latini, i-1982: allor vid'io prodezza / con viso di bal- dezza
non sono ardito e baldo, / com'io solea, né sento al cor quel
di ginepri. allegri, 185: mentr'io, vii contadino alla baldoria / cerco
sicari. pirandello, ii-541: che dico io di quelli là che se ne sono
di ladri, di baldracche covo, / io soffersi ai tuoi tavoli il martirio /
nostri giorni. moravia, v-281: io sono uno come te... e
. v. bellini, 82: io se non baso bene l'affare della
, v-890: feci il corsaro anch'io, girando qua e là, / e
tu mi hai così beneficata, ch'io, in iscambio d'averti obbligo e
cercarlo lì. gramsci, 90: io ritengo che... ogni ricorso alla
sulla base delle baionette forestiere, che io intendeva fosse stabilito il benessere della toscana
ha trovate nella parola di dio: * io sono il signore dio tuo'. gioberti
, dunque, alla struttura indelebile dell'io, dell'io affettivo. 8
, alla struttura indelebile dell'io, dell'io affettivo. 8. milit.
geoide), esteso normalmente da 3 a io km (dalla lunghezza della base si
/ poneasi, e dir parea: io re ti creo. = forse
non ridete sotto le basette, perché io dico davvero verissimo. pananti, i-45:
: che vecchie maledette: / ed io rideva sotto le basette. 3
composto (cfr. base, n. io). = cfr. fr.
. = da base, n. io. basico2, agg. fondamentale
da basi- (da base, n. io) e cromatina (v. basofilo
quale e'chiamano gherofanato, per quanto io mi immagino dall'odor ch'egli ha simili
vasi di basilico. verga, 3-1 io: comare venera la zuppidda faceva il
. steluola, 1-68: di quanto io dico, oltre che potrei dame
, no: e se udirete mai ch'io sia basito, / ditemi in carità
per presuntuoso / or mi terrebbe, ch'io direi nonnulla / appetto al vero
decisiva. gioberti, iii-120: io non sento così bassamente di me medesimo,
a ogni costo il suo sfogo, e io la sfogavo bassamente contro un giovane
appena udibile. speroni, 1-1-247: io vorrei qualunque volta voi mi parlate,
parola non mi venisse all'orecchio che io non toccassi e gustassi. =
bassezza di domandare invilerai. intelligenza, io: ma sì mi fa dottar lo suo
considerando mia travii bassezza: / s'io fossi servo d'un suo servidore,
, ma da più fortunato pastore ch'io non sono, esser sonata. machiavelli,
fregiava. sassetti, 72: né so io vedere dove voi vi colleghiate quella conclusione
d'argo. idem, 11-iii-634: io non aveva riservata alcuna de le testure
non fossi per dire una bassezza, io porterei in proposito di questo ciò che
vecchie abitudini. leopardi, 987: io non lascio tuttavia
, assai più bassi, / e io mirava ancora all'alto muro. idem,
a. f. doni, i-7: io ho udito dire che i luoghi più
trassi. idem, inf., 5-1 io: quand'io intesi queìl'anime offense
, inf., 5-1 io: quand'io intesi queìl'anime offense, / china'
idem, purg., 5-90: io fui da montefeltro, io son bonconte:
, 5-90: io fui da montefeltro, io son bonconte: / giovanna o altri
ha di me cura; / per ch'io vo tra costor con bassa fronte.
parvo amplifica e distendi, / perch'io ti vegga, la pupilla bassa /
, 25-227: passato il fiume bagrade ch'io dico, / presso allo stretto son
, / né 'l chiaro dì ch'io nacqui a lei funebre. chiabrera, 369
funebre. chiabrera, 369: ed io loro porgo [alle stelle], o
inno bassi. petrarca, 286-11: io che 'ntendo / le sue caste lusinghe
con voce accorata. nievo, 712: io udii quelle parole benché pronunciate a bassissima
'l sasso / verso tal parte ch'io togliea i raggi / dinanzi a me del
di vespro. bembo, 2-34: ma io m'aveggo che il dì è basso
, 30-148: e fa ragion ch'io ti sia sempre a lato, / se
da perseguirli. idem, iv-333: io da un animo basso e crudele, non
cielo, a voi, gentili anime, io giuro / che voglia non m'entrò
. aretino, ii-115: scrivendole quanto io l'amo, terrassi forse a vile d'
di breme, conc., i-188: io auguro bene da questo pel progresso della
scherzi triviali del basso servidorame. nievo, io: buon per loro che il cavallante
perciò non sia chi mi condanni se io in questo basso mio dire ho descritto
: non ho la felpa, rispond'io, son vile, / non son d'
. campanella, i-258: in stile io canterei forse non basso, / e farei
bassa. algarotti, 3-69: io andrò co'miei cosacchi, e farò
avevano le pan- ziere di ferro. io l'ho veduto fare a milano, e
bassetta. esopo volgar., 2-1 io: esso cervio va fuggendo per la selva
in certi sogni superficiali, per quanto io stesso mi meravigli d'esseraìi lasciato andare
g. gozzi, 1-441: io ti raccomando però, che tu non
sentimenti che ne veggo uscire, io mi sono imaginato che sia come
: ecco, le braccia / alle catene io porgo: eccoti ignudo / al ferro
, poiché non m'è licito, com'io vorrei, usar le catene, la
giusta vendetta -più diretta / che s'io morisse, ché vivo in catena. matazone
l. bellini, 5-196: io vedo un legno nel mare che mi par
sociali. iacopone, 1-30: ed io, pazzo da catena, / lasso il
potessi alla trappola pigliare; / ch'io so ch'io gli darò le frutte a
pigliare; / ch'io so ch'io gli darò le frutte a cena, /
darò le frutte a cena, / s'io lo dovessi col fuoco sbucare ».
esser matto da catena, se foss'io quello che volessi fare il saccente.
bembo, 1-54: ora che sono io? e quale è ora la mia vita
benché severa. bar etti, 1-274: io sono quella sventuratissima creatura...
ed al popolo / di giovanili pene / io canuto spettacolo / mostrato non sarò.
, i-71: l'ardentissima voglia ch'io sempre nutriva in me di viaggiare oltre
foscolo, xv-393: bisogna pure ch'io cerchi questo impiego per isciogliermi dalla milizia
vita? non dovevo sognar altro, io? tu, nessun dovere d'amarmi.
baronello!... l'aggiusterò io, non dubitate! alla fin fine
di catelina. bembo, 2-136: io, signori, dalla catena de'nostri parlari
: una catena di casi, de'quali io previdi e predissi la fine. de
berni, 37: un dirmi ch'io gli presti e ch'io gli dia /
un dirmi ch'io gli presti e ch'io gli dia / or la veste,
. a. cocchi, 5-1-242: io non ho creduto indegno spettacolo di quest'
. e. cecchi, 6-149: io pensavo a cotesti... venti implacabili
a. f. doni, 3-39: io non veggo mai quegl'archi- travi e
che serron la volta... che io non mi raccapricci tutto da capo a
, vi-105: restami ora a dire quant'io so intorno all'uso delle catenuzze,
mondo: voi siete accordati, ed io rimango fuori come catenaccio. garzoni,
1-316: facciasi il serraglio mobile che io ordinai nel friuli, dal quale,
occhi un calore tanto ismisurato, che io non trovavo la via a tornarmene a
su gli occhi: per la qual cosa io non vedevo punto di lume. b
sannazaro, 225: già ti vedrò pur io vittorioso, / sopra un carro pomposo
ambi gli chiede. sassetti, 127: io m'accostai per vedere che giuoco fosse
vaso. d. bartoli, 34-138: io più volte, avendo mischiato e confuso
il forte e veloce destriero - / io dico meco -segue lepre o cerva / il
la morale cattolica a un ragazzo, io non so: so che d'allora in
. buonarroti il giovane, 9-39: io avrei da contarne delle belle, /
una brocca d'acqua. ora ecco io pongo nel fondo del catino questa moneta.
capo un gran catino d'acqua dove io a quando a quando inzuppo uno strofinaccio
su la finestra, e se non che io lo tenni, balzava giuso.
/ col catinuzzo in man, quand'io m'immollo. redi, 16-vii- 47
annunzio, iii-1-1095: non rado avviene ch'io trasmodi... quando il catoblèpa
miglior piega; i due interlocutori (ché io era già chiuso in un catoniano silenzio
veggo vi un est locanda; ond'io rimango /... un grosso barbagianni
ci smarrimmo; e tempo fu ch'io credetti di non avere mai più a
(25-4): il giorno avesse io mille marchi d'oro, / che la
, bisogna dissuadere il matrimonio, siccome io l'ho suaso ne la orazione nuziale
nuziale, e cogito come debbo fare: io lo penso, io l'ho pensato:
come debbo fare: io lo penso, io l'ho pensato: ecco io lo
, io l'ho pensato: ecco io lo esplico. bracciolini, 1-20-53: vedendo
, 3-228: povera leocadia! curerò io, che venga assistita ammodo, l'
che venga assistita ammodo, l'assisterò io... così forse mi sarà dato
li tuoi brobbi e le tue minacce io generale dispensatrice delle cose curo; ma
delle cose curo; ma nella mia cattedra io mi glorifico. bandetto, 1-3 (
sono uscito di casa, tanto più ch'io portava pericolo d'esser veduto d'alcuno
cellini, 1-103 (240): io sarei ricorso a questa santa cattedra et a
leggere in cattedra. fagiuoli, 1-5-18: io ne posso leggere in cattedra, che
che si trattino in filosofia; e io ci ho intorno di bellissimi pensieri di
voce cattedratica, ricca e scelta, io sto lì lì per dargli una solenne
casa, 2-3-228: la penna ch'io temperai ha renduto assai cattivamente, come
. goldoni, vii-1023: procurerò ben io di cattivarmi l'animo della vecchia.
