di bimbo malaticcio. d'annunzio, iv-2-22 : un'acquerugiola fine, incessante,
eleganza ma molto comoda. d'annunzio, iv-2-22 : stava lì ritto fuori della baracca
fine de la mia cena. petrarca, iv-2-22 : leonida, ch'a'suoi lieto
v'era uno 'digesto vecchio'. tassoni, iv-2-22 : come si vede nel digesto vecchio
un pianto dirotto. d'annunzio, iv-2-22 : lui il ventre l'avea vuoto
professione di soldato. aretino, iv-2-22 : il mondo si ammira, che aviate
, consueto; congeniale. aretino, iv-2-22 : il mondo si ammira che aviate introdotto
né risolverle. b. croce, iv-2-22 : nell'ultimo mezzo secolo si è voluta
brano di quella tal cosa. idem, iv-2-22 : ho materia per una grande papallètta
una prop. subord. petrarca, iv-2-22 : leonida, ch'a'suoi reto propose
piccolo corno di corallo. d'annunzio, iv-2-22 : il bimbo se ne stava là
la pelle). d'annunzio, iv-2-22 : la baracca coperta di tendoni molli
comari in capannello. d annunzio, iv-2-22 : stava lì ritto fuori della baracca,
lo spirito a dio. tassoni, iv-2-22 : quegli antichi giuristi erano senatori e
di silenziosi eremitaggi. d'annunzio, iv-2-22 : guardava la campagna squallida, taciturna,
capitale. g. villani, iv-2-22 : se ne andò [costantino] in
tutta pelle e ossa. d'annunzio, iv-2-22 : il bimbo se ne stava là