bambino, cuciva a macchina, e io facevo il lavoro più pesante. calvino,
tasso, 4-64: m'essorta / ch'io da te cerchi alcuna aita; e
/ non dico tutti, ma posto ch'io 'l dica, / lume v'è dato
/ m'ha dato 'l ben, ch'io stessi noi m'invidi. storia dei
l'ha dette. machiavelli, 455: io credo certamente che, quando altri non
, 16-iv-42: si dànno, come io diceva, molti casi, o che
da quei dugento versi di più, io mi sentiva bensì soffocar dalla collera,
fosse migliore di me, o anch'io mi placassi non so come,..
quasi amici. foscolo, iv-324: io mi reputo meno brutto degli altri e sdegno
di contraffarmi; anzi buono o reo ch'io mi sia, ho la generosità,
, ma seguirà; perché o che io sia buona persona o che, non pare
disse il maestro: come! che io le vidi entrare uno, e so che
già un ragazzo fatto... che io ancora
/ a questo mi rispondi, o ch'io mi parto. tassoni, 8-74:
8-74: mettiti giuso, o ch'io t'ammazzo. alfieri, 1-283:
, taci, / lasciami, o ch'io... -tu sì, svenami,
9-1 (347): deh! dirò io di no della prima cosa che questa
cosa che questa gentil donna, la quale io ho cotanto amata e amo, mi
sua grazia acquistare? non, ne dovess'io di certo morire, che io non
dovess'io di certo morire, che io non me ne metta a fare ciò che
fé *, disse buovo, « ch'io ho tanta speranza in dio, per
, per amore di buovo, che io il concerei *. novella del grasso
fare nulla meco? sì, ch'io, non conosco matteo mio debitore..
non conosco matteo mio debitore... io t'ho scritto in sul libro.
firenzuola, 133: o dio, ch'io mi poteva bene accorger d'ogni cosa
poteva bene accorger d'ogni cosa, s'io non fussi stata cieca affatto! chiabrera
, 91: non son questi ch'io miro / della natura i più graditi effetti
foscolo, 1-80: ah! ch'io mal fermo / per antiche ferite, e
, gravissima d'armi, / assumer io? manzoni, pr. sp.,
i-1024: che le venga la contina! io vorrei ben vedere le donne schizzinose,
che da color che vanno in corso / io non sia presa, e poi venduta
): che cessi iddio che mai io pensi fare ingiuria al signor tuo marito
so che di sposalizio. lo fo io passare?... -che passi.
ci penso. foscolo, 1-338: ch'io non t'incontri, vecchio, appo
/ sopra quel sen, tra quegli amplessi io mora! pascoli, 7: che
d'annunzio, ii-472: però che io sia colui che t'ama, / o
montale, 13: ohi ch'io non oda / nulla di te, ch'
non oda / nulla di te, ch'io fugga dal bagliore / dei tuoi cigli
pavese, 8-80: vorrei piuttosto morir io, che ricevere questa notizia di lei.
perduri un domani. che piuttosto scompaia io. -in frasi dubitative. caro
, / dunque, disse, ch'io ceda? e che di troia / venga
venga a signoreggiare italia unre / ch'io noi distorni? g. m. cecchi
tanta bassezza d'animo, / ch'io l'ami?... ch'io
io l'ami?... ch'io spenda per lei un passo?..
passo?... / che io guardi mai più dove la sia?.
alfieri, vii-61: oh ciel! ch'io debba tanto / sperare? ah!
mio padre a non volere? / che io m'imparenterei con un furfante? fagiuoli
un filunguello, / e acciò ch'io canti, vollero ingabbiarmi? collodi,
m. cecchi, 78: sappiendo ch'io ne sono / innamorato, doverrà di
sapesse li miei segreti, forse / io arei qualche speranza. chiabrera,
solo. foscolo, viii-284: così io scriveva... che se non era
leggere. lorenzino, 224: non che io pubblicassi la morte di alessandro, io
io pubblicassi la morte di alessandro, io cercai d'occultarla il più ch'io potetti
, io cercai d'occultarla il più ch'io potetti. alfieri, i-18: quella
alfieri, i-18: quella notte, ch'io mi credei dover essere l'ultima della
vien qua: che si? fa'ch'io t'appelli ancora, / fa'ch'
t'appelli ancora, / fa'ch'io mi adiri più, fa'pur dimora.
pure di piagnere: che sì ch'io troverò modo che coteste lagrime ti gioveranno
/ e che sì, scorrettaccio, ch'io ti zombo. redi, 16-ii-165:
farà qualche scandalo? voglia dio che io non m'apponga. menzini, 5-183
1827 (291): che sì ch'io ve lo fo comparire qui, senza
chéd i'ho comandamento dal re ch'io non apra la porta a persona,
, ché tutti e mali del mondo che io avessi fatti, in quella cameruccia sua
tu il co nosci, io spero. / sì, lo conosco,
egli non vi dee parer gran cosa se io mi maraviglio, per ciò che nel
a mia notizia venuto non sia) io per me niuna conoscenza aveva di voi,
. sacchetti, 198-98: sì che io ti priego caramente, che che partito
partito tu pigli, che di ciò che io t'ho detto, mai per te
nelle birrerie. serao, i-905: io so, sicuramente, che egli fa la
comperavano. bembo, 1-40: ma io, quantunque la morte mi fosse più
. (55): ogni ora che io vengo ben ragguardando alli nostri modi di
e quali li nostri ragionamenti sieno, io comprendo, e voi similmente il potete
contro alla corsia. sassetti, 306: io sono al rovescio delle cheppie, che
, e entrano nell'acqua dolce; e io a quel tempo esco dall'acqua dolce
servendo umilemente. latini, i-2443: io non truovo migliore / amico che mi
chiaro davanzali, ii- 358: io non son degno, donna, di cherere
cherere / a voi la cosa ond'io aggio talento, / ché so che non
ed a presente conoscente chero, / perch'io no spero -ch'om di basso core
/ e per ornar la scorza anch'io di fore / molto contesi; or
, e 'l core / paventa; ond'io riposo e pace chero. caro,
pace chero. caro, 5-575: io quando avessi / o men quei giorni,
virtude e libertà pur sogna. / ond'io quasi de'vili i premi or chero
delettanza vói seguire? dante, 54-28: io l'ho veduta già vestita a verde
messo in petra / l'amor ch'io porto pur a la sua ombra;
a la sua ombra; / ond'io l'ho chesta in un bel prato d'
espressa / la sua sentenza, che ubbidirla io chero. -cherere alla battaglia:
zetani chermisi. cellini, 542: io presi una piccola matassina di seta tinta in
chermisi. leopardi, iii-121: questo signore io lo tenea veramente per un di quei
. idem, par., 28-99: io sentiva osannar di coro in coro:
tutti i cherubini e tutti i serafini: io ti dico a uno a uno tutti
dominazioni, potenze, cherubini, arcangioli, io mi abbandono nelle vostre braccia..
, 27-113: francesco venne poi, com'io fu'morto, / per me;
1-80 (169): appresso a questa io feci le stampe per li scudi d'
spoleto che vi reca chesta letera, io di loro vi foa molte grazie di
cellini, 1-26 (70): io, ch'era guida di quelli tanti virtuosi
tra noi fosse chetato ogni romore, io feci sì che si ripetesse la esperienza,
archivio dalini [registro 1373]: io toro di berto di firenze riconosco
aucido -de lo strido / ch'io ne gitto... / ch'eo
: però non andiamo d'accordo / io e il mare, / a me dà
e di lì appinzano alla chetichella; io poi rimango nelle peste e son la
giovanni mio padre, e disse: « io vi porto un bel presente, qual
, / non mi lasciar perir fin ch'io non mieto / de'lunghi studi miei
n'andò. caro, 9-502: io tosto col ferro / sgombrerò 'l passo
16-387: or per te dall'olimpo io qui ne vegno; / che in alcun
poi meco non prendi / sdegno, s'io me ne vo di cheto a casa
: costei dice che di cosa che io senta io non faccia motto. o se
dice che di cosa che io senta io non faccia motto. o se mi cacciasser
altro così fatto giuoco, a che sare'io? come potre'io star cheto?
a che sare'io? come potre'io star cheto? e se io favello,
come potre'io star cheto? e se io favello, e'mi conosceranno e per
aveva detto. savonarola, iii-27: io sono stato cheto e non ho aperta
bocca e non mi sono adirato, quando io ho udito li obbrobri e derisione delli
imponesti ch'i'stessimi / cheto. io stetti. d. bartoli, 32-115:
« donna mia, tu di'che io mi ricolichi; dolente sono, che m'
, che m'è convenuto collicare; io ti prego che tu stia cheta, se
cheta, se tu non vuoi ch'io muoia affatto ». ser giovanni, 30
firenzuola, 13: la riverenza ch'io debbo al trono di sua maestà, il
1-51 (132): giunto che io fui, feci parlare al duca, il
quale mi fece intendere che, se io ero solo, io mi stessi cheto
intendere che, se io ero solo, io mi stessi cheto e non dubitassi di
corpo elevato e compresso, lungo dai io ai 20 cm, bocca piccola,
, / chi si diverte meno sono io. saba, 330: perché dai suoi
. lorenzo de'medici, 223: io non mi vo'scusar s'io seguo
223: io non mi vo'scusar s'io seguo amore, / ché gli è
chi sente quel foco, che sento io, / non convien fare alcuna escu-
è sì gentile e pio, / ch'io so che arà di me compassione.
sempre / parlarti in gola. - (io non so che mi dire, i
so che mi dire, i e io come chi canta e che non sa /
damigel che non sia saggio; / ch'io fu'tradita da chi mi fidai,
chi fidarsi / puote mai più, ch'io mi facea di voi? tasso,
chi diavolo ti va contando favole? io mi ammoglio? carducci, 25: deh
ecc. latini, i-2926: ond'io presi baldanza, / e con dolze
potette aver la miglior novella [ch'io volea tor moglie], ma, poi
ii-710: « a villa d'este io ci sono già stata »...
menar de le calcagna. carletti, io: [sono] amogliati, chi con
questo non monta niente: là dov'io onestamente viva né mi rimorda d'alcuna
chiacchera non sazia. ariosto, ii-44: io t'ho inteso, non mi rompere
g. m. cecchi, 388: io vo, mettere / buona cosa,
in chiacchere con noi quanto 10 era io di barattar parole con lui, mi disse
! voi volete lettere bene scritte ed io vi trattengo con chiacchiere. manzoni, pr
: più di dodici anni dopo, mentr'io sto scrivendo queste chiacchiere, entrato oramai
una tal falsità. ariosto, ii-20: io non voglio più star alle sue
. m. cecchi, 414: io vo'che quella chiacchiera, / ch'i'
, 2-2-6: porta la mia stella che io abbia a combattere e anco con la
gran combattimento di febbre, e di continuo io me la sentivo crescere.
