vóto, abbandonandosi interamente, si lasciò ir come morto. foscolo, iv-352: t'
percoteva. = provenz. apcha, ir. hache (dal francone * hdppja:
stagnar liquido argento, / o più precipitose ir acque vive / per alpe, o
, 9-625: né tu volevi bambinello / ir con altri alla mensa, né vivanda
questo vino, / e adultera la moglie ir d'altri in braccio. nievo,
tardo agglutinano -onis, per tramite del ir. agglutination, docum. nel secolo
et alse, / vaga d'ir seco aperse ambedue tale. idem, iii-1-127
varchi, 23-107: così non sarei potuto ir più innanzi, se la mia balia
= dall'arabo ['annisr] af-tà'ir '[aquila] volante '.
medici, i-191: per altro mare ir voglio: / la stanca prora vo'drizzar
pastoie condotto, / che ti converrà ir d'ambio e di trotto. ariosto,
, 3-81: ed io stesso vogl'ir (non si minchiona) / ad animar
che stavan le staffette / apparecchiate ad ir annunziare / la venuta di cristo in
che stavan le staffette / apparecchiate ad ir annunziare / la venuta di cristo in
i-95: nelle terrene immagini cercando / ir l'eterea bellezza, e veder quelle
altri augelli trapassar secura / e sorvolando ir tanto a presso il sole / che
: in cima all'aquilino albergo / ir non speri animai, se non ha tali
capelli. 5. fig ^ ir. confondersi, fantasticare, farneticare.
ch'ei vien dove n'ha a ir, non dico a once, / ma
. (m'arrovèllo). provare un'ir ritazione sorda, stizzosa;
-ènsis e -dnus); cfr. ir. artisan. artigliare, tr.
= voce dotta, ingl. absolutism, ir. absolutisme, dal lat. absolùtus
morale. soffici, ii-12: a ir infuori delle cose di scuola non facevo più
, / se non ch'assai securi ir ne potrete. idem, 20-144: ed
5-165: non ti acostar, non ir dove tu inciampi / in troppo bella
decameron, 47: noi siam volut'ir dietro alla migliore guida, sebben sappiamo che
, 345-2: spinse amor e dolor ove ir non debbe / la mia lingua aviata
fu tal ora / ch'i'avrei voluto ir per altra strada. boccaccio, dee
/ ma sino a le mie case ir prima voglio, / che l'ora non
, 1-15: non baldanzosa, né impunita ir mai / 10 lascierò del suo delitto
. = provenz. baloart, ir. balouart e belouart, dal fiammingo
saracine, / cui bisognasse, per farle ir coperte, / o spiritali o altre
la pelle, / a casa ebbero ad ir con le barelle. tombari, 2-27
ant. fr. belefre, balevre, ir. mod. baiafre, deriv.
vasciu, spagn. bajo e bajar, ir. baisser, ecc. basso2
nel noi); provenz. batedor, ir. battoir (sec. xiv).
/ noferi, sempre non si può ir per la / battuta; ora bisogna far
, / qual mangierete? / -vedrà'mi ir beccandole / ad una ad una,
/ e dal vóto ch'avea d'ir ad ascesi / lo sciolse e di vestirsi
. = dal provenz. berrovier, ir. ant. berruier, forse 4 soldato
. cpixlot * amore '; cfr. ir. bibliophilie; ingl. bibliophile,
! / rivoltatomi a lui con gli ir. ant. bedel e bedeau (dal
cfr. provenz. moderno bisegle, ir. biseiglc, biseigue, deriv.
: librate, amici, la bisogna; ir dentro / alla cittade, e tosto
. cecchi, 23-38: i vogl'ir a mangiar quattro bocconi / spacciata- mente
boscaglia. carducci, iii-3-272: meglio ir tracciando per la sconsolata / boscaglia al
aver il brachieri / non possa tal usanza ir seguitando / di portar la scarsella o
va, né m'irritar, se salvo ir brami. foscolo, 1-120:
lacero ferraiolo, / andrete a rischio d'ir per aria a volo. tommaseo-rigatini,
briga / che la notturna tenebra ad ir suso. petrarca, framm., ii-160
, xxvi-2-244: costui, che sapev'ir di trotto e d'ambio / corse per
340: e me,... ir non vedrai / plauso mercando nell'error
. carducci, 678: meglio ir tracciando per la sconsolata / boscaglia al
. berni, 135: e bisogna ir del corpo e cacciar fuori, /
lui così cavalca? / fa ei per ir più presto in sul sentiero? /
corsa, / che non lo lascerebbe ir colla calca. machiavelli, 355: altri
buonarroti il giovane, 9-531: né per ir a bottega ècci garzone, / che
seconda, / non mi lascia più ir lo fren dell'arte. bufi 3-42:
ranocchie / fatta già mai, d'ir procacciando a cui / scoprirmi il capo
lavate per tingiere. = dal ir. chapelier. cappeuiflcio, sm
carro; cfr. provenz. carriatge, ir. chariage. carrièra [carrèra
péxoc 'membro ', attraverso il ir. céphalomèle. cefalometrìa, sf.
del tuo cercar le dotte carte; ir privo / sì della luce, che il
corona. petrarca, 160-14: vederla ir sola coi pensier suoi insieme, /
berni, 161: io vi voglio ir, s'io dovess'ir in ceste.
vi voglio ir, s'io dovess'ir in ceste. cellini, 1-86 (202
desìo d'onore / fan per diversa gente ir fuggitivo. manzoni, pr. sp
andianci soli, / se tu sa'ir; ch'i'per me non la cheggio
destrier vegliantino. bembo, 1-270: ir vago il vento, / in su la
col chitarrino e col zufol tra mano / ir pettegoleggiando notte e giorno? lippi,
il ciglio, / né se smax ir per fronte che minaccia, / e chiudersi
catal. e provenz. sabata, ir. savate. anche nel turco settentrionale
o del natale. = dal ir. chalemelle, dal lat. calamellus (
dal tetto / la povera ricchezza vede ir sotto, / la fatica, la speme
climaterico, / che il tuo capo vuol ir di senno scarico. panzini, iii-334
il cocchio primier fu visto in volta / ir per firenze, con più maraviglia /
così cavalca? / fa ei per ir più presto in sul sentiero? - forse
corsa, / che non lo lascerebbe ir colla calca. = comp.
della natura. = dal ir. codifier (nel 1845), comp
è quel che 'mpone altrui / « lasciar ir l'acqua verso ov'ella va,
: tu vedrà 'n queste bigie, / ir pantofle e cappelli al giubileo / per
muratori, 7-tranquillo stato, / sei vede ir dissipato... / colpa d'un
proprietà commutativa: proprietà di un'operazione ir a due termini (addizione, prodotto
tirino al punto r le concorrenti linee ir e vr. viviani, vi-183: dal
tal condotte, / che temen d'ir fra voi serpenti e lupi.
colmo della volta. -fig ^ ir. guicciardini, i-185: rispose che
amante / che vede il suo contento ir sì lontano. ganibara, ix-277: or
ti disbrigo, / al fondo della ghiaccia ir mi convegna. idem, purg.
