/ da le spade, e l'irriso dolor. pirandello, 6-337: gli s'
in tante occasioni e in altre città irriso ai « rifugi », generalmente cantine
mostra come ivi cristo sia negato, irriso e crocefisso tutti i giorni. gnoli,
sf. l'irridere, l'essere irriso; ironia acerba, malevola, pungente;
né irrisiva. = deriv. da irriso. irriso (part. pass,
= deriv. da irriso. irriso (part. pass, di irridere)
/ ebbe in restar ne'giusti preghi irriso. scalvini, 1-303: gli altari
, la patria per noi? sogno irriso di pochi, inavvertito in europa e condannato
uomo di poco conto oggi: capo irriso della popolazione, avido di danaro e
non saper guidare. -vilipeso, irriso. palazzeschi, i-16: la nostra
. letter. ant. schernito, irriso. domenico da prato, 1-ii-343:
di storia della cultura a torino'aveva irriso a certe superficiali agiografie della 'piemontesità'dell'
uomo deve ridursi spaesato e sconfitto ed irriso dappertutto, perché intenda la sua pochezza
critiche pesanti e sarcastiche; schernito, irriso. ferd. martini, 4-185
quattro m'abbiano non solo raggirato ma irriso: proponendomi in ogni loro novella sciarade e
», 24-viii-1986], 9: venne irriso chi si batteva per il bene pubblico
'vittima storica di alessandro manzoni', tanto irriso e tartassato nei 'promessi sposi'.