quaderni piacentini [dicembre 1962], io: ha ragione... il democristiano
primo squillo di tromba per la battaglia ch'io mi propongo di combattere.
la cannella il vino, ma per io 'spilla, cioè picciol pertugio fattovi con
ma mandato via gli scolari, anch'io poi vado un poco in contegno in
, cxxi-i-134: è anche possibile che io lo accetti... purché ciò
aretino, vi-420: volete voi ch'io vi squinterni il mio parere?
squinternare gli andamenti di chi vò dir io, si oscurarebbe il sole. a.
fagiuoli, xi-163: per quel ch'io veggo, a squintemalla / tu ne
. aretino, iv-6-286: pasquino, io, che 'l vangel sempre squinterno,
torti circa il ritorgli i danari ch'io gli squinternai là per la cappa.
vorrei poi trovar rotte le strade, essendo io così squinter nato de le
scolar ch'ha la testa squinternata, / io, che in cantar son fioco come
: in quei motori forzati al massimo, io sentivo per analogia lo sforzo che ci
e squisitamente romane. ojetti, 2-293: io al « corriere della sera » (
: in questo mio trattato... io ho voluto raccorre squisitissimamente ogni cosa appartenente
scoppiare. v. riccati, 49: io formo due corpi... di qualunque
vorrebbe altra intelligenza che quella che ho io delle squisitezze della lingua italiana. algarottx
: è l'uomo più squisito ch'io m'abbia mai conosciuto al mondo. piovene
sonetto, che è degli squisiti ch'io m'abbia letti mai. monti, xii-6-512
grande e squisitissimo ingegno che molte volte io credo che tu abbia, a quest'ora
ora avresti capito, sentito, che io ardo di te. -che percepisce
chitarrine squitteriscono / e fanno un trimpellar ch'io ne disgrado / santin da parma e
macinghi strozzi, 1-544: dissemi ch'io ti dicessi che niuno de'figliuoli di
. andreini, cv-154: non guadagno io un chicchirillò se senza andare da'giudici a
intemerata, e dio sa con che cuor io vi sono stato. caro, 12-i-21:
per imborsazione. grazzini, 4-236: io vò squittinarmi, entrar nelle borse, esser
la schiatta. alfieri, 6-406: io vi dico / che interrogar si dè paratamente
letto) a bari. / e s'io non muovevo un dito / per lui,
la intenzion cavour, i-iqi: io credo... che nel rapporto venisse
a sradicar corsari. grillo, 230: io, quanto a me, stimerei che
: quanto alla gotta,... io me la sono sradicata da dosso col
barbone mi salta sulle spalle, stufo che io non abbia ancora badato al suo squittire
su di loro. è possibile ch'io mi sradichi da tutto questo?
: se questa non è pazzia sragionante, io non so più come distinguere tra la
, se pur ci rivedremo, quando io, barbogio, sragionerò anche meglio che fatto
sragionatore muratori. carducci, iii-20-402: io cito me stesso... per la
certo. vieusseux, cix-i-230: il dì io vi ho scritto lunga lettera ragionata,
a. f. doni, 1-208: io stava con questa mia zia,..
cui era caduto per la sua sregolatezza, io mi vidi perduta. c. e
sregolatezze. chiari, ii-112: essendo io la cagione delle sregolatezze di madamigella,
lei prese piacere. massaia, vii-53: io intanto seguitava a vivere sregolatamente. giunta
sua cugina ad uno scapestrato, quale io era, l'allontanò dalla corte.
pallavicino, 10-i-186: nessun errore ho io più studiosamente fuggito che l'adulare, parendomi
sregulati. c. malespini, ii-85-276: io non ho, signore, paura né
vi hanno dette le bugie, non essendo io tanto isregolatocome mi fanno. segneri, 5-26
pordine vero di dio e'convien deporre quest'io sregolato col non pensare e col non
manzoni, pr. sp., io (185): in altri momenti,
corso). guglielmini, 2-1 io: tutti li danni a destra del po
le fosse ancora capitato il libricciuolo ch'io le mandai coll'altra mia parimenti per
, 281: giacché tu vuoi ch'io ti dia qualche regola perun componimento che per
zanotti, 1-7-96: alle quali cose se io volessi andar dietro, voi ben vedete
ammalata la donna, e dovevo assisterla io; poveretta! s'era srenita.
di cedere alla corrente nelle tragedie ch'io sto tessendo, nulla essendomi per avventura
sala a seder ognun s'assetta, ed io comincio a srosignoleggiare. = comp
di dio. faldella, 2-223: io giubilo a srugginire le menti dei pargoletti.
sopra l'altra, il qual lavoro certo io loderò molto nelle torri, perché le
secco. d'azeglio, 1-436: io per minor fatica deponevo giornalmente lo stabbio
. tasso, i-92: fu tempo ch'io mi credetti che si potesse fare una
di navigli. s. maffei, 5-5-1 io: l'aver veduto ampiamente quanto rari
b. tasso, i-278: gallo, io son fatto fermo e stabil segno / ai
ci sono veramente al mondo dei piaceri che io credeva impossibili e che io sono ancor
piaceri che io credeva impossibili e che io sono ancor capace di illusioni stabili,
d'abitazione stabile in milano basterà ch'io mi fornisca per san michele, tempo
acciaiuóli, 190. da quello ch'io ho detto in su si truova nulla del
né costretta. bembo, 10-ix-12: se io mi morissi un dì sottosopra,.
.. mia sorella ereditarebbe tutto quello che io lasciassi e di mobile e di stabile
: non so se vi piacerà sentire che io sia entrato in questi paesi in beni
dodici anni di lavori forzati. nel 1865 io lo conobbi nello stabilimento carcerario di cosenza
stabilimento termale. carducci, ii-16-274: io tutte le mattine faccio un bajpio d'immersione
medico, che anche mi vuol bene. io non sto allo stabilimento, ma nella
duello. ammirato, 40: se io da'dogmi della verità cristiana m'allontano,
chiari, 1-i-46: non ho fors'io divisato che l'eredità di vostro padre
abbia stabilimento e principio il negozio ch'io voglio aprire qui in polonia? foscolo
questa maestà il mandar fanti 8 in io milia italiani a quella impresa di ongaria,
cesare, 41: stabilìo e comandò io senato che né l'uno né l'altro
pena dovesse imporglisi. carducci, ii-10-257: io stimai bene di non dirgli nulla di
delle presenti turbolenze e in luogo ove io non abbia, per aiutar la fortuna di
rezasco], 2-242: la legge che io dissi non è stata ancora stabilita né
stabilire una tal dottrina niuno, ch'io sappia, siasi finora adoperato. tenca,
. cavour, iii-129: se, come io spero, nell'avvenire questa industria prenderà
agli antichi istituti le cavalleresche dottrine, io voglio brevemente accennare donde nascesse tessersi elleno
. bibbia volgar., iv-93: io susciterò dopo te il seme tuo, il
stabilire. segneri, ii-338: ho io... risoluto questa mattina fare una
manfredi, 3-330: questi, se io non erro, sono in ristretto i
novellino, xxviii-801: messere, quando io vi dissi del cavallo cosa così maravigliosa
e disse seco: « vedi a cui io do mangiare il mio ».
paese. guerrazzi, 2-393: io presiedo a vita il consiglio ed no la
di libero reggimento. mazzini, 41-49: io vorrei che la statua della libertà non
toccato el fondo delli secreti statuali, io me ne starò sopra le nove di campo
rappresentarsi. g. gozzi, 1-3 io: veggonsi fra le colonne gruppi di statue
perenne l'aurora. moravia, xii-280: io non ero così bella come questa ragazza
: questo povero della valle a cui io dettava le mie speranze e le mie an-
così bianchi e statuari come questi ch'io dico. targioni bozzetti, 12-6-182: notisi
profferire una parola. gozzano, i-208: io ristatualménte, avv. sulla base dell'
. livio volgar., 4-152: io giudico che co'tribuni della plebe sia
gli dei, / stata almeno foss'io consorte ad uomo / più valoroso.
a dio. caro, 14-118: io mi spavento in pensare a quella man sinistra
portò il testamento a roma, per io quale statuiva erede il popolo romano.
tale statura. spallanzani, 4-vi-85: io non ho mai saputo trovare nella più
li atti e la statura / ch'io faccio per dolor molte fiate.
ecc. cesarotti, 1-xxvii-275: or io, fatte prima poche parole intorno alle
alle leggi statutarie secondo le quali ho io stesa la mia querela, porrò tosto
, 11-87: disse lo imperadore: « io non mi bevo contro alli statuti ecclesiastici
o artigianale. firenzuola, 2-65: io vorrei sapere... chi è stato
fagiuoli, i-12: se nondimen succederà ch'io muoia, / verrà da un certo
i divini offici. sarpi, i-1-143: io mi son riso dell'offerta di sottoporsi
stato [d. p. r. io gennaio ig57, n. 3]:
il parlante e l'interlocutore. io. locuz. cervello da far statuti,
portolani italiani, 251: villa nuova mia io troveri una ture un staziétto da barche
da la ture a gauxitto sono mia io. = voce di ven.,
malattia). leopardi, iii-728: io mi trovo senza febbre, ma con un
industria). cavour, vii-122: io potrei dimostrare che in questi paesi l'
tempo. d'annunzio, 8-113: io ho conosciuto ugo trim ai primi di luglio
alpine di brescia nel 1899. io. ant. dimora, abitazione.
mi son parse grandi improbabilità, vorrei io meglio intendere come procedano nel sistema copernicano
. montanini, 17: sarà buono che io vada sino nella transpontina, ché vi
prender la stazione come noi, / io però non ti credo. c. gozzi
avvenimento). sassetti, 7-78: io aspettavo pure che, infra tante cose che
gran cassa di vipere da napoli; ed io ogni giorno ne staz- zono qualcuna.