, / cui bisognasse, per farle ir coperte, / o spiritali o altre
sapienza doppia, / che lascia talor ir tre pan per coppia. varchi,
. = provenz. coratge, ir. courage (originariamente col senso
ninfe, i bei piè, ch'oltra ir non ponno; / sì stanche ed
dal tetto / la povera ricchezza vede ir sotto, / la fatica, la speme
. petrarca, i-2-95: i'vidi ir a man manca un fuor di strada
buonarroti il giovane, 9-395: lasciar ir l'acqua verso ov'ella va,
marino, 7-122: che gli uomini ir in estasi costumano, / e s'altera
dal tetto / la povera ricchezza vede ir sotto / la fatica la speme; e
venz. daga, spagn. daga, ir. dague. da gal òtto
adocchi. baldovini, xxx-n-35: ma teco ir non si può né pian né ratto
giovin sciolto / dall'arbitrio del padre, ir licenzioso, / vaneggiator, debaccator,
, iii-24: fanno d'invidia molta ir piena l'etade, che al suo occidente
parti deformi, / sentenza dame ed ir sudando in cerca / d'industri frasi,
andianci soli, / se tu sa'ir; ch'i per me non la cheggio
152: a queste novelle, si pensò ir re pelleus che, se elli potesse
cecchi, 212: deh! lassate / ir il soldo per dodici danari; /
pianeggiar le porche, / mi facev'ir di qua di là. pea,
/ quell'inquieto naturai talento / d'ir sempre intorno a depredar la terra. cardarelli
, 18-n: la cosa non debb'ir di buone gambe. boccalini, iii-370:
or quindi rimirando, / vidi gente ir per una verde piaggia / pur d'
i-197: e non t'in- cresca ir lento / inanzi, e soffermarti ove la
xxx-1-18: rado incontro ad un periglio ir piace, / e la difficoltà le
occhi, e ne l'aspetto / ir con baldanza, e d'ogni nebbia
, alcuno ha detto / ch'a nettuno ir più inanzi ivi è interdetto. g
, / salire ad alto, e non ir digradando, / chi 'l goder brama
andianci soli, / se tu sa'ir; ch'i per me non la cheggio
storia dei santi barlaam e giosafatte, ir: sono apparecchiato per voi seguire per
non ci pensate, io non vi voglio ir a ogni modo. -apposta, a
e'pazzi ci diluviano. / lasciami ir via, che farebb'una giachera. boccalini
disbrigo, / al fondo della ghiaccia ir mi convegna. febus el forte, 5-15
suoi / mai sodisfar, per non potere ir giuso / con umiltate obediendo poi,
obediendo poi, / quanto disobediendo intese ir suso; / e questa è la
figur. ariosto, 23-97: voleano ir seco, ma il conte non volse /
racine, / cui bisognasse, per farle ir coperte, / o spiritali o
occhi, e ne l'aspetto / ir con baldanza, e d'ogni nebbia mostri
nido (v.); cfr. ir. ant. desnichier. disnocciolare
i dispersi. carducci, 678: meglio ir tracciando per la sconsolata / boscaglia al
d'orrida battaglia / gli ordini avversi ir dispiegati intorno. leopardi, 249:
più chiaro e volgarmente / e senza ir mendicando altra parola, / il tenne
arici, i-197: non t'incresca ir lento / inanzi, e soffermarti ove la
xxx-13-46: veg- gionsi incontro al vento ir le palustri / foliche a schiera,
2-41: quando tu puoi, morgante, ir per la piana, / non cercar
distribuzione / de le città, ottavio ir lento e tardo, / quasi avesse a
/ mai sodisfar, per non potere ir giuso / con umiltate obediendo poi,
obediendo poi, / quanto disobediendo intese ir suso. andrea da barberino, i-322
d'onore / fan per diversa gente ir fuggitivo. giusti, 4-i-235: la
videla sciolta / da'suoi lacci tenaci ir per la piaggia, / fastosetta e superba
un, belle fanciulle? / -lasciatel'ir, ch'elle si sono accorte /
, 17-76: vedi alberto il figliuolo ir fra'germani, / e colà far
. perduto la suavità della solitudine dovendo ir sempre accompagnata da suoi clienti, perduto
perché superbo vai, / quando ch'ir ne derresti umile e piano? gemelli
/ ch'io non mi so frenar d'ir loro appresso. pallavicino, 8-16:
manzoni, pr. sp., ir (204): renzo rimase stupefatto e
: provenz. ant. elm, ir. ant. elme (mod. heautne
fiori e l'erba, / pensosa ir sì leggiadra e bella donna. g.
(cfr. epistrofe); cfr. ir. èpistrophèe (sec. xviii).
, lat. tardo aequilìbràre; cfr. ir. équi librer (nel
bene pianeggiar le porche, / mi facev'ir di qua di là. d'annunzio
, e all'altro canto 1 leggiadramente ir lascia errante e vago.
, xxx-13-46: veggionsi incontro al vento ir le palustri / foliche a schiera,
2-41: quando tu puoi, morgante, ir per la piana, / non cercar
proverbi toscani, 260: quando tu puoi ir per la piana non cercar né l'
, / sanza consiglio molto esaminato / ir non si vuol, che tu ten
e l'uso / de'naviganti, ir per quest'acque è dato. manzoni,
porto, amica sena, / vedendo ir tonde tue tranquille e liete / per sì
cose d'incanto, / a lasciarvi ir rinaldo. borsa, xix-4-720: qui
4 notizia '); cfr. ir. évangéliser (sec. xii).
'parlare '(come iracundus da ir are). cfr. varrone, 6-32
e massimamente di quelle che non vogliono ir loro alle belle come fo io.
offesa gagliarda resistenza. = dal ir. fard (nel 1213), deverb
. / e far la gatta morta e ir pian piano. aretino, ii-101:
e io le gambe: io ho ir tutto 'l dì a procissioni, e mi
videla sciolta, / da'suoi lacci tenaci ir per la piaggia, / fastosetta e
dolce errore, / che mi fate ir cercando piagge e monti! seneca volgar.
d'arme, / ch'a lui nave ir non può né cariaggio. d'azeglio,
m. cecchi, 22-12: tu puoi ir per la fava alle tre ore,
una certa cava, / che posson ir senza temer di male, / a mezza
dotta, lat. fècundàre-, cfr. ir. féconder (sec. xiii).
ninfe, i be'piè, ch'oltra ir non ponno, / sì stanche ed
si debba essere fermata, per non ir più innanzi. betussi, 1-11: ben
: patto fra noi tre fermato d'ir pel mondo sconosciuti in traccia di avventure.