non poco / giovò l'avermi cattivato io pria / così il suo core.
o un consigliere. giusti, i-293: io tengo per sacrosanto quest'assioma soldatesco:
fioretti, xxi-912 (9): io dirò così: o frate francesco cattivello
. caterina de'ricci, 172: se io vi dissi, che bisognava che voi
attendessi alle faccende, eh cattivello mio! io non vo alli stremi. marino,
sì, -rispose ser ciappelletto -che io ho detto male d'altrui; per
male d'altrui; per ciò che io ebbi già un mio vicino che, al
che battere la moglie, sì che io dicessi una volta mal di lui alli parenti
vita nuova, 31 (99): io dico che questa cattivella canzone ha tre
caterina de'ricci, 81: v'ho io detto che siete un cat- tivelluzzo:
lo facessi voi, non lo farò mai io; né mai lascerei codesta anima;
bareni, 1-331: quantunque giovinetta, io conosco, adorato sposo, la cattivezza
mi sarà posto in grande cattività ch'io faccia morire quest'uomo. savonarola, iii-171
154): il maggior tesoro che io potessi desiderare al mondo, si era l'
-chi disporrà el confessoro? -tu, io, e danari, la cattività nostra,
e fortunoso accidente. savonarola, iii-64: io mi maraviglio molto ancora che ognuno dice
buone. segneri, ii-99: quantunque io abbia menata cattiva vita, desidero tuttavia,
: « pare impossibile », ripresi io, « che quel vostro padrone sia tanto
: « sono buono o cattivo, io? ». -indocile, non addomesticabile
astuto. machiavelli, 717: benché io non gli abbi comunicato questo inganno,
nel buono. alfieri, i-311: io allora replicai con una letterina in lingua
f. doni, 3-66: quanti ho io veduti che si danno de gl'impacci
a tacermi il nome degli autori; ed io, anche a costo di commettere un'
di cattiva moneta di più cortesie che io avevo usato loro. 10.
estimazione. gr azzini, 4-103: io sto con le febbri, che colui
. lorenzo de'medici, 643: io, veggendo le condizioni nostre cattive ed
249: -ognuno ha cattiv'arte. -ed io l'ho pessima. / pazienzia!
parini, 717: signore, s'io stowi così accosto, incolpatene una mia
mare). sacchetti, 28-52: io sono sì affannata per la venuta che
sono sì affannata per la venuta che io non credo che io potesse andare cento passi
la venuta che io non credo che io potesse andare cento passi sanza gran pericolo
verso è nato sotto cattiva stella, o io ho qualche incognita antipatia con esso.
, cattiva me, vedi quel che io faceva! trattato d'amore, 35-1:
loro. firenzuola, 217: « io ti farò ben io veder come al
, 217: « io ti farò ben io veder come al tempo mio si gastigano
qualche cattiva, e non vuol che io il vi truovi *. 24
scrivere agli amici. ma io penso / che a dar da me questa
ricci, 190: al quale di continovo io raccomando il mio david, e mio
non salirai tu, no, fin ch'io respiro, / d'ilio le torri
intende per napoli e per roma che io ho convertito uno dal calvinismo al puttanesmo,
a vedere chi noi crede, ch'io il veggio tuttavia nel mio cuore:
. tasso, ii-89: che posso io credere altro, se non che il cardinale
: que'pochi [sacerdoti tedeschi] ch'io conobbi mi fecero concepire un'opinione assai
alla vergine. brancoli, 4-132: io sono cattolica e non farei mai divorzio
della lana / in grave pena condennato io sia. 6. geogr.
di guastare anche questo picciolo merito ch'io mi lusingava d'avere, abbaiando e
e ululando a tutto l'universo ch'io sono un falso filosofo, un ipocrita
la casa piena di diavoli a causa ch'io non potessi riporre questi denari? g
; e'sarà bene, a causa che io non ci pigliassi errore, ch'io
io non ci pigliassi errore, ch'io mi stia qui d'attorno, sinoché
una monarchia. firenzuola, 711: io non voglio... esser causa di
alle botteghe pubbliche. fu causa che io mi ritirai in una buona casotta drieto
me, avvenne, che per queste cause io gli posi tanto amore, quanto in
; che ne fu causa un disegno che io avevo fatto, ritratto da un cartone
. redi, 16-vii-220: desidera che io raccomandi alla giusta ed avveduta bontà di
e dibattiti, la causa, quando entrai io dall'avvocato, era ancora in pieno
bislacco, una causa spallata; che so io? una pretesa esorbitante, un mobile
segni, 33: so ch'io mi trovo a dire la causa appresso ad
sua lascerò dire a lei; ed io non me ne intendo come stanno queste
tempesta tornata in una gran bonaccia! io credo che sarebbe impossibile darlo a credere
darlo a credere a chi, come io, non fusse stato in causa. manzoni
, annesso, che in quanto riferisci io non debbo né saprei con le paroli,
l'animo, pure causali da qualcosa che io dirò. che nasce in sul loro
dissensioni alla più il sonare, che io non facevo prima. grazzini, 3-2-94:
queste sporcizie di ada causati da guido, io non ne avevo certamente causano loro di
i-152: fu quello il tempo ch'io conobbi il signor antonio testa causidico,
tanto di tuba,... io ne andrò superbo; come li avessi fatti
ne andrò superbo; come li avessi fatti io. moretti, 17-53: doro non
. a. cocchi, 8-1 io: elle [le acque di pisa]
con voce moderatissima. leopardi, iii-481: io vi spedisco questa somma...
disiderosa di vederlomi più vicino, biasimai io il suo dimorare agli altri di dietro,
adimari, 1-83: -io vi dirò perché io la feci [la cedola].
il solo gesto cauteloso e innocente che io le avessi veduto fare. cautèrio
, 8-121: or che vi dirò io de la cauta grue? certo non gli
tasso, 4-24: tessi la tela ch'io ti mostro ordita, / di cauto
se vossignoria credesse di accettarmi, prenderei io il suo posto. mia suocera è
: dentro a quella cava, / dov'io teneva or gli occhi sì a posta
se t'hai bisogno, che posso far io? / che son fra fazio,
al malmantile, 1-141: pensi che io abbia la cava dei denari? cioè la
g. f. bini, xxvi-1-317: io, che mai non chieggo per guadagno
e dicerotti il vero / di ciò ch'io spero e la cierteza ind'agio.
galeazzo di tarsia, ix-650: e s'io cavalco, ei su gli arcion si
de'miei studi la futura equitazione, quand'io mi risolvessi a pigliare all'università il
delle valli fu finalmente compiuto, quandoché io ebbi trapassato i rugiadosi cespugli e i
paesano tutto bianco,... io smontai. f. d'ambra, xxv-2-409
, 1-40 (i-479): cocco, io veggo che a me non è valuto
quella hai voluto cavalcare, come se io non fossi buona. aretino, 8-12:
: con lui per esempio, cavalco sempre io, perché lui è soltanto un finocchio
? giov. cavalcanti, 62: io sono di parere che, se a voi
/ entraro in lucca; nota ov'io cavalco. 18. tr. milit
la città, uomini e donne; ed io fra gli altri. d.
mi ci volle del buono a persuaderla che io, di dottore, non avevo altro
coscia di lei. marino, i-191: io le montai a cavalcioni e presi a
alla cavalièra: signora, disse, io non difendo le donne, ma me medesimo
non galoppa. nievo, 102: io mi feci il segno della santa croce tirandomi
gli deggia far credenza: / non ch'io ne dotti, tant'ha il viso
dante, inf., 22-1: io vidi già cavalier muover campo, / e
2-37: e cominciò: signor, io conducea / pedoni e cavalieri, e
eretti su i più bei cavalli ch'io abbia mai veduti caracollare. calvino, 3-10
gente d'alba. varchi, 23-281: io ho nel teatro un luogo tra i
un luogo tra i cavalieri; non che io possa o venderlo o appigionarlo, o
, inf., 5-71: poscia ch'io ebbi il mio dottore udito / nomàr
, 14-109: non ti maravigliar s'io piango, tosco, / quando rimembro.
/ le cortesie, l'audaci imprese io canto, / che furo al tempo
sospetto aversi. tasso, 4-81: io per me qui depongo elmo e lorica,
: non l'umile frate in povera tonaca io vedevo; ma vedevo come un gran
e dicerotti il vero / di ciò ch'io spero e la cierteza ind'agio.
cornovaglia. sacchetti, 153-10: e se io dico il vero, pensi chi non
: -con vostra licenza, volete voi che io facci lui cavaliere bagnato sì come merita
i-1367: dimora'vi tanto, / ched io vidi larghezza / mostrar con gran pianezza
, / chiedine a tutto il mondo; io così credo. buonarroti il giovane,
in quelle veglie e cene e festini io mi ci seccava purtroppo, e niente imparavaci
passato, i primi giorni sono stato io il cavalier servente; poi è capitato
sono militari per modo di dire; come io ho fatto il voto di castità perché
nobile). castiglione, 337: io m'era deliberato... di chiarir
rodi. aretino, ii-5 7: io son cavaliere cattolico, e son gioielliere apostolico
ghisilieri, il cavalier da casio ed io. tasso, 11-ii-4: io dico che
casio ed io. tasso, 11-ii-4: io dico che niun essempio di grandissimo valore
barone e cavaliere non so né manco io di quanti ordini. giusti, 2-74
giusti avesse figlioli così grandi ». io risposi: « altezza, si ammogliò
portato ima croce. panzini, ii-65: io mi meravigliai che tutta quella gente non
dee., 2-10 (259): io so che voi siete divenuto un prò'
siete divenuto un prò'cavaliere poscia ch'io non vi vidi. idem, dee.