, iv-468: sa [dio] ch'io non posso resistere più; e ha
loro, onesta cosa non è che io, con un di lor mettendomi, l'
accettato di pensarci con lui. invece io, che finché mio padre era vivo
). burchiello, 50: io trovo che 'l frullana, e messer otto
conferenze con la sarta o che so io, trovava... modo di combinare
combiniamo per il giorno seguente, ed io stabilisco un compenso adeguato per le sue
alfieri, i-64: quel pochin pochino ch'io andava pur pensando e combinando nel mio
di cenci francesi; e alcune letteruzze ch'io andava scrivendo, erano in francese.
di notte. foscolo, xiv-228: io trovo ancora una certa delicatezza che non
e pagai. idem, iii-90: io colloco anche la contessina nel mio salotto;
meno circospetto, dei clienti. io. intr. (anche con la particella
tutto combinato: domattina alle sei sono io da loro all'albergo. bocchelli, 2-258
piazza, per quel che me ne intendo io, mi pare combinata in maniera
tempi. intendimi bene: non che io sia per i matrimoni combinati.
: si compone... il io con 1 3 6, 1 4 5
può fare l'arbitrio. algarotti, 2-1 io: sparsosi di ciò confusa- mente il
i-334: un giorno o l'altro, io temo che questo vecchio gentiluomo, che
vecchio gentiluomo, che questo padre di cui io debbo venerare la canizie, su cui
g. buondelmonti, ii-29: ciò che io ho in questo mio ragionamento cercato di
monti, ii-20: da questa premura, io dico, argomenterete il prezzo che pongo
vedrete da questo breve sunto, ch'io ho fatto, di tutte le combinazioni,
indagini tralasciate dall'autore, le quali io ho calcolate e notate sopra questo
o fuori. palazzeschi, 1-40: ma io come potrò affacciarmi e tollerare quella combriccola
8-262: ho il crudele sospetto ch'io non sia altro che una macchina cerebrale
a foco messi. caro, 10-58: io non vo'dir de le combuste navi
. idem, par., 1-60: io noi soffersi molto, né sì poco
molto, né sì poco, / ch'io noi vedessi sfavillar d'intorno / com
alberti, 233: e se io non fugo essere come inteso così giudicato
diventeremo terrene; se però, come io aspetto, non ci risolveremo piuttosto in
re carlo. sacchetti, 1-8: io franco sacchetti fiorentino, come uomo discolo
. goldoni, vii-1155: converrà ch'io vada a farle visita. come ultima
. come ultima ritornata, converrà ch'io sia la prima a complimentarla. g
/ che non ci vuol, più ch'io vi dico, appresso, / né ch'
vostra! d'annunzio, iv-2-540: io l'aveva dinnanzi agli occhi vivo,
23-87: come, non so: pur io mossi indi i piedi. fazio,
. fazio, ix-88: come farò io, quando in parte alcuna / cosa
): alessandro disse: come andrò io nella camera dello abate, che sai che
e circondarmi un turbo, / ond'io (come non so) ratto trabocco
9-560: come, ahi! come poss'io, diletto figlio / qui restar senza
senza di te? foscolp, xiv-228: io trovo ancora una certa delicatezza che non
9-334: « di questi cinque anni, io ne ho fatti tre dentro, lo
: amico, or vedi / com'io son bella. boccaccio, dee.,
! -disse andreuccio -non sai che io mi dico? certo sì sai.
come il braccio di santa caterina! io sono stato al monte sinai, e
se non ci verrete voi, ci anderò io. -come! senza di me?
dee., 1-4 (95): io voglio andar a trovar modo come tu
, siccome. cavalca, 16-1-182: io comunicandomi li frati, come era loro
del duca guido e la satisfazione che io quegli anni aveva sentito della amorevole compagnia
trar fuori tua spada, ché tosto io ti trincerei tuo pugno. 8
idem, purg., 24-58: io veggio ben come le vostre penne /
... e il medesimo vid'io già fare sopra uno renaio d'arno.
. illustrissima come la protestazion, ch'io feci di sopra,... non
, / conta deh conta loro / com'io mi moro. foscolo, vili-130:
3-609: amavo la sua parola semplice, io, che come aprivo la bocca svisavo
. giacomo da lentini, ii-96: io m'aggio posto in core a dio
core a dio servire, / com'io potesse gire in paradiso, / lo
sua fé sì dubitassi, / come ch'io non potea duo dì patire, /
., 21-46: ma quella, ond'io aspetto il come e 'l quando /
narrarti il modo il come il quando io t'amo. boccaccio, dee.,
d. bartoli, i-449: io mi perdo e mi diletto nel cercar
. 14. locuz. -io come io: per conto mio, per ciò
. ariosto, 13-19: come ch'io avessi sopra il legno e vesti / lasciato
, 227: et ella, comeché io non desideri di ammassare gran tesoro..
puro e non affettato, come che io abbia assuefatto l'orecchio alle scritture di certuni
li perfetti consigli. e questo non dico io per me, come che io sia
dico io per me, come che io sia di quelli sì sufficienti né per me
di passar da questa vita; ma io il dico per lo vostro prode ed onore
conoscendoti, ti maltrattarono, e che io, conoscendoti, le migliaia delle volte
pretore si chiama e prefetto: come ch'io mi sia, io reduco a memoria
: come ch'io mi sia, io reduco a memoria e rappresento li miei maggiori
/ mi veggio intorno, come ch'io mi mova / e ch'io mi
come ch'io mi mova / e ch'io mi volga, e come che io
io mi volga, e come che io guati. d. frescobaldi, ii-508:
, 1-242: non comprendi, che io sarei miserrima, se mai, come-
493: a voi, a voi [io mi rivolgo], girovaghe comete /
, 32-242: memorande sentenze! ond'io solenni / le risa alzai quando sonava
diacceto, che pizzicate di comico. io son qui con uno, che, per
in ogni cosa; o più tosto che io sia lui, tanto che in mia
a la cominzaglia: / ch'io creo aver vinto, ancor so'a la
più c'altro fiore auliva; / und'io lo tegno bon cominciaménto / dall'alta
la detta voglia. pulci, 7-68: io vorrei esser morto veramente, / quand'
vorrei esser morto veramente, / quand'io cascai, che tu v'eri presente.
cominciaménto di una galleria di quadri moderni che io aveva proposto alla corte di formare.
comincia- mento'. fracchia, 67: io proprio non riuscivo a trovare un cominciaménto
dea principio. per che, dovendo io al nostro novellare, sì come primo,
sarebbe stato, se altra donna che io, al favoleggiare avesse dato principio.
, inizio. latini, i-296: io sono la natura, / e sono una
; / egli è mio creatore; / io fui da lui creata, e
ma tutto mio labore, / quanto che io l'alumi, / convien che
nova in parte comenzate; / ond'io prego pietate / ed amor che vi deggia
idem, inf., 22-2: io vidi già cavalier muover campo, / e
, mostrandomi che arebbe auto desiderio che io lo ritraessi; et io che non desideravo
desiderio che io lo ritraessi; et io che non desideravo altro al mondo,
incominzare; / ma vergognare / perch'io cominzi, non è mispregianza? bartolomeo da
. idem, inf., 2-10: io cominciai: poeta che mi guidi,
, 360-77: il mio ad versar io con agre rampogne / comincia: -o
un no all'oscura / pietra « io sono », e consentire alla morte /
si ricollegano. machiavelli, 270: io mi voglio cominciare dalle parole vostre,
, che è l'arte mia, io non aveva usato alcun termine antico. lorenzino
, per cominciarmi dalle cose più note, io dico che non è alcuno che dubiti
, alli 20 di maggio, essend'io di età d'anni 18, mi partii
inf., 25-21: maremma non cred'io che tante n'abbia, / quante
: in questo anno, a dì io di settembre, si cominciarono in italia tremuoti
e per cominciare dalle cose più generali, io credo che il globo lunare sia
volerse perire. francesco da barberino, io: in questa primiera parte del presente
in questa primiera parte del presente libro io comincio a trattare della fanciulla la qual
a gran pena a mitigar l'antico / io cominciava? nievo, 12: si
contare, / né le pene ch'io sento. chiaro davanzati, 2366: e
chiaro davanzati, 216 d: com'io vi possa soddisfare gaudendo / di quello
soddisfare gaudendo / di quello là ond'io fui cominciatore. novellino, 81 (
, è da procedere, là ove io dico: * non vede il sol,
senza modo non possono lungamente durare, io, che cominciatrice de'ragionamenti da'quali
conc., i-241: ma io sto qui a fare il mio dovere come
sua famiglia con lui. ero anch'io della comitiva. bontempelli,
imbriani, 2-224: fanciullo, in capo io non avea che mille / immagini di
sono igualmente, son questi, s'io non m'inganno. il punto fermo
, cioè le parole di questa comedia ch'io scrivo, com'io vidi venir questa
di questa comedia ch'io scrivo, com'io vidi venir questa bestia. questo è
intitolò commedia. pulci, 27-2: ed io pur commedia pensato avea / iscriver del
. ariosto, 352: ma poi ch'io sono entrato in una camera / di
, il quale per una bizzarra combinazione io mi trovava aver tradotto tutte le sei
sogno de'nostri amori terminerà, credimi, io calerò il sipario; la gloria,
genere letterario. guarini, 287: io son andato meco medesimo, nobilissimi spettatori
aretino, 2-200: sognavo istanotte ch'io vi facevo quel fatto, che vi appiccavo
, che vi appiccavo l'uncino, ch'io vi trapanavo la méscola: ma con
mio lamento rimase una pura commedia cui io invano cercai di dare un contenuto evocando
volse la mia mala fortuna, che io non fili avertito di fare altretanta commedia con
carrettieri. pensare ch'ero stato anch'io della sua età e avevo fatto le stesse
tali circostanze. pratolini, 2-493: io che mi batto per la causa dei lavoratori
in bronzo (almeno la copia che ebbi io), porta da un lato il
chiesa. giordani, li-m: né io certamente ho da temere che a veruno
modo consentaneo alla mia natura, affinché io trovassi un pregio più raro e un significato
/ poi che da voi, fratelli, io fo partita, / farete questo in
e fattomi commemorazione del tempo in che io lo conobbi in fiandra, mi domandò
dello avere, è ben vero che io ritraggo, che la commenda che si fece
il mio padrone mi fa grazia ch'io possa esser provisto d'una de le due
, sarei costretto a dare uno schiaffo anch'io a tutta la nobile parentela.