'e bahn 1 via cfr. ir. chemin de fer (nel 1787;
spesse / luci in disparte tre soli ir vedeva, / rotti i membri e smagliate
gran feste / che per addietro soleva ir cercando, / fuggo ora tutte. pulci
e polidamas, i quali per forza ir riscossero e rimiserlo a cavallo, non quello
? -sentesi / male; né potendo ir fuora, a me fidala. g.
grana (v.); cfr. ir. filigrane e ingl. filigree.
per filo / volea seguirmi fino dove ir debbo. -apposta, di proposito
i-275: tu puoi pel prato scalzo ir sanza rischio / di far crucciar,
findère 4 fendere '); cfr. ir. fissile (nel 1842).
l'aure a quando a quando / ir sibilando d'attila il flagello, / il
sf. psicol. timore istintivo, paura ir ragionevole, senso di repulsione
il giorno / e folgorando intorno / ir minacciando grandine che rubi / il rustico
selvaggie un folto essame / ronzando intorno ir e tornar si vede. parini,
in vento. ariosto, 2-1: ir non mi lasci [o amore] al
. parini, 318: deh lasciai ir quel ragazzo d'amore; / ch'egli
di un circo equestre. = dal ir. forfait 'crimine * (sec. xi
ariosto, sai., 5-170: non ir dove tu inciampi / in troppo bella
= deriv. da frammento; cfr. ir. fragmentaire (nel 1841).
). machiavelli, 852: lascia ir di siena le fraterne lite. metastasio
cantica seconda, / non mi lascia più ir lo fren de l'arte. leonardo
romana in questo paese. = dal ir. frère (sec. xii),
/ bello e sol fino ad ostia ir mi disposi, / indi per mar,
liquido argento, / o giù precipitose ir acque vive / per alpe o 'n
/ e la pa- landra, per ir ratto, intride, / non siàn d'
frugalità, sobrietà '; cfr. ir. frugalité (sec. xiv).
buonarroti il giovane, 9-644: ir la notte, / frugnolatore a i
di concerto, / a casa pigolon vogl'ir di gamba. note al malmantile,
d'onore / fan per diversa gente ir fuggitivo, / me ad evocar gli eroi
sconcio con l'avambraccio. savinio, ir: [i] grandi convogli fulminei
prodotto da esalazioni della terra; cfr. ir. furneterre (nel 1372).
. scient. fungósitds -àtis; cfr. ir. fongosité (sec. xiv).
petrarca, i-2-94: i'vidi ir a man manca un fuor di strada
evacuare. berni, 135: bisogna ir del corpo e cacciar fuori / con
in me non poco, / ch'ir non puossi a varsavia senza danno. /
ramenti / di ferro in un con essi ir furiando. nievo, 1-546: veggo
altrui insegnato / che gli è meglio ir trotton, che di galoppo. goldoni,
cecchi, 18-11: la cosa non debb'ir di buone gambe. b.
9-40: questi è mestier piaggiare, ir lor a'versi, /...
patti; / sempre garagollare, e ir col tasto. = deriv.
. i e far la gatta morta e ir pian piano. bandella, 2-11 (
m. cecchi, 20-21: i vogl'ir su / a veder s'io la
cecchi, 18-22: qui / bisogna lassar ir (come si dice) / il
tansillo, 37: non può gran tempo ir chiusa d'uman velo / alma,
e xévrpov 'centro'; cfr. ir. géocentrique (inizio sec. xviii)
vigorosi colla coda. = dal ir. gerbo (nel 1700; gerboise,
. gazà'iri 4 algerino '[gazà'ir 4 algeri '): per la
; cfr. provenz. a genolhons, ir. ant. genoillons, catal.
cfr. il femm. jolive); ir. mod. joli: di etimo
del fatto medesimo. = dal ir. jury (nel 1688), deriv
pane quotidiano '. = adattamento del ir. goélette (2a metà sec. xviii
o sughero o gon- fiotto / a ir per questi fondi alla sicura. varchi,
immolato il gorgozzule, / i'voglio ir via per camminar di dì. -pizzicare
, 294: mi delibero / di voler ir così da me di pratica / a
e l'uso / de'naviganti, ir per quest'acque è dato. alfieri,
superbo. carducci, 678: meglio ir tracciando per la sconsolata / boscaglia al piano
- / tórle le spoglie e lasciarl'ir, siccome / fanno i soldati, quando
. da guerra, attraverso la forma del ir. ant. guerrier (sec.
andar suso e intorno; / per quanto ir posso, a guida mi t'accosto
4 maniera '), diffusa dalla forma ir. guise (sec. xi)
. dal provenz. ant. guizarma, ir. ant. wisarme, guisarme,
simili genere conamur exprimere »; cfr. ir. icòne (nel 1587; ma
... dappertutto vuol sostituire all'asserita ir razionalità la idoleggiata razionalità.
cura sia, nostro diletto, i ir intanto a veder dove dimori / lesbina,
, i-374: è dura cosa / ir le beltà non viste imaginando. dessi,
(v. immenso); cfr. ir. immensità (sec. xiv).
i-12: ben fu saggio zenon, se ir fece in bando / e da l'
im- panchi? / meglio t'era ir per amo a chiappar granchi, /
impeccabilménte, avv. alla perfezione, ir reprensibilmente. gobetti
/ per fargli al terzo ciel volando ir vivi. g. malipiero, 46:
cocchio primier fu visto in volta / ir per firenze..., / è
pigliasse / l'ostia, dove debb'ir la ceralacca. / e chi a caso
augurare 'augurare '; cfr. ir. inaugurer (sec. xiv).
che veder per la magion celeste / ir e tornar quei fortunati eroi, / ricchi
, infilare in un cannello. -incannellare ir dita: nella mietitura, infilare le
fagiuoli, xiii-22: quell'avere a ir là dove si crepa, / dov'
, 5-163: non ti scostar, non ir dove tu inciampi / in troppo bella
es., tali di compir ir e 'accorgersi, scoprire, sapere con
i fiori e l'erba / pensosa ir sì leggiadra e bella donna, /.
cfr. fr. ant. encourre, ir. encourir, spagn. encorrer.
la maga] / in conquasso veduto ir il suo incanto, / in sommo glie
arici, iv-15: tra le ingrate piogge ir nell'immondo / loto le messi infracidate
518: di poi si mutò gregorio d'ir a saona, allegando dovea essere ingannato
, iv-15: tra le ingrate piogge ir nell'immondo / loto le messi infracidate e
quale io vorrei pur, né posso, ir presso. gadda conti, 1-406:
. sp., ediz. 1827, ir (200): la via era tutta
de'fiumi / la tregenda suol ir la notte in volta, / la
perché nel viaggio / strano mi lasci ir sola? e non mi sei /
armento /... non osa ir incontro al leon fero, / ma fugge
è ne la stagione acerba / vederla ir sola coi pensier suoi inseme, /
* soffiare, alitare '; cfr. ir. inspirer (sec. xii)
certo della levata delle stelle e loro ir sotto o altro. d. bartoli,
compromettere. burchiello, 99: ir possa... /..