iii-14-115: dell'altro vizio ornai convien ch'io tocchi, etnol. che presenta
. più verde. dunque ragioniamo: io ho avuto un colpo di stecca formidabile
mattio franzesi, xxvi-3- 95: io credo pur ch'abbiate posto mente / con
opera di scultura] dette quatrosteccate, conoscendo io aver sonno, con molta frezza, dicendo
, torneo. aretino, v-1-57: io, capitano, ne le due vittorie che
: quando tutto manchi, fa'pensiere che io ti chiami nudo con un pugnale in
voi mi aveste giustamente mentito, ché io non vi chiamerei per questo in isteccato
cellini, 1-115 (267): io, tenendo la mia gamba isteccata innel
un'età). graf 5-981: io pongo in una storta / di martellato rame
dello stecchetti. carducci, ii-12-99: io vorrei un vero più larvo, più umano
non intervenendo. accattabrighe, lxxxix-i-430: io non voglio stare a stecchetto sopra tutto
. perpirandello, 8-1095: pancia, io? grassotto, o diciamo meglio:
casa mia sa meglio una rapa / ch'io cuoca, e cotta s'un stecco
g. gozzi, i-1-122: quand'io avrò alquanto ordinato un certo mio pensiero
che saranno per voi stecchi e spuntoni, io vi farò conoscere chi voi siete e
, 14-133: da quanti eretici insomma io conosceva adunavo stecchi per pungere il buon
tu mi stuzzichi ognora e mipunzecchi / perch'io ti scriva qualche fantasia, / e non
. pasquinate romane, 750: viseo io l'ho a dispetto, / ch'ei
p e. gherardi, cxiv-20-274: io..., senza adularmi, mi
sulle sue gambe a stecco. io. motivo di acuta sofferenza interiore; cruccio
acerbi e velenosi stecchi, / ch'io provo per lo petto e per li fianchi
turbe marin, per cruda guerra / aove io mi varchi, un pensier mi sotterra
mi saltar nelli orecchi. / et io ch'ensu gli stecchi / essere allor parièmi
capo da qualche tempo in qua ch'io t'abbia a vedere ingrugnato e patumioso
di voi e di me, perch'io rimanesse uno stecco quando io comparirò alla
me, perch'io rimanesse uno stecco quando io comparirò alla presenza vostra.
leopardi, iii-271: se bene anche oggi io mi sento il cuore come uno stecco
, contuttociò sono migliorato in questo ch'io giudico risolutamente di poter guarire.
). s. francesco, io: laudato si, mi'signore, per
ogne stella cade che saliva / quand'io mi mossi, e 'l troppo star si
altre stelle. petrarca, 22-4: quand'io veggio fiammeggiar le stelle / vo lagrimando
, 22-1: vaghe stelle dell'orsa, io non ere- dea / tornare ancor per
voi. idem, 23-84: spesso quand'io ti miro / star così muta in
terrene). sercambi, 2-i-295: io vi voglio mostrare aristotile quanto sa consigliar
nebulosa: v. nebuloso, n. io. -stella nova: nova (v
pascoli, 72: san lorenzo, io lo so perché tanto / di stelle per
. bibbia volgar., x-564: io iesù cristo ho mandato l'angelo mio
mio a testificare a voi nelle chiese, io son radice e generazione di david,
dante, purg., 33-145: io ritornai dalla santissima onda / rifatto sì
le stelle / assai oltre misura, / io fo priego di core / che prieghino
, / ché iniqua stella il dì ch'io ti produssi / i talami patemi illuminava
gloriosa! alamanni, 6-8-54: morir vogli io poi che perduto ho quella / che
da mustafà... sarete, se io non sbaglio, / la stella e
quasi / invisibile, a stella) io, straniero, / ancora piombo. calvino
. giordani, xi-46: dove poi io ho segnato una stella e i codici (
9-ii-215: nello spazio di otto mesi io venni ora levato alle stelle, ora
l'altra sfera. nievo, 440: io credo che vidi in quell'istante tutte
, par., 28-87: così fec'io, poi che mi provide / la donna
luce mia vèr me riguarda / perch'io la segua, e parie ogni ora tarda
del mondo. martello, 6-iii-333: poss'io mirar quanto nello stellante / olimpo ha
. carducci, iii-3-65: o ch'io discenda placido dal tuo stellante arcione.
interdetto, sia cagione che questa egra anima io duca in tenebre oscurissime. pindemonte,
acerba, lessi un leggiadro amaro 'shocking'! io ubbidii a quelle fere stellanti ciglia,
stellare cielo. mamiani, 10-ii-217: io credo nella creazione a noi conoscibile darsi
mi stava domandando di quale sistema stellare io facessi parte. 2. che
, 1-79: o suave martire / ch'io sufferse / da poi che li ochi
pastor [argo], che la [io] rivuole, / presente il padre
: lo zi meo guardando / ciò ch'io guardava, mormorò tranquillo: / «
. messisburgo, 7: a fare io piati di stellette... impasta ogni
una costellazione. groto, 1-118: io, in particolare, vi auguro che,
. frugoni, vii-408: un lion solo io scorgo, tra tanti altri mostri stellificati
, stellino, con quanta ansia e desiderio io penso alle tue ardenti carezze ».
/ che tu tantino amassi, / ed io per gli occhi miei, / no
sermini, 125: tu ed io ognuno a gara per coglierli prima ci
questi boschi e patir tanti guai / ch'io mi potrò, quantunque morte il stempre
lenzi, 1-47: almeno non avessi io perduti i danari di che io potessi
non avessi io perduti i danari di che io potessi comprare il pane per consolare la
che mi stempero e non so come io tomi a casa. petrarca, 73-7:
poco a poco / serpe la fiamma ond'io mi stempro e sfaccio. metastasio,
o passione. balbo, 2-547: io mi meraviglio che tutte queste [odi]
codesta nostra granduchessa. comisso, 1-13: io, vedi, cerco continuamente di annientarmi
funzionalità. pasqualino, 333: io fui per molto guardare vicina a stemprarmi
enfatico). testi, 2-107: io mi sono stemperata la testa e sconcertato lo
queu'orrida notte. alfieri, 1-712: io dal fianco spiccamerla a gran pena /
stemperatamente. della casa, 5-iii-151: io stimo che sia maggior parte di virtù
. f. cetti, 1-iii-124: io mi aspettava di dover rimanere incantato della
contesto figur. pasqualigo, 608: io, acciocché restiate libera del mio impedimento,
. lotto del mazza, 34: io mi maraviglio ben di voi, da che
corrotto il giudicio. testi, 1-178: io mi ci son ridotto per mutar aria
., 3-339: i medici diceano ch'io era un poco riscaldato e la vena
. l. quirini, 84: io qui lasso in lacrimoso fiume / stemprato,
. caracciolo forino, 67: alle io venne mia madre: la ritrovai assisa
guerrazzi, 1-646: in una cosa solo io lo reputo stemperato, ed è nella
o la memoria. tassoni, xvi-406: io tengo che la febore,..
tutti [i capelli], mentre io mi stempio, vedete. fenoglio, 5-i-531
. f. bertini, 1-157: ora io ho voluto dirvelo, perché..
[rezasco], 2-231: dicoti ch'io non mi voglio fare stendardiere. musso
una nel rivellino, mi dimandò se io avea cenato. c. i. frugoni
detto di passione, 310: tanto io tirato, / gle nerbe se stendea,
una mano gelata rispin- gindomi quasi, io mi sono avveduto che un perpetuo e profondo
bibbia volgar., i-274: in verità io stenderò la mano mia e percuoterò egitto
percuoterò egitto in tutte le cose maravigliose ch'io farò nel mezzo di loro. c
il moribondo cor, che in petto io chiudo, / guardami: a te le
guardami: a te le man gelate io stendo. -stendere la mano a
, 22-75: perché veggi mei ciò ch'io disegno, / a colorare stenderò la
sèntomi arder nel petto, ond'è ch'io stendo / al negletto mio stil la
membra. novellino, xxviii-865: « io sono tornato per li scappini delle calze
erbetta / m'invita, non poss'io stender le membra / incontro a questo zefiro
soave? g. b. casaregi, io: dietro a un cespo talor furtivo ei
d'atri errori / la morte, ch'io sostegno, stenderai. 11
me la barbarie, le stragi: io non nvascondo. milizia, vi-164: se
occorre, più brevemente e più distintamente ch'io potrò. di costanzo, 40:
l'atto di notorietà, sono qua io per stenderlo. jahier, 2-38: le
ei siasi. carducci, ii-2-195: io non sono buono d'intarsiare frasi vuote
.. cominciò a incaricarmi di stenderlo io. -tracciare una lettera dell'
i-9-48: oh! questo passo si che io ve lo stendo qui; perché esso
stenderti sul letto? tu ti riposerai e io ti starò accanto. montale, 5-114
ecco si stende. cesari, ii-5: io credo che il candore raggiante di venere
2-63: molto m'allegro di firenze or io / e veggio che. ttuo possa
, / ed in più parti, ch'io non mi stendo. boccaccio, viii-1-102
m'intende, intenda. / perch'io più non mi stenda, / a buon
mi hai esaudito nella mia orazione, io andrò nella larghezza della carità, che s'
viaggio. caro, 12-ii-26: io non ebbi tempo né di stendermi a milano
aspettarvi a pavia. ricchi, xxv-1-209: io mi muoio di fame; ed ho
truovo, / scroccherò prima anch'io. zucchetti, 220: m'aveva pregato
fatto il mio conto, questo è quanto io mi possa stendere. 44
, 1-399: le misure le ho prese io con un metro da sarto. credo
adombra. /... / io vado ver la valle d'alcandro, /
il polo stenico ipertrofizza esageratamente il suo io. -antitesi stenico-astenica: alternanza fluttuante
felci polipodiacee rampicanti, lunghe fino a io m, particolarmente diffuse ai tropici,
e carte sotto la polvere senza che io sia in grado di farci nulla. bianciardi
sobrie, il discorso è modesto, ma io so leggere bene, sotto questa stenografia
del muscolo massete stenografiche ch'io non ho saputo decifrare. einaudi, 2-3
malatesta malatesti, 1-159: or potess'io pur ben contare in 'stretto'
le virtù excellente, / o pur potess'io stenotelègrafo, sm. disus. macchina
ài portato. contrasto giustinianeo, 25: io che amo nel 1894 dal suo inventore
. pietà. savorgnan, 3: s'io potese scaldar la freda mente, / novo
nome di apparecchio, pur ch'io mi consumo in fiame ardente / dii dolce
posso dire, signor conte, quanto io abbia stentato a trovare un giudice competente
pensare a lui, era così lontano che io stentavo a credere che avesse fatto parte
firenzuola, 383: che credi, che io ti abbia a pascere? io non
, che io ti abbia a pascere? io non sono di quelle che tu credi
non sono di quelle che tu credi: io, sventurato, tutta la notte e
questi ragionamenti né... raccontarti quanti io n'abbia con questi occhi veduti prima
a. f. doni, 6-146: io sto male, male vi dico, sono
, o mia verace amica, / io di serbar la tua, stentando, godo
? -io non vorrei esser il primo, io. -deh non mi fare più stentare
a fatica. betocchi, 7-87: io m'abituo a contar le parole / dappoi
ma, per fare il tuo peggio, io son contenta, / perché la bestia
, x-52-12: deh, pagami, ché io vorrei più volentieri della mia povertà averne
fia / unito in benivolenzia davantazo. / io te priego, non cometer tal resia
« ai, madre de parazo! / io mio giovene padre te si contentava,
bernari, 3-371: ci mancherebbe altro che io, proprio io, con una carriera
: ci mancherebbe altro che io, proprio io, con una carriera già così stentata
con una carriera già così stentata, io che da anni dovrei essere questore,
n. salimbeni, xxxix-i-98: ditili ch'io sono giuncto a l'ultim'ora /
non m'aita, fia cason ch'io mora. -che vive poveramente,
, come fastidita e curozata disse: « io priego dio che tu non possi mai
mai non vuole far nulla, e però io sono la più stentata et esso il
benvenuto da imola volgar., i-230: io giudico che più tosto sostegniate questo che
[in muratori, cxiv-44-295]: anch'io mi sono stupito a leggere la dissertazione
adatti alla mia età, al solito io rispondevo con tale malagrazia e ritrosia da scoraggiarlo
suo n. 25 con dire ch'io ero un 'ridicolo golia', ch'io 'stenterel-
ch'io ero un 'ridicolo golia', ch'io 'stenterel- leggiavo. = denom
corte granducale. papini, i-449: io sono nascostamente ma rabbiosamente borghese..