questi altri hanno detto, così dico io sommamente esser piacevole e commendabile l'ordine
altro mendo. / oh, che molto io commendo / donna che tene casto corpo
40): la gratitudine, secondo che io credo, fra l'altre virtù è
qual ti credea; tuoi detti / io ben commendo: ma, poss'io lasciarti
/ io ben commendo: ma, poss'io lasciarti / sceglier tuo danno, e
te: / che mi comendi sed io sono fallente. cione, 696e: amico
ha sicurtate / che mi comendi sed io sono fallente. chiaro davanzati, 241 d
ii-444: circa li 22 del passato giugno io ebbi l'onore di accompagnare con una
dove e'desidera. addio dunque. io spero tutto da te, e ne
, e ne sono così sicuro ch'io fra pochi giorni invece di una commendatizia
iii-829: è venuta da me perché io le dia una commendatizia per qualche potente
tanto zelo / or mi ti raccomanda, io ti ricevo / mio commensale. marino
quali tempi sieno quelli, che io doveva avere eletti a fare il patricidio,
e solennemente. pirandello, 7-147: io ricordo bene che cori d'approvazione e
e corbi, e lucciole, acciocché io possa conietturare gli andari dei nostri paesi
a parigi. panzini, iii-544: ed io mi ritrovo ancora con questo libro dei
a lodarci della diligenzia quale carlo et io avàmo tenuta la nocte passata in trascrivere
. monti, i-392: non potendo io rendere un poco di giustizia al testo,
tratti di corda. sassetti, 29: io volsi portar qui meco quel vostro vi
.). algarotti, 3-209: io le trasmetto due schizzi che gittati ho
b. segni, 5-3: io aveva messo in questa nostra lingua vulgare
era solo; fu giustificata facilmente, ancoraché io non sappia se farà loro ombra:
via, via, comenti poetici: ch'io per far credere al mondo prodigi tali
però della fama di commerciante abile, ma io sapevo che i suoi affari da lunghi
dall'olivi. slataper, 1-69: io avrei dovuto fare il commerciante. mi
dotte e potenti nazioni scienza principalissima, io le ne trasmetto, non so se io
io le ne trasmetto, non so se io dica un saggio, ovveramente un leggerissimo
cellini, 1-27 (73): io me ne andavo il giorno della festa
mio pagolino, e soli lui et io ce ne andavamo alle ditte anticaglie.
così de'tuoi trasporti / sempre arrossir degg'io? né mai de'saggi / il
solamente utile, ma necessario, ed io cercherò con ogni studio di profittare delle
questi sono i miei inni a satana. io rimo in cambiali. cameriere il conto
svevo, 3-552: le prime sigarette ch'io fumai non esistono più in commercio.
chi connette, diceva « che farò io poverina? *. giocosa, 50
redi, 16-viii-168: ha comandato che io faccia mettere in ordine due cassette di pietre
ad uccidere uomini usaste il vostro e io il mio, a noi ne verrebbe
poi colpe diverse / da lui commesse io qui trapasso e celo? brusoni,
al vostro desio / contrastar non poss'io, farò che almeno / nel grado
da molti. foscolo, xv-236: io sperava un impiego per mio cognato nella
o come sotto-ispettore a un telegrafo, io vivrei meno affannosi questi giorni solitari ed
uomo. soderini, 11-66: io per contra, cavalcando per la polonia,
, iv-121: li quali [cani] io priego che, poi che consumate avranno
762: ahi, questo dì medesimo / io barbaro, io profano, / in
questo dì medesimo / io barbaro, io profano, / in te volea commettere /
154): il maggior tesoro che io potessi desiderare al mondo, si era l'
tesi e diritti all'in su, ed io le son ite sfilando dal capo fino
rustico, vi-1-176 (38-8): ch'io son degli smarruti capo e porto,
. / pena? ma qual commisi io mai delitto? cuoco, 1-188: durante
, iii-24-163: non avrei mai commesso io l'immoralità d'insegnare quel che credevo
sempre ingrignata, spinosa, irrequieta; io, paziente, un po'per paura
alcuna volta tu abbia a dire: io non me n'era avveduto. ottimo,
sacchetti, 203-23: padre santo, io sono stato qui circa tre anni per la
, 632: tutti questi nostri beni io commetto in te, ed a la
e ogn'altro mio detto / ch'io trovato avesse, / s'alcun vizio tenesse
c pena / non adempiami necessitate, io dico, / di consumar la vita.
/ la primavera mia, / e rondine io diventi / che l'allegra canzon commette
col microscopio da quell'olandese, che io subito lo commetterò. fagiuoli, 1-6-297
pure aiuto te farà mestiere, / io commetto ad ivone, il tuo parente,
ei le dice, il tutto; ecco io commetto / che non s'offenda il
suo territorio. foscolo, xiv-27: io diedi il bacio all'aureo mio benefattore
benefattore; voi me lo commetteste, ed io l'inseguii col più tenero sentimento.
l'inseguii col più tenero sentimento. io vi rendo il contraccambio, e se
lo so: ma vuoi tu ch'io per salvarmi da chi m'opprime mi commetta
santi. monti, iii-444: né io posso commettere alla carta i segreti
ad uccidere uomini usaste il vostro e io il mio, a noi ne verrebbe la
di tornare! ». / ed io le 'l dié, piangendo a lo commiato
. allora cominciarono i commiati. ed io che non aveva lì nessuno, mi sentii
ser giovanni, 47: veggendo io questo ladroncello andare mendicando le parole,
mercanti m'avessino dato commiato! ché io m'acconcerei a stare con qualche signore,
commiati. algarotti, 2-244: non aveva io ancora posto fine alle mie parole,
costume, / cui da troppi anni io servo, or non infransi. / chiesto
1-83: -il nome tuo / sempre io sdegno proferir. -ti spregio. / -non
forma di comminazione può dire sicuramente: io ho seminato, e un altro mangerà
: t'amava! -e d'assenzio anch'io t'ho commisti / anch'io di
anch'io t'ho commisti / anch'io di sospetto, tuoi giorni fei tristi.
di commiserazione. pulci, vi-71: io ti scrivo per ira e per bizzaria,
... che... io gli raffibbierei oggi una seconda lettera, ma
. monti, ii-36: fra pochi giorni io sarò in istato di conoscere tutte le
dell'università... ma né io né altri dei professori sospetti non ci
abbandonare quel luogo. guicciardini, 47: io mi trovai allo acquisto di milano,
mio cuore, se non fosse ch'io non computai come propriamente mia un'opera
e ben date. machiavelli, i-1114: io sto qui ozioso perché io non posso
i-1114: io sto qui ozioso perché io non posso eseguire la commes- sione mia
da eseguire. nievo, 197: io stava senza alcun timore, beato beatissimo
medesimo, con la quale ordina ch'io la consegni [la donna] in mano
. guicciardini, 51: ancora che io avessi ordinato che sanza mia commissione o
tutto il mondo. guarini, 323: io, che son mezzasette, cavaliere del
boccaccio, viii-2-14: non che io non creda che a dio fosse stato
ond'ella, che vedea me sì com'io, / a quietarmi l'animo commosso
quietarmi l'animo commosso, / pria ch'io a dimandar, la bocca aprio.
