, iv-92 (4-26): com'io son scritto nel libro d'amore /
. cino, iv-287 (10-1): io son chiamata nuova ballatèlla, / che
chi sente nel cor quel che sento io. andrea da barberino, 4-1163: l'
sua lunga ballatèlla. magalotti, 2-41: io avea pur letto in quelle / leggiadre
una ballata tedesca. vittorini, 5-1 io: altri ricercavano lo spirito della ballata
passò per la via, / disse ch'io era un ballerin valente. marino,
, di cui hanno non so s'io dica ripiene o impinzate le loro rappresentazioni
, 7-6: la favola è lunga ma io te la racconterò in tre balletti,
vari balli / pur mal mio grado io spendo i giorni integri / onde talor vergogna
ch'e'se n'addìa. / s'io son seco alle feste, io vo'invitallo
/ s'io son seco alle feste, io vo'invitallo, / e a lui
che sapremo. ariosto, ii-53: poich'io mi trovo sol, mi pento d'
. nievo, 563: s'intende ch'io misi il tutto alla posta senza nulla
, si può tirare in ballo un io riposto, e magari sentirsi nascere, conquistare
1-47 (i-555): ma poi che io in ballo entrato sono, egli m'
del sole più che la nera, io aveva risposto che la faccenda camminava a
costo vuol compirla, dice: / io sono in ballo, ora ballar conviene.
lippi, 6-33: ma, com'io dico, tutta spensierata / bai- lonza
, 1-2-3: che ti credi ch'io sia ciapetto, che si lascia ballottar da
umano, /... / io ti vo'ballottar dentro un rovescio / di
ballottati. c. gozzi, 4-160: io ballottai talor qualche piovano, / e
franco, 1-9: a che credi ch'io pensi, o ch'io balocchi /
che credi ch'io pensi, o ch'io balocchi / tanfi'de'pulci le persone
s. bernardino da siena, 291: io vorrei che ci fussero di quelli che
ei così da certi balocchi di cera ch'io facevo: ché quando 10 tornavo di
tredici scarsi diventato filosofo; del qual nome io mi gonfiava tanto più, che mi
giovane, premeva dargli un balocco. io dovevo distrarre lui, e lei aiutare
f. d'ambra, xxi-53: io, come un balocco ch'io sono.
: io, come un balocco ch'io sono... gli credetti. b
lunge. parini, 319: ch'io possa diventare una ghiandaia, / ovvero
barbaianni, o un alocco, / s'io sono un'altra volta sì balocco /
mi crea ministro; / e sia pur io bestia ignorante e sciocca, / tutta
ma perché la causa fu sì bizzarra ch'io vorrei farti ridere su la mia balordaggine
tra quindici giorni si uscirà... io spesso mi adiro di tanta balordaggine
delle farine. chiesa, 5-223: io? cosa rispondere?... che
. rajberti, 1-33: né impedisce che io sia since ramente pentito delle
. bibbiena, xxv-1-70: balorda! son io; non lui. -così è.
non lui. -così è. erravo io. tu hai ragione; tu il torto
tu togli. ariosto, 327: s'io piglio un sasso, ti spezzerò quella
, ricordatemi il nome vostro, che io son sì balordo che io me l'
vostro, che io son sì balordo che io me l'ho sdimenticato. berni,
xxv-i-iio: oh bestia balorda! io pichiarò tanto che qualcuno si affacciarà.
, tanto è goffo e balordo, ch'io non so a quello ch'ei si
marino, i-102: lascio stare ch'io non sono così balordo che non conosca
tue lettere; sono andato a cercarle io stesso, sospettando che tra que'balordi
. piccolomini, 204: monna raffaella, io vi sto a udir per balorda,
gentilmente invitato a una partita: e io, malamente, con una certa sufficienza
questa balorda osteria gli chiese, s'io era un giovine che avea
valle di milis. nievo, 676: io mi versai un bicchiere colmo raso di
bertola, 115: nell'atto che io li trascrivo [alcuni versi] come graditi
dentro il castello di londra decapitata, io mi vi trovai e sentii leggersi il
parnasso. monti, 21-581: ed io di troia / l'alta cittade edificai
naturali. nievo, 71: dovetti io, essere socievole e soggetto alle leggi sociali
, sat., 1-114: alcuna volta io sprono e sferzo / mutando bestie e
. foscolo, 1-314: dalle balze ov'io m'aggiro, / mio diletto amato
studiare botanica; e in due settimane io aveva raccattato su per le balze parecchie
/ ombri, o quercia pensosa, io più non amo. verga, 1-123:
, che è il più balzano ch'io vedessi mai; ché, fra paltre
campana, 105: sulla poppa balzante io già ero portato lontano nel turbinare delle
cor nel petto. ecco, diss'io, / ecco il padre che vien.
nell'onda. goldoni, iii-827: io son quel lelio che tu maltratti, e
or da quest'onda, / non ch'io mai giunga ad afferrar la sponda,
iii-47: immerso in quella occupazione, io non ero capace di altro pensiero. uscito
balzellante, venirmi incontro nel refettorio, io avevo soprattutto guardato la giacca e non
(97): « l'ho trovato io il verso, l'ho trovato »
berni, xx-x-42: i'sono stato anch'io de'balzellati, / e vanne tutto
legata una turchina, el quale anello io avevo dato più tempo fa in pegnio
/ se di ciò tu ti vesti io me ne scalzo. mcnzini, 5-286:
al balzo. giusti, ii-50: se io non m'intendessi un briciolino del fare
medici, i-309: lasso! quanto dolor io aggio avuto, / quando fuggi dagli
spinosa. firenzuola, 329: io ho deliberato, che com'egli ha portato
un qualche balzo: se non altro, io darò pure una buona cena a parecchi
paura. gelli, iii-17: io ti so dire, ch'ella me ne
, che come altri diventò statua di sale io dubitai di non avere a diventare statua
son mica un signorino avvezzo nella bambagia, io]. verga, 1-353: aveva
di avermi allevata nella bambagia. ed io mi accorgo che la bambagia aveva fasciato
essere egli per l'antichità mal leggibile, io ne abbi fatto una copia e ridottolo
bambara. giusti, 2-125: scusate, io venero, / se ci s'impara
sacchetti, 49-41: dunque credi che io sia un bamba- rottolo: io ci
che io sia un bamba- rottolo: io ci ho impeso gli uomeni per minor parola
e'non farebbero. dossi, 8: io, al di là del confine,
usava egli domesticamente in quella casa, ov'io fui da bambino allevato, e compiacendosi
, e compiacendosi delle festose accoglienze ch'io gli faceva, gentilmente mi vezzeggiava portandomi
tener quasi figlio: / ben vidi io sempre in te l'indol migliore. pananti
tu non puoi andartene così... io non voglio ». « non fare
. giusti, iii-384: nel tempo che io era sul punto di andarmene da questo
nostro sangue, quand'anche fossi mancato io, non veniva a scemarsi. pavese,
bambine! magalotti, 20-259: ancor io, in dubbio di quel che possa
. m. cecchi, 14-3-1: io ho più cara la consolazione che io trarrò
: io ho più cara la consolazione che io trarrò nello starmi a dondolare e in
dì con questa fanciul- luzza, che io non avrò a noia il dispiacere suo.
recipr. machiavelli, 675: io veggo mogliema che torna, io
675: io veggo mogliema che torna, io la voglio un poco berteggiare,
posso far altro. firenzuola, 730: io non vi berteggio; sì voi
sì voi berteggiate me, a dir che io vi abbia veduto altra volta.
condotto in tal luogo dove forse anch'io sarei partito con tutt'altra voglia che
e il babbuino. galileo, 193: io confesso di non aver la facoltà distintiva
miseria, adesso te lo faccio vedere io, vecchia bertuccia, che cosa vuol dire
va come bertucciola, / già non son io, ma l'uso comunale. bracciolini
un bertuccione, / e disse: « io ti farò schizzar la micca *.
suo passatempo ii-10-203: e perché invidii che io, poeta quarantenne, e per trastullo
m. franco, 1-84: io sono a siena qui tra questi bessi.
: ma lasciamiti dire del modo, che io burlai bocchelli, 1-i-59: lui ragazzetto
? mandamenta, che commetta peccato? e io dissi: si, pecca te,
! te n'accorsono dessi? e io dissi: avolterio, omicidio, furto,
25): guai a me, ch'io sono come la colazione, l'
, a fare anco il ch'io ho avuto contro a dio. burchiello,
un piccolo bere. quando potrei io farlo zappare o tenerlo ogni giorno molte
chiabrera, 488: altri forse dirà che io sono un bue; / né per
quella bestemmia il pastore: / « io sono la resurrezione e la vita *
idem, inf., 32-86: e io dissi a colui / che bestemmiava duramente
empio lutero. sarpi, i-2-59: io mi sono meravigliato assai della thèse, perché
leopardi, iii-260: poco manca ch'io non bestemmi il cielo e la natura che
torte? / che colpa ho io ne 'l fato che ti danna? idem
bigi. d. bartoli, xxix-1-206: io, trasformata in giovenca, specchiandosi in
turpiloquio. cavalca, 9-292: io fui bestemmiatore, e contumelioso, e
che più n'ha colpa / vegg'io a coda d'una bestia tratto / invèr
dee., 10-1 (405): io credo che sia ben fatto che noi
/ sol la vergine maria / sa quand'io ritornerò. verga, 3-27: e
violente. chiabrera, 487: or io / fermar non voglio la plebea sentenza
in capo di otto dì, dicendomi che io portassi su l'opera. a
allegri, 254: col malanno, diss'io, bestia incantata. tassoni, 306
carissima, essendo stata portata in tempo ch'io era fuori di casa, è rimasta
, abbiate pazienza, la bestia son io, che trascuro il mio dovere, per
fa piovere una lite sulle spalle! io domando e dico se mi poteva capitare maggior
! ». chiesa, 5-5: io, asino, gli metto lì dinanzi in
indietro. ma non bastano. e io, asino, bestia, ci aggiungo un
grossa di tutte, / sono stato io a pensarlo ». vittorini, 2-66:
cellini, 1-57 (142): ancora io con questa bestia entrai in bestia,
gli dissi: « monsignore, quando io farò peccati che meritino la galea, allora
». goldoni, v-43: oh, io a quest'ora, se fossi stata
un cappone. giusti, i-417: sebbene io non sia mai stato alle prese,
stupore. giusti, ii-84: se io mirassi a farmi largo colle donne,
bernardino da siena, 987: io ci voglio entrare [nel mondo] con
bestiuolo. burchiello, 50: ed io no, bestiolino, / ch'a rifiutar
, 191: ohimè, ben lo diss'io, ch'io sarei impacciata quaggiù con
ohimè, ben lo diss'io, ch'io sarei impacciata quaggiù con questo bestiolo.
