cibo / ch'ambrosia e nettar non invidio a giove. marsilio ficino, 2-58
festuca / e la porta nel nido invidio, e voi / alberi silenziosi, a
abbia chi vuole, ch'io non l'invidio, l'abilità di dipingere i guai
/ ch'ambrosia e nettar non invidio a giove; / ché sol
piove, / ch'ambrosia e nettar non invidio a giove. 9. sm.
non li chiami! se sapesse quando invidio laura, io! ha sposato due anni
, / ch'ambrosia e nettar non invidio a giove. prezzolini [in soffici
, / ch'ambrosia e nettar non invidio a giove. s. caterina da siena
. battista, i-431: io non invidio agli alessandri il regno, / lo
, / la vita pastoral, la quale invidio. machiavelli, 614: esemplo veramente
tu sai, ch'io te ne invidio. d. bartoli, 36-28: quanto
, / ben da l'alma io t'invidio! = voce dotta, lat.
. battista, iii-399: io non invidio agli alessandri il regno, /..
. battista, iii-399: io non invidio agli alessandri il regno, /.
ii-378: -oh se sapessi quanto invidio la tua valida e salda e sana
stesso. tasso, 6-iv-1-112: non invidio l'immortal pegaso, / a cui la
vedi? saba, 3-55: come t'invidio, amico! alla tua fede /
emulo', anche 4 sono geloso; invidio '). cfr. zelo.
, / ch'ambrosia e nettar non invidio a giove. magalotti, 9-1-190:
i polmoni, / 10 non le invidio punto l'allegria / d'incavernarsi in una
le cose tenui. ojetti, ii-506: invidio chi solo leggendo e meditando le parole
forze. pavese, i-201: io invidio quelli che riescono... a commettere
. frugoni, i-15-26: io qui invidio il saggio, il bello, / il
continuatamente. mazzini, 14-263: t'invidio la tua conoscenza della lingua tedesca;
cannella. poerio, 2-244: io non invidio a quelli / che mirano costei quando
? invidiare, tr. [invidio). considerare con sentimenti di rammarico
acerba etate! / né te l'invidio, no; ma piango il mio.
. leopardi, 1028: oggi non invidio più né stolti, né savi,
né piccoli, né deboli né potenti. invidio i morti, e solamente con loro
vicino. casoni, 159: io non invidio al cielo, / spieghi pur come
, / eh'ambrosia e nettar non invidio a giove. lorenzo de'medici,
capitano, la divina conversazione del quale vi invidio ancor che io vi ami. firenzuola
. tasso, 6-82: non l'invidio il vanto / o 'l femminil onor de
. dottori, 3-109: io non t'invidio il pregio, / piango il perduto
. s. maffei, 7-105: quanto invidio la tua sorte, / augelletto innamorato
fortissima donzella! / quant'io la invidio! segneri, i-513: quantunque nella
non mi bastan gli occhi, e invidio un argo. leopardi, 27-60: con
. saba, 3-55: come t'invidio, amico! alla tua fede / saldamente
circa i morti, abbruciarli io non invidio. carducci, 195: non invidiate che
a me immobile e indifferente, e invidio quel suo sonno irrevocabile.
