questo accidente già si è sparso, io ne resto innocentemente mortificato come libel- latore
vita nova'. sotto la quale rubrica io trovo scritte le parole le quali è
compiuta- mente, in uno libello ch'io intendo di fare, dio concedente,
m. cecchi, 1-1-120: s'io sapessi il nome o contrassegnio / di quel
tristo che disse quella baia, / io gli vorrei porr'un libel d'ingiuria.
si disasconda, / « spene » diss'io « è uno attender certo / della
. sacchetti, 135- 59: io ti recherò domattina una lima sorda, con
, 6-vii-92: qua una lima sorda; io l'avea nella stecca del busto.
. pananti, i-75: dicono ch'io... /... sembro
10-973: -la zia non vuol ch'io risponda alla prima, / quand'i'
t'è tocca'. salvetti, in: io son venuto qui perch'io ho gli
in: io son venuto qui perch'io ho gli occhi, / perché le gambe
. antonio da ferrara, 61: io scrissi già d'amor più volte rime
di rifinitura. moretti, ii-1119: io non ero uno scrittore che componesse a
un poco di lima al meglio ch'io saprò, e mandaròlavi. -essere
e rifinitura. chiabrera, 3-212: io sono alla lima dell'4 amedeida',
/ se mi fa lima lima, io a le'dà dà. pulci, 24-99
, 9-77: gridò: se lo sapeva io prima, / lasciava il corso libero
molto impegno. leonardo, 2-649: io lo pregai che dovessi mangiare con meco
mal riuscito erano di cingallegre; e io le udivo a quando a quando dare
, alti, pungenti, / quinci io ne passo. = var.
dante, purg., 15-15: io levai le mani inver'la cima /
alamanni, 4-1-67: ben mi doglio io per voi, che 'l tempo sia
primo, / amore à fabricato ciò ch'io limo. francesco da barberino, ii-351
amor il cor mi lima, / io mi godevo, eccomi privo a un tratto
e mi divora. cesareo, 1-144: io ti bacio, io ti placo,
, 1-144: io ti bacio, io ti placo, e, in te rapito
. malatesti, 27: scusami s'io parlo troppo: la passione è quella
intendiamo lingua. monti, 5-1: io non son fatto per cantare i santi
. limbéllàccio. nomi, 7-73: io la stimo assai men d'un limbéllàccio.
vi fosse rimaso alcun limbellùccio, ch'io vi trovai. l. bellini,
l. bellini, i-98: quan'io son di me più pieno, / spingo
senza esser padrone di pensare ciò ch'io voleva. arlia, 1-202: a chi
pisis, 5: le poesie che io ho scritto..., cessata
piedi. guadagnoli, 1-ii-230: ed io m'avrei a confonder con chi
le grige lame, / madonna, io reco un umile adorante, / ne l'
carri o carrozze. rosa, 167: io, che la soglia non osai passare
casi, a più discrimini / exposi io allor questo mio corpo impavido, / prima
s'usa di conceder agli altri: io dico o la dilazione o la sustituzione,
in due e in due soli: io e il mio dente malato, finché il
corsi; / poi tornai indietro, perch'io vidi scritto / di sopra 'l limitar
facil passo. pascoli, 2-xxvi: io ho voluto che il giovanetto...
qui, mi fermo * sul limitare 'io: ma sono certo che tu entrerai
benedetta, di quest'ultima testimonianza che io, ancora vivo dopo altri trent'anni di
le pene agli scellerati uomini; ond'io non gli possa punire debitamente. guicciardini
nell'opinare. torricelli, ii-3-283: io poi, quando avessi determinato di voler
suo risorgimento in italia, fa che io non sia molto sollecito di più antichi monumenti
sostanziale. rosmini, 1-215: l'io [di fichte] è conscio che il
petrarca sono famigliarissimi a quanti mi ascoltano, io mi limiterò a dire delle brevi composizioni
tal cosa ': es. * io mi limito per ora a farvi un rimprovero
taluno dice, per es.: 'io mi limito a domandare un posto nell'
: quindi il più proprio è: 'io chiedo solo un posto ', ec
: altra cosa è dire limitativamente: io farò questo, se dio vorrà; altra
; altra cosa è dire deprecativamente: io prego dio che m'aiuti a fare questo
persistete in volergli [i giacinti], io vi manderò i loro e i miei
del papa, 6-i-120: affermo ancor io i descritti mali cutanei... essere
mi ritroverai ad aspettarti... perché io sono limitato e mediocre.
, puntualizzazione. galileo, 3-4-310: io non so vedere perché, potendo uno
fame desolatrice. beccaria, ii-218: io proposi al magistrato di togliere questa soggezione
farvi eccezione. panciatichi, xxvii-6-104: io so che si friggono infino le nacchere
sette milioni. moravia, 16-43: io avevo un mestiere con degli scopi,
pulpiti. ghislanzoni, 1-78: se io fossi ricco, mi guarderei bene dal
orizzonte. montano, 1-245: rifiutandomi io a così fatte sicurtà, trovai tutte
convenire. rosmini, xxv-128: acciocché io senta il limite del mio proprio corpo
proprio corpo, egli è necessario che io senta qualche cosa di più del mio
, anzi che chiuderla, par ch'io la levi di mezzo. rosmini, xii-199
.. quell'anarchia senza limiti ch'io tento d'introdur nella lingua: questi i
vien fosse il dio marte, / io t'avviso che nulla o poco il stimo
8-148: né per giuoco, non posi io mai l'ingegno / in amar donna
nidi. moretti, ii-106: se io mi sporgo un poco dal mio davanzale
terrestre limo. della casa, 679: io, come vile augel scende a poca
fazio, i-4-24: so ancora ch'io non sarò il primo / ne 'l
m'avesse in mille lustri persuasa / ch'io fossi senza voi di lui rimasa?
lo butta via. tronconi, 5-16: io capisco come le luci del critico fossero
-limone inesauribile in lui -ma intanto, io divento colpevole di misfatti non miei, agli
padella. guadagnoli, 1-ii-239: son io forse che dico ai caffettieri, / che
miei desineranno senza di me: ed io vedrò di nutrirmi negativamente di limoni di
. magalotti, 20-156: non potrò io ancora credere il garofano scempio imparaticcio del
poi guai a chi va da lui per io lire in prestito. 8.
limonite il quale non va oltre i io metri, di trovare acqua in abbondanza.
elemosina. tasso, iv-173: ma io (sia lemosina o dono, ovvero
? l'elemosina. eh! quando io era cercatore in romagna, la limosina
eius '. lanci, 6-38: oh io veggio qua quella buona limosina di menica
, 198-88: egli è buon tempo che io perdei il vedere, ed essendo in
insaziato pitocco. loredano, 5-172: io vuò vederli... /.
. foscolo, xvi-273: e s'io morissi chi educherebbe più i vostri figliuoli
stessi discordi. guerrazzi, 16-38: io non avrei mai piegato lo indomabile carattere
gran limosinerò. aretino, vi-465: io prego iddio che renda i figliuoli a blando
, 9-322: l'altre cose in confuso io riguardai / per quei limosi greti /
di bello- sguardo,... io, cinta d'un fonte / limpido,
e chitarre sotto la mia finestra e io palpito pensando che ti voglio tanto bene.
, che dal tuo fiorito clivo / io rimirai nel limpido avvenire. onofri,
e copiosa quella vena di lingua, ch'io ogni giorno più mi veggo mancare e
e composta. serra, iii-57: io son per credere che tu sii quasi più
limpidissima. della porta, 6-81: io ho 'l cuor limpido e nemico di
d'alcun fallo innanzi a voi son io; / vien da limpida fonte il pianto
cesarotti, 1-viii-291: in testimonio anch'io / de'sensi miei... /
io! in case tranquille e comode, io. a lavorare col termosifone in camera
. a lavorare col termosifone in camera io, sono avvezza! e ora mi
per la via. jahier, 2-60: io non so più marciare. è una
di parma, inviatemele subito, acciocché io possa marciare. b. davanzati, i-34
marciano [gli ubriachi] un passo che io non so battere. corrono una strada
e nel tenerlo / si marciava et io sento con costoro. 2.
mi volle in sposa per forza, ma io 10 detestavo perché era ubriacone e cattivo
sanudo, xxviii-541: di libri greci, io ne vedo molti squadernati, vechi,
, marzi, rotti e dissipati; ma io non me ne intendo de greco.
, portano sempre infaciato il quasi ch'io non dissi. 14. con valore
; scadente. bibbiena, xxv-1-5: io faceva pensiero di andarmene invisibile alle casse
n. secchi, 2-29: vedi ch'io l'avrò uccellato una volta! io
io l'avrò uccellato una volta! io 'l farò pur digiunar a suo dispetto,
farò pur digiunar a suo dispetto, io 'l farò pur morir dalla marcia fame.
pisellone / che la livia abbia male; io, che ci bado, / l'
41-157: convenendomi bere o affogare, io sono, come vedete, nel marcio
a saltar fuori. gatto, 5-128: io cerco il passo, scendo nell'agguato
g. m. cecchi, i-329: io cerco / che il giuoco non vada
questo negozio. amenta, 2-53: or io il vo'trovare e destramente veder di
. borghini, 2-64: mio danno s'io perdo il giuoco marcio. moneti,
bartolucci, 2-1-48: ti so dire ch'io sto fresca a fidarmi di te!
f. gualdo,. xl-189: io mi feci ad esaminare attentamente quel vino
, / non v'è poeta ond'io non abbia tolti / i più nobili detti
, lio- nardo mio, come bellamente io l'ammaestrai. 16. locuz
vino coll'uve marcite sulle stoie, io vi dichiaro che per la ragione medesima
4-326: non si creda giammai ch'io abbia preteso di porre in un fascio
, perdio: di così fatte tenerezze io non so che farmi, son marciume.
vi-1-157 (25-1): il giorno avesse io mille marchi d'oro, / che
al figur. guittone, vii-103: io te de lo marco / de lo mal
suoi confini,... con lui io era. idem, inf., 26-105
, l'amico la fissa / e io fisso l'amico e non parla nessuno.