662: ben ti starebbe il dovere che io non isgridassi a'lupi, e che
non isgridassi a'lupi, e che io gli lasciassi entrar in vece nel mio ricinto
tutto quanto il tuo podere, senza che io dessi pure una boce. pananti,
ii-10-172: ora, come alle galline io non voglio bene che un poco in pentola
è venuto prosontuosamente cotesta bestiaccia, ché io non gli ho comandato che venga né
, 1-3-232: cupido, a quel ch'io veggio, / sei una gran
presuntuosa. masuccio, io: pare che loro sia permesso e secreto
nino... / dove l'asc'io e 'l suo gran successore, /
disse che voleva stare a vedere se io ero un così pazzo che io non
se io ero un così pazzo che io non la finissi. varchi, 23-43:
di vera unione. bruno, 3-177: io, dunque,... nullo vitupero
è chi giustamente lamentar si possa, io, odiato da stolti, dispreggiato da vili
d'ogni risoluzione. baretti, 2-325: io vi ringrazio dunque di que'bestialissimi titoli
, l'uomo più brutto e bestiale ch'io mi abbia mai conosciuto. carducci,
. bestialòne. aretino, ii-106: io non mi voglio impacciar con questi bestiaiacci
vostro dire. bruno, 3-934: io voglio ch'ognun sappia, ch'io mi
: io voglio ch'ognun sappia, ch'io mi stimarei molto vituperoso e bestiaiaccio,
bestialità dei presuntuosi. aretino, 11-75: io non guardo a le tue bestialità.
epica poesia, dice questa, che io trascriverò dall'edizione inglese. leopardi,
cose da far perdere la pazienza, ed io compatisco ben di cuore a chi deve
/ bestialissimamente. marino, i-191: io le montai a cavalcioni [alla rozza
è venuto prosontuosamente cotesta bestiaccia, ché io non gli ho comandato che venga né
. bandello, 1-7 (i-95): io vo'... ammorzare il fuoco
quel bestione del frate mi dice che io ho posto in una fornace.
pulci, 18-122: non domandar quel ch'io so far d'un dado, /
osteria. varchi, v-162: io intendo d'un'osteria, o più tosto
. di giacomo, i-763: se io, invece di star qui a sonnecchiare
untuosa. note al malmantile, 1-194: io credo che il nome del bidello sia
valsusa. linati, 8-131: né io so qual sia più dolce, andar spiando
: vedutomi carezzare, e trovatomi ancora io nella propria beva mia, feci una tal
a quel capitano, per la quale io credo che molto si pentissi di essermi
dir novelle. varchi, v-156: io era appunto nella mia beva, e voi
. buonarroti il giovane, 9-598: io t'ho lasciato legger, senza mai
dee., 9-3 (357): io ti farò fare una certa bevanda stillata
in aureo nappo / bevanda incantatrice, ed io la presi / dalla sua mano,
manzoni, pr. sp., io (186): quella contentezza [di
la prolungò. sacchetti, 219-41: se io non andasse a fiorenza a comprare cose
vita; la palidezza parla quel ch'io patisco, la magrezza il dipigne, e
vollono che morisse. sassetti, 412: io mi lascio persuadere da questi gentili,
. / dammi un buon beveraggio, ch'io lo merto. ariosto, 490
padre, a ricordarmi le capre; io voglio ire a beverarle, ché le
di zùcchero. d'annunzio, v-1-263: io attendevo palpitando che i passeri venissero a
le vacche. ojetti, ii-39: io mi sedevo al muro della stalla,
mondo fra molti anni abbia a credere che io sia stato un bevitore di vino così
scandolezza. nievo, 64: io credo che la posta di due soldi,
posso recare, / se tu vuo'ch'io te comperi cavelle: / o liscio
varietà de'colori, non accade che io, ancor che non vanamente, vaneggi.
ammiratrice della bruna... so io come finisce cotesto cognome! e ti
conto. allegri, 105: bench'io mi avvegga / che 'l vostro non
come sangue che s'accaglia / e incupirsi io vedea l'alta muraglia / che il
cavalli. d'annunzio, iii-1-887: io di buona bocca / dentro vi mangerò.
primo. alberti, 299: darei io modo d'avere la possessione, la quale
de'vermini. pindemonte, 18-39: s'io queste man pongogli addosso, tutti /
/ entrato fra le biade, i denti io schianto. foscolo, v-164: quanto
schianto. foscolo, v-164: quanto io più m'appressava, la prospettiva di
a. f. doni, ii-144: io vorrei che cotesti medici m'andassino membro
alle varietà de'colori, non accade che io, ancor che non vanamente, vaneggi
a'giorni passati malamente sì, che io ebbi paura che e'non avesse né a
di colore bianco con metastasio, ii-295: io rimirai / dall'alto della reggia / che
largamente. galileo, 445: così ho io osservato alcune volte di giorno tra certe
, e ride, e vuol già ch'io / la veggia biancheggiar tra verdi fronde
lumeggiare. cennini, 34: ancora io t'awiso, quando tu sarai più
: quanto alla pensione, vi dirò che io qui in pisa ho: i° camera
trova nell'uova de'volatili. fucini, io: a mano a mano che il
, ed onoro, / fiori coglier vid'io su questa riva; / ma non
assai facile, ed è tale. io piglio due strisce di carta, una nera
, luminosa. vasari, iii-738: io m'ingegnai con ogni diligenza di contraffare
pascoli. luce molto folgorante, e io credo che i suoi occhi, abituati
pelo solo / non ha canuto, ed io son tutto bianco. tasso, 20-26
prendono un colore assai chiaro. io. pallido, scolorito, livido, morto
e teme apparir fore: / però son io così pallido e bianco. ariosto,
lorenzo de'medici, i-310: s'io non son bianco, è il sol
, né mi sta male, / sendo io pastor così forte e robusto: i
universalità del mondo interiore espresso, che io temevo fosse un puro gioco letterario.
di carlo quinto. alvaro, 12-121: io non mi adatterei più con una donna
credi a me, guido mio, ch'io dico brucia senza difficoltà e in fretta
franco, 1-18: non so s'io mi ti dissi, / ch'io rinvermiminime
s'io mi ti dissi, / ch'io rinvermiminime. disco, quando
in firenze mase bianco, e io di lei gioioso. aretino, 1-24:
è stata bianca. lippi, 2-10: io l'ebbi bianca a femmine / che raggiando
l'ora e 'l giorno ch'io le luci apersi / nel bel nero e
, purg., 29-65: genti vid'io allor, come a lor duci,
una rete di seta, cascavano, quand'io la vidi, abbandonate. linati,
. palazzeschi, i-325: prima che io abbia detto « bianco » lei ha
regola. se poi si accorge che io dico « nero » per far dir «
418: vorreste che di punto in bianco io diventassi doge? de roberto, 281
darle di bianco. goldoni, iv-824: io lo farò certo. ma dejanira subito
xv-549: dalla passata domenica a questa io ebbi a ricevere più visite di professori
tra gli uomini reputati fermissimi, che io m'aspetto oggi o domani di vedere
in cambio di certa altra bianconèlla che io desideravo, la vi arà mal servito
mal servito, perché sino quando vi ero io, non mi piaceva punto.
ricordo, / canicolare estate / ch'io vissi errando / trasfusa in gioia /
, iv-2-484: in compenso dei mandorli, io vi mostrerò un biancospino fiorito questa notte
non potè già impedire un grandissimo sonno che io avevo, che io non biasciassi tutta
grandissimo sonno che io avevo, che io non biasciassi tutta quella notte. caro,
quella notte. caro, i-333: io mi torrei di non mai gustarne, e
buonarroti il giovane, i-265: ch'io vo'più tosto, come chi non sa
averle manifestate. forteguerri, 24-62: io ho più paura / di costui, quando
. bavoso. dossi, 27: io ne temeva i baci, biasciosi, tabaccati
ciò che la gratitudine, secondo che io credo, tra l'altre virtù è sommamente
si può, in cambio di ciò che io ricevetti... alcuno alloggiamento prestare
mi vuole male il mondo, perché io biasimo l'opere del mondo. ser giovanni
. flaminio, 72: non già che io biasimi ogni sorte di timore, ma
sospettuzzo, farebbe grandissimo errore, ed io, più che altri, ne l'animo
ne l'animo mio la biasmarei, perch'io conosco benissimo che a le donne importa
critico sfogo. cesarotti, iiii: io non intendo né di biasimar, né di
questa tendenza. alfieri, viii-32: io t'odo / biasmare, o figlio
intera / l'avrai, fin ch'io respiro. -ubbidiresti / biasmando? -ubbidirei.
