là dov'or dicesti. cino, iv-153 (11-2): tutte le pene ch'
può adequare alla tua. idem, iv-153 : oh, felici anime le loro,
per ottenere qualcosa). faldella, iv-153 : non vedendola a comparire si ag-
alcuno alleggiamento alle mie miserie. idem, iv-153 : penso nondimeno a qualche mia soddisfazione
altura deha sua gloria. cino, iv-153 (n-10): deh, chi porìa
gloriosa ed iracondia placida. vasari, iv-153 : per fatica d'ingegno, e
luce che mi ammanta. cino, iv-153 (10-5): credo ch'a prova
troveraggio in voi pietanza. cino, iv-153 (11-7): quella, che
motti e sue novelle. vasari, iv-153 : figura tutta intera, vestita di pavo-
s. caterina da siena, iv-153 : portinai sete del cellaio di dio
pendenti nel color del cielo. soderini, iv-153 : seil color dell'occhio sarà glauco
che attende il proprio pezzo. panzini, iv-153 : 'concertista '. chi suona o
effetto nelle sue operazioni. panzini, iv-153 : * concerto europeo '. espressione
spianar la via alla conciliazione. panzini, iv-153 : 4 conciliazione ', fra chiesa
evidenza dei sintomi). panzini, iv-153 : 'conclamato *. per 'dichiarato, spiegato
concetti o argomenti. panzini, iv-153 : 'concordanza'. libro che dà in
particolari obblighi precauzionali. panzini, iv-153 : 'condizionale'(condanna): per lievi
stesso è destinato. panzini, iv-153 : * condizionamento dell'aria ': arte
ecc.). panzini, iv-153 : 4 confederazione generale del lavoro associazione
me più del dovere. guicciardini, iv-153 : passarono il fiume dell'adda il primo
io era mezzo dilombato. soffici, iv-153 : era una di quelle brutte e
cento di diverse genti. accetto, iv-153 : chiaro è che 'l viaggio per
allegando essere impresa durissima. accetto, iv-153 : con difficultà si viene al consiglio
! -figur. savonarola, iv-153 : se la italia serrerà le porte del
nonché nasica. parini, giorno, iv-153 : ivi le belle e di feconda prole
la vertù del ciel. cino, iv-153 (10-10): li occhi a tal
sopra la testa di cleandrida. settembrini, iv-153 : fidiamo nella provvidenza di dio,
gargarizzare. f. f. frugoni, iv-153 : gar- garizare altro non è presso
o quasi bianca. soderini, iv-153 : quei cavalli che gl'hanno [gli
abbigliatura di tanti pezzi. colletta, iv-153 : il re... uscì con
a le parole porte. boccaccio, iv-153 : poi, in me rivolgendo i pensieri
. infilare, ficcare. faldella, iv-153 : saltava qualcheduno dei suoi uccellini:
empire soverchiamente di cibo. faldella, iv-153 : veronica inzuppando delle fette di pane
grande... incantazione. papini, iv-153 : [dante] non avrebbe potuto
(gli occhi). soderini, iv-153 : gl'occhi grossi non incassati dimostrano
-sfuggire, ritrarsi. faldella, iv-153 : era una maestra timida, seria e
sia. s. bernardino da siena, iv-153 : me complice delle sue simulazioni
nel cuore dei cittadini. colletta, iv-153 : il popolo ingomberava la magnifica strada
sua man m'avinse. boccaccio, iv-153 : vienmi poi innanzi, con molta
, lacerato. boccaccio, iv-153 : oh quanto è da credere che con
solubile in essa. lastri, iv-153 : la lavatura semplice è uno dei mezzi
.. inondavan le tazze. massaia, iv-153 : per bere dava decotto lungo di
alla vostra bella immagine in cino, iv-153 (10-9): li occhi a tal
suoni alle loro amate. lamenti storici, iv-153 : non me remase trombecto né corno
-illudere, lusingare. faldella, iv-153 : qualche volta verònica rompeva l'ordine
severamente, redarguirlo aspramente. passeroni, iv-153 : son le lodi i lor profumi /
il molesta. tìerni, 48-29 (iv-153 ): brandimarte di nulla lo molesta
e riprovate. fausto da longiano, iv-153 : o pannunzio, mi accusi che temo
trassono molte persone. lamenti storici, iv-153 : per comfortarme venne nominanza / che
infocati / delizia dei palati. passeroni, iv-153 : io con loro usai la mirra
vita nel corpo. boccaccio, iv-153 : guardante davanti da sé il suo
trafissegliele per le coste. sannazaro, iv-153 : lasso, che male intesi / quel
male è già vicina. sannazaro, iv-153 : lasso, che male intesi /
davud-pascià. -trasformare. boccaccio, iv-153 : mirra nell'albero del suo nome,
nell'anima il cielo. segneri, iv-153 : lo spirito divino... a
di gusto. dossi, iv-153 : odiamo quelle letterarie, per dir così
. s. caterina da siena, iv-153 : io vostra indegna e miserabile figliuola
ch'uom che viva. sannazaro, iv-153 : lasso, che male intesi /
quando n'usciro i frutti. mazza, iv-153 : io vedrei preste germinar le rose
repubblica date sono. fausto da longiano, iv-153 : l'empito del timor naturale del
civile per inabilità. cavour, iv-153 : la differenza tra la pensione e la
bacio umidamente la mano. mazza, iv-153 : io vedrei preste germinar le rose
. per più palmi. deledda, iv-153 : squadre di carbonari e di scorzini ab
, sarà la sua signora. faldella, iv-153 : era una giusto de'conti
. ulloa [guevara], iv-153 : era la pietra di questo annel-
da valigia e non di vamazza, iv-153 : io vò quel [capro],
. -sventurato. boccaccio, iv-153 : mi venne la pietà dello sfortunato
oggetto in una cavità. faldella, iv-153 : qualche volta veronica rompeva l'ordine
con esso. ulloa [guevara], iv-153 : era la pietra di questo annello
prendono in sinistra parte. betteioni, iv-153 : la cosa era naturalissima, e non
de tunla. ulloa [guevara], iv-153 : era la pietra di questo an-
a tenere un comportamento. compagni, iv-153 : donaronli fiorini xvii mila per avac-
urli, urli di morte. faldella, iv-153 : le piacque il rumoreggiare e lo
questa decozzione otto oncie. massaia, iv-153 : questa carne, tagliuzzata ed arrostita sul
gli giuocava quel tradimento. faldella, iv-153 : allorché la contessina letizia ebbe cinque anni
tremore e in paura. sannazaro, iv-153 : lasso, che male intesi /
crasse o troppo onte. faldella, iv-153 : sempre la mollica più unta alla contessina
sponda sinistra del verbano. boine, iv-153 : che cos'è, questa smania