier, 179: gli hanno impedito di
del suo efficace spirito alla pittura. jahier, 123: quei « veci » fan
da marc'antonio e dall'holbein. jahier, 121: primi giorni che devo
, 2-2-320: mi ha scritto jahier, 33: c'è una sola spazzola
senza pregiudicare giacob e senza mettere in jahier, 2-108: parole magre, buone nutrici
macchine / impellicciate di recente neve. jahier, 2-21: solo i cipressi voluttuosi
della realtà. -assol. jahier, 151: era un gracilino che impensieriva
aerei e specialmente le ali degli aeroplani. jahier, 140: mamiani, 1-298: -or
valgono press'a poco come lui. jahier, 135: tuo zio capo divisione
[la celletta] s'impietra. jahier, 2-15: impietrano aguglie diademate / a
5. sfamarsi, rimpinzarsi. jahier, 60: si può scavalcare il muretto
in poltiglia, mescolare alla rinfusa. jahier, 3-109: traverso i respiratoi dei carri
.. non impolvera chi la pesta. jahier, 137: tu sul corso a
servizio, ecc.). jahier, 3-49: era riuscito anche lui a
» di dormire la prossima notte. jahier, 3-96: con un sobrio comunicato
un bisogno, una necessità). jahier, 3-43: il saluto al superiore è
agnese e lucia scappano in barca. jahier, 42: chi la vedesse allora
. colsi un'impressione di tristezza. jahier, 40: spesso la madre quando porta
ultimi giorni mi preparava la vita. jahier, 234: son mali eterni e imprevedibili
immobili e inabilitati a più offendere. jahier, 2-116: quello che sbuffa accanto
(un getto d'acqua). jahier, 3-67: cominciano... le
/ le cugine ànno inaugurato una veste. jahier, 15: noi piangiamo la prima
che pare importante e anzi imprescindibile. jahier, 2-22: cominciamo il nostro anno /
. -fermato, sospeso. jahier, 200: fin l'aeroplano nemico,
-mancanza di resistenza fisica. jahier, 148: vedo operai trentenni far valere
-pieno di cavità; eroso. jahier, 2-89: in questo suo giorno,
che li comprano per rivenderli davvero. jahier, 47: i porti: dove
, osò trascendere la verso settuagesimo. jahier, 96: le grasse pasture e
sannata e strappava crosta e midolla. jahier, 3-21: il corpo rotto d'
rendere simile al cioccolato. jahier, 14: piccola città alpina..
su tutte le vecchie cicatrici inciprignite. jahier, 100: accettare tutti i lavori
mondo della pubblicità e delle lettere. jahier, 42: discutono le inclinazioni e
è teso e incoccato il dardo. jahier, 88: io camminavo colla mia freccia
. attaccarsi saldamente, appiccicarsi. jahier, 165: il nidietto di primule si
incolonnano le loro automobili verso la campagna. jahier, 119: si son lasciati incolonnare
tra i mirti / ad incontrarla. jahier, 262: la madre del morto
accanito contro tutto il genere mascolino. jahier, 2-19: mi hanno prestato una
confortante; favorevole, propizio. jahier, 42: quando s'accosta all'uscio
atteggiamento rassicurante, incoraggiante. jahier, 214: tutta la famiglia segue l'
la dea che del tuo canto incoronavi? jahier, 2-44: forse mi incoronerà di
uno strato del terreno). jahier, 3-20: se si ferma, le
lieta per gli scalatori di montagne. jahier, 271: mi son incrodato nelle
con un lino umido di aceto. jahier, 2-18: il rosignolo infrascato saetta
l'aspetto, ecc.). jahier, 2-103: mi si è fatto incontro
campi d'indaco e di thè. jahier, 87: le mie piantagioni d'indaco
, onorificenze. - anche sostant. jahier, 3-156: giacciono tuttora indecorati, per
.. scritto di indelebile inchiostro. jahier, 14: le sue donne-soldato macchiate
o indennità ai rappresentanti del popolo. jahier, 3-97: oltre una regolarizzazione generale
retrocessione. - anche al figur. jahier, 2-26: da storture, indietreggiamenti,
la questione d'una lingua moderna. jahier, 238: colla guerra anche la civiltà
, 6-243: vuoi startene indietro? jahier, 164: ero indietro, quando
perché io aborro le consorterie soppiattone. jahier, 120: un malato non è
, che il puro indifferenziato esclude. jahier, 237: deve saper far di tutto
che non è stato digerito. jahier, 2-126: panoramici boschetti sentimentali / ove
), sf. letter. jahier, 167: gli scappa sempre la cosa
scelta, di alcuna distinzione. jahier, 3-159: non è preferibile..
signora clara era necessario, indispensabile. jahier, 150: l'amore è diventato indispensabile
i muscoli e gli zigomi della faccia. jahier, 39: è tornata di mercato
quel secondo gran poema e indovinarti. jahier, 152: e lui paziente a
quelli che campano della loro industria. jahier, 143: anche la ferratura..
. -anche: efficienza straordinaria. jahier, 233: il cittadino...