altri pure a pensar di me; né io son tanto imprudente, che creda d'
lippi, 8-65: ma che gracch'io? forse che tai preghiere / mi faran
a cavaliere? pascoli, i-143: io ho pensato... quali saranno i
vi-1-157 (25-4): il giorno avesse io mille marchi d'oro, / che
cagione di farci fuggire di cicilia quando io aspettava essere la maggior cavale- ressa che
, e rinchiusesi con il cavalierino et io in una stanza soli. questo cavalierino
, mi tiene obbligo grande, / perch'io gli ho fatto far colezion bene /
di esecutore di sentenze. nievo, io: il cavallante incaricato dell'alta e bassa
cavallo. g. villani, 8-1 io: cavalcarono i fiorentini duecento cavallate,
modo dicendo: « se non ero io, che ammazzai quel bravo giovane, ogni
10-6 (437): e per ciò io, che in animo alcuna cosa dubbiosa
. s. maffei, 3-3: io son preso da un ardente desiderio d'
che custodisco e illustro in me, io perpetuo anche il sorriso italiano: quello che
l'ordine di santo stefano. ed io risponderei: che gli esempi di persone
. alfieri, i-60: da prima io aveva chiesto d'entrare nella cavalleria,
, la tracannò. alfieri, i-248: io provavo ogni giorno, ad ogni passo
bene? sacchetti, 153-13: e se io dico il vero, pensi chi non
. giov. cavalcanti, 65: io non sono dotto nella cavalleria militare,
che alle donne si perdona tutto ed io, sebbene pochissimo paladino, o per
altri [scudi] li ho dispensati dove io ima- ginava ch'ella parimente mi avrebbe
erano tutto il dì a tormentarmi sì ch'io non potea più andare in cavallerizza.
al banchi e vicino alla casa nostra, io avevo un cavalletto sotto, il quale
mio cavallo non vedendo il monte net io, con quella furia lo salse, di
quanto prima de gli abiti, ch'io v'ho detto, da burattino, e
donne m'assicura col suo peso affinché io non trabocchi nello sforzo di raschiare l'
cavalletto, / che mi dice ch'io appaia; / io son bell'e apparato
che mi dice ch'io appaia; / io son bell'e apparato. 15
. m. cecchi, 24-7: - io fui sempre, di natura, dedito
su un cavallino selvatico, il quale io avevo. caro, 12-ii-251: l'una
: d'este parole eo so ch'io t'acchiavello; / risponda lo tuo senno
poca gente potè entrare nel cerchio; e io non v'entrai, ma salii in
proprio valore. giusti, v-187: io mi trovai preso e avvolto nel turbine;
/ -di che sorte mantelli? accioch'io pensi / siccome acconciamente / possa per la
g. m. cecchi, 18-23: io tolsi in bologna duo cavalli / di
: mi mandino tanti denari, che io possa dare le spese, almeno due o
1-46: attendi, italia, attendi. io veggio, o parmi, / un
si possa; il perché si era che io avevo preso parte della fazione della testa
tempestosi cavalli alli tuoi porti, sicch'io mi rappresenti agli occhi tuoi sanza sepoltura
il ducato di regno da 5 tari = io carlini = 100 grani = l
4. 25. il grano dividevasi in io cavalli o in 2 tornesi. 22
dimostravano indiani. firenzuola, 200: io vidi in siena, in su la piazza
palagio reale. foscolo, xiv-91: io vengo da siena in posta a cavallo
g. m. cecchi, 7-4-3: io lo senti'dir così passando / a
giusti, 1-81: eccole un sonetto che io scrissi indignato di vedere la memoria del
chiasso appresso. redi, 16-vi-96: io non ho preteso né che vada a
cavallo: il cavallo ne sa poco, io meno, ma facciamo a compatirci,
sarebbe da darmi un cavallo, se io avessi a indugiare a saper su quest'
.. ». « ha sentito? io da vero non saprei che desiderare:
i-xxvi: così male a cavallo, come io mi trovo, corro questa carriera,
non pensar, giannin mio, che io faccia come il cavai grosso, che poi
: bè se la cosa consiste costì, io sono su 'n un cavai grosso.
andarvi. caro, 12-ii-214: quando io ricevei la lettera di v. s.
febbre da cavallo », soggiunse « io me ne intendo ». giusti, ii-236
madonna oretta, quando voi vogliate, io vi porterò gran parte della via che ad
ne risente. varchi, 24-32: io non l'ho veduto [vostro padre]
vostro padre] da iersera, che io lo misi a letto, in qua;
16). allegri, 235: io non merito dunque così sfoggiato cavallone a
dopo il pasto, i miei cugini ed io continuavamo i chiassi o i fracassi a
color di nugola; e il medesimo vid'io già fare sopra uno renaio d'arno
avrà degli anni più di quaranta ch'io fui nel piacentino, colà dove si cava
che tu se'alquanto mio parente, io ti farei cavare la lingua della collottola
nerbo. bruno, 3-812: mi maravigliavo io, quando vedevo questi sacerdoti de diana
i-43: so bene, che se io avessi avuto al fianco una qualche persona
e mi comandò che il seguente matino io entrassi ne la sua santa chiesa e
profondo al mezzo de l'altare, ché io ritrovarci una lastra di metallo. straparola
a i soggetti, il re ch'io dico. galileo, 4-1-169: vi potranno
in guerra. d'annunzio, iv-2-545: io medesimo, sotto l'immobile sguardo della
parlò loro: -tempo è oggimai che io, gentiluomini miei e voi altri servidori
te ne dare altro pensiero, che io m'obbligo, in ogni caso, a
1-316: facciasi il serraglio mobile che io ordinai nel friuli, dal quale, aperta
ti piace e cavami di qui. io ho a firenze tanto di valuta, io
io ho a firenze tanto di valuta, io te ne fo carta ». machiavelli,
scritto). firenzuola, 729: io la conficcai nel suo proposito, di
suo proposito, di sorte che se io ne l'avessi voluta cavare, la non
odi latine in onore di certi santi che io non so donde li cavava. carducci
lorenzino, 131: -credi tu che io cavi venticinque scudi da questo rubino?
e grossi emolumenti. alfieri, i-21: io dunque con questo mio fratello ora ruzzando
problema molto più facile del pranzo ch'io doveva cavare da sì meschina moneta.
ruina. aretino, 2-47: s'io avessi premuto i pensieri al torcitoio che
, escludere. sacchetti, 136-44: io non ne cavo giotto, né altro
percioché egli è gran differenza a dire, io non ne cavo alcuno, a dire
non ne cavo alcuno, a dire io eleggo costui. 25. ant
capitolo del pescare, xxvi-1-127: s'io volessi contare a parte a parte /
pietà lo contentavo, mostrando che ancora io ne cavavo assai piacere. 28
dolci argentei suoni / dal tuo legno cavavo io questa notte, / mio violino.
domane; e pure fate vostro conto ch'io sia un uomo che se ne va
sp., 5 (82): io credo che... abbia voluto cavarsi
3-35: bestiuolo dal poco cervello, io ti farò tor su a cavallo, e
te ne darò tante tante, che io ti caverò il ruzzo del capo. moniglia
legge naturale si non i sacramenti, io cavo argumento di questa relazione che la vera
volse a me e mi domandò se io ne arei potuta ber più [d'acqua
[d'acqua]; al quale io dissi che no, perché io m'ero
al quale io dissi che no, perché io m'ero cavato la sete a fatto
andare, lassatime andare, boni omini. io non me voglio cavare sangue; datime
se questa e l'altre robbe ch'io lasciai costì sono in sicuro. foscolo,
nelli dì della tribolazione, chiamami, ed io te ne caverò; e tu onorificherai
credo potere scendere: nel quale loco io, come più doloroso che alcuno altro
è per darmi la mala ventura, se io non lo fo chiaro di quattro cose
. gélli, iv-61: amore, io non ti ho poco obbligo, poiché
se 11 mio figliuolo mi conosceva, io era rovinato. grazzini, 2-91:
g. m. cecchi, 154: io non fui mai di quei che fanno
siano ciechi. cantari cavallereschi, 35: io son colui il qual cavai d'errore
ed africante. ariosto, 762: io intendo che a ferrara si estima che io
io intendo che a ferrara si estima che io sia un gran maestro qui: io
io sia un gran maestro qui: io vi prego che vui li caviati de
materia che biso quello che io volevo dire. caro, 12-ii-313: mi
): in mentre che questa tal opera io lavoravo, mi sopraprese la febbre quartana
de'sentimenti. grazzini, 4-323: io voleva pur dirti non so che,
so che promessa per voi, e che io vi pregassi a cavamelo di danno.
che hanno cavato fuori di nuovo, io non sapea cosa alcuna, e qui
: in fede mia, non so come io mi tengo che io non ti cavi
non so come io mi tengo che io non ti cavi gli occhi. goldoni,
volete, e vi farò veder chi son io! ma qui, che cosa posso
gattaia / / e disse: « io sarò quello, imperadore; / ché s'
sarò quello, imperadore; / ché s'io dovessi ucciderne a migliaia, / al
la baia, e poi via, ed io dietrole, e ci seguitavamo come due
chi vuol: gregge atterrito e sperso / io non inseguo. -cavare le ceffate,
acciò che, da poi che volontaria io pigliavo a far tale arte, io
io pigliavo a far tale arte, io mi potessi cavar la voglia di disegniare quanto
e'vengono loro. tasso, ii-272: io l'ho desiderato [uno smeraldo]
capricci. goldoni, vii-1040: vo'andar io medesima a ritrovarla. dica mio fratello
conto. nievo, 247: io sono una contessa ed egli un cava-
. c. mei, 257: io ho avuto fra mano delle principianti tisichezze
gravi autori, che in questa parte io non voglio por bocca. gli ingannati,
anch'ei su le cavate navi, / io, come oggi appo il tuo,
zappa sua trova il tesoro / quant'io faria di ritrovar l'avello. nardi
posso recare, / se tu vuo'ch'io te comperi cavelle: / o liscio
ausonia in luogo hai fitto, / dov'io, nascosto in ciclopea caverna, /
non son disposto a tollerar la cavezza, io; ho già troppo delle carezze!