frescobaldi, 1-49: si che pensate come io son contento / d'amar costei con
vive in stento. boccaccio, vii-187: io non muoio, e non vivo,
opre. r. roselli, lxxxviii-ii-421: io mi consumo in sì cocente face /
uno scopo. fazio, ii-30-76: io non so ben perché con gravi stenti /
. g. gozzi, 1-422: io ho un certo che di scipito nella faccia
alcune giornate così lunatiche e malinconiche che io sono una molestia a me stesso, non
mi tenete più a stento, ch'io sto coll'anima sulle labbra.
in sogno. passeroni, iii-40: io son cantore ignobile; e sebbene /
così vestita, hai da sapere che io fo poi in casa de'belli stentolini.
, 1-26: non fa mestieri, cred'io, di molte lucubrazioni per trovare che
e seccaggini, non va perciò riputarlo io male speso. 2. insieme
, infamia. cavalca, 18-195: io vi getterò in su la faccia lo sterco
sì inebriato dell'amore di • io che tutta la gioia di questo secolo sarebbe
autore scadentissimo. torricelli, ii-4-379: io ne ho formato una idea, che egli
). n. villani, 4-1 io: la bubbola crestuta allora in mezzo /
di escrementi. cammelli, cvi-437: io ho visto questa notte due arpie / ster-
non c'è nuova canzone della quale io non mi procuri lo spartito per arrangiarlo,
: la lucida e gioconda / acqua son io che sterge e che feconda.
. monti, x-5-97: né cugina io non ho, né pronipote, / né
matrimonio). boccaccio, viii-2-247: io vi mostrai di sopra questo plutone essere
regna / baldero mio, sterile scettro io stringo. -che impone la
mammelle). comisso, 17-68: io per esempio dalla mia nascita ò avuto la
baldi, 10-11: alor fia ch'io / senta in me di piacer qualche
tebaldeo, son., 214-4: io era prima / stenle, or son fruttifero
lacrime mie te son piaciute, / io te ringrazio, e il ciel che così
di parole. sarpi, i-1-17: io son tanto sterne di parole che alcuna volta
qualche cosa in ogni modo, quantunque io mi senta in questo punto la fantasia affatto
xliv-149: troppo diseguale è il cambio ch'io io con vostra signoria,..
: troppo diseguale è il cambio ch'io io con vostra signoria,...
vostra signoria,... ed io le mando ora a leggere un mio dialogo
di molti. sarpi, 1-181: io credo che le mie lettere riescano noiose a
, 13-17: il vero motivo per cui io evito sempre ogni discussione è anzitutto la
. v. martelli, 2-73: io avrei molte volte scritto a vostra signoria
.). giacosa, 1-212: io sono un uomo di spirito, ma bisogna
n. villani, 1-131: non dico io già che le voci e le maniere
al viver libero. leopardi, iii-100: io tengo per certissimo e infallibile che voi
disegno di tanta, non so se io dica o straniezza o sterminatezza, che né
numerosissimo. oliva, 602: consegnò io stendardo di sì sterminato navilio all'austriaco
algarotti, 1-ii-206: che difficoltà potrei io ora avere a credere che i corpi
sterminato cavallone. guerrazzi, 10-324: io non avea mai visto aquile così sterminate
persona sua. boiardo, 1-26-64: io te prego, per dio, / che
ogni sterminazione di questa vita e, siccom'io t'ho impromesso, ti darò vita
). govoni, 9-18: s'io non potrò cessare di gridare, / dimmi
. « sì, tante », io dissi, « uno sterminio ».
tra i rottami. landolfi, 2-1 io: la macchia e il lento bosco ceduo
/ e squarci. tasso, 17-49: io sterparògli il core, io darò in
, 17-49: io sterparògli il core, io darò in pasto / le membra lacerate
nell'ali e nella coda, per avergli io sterpate le tarpate già 4
groto, 8-17: tu credi ch'io creda che 'l signore / t'abbia mai
? settembrini [luciano], iii-2-125: io non li ho scacciati [i tiranni
conveniente a tanti doni, da che io non posso se non promettervi di seminare la
409: invan sterpar gli antichi falli io spero. segneri, iv-404: è piu
). leopardi, 303: s'io con mesta voce / la tua vo lamentando
e 'l braccio mora. io. esaurirsi, venire meno (la fama
grillo, 1-139: nudo sterpo son io, secca radice, / tronca nel
raggio mattutino / del sol ch'indarno io desiando imbianco, / e morì la
tagliato l'erba sotto i piedi. e io duro, dovessi finire sullo sterquilinio di
, 3-12: oimè misero, che sono io?... sonola famosa colonna di
vimentazione. boccaccio, 9-42: se io avessi desiderato sterquilini e i brutti carena,
galli; addio, muse sterquiline: / io cedo terreno, per escavazioni e per opere
sterzo a moulins. tarchetti, 6-i-98: io, che già mi trovava con essi
questa maniera 'a perdita d'occhiu'ch'io registrerei a occhi chiusi nel vocabolano! la
con- tra me schermo, / s'io fossi irato contra di te, o crudo
governare le mie possessioni, la mia cosa io stessi, e ricormi quello mi bisogna
ma te stessissimo, / non ti ho io forse visto qui ier sera? foscolo
qui ier sera? foscolo, iv-315: io stesso cominciava dentro di me a rimproverarmi
. dante, par., 3-5: io, per confessar corretto e certo / pedire
altrui porge. ariosto, 1-57: io per imitarlo già non sono, / che
: sia pur chi vuol, per questo io non m'accoro: gnon per amicp
di accompagnamento », soggiunse il delegato « io mando via 'quel signore'oggi stesso
vera quella sentenzia doloroso carcere, e io scorsi / per quattro visi il mio aspetto
sempre equanimuna. redi, 16-iii-216: io non ho molta difficultà a credergli..
questa donna sapesse la mia condizione, io non credo che cosi gabbasse la mia
[lettore] per te stesso / com'io potea tener lo viso asciutto. marchetti
potenzialità inaspettate. tasso, 11-ii-30: io son cortigiano assai nuovo, ma ora,
gigli, 4-2s6: fin qui era io giunto nella stesura dell'istoria. carducci
, xxxiv-291: per dirvi el vero, io ho per darvi: lesso, /
. = comp. da stib [io] e amina (v.).
vallisneri [in muratori, cxiv-44-193]: io gli darei un decotto di salsaparilla,
del tartaro stibiato. mamiani, i-13: io fui forzato, è già tempo,
cxiv-20-61: sono trenta e più giorni ch'io non so cosa sia vino, e
'stibium', = deriv. da stib [io \. sorta di liscio,.
. bibbia volgar., iv-113: io con tutte le mie forze hoe apparec =
. = comp. da stib [io] e dal gr. mdog 'pietra,
si = comp. da stib [io] e [antimo] nite.
= comp. da stib [io] e [amm] onio (v
c. arrighi, 3-1 io: il signore sorrise, si sbottonò l'
stigante / vincon la guerra, perch'io non sono teco. stigare,
esser maraviglia del mio silenzio, poiché io sono stato alla vista della stigge palude e
carducci, iii-3-212: l'orco vogl'io: miglior le piaggie bige / dànno asilo
amor con la cui lingua i versi io detto, / che 'l mio cor miri
giuramento, / fede le fa s'io mento. tasso, 8-21: « seguiam
la morte. pignotti, 290: io di contar torrei quant'onde il mare /
ornai vedere, / datimi morte, ch'io son ben disposto / a volerla pigliar
un po'd'acqua sonnifera, ch'io chiuda / quest'occhi e dorma? eludere
varchi, v-871 (263-2): io conto ad una ad una tore / assai
segnare indelebilmente e dolorosamente. buzzi, io: il nome più triste dei tristi -lissa
famiglia poverella. marsilio ficino, 5-24: io porto nel corpo mio le stimite di
stimate, quando l'ulacco narrò avere io spedito il niccolini in romagna.