— con uso avverb. jahier, 157: è lei [la fanfara
con infallibil dardo / mortalmente percoto. jahier, 57: ned-land monta la guardia
troppo buono / è un infelice. jahier, 121: il debole finisce per
polacca] n'era rimasta infelicitata. jahier, 3-18: è questa la patria necessaria
rabbia le unghie nei capelli infeltriti. jahier, 3-37: ci son degli albi verdi
/ che rimbombi a suon di calamo. jahier, 2-90: i bucati arretrati.
la contrazion dolorosa dei nervi infiammati. jahier, 2-21: la stessa ventata / che
ella mi fa trop- p'onore. jahier, 2-54: corrono ancora i nostri barroccini
pieno di gorgogli sordi, infido. jahier, 2-103: sull'alba nuova, ancor
sugli occhi infieriti di mio padre. jahier, 252: li ho visti annerire
l'antichissima pianta della costituzione normanna. jahier, 2-99: l'ha aspettato infino alla
ella gli era parsa un corpo esanime. jahier, 272: mi offrivano i
saltellante come fosse stata una marchesa. jahier, 73: frasi infiorate di citazioni nuove
a grappoli a corimbi a infiorescenze. jahier, 2-47: si ritrovano quattro fratelli
.; poi annullare, distruggere. jahier, 3-161: ma che ragionamento è mai
muri del carcere tornarono a infocarsi. jahier, 199: è nato sole pulito e
[il sole] è composto. jahier, 2-127: il « sozzo » fumerà
, né si trovava mezzo di concordia. jahier, 36: è tormentato dalle
dette gambe, e videle così infrascate. jahier, 216: vedo i papiglioni rossi
fronde (un animale). jahier, 2-18: il rosignolo infrascato saetta acuti
infrenare la fantasia co'l metodo. jahier, 3-16: un sicuro guadagno scarso
ingabbiati nella neve o nel ferro! jahier, 17: i giovanotti ingabbiati sotto gli
, amanti della fatica ed indefessi. jahier, 213: il forte ha bisogno del
inghiottire, trangugiare, deglutire. jahier, 3-71: se ammettiamo un momento che
bevanda. - anche al figur. jahier, 2-15: la terra pesante / affaccendata
un sole inghirlandato di minori stelle. jahier, 101: casa inghirlandata di doppia
: d'ogni sorta gioie ingioiellato. jahier, 2-15: poi l'apparizione della
. letter. rendere sciropposo. jahier, 3-109: traverso i respiratoi dei carri
sia stato dato conoscere al mondo. jahier, 197: se la nostra forza
superbe scuri / dei re tiranni. jahier, 194: nella vita borghese ci
tedeschi gareggino in ribassi per collocarne. jahier, 33: nella casa della fanciulla praticano
: conosce il tedesco e l'inglese. jahier, 47: sa le tre lingue
sbuffo (un abito). jahier, 33: ma come si fa colla
estens. aspirare avidamente, voluttuosamente. jahier, 77: di corsa con tutto il
/ degli euganei giardin ricchezza e fasto. jahier, 2-91: ingommino le gemme,
d'energie convergenti in una sola traiettoria. jahier, 177: vapore, par che
un ometto ingrembiulato come un cuoco. jahier, 103: ecco stridere una porta e
, ingrembiulata. -figur. jahier, 2-51: sotto il fragile cielo gotico
libero l'ingresso e la ritirata. jahier, 2-87: biglietto d'ingresso pagato.
« inibitrice ma datrice di forza ». jahier, 3-11: a questo soccorrono,
olivi pallidi, sulla terra adolescente. jahier, 274: la natura...
di un reparto, ecc. jahier, 280: siamo già a inquadramenti provvisori
.., è ormai passato. jahier, 254: è una compagnia di marcia
radiosa mattina le vie di trieste. jahier, 2-103: duecento visi strinati dal sole
, tr. rendere insensibile. jahier, 3-22: se son esclusi dai piatti
tessuto. -aggiungere furtivamente. jahier, 61: indispensabile, almeno, è
non solidale, discordante. jahier, 2-109: claudel, rimbaud, pèguy
. discordanza, incongruenza. jahier, 2-108: una nazione può dare poesia
granita e l'altra, instancabilmente. jahier, 3-69: tutta la popolazione..
ambigue in piedi davanti a lei. jahier, 47: una cassa di teck,
del tavolo, fredda, intatta. jahier, 67: primo dovere del ragazzo
e soffocati dalla vita di provincia. jahier, 148: intellettuali che gridavano guerra
, tanto è inattiva e flemmatica. jahier, 213: il forte ha bisogno del
una donna d'intelligenza come voi. jahier, 33: rimarrebbe far figura coll'intelligenza
od inetti di qualche casa commerciale. jahier, 2-8: presto, minorato e
, che muovono il nostro interessamento. jahier, 69: cominciava il bimestre?
. tr. irrigidire, tendere. jahier, 3-91: interisce a compasso le sue
, sogliono essere studiosissimi degli anniversari. jahier, 3-54: internamente, gino bianchi è
uno stabile con la portineria. jahier, 34: ah! ecco la nota
logico dalla storia interna alla storia esterna. jahier, 2-114: era la donna più
morte e furor quella brigata intera. jahier, 73: la sua attività migliorava proprio
le istorie scolpite nei bassi rilievi. jahier, 241: i careghete (seggiolai)
idoneo: cinque, non idoneo. jahier, 69: a scuola non portava mai
di tratto in tratto mi sorgevano dentro. jahier, 36: gli altri compagni
pesco nell'interrogazione stessa la risposta. jahier, 3-18: è questa la patria necessaria
signore in tono di straordinaria importanza. jahier, 33: rimarrebbe far figura coll'
, di una ditta, ecc. jahier, 3-114: la nuova targa fu murata
, nella ricorrenza delle feste religiose. jahier, 40: il ragazzo s'è
e al sole scolorisce ed intigna. jahier, 3-32: il suo corredo, in
ne era per tutti e due. jahier, 2-54: donne in francia..