e folto. rosa, 1-63: t'invidio conoscendo ch'el rosa ti vogli tanto
delle vetrine... lodo e invidio il vostro compito di linda trasparenza portare
bianciardi, 4-11: tante cose io invidio ai cardinali, ma più di tutto le
. pavese, i-201: io invidio quelli che riescono... a commettere
di notte. ojetti, ii-506: invidio chi solo leggendo e meditando le parole
né, cara gigia, i fiorellini invidio / che annaffi, annusi, che
. pavese, n-i-546: non invidio i tuoi milordeschi ozi. =
sostant. nievo, 487: io invidio ai morti veneziani questo postumo viaggio;
sughero sull'acqua. io non li invidio. bertolucci, 21: sul carro che
deserto. fogazzaro, 1-459: quanto invidio le sue passeggiate r i boschi morti
una felice indole d'allegria che gli invidio assai. imbriani, 1-115: bisognava
a tua voglia, io non t'invidio il cielo, / sol mi basta
, / ch'ambrosia e nettar non invidio a giove. boccaccio, viii-2-222: quale
di neve. chiari, 2-ii-240: quanto invidio ancora al presente quelle non poche che
una felice indole d'allegria che gli invidio assai. leopardi, iii-215: i
cibo / ch'ambrosia e nettar non invidio a giove. palladio volgar., 1-6
signore. chiari, 2-ii-240: quanto invidio ancora al presente quelle non poche che
giacomo da lentini, 33: odio e invidio tale altare, / che con lei
il vitto mio è onesto e non invidio / a nissun cittadin che per avere /
sinceramente. leopardi, iii-889: v'invidio onestamente la compagnia degli stimabili forestieri che
vitto mio è onesto, e non invidio / a nissun cittadin. giordani,
vai, / dolce signor, quanto t'invidio, oh quanto! / quest'umil
invidiare al dottor tumminelli; io gli invidio questa specialmente: il suo invincibile ottimismo
rata, 5-1-n: io... invidio a voi quell'ozio santo, dato
l'accessit / e disse non t'invidio. -pigolio, cinguettio. bonsanti
tedescheria. algarotti, i-ix-m: io invidio a'parmigiani non già il loro parmigiano,
che vuoi. parola, che t'invidio. -accusa fatta sotto il proprio
un'anima sola. marradi, 127: invidio le tue lotte / col dio che
. puoti, 1-190: oh quanto invidio la sorte del mio amico, a
re. bruno, 3-346: non invidio a quei che son servi nella libertà
cor mi piove. / i'non invidio il paradiso a giove! forteguerri, iv-269
vai, / dolce signor, quanto t'invidio, oh quanto! / quest'umil
silenziose all'isola di san michele. io invidio ai morti veneziani questo postumo viaggio.
desidera. bruno, 3-346: non invidio a quei che son servi nella libertà
in petto, / io non 10 invidio. -sostant. c.
accanto a me immobile e indifferente, e invidio quel suo sonno irrevocabile senza la visione
6-ii-498: a rachele io non ne invidio il raggio; / amo che sua bellezza
umìl vivo contento, / e non invidio a're gli ampi tesori. fantoni,
. martelli, 108: io non l'invidio, né lui né altri, ché 'l
g. gozzi, i-27-233: non v'invidio le canzoni, / né la regatta
. tansillo, 143: io non invidio a giove / l'ambrosia sua soave,
. fantoni, i-4: un trono non invidio; un trono / non vale il
. fausto da longiano, iv-79: invidio... i morti, cne già
terra. pea, 7-9: invidio il serpente che adesso si sveglia, si
riflessioni. bacchelli, 2-1-232: io invidio questa comune pazzia, e l'aspetto
, 2-332: io, come non invidio alle sue consolazioni, così sospiro la mia
destra. saba, 3-55: come t'invidio, amico! alla tua fede /
. boine, cxxi-iii-924: io t'invidio la salutevole, umana impressione che riporterai
indicati con sì ingegnosi argomenti che io li invidio sommamente. e. cecchi, 2-11
di scambio. metastasio, 1-iv-12: invidio la sorte del mio ritratto così accarezzato
. fausto da longiano, iv-79: invidio... i morti, che già
compito). soffici, vi-109: invidio te che almeno hai un compito sicuro
buona sorte. chiabrera, 5-44: invidio con carità cristiana i-vostri simposi. baldinucci
i. frugoni, i-15-26: io qui invidio il saggio, il bello, /
godere bene la sua vita: e invidio anche i suoi soldi sottintesi, che
in campagna, / ed io v'invidio, ché per me è spiovuto / d'
vanno a male. pea, 7-9: invidio il serpente che adesso si sveglia,
n. ginzburg, i-1246: io li invidio mia sorella e suo marito. si
sughero sull'acqua, io non li invidio. direi che nemmeno li capisco.
e tanto piacere nel tè ch'io non invidio davvero i bevitori di vino. d'
alleata. g. manganelli, i-12: invidio i miei concittadini che godono a sfiorare
: in traccia dell'amato principe segretamente invidio. magalotti, 4-51: questi amori tirati
quella in fonte converte poetando io nollo invidio ecc. ». dominici, 1-135:
picchio, urto, fischio, e invidio le zenzale / che ponno entrar per
125: oh! quanto v'invidio la vicinanza del degnissimo signor conte firmian
. tesauro, 5-66: que'forti invidio e veterani atleti; / ma son'io
delle nuotate monstre, e di questo la invidio parecchio. c. cederna,
delle nuotate monstre, e di questo la invidio parecchio. r nuovaiorchése, agg