. = dal gr. otiynaxl ^ io 'pungo'. stigmatizzato (pari. pass
g. g. belli, 287: io posso farmi lecito appena di dar sulla
piaga me stigne. bracciolini, 5-8-33: io gli vo'quel carbon, che gli
g. grimani, lxxx-3-909: essend'io l'ultimo arrivato, fui anco (come
vasari, 4-i-188: che dirò io della piumosità de'capegli e della morbidezza
dante, conv., lv-canzone, io: poi che tempo mi par d'aspettare
[virgilio] se'solo colui da cu'io tolsi / lo bello stilo che m'
sparse il suono / di quei sospiri ond'io nudriva 'l core / in sul mio
. / del vario stile in ch'io piango e ragiono / fra le vane speranze
un pittore. aretino, v-1-784: io ho dato in ricordo a messer tiziano,
stile chiamato oggidì recitativo. agazzari, io: per tre cagioni... è
, 3-7: dubitate voi forse ch'io muti ora in un punto lo stile che
: se non mutate stile, troverò io il verso e la maniera. pavese,
è perfetta. fagiuoli, ii-28: io faceva i miei conti, e di civile
qualcuno). castagnola, liii-55: io, l'universo contemplando, io sento /
liii-55: io, l'universo contemplando, io sento / quest'armonia e bellezza infinita
bella, e come aveva stile. io, invece, non avevo nessuno stile.
dì primo di maggio 1647 stile fiorentino io fui adottorato nella città di pisa. tommaseo
24-57: « o frate, issa vegg'io », diss'elli, « il nodo
, 1-147: cervelli stagnanti, dico io, menti senza ventilazione, incapaci di concepire
di altri. baretti, 2-307: io t'ho decifrato bene, messer furbo,
stylidium (v. st ilid io). stilidio, sm.
bernari, 3-132: « te la detto io » disse « la lettera ». ne
un'anima sola. st ilid io). stilitaménte, avv.
dante, par., 7-12: io dubitava e dicea: « dille, dille
. petrarca, 339-11: quant'io di lei parlai né scrissi, / ch'
/ mettimi or tosto a riposar, ch'io possa / gustar di dolce sonno
passa a stilla a stilla, interminabile, io vivo la mia zione).
sono stato tanto! / omè, ch'io mi conosco avere errato! » /
sangue. g. chiarini, 232: io te non amo quando giù dai pori
/ ne la pistola poi, sì ch'io son pieno, / e in altrui vostra
, 3-85: ben è vero che com'io non voglio che versi le parole,
determinati elementi. calandra, 4-1 io: falere s'arrabattava per aver dello spirito
e portato al fresco? o che stillo io de'mie canti camescialeschi dei quali per
una superficie. tarchetti, 6-ii-370: io guardava le goccie di pioggia stillaregiù per i
onde di rabbia stillo, / ch'io cacciar vi volessi il mio fratello, /
apollo] i detti suoi, ch'io mi ci stillo. / e non gl'
commenti umoristici. betti, i-72: io mi stillavo pensando quel che potevo fare
stillar non puote; or qui conven ch'io stime / onne mondan piacere essere raro
e stillo / a veder quel ch'io so'e quel ch'io fui, /
veder quel ch'io so'e quel ch'io fui, / che per vergogna non
mio batillo: / quel badilo ond'io mi stillo / in incendio alto d'amore
attribuito a petrarca, xlvii-203: s'io potessi cantar dolce e soave, /
lagrime sei vago, / in lagrime dolenti io l'ho stillato. perrucci, i-518
: devi credere che col cavallo alle coste io non ho tempo di stillarmi in ispirito
dee., 9-3 (1-iv-800): io ti farò fare una certa bevanda stillata
qualche giorno. ghislanzoni, 18-142: io non credo che una leggera intermittenza di
voto gli occhi finti offerse, / perch'io per non veder più beltà vana /
aveste scritta già due o tre anni, io mi sarei studiato di rispondervi qualche cosa
cosa di stillato. botta, 7-121: io la scongiuro... di voler
potrebbe essere avvenuto che quel liquore onde io il bagnai, ancorché paresse acqua, fosse
possente e di queste e di quelle, io troverò luogo nell'incavo più basso,
luogo nell'incavo più basso, dove io fermerò certi trafili e certi stilli.
24-57: « o frate, issa vegg'io », diss'elli, « il nodo
i-711: alla quale nobile schiatta se io presto la penna o piegherò lo stilo
, specillo. parabosco, 7-22: io faccio tai fenestre nelle carni umane che
la regola che10 tengo della sepoltura è che io metto insieme tutte le 3 stime.
raccorciar le parole e trasporre, / com'io saprò, colla mia grossa lima.
fatto questo car segnore, / tal ch'io non posso far pensando stima. malatesta
: se mi chiedete ora che stima io tenga fra me del peccato della bestemmia
rosmini, xxi-138: nello stesso tempo che io giudico migliore la prima delle due cose
se medesimo. bembo, 10-vii-414: io assai chiaro e certo sono del buono
di stima. slataper, 2-239: io, a forza di decantare il lavoro e
persone. g. bentivoglio, 5-i-58: io li ho raccolti con tutte quelle dimostrazioni
stima / poste a lato a colei ch'io sola adoro. tasso, 11iii- 1059
s. maria maddalena, xxxiv-203: ch'io lo venga a udir [gesù]
stima: / di'e ridi', ch'io non vi verrò mai. ariosto,
salva fanno stima. mamiani, ii-226: io farò bene una gita in roma ed
è sopellito non fo stima, / perch'io vel dissi nel cantare di prima.
brando mi doni, tu vedrai / ch'io 'l tornerò nel suo color di prima
malatesta malatesti, 1-159: or potess'io pur ben con contare in rima /
le virtù excellente, / o pur potess'io dirvi le mie stente, / affanni
stimare quanto stato fusse lo spazio ch'io sotterra dimorato era. l.
poco mi temano, 10 fanno perché io non gli castighi. sbarbaro, 1-96:
braccia e cosce, / ond'è ch'io stimo chi la riconosce. -rifl
e così ancor gli altri fratelli, / io non glistimerei un vii quadrante. fagiuoli,
si rappresenterà occasione, farò conoscere quanto io stimi il suo affetto. goldoni, x-704
natale felicità proporzionate al suo merito, ch'io stimo e riverisco infinitamente.
nulla era stimata da me: e riputavagli io indegni della vita medesima. dondi,
, 66: pene, tormenti e doglie io non le stimo. ariosto, 15-46
col papa. boccaccio, vii-19: com'io vi veggo, bella donna e cara
pucci, cent., 30-11: sto io ben, com'io mi stimo? macinghi
, 30-11: sto io ben, com'io mi stimo? macinghi strozzi, 1-200
. buonarroti il giovane, 9-87: io lo 'ntend'io: costui è della schiera
giovane, 9-87: io lo 'ntend'io: costui è della schiera / di color
modo per questi larghi campi discorrere, io non so per qual cagione nel fumo de
locuz. -secondo che o per quel che io stimo o mi stimo, come io
io stimo o mi stimo, come io stimo-, per quanto credo; a mio
, i-71: quivi, secondo ch'io stimo, ne potrai in picciolo termine divenire
valoroso giovane. baldi, 146: io ti riserbo / una gran conca a
vi-19: è chiaro abbastanza (come io stimo) il concetto voluto da que'prudenti
tutti / stimansi lui. -stimo io: con valore asseverativo, per indicare
diversamente. svevo, 5-186: stimo io! zoppica. 15. prov
tale ufficio. bembo, 10-ix-79: io mando un carratello di vino a m.
, iv-305: non deve dubitare ch'io non riconosca le sue grazie, come
, ii-2-215: per quanto poca cosa io mi sia, io sarò sempre suo stimatore
per quanto poca cosa io mi sia, io sarò sempre suo stimatore e servitor vero
, 3-i-214: chissà, domani, non io faccia saltarelli a sgomento e a sbaraglio
sbaraglio della stima e degli stimatori ch'io mi sono con pena e disciplina acquistati!
tedaldo addormentare. campofregoso, 2-36: io arsi allora come un secco legno / e
iiù: « non so niente; io faccio il mio mestiere ». calandra,
molestare. castra fiorentino, xxxv-i-918: io più non ti faccio rubusto, /
o sentimenti. alberti, 1-14: io scorgo in te quello amore e pietà inverso
cavalca, 11-12: conciò sia cosa che io mi sentissi stimolato a fare il tale
del salomone, / che stimolato d'ira io strido e fremo. calandra, 6-80
bonfadini, 22: fratelli e compagni, io mi sento la conscien- zia mia tutta
non lascia. dominici, 3-15: io, dagli stimoli interiori agitato, nego l'
appetito della prelazione, dicono: « se io fossi vescovo, io farei molti ospitali
: « se io fossi vescovo, io farei molti ospitali ». savonarola, 7-i-102
stimoli. bibbia volgar., ix-732: io sone iesù nazareno, il quale tu
sia benedetto chi le ne ha dato io stimolo. leopardi, iii-310: parimenti mi
., 3-3 (1-iv-258): io credo che egli sia nato per mio grandissimo
stimolo e per farmi far cosa che io non sarò mai lieta né mai ardirò
non venisse ornai? castiglione, 3-i-1-655: io dissi ancor molte altre cose, perché
fr. colonna, 3-78: ecco che io repente incomincio tanto in lasciva pnirigine et
: ha voluto che in luogo di essi io mi facessi fare da un sarto uno
reverendissima. r. martini, 56: io... vi prometto fare stroppiare
cavallo. n. secchi, 3-50: io non sto sicuro qui di qualche schincata
di qualche schincata: sarà buono ch'io mi ripari dietro a questo cantoncino.
sento tirarmi, dove sull'entrata / io battei una sudicia stincata. de amicis,
. buonarroti il giovane, 10-925: io, che era degli amanti veri /
castelvetro, 3-84: se altri dicesse che io avessi rinchiusa la lingua vulgare nelle stinche
guerra. vostre signorie son dubitino, ché io mi sono per mangiare li stinchi e
. scolmi, 1-40: che diavolo ho io a fare di questi stincacci così lunghi
sucidume quindi stinghe. carena, 1-3 io: 'stignere': tór via la tinta o
qualche onorato prencipio alla casa mia che se io fussi nato di gran ligniaggio e colle
nato di gran ligniaggio e colle mendacie qualità io l'avessi machiata o stinta.