/ fugacemente intona il suo colore. jahier, 125: aria frizzante dell'aurora
e si strinsero intorno al frate. jahier, 17: ci si strinsero intorno ragazzi
da intossicazione; avvelenato. jahier, 2-59: chiede denari e piaceri /
moderno e introgolano il sacro col profano, jahier, 3-109: gli agitatori avevano tutto
-letter. inspirazione; ingestione. jahier, 3-77: riuscì a produrre in sé
con amore. -assol. jahier, 2-71: chi traffica sul pane /
or non mi riesce più. jahier, 194: il soldato ha sempre appetito
attori. - assol. jahier, 231: in montagna non si compra
, più che incontrate, inventate. jahier, 2-25: il solo amico che
essa non fosse trascurata la pratica. jahier, 3-101: gli impiegati di anticamera
cosa d'inverecondo in ogni lor moto. jahier, 2-38: le guardie in barchetta
bocca, ei per l'inverso. jahier, 2-102: misteriosi vortici di tormenta si
naso inviperito e rosso in punta. jahier, 62: se il piede inviperito
. impigliato, immobilizzato, impedito. jahier, 61: questo deve imparare l'avventore
senza carne, pentimento senza figura. jahier, 36: ci sono i pastori
tempo, che mi farà lavorare sempre. jahier, 2-73: accenderemo gran gala di
fagotto, n. 3). jahier, 2-74: come quando pioveva sui tetti
bene inzuppato in quel mortalissimo olio. jahier, 3-115: primo orario del ventesimo
a guizzi lunghissimi infilzatori di concreto. jahier, 2-52: città vecchia,.
in cui si parte dalla regola. jahier, 69: ma sempre in punta di
agg. letter. irrorato. jahier, 3-20: ancora, in questo secolo
lavori grossi che irruvidiscono le mani. jahier, 41: per rigovernare è necessario
-isola rossa: l'elba. jahier, 2-124: ecco l'isola rossa:
dell'agricoltura '(1936). jahier, 3-13: se in proseguo di tempo
le reliquie. -assol. jahier, 30: la donna che ispeziona,
a precipizio la scala della villa. jahier, 271: ascensione all'alba, con
del cuore, questa paralisi intellettuale? jahier, 3-22: né si trovi crudele il
naturale, una spontanea inclinazione. jahier, 36: martino è istintivo, brutale
imposte dalla ristabilita concorrenza di trasporti? jahier, 126: vorrei rimediare a tutte
ebbe quattro figliole e quattro maschi. jahier, 136: vado con lui dove
/ spaventati -su le labbra dei pozzi. jahier, 214: tutta la famiglia segue
sbuffo per questi ence- ledati labbroni. jahier, 47: more untuose coi labbroni
gli vengon fatte spezzature e slogature. jahier, 3-11: labirintiche leggi e regolamenti
furtivamente, senza farsi accorgere. jahier, 77: di corsa con tutto il
è un dedalo infinito di viuzze laide. jahier, 117: città dell'ultima
laida viene sempre officiata dalla prima. jahier, 47: in rada a incontrare
azzurreggiava lingueggiando e lambendo il ceppo. jahier, 103: mi introduce nella cucina dove
, sempre più fiochi e più fiacchi. jahier, 173: il tuo compagno
seguiti quasi immediatamente da formidabili tuoni. jahier, 92: rivoltandomi nel letto vedevo
viva / sotto il lampo del sole! jahier, 2-91: uscite, perché le
ignoranti e brutali, l'anarchia sociale. jahier, 77: proletario come me
del luogo comodo e della cloaca. jahier, 2-128: alla disperata / alzate
murene, alle lasche, alle lamprede. jahier, 2-38: 'andiamo lungo i parapetti'
pèste la moglie e un bambino. jahier, 151: era un gra- cilino
e lasciva, smaniante di novità. jahier, 36: è tormentato dalle conversazioni
co'selvaggi fiori la primavera ride. jahier, 116: città della guerra, che
di ghiaccio o di neve. jahier, 2-89: in questo suo giorno,
', * oculi laterales '. jahier, 93: era proprio quello il mulo
mai notator né legno ebbe speraza. jahier, 274: noi dobbiamo partire;
che ospita una latrina. jahier, 74: lo introduceva in camera:
ii-585: il grano era ancora latticinoso. jahier, 214: dob- biam cogliere
frequenti e grandi smotte o lavine. jahier, 234: tu non ti ribellerai
te engannato, séquita malede- zone. jahier, 11: se siamo stati buoni -i
era lavoratora e lavorava di gusto. jahier, 2-57: da sé stesso ha proposto
. naturale, sano, genuino. jahier, 67: primo dovere del ragazzo di
leccatrici di sangue, agghiacciava il cuore. jahier, 2-128: perlustrazioni di cani fiutoli
il certificato del medico legalizzato debitamente. jahier, 3-36: appoggiata a numerosi certificati
presso che tutte oscure per noi. jahier, 148: nel momento in cui
e il mio rimpianto è vano. jahier, 242: accetta [il montanaro]
conturbato e minaccioso fuor di palazzo. jahier, 149: quando crescevano tanto le
e scrutare da ogni parte. jahier, 3-120: è orientata bene la scrivania
misurata quantità d'acqua dentro otri? jahier, 41: bisogna sempre...