; cfr. provenz. entresenha; ir. ant. entreseigne. intrasentiménto
avanza / se non ch'assai securi ir ne potrete / e penetrar de l'intricata
alle costiere / e la palandra per ir ratto intride. cesarotti, 1-vii-191:
, / che la notturna tenebra, ad ir suso; / quella col non poder
di voi fatta dal capitolo. b ir ago, 586: le intrinseche discordie e
, / e pur di novo ir se reconsiglia: / ma per timor non
deformi, / sentenza dame, ed ir sudando in cerca / d'industri frasi,
. casti, ii-6-53: invede d'ir dove interesse il chiama / e rivoltoso
giudizio di quelli che vivono in v ir tuosamente. = comp. da in-con
ch'io non mi so frenar d'ir loro appresso. alfieri, 6-135: io
tutti gli altri, e fammi al mondo ir solo, / ad or ad ora
). = deriv. dal ir. iperorganique. iperorganismo, sm
); cfr. spagn. hipocras, ir. hippocras, ted. hippocras.
, ii- 174: perché vogliono ir fuori, ancorché stesse / per guardia
scorta andianci soli, / se tu sa'ir; ch'i'per me non la
quello bosco. ariosto, 2-1: ir non mi lasci al facil guado e chiaro
, 1-1-145: io ho bisogno / d'ir con costui, onde non posso attendere
sole abbruciato, ci è toccato a ir pel mondo. cesarotti, 1-xxxiv-191: ivano
arte e l'uso / de'naviganti ir per quest'acque è dato.
petrarca, 3x2-1: né per sereno ciel ir vaghe stelle, / né per tranquillo
riso, / che i monti avré fatto ir, restare il sole: / ché
tasso, 13-60: o giù precipitose ir acque vive / per alpe o 'n
cecchi, 1-i-172: la cosa non debb'ir di buone gambe. l. salviati
morte trar ti debbia? / ch'ir possan tutte come al vento nebbia!
s'intese / uno strepito d'arme ir per le nebbie / del germanico cielo
seconda, / non mi lascia più ir lo fren de l'arte.
desio d'onore / fan per diversa gente ir fuggitivo, / me ad evocar gli
fare il sole / d'invidia molta ir pieno. bellincioni, ii-168: la luce
tuoi, / e l'altro tuo intelletto ir fece umile, / di lucido oriente
/ o ingrata, che mi giova ir lamentando. poliziano, 1-616: meglio è
, 4-119: quinci e quindi / veggio ir pascendo pecore et armenti. testi,
sangue, a mensa infame assiso, / ir motteggiando? mascheroni, 8-314: gl'
splendea. carducci, iii-3-272: meglio ir tracciando per la sconsolata / boscaglia al piano
madonna isaotta, è dura cosa / ir le beltà non viste immaginando. sbarbaro,
. berni [tommaseo]: bisogn'ir del corpo, e cacciar fuori.
, 1-66: perdonatemi muse, io voglio ir fuora. -ire giuso o suso:
/ mai sodisfar, per non potere ir giuso / con umiltate obediendo poi,
obediendo poi, / quanto disobediendo intese ir suso. -ire grosso: andare
tommaseo]: ma venitene tutti per ir grosso. -ire incontro, all'
. ariosto, vi-197: ma lasciamo ir questo. informami / un poco d'
chimico della famiglia del platino con simbolo ir, peso atomico 192, 2,
= voce dotta, comp. da ir [idé] [dell'occhio] e
= voce dotta, comp. da ir [idio] e [crom] ite
dotta, deriv. dal nome del genere ir \ is \, col sufi,
. inregolare, inregulare, inrigolare, ir regalar e), agg. (superi
; cfr. lat. tardo irrevertibìlis, ir. irréversible, ingl. irreversible.
riflessione (v.); cfr. ir. irréflexion (nel 1803).
9-629: né tu volevi bambinello / ir con altri alla mensa né vivanda /
. irreprensibile e deriv. ir riproducibile, agg. che non è possibile
provocare, eccitare'; cfr. fr. ir ritabi e (sec. xvi).
circostanze. rosmini, xxv-77: l''ir ritabilità 'e 'contrattilità
sono semplici riflessi, dipendenti da fatti d'ir ritabilità corticale, quindi del
rituale (v.). ir ritualità, sf. dir. non conformità
ancorché non abbiamo il latinismo] aureo ir mere, * irruente 'non suona
salernitana; cfr. napol. joiéma; ir. jujube (sec. xvi)
rucellai, 201: quanto gradisce il vederle ir volando / pe i lieti paschi,
lambrecchini '. = deriv. dal ir. lambrequin, dal fiammingo mediev.
riso, / che i monti avre'fatto ir, restare il sole; / ché
far con amoroldo, / che non può ir, come van quati lanzi / con
, 67-54: a lucca non voll'ir, se da'reggenti / di pisa prima
pelle, / a casa ebbero ad ir con le barelle. manzoni, pr.
, ii-459: mentre s'apparecchiava ad ir lassuso / vide la gente. tommaseo,
procelle, / sempre egualmente belle / ir rimirando intorno / or questo ed or
? -sentesi / male, né potendo ir fuora, a me fidala. / -per
quartiere '; cfr. russo laura, ir. laure (sec. xvii)
'; cfr. gr. xelxos, ir. lécher (sec. xii),
l. salviati, 20-112: lasciamen'ir pe'fatti miei, ch'io non
/ io non sapea, ch'errante / ir lasciai senza legge. -disordinatamente.
-la lepre non se n'ha a ir senza cani: chi la fa l'
la lepre non se n'ha a ir senza cani. -lepre vecchia dà
sepper fallo, / poiché il primo superbo ir le fé'voto, / raggiano in
tratto, un serra serra, / ed ir correndo contr'all'inimico. note al
né tu, becco, altramenti / dovev'ir alla busca, / com'una donna
veder con la sua face accesa / ir lo spirto divino e, ovunque trova /
benigno, generoso; abbondante'; cfr. ir. libéral (sec. xii)
restar colte, / mostran di voler ir libere e sciolte. metastasio, 594:
.. legata colla sensazione non può ir lontana una linea da questa. b.
andar suso e intorno; / per quanto ir posso, a guida mi t'accosto
... legata colla sensazione non può ir lontana una linea da questa.
spesse / luci in disparte tre soli ir vedeva, / rotti i membri e
, 3x2-11: né per sereno ciel ir vaghe stelle, / né per tranquillo mar
far trare. petrarca, 286-10: ir dritto, alto, m'insegna [laura
notte. carducci, iii-3-272: meglio ir tracciando per la sconsolata / boscaglia al
quant'altra oggi gentile / e può ir per la maggiore. salvini, 39-iii-198:
qualche magion di santo, / ove ir possiate almen le feste a messa. tasso
di trofonio! commettimi, commettimi d'ir cercando spiritisti, che molto mi piace.