ciò seppi il giorno / che fiso io ti mirai. ben per mia morte
va lo mio amore, / ch'io sovra gli altri l'amava; / biasmomi
cercai d'annullare. bruno, 3-177: io, dunque,... nullo
è chi giustamente lamentar si possa; io, odiato da stolti, dispreggiato da
me pare'assai di presso dire quel ch'io voglio, et in modo ch'io
io voglio, et in modo ch'io sono pur inteso: ove questi biasimatori
, voi mi dicesti che, essendo io dall'uno canto esaltatore della antichità e
imitano, e dall'altro non la avendo io nelle cose della guerra, dove io
io nelle cose della guerra, dove io mi sono affaticato, imitata, non
di biasimevol note. varchi, 18-2-87: io potrei in questo luogo così molte e
di biasimevole amore in cor, com'io; / dell'uccisore e sperditor de'tuoi
tassoni, 315: né, ben ch'io dica questo, alcun si creda
si creda / che mala lingua io sia; ché pur un verso / non
marino, 7-183: e certo io non so già, s'è lor concesso
non deggian poi biasmo io stesso finirò la lite. foscolo, vii-69
lui [all'educatore] quello ch'io non saprei presagirgli. ora elogi, ora
viani, 4-48: egli biastimava ed io lo riprendevo per fargli chiaro che quelle
farmi tinger certo panno biavo, ch'io voleva comprare in grana di scarlatto. berni
ed eroico e tipo de rimperio, io determino e voglio cossi, che vada a
e noioso. machiavelli, 7-8-23: io so che vi ho tolto il tempo;
occhio sopra i caratteri veramente egregi, io non penso già a lodare, con
di tempo. leopardi, 1024: io per me credo che il secolo venturo
sottile di mandarino un po'infinto, io credo ch'e'dovrà pigliarsi una cura intensissima
e con qual ardore non l'ho io veduto copiare alcuni pezzi delle antichità romane
copiare alcuni pezzi delle antichità romane che io già lo condussi a vedere alla biblioteca
di gran pregio. morante, 2-33: io potevo disporre di una biblioteca rispettabile,
in biblioteca. redi, 16-vii-17: io ho il zanforti in quella stessa venerazione
obbligo. idem, iii-318: siccome io dubitava di questo, ricordandomi della poca
. baldini, 6-198: « bisogna ch'io trovi il modo d'averti vicino anche
. camminando pensavamo al modo. fui io il primo a toccare il braccio di
firenzuola, 716: alla prima parola che io non ho detta a modo suo,
al padre. giusti, iii-176: io so che se fossi soldato, ogni
bicchiere. carducci, 466: vile io ti dissi in faccia, e tu mi
d'acqua mi fa venire, che io possa bagnarmi la bocca, alla quale non
l'asciugaggine e l'arsura la quale io v'ho dentro. s. degli arienti
danno che vi procuro di presente, io posso rompere un bicchiere con la signora
senza signo. aretino, 8-199: io ti veggo un fiorentino in camera co
le prime siga rette ch'io fumai non esistono più in commercio. intorno
leopardi, iii-117: ho certe opere io nella mia porca bicoccaccia che non si
vedi. d'annunzio, iii-1-1097: e io sentii con affanno, guardando il lucido
i-25: e non vi paia strano che io parli di cose di maggior considerazione,
da un bidello mio pari: perché io converso continuamente per le scuole. bruno
, bisogna ch'i'm'iscuse. io credo che, si non tutti, la
per sapere che faccia hanno, ond'io non li prenda talvolta per bidelli, o
dissi. d. battoli, i-451: io non provai se di servizio '(
solo a seminare il grano. -solo. io lo getto e io lo ricopro.
grano. -solo. io lo getto e io lo ricopro. e indicò l'erpice
dura [quest'ira bestiale] so io che sento dentro, e che scuri pensieri
, 10-973: la zia non vuol ch'io risponda alla prima, / quand'i'
: i successivi ribassi saranno di un io per 100 alla volta; e avranno luogo
tra'denti e le capruggine / convien ch'io lo scardassi con la setola. firenzuola
venissi in bietola, / e che io intenerissi su gli arcioni? / eh,
g. m. cecchi, 7-3-7: io ti consiglio / da amico, non
l'arguto / maglio cadeva; e io seguia con gli occhi / l'opera
. ojetti, ii-136: mi ritrovo anche io a camminare fra una trave e l'
pulci, 3-59: con un sol bue io non son buon bifolco; / ma
son buon bifolco; / ma s'io n'ho due, andrà diritto il solco
999: «... tenevo io per le briglie / i due cavalli:
, le ha fatte equivalenti alle arpie, io non so: ben so che questo
rapido assentimento, c'era modo ch'io prendessi commiato. quello sbadiglio che da una
un cumulo di terra / faran ch'io viva ancor spento e sotterra. manzoni
masso. nievo, 400: io non mi stancava di osservare quei suoi occhietti
del regno. pulci, 3-77: io fui figliuol d'un figliuol di bernardo,
. / d'ottone e buovo, s'io non son bugiardo. / e la
bugiardo. / e la cagion ch'io vesto or panni bigi, / fu
aita, aita! pulci, vi-113: io t'ò a dire, che la
, volsi dire della morea. ora io non so se questa fusse la zenzaverata
volta, quando un'altra, ch'io so, andò così bigia in peregrinaggio:
. doni, i-63: fate che io vi vegga in viso: per dio,
. tasso, n-iii-679: volete forse ch'io mi vesta in bigio, come faceva
: se voi foste al mio fianco io vorrei mandare a tutti il biglietto di disfida
altri il biglietto, farà bene. io a pena libero correrò al caffè: ma
il tavernaio... esclamò: io mi stupisco, o voi eletti a
la baccanal bevanda; ma per concorrere io con alessandro il magno, il quale
fermi. pulci, 19-98: « io credo che tu abbi argento vivo, /
i pie'tener nella bigoncia, / ch'io veggo che la cosa sare'acconcia
(per usar le parole proprie ch'io trovo scritte, ancora che non meno empie
settimane sono, mi era addosso perch'io rimontassi in bigoncia. lippi, 3-29:
; / ché non par mai la sera io m'addormenti, / s'io non
sera io m'addormenti, / s'io non becco in sul legno un ciantellino,
acqua diacciata, contentavo tutti e allegro io. viani, 10-199: torzoli di
necessario. nievo, 52: io non sono bigotto: e non prédico pel
. sono tutti reazionari e bigotti; io sono nato cattolico, ma non credo
più tosto essere creditori che debitori: io dico delle ricchezze di dio; perocché
e la supplico a voler consentire ch'io possa vantarmi suo servitore e suo satirico.
opinioni. pea, 5-25: allora io aggiungo: -a meno che non ci siano
per così dire, a bilancia, io, nocchiuto « ecce omo » davvero:
giovanni capellano. fagiuoli, 1-1-155: io ne godrò sommamente; orsù sta alla lena
pesanza. castiglione, 227: ma io estimo che in tal caso debba.
v-130: già una minima libertà ch'io mi prenda, subito si critica e
e'paion proprio i buoi / ch'io vidi ». e salamon rispose, il
cara, voi sapete molto bene quanto io vi amo, e che sopra pari bilancia
7. nelli, 8-2-12: poffare! io sto come la bilancia del bilica,
buonarroti il giovane, 9-440: ond'io pescando / prima colla bilancia, non
a me le battaglie de'molti spiriti, io abbia sentito le arsure del fuoco incrudelire
incrudelire contro a me, le quali io credea che fossono minori che'crudelissimi combattimenti
pertanto, non si potendo, come io credo, bilanciare questa cosa, né
. c. gozzi, 4-126: quand'io leggo turpin, divengo munto: /
il peccato tuo non rimarrà impunito. io ho già bilanciato molte terre, le
diversissimi? baretti, 2-164: basterà ch'io faccia notare a questo folle fabbricatore di
deltintroito e delle spese dal tempo ch'io assunsi il comando sino a tutto nevoso.
allegri, 174: potrete, come io fo, senza interesse, / liberamente
, considerare. bruno, 3-1081: io senza che metta in bilancio e comparazione
: in quanta angustia d'animo sono io stato e sto! ed è vero che
ch'ebbe orazio la bile poetica, io così presi di nuovo il ragionamento sopra
segnarmi, onde toccar la cima / io possa, o far, che s'io
io possa, o far, che s'io cadrò su l'erta / dicasi almen
nessuna biglia. pavese, 5-94: io che studiavo quante biglie colorate ci stanno
altissimi monti. foscolo, v-182: ed io in calais lo vidi per più ore
al lume delle lampade del biliardo, mentr'io stava giocandovi, ed ei sedeva presso
, invece del fazzoletto portava due uova. io le vedevo dall'alto, che spiccavano
anche lei un adolescente maschio, com'ero io, irrequieto, nell'età ambigua;
mio dispetto. berni, 17: ed io ne meno smanie, io me rivilico
: ed io ne meno smanie, io me rivilico, / e de far qualche
il giovane, 9-417: son ben stat'io / in bilico più volte / d'
da bacche cilindriche, lunghe fino a io cm, con polpa giallognola, succosa
né bilingue. cavalca, ii-199: io ho in detestazione la bocca bilingue. a
ha bel chiamarlo un affare da canapè. io pago, nuto per riduzione della bilirubina.