, / dir pareva ogni core, io ti chiamai. tommaseo, i-81: un
voce commossa e da commuovere, « io le sono sempre stata affezionata; e,
ardue carole / delle raminghe nubi, io tale un riso / veggio passarvi sul commosso
me volgea sue luci beate, / mentr'io sentia da i crin - movimento simultaneo e
34-107: magnanimo animale / non credo io già, ma prese la voce.
il fiso raggio de la luna / rividi io popolar la fossero liberi da ogni
. manzoni, 17: né vuol ch'io canti di gioia ora di tristezza
. manzoni, pr. sp., io (170): avrebbe desiderato riposar
da compar tita... ed io stesso promisi di condurti... »
intimo ardore da cui era compresa, ch'io non seppi discostarla da me né seppi
, 4-78: più altro, ch'io ridir né so, né posso, /
voce commossa e da commovere, « io le sono sempre stata affezionata; e,
quelle rive altissima quiete; / ond'io quasi me stesso e il mondo obblio /
2-13): deo, ch'or vedess'io pur qual cagion vi t'ha /
alla sua legge. boccaccio, i-4: io ancora ti prometto di commuovere con le
commosso me contro a lui, acciò ch'io lo affliggessi indarno. machiavelli, 215
amatorio incendio. varano, 55: io pien del terror, che in me
desio d'essere una volta con costei che io mi sento, dalle piante de'piè
per non poter veder, ben che io fossi / presso di lei, e nel
/ ma se fra quattro nappi, ond'io son molle, / un non ce
no: questo è stato causa / ch'io non ho preso donna; poiché poi
, iv-2-494: forse tutte le volontà che io porto in me medesimo, oscure o
quando non era lei a rispondere direttamente io non mi fossi mai accorto del '
. cicerone volgar., 2-39: io colui molto ringrazio, il quale me
ha condannato in quella pena, la quale io possa, senza commutazione e senza usura
castiglione, 254: per quello ch'io desidero nel corte- giano basti dire,
di onestà, di decoro, che io ho suggerita, e che voi avete approvata
che voi avete approvata. -sicché dunque io ho da servire di comodino. tommaseo [
lo onore e commodità se recerca, io, ancora che del numero de'tuoi minimi
il richiedesse. crudeli, 1-115: io amo al sommo la comodità; /
vostra pietà e 'l vostro sapere, ch'io in tanto volerò a procacciar loro dal
. g. m. czechi, io -prol., 4: son cose che
/ per la terra a cercarlo, io l'ho qui commodo / in casa.
non volendone / venir da voi, io ho i compagni comodi. idem, 17-136
vagando. alfieri, 1-129: ma io anzi dissi forte ad elia che era già
notte se ciò gli tornava comodo, poiché io lo meritava. manzoni, 219:
. goldoni, vii-1122: ci gioco io, che l'occasione ed il comodo l'
del signor guglielmo. beccaria, 1-345: io chiamo ozio politico quello...
manzoni, pr. sp., io (186): cosi era vissuta alcuni
buzzati, 1-81: sono ben io che non mi alzo alle cinque. almeno
bisogni. verga, 3-73: io sono come il muro basso, che ognuno
dino imparava e profittava frequentandomi. io. dimin. comodùccio, comoduzzo.
impiccio, comprando quel poco fatto loro. io, per dir la verità, do
son d'elementi involucro / od elemento anch'io? / di fèra e d'uom
. de jennaro, 70: sì ch'io son già com'orbo senza lume /
scorta. lalini, i-135: e io presi compagna, / e andai in
di farmi sua compagna, / che io sarò là dove fia beatrice. a.
ha operato su me in maniera che io non mi sono mai sentito solo.
: -or mi di', conte; perderò io la compagnia de'cavalieri per uno tomeamento
compagnia. metastasio, ii-288: soffri ch'io parta. / forse, così partendo
volesse piuttosto far uso dell'imparato. io ho fatto rispondere che non cederei il
zecchini il giorno, e che perciò io non era a proposito. manzoni,
iv-1-210: il fatto è questo: che io temo di rimaner sola con lui,
. firenzuola, 67: se io vi ho a dire quello che io sento
se io vi ho a dire quello che io sento di queste vostre dispute, e'
d'una catena. moravia, iv-79: io in certe compagnie mi ci annoio francamente
albergo v'era giornalmente tavola rotonda, onde io trovandomi aver compagnia a pranzo e cena
costretto di parlare,... io passava con soddisfazione le altre ore del
foscolo, xiv-234: la figura bullona ch'io ho fatto ier sera nel tuo palco
, ei non mi dicesse: « se io avessi centomila di quelle punte (e
: a dì 15 di marzo 1510 io fui eletto dalla compagnia de'tessitori per
in teatro. alfieri, i-80: io aveva veduto due anni prima in torino
, 1 -intr. (59): io dubito forte, se noi alcuna altra
facevamo in una compagnia, della quale io era. fagiuoli, 3-6-88: ed insegnaste
ella mi diede del legno, onde io ne mangiai. leggende di santi,
2-40: per tutto il fiume, quanto io gli occhi potea stendere, mi parea
: andato a cosimo, disse: io voglio fare meglio che quello che mi domanda
le credo origine del signor de-petris ch'io ho l'onore di non conoscere.
di distrigarmene una volta, e s'io c'incappo mai più, voglio essere condannato
come minacci, la morte mi dai, io la riceverò di grado e farò compagnia
compagnia un signore che ci dissero, se io bene intesi, essere un segretario municipale
noie, tanto mi difendo, / ch'io passo in compagnia d'alcun sospiro.
d'alcun sospiro. pulci, 18-145: io vo'con meco ne venga, margutte
. allegri, 87: perch'io non volli poi restar alloggio, / mi
d. bartóli, 36-33: io abbassava gli occhi, e negava loro
come presente / n'avessi la cagione, io mi dolea; / e da gli
compagne de'martiri. galileo, 925: io non vorrei già, che apelle annumerasse
pianeti medicei). marini, xxiv-796: io, avendo vilmente sfuggito il naufragio,
lasciate questo servigio fare a me, ché io so non meno ben mescere che io
io so non meno ben mescere che io sappia infornare. bandello, 1-27 (
più non mi venga dinanzi e che io sono assai chiara dei casi suoi.
di essere amata. foscolo, iv-297: io non l'ho amata; ma fosse
errori e i suoi martiri -davvero ch'io l'avrei fatta volentieri compagna di tutta
prescelta, era perciò già mia ed io l'adomai di tutti i sogni..
nella fasce. pulci, vi-49: io ti promisi, o mio dilettissimo laurenzio,
. gelli, iv-53: o che darei io or d'un compagnétto, che togliessi
1-13 (48): giunto che io fui alla porta, piatoso del mio compagnino
per i peccati dopo morte, perchè io sono buon cristiano. biringuccio, 1-20:
: per altra parte poi, l'avere io ritrovati non pochi di quei compagnoni d'
vi sarà presentata da un uomo ch'io stimo assai assai, e ch'io lodo
ch'io stimo assai assai, e ch'io lodo sempre. ed alla stima si
, perch'egli fu mio compagnone quand'io cavalcava con scimitarra al fianco, e
naio 1873) disse: * io so bene che convien badare alla
-infino a ora vi priego che io sia vostro compare. -il conte gli
della nostra vera sensibilità,... io credo, dico, che la similitudine
essendo domandata, / che quel ch'io scrivo, a mia ardente fiamma, /
una ristampa. leopardi, 12-n: io quello / infinito silenzio a questa voce
sentir di tutto al nulla / sentire io comparando, e me veggendo / corporalmente
caldo irrigati / de la divina luce, io tutto e pieno / l'intendimento de
a cagion d'esempio: convien ch'io intenda prima che cosa è bianchezza, s'
intenda prima che cosa è bianchezza, s'io voglio discemere fra due bianchezze qual sia
mai giù una goccia. e così io stando con continuo desiderio di ritrovarmi con
tantalo l'acqua mai ha gustato, io mai lei avessi gustata; ché adesso arei
niente sono, non è avvenuto perchè io non abbia voi valorosissimo cavalier conosciuto e
sono baie per comparazione a queste che io ti vo'dire. gioberti, ii-167:
per compare? / sarà me'ch'io fermi il conte: / la marchesa di
, saremmo / tu il figlioccio ed io il compar. tommaseo [s. v
vi ama davvero, e ve lo dico io!... se aveste veduto
de'grossi nel fondo giù pesca: / io piglio lasche di libbra, compare;
sei stato tanto tempo alla pietà, io vorrei saper da te che cosa ell'è
complice. giusti, iii-217: io non intendo di accettare per moneta corrente
si ha a fermar qui; / io non vuo'star compare a venti scudi.
. cecchi, 17-145: messer rinuccio e io siamo compari al primo figliuolo che 'l
/ per far che? -per provar com'io l'ho compero. panzini, iv-151
2-143: queste ed altre simili cose io le borbottai tra me e me centinaia e
così ingegnose, e così dotte speculazioni, io ben m'aweggo, che il mio
monti, x-3-296: il sole, io lo rammento spesso, i d'oriente
ne comparve alcuni anni or sono, io non la vidi che per un momento;
di un popolo ad alcune persone, io sia incorso in un abuso...
algarotti, 2-76: tra i sistemi, io risposi, che fecero nel mondo la
. manzoni, pr. sp., io (173): orsù, gertrude,
tempo che voi godiate delle comparse ch'io vi preparo. 8. ant.
