indi di buonissimo umore. d'annunzio, iv2- 232: sul fiume navigava una barca
pone per la punizione. d'annunzio, iv2- 992: sentiva il gran battito del
t'addormiremo, vecchio. d'annunzio, iv2- 758: il suo sonno diurno somiglia
sibilanti, come capellature infernali. idem, iv2- 413: si lanciava allungandosi come un
opale in un latte diafano. idem, iv2- 859: un infinito sorriso illuminava la
, sovra ogni fiore. d'annunzio, iv2- 611: avevano offerto agli amori una
una tribù di negri ammutinati. idem, iv2- 219: già lo scompiglio invadeva gli
che non le angolose. d'annunzio, iv2- 319: nella bocca [del camello
golaggine a qualunque milanese. d'annunzio, iv2- 1198: uno stuolo soffice di gatti
ambascia suprema nelle animule blandule. idem, iv2- 642: è dentro di noi,
era infestata dai briganti. d'annunzio, iv2- 101: fuori, annottava. sul
dal minio somigliavano due mandarini. idem, iv2- 1165: quel rigagnolo fumido dei bulicami
orlo dell'abisso, perduta. idem, iv2- 1225: l'automobile rimessa in movimento
cocenti ruscelli orrida brina. d'annunzio, iv2- 88: incalzava [ella] nelle
dalla fiamma del mio amore. idem, iv2- 295: il sindaco e i consiglieri
calvi gravati di carni lugùbri. idem, iv2- 910: nel mattino gli avvoltoi fulvi
terra, nel cielo. d'annunzio, iv2- 495: non prendete forse il velo
reggea, bellico ingegno. d'annunzio, iv2- 300: era il tramonto su le
squadrare doghe e segarle. d'annunzio, iv2- 315: quando giunse al canto dei
senza stiantar, sostiene. d'annunzio, iv2- 1027: ella era avvolta in una
a calci nel sedere. d'annunzio, iv2- 112: così fu che la mattina
apertura odorifera del costato. d'annunzio, iv2- 285: dal clarino di bossolo,
la base della coltura. d'annunzio, iv2- 660: nella comunione tra la sua
la conserva di pomodoro. d'annunzio, iv2- 48: nel cortile era spenta la
l'uom della plebe. d'annunzio, iv2- 156: a poco a poco allo
e istintivo moto materno. d'annunzio, iv2- 40: mena, in mezzo all'
corpuscoli volatili e odorosi. d'annunzio, iv2- 54: era un pomeriggio afoso,
/ a corroderla sempre. d'annunzio, iv2- 914: questi icarotti...
i riccioli del capo. d'annunzio, iv2- 32: toto pareva felice: alle
un semplice naturai passaggio. d'annunzio, iv2- 112: così fu che la mattina
un cielo nero brilla. d'annunzio, iv2- 543: andava ella a piangere in
unica figlia nella crapula. d'annunzio, iv2- 152: era una femmina malvagia,
di lei sembrarono decomporsi. d'annunzio, iv2- 881: gli mostrava un viso che
nella mancanza del sole. d'annunzio, iv2- 125: quando l'animale si soffermava
nube il suo raggio. d'annunzio, iv2- 107: dopo quella settimana solitaria di
desio che mi martora. d'annunzio, iv2- 59: d'improvviso mila si chinò
discordie e di rancori. d'annunzio, iv2- 64: c'era nell'aria come
marito s'era diminuita? d'annunzio, iv2- 76: la frequenza della respirazione diminuiva
sudor gli ha sparsi. d'annunzio, iv2- 52: in quella stanza buia,
esposto alla pubblica frequenza. d'annunzio, iv2- 826: ogni giorno ornai doveva scavarle
nuovo della vaga malinconia. d'annunzio, iv2- 906: il nuovo strumento [la
, coll'armonia daccanto. d'annunzio, iv2- 875: appariva un'esèdra rossa su
anche con dei subalterni. d'annunzio, iv2- 268: come essi giunsero al paese
la gente di cucina. d'annunzio, iv2- 1190: egli diceva iersera, per
, ma lassù applauditissima. d'annunzio, iv2- 471: in vista del nemico,
lor sen turbine immenso! d'annunzio, iv2- 784: ferveva il lavoro intorno alla
, guardò più fisamente. d'annunzio, iv2- 968: il fratello la guardò fisamente
lo podere e 'l fitto. cattaneo, iv2- 250: se essa [la società
, io vedrò parma. d'annunzio, iv2- 686: fra poco piove. sarà
la fràmea per lancia. d'annunzio, iv2- 996: vedeva... l'
conoscevo soltanto a spizzico. d'annunzio, iv2- 344: la vostra anima si compone
odiare loro con menzogne. d'annunzio, iv2- 558: ho cercato sempre di frammettermi
nella frequenza delle mancie. d'annunzio, iv2- 49: passava la falce al piede
qualche cucchiaiata di minestra. d'annunzio, iv2- 341: frugava tra le mie carte
lunga fila di fanteria. d'annunzio, iv2- 1353: mangiavo allo scoperto, in
furtivamente quella finestra rischiarata. d'annunzio, iv2- 179: per sfuggire alla dieta scendeva
che gli accadesse colà. d'annunzio, iv2- 96: ora costui fu il galeotto
alle diseguali lor sommità. d'annunzio, iv2- 571: in quell'animato cielo bruno
dissimulare la sua ricchezza. d'annunzio, iv2- 273: gentaglia famelica e girovaga che
tiene raccolto e meditativo. d'annunzio, iv2- 962: la grazia dell'infanzia felina
'quei guerrieri '. d'annunzio, iv2- 652: bisogna glorificare il più grande
meglio 'gottazza '. d'annunzio, iv2- 1335: v'era legato a un
virtù fantastica dell'anima. d'annunzio, iv2- 153: sentiva ora nell'animo un'
agio le parti interne. d'annunzio, iv2- 528: la disputa tra la regina
le fatigate chiome imbianca. d'annunzio, iv2- 33: viene la neve e per
di metterla nel bagno. d'annunzio, iv2- 1027: alla sciarpa d'isabella inghirami
che s'avvolticchia inanellandosi. d'annunzio, iv2- 1033: inchinandosi, ella strisciò la
precisione gli stadi diversi. d'annunzio, iv2- 114: come ella si soffermò in
che lo rendevano insaziabile. d'annunzio, iv2- 618: voci e risa incitatrici sembrano
proprio de'cavalli romani. d'annunzio, iv2- 1246: non già sprizzò sangue dal
da quel scellerato connubio. d'annunzio, iv2- 84: in orsola si manifestarono inaspettati
morti ieri all'infermeria. d'annunzio, iv2- 1284: rimanevamo a lungo nell'infermeria
attacca pure il fegato. d'annunzio, iv2- 78: un'immensa fame.
