disleal, m'abbandoni. d'annunzio, iv- i-35: scrisse per la morte della
e abbondanza d'ogni bene. boccaccio, iv- 200: [tantalo] per
protendeano ad abbracciare il mare. idem, iv- i-136: il vasto anfiteatro dei colli
accattando in su 'l sentiero. pirandello, iv- 466: quella strega che va accattando
giubba un accattone romagnuolo. d'annunzio, iv- i-923: un accattone...
la fatica del salire. d'annunzio, iv- i-78: la sua bellezza aveva ora
ch'ei morisse avvelenato. d'annunzio, iv- 1-1027: i maligni sussurravano che con
che accumulazione di dolore. d'annunzio, iv- 1-768: incominciò ad esporre in confuso
imputridivano delle piante acquatiche. d'annunzio, iv- 2-180: la riviera...
la coscienza. dante, conv., iv- xn-13: per che io dico che
le nubi s'adagia. d'annunzio, iv- 1-73: chiese il tè al servo
guisa d'un giglio adamantino. idem, iv- 1-698: una serenità quasi adamantina s'
acconcerai il capo troppo stravolto. monti, iv- 354: certi spropositi di lingua che
queto aere notturno. idem, giorno, iv- 18: e quelle smorte fiamme /
e quelle trombano. parini, giorno, iv- 614: erran sul campo /
un l'altro spessamente agghiada. sacchetti, iv- 136: o duol, che
e ingiuriato contro al dovere. monti, iv- 75: mi chiarirò dei fatti
ma rassegnato e sperante. d'annunzio, iv- 1-226: pel soffio costante del greco
un alabastro color d'oro. idem, iv- 1-829: la pelle aveva un colorito
le campane suonavano a penitenza. idem, iv- 104: agli albóri del 2 luglio
un segno dell'ira contenuta. idem, iv- 2-6: era al vento una
la sua prima divozione. d'annunzio, iv- 1-457: qualche cosa d'oscuro passò
pensiero alimentava il suo turbamento? idem, iv- 2-189: presentivano con gioia un qualche
alito e coi baci. d'annunzio, iv- i-72: essere là, con lei
fibbia stava per perdersi. d'annunzio, iv- 2-453: la sua voce nel dolore
ma riprese anch'ella. d'annunzio, iv- 1-573: ma certo mi crederai quando
son bella! idem, conv., iv- xii-20: awegna che questa ragione del
candore nivium vocitatum »; e panzini, iv- 770 [appendice]: «
in così basso loco? d'annunzio, iv- 1-583: non sei tu divenuta,
gli abeti estranei. idem, giorno, iv- 356: altri di lor ne la
, vestita di nero. d'annunzio, iv- 1-408: ella mi riapparve quale era
la più piccola ambiguità. d'annunzio, iv- 1-38: queste massime volontarie,.
c'è altro. amen. idem, iv- 2-848: quando ha visto l'albero
e tormento crudele e angoscioso. guinizelli, iv- 36 (21-5): arco da
il fondo dell'essere feminino. idem, iv- 1-977: il nuovo modo di vivere
travolsero, si confusero. d'annunzio, iv- 1-1010: e un odio segreto nasceva
in figura di schiavo. d'annunzio, iv- 1-148: rimase alcuni istanti sotto
ad un matrimonio fatale. d'annunzio, iv- 2-1096: le dita di novella scorrevano
leggo la tempesta di ieri. idem, iv- 2-833: riudì il fragore dei magli
, abbiti anche quello. d'annunzio, iv- 2-116: il rimedio c'è;
cangia i risi in lutti. segneri, iv- 117: proposizione, che da
vinti dal freno morale. d'annunzio, iv- 1-268: ella copriva di fiamme eteree
dei professori e dei dotti. monti, iv- 274: rinnova da sé la
/ statue degli archi trionfali. idem, iv- i-102: essi trottavano in silenzio,
si metteva a ridere. d'annunzio, iv- 2-269: tutti quelli uomini rusticani.
, perché gli rispondeva argutamente. guicciardini, iv- 141: argutamente fu detto da
, connesso ed armonico. d'annunzio, iv- 1-551: non è questa la regola
che armonizzano bene insieme. d'annunzio, iv- 1-242: le tappezzerie s'armonizzavano in
al musico. idem, conv., iv- ix-ii: la natura è instrumento de
gran madre i figli? d'annunzio, iv- 2-670: la brama lo riafferrava alla
austera disciplina degli altri? d'annunzio, iv- 2-1305: certi asceti cristiani parevano respirare
lo 'ntelletto. idem, conv., iv- xxix-7: chi uno valente uomo infama
, e l'asbesto. d'annunzio, iv- 1-272: all'angolo della via rosseggiavano
soffio poi di lena. d'annunzio, iv- 1-64: portò alle nari il mazzo
coraggio e di forze. d'annunzio, iv- 2-1045: il fragore della macchina sforzata
guizza come folgore in nube. idem, iv- 2-997: m'atterro con un urto
ella abbia le spese assegnate. guicciardini, iv- 328: essendo giulio di natura grave
assumevano un aspetto malinconico. d'annunzio, iv- 1-78: non la fronte sola ma
materia, sentiva qualche opposizione. segneri, iv- 262: chi non propone a
appartengano in qualche modo. d'annunzio, iv- 1-844: pareva che si fosse stabilita
vostri conti vi troviate avanzato. segneri, iv- 348: un timoteo, discepolo
, abbattere, scorare. boccaccio, iv- 87: tu [fortuna] permutatrice de'
fa spiraglio il sole. d'annunzio, iv- 2-1087: di là da un turbine
eo mi tegno amante aventuroso. guinizelli, iv- 49 (6-21): dio,
avviva un'altra volta. d'annunzio, iv- 1-391: un'animazione straordinaria le avvivava
mondo è l'azione. d'annunzio, iv- 1-515: in mio fratello, organismo
il colpo dell'avversario. d'annunzio, iv- i-131: conscio della sua inferiorità al
raggio azzurrino di vespero. d'annunzio, iv- i-933: la mensa era gaia con
così pubblicamente in sul viso. segneri, iv- e diventano rotondeggianti. 43: sappiamo
ne sa quanto il diavolo. idem, iv- 252: maledetta! fa la
neve ne cadevano intorno. d'annunzio, iv- 1-607: il chierico presentò il bacile
, e non dal soldato. pirandello, iv- 318: restano come fissati nei loro
come un vero baloardo. d'annunzio, iv- 2-873: apparivano in lontananza le mura
altro bene. dante, conv., iv- xiv-7: è massimo inconveniente, con
una voce che persuade. d'annunzio, iv- 1-940: caldi [i piedi nudi
bocca d'un obice. d'annunzio, iv- 2-102: i vecchi cannoni di ferro
cenere, un'arabia diserta. segneri, iv- 150: sommergerli a parte a
rovente nella palma della mano. idem, iv- 2-341: mi parve in vece,
chi borboglia di là. d'annunzio, iv- 2-459: indietreggiammo entrambi, con un
vocabolo comunemente 'botanica '. foscolo, iv- 348: al riaprirsi della primavera mi
la buona. dante, conv., iv- xxvin-9: a buona e vera religione
/ sviato il core. d'annunzio, iv- 2-914: in servizio dei fabbricanti d'
sotto il materno volto. d'annunzio, iv- 2-178: nella tranquillità perfetta rosa udì
scendono ansanti nella gran caldura. idem, iv- 2-49: nora nel voltarsi li incontrò
in tutti quanti i campanelli. foscolo, iv- 317: mi si fe'incontro
cipresso e di quercia. d'annunzio, iv- 2-466: le pareti erano coperte di
, / la cantatrice. d'annunzio, iv- 2-195: tutti guardavano, ad ogni
'l mondo ritondo per isquadrarlo. segncri, iv- 710: gli mostra un premio eterno
/ sonno de tacque. d'annunzio, iv- 1-288: le pareva che qualche cosa
ombelicato e il casco! d'annunzio, iv- 1-165: i capelli le ingombravano la
il cavaliere. dante, conv., iv- xxvi-6: veramente questo appetito conviene essere
universale negli studi d'umanità. guicciardini, iv- 254: passò il re ad
uno popolano. dante, conv., iv- xxvi-6: uno sciolto cavallo, quanto
, ne voleva un'altra. panzini, iv- 122: * cavatina ',
il cinabro e l'azzurro. foscolo, iv- 425: quante giornate arsi, quante
tenere, e alquanto grasse. segneri, iv- 682: la rondinella suol patire
quell'esempio dell'acerbità censoria. buommattei, iv- 216: quand'io penso d'
posto nella personcina puerile. d'annunzio, iv- 2-205 'i ricevimenti di violetta avevano
necessità gli adamantini suoi chiodi. monti, iv- 108: l'avanzarvi è dunque divenuto
che sanar mi possa. d'annunzio, iv- x-149: un verso perfetto è assoluto
tanto cielo nei due emisferi. moravia, iv- 226: doveva aver luogo ima
con le postazioni pei balestrieri. moravia, iv- 99: una calma mortale incombeva sul
parola garbatissima 'agrippina '. panzini, iv- 127: chaise longue, voce francese
fervere sentendo la battaglia. d'annunzio, iv- 2-811: la scena orrenda le tornava
più chiusa notte. parini, giorno, iv- 118: ode il cocchiere al fin
ed echeggia a lungo. d'annunzio, iv- 1-64: quindi chiuse lo sportello.