il cervello comincia a entrare in zurlo, io non ho saputo mai tenerlo a cavezza
cento ducati, che bene sapeva, che io non gli aveva né gli poteva provvedere
dividessimo, tu assettassi te colà, io suso, questi altrove, volendo ciascuno di
diverse maniere e non so che altro ch'io non mi ricordo. marino, i-200
ojetti, ii-136: mi ritrovo anche io a camminare fra una trave e l'altra
tratto. machiavelli, 837: allora io vidi... / tra 'l fango
(6-14): ma per quel ch'io ne spero che ne sia, /
dilazionare e autorità del re; io gli avea finalmente risposto con ira
cavilli. guerrazzi, iii-428: io ci ho provato tutti i grimaldelli della
, 945: e sono forse io, che, all'usanza de'cavillatori e
). se lloro negano quisto, io so'libero de quista cavillazione. machiavelli,
come inspiritati. galileo, 419: io tengo la sua materia [della lima]
anni appresso il detto aretino. io. sm. intaglio, fatto col bulino
noi altre donne pensiamo colle gombita. io, che sono una ragazza, conosco
trionfale? ». aretino, ii-14: io fo voto a la madonna dei frati
fogazzaro, 5-126: vedi bene, io non ho fatto famiglia, ho sempre contato
se la nonna vi apriva le braccia io restavo come un torso di cavolo.
l'accoppavano. de roberto, 153: io? ah, io? a me
, 153: io? ah, io? a me importa un mazzo di cavoli
od anche a girar lo spiedo come faceva io, che non avrebbe dato segno di
su alto, / vienne, ch'io non arei la parte mia: / gli
, e non lui; sì sì, io aveva preso e cazzabagliori. =
, no...: o se io me lo sdimenticassi. = deriv
lei fa la vita che ho fatto io, che fanno tutte... sappiano
raccomandatemi a lui, e ditegli che io mi dolgo solo che, avendo ricordato
salutala, vedendola; e digli che io m'interesso vivamente per la sua salute.
un solennissimo cazzotto. menzini, 5-258: io posso duoi / poggiarti solennissimi cazzotti.
cazzuola e col secchiello / di calce, io col pensier che m'è coltello /
, 17-103: egli è vero, ch'io ho avuto una lettera, piena di
quarto anniversario della nostra entrata in guerra io denunziassi non senza crudezza l'iniqua manovra
allora sarebbe meglio se tu pagassi » dissi io. « neanche se mi cecano »
del letto, xxvi-1-124: ma perch'io so che voi avete ingegno, / e
traditori non aspettarono la fine, che io insegnava loro rodere i ced.
venire si sente, / così facc'io che ritorno a servire / a voi,
topico sul quale o tosto o tardi io intendo di diffondermi ampiamente, e con
tesser mio; per ciò che, s'io non fusse cieca, non sarei fortuna
cecità, perocché dio non vuole, né io voglio, che l'ora della morte
11-349: d'edipo ancor la genitrice io vidi, / la leggiadra epicasta, che
di mia figlia. foscolo, iv-401: io non sono sì matto da presumere di
tiranni. d'annunzio, ii-202: io sul tuo tumulo grande / colsi ima rama
m'induce, prima, la certezza che io prendo dell'esser tale ambiente molto tenue
che tu minacci. aretino, iii-247: io cedo a quanto voi savi sentite,
salvini, ix-25: e sappia ognun ch'io sola [la podagra] degl'iddei
stravagantissime e insolenti di sette cotte. io ho opinione che costoro siano una spezie
questa la tua voce. / ma forse io so che tutto non è stato.
uccido. -il ferro avrai, / quand'io rimanga estinto. / -empio! vivrai
. guarini, 426: -sapete che io vi vo'dire? meritereste ambidue di
solari? tommaseo, i-95: molte vid'io novelle pellegrine, / cui tali verginette
tradurre] letterale e testuale, che io più volentieri seguo, e che ho
docilità ed ad ima quiete serena. io la rassomiglio ad un rete elastica, lieve
doveva fare venire la ciedola di mia mano io scrissi... priegovi se l'
priegovi se l'avete me la mandiate e io renderò a bo- ninsegna la chiareza del
vuol ei da me? no, io non ho a far obbligo / alcuno io
io non ho a far obbligo / alcuno io. boccardo, 2-724: 4 polizza
g. m. cecchi, 9-4-7: io ho fatto due cedole d'ottanta
le cedole / de'presso, ch'io non dissi. boccalini, i-43: e
a chi presenterà / la presente, io eccettera, prometto / di pagar mille
questo brieve! ma lodato dio, io l'ho pur recato ». statuto della
questo pazzo mi fa poco d'ira, io lo farò gittare dalle finestre di campidoglio
c. dati, i-398: io mi do a credere che non vi sia
puleggio, molte appresso, / ch'io non saprei contar; ch'empion d'onore
: madre,... / ch'io chiuda in me la mattina, /
innesta il cedro, seconda- mente che io ricordi. ariosto, 6-21: cedri et
muggine. aretino, iii-32: io non farei patti con orlando, se
, ceffone. sacchetti, 192-78: io non so a ch'io mi tengo che
, 192-78: io non so a ch'io mi tengo che io non ti dia
non so a ch'io mi tengo che io non ti dia una gran ceffata.
suo equale: « che vuoi tu che io ti dia, e lasciami ti dare
diede una gran ceffata, per la quale io molto dirotta- mente mi misi a piagniere
mille carezze amorevoli, di maniera ch'io non potei, ancorché giunto a mal
broncio. firenzuola, 657: quando io ne la sgrido, la truova sue
fiche in faccia. gelli, iii-53: io non voglio; ch'io veggo che
iii-53: io non voglio; ch'io veggo che tu m'hai fatto ceffo.
reina ecuba. pallavicino, 5-255: io di nuovo confesso, che 'l celamento
marito, non sono sì allegra, che io non mi contristi, e convienmi sforzare
e l'alba rinovella, / ch'io possa riveder la luce mia, / stella
: né celò egli a me, né io ancora celarò a voi, la strana
l'affliggere. pascoli, 126: spesso io vidi tape legn àiòlà / celare il
prim'anni / d'ignoti affanni / io celo in me il terrore. / il
suo convenente; / e disse: « io t'ameraggio, / e non ti
celi, / ben dei soffrir ch'io sì l'adombri e veli [il tuo
s'avvicina fidente la pernice, / io percorsi, o sardegna, le tue strade
volgar., 1-98: perciò io dico... che quando verrae l'
cilindri avvolte, / o argani ch'io dica. marino, 331: fors'anco
confessione. petrarca, 127-100: che quant'io parlo è nulla / al celato amoroso
vano pianto, e ben celato, io posso / onorar la memoria di quel giusto
alla celata parlavano, e aoperavano che io fossi condannato. andrea da barberino,
buonaccorso da montemagno, 1-151: che dirò io di questa vostra mirabile osservanzia di religione
. papini, 8-149: ho scritto anch'io centinaia di lettere liricamente e disperatamente invocanti
celèbro. cantari cavallereschi, 39: io son di rana il vescovo turpino /
mi sarei, eccellente signore, se io non stimasse il vostro ingegno, non onorasse
prendermi dal lato contadino, disse ch'io ero diverso dagli altri, celebrò il
e di ginepro, / squallida chioma io tronco, e qui l'appendo, /
celebrò il signore, vidde lucio alban io cristo in croce propio sopra all'ostia,
celebratóre. redi, 16-viii-159: io voglio esserne da prima uno importunissimo sollecitatore,
arte e'sia salito, eziandio se io lo tacessi, ritenuto dal timore di non
di santa maria del fiore, passando, io viddi uno circulo di uomini virtuosi e
: in quella [napoli] dunque nacqui io, ove non da oscuro sangue,
dal suo libro. alfieri, i-191: io non aveva mai vista un a di
timbro blu '. montale, 95: io non so se la mano che mi
colore azzurro. sacchetti, 155-49: io ci voglio mettere un orlo di vaio
voglio mettere un orlo di vaio che io ho alla mia guarnacca celestra. caro,
fatuo degli occhi. piovene, 2-91: io guardavo il cielo, celeste pallido,
. cantari cavallereschi, 60: io lasserò le cerimonie stare / che si feciono
devoratrice età. machiavelli, 724: io voglio indicare che e'venga da una celeste
intesa / la celeste beltà de che io ragiono, / poi che io, che
de che io ragiono, / poi che io, che tutto in lei posto mi
scintillavano tutte le stelle, e mentr'io salutava ad una ad una le costellazioni,
ode un pensiero d'amore, lo quale io chiamo spirito celestiale, però che là
. idem, purg., 8-104: io non vidi, e però dicer non
. a. pucci, ix-893: io dico ch'ai signor reale / non si
s. agostino volgar., 4-18: io desidero di farvi ricchi delle ricchezze celestiali
, se non che quello, che io intendo mostrarvi. bianco da siena,
bellezze di madonna lisetta, la quale io amo, da dio in fuori, sopra
bar etti, 3-296: delle novelle strane io n'ho sentite parecchie alla mia vita
bambino, rispose: « eh! io fo l'orecchio del mercante ». lambruschini
una avelia; / ma scusami se teco io fo la celia '».
celiaci. vallisneri, iii-322: s'io apro un cane vivo, e lego stretta
che solinga lasciasti. pellico, ii-55: io celiava con tutti quelli che entravano nella
quelli che entravano nella mia stanza; io mi sforzava di considerare tutte le cose
in volto. foscolo, xv-477: io povero celibe educo libri invece di figli,
purità de'costumi. faldella, 2-194: io sento, perché sono vecchio celibe,
, 206-33: s'i''l dissi, io spiaccia a quella ch'i'torrei,
cella tutta lacera e rovinosa, dove io fossi in continuo pericolo di essere oppresso
cogliere dalle celle vicine o prospicienti. io non incorsi mai in nessuna punizione:
: nel capo son tre celle; / io ti dirò di quelle. / davanti
c. e. gadda, 2-1 io: formavano a cóttimo minime celle del
. algarotti, 3-162: siccome io ho ricavato dai quaderni della celleraria
i soldati erano tutti della nostra idea. io nuti. istituto di moderna crudeltà che dicono
cruenta xjgurgieri, 235: o bacco, io dico te solo degno di questa
, i quali... io ini maraviglio d'averla trovata sì tosto.
bibbia volgar., x-130: se io parlassi in lingua d'uomini e d'
d'uomini e d'angeli, e io non avessi la carità, sì son fatto
nel tinello attiguo alla camera nuziale dove io dormivo... rammento ancora certe
/ al cembalo sonoro; / ed io in un canto udivo il dilettoso / angelico
la neve, n'ho veduto io infinitissime piante. stuparich, 5-309:
stato ha cementato con tanta abnegazione (io parlo dei maggiori di me),
dieci ore al giorno sono troppe? ma io lavoro dodici ore al giorno.
