indizio del suo nume. d'annunzio, iv-2-36 : egli se lo sentiva nelle arterie
dal secco i crisantemi. d'annunzio, iv-2-36 : cespiti di rose, ciuffetti di
all'occhio umano. d'annunzio, iv-2-36 : egli si sentiva perduto come un
ore e le stagioni. d'annunzio, iv-2-36 : stava lì assopito, con le
e letter. raffronto. petrarca, iv-2-36 : l'altrui vizio / illustra lor;
irresistibile degli dei. d'annunzio, iv-2-36 : gli sembrava di esser trascinato come
/ del vital messidoro. d'annunzio, iv-2-36 : cespiti di rose, ciuffetti di
il vecchio triulzio. d'annunzio, iv-2-36 : erano ubricature di sole. poi tornava
per vederli ripassare. d'annunzio, iv-2-36 : su quell'ora ripassava la mena con
confuso. t. pascoli, iv-2-36 : ora pensate... che cosa
. l. pascoli, iv-2-36 : pensate... che cosa mai
spina nella gola. d'annunzio, iv-2-36 : egli se lo sentiva nelle arterie
le braccia stese. d'annunzio, iv-2-36 : stava lì assopito, con le braccia
un lungo sforzo. d'annunzio, iv-2-36 : il frate tendeva l'orecchio.
senza palesarne il motivo. d'annunzio, iv-2-36 : su quell'ora ripassava la mena
con somma tenerezza. d'annunzio, iv-2-36 : quelle cadenze molli, strascicate con
stilla dalle bionde canne. dannunzio, iv-2-36 : cespiti ai rose, ciuf- fetti
, istinti libidinosi. d'annunzio, iv-2-36 : quei formicolìi, quei fremiti, quei
arteria precipitosamente trabocchi. d'annunzio, iv-2-36 : stava lì assopita, con le braccia