uomo d'ingegno gretto, impotente, invido se lo becca. de amicis,
, 339: ben tre fiate l'invido / timor de'regi ti campò da morte
bavose canne / fuor non gittasse l'invido veneno / e digrignasse l'incurvate sanne
; ch'io già non vegno / invido esplorator, ma fido amico / de la
carducci, 339: ben tre fiate l'invido / timor de'regi ti campò da
18-89: pena condegna a l'occhio invido e tristo, / che mirando l'altrui
idol mio: finché tu ridi, / invido ciel di chiare tempre adorno, /
garzoni, 2-84: che cosa è l'invido, se non un fomento d'odio
un punto. giovannetti, 701: l'invido, l'iracondo, e chiunque ha
intoppo / non abbia il mio destino invido e crudo? sarpi, ii-431: frappose
bavose canne / fuor non gittasse l'invido veneno / e digrignasse l'incurvate sanne
più frequente e iterato il rumoroso / invido plauso, l'imperata febre / sospenda
rarissimi gentilomini. caro, 16-71: invido occaso, ingordo et importuno. fagiuoli
da qualche timore. parini, 526: invido veglio, che di verde e forte
: se neve e giri co 'l freddo invido fiato / soffiando non isfrondi e non
. ignota volge ed incompianta a l'invido / tetro di morte albergo avidi i
di cecco d'ascoli il concetto d'uomo invido e di rimatore meschino. b.
1-36: s'a scherno d'un capo invido stuolo armò due fronti, ammiro te
violento fato ingordo. caro, 16-71: invido occaso, ingordo et importuno, /
b. tasso, i-280: l'invido lete / v'immerga nel suo gorgo alto
il sagittario] oimè che vien l'invido scorpio, / e 'l punge sì che
porrebbe; / ma forse altrui farrebbe / invido, e me superbo l'onor tanto
pel più tristo, pel più maligno et invido / uomo che sia al mondo.
sia al mondo. molza, 1-166: invido sol, se le due chiare stelle
, 41: [è il tiranno] invido, ingiusto, senza amore, empio
scellerag- gini. testi, i-115: invido panni / chi, celebrar potendo il
, al fuso, all'opere servili / invido condannò l'amabil sesso? alfieri,
di cecco d'ascoli il concetto d'uomo invido e di rimatore meschino. c.
meco ornai che fanno / le follie d'invido ingegno, / che da i saggi
. landino, 65: l'invido vuole el mal del proximo accioché non gli
nuovo. aretino, iv-4-116: lo invido pare più tosto degno di misericordia che
d'ira. giovanetti, 701: l'invido, l'iracondo e chiunque ha di
, / s'inchina a italia ogn'invido. pascoli, ii-45: l'invido.
ogn'invido. pascoli, ii-45: l'invido... nessun male crede poter
, 6-16-37: già il ver conosce l'invido marito, / e rabbioso ne vien
99: non v'entri unghia rapace, invido dente. siri, ii-707: l'
uomo riesce sempre insaziabile, presontuoso e invido. cesarotti, 1-xxxiv-30: l'avventurosa
rabbia. foscolo, 1-166: gioìan d'invido riso / le abitatrici olimpie. poerio
... / nuota, fra l'invido ghignar de le najadi rosse, /
; e ritornò a guardare con occhio invido laggiù, all'altra riva.
turbato asconde. tebaldeo, 1-13: invido ciel, e tu, spietato saxo,
invidi avari. caro, 16-71: invido occaso, ingordo et importuno, / strug-
. 7. frugoni, i-12-62: l'invido oblio virtù non sente. zendrini,
. neri, 4-75: sprigionati dall'elmo invido e crudo / sventolavano all'aere i
. / mirai, né più tei copra invido velo. fantoni, i-132: un
, / su cui tra i fiori invido vel s'intreccia, / due negre ciglia
invidère 4 invidiare 'cfr. invido. invisonato, agg. che
. giovanetti, 701: l'invido, l'iracondo e chiunque ha di violenta
vera. giovannetti, 701: l'invido, l'iracondo e chiunque ha di
intagli altro lisippo? / a chi l'invido sguardo altrove intenda, / e paia
niccolò da correggio, 1-214: tanto invido livore in te si serra, * /
parola, / corno m'accusa uno invido livore. salvini, 41-209: i grandi
. serafino aquilano, 261: ogne invido e malivolo se extermini, / insurgano le
pari! / ambi trastullo a l'invido / scherno de'lor sicari!
in formula retorica pedantesca uno sfogo tra invido e pauroso di animi brevi. francesco
di cecco d'ascoli il concetto d'uomo invido e di rimatore meschino. moretti,
di quelle carte, / cui rovina minaccia invido oblio. a. adimari, 3-5
: o doremy, del sol l'invido raggio / non educa al tuo suol
di scrimire, direte essere ingannatore ed invido e bel parlatore. tasso, 14-596:
.. come offensore del prossimo è invido; come offensore del fratello è superbo;
. foscolo, 1-166: gioìan d'invido riso / le abitatrici olimpie, /
e vumeri, / molti istigò l'invido genio a pascere. -chùiare gli
dava per tre volte il suo strido invido ed ominoso. 2. collegato
. metastasio, 1-i-204: augusto, / invido alla sua gloria, / rivale all'
o qual obscena / lingua, qual invido occhio o qual inganno / gli affli-
e vumeri, / molti istigò l'invido genio a pascere. -provare un
e ignota volge ed incompianta a l'invido / tetro di morte albergo avidi i
le dà: perciò v'insegue amore / invido. manzoni, pr. sp.
, riecheggiarono nel perfido avvenire e nell'invido fato. 9. malagevole,
musicali del trecento, lxxxiv-247: l'invido per lo ben, che in altrui
l'impio sol che sì veloce apparse / invido del mio ben volse svegliarmi, /
mi divertii un mondo a osservare l'invido, vanitoso, presuntuoso, affettato popolo degli
fagiuoli, xtv-io: si gloriose gesta invido sdegno / del tempo distruttor fece sue
: o ai quel ben, ch'invido ciel mi toglie, / sole reliquie che
in formula retorica pedantesca uno sfogo tra invido e pauroso di animi brevi. francesco
sciolta, / col dente armato d'invido veleno / quel punge e questo e non
porco putente, pessimo poltrone, / invido iniquo ingrato isconoscente, / e brutto e
/ contro i sudditi tuoi / l'invido ecclissi istiga. pascoli, l-8iq: fu
. serafino aquilano, 261: ogne invido e malivolo se extermini, / insurgano
tempo stesso. parini, 526: invido veglio, che di verde e forte /
a lui l'opre promissi: / marte invido per me l'ira ritenne / quel
tasso, ii-5: ah, cielo invido avaro, / a che di tanto bene
porco putente, pessimo poltrone, / invido iniquo ingrado iscognoscente. tebaldeo, 1-10
duzione delle donne; e il serpente invido sedusse la don li,
: o tutto ansima e stizza, / invido vecchierei / dal cadente asinel / che
in abbandono / per causa di qualcun invido e rio? marini, iii-56: da
2-54: chi mai sì duro o sì invido non lodasse pippo architetto vedendo qui struttura
impio sol che sì veloce apparse 7 invido del mio ben volse svegliarmi. luna
vidi prima. baldi, i-75: invido sarìa dunque o certo insano /
son cussi. alla mia tola no invido nessun. manzoni, pr. sp.
che in serpente si tramutò il diavolo invido, quando rubò al genere umano la sua
iii-8: chi mai sì duro o sì invido non lodasse pippo architetto vedendo qui struttura