ultimo raggio / il feral gufo, ed invocar la notte. manzoni, pr.
di tutto il cardinale arcivescovo, e invocar la sua autorità. leopardi, iii-358:
.]. boccaccio, vii-204: invocar dee, come fervente amico / delle battaglie
si pentiva. palazzeschi, 3-135: senza invocar clemenza, senza piangere né fiatare,
: né ti dia l'animo d'invocar iddio, né santi, né farti segno
voce o prego sospiroso e pio / a invocar almeno / l'aiuto del suo dio
, 1-5: ora l'ascolto / gemebondo invocar co- cito, e 'l giorno /
, 4-222: altri s'è rivolto ad invocar l'aiuto delle amabili virtù della temperanza
j... t han costumato d'invocar la musa, / perch'ella venga
632): sì lucia fate bene d'invocar la madonna. pascoli, 1134:
un'apposizione. boccaccio, vii-204: invocar dee, come fervente amico / delle
latini non solamente ne'principii del libro invocar l'aiuto delle muse, ma ancora
te la porta. -dunque bisogna invocar: « iuno lucina f er opem »
: erano troppo laute le condizioni dell'invocar perdono per essere assolto e maggiore,
pazzia, in ora si tarda, l'invocar di nuovo imeneo, che accenda inutilmente
: sì, lucia; fate bene d'invocar la madonna. carducci, iii-16-306:
serdini, xxxix-i-n: non potti sì invocar la sancta luce / che me volgesse la
stessi quelle cose che dicono, ma invocar le muse o apollo e altri dei e
: sì, lucia, fate bene d'invocar la madonna; ma perché volete credere
, 1-125: chi poteva più proporzionatamente invocar venere di auello ha fatto il marini
divinità). boccaccio, vii-204: invocar dèe, come fervente amico / delle
mez. [1765], 433: invocar credendo / imene, ahi folle!
e duce, / non potè sì invocar la santa luce / eira me volgesse la
campagna amica, viaggiante / notturna, ad invocar buona e di buono / incontro,
o tolgono ai vincitori il bisogno d'invocar nuovi alleati, o tolgono ai soccombenti il
consiglio tanto salutare / l'anima d'invocar dell'impicato, / che il temo secco