con le mani. d'annunzio, iv-2-8 : ma forse era più bello su
né di speziale. d'annunzio, iv-2-8 : la mamma anzi l'aveva ammazzata
fortemente abbronzato. d'annunzio, iv-2-8 : dentro l'acqua pareva proprio un
falco pescatore. d'annunzio, iv-2-8 : bisognava vederlo buttarsi giù con un
al suo nome. d'annunzio, iv-2-8 : nella spiaggia lo chiamavano dalfino; e
-effondersi. d'annunzio, iv-2-8 : da allora quella immensa distesa d'
frangersi molto sonante? d'annunzio, iv-2-8 : da allora quella immensa distesa d'acqua
bel saluto gridato. d'annunzio, iv-2-8 : canzoni selvagge gridate a squarciagola o
libeccio ulula e squilla. d'annunzio, iv-2-8 : il libeccio urlava come cento lupi
della salute sua. d'annunzio, iv-2-8 : non aveva né babbo né mamma:
inabissare, ingoiare. d'annunzio, iv-2-8 : non aveva né babbo né mamma:
sembrava dal nomignolo. d'annunzio, iv-2-8 : nella spiaggia lo chiamavano delfino; e
alla spesa. b. croce, iv-2-8 : sono [le mie note- rellej
e ciel raccapricci. d'annunzio, iv-2-8 : quel vigore sovrumano di garqbe e di
, singolarmente. g. villani, iv-2-8 : diremo in ispezialità del cominciamento e
si stracciano tutte. d'annunzio, iv-2-8 : la vela rossa stava lì lì per
, talpóne? l. pascoli, iv-2-8 : renderò allora a questi sigg. talponi
urla: poi cade. dannunzio, iv-2-8 : il babbo se l'era mangiato il