pregassino. -parsimoniosamente. jahier, 232: il montanaro che deve creare
lesinavamo il boccone e il sorso? jahier, 43: la madre...
le punture né i morsi salutevoli. jahier, 70: cantata la sua funzione in
ultima vista delle creature del sangue suo. jahier, 3-65: giorni festivi che letificano
par che sia un bel sollazzo? jahier, 162: vorrei sapere tutti i dialetti
sportelloni aperti il calore delle stalle. jahier, 99: il mestiere è cattivo:
collocarvi frutta o verdura da conservare. jahier, 92: si scendeva noi ragazzi in
altrimenti non se ne sarebbe levato. jahier, 120: primi giorni che salto
e come / allora usava, la lettura jahier, 46: tutti i fratelli sono
, n. 12). jahier, 118: tutti contadini in giacchetta;
levarvi... il sudiciume. jahier, 180: ramazzerà per levare il
lo straniero e i despoti indigeni. jahier, 2-88: a spalla è tanto che
sotto i dialoghi di decio laberio '. jahier, 190: le uova sono
volgare ', la sapeva benissimo. jahier, 69: gli altri scolari studiavano le
come un lezzo di cucina povera. jahier, 41: bisogna rigovernare; l'acquaio
sotto gli antichi e benigni signori. jahier, 158: ci prepara [la fanfara
depone il mondo e si rallegra. jahier, 193: anche la donna può fare
, nell'ore / della libera uscita. jahier, 251: subito, stasera.
contrario di ruota fissa). jahier, 3-133: ha ottenuto « per servizio
osserva, / esamina il suo cor. jahier, 163: finalmente la lunga fila
del socialismo utopico o dell'anarchismo. jahier, 59: così dice l'opuscolo libertario
ciascun acquisto su un piccolo registro. jahier, 3-112: chi comprerà ancora a libretto
. eccitazione, agitazione; irrequietudine. jahier, 36: il ragazzo...
guisa che l'eguaglianza limita la libertà. jahier, 142: tutti i beni
grandi aiuole di rose del bengala. jahier, 104: la cucina linda come
essendo che un riverbero dell'altra. jahier, 241: è bene che emigrino
jahier, 92: rivoltandomi nel letto vedevo le
zafferano. -letter. petalo. jahier, 165: più su, è nato
. canto corale d'intonazione mesta. jahier, 279: ci siamo incamminati a passo
di emissione), novembre 1926. jahier, 3-30: porta sempre cravatta a nodo
, 34-307: viscidume loioso del muro. jahier, 2-129: dormi riposato nelle
è proprio un pezzo di lombata. jahier, 61: ha un bel tagliare [
longarine, ferri di costruzione, lamiere. jahier, 2-39: la carreggiata delle
ed il 50° di longitudine orientale. jahier, 57: prima di partire verifica la
. che imbratta le scarpe. jahier, 3-113: questa città produce poca polvere
e il pettorino di percalle lordato. jahier, 2-43: non ti ho mai visto
della detrazione delle trattenute di legge. jahier, 3-132: finché i totali delle competenze
in fondo alla lubrica scala del vizio. jahier, 36: il ragazzo va
per questo? una cosa così naturale. jahier, 46: le sorelle piangono flebilmente
. letter. illuminato fiocamente. jahier, 14: siam venuti nella piccola città
filosofo solo può lusingarsi di scoprire. jahier, 126: morirebbero per quella nappina
al lume dei doppieri, lugubremente. jahier, 119: pioveva lugubremente; qualcuno
la tirannica vigilia / t'accorciò. jahier, 149: l''ho ricevuto in
violacee nella luce squallida del crepuscolo. jahier, 2-73: accenderemo gran gala di
. intr. letter. trasparire. jahier, 15: il sole luneggia e fa
fastidio, vi sguazzava sotto]. jahier, 2-109: testimone quel fanciullo rimbaud,
, accompagnarla in abito lungo civile. jahier, 217: non àn lavorato alla
piena di misteri, muta e inesorabile. jahier, 2-78: tutto 11 giorno questo
-essere complicato, diffìcile. jahier, 9: quelli che per consolarci ci
fissano gli altri due ch'ardono. jahier, 237: questo cartoccio di cenci
rossi in un campo di grano. jahier, 163: parlavo io, tra scrosci
pende, come a macellato bue. jahier, 60: ruscellante stalattiti di sego tra
4. calpestare con forza. jahier, 221: magnifico stradone d'alemagna.