/ serrerà tosto un nodo, / perch'io già veggio il foco / che stinguer
. giusti, ii-525: io era solito scrivere d'impeto e non so
ripigliate quella penna, e subito, ché io mi sento stioppare se non vi senvo
. cavalca, 20-471: conciossiacosaché io sia siccome stipa innanzi al vento.
padri e signori, che vi dirò io di sua commendazione? s. bernardino da
stipa / nove travaglie e pene quant'io viddi? 2. ammucchiare alla
: ite a goder, amanti, ché io stipoi contanti. 3. affollare
. g. palomba, cxxxiii-381: io stea facenno / concurze pe'trovarlo '
più, rispettato. ojetti, 2-1-157: io sono socialista nell'animo, e sono
stipendiato dal governo. bacchelli, 2-xxiii-292: io sono stato stipendiato di casati.
facto rimettere quattro bombardieri, che io ho di più delli dua istipenditi di costì
di aver pretensioni irragionevoli, come che io ambissi stipendi senza merito o servitù.
. foscolo, xv-9: confesso che io ho bisogno di più stipendio e di stima
cobugio prendi, / ché senza, io so, non toccherai stipendi. bacchetti,
. buonarroti il giovane, 9-698: io sono / messer equilio di giusto di bono
/ ché, se tu l'erri, io ti replicherò. de luca, 1-13-1-26
e di enea. giusti, 4-i-250: io son l'arcibisnonno / del nonno tuo
promittente) avevano convenuto la costitubisogna ch'io di più ti stipoli ». zione
del significato. guicciardini, 124: io sono stato di natura molto libero e inimico
parole de'padri. soldani, 1-6: io stiracchiai le leggi e là le torsi
vostra signoria illustrissima. dio voglia ch'io non ve l'abbia affettatamente stirachiato.
anche assol. aretino, 20-194: io favello a la improvvisa, e non istiracchio
istiracchio con gli argani le cose che io dico in un soffio, e non in
. g. gozzi, 5-69: io non gli ho mica scritto a bella posta
posta: / che ho a far io se stiracchiar sei versi / tanta ruina e
, indugio. giusti, i-321: io senza stiracchiature... risposi: «
: qui devo specificare in qual senso io intenda di adoprar quel nome, il più
se medesimi, per qual ragione dovrò io non esprimere quel mio sentimento con quel
o muscolare. giusti, 3-73: io era là sdraiato in un canto a succhiarmi
ogni menomo appetito di stomaco., io., già comincio a sentire qua dentro
sulle cataste. forteguerri, 7-67: io lo lasciava sgambettare [l'impiccato],
ancora il braccio, e vedrete se io son delicata! stiratemelo forte fino a
non inviterai nessuno a desinar con noi, io stirerò loro il collo.
padre fuma le otto ore al giorno, io stiro continuamente. g. raimondi,
non voglio che vostra signoria dica che io li stiri [i filosofi] a mio
tuo messo ecco a me giunto; / io mi levo in questo punto, /
agli stirati sentimenti che ne veggo uscire, io mi sono ima sura che
. no lo stirpare le spugne. io. rifl. estraniarsi da tutti.
n. secchi, 13-67: io ho pur istirpata la lingua a questa cian-
. giusto de'conti, ii-22: io stirpo le sue piume / a questa mia
comandamento di cultivare la vigna, perché io verrò presto e stirperò e punirò coloro
ecc. cavalca, 20-159: procuro io di stirpare e'desideri carnali, acciocché
di stirpare e'desideri carnali, acciocché io fugga le ragioni dell'ira, perocché l'
: egli fu uno lume, che io porsi al mondo col mezzo di maria,
degno caduto, / el mondo ed io poco apresiai. ariosto, 3-2: fra
per mezzo della quale, non essendo io di stirpe nobile né cinto di parenti,
. baldi, xxxvi-388: ben dicev'io: raffrena, stirpe rebelle a dio
. viani, 613: s'io volessi qui riferir tutti gli esempi dei principali
il vero, ma come la uso io, anzi più largamente ancora, ed assai
patisci carestia, / mentre ne l'abbondanza io soprannoto, / onde il concetto illegiadrisco
che il signor zio non vorrà che io vada al teatro. -oh sì, sarebbe
stiticherie. targioni tozzetti, 7-77: io temo che le proposte minute osservazioni sembreranno seccature
, iii-541: il solo incomodo che io abbia... e una stitichezza di
ventre che arriva ad un grado che io non ho mai più provato in mia vita
tal perfezione... ed no ancor io appreso che la stitichezza non ha giammai
sembra una stitichezza, fate conto ch'io non abbia parlato. guerrini, 2-157:
resto, e le carrucole / metterommi io a'piedi a scappar via / da questa
espressione). aretino, 20-194: io favello a la improvisa, e non istiracchio
istiracchio con gli argani le cose che io dico in un soffio, e non in
30: s'indugiassitroppo / perdonatemi, ch'io son di natura / stitico un poco.
. goldoni, v-1045: sarebbe tempo ch'io mi accasassi. se trovassi una buona
ed usi quante arti egli sa, che io deliberata sono di trattarlo come merita e
panigarola, 3-ii-442: niuna persona credo io che possiamo immaginarci più lontana da ogni
. lancellotti, 2-330: né sono io sì stitico, come molti che leggendo i
la glosa. casti, i-1-381: io so che v'è qualche persona stitica /
sovente mi censura e critica / che io scriva queste frascherie poetiche. monti,
. carducci, iii-25- 287: io certo non la muterò mai [la poesia
stitico. bertolucci, 1-152: avendogli io incautamente chiesto chi fosse, secondo lui
. stiticuzzo. allegri, 40: io sospetto grandemente... degli stiticuzzi igno-
, i s. felici e che so io, non di me che era e son
n. secchi, 49: so ch'io meritarci delle stivalate, se io non
so ch'io meritarci delle stivalate, se io non accettassi di combattere con quel fraschetta
piè calca la francia. nievo, io: le gambe stivalate di bulgaro diverge
stivalati. moracarducci, ii-12-99: finché io non avrò camminato co'miei piedi stivalati
sul naso di cotesti critici giornalistici tutti, io non morrò contento. 3
affé che lo stivalato o a esser io. p. e. gherardi, cxiv-20-50
, i s. felici e che so io, non di me che era e
stivali e sproni: / tener ch'io non tei dica io non mi posso;
: / tener ch'io non tei dica io non mi posso; / caddemi
berchet, 64: non è ch'io mi metta in apprensione dei critici di mestiere
, 4-i-44 tit.. 'lo stivale'. io non son della solita vacchetta, /
] mi domanda stivale, quasi ch'io mi sforzi piacere all'una e l'altra
stile e frase. sergardi, 1-172: io dieci e dieci volte ho letto quelle
le gambe, perché, ogni volta ch'io -essere in stivali: fare una
8-367: il decoro?... io me ne lustro gli stivali del decoro!
a. f. doni, 2-71: io restai uno stivale, una bestia insensata e
, / e senza dirgli nulla, partendo io l'ho piantato. / poi,
stronca e chi mi stima: / io poi non so, se volo ed ho
, xv-421: egli fu mio compagnone quand'io cavalcava con scimitarra al fianco e con
che gli ha pieno il gozo: / io ti so dir che gli ha stivata
doro. buonarroti il giovane, 9-130: io le scarselle di danar stivate / chiuggo
di persone. firenzuola, 243: io fui condotto in ringhiera dinanzi al tribunale
sessuale. buonaparte, 3-4-49: io ho una stizza che bisognerebbe ben menare
iii-150: mi so ben cavare anco io la stiza così ben come voi. pierantonio
dante, inf, 8-83: io vidi più di mille in su le porte
, 1-i-358: non vi maravigliate che io v'abbi scritto alle volte così stizosaménté
guevaraj, i-225: dieci mesi sono ch'io mi ritrovo con la quartana, con
., 76-9: mentre per sti colli io movo 1 passi, / io sento
colli io movo 1 passi, / io sento non so che, che il fosco
fachie a ranpin. forteguerri, vii-20-72: io voglio un poco a sto frate valente
benché con le curve dove m'intendo io, piene, non degli stoccafissi.
la stampa [3-vi-1986], io: l'erba fresca stoccata in attesa
machiavelli, 1-viii-160: a un tratto io mi sento stoccheggiare un fianco e darmi
decreto del presidente della repubblica del io settembre 1982, n. 915
più sicura. documenti visconti-sforza, ii-544: io son ferito in una gamba da una
membro virile. aretino, 20-22: io mi alzai la tonica galantemente e posato il
guidi, / ne l'atto ch'io ti vidi / quando prima provai li accesi
e stocco. guerrazzi, 1-81: io l'ho conosciuto sempre uomo di stocco e
merletti d'argento. metastasio, 1-iv-315: io riconobbi al colore di qual fondaco fosse
un ministro. bianciardi, 3-53: io veramente, modestia a parte, ho la
sguardi piagenteri: / piacegli iur ch'io peri, / poi la mi cela e
6-concl. (1-iv-576): donne, io conosco ciò che io ho imposto non
: donne, io conosco ciò che io ho imposto non meno che facciate voi,
. ssicura, di farlo, ché io per me nulla ci vego.
sarà giamai al mio vivente / ched io da voi mi stolla in veritate. d
, ii-228: amico, non occorre ch'io vi protesti la mia stoichézza in quell'
. redi [tommaseo]: quantunque io faccia professione di stoi co
si crede. parini, 995: se io non la godo migliore, non è certo
più care:... posso io pretendere in essi il mio stoicismo
setta stoica. magalotti, 23-76: io internamente non son più democritico che platonico
, xvi- 82: non ch'io abbia nel petto la fibra cornea degli stoici
natura freddamente stoica. carducci, 1i-8-228: io, così pugnace, così stoico,
. buonarroti il giovane, 9-830: io veggo / turchesche tafferie, di drappi
voi altri mandare o non mandare, io ne lascerò bello el pensiero, come si
più sufficiente a convertirsi in zucchero che io a mettermi a questa stolidezza. siri,
. gabr. pepe, i-180: io starei bene, ma il caldo libico che
cervelli eletti tra i più stupidi, io non lo so né vorrei saper fare.