coltata bene. dante, conv., iv- vii-3: l'erba multiplica nel campo
, odio e vendetta. d'annunzio, iv- 2-579: sapevano costoro come fossero infinite
. cfr. migliorini [in panzini, iv- 816]: « 'complementarietà', forma
tu puoi dire mea culpa'. panzini, iv- 154: 'confiteor', nome
, non consigliatamente distribuendo. segneri, iv- 473: però quanto più consigliatamente
uno stato regolare di sanità. foscolo, iv- 423: gli chiese, s'
tu'opra. dante, conv., iv- xi-2: e per questo saranno le
da carrozze convertiti. parini, giorno, iv- 498: avvi chi altronde /
si con voi ve. d'annunzio, iv- 2 * 664: una sola onda
] / ma sorgerà. d'annunzio, iv- 2-435: mi sembravano entrambi tenuti da
cogliesse nella negra nave ». foscolo, iv- 370: ti dee pur ricordare
cosa vana. dante, conv., iv- xxv-11: la nostra anima conviene grande
la censura ai tribunali correzionali. colletta, iv- 21: erano colpe correzionali le
le cose guardando. berni, 45-1 (iv- 75): gli error che ci
/ circonderan quel capo. d'annunzio, iv- 1-104: l'avventura aveva, d'
di gramaglie vestono le pietre. moravia, iv- 119: era già il crepuscolo,
figura del cristallino eccessivamente globosa. segneri, iv- 50: questa sustanza medesima [
penombra diventava quasi cupo. d'annunzio, iv- 2-1006: tumuli cupi fumigavano nella radura
in gesta semplice. berni, 55-45 (iv- 319): a memoria tomogli
fra pensieri ingrati e mortiferi. foscolo, iv- 339: se le sventure raggravano
le evoluzioni delle stelle. panzini, iv- 179: * danzatrice 'e non *
dato a quella del muro. segneri, iv- 514: salariato per dare alla scolaresca
non ne segua maggiore alterazione. giordani, iv- 14: la feudale pestilenza da'
scostumato, disfatto e simile. soffici, iv- 140: alle vetrate della sala si
, gli fece subitamente dicapitare. boccaccio, iv- 189: questa fu figliuola di
'campion di dames '. aretino, iv- 1-1: ardisco di dedicarvi l'opera
del figliuolo di dio dedicato. guicciardini, iv- 173: fece convertire tutte le
non la cheggio. bibbia volgar., iv- 526: or perché dimora il
il traduttore). cfr. panzini, iv- 187: « 4 demogòrgone
depredare e grandi e piccoli. foscolo, iv- 411: per essere padroni e ladri
tutti piaci. dante, conv., iv- vi-8: li disideratori di quello [
obbligarli ad abbandonare la patria. monti, iv- 203: la perdita del vostro
subito vi andasse. m. adriani, iv- 318: non (come credono
è cosa laudabile e gloriosa. guicciardini, iv- 69: né stette in questi
nel mezzo e dietro pasto. aretino, iv- 1-147: noi gettiam via il tempo
considerazione per merito della quantità. monti, iv- 365: poteva l'autore pubblicarlo
tanto differendo e tanto prolungando? guicciardini, iv- 309: queste difficoltà facevano dubitare
vostra disdegnanza. dante, conv., iv- xxv-9: oh quanti falli rifrena esto
e via difilati al borgo. fogazzaro, iv- 270: intanto un carro s'
da vento impetuoso. parini, giorno, iv- 337: da la bocca sbadigliante
tutti i diletti del mondo. cino, iv- 151 (7-14): tutt'amorosa
'l mio canto muove. bugnole sale, iv- 202: così errò felicemente a
lui servire. dante, conv., iv- xxix-5: in questo (con reverenzia
, / spargendo empio veleno. foscolo, iv- 395: il ribrezzo, la gelosia
tempo che si disghiaccia. d'annunzio, iv- 2-1293: la sinfonia remota e
, or ten disgiungi? d'annunzio, iv- 2-715: da tempo le tre arti
parlare -assembra. dante, conv., iv- x-7: quando dico: 4 ché
deve essere stata mai disonesta. tozzi, iv- 136: « se anche fosse
che egli non abbia nemici. guerrazzi, iv- 13: efisio, gavino
veggendoti sì fiera e dispiatata. petrarca, iv- 1-4: da poi che morte triumfò
sapran la vigil cura. d'annunzio, iv- 2-271: quando tutti furono disposti,
erudita della * chioma di berenice guerrazzi, iv- 344: travaglia gli americani la
a quelle fetide pozzanghere. d'annunzio, iv- 2-125: tutti i giorni anna faceva
in tutti. dante, conv., iv- xxn-5: così questo naturale appetito,
di voci bianche lontanissimo. d'annunzio, iv- 1-763: il proposito finale..
è ordenata. dante, conv., iv- xxm-15: la chiesa usa, ne
vetta, anco ricevi. d'annunzio, iv- 2-195: la sua voce era disuguale
l'uso moderno, cfr. panzini, iv- 202: « * divorante '
/ e di dolor morire. foscolo, iv- 396: tante passioni mi si
d'umilitade. idem, conv., iv- xv-13: credendo da sé sufficientemente essere
gran fontana. dante, conv., iv- vi-19: guai a te, terra
e la bocca di mèle. savonarola, iv- 524: voi dovete ricordarvi che
le fognature '? giusto! panzini, iv- 208: 'drenaggio 'in medicina
di furor torbido venta. d'annunzio, iv- 2-112: nelle vicinanze di san rocco
gente ingannate? dante, conv., iv- xxvn-18: o atene, non domandate
artefice, assedia gli animi. boccaccio, iv- 101: con le predette cose
, per lo figliuolo suo. boccaccio, iv- 150: senza niuno conforto a
presso la corte urbinate. d'annunzio, iv- 1-254: le maioliche non eran
della fede cristiana. bibbia volgar., iv- 185: salomone offerse olocausti a
vi fa gli uomini eccessivi. colletta, iv- 49: se spinto dalle sue
che si venivano costituendo. d'annunzio, iv- 2-125: quando l'animale si
all'editore di questo giornale. cattaneo, iv- 1-110: il nostro nuovo istituto è
, cioè buono a mangiare. panzini, iv- 214: 'edule', mangereccio:
gran lunga dalla lebbra. d'annunzio, iv- 2-275: su la faccia ella aveva
per lo più grandissimi elemosinieri. roberti, iv- 148: l'orazion funebre,
di èjx3a£vco 4 cammino '. panzini (iv- 219) registra embatèria (« la
con l'infime e corporali. tasso, iv- 187: la prego che in
encausti dopo ingialliti. a. boito, iv- 134: somiglianza anche maggiore si
ruppe il proposito. b. croce, iv- 11-80: è caduta ad un tratto
tanto vantaggiate? dante, conv., iv- xxiv-9: lasciando stare quello che
espelleva il principio morboso. d'annunzio, iv- 1-608: il capo rotondo, su
muoversi nei vortici del cartesio. monti, iv- 272: or come può egli
egualmente numerosi ed esatti. d'annunzio, iv- 2-405: nel momentaneo silenzio della mia
/ esemplò di suo pugno. foscolo, iv- 342: io sedeva per terra
, e tutti alla libertà. soffici, iv- 426: leggevamo ogni mattina nei giornali
marcire ed esinanire. c. boito, iv- 113: da quindici giorni all'
l'opportuna pioggia si nutrischino. segneri, iv- 277: che serve dunque inventar
estate / dal respiro profondo. panzini, iv- 234: 'està': nelle provincie meridionali
ed economico de gli stati. denina, iv- 265: per far maggiormente comprendere
della faccia loro. bibbia volgar., iv- 473: lo signore, dello
di vendetta e di rancore. segneri, iv- 514: potete voi dinegare che
all'abito par pastore esterno. guicciardini, iv- 177: andrea gritti, uomo
assuefatti a simili estorsioni. bùgnole sale, iv- 250: ve'dall'onda baltica
o sdraiata sull'erba. d'annunzio, iv- 2-673: egli s'era levato da
, ser brunetto? ». boccaccio, iv- 145: la pallida faccia cominciò
l'arco della luna falba. soffici, iv- 475: oltre la strada e la
vivere ordenato. dante, conv., iv- viii-6: dico adunque che quando lo
intrisa con crusca o altro. segneri, iv- 7n: pigliate un peccato solo,
alma mia. dante, conv., iv- vn-13: colui è morto che non
non farà mai cosa indegna. goldoni, iv- 101: è vero, non
donna novella. dante, conv., iv- xxix-8: ogni tutto si fa de
'fascistìssimo '. b. croce, iv- n-12: quando... comparve
ch'avea persa la baldanza. sannazaro, iv- 12: io veggio un uom
collocato nel secondo luogo. d'annunzio, iv- 2-195: subitamente il pubblico si divise
non è fededegno. gir. priuli, iv- 468: avemo da persona fidedigna del
tucte fussono rendute. bibbia volgar., iv- 286: sotto la cura sua erano
odorosi di viole a ciocche. pirandello, iv- 172: entrano volpes e salò
fiammanti più diritte stampa. d'annunzio, iv- 2-26: l'immagine di zolfina emergeva
fiammeggiar d'intorno. parini, giorno, iv- 195: largo dinanzi a voi
fiammella non ci s'estingua. goldoni, iv- 138: vidi...