è andata la cosa. - ed io a rispondere alla comparsa. = deriv
xii-293: cecilia era così convinta che io ormai non soffrissi più di questa mia
, purg., 25-126: per ch'io guardava a loro e a'miei passi
avete le vostre terre compartite, diss'io: e ben si pare che di vairone
volgo in solitaria villa, / compart'io il tempo e i giorni miei migliori.
moltitudine di tante stelle fisse, credo io che distribuite le avrebbe con bei partimenti
che gli tocca. menzini, 6-42: io non pretendo che si tolga ai principi
i-39: rimanendo in queste parti, io sarei sempre un ozioso, un meschino,
, di bronzo. galileo, 4-4-223: io concedo, i membri di tutta la
sei parole. marino, i-272: io con coloro che amo da dovero procedo
/ per com- passion di quel ch'io vidi poi. passavanti, 62: si
sai che personcina per la quale sarei io? guarderei la gente come per compassione.
crudeltà vendicata; il che acciò che io vi dimostri e materia vi dea di cacciarla
gli affitti. campanella, 964: io ben t'ho compassione, perché gli uomini
1-6-25: lì con questi occhi miei viddi io sbranare / un nostro fraticel, che
e guasti / fra miserie cotante ch'io patisco. c. dati, vii-3-146
. d. bartoli, 9-31-1-172: io porto infinita compassione, come di sommamente
deputato gramsci ». risposi che ero io stesso quell'uomo e mi osservò con
quadro fosse compassionevole, m'awidi ch'io non poteva ravvicinarmelo, e che sarei sopraffatto
qui innanzi, stracciate le lettere che io non ho tempo di scrivere quasi a
lascia men incantare dagli effetti. ed io trovo in me più occhi e senso
compastore). monti, i-82: io non sapeva di avere in arcadia una
s. degli arienti, 3: audendo io, clarissimo principe, cum summo piacere
altrui la cagione. foscolo, 1-316: io credo che l'amare passionatamele la propria
umane illusioni. imbriani, 1-237: io era, forse, più scusabile, più
rappresentato. alfieri, i-149: sentendomi io pur troppo debole ancora a fronte di
purg., 30-95: ma poi ch'io intesi ne le dolci tempre / lor
, 984: non dovete pensare che io non compatisca all'infelicità umana. tommaseo
brutto, 3-136: in loco ch'io mi devrei adirar con voi, vi
/ carattere rispetto. alfieri, i-197: io appresi in quell'anno a conoscere.
manzoni, pr. sp., io (173): il signor principino.
onor grandissimo ho da dire? / io dirò che s'è fatto compatire. manzoni
. intr. galileo, 412: io gli compatisco non meno che a quel
ingoldonito? e. cecchi, 6-308: io m'aspettavo di vedere irrompere compattamente,
.. la sua compattezza gioiosa, io non so come, / risana anima
desiderii vivi l'opera del tiraboschi, ch'io lessi e compendiai. de sanctis,
1-265: ero in un paese quale io non so se nessun altro meglio compendi
introito e delie spese dal tempo ch'io assunsi il comando sino a tutto nevoso
pagani veneziano, dal quale ho tratto io come un compendio e una somma delle sue
. baretti, 1-31: come poss'io farne un compendio che non mi prenda troppo
? borsieri, conc., i-230: io non parlo qui degli aridi compendi;
della tirannide religiosa dei russi; perch'io lo compendii e traduca il compendio a
appariscono bianche. guerrazzi, i-56: io credo che nel modo stesso col quale
si riderà del mio ardire, quasi che io pretenda con l'insipidezza de'miei encomi
: non vedi tu in che carta io ti scrivo per compensare il mio brutto
, /... / ch'io farò con parole e con effetto, /
. m. villani, 4-73: io reputo essere stata degna compen- sagione,
tosto il compenso, ché de'greci io solo / restarmi senza guiderdon non deggio.
... e se credi che io te ne debba un compenso parlami liberamente
i'possa in te refletter quel ch'io penso! ». 8.
con drammatica enfasi « e che dovrei dire io dell'università? cotesta è la cloaca
639: senza farti la corte, io ti credo l'unico che sia competentissimo
loro. d. bartoli, 34-294: io presi... duecento libbre di
rosso, 3-iii-2-279: sopra questa materia io ci aveva scherzato competentemente bene, o
. non fu conceduta la stampa perch'io non poteva congiurare con l'adulazione e con
fra molti anni abbia a credere che io sia stato un bevitore di vino così solenne
g. m. cecchi, 24-25: io non vo'stare a competere / con
51: né vorrei che si credesse ch'io attribuissi al poemetto più d'importanza che
competitore. g. gozzi, 1-315: io so, amico mio, che del
figur. salvini, 19-iv-1-311: io sono compiacente e condescen- dente verso gli
che ho interne. -signora, io sono compiacentissimo. quando si tratta di
, di cui sino a quel giorno io non avea neppur mai udito il nome.
del mio umore le cose stravaganti ch'io avverto in iscartabellando or questo or quel volume
lasciarlo venire. alfieri, 1-278: io continuamente andava sempre mutando
non ha veruna inclinazione per lui; ma io non sono in obbligo di creder tutto
851: di co- testa ultima cosa io ti posso compiacere; e sono per farlo
domanda). anonimo, ix-1045: io sì voglio compiacere, / iosep,
15-88: o fronda mia, in che io compia- cemmi / pur aspettando, io
io compia- cemmi / pur aspettando, io fui la tua radice. m. villani
] mi permetta anco il lettore ch'io mi compiaccia alquanto in descriverla. foscolo
, mostrando in vista tal compiacenza ch'io non ho potuto non pigliare la penna
della sua avventura. piovene, 2-48: io penso ora che questo continuo tormento sia
, per trasformare la compiacenza infantile che io sentivo verso me stesso e fame, se
salute. lorenzo de'medici, 492: io ho imparato come si compiacci / a
pietà lo contentavo, mostrando che ancora io ne cavavo assai piacere. carani, 5-74
, xv-384: sono molti giorni ch'io non veggo tua sorella; non stava
, vii-1089: - caro signor filippo, io ora non ho volontà di giocare.
di santi, 3-236: credete voi ch'io abbia dette queste parole per indovinatico?
queste parole per indovinatico? ovvero ch'io voglia dare loda e compiacenza? no
, ché lo so per fermo che io sono suo servo, e fui mandato da
bandello, 2-11 (i-778): se io scrivo ch'una vergine compiaccia del suo
compiaccia del suo corpo a l'amante, io non posso se non dire che il
molta bellissima forma e grazia, questa tale io me ne servivo per ritraila, a
venia gaia. boccaccio, vii-222: s'io ben comprendo, tu se'il mar
a bologna. ariosto, 5-15: io ch'era tutta a satisfargli intenta, /
contradirgli mai, / e sol quei giorni io mi vidi contenta, / ch'averlo
i signori né gli amici, il che io vi dico che voglio che sia principalmente
si po far senza adulare, perché io intendo delle voglie che siano ragionevoli ed
: è possibil, però, ch'io sia tanto fuor di me e mi stimi
me e mi stimi sì poco ch'io voglia amare a suo dispetto costei e servir
e far sì che consolato in parte io mi muoia, custodite questa mia spada
nido. l. bellini, 5-152: io vi vo'pregare a compiacervi di stare
e si compiacque / d'ascoltar ch'io l'amo, e tacque. de sanctis
bufi, 3-450: ne la quale fronde io compiacemmi, cioè io cacciaguida ebbi compiacimento
la quale fronde io compiacemmi, cioè io cacciaguida ebbi compiacimento e diletto. d.
pavese, 4-230: veniva l'inverno e io avevo paura... non erano
, vii-41: misera madre! oh quanto io la compiango!... /
non avrà ricompensa nei secoli eterni, io rispondo: io sono padrone in faccia agli
nei secoli eterni, io rispondo: io sono padrone in faccia agli altri uomini
fratello, or sì davvero / compiango io te. che di'? nunzia è di
che a maledirli. carducci, i-991: io compiango, non vorrei dir peggio,
pieghi? d. bartoli, 5-468: io mai non m'apro inanzi quel piccol
grandi lamentazioni di geremia profeta che ancor io seco non mi lamenti e non compianga
mi rimembra, / di quella ch'io amar e servir soglio. giacomino pugliese
sire, se ti compiangi, / ed io mi sento la doglia! / lo
si compiange / di questo impedimento ov'io ti mando, / sì che duro
65 (ni): disleale cavaliere, io t'ho fatto qui venire, per
, 23 (81): e quando io avea veduto compiere tutti li dolorosi
mercé la tua parola, / s'io ritorno a compièr lo cammin corto /
siena, i-93: scrivestemi che quello ch'io avevo cominciato, che io il compisse
quello ch'io avevo cominciato, che io il compisse; e io vi prometto
cominciato, che io il compisse; e io vi prometto che giusta al mio potere
nelle parti lontane. alfieri, i-io: io non compiva allora per anco il primo
, i-149: e tutti li beni che io farò, saranno per servire a voi
totela, spinge forte, aspetta ch'io faccio, oimè fa, stringemi,
parti / di nemica tu compi ed io d'amante? cattaneo, ii-2-17: per
tornerete, e allora ve ne compierò io mille a catuno. m. villani,
che questa materia fia compita, quotidianamente io m'offero pronto in queste ore medesime
queste cose sono quelle, le quali io comando, che osserviate voi, che
dante, par., 31-40: io, che al divino dall'umano, /
, ma da più fortunato pastore ch'io non sono, esser sonata. bembo
fier desio, / pur debbo alfine io stringerla / su questo petto mio!