, né fracide, né macolate. jahier, 92: le mele eran grinzose e
seghettata, era stravaccato sulle pietre. jahier, 60: il macellaro ha riguardo
hai la maestranza / dei porti. jahier, 2-56: mestiere di muratore: maestranza
ove ora è il palazzo merlato. jahier, 167: sono ammirati di come
geometriche, si presenta al tenente. jahier, 157: è lei [la fanfara
i commodi e piaceri della società. jahier, 116: la città della guerra intorno
giorni della settimana, domenica e giovedì. jahier, 13: una donna di fuori
vetuste ed autorevoli colonne di torinvecchio. jahier, 103: ecco stridere una porta
si mandi pel magnano del porto. jahier, 35: martino è figliolo d'un
gli spiriti dell'aria parevano magnetizzati. jahier, 2-16: dove si chiamano a raccolta
il posto ed ebbe la scuola. jahier, 200: alla testa della colonna
entro quella gramigna abbarbicata al mattone. jahier, 232: sono i dal pos che
dial. tempo di carestia. jahier, 216: non ha lavorato alla guerra
si chiama 'lombo di maiale '. jahier, 237: deve saper far di
spesso ripetuto, come per giustificarsi. jahier, 229: si vergognano di esser
ragazzo... uno studente. jahier, 120: è tempo da mali;
proviene specialmente dalla rarefazione dell'aria. jahier, 151: con me [mio
dove un accattone aspettava la minestra. jahier, 142: queste scarpe che non durano
a una vita disordinata e scioperata. jahier, 45: il fratello che hanno mandato
sociali, era smentita dai fatti. jahier, 234: i montanari così rassegnati perché
tutti quei maggiori danni che potevano. jahier, 3-36: questa sembrava veramente un male
dietro la cortina livida e gelida. jahier, 271: mi à preso l'
c'è chi scrive a malgrado. jahier, 239: perché ritornan [i
della faccia da pacioccone senza malizia. jahier, 125: ci sono dei visi di
nudità malsana / lucida fredda perversa. jahier, 36: il ragazzo va in
vi-568: colline in forma mammillarecalve. jahier, 108: colate a valle, si
: studia di avere la ricchezza? jahier, 2-45: se non si dimentica,
un fondo, che ci mandi innanzi. jahier, 39: la madre ch'è
attese a mescere ai due testimoni. jahier, 236: quando -l'inverno -uno
oro / battuta sopra il legno. jahier, 85: un coltello per un ragazzo
numero di manifattori in que'paesi. jahier, 3-97: negli ultimi tempi,.
risuonavano del lieto strepito del lavoro. jahier, 238: l'industria manifatturiera ha pressoché
ad alcuni direttori di stabilimenti manifatturieri. jahier, 238: l'industria manifatturiera ha
singola fase di una partita. jahier, 77: in sei mani [a
dove la mano d'opera fa difetto. jahier, 47: i porti: dove
mano d'opera che ingegno di cervello. jahier, 236: quando -l'inverno -uno
svolge l'attività di manovale. jahier, 3-8: rassegnato a esercitare poesia in
le braccia villose. il forno crepitò. jahier, 177: 11 soldato somacal luigi
, anche guerresca. -atto. jahier, 3-22: tutti su donna legittima espletano
animale bruto, non la belva uomo. jahier, 185: se la guerra ha
e nella cuffia dalle bande di velluto. jahier, 2-20: doppi scarponi per terra
sotto dell'allacciatura di una scarpa. jahier, 141: perché tanto forti [le
5. plur. baffi. jahier, 3-131: quando gli impiegati si sono
regolarità il passo di marcia. jahier, 2-60: la strada è fresca tra
, far valere a fini amministrativi. jahier, 242: accetta [il montanaro]
tutti sanno che non è vero. jahier, 229: nessuno marca visita:
di una delle dodici sopradette figure. jahier, 193: dal buio della nostra privazione
. -registrato, annotato. jahier, 69: gli altri scolari studiavano le
ora di ingresso o di uscita. jahier, 3-133: il capo dei guardiani che
essere visitato (un soldato). jahier, 2-101: non eran rimaste che le
fase di formazione o trasferimento. jahier, 254: è una compagnia di marcia
fra la doppia azione, sorgeva. jahier, 141: o se sciupassero [le
: passeggiare oziosamente, bighellonare. jahier, 223: frotte di territoriali in fregola
altri fanno ai pugni per la via. jahier, 2-60: io non so più
periodo di tempo). jahier, 19: il giorno ci mandi a
facevano le loro devozioni all'aperto. jahier, 19: la tua mano sempre
libro, mi svelano / istorie ignote. jahier, 3-7: in merito all'oggetto
candidi baveri delle loro eleganti marinare. jahier, 33: ma come si fa colla
ogni mestiere e d'ogni comando. jahier, 256: in questa compagnia ci sono
letter. apatia, assenza. jahier, 69: cominciava il bimestre? e
per le risa talvolta che gli abbonda. jahier, 34: la mamma è vivace
alle mascelle e alle loro funzioni. jahier, 3-29: neanche l'accrescimento di due
è indispensabile educazione maschia e dignitosa. jahier, 2-108: una nazione può dare
le strade] col farvi la massicciata. jahier, 2-56: dovunque son terre da
: un materassino per la culla. jahier, 30: s'aprono i cassoni
di cannoni, moschetti e munizioni. jahier, 221: magnifico stradone d'ale-
e di parole irrigidite in pensieri. jahier, 3-17: non intendo con ciò di
occhio materno che s'inumidiva d'amore. jahier, 149: l'ho ricevuto in
di quella, unica in realtà. jahier, 35: s'avanza la pubertà
/ guardano dall'inferno arder la luna. jahier, 119: solo un nanerello
per forza, accusare tutta la gente. jahier, 165: la bella giornata che
, / svernano entorno davi e clavistelli jahier, 116: città della guerra,
senza fine / del pettirosso mattinier. jahier, 95: la seminata di buse
i fiori e maturava i frutti. jahier, 238: affrettati a raccogliere il
le mazze dai pomi d'argento. jahier, 3-129: hanno delle mazze con
mammole. bagnato, non aveva profumo. jahier, 83: le donne che tornano
in poltiglia e poi in carta. jahier, 96: addormentarsi pensando:..
