che si fusse ferrando. guicciardini, iv-251 : niuna altra cosa ritardava i capitani
colpi de'maladetti. berni, 52-56 (iv-251 ): il codion pas- sogli per
li suoi dardi ». cino, iv-251 (131-6): novellamente amor mi giura
un piacer mi dà. settembrini, iv-251 : sta notte ti ho sognata: mi
finalmente non può eseguirsi. monti, iv-251 : il mio lavoro drammatico ancora non è
al termine stabilito. cino, iv-251 (131-5): novellamente amor mi giura
al qual cotanto è conforme. lanzi, iv-251 : formò vari allievi, che si
un grave disappunto. settembrini, iv-251 : sta notte ti ho sognata: mi
esercitare la prostituzione. panzini, iv-251 : 'far la vita'. locuzione di gergo
camera dei deputati. panzini, iv-251 : come nel villaggio la farmacia è
agli edifici col fuoco. bùgnole sale, iv-251 : sordo abbian l'orecchio od impietrito
e sopra tutto il dotto. tasso, iv-251 : le cose necessarie ad un povero
. preparato, pronto. cino, iv-251 (131-6): io c'ho provato
su un problema). zeno, iv-251 : né io voglio impazzirmi dietro a sì
lor mortali inciampi. berni, 52-58 (iv-251 ): contra il conte vien menando
qual ti lusinga inetta voglia? zeno, iv-251 : mi è stata recata..
risolvere questioni propriamente metafisiche. papini, iv-251 : c'è sempre, nel boccaccio,
, ansioso, inquieto. cino, iv-251 (130-2): diletto frate mio,
nel modo d'atteggiarlo. moravia, iv-251 : una stessa espressione di sollievo e di
metterle a mira. berni, 52-56 (iv-251 ): rinaldo passò lui dall'altro
stilistica, uniformità. papini, iv-251 : non c'è monotonia e monocromia
particella pronom.). colletta, iv-251 : si palleggiavano la vergogna di opere
di ciascheuno dramme sei. soderini, iv-251 : l'ugna caduta...
ne porta. fausto da longiano, iv-251 : io veggio i venti rovinare i palagi
nutrimento dell'umana prole. sannazaro, iv-251 : se mai per pietà d'un
di gemo e di venerazione. goldoni, iv-251 : dite avere della propensione per me
dunque sanza ira ». sannazaro, iv-251 : se mai per pietà d'un raro
accorto. f. f. frugoni, iv-251 : io dissimulava la mia collera,
. -ansimare. tozzi, iv-251 : andò fino alla porta, tornò a
male). soderini, iv-251 : è da sapere che, risciacquandosi altrui
per la pena mia. sannazaro, iv-251 : non mai tranquilla pace / trovo né