è proprio, che si riferisce all'ippiatria. = voce dotta, gr
, calco del gr. bnuatpla 'ippiatria '; voce registr. dal d.
-imboccatura del morso del cavallo. ippiatria, 27: al cavallo, chi à
dello zoccolo in seguito alla ferratura. ippiatria, 173: remedio al falso quarto perfecto
bastaria quattro quattrini d'acqua al zomo. ippiatria, 172: piglia un quatrino di
con un compì, di specificazione. ippiatria, 173: piglia radica de canna e
se non che ha quelle rappe. ippiatria, 163: a fare unguento a guarire
mano, carico de tele aragne. ippiatria, 168: gieta el cavallo in tera
rava stu vai 'n l'orto. ippiatria, 170: a guarire la stiza al
contro la piega del pelo. ippiatria, 164: ongie le corone del pe'
viti vecchie e reste di agli. ippiatria, 162: meteli dentro una quarta
del fasciare come t'ho detto. ippiatria, 162: al cavallo che avese portato
ed è sozza cosa a vedere. ippiatria, 168: piglia de lo unguento
, ciò è riscaldata e refredata. ippiatria, 164: a guarire uno cavallo ri-
. e'nostri lo chiamano romice. ippiatria, 166: dèli a mangiare cum la
inadatto, troppo duro). ippiatria, 34: tal fateze di boche comunamente
morso per infilarvi le redini. ippiatria, 21: pone mente si l'à
verdastra, originaria dell'africa. ippiatria, 169: al cavallo riscaldato, mostra
sf. tirata di briglie. ippiatria, 35: il cavallo è stato cavalcato
si conoscono i tenpi de'cavalli, ippiatria, 15: chi ha fi scaloni alti
vicina all'altra, esser percosse. ippiatria, 30: si pure el cavallo
rifiutato, perché aveva una schienella. ippiatria, 168: a guarire le contane e
e indocile (un animale). ippiatria, 15: avendo la boca tenera e
impastoie, e seccole al sole. ippiatria, 166: dàli a mangiare cum la
pel mezzo infino al turilo intrinseco. ippiatria, 165: a guarire le sedole a
. -caduta, incespicamento. ippiatria, 170: a guarire la tòrta che
d'ottone grossi come una picciola nocciula. ippiatria, 39: dàli de bone bastonate
. ant. sopraccin- ghia. ippiatria, 42: e fa tre o quattro
il luogo del sopraoso spese volte, ippiatria, 168: a guarire le contane e
quelle sue labbra sottili, vermigli, ippiatria, 15: chi ha grossi li labri
. reclinando in basso il capo. ippiatria, 60: questo è per uno [
date a un animale). ippiatria, 17: per tal superchie bote sirà
cavallo per spronarlo al galoppo. ippiatria, 23: cavalcalo cum poche speronate o
architettonico, uno strumento). ippiatria, 25: al cavallo chi ha la
morso per infilarvi le redini. ippiatria, 27: al cavallo chi à la
morso per infilarvi le redini. ippiatria, 21: si sono morsi chiuxi de
con l'altra parte, la spolverizzate. ippiatria, 170: pigia una lepora tuta
tempo chiuso nella stalla. ippiatria, 37: ti darò una regola bona
a cui si affibbia la briglia. ippiatria, 34: si pò meio inbrenarlo cum
e bruta asa'piu che la stiza. ippiatria, 170: a guarire la stiza
in partic. di tela. ippiatria, 162: abi uno bastone lungo dua
. - anche di animali. ippiatria, 42: si tu ahi poledro,
senso concreto: la ghiandola tumefatta. ippiatria, 172: pigia una candela e brusia
argento. 2. impiastro. ippiatria, 164: de tute dite cosse inseme
3. ant. verme parassita. ippiatria, 170: le tarme che veneno nel
il verbo si sovrappone ad avere ippiatria, 34: tal fateze di boche [
bocca di un cavallo). ippiatria, 30: si pure il cavallo avesse
non esser ancora principià a tibiar. ippiatria, 40: fa una caveza di
, annebbiato (la vista). ippiatria, 165: a guarire uno cavallo quando
a carico degli arti del cavallo. ippiatria, 170: a guarire la tòrta che
viva e l'unghia del cavallo. ippiatria, 162: al cavallo che avese portato