... in questo luogo ch'io dissi sia una cittade e abbia nome maria
tasso, i-265: perciocché, sendo io capitato non dove volea, ma dove
ed avendovi trovato il porto, ove io credea essere in mezzo il corso in alto
, 34-48: vele di mar non vid'io mai cotali. palladio, 1-4:
mare: v. livello1, n. io. -lupo di mare: v.
vera la ragione e la causa ch'io produrrò, tuttavoltaché ella si verifichi e
senza fondo e senza confine della divinità, io affido senza paura ai tuoi memori flutti
accennò ridendo: -vieni! / io negai fisa al suo sguardo di mare.
dell'oste dalle due spade, ch'io mi credo aver ingiot- tito un mare
d'un paio di pernice ch'io ho veduto nello spiedo. b. davanzali
vivendo tanto iniquamente ed anco peggio ch'io non dico non potè el mare de la
e la povera emilia! mel prevedeva io che tu presto o tardi usciresti di quella
esprimere... con quanto mio diletto io abbia rinavigato quel mare di poesia.
., 1-113: ne l'ordine ch'io dico sono accline / tutte nature,
magalotti, 2-149: appena i labbri io sciolsi / a risonar del mio signore
s. caterina da siena, iii-148: io catarina... scrivo a te
di virtù in virtù, infine che io ti vegga tornare al mare pacifico dove tu
fortuna. bruni, 251: anch'io m'immergo / in un mar di
il mio cuore diventa un mare morto, io so perché. b. croce,
dante, inf., 8-7: io mi volsi al mar di tutto 'l senno
mar sì crudele. boccaccio, vii-149: io ho messo in galea senza biscotto /
che mi dia tal vittoria, / ch'io vinca in mezzo al tempestoso mare /
pieno di naufragi. savonarola, 7-i-5: io non ti domando oro né argento,
che tu mi cavi di questo mare dove io mi truovo, ma solo t'addimando
e scriva. periodici popolari, i-502: io con l'occhio dell'intelletto nella rivoluzione
dispetto di mare e di vento, che io sborri... il seguente capitolino
parabosco, 4-11: misero me, ch'io ben m'aveggio ch'io semino ne
, ch'io ben m'aveggio ch'io semino ne l'acqua, che io ferisco
ch'io semino ne l'acqua, che io ferisco i venti, ch'io credo
, che io ferisco i venti, ch'io credo asciugar il mare. pananti [
filippo degli agazzari, 21: essendo io in mare pochi dì sono in su
su affogò senza nessuno rimedio, ed io insieme cogli altri andai sotto in profondo
né vaghezza di preda né odio che io abbia contra di voi mi fece partir
batti tali. tansillo, 1-360: io v'ho servito e per mare e per
, con questa fede / spero che ancora io me ne andrò sotterra. pananti,
, i'vorrei che tu e lapo ed io / fossimo presi per incantamento / e
cose grandi, figlio mio! ma io... io, come sopra mare
figlio mio! ma io... io, come sopra mare, sempre.
: v. lodare, n. io. -uom di mare, un
in tormento. bocchelli, 2-i-35: io tocco questo mio corpo uggioso, percorso /
doppio, con due massimi verso le io a. m. e p. m
che vediamo tutta e che tu e io, ognuno come può e deve, ammiriamo
io. impetuoso, incalzante (un verso)
, 16-i-29: ecco, oimè, ch'io mi mareggio, / e m'avveggio
. / ecco, oimè, ch'io faccio getto /... / delle
dell'onde. magalotti, i-ii: io, signora marchesa, entro qui in pelago
di morte. baruffaldi, iii-67: io mareggio in grande ambascia: / lascia
: / lascia, lascia / ch'io ritorni a la mia nave. cesarotti,
., xxv-19: maremma non cred'io che tante n'abbia, / quante
e febbri. nievo, 592: io e i miei compagni ridendo allegramente di
207: in quanto alle gregge lanute, io sento che... le maremmane
c. arrighi, 2-8: io non ho denaro per farti scartare.
dai medici austriaci... ma io non ho neppure quel poco...
perso, quindici marenghini ve li presto io. c. e. gadda,
di promozione, mentre la mia famiglia ed io nudriamo speranza di vedermi elevato al grado
la barca umile, / di ch'io vi parlo (udite stravagante / ma-
a provare un poco di maretta, io fin di qua la stimo un quasi
di maretta polemica. pratolini, 2-293: io pensai: qui per ora c'è
le trapassano di gran lunga, sì che io, quanto sia per il mio gusto
xxxvi-14: e però, lasso, fu'io così ratto / in trarre a me
colfo. aretino, vi-76: -che ho io a fare di tanti nomi? -a
genero eletto e disiato e caro, / io qui le rime al nome suo rischiaro
pennate o lobate, lunghe da 5 a io cm; i capolini, del diametro
i segreti del cor la margherita! / io la colsi e sfogliai, la morte
rosse. fagiuoli, 1-6-177: quand'io presi la laldomine, che dio la
818: nel riandare la mia storia io penso sempre alla margheritina, a quel
cura di raccogliere un cencio, dove io aveva cominciato a ricamare un cespo di
anima bella, / non sdegnarti, anch'io verrò. fiacchi, 139: egli
, / che con due teste incoronata io porto, / perché dà legge a
, 3-196: dal margine fuggire / io dovea, donde è cascata. [sostituito
una piccola margine, proprio nel punto dove io pure ne aveva una, sortita col
vita sociale. silone, 5-282: io mi sentivo schiacciato dalla società borghese,
erope sempre / m'insegue; ed io?... la soave idea /
e che dicesse: qui bisogna che io mostri quanto vaglio. tassoni, xiii-98:
venute qui spose ai marchesi di toscana. io, poco versato nella genealogia delle antiche
cose nostre. minerbetti, 4-ii-70: io vorrei che la nuova, o, per
1-69: se voi venite a trieste io vi condurrò per la marina, lungo
)., campofregoso, ii-8: io non son di eloquenzia una marina,
fosse bella cosa? / e pur io taqui e non ne fei marina, /
/ forte gridando: oimè, ch'io vado a scesi / pel mal che viene
non posso. fagiuoli, iii-6: io no, non credo a'lor lamenti;
1-2-42: la marina è turbata e io ammaino. idem, 26-101: e'
legno. mare amoroso, 330: io farei scrivere nella mia tomba / una
capretti che si sieno, / perch'io acconcerò i quarti di dietro / cotti
, serbare. salvini, 41-163: io credeva quest'anno la cicalata impostami d'
andar gli convenne. bembo, 9-2-85: io non dubito che la nostra città.
in volta di mano lor propria, io con consultazione di persone intendenti ho fatto
la marinara. saba, 332: io per taciuta pena / vò solingo, e
dante, purg., 19-20: io son, cantava, io son dolce serena
19-20: io son, cantava, io son dolce serena, / che marinari in
qualche parola o qualche frase di quelle che io spiego = var. di marinaio1
stile. stigliani, ii-306: io l'ho letto interamente e dal principio
e dozzinale. martello, 395: quantunque io mi lasciassi dal trascorrente secolo trasportare,
asserirle che ben pochi fra'moltissimi ch'io conosco son degni di starle accanto per
già mai stanco nocchiero, / com'io dal fosco e torbido penserò / fuggo
, 1-29: dal cielo, come io dissi nel principio di questo ragionamento, deriva
: avvenne un giorno... che io, lasciate le sollecitudini,..
bottaccio e 'l sassello. landolfi, 2-1 io: un tordo marino passa alto col
spirito di vino. volta, 2-iii-287: io crederei che fosse l'odore stesso dell'
e cieco, e l'affezione / che io porto al figliuol, che l'ho
che l'ho allevato / si può dire io, arei tolto su i mazzi /
di breme, 2-410: so bene ch'io ruppi definitivamente con lui per le mariuolerie
mio? de marchi, iii-1-602: se io non avessi fatta la corbelleria di prender
manderà in bordello. tassoni, 315: io quando sento dir: -egli è spagnuolo
anticristo. becelli, 1-58: anch'io vidi più fiate / quando due mariuoli d'
i. frugoni, i-6-171: mia figliuola io mi consolo, / che dal mondo
evocazione di questa circostanza... io capisco adesso e vedo la mano che
pratolini, 10-217: marionette, dapprincipio. io in obbligo di fare lo spiritoso,
di questo vi rendo sicuro che mai io non sarò di tal maritaggio contento.
vi-2-63: ecco la penna et alle carte io detto / dell'inno maritai carmi devoti
ancor vive. pacichelli, 2-647: io, benché non altiero, non mi posso
si è che dopo me si dica ch'io sia morta moglie di catone; l'
222): se valente femina sarà, io la mariterò a quel tempo che convenevole
durar / caro pare, maridemi, ch'io la sento. galileo, 5-309:
-e me non maritate! forse son io men bella? / -taci, che
, iii-2-273: mi maritarono credendo che io fossi un pezzo di legno. io dissi
che io fossi un pezzo di legno. io dissi di sì a un uomo che
se penso a me... ma io ho carla da maritare...
