, 550: chiunque... istiga una donna incinta ad abortire, somministrandole
/ che ogni opra più crudel gl'istiga a fare. foscolo, v-419:
rivolta contro l'autorità costituita, lo istiga al disordine, lo sobilla; agitatore
n'innamora, / nel cor le istiga il naturai talento, / volta l'aperta
tu il foro a tal follia mai non istiga. / gli scritti fa bramar chi
, spinge a qualcosa; che incita, istiga; che eccita, stimola, anima
2. figur. che suscita, che istiga (una guerra, una sedizione,
che incita, che induce, che istiga. segneri, i-466: si trasfigurò
esorta, persuade; che tenta o istiga. boccaccio, viii-2-163: le
con buffa calata il mio parer m'istiga. = denom. da izza (
di un'atto semplice d'iracondia, che istiga a dar la morte al fratello?
, / se il re supremo agamennòne istiga / alla pugna gli achei, non
l'altra pure odio, che la istiga, che le insegna, che la mette
codice penale, 414: chiunque pubblicamente istiga a commettere uno o più reati è
cova la doglia acerba, che l'istiga / l'odiata a fuggir luce diurna
(femm. -trice). che istiga, incitatore; sobillatore. — anche
occulto istinto tempestando le menti ree, e istiga a commettere adulteri, e pascersi delli
ed essa non fa scuola, ma istiga e discopre. michelstaedter, 276: metodo
/ perché 'l diavol tutta via la istiga. g. m. cecchi, 1-1-69
degli altri. 13. che istiga al vizio, a comportamenti disonesti,
.: persona che sollecita, che istiga, che induce, che favorisce un determinato
le cosce. conti, 548: m'istiga alla lascivia / certo il petto e
vaghe e procaci femmine. -che istiga o incita alla lascivia. f.
disordini, torbidi, congiure; che istiga a rivolte o alla violenza. v
proprio interesse o per incarico affidatogli, istiga altri ad azioni riprovevoli, quali delitti
, iii-1-360: l'un l'altro istiga a invadere i navigli, / a respingerli
o, distinguendosi per qualità negative, istiga e fomenta ad azioni e a comportamenti
i sudditi tuoi / l'invido ecclissi istiga. pascoli, l-8iq: fu anzi come
, saranno traboccati. -che istiga al male, al peccato. pratesi
vostre virtù. 2. che istiga il popolo o un esercito alla rivolta,
). conti, 548: m'istiga alla lascivia / certo il petto e quelle
, agg. che sobilla, che istiga. moretti, ii-891: l'editore
. (femm. -trice). che istiga a sentimenti o ad azioni ostili,
), agg. letter. che istiga a un comportamento biasimevole. salvini,
che induce a un comportamento biasimevole; istiga tore, in partic.
i-19: questa [l'invidia] gl'istiga e punge / e a'malvagi pensier
conti, 548: non m'istiga alla lascivia certo il petto e quelle
). che incoraggia, esorta o istiga a un'azione o a un comportamento
subomatóre, agg. e sm. che istiga qualcuno, per lo più nascostamente,
. che induce in tentazione, che istiga al male (ed è epiteto popol.
altri con insistenza, che provoca o istiga ad azioni anche riprovevoli. -anche sostant
, paulo. -chi fomenta, istiga dissidi. siri, xii-682: questo
] parla di sesso e libertà, istiga alla ribellione, congiunge l'anima negativa della