saracine, / cui bisognasse, per farle ir coperte, / o spirituali o altre
: due venerande imagine... cum ir sute barbe e fronti laureati
vorace, quando i presti smerghi / ir tu vedi e redir sull'ampio mare
dello in fra due! ma lasciami ir via a desinare in un tratto, che
, che ne la / via da ir su ne drizza sanza prego, / e
loco ch'io ti mostro, / può ir ciascuna fiera a diportarsi, / che
partito, / se noi non vogliam ir nella malora. note al malmantile,
uso [di togliersi il cappello] ir in malora, / teniamo sempre coperta la
malvagi son multiplicati; / chi vuole ir netto non vi metta mani. dante,
petrarca, 312-2: né per sereno ciel ir vaghe stelle, i né per tranquillo
dal provenz. marr imeni (da man ir 'affliggere '). marrire
provare. = dal provenz. marr ir 'affliggere '. marrito,
: -lasciami elettra;... / ir voglio, sì, d'egisto in
, provenz. mod. mosco, ir. masque 'ragazza sfrontata '(nel
la via, / s'ell'ha ir fuora a vista della gente, / asconda
restar colte, / mostran di voler ir libere e sciolte. loredano, 151:
, / anzi è sì facil che ir gli può un bambino. spolverini, xxx-1-io
d'onore / fan per diversa gente ir fuggitivo, / me ad evocar gli eroi
, dal gr. mésouoa; cfr. ir. méduse (sec. xvi)
sposar te, bionda maria! / meglio ir tracciando per la sconsolata / boscaglia al
provenz. mensonja e mensonha, ir. mensonge (sec. xi).
ritrosia. cacciaconti, 2-5: lassal'ir che gli venga un mal mortale /
dello stricca legacci, 3-4: or lassiam ir ormai tal parlamento; / posianci in
tu qui? / hass'egli a ir meriggion tutto 'l dì? / passa un
salvini, vii-571: 'hass'egli a ir meriggion tutto 'l di '. detto
! / e poi lascia di piombo ir giù il messere. arlia, 1-220:
. meias, meina, mejan; ir. moyen; portogh. meào e lo
andar suso e intorno; / per quanto ir posso, a guida mi t'accosto
giovani miei sozi, / che l'ir la notte fuora / è da faine,
.. / ed io stesso vogl'ir (non si minchiona) / ad animar
stagnar liquido argento / o giù precipitose ir acque vive / per alpe e 'n piaggia
basso, / secondo l'affezion ch'ad ir ci sprona / ora a maggiore e
: né tu volevi, bambinello, / ir con altri alla mensa, né vivanda
cecchi, 18-12: la cosa non debb'ir di buone gambe, / e'non
or di dolore / ben colmo et ir penuriosi e'prieghi, / si veste il
fagiuoli, xiii-73: io però non vogl'ir per uesto vicolo, / di restar
caminar per la sassosa, / potendo ir per la piana con dolcezza, /
e le mie con l'agnola hanno a ir a monte? gualdo-priorato, 8-192:
morte. iacopone, 8-4: [ir basalisco serpente occide om col vedi re
il vóto, abbandonandosi interamente si lasciò ir come morto. jahier, 166: ho
l'italia e 'l mondo. b ir ago, 73: né vi essendo via
/ per fargli al terzo ciel volando ir vivi. biondo, xlv- 183
sangue, a mensa infame assiso, / ir motteggiando? pellico, 2-229: i
muglie, il congro, la murena, ir polipo, la locusta, il sargo
, non vi cale / di vederle ir disperse senza scorta? b. davanzati,
la pelle, / a casa ebbero ad ir con le barelle. =
talor ci da ad intendere / d'ir fuori e poi di piatto nascondersi / o
vivezza, e tumulto, se lice ir, di colori nel tutto. =
il giovane, 9-281: -capricci sì nuovi ir dònno male? / -belli, ma
nasce et ai tredici di marzo comincia a ir sotto. = voce dotta, lat
e'malvagi son multiplicati: / chi vuole ir netto non vi metta mani. fra
che amor di suo dolce veneno / lassa ir netta costei che adoro e colo,
, quegli vanno di punta e posson ir di nascosto... dove queste
dove queste vanno sempre scoperte e posson ir di piatto. buonarroti il giovane,
scòcchino le saette, non può ragionevolmente ir più oltre. = dimin.
toccargli quel tasto, per fargli ir più che non avrebbe voluto. imbriani,
a notificare e presentare ai nostri ir doi o tre ministri della giustizia. sarpi
firenze, le cose sue avessero a ir sempre in declinazione e peggiorando.
briga / che la notturna tenebra, ad ir suso, / quella col nonpoder la
he nutrica mortai vita. -dirigere ir funzioni fisiologiche. landino, 210:
suoi / mai sodisfar, per non potere ir giuso, / con umiltate obediendo poi
umiltate obediendo poi, / quanto disobediendo intese ir suso. l. giustinian, 1-406
gli alti ingegni / che 'l vero occulto ir ricercando al fondo. lemene, i-41
/ il sacro lembo o pur senti ir suo odore. s. maria maddalena
non se li può fare offesa. b ir ago, 682: li portoghesi e
scarlatti, lxxxviii-11-583: sanza fama ti truovi ir più oltri. varchi, 20-26:
dopo la schiusa. = dal ir. ombrette (nel 1776), dimin
10-20: ei vien dove n'ha a ir, non dico a once, /
impeti di quell'iracondo principe [giulio ir, dal quale ammiratasi ad animo rattiepidito
ragione / fan per diversa gente ir fuggitivo. manzoni, ii-196: tu,
di piacenti certo. = dal ir. ant. honter (v. ontare1
tal ora / ch'i'avrei voluto ir per altra strada. chiari, 1-i-83:
miei amici m'hanno sforzato a lasciar ir in man de li stampatori. buommattei,
cantica seconda, / non mi lascia più ir lo fren de l'arte. guicciardini
le superfluità di dentro dalle intestine con ir del corpo e dalla vescica con l'
vostre, / che vi fanno superbe ir ed altère, /... /
/ le sue sorelle orribilmente allegre / ir preparando i mantici e le incudi.
per li boschi / scherzando liete, ir non si veggan oggi, / qual
forza / o di tornare o d'ir girando all'orza. falconi, 1-12:
in questo come in infinite altre cose volesse ir dietro alle pedate di dante, del
nome d'azione da ossigenare; cfr. ir. oxygénation (nel 1789).
contrapposti. 2. fie ^ ir. contraddizione radicale. montale, 10-49
col suff. degli idrocarburi; cfr. ir. odane (nel 1890).
m. cecchi, 20-21: i vogl'ir su / a veder s'io la
drieto alle costiere / e la palandra per ir ratto intride. a. f.