mondo... il giorno stesso che io lasciassi la villa e andassi a vivere
di scipione. bembo, 9-2-262: io maritai m. niccolò nella
più a sesto. pirandello, 5-485: io ho un figlio... tu ormai
147): come tu puoi conoscere, io son femina e non uomo; e
. buonarroti il giovane, 9-651: io entro da un mereiaio, compero stringhe
viveano assai. poliziano, 1-696: io vi voglio confortare, / voi che avete
in casa non vuò stare; / anch'io vuò divertirmi al colle e al prato
che se anche vi maritaste, se io vivo, farò in maniera che mai non
e comoda. carducci, iii-18-380: io credo in verità che non sia gran male
-sostant. tasso, ii-403: io prima intesi c'avevate presa moglie,
. guarini, 423: sapete che io vi vo'dire? meritereste ambidue di
. statuto del comune di montagutolo, io: qualunque del detto comune sforzasse alcuna
mia disgrazia, / ch'è l'averl'io serrata (perch'io l'ho /
è l'averl'io serrata (perch'io l'ho / per maritata e resta sol
, o maritati, che ciò di voi io dica, perché io trovo che appresso
ciò di voi io dica, perché io trovo che appresso gli antichi romani molti e
corsini, 1-116: maritati beati / anch'io son maritato, / anch'io son
anch'io son maritato, / anch'io son martorizzato. goldoni, x-385: chi
poco virile. piccolomini, xxv-2-101: io mi so'trovata mille volte con qualcuna
ho avuto a far mille civettarie inanzi ch'io gli facci scroccar un tratto..
credetti aver ben fatto: / or io trovo che gli è matto, / né
dee., 3-9 (359): io veggio vostra figliuola bella e grande da
è stata questa della vostra livia? io per me non so che si poss'
leggende di santi, 4-286: se io debbo morire, non voglio che per
anzi voglio che vi rallegriate, se io debbo andare a marito allo sposo celestiale
in frisa / mi dia marito, io voglio essere uccisa. carducci, iii-22-
dee., 8-2 (236): io ricoglierò dall'usuraio la gonnella mia del
scaggiale dai dì delle feste, che io recai a marito. statuti suntuari, 12
g. m. cecchi, 310: io non fo queste cose per guadagno /
marittime', v. costruzione, n. io. -economia marittima: sistema economico in
. galileo, 8-xvi-467: non essendo io uomo marittimo né idoneo alla navigazione,
spreg.). tansillo, 3-1 io: così awien che ignoranza in alto
: e tu, marméggio, visto ch'io mi ecclissi, / ch'io non
ch'io mi ecclissi, / ch'io non sapessi vivere argomenti, / o ch'
non sapessi vivere argomenti, / o ch'io fossi empio; e perché il sol
1-1 (41): se colla vita io esco dalla buca / ov'io son
vita io esco dalla buca / ov'io son castellano pel discreto / messer filippo da
suo oficial, mi riconduca, / quand'io arò il termine colleto: / se
arò il termine colleto: / se io accetto, ciò non glie lo veto,
non glie lo veto, / frustato io sia con aspra marmeruca. cantari, 136
v. borghini, 4-ii-93: io ebbi da messer giulio scali quella orazione
cui chiamano nel paese marmignato, che io credo essere la tarantola di puglia.
saccenti, 1-1-44: pensate dunque come io mi consoli / a veder lavorar questi
. i. nelli, iii-175: ove io mi produca, egli farà la figura
tavolaccio). faldella, 5-123: io sono un marmittone; sono un soldato
— e terso, / ch'io mi specchiai in esso qual io paio.
/ ch'io mi specchiai in esso qual io paio. chiose sopra dante, 1-338
che mi dessi le comodità, acciò che io facessi [il modello] della grandezza
graf, 4-7: la città dov'io nacqui è in oriente / tra un gran
speranze mie smarrite e sciolte, / io benedirei ben mille volte / lo stile
di marmo, acconsentiva a ciò che vezzosamente io le faceva; bene è vero ch'
piante e marmi per la noia ch'io provo nell'usar con loro. tommaseo
. perché vieni ad importunarmi? credi che io sia di marmo? -per
. petrarca, 171-n: nulla posso levar io per mi''ngegno / del bel diamante
u 'consonante... a che io ti rispondo, che se bene e'
natura. scarpelli, 1-100: come poss'io giamai saggia donarmi / a vii servigio
fosse lì per dire: ora vengo io marmaglia. memorie per le belle arti,
tue parole dell'ultimo giorno... io torno con l'esaltazione che vorrei per
un avvenimento. petrarca, 1-1-63: io noi intesi allor, ma or sì fisse
-roccia. serdini, 1-94: io cercarò di gire / dov'io vedrò più
1-94: io cercarò di gire / dov'io vedrò più arpigliosi marmi. baldi,
geri. che fassi a'marmi? io son ben certo, / che non
cellini, 2-67 (419): subito io dissi: « digli che io l'accetto
: subito io dissi: « digli che io l'accetto; e potria essere il
426): era tanta la voglia che io avevo di lavorare di marmo.
. / ma poiché nulla impetro, / io credo che farò meglio a chetarmi,
un marmo. giusti, i-524: io, veduti andare a vuoto i saluti e
/ che ad aver, prima ch'io serrassi gli occhi, / in ricompensa
assonnati sui caldi ginocchi. / ma io, per lunghe strade, coi miei
, coi miei occhi / inutilmente. io, mostro da niente. -raro.
conocchia, / i m'avvedo ben'io; voi date in niente, / non
r. bertini, xxvi-3-261: fortuna ch'io non giuoco / e ch'io non
ch'io non giuoco / e ch'io non ho puttane o marmocchini / che faccino
ciottolo. pea, 5-167: io li vedevo andare sbandati un po'a
graf, 5-214: la città dove io nacqui è in oriente, / ad
persona, impenetrabile ai più ma che io indovino volgere e rivolgere sotto allo sparato
vituperi? giannone, 2-i-519: or io voglio qui far pruova della vostra fronte,
. boccaccio, v-98: mi sforzerò io di dirvi le bellezze della bella bocca
'. adesso cosa fatta capo ha. io considero queste cose come fredda e marmorea
letto. foscolo, xiv-286: s'io continuo a temer tanto l'inverno,
pensare, devi pensare, perdio! io ho bisogno di pensare in questo momento
vigliacchi di borghesi! vi farò vedere io... vi stanerò io..
vedere io... vi stanerò io... », minacciavano i suoi
, x-1120: ecco quel marmotta / ch'io non posso vedere. -con
mancava un verno simile a questo perch'io diventassi perfettamente marmotta: potessi almeno marmottescamente
non aver tema di madonna, perché io l'ho lasciata in cucina presso al
mancava un verno simile a questo perch'io diventassi perfettamente marmotta: potessi almeno marmottescamente
ghignatina dell'occhio destro... acciocché io investissi con l'estro mercuriale, accesom'
il gorgone e i monticei, ch'io dico, / nei quai riflette e
gozzi, 1-936: figlio a un villan io nacqui... se allevato fossi
d'acqua domando: è possibile ch'io ami più te che la gente del paese
a quando, misero me, cui volterò io ne'marosi della mia mortalità? giuseppe
3-84: non lo avevo mai veduto, io, al caffè della borsa, le
, e zappi sì di rado / ch'io te ne so, per dirtela,
... soldi 16. pataffio, io: gli occhi a'mochi non ebbi
: gli occhi a'mochi non ebbi io nell'osso; / ma col marrétto mi
marraiuolo. d'azeglio, 5-ii-241: anch'io fui comandato con un monte di marraioli
di cento mila diavoli, non vedi ch'io son il tuo patrone. serdonati,
iudi marrani. moneti, 77: io molto tempo ho già venduto il sale,
(68): alle qual parole io monstri loro la bocca dello scoppetto..
ingannali, xxv-1-381: vorreste forse ch'io diventasse una marrana come voi e imparasse
. (femm. -a). ancor io? nomi, 2-77: or castigate voi
fretta, se no l'è certa ch'io torno a nicastro impalato! colpa di
di strada, can marrani / or ch'io so sciolto, e ho la spada
per uno marretto, lire 1, soldi io. 2. marin. accetta
marreggiare, stimò egli lire -, soldi io. soderini, ii-130: farai certi
: in populonia ricca di sambuchi / io conobbi il marrubbio che rapisce / l'odor
. buonarroti il giovane, 9-269: acciocch'io sia quell'io che debba poi /
giovane, 9-269: acciocch'io sia quell'io che debba poi / ridirizzar sghembi e
sgherra / ho messo in casa, come io fussi un matto. compagnia della lesina
decta lancia. simintendi, 1-66: io [terra] sostegno le fedite del
mai ridotti. caro, i-114: io credo bene che siate passato per san
lucignol di lino /... j io che 'l mio marruffino / al lume
dire, e mi manda a veder s'io / lo trovo; che trovar lo
questa truffa, in quai modi vorrei io martoriarlo! 4. ant.
marchi, ii-902: bada, vecio, io non credo niente ai...