, mangano over ingegno maestrevolmente ritrovato. jahier, 213: dicevan che i popoli
/ di mecanico ingegno eran fatture. jahier, 213: dicevan che i popoli
attività amministrative e contabili. jahier, 142: è un falso risparmio quello
che poi sono la stessa cosa. jahier, 2-75: altri morirà per le
tutte codeste misure pel loro numero. jahier, 74: doveva essere una casa
anni più anziano della nostra media. jahier, 147: l'esercito è l'organismo
maggiore, se mi sentirò meglio. jahier, 5: il padrone è uscito,
miele (un luogo). jahier, 2-15: poi l'apparizione della vailetta
, / l'organetto che suona. jahier, 42: un bagno tiepido distende le
pubblicato, eretto a sua memoria. jahier, 285: non solo alla memoria dell'
stringhe, tutto intignato e mencio. jahier, 2-103: calzoni di frustagno infilati negli
una vescica / schifosa e mencia. jahier, 163: finora [i soldati]
ciò che la sua gola appetisce. jahier, 2-51: spalancano [i gabbiani
età: quasi tutti di meningite. jahier, 2-101: non eran rimaste che le
colazione forzando l'appetito e bevendo. jahier, 242: là si risparmia perché non
costituita da più mensole allineate. jahier, 61: dal banco altissimo, sotto
solo da'sacerdoti ma dal popolo. jahier, 2-11: basta di questa gente!
.. le tremava il mento. jahier, 61: il ragazzo, col mento
un'ultima volta chi l'aveva spaventato. jahier, 236: il lavoro della terra
/ se vi ho dato uno sguardo. jahier, 182: è successa la cosa
folla e le tende del mercato! jahier, 39: la madre...
di un tenue colore argenteo. jahier, 2-124: ecco l'isola rossa /
libera sorella delle altre siciliane città. jahier, 2-52: anohe la città meretrice
mi sono meritato un tuo sorriso. jahier, 127: chi sono io, superiore
ha natura giuridica e non etica. jahier, 137: il suo [di
/ mesce frumento nel fervente rame. jahier, 43: la madre che seguita a
mese, / e vero amore fu. jahier, 193: qualche volta l'uomo
una trasformazione radicale della società. jahier, 3-15: noi non facciamo del messianismo
dilegua la mestizia che la uccide. jahier, 34: intanto la fanciulla si
de'miei nonni mi guarda lungamente. jahier, 57: in una casa tanto mesta
a metà del bicchiere / il vino. jahier, 271: ascensione all'alba,
il suo meticoloso ossequio verso i superiori. jahier, 2-73: faremo assegnamento sulla città
speciale sorta dall'analisi astratta del sapere. jahier, 73: la sua attività migliorava
l'una civile, l'altra militare. jahier, 67: se la tentazione non
con estrema facilità e rapidità. jahier, 254: è una compagnia di marcia
incurva in mezzelune di ghiaia candida. jahier, 81: l'anno di nove mesi
metteranno in uso come si mostrerà. jahier, 59: s'arrestano [i signori
(l'incarnato del viso). jahier, 32: è tanto carina [la
il male, ma naturalmente l'impoetico. jahier, 233: la montagna è
del reddito o aumenti salariali. jahier, 233: nella città tu fai sciopero
divenir migliori e saggi per necessità. jahier, 218: hanno detto [i
inquadrato, schierato in ordine militare. jahier, 2-51: oche per statura militarizzate destr
, la milizia universitaria). jahier, 2-8: minorato o interdetto, misero
fatto millantamila altri imbrattacarte prima di lui. jahier, 3-109: gli agitatori avevano tutto
avere più di tre secoli di esistenza. jahier, 29: il professore vuole l'
ròntgen (v.). jahier, 3-1 io: anche oggi verranno provveduti
da'una chicca a questa mimmina. jahier, 2-119: c'erano dei ragazzi
, gallerie, trincee, ecc. jahier, 2-94: se chiedi le reni rotte
dalla limatura / del legno inverniciato. jahier, 2-89: in questo suo giorno,
quartuccio di vino, signor maggiore. jahier, 67: primo dovere del ragazzo di
[di pancrazi] miniature spirituali di jahier, di panzini, di palazzeschi sono,
, smarrita in tanti minimi particolari. jahier, 139: giorni / che la
della natura posti. -intervento. jahier, 35: s'avanza la pubertà ch'
un tempio sono i sacerdoti che ministrano. jahier, 21: come un indegno ti
nella possibilità legale di esercitarli. jahier, 2-8: venne il fascismo,.
; lo so dalla minore cugina. jahier, 149: conforta ritrovare alla stessa opera
collegio dei padri scolopi a venezia. jahier, 101: la casa fu venduta:
lei è il tutore dei minorenni. jahier, 31: era una povera vedova con
lacerò per lo meno venticinque bozze. jahier, 3-115: la lettera ufficiale.
