riede. carducci, i-24: perché invidiare agli occhi del povero, spenti sotto
è addirittura acefalo: non ha quindi da invidiare la durezza di olfatto all'imperatore vespasiano
. ant. avere in astio, invidiare. - al rifl.: odiarsi.
la lingua italiana non ha nulla da invidiare e nulla da chiedere in prestito ad alcun'
nostra età non ha... che invidiare all'antica, né firenze a roma
infame esilio; / mi fa sempre invidiare il fresco campo / di trifoglio brucato
di più, così non sarei mosso a invidiare il sambuco che ne ha sette.
aretino, 2-9: ognuno il può invidiare, e niuno imitare. e fiorenza
questo genere che non hanno nulla da invidiare agli antichi. = voce dotta,
hanno in questo genere gran fatto che invidiare al boccaccio. gioberti, 1-i-55:
quei bacetti. sarebbe lo stesso che invidiare a un pupo i suoi giocarelli, il
gusto che molte attrici drammatiche le potevano invidiare. -sostant. tasso,
e. cecchi, 2-13: come deve invidiare siffatta ricchezza, il giornalista che.
gusto che molte attrici drammatiche le potevano invidiare. -estetica facciale: chirurgia plastica
: che può invidia, fuor che invidiare ferocemente un tal trionfo della gran sorella
la bruna fathime, non avrei a invidiare l'estasi delle purissime anime che fanno
kaki » irreprensibile, non hanno da invidiare ai più eleganti figurini militari britannici.
colei, il cui fine si dee invidiare da che è cantato dal bembo, come
e per non dare al corpo da invidiare a l'anima, un dì fra
altri nelle bettole, hannomi risposto d'invidiare la sorte dei forzati. settembrini,
, /... / senza invidiare i larghi possessori, / pasto d'ignavia
. fioretti, 2-1-154: non debbo garosamente invidiare la gloria a niuno. -comp
, con fervore; amare ardentemente; invidiare; sentire gelosia '(nella volgata
gentilezze di questa fatta abbian nulla da invidiare ai gallicismi e barbarismi dei traduttori odiernissimi
ii-14-7: delle albicocche che nulla hanno a invidiare a quelle che rosee gialleggiano fra 'l
, che io non posso altro che invidiare. verga, ii-477: è un'impressione
tr. (immèdio). ant. invidiare. elegia giudeo-italiana, xxxv-i-37:
koiné linguistica giudeo-italiana, deriv. da invidiare per assimilazione (no - * ¦ mm
x- 1-377: mi abbassavo fino a invidiare... i bellimbusti che s'
il piemonte non ha nulla di che invidiare i francesi. silone, 8-86: al
chi non ha nulla suole i buoni invidiare, promovere i tristi, odiar gli
quella sua inessiccabile vena [di rosmini] invidiare. 2. per simil.
. locuz. avere, portare invéggia: invidiare. guinizelli, iv-27 (7-38)
tr. [invéggio). ant. invidiare; emulare; ammirare.
inveg giare ', cioè invidiare, in buona parte: buona è la
370: 'ad invegiare': ad invidiare non d'invidia viziosa ma d'emulazione
al gerundio semplice). ant. invidiare. solino volgar. [tommaseo
= voce dotta, lat. invidère * invidiare '. invìdia1 (ant. envìdia
= agg. verb. da invidiare. invidiabilménte, avv. in
invidiarne (part. pres. di invidiare), agg. disus. che
invi dianti e nimici? invidiare, tr. [invidio). considerare
in questo caso la spezie umana ha da invidiare ogni altra generazione d'animali. caro
successore e ha in questo non sol che invidiare al duca di savoia, ma anche
sua mancanza. -con litote. non invidiare: considerare con noncuranza, non desiderare
capponi, 1-i-293: né troppo è da invidiare alla fortuna di quelle scuole, se
pianti; e così comincia questo mondo a invidiare e come più invidia questa vita,
amo. -non avere nulla da invidiare agli altri o a nessuno: trovarsi
anche cosa, 4 niente ha da invidiare a un'altra ', quando le
sono buoni. non hanno nulla da invidiare agli italiani e ai francesi che imitano.
7-72: la rassegnazione non ha niente da invidiare all'eroismo. 8.