leopardi, v-16: in buona coscienza io credo che in pochissime cose apparisca più
, stolido, / sconosciuto a lui son io. bettini, 1-255: « stolido
, 12-1-11: oh, che credete ch'io sia come stolido, che la prima
empiere / il sacco, dico, io ebbi a manomettere / tutto un pagliaio e
rifletti, era una stol- taggine e io non avevo l'obbligo di entrare nelle trappole
. e questo mio primo amico e io ne sapemo bene di quelli che così
: voi, a cui utilitade e diletto io scrivo, in quanta cechitade vivete,
ha. de'sommi, 1-16: io, carino fratello, sento una contentezza mirabile
chiamato idiota e sim- plice, accioché io séquiti la stultizia della sua croce.
li omini. nomi, 7-79: s'io volessi gli scontri ad uno ad uno /
so bene che, per non essere io litterato, che alcuno presuntuoso gli parrà ragionevolmente
gli parrà ragionevolmente potermi biasimare coll'allegare io essere omo sanza lettere. gente stolta
è cosa istolta. tasso, 13-i-216: io, che forma celeste in terra scorsi
/ d'ira stolto / col pensier io la prendea. 6. prov.
torto ciglio e con aspra voce: « io arei voluto più tosto » gli stòma
attribuito a iacopone, i-ii-9: s'io contare vi volessi -a un a
, ma bevete. sbarbaro, 1-231: io, che... comcabili.
cose sì fatte? leopardi, 1-88: io soglio d'acqua dolce, della
e'medici piccolezze e viltà e ridicolezze ch'io vedo fare e sento dire. la
utilità del regno. bresciani, 6-ii-193: io per mia par s.
di ciò che innanzi posto fosse, io. sconciare, insozzare. lupis,
di qualcuno. arrighetto, 232: io sono stomacato de'tuoi sconci e sozzi
venezia, fermate- vici e vedrete ch'io dico il vero. posso dire che ne
le la scopro. / oibò! ch'io caddi quivi, / non so se
costumate. baretti, 6-179: oh io mi arrossisco in pensare che un corpo
in buona fede che ad ogni periodo io buttassi fuori un'oscenità stomachevole. moravia,
doni, 1-86: per me io ho ancor nel capo le tante fastidiose
moravia, i-542: con certe smorfie che io pensavo dovessero riuscirgli stomachevoli, gli metteva
sua, né al suo servizio, ché io ornai era troppo stommachevole e smantellato.
, indecoroso. papini, iv-iiii: io non ridirò la stomachevolezza umiliante di certe
n. villani, 4-10: io, che debolissima ho la testa / e
, l'anguille gentili... ed io più e più volte n'ho trovate ne'
loro lunghissimi stomachi. savi, 2-i-327: io non ho mai trovato nello stomaco dei
di avversione. alberti, iii-244: io non so donde a me tanto sia nato
. liburnio, 1-26: interamente conosco io [giovani] di tanto dilicato stomaco
né si contentano. pascoli, 1-475: io temo molto per i 'canti'. gl'
più pesanti. berni, xxvi-1-23: io non ho lo stomaco di struzzo, /
tenera voce piagnucolosa la vecchia damina. « io nonho mica lo stomaco di uno struzzo!
« ma cosa mai gli ho fatto io? ». -avere in antipatia
sporca. castiglione, iii-125: ór io non voglio seguitare più minutamente in dir cose
-sostant. cantoni, 763: anch'io vorrei dare il gusto a quella stomacosa
, scostante. boccaccio, v-220: io non t'ho detto... quanto
con apetito mangia. berni, 160: io non ho 10 stomaco di struzzo,
lazuli stomatiche. cestoni, 79: io vedo la polvere stomatica del dobero essere
). d'annunzio, 1-53: io avevo una vera fame, una di quelle
petruccelli della gattina, 4-439: io non sapeva che un gesuita avesse un
avesse un prezzo così esorbitante... io non valuto nulla la vostra stonacata,
una sciagurata costruzione, quale m'intendo io, fa sconcia macchia, stona, disturba
, stordire. fortis, xviii-7-327: io son fatto per la ristrettissima società;
bel gusto per uno stuonato come son io. zena, vi-1115: 1 più
: parlava come il bambino sgambetta. e io sentivo che ogni mia parola sarebbe stata
una comunità. pea, 5-34: io sono una stonatura, trasandato, tra gente
i-267: avete fatto carriere / splendide. io, da soldato / semplice, il
. castelletti, 86: che credete che io vo- lia un bagascio, un
ne guar- i, non vò gioie io. = dal fr. ant estopace
mi fa acqua. / -ti do io stoppa e pece. viani, 19-706:
). cieco, 34-42: s'io sapeva allor ben governarmi, / rinaldo
un uom di stoppa, / ed io me l'averei portata in groppa. aretino
e tiglioso. cammelli, 80: io non curo / di questa imbandigion mangiarne
questa imbandigion mangiarne troppa, / ch'io non son uso a pettinare stoppa. p
. aretino, vi-363: adesso ch'io veggo aldella, che debbe venire a
: e la stoppa capisco che sarei io », disse berta un poco offesa.
un calamaio. faldella, iii-62: io mi impazientivo., fremevo., punzecchiavo
d'artiglieria. nievo, 554: io voltai a sinistra e ripetei la mia inchiesta
preservarla dall'umido con ben calcato stoppaccio- io la bocca della canna. 2
libera. grazzini, 259: sappi ch'io t'ho stoppato, / quasi soggetto
, 10-319: dicendo: « or ch'io mi truovo nella stoppia della mia età
. l. salviati, 19-63: io non son uso a mettere / stoppia in
la prima cosa ch'e'dice è ch'io metta stoppia nell'aia...
passione amorosa. berni, 160: io... son più caduco che una
? -diavol è; volete voi ch'io mi lasci levare la lucerna che si converrìa
della stoppa. burchiello, 4: io vidi i pasticcini / fare infra loro una
colui che credi »; / e io rispuosi come a me fu imposto. /
p. zambeccari, xxxvii-65: ch'io porto danno - e schivo le vie
e sbadigliano? chiesa, 5-16: io obbedii, senza storcermi, al comando della
, un sentiero). rusconi, io: le strade non siano dirizzate alle porte
teologia e autobiografia. dio e l'io. i più, a'nostri tempi,
contorcimento. aretino, 20-243: io ti farei piangere se ti contasse minutamente
m'ha quasi trato di quel stordimento ch'io aveva nel cervello: o malvasia,
: venti alme ne stordì (s'io pur non erro) / ed a pier
sul capo in modo da stordirla appena io l'avessi afferrata. -per simil
li moiti pennoncielli. aretino, v-i-iio: io vi voleva scrivere con più parole,
fé stordire. gabiani, 9: io stordii. pensi tu che gli potessi rispondere
tutti. cesari, i-567: veramente io stordisco di tanta forza d'ingegno.
vostra carissima, essendo stata portata in tempoch'io era fuori di casa, è rimasta più
. petruccelli della gattina, 4-288: io feci, essendo giovane, una storditezza simile
con le mani. magalotti, 23-341: io ho veduto dieci volte in occasione di
disse: « oimè, signor iddio, io ho fatto porre cristo in una ardente
l'amore mi fa girare la testa: io non faccio cosa che vada per suo
. « uccidere una giovinetta stordita, io, il di cui mestiere è di uccidere
mi dà 'l cuor, ché 'n vero io noi comprendo / e tornando ai fratelli
saluti al suo crocchietto saporito, ch'io desidero ogni giorni qui in mezzo a questo
. g. bassani, 9-20: anch'io preferisco / i giorni qualsiasi delle settimane
latini, rettor., 188-14: se io nel mio cominciamento dico ch'io voglia
se io nel mio cominciamento dico ch'io voglia trattare di cose grandi e d'alta
chiari, 2-ii- 31: anch'io sono estremamente curiosa della storia vivente del
., xii-47: advenga dio ch'io sappia appresso li altri antiochia esser tenuta la
, vi-97: queste non son favole ch'io sballo, / ma storie tropo vere
: la mia storia è tale / ch'io no la fiorrìa dire / co lingua
fantasia. svevo, 6-276: io conosco esattamente la storia del suo delitto.
che tu ti rammenti, / fin che io non mi scordi! c. carré,
storia, acqua passata. io. esposizione o narrazione (orale o scritta
g. m. cecchi, 1-1-105: io vi dirò tutta la storia: / quantunque
, quando a un tratto così alt'impensata io venni fuori a scriverti che ti amavo
e romori grandissimi. carducci, ii-2-92: io non ho di che scontarlo [il
sono partiti. bernari, 3-18: io non consiglio mai niente ai clienti. mi
, vattene; non voglio storie, io », disse la zia itria a luca
g. m. cecchi, 387: io non ho fatto d'attomole / l'accoglienze
lo sviluppo. cavour, vii-642: io non farò la storia delle banche americane,
cia di queste navicazioni..., io me n'ero a quest'ora venuto in
miti della storiàccia dei nostri tempi, io non ho mancato assoluta- mente.
vaglia alquanto questo scrivere, / che io ho fatto col tuo aiutorio, / nel
attribuito a iacopone, 1-ii-36: io vo cherendo languido d'amore; /
mi se'tanto contesa? / solo perch'io più vada storiando? g. m
tu ridi: i'vorre'pur ridere anch'io. tommaseo [s. v.
maestro ce lo sminuzza grammaticalmente; ed io poi passeggiando e desinando glielo interpreto storicamente
cose narrate. bacchetti, 2-33: « io veramente », disse serio bakùnin,
severa filosofia hegheliana nel più metafisico tedesco. io sono storico e scientifico ».
donato degli albanzani, i-99: questo che io dico affermano storico, mitologico,
della storia di una determipittura / veggo io?... /...
di storico della civiltà. savinio, 22-1 io: intorno alla voce 'plau2. breve
tentativo di storificare il delinpreti, e io sfodero una parte della mia numerosa collezione.