nell'apparato burocratico, minutante. jahier, 3-15: è nostro compito intuire,
estremamente irrequieto, agitarsi continuamente. jahier, 194: chi più ha e più
. agg. azzurro, celeste. jahier, 164: veniva appena dal cordevole la
-eccezionalmente fertile (un terreno). jahier, 239: il suo progresso [del
/ che il mio dono non eri. jahier, 2-7: quantunque fossi deciso a
linguaggio parlato e familiare). jahier, 101: il pero gigantesco mai scalato
ricoperta da cespugli di mirtillo. jahier, 96: avendo passato le grasse pasture
fatti segno nelle varie vicende politiche. jahier, 3-38: si vendica del misconoscimento
un signore, di un gentiluomo. jahier, 2-19: sia grazie al signore /
in partic. una donna). jahier, 32: è di poche parole perché
mistero: essere noto a tutti. jahier, 36: non è mistero che il
-ritmicamente, con scansione regolare. jahier, 2-13: salendo per la crosta buia
, i balli e le ruzze. jahier, 2-45: o se non mi avesse
di capelli attraverso la cuffia dura. jahier, 2-95: 11 compagno che manca
bandiere, / dalla mitraglia dell'intemperie. jahier, 274: mai la natura è
avere molta volontà e determinazione. jahier, 137: se scampa, nella merica
conflitti, / mosse via dietro lui. jahier, 262: quel là era un
e anassimandro. -intercambiabile. jahier, 71: sui temoni eroici cucinavano i
quindi / si mobilita il tutto. jahier, 61: il macellaro ha una posizione
in toscana comunemente 'cimurro '. jahier, 93: era proprio quello il mulo
all'anno la moda di francia. jahier, 29: hanno regalato dei colletti,
osservare il modello di num. 1. jahier, 3-49: era riuscito anche lui
in leale concorrenza con la vecchia fede. jahier, 142: è un falso risparmio
formalità » lo porse a gabriele. jahier, 3-164: è appunto questo il fine
verace? -aspetto peculiare. jahier, 3-29: regolarità, competenza, subordinazione
molari, fin le ultimi cartilagini. jahier, 2-42: ieri l'altro aveva
soma / del cuoio serpentin portar dovea. jahier, 32: e [la fanciulla
una postazione); sgombrare. jahier, 259: è sempre il mio buon
17. cedere, ritirarsi. jahier, 226: quando sono rientrato, tutti
delle genti / strada di roma. jahier, 244: ricordati, tu segantino,
di cavalli e di uomini in fuga. jahier, 85: io vado in esplorazione
in grande il loro empio disegno. jahier, 142: è un falso risparmio
. mozzato, troncato, amputato. jahier, 97: l'altra riva era tutta
. -scortecciato e levigato. jahier, 205: risuoni il zufolo fresco di
mondo moderno sa che tutti sono liberi. jahier, 2-60: il mondo moderno ha
aveva girato il mondo, lui. jahier, 125: braccianti, muratori, carrettieri
resta a chi viepiù ne spende. jahier, 190: non mi regalate nul-
a. cecchi della montagna di pistoia. jahier, 122: tutti son fieri
d'oro è il sol montano. jahier, 96: avendo... salutato
brutti, guidati da una spia. jahier, 17: non conosciamo nessuno,
dar la paga de'suoi gusti. jahier, 2-128: perlustrazioni di cani fiutoli
re, della regina e del duca. jahier, 52: squadre che montano e
pochi mesi un amore d'appartamento. jahier, 166: quei baccani tedeschi.
di un veicolo a due ruote. jahier, 3-134: voleva solo provare se con
quieto. -penetrare profondamente. jahier, 15: rantola [la sega]
mi morde la gola e gli occhi. jahier, 141: le scarpe che la
furia di energia, di odio. jahier, 153: ora si tratta di andare
la mia mora, tutto scandalizza. jahier, 47: in rada a incontrare il
del nuovo 'moroso'della principessa. jahier, 194: l'acqua pura è
avventure amorose, andare a donne. jahier, 2-104: così abbi am scavato la
già la costringe in sue tenaci morse. jahier, 2-102: quello sgomento..
vento salino. -chiazzato. jahier, 2-38: campi morsi di calcine.
sbocconcellando una porzione di cibo. jahier, 40: il ragazzo s'è intestato
si trattasse di una cosa passeggera. jahier, 100: accettare tutti i lavori a
3. lesione cutanea; screpolatura. jahier, 41: per rigovernare e necessario immergere
interamente si lasciò ir come morto. jahier, 166: ho assaggiato il salame
d'ombra! odore di passato! jahier, io: nessuno oserà posare le
-inattivo (un impianto). jahier, 251: la mia patria era questa
macigni, che ivi formavano mosaico. jahier, 163: siam sortiti dalla tetra
case; e la mosca domestica muore. jahier, 81: nel silenzio delle aule
capo, un raschio nella gola. jahier, 32: tanto carina sì; e
le giovani piante del verziere vicino. jahier, 2-111: sempre questa sveglia: /
ricordo e la impressione furono ottimi. jahier, 3-58: la motivata istanza ch'
sia il ronzìo basso del motore. jahier, 116: la città...
strascicato nella cella ove era nato. jahier, 93: era quello il carro che
« canti di castelvec- chio ». jahier, 73: si era anche fabbricato un
cairo viene effettivamente il saivago raggi. jahier, 253: era per la patria.
obbligare a un comportamento. jahier, 2-8: quella fatica redentrice di adamo
; ingozzare (un cibo). jahier, 3-97: un certo numero di contadini
di difesa o di ripulsa. jahier, 70: da ultimo, ridotto al
filo a piombo e della ccntina. jahier, 236: quando -l'inverno -uno
la parola in un discorso). jahier, 2-108: dopo tanti scrittori che sapevano
sui ceppi d'ontano degli zoccoli. jahier, 3-76: [quel pollo] era
duri', temprarsi alle fatiche. jahier, 194: il soldato fa i muscoli
protendere il muso; musare. jahier, 3-75: era questo il cappello nuovo
pianta stabile vaganti baracconi e serragli. jahier, 75: dov'è la storia dell'
, di fratellanza e di verità. jahier, 2-58: che questo popolo non è
malattie: mutua pensioni. jahier, 2-14: sei nostro, poeta!
