pur riedi, amore; e tu l'irosa / anima invadi, e fiero ivi
i quali aggredirono con una specie di furia irosa un angolo del fosso.
francesco da barberino, 214: femmina irosa e che legger si turba / rade
se stesso, con voce sorda, irosa o tediata. cellini, 1-9 (
affinità di carattere, che rendeva più irosa la mia condanna, più torbido il
uomini in certi casi; la diffidente e irosa indocilità di certi altri. leopardi,
aggrottate: in segno di severa e irosa scontrosità. dossi, 76
pur riedi, amore; e tu l'irosa / anima invadi, e fiero ivi
sordo malcontento, stizza, irritazione, irosa insofferenza. - in partic.,
per dispetto; per ripicca, per irosa insofferenza; in maniera brusca e stizzosa
, a crescere fra tutta una gente irosa, suscettibile e manesca. levi, 1-105
suo volto si contrae in una maschera irosa e dolente. -sostant. gozzano
sentii prendere il mento da una grossa mano irosa e tirar giù la mascella perché mi
in mare, invaso da un'impazienza irosa. soffici, v-2-737: essa [
allora, con voce stridula e irosa, mentre la campanella d'avviso garriva
di rinunzia e di dolore, inconsapevolmente irosa, par mi sorprenda inappagato e avido
. 3. ostinarsi con caparbietà irosa; stizzirsi. pasolini, 3-25:
esclamò elena, ferita dalla voce quasi irosa del giovine. -che sai tu di
un'amica poi seco conducea / ancor più irosa e rustica. cattaneo, iv-1-364:
cattaneo, iv-1-364: la massa disordinata e irosa, con le imprecazioni sul labbro e
d'annunzio, iv-1-991: la femmina irosa, dal naso adnuco, la interruppe
/ del gomito nel gomito. / irosa ella si volge, e in cor perdona
giov. cavalcanti, 118: con irosa voce il carmagnola chiamò i sangiovannesi.
una parola, un gesto, una esclamazione irosa del loro capo poteva esser la causa
brandìa la zappa, / poi che l'irosa voce era già rauca. scarfoglio,
. cassola, 2-239: la faccia irosa di un milite si affacciò gridando qualcosa
il mio turbamento era misto d'impazienza irosa. svevo, 8-145: aveva sofferto
c'era stata da lui un'impazienza irosa della sfiducia e dell'indifferenza da cui
mandatario, la sua penna si mosse irosa. pirandello, 5-357: ricordo un
prendere il mento da una grossa mano irosa e tirar giù la mascella perché mi
una reazione violenta, esasperata, ciecamente irosa). iacopone, 14-46: da
mandatario, la sua penna si mosse irosa. codice civile, 1705: il
di una mentalità qualche po'sofistica e irosa, come quella di certi grandi direttori
, non licenziosa ma libera, non irosa ma imparziale. fogazzaro, vi-14: tanto
. giacosa, 1-187: una politica irosa, velenosa, traditrice e pettegola, una
, voluttuosa, ritrosa, avversa, irosa e simpatica '. 13.
aveva in cambio la sferzata di quell'irosa e mordace protesta femminile. jovine,
, non più con la bella voce irosa di una volta, ma con un lamento
. porchiddìo, inter. come bestemmia irosa. pratolini, 9-657: i beni
di ferro e incitò i buoi con voce irosa. -per estens. qualsiasi oggetto pungente
s. v.]: di gente irosa, biliosa, invidiosa: 'figùrati
tormento, dolore o inquietudine, talvolta irosa. federico ii, 158: sospiro
riedi, amore; e tu l'irosa / anima invadi, e fiero ivi 1
volata rossa, mi consiglia con riluttanza irosa a concedere alle cose: non a
un'amica poi seco conducea / ancor più irosa e mstica: un cervello / che
1-i-1353: johnny... impiegava un'irosa eternità a sceverare i grani di riso
, con una certa più triste che irosa ammissione di secondarietà. = deriv.
in cambio la sferzata di quel- l'irosa e mordace protesta femminile. stuparich, 5-41
1353: johnny... impiegava un'irosa eternità a sceverare i grani di riso
scompostamente; gridare con voce aspra, irosa e risentita; berciare, strillare; alzare
guarda più stretto / dalla superba e irosa e tristosa. -di rado,
amica bionda: / terger vo'l'alma irosa e 'l torvo ingegno / a la
guarda più stretto / dalla superba e irosa e tristosa; / né paurosa né matta
bianca, e veniva ad una velocità irosa, a strappi, oltrepassando le onde
, 19-37: per ricevere nuove scosse dall'irosa voce tuonante e dagli smanacciamenti minacciosi del