mari. prati, ii-273: io direi quasi / che da béroe non nacqui
materia pituitosa. foscolo, xv-21: io sono gravemente malato da sette giorni di
. monti, ii-233: teresina ed io siamo stati per morire, ella per
ha condotta agli estremi della vita, io quasi contemporaneamente per una biliosa, che
. parini, 608: voi sapete ch'io non ho avuto altro fine, ciò
prevenir lui medesimo; imperocché, conoscendo io la natura del suo dire biliosa ed
del suo dire biliosa ed imprudente, io teneva per certo ch'ei sarebbesi ingiustamente
sulle billere. lippi, 2-74: ed io pur te lo dissi a buona cera
riscompartito il mondo! -era un billo io?! te lo dicevo che non
, astolfo, esser discreto: / io vo'ch'ognun coll'arme indosso dorma;
padella, uno alla gatta, / ch'io so che qualche trappola ci è fatta
al maestro: -ma credi proprio ch'io non sappia dire a? pavese,
s'ella binassi, per quel ch'io compresi, / non sare'maraviglia. varchi
un chiuso magazzino. baldini, 7-1 io: passando... lungo certe
annaffiare gli ortaggi. verga, 3-162: io non voglio vivere come un cane alla
, sempre a girare la ruota; io non voglio morir di fame in un
in mostra... ho già scelto io, prima di lui, per quel
agnelli. onofri, 5: fa ch'io sappia nutrire delle mie fibre il grano
idem, ii-724: lascia che alfine io mi satolli / di queste tue
bontà è lui il primo ed io il quinto ». = voce
lei; ma né egli, né io sappiamo chi sia la persona che l'ha
88: solo quel campo, dove io volga lento / l'occhio, biondeggia
ride], i-407: non ritrovo io che nell'uso della centaurea minore,
: / qual tu sei, tal io fui: così portava / la vita e
di un biondo dolce corpo i che io so. -di animali, che hanno
giacomo da lentini, ii-87: ed io basciando stava / in gran dilettamelo /
: sovra la vergin onda / generai io costei che m'è da lato / e
. idem, purg., 3-107: io mi volsi vèr lui e guardail fiso
. marino, 200: cantar forse degg'io / il flessuoso acanto? / l'
e dal gr. vó [io <; 'legge '. biónte
precordiale. carducci, ii- 10-122: io certo rimango fido al rum vecchio, al
a rider di me. del resto, io amo molto l'arte, l'idea
ha posto in grandissimo imbarazzo, ed io presentemente mi trovo senza un soldo. d'
la birba. idem, iv-989: se io non mangerò di questo, non me
dei miei stivali, birbaccioni! ch'io non vi riveda per tutti i giorni vostri
iv-1101: signore, come gli dissi, io son venuto in birba..
, che dalla ghianda / le fave io non distingua, o birbantóne? =
birbonate. idem, ii-232: so che io dovrei credere a quest'ora virtù la
: sarà glorificato un imbecille? e io: bene! si vedrà premiato un birbone
! si vedrà premiato un birbone? e io: bravo! settembrini, 1-219:
piccoli, d'amore e finalmente che io non sono mai stato uno sgarbato birbone,
. cantoni, 26: carolina ed io abbiamo deciso di condurvi a mangiare i
vagabondo. pulci, xxx-n-8: ed io ne vo come un birbone a ella
la sera in sul far bruzzo, ch'io trafelo. machiavelli, 6-7-196: dua
negri, 328: non accade che io dica, che la birra qui s'agghiacci
, benvenuto, tu vai cercando che io ti faccia quel che tu meriti ».
trenta birri: per la qual cosa io cognobbi da quella banda non poter fuggire.
idem, 24-10: ma che sto io qui a perdere tempo, e dir quasi
degli stati. idem, 3-143: io che... ho sempre disprezzato
, 2-208: la turpe bolgia / sdegnando io stesso, / ove alleluia / canta
ariosto, sai., 1-177: quando io vo a cavallo, / le bisaccie
mezzo minuto ma una mezz'ora. io non vengo mai di là che colla bisaccia
coniata dagli imperatori bizantini. novellino, io (29): lo schiavo di bari
pulci, 5-5: orlando dice: « io non vesto di maglia / per contastare
o medaglia ». idem, 8-61: io son de'paladini il più codardo,
suo bisavo. ariosto, 33-25: io vi dirò, quel ch'a me dir
dir solia / il bisavolo mio quand'io era infante. guicciardini, 212
come vedete. è per questo che io non ne ho mai voluto rigustare,
sieno nostre. boccaccio, 8-53: ma io non credo che in fatica d'onorarne
poetare fu capo il marino; ancorch'io non nieghi ch'essi due fondatori sarebbono
manzoni, pr. sp., io (187): le suore sopportavano
egli in sospetto di borsaiuolo? diss'io; e borsaiuolo d'una grisette?
m'aprì la cortina di certi arcani ch'io non aveva all'età mia penetrati.
sogguardarla mentr'essa mi credeva addormentato, io potevo sorprenderla nell'atto di bisbigliare a
pulci, 3-39: disse brunoro: « io mi fo maraviglia / che voi campassi
, sommessamente. tommaseo, ii-448: io che sapevo che la adele non aveva
b. corsini, 3-4: io non so se di me qualche bisbiglio /
e gente fuggitiva sì mi scuote / ch'io mi veggo smarrir. = deriv
. s. sa comporre smorfie, io so biscantar zolfe, e forse non con
una donna, oltre a questi che io t'ho detto, quelli ancora c'
vengono alle mani. pananti, i-76: io fo il giuocatoraccio, il biscazziere.
. doni, i-62: volete che io vi dia un buon consiglio? andatevene,
e mali scherzi alle genti. sassetti, io: l'amico, di chi mi
non litigar seco; al qual mestiero io sono andato sempre come la biscia all'
va diramo in ramo / cantando: io amo, io amo-, e, se
in ramo / cantando: io amo, io amo-, e, se no 'l sai
lo spago innanzi al suo bischetto mentre io scrivo. jahier, 11:
., 25-20: maremma non cred'io che tante n'abbia, / quante bisce
rotaie tramviarie. brancoli, 4-211: io amo barbara, ne sono stato sempre
non so che biscotti, tanto che io non ho voglia niente di mangiare. cattaneo
per così tondo / di pelo, ch'io ti voglia imbarcare / senza biscotto?
224: sapendo che da costoro io non sarei messo in mar senza biscotto
. firenzuola, 57: poscia che io sono adunque deliberata entrare in questo tranquillo
agli miei denti è molto duro, io voglio che voi me lo rammorbidiate,
me lo rammorbidiate, a cagione che io possa, sanza tema di perire di
aretino, 8-190: potresti dire, io non mi impaccierò con tali,
, una causa spallata; che so io? una pretesa esorbitante, un mobile
265: la scuola alla quale andavo io era una bella sala di forma bislunga,
senza cervello, che sei, ch'io non so chi mi tenga ch'io non
ch'io non so chi mi tenga ch'io non t'affoghi. = comp
dee., 1-1 (72): io ho inteso ciò che di me ragionato
, 5-2 (25): gostanza, io ti menerò in casa d'una bonissima
d'una bonissima donna saracina, alla quale io fo molto spesso servigio di sue bisogne
la vita. marino, ii-5: quando io era già in procinto di partire ed
4-6 (435): padre mio, io non credo che bisogni che io la
mio, io non credo che bisogni che io la istoria del mio ardire e della
bisogna dissuadere il matrimonio, siccome io l'ho suaso ne la orazione nuziale.
sogna berla; ed erminio mi dice che io pensi e che io ripensi.
erminio mi dice che io pensi e che io ripensi. della porta, 1-6
di qualche ingiuria. giusti, i-197: io non so scrivere, ma so
dee., 8-1 (230): io son per fare un mio fatto, per
bisognano fiorini dugento d'oro, li quali io voglio che tu mi presti con quello
, 2-24 (i-893): ma io non cominciai a parlare per entrare ne le
amore. idem, n-iii- 1033: io desidero la copia de l'une e de
e sono assai leggieri; e per ciò io non voglio che tu ne gravi più
basso. giusti, i-169: non che io ti creda bisognevole di questo nuovo sigillo
in estimazione. nievo, 605: io mi sforzai a darle ad intendere che essendo
s'imbarca. monti, i-164: io non ho ancora finito di provvedermi di
speme. idem, 32-252: ond'io, degli astri desioso, al canto
, o non v'incresca / ch'io vada altra pastura a procacciarmi. castiglione,
bartoli, 25-23: in quanto adunque io vi dò con che potervi difendere dalle soper-
, v-23: sarebbe di necessità che io vi dichiarassi prima molte e diverse cose intorno
fu caro o già ne ricevette piacere, io son uno di quegli. pulci,
: se tu 'l vedi, digli che io ho grandissimo bisogno di parlargli. guicciardini
cinque, sei mila scudi glieli darò io, secondo il partito che si ritroverà
secondo il partito che si ritroverà. io non ho figliuoli, i miei parenti non
. f. doni, ii-205: quando io fui libero dalle mani del pedante,
bisogno / l'opera tua, ma io non ho fornito / la storia. garzoni
la gran fama ch'egli ha, io la sento del tutto con voi:
lorenzino, 182: ch'ho io a rispondere a tiberio? - non
non altro. farò il bisogno e risponderogli io. -sarà fatto. goldoni, i-871
e di'al fattore che ti mando io. domani poi ci avrai il tuo bisogno
se tu non ti curi di dota, io ne ho disegnat'una [fanciulla]
, 4-24 (ii-779): che dirò io di que'spagnuoli plebei che chiamano «
moniglia, 1-3-296: nel ridir quel ch'io patisco, / arrossisco; / la
da quelli. galileo, 391: io non veggo per ancora che aristotile sia
abondanzia e tenuto ad itare tutti questi ch'io ti conto. berni, 45-2 (
, de'campi delle possessioni, se io non so partire con il bisognoso i miei
gionse orlando al ponto bisognoso, / come io contai..., / quando
breme, conc., i-459: io nacqui sulla paglia, voi non vivrete sul
vecchioni [= castagne lesse] e io vi lascio i vostri polli arrosto e
recipr. machiavelli, 671: io veggo eustachio e pirro, che si
come schiacciato. serra, ii-414: io ho voluto dire che quel che il busto
e co'viniziani. firenzuola, 482: io non credo che per parere al biondo
. manzoni, pr. sp., io (185): provava contro quelle
cellini, 1-120 (276): io, sforzato e bistrattato da loro,
né a mezzo ancor di sua bruttezza io dico. bandello, 2-10 (i-774
aretino, iii-165: mi consigliavano ch'io non dessi cotal figliuola a uno unto bisunto
frescobaldi, 1-169: del quale santo liquore io fui presuntuoso a ugnerme un dito della
e a fregarmelo a uno bitorzolo che io avea di carne rilevata nella gota.