.. perché non vuole accorgersi che io, povero giovane, non sono di
fu d'accordo, dicendo che, com'io credeva, così era, e che
gli arguti motti. savioli, 789: io l'esecrate eumenidi / a te propizie
carducci, 33: non son quell'io che già d'amiche cene / destai la
eleganza, / chi si diverte meno sono io. moravia, iv-130: non è
si potessi alla trappola pigliare; / ch'io so ch'io gli darò le frutte
trappola pigliare; / ch'io so ch'io gli darò le frutte a cena,
le frutte a cena, / s'io lo dovessi col fuoco sbucare.
cena. buommaltei, i-54: io ho paura, che vo'abbiate fatta
l'amicizia. carducci, i-951: io era qualche volta testimone dei dotti e amorosi
acerbi / e contr'a me, purch'io saccia trovarne. storia di fra michele
681: preso questo latto- varo, io cenerò poche cose, ma tutte sustanzevoli.
. monti, x-3-388: se vero io parlo, crémera vel dica,
male. burchiello, n 7: io sono in un palazzo sgangherato, /
da tutte le bande; / e s'io fo fuoco, il fumo me ne
il giovane, 9-125: qui non ho io scorto / altro che cenceria, /
tu comperare una pellaccia d'una mula che io ho qua? ». = comp
proporre la mia, e mettere anch'io, come si suol dire, il mio
il cioncare, il biasciare, che so io, cen- ciuolo, mentovato già con
cenciosa e la più orsa femminaccia che io vedessi mai. d. bartoli
: due modi son quelli, per quanto io trovo, che si costumano per condurre
par., 21-6: « s'io ridessi » / mi cominciò, « tu
comunalmente tramischiare. poliziano, i-2-9: ch'io non so come in poco / tempo
siede. carducci, 623: questa ov'io m'awolgo / nebbia di verno immondo
è seppellita. sannazaro, 4-84: allora io cheggio che sovente il giorno / il
ottenerne / da te l'amato cenere io veniva. cuoco, 1-206: io vorrei
cenere io veniva. cuoco, 1-206: io vorrei poter rendere ai nomi di tutti
foscolo, 1-167: un dì, s'io non andrò sempre fuggendo / di gente
misera. savonarola, iii-16: signore, io confesso che tu sei iusto, buono
che di niente mi hai creato e sono io polvere e cenere, e nientedimeno parlerò
mia carne. passavanti, 27: io fo penitenzia nella favilla del fuoco,
. d'annunzio, v-3-194: cor io va al balcon di dietro e confortava
, purg., 12-129: allor fec'io come color che vanno / con cosa
, i-3-93: ella mi prese; et io, ch'avrei giurato / difendermi d'
legge ciò che hanno nel core, ho io talor udito tra dui innamorati un lungo
fare a suo senno: / per ch'io te sovra te corono e mitrio.
cenno / uscì da'labbri miei. finch'io re spiri, / più
sonerà nel core. alfieri, xiii-52: io leggo / già del tiranno in volto
. andrea da barberino, iii-307: io me ne fuggi'al mare; e una
una nave di mercatanti passava, e io feci cenno, e fui messo nella
allegri, 196: la qual cosa ancor io farò volentieri verso di voi, ogni
occasioni. marino, i-76: non niego io che... non si possa
cui un cenno di simpatia è tutto ch'io ambisca, e a voi, carissimi
dedicati questi versi, quale parola posso io dire che valga a stenuarne i difetti?
poemetto. lancellotti, xxiv-309: potrò io dar qui un cenno di quanto sia
: stando alla fede delle ultime tue, io ti credea già piantato su i sette
nievo, 827: per te soltanto io risolsi di scrivere questi cenni della mia
vita. carducci, i-215: dimando io se una così delicata epistola (non
cenobiarca: in fronte a questo libro che io ti ho scritto con curiosa lentezza nella
nessuno ha mai tentato, per quanto io so, un censimento di quello che
-per simil. giacosa, io: come faceva, stando sempre per le
. buonarroti il giovane, 9-572: io, cui l'eredità paterna vuoti /
vuoti / gli stipi aperse, ch'io sperava colmi, /... /
gentiluomini d'intorno / alla città dov'io facea soggiorno, / mi davan censo,
iii-74: chiaro testimonio della verità che io ti dico fu il sacco lacrimevole e sceleratissimo
425: come, il maltolto? io ho pagato il cavaliere e la casa con
padre voleva cedermi il censo, ma io non gliel'ho rammentato, e oramai
impostovi da la vostra cortesia, acioché io goda dei frutti che vengono dai semi
1 quali o per tener, com'io credo, feudi o beni a censo
; ma ci vuole mallevadoria; né io né tu mio caro monti siamo sì ricchi
, 16-viii-113: sotto il di cui arciconsolato io fui censore, e nel censo rato
chiesa. marino, vii-409: io a'più veraci oracoli de'sacri
, per trovar la verità, io lo faccio per 1'altnii opere. alfieri
i-243: siccome pochi mesi prima io avea imparato a conoscere i giornali
questa foggia. cesarotti, i-167: io piuttosto mi restringerò a far alcune osservazioni,
buommattei, iv- 216: quand'io penso d'aver a sentir una mano d'
di male. alfieri, i-243: ma io, volendo pure, per una volta
avvertite che quel libro circolava, ed io colsi il tempo per farmi vivo. de
sommamente, e se non fosse che io temo le censure ecclesiastiche per aver
beneficio, io non guarderei che costui fosse prete, e
-per simil. manzoni, io: van predicando un nume, e a'
le censure. galileo, 362: io, seguendo l'istesso ordine, proporrò
. redi, 16-v-150: delle giuste censure io non me ne piglio maggior pena di
ne piglio maggior pena di quella, che io mi soglio prendere allora quando da'miei
, di codeste venali censure, avendo io allora l'animo interamente preoccupato da tutt'
il giovane, i-232: deh, ch'io t'ho censurato, non volendo.
egli viene in più luoghi censurato. io l'ho letto da capo a fine
volgo. nievo, 606: pur troppo io ebbi sovente quella facilità censurata tante volte
, 1-189: sotto l'erbe montane io pongo la centaurea maggiore, la mandragora
de'centauri fatto il grande sbrano: / io dico quando funno in tanta furia,
: che non par mai la sera io m'addormenti, / s'io non becco
la sera io m'addormenti, / s'io non becco in sul legno un ciantellino
assaporando a ciantellini. sassetti, 127: io m'accostai per vedere che giuoco fosse
una diceva all'altra: vedi, io non ho nulla contro di te. rajberti
rivolse al cristia- nesmo » / diss'io « sanza miracoli, quest'uno / è
la suddivisione, invece di essere di io in io, è di 100 in 100
, invece di essere di io in io, è di 100 in 100. così
2-143: queste ed altre simili cose io le borbottai tra me e me centinaia
97: perché la vostra magnificenzia veda che io non sono a tanta inopia reducto,
quante così fatte cene elle sarebbero: io vi so dire che io diventerei di sei
sarebbero: io vi so dire che io diventerei di sei centinaia. 5
dibattuto un pezzo; e sappiate che io inclinava a metterla in numeri, e sfuggire
. monte, xxxv-1-452: chi savesse com'io son condotto, / contra di me
un). sacchetti, 28-52: io sono sì affannata per la venuta che
sono sì affannata per la venuta che io non credo che io potesse andare cento passi
la venuta che io non credo che io potesse andare cento passi sanza gran pericolo
poco più lire. nievo, 1-8: io gli chiesi, ove avremmo potuto riparare
chi avessi a essere fatto. io. locuz. -a cento, a cento
76): i quali [vasetti] io feci oltra modo volentieri, per essere
v. borghini, i-iv-4-307: ora io credo a novantotto per cento, che
si afferma. foscolo, xiv-105: io voglio scommettere cento con- tr'uno che
argo centocchiuto non vedesse una sola quella io datagli da giunone in custodia, così
di centomila scudi. cuoco, 1-217: io non ispero molto da quelle costituzioni che
milia volte. bembo, 1-28: se io t'avessi voluto dipignere, ragionando,
centomila volte bravo. ojetti, 1-77: io non ho mai capito se gli atlanti
con i testi d'aristotile, farò io con i versi di virgilio, o di
stamperanno. targioni tozzetti, 11-1-280: io mi sono preso la briga di rimettere
amministrazioni e municipalità centrali... io mi riporto alla lettera che scriviamo al
dolermi di certe altre, che io non confesserò mai di averne notizia alcuna
. centrale. svevo, 3-880: io nacqui abbastanza presto per vedere ancora da
, 6-i-182: già intorno tuona; ed io lasso nel centro / agli emisperi miei
a. f. doni, 3-137: io fui adunque condotto una mattina nel far
. tu non ami quest'uomo, io non lo odio... eppure ne
po hanno messo il terrore dappertutto, ma io dal centro del governo ti dico che
e di ministro / in ministro, io [italia] mi scarco / del centro
possa del dolore. giusti, iv-76: io non ho più scritto a manzoni né
, 9-1-250: che vuol ella ch'io le dica?... che vai
pinture formati. anonimo, ix-1041: ed io glie fone testemonianza, / centurion che
. soffici, ii-204: andavo anch'io a cercar funghi per i boschi di vallom-
: repente allor de l'arbore, ch'io dissi, / crepò la scorza e
. f. doni, 3-80: s'io non venivo qua tu potevi tutto '
ceppo et sarò contento, se già io non sono fuori del senno; perché non
sovvienmi che fanciullo nella mia patria vignola io vedea ciò fare in casa mia nella notte
. foscolo, xv-532: dirai ch'io penso di starmi in pavia per le vacanze
buonarroti il giovane, 10-879: ch'io er'andato a portar certi ceppi /
ceppi. goldoni, vii-1118: figurarsi s'io voglio star qui un'ora a giocare
. g. gozzi, 1-160: io ne veggo tanti che vanno alle scuole e
del naso una tromba. io. origine, capostipite: di una famiglia
d'annunzio, iv-2-424: non aveva io dinnanzi a me uno spirito eroico escito
tutti quei caratteri distintivi della prosapia i quali io così acutamente cercava di rivelare in me
, che teco mi congiunge, / ch'io deggia ad ogni dubbio esser soggetta,
/ decemvirati, di', qual debbo io poscia / nomarti? qual, quanto rimani
se non uno lume, che l'aveva io, d'una candela di cera.