di naftolo, di disinfettante. jahier, 2-53: le persiane di superbe vedute
fortemente spreg.). jahier, 2-104: tardi nel pomeriggio la naia
-ciuffo terminale della coda dei ruminanti. jahier, 88: le vacche vanno avanti una
nappina. -scuola militare di parma. jahier, 122: tutti son fieri di appartenere
o indifferente a determinate attrattive. jahier, 3-22: se son esclusi dai piatti
linguale, cutanea, laringea, stomacale. jahier, 62: attaccar la salita di
: aveva baffetti fini e nascenti. jahier, 2-109: come se una vergine
, comincia a cinque o sei anni. jahier, 35: s'avanza la pubertà
fioriva / d'oro e di beni. jahier, 177: il soldato somacal
uscir di qui senza esser veduta. jahier, 18: per quella tua parola di
sfacciato nella sua produzione, per quanto jahier è stentato e nascosto, appare invece
nastrino della le- gion d'onore. jahier, 267: da quando la mitraglia gli
albero di natale ai bambini poveri. jahier, 68: di soldi avrebbe bisogno
in età feconda). jahier, 2-67: predicate: -siamo costretti a
che con tal nome si chiama). jahier, 213: dicevan che i
facevano a scuola e in casa. jahier, 119: andavano [i richiamati]
vediamo profilarsi distintamente in [ontaigne. jahier, 2-8: dovetti comprendere di avere
cateratte che vi s'incontrano. jahier, 2-51: è proprio un fiume
propagato dalle navigazioni e dalle armi. jahier, 47: è tornato, dopo
apparente o reale, nel cielo. jahier, 95: seguir la navigazione in riga
estesa a tutta la nazione. jahier, 3-153: giorni fa, ho ricevuto
il governo suole concedere alla nazione. jahier, 148: amo l'esercito e confido
atmosferiche; fico annebbiato. jahier, 2-113: ottobre. tanti ficucci nebuli
l'inesorabile certezza delle realità necessarie. jahier, 252: è stato difficile aggiungere
partir con la voce i suoi diletti. jahier, 2-7: povero e orfano di
franchezza: -interrogatelo, non negherà. jahier, 190: chi ha regalato si aspetta
-fare un gesto di negazione. jahier, 107: -'tu sais..
cruda, dopo la ferita sapiente? jahier, 31: a tredici anni il mondo
e tassedio nemico che s'attarda. jahier, 123: tirano fuori di seno la
appena insignito di una decorazione. jahier, 3-164: io non ero mai riuscito
la grandine da un momento all'altro. jahier, 120: usciamo all'alba
brune o grigiastre tendenti al nero. jahier, 2-21: un paese di cento camini
come bastardi, ombre, nessuni. jahier, 240: è un'avventura l'emigrazione
nettare, perfettamente inutile alla vita organica. jahier, 86: io la lascio
la zona dialimentazione di un ghiacciaio. jahier, 205: risuoni il zufolo fresco di
sm. famil. bambino. jahier, 6: solo il nini nello studio
come lo stipite d'una gente indomita. jahier, 106: vedo il letto
matura la per tica. jahier, 2-97: ora sali di nocchio in
siringa, alleando il piè forcuto. jahier, 59: quando il popolo, tutto
e gittava i gusci nell'acqua. jahier, 87: so dove si trovano le
la fiamma / coi nocciolini. jahier, 3-78: dove lasciò il
a un bastoncello di nocciuol curvato. jahier, 84: la freccia scoccata dall'arco
martellina, stretta, vuota, scatolona. jahier, 85: ci son le noci
nodo della cravatta sotto il mento. jahier, 3-30: porta sempre cravatta a
di un verbo di forma impersonale. jahier, 3-85: ma vada nella sua stanza
dubbio l'onorabilità di sua nipote! jahier, 3-161: l'onorabilità moderna sembra
animi il godimento delle onoranze sociali. jahier, 3-160: temo soprattutto che la
semplice vetro è d'onorar possente. jahier, 122: tutti son fieri di appartenere
avvenimenti o simbolicamente in premio. jahier, 2-103: è stato quell'aspirante,
fitte sotto gli ontani e i sòveri. jahier, 85: salto i rigagnoli facendomi
riposta nell'oscurità della sua inconsapevolezza. jahier, 2-109: avrà guadagnato virtù di rapidità
urbanizzazione eseguito da un privato. jahier, 235: poi, quando hai fatto
lavoratori (un veicolo). jahier, 2-21: tranvai operai tesson tra casa
operaie, tra plutocrazia e proletariato. jahier, 118: [i richiamati]
responsabilità di chi opera mutazioni intempestive. jahier, 125: non sono scettici loro;
, ri- vestimento; coperchio. jahier, 2-15: sono [gli insetti]
rifredi. -con sineddoche. jahier, 2-45: dicevi che è bello il
pareri, eziandio nelle materie opinabili. jahier, 3-164: come decorati cui è fatto
si sta parlando o trattando. jahier. 138: ricordati di fare il bene
all'orecchio di abd-allah e lo spacciò. jahier, 3-77: in quell'istante medesimo
la feroce oppressione su i popoli. jahier, 217: non sanno [i
/ sventura in fra gli oppressi. jahier, 197: se la nostra forza severa
un'ora della giornata). jahier, 41: la cucina è opprimente nelle
per prendere un'ora d'aria. jahier, 189: parlato al riposo dell'
checchessia o compensare un dato servigio. jahier, 241: da quando è caregheta [