bitorzolo sulla giacca... e io no! 3. dimin.
liquido bitume. galileo, 973: io le agguagliai alle nostre nugole [le
. galileo, 289: questo osservai io prima nel vetro, mentre con una chiave
spesse volte avvenne che, non guardandomene io e baciandola, tutte le labbra m'invischiai
e 'accampamento'. rigatini-cappuccini, 27: io penso che quando il vocabolo bivacco fosse
vergine, in faccia alle strane costellazioni io mi andavo abbandonando tutto ai misteriosi giuochi
sto in acqua e in terra, dove io ritruovo miglior pastura. d'annunzio,
reazione al ritratto che, di lei, io le avevo eseguito nei giorni innanzi;
un fico secco. svevo, 3-745: io sono specialmente sensibile a mancanze di riguardo
di riguardo verso i proprii genitori, io, che avevo sopportato con tanta rassegnazione le
chiama amore. della casa, 2-2-38: io ho avuto animo di risegnare il segretariato
. c. gozzi, 4-15: io vi dirò siccome i paladini / cambiassero l'
la natura. giusti, 2-39: io qui non vi farò la litania /
, vi-71: caro mio lorenzo. io ti scrivo per ira e per bizzarrìa,
sorte di temine mal pratiche! s'io v'era, gli faceva ben dar giù
faceva ben dar giù la bizzarria: io me gli sarei voltata e l'avrei agavignato
avrei agavignato e tenuto tanto stretto che io l'arei vinta. crudeli, 1-113:
scritto sotto i miei occhi, ed io lo lessi, né so né posso
delirio d'amore. verga, 1-173: io non vedevo che il calcio del suo
me e alle spalle mie dimenticando ch'io l'avevo prescelta per la sua serietà.
avevo prescelta per la sua serietà. io sono un po'bizzarro, ma a lei
bottega, vidde a sorta certi disegni che io avevo innanzi, in fra * quali
dare più, che tu troverai ch'io non sarò più bizzarra ». alberti,
nievo, 303: già lo sapete ch'io sono bizzarra e di primo impeto.
arrecato qui m'hanno, / perch'io mi spassi, serpenti piccini, / come
: che volete, fu una stupidaggine! io ero stata sempre ragazza di chiesa,
/ carbone in fiamma, così vid'io quella / luce risplendere a'miei blandimenti
miei blandimenti. boccaccio, dee., io -conci. (514): se
mio dannaggio / cerchi o procuri, s'io il risapraggio, /...
sì gloriosamente, che poco resta ch'io non debba ringraziarli. insomma blandimenti in
so blandir da scaltro; quello ch'io talor soffro, non soffrirebbe un altro
di farlo nei momenti in cui credeva ch'io non l'osservassi. un altro segno
/ tu blanditor felice, / ch'io pur t'avrei con lievi / modi blandito
alfieri, 1 * 233: quell'io stesso, che mi teneva pure in corpo
-77: o primavera schiava; / io non so cosa più soave e bella
sannazaro, 8-123: ora quale mi dovesse io in quel punto rimanere vedendomi da quella
veduta avea, ciascuno, senza che io il racconti, sei può considerare.
piacevole. della casa, 2-2-52: essendo io naturalmente poco blando. =
erronea e falsa. sarpi, i-2-33: io prevedeva che la blasfema e adulatoria antithesis
hai data matera al cor doglioso / ond'io vado pensoso, / di te blasmar
voi già divorate tutte le lasagne ch'io ve detti? che ve venga el
si trova in verun dizionario italiano ch'io abbia potuto consultare ma è comune fra
volte invece lei era ottimamente disposta e io invece ero bloccato, non rispondevo che
parte. pirandello, 8-375: se io ammiro pompea montroni, la ammiro,
spilla da balia. pavese, 7-119: io credevo che fosse una bionda, e
barbaro latino / son tre secoli ornai ch'io mi dormia / nel tempio sacro al
tanto mi è rimaso ancora, ch'io ho nella bocca un laido dente
mi sa sì pregare, ch'io lo diparta dagli altri. va'a mio
padre e fatti dare li marchi; ed io il mi trarrò di bocca alla
tuo segreto. machiavelli, 719: io gli ho fatto mettere dua noce in
fiori / quella tedesca coppa, / ond'io l'arsiccia bocca / adacqui di buon
per simil. sacchetti, 118-68: io vi recava de'fichi che stavano divisi
, quando gli mangiate... io vi recava i fichi lieti e che rideano
arti, nelle quali valsero coloro di cui io debbo scrivere le vite. marino,
. idem, vi-460: gamba ed io certamente siam due persone schiette. /
ch'ei sgombri dal paese: o ch'io me ne innamoro. -bocca pari
timida. goldoni, iv-171: ma io dalle bocche strette ci vado mal volentieri
: la donna mia... io so che mi porta tanto amore, e
: / qual tu sei, tal io fui: così portava / la vita e
e aspra. comisso, 1-15: io cercai di deridere la sua follia, ma
[questa mia scoperta] convien ch'io non lasci indietro esperienza o ragione che possa
corroborarla. marino, 211: donna, io vorrei dir molto, / ma la
, pr. sp., io (187): tornarono a farsi sentire
sviati boschi. salvini, v-488: io potevo star fitto. il diritto parlare
star fitto. il diritto parlare è io poteva', ma qui parla uno staffiere,
bocche disutili. allegri, 83: ond'io per non esserne cacciato per bocca disutil'
te non torno, / cioè ch'io ti ci truovi, o vivo o morto
pur, serra il sacco, ch'io entro dentro. -aspetta, non v'entrare
-aspetta, non v'entrare, perché io sono risoluto d'entrarvi. -io non voglio
cellini, 1-24 (67): io monstrai loro la bocca dello scoppietto in
la giacca. bocchelli, 1-iii-602: io, per me, il raibolini lo legherei
so chi v'andò per euridice, / io stimerei tutti i dìavol poco. boiardo
bocca, che per scrittura, perocché io crederei più isfogare l'anima mia.
tutti si raunano costì a concilio, come io ti dirò meglio a bocca. lorenzo
de'miei tesori. lorenzino, 245: io desidererei, e massime se vi fussi
la berretta in mano; e mentre che io scrivo ne ho un cerchio d'intorno
: tiene / bottiglie, che so io, bocche di dama, / paste,
hanno fatto pigliar tant'animo, che io non fo più la bocca stretta a
del foscolo e del leopardi, che io avea allora incominciato a conoscere, non
buona fortuna. gelli, iii-75: io ho riscontro di molti amici miei, e
tutti mi dicono per una bocca che io ho fatto bene. sarpi, i-201:
. goldoni, vi-1047: oh, io son una che parla schietto. quando
confessione fu solamente a cagione dell'esser io il padre e tu il figliuolo.
me, o crudele! vedi che io sono divenuta tale che quasi come favola del
per le carte del volgo, non credo io in veruna maniera. verga, ii-448
di bocca in bocca. de roberto, io: la notizia correva di bocca in
ariosto, 476: m'incresce più ch'io vegga in bocca al populo / questa
verbo che usò dante quando disse: io non ti bugio, è ancora in
ugolino: -lasciate andare messer dolcibene, e io ve lo dico per bocca del signore
sostenere, che queste notizie, che io descrivo, siano raccontate per filo e
per filo e per segno, perché io parlo per bocca d'un prelato,
meno benevole. pulci, 28-42: io non vo'ragionar più della fede, /
ragionar più della fede, / ch'io me ne vo poi in bocca a questi
degli uomini. foscolo, vii-126: ma io voglio ornai accordare ciò che sarebbe d'
., 3-7 (325): quando io gli dissi [al frate] l'
al frate] l'amore il quale io a costui portava... mi fece
ancor mi spaventa, dicendomi che, se io non me ne rimanessi, io n'
se io non me ne rimanessi, io n'andrei in bocca del diavolo
l'animo commosso, / pria ch'io a dimandar, la bocca aprìo.
figlia non apriva mai bocca: ma io pur m'avvedeva come le angosce di
, 57-11 (v-27): e com'io dissi, avendo a bocca il corno
se ne fidare, perché in certi affari io ho la bocca cucita. d'azeglio
a sgominare tutta la casa? pure io ho tanta voglia d'avere figliuoli, che
ho tanta voglia d'avere figliuoli, che io son per fare ogni cosa. goldoni
. l. salviati, 19-63: io non ho ancor... potuto /
conoscerà. - non farà: perché io voglio che tu ti storca el viso,
bocca da ridere, e disse: io ti ho inteso. de sanctis, iii-92
pananti, i-82: e mentre ch'io mi sento il cuor dividere, /
0. rucellai, 2-7-6-46: scusatemi s'io vi levo le parole di bocca,
. aretino, ii-196: da che io ho denti da roder cibi, e
è ben una di quelle volte, che io non ho a che por bocca.
bocca. lorenzino, 158: -dicevo ch'io trattavo meglio e'mia innamorati che non
giovane è scorretto e scapigliato, / io subito l'accoppio / s'io vi
/ io subito l'accoppio / s'io vi pongo la bocca, / s'io
io vi pongo la bocca, / s'io vi spiro 'l mio fiato. redi,
spirito. goldoni, iv-19: né io ardiva allora di metter bocca. era
di parlare cotesto? ti dovrei insegnare io, a legnate. moravia, iv-79
a legnate. moravia, iv-79: io posso parlare quanto mi pare di cose
storici. nievo, 778: fin'allora io avea creduto che fossero artifiziose bugie quelle
3-480: gli esemplari adunque che io mi diedi a rivol ventura
. boccaccevole. par ini, 555: io toccherò soltanto una cosa salvini, v-439
. palazzeschi, a sopportar com'io. grazzini, 2-362: le cresccntine.