e dolce foco, / vedete com'io agghiaccio e com'io avampo, / mentre
/ vedete com'io agghiaccio e com'io avampo, / mentre, qual cera
cellini, 1-27 (73): io me ne andavo il giorno della festa
m. cecchi, 1-1-579: ma perch'io / non uso mai di voler far
abbia la cera; da'ordine / ch'io abbia il terzo della preda fatta.
grano). trinci, 1-244: io dico che non si seghi mai il grano
e pallido. alfieri, i-33: io non cresceva punto di statura, e pareva
profilo di cera della madre. io. prov. chi ha il capo di
arrossisci? mi disse; di tutto / io, per farti del ben, spropriato
o no che carlo l'accettasse, / io noi so dir; pur gli fe'
l'avea conducto. machiavelli, i-1118: io credo che si confidi assai che il
, e fare i pasti golfi, ed io pappo per sei cani e tre lupi
a braccia quadre. carletti, 226: io so che una donna maritata andò una
è bella e vera: / ma io non l'ho saputa raccontare. segneri,
avesse posto un poco mente, s'io ho céra di fagiuolo rincagnato, overo
. c. croce, 228:. io sarei un asino s'io fossi tuo
:. io sarei un asino s'io fossi tuo marito, che proprio tu hai
di vecchia, ed è quella dove sto io. verga, 4-160: « lupus
. firenzuola, 748: vedi, io te lo dico a buona cera; io
io te lo dico a buona cera; io non le vo'più sopportare. caro
fuor de * denti, / ed io pur te lo dissi a buona cera,
lentri uomini se le ragioni con che io avea vinto fazio avea trovato mai in
avea trovato mai in alcun libro, e io dissi che sì, che io l'
, e io dissi che sì, che io l'avea trovate in uno libro che
l'avea trovate in uno libro che io portava sempre meco, che avea nome
guardandomi attorno con tanta ansietà che s'io vedeva il cerbero o alcun altro che mi
alcun altro che mi desse sospetto, io gli lasciava andare due palle di piombo sul
mia mi fanno l'onore di credere ch'io stia tutto il giorno soavemente affaticato a
. targioni tozzetti [tommaseo]: io peraltro sono persuasissimo, che tale lungo
se vi cagionerebbe maraviglia, che appuntandovi io all'orecchio il capo d'una cerbottana,
rimbalzo. sassetti, 2: io non vi ho che dire altro, se
cellini, 1-80 (187): io accettai [uno archibuso] e ringraziai;
, che mi lasciassi pigliare tutto quello che io volevo. g. m. cecchi
galileo, 249: se per avventura io, in cambio di rubacchiar qualche cosarella,
124: mi chiese borbottando cosa facessi io in quel luogo ed a quell'ora
compir qualche raccolta di lanternoni; ed io mi moro di melanconia fra questi satiri
, elemosinare. gelli, iii-50: io non fui stamane prima tornato da far
giacomo da lentini, ii-82: dunqua son'io sturduto: / ciò saccio certamente /
ne'miei pensieri, / convien ch'io lasci. maestro alberto, 61: le
amante. guarini, 425: or se io non l'avessi trovata, e toltogli
me! mi dice il cuore ch'io andrò a cercare della tua cameriera e che
, cercando qui, conosci quello che io nascondo. scala del paradiso, 179:
scrivere a la gran- duchessa, perch'io debbo farlo, e cercare in questo modo
2-34: ma poi che sirio latra, io vo * ben oggi / miglior ombra
d. bartoli, 36-33: io abbassava gli occhi, e negava loro la
cercano la terra. machiavelli, 648: io me la ho cerca, la mi
: finito che fu la piacevole cena, io chiamai da canto il detto luigi pulci
, pare che cerchino da me che io avevo da andare convocando per la città
t'amo non t'offendo, e ch'io / deggio sperar che cangi la mia
. settembrini, 1-108: signore, io vi debbo cercare una carità. levatemi da
: egli sono pur molto grossi; io non ne vidi mai di così fatti [
fa truova la borsa: sappi che io potrei cercar tutta siena, e non ve
come questo; e a dire che io il lasciassi a costui per trentotto soldi!
ti contrista? / -il furor, rispos'io, mi cerca a morte / de'
ricercarmi i panni indosso, volle che io gli consegnassi il danaro che avevo,
sentenzia della tua domanda dicerno, non ch'io possa rispondere alle cose che cerchi.
uno la vita degli altri santi, io mi penso che nullo troverai maggiore di
la vedo, e la dispregio. io patria / non ho che il trono,
che il trono, a cui nulla io prepongo / che la vendetta. d'azeglio
): elli mi comandava molte volte che io cercasse per vedere questa angiola giovanissima;
cercasse per vedere questa angiola giovanissima; onde io ne la mia puerizia molte volte l'
, vii-15: contra mia voglia, s'io non voglio / lei riguardando perder di
convien voltare. / o grieve caso ond'io forte mi doglio: / colei,
sacchetti, 6-18: signore mio, io ho compreso la vostra intenzione, la quale
villania: / tirati ad- drieto, io ti darò col brando. / venuto è
a questa chioma d'oro / ch'io porto in fronte, e quel farò beato
99: e primieramente ànno cercato persuadermi ch'io dovessi poco apprezzare queste tanto pertinaci contradiz-
iesu il nazareno. iesu disse loro: io son desso...: se
vanno a cercare col lumicino e che io ho in tasca maledettamente, e credo ben
grazzini, 4-67: dove diavol lo potre'io trovare a quest'otta? sarebbe come
l. salviati, 19-84: che vogl'io andare / anch'io cercando del mal
19-84: che vogl'io andare / anch'io cercando del mal, come i medici
tolomei, 1-227: ma se mentre ch'io fui a piacenza stei sempre allegro,
sempre allegro,... che dovevo io andar cercando altro? maria forse per
per moglie, che vuoi tu ch'io vada cercando maria per ravenna, e
: cavallier, tu cerchi rogna: / io te la grattarò, ché 'l
dramma, così animato e pittoresco, pure io son di credere che in quelle forme
(136): ma perché vi vo io tutti 1 paesi cerchi da me divisando
a quella insaziabile ingordigia di vero sapere io debbo altresì l'amicizia e la personal conoscenza
girano attorno con la bisaccia, ed io ne conosco parecchi, ma cotesti sono amori
imbriani, 2-172: di che mi lamento io se non di questa mancanza di scopo
screpolature sottili fastidiosissime. pavese, 6-1 io: di nuovo quella donna cantava,
vita / forse per quella cerchia dov'io era. piovene, 5-576: i sassi
: allora imaginai / le vaghe luci dov'io mi specchiava / quand'ella mi cercava
cerchiellino di oro, gli disse: io credo che quel cerchiello basterà alla spesa.
oro. boiardo, 2-6-50: io vo'condurvi dove è il gran tesoro,
or doni a me, sol perch'io veggia, amore, / quanto de l'
pensiero. carducci, 895: « ed io » la terza dice, di mammole
. arrighetto, 229: ma io che dea sono, della quale niuna è
rotondità avvinghia, -mattissimo, non seguirò io la mia arte? firenzuola, 66:
più, più ama e gode; / io, che son teco a tutte cose
. d. bartoli, 34-10: ed io m'ardisco a dire, che chi
il cerchio torto, / laggiù dov'io ti porto avvampa e gira.