,, che volete da me? io non ho più nulla; ho spremuto tutte
. pulci, 12-81: fa'ch'io sappi per tua arte / chi è colui
il nostro marte. ariosto, 16-19: io vo'cantar de l'africano marte,
eterne palme / in illustri perigli, ed io qui starmi, / lasso! inutile
ritrovai la veronese, e dissele / ch'io m'ero per partir 11 marte prossimo
dietro il venerdì. carducci, iii-30-3: io nacqui in val- dicastello di versilia il
ambrosiano). mazzei, 9: io vo'fare carnasciale co la donna; carnasciale
). bracciolini, 1-7-41: io quella son che al genitor tonante
, e son tra lor legato anch'io. battista, iii-150: ho gusto di
, 3-5-395: ognuno / sa dove io albergo, e dalle prime strida / del
ch'ogni dì mi martella, come s'io non avessi altra facenda che 'l fatto
, / milord, per quel ch'io sento, il cuore vi martella? carducci
prova di martellarmi? ma troppo bene so io che gostanza mi ama perditamente. brignole
cinquant'anni. papini, i-1222: io non mi occupo di condannare i ladri,
. lubrano, 2-69: volete che io vi scuopra con seneca la fucina dove
n-i-154: sotto il cielo nerastro / io mi dibatto in cose senza senso /
fermi, che continuamente mi martellavano perché io li concedessi el tenere pratiche con li
cuori di diamante! v'ho martellati io tutta questa quaresima, ma non ho
la gelosia martello dal martellare, cred'io, che fa il cuore agitato da'
, perché s'affligga, / s'io pur m'affliggo. rosmini, 1-88
che gli faceva il core per avere io accennato di essermi imbertonata di uno altro.
da due fabbri. graf, 5-981: io pongo in una storta / di martellato
. g. gozzi, i-27-280: io vi avviso di avere anche ter minato
così indisposti. salvetti [tommaseo]: io ti ricordo... / che
ancudine del core. mercati, 57: io gli ho fatto venire, ti so
ho fatto venire, ti so dire io, il martellino bene; un mese lo
leggenda della cintola di maria vergine, io: la prima notte che stette in questo
detta camera. muratori, iii-91: io concepisco per cosa possibile che, infuriando
martello vii-54: giacché dunque io non vengo, le mando per un
verghe d'oro, o musa, io batto / su l'incude con fervido
certo ch'io devo ringraziare la natura di quest'acciaio
grazia, una piena lettera, perch'io sto con grandissimo martello di voi o
bocchelli, 18-i-59: ci credete che io non so come fare a rimproverare un
in proprio. nomi, 2-101: io dal martel di gelosia percosso, / sbuffo
la gelosia martello, dal martellare, cred'io, che fa il cuore agitato da'
me stizzita,... ch'io abbia voluto esporvi alle risa del pubblico nella
molt'aggio a sodisfare, ma ch'io non posso già, che del suo solo
agostini, 5: quante volte mi sono io risoluto di più non oltraggiarti e di
martello della assenza, che nel rimanente io me ne stava della tua persona sicura
persona sicura. berni, 170: io non gli ho invidia de quelle sue
stato un suo gentiluomo a posta, acciocch'io me ne ritornassi con lui. faldella
esser sospettoso co'vostri servitori, né io sono di qualità che io possa generar
servitori, né io sono di qualità che io possa generar nell'animo vostro temenza veruna
in amore. aretino, 20-101: io imparai in tre mesi, anzi in dui
sanala il legno. grazzini, 389: io vi dico che sete innamorato / più
le martellate; schiactanto, e che io non so come stian bene in gambe e
non so come, maggior prezzatore ch'io non era; sì che non lascio passar
ritrovato che di poco era partito. io ho gran desiderio di vederlo.
amorosi. aretino, 20-174: io per me gli darò sempre il torto
. martellàccio. allegri, 45: io... n'ho uno spasimato martellaccio
martinétto. pascarella, 2-288: io uccido una martinetta ed una pernice.
, detta la 4 martinèlla '(credo io, da sonare a martello) e
la martingala. ghirardi, 105: se io non aveva queste calze alla martingalla,
aveva queste calze alla martingalla, ch'io porto il verno a tempo di notte
non posso più. è forza ch'io mi spunti fino a la martingala e che
di cavezza. viani, 4-127: io avevo indosso un gabbano di incerato nero con
degli amori nuovi. viani, 4-108: io rimanevo muso muso a un loro figlio
iv-258: (140- 14): io sol conosco lo contrar del mèle, /
honne pien le quarte: / così stess'io con martino in disparte! f.
tutti gli atti della pecora, ed io contraffarò quelli del martino. 4
). baiatri, 80: s'io avessi il martin dentro d'un fiume,
, e pronunziavano così bene, ch'io, sentendoli, credei per molto tempo,
, e poi la abbandona. io. prov. proverbi toscani, 181
prometeo martira. menzini, 5-9: io non posso rimirar senz'ira / quei
il crudo, il crudo sonno / ond'io vaneggio, è quel che mi martira
incontrato di molti persecutori: ma primieramente io non so se più sieno stati i persecutori
al priore conte e ai canonici, che io vescovo, benché indegno, venero e
padova volgar., ii-xm-39: dimi, io ti domando, quanti sono i martiri
in universale. slataper, 2-174: io domando eroi, non uomini comuni.
.. sì che per un pezzo io mi penso che 'l pover uomo abbia
martiri della vanità. redi, 16-ii-25: io, qual nuovo martire d'amore,
già un romanzetto incartocciato d'intrighi, né io inviterò a scorrere queste carte i martiri
più riserbato, ma chiaro: « io ho studiato questo punto sett'anni, se
o di vittoria! / l'una spero io ben più, ma non men bramo
. caterina da siena, iv-200: prego io il dolce nostro salvatore che egli ci
martìr che sia, 'pur ch'io ne péra, / esser non può ch'
varchi, 1-27: che più? io sosterrei ogni martire, / per mantener
martiri, / lo mio maestro, e io dopo le spalle. savonarola, 7-i-168
posare. galiini, 126: eccomi, io gli dissi, che non ci era
natura in- straccurata,... io veggo i tua figlioli esser dati in altrui
lungo martire, / e poi ch'io sono a morte ornai vicino, / dà
immagrii e disvenni che, uscendone, io non avea sembiante di me medesimo. bar
v-5: tant'è lo gran martiro ched io porto / ch'ogn'altra cosa tegno
-conci. (97): vedi ch'io / già mi consumo amando, e
amore. l. giustinian, 1-203: io vivo in pianti e in guai /
in così gran martire? / sì ch'io vo'lagrimar, ch'io vo'morire
sì ch'io vo'lagrimar, ch'io vo'morire. fagiuoli, ix-8: la
/ no 'l creder già che amata io t'abbia mai, / né che gelosa
/ martiro mai. foscolo, iv-297: io non l'ho amata; ma fosse
errori e i suoi martìri -davvero ch'io l'avrei fatta volentieri compagna di tutta
, traversava con il mio martirio / io tutta l'oscurità, lunga, / con
straziante. lamenti storici, ii-141: io mirai a l'impero di mia terra
l'ubbriaco il suo delirio; / ed io ci scrivo i miei più allegri canti
vigna, 127: eo non curo s'io doglio od ò martiro / membrando l'
ò martiro / membrando l'ora ched io vegna a voi. g. cavalcanti,
dura pena. sassetti, 22: io disegno anche un poco di medicarmi,
3-2-310: la mia clemenza non vuole che io v'induca a martirizzarvi in cercare quello
, che mentovando soli e primavere, io mi ramento di que'fiori e di
che mi fa infelice è il pensiero. io credo che voi sappiate, ma spero
siano martirizate e corrette, e se io le lascio correre così sconcie è per
, spossato. cicognani, 6-114: io andavo a vederlo: lo trovavo martirizzato
/ che di martore sia, poi ch'io la veggio / martirizzata a colpi di
n. franco, 7-46: mentr'io da sì fatti martìri mi vedea ripercosso
altri ci tenessero le mani, / io mi rimetto a la martirizzata / santa terminazion
lusso. macinghi strozzi, 1 (io): ordina di fare un velluto
dormo. goldoni, x-1070: ma io che sono scaltra, / credo che sia
bisogna che lo trovi 10 ah? io perché son più destro di te. bene
gervaso, farà quello che gli dirò io ». -dimin. martor èlio
/ dicano ognora: ahi lasso! io moro, io pero; / e'non
: ahi lasso! io moro, io pero; / e'non si trova mai
parola dell'amico pallido dalla gran fronte io vedo osservo conosco nella profondità più oscura
papini, x-1-305: se dio giudicherà altrimenti io son -recipr. supplizio,
diverse armi • avelie, / io vo'che l'anatomico scalpello / nel viscere
manzoni, pr. sp., io (186): quella contentezza era simile
agostini, 4-4-13: non è, io credo, certo che costoro / sian
urlar fanno tra loro, / che s'io possa dormire iddio vel dica: /
ben agia lo martore, / ch'io per lei lungiamente agio durato. angiolieri,
tormento, / e 'l martorio ch'io sofferisco, è tanto / che mai non
/ vedrai colei per cui tanto martoro / io ebbi già, che rompe un giogo
che martoro. cor azzini, 4-56: io vi vidi, tranquilla / in una
, farebbe pensare alla parte ghibellina che io avessi notizia del tratto, e ne
, / che quando il seppi, io caddi di martoro. 11.
. della porta, 1-357: quando io sperava questa notte empirmi lo stomaco a
, 1-116: maritati beati / anch'io son maritato, / anch'io son martorizzato
anch'io son maritato, / anch'io son martorizzato. f. f.
cfr. baruffaldi, iii-184: « io credo che derivi dalla voce regulus
degli albizzi, 58: fioretta, io t'innestai / le marze appunto che tu
denari 8. boccaccio, v-228: io non avea in firenze speziale alcuno vicino,
137: orbaca, non pensar ch'io dica pepe, / rapazuol marzaiuol non
soro o marzaruolo. grazzini, 161: io me l'ho [il gallo]
facesti nascer donna! a quel ch'io veggo de marzappani e de i presenti
. sanudo, i-205: a dì io zugno, fo dato principio a butar
sudori / i marziali allori / ad intrecciare io vo. delfico, i-300: ben
/ poiché di questi duo freni aspri io voglio / con l'un marte frenar
f. f. frugoni, vii-59 io ti veggo in faccia una linea marziale
guglielmo il temerario (1568) e come io ne sia fiero non dico: le
lodati vengono. morgagni, 91: onde io per me vorrei tenermi il più che
si disse, qualche vantaggio. io. sport. arti marziali: complesso delle
foscolo, xiv-13: deggio avvisarvi ch'io di sopra dissi sale marzialésco perché,
gente, / tu tutto armato, io sol con gli spallacci. monti,
lingue, / ammiri forse / che cosa io celibe / alle calende / marzie far
di mente. pascoli, 59: io prendo un po'di silice e di quarzo
v-1-256: perché ti separi da me com'io mi sradicai da te cruentato, nella
mio suocero. galileo, 3-3-497: io mando a vs. le costituzioni future per
della natività di cristo, xxxiv-161: io credo aver qui meco un marzolino: /
questi melloni. marino, xii-517: io credo che gli dovette venir gola di
penso jche mi sarà imputato se lodarò ancora io quello della mia, che si fa
: non ti piacerà, forse, ch'io rammenti i tuoi anni di monaco e
gitterei giù per un cesso, / ch'io lo mostrassi loro; / ma le
suoi fatti. pulci, 25-265: io manderò là presto un mio compagno, /
. m. cecchi, 24-23: com'io potrò star seco a dondolo, /
zingano. c. gozzi, 4-87: io non voglio già far nessun guadagno /
mi vogliono far seppellire presto, ed io però me la rido di cuore.