: in vano, tato, cred'io, dal troppo zelo della boccaccesca eloquenza.
, ci tiene / bottiglie, che so io, bocche di dama, / paste
: la faccia chi vuole senza farina: io la credo necessaria per darle più consistenza
. lippi, 7-4: ma, com'io dico, si vuol berne poco [
varie regioni. sacchetti, 4-75: io ho veduto che nel mare sono venticinque
, 9-67: nelle grandi ricorrenze dell'anno io rivedevo questi fiori, e le margherite
5. bernardino da siena, 318: io ti voglio dire quello che adivenne a
firenzuola, 125: pensa quello che io farei per te, che hai cotesto
ufficio; e a dirti il vero, io ho paura che tu non mi abbi
617: fu quella l'unica volta ch'io godetti barbaramente
scisma infuria. carducci, ii-16-206: io non desidero altro che mi obliino e
bocchetta. leonardo, 1-295: io scrivo al presidente di quell'acqua che
lisa, dietro di mè per pigliarmi; io, sostando ogni tanto, a vòlgermi
versioni! / ma un bocciato ero anch'io che si disprezza, / il baccellone
, luccica ogni chicco; i e io fra i danzanti tuoi fanciulli torno / fanciullo
suo riserbo. alvaro, 9-87: io ti so dire che il tuo viso di
venuto ed accolto. giusti, i-186: io, sebbene il più delle volte abbia
/ come un bocciuol di rosa. / io quasi quasi un uom divento, e
, ii-342: « gnaffe! » dico io. « ti gira il bocciolino della
pipa. michelangelo, 81-36: io teng'un calabron'in un or- ciuolo
bucolica. carducci, il-i-no: io pure nella boccolica mi son reso fortissimo
maccheroni; se non, che io t'ammazzo -. e io ne tolsi
, che io t'ammazzo -. e io ne tolsi due altri bocconcini. buonarroti
a me, sul tavolo, e io non trovo una sola parola per farle frizzare
accese speranze. aretino, ii-200: io ho compiaciuto sua signoria di quei bocconcini
bocconcini che la carità de l'osservanza che io gli ho, mi ha fatto assaggiare
pascoli, 164: e tu, mentr'io soffriggo uno o due spicchi / d'
devi fare alla lettera solo ciò che io ti scrivo e non condirlo di intingoli
, i-32: avrei caro di sapere se io ho bevuto i primi sorsi di poesia
costume derivano? alfieri, i-159: io finisco col dirvi, amici cari, /
bocconi ministeriali. giusti, ii-164: io ho poco merito dell'essermi serbato intero
di campagna ce ne sono. troverò io il modo di farli sparire: il farmacista
anni di coscienza conturbata e gualcita, io gli venivo raccontando a pezzi e bocconi
di maldicenze. machiavelli, 872: io vi risponderei a tai sermoni / ch'
vi risponderei a tai sermoni / ch'io son magherò anch'io, come lor sanno
sermoni / ch'io son magherò anch'io, come lor sanno, / e spiccon
un boccone. boiardo, 1-6-29: « io non vo'già lasciar questo grandone »
», / diceva lui « dapoi ch'io l'ho trovato; / debbe esser
volta. caro, 4-82: ma io non potei mai soffiare col boccone in
il poni rivescio: / ver è ch'io ricordo che quelle balie / che i
e il singhiozzo. saba, 105: io pensavo alcibiade monello, / che.
fa impennare. slataper, 1-47: io mi sdraiavo bocconi sul prato, guardando nell'
alfieri, 1-66: con tutto ciò, io mi ero subito ripurgata la pronunzia di
: non posso più cantar, ch'io non ho boce. 2. parola
: ben ti starebbe il dovere che io non isgridassi a'lupi, e che
non isgridassi a'lupi, e che io gli lasciassi entrar in vece nel mio ricinto
bestiuola,... senza che io dessi pure una boce. =
vascia chillò. questo advenne, credo io, per che di poco innanzi avevo
-o mattio, matto tu e non io. carducci, 159: a quelle rime
al cavaliere... ditegli ch'io gli ho bella e preparata una epistola
e là, pareva dire: « io vedo tutto! *. e. cecchi
: esci di lì, ci vuò star io *. panzini, ii-332: il
dietro. lorenzino, 158: -dicevo ch'io trattavo meglio e'mia innamorati che non
.). panzini, ii-73: io, però, vorrei sapere, boia di
però che fu mal trattato, e io gli vidi tondere i boldroni. statuto del
agevolmente manderai, / che, mentr'io pingerò, tu getterai. b
nostra mano è la vita dell'uomo. io già aspiro con voluttà l'acre fumo
risplendea / l'ottava bolgia, sì com'io m'accorsi / tosto che fui là
tua specie, più che abbia potuto io. de sanctis, lett. it.
sfera. cantoni, 654: io nel mio piccolo sono già fuori. sono
. e sbuffate voi, tremando. io no! di giacomo, ii-785: e
: voi lo sapete, amici, ed io lo so. / anche i versi
bolla di sapone; anzi bisogna ch'io m'affretti perché tu mi giri intorno
che avevo messo mano in pasta, io ne volsi toccare il fondo, poi volsi
avessi auto le bolle, dove mi trovavo io? aretino, 1-12: non sai
gelli, ii-114: del purgatorio mi curerei io poco, poiché si truova da comperar
, o almen fra se medesimo, io domando, perché una tale sia maniera di
spirituali. serra, ii-114: quel ch'io dissi è carattere così insigne di quella
e fummi commesso con espresso comandamento che io cercassi tanto che io trovassi i privilegi
espresso comandamento che io cercassi tanto che io trovassi i privilegi del porcellana, li
3-611: raccontai ridendo di cuore ch'io a casa possedevo un certificato regolarmente bollato
. foscolo, xv-177: tranne lunedì io non ho lasciato partire un ordinario senza
buon pastore. de roberto, 267: io voglio regolare anche la situazione degli altri
servitore mio,... ove io adesso sto scrivendoti, e sorseggiando un
dante, par., 1-60: io noi soffersi molto, né sì poco,
, né sì poco, / ch'io noi vedessi sfavillar d'intorno, / com
.. purché non manuchi me, io n'andrò bene ». bruno, 3-1106
è. idem, i-58: esaminando io spassionatamente e con l'amor del vero
ora è tarda, sarà meglio ch'io vada per la bolletta, e faccia condur
siano le promesse e i ragionamenti che io vi farò davanti alla socia, voi non
denaro contante. moretti, 69: io guardo in giro, e quello stende il
sul mio volto e aspetta / ch'io mi pronunzi, ma non so, non
posso. / che faccio e voglio io qui? giocare al lotto / io
voglio io qui? giocare al lotto / io pure? baldini, i-350: quel
lasciapassare. sacchetti, 117-43: quando io mel porrò in cuore, io me
: quando io mel porrò in cuore, io me n'andrò a tuo dispetto.
: lassiamo andare ogni cosa: in tutto io diei uno bullettino a quello tale,
di sentimenti. fogazzaro, 4-99: io continuavo a camminare con un tal bollimento
natura; ma, al mio giudizio, io fo meglio, perché la fo bollir
sotto 'l più ardente sol, com'io sfavillo. sannazaro, 12-209: ma
pastrani] sono una vera stufa; io ci bollivo. cicognani, 3 80:
il convito. firenzuola, 276: allora io mentre che ancor bolliva quel primo tumulto
pettegolezzo i vicoli di mezza napoli. io. figur. ardere (di un sentimento
altre teste che bollivano come la mia io non so, ma certo una testolina
testolina di fiori come quella che avevo io allora non l'avresti trovata sul busto
politica nemica. nievo, 332: io non gli risposi quanto mi bolliva entro.
, domandandomi se per avventura fossi anch'io della partita. verga, 1-442: un'
. buonarroti il giovane, 10-892: io me ne voglio andar, s'e'
non vi spiace; / ché, s'io sto troppo fuor, mia madre bolle
paga tutte, dice il proverbio. io so / quel che bolle qua dentro,
molta avertenza. berni, 181: com'io m'adatto a bollire un bucato /
nato / l'ha cacciata di casa; io sì l'ho vista, / che da
piena ebollizione. grazzini, 4-140: io ho l'acqua a scaldarsi che debbe
in petto. pananti, 1-8: questo io dicea fra me quando bolliva / il
bolli! chi tu ti sia, io non ti conosco, e non ti viddi
furiosamente l'acqua. moravia, v-190: io salii in piedi nella vasca e
patisse tanto tormento e passione come fec'io. d. bartoli, 40-ii-86: aggiunto
a forza. goldoni, vi-297: io la scrissi [una tale commedia] a
le vertigini. palazzeschi, i-340: io stesso, in quelle giornate tropicali,
grande rivoluzione. faldella, iii-59: io sono nato nel 1849 a gaeta al
cor lo sdegno / dal bollor primo io non avea. monti, i-369: per
vidde aver perduti. firenzuola, 124: io son più largo nelle donne, che
nelle donne, che non è non so io chi, e non vo mai a città
non vo mai a città, ch'io non ispenda al manchessia duo bolognini. vasari
. ricchi, xxv-1-223: vo'veder s'io posso / farlo suonar di qualche bolognino
ha fatto colei. tassoni, iii-1-293: io credo che metta più conto a pagare
bartolini, 1-284: il bolso, poiché io non lo gradivo tutto il giorno in
i-12: non pensavo un granché neanche io, alle mitragliatrici, alle trincee, ai
i-35: ma è tempo, ch'io ritorni a bomba. -toccar bomba
). lippi, 2-32: come io dissi, florian nella cittade entrò,
non ho altro che dirle se non ch'io ho qui attaccato già il cuscinetto all'
da bomba non mi scosto, / ch'io non mi fiderei di te col pegno
romba. machiavelli, 697: io mi spicco mal volentieri da bomba. dipoi
-ancora non è ora pericolosa; benché io non mi son per discostar da bomba.