, 417: per l'alpestre cammino io ti seguia; / e '1 tuo fucil
« quando iddio apparecchiava li cieli, io era presente; quando con certa legge
abissi,... con lui e io era, disponente tutte le cose,
desìo. g. gozzi, 1-422: io ho un certo che di scipito nella
sera; e con somma ragione, perché io gli avea promesso che in una festa
le porte chiuse. anguillara, 13-34: io, come il mondo sa, mi
foschi / m'attristan sì, ch'io già pavento, a sera, / per
gittarmi in terra. machiavelli, i-1020: io voglio che tu ti storca el viso
manifestata la sua avversione per me ed io intanto chiusi gli occhi per non vedere
, 2-5-20: il ponte non bisogna che io descriva, / ma per se stesso
cercar ne'miei pensieri, / convien ch'io lasci; non perch'io non speri
convien ch'io lasci; non perch'io non speri / ad esse ritornare, /
forame / più lune già, quand'io feci 'l mal sonno / che del
. petrarca, 66-33: ben debb'io perdonare a tutt'i venti, / per
figur. petrarca, 29-50: so io ben, ch'a voler chiuder in versi
; più m'ama / più ch'io stesso non l'amo; e in se
sì radicato nel cuore / che dounque io mi volgo io veggio lui, / e
cuore / che dounque io mi volgo io veggio lui, / e se voi
/ e se voi noi vedete, io non posso altro; / però non curo
il tesor che in te si chiude / io consacro alla virtude. ojetti, i-33
si chiude di tempo in tempo! io travedo il dolore misterioso di quell'anima
ariosto, 109: non so s'io potrò ben chiudere in rima / quel
vecchio, / e gran mercé, ch'io non mangio più nulla, / e
gli occhi chiuda. sassetti, 227: io mi acconcerei seco volentieri in quello che
a lasciarmi satisfare; et ella, comeché io non desideri di ammassare gran tesoro.
, e non consente / ch'io per la grecia i moribondi lumi / chiuda
i... / lascia ch'io mi ricovri... /..
dolorosa indisposizione. panzini, iii-573: io avrei chiuso i miei giorni in questa
una terra di grecia, de la quale io ora non so il nome, essere
, la mia donna », dich'io, vedendola così parlare, « ditemi,
. aretino, 8-379: ecco che io entro, et intingo la polpa del dito
farsi la croce. nievo, 102: io mi feci il segno della santa croce
sciolse al mio petto la croce / ch'io fei di me quando il dolor mi
domandarono perdono. pananti, i-57: io dico allor con tremolante voce: /
una vendetta. pascoli, 5: ch'io l'oda il suono della vostra voce
più non romba la procella: / io dormirò con le mie braccia in croce.
voi? -non sa firmare - risposi io seccamente. - faremo la croce.
cancellare un po'di debito / ch'io ho seco. -debito? -sì, certi
-debito? -sì, certi / danar che io ebbi quando apersi il traffico: /
lettere di vari, i-iv-2-178: ora io veggo che all'altra parte [di una
a occhio e croce, senza sapere nemmeno io dove potessi andare a cascare. collodi
anni. girolamo leopardi, 1-75: io mi ricordo andare alle murate / insieme
insieme col pedante alla compieta, / ch'io aveva almen le duo croci passate.
duo croci passate. algarotti, 3-195: io mi congratulo con esso lei che tanto
, iv-418: è già l'anno ch'io non ho più parte nella compilazione della
ariosto, vi-360: -volete pur ch'io vel dica? -anzi, pregoti,
alle più grandi. monti, x-2-224: io la calai là dentro, io sovra
: io la calai là dentro, io sovra il letto / dell'eterna quiete la
la basciò: come no? le dico io, ciascuno vi ha invidia di esso
davanzali, 200 d: di graza tempo io non m'apello fiele / né di
. domandate a gino tutto quello ch'io intendo per imbecillità: è molta roba
della greca elena. boccaccio, 8-88: io mi tacerò de'fiumi sanguinei e crocei
dicesti, o donna, giustamente. io terra molta trascorsi, e penetrai col
a quella / del paziente ulisse alma io non vidi ». monti, 11-1:
dell'incoronazione. pascoli, 999: io non so quel ch'ero, / quando
scappa garisendi, / prò'cavalieri: io, piccolo ragazzo. / io, sì
cavalieri: io, piccolo ragazzo. / io, sì, tomai: niuno tornò,
sorta. foscolo, iv-296: potrò io vedermi dinanzi agli occhi coloro che ci hanno
codardo scansò le vie dell'onore, ch'io gli aveva esibite; e tutti gridavano
crociata contro di me, come s'io avessi dovuto tranguggiarmi pacificamente una ingiuria da
e crocitare. passavanti, 36: io lascio alle rane il gracidare, e
del mondo agli uomini vani; e io me ne vado a tal loica, che
panzini, ii-737: io ero laggiù, un po'nei porti,
', / con tanta autorità ch'io ne trasecolo: / e sia pur senator
ix-164: disse allora pilato: che farò io di iesù che è chiamato cristo?
perché questo cruccio, messere? ho io crocifisso cristo? s. bernardino da siena
: e'sono già sette anni che io dissi una volta, se cristo venisse in
dico, fatemi largo, non dubitare ch'io vo'guarirti, apri la bocca,
i momenti. leopardi, iii-70: né io avrei mai dato il mio manoscritto allo
via della eterna salute, senza ch'io mai più ne torca il passo. vasari
diodati [bibbia], 2-223: io son crocifisso con cristo: e vivo
cristo: e vivo, non più io, ma cristo vive in me. idem
me. idem, 2-223: 'io sono crocifisso ', cioè io partecipo la
'io sono crocifisso ', cioè io partecipo la virtù della sua morte,
sera dar l'acqua ai prati, io ci rideva sopra, ma mi stropicciava le
dio d'averci dato ordine lui, mentre io non poteva provvederci per essere crocefisso su
19-443: e non voglia iddio, ch'io mi glori, se non nella croce
mondo è crocifisso a me, e io a lui: cioè che esso ha in
esso ha in dispetto me, ed io lui. s. giovanni crisostomo volgar.
lo mondo è crocifisso a me ed io a lui, dà intendere e protesta d'
e sé stesso nel mondo crucifisso, io non saprei come si potesse l'uomo
gli altri. piovano arlotto, 148: io ti comando per santa obbidienzia che tu
pulci, 1-30: rispose orlando: « io lo vedrò per certo »; /
che mi perdonava tutti gli omicidi che io avevo mai fatti e tutti quelli che mai
avevo mai fatti e tutti quelli che mai io farei in servizio della chiesa apostolica.
e fo loro i maggiori crocioni ch'io posso, senza rider punto. tassoni,
promette di corrispondermi, le prometto anch'io che quanto a lei farò un crocione
ii-748: odo tinnire un riso ch'io conosco, / ch'io mi so bene
un riso ch'io conosco, / ch'io mi so bene. / è di
, 305: dolce è ben, mentr'io lo stillo, / il guastarlo col
guastarlo col serpillo, / ma di gioia io vengo meno / se 'l tracanno a
. buonarroti il giovane, 9-176: io mi crogiolava / nel letto a mio
visi. menzini, 5-3: ed io gli credo, perché audace e baldo
voglia egli solo singolarizzarsi fra tutti, io consiglio costui a battersela in qualche deserto,
d. bartoli, 34-66: non ho io più volte veduto gittare un grano di
poterebe mia vita stare sì croia / ch'io mi blasmasse mai d'amore. canzonette
; / e non so la cagion perch'io t'annoio, / vogliendoti piacer sempre
medicina, / temo che di tal male io non moia, / ca la persona
croia, / vissi di spoglie opime io non inerme. = deriv.
proteggeste, in antico, / che io cantai, che onorai, non avremo una
vaga, vermiglia e fresca rosa / vid'io, che in oriente o in altra
pel gran carico della neve. nievo, io: le gambe stivalate di bulgaro divergevano
forze). chiabrera, 253: io di vigor già scemo, /..
fra le braccia; ve lo dico io! crollato (part. pass
. buonarroti il giovane, 9-594: io crollai il capo e 'l crollar meco
rappresentazioni, i concerti di lusso, io mi rodevo, a casa, costretta
s'è levata, cara mamma! io l'ho guardata, povera mamma!
gozzi, 1-44: per la presente io scrivo una novelletta ch'io trassi dal mondo
la presente io scrivo una novelletta ch'io trassi dal mondo de'morti, descritta
un piccolo aspetto. cassola, 2-346: io poi non ero nemmeno in redazione,
/ quei di topaia ancor, s'io bene estimo, / fu quarto rodipan.
si svolgeva sempre allo stesso modo, io con l'orologio sotto gli occhi
/ tu negli ardori e sul mio capo io senta / crosciar la gioia dell'immensa
/ a ghiaia che frangano, / io, io, che sentii la valanga;
ghiaia che frangano, / io, io, che sentii la valanga; / ma
. d. bartoli, 3-23: io l'ho provato in una delle tre bocche
consumata. bottari, 4-56: quantunque io, per me, mi senta piuttosto
scrittura, che sono tra voi, almeno io non dubito che la crosta voi comprenderete
: osservai -con più attenzione di quanta io non ne adoperi, qualche volta, per
la colombaia mia non ne fa; io n'ho fatta una crosta di pippioni e
. artusi, 427: per crostate io intendo quelle torte che hanno per base la
ma se la cosa non vi offende io preferirei un piattino di fagioli toscani al
lago. piovere, 5-109: sono anch'io affezionato alla valtellina antica. per esempio
stelle ne vorrei riprendere / (né curo io già se col parlar mio crucciole)
altri suoi consorti *, / diss'io, « e cui più roggia fiamma
se tu di queste cose ti crucci, io non me ne meraviglio. ser giovanni
vederà [questo anello], crederà ch'io l'abbia dato a qualche femina,
si cruccierà con meco, e crederà ch'io sia innamorato. pulci, 7-42:
: grave inoltre mi fóra, ov'io la madre / dipartissi da me, sì
può scandire endecasillabi. svevo, 3-567: io mi crucciavo al pensiero che mia moglie
la gente che la vide, e io che chiaramente la vidi, potemo comprendere
crucciati. giov. cavalcanti, 144: io vidi l'aria molto crucciata di vento
perché questo cruccio, messere? ho io crocifisso cristo? sacchetti, 39-40:
. m. cecchi, 141: s'io ne vo dentro / senza dirvi più
,... /... io verrò / in cruccio con l'autor,
del caldo del letto, xxvi-1-124: io sono in cruccio con quella persona /
quella persona / che voi sapete, io son seco adirato. lancellotti, 244
v- 3-698: tutta la notte anch'io vegliai in un cruccio immobile. serra
colpa quaggiù il pinse; / ch'io il vidi uomo di sangue e di crucci
. varchi, xxvi-1-165: ma s'io vi ho a dire il ver, caro
8 (50): e s'io di grazia ti vói far mendica, /
fosse che la donna rise, / io parlerei di tal guisa doglioso,
del mar cruccioso il ballo, / io gir men voglio / per mio gentil diporto
per mio gentil diporto, / conforme io soglio / di brindisi nel porto. magalotti
. leone ebreo, 387: ben che io mi credeva, o filone che ancora
mi macero, e perché mi crucio io? guicciardini, iv-44: si cruciava nello
. vita di s. margherita, io: tu signor, severo giudice de'
, 1-189: sotto l'erbe montane io pongo... la genziana, la
/ a i miseri cruciati. / io son l'autore, io sono / de'
cruciati. / io son l'autore, io sono / de'lor primi peccati.