a processione. piccolomini, 53: io voglio in ogni modo che voi me
passa per via... / ma io gli ho cantato un vespro e una
, 4-405: che trama è questa? io nolla intendo. padrona, padrona,
. latini, i-938: ché s'io vo'dir lo vero, / lo suo
vi sarà ancora il vocabolario, che io ho compilato, delle voci, e dialetti
. algarotti, 2-272: già non intendo io di compilarvi un lessico militare, o
/ e a far le mie difese io mi preparo, / arriva il caporale
: avemo compilato, il tilesio, ed io, di dar foco alla faccenda,
mente per su'amore. testi fiorentini, io: albertino paganelli no die dare libre
aiuto di lontano sito. leone ebreo, io: come vuoi che ogni desiderio presupponga
vii-178: così appunto... farò io nella benedetta imagine che ho presa rozamente
quale il mameli vive intero: ed io la riporto come il più bel compimento
xxv-1-314: questa comedia, per quanto io ne abbia inteso, la chiamano l'ingannati
chiaro davanzali, ii-331: da poi ch'io 'namorai / voi m'avete di
desideri. p. verri, i-191: io non pretendo... di dire
1-701: dell'anima dell'omo / io ti diragio corno / è tanto degna
virtute / in quei be'lumi, ond'io gioioso vivo. s. caterina
mi trattenni da solo, ricordando ch'io non dovevo mancare alle regole della buona
salutare compitamente tutti. tommaseo-rigatini, 1752: io serberei l'avverbio 1 compitamente 'a
? aretino, 8-164: fa conto che io sia il maestro, e tu il
: mi venivano le traveggole tosto ch'io lo fissava [un carattere dell'alfabeto
safalte, 52: s'io volessi compitare il tempo mio da poi 'n
tempo mio da poi 'n qua ch'io fui nato di mia madre, i'credo
di mia madre, i'credo bene ch'io avrei settanta anni, ma tanto quanto
avrei settanta anni, ma tanto quanto io ispesi il mio tempo nella vita del
tanto quanto servii alla carne, tanto fu'io morto, e 'l tempo di
non esca / del compito, che io ti darò, / non ci sarà uno
pensiero mi appare isolato da me. io lo vedo. s'alza, s'abbassa
egli ha in casa. -ah ghiotto! io ti domando che tu m'insegni erostrato
trarre a prestar fé compita, / ch'io ami altra che te, mio caro
ii-521: morte, lo giorno ch'io gli occhi levai / a quella che 'l
, d'ogni beltate, / immantinente ch'io la risguardai, / ne lo intelletto
che preferiva questo a un altro. io gli dissi che da nessuna più compita
dicembre. d'annunzio, v-3-226: io vi mostro la morte compitrice, la
: nobilissime giovani, a consolazione delle quali io a così lunga fatica messo mi sono
a così lunga fatica messo mi sono, io mi credo, aiutan- temi la divina
temi la divina grazia, sì come io avviso, per li vostri pietosi prieghi
meriti, quello compiutamente aver fornito che io nel principio della presente opera promisi di
tanto l'amore e la fe ch'io le porto, che non è donna al
non è donna al mondo a cui io cambiassi lei, tanto compiutamente è bella
bisogni al tuo libero stato, / io vedrò di fornir compiutamente. de sanctis
altrove più compiutamente in uno libello ch'io intendo di fare, dio concedente, di
. agostino volgar., 4-176: io v'annunzio la mia morte. ora è
già; manca il sol rito: io pure / temer potrei, se in sua
mettere in ubidienza, / a ciò ch'io aver potessi ciò ch'io soglio,
ciò ch'io aver potessi ciò ch'io soglio, / non mi saria cordoglio /
i nostri animi] così pienamente dilettino so io considerare: pogniamo ancora che falso diletto
boccaccio, 10-9 (483): io giuro a dio, che più compiuto uomo
aceto bianco. foscolo, v-73: s'io pure mi sono un pezzo di filosofo
è mortificata quando considero l'obbligazione ch'io ho alla complessionale filosofia di questo povero
rifrenar ciascuno, / sì ch'io li rechi a uno, / sì ch'
figliuoli in modo mi sbigottivono, che io giudicai che fusse da dare tale forma
adunque di questa falsa opinione nei vecchi estimo io per me ch'ella sia perché gli
potesse durare le fatiche, che duro io, e di animo e di corpo.
terra. p. verri, i-250: io preparo un fanciullo colla più esatta forma
seguirebbe ch'ella fosse mortale, s'io n'ho inteso il vero. bruno,
a. f. doni, 3-67: io m'aviluppo poco con i libri; ne
l'uomo primitivo e diedero campo all'io. -complesso mnemonico: nel linguaggio
mazzeo di ricco, 4-44: io so ch'io falleria vilanamente, /
di ricco, 4-44: io so ch'io falleria vilanamente, / se non sperasse
i confederati. bruno, 3-385: io completto ed ordino un paio di sillogismi in
è una complicanza inestricabile e che io posso fare il conto di rimanere
uomo si vanta. in tanti anni io non appresi un peccato nuovo. moravia
è decadenza. imbriani, 2-36: possa io dagli uomini e da lui essere stimato
bellini, i-1-600: sappiate dunque che io sono sempre stato un demonio, qual mi
dicendo: / amici, sono anch'io / cursore e complice di dio. sbarbaro
si svolgeva sempre allo stesso modo, io con l'orologio sotto gli occhi come se
goldoni, vii-1155: converrà ch'io vada a farle una visita.
visita. come ultima ritornata, converrà ch'io sia la prima a complimentarla.
. manzoni, pr. sp., io (176): vennero subito
stanze, / era in quei giorni io stesso: / io che il perduto imper
era in quei giorni io stesso: / io che il perduto imper sospiro adesso!
, 1-5-153: è stato bene che io lo sappia, perché, a dirla,
eh eh eh! in qualunque maniera io le rigiri, le congratulazioni non vorrebbero
che in poco più di vent'anni io vedessi in parigi nel palazzo della città
per male. goldoni, vii-1023: io non son uomo di ceremonie. posso adattarmi
, e prendiamo quello dell'amicizia. io sono il primo a proporvelo, e vi
mie ciance nessuna potrà mai oppormi che io abbia avuto (trattone voi stesso)
complimento, ma perché in questa maniera io credo. magalotti, 9-1-3: mio padre
manzoni, pr. sp., io (185): qualche consolazione le pareva
« ella mi guarda così sperando ch'io trovi bello anche il suo naso,
privo di gloria? -e compie? io, per costoro, / fuggir?
consiglio anche di venturi, a portarmi io stesso senza dilazione a milano, onde
senza dilazione a milano, onde presentare io al vice-re i documenti dell'iniqua trama
e componimento sì fatto che, s'io non m'inganno, non altramente potrà
equi tate. boccaccio, 1-6: io, della presente opera componitore, mi
dee stampare. carducci, ii-19-226: io ho bisogno di sapere il più delle
sapere il più delle pagine di che io possa disporre. e me ne bisognano
fra me stesso a mente, dissi io, quanta sia incerta e varia cosa il
sotto forma di serventesc, la quale io non scriverò. boccaccio, dee.
quivi avrei composte molte poesie, se io avessi saputo scrivere o in rima o in
di comporre una grammatichetta ragionata come dico io, vorrei mettere per regola che si debba
. a cui mio padre rispondeva: « io non voglio che e'faccia altra arte
il peggio che tu sai, ch'io te ne invidio. d. bartoli,
cose / acciò che da l'impresa io mi spaventi *. marino, 4-233:
noi questa contesa. foscolo, iv-403: io ascoltava amorevolmente le querele di que'meschini
: non potrei con parole mostrarvi quanto io desideri vedere ricciardo alberto nostro fratello,
è fatto. torricelli, 121: io fabbricando poi chimere tra me stesso,
dovreste perdonare, / e comportare / s'io perdo gioì'; ché so m'aucide
ed è da sofferire, vedetel voi; io per me non intendo di più comportargliene
più comportargliene, anzi ne gli ho io bene per amor di voi sofferte troppe
senza sua pena e senza suo danno ch'io m'abbia a comportar tanta villania.
della necessità virtù: lietamente il meglio che io potevo mi con portavo questa mia perversa
terreno. imbriani, 2-171: ciò ch'io non posso più a lungo comportare,
comporta. galeota, 6: io te conseglio, vatte a desperare; /
gridare. machiavelli, i-502: e benché io mi potessi salvare con una facile scusa
e credi, pazzo, ancor ch'io tei comporti, / per una volta ch'
tei comporti, / per una volta ch'io t'ebbi rispetto? castiglione,
alfieri, i-31: sotto di questo, io feci assai maggior profitto; e per
di comportarsi in questa quotidiana ritualità, io traggo considerazioni di ordine generale. brancoli
naturalmente comportevoli. pellico, ii-29: io in meno d'un mese avea pigliato,
a. f. doni, 3-30: io avevo cominciato a fare un dioscoride d'
si usi la prosa,... io non di meno ho giudicato non esser
dante, conv., iii-ix-i: io, prima che alla sua composizione [
. marino, i-60: non presento io ora a v. a. cianciumi e
cui solo nome sarebbe, secondo che io aviso, bastevole a nobilitare qualunque scrittura
, né in pensiero pure, ch'io volessi o potessi mai scrivere delle composizioni
da'suoi scolari, ma bisogna che io le rifaccia da capo tutte quante di
, né pulizia. nievo, 249: io potei sostenere al seminario di portogruaro un
come l'italiano e la composizione, io ne sapevo assai più dell'ordinario,
nel palato una composta, / ch'io non so la miglior né la più bella
lusinghiere. aretino, iii-132: potessi io mandare le malattie d'altro che di
si composto. nievo, 1-13: ora io tirerò innanzi sullo stesso piede, e
buoni, di cattivi e di pessimi, io ho scelto fra i mezzani e più
le parole; le quali, s'io non m'inganno, debbono esser proprie,
... mi dà cagione che io racconti a questa onorevole compagnia una favola
il padre delle vostre anime, però io disidero di farvi essere composti e ordinati
, ii-315: de'dolci colloquii ch'io nel breve soggiorno ebbi seco, superfluo
iii-374: non mai più dolce cimitero io vidi di quello per cui camminavo in
da i corpi semplici e da i misti io venga in cognizione di qual sia il
d'amor saggio e possente; / ed io sto in mezzo a ciò che ponno
pezza. masuccio, 109: messere, io ho nome diego de medino, al
porta, s'affanna. carducci, io: ei di barbarica pelle odorata / presto
nasceranno. sannazaro, 6-106: et io per quel che veggio ancor comprendolo,
vii-44: d'orror tu m'empi: io nel fraterno sangue / bagnarmi? agghiaccio
, 1-8: « lavoro per tutti, io, * soggiunse il vecchio, «
bandello, 2-29 (i-979): io mi trovo quattro mila lire di tomesi
quali, andando a la corte, io comperrò un luogo di senatore e mi leverò
veduto, e buon per te, ma io ho veduto questa gloria negata al merito
, 8-93: -io te la vendo come io la comperai da tutto il popolo,
fiderò mai più. varchi, 23-277: io veggo una cupola lavorata e distinta
sassetti, 14: quanto al lino, io starò avvertito quando ce ne capiti,
ix-ii-341: non dovete maravigliarvi s'anch'io ad imitazion loro potrò caricarvi la mensa
che... /... io forse un giorno / ti farei lieto di
il giusto. tommaseo, ii-462: io non credo che tutti i tenaci delle cose
scarsi *. d'annunzio, v-2-80: io queste due colombe d'argilla m'ardisco
quando pure, dato e non concesso, io avessi avuta opinione che il p.
