poco tempo. v. borghini, iv-238 : accasciare è ottima voce e molto
; precoce, primaticcio. buommattei, iv-238 : sentì il naso la fragranza..
/ or, così. buommattei, iv-238 : que'che portano il cercine, se
nel mondo dell'impossibile. moravia, iv-238 : sullo schermo della sua fantasia le
; rude. parini, giorno, iv-238 : fra sempre incostanti ombre, schiamazza
. xiii). cfr. panzini, iv-238 : « eunuco secondo l'etimologia,
proprio dell'eurasia. panzini, iv-238 : continente eurasiatico (l'europa è
sette sacrificii. bibbia volgar., iv-238 : passando dì dopo dì e tempo
, sporadicità. guicciardini, iv-238 : confidava che gli inimici, avendo,
confondergli le idee. della casa, iv-238 : il cardinal nostro è ito a intrigarmi
buonissimo e non intrugliato. dossi, iv-238 : per scellerato che il cibo fosse,
loro. della casa, iv-238 : il cardinal nostro è ito a intrigarmi
: natura diede. cino, iv-238 (117-50): prego che quel
con un tono saputo. moravia, iv-238 : era la corsa delle speranze, che
da starnutire. fausto da longiano, iv-238 : molto ti ringrazio della consolazione mandatami
stretta fossa. fausto da longiano, iv-238 : mira la nostra superbia, che si
faccende de li uomini secolari. guicciardini, iv-238 : il pontefice rispondeva niuna cosa meno
sua opera. della casa, iv-238 : il cardinal nostro è ito a intrigarmi
io vado a lui. della casa, iv-238 : il cardinal nostro è ito a
risaltare su uno sfondo. deledda, iv-238 : la cucina del pescatore pareva un
l'altra là. fausto da longiano, iv-238 : ora tu sei un altro io
. f. f. frugoni, iv-238 : più volea quel saggio riflessionaro,
marmi e pietre salde. sannazaro, iv-238 : un picciol marmo copre quelle membra
rende odore. fausto da longiano, iv-238 : mira la nostra superbia che si
un conto da speziale. dossi, iv-238 : per scellerato che il cibo fosse,
/ dir plici e visionari. monti, iv-238 : non prendere per irrevoch'io rabbia
leggiadramente i tuoi pensier rivolta. tozzi, iv-238 : come! due uomini non siamo
alla vista d'ogni oggetto. verga, iv-238 : in fondo, fra i rami,
scrivesse a questo modo! tozzi, iv-238 : io mi strabilio come non ti rendi
un bacio, o vecchierella. roberti, iv-238 : te'questo sonet- tuccio, che