sua vien vana e morta. tasso, iv- 290: non so quel che
comprende che filosofia economica chiamiamo. lanzi, iv- 227: lionardo...
barberina come la madre. d'annunzio, iv- 2-388: me lo vidi comparire d'
la voce dell'uomo infreddato. frezzi, iv- n-140: non son venute ancor le
la gode senza tante fisime. soffici, iv- 250: va bene esser superiori
nelle involontarie acclamazioni di applauso. monti, iv- 182: coll'odierno corriere..
flesso brumai d'egocerote. d'annunzio, iv- 2-1142: nel nesso e nel flesso
la pace totale del dopoconfessione. moravia, iv- 235: dentro questa effìmera vigoria
fondazione della vostra gloriosa adunanza. monti, iv- 353: l'offerta fattami di mercenario
con grandissima difficultà si cava. vasari, iv- 21: quella è quella corona
è una foresta di belve. moravia, iv- 349: avrebbe voluto piangere;
quella fossetta al mento. d'annunzio, iv- 1-612: agitava le mani piene di
impressione d'una luce mediocre. panzini, iv- 274: 'fotofobia'. voce del
bucarono la calcina dell'intonaco. lanzi, iv- 209: avendo dipinto un fragoleto
posto nel presbiterio. parini, giorno, iv- 795: ma pria togli di tasca
pieni di fratte malagevole andare. sannazaro, iv- 79: quella che 'n mille
, o vesta irsuta fronte. accetto, iv- 170: allora saran finiti gl'
il fuoco suo. bibbia volgar., iv- 141: distribuì toro per le
teneva uno fulvido diamante. d'annunzio, iv- 2-1003: il fiume di dante era
fossero atte a mover tentazione. goldoni, iv- 179: aspettate, siate un
amoroso sguardo / al giovinetto. foscolo, iv- 352: quando tu erravi fuor
nel suo gabinetto di toletta. panzini, iv- 283: 'gabinetto da bagno',
passatempo, il divertimento '. fagiuoli, iv- 24: se alcun di lavorar
può starsene tranquillamente nel focolare. panzini, iv- 288: * c'è il
come pugne per taglio ». soffici, iv- 241: composizioni, figure, paesaggi
delti omini. dante, conv., iv- xin-9: sicché per qualunque modo lo
. accrescevano la mala contentezza. moravia, iv- 52: si osservavano mille gentilezze,
, allevo '. cfr. panzini, iv- 292: « 4 gerotròfio '
altro sant'ignazio del priore. panzini, iv- 292: la ragione per cui
e d'immaginati ghiribizzi. bugnole sale, iv- 245: è tornato certamente in
de cative temine. berni, 51-49 (iv- 226): a la taverna dov'
perder l'anima. parini, giorno, iv- 40: ma ecco amore,
da essa in materie criminali. bazzero, iv- 93: ecco nella sala delle
per qualunque ordine di cittadini. cavour, iv- 158: io non..
avea parlato. dante, conv., iv- xxvi-14: lo vecchio per più esperienza
umiliossi, ed uscinne giustificato. cavalca, iv- 14: pentetevi adunque e convertitevi
padova del giuoco della zara. sannazaro, iv- 299: gliuommero. bolvito [
anco ambizioso l'istesso vizio. parini, iv- 118: chi de la gloria è
composte, con una gnàgnera. idem, iv- 301: 'gnàgnera ',
troppo mangiare. dante, conv., iv- xvn-4: temperanza... regola
ingiomellata quasi com'uno gomitolo. tasso, iv- 290: non so quel che
dintorno come fanno da primo? pirandello, iv- 403: guardate, guardate là
e gorgoglia e ribolle. de marchi, iv- 216: solamente la pioggia gorgogliava nel
comunemente detto 'gracchia '. deledda, iv- 813: sono le gracchie,
di piereo intendiamo li gracculi. sannazaro, iv- 46: d'oltraggio o di
fanno granne lamentanza. bibbia volgar., iv- 363: pianse il popolo di
che proprie son de'poeti. salvini, iv- 378: io porto opinione che queste
strettezza del greco oratore. tarchetti, iv- 61: essa gli appare.
possa conoscere alcuna verità morale. soffici, iv- 269: i titoli citati palesano
destro della persona e valoroso. vasari, iv- 103: quegli...
/ e versino dolcissimo profluvio. mazza, iv- 150: lascia la grottola,
accettaro per la seguente mattina. monti, iv- 300: giordani mi scrive che
. apparecchiavan contra carlo guerra. guicciardini, iv- 284: sperava che ora sarebbe
del battaglione sulle guide. d'annunzio, iv- 2-1040: rivedeva se medesimo sotto la
e chi vuole del brusco. guicciardini, iv- 286: conosco quanto questa opinione
di metafisiche e chimeriche idee. delfico, iv- 90: preso per una miniera inesauribile
può acquistarne dalla propria esperienza. mazzini, iv- 1-272: fa tempesta mentre scrivo.
che ammirato da'suoi francesi. delfico, iv- 326: il nome di napoleone vi
italiana', il dottor tarlatini! panzini, iv- 325: 4 illustrazione ',
trombettieri imboccano le trombe. d'annunzio, iv- 2-286: egli imbocca il clarinetto,
, non sa che dire. forteguerri, iv- 427: serba cotesto viso e metti
, aquile, scale. d'annunzio, iv- 1-200: i disegni sono conservati in
sue più minute particolarità. d'annunzio, iv- imbriani, 3-178: il tremolar
/ una vergin celeste. d'annunzio, iv- 1-31: quando vide la sua imagine
poi a primavera immancabilmente. panzini, iv- 326: 'immancabilmente ', per
impalcar con legnami le stanze. milizia, iv- 355: fu inventore d'un
impaludano i campi. m. adriani, iv- 367: l'acque..
lagune formate dalle continue pioggie. segneri, iv- 500: già si è veduto
a vedere. dante, conv., iv- xxvii-16: conviensi anche a questa etade
immutato, inalterato. d'annunzio, iv- 2-573: imperturbata,... continuava
in un impietrimento dell'anima. papini, iv- 1337: sant'agostino e pascal,
livida nebbia di palude impura. deledda, iv- 463: un caldo soffocante e un
/ de'tuoi bambini. d'annunzio, iv- 1-14: il suo sguardo, nello
insultatore udirti / acerbamente rampognar. foscolo, iv- 317: in questa le porte
restituito alle frenetiche il senno. segneri, iv- 661: santa caterina da siena
, incapace di scelta. d'annunzio, iv- 1-474: incapace d'un sforzo riflessivo
sanrocchino di tela incerata. d'annunzio, iv- 1-686: di fronte al caminetto,
essa pesantemente sul pavimento. d'annunzio, iv-
. xii). cfr. panzini, iv- 331: « 'inchiesta '
tarmi ed inchinevole a compiacermi. colletta, iv- 170: la francia..
di gemme e di cammei. moravia, iv- 334: eccola, pronta ad uscire
incomincia a riapparire tremenda. d'annunzio, iv- 1-450: un senso vago di oppressione
incomportabili ebbono li romani. giordani, iv- 48: potevano incomportabili contrarietà di
sarei lontano dal crederlo. d'annunzio, iv- i-15: l'aveva incontrata la mattina
auretta / tonda che imbruna. foscolo, iv- 368: venticelli... increspano
minaccia il teatro. a. boito, iv- 138: questo straordinario indifferentismo del
alla cognata irriverente e crudele. moravia, iv- 74: la sua indignazione era
provare. s. bernardino da siena, iv- 314: debbono...
l'industria del forestiere. d'annunzio, iv- 1-797: la casa non ad altro
infedeltà di sua moglie. d'annunzio, iv- 1-278: le amanti dovevano rimaner fedeli
trovi una mano soccorrevole. d'annunzio, iv- 1-401: tenevo fra le braccia una
isola del mio viver insano. aretino, iv- 3-30: o scudo de i credenti
del nome di realisti. d'annunzio, iv- 1-261: l'impurità l'infettò come
cittadi e saldi imperi. d'annunzio, iv- 1-220: un firmamento di luce rosea
tal ovra. dante, conv., iv- xxvn-5: non è da dire savio
dissi inginocchiandomi a terra. d'annunzio, iv- 1-147: in quel mattin religioso,
uccelli entrar non possano volando. soderini, iv- 264: alcune finestrette..
che benvolenza. dante, conv., iv- xn-3: [il traditore] ne
invece di 'iniziativo '. soffici, iv- 389: gli artisti gli osservavano
ecco io v'innaffio. d'annunzio, iv- 1-725: va, va a vedere
stesso giorno con lui. d'annunzio, iv- 1-15: l'aveva incontrata la mattina
specie di crescimento rossastro innascondìbile. idem, iv- i-75o: -diego! -disse il primogenito
/ molto men tu. d'annunzio, iv- 1-156: non pesava mai su la
non savi, sono insani. sannazaro, iv- 252: distese il braccio il nostro
insaziabile di guiderdoni. l. gualdo, iv- 77: che v'era al di
d'una instabile tranquillità. d'annunzio, iv- 1-518: le più alte manifestazioni dello
corporali, cerimonie, sacrifici. segneri, iv- 324: se si considera qual
don antonio dov'era? d'annunzio, iv- 1-792: « perché si uccise?
d'interruzione di fecondità. d'annunzio, iv- 1-224: stava seduta al pianoforte.