ruina irremeabile della reggia estense. idem, iv2- 1070: la sua anima si smarriva
di rinunciare a goderne. d'annunzio, iv2- 783: a mal suo grado,
la manna nel deserto. d'annunzio, iv2- 134: ella immaginava gli israeliti camminanti
la gioia di tutti. d'annunzio, iv2- 713: ascolta! io distinguo un
meno, lo sospenderei. d'annunzio, iv2- 95: costui aveva un nome melodrammatico
appunto migliori degli adolescenti. d'annunzio, iv2- 500: eracle vestito-di-stelle, quando penetrò
siede un pastore imberbe. d'annunzio, iv2- 180: le due famiglie riunite andarono
come un can rognoso. d'annunzio, iv2- 21: il monellàccio fortunatamente se l'
capo del re enzio. d'annunzio, iv2- 138: un chiarore moriente tra roseo
o di codette e mortaletti. siri, iv2- 440: salve di mortaletti disposti su
quali raccogliam l'impressione. d'annunzio, iv2- 75: l'odore del pane caldo
il suo mondo interiore. d'annunzio, iv2- 244: il processo [morboso]
occhi dolci ai passanti. d'annunzio, iv2- 1158: l'avevano presa per un'
pello mezzo del piano. d'annunzio, iv2- 719: i mirti vigoreggiavano per mezzo
di una vitalità esuberante. d'annunzio, iv2- 7: no -ripetè fiora sguizzando indietro
spirito del dottore venisse. d'annunzio, iv2- 41: il canto si avvicinava,
specchio de'prencipi. l. pascoli, iv2- 41: se un papa di quella
rifaccia la nazione. b. croce, iv2- 242: i piu alti critici di
consiglierò della sua bellezza. d'annunzio, iv2- 365: io ho rimirato il mio
del suo signore. b. croce, iv2- 63: la santità è isterismo e
beccheggio e rullio faticoso. d'annunzio, iv2- 323: il trabaccolo, barcollando da
rammarico del tempo perduto. d annunzio, iv2- 1288: la sbirciata ai rivali,
del campanello a scatto. d'annunzio, iv2- 169: si battevano con lunghi coltelli
morte che partoriva. d \ annunzio, iv2- 41: cercò con la mano scheletrita
di un pubblico frenetico. ju annunzio, iv2- 459: fu come uno scroscio di
spazio di tempo possibile. d'annunzio, iv2- 721: sono là, gli uccisi
si rinchiude la testuggine. d'annunzio, iv2- 132: verso quel tempo ebbe in
se la lasci riscaldar. d'annunzio, iv2- 36: egli se lo sentiva nelle
espressione degli occhi semichiusi. d'annunzio, iv2- 46: risollevò la fronte: il
: il monte sterminatore. d'annunzio, iv2- 428: il suo spirito inclinato alle
l'un raltro sogghignando. d'annunzio, iv2- 189: « ah, mo capisco
alle persone che saluto. d'annunzio, iv2- 579: sapevano costoro...
era tutta di ferro. d'annunzio, iv2- 1179: di tutta la sua volontà
a chi lo merita. d'annunzio, iv2- 579: la creatura pia attende dal
le uve si disperdono. d'annunzio, iv2- 321: di tanto in tanto sopravveniva
, abbiate pazienza. l. pascoli, iv2- 59: in due satiracce di pochi
una testonata d'ostriche. d'annunzio, iv2- 471: era l'assedio con tutti
premi alle discipline liberali. d'annunzio, iv2- 621: ella ci mostra la possibilità
, stritolati ed arsi. d'annunzio, iv2- 175: la mano pendeva, con
salterio, un tamburello. d'annunzio, iv2- 202: amalia solofra, ritta sopra
le verginee gote. d'annunzio, iv2- 15: gli occhi li teneva sempre
in un giudizio. b. croce, iv2- 132: perché ho voluto togliere in
in noi cotesta utile verità d'annunzio, iv2- 581: « non credete voi,
lo accompagnarono nel sonno. d'annunzio, iv2- 621: ella ci mostra la possibilità
dalla ossatura del globo. d'annunzio, iv2- 831: le lunghe bande sottili del
egualmente illuminata dal sole. d'annunzio, iv2- 446: una luce immobile illuminava tutto
vede essere di seta vellutata. tassoni, iv2- 113: tabbì velutató; ermesino velutató
giusta cagione di chiamarmi venturatissimo? siri, iv2- 68: ben venturati coloro si credevano
/ sul mite asinelio. d'annunzio, iv2- 1315: le erbe lunghe, le
parevano procedere dalla porta. d'annunzio, iv2- 579: la sua voce limpida e