per abboccarsi col re. goldoni, iv-110 : quando il tempo lo permetterà,
potessino fuggire il sole. casti, iv-110 : dagli asinai padroni tuoi / irremissibilmente
proprio dell'asino. casti, iv-110 : quei che son, che saranno e
all'apparir del giorno. goldoni, iv-110 : due ore mancano alla sera, due
occhi senza cambiare colore. moravia, iv-110 : « e se avessi cambiato idea
ai lati). panzini, iv-110 : le cappellone, le suore della carità
demonio. -figur. panzini, iv-110 : 'cappone', voce romana di gergo
vorrà dalla mezza capra. panzini, iv-110 : apparecchio usato per sollevare grossi pesi
incavallatura. panzini, iv-110 : 'capriata', voce dell'arte muraria,
dell'infelicità dell'autore. panzini, iv-110 : nella locuzione far di capriccio, parlando
da una sorgente. panzini, iv-110 : 'captare ', latinismo, vale
toccato col suo fremito. moravia, iv-110 : lo vide così rosso, eccitato
è geloso, quel figliolo! moravia, iv-110 : • e se avessi cambiato idea
/ mia libertà privata. pisacane, iv-110 : le sorti dell'italia dipendono dal possesso
, che disgrega. lapo gianni, iv-110 (16-5): tu [morte]
anche al figur. boccaccio, iv-110 : quasi morta, anzi morta da alcune
stione essenzialmente economica. soffici, iv-110 : ti pianto davanti..
. freschezza, dolcezza. settembrini, iv-110 : o gigia mia, o cara compagna
anche al figur. lapo gianni, iv-110 (15-13): eo chero..
non più tosto preghi? goldoni, iv-110 : orsù, or non è tempo
lo squillo di trombe. goldoni, iv-110 : due ore mancano alla sera, due
che la prima. lapo gianni, iv-110 (15-13): giardin fruttuosi di
fatto dilettevole o curiosa. monti, iv-110 : non si è portato gran- fatto
concetti astratti). lapo gianni, iv-110 (16-2): o morte della vita
agata nichesola pregando imbelliva. moravia, iv-110 : si protese: « sai che ti
s. maria maddalena de'pazzi, iv-110 : la luce non può stare inclusa in
. -fittamente. boccaccio, iv-110 : li paurosi spiriti non altramente mi
è vezzo degli escursionisti. comisso, iv-110 : la mano scarna si affaccendò a
e guai. fausto da longiano, iv-110 : spero ancora dopo morte vedere il
la sua puerizia esercitò. sannazaro, iv-110 : mi piace sommamente con attenzione avergli
o ruvidi. c. boito, iv-110 : ho dei seggioloni enormi a grossi fogliami
tu ingemme! s. caterina, iv-110 : quante sono le tribulazioni, le angoscie
(un dente). soderini, iv-110 : ai cavalli più attempati diventano concave
ch'io compiango moltissimo. mazzini, iv-110 : o giovani svizzeri, fratelli miei
dal vento). sannazaro, iv-110 : gli alberi, c'or qui consacro
. propagare un'insurrezione. colletta, iv-110 : aveva [morelli] accampato le sue
-sostant. fausto da longiano, iv-110 : i miseri soggiogati, veggendosi amministrare
stare in pannonia. fausto da longiano, iv-110 : i miseri soggiogati, veggendosi amministrare
disponesse al secondo assalto. delfico, iv-110 : io sono stanco di tanti orrori e
scimunito, un pazzo. casti, iv-110 : signori, io sono un poverosomaro /
si fa tosto andare inanti. tasso, iv-110 : io sono infermo, come sa
soglion render l'uditore stanco. delfiico, iv-110 : io sono stanco di tanti orrori
, prevaricazioni. fausto da longiano, iv-110 : spero ancora dopo morte vedere il
, in un'impresa. cavalca, iv-110 : di voi stessi si leveranno uomini perversi
fiori. panzini [1905], iv-110 : 'corbeille': in francese vuol dire né