. nelli, iii-346: non vi avvo io detto che non potev'essere che costui
? a. casotti, 1-3-31: io son da quanto tullio contro verre,
verre, / ei con la penna, io con la spada bravo, / da mandare
un mio cavallo fu di quelli ch'io ho veduti pericolare, cbé entrando di notte
. bandello, 2-40 (ii-45): io veggio che camillo ha fisso il chiodo
eran quattro quei mascalzoni, ma avevo anch'io un buon bastone ferrato. soffici,
rapinatore. gherardi, iii-52: cavalcando io verso peschiera,... mascalzoni
danno altrui. pulci, ii-19: io vo'che tutto il paese rubiamo, /
sapete, signor mio, che quando io venni al vostro servigio, io era
quando io venni al vostro servigio, io era povero mascalzone con quello in dosso e
intende: quindi per esser capito bisognerà ch'io chiami questo piatto di contorno non passato
guerito son de le mascelle, / io non rido, ancor ch'i'smanio e
breve. machiavelli, 682: benché io non abbia molti denti io ho le mascelle
: benché io non abbia molti denti io ho le mascelle che paiono d'acciaio
dante, inf., 32-107: io aveva già i capelli in mano avvolti
mascella. g. gozzi, i-12-107: io ti prego, caro padrone, non
a me per ischiavo, tanto ch'io alla mia qualsivoglia mensa abbia cotesto suonatore
le mascelle. amabile di continentia, io: più e più volte invitava a mangiare
... / ma lasso, quando io vo ver lei più in fretta,
questa e utile per me / che io ne mangio a due mascelle.
g. m. cecchi, 1-2-286: io debbo / aver la cava de'doppioni
, / e ci andre'la bottega. io credo, mona / colei non mi
agostino volgar., 1-6-38: questo vid'io e non solo, ma altri meco
..: se voi la volete, io la condanno in dieci ducati. -cazzica
stivaluto, la sua bugiarda sinèresi: io patria. 2. figur. con
carnevalesche. castiglione, 316: io mi piglio piacer, quando son maschera,
voi. piccolomini, 2-105: -intendesti che io mi vestissi a uomo? guarda,
. -al corpo di rodomonte, che io ti faceva ben saper di mascare,
guglielminetti, 1-99: quanto più sfatta io piego su me stessa, / più
però bastò a farla tacere. cesareo, io: non un baleno si frange /
, con tanto lisciarsi! -diceva io fra me medesimo: — può egli essere
1-63: sul mio pallido viso illanguidito / io metterò la maschera di rose: /
di cortigiano, aggiungendo la frase ch'io portava la maschera di catone, ed
d'anvile. ma non credete ch'io mi svenga. siete perduto. non
-pseudonimo. galileo, 3-4-155: bench'io m'avvisi che questo nome, non
è quello che m'avete conferito; io però vi prometto di portarlo a s.
infondata. guicciardini, 13-v-26: che io non comandi se non sono obedito,
del cantare. guglielminetti, 3-106: io in te rimango come la maschera del
. agostini, 1-74: per altro io danno e vitùpero, com'altre volte
: giù la maschera, contessa. io indovino il tuo segreto. carducci, iii-5-257
pananti, i-132: tenebroso e fosco / io replicai: maschera ti conosco. /
. ariosto, 352: dianzi ch'io viddi questi gentilomini / qui ragunarsi e
qui ragunarsi e tante belle gioveni, / io mi credea per certo che volessino /
e'mi bisogna, / ti so dir io armarmi per combattere, / e di
. r. borghini, 2-32: io t'intendo in parte ma vorrei intenderti
, palesarsi. collenuccio, 1-93: io ne ho preso anch'io piacere più
, 1-93: io ne ho preso anch'io piacere più volte, quando ho veduto
'l m'è parso alcuna volta d'esser io; tuttavia, levata la mascara,
. d'ambra, 35: -padrone, io sono il gualcigna. -il gualcigna?
dolce, 9-32: dunque bisogna ch'io mi faccia mascara. /...
cavallo, essendogli da compagno detto: io conosco costui alla vesta, rispose: e
conosco costui alla vesta, rispose: e io 10 conosco alla bestia. guicciardini,
fagiuoli, 2-57: la cicalata, se io non ci badava, anch'ella andava
vuole favellare in maschera, come non voglio io. g. m. cecchiy 1-i-159
: egli è pur giunto il tempo ch'io non vi parlerò più sotto maschera e
le mie ragioni e ti facci vedere ch'io non porto maschera. -sembrare,
fare alle altre. carducci, ii-2-350: io credo che cotesta tua disistima di te
ammirato, 135: niuna fatica stimo io meno conveniente allo scrittor d'una storia
maschera il vero? dessi, 11-118: io, ragazzo, mascheravo quegli improvvisi silenzi
goldoni, iv-645: -questo cuore, ch'io forse sarò costretto di concedere a fiorindo
ben più te ne dorresti / s'io mascherassi sotto gaie vesti / l'aspro
specie d'amore... e se io te lo tacessi, se tentassi di
mascherata. g. gozzi, 3-3-101: io mi sono parecchie volte ritrovato per caso
vocabolo). citolini, 2-8: io vi niego espressamente che voi, usando
. franco, 36: così forza avess'io e in polpa e in osso /
avete a mascarare? »; « io sono una guardacasa », gli rispondo
sono una guardacasa », gli rispondo io, « e una stracca-gelosie; lascio mascararsi
. finalmente, dopo molte discussioni, io ho deciso di mascherarmi da spagnola,
i. frugoni, 1-14-307: sono io schietto e dico il vero: / non
a moggia / forse falso parrà quel ch'io vi narro, / ma egli un
fantesca si accorga della mascherata, e io ne sia rimandato. giuglaris, 120:
o d'incro stature, io per me non ne veggo. pallavicino,
mio marito mi ha schiaffeggiato... io ho preso la bambina e, così
bambina e, così com'eravamo, io travestita da gitana e lei da madame
pompadour, siamo salite in macchina e io ho guidato per tre ore filate fino alla
appare veramente in sì diversi abiti ch'io la conosco in quel modo che nel
in mano. marito e moglie pensavo io che non abbian di meglio da fare che
gl'ingegni. galileo, 3-4-123: potrò io, che son maestro vecchio, parlar
, i-103: in quasi sei settimane ch'io stetti fra quei barbari mascherati da europei
quei barbari mascherati da europei... io non vi volli conoscere chicchessia, neppure
(v. mascherare, n. io). 16. milit. sottratto
ed empirismo. pratolini, 10-433: io sarei rimasto, perseguitato dal suo ricordo
1-14 (49): oltra quello che io ritrassi, di mio arricchilo con tante
con gli smalti sottilissimamente pesti. io. tipogr. ant. disegno rappresentante,
essendo in fin dei conti abbastanza indotto io medesimo. 5. pelo del
cellini, 2-65 (417): io gli feci fare certi piccoli vasetti,
vagheggino mascherato. ghirardi, 39: io le tolsi [le armi] nella città
cfr. anche fontana, n. io) o per adornare battenti di porte
se potessero vedere i mascheroni ambulanti che io vedo di quando in quando, senza punto
. calvino, 1-124: alla tua età io gli avrei sputato in un occhio,
, i-iio (257): entrato che io fu drento in roma, certi cani
, o masgio o femina, ché io lo sento. s. bernardino da siena
risolutezza. alfieri, 8-33: sono io quell'un dal maschio cor gagliardo,
/ donna in riva del fiume assisa io veggo / di sì leggiadre a un tempo
sono mastie o femmine e che fondamento io posso fare su queste sue promesse.
mia sensibilità si era acuita a segno ch'io avvertiva per la strada, come una
ved'annunzio, iv-2-1089: -ah, io confesso che mi derlo accommiatarsi repentinamente di
maschi: v. femmina, n. io. rare figli maschi.