= voce semidotta, lat. invidère 4 invidiare '; cfr. fr. envier
invidiato (part. pass, di invidiare), agg. (superi,
claudiano. = nome d'agente da invidiare. invidiosaménte, avv. con
. pass, di invidère 4 invidiare 'cfr. invido. invisonato
invocavala in italiano, madrigaleggiando da non invidiare, per una volta almeno, la grazia
inferiorità... non può che invidiare i forti... o i volontari
cavala in italiano, madrigaleggiando da non invidiare, per una volta almeno la
nei desideri,... non invidiare ai ricchi, riuscire massaio e sobrio,
non essere matura all'incorruttibilità repubblicana per invidiare gli ordini semi-spartani delle nuove democrazie.
meglio essere invidiati che compatiti: v. invidiare, n. 8. -è
3-ii-288: a ragione potrebbero gli uomini invidiare lo stato de'bruti e desiderare l'
. -mordere con il dente: invidiare o odiare qualcuno; desiderarne il male
v.]: 'mordere col dente': invidiare, odiare, perseguitare, ovvero consumare
cui acquisto non par che sia da invidiare alla chiesa cattolica. = voce dotta
acquisto non ar che sia da invidiare alla chiesa cattolica, che pure
panzini, iii-345: molte virtù si possono invidiare al dottor tumminelli; io gli invidio
sono delle fortune modeste e solide da invidiare sinceramente. r. sacchetti, 1-407:
gran bellezza che si potea più tosto invidiare che pareggiare; più tosto amar,
da una parlata che nulla ha da invidiare al tormento gutturale dei sordomuti e al mugolio
lorenzo, i quali non hanno che invidiare al più fino marmo. milizia,
ii-i 1-202: comincio a non dirò invidiare i possidenti del proprio, ma a
la vista con uno spettacolo che lasci molto invidiare la primavera. 13.
anti apostoli. cattaneo, i-2-233: sembrano invidiare alla lingua nostra il pregio e il
errori così prodigiosi che sovente ci fanno invidiare le condizioni de'bruti. -iron
produce il vantaggio alla nostra italia di non invidiare all'olanda, all'inghilterra e alla
de'proprietari delle terre sono condotti ad invidiare al commercio le sue facilità, i
di forte natura e di non dover invidiare alcuno dell'età vostra cerca il madesì
che il buon provinciale nulla abbia da invidiare a quegli altri che vivono nel bulicame
descrizioni naturali... da non invidiare flaubert, i goncourt, zola. d'
5- 357: mi viene perfino da invidiare gli psicopatici che a differenza degli psiconevrotici
la vista con uno spettacolo che lasci molto invidiare la primavera. -mitigare,
due respingenti che non avevano niente da invidiare al sacco dei cavoli fiori. respìngere
, viii-214: m'è piaciuto di non invidiare a voi, senatori scrittori, questa
vista con uno spettacolo che lasci molto invidiare la primavera. rimbeltempire, impers.
, la quale suole soventi volte invidiare e insidiare le supreme nascenti virtù, non
grassezza, non aveva nulla da invidiare ai generi del suo commercio. tahier,
agostini, 32: potrei bene santamente invidiare e bramare, come faccio, il
crediamo d'aver raggiunto, vuol dire invidiare la condizione dei morti. arpino, 13-202
scorsi non vi molestasse, portareste ad invidiare allo stato vostro l'istessa umana felicità
essere matura all'incorruttibi- lità repubblicana per invidiare gli ordini semi-spartani delle nuove democrazie.
rompere addosso. carducci, iii-15-277: invidiare a que'bravi romani uno spettacolo [
tr. (sgolóso). desiderare, invidiare. g. manganelli,
gese cui quello italiano non ha nulla da invidiare. l. genta [« la
bacchetti, 2-ix-326: era ridotto a invidiare la triviale stolidezza del tetrarca e degli
e. cecchi, 2-13: come deve invidiare siffatta ricchezza, il giornalista che succia
, che l'una non abbia ad invidiare la sorte dell'altra. dizionario politico,
finire: altrimenti verremo a termine da invidiare., al medio evo, quando i
mille volte ne'loro parosismi mi riducono ad invidiare la fastosa fiducia de'miei più volgari
malinvidiare, tr. (malinvìdio). invidiare rancorosamente. l. mastronardi,
quiz spaccabudella che non aveva niente a che invidiare a 'lascia o raddoppia'.