ne le quali tu comprendi la forza che io tegno sopra te per lei, e
conven lasciare in pria, / s'io vo'trattar di quel ch'odo di lei
me venute / queste parole brievi, ch'io compresi / me sormontar di sopr'a
. (55): ogni ora che io vengo ben ragguar- dando alli nostri modi
e quali li nostri ragionamenti sieno, io comprendo, e voi similmente il potete
, et in quale tu possa compreendere ch'io volli provare quanto potessi imitare quel greco
intesa / la celeste beltà de che io ragiono, / poi che io, che
de che io ragiono, / poi che io, che tutto in lei posto mi
dubbio scarco, / il mistero, cred'io, comprender bene / del ministro gentil
2-42: comprendete voi meglio, madama, io risposi, qual corrispondenza ci sia tra
ecco, giannotto, a te piace che io divenga cristiano, e io sono disposto
piace che io divenga cristiano, e io sono disposto a farlo, sì veramente che
sono disposto a farlo, sì veramente che io voglio in prima andare a roma,
; e se essi mi parranno tali che io possa tra per le tue parole e
tu ti se'ingegnato di dimostrarmi, io farò quello che detto t'ho; ove
ho; ove così non fosse, io mi rimarrò giudeo come io mi sono.
fosse, io mi rimarrò giudeo come io mi sono. boiardo, 2-3-68:
mio pericolare; ma sappi che fuggirme io non intendo, / ché dentro a
, / ché dentro a quel giardino io voglio intrare. sannazaro, 4-77: io
io voglio intrare. sannazaro, 4-77: io, che non men desideroso di sapere
sacchetti, 6-17: signore mio, io ho compreso la vostra intenzione, la
questi gli erano sempre alle coste, io dico di paolo, sotto falsa esamina
393: e 'n quale parte io mi volgo e giro, / un dolor
son sì feramente, / che poi ch'io voglia non poria partire, / sì
e qua lunque volta che io mi penso di far cosa che abbia del
lingua nostrale, non men ch'io faccia del calepino in dando l'
. c. mei, 34: io affermo che gli organi dell'intelletto..
il meno. foscolo, vii-175: io sento prima, e in questo sentimento,
essa,... tanto più io potrò applicarvi la mia ragione. carducci,
marino, vii-215: laonde a ragione dicev'io che nel simulacro di pan, comprendente
feci, quand'ebi inteso / com'io era compreso / di smisurati mali / oltre
della licenzia regia. nievo, 194: io non ho che quattro uomini, compresi
dall'esterno. gramsci, 238: io « sapevo * che lui avrebbe letto le
lucrezia non mi par più dessa. io l'ho ben trovata grande e compressa
sentinelle benignissime, e quindi oroboni ed io non ci davamo la pena di comprimere
, dì: «... io sono in compromesso col cotale mio parente
di cotanti denari: sì che perdonami ch'io non posso servirti sanza grande mio danno
piovene, 2-236: ho dovuto prendere io l'iniziativa del distacco, per rimandare
: potendosi persuadere... che io sia così stolido che senza necessità alcuna
disponetene. / — il comprator et io ci siàn nel torbido / compromessi,
e, con tutto che da principio io potessi andare alla possessione, gli offersi
, amato? svevo, 3-621: io ero innocente, visto che non facevo
, 3-626: m'avevano detto ch'io compromettevo augusta, ma era invece lei
stessa. deledda, iii-694: io e la mia mamma siamo f
suoi vassalli. fagiuoli, 1-6-66: ma io non intendo come possiate così compromettervi della
di vincere, ed è necessario che io giochi, per non far dire di me
me la conversazione. in ogni caso io mi fido, io mi comprometto di voi
in ogni caso io mi fido, io mi comprometto di voi. = adattamento
introito e delle spese dal tempo ch'io assunsi il comando sino a tutto nevoso
minuziobibbia volgar., v-35: se io giustificare mi vorrò, la bocca mia
la bocca mia condannerà me; se io innocente mi mostrerò, samente libri, documenti
nemico mio spiasse nella mia mente quand'io mi movo a chiedere l'altrui patrocinio
dante, inf., 7-36: e io, ch'avea lo cuor quasi compunto,
. gli favellò. foscolo, xiv-265: io sono così compunto per avere involontariamente offeso
tuo bolognini. sa il cielo che io non ci ho meschiato né malignità né
cugino; convertito, vi dico. io per me, ne godo. sapete che
novizi, giunse tant'oltre, che io sempre pensava ad essi ed alle loro diverse
compunta. verga, 4-189: « io non ci reggo a queste scene!.
colla corona. alfieri, i-34: io argomento quella sua passione smisurata per l'
a me ragazzaccio ignorante d'ogni arte ch'io m'era, del divino michelangelo buonarroti
computato l'una cosa con l'altra, io non istia in capitale tra la lettera
mio cuore, se non fosse ch'io non computai come propriamente mia un'opera
testo della mia arringa nella copiatura che io medesimo avevo fatta manu militari con la
faitinelli, vi-11-208 (3-1): io non sconfesso, morte comunale, / che
de la donna mia; / e s'io ne fosse ingrato, farei male.
: « male per me, ché dov'io avea riposti cento fiorini, non gli
come oro sono gialli: / perch'io non vidi mai sì novi granchi.
tuo pensiero, disse socrate, né io lo disconvengo. anzi credo, che il
. calvino, 1-260: spiegai che io avevo avuto il congedo fino alla fine dei
. d. battoli, 33-105: io siedo, e studio tutto accostato a
del ladro. alfieri, xiii-33: io fui già vostro / tribun, già
. non è conforme a quello ch'io già scrissi a lei una volta, contenente
o le parole o le immagini perfette io cerco verità e proverbi ai confini della lepidezza
, della banalità, della follia. io cerco il luogo dei luoghi comuni,
manzoni, pr. sp., io (176): le dispiaceva molto,
abbia a raccoglier tutto / de'comuni sudori io solo il frutto. cuoco, 1-19
! ». ser giovanni, li-m: io che ho interrogata la serva, e
assoluto di me e del mio bene, io aveva allora profondissimo in quella solitudine
bene, non meriti altro... io, invece, è giusto che fenda
seduti sopra un sacco di francesconi e io gli metterei in trono nel luogo comune
manca da lei. firenzuola, 204: io ti prego -dich'io allora -che tu
, 204: io ti prego -dich'io allora -che tu lasci da canto queste tue
dello scampo della città, dicendo: « io voglio fare l'uficio comune, da
caro, 12-i-320: per tutte queste ragioni io m'accordo col commune degli uomini,
mettere in comune le sue ricchezze? io ci sento qualcosa di pericoloso, qualcosa
comune. latini, i-169: ed io, ponendo cura, / tornai a la
sp., 3 (49): io non ho minacciato nessuno; io non
: io non ho minacciato nessuno; io non fo di queste cose, io:
; io non fo di queste cose, io: e domandi pure a tutto il
quanti. fagiuoli, 1-6-411: o io facevo le mie cose segrete per bene
comunèllo di montagna, guadagnava, quando io ero ragazzetto, cinque paoli al giorno
pensare od anche dire, / perch'io amo di lui esser servente. giov
, e sanzionati dalla consuetudine de'più, io non credo però di dover annoiare
., iii-v-i: ne la prima parte io commendo questa donna interamente e comunemente,
comunicare. metastasio, ii-288: soffri ch'io parta. / forse così partendo,
almeno, / giacché in odio son io tanto agli dèi, / prendano i
parlavo. d'annunzio, iv-2-401: io non ho il potere di comunicare la felicità
afanno, non posso però fare che io non communichi con la e. v.
del mio umore le cose stravaganti ch'io avverto in iscartabellando or questo or quel volume
virgilio in nostra lingua, le quali io ho svoltolate tutte a questi dì.