le evidenti esageser giovanni, 3-131: io voglio che noi lasciamo il parlare razioni
/ odo stormir tra queste piante, io quello / infinito silenzio a questa voce /
. manzoni, pr. sp., io (173): arpino, 15-268
.. sestermita. agostino giustiniani, io: ad un sono di stromita si
. dante, inf., 22-2: io vidi già cavalier muover campo / e
: era il ma, xliii-289: io per negligenza sempre dormo, / de la
azione. angiolieri, i-xxix-8: io potarci così disamorare / come veder ficecchio
gagliarda. s. maffei, 129: io ti ringraziod'ogni cosa, ma / più
farete, e non che a questo io vi stomi, ma confortare vi deggio,
marino, xv-20: svolger non tent'io l'ordine eterno / da'suoi rescritti
suoi rescritti e stabiliti fini: / io stornar l'alte leggi? io del superno
: / io stornar l'alte leggi? io del superno mio re crollar gl'immobili
un'impresa. machiavelli, 14-ii-241: io per non li dare appicco, dixi:
viso). luzi, ii-124: io sempre più lontane da me vi vedrò incedere
« cancaro a consulti », un « io son storno », / un «
bocca di forno. goldoni, x-929: io ho il capo un poco storno.
grillo, 375: assai meglio stimo io ch'esprimano [le mie lettere]
non posso dirle altro se non ch'io mi trovo come metello, quando s'
è sentirti storpiare le canzoni che canto io. 4. compiere un'opera letteraria
, ecc. vasari, 4-ii-297: io ho avuto commessione o lettera al vedere
-ritrarre maldestramente. fagiuoli, ii-17: io sono un pittore da sgabelli, / che
, inf, 28-31: or vedi com'io mi dilacco! / vedi come storpiato
tegoli di casale. pavese, 5-90: io tutto capisco ma non un ragazzo che
origine delle cifre numeriche arabiche... io per altro dubito che siano lettere minuscole
un guazzabuglio di versi o bastardi o storpiati io non lo so. de pisis,
. oliva, 122: sinché io non ti veggo storpio nell'ossa o impiagato
aùto qualche storpio; serra il fondaco e io anderò a saper quello che fa.
; è vero che in quelli ch'io ho veduti non mi par che vi siano
: se tu non eri, io non andava asciolta, / ch'io non
, io non andava asciolta, / ch'io non portassi rotto e capo e
i fiori e semenza. sbarbaro, 6-1 io: nei coltivi / strappati all'avarizia
edificio). panzini, i-631: io, oltre al genio per raddrizzare il muro
guardandomi con quel terribile sorriso storto che io avevo imparato a temere. calvino,
dante, infi, 17-11: allor fu'io tura che per el caldo si
si o bene che dire « io ho rubato », quasi mi scagiona,
toscani 'stuffa'. ma dubbioso e tuttavia incerto io stimo mie non possono piacere, per
servidori. parini, 580: altrove cred'io che voi abbiate voluto mentale, una
dar nelle stoviglie / bestialissimamente. vai, io: aver possi dal ciel qualche marito
e i pentolai e stovigliai ch'io dica / son venuti a contesa. legisla
doni, 5-13: vedere se per sorte io mi potessi trasformare in un signor di
: in questa ritirata di redine, io feci strabalzi, stracolli e, come
dice, gettai via del mio inanzi che io lo godessi. f. f.
. o pergli altri che leggono a strabalzo io intendo scrivere. -di strabalzo:
esemplare datomi da un monaco cisterziense. io. acer. strabalzóne. pananti
. lami sia incontrovertibilmente sospetto d'eresia, io nondimeno voglio darvi la giunta. baretti
sia carta rogata da pubblico notare certamente io non lo mi credeva. =
e ritrovasi / oggi in costantinopoli. io strabilio. caro, 12-i-27: ultimamente è
g. m. cecchi, 1-1-354: io mi strabilio. / che cosa è
quel che vede. manzoni, v-2-623: io mi strabilio di non aver mai sentito
questo modo! tozzi, iv-238: io mi strabilio come non ti rendi conto
di leggieri accorger di ciò di che io con cotesto agnello dipinto ti voglio avvertire
stupefatto. redi, viii-35: io per me mi sono strabilito, ma mi
, sbalordito. caro, 12-i-203: io sto strabilito... di trovar questa
andava da me strabilita, come se io avessi serbate tutte le parole a quell'otta
quell'otta. fagiuoli, ii-25: io restava strabilito / in vedere un festino così
contrari della fortuna,... io son desso. 4. comportamento smodato
quadro). doni, 6-63: io t'amo... straboccataménte.
vittorie. mazzei, i-43: s'io istraboccai con voi, vinto dalla pietà
nostri rettori. n. tornaquinci, io: per queste vie quegli straboccati vanno,
brucioli [valdés], 181: io vi prometto che questa fu disaveduta et
algarotti, 1-ii-206: che difficoltà potrei io ora avere a credere che i corpi
vigor del suo genio, queste ch'io sono per dire non provano meno la
disertamento. p foglietta, 165: io tremo di paura ch'ella non si conduca
: è venuto a pregarmi più volte che io disponga vostra signoria a fargli un favore
/ abbi potuto, così strabocchevole- / mente io sia corso su gli occhi a filogono
g. g. belli, 2-ii-1001: io de te mme ne stracaco / e strafrego
g. g. belli, 2-ii-1001: io de te mme ne stracaco / e strafrego
, 4-212: al pasto della sera io sono meno stracanato. stracannàggio, sm
non corrivi. carducci, ii-6-95: io sono un asino del non averti ancor ringraziato
o amato. fagiuoli, v-131: io l'ho caro, stracaro: e il
o capzioso. memmo, xviii-7-270: io mi diverto con le stracavate di quelli
71: allenta i cingoli, o ch'io non potrò più portar stracche. 5
. aretino, 20-130: « io sono una guarda-casa » gli rispondo io
« io sono una guarda-casa » gli rispondo io « e una stracca-gelosie; lascio mascararsi
descrizione delle bocche di firenze, io: 'straccalaio'. = deriv.
linguaggio forbito. aretino, 20-194: io favello a la improvisa, e non istaracchio
istaracchio con gli argani le cose che io dico in un soffio; e non in
straccandomi tossa di maniera che par, quando io mi bevo, che, in cambio
che, in cambio di essermi riposato, io abbia durato qualche gran fatica. redi
imbusto: / ciascuno stracca, ond'io con lui non cozzo. l. strozzi
m'hai chiaro e stracco abbastanza, e io non ne vò altro. vieusseux,
ha pur sì stracco e morto ch'io non spero / uscir mai più de le
: per essere più possente di lui, io la stracherò in nel piato.
lassar de aiutarla. benvoglienti, 152: io stimo questa materia da straccare cento penne
giocar tu? proponi ». dico io: « a stracquare a palfe maglio »
ballerìan senza straccarsi: / e affé ch'io me n'andai a gambe rotte.
tua si stracca, / dirò 'l rest'io. magalotti, 23-159: considerato che
ne'primi impeti. castiglione, 3-i-1-57: io non mi stracherò di spendere quel poco
in cotai sudiciumi ornai mi stracco, / io tronco il nodo, e dico in
martini, 5-260: lo sai, io son vecchio di queste cose. i giornali
quella di tutta la contrada corsi, io con due delle mie femine prima sopra il
storia di ottinello e giulia, io: la giovinetta s'ebbe addormentare /
stracchezza. vasari, 4-i-61: io attenderò a restaurarmi dalla stracchezza che mi
, 11-68: vedome presso al porto ove io riposi ogni stracchezza della vita, se
essere o mel rendi, / poi ch'io perduto l'ho nel freddo e 'l
domandamento. g. rucellai il vecchio, io: se pure ripregando mi convincevano,
convincevano, per strachezza rispondevo: « io mi penserò; torna domane ». imitazione
è stata spedita di qua senza ch'io l'abbia saputo, e questo non
l'imputi a negligenza o poco conto ch'io tenga de le cose sue, ma
di bologna. allegri, 21v perché io era, anzi che no, stracchiccio
medesimo capriccio. baretti, i-21: io era alquanto stracchiccio del cammino fatto.
che de'soliti stracchini / tributario ti vogl'io. metastasio, 1-iv-129: mi furono
caracciolo, 29: che credi tu cn'io sia una tua strazia / da piè
carmignano. b. machiavelli, 82: io gli stetti mallevadore e scrissi di mia
il suo avere non v'è, perché io non l'ho ragguagliato ancora dallo stracciafoglio
. ossi, 3-34: lisa ed io... ascoltavamo con angoscia quegliaccenti tristissimi
alla monaca di monza, 513: io da me stessa mi stradavo li capegli.
rocce affioranti). soldati, 7-1 io: la roccia, stracciando il largo mantello
fosse. b. pitti, 1-206: io fu'tratto gonfaloniere di giustizia della borsa
giustizia della borsa del 91, e perch'io fu'trovato in su lo specchio per
. g. visconti, 2-33: s'io ti offesi, cn'io possa esser
2-33: s'io ti offesi, cn'io possa esser uciso / come acteon che
mi ha fatto più vezzi che se io lo avessi strazato. pasqualigo, 5:
distruggere amicizie. aretino, 20-223: io non son per istracciar le leggi de l'
ecco il conto », / ed io lo piglio e a stracciasacco leggo.
). gioberti, 1-ii-177: e io consentirei di appiccare a un filo così
: non ti darebbe reputazione che andassi io pe'tuoi fatti con un mantello così strasciato
cioè stracciato. faldella, 1-171: io, stracciato dal dolore, frammischiava, univa
12-43: o folle aragne, sì vedea io te / già mezza ragna, trista
., 4-18: alle vostre sante anime io disidero non solamente dare ornamento di bellezza
un bell'asinaccio. faldella, 13-64: io ho ancora la freddezza di osservarne i
elettore, come non sarei di certo io se non avessi uno straccio di laurea.