la lanterna con l'oncino, che l'ir con la paletta senza manico per carbone
e cose palpabili per dare a 'ntendere ir regno del cielo. leonardo, 2-218
troppo nei pantani. -t ir are qualcuno nel pantano: coinvolgere una
22: tu vedrà''n queste bigie / ir pantofle e cappelli al giubileo /
? -sentesi / male, né potendo ir fuora, a me fidala. / -per
poco di paraggio / che vi fa ir superbi, e oro, e terreno,
national park) e, rispettivamente, ir. pare aux cerfs, pare d'aèrostation
conciosia che per tal verso e'si possino ir pareggiando. pallavicino, 1-245: vuoi
che con giove / per opera di mente ir può alla pari. casti, vi-28
basso, / secondo l'affezion clrad ir ci sprona / ora a maggiore e
almeno cinquant'anni. = dal ir. parnassien, deriv. da parnasse (
giovane, i-278: il garzon che ir gli pare in cuccagna / per una tal
el conoscerno al fiuto / e noi farebbon ir due spiedi a'fianchi. goldoni,
s. giovanni crisostomo volgar., ir. quantunque iddio abbia tanta cura e
capitale produttivo di reddito. - • ir. l'insieme di rapporti giuridici di contenuto
questo come in infinite altre cose volesse ir dietro alle pedate di dante, del
du'mesi. la raccolta non poteva ir peggio. pratesi, 5-102: ma
oh sfortunata erminia! una verginella gentildonna ir vagabonda per fiamma d'amore in abito
peliionia, dal nome dell'utfi- ciale ir. j. a. pellion; è
lo meo namoramento / non pò par ir e in ditto, / ca, sì
or di dolore / ben colmo et ir penuriosi e'prieghi / si veste il molochino
venez. perèr, friulano peràr, ir. poirier, provenz. perier, catal
percipere), che ha continuatori nel ir. (ant. perceivre,
bernardino da siena, 111-218: chi à ir reggimento della vostra città si debbe ingegnare
da cui si estrae; cfr. anche ir. pèreirine. voce registr. dal
signor, le maggior cure / d'ir procacciando in questa età fiorita / con fatiche
, e quanto all'alma / bisogna ir lieve al periglioso varco. testi fiorentini
lasciarti, senza venia petere, / ir sempre a spasso. 2.
. buonarroti il giovane, 0-106: ir pettegoleggiando notte e giorno? / vi
, 1-1-274: sempre mai non si può ir per la piana: / basta giungere
proverbi toscani, 260: quando tu puoi ir per la piana, non cercar l'
dietro a tutti quanti / e per ir più leggier piantò il mantello..
: talor ci dà ad intender / d'ir fuori e poi, di piatto,
tiziano. carducci, iii-3-272: meglio ir tracciando per la sconsolata / boscaglia al piano
. b. corsini, 10-18: d'ir a cercar di lui la fantasia /
cantica seconda, / non mi lascia più ir lo fren de l'arte.
, catal. e spagn. piular, ir. piauler. la var. è
quei vicini? / oh! laghiam ir, ché son tutti pillacchere. f.
lasà la cavra e fo ir volse: / e bonaprexa inprima el ponse
pere si veggono e quinci e quindi ir trasportando, delle quali alcune hanno acquistato
/ per fargli al terzo ciel volando ir vivi. /... / pur
canzonavan quand'essi avevan mani / per ir frugando a questi e a quelli in
: / o ingrata, che mi giova ir lamentando? equicola, 348:
s. bernardino da siena, iii-343: ir ricco non crede al povero; anzi
se non combatte, / di corona ir pomposo, / perché, nel campo di
? oh, magne in più e più ir oche. pulci, 1-62: ecco
pona; / di mercé degno è l'ir correndo in posta. castiglione, 3-i-1-706
posto, lei m'ammiccava che voleva ir lontano, e colla manina diceva: via
francese 'préceinte '. = dal ir. préceinte (ant. pourceinte 'recinto
liquido argento, / o giù precipitose ir acque vive / per alpe o 'n
ed ora a tal condotte / che temon ir fra voi serpenti e lupi. serdonati
verb. da preferire1-, cfr. anche ir. préférable (nel 1587) -
far resistenza, / poi che pure ir ti piace, / l'antico amor.
verile. vasari, i-323: tengo ir fermo che fusse più presto figliuolo di stefano
1-8: e 'l cor, che d'ir errando avea in costume / lungo quell'
. tansillo, 7-234: vedo ir con toga mille garzonetti / degni
uopo attendere altri pochi momenti, ir potersi osservare la perfezione di quelle figure che
oggetto col fioco lume d'una bassa ragione ir brancolando, ma di principio in principio
signor, le maggior cure / d'ir procacciando in questa età fiorita / con
approvato ed avrà esecuzione a cominciare dal ir gennaio 1914. -disus. in
e io le gambe: io ho ir tutto 'l dì a procissioni. grazzini,
noi stesse piacere nei suoni che produciamo. ir annunzio, iv-1-408: élla scorreva con
, lxxxviii-it114: vidi gli antichi padri ir profetando / di dio incarnare il figlio
scappar cotai parole / che fan la libertade ir al profondo? fogazzaro, 10-430:
... / che mi fate ir cercando piagge e monti. a. pucci
op-at 'vengo '; cfr. ir. prosélyte (nel sec. xm)
perpendicolarmente in giù, lo la- sciarò ir prolungato verso le falde, a fin che
, il spenditore. = dal ir. ant. proviser 'decidere 'e
a [iepà], deriv. da ir ^ ov, massic cio
le piovevano giù dalla crocchia semidisfatta, facevano ir resistibilmente pensare ad un pelo
di musiche varie. = calco del ir. pointilliste. puntino1 (ant.
pindemonte, iii-477: senza qualche puntura ir non dovrebbe / la vanerella cloe. leopardi
. mattio franzesi, xxvl-2-102: lasciamo ir, busin mio, l'acqua alla china
chi [degli spiriti folletti] si diletta ir gli uomini gabbando, / chi si
v. quadrare1); cfr. anche ir. caaran. quadrante2 (part
saracine, f cui bisognasse, per farle ir coperte / o spiritali o altre discipline
che ciascun qual vuoisi sia / potess'ir per città e per contado. ariosto,
andar suso e intorno; / per quanto ir posso, a guida mi t'accosto.
posto, lei m'ammiccava che voleva ir lontano. ghislanzoni, 4-66: nella
de'medici, ii-76: io proverrei ad ir con devozione / là dove questa santa
altri augelli trapassar secura / e sorvolando ir tanto appresso il sole / che nulla
cortesamente dica, / perché fra gente altera ir ti con vene. 14
l'espressione al rallentatore, cfr. ir. au ralenti per cui v. montale
. buonarroti il giovane, 9-644: ir la notte / frugnolatore ai passi più
/ di ferro in un con essi ir furiando. guglielmini, 125: si trova
360: deve colui che vuol fare essercizio ir prima ben del corpo, purgarsi il
bernardo accolti, 1-25: or suso voglio ir dentro a rassettare / camera e letto
pioggia / ci ha rattenuto sì che l'ir più innanzi / impossibil ci fu.
spiaggia traversando ratto / ricisamente, senza ir per sentiero. = comp. di
1 diti del pensiero / il tastoso registro ir trascorrendo / del mentale arpicordo.
legar il furore / e noi lassar ir fuore, / acciò ch'in tutto avesse
avvezzo a posseder tranquillo stato / sei vede ir dis sipato /
buonarroti il giovane, 9-130: falla ir pe'fatti suoi, non la tòr
far resistenza, / poi che pure ir ti piace, / l'antico amor.