, 231: ma abbi per certo ch'io so'venuto qui a siena a levare
balestra, e lancie e ciò ch'io potrò, perch'ella si guasti.
cielo. dossi, 49: io non posso proprio dirvi, quante volte -stando
bombetta color tanè. baldini, i-354: io, che sapevo il suo stomaco mal'
s. maffei, 4-77: ma io intendo quelle parole della [carta]
faldella, iii-59: e come dovevo guaire io al bombo di quelle cannonate! montale
da siena, 982: oh, mo'io vorrei da bere perfettissimi vini, sai
foscolo, xiv-384: riceverai 32 lire ch'io ti prego di dare in mio nome
: questa sala era bella... io senza muovermi guardavo le pareti, le
buonarroti il giovane, 10-928: s'io lagoro col bómber appuntato, / in
a tutte altre dispari, / tanto ch'io volsi in su l'ardita faccia,
. g. stampa, ix-110: io assomiglio il mio signor al cielo / meco
: sì m'abbagliava amor soavemente / ch'io feci (ed affogai nella bonaccia)
: credeva poi che corrispondendo con torino io avessi il piano di cavour in una tasca
, a rilasciarli bonariamente. chiesa, 5-1 io: « sei un bel ladro,
allo scuro, danno luce: intanto che io vi rimasi ingannato, credendo che dentro
quelle tutte medesime cose, sì come io ho mostrato, per naturale intenzione corrano
, per la tua bontade, / ch'io possi seguitare il cantar mio. lorenzo
apparenza unisse la bontà della sostanza, io avrei ceduto l'educazione a lui. de
lasciato incorrere! campanella, i-io: io credo in dio, possanza, senno,
sostenuto). guittone, 3-73: io non corno degno, ma come bisognoso,
fatemi ancora tanto di bontade, / ch'io oda come in vostra giovinezza / foste
o vanga. sacchetti, 184-68: io ho la mala pasqua, bontà di
., 5-9 (83): come io udii che voi, la vostra mercé
più cara vivanda secondo la mia possibilità io vi dovessi onorare, che con quelle
. bandello, 1-3 (i-48): io non ho posto troppo mente a queste
furiosa. simintendi, 1-184: se io perseo, figliuolo di giove, domandasse costei
per li venti dell'aria; certo io dovrei essere avuto per genero innanzi a
desidiri mio nome, or sappi ch'io ho nome lancialotto... -più mi
trattato; / né aver speranza ch'io te usi pietade, / perch'io ti
ch'io te usi pietade, / perch'io ti vegga il capo disarmato. machiavelli
nell'altre sue peregrinazioni verso occidente, io la comparai poeticamente al sole...
della gendarmeria borbonica. marotta, 4-1 io: in fatto di repertorio, niente
eh? boia di villani, dico io! ». barilli, 6-112: arguti
la sorte. bocchelli, 1-i-268: « io non vi lascio nei guai..
più cenciosa e la più orsa seminaccia che io vedessi mai... nel passare
emporte! borbottai meco tra'denti; ch'io non sappia scrivere una misera lettera!
cioè componendo / questo sonetto il qual io vi mando. bòrchia, sf.
. serra, ii-211: e io vidi l'acqua restare immobile quando passò
tu vuoi dunque, mio caro, che io ci rimetta qualche migliaio di lire,
, mi fa una fiancata, e io borda! = deriv. da
2-95: die v'aiuti, padrone; io v'ho menato / le do'(
a me, che cento anni poss'io andar bordellando per lo mondo. bordellerìa
ridotta a bordello. boiardo, 1-11-5: io non mi curo, / ché quella
. però per « par vostro » io intendo « furfante ». magalotti, 9-2-28
far pittura, sbalordiresti. manzoni, io: a la putta astuta / prestaro
, ché andato lui in bordello, io sarei dominus dominantium. firenzuola, 758
paro di mie pianelle nel luogo dove io avevo dormito. così tornato nell'osteria
crepar per un cappello? / s'io dovessi aver anche un ferraiuolo, / e
soddisfare a ognun m'avaccio, / io non ne cavo un marcio quattrinello.
, che frastagliata / di minacce sent'io verso la porta. lippi, 9-1
al banco di roma ci devo pensare io. questa è la cambiale e questo il
., 1: questo libro ò fatto io ipocras, savio e medico d'
.. il mio bordone e scarsella com'io ci venni. fiore, 228-12:
a ogni supplicio; e credo sarà buono io tolghi un bordone, e colla mia
da bordone. moravia, vii-56: io spesso mi vergognavo, perché un conto è
volge. boccaccio, 1-47: e quali io dovessi da euro, e quali
al prato. alvaro, 7-47: io vidi un tempo, in un museo boreale
l'ouest, venendo, per quanto io ne potei fare stima, ad essere
1-201: che più niente del niente io sia nel cuore / delle più nere
di pescatori su l'adriatico, dove io ero atteso in una casetta sul mare
in fra se medesima: -se io avessi così bella cotta com'ella, o
borgo e grosso. idem, 313: io l'ho fatto ismontare fuori del borgo
buia stanza, / per assidui terrori io vigilava, / sospirando il mattin.
ed in ogni anche minimo borguzzo, io mi rintuzzava ben dentro nel più intimo
pulci, 28-41: poi ch'io ho collocato in tanta gloria / carlo
/ non temete le borie; anch'io saprei / pur co'numi combattere a parole
letizie. firenzuola, 254: io posso adunque annoverare questa prima boria delle
, cari miei, come volete ch'io pensi che, col tanto boriare che
. redi [crusca]: io per me farò vista di crederlo ed
vede male. cesarotti, i-97: s'io per esempio facessi uso d'alcuna
... chi non crederebbe ch'io facessi la caricatura d'un goffo
. soffici, ii-204: andavo anch'io a cercar funghi per i boschi di
: dimmelo, o cara; e s'io non ti soccorro, / ammazzami e
borro precipitoso. pascoli, 578: io sento gracchiare le rane / dai borri del-
non latra / per me, com'io per lei, nel caldo borro? /
? / ché tosto griderei: « io vi soccorro ». 2.
'fammi il borro della lettera, ed io lo metterò in pulito '. questa
, inf., 17-59: e com'io riguardando tra lor vegno, / in
la borsa te voglio cercare, / ché io non me trovo di moneta un grosso
la mi chiama pur per nome! io per me sto ammirato, e non posso
riuscire? redi, 16- v-375: io stesso di mia propria borsa gli ho dati
nuovamente esibito la tua borsa; ma io dalla tua borsa non voglio, né
dante, purg., 8-129: e io vi giuro, s'io di sopra vada
8-129: e io vi giuro, s'io di sopra vada, / che vostra
. dolce, xxv-2-214: colei che io amo è gentildonna romana, fanciulla e sottoposta
borsa. foscolo, v-137: aspettando anch'io la mia volta, sciolsi la borsa
. f. doni, ii-205: quando io fui libero dalle mani del pedante,
con ben cento fiorini d'oro; io vi priego che voi il pigliate, sì
a. f. doni, i-56: io te lo avviso, perché tu ti
proprio denaro. sassetti, 100: io non ci aveva messo niente di borsa,
: borsellino. foscolo, xv-445: io lavoro totis viribus vuotando il cervello e
; ed ha una cura estrema che io non gli vegga. g. gozzi,
egli in sospetto di borsaiuolo? diss'io; e borsaiuolo d'una grisette? il
aprì la cortina di certi arcani ch'io non aveva all'età mia penetrati.
). bocchelli, 10-245: io non voglio brighe; bado ai fatti
, 880: oimmè, che io me n'andai a casa co'denari che
voi mi deste, e hogli riconti; io mi trovo meno tre soldi. sogliono
de la tua conscienzia e vedrai s'io dico vero. 2. denaro.
cellini, 1-109 (254): io mi trovavo in giubbone bianco et un
glauchi! erompo dalla corteccia / fragile io ninfa boschereccia / versilia, perché tu
. negri, 1-484: ah, potess'io pensar che da una scorza / d'
, ma da più fortunato pastore ch'io non sono, esser sonata. bembo,
petrarca, 67-9: solo ov'io era tra boschetti e colli / vergogna
. nievo, 613: dispose che io e francesco martelli, altro ufficiale della
, 229: e'vostri mi ordinano che io faccia certa diligenza per conto d'una
, che dicono essersi perduta. come io esca di casa, vedrò se io
io esca di casa, vedrò se io ne potrò intendere niente, ancora che questo
occhi apriva. verga, ii-479: io non ho mai passata un'ora più tetra
è ora, o figlio, ora ch'io vada. / sono stata con te
per la qual cosa ancora, sì come io stimo, addiviene, che..
non ti bisogna meco bossoletti, / ch'io non ne comperrei cento una fragola.