3-588: mi disse che gli pareva io volessi recidere anche quel tenue filo di speranza
rea femina con tua gran vergogna, dove io non sono, e te malvagio uomo
xiii-96: il cielo / cessi, ch'io mai crudel mi mostri a segno,
: ti conobbi crudele nel distacco. / io ti vidi partire / come un soldato
. i. pitti, 1-370: io intendo che fece una predica tanto crudele
dee., 5-4 (39): io sono stato da tante di voi tante
di voi tante volte morso, perché io materia da crudeli ragionamenti e da farvi
cose per certo, il mio chimenti -dich'io poi che egli si taceva -e non
tormentosi). bonagiunta, v-354-27: io non v'oso guardare né 'n viso
da te o da alcuno altro, se io tutto il tuo parentado sotto crudelissimi tormenti
ha tartassato! nievo, 241: io cominciava infin d'allora a disprezzare e
, 100: temendo que crudelàccio non io ad altro men che onesto procedessi, non
le cose che egli m'addomandava, che io il pregio ricevuto non avessi. segneri
crodelissimamente lo battìo. pulci, 9-86: io gli he veduti tagliar come cani,
idio? ». castiglione, 362: io non voglio... raccontar quante
crudelmente pietoso, la piaga mia. io con questo, pietosamente crudele, la sanerò
è il tuo corpo! / basta che io l'abbandoni per sentirti / crudelmente lontana
quella donna, per lo cui amore io ardeva, che io caddi in uno abondevo-
lo cui amore io ardeva, che io caddi in uno abondevo- lissimo pianto.
, 3-1178: in quel tempo che io fui sì verde, che le amorose fiamme
il conte me l'ha detto ch'io posso andare, e che è mio dovere
: mi vorrà forse dire taluno ch'io son poco costante: che ho fatto
dell'ironia. e. cecchi, 6-1 io: da un punto di vista
. trattato dell'arte della seta, io: e sappi che lo stufare [
1-6-25: lì con questi occhi miei viddi io sbranare / un nostro fraticel, che
che sia cosa a digestire, vecchio come io sono, soglio da l'uno sole
sono principalmente sete crude, delle quali io ne comprai per mio conto. d.
seta cruda ritorta. redi, 16-vii-60: io per me bramerei sapere se quest'accia
metallo). michelangelo, i-1-403: io lasciai... questa cura di questi
croce nudo / tucto scoperto; o trista io! angiolieri, 65-6: se non
alfieri, vi-63: che confessar degg'io? risparmia, o padre, /
. leopardi, 2-132: morto / io non son per la tua cruda fortuna
e foschi / m'attristan sì, ch'io già pavento, a sera,
/ e so con lingua anch'io di sangue lorda / quel nome proferir grande
temuto. marini, xxiv-783: io ti stimava reo di non commesso
, come nella notomia e nella medicina, io ne son nudo e crudo, anzi
alcun modo. bronzino, xxvi-3-59: io son certo / ch'e'[il cielo
. berni, 179: ma s'io piglio coi denti quel coraccio, /
v-1-256: perché ti separi da me com'io mi sradicai da te cruentato, nella
sete men digiuna. pascoli, 493: io mi rivolgo... / ai
. d'annunzio, v-1-370: ho pettinato io medesimo il ciuffo la criniera e la
del mio cavallo. gli ho dato io medesimo l'orzo intriso con la crusca,
fagiuoli, 3-6-190: le tue bellezze io non istimo lisca; / forse ti
; / forse ti credi tu ch'io non conosca / che per farina vender
crusca, / perché a far qualche cosa io mi prepari / per lodar lui,
oltrepassare senza guastarsi. vi giunse, cred'io né più né meno in quel punto
egli scrisse milanese fece benone, perché io non credo che metta conto castrarsi e impastoiarsi
buonarroti il giovane, i-550: io, cruschevolissimo nostro arciconsolo, al cospetto
bellini, ii-110: e fate sì ch'io poggi tanto in sue / sull'ali
buonarroti il giovane, i-550: conciossiacosaché, io, cruschevolissimo nostro arciconsolo, al cospeto
, stambugio. fogazzaro, 7-196: io non predicherò in chiesa ma se cristo
in chiesa ma se cristo vuole che io parli nei tugurii, nei tugurii parlerò;
nei tugurii parlerò; se vuole che io parli nei palazzi, nei palazzi, parlerò
palazzi, parlerò; se vuole che io parli nei cubicoli, parlerò nei cubicoli
al cubiculo / di morte, ov'io, pensando ciò, formiculo; / come
e perimede / le due vittime; ed io, fuor tratto il brando, /
luogo. alvaro, 9-107: se io facessi lo stesso? stampare il mio
mille. d'annunzio, ii1-2-190: io salpo verso grande / sepolcro, o sia
matematici chiamano cubi galileo, 860: se io gli rispondessi, i punti nell'una
sono i numeri cubi, non potrei io avergli dato sodisfazione col porne più in
che parevano angioli. baldinucci, 2-6-17: io non vi vo dire adesso come andasse
. « ecco... già! io... come si dice? passeggio
sorrisi e le suola. non già ch'io intenda cuccarti al primo venuto, che
non arrivò più a raccogliere altro ed allora io tentai = acer, di cucchiaio
cucchiaio, cucchiaiata. e per amor ch'io porto loro, e a dirvi il vero
il liquore energico. svevo, 3-881: io mi trovavo g. morelli, 296:
in ghiaccio rimestandolo con un cucchiarino lungo, io (183): l'infermo assetato guarda
sagomato, che perdimonio, / ch'io abbia pazienzia, ed io me l'abbia
/ ch'io abbia pazienzia, ed io me l'abbia; / ma sbarrò il
alma stella dionea, / pataffio, io: col cucchiaio voto mostra che 'l pascesse
. a. pucci, 4-280: quando io sazio di riposo / di mia cuccia uscia
in zoni, pr. sp., io (173): lesta, lesta,
, riprese il cucbrancoli, 4-218: io sono così vecchio che fra poco manti senza
sassetti, 159: a sevilla aspettano dalle io alle 11 migliaia cantara di cucciniglia
, si stringe nelle gambe, accortosi che io lo rincorro, fugge per il viottolo
grande da moglie. moniglia, 1-iii-197: io più tacer non posso: / l'
. fagiuoli, 3-3-360: or intend'io, perché quand'un la mira / pone
venite. idem, 3-2-236: adunque perch'io sono un cucciolotto, / bench'abbia
! di cotesto ve ne voglio stare io per un danaio. = voce
putta?... non sono io il vostro cucco? e grattandogli ogni
della mamma. collodi, 657: io, non faccio per dire, sono il
, 477: fra tutti i suoi nipoti io ero il suo cucco, povera nonna
civetta. soffici, ii-u: io me ne andavo vagando su e giù
usan trovare. bibbiena, xxv-1-6: s'io avessi potuto, l'arei confinato in
barelli, 2-328: soggiunge dottamente ch'io, bue cucinatore, non ho interrogati i
. bini, ii-187: scelga, che io son qua tutto per lei. vuol
che mi facevano portar in camera, io mi cucinava da me a quel fuoco
usiamo dire: cucinàtela a modo vostro, io non c'entro. giusti, ii-407
baretti, 2-328: soggiunge dottamente ch'io, bue cucinatore, non ho interrogati
la mia carne. sacchetti, 90-29: io ci t'ho detto, che non
fare calzari. aretino, 8-182: io voglio ordire, e tessere le mie
il papa detto, e il cavaliere ed io rinchiusi nella detta stanza, mi messono
apostolica; e mi com- misse che io le dovessi sfasciare tutte dell'oro, in
in che le erano legate. ed io così feci; di poi le rinvolsi in
presso ad un tavolino cuciva, ed io vicino a lei seduto sopra una seggiolina,
ed ei parlava così bene, ed io l'ascoltava guardandolo fiso. dossi,
sorta di servizii. gozzano, 116: io ti parlavo, piano, e
a. f. doni, 3-146: io dubito che i dotti quando sentiranno dir
g. m. cecchi, 286: io dubito / di non c'esser cucito
lenzuole nuove, che già dissi che io ne avevo fatte istrisce e benissimo cucite,
tu mi vuoi fare il componimento, io ti do due palle da giuocare; e
né so se ti piaceranno: ma io credo che sì; perché il colore è
d'azeglio, 1-556: insomma, io non avevo il miglior amico, ed
golettone arrovesciate sulla giacchettina, ebbi anch'io la mia cucitora... quanto
incomincia il dolce badaluco; / bench'io non sia caduto nel trabuco / di
che sono a morte confinati, / quand'io rimembro i compagni passati, / odendo
cu, cu, cu, cu. io credeva dunque il cùcùlo mi avesse annunziato
. mi parevano pochi, sciaurato ch'io era! e non durò cinque giorni.