il tuo grembo intrecciò. d'annunzio, iv- 1-179: aveva intrecciata ingegnosamente con ramoscelli
suona meglio 4 intuente '. boine, iv- 341: il croce parrebbe attribuire
il mondo coll'armi. d'annunzio, iv- 1-927: si stringeva contro di lui
per le occidentali e settentrionali. cavour, iv- 123: si dovettero mandare ad
diletto, ora è martiro. foscolo, iv- 383: lorenzo, non odi
coordinazione necessaria alla vita normale. panzini, iv- 346: 'ipertrofia', aumento di volume
'od 4 oppiati '. panzini, iv- 346: 4 ipnòtico ':
vicino alla sinfisi del pube. panzini, iv- 346: 4 ipospadìa ',
a contastar paura. bibbia volgar., iv- 620: fatte queste cose, e
in me l'amore. d'annunzio, iv- 1-169: ella parlava con piena confidenza
se ne ritornarono senza riposta. segneri, iv- 635: questo medesimo allontanamento dal
irrigata, si prepara. d'annunzio, iv- 1-164: egli pareva un uomo tutto
pericolose irruzioni del vaiuolo. d'annunzio, iv- 2-73: nella stanza si faceva.
livello del mare è identica. panzini, iv- 348: 4 isobaro ',
che a lodovico aveva promessa. siri, iv- 1-378: con vive istigazioni non lasciò
, consapevoli de'loro trascorsi. forteguerri, iv- 239: -ma guarda, che
pesce. f. f. frugoni, iv- 554: incontrai ittiofagi, ippofagi
nostri climi a cielo scoperto. panzini, iv- 351: 'iucca', pianta arborescente
kaiser cavalleresco...? panzini, iv- 356: 'kaiser': voce tedesca
vantarmi d'una maggiore fedeltà. papini, iv- 1135: [la poesia di rimbaud
rosea poesia del tramonto. d'annunzio, iv- 1-28: ella sviluppò la mano dalla
vestir le bionde gote. d'annunzio, iv- 1-846: le ginestre cominciavano a sfiorire
ma iddio non lo lascia. boccaccio, iv- 161: avrei volentieri fatto il
luna non erano abbastanza stabiliti. segneri, iv- 612: è stata la residenza
egl'è nostro leggiadro tortellino. musso, iv- 382: ne'profeti santi e
mio podere. dante, conv., iv- xxvi-14: lealtade è seguire e mettere
studio insieme. dante, conv., iv- xxvni-9: non si puote alcuno escusare
più lunga s'addormenta. d'annunzio, iv- 1-683: alcuni sonatori di strumenti ad
stipendi, di sensuali lenocini? betteioni, iv- 346: le donne erano destinate
/ la vita giovenil. d'annunzio, iv- 1-475: più d'una volta ella
e all'altro inchinandosi. d'annunzio, iv- 2-156: s'indugiavano al sole tutte
soffio debole ed interrotto. d'annunzio, iv- 1-841: era tempo di levante.
si levava vivo e sano. cavalca, iv- 49: disse: enea, priego
disoneste sospeccioni. dante, conv., iv- vm-4: volendo, con tutta reverenza
una bella levata. gir. priuli, iv- 376: notificavano la levata deio
certo vanto il crescente favore. panzini, iv- 373: 'levata di scudi
dondolante un poco leziosa. moravia, iv- 168: « e domani mattina » disse
generoso, magnanimo e liberale. forteguerri, iv- 479: per nostra colpa avvien che
qualche porzione della membrana cellulare. panzini, iv- 380: 'lipòma ':
o di mala voglia. d'annunzio, iv- 1-585: una lividura segnava la radice
ch'espone il lodato santo. segneri, iv- 134: forse che i novatori
affanni, venerabile di aspetto. betteioni, iv- 20: il pover'uomo è logoro
'l suo lontano ei gitta. foscolo, iv- 329: -andate voi lontano,
luzente più cha stele. d'annunzio, iv- 1-58: i saloni si popolavano.
lucentezza uniforme del crepuscolo umano. papini, iv- 703: il carducci scriveva da
cimiteri, m'indignano. d'annunzio, iv- 1-14: aprì le labbra per mirare
per lui. dante, conv., iv- xx-2: lo perso è uno colore
vi ebbero il primo nascimento. papini, iv- 272: è una delle più
mai qualche malia lunatica. d'annunzio, iv- 1-310: il giardino fioriva a similitudine
nomignolo di 'macaroni '. panzini, iv- 389: 'macaroni '(
il ditino verso mastro impicca. panzini, iv- 409: 'mastro impicca', locuzione
senza la pretensione, disse. foscolo, iv- 425: cacciato di città in
devono cercar d'essere. p opini, iv- 1000: le sue [di shakespeare
/ gloria di roma. d'annunzio, iv- 1-176: andrea era ancora molto pallido
stagion che 'l mondo avviva. guicciardini, iv- 291: ha sempre dimostrato l'
sognare, vano pensare? d'annunzio, iv- 1-12: egli era tutto penetrato da
, ma bensì maleficiata. d'annunzio, iv- 1-848: le fate malefiche si trasformano
viaggianti carponi all'ombelico. d'annunzio, iv- 1-298: senza alcun riguardo, senza
getta esso pallone al battitore. panzini, iv- 398: * mandarino ':
incaminava il campo de'turchi. monti, iv- 261: ieri la terza mandata
/ olderico de'trissini governa. segneri, iv- 514: il colore,
. s. maria maddalena de'pazzi, iv- 168: offerisce poi il padre
gatto bianco e nero. d'annunzio, iv- 1-65: aveva posato su l'orlo
il negus freni i manigoldi. faldella, iv- 157: gli strizzò un guizzo di
contraffatte dal conte. alberti. panzini, iv- 400: 'di seconda mano '
se non cominciava a inforzare. soderini, iv- 206: se non si possi
credente come un maomettano. d'annunzio, iv- 2-956: era uno di quei fanatici
in noi veramente morti. d'annunzio, iv- 1-387: ella pose l'indice affilato
similmente in uno scarpellino maritata? foscolo, iv- 439: teresa è maritata.
. padronissimi, replicheremo noi. panzini, iv- 405: « marmellata »:
sterili rocche dell'estrema liguria. boine, iv- 270: jean christophe...
assomigliasi ad una piccola mammella. panzini, iv- 409: * mastòide 'è la
e distribuivano mazzetti di fiori. foscolo, iv- 360: io toccava come un divoto
essenzialissima dell'architettura medesima. milizia, iv- 340: la chiesa di san
non poteva occuparmene. b. croce, iv- 1-162: la medicina determina la possibilità
piace meditar, passeggio solo. foscolo, iv- 325: nella società si legge
tre ferute. dante, conv., iv- xxvm-17: la nobile anima, cognoscendosi
... acerbamente. lamenti storici, iv- 191: guarda poi pavia ancora /
ravvivano la memoria di loro. deledda, iv- 348: vostro padre è vissuto
sarà perfetto e non mercenaio. guicciardini, iv- 315: lo dissuase [cesare
e goffo della natura. d'annunzio, iv- 1-298: ricorse per uscirne [dagli
mercantile ben diecimila meschite. d'annunzio, iv- 2-910: posatoi rupestri del mokattam,
come una meteora rossa. d'annunzio, iv- i-138: la via lattea svolgevasi come
sian sempre i nostri amici. forteguerri, iv- 309: nella greca favola / viene
con un miagolio indiavolato. d'annunzio, iv- i-608: nulla di lui m'irritava
ptocomania vedemmo a che approdino. panzini, iv- 423: 'micromanìa ':
da quell'eccellente microscopista. d'annunzio, iv- 1-691: il prete seduto sotto la
a credere ignorasse il milione. panzini, iv- 424: 'milione': è il
della proposizione che deve votarsi. panzini, iv- 424: 'militare in favore '
passò via ogni fattura diabolica. musso, iv- 218: questa trasfigurazione [di cristo
, / cioè vera fermezza. battista, iv- 287: piango l'eroe ch'
ad ogni passo. d'annunzio, iv- ? -9o8: s'era cementata [la
floride balzan le caste beltà. idem, iv- 1-92: un'assidua discordia tra l'
o la difficultà dello espugnarla. guicciardini, iv- 291: chi crede con l'
degna di nominanza. berni, 48-11 (iv- 147): le parole poco misurate
questi ne scriveano al generale. battista, iv- 146: grande, s'hai qualche
di violenze era alla moda. mazzini, iv- 2-30: oggi è di moda,
alcun modo. idem, conv., iv- xxix-8: alla seconda questione si può
schifato come un uomo intrattabile. forteguerri, iv- 325: se più duri / a
ignoranti: tu dirai 'moltiplicazione'. betteioni, iv- 515: egli mi ha lasciato
multiplicavano il dolor mio. della casa, iv- 205: intendo che maladisse tutti
non molto praticata dai nostri. salvini, iv- 253: 'acciò'per 'acciocché',
l'implacabile monomane della rivolta. papini, iv- 963: erasmo da rotterdam è
] che quella del giusti. papini, iv- 544: al pari di orazio
montagnette di non troppa altezza. sannazaro, iv- 113: non altrimente che se
alienavano o tramettevano agli eredi. cavour, iv- 281: il debito per cui fu
italianità, grandiosità, solidità papini, iv- 1269: rosso... non
sono state comperate. m. adriani, iv- 227: i vasi, la
morboso di non troncarlo. d'annunzio, iv- 1-957: aveva teso l'orecchio con
le ha dato federico. d'annunzio, iv- 1-118: a circa cento metri dalla
, ti manderò qualche verso. savonarola, iv- 543: nella nostra religione ci