/ a che tanto di straccio? io son pur vostro / e fui sin da
cuna. giraldi cinzio, iii-8-70: io son rubato, per quel ch'io comprendo
: io son rubato, per quel ch'io comprendo, / da le genti che
; / ma ne farò (s'io vivo) straccio tanto / che non si
il fratello morto. testi, 1-363: io non desidero se non di poter vivere
agostini, 5-11-24: morir possa, s'io noi squarto / con le mie proprie
mie proprie man nel campo e s'io / non fo del saracin stracci da
curarsene affatto. vasari, 4-i-672: io, che vo cercando e scrivendo e fatti
. cumentari. bibbiena, 2-91: io spero ristorare le miserie mie e uscire di
una vicenda. aretino, 20-223: io te ne ho racconto uno straccio a calzoppo
: figliuola mia, levatelo dalla testa che io possa 13. dimin. straccioncèllo
forse quattordici, e... anch'io mi sentii d'improvviso, inseguiti dai cacciatori
cenci, ma miei. lubrano, 2-5 io: cristo non temè miscredenza negli apostoli
stucco e stracco! lanaolf, i-600: io sono stracca, non oso quasi confessarlo
tempi lunghi. galileo, 3-4-354: io vi voglio, signor sarsi, pigliare alla
della lettica,... essendo io arrivato stracchétto in bologna. goldoni, vi-1030
né per sazio. cesari, 7-300: io mi porrò a lavorare di forza,
lavorare di forza, accioché per istracco io sia forzato a dormire. guerrazzi,
padova volgar., ii-xxv-7: costui, io non so donde l'auttorità prese,
l'auttorità prese, come che straciertanamente io ò conossciuto, questo nome per ingnoranza
: in questa ritirata di redine, io feci strabalzi, stracolli e, come si
, gettai via del mio inanzi che io lo godessi. = comp.
i libri si contentano di ricevere parole e io mi stracontenterei di averne in fatti.
di questo matrimonio, se non fosse ch'io temo che er esso si scopra il
ben. bisticci, 3-255: se io fussi alquanto stracorso nel parlare, le signorie
; trasandato. castiglione, 4-78: io non vorrìa che vostra signoria mi tenesse
stato al ponte a l'oche, ma io gli pronostico che diventerà tofano. fategli
muglio s'ode a cui correre / possa io sui toelettare (tolettare),
ch'or me aggrade, / cagion ch'io fuga amor che tene inganni.
ro). guidiccioni, 5-1 io: che cosa più degna si può vedere
: dunque la toga de'viniziani, ch'io non chiamo co 'l suo nome perché
ducati milledugento. pirandello, 7-060: e io allora depongo la toga!
xxxviii-134: costui togato e in arme io te prometto / farà nel mondo imprese
, signor sì: voi spelato, e io togato. che vi par di questo msto
e mi sommerse, / ove convenne ch'io l'acqua inghiottissi. / indi mi
, 501: se tu spregi valentiniano, io ti tolgo il capo. ariosto,
dante, inf, 10-92: ma fu'io solo, là dove sofferto / fu per
. g. gherardini, cxxxiii-466: io lessi ne'giornali / più volte il vostro
fagiuoli, xi-21: la fortuna son io; ma son cangiante. / ora
, xxviii-860: non ti rammaricare, ch'io non t'ho tolto niente; ché
perdé l'anima ria. boterò, 9-1 io: manca la gente anche più ove
mio ca vallo, che io indossi il mio paludamento reale, e la
la corona... saprò ben io difenderla da chi si attentasse a tormela.
5-151: per meno di un boccone, io gli avevo tolta la vita.
formi la vita. boccaccio, iii-3-20: io non so che nel cor quel ero
non può il mio dolore / far ch'io manchi alla patria e al genitore
vita. da ponte, 145: io sono stato più volte alf'istantaneo procinto di
la notte. gadda conti, 1-5 io: l'intrico insidioso delle verzure,.
sasso / verso tal parte, ch'io toglieva i raggi / dinanzi a me del
adirarsi. metastasio, cxxxvii-69: ed io per mia disgrazia / questa sera ho un
dee., 10-8 (1-iv-913): io non venni come rattore a torle la
che laudevoli in lui mi tacerò, io torrò molta fede alle laudevoli già mostrate.
. g. gozzi, 1-2-179: io non biasimo la filosofia ch'ella abbia tolte
gli ha tolta. ammirato, 19: io non sono per torre a fiorentini i
no, e metterebbe il conto che io te ne dicessi qualche cosa; ma ciò
me in vostra posanza, / sì ch'io m'apello tutto vostro ormai. dondi
: ha cominciato lui a dire che io l'avevo rovinato perché gli avevo tolto
mi so determinato, così grossamente come io so, di scrivarvi alcuna bella cosella delectevole
. monte, 1-vi-119: poi foss'io tufo quanto sodisfatto, / saria 'n
1-ii-17: e dirle ancor potrai / ch'io porrò in opra tutto il mio potere
cavour, vii-413: qui però conviene che io tolga un dubbio, che cioè io
io tolga un dubbio, che cioè io dica chiaramente quanto il governo avrebbe intenzione
angiolieri, vi-i-300 (7-2): io poterei così star senz'amore / come
ii-50: non si è ristabilita, che io mi sappia, la tassa sul butirro
/ che m'ài tolta madonna, ond'io mi doglio? onesto da ologna
: idio dice:... « io ti mandarò la mortalità, e torroti i
aver loco. foscolo, iv-406: io supplico con tutto l'ardore e la
qual parte / panfilo troverò, perché io lo tolga / dal timore in cui giace
*. annunzio, iii2- 25: io ti tolsi a quel supplizio. / ed
. / quinci mi scuso, ch'io non ho potere, / s'io pur
ch'io non ho potere, / s'io pur volessi, tormiti di dosso. boccaccio
me converrà provare, infino a tanto ch'io ritroverò colei la quale con tutti impegni
. dante, inf, 13-61: io son colui che tenne ambo le chiavi /
1-1 (1-iv-40): padre mio, io non vorrei che voi guardasti perché io
io non vorrei che voi guardasti perché io sia in casa di questi usurieri: io
io sia in casa di questi usurieri: io non ci ho a far nulla;
a le fiate / mangiari vestiti, ch'io mi sono fatto fare. casalicchio, 184
/ costà sì pian? non dubitar ch'io togga / de'piatti giacomo da
. chiabrera, 3-145: ora ieri io ebbi la vostra lettera la quale mi tolse
lice. sestini, 35: quand'io contemplo il candido / seno e le belle
. tarchetti, 6-ii-644: addio, io ti amava, io ti amava disperata-
6-ii-644: addio, io ti amava, io ti amava disperata- mente ma converrebbe che
che sia l'oscurità dei casi, / io diman lascerò tibia e vincastro / e
(1-iv-683): ben ti dico che io vi verreiuna volta con esso teco pur per
se il padrone mi chiede, ditegli ch'io sono andato a santo apostolo a torre
scoglio in mezzo alle tempeste dell'oceano, io toglievo il patto. b. croce
ha cui il giudichi; il parlare ch'io ho parlato, egli giudicarà quello nell'
ariosto, 1-iv-685: -ma quel ch'io dico, dicolo / in confessione. -e
guazzo, 1-147: e posso ben io affermare sanza vanagloria che avendomi l'accaaemia
. buonarroti il giovane, 9-19: io lessi su l'uscir, sopra la porta
torrabbo? sennuccio del bene, 17: io ti pur seguo quanto più mi fuggi
più mi fuggi, / né trovo ov'io mi volga / a tór soccorso col quale10
211-9: ma perché voi mi parete gentiluomini io vi torrò fiorini cinque de l'una
, ben rilegato volume, lo terrei io. 7>. catturare con la
, e sta ivi fino a tanto che io lo ti dirò ». bibbia volgar
. giù al banco non può stare. io e mia madre si dovrebbe sorvegliarlo come
e fatto un segno, di ch'io l'ho avvertito, / io l'ho
di ch'io l'ho avvertito, / io l'ho a tor dentro che non
gni convio tolla mollie / per k'io non sia da la gente tenuto folle
molte che fanno l'uom tale / ch'io non vorrei che male / credessi ch'
non vorrei che male / credessi ch'io per ciò di donne dica. boccaccio,
di nobile persone e ricche, ma io sono povero. grazzini, 2-107: alla
non son giovani né belli, anzi io dico che potrebbero esser tolti a modello per
piccolomini, xlv- 54: or io non voglio ancora che costei,..
: i lucchesi fatti liberi tentarono, io credo con poca fiducia, l'animo de'
ed ogni dir facondo: / pur tolsi io parte di cotanto pondo, / lusingato
/ tu se'solo colui da cui'io tolsi / lo bello stilo che m'ha
toscano / non v'è poeta, ond'io non abbia tolti / i più nobili
purg., 16-140: per altro soprannome io noi conosco, / s'io noi
soprannome io noi conosco, / s'io noi togliessi da sua figlia gaia. castelvetro
sua figlia gaia. castelvetro, 10-x-151: io dico che 'scoscendere'non aveva bisogno d'
onde è tolta. cesari, iìi-634: io scommetterei quasi che questo corta è tolto
conformità col tuo. aretino, v-1-784: io ho dato in ricordo a messer tiziano
2-113: questo è lo amante per cui io son tolta in scambio. menechini,
3-2: or vedi bestion, ch'io t'ho trattato / come merta la tua
. contile, 2-6-23: non t'ho io commesso che non parli con persona veruna
vada a roma. pasqualigo, 2-69: io torrei per amor suo scacciar dal cielo
pigliar lui. foscolo, iv-337: io, a chi mi stringesse o di sempre
volta al soldano e dissegli: « io tolgo a uccidare più cristiani io, con
« io tolgo a uccidare più cristiani io, con un certo modo, che
ren fosse vino o ver minestra, / io mi torrei a sorbirlo tutto a un
così rigidamente? tebaldeo, 260-2-3: io ti abbandono ma col pianto al volto.
vinta la mia voglia / ancor quando io serò morto e sepolto. mazzini, 14-324
: ma lo studio di quel poco ch'io faccio è la mattina, e mi
si tolle, / tal mi fec'io, 'n quella oscura costa. aretino,
aveva un'aria di leggero imbarazzo, « io toglierei il disturbo », disse,
ambito. fenoglio, 5-ii-412: io la presi nel senso che emilio non se
iii-89: in mezzo a quegli aneddoti io tolsi licenza seguito dalla ammirazione di tutti
. subord.). belli, io: fornita la cena venne un gentilissimo padre