, / che i monti avre'fatto ir, restare il sole; / che ben
giovane, 9-588: gran danno è stato ir mal sì bel lavoro, / e
restar colte, / mostran di voler ir libere e sciolte. delfico, i-350
cor l'usato ardire / e lasciando ir da parte ogni rispetto, / s'
di sua spoglia / che di mill'idre ir ne potesse alcide. rovani, i-712
prodotta nel tribunale. = dal ir. rebordage, deriv. da reborder 'riaccostarsi
degli angli ambisce / sprezzatore _ _ ir, altri rifiuta / gallici scritti, uno
sì entrerremo dentro e peneremo d'abbattere ir rigolglio de'nemici. guido delle colonne volgar
. berni, 135: e'bisogna ir del corpo e cacciar fuori, / con
e trasparenti, / convenne bell'e nudi ir a parecchi / a rindossarsi i lor
valore intens., in-illativo e dal ir. faiblir 'divenire debole'. rinfecondare,
senza speme / l'origine del duolo ir rinnovando? goldoni, xiii- 390
, / né la materia di te ir mi manca, / anzi più cresce quanto
per le vigne col vomer volgendo / ir con destrezza i repugnanti tori.
, né all'incontro di rifiutare di ir dove a lui piacerà di mandargli su
devendoli / portar scoperti, non voglio ir, ché massimo / se adirerebbe meco
or, perche poi senza riscampo / potrò ir a vederla moglie mia. = comp
croce sborsò all'eterno suo padre ir riscatto loro tutto il suo sangue. c
; /... / chi più ir ha più ne metta, / e
. giambullari, 7-86: e'me conviene ir via, perch'io non posso /
. giacomo da lentini, ir. non vuol l'amore ch'io resembri
f'aere / i minacciosi coni ir sibilando. bacchelli, 13-115:
. e non pigliarsi tanti travagli per ir dietro alla roba, la quale egli
api selvagge un folto essame / ronzando intorno ir e tornar si vede. g
, comp. da roast (dal ir. rótir 'arrostire') e beef che è
, 13-592: in tal pensiero / ir d'anchise al figfiuol gli parve il meglio
di statura alta e di forme proporzionate. ir un ro seo incomparabile,
... / occupando del suolo, ir. util peso, / due rubi intieri
il giorno / e folgorando intorno / ir minacciando grandine che rubi / il rustico
for gie aportato. = dal ir. saisine, deriv. da saisir 'afferrare
ramenti / di ferro in un con essi ir furiando. g. l. cassola,
cecchi, 1-ii-82: poi che voi volete ir meco a 'salvum me fac', a
altrimenti. -piacemi! / tu vuoi ir a 'salvum me fac': ma importami /
per le vigne col vomer volgendo / ir con destrezza i repugnanti tori. d
queste cose per timore, / vogl'ir con essi; e dommi a satanasso,
giovin sciolto / dall'arbitrio del padre, ir licenzioso /... / e
, e da un deriv. dal ir. briser 'spezzare'.
suo le superfluità di dentro dalle intestine con ir del corpo e dalla vescica con l'
. g. montanini, 19: voglio ir di qua per scantonar più presto:
buonarroti il giovane, 9-130: falla ir pe'fatti suoi, non la tór
proverbi toscani, 260: quando tu puoi ir per la piana, non cercar l'
avvenuto 8. prov. ir le altre sceneggiature, le solite sottili schermaglie
fiori, 3-24: disgrazia, lassiam'ir queste contese, / ch'i
, 37: veggionsi incontra al vento ir le palustri / foliche a schiera. campanella
via da lei sequestra, / ond'ir ne convenia dal lato schiuso / ad
lo sbarco. = adattamento del ir. chaland (nel 1080, anche come
restar colte, / mostran di voler ir libere e sciolte. metastasio, 1-i-602:
giovin sciolto / dall'arbitrio del padre, ir licenzioso, / va- neggiator.
, tanto è più dura. bicchierai, ir. il ferro e forse il manganese
tasso, 13-i-441: ahi! crudo, ir dunque a morte / senza me pensi
b. giambullari, i-200: non può ir come van questi lanzi / con la
, non ponno / da parziali danni ir mai disgiunti. b. croce, iii-22-280
a voler camminar per la sassosa / potendo ir per la il proprio compito o lavoro
, i-21: scusi, signore; debbo ir sopra, il padronemi chiama.
, che ne la / via da ir sù ne drizza sanza prego. /.
danni. g. g. belli, ir. tre anni trapassammo in questi tragitti
segnasse moneta. -fig ^ ir. conferire un'espressione al volto.
fanti e cavalli / potrìa felsina guidando / ir di stragi seminando / del panaro e
catania. aretino, vi-146: lasciate ir questo asino, che gliene farò portare s'
settemplice serpegin questa / casa hanno a ir staser le barche in zoccoli. giamento tra
gon pastinaca) di notevoli dimensioni. ir alberti [s. v.]:
perdono il suono. lauro, 2-1 ir. l'effetto del secco è che [
gozzi, 4-153: io vidi un cacciator ir nel profondo / dei suoi successori?
terra sfuggiasco e travestito, si mise a ir aioni, per dove non poteva con
/ tutti veggendo i loro sforzi ir vani / di passar oltre al cadavereo
. p a. franceschi, ir. anco me parbe udir: chi fun
delle fiamme all'aere / i minacciosi coni ir sibilando. carducci, iii-3-368: la
cognato / non l'abbandoni ingrato / per ir dietro a una chioma / inanellata e
stringendo con una mano una pietra simbolica ir annunzio, iv-i- 47: « fior
so che a parlar sincero / si accorcia ir saggio della parca il filo, /
. = voce ingl., dal ir. esquif che a sua volta è dall'
spesse / luci in disparte tre soli ir vedeva, / rotti i membri e smagliate
vaghe ninfe, i bei piè, cìvoltra ir non pon- no; / sì stanche
onda vorace, quando i presti smerghi / ir tu vedi e redir sull'ampio mare
« la repubblica », 18-v-1986], ir. la vendita delle azioni delle imprese
il tempo che richiede. intelligenza, ir. levasi a lo matin la donna mia
. giambullari, i-200: non può ir come van questi lanzi / con la balestra
m. cecchi, 212: lassate / ir il soldo per dodici danari. -lasciare
tassa, balzello. chiabrera, 5-1 ir. io sono privilegiato, come ella leggerà
. martello, 6-ii-13: onaecco sommessa ir tua baldanza. -condizionato (un giudizio
. m. cecchi, 1-1-483: lasciatemi ir, perch'io voglio esser sogiulianelli,
sordo non fu detta. guerrazzi, 2-1 ir. i pisani risposero: «.