esser cara. idem, conv., iv- xxvm-18: dice marzia: « due
/ fredda dei morti. d'annunzio, iv- 1-39: era una estate di san
radi e fiochi lampioni. d'annunzio, iv- 1-907: tutti quei simulacri immobili su
il dosso a mosche nere. soderini, iv- 123: quelli [cavalli]
ordinanza tra scichivo e policandro. forteguerri, iv- 553: vedi, figlio,
servire il vostro bel mostaccio. forteguerri, iv- 185: non so chi mi trattenga
vita pagassero il difetto della viltà forteguerri, iv- 369: ci hai burlate abbastanza
li vedesse il cielo. d'annunzio, iv- 1-95: la sua 'favola d'ermafrodito
i loro motti sbiaditi. d'annunzio, iv- 1-26: ella, per un
de grani de l'abundanzia. guicciardini, iv- 118: si distribuiva misuratamente per
di ammirazione e di contentezza. tozzi, iv- 323: era alta e magra
tutto sta sempre in mutazione. monti, iv- 350: da pochi giorni è
gli suoi capelli gli asciugò. savonarola, iv- 371: tolse un vaso d'
sorti d'attaccature. parini, giorno, iv- 667: il multicolor zanni leggiadro
stato sardo e del pontificio. cavour, iv- 211: l'atto finale del
nimicavano a morte. m. adriani, iv- 266: occultamente nimicandosi spesse fiate vennero
nepotista al par di lui. panzini, iv- 447: 'nepotisti': dicesi dei
me, afflittive e angosciose? monti, iv- 138: tutto che il tempo
om simiglia. idem, conv., iv- ix-9: a questa scrivere, mostrare
innovare con verità e fondamento. papini, iv- 875: da un secolo a
1 " assommoir '. d'annunzio, iv- 1-150: una qualunque concordanza di parole
notoriamente guelfo, in camarlingo. guicciardini, iv- 301: la quale promessa per
di sotto, nella fossa. tozzi, iv- 227: niccolò, che occhiava dal
tengpn per la mano. de marchi, iv- 210: fissò lo sguardo in
ora del mangiare. berni, 53-62 (iv- 280): così cadde una volta
figliuolo. s. bernardino da siena, iv- 238: tanto quanto tu ordinatamente amerai
accentata pronunzia della favella cinese. fagiuoli, iv- 185: di ballar bene invano s'
/ puote ad orgogliosissimo signore. foscolo, iv- 346: coloro che non furono
, la caduta dramma. d'annunzio, iv- 1-525: non penso a discolparmi,
bel fabbro d'urbino. d'annunzio, iv- 1-127: il portone d'un palazzo
anco a sentire. fausto da longiano, iv- 127: non sai ch'essendo
fianchi ossuti e forti. d'annunzio, iv- 1-550: le sue mani ossute,
alla scuola di campagna. d'annunzio, iv- 1-118: 'mallecho 'aumentava la veemenza
suo marito partirono di prato. guasti, iv- 478: si osservi che questo
] ostinato e superbo ghibellino. foscolo, iv- 339: eccoti con l'usato disordine
di tutti. dante, conv., iv- xvn-9: l'una è la vita
elegge un pio serto. d'annunzio, iv- 1-240: pareva che dopo la
, la femmina parlava oziosamente. moravia, iv- 282: michele teneva le braccia
vita elegante, oziosa. d'annunzio, iv- 1-804: in quella solitudine benigna,
nelle più spiccate commozioni politiche. papini, iv- 878: ci opprime quell'atmosfera
paxe. s. caterina da siena, iv- 295: conformandosi l'anima nostra
suo padre. dante, conv., iv- xxiv-15: la persona del padre sempre
chi fosse il mio signore. goldoni, iv- 230: compatitemi, signora padrona
che convegna. dante, conv., iv- xv-8: ovidio nel primo del suo
con altri de sua corte. segneri, iv- 554: si usa forse mai di
che in dozzo al palatìo. soderini, iv- 190: abbi [il cane
pietà. f. f. frugoni, iv- 213: le femmine hanno l'
d'amore. idem, conv., iv- xxv-7: tanto sono pudici che non
in sulla lieta / faccia. foscolo, iv- 363: le nuvole rosseggiano,
sul termine di una via. panzini, iv- 483: 'pandemio 'o *
stato delle anime de'giusti. papini, iv- 492: muore il santo e
con l'armi della casa. musso, iv- 349: la publica pompa di
pappardelle. f. f. frugoni, iv- 370: voi siete una montagna
: è la meningite. d'annunzio, iv- 1-329: il suo passo era un
e chi pesta il savore. soderini, iv- 374: quegli uccelletti che sono più
verghette. f. f. frugoni, iv- 295: pavone...
averai parte meco in eterno. musso, iv- 270: il mio padre e
da tutti eliseo. berni, 50-24 (iv- 196): promette a tutti due
di buon animo avrebbe accettato. foscolo, iv- 408: neppure mi è conceduto
al passato il fa pensar. foscolo, iv- 372: o! come io scorreva
e non 45 bolognini. fagiwoz *, iv- 168: così per l'acqua
della nostra intellezione. b. croce, iv- 1-64: quella proposizione non altro poi
ed accompagnarlo al suo destino. panzini, iv- 498: 'patriota 'è popolare
di umana pace e concordia. panzini, iv- 498: 'patriòttico ': voce
? -di girsene nel convento. tassoni, iv- 1-73: agamennone, generale e specchio
inclina / in qualunque anno. soderini, iv- 272: se le galline chioccie
solone o del divino alcimedonte. foscolo, iv- 316: peccato! la sua
procelle del piccolo oceano. d'annunzio, iv- 1-224: francesca stava seduta al pianoforte
di sivero pellacano a peracino. soderini, iv- 250: polvere di sale chiamato
mantelletta 'fatma 'di pelùscio. papini, iv- 905: portava anche lui un
quanto mi se'bella! d'annunzio, iv- 1-954: l'adriatico diveniva a grado
/ che natura vi diè. foscolo, iv- 463: teresa rappresentò a chiaroscuro
mancamento totale d'ogni pompa? segneri, iv- 737: deprimi più che puoi te
a scuotere l'ignoranza pubblica. monti, iv- 301: la 'calliroe '
quel cappello leggero e galante. arici, iv- 426: ti manderò i pennacchini di
mestole percuoterle nella mano? d'annunzio, iv- 2-62: dalla gonna succinta le gambe
qualche ordine sopra il timpano. arici, iv- 168: un pianto..
in evidente contingenza di perdersi. milizia, iv- 105: carlo v fece riedificare
là dove tanto camminato avete! boccaccio, iv- 153: considerate...
del mondo. dante, conv., iv- xin-16: seguita che l'animo che
orazione non perdonò. gir. priuli, iv- 252: questi inimici non perdonavano
s. bernardino da siena, iv- 241: in tre considerazioni consideriamo l'
di scriverti a lungo. d'annunzio, iv- 1-352: seguirono giorni di suplizio disperato
la carità cristiana. b. croce, iv- 1-151: in verità, non so
e spesso ancora ai senno. manzoni, iv- 112: il legislatore non deve farsi
pericolo delle usurpazioni straniere. manzoni, iv- 517: lasciavano veder meno la
forza di uccidere i ladroni. foscolo, iv- 390: tu prega: prega,
il progresso di quest'arte. fanzini, iv- 537: 'pregiudicato '.
in essa alcuno sbagho prendesse. forteguerri, iv- 71: presi sbaglio: ma
più pronta e sicura. d'annunzio, iv- 2-1238: una muraglia liscia di roccia
io, di queste novelle. segneri, iv- 594: informatevi [parroco]
la presenza dell'oggetto amato. passeroni, iv- 52: mi date voi, signora
lungo spazio il cor sano. massaia, iv- 116: quella prevaricazione..
dopo si vuole. fausto da longiano, iv- 193: questi spezzano porte, altri
il cappello in mano. d'annunzio, iv- 2-183: emidio si volse verso il
la prestanzia dello ingegno suo. aretino, iv- 3-13: la prestanzia della vostra discreta
scorre dolcemente e prestissimo. d'annunzio, iv- 1-389: passò un amico a fianco
far son presto. m. adriani, iv- 337: benché gli affari.
entrare in bottega. fausto da longiano, iv- 60: se è villano,
due para di galline castrate. milizia, iv- 27: un architetto che fa
al genio offri del pretto. manzoni, iv- 263: far loro a forza bere
piaga. f. f. frugoni, iv- 220: o morte non preveduta
vestito sotto qualunque forma. d'annunzio, iv- 1-981: istintivamente egli si lanciò verso
chiude. f. f. frugoni, iv- 220: o morte non preveduta
ven dissimulato. dante, conv., iv- xxrv-6: di platone...
bellezza, servire a'nemici. dante, iv- xi-14: quando de le loro messioni
una specialità. panzini, iv- ^ 41: 'primato non è solo
di robustezza e prosperità. settembrini, iv- 205: la malattia di filippo
i figliuoli. dante, conv., iv- ix-io: in ciascuna arte e in
si è saputo da pochi. goldoni, iv- 939: -ma voi come vi compromettete
e adorne di decorazioni. d'annunzio, iv- 1-139: le vele istoriate somigliavano una
e benefica del tuo lavoro. dannunzio, iv- 1-36: egli era, per così
per soddisfar de'bisogni fattizi. manzoni, iv- 708: cosa vogliono..
carestie, di morti. d'annunzio, iv- 1-1004: era l'ammonimento, era
sia giovamento all'altro. d annunzio, iv- 2-454: mi sembrava ch'ella dovesse
del processo irrequieto dello spirito. fafini, iv- 413: abbiamo...