una vergine; esso dice: « io non risponderò di questo peccato ». g
, ii-2-364: debbo necessariamente provvedere anch'io a tanti bisogni di vesti- menta seggiole
colla bri gata femminea ed io mercoledì colla mascolina ci recammo alla rocca
buonarroti il giovane, 9-626: addomandata io fui 'n un simil ballo / da
buonarroti il giovane, 9-626: addomandata io fui 'n un simil ballo / da
ariento e disse nell'animo suo: -se io posso nascondere quello, la masnada mia
purg., 2-130: così vid'io quella masnada fresca / lasciar lo canto,
nell'apocalissi: siate santi, ché io sono santo; ché a tale signore,
masnadiera papale. idem, iii-30-331: io bevo al dì che tingere / al masnadier
il conte a'mansadieri, - o ch'io v'uccido. 3. per estens
« no, micòl », rispondevo io, a voce altrattanto bassa, ma più
. aretino, vi-712: in effetto io son deliberato mutare padrone, perché disse
di neve. luca pulci, iii-97: io ho di latte rappreso una massa /
e in foglie. domenichi, lxi-212: io tengo una gran casa, dove /
. leggenda dei santi cosma e damiano, io: di buona massa si fa buono
usciti. da castro, lxv-263: io sono, o re del cielo,
: dirti di dio / emulator vogl'io / che s'ei di massa torbida e
, ii-10-246: dormii, mi alzai alle io, disposi un po'alla meglio una
, bisogna bene far così. ma io dico: ai posti di responsabilità,
. idem, iii-996: sapete ch'io abbomino la politica, perché credo che
fatiche. muratori, 7-iv-456: non so io comprendere come galvano fiammo, il corio
di truppa. foscolo, xv-20: devo io intaccare le masse? e la massa
sarà fra due giorni intaccata, perch'io né posso né devo pagare due distaccamenti
vasari [zibaldone], 5-285: io non mi meraviglio aver vostre sì di
al dispetto de la noce, dove anch'io insieme con alcuni stregoni credetti andare sotto
. aretino, vi-383: -non sono io di carne e d'ossa? -no
, stuprato. moravia, ix-352: io pensai che fosse morta anche per via
a questo modo per una vii massaruzza io son lasciata. -massarétta.
e l'avanzo serbono, costoro chiamo io massai. m. dandolo, lii-2-172
10 voglio che voi veggiate che massaio io sono e menatigli in casa, mostrò
dire a te, vuomi pigliare? / io son pur uom saccente e buon massaio
e riservato. machiavelli, 1-vi-301: io dubitavo non vi avessi ritirato da scrivermi
scrivermi, perché vi fussi suto scripto che io non fussi buono massaio delle vostre lettere
: or vedi, figliuol mio, io non voglio che tu faccia così, ma
voi d'avermi creato consolo, né io d'aver lo accettato ci dobbiamo pentire
... buoni massaiotti, quale io testé sono diventato. padula, 339:
c. e. gadda, 13-232: io gioisco per lui, perché ogni distrazione
lei disse: « mona massaiuola, io vorrei da voi un grande servigio,
una gran battaglia per fiorini sedici ch'io ò perduti; priegovi che vi piaccia di
-io non la tengo. / - io sì: date carte. - chi rientra
e ben massata di lume, ho io fatto novellamente copiare a lapis.
cellini, 2-75 (432): io mi volsi alla mia fornacie, la quale
ed altresì non vuoto. soldati, 2-1 io: tavoli antichi di massello, enormi
né vigna. pontano, 1-34: io non dubito andare a starme alla mia
libro de'dodici articoli della fede, io: la famiglia della casa lui in
posta nel borgo degli albizzi, dov'io abito con la mia famiglia e con
s. bernardino da siena, 418: io non voglio moglie, ma io terrò
: io non voglio moglie, ma io terrò una amica: almeno io sarò governato
, ma io terrò una amica: almeno io sarò governato, 10 e tutta la
g. c. croce, 286: io andrò a preparare le mie poche masserizie
g. gozzi, i-5-127: io veggo parecchi burchielli molto ben ripieni di
l'intendessero a fondo, tanto che io mi maravigliava grandemente nell'udire uomini fra
mostra di meretrice. guerrazzi, 6-218: io spenderò in suffragarti l'ultima mia masserizia
lini. chiabrera [tommaseo]: io ho con pena messo insieme una masserizia
umiltà faentina, 37: figliola mia, io non ti comando avarizia, ma masserizia
ogni tempo è buona la masserizia; io voglio risparmiare questi danari. arte della
: saren ben d'accordo, / ch'io non istò a pagar con masserizia;
istò a pagar con masserizia; / io son lo spenditore, e degli scotti
domenica della quaresima e più volte l'anno io tei do, fanne buona masserizia,
guadagno. ser giovanni, i-126: io fo tutto l'anno masserizia e sempre
, 256: dell'animo, del quale io così fo masserizia... io
io così fo masserizia... io l'adopero in cose necessarie a me e
. savonarola, iv-109: v'ho io detto più volte che voi facciate masserizia del
de'quali [nomi] vi so dir io che ve ne sono non pochi [
tirocricoaritenoide... e che so io. tornielli, 1-160: il muscol crotofite
, che ripieno, cioè, come io credo che egli voglia dire, inzuppato
stile). marinetti, 2-i-539: io e i miei amici poeti e pittori
. a. del rosso, 1-iii-2-278: io v'aveva sparso per entro cose serie
avete detto. passeroni, iv-250: io frattanto in colonia agghiaccio e assidero,
mio grave error peso e considero; / io feci uno sproposito massiccio. manzoni,
pedanti. alfieri, 12-40: tosto ch'io da te raccolsi l'arte / gonfia
da quello geomorfologico. boccone, io: è considerabile come alcune terre e villaggi
pietà. s. maffei, 7-156: io avrei voluto far un'altra avvertenza sopra
speciale fisonomia... e questo io dico rispetto al massiccio e alla sostanza
voce di volanti: perché caro, io gli dicevo mentalmente, non dici massificata
massime politiche. muratori, 6-398: io non son qui per dar precetti e
sia possibile. cavour, iii-173: io dissi che il termine da stabilirsi per la
prodotti. questa è la massima che io aveva proposto alla decisione della camera.
credenza. caro, 12-ii-51: perché io veggo che in una parte le vostre
diverse da le mie e ne l'altra io conosco che mi pungete per affezione,
. f. frugoni, 3-ii-177: io non sono di que'melenzi che con
809: non le voglio già mhle io, a costantina; le voglio bene
mesi, il fatto sta che la nomina io la ebbi e con mia grande sorpresa
, aforisma. pananti, i-220: io ripetea d'un tuon severo ed alto:
: / se non vi confessate, io mi confesso; / il tabacco dee
e dev'essere, inconvertibile. ed io, per natura mia, non disputo mai
di massima; agli altri ogni cosa io la do vinta alla prima.
10 lei, e poi, diamine, io rispetto tutte le donne per massima.
. firenzuola, 529: sotto il farsetto io non son nero come di sopra e
e massime la domenica mattina, quando io mi son mutata la camicia. boterò,
: non potendo aver la fresca, io voglio / anco lasciar la carne secca;
da tralignare in malignità, sì ch'io gli neghi l'onore massimo che può ambire
i prestiti forzosi. carducci, iii-25-37: io credo di rendere al re d'italia
d'italia il massimo onore, quando io lo veggo in fantasia su l'alpi giube
tra noi. d'annunzio, iv-1-370: io tullio hermil, io stesso l'ho
annunzio, iv-1-370: io tullio hermil, io stesso l'ho uccisa. ho premeditato
le scienze e le belle arti; ma io sonomi proposto di formare de'buoni e
massimo e venerato; ma più, cred'io, per malia di propensione forastiera e
gli abbiano dato quindici anni, ma io ti dico che non gli hanno nemmeno dato
in quei motori forzati al massimo, io sentivo per analogia lo sforzo che ci
pippo, 1-i-200: per quelo che io ci conosco, voi vi potresti servire co
marmo, solo in questo maso dove io cavo questo apostolo. caro, 12-i-105:
ghiaccio. d'annunzio, iv-2-383: io m'inginocchiai davanti a lui per slacciargli
1-2io: voi parlate in filosofia, ed io vi voglio parlar in medicina. il
parlar in medicina. il dolor mi penso io che sia nell'animo, come una
elettorali. b. croce, iv-2-143: io pensavo... ai danni che
. carducci, iii-20-304: non essendo io manzoniano (il che credo, o
mastaiano)... vo'dire anch'io il parer mio. = deriv.
se'masticato. simintendi, 3-164: io stava tristo, sanza sangue, vedendo
masticate oppio... che so io? carducci, iii-23-302: il poeta
gente. g. visconti, ii-1-4: io masticava un caso acerbo e amaro /
manzoni, pr. sp., io (172): gertrude...
-assol. luca pulci, 1-5-48: io penso e mastico, / né questo
e bene masticati. ariosto, 275: io dimando el suo parere ad erofilo,
aretino, 20-96: spiando egli se io era donzella, gli rispose: « donzellissima
: alcuno per ventura vorrebbe qui che io dimostrasse le varie maniere,...
dimostrasse le varie maniere,... io desse parimente dottrina chiara. ma queste
se ne mastica. govoni, 6-26: io no,... devo masticare
mie giornate tristi, perché qualche volta io ho bisogno di masticare la mia rabbia impotente
. bresciani, 3-326: come greco io mastico un po'male l'italiano.
.. ma non camparà, però ch'io non gli dia che mastucare.
1-iii-17: e che sì, ch'io lo sdruco; / i la mastuco male
la mastuco. / è me'ch'io me la colga. civinini, 7-57:
scrupolosa. lubrano, 2-57: se io fossi un di cotesti rannicchiati, mastica
e nel parto. monti, vi-216: io vo disperato per l'ostinato tormento delle
. statuto della gabella di siena, io: de la soma de'diedraganti e
mastice per tutto: / e * ch'io ', in greco, mastice a
riscatto. d'annunzio, ii-713: io son gorgo / e l'odor delle cicladi
meco. /... / io voglio, nuda nell'odor del mastice,
il segreto. gozzano, i-359: io cementai di mastice la bocca /
e di amore che eravamo anna ed io. 8. medie. reazione
rosato e masticino. ramazzini, 85: io lodarei andare purgando il corpo per epicrasmi
rabbiosi mastini. garopoli, 20-53: io, che vivea pur anco e intorno avea
con lode nel regno, e s'io volessi di mastino farmi cagnuccio adulatore,
che ti pensi, fortuna mastina, che io stimi questo indiavolato ardire che tu mi
f. frugoni, vi-238: nacqui [io cortigiano] torbido e mastino, così
rovinarti moralmente e materialmente, te lo dico io! carducci, ii-i 1-205: oh
de'quali [nomi] vi so dir io che ve ne sono non pochi che
. esopo volgar., 6-10: io prevenerò e prevederomme accioché questo scelerato non
piccolissime matasse. marinetti, lxxv-352: io mi sento / quello che sono veramente:
classificarsi. benivieni, in: io vo bene che tu consideri ora che
xiii-329: « si''l dissi; io spiaccia a quella, ch'io torrei,
dissi; io spiaccia a quella, ch'io torrei, etc. ». se
gozzi, 421: ad ogni modo io credo certamente che il mondo sarebbe una
poi che la pania non ha tenuto, io non vo'cercare cinque piè al montone
la dama lassa, / o ch'io lascio qui te disteso al piano. /
abbia studiato... so ben io quel che voglio dire. nievo,
lorenzino, xxv-2-148: ancor non intendo io questa matassa. v. borghini, 4-ii-530
e sì scompigliati che a dio piaccia ch'io possa ritrovar il bandolo buono. g
vienne, andiamo in casa / ch'io la vò intender per l'appunto.
