profondi d'invocazione, che terminavano in istrida acute. leopardi, 17-143: ma la
come asalisce l'una l'altra con istrida, percuotendosi con l'ali e fedisconsi
con una gioia pazza che dà in istrida. perché ogni tanto avviene che,
/ perché non era usato a quelle istrida, / che tutta ruppe la catena
o altri vasellamenti sonanti sonassono con grande istrida. e così a uno fiotto eglino debbino
con una gioia pazza che dà in istrida. palazzeschi, ii-564: fa un passo
facilitare il veicolo e fare che non istrida. guerrazzi, i-208: la dissipazione insapona
ricomperare a ogni piè sospinto, con istrida e romore minacciavano il nostro comune.
da ciascuna gente offeso: / con istrida ognuno acceso / facea faccia rigogliosa. rappresentazione
, con una gioia pazza che dà in istrida. moretti, vti-231: traversano piazza
26: qual gonfia e qual tempesta con istrida; / qual gitta la berretta e
, per la bocca gittando schiuma con istrida e ragghiare de'denti, facendo guai
canzon, cantando no, ma con istrida / passa de'sette ciel l'ultima spera
. ché non era usato a quelle istrida, / che tutta ruppe la
d'una rama / e con istrida le compagne chiama. l. martelli,
accenti profondi d'invocazione, che terminavano in istrida acute. moravia, i-184: si
26: qual gonfia e qual tempesta con istrida, / qual gitta la berretta e