. buonarroti il giovane, 9-675: io dico sempre, / quando alcuno di
e comprami un bossol di zibetto, ch'io voglio andare in su l'amorosa vita
11 voto nel bossolo de'non sinceri, io vi confesso, cla- rissimi senatori,
confesso, cla- rissimi senatori, che io in altro bossolo non lo renderei.
manzoni, pr. sp., io (185): forse sarebbe stata meno
un poco; che volevi tu ch'io paressi una zambracca? -so che tu
. m. cecchi, 6-4-5: se io non avevo questa cosa, con che
con che metter federigo nel pensatoio, io avevo da lui altro che grida;
studiare botanica; e in due settimane io aveva raccattato su per le balze parecchie
molte orazioni. pulci, 22-24: io ho al sepolcro andar, poi al gran
e così fare altri peregrinaggi: / io mi botai quand'io era in prigione
altri peregrinaggi: / io mi botai quand'io era in prigione. lorenzo de'medici
i denari per andare là, dove io non mi botai. firenzuola,
domanda aiuto. boccaccio, iii-12-41: e io di quelle [donne votate a diana
veduto male. sacchetti, 107-22: io l'ho in boto: che poi che
m'uccisono, essendo da loro morto, io mi botai sempre mangiare gli occhi,
botai sempre mangiare gli occhi, ovunche io gli trovasse, com'uomo che fo
per boto. machiavelli, 706: io non mi maraviglio più; ma quel boto
dee., 7-6 (185): io fo boto a dio che io il
): io fo boto a dio che io il coglierò altrove. sacchetti, 102-36
coglierò altrove. sacchetti, 102-36: io fo boto a dio, che noi
nulla. i. nelli, 15-2-7: io ho visto per pratica, che le
; e, se non fosse ch'io non voglio mostrare d'essere di schiatta
can botolo che incontanente si vuol vendicare, io direi che domane si dovesse ragionare delle
, iv-423: e non badare se io stesso, che ti porgo questo consiglio,
mi rimbrottava fra sdegno e dileggio, / io, del servii tacere ancor non dotta
botte, madonna, se fossi stato io rico, quante botte. cassola, 2-514
il gomito, e tosto avvisommi ch'io era ferito; io non me n'era
tosto avvisommi ch'io era ferito; io non me n'era punto avvisto,
sfatto, e domandavami se lo era anch'io. d'annunzio, iv-1-132:
g. m. cecchi, 343: io so che di lì nascano / le botte
: intanto si porta in tavola, e io, senz'altro invito, come canina
molto meglio di lui: perciocché quivi ho io una botta ch'è troppo franca.
aspettare che la prima botta la dessi io; la sai lunga, giovanotto.
la propria descrizione: e la farò io; bene inteso, non la descrizione delle
non venirci? e non sapete che io vi ho fatto un altissimo onore tutte le
con una botta di penna te lo riduco io a ragione. -a una
maladetta botta. pulci, vi-101: io mi fidai di quello pinzocorone di romolo
ognun segua, bacco, te / io ho vóto già il mio corno: /
, / altri uccèi d'acqua, io non saprei dir tanti; /..
nella schiena, uno tu ed uno io, come fa il bottaio sui cerchi delle
rotte e scomposte. verga, ii-408: io non ci ho colpa, caro don
ne'magazzini. sacchetti, 104-24: io veggio in bologna portare il vino nelle
di quegli che hanno tenuto, che io abbia origine insieme col corpo, della
mondo. pananti, i-29: e s'io do un colpo al cerchio, uno
, non sapreste dire di che colore io mi sia veramente, ma direste:
botte, vedrò se colla mia improntitudine io potessi spiccarne un po'di pusigno.
inutile. fagiuoli, 1-3-158: ed io che sto più a far sedile di
botte?... la meglio ch'io possa fare è che io mi prevalga
la meglio ch'io possa fare è che io mi prevalga di questo uscio segreto,
, per tutta roma, trionfalmente: io rannicchiato sul predellino, e le due donne
disio. leonardo, 1-203: or tornerò io più a quella bottega, della quale
della sua bottega... quivi io feci molte belle operette e guadagnai assai.
comprami un bossol di zibetto, ch'io voglio andare in su l'amorosa vita
. foscolo, v-91: camminando, io aveva alla sfuggita spiato mezza dozzina di
ecco il trippaio pulitissimo. pochi uomini io ho in mente così coscienziosi e gravi nel
e agli stessi battenti aperti della porta io vidi appesi corde e cuoi, con fiocchi
chiudano bottega. carducci, ii-1-152: io voglio spicciarmi, voglio mandarvi in fretta
sassetti, 156: ma che dirò io dell'essermi messo a bottega e tenere
panciatichi, 267: m'ero messo anch'io a bottega per dir quattro spropositi in
, sig. conciliatore, ricordatevi ch'io veglio sulla vostra condotta. -a
f. d'ambra, xxi-n-59: io sono a bottega a ogni cosa,
bottega. fate come volete, ma io porrò una nota che mi giustifichi al cospetto
l. salviati, 19-54: acciò che io / non avessi a pagare cinque soldi
a. f. doni, 2-58: io non teneva così serrate le ginocchia,
cellini, 1-13 (47): se io avessi tanti quattrini che mi conducessino a
quattrini che mi conducessino a roma, io non tornerei indrieto a serrare quel poco
a serrare quel poco della bottegùccia che io tengo. grazzini, 2-17: passando
. nelli, 9-2-1: procurerò ancor io di tirare in lungo il male con
: mi pareva di essere stato anch'io sino a quel tempo un droghiere e
1 modi noi avremo dei bottegai; io per un verso e tu per un
pretesto, caffè. palazzeschi, 300: io vi farò vedere, / in questa
e trovatolo gli disse: -messere, io non vorrei che voi credeste che il
, 2-3 (i-680): madama, io vengo a dirvi per parte di monsignor
bere un bottiglin d'inchiostro / ed io piantarmi in core lo stocco di papà.
se troppo desiro, / deh fossi io bottiglieri allegri, 107: che quasi il
: -perché stiamo a bada? / io spoglierò otton per un quattrino. / doman
fino, / dicendo: « questa io vo'portare in franza, / che io
io vo'portare in franza, / che io non feci giamai più bel bottino.
, distruggere. pulci, 20-28: io metterò la nave e te a bottino.
caro, 9-1-34: fategli fede che io gli voglio tutto 'l mio bene,
memoria in fuori, non è cosa ch'io non mettessi a bottino con lui.
, se tu gli potessi ragunare, io so fare la esperienza del pane e
: di botto mi messi a cantare anch'io come si cantano i salmi. nievo
di scoppiare. panzini, ii-714: io mi stavo spogliando, quando sento un
tesor tal botto / che, s'io 'l dicessi, parrebbe bugia. -fare
orgogliosa àula che ne intirizzìvan le lingue. io, machi- nalmente, mi bottonài.
ne comperai una libra di botoni ch'io mandai a orbivieto. g. villani,
gli ucchiegli. cellini, 578: io promessi di ragionare al suo luogo d'un
era tra noi pattuito... ch'io gli avrei dato un cappello nuovo con
, 818: nel riandare la mia storia io penso sempre alla margheritina, a quel
visetto sì delicato, di seta, che io avrei avuto ritegno a sfiorarvi il più
posto in questo / intrigo, dond'io sento / botton di qua, di là
sono anche essi puramente metaforici, avverrà che io continuerò a seguire la mia « pratica
bottone). burchiello, 122: io vidi un naso fatto a bottoncini,
, 1-16 (i-185): padrone, io ho veduto condurre, non è un'
sfida di boxe. bocchelli, 2-1 io: in qualche gara di boxe o scherzando
galileo, 1-1-339: in questo proposito io mi trovo ancora la bozza di altre
. caro, 15-iii-44: della traduzione io ho fatto solamente una certa bozzaccia,
che susine. fagiuoli, 1-3-208: io non ho a goder mai nulla a'
dilettevoli e a veder similmente; come che io mi creda che così sconvenevoli li recasse
(222): la prima giornata io lavorai due ore continue, e bozzai
bozzarèllo e tristo nano! / che se io te giongo un calcio ne la faccia
algarotti, 3-213: fra pochi giorni io sarò in bologna, e spero vedere
sapete quel che ne farei, s'io fossi voi? una bozzima di tutta insieme
ridurla in mota. pea, 1-27: io ho fatto di tutto... ho
/ che uscirò fuor del bozzolo ancor io, / né terrò più l'alacce mie
lamine divisibile. pascoli, 483: io l'ho vedute, come fanno ai figli
ficcate dentro i calzoni, e se io vinto dall'impazienza non calo le brache
veste da camera; laonde si stipulò ch'io dormissi con le mie brache di seta
brache. g. gozzi, 1-157: io non scrivo questa stravaganza, che per
l. salviati, 19-104: quando io / non potrò più, io calerò
: quando io / non potrò più, io calerò le brache, / e mi
che sappiano le mie brache? che io ho amore ai sommi scrittori, chi ha
don cosmo. chiesa, 5-30: io penso che andar via io vuol dire lasciar
5-30: io penso che andar via io vuol dire lasciar piazza libera alla piattola
, 1365: un cane ne'monti se io dovessi menare una donna, una signora a
ed or lo segue sull'orme tracetto io morirei di confusione. nievo, 387:
più grandi stupisce, ma ch'io l'accompagni a braccetto, tra lo sfer-
il mondo trasfigurato. baldini, 5-7: io me la pas fucini,
dice il papini, 8-252: tentai anch'io di conoscere gli uomini; proverbio,
gli pareva per lo meno bizzarro io mi dopo cercato d'accaparrarmi con fare in
collo. magalotti, iv-116: io ho una bracchétta franzese seriissima, savis
mattio franzesi, xxvi-2-320: ed io mentre passeggio or temo or spero,
a. f. doni, i-210: io, meglio che io potetti, gli allacciai
doni, i-210: io, meglio che io potetti, gli allacciai l'arme indosso
egra e dolente: / quanto infelice io sono! / mi respinge da sé
/ il braccial replicò: se dir degg'io, / amico, il pensier mio
otto lire il mese! avrei dato io la prima il ben servito a niccolino,
. grazzini, 4-154: tosto che io arrivai in sala con una bracciata di
una bracciata di legne, e che io voglio accendere il fuoco. manzoni, pr
bracciate. d'annunzio, v-1-441: io presi la mia bracciata di lauri e la
di questa erba. salvini, 15-3-186: io dico, cominciando, che le pecore
e mi sommerse / ove convenne ch'io l'acqua inghiottissi. petrarca, 171-1
se in alto più non saglio, / io di taglio / sul tallon ti ferirò
ecco, le braccia / alle catene io porgo: eccoti ignudo / al ferro
un uomo solo. leopardi, 1-13: io chiedo al cielo / e al mondo
dalla madre passarono a me, e io le sollevai, l'una dopo l'altra
bianche. montale, 49: s'io levo / appena il braccio, mi si