, e non trovo da qual capo io debba prendere questa matassa. cicognani, 9-80
c. montanini, 65: parvetegli che io m'indovinassi che queste stufe avevano a
10 dove mi ritrovo? il meglio ch'io possa fare si è andarmi con dio
bella matassa, e a fin che io rimanga col credito con questo babuino.
g. m. cecchi, 1-1-6: io non vorrei che tu mi mettessi in
mi mettessi in qualche matassa, ch'io restassi poi accavallato in sur un asino
: voglio ritrovare questa matassa, ch'io sto confuso quel ch'io m'abbia a
matassa, ch'io sto confuso quel ch'io m'abbia a credere. g
g. m. cecchi, 88: io ho alle mani una matassa / sì scompigliata
matassa / sì scompigliata, che s'io trovo il capo / da ravviarla, io
io trovo il capo / da ravviarla, io son valente. segneri, 5-135:
grazzini, 4-35: spacciati, perch'io voglio a bell'agio di questa matassa
l'ultima, e ritornai nel parere ch'io aveva innanzi che si cominciasse a parlare
. matassina. cellini, 542: io presi una piccola matassina di seta tinta
g. m. cecchi, 7-4-12: io gli dirò che questa è un po'
pietra dura. tommaseo, 11-22: io scrivente vidi l'alloro... appeso
naturali ve ne ha un terzo, che io chiamerei concettuale o creativo, in quanto
è un scrittore veramente incomparabile, ed io faccio gran stima di tutti li scritti
fosse tutto matematico; imperocché a dirla schietta io ho dei matematici l'egual paura che
per dimostrazioni più che matematiche, che io non le vengo ora innanzi se non per
da siena, 811: o donne, io ve gli racomando che voi n'aviate
di cottone, / sì che la notte io non abbia ire a l'oste.
a scuotere un matarazzo? e sai ch'io non l'ho sempre servito a'suoi
goldoni, x-591: eh, ch'io non sono sì pazzo / di volervi
commandano, per parte di aristotele, che io le debbi porre avanti a l'altre
di esser la prima, dicendo quella: io son prima in potenza e la potenza
precede per tempo; e questa: io son prima in atto e tatto precede,
del convito. tarchetti, 6-i-531: io penso talora che l'uomo sia una
sé è una cosa, ma s'io gli dò materia e dico: cerchio di
: è vii materia il fango, io tei consento. galileo, 8-viii-117: consideriamo
esegrabile, che il cielo, cred'io, non la fulmina per non contaminare la
atti, obbedissero a obblighi, in cui io mi cerco e non mi trovo.
. e non bastando tanto male, ch'io ancora debba sì lungamente diacere ine'brutti
: lettor, tu vedi ben com'io innalzo / la mia matera, e però
più arte / non ti maravigliar s'io la rincalzo. idem, par.,
beato regno / segnata nel mio capo io manifesti, / vedra'mi al piè
tutta la mia cura / quella materia ond'io son fatto scriba. boccaccio, dee
in ogni idioma. guicciardini, i-i: io ho deliberato di scrivere le cose accadute
fatta gran mutazione da quel tempo ch'io il lasciai? stigliani, 249:
intensità. e. cecchi, 9-1 io: sembra impossibile che la mano che tracciava
inedita. g. gozzi, i-5-179: io uscirò alquanto della materia morale, perché
, articolo. castelvetro, 89: io chiamo istoriale quella materia la quale noi
dissertatore. ferd. martini, i-16: io doveva spedirti l'appendice, ma la
è cresciuta fra le mani, ed io ho quindi preferito di non mandarti nulla.
dante, purg., 12-87: io era ben del suo ammonir uso /
, 3-5 (306): acciò che io non t'abbia altra volta a far
18 (319): lo conosco anch'io il signor don rodrigo; e ci
impressione così intensa e tenace. perché io stesso, neppur oggi le conosco le
intiero luogo alla verità, non intendendo io di far il parteggiano né dell'una né
data matera al cor doglioso / ond'io vado pensoso, / di te blasmar
, 1 -intr. (54): io non voglio... dar materia
. bernardino da siena, v-206: io t'aviso che gli è maggiore peccato a
: che, se ben con effetto io non peccai, / io do però materia
ben con effetto io non peccai, / io do però materia ch'ognun dica /
ch'ognun dica / ch'essendo vagabonda, io sia impudica. nardi, 7:
-realtà sostanziale. tasso, n-iii-768: io dico a la mansuetudine, a l'equità
la forma sono queste parole: 'io ti battezzo in nome del padre, del
, 3-613: quell'istessa openione che ho io intorno a'sacrifici, pare a me
ciascuna virtù. pallavicino, 1-338: io so che l'infermità, io so che
1-338: io so che l'infermità, io so che 'l dolore tollerati con fortezza
altra notizia che delle cose predette, io credo che tu possa a tua posta
presi tanta matera di dire come s'io l'avesse domandatè ed elle m'avessero
e bisognò scantonare al più presto. io so d'altronde per lunga esperienza che
tu sai, mio caro amico, che io mi sono spesso sdegnato di quell'omaggio
ii-7-223: ma dimmi della tua salute: io temo, temo: tu non la
la contrattilità ecc.; tutte queste io le nomino in generale « forze materiali
di riflettere quante volte in questa lettera io mi sia rifatto a chiamare ogni comparante
si può, in quella semplicità ch'io non appello ignoranza. carducci,
boccaccio, dee., 5-1 (io): un pensiero... nella
, 2-2 (133): nel vero io sono uomo di qùeste cose assai materiale
cuculia daddovero, mentre m'impone che io le dica il mio sentimento intorno alla
mandarmi; eh che di queste cose pindaritoscanose io non me ne intendo né poco né
di convivenza. martello, 246: io già prefisso mi era che avrebbero riso
svaniranno come questi; che morremo disgiunti io, nell'arido, nel deserto di
originale. lettere inedite, ii-206: io son certo ch'ei gradirà più e
scienze che si sogliono chiamare morali, ed io chiamerei più volentieri spirituali, servono poi
quello esclusivo di scienze, ma che io chiamerò fisiche o materiali.
barba bianca, e credete quel ch'io vi dico così alla materiale!
il bel ponte, i cui materiali io aveva veduti sparsi sulla riva lombarda,
morale. sento un terzo di quel ch'io sentiva. gli uomini m'hanno ucciso
di esse [lettere contro l'ateismo] io non vi farò altre scuse o proteste
vi farò altre scuse o proteste. postoché io ve le mandi e ve le mandi
ricordi e autobiografia. moravia, xiii-320: io sono collaboratore di una rivista che lei
e. cecchi, 8-21: ormai io avevo a pòchi passi il museo che
uffici, con attrito sì soave che io avrei confuso la più saccente fisi- chessa
come dal materialismo paganeggiante d'un tempo io mi sia evoluto ad una figura di
ricordi troppo sacri ci legano, perch'io non vi dica che il vostro linguaggio
. carducci, iii-19-13: ecco: io sono un materialista a mio modo,
ma che tutto morisse dante alighieri, io non ne sono mica in fondo persuaso.
papini, x-2-86: giorno dei morti. io non sento e non pratico il culto
-agg. carducci, iii-24-299: io, materialista, come volete, non
intelletto ad un eccellente barometro, che io mi trovava avere ingegno e capacità al
annullato ogni orgoglio del poco bene ch'io forse andava alle volte operando. balbo,
sensualità di cui temevo di scoprirmi affetto anch'io ogni mattina quando mi guardavo nello specchio
materializzava in certo modo anche l'« io » umano. de sanctis, i-296
chiesa sul cataletto. martello, 403: io mi son dato alle volte a numerare
. mazzini, 10-358: qui dov'io sono, vivo male, rinchiuso, senz'
, iii-291: tutti gli esemplari ch'io n'aveva, sono spariti; e così
ch'è un esercizio materialmente impossibile: ma io vorrei si pronunciasse qualche gran buttero o
singnificazione, cioè a ddire che per leggie io intenda iscienza di diritto e di profitti
assai più che pirene. lucini, io: la sonorità della campana si sgranava
l'alte vertù,... « io » dice marzia « feci e compiei
sua divina maternità. salvini, 39-v-85: io per me credo... che
portava... laonde, avendo io isperimentate molte pulcelle,
non v'è giorno né sera ch'io mi ricordi delle dolcezze della mia famiglia
sì lieve, / stima, ch'io lo proponga al voler mio? /.
dunque possanza / la materna pietà, ch'io t'aban- doni, / o mio
da una cronica inedita, che, io tengo, scritta da un cittadino veneziano,
flavio, la tua memoria, or ch'io devrei, / giunto col legno a
seno / te quasi estinto e tramortito io lasci, / se ognor più forte,
frate », disse, « questi ch'io ti cerno / col dito »,
delicata di quella d'un'amante. io non so... diventa quasi materna
di sangue materno (da 5 a io cin3) al fine di stimolarne le difese
plurimum ». d'annunzio, i-137: io come una ronzante / ape matina /
'l ferace tivoli / lunghesso 1 rivi io piccioletto vate / sudo su'carmi.
di quella nobil patria de la quale io mi vanto; e potrei gloriarmene più ragionevolmente
e potrei gloriarmene più ragionevolmente, s'io la chiamassi la mia cara matria, secondo
il giovane, i-306: men- tr'io mi verrò meno / tu, che sei
. c.. gozzi, 4-134: io ho d'intorno una certa mistura /
certa mistura / di cavalier, co'quali io svengo, io manco, / con
cavalier, co'quali io svengo, io manco, / con certi magri detti e
miglia lontano da sorrento, città ov'io nacqui. davila, 280: fu accolto
ii-99: chi... disse: io t'amo, / a un nemico
/ di me tu devi ricordarti. io sono / il matricida oreste, e
esser grande in firenze? or s'io non stetti / contr'essa in campo e
sonò la campana del maggior consiglio, ed io m'avviai verso la scala dei giganti
corporazione. albrizzi, xl-45: sono io stato accusato da uno,...