altri augelli trapassar secura / e sorvolando ir tanto appresso il sole / che nulla vista
. cinema illustrazione [18-ii-1931], ir. i 'sosia'hanno l'incarico di
giovane, 9-588: gran danno è stato ir mal sì e credo / che 'l
animali. carducci, iii-3-272: meglio ir tracciando per la sconsolata / boscaglia al
disbrigo, / al fondo de la ghiaccia ir mi convegna. g. p
da espantare 'spaventare'. spantacciare, ir. (spantàccio, spantacci). region
improvviso il giorno / e folgorando intorno / ir minacciando rindine che rubi / il rustico
mi calò la furia / sentendo! 'ir chieggiendo del contorno, / e lo
razza d'agricani / sempre d'im- ir avean qualche sacchetto. / e sotto l'
commette [a mercurio] che contra argo ir s'apparecchi / e perché non sia
) battendo il precedente record, detenuto dall'ir landese vincent pilkin ^ ton
si niega / per virtù di saturno ir al profondo, / stare sospeso nel centro
confrontare con oland. medio spierlinc, ir. ésperlan, spagn. esperlano.
1-iv-783: levata gli hai la spesa d'ir a napoli. / va'pur sicuro
fuori gran rami. -spina d'ir co: spinacervina. bergantini, 237
scoperti. 9. fig ^ ir. irto di difficoltà ó di insidie;
per l'alto a piene vele; / ir giureresti / l'immobil lido, e
, / cui bisognasse, per farle ir coperte, / o spiritali o altre discipline
i'vò dell'altro, / anzi che ir là, spregare il tempo e il
alla sua donna e arder forte / e ir troppo spronato dal desìo / facil cosa
riscorza. se / da'cananei mastini straziate ir lagrimose; / né le vergini =
gieneralmente e interamente. = dal ir. ant. establissement, nome d'azione
ben grassi e lieti, / staffeggiando, ir per roma i tuccni e i vari
pianeggiar le porche, / mi facev'ir di qua di là, come uno /
ridir com'ello stea, / su ir la viva luce passeggiando / menava io li
: maladetta colomba, / ben statti ir spennacchiata. capuana, 15-188: « ben
». / e poi lascia di piombo ir giù il messere. p. petrocchi
perché nel viaggio / strano mi lasci ir sola e non mi sei / fidata scorta
stretta stretta, che se ne vollero ir tutte [le viti].
del viver, che i pensier non lascia ir va ^ hi, / cessa amor.
e presi. lamento della beata vergine, ir. i'fremo, a solo a
, ovvero dell'osservanza più stretta. ir annunzio, 8-126: la contessa bersenda,
roseo, v-76: facendo sembiante di voler ir ad assalirlo per sturbarlo di andar al
ottengo. carducci, iii-3-272: meglio ir tagliando per la sconsolata / boscaglia al
/... il primo superbo ir le fé vote. cesari, iii-503:
i-12: ben fu saggio zenon, se ir fece in bando / e da l'
, / secondo l'affezion ch'ad ir ci sprona / ora a maggiore e ora
egli / aveva nel tamburo e'vuol ir fuora. tasso, iv-20: non ho
entri uno addosso, e mi faccia / ir tapinando qualche mese? 3.
i patti; / sempre garagollare e ir col tasto. -battere, percuotere
diti del pensiero / il tastoso registro ir trascorrendo / del mentale arpicordo. =
. 3. fig ^ ir. istintivo, spontaneo, immediato.
, / me la 'nsegnò portare e ir diritto. 9. intr.
tortura. burchiello, 90: ir possa in sul trionfo de'tenagli, /
ch'ei vien dove n'ha a ir, non dico a once, / ma
santa trinità, per = dal ir. ant. tence, deverb. da
/ mai sodisfar, per non potere ir giuso / con umiltate obediendo poi,
obediendo poi, / quanto disobediendo intese ir suso. boccaccio, dee., 2-1
posto, lei m'ammiccava che voleva ir lontano, e colla mano diceva:
. aretino, xxvi-3-32: or lasciam ir la turba mariuola, / e ritorniama a
è ne la stagione acerba / vederla ir sola coi pensier suoi insieme, / tessendo
. da tersus; cfr. anche ir. ant. tersoir 'tovagliolo, asciugatoio'(
: canzone... fra gente altera ir ti con vene. boccaccio, viii-3-97
dalla parte di sottovento. = dal ir. ant tumer (nel xii sec.
tracannator del sangue / perch'elle usano ir piene, / succiator delle vene / dell'
che si chiama traduttologia. = dal ir. traductologie coniato da b. harris nel
(v. spirare); cfr. ir. transpirer (nel 1503) -
bartolomeo da s. c., ir. adunque della congiurazione (cioè del
dì di berlingaccio. = dal ir. trésor (v. tesoro),
acqua che entra nella pila. ir. alberti [s. v.]
positivo applicato specialmente al morale. 'non toccar ir mi'nipote, troglion ispennacchiato'.
lomazzi, 461: ove concluder ch'ir dovessi in villa, / per tondo
: tra gli odon = adattamento del ir. toussaint, forma brachilogica di [fete
, 9-40: questi è mestier piaggiare, ir loro a'versi, / osservarli,
, che ne la / via da ir su ne drizza sanza prego, / e
cortesemente dica, perché fra gente altera ir ti convene, / e le voglie son
cor l'usato ardire, / e lasciando ir da parte ogni rispetto, / s'
= adattamento dell'ar. waqf{p \ \ ir. awqàf, wuqùf); voce regi-
e in sé sicura, che furtiva ir voglia / de'fier troiani al campo,
viver, che i pensieri non lascia ir vaghi, / cessa amor che sì gli
a pigliar l'alpi inanzi / fece ir gli suoi d'armatura scarchi; / ma
, 20-28: sparse al vento ondeggiando ir le bandiere / e ventolar sui gran
a pigliar l'alpi inanti / fece ir gli suoi d'armatura scarchi; / ma
. scombuila, lxxxviii-11-478: tal voll'ir basso ch'alto si ridusse, / e
tu entri pur nel vitalbaio: / laggal'ir, che ti caschin le cervella!
dinamismo, di vitalità, talvolta fino all'ir requietezza; esuberante.
e datagli una fiera manata partì vociferando. ir annunzio, iv-2-85: dalla cantina di
: ho ucciso sì ucciso una volantista che ir ritato dal motore sonnacchioso massacrò
gambo e in alcuni casi commestibili (ir la facilmente confondibili con le amanite)
oppure una u consonante, cioè una ir, è chiamata con il nome di vi
medie. tipo di radioterapia che per l'ir radiazione dei tessuti neoplastici si
verbali del consiglio di amministrazione fiat, ir 19: gli impianti eseguiti nella fonderia si