. è anch'essa azione. papini, iv- 1094: dietro quel che può esserci
chi le dona. fausto da longiano, iv- 185: 1 greci dicono
, infeltrato di impostura. d'annunzio, iv- 1-90: non ti
/ molte voci si creano. segneri, iv- 49: nella superficie esteriore di
paesi propinqui e per lontani! sannazaro, iv- 54: non vedi tu il nostro
d'avere proprio. fausto da longiano, iv- 108: maladetto è quel uomo.
doveva vogare a prora. d'annunzio, iv- 2-55: egli era disteso a prora
fontana torbida, prorompe impura. giordani, iv- 106: affermo... che
meritava che idio el prosperassi. sannazaro, iv- 112: la quale [aurora
ch'egli stesso aveva flato. deledda, iv- 587: la gobbina le si
che attendevano alla sua persona. siri, iv- 1-410: al cardinale mazzarini,
controllo dell'opinione pubblica. d'annunzio, iv- i: 739: ~ si
tanto nobile marchese. fausto da longiano, iv- 34: circa i publici alimenti [
sia al mondo. fausto da longiano, iv- 131: il giorno che una
publicati dal landriano erano nulli. mazzini, iv- 2-309: fra due o tre giorni
età. f. f. frugoni, iv- 267: che dirò delle femmine
a tale grado d'altitudine. bome, iv- 19: la regola di ogni
splendido e pulio. bibbia volgar., iv- f f 472:
c'è un punto nero. panzini, iv- 551: 'punti neri ':
, marco, corona). panzini, iv- 552: 'punto ',
dàn punture e doglie. d'annunzio, iv- i-260: un dolore atroce, enorme
gli porge i rai benegnamente. sannazaro, iv- 18: con fumo di puro
pusillanime e paurose. bibbia volgar., iv- 189: non essere pusillanime nell'
poi mettersi elli a passare. boccaccio, iv- 181: nutricollo come maschio fino
e quadrati di gelsi smozzicati. comisso, iv- 33: rammentò la stanza grande
coglievano in ogni rifugio. d'annunzio, iv- 1-327: un'unghia acuta, lucida
si fanno. dante, conv., iv- xu-7: se quanta rena volve lo
alla emancipazione del quarto stato. panzini, iv- 558: 'quarto stato '
per alterazione cerebrale progressiva. boine, iv- 105: ora dirò in quattro e
ciò fussi gliel parea sognare. guicciardini, iv- 311: quel che fusse allora
, isolati e tempi rovinati. giordani, iv- 113: sogliono i matematici nelle
intieramente ne'miei studi. d'annunzio, iv- 2-80: ella non aveva più la
mi racomando. dante, conv., iv- xxvi-13: enea rege, per onorare
specialmente a scopo di lucro. panzini, iv- 564: questi ascoltatori [degli
di regolare licenza ai fabbricazione. panzini, iv- 565: 'radioelettrico ': voce
insegnano perversa dottrina. fausto da longiano, iv- 20: gli ne diede molti
consigliere e ragionatore. m. palmieri, iv- 96: e convivanti non sieno
ampliare un dominio così fatto. settata, iv- 45: molte volte fra me
più grave. dante, conv., iv- xxrv-8: la nostra buona e diritta
giustizia nella sua patria. d annunzio, iv- i'59: vi cercavo per rammentarvi
quello, abbuiato e coperto. pindemonte, iv- 5: « ecco pertanto due
celerità nell'apparire delle idee. mazzini, iv- 1-324: vidi ieri sera..
pianto ch'era forse rasciutto. bersezio, iv- 39: gustavo... si
pubblicata o starà per pubblicarne. foscolo, iv- 304: piove, grandina,
rasserenato aere ne dilettano. d'annunzio, iv- 2-50: nel cielo rasserenato, verdognolo
un liquido). dalla croce, iv- io: se il corpo è delicato e
avrebbero osato di condannarlo? d annunzio, iv- 2-1092: dopo il primo tentativo di
che loro sovrastanno della fortuna. segnen, iv- 203: 1 meno ignoranti fra
tempio, sowersi i sepolcri. delfico, iv- 346: non di rado avviene,
miei pensieri reconditi e gai. moravia, iv- 43: sospettava fini reconditi e
son retto con questa mano! dannunzio, iv- 2-41: si rizzò su dalle tavole
si possono reiterare e frequentare. idem, iv- 393: alcuni sacramenti sono che
.. io restai ignaro. sanudo, iv- 712: mandando io ad quella
prodotto utile nei processi tecnici. fanzini, iv- 578: 'rendimento '.
si estrae legittimamente colla forza. foscolo, iv- 429: io, giudice,
un fiammeggiamento. panzini [1905], iv- 4 411: reoforo
insieme. f. f. frugoni, iv- 577: è prudenza il non cimentarsi
, duca, duca ». foscolo, iv- 428: è venuto con la
a mano destra nell'entrare. forteguerri, iv- 289: nell'estremo di mia casa
del sacrifizio. fanzini [1905], iv- 41 ^: 'retrovia ':
delle poesie di fra ciro. delfico, iv- 61: accetto...
cui l'uomo si rialza. foscolo, iv- 410: tu vieni a rivedere
dove si ha da ribere. dannunzio, iv- 1-676: -tu hai un 'cognac
/ e mangio 'sine fine'. goldoni, iv- 263: -mi hai fatto fare una
sfogano in desiosi richiami. d'annunzio, iv- 1-481: il canto divenne elegiaco,
gli etiopi chiamano 'sufo'. prose fiorentine, iv- 2-233: per finirla, è un
scrittura. f. f. frugoni, iv- 525: se ti ho seccato
in sul fare maggiori spaventi. manzoni, iv- 323: che la grandissima maggioranza della
in molta confusione e discontentezza. segneri, iv- 170: in questi due ultimi secoli
quasi tutta caduta. bibbia volgar., iv- 215: in tutte le città di
in breve tempo le sedizioni. forteguerri, iv- 423: geta tu sei perduto,
ininterrottamente il cielo di piombo. moravia, iv- 326: le prime gocce di
, per ispuria ed apocrifa. foscolo, iv- f f 454:
aiutar per uscirne. bibbia volgar., iv- 317: il peso, il
ro dia licenzia de ramanere. sannazaro, iv- 129: io ti prego.
voluti. fanzini [1905], iv- 417: 'rimedio eroico': 'rimedi eroici';
, sarete degni. fausto da longiano, iv- 40: veduta la mala creanza
flagello della nostra punizione. d'annunzio, iv- 1-881: rimettere di continuo la propria
secolo giudicato ben vile). tozzi, iv- 248: camminava a testa alta,
pericolo talor anco della vita. passerom, iv- 210: a simili rimprocci io
di questa città. fausto da longiano, iv- 142: rimosse i bagni,
dio. s. caterina da siena, iv- 278: ogni (fi che
corde d'un'istessa materia. foscolo, iv- 341: ella sedeva sopra un sofà
sarebbe esposto altammirazione universale. betteioni, iv- 28: i piccoli impiegati male retribuiti
dal naso. fanzini [1905], iv- 418: 'rinofonia'o 'rinolalia': nome
que'masnadieri rinselvarsi ne'boschi. arici, iv- 46: seguitando la traccia,
ozio, padre de'vizi. goldoni, iv- 474: quando il figlio sarà
, rinzaffate di intonaco bianco. dossi, iv- 195: era una borghesissima casa
stato di benevento. b. croce, iv- ii-213: la v armata ha avuto
.. soave piacere. della casa, iv- 122: aveva ancora tutti gli
denari che costumi. fausto da longiano, iv- 50: molto vi raccomando che
si quieta. ulloa [guevara], iv- 144: saranno privi di quell'allegrezza
riposo ». dante, conv., iv- xxii-3: sì come dice lo filosofo
da molti ripugnato. fausto da lonigiano, iv- 112: il sacro senato..