, 33-247: la corda, ch'io premeva sonandola, imprimeva il suo tremore
. p. verri, i-217: io non perderò il mio tempo nel- l'
chiamamo aere. aretino, 2-99: io credo certo che le cose di sotto
proda di là dal fiume, sì che io veggia dov'è il passo, e
poi che fu il sacco in qua, io non mi son potuto né confessare né
). alfieri, i-38: ma io teneva religiosamente il segreto; più ancora
, va sopra la lettera; ed io la assicuro, che se la lettera le
me onorevolissimi. svevo, 3-576: io, per stornarlo dal suo incubo vinsi subito
dall'altro. g. rucellai, 9-1 io: i più alti consigli, /
vedete ed udite? magalotti, 9-2-201: io mi protesto di non parlar ai vostri
unirsi. guerrazzi, iii-417: mettendo io in comunione solo cinquantamila lire, mentre
1-58: non è un oltraggio ch'io faccio ai miei simili, amando te
che lo stato sia tutto, mentre io voglio che non sia nulla: ecco la
scritto del continovo a conpimento e perch'io penso assai comunità europea del carbone e
3-261: mi disse certe imbasciate ch'io vi dovessi dire in comunità di voi tutti
quattro in quel paese del lazio dove io facevo gli studi presso una comunità di
temprate corde. parini, 577: io desidero di non trovarvi colpevole, comunque
vii-166: ma comunque siasi la quistione, io non moverei parola, s'ella non
sia, per opera dei due vecchi matti io divenni saldo sulle gambe, e capace
le nostre aure odorose *. / ed io rispondo: -o rose, / comunque
rozzo anziché no. metastasio, ii-35: io vado, / mentre cresce la notte
chi sente quel foco, che sento io, / non convien fare alcuna escusazione
si gentile e pio, / ch'io so che arà di me compassione. leonardo
così mi fo di buon cuore, ma io ci sto poco su, perché da
d'essere una volta con costei che io mi sento, dalle piante de'piè al
tra noi pàrti l'impero, ond'io con teco / abbia ornai pace. monti
! g. quirini, ix-10: io da lei seguir non mi dischiero, /
mutatomi / il nome in quel che io ho, me n'andai subito / in
preste, / su'bianchi marmi, mentr'io verso queste / lagrime in loro e
forza la vela calare, / e s'io m'aggiungo alle membra tremare / viverò
vicina tu con quella voce; / ed io vorrei che pure a te venisse,
uscìa di sua vista, / ch'io perdei la speranza dell'altezza. leggenda
questi modi tu farai che un di io manderò fuori quella stizza. d. bartoli
frequenti. de pisis, 209: io so, o cóco incatenato, / che
del dipintore. bembo, 1-139: io avea inteso che egli era scienziatissimo e che
che potesse durare le fatiche, che duro io, e di animo e di corpo
sul prato. alvaro, 9-117: io ho la fama di uomo equilibrato e paziente
lo sono, forse; a meno che io non abbia finito col farmi di me
giacomo da lentini, ii-82: dunqua son'io sturduto: / ciò saccio certamente /
, 34-120: non v'essere, ch'io mi sappia, esempio del cominciare ad
freddo, / sia pur succida, io vo'. faldella, 2-220: si può
il corpo del nostro redentore, dirò io che fusse una gentilissima conca: conca
zione o legame alcuno di cagioni, io allora dico per fermo che il caso
la pena col redarguirmi di non aver io saputo conoscere il poco ordine, o sia
del grande idio! la terra che io pensava che fusse soda, richiude nel
quanto poi altattribuirmi l'autore, che io abbia posto nella luna concavità, le
sia detto con pace del mio signore, io non ho mai né scritta né pronunziata
e concave. ariosto, 195: io solea i pensier miei lieti e contenti
pascoli, 72: san lorenzo, io lo so perché tanto / di stelle per
salvò, ma inteso come e dove io stava, portommegli con tutto il numero
altrove più compiutamente in uno libello ch'io intendo di fare, dio concedente,
in me conceda tanto di valore / ch'io possi d'una storia cantare. savonarola
poche, oneste, accostumate e gentili, io lo compiango, che non gli sia
rattenuto / pianto, deh! lascia ch'io, tra'dolci amplessi, / libero
., 4 (68): io posso dunque sperare che lei m'abbia concesso
. alfieri, viii-53: intero io ti concedo / ai pensamenti il dì novel
da barberino, 1-252: pognamo che io non lo meriti, questa corona nondimeno
concedono troppo o troppo poco, sebbene io creda più degne d'affetto quelle che
/ e, minacciando pur, chiede ch'io tenti / la dolce guerra e la
i-241: spesso m'han combattuto, io dico ancora, / fin dalla giovanezza
re mi udisti; / noi niego io, no: ma il favellargli aperto /
propria esser d'alcun mortale mostrerai, io -essere state tue quelle che rad- domandi
far si possa. bembo, 2-6: io son contento di concedervi...
leopardi, 866: a ogni modo io ti concederò volentieri che l'uomo sia
. compendiare. gramsci, 35: io credevo che due capolavori (dico proprio
m'cra più deliziosa del giorno, perché io mi concentrava di più nella preghiera.
specialmente in agricoltura *. « e io me la farò. studierò i trattati.
cui dal regno dei tuoi morti / io discesi nel mio concepimento. 2
mi partorì, e 'l dì ch'io cominciai a poppare, e 'l dì ch'
cominciai a poppare, e 'l dì ch'io nella culla piansi e trassi guai.
cavalla pregna, dicendo, tu gravida e io no. nievo, 68: certo
. chiaro davanzali, 237 e: io non son sì assennato / che mi
dei vocaboli. foscolo, iv-306: io aveva concepito tutto il terribile significato di
voglio mai più. quant'era meglio ch'io seguitassi a ballare e non concepissi la
, / illustrami di te, sì ch'io rilevi / le lor figure com'io
io rilevi / le lor figure com'io l'ho concette. idem, par.
carducci, 1-66: fin d'allora io credo avesse l'allighieri concepito dentro sé
). tesauro, xxiv-105: avend'io già concepiti e sgrossati altri duo volumi
.. / soccorrà tosto, sì com'io concipio. vico, 352: il
erano anco produtti gli abissi, e io era concetta; e anco i fonti delle
mondo seme? ariosto, 31-31: io son guidone, / concetto de lo illustre
due bei lumi. pindemonte, 11-694: io con blande parole: « aiace,
di que'tempi ha certe stanze che io non posso non imaginarmi concepite tra gli austeri
: e il buonarroti disse: « io prima oscuro, / per opra più
morire. v. bellini, 334: io spero d'andare in iscena, qui
con tenacia. alberti, 394: io non per concertare, ma più tosto per
si sente una musica ben concertata, quanto io ascoltai volentieri ciò che doveva quaggiù incontrarmi
convenzione. guarini, 411: io mi rido di cotesti vostri vani concerti.
. g. bentivoglio, 6-3-11: io medesimo di concerto con loro trattai con
rotazione [del dito sull'occhio] io apprenda il rosso o l'azzurro? qual
musici con voci e strumenti, desiderando io che questa sia pienissima musica e concerto
concerto numerosissimo. allegri, 219: io vi dirò, scrivendo alla carlona,
parlò. poi, purtroppo, sentii io il bisogno di parlare... «
; / ma son mortale e peccatore anch'io, / di tanta grazia a me
le proprie. sassetti, 40: io credo che costui non abbia saputo dir
pure, dato e non concesso, io avessi avuta opinione che il p. grassi
certa. menzini, 5-43: e io so ben, che argomentavi in guisa,
d'annunzio, v-1-469: il concetto ch'io ho della vita non è generato se
più bella e più forte; le quali io riconosco nel paese e nella gente.
molto, né mai ha / ch'io non ne porti verso me disdegno.
: quel pur che a fatica in carte io stendo / del concetto minor troppo mi
concetti! come vuoi tu, ch'io possa leggere i fogli, che son sigillati
concetto. algarotti, 2-199: per quanto io ci abbia pensato su, non
tenevo. caro, 12-i-318: nondimeno io credo che appresso al comune giudicio degli
3-175: non vorrei eh'... io vi fossi caduto in concetto d'animo
la stessa stima e credo che neppur io, dacché son giunto all'età della
. g. gozzi, 1-243: io ritrovo in questo giovine un egregio ritrattista
/ e sonar nella voce e « io * e « mio * / quand'era
gravedata! passavanti, 181: io sono assimigliato al loto, quanto alla concezione
. d'annunzio, v-2-749: sai com'io t'avviluppi come io ti tenga nel
: sai com'io t'avviluppi come io ti tenga nel mio pugno preda e frutto
nel mio pugno preda e frutto come io ti scrolli e prema. o conchifera,
oh se ella me lo negasse, io vorrei mandarlene tre o quattro navicellate;
nieri, 292: ora d sono io alla concia del cuoio! d'annunzio,
ricche. le mando tutte alla concia. io ho abbastanza del mio.
quello vale appunto. aretino, v-1-357: io vi giuro che mai ho mangiato le
donare due opere a conciare legname, io insegnerotti non ti sarà mai dato noia
/ di questa viva petra, ov'io m'appoggio. a. pucci, ix-367
, sì, -rispose ser ciappelletto -che io ho detto male d'altrui; per
male d'altrui; per ciò che io ebbi già un mio vicino che, al
che battere la moglie, sì che io dicessi una volta mal di lui alli parenti
dio vel dica. sacchetti, 64-83: io andai con una brigata a peretola,
;... volli giostrare anch'io; e se 'l cavallo ch'era restìo
come tu vedi, fusse stato buono, io avea oggi maggior onore, che uomo
noia, per vederveli / castigare. io non credo che ne siano / di
più bello il suo viso, / ond'io vie più deriso / son d'esser
gostanza, da quel primo dì ch'io la vidi, mi conciò di tal sorte
come tu vedi. sassetti, 292: io posso portare un sacco pieno di
scopriremo se c'è, te l'accomodo io; ti so dir io, griso,
te l'accomodo io; ti so dir io, griso, che lo concio per
-mi gridò la cuoca -o ti concio io per le feste. carducci, 471:
egli: è che questa carogna ch'io mi elessi per compagno, mi ha concio
conciare le prestanze, e sopra ciò io scrivo a giovanni, e a nofrio
g. m. cecchi, 443: io son chiarissimo / del fatto per l'
volentieri starei con qualche gentile uomo. io so bene servire di coltello, e
, e so conciare uno cavallo, perché io conciavo il cavallo del mulino.
. g. gozzi, 1-91: giungendo io a casa poche sere fa e picchiando