, secondo che la filosofia disse ch'io era chiamato. firenzuola, 327: iddìi
da siena, 886: donne (ch'io non so come voi vi chiamate,
fino dai tempi dell'università: allora io, fetente matricola, egli, anziano.
matricolato a tagliaborse? cantoni, 526: io vi prego... di dirmi
matricolato. fagiuoli, 1-4-245: -ma io vi do il mio figliuol per marito.
che facessi il medico chirurgo; anch'io lo farei certamente, non potendomi dare
alfieri, i-52: divenni... io non so come in meno d'un
che sarai tosto in remme (tei dich'io) / unto re della francia.
il più efferato e matricolato terrorista che io abbia mai incontrato in vita mia.
. matricola, n. 9 e io). matrigna (ant. madrégna
de la madrigna. contile, 2-3-18: io presi sua pratica per potere accomodarmi a
fu morto il padre / e ch'io mi vidi a tal madrigna in mano,
tu aggiungi benefici a benefici, ed io? povero angelo mio, era pur
troppo sensibile ti hanno appestato; ed io invece di raddolcirlo l'ho avvelenato assai
per madre, / anzi matregna, e io pia- toso figlio, / grazia di
natura] a li bruti animai, s'io scemo alquanto, / pietosa madre,
ii-84: il disfavore... ch'io aveva ricevuto da la chiesa, la
invidia infetto, / mentre di gloria io l'arricchisco, il dente. canaldo,
6-ii-347: mio figlio viveva, ma io non poteva diventar madre. la natura
testé del largo in cintura, come se io non cognoscessi che, a questi dì
non cognoscessi che, a questi dì quando io vi chiesi quei zoccoli, voi faceste
ch'agli sposi fa i servizi, / io fingea che si stesse addolorato /.
noi sì faremo boto, tu e io, che a onore di dio e de
non mi richiedarai più tu me, né io te. masuccio, 228: che
divenne nimico. fra giordano, 2-125: io dico del matrimonio, che la maggior
apposita procura. giamboni, 189: io ti domando che mi dichi quanti sono
quanti sono i nostri sagramenti. e io dissi: sette. e quali son
. e quali son essi? e io dissi: battesimo, penitenzia, corpus domini
: v. mano, n. io. -matrimonio di disparaggio: nel medioevo
fo lecito di avvertire il signor guerzoni che io non ho fatto mai il cozzone di
(ii-538): maggior castigo crederei io che meritassero i parenti che una fanciulla
pulci, xxxiv-452: se tu vuoi ch'io consenta e ch'io ti creda /
tu vuoi ch'io consenta e ch'io ti creda / senza aver altra fede o
era una gran donna! », dissi io. « una nobile, una matrona
. rappresentazione di stella, xxxiv-643; io ho fatto un pensieri / andarlo a
. aretino, 20-338: ecco che io imbrocco la fantasia a una poltrona che,
suo nero capello, il quale direi io colore matronale e venerabile; dove l'
in modo suggetto e ubligato, ch'io ti sono schiavo, e volentieri.
casa porta madri mie dilettissime in cristo; io meneghino fenestra girovago, stando oggi in
di fuoco, parea che ardesse ciò ch'io avessi in cella e già parea
si apprendesse alla matta, dove io sedeva, e mostrasse d'ardermi. regola
, pagliacciata. pea, 5-107: io mandavo in burla le mattacchiate del pittore
sintassi. boine, li-m: ecco ch'io sarei qui un eroe, ed avrei
/ poi che tu stai nell'acqua, io sto nel foco. 2
di villalbana. baldini, 7-160: io mi ritrovo ad essere passato avanti al
illustrissima fusse servita di favorirmi in ciò, io stimo che molto facilmente otterrebbe da sua
lealtà e la buona fede le quali io avrei violato sozzamente e mattamente se,
/ omo senza coraiu, / ch'io lu faraio reddere quistu castel potente ».
altro. -o la farò star allegra io... -non vi dubitate, messer
lettera per un par del golpe! io voglio, / per passarmi mattana,
poco; ed è cosa buona ch'io abbia risoluto di così fare ogni sera,
la sorte mia puttana / volse ch'io vi trovassi l'acciaiuolo, / per
sgradito. pataffio, 4: io mi sputacchio, attienti al colombaio, /
più antiche nostre monete d'argento ch'io m'abbia vedute, sono del doge
che guastatolo, voi avreste conosciuto che io era in due tratti matto da voi.
confutare. istorietta troiana, xliii-383: io lodo che uno va- lentre barone vada
, / che 'l termine, ov'io son, del dir mi matta; /
arte della seta in firenze, io: abbi la seta filata e
la mattea: / lasciami ber, ch'io ho la bocca asciutta: /
/ che diavol pensi tu poi, ch'io ne bea? / io poppo
poi, ch'io ne bea? / io poppo poppo, ma il cannel
istringe il core, / pur conven ch'io matteggi. novellino, vi-163: io
io matteggi. novellino, vi-163: io vidi un vecchio di grandissimo tempo fare
se la vecchiezza n'ha colpa, io m'accordo anzi di volere morire giovane che
le tenebre cimmerie per non esser visto. io non so come scappino dalla bocca
non seppe più di mei / quand'io cambiai lo senno a le matteze. /
lo senno a le matteze. / cad io son folle ed abo tutti senni,
folle ed abo tutti senni, / ch'io diedi altrui lo senno e me lo
mi accusi, o clitifone? quanto / io stimai far circa il mio avere,
che si accendono; pe- roché ancor io gli biasimo, per essere la subita stizza
finir ti mostraste soperchio: / ma s'io parlo ai bivolche e tu al serchio
tornato, salutatelo e dite che a'trionfi io son cacciato via e non varrà dire
ii3- 271: le due lettere pulciane io le credo inedite; se tu le
ma vi sono anche certe cifere che io dispero di decifrar mai. a. boito
veramente le ombre pirandelliane del nostro povero io rappresentativo e fantoccesco. 5.
allegri, 6-27: questo, essend'io matticcio per natura, m'ha
a te et a noi; e pertanto io la vo'pagare com'ella è degna
assemblea era stata agitata nella mattina del io agosto. piovene, 7-291: è
f. d'ambra, 17: io non sono al presente in su contanti;
sono al presente in su contanti; io vi darò in quel cambio ima mercanzia,
ciascun il mio consiglio, / s'io disprezzo le fronde e '1 frutto piglio
, e dal- l'ugne il leone io non vo'tresche. 8. peggior
. pananti, i-70: disse ch'io sto le mattinate in chiesa. tommaseo-rigutini,
fior la mattinata. / o ch'io pigli di granchi un mazzatello. sanudo,
uccelli. baretti, 6-141: io sono ancora qui a scarabocchiare e gli
, che i greci chiamano cornasti, io credo che sieno amadori di professione.
4 sollecito '. ma nessun dialetto ch'io sappia ha il verbo corrispondente allo slavo
presto. guerrazzi, 6-9: io sorgeva in quei giorni mattiniero. capuana
: « non vede? » / io vidi: tra il grigio becchino / e
del giorno. giacomo da lentini, io: canzonetta novella, / va canta
a san donato. cieco, 33-39: io non so se i fanciulli son sì
verdi arbuscelli. petrarca, 237-14: io non ebbi già mai tranquilla notte,
-d'auro massa- motino. io. prov. tommaseo [s
di parecchie migliaia. arrighetto, 229: io fortuna che dea sono, della quale
... mattissimo, non seguirò io la mia arte? egli è così
? egli è così bisogno che traboccandoti io ti volga. boccaccio, dee.,
, a che sono lor bone, io ti rispondo ch'elle tengon le briglie all'
0 per altra cotal loro passione vorranno che io non ci abbia nulla di buono.
demonio. latini, i-2619: io ben mi ramento / che per orgoglia-
che? sei matto? / io con la poesia che cosa ho fatto?
leggeste, non è vero; però ch'io l'hoe provato e non sono matto
. dante, inf., 28-111: io li aggiunsi: « e morte di
era stimato prima. tasso, iii-262: io son poco sano e tanto maninconico che
dar del matto. es. « io non so perché tu dai retta al sor
e comprensione: come per i matti. io, evidentemente, ormai sono ai suoi
meglio amo da voi / ciò ch'io non chero altroi. anonimo pistoiese,
le strinse. emiliani-giudici, 1-41: io poi sono innamorata matta di quel conte roberto
nel dizionario della memoria all'articolo t nulla io rinveniva di siffatto: e sì che
pure un caro matto, non so io quanto sia affettuoso il cuore del mio camillo
da cinquecento lire chiedendo in cambio ch'io m'asciugassi le mani alla sua barba