carezzarti. è troppo! d'annunzio, iv- 1-15: l'incontro improvviso aveva dato
toma il lavoro usato. d'annunzio, iv- 1-142: chiamavano [le voci]
con le redine. m. adriani, iv- 215: con un salto vi montò
or si disseta nelle divinyacque? monti, iv- ^ 2: la mia figlia costanza
ritrosissime a sottigliezze e argomenti. arici, iv- 335: l'incanto ammirevole che
in reverenza il suo gastigatore. cavalca, iv- e e 148:
mio scampo alla celeste romba. papini, iv- 156: il canto degli uccelli vince
questi nuovi misteri introdusse ». manzoni, iv- 419: non si può romper così
e vento non le manca. soderini, iv- 338: le lor penne [dei
mare con lxxx navi rostrate. guicciardini, iv- 46: al quale cammino navigasse
prima faceva. fanzini [1905], iv- 424: 'rotabile': voce generica
precipitar i roveri dai monti. foscolo, iv- 377: oggi io sentiva gemere
questo passo. è vero? fanzini, iv- 595: 'rovescio': per 'disgrazia'
, e via sulle furie. betteioni, iv- 136: da qualche rubesta villana
[le pecore] sane. sannazaro, iv- 102: già per ogni membro
cfr. anche panzini [1905], iv- 421: « 'robinet'è detto
di generazione in generazione. d'annunzio, iv- 2-133: zacchiele amava talvolta, per
anche se dovessero morsicarti ». ardigò, iv- 63: l'individuo rivoluzionario per
nostro il suo furore desume. manzoni, iv- 472: si teneva attaccato alla speranza
oggi, in cucina. d annunzio, iv- 1-641: giungeva a quando a quando
giamai più se ne sbrattano. guerrazzi, iv- 92: da codesto giorno in poi
li rocchi a'cavalier innanti. compagni, iv- 417: un giorno, giucando
scalzò, si strofinò. d'annunzio, iv- 2-1122: si scalzo, salì su
grandissimo tronco di querce. d'annunzio, iv- 2-1002: tra i canneti tra i
pugni, per chiasso. d'annunzio, iv- 1-415: una sera lo trovai in
e prender le dovute misure. milizia, iv- 119: spendi pure quanto occorre
armadi, scarabattole e cassette. pindemonte, iv- 116: una linda figura d'uomo
l'asino alla mangiatoia. d'annunzio, iv- 1-367: i facchini scaricavano i mobili
ridotto polvere d'acido borico. comisso, iv- 181: se devo aspettare te
ti balzarono le mammelle dure. comisso, iv- 294: allora con tutte le
che scelotirbe. panzini [1905], iv- 435: 'scelotirbe': vacillamento,
festaiuoli e rappresentatoli di commedie. forteguerri, iv- 133: non è già mica
da male? dante, conv., iv- vi-8: però che li disideratori di
! qual diligenza! l. gualdo, iv- 67: talvolta il decadimento conduce
vivace e brioso. panzini [1905j, iv- 436: 'scherzo': nel linguaggio
le condizioni dello scontro. d'annunzio, iv- 2-1193: cumuli di ciarpe e di
de roma. dante, conv., iv- xx-5: che non dica quelli de
non voglio ». m. adriani, iv- 312: s'innamorò [publio
schioccano e frustano al vento. comisso, iv- 220: anna in piedi.
cotti, vuotati e fumanti. moretti, iv- 849: i guai della pentola li
quella sciagurata figlia del sole. moravia, iv- 314: è una di quelle
gracchiando contro 'l sesso donnesco. forteguerri, iv- 81: vi sembriam..
prodotto, dànno in cariddi. massaia, iv- 53: ecco che, volendo
si lascia ingannare troppo facilmente. settembrini, iv- 252: non crederti che io
buoni, le gambe sciutte. soderini, iv- membrana delle gabelle della terra di
vi sarebbe stata una eterna tranquillità foscolo, iv- 309: io vorrei scommettere cento
tracollo a patrimoni già sconcertati. cattaneo, iv- 1-480: il ritorno violento di queste
ogni preghiera: perdono. d'annunzio, iv- 1-113: spogliandosi ogni suo gesto tradiva
/ devoto mi curvai. d'annunzio, iv- 2-73: la campanella squillava limpidamente accompagnando
la casa riempir di muratori. foscolo, iv- 370: ti dèe pur ricordare
crocilea e la scoscesa egilipa. betteioni, iv- 410: un paesetto gaio e
di pane da cani. d'annunzio, iv- 2-1229: per ore ed ore l'
molte altre infermità. m. cavalli, iv- 237: ha una proprietà,
un grave caso e brutto. colletta, iv- s. giacomo cristosomo volgar.
, sbaviglio e mi stiracchio. foscolo, iv- 341: la tempesta cominciava a muggire
tof. f. f. frugoni, iv- 344: il pedante con la
dotti scalpelli ne vuol formare. idem, iv- 31: l'avere la terra
/ sembra il terreno. d'annunzio, iv- 1-718: oh la corsa folle giù
non poteva supplire a tanti. guicciardini, iv- 154: nel qual tempo essendo
azzurri sotto le ciglia scure. moravia, iv- 274: ella offriva quelle sue
, l'altro a mezzogiorno. manzoni, iv- 17: tra tutte poi le
a trucidarlo lo riconoscano. d'annunzio, iv- 2-353: le guardo il collo:
seguito pur aristotele. fausto da longiano, iv- 24: uno che vive male
azioni del nostro pontefice. guicciardini, iv- 289: poi che, stato
le strade. panzini [1905], iv- 440: 'selcino': l'operaio
neppure erba da pascolo! d'annunzio, iv- 1-603: con la manca egli teneva
contento / nella conca amorosa. foscolo, iv- 314: certo ch'io non
me tu non farai partita. savonarola, iv- 464: io vorrei che tu mi
lettura di quel foglio fatale. passeroni, iv- 221: per non farvi piangere
opere di te umilmente sentire. guicciardini, iv- 307: il quale, come
, l'alicamasseo e plutarco. segneri, iv- fracchia, 923: poco dopo
, se vi voglion ire. foscolo, iv- 295: or dovrò io abbandonare anche
1-ii-184: 'sepsi': putredine. panzini, iv- 627: 'sepsi': designa ciò che
fatiche, danni e spese. monti, iv- 110: è rimasto debitore al
qualche onore alla lingua latina. foscolo, iv- 411: serbino ad altri le
tera di iuda. fausto da longiano, iv- 126: di sessanta figliuole di
spirito santo. dante, conv., iv- xxi-12: li quali [doni di
volete il venerdì. fausto da longiano, iv- 262: ben sai tu,
far furto. panzini [1905], iv- 443: 'settimo, non rubare'
difendeva dalla sferza del sole. milizia, iv- 201: una bella copertura vi starebbe
trovava sfogliate sul sentiero. d'annunzio, iv- 1-677: mi gettasti addosso una quantità
'nsignimi 'l camino. fausto da longiano, iv- 78: se i naturali inchinamenti
pollano con tucto loro sformo. compagni, iv- 159: providono a forzarsi con lui
anche sopra la pila predetta. milizia, iv- 262: egli primieramente fasciò di
suo buon cuore verso loro. monti, iv- 198: egli è innamorato della tua
ultra esmesurato. dante, conv., iv- xm-12: ciò vuol dire lucano nel
andorono ciascuno a suo camino. aretino, iv- 4-31: si dèe tener per fermo
zuffa, prieghi e minaccie. sannazaro, iv- 270: dice che la trista
forte ambio. ulloa [guevara], iv- 74: non potendo signoreggiar né
terzo congresso. fanzini [1905], iv- 448: 'sionista': fautore del
popol solo / qui sovrano. dossi, iv- 197: in slontanarsi dai funerei
possa mi forano il giubbone. massaia, iv- 222: osservatolo dopo le gravi
d'un popolo oppresso. d'annunzio, iv- 1-119: il nostro cuore talvolta si
farà mestiere. idem, conv., iv- canzone, io: poi che tempo
pena s'attene. fausto da longiano, iv- 205: mandoti dui mila sesterzi per
atto piuttosto che d'un dramma idem, iv- 454: la rivolta soggiogata sarebbe
quanto egli aveva fatto proporgli. manzoni, iv- 667: si rimise la decisione all'
solevamento di spagna. fausto da longiano, iv- 135: liberate le pannonie della servitù
. somiere); cfr. panzini, iv- 647: « 'sommier': voce
le villane soppesavano le pere. moravia, iv- 335: vide in terra la
ci siam con rammarico separati. bersezio, iv- 19: quando ebbe conosciuto che
mani di acqua sorgiva. d'annunzio, iv- 1-824: egli conosceva il gelo di
/ paion tuorla colla biacca. soderini, iv- t t 172:
capo sopra il suo seno. foscolo, iv- 360: giacea il suo bel corpo
. s. gregorio magno volgar., iv- 46 (2)): meditando
è bianca e sottilissima. d'annunzio, iv- 1-20: i suoi occhi, all'
opere all'altrui censura. manzoni, iv- 574: l'esposizione succinta di
che isteriliscono il campo. d'annunzio, iv- 2-154: rosaria le sottrasse a poco
ricevendo trebuti smisurati. bibbia volgar., iv- 173: il tuo popolo israel
starsi a l'ombra solitaria? sannazaro, iv- 8: non truovo tra gli
sovrano e de'suoi ministri. manzoni, iv- 317: comprese che sarebbe provvedere
specie di strana voluttà. d'annunzio, iv- 1-396: sùbito dopo quell'atto,
enorme, con connivenza affettata. vittorini, iv- 219: « siete qualcuno del
al monte ed al mare. moravia, iv- 338: molti altri invitati di
tanta gente morta e straziati. sannazaro, iv- 192: parli or presso or
spaziandosi per li verdi prati. soderini, iv- 263: se sotto all'aia
una sentenza giusta ed utile. foscolo, iv- 388: gli altn, benché d'
dee., i-intr. (1- iv- 12): la cosa dell'uomo infermo
tutte le superstizioni de'popoli. moravia, iv- 330: si sentiva indifferente, come
partissi colla grazia di tutti. guicciardini, iv- 161: prospero...
di notabil danno al nemico. manzoni, iv- 531: le false voci sparse
e di spennacchi. berni, 43-58 (iv- 44): gli vide il re
di già ispento el mondo. sannazaro, iv- 179: benché in sonno acquete
granne spise. dante, conv., iv- xvn-5: magnificenza... è
spirito, del tuo sentimento. boine, iv- 194: la prosa è artificialmente
può trame veruna conseguenza fondamentale. manzoni, iv- 473: non potevano aver forza
. sfilza di scritti. cattaneo, iv- ^ yò: teniamo in riserva le cinque
pericolo che diventasse lisa. d'annunzio, iv- 1-227: ha ordinato al pacché di
fortifica cogli abiti religiosi. d'annunzio, iv- 1-790: quel freddo medesimo gli correva
di spirito. panzini [1905], iv- 459: 'spirito denaturato': spirito
/ mi diè nel volto. savonarola, iv- 447: in mezzo la pianura
l'altre splendidissima mi rendeano. sannazaro, iv- 268: donne, non siate
parlando lo spositore più schietto. rapini, iv- 112: il sentimento sincero è
la milizia fascista. b. croce, iv- 11-47: anche per quanto riguarda gli
stanghe che tramezzano i cavalli. soderini, iv- 156: dentro fra le due
che lo confortava. g. villani, iv- 10-89: stante la detta oste
in versaglia gli stati generali. manzoni, iv- 324: un'assemblea, sotto
. viva e parlante. d'annunzio, iv- 2-871: con un colpo di stecca
/ lasagnuolo, o stenderello. panzini, iv- 663: 'stenderello'e 'stennarello':
stimuli pungenti. ulloa [guevara], iv- 74: la pecchia ha il
non gli offendesse e fedisse. aretino, iv- 6-136: invero è un tremendo stimolo
in concestorio di anticessori vostri. forteguerri, iv- 303: quella dote / che ti
maestro di coloro che sanno. manzoni, iv- 31: stiracchiò i fatti decisivi per
perfino al passaggio dei cadaveri. manzoni, iv- 524: soppressi gli 'incerti *
e la dolce stagione. d'annunzio, iv- 2-219: il vento era cresciuto ed
bastarono a sconficcare le sbarre. tozzi, iv- 238: data una stratta alla sedia
stravolge quel leggiadro aspetto. d'annunzio, iv- xii-184: la malattia gli aveva
, ma strazi e morti. marini, iv- 145: io volentieri moriva con le
, caduti nelle strettezze. d'annunzio, iv- 1-1028: gli parve probabile che ippolita
rose i crini adomo. d'annunzio, iv- 1-205: chiamava ed era ascoltato,
stringe a seguitare alcuna giunta. sannazaro, iv- 218: qual sì fiero desir
i versi della prima scena. massaia, iv- 110: leggevano il latino stroppiando
a graffiare. stupidezze! d'annunzio, iv- 2-199: dicendole le sue solite gonfie
penne al ciel sublime. d'annunzio, iv- 1-212: la mia anima..
d'anno in anno. della casa, iv- 314: dio voglia che sia
. s. gregorio magno volgar., iv- 40 (4): comengà a
le ginocchia nelle gambe dinanzi. soderini, iv- 244: le suffràgine della corona
armarsi contro il suo superiore. manzoni, iv- 18: un italiano poteva essere
presto che te ne accorgi. forteguerri, iv- 323: in me tien gli
svelto come di cipresso. d'annunzio, iv- 1-85: due efebi, svelti e
, da questo loco fuggi. foscolo, iv- 346: coloro che non furono
buon ordine se ne turba. manzoni, iv- 145: su questa interpretazione sarebbe
). dante, conv., iv- xxi-14: vuole santo augustino...
faccia maria bagia e tange. sannazaro, iv- 44: io appena incominciava a
per l'angustia del sito. soffici, iv- 232: sembravano due affezionati pachidermi
/ enea si debba. d'annunzio, iv- 2-595: tu devi congratularti teco perché
. s. gregorio magno volgar., iv- 59 (io): parseme esse'
che apportano noia a quello. foscolo, iv- 382: io mandava alla divinità
fanno tempestare quelle maledette corde. betteioni, iv- 178: guardava le lunghe dita della
una villa di temporàrio diporto. cavour, iv- 285: la ferma, per
capo come capitano. b. croce, iv- ii-173: sono andato dal tenente qui
la severa tenerezza del padre. moretti, iv- 786: a nessuno questa donna
a tergo l'amico colombo. cattaneo, iv- 2-266: a tergo dei poderi,
fo mandao. dante, conv., iv- xxvm-14: morì ortensio: per che
arcipelago, in terra ferma. fazio, iv- i5'295: posati alquanto, prendemmo
uguale schiamazzo dai timorati grammatici. settembrini, iv- 430: se egli [il
un conto di quaranta lire. deledda, iv- 583: la ragazza andò fino
tiriamo un velo sul passato. cavour, iv- 364: il mio collega.
l'imparai dal maestro. d'annunzio, iv- 1-788: rivide il violinista nell'atto
a sinistra in gran semicerchio. guerrazzi, iv- 257: notarono con maraviglia la
giudicare, che tosto vendicatore. boccaccio, iv- 110: o sommo giove,
vitupera desvia. dante, conv., iv- xii-4: promettono le false traditrici [
alla fine spropiarsi del tutto. pindemonte, iv- 145: si fa trangosciare il
vinse certamente quella de'trapassati. betteioni, iv- 528: è bene tener viva la
regione di mauritania. g. villani, iv- 7-31: fue rifatto il borgo a
non ne vuole intendere niente. forteguerri, iv- 289: quel siro / indettò così
somaro tirare la stessa carretta. rapini, iv- 765: sembra [ai giovani]
muta spesso luogo. fausto da longiano, iv- 201: l'albero non dà
e saziò tutto el popolo. sannazaro, iv- 384: tutte le lingue e
della francia, furono trovati. foscolo, iv- 334: il trattato di campo
passo, secondo gli avvisi. tasso, iv- 139: non sapevo come andare
parla vafrino e non trattiensi. marini, iv- 76: dall'ora in qua
popolo. f. f. frugoni, iv- 242: fece un buffone publico
fra le mammelle il viso. buommattei, iv- 224: pareva ch'io gridassi
compiacermi, e non tribolarmi. manzoni, iv- 15: sarebbe da desiderarsi che alcuno
sottrarsi colla fuga ai padroni. milizia, iv- 86: la grecia era tutta
, dalle triplici corolle. d'annunzio, iv- 2-152: le lampade di vetro componevano
il trisma lo assalisse. d'annunzio, iv- 2-1209: il suo viso era alterato
, quando è troppo carco. guerrazzi, iv- 225: mise mano a spogliare l'
tropea: gita a frascati. panzini, iv- 713: 'tropea': voce romanesca:
, né antica né moderna. savonarola, iv- 417: guarda se tu sai
in atto di sparargliele addosso. moretti, iv- 1000: entro il gran foglio di
benefico, cioè virtuoso. d'annunzio, iv- 1-141: abituato alle tranquille discese dell'
e funnovi tutti li medici. sannazzaro, iv- 115: la ardente fucina di
come alcuni hanno supposto. d'annunzio, iv- 1-215: il mare aveva..
porga / alimento l'industria. manzoni, iv- 304: risguardata così la pusillanimità
di giovanni suprascritto. g. villani, iv- 11-105: il comune di pisa.
composto il mio corpo lasciate. foscolo, iv- 369: mia cara amica! il
incancrenite, eccetera, eccetera d'annunzio, iv- 2-358: le palpebre erano ulcerate,
me ne scrivete cenno. d'annunzio, iv- 2-55: il primo quarto vermiglio tra
, benché venga da 'parere'. deledda, iv- 718: questa assenza di lei
la demolizione d'importanti piazze. fanzini, iv- 726: 'uti possidètis': è
della morale e della religione. mazzini, iv- 383: ora, di chi
un omaccion vasto e membruto. moretti, iv- 642: la fattoressa, a
turbato e pien de lampi. moretti, iv- 619: 1 ritratti dei defunti
delli uomini dinanzi a dio. sannazaro, iv- 77: o casta venatrice,
per l'opulenza della terra. idem, iv- 2-153: ella sentiva ora nell'animo
cristo e nella croce sua. sannazaro, iv- 189: tanta vaghezza in voi
duca carlo ben era compreso. forteguerri, iv- 573: infelice son io per
e della vigilanza mia. d'annunzio, iv- 1-73: « ella è libera »
quasi violàccio. e f. frugoni, iv- dalla viella medievale, che si suonavano
d'un solo. b. croce, iv- 12-173: lo storico indagherà la genesi
ed uccidete il vitulo ingrassato. sannazaro, iv- 123: poi che morte vuol
possono benissimo essere piantati. d'annunzio, iv- 2-1048: per la finestra aperta saliva
contro le regole della gramatica. monti, iv- 77: se talvolta gittando l'
gli dette la voce sua. guicciardini, iv- 209: alla elezione del pontefice
salmi e laudi volgari. della casa, iv- 192: vi dico così che
gli antichi verso il sole. deledda, iv- 289: ella gli si volse
spirito solo abiti e viva. foscolo, iv- 338: la volontà forte e
han mancato al novero. d'annunzio, iv- 2-139: pattuglie armigere andarono in volta
acque, il corso affrena. boine, iv- 183: uno stanco, un
dell'amicizia al tempio. d'annunzio, iv- 1-907: tra un fumo azzurrognolo si
, detagli e altre zaccare. passeroni, iv- 151: per transito toccai / certi
leggere, mentre filippo lavorava. soffici, iv- 313: passammo a zonzo per
sono ridicoli. panzini [1905], iv- 122: 'dandy': parola inglese
di ciliegie. panzini [1905], iv- 260: 